Conversazione clinica sull’idea di confine – classe quinta ... · Quanti tipi di...

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Ic Petritoli Conversazione clinica sull’idea di confine – classe quinta –Scuola Primaria di Monte Giberto-ins.Clara Rossi CONFINE/REGIONE. Domande per conversazione clinica. Che cosa vi fa venire in mente la parola confine/regione? Ce cosa è per voi un confine/una regione? Quanti tipi di confini/regioni possono esserci? Quali tipi di confini/regioni conoscete? Chi crea un confine/una regione? Chi crea un confine/una regione? Come si origina un confine/una regione? Quali sono le fasi di definizione di un confine/di una regione? Quando si origina un confine/una regione? Che cosa succede in un confine/regione? Chi abita un confine/una regione? Secondo voi, chi abita in un confine in quale condizione si trova a vivere? Perché? Esistono dei territori senza confine? Come mai?

Transcript of Conversazione clinica sull’idea di confine – classe quinta ... · Quanti tipi di...

Ic Petritoli

Conversazione clinica sull’idea di confine –

classe quinta –Scuola Primaria di Monte Giberto-ins.Clara Rossi

CONFINE/REGIONE. Domande per conversazione clinica.

Che cosa vi fa venire in mente la parola confine/regione?

Ce cosa è per voi un confine/una regione?

Quanti tipi di confini/regioni possono esserci?

Quali tipi di confini/regioni conoscete?

Chi crea un confine/una regione?Chi crea un confine/una regione?

Come si origina un confine/una regione? Quali sono le fasi di definizione

di un confine/di una regione?

Quando si origina un confine/una regione?

Che cosa succede in un confine/regione?

Chi abita un confine/una regione?

Secondo voi, chi abita in un confine in quale condizione si trova a vivere?

Perché?

Esistono dei territori senza confine? Come mai?

Fas

e Obiettivo Discipline coinvolte

Descrizione dell’attività

Repertorio ORMOrganizza

zioneRisorse

(Materiali, mezzi)

Metodi

1 Conoscere la

percezione che

gli alunni

hanno del

concetto di

confine e di G

eog

rafia

; Sto

ria

Conversazione

sul concetto di

CONFINE e di

REGIONE.

Lettura del brano

antologico tratto

La

voro

in g

rupp

o cl

ass

e e

in

divi

dua

le

Brano

antologico

tratto da

“L’inventore

di sogni”

Euristico-partecipativo, dialogico; attività ludica confine e di

regione e il

significato che

attribuiscono

ai due termini.

Ge

ogra

fia; S

toria

antologico tratto

da “L’inventore

di sogni” e

discussione

La

voro

in g

rupp

o cl

ass

e e

in

divi

dua

le

ludica brainstorming.

•• AVDIL

• 1-Mi fa venire in mente una linea che delimita qualcosa.

• 2- Mi fa venire in mente una linea che delimita qualcosa.

• 3-Molti

• 4 -Non ne conosco tanti, solo quelli che delimitano una Regione.

• 5- Una persona.

• 6- Non lo so, credo che si origini da una persona che lo decide.

• 7- Quando la persona vuole metterlo.

• 8- Si commercia credo

• 9- Le persone.

• 10 -Come tutti gli altri.

• 11- Non credo.• 11- Non credo.

• NEZIR

1. La parola confine mi fa venire in mente una Regione.

2. Questa cosa in mente non mi fa venire in mente niente.

3. I confini possano essere di due tipi .

4. I confini e regioni sono 10.

5. La parola confine e regione mi fa venire in mente uno stato.

6. Questa parola non la saprei rispondere.

7. Quando si confina una regione.

8. Quando sono pronti.

9. I confini.

10. Vive perché comanda.

11. Esistono territori sena confini.

• ELIA

1. Mi fa venire in mente la parola Nessun Diritto!!!

2. …

3. Possono esserci circa un miliardo di confini.

4. Quello di Fermo e di Macerata, Ascoli Piceno.

5. Chi si esilia tra tutti e da tutto.

6. ???

7. Si origina quando la…

8. In un confine succede che …

• ANNALISA

1. La parola confine mi fa venire in mente “ divisione” , cioè che una regione sia divisa da un’altra.

2. Un confine è una limitazione.

3. Secondo me nell’ Italia ci sono 29 - 30 regioni.

4. Le Regioni che conosco sono: La Sardegna, La Sicilia, Le Marche, Il Lazio, La Valle D’aosta, Il Friuli Venezia Giulia,

5. Lo stato crea un confine.

6. Sicuramente da fatti storici importanti.

7. Un confine si origina quando, lottando si conquistano spazi (confine/regione).

8. In un confine le persone si accordano e mettono delle regole da rispettare.

9. In un confine abitano delle persone, degli animali, delle piante.

10. Chi abita in un confine si potrebbe trova in condizioni favorevoli o sfavorevoli.

11. Non esistono territori senza confine, perché lo stato ha limitato ogni regione per far si che le persone impongono delle regole.

• SILVIA

1. La parola confine mi fa pensare a una linea immaginaria messa dagli esperti per convenzione.

2. Per me un confine è una linea.

3. Secondo me nell’Italia ci sono circa 8 Regioni.

4. Io conosco le Regioni: Abruzzo, Toscana, Puglia, Sicilia Sardegna, Marche.

5. Crea il confine Il Comune e gli operai.

6. Non lo so.

7. Un confine si origina con le guerre tra regioni.

8. In un confine le persone litigano sempre.

9. In un confine abitano insetti e piante.

10. Secondo si trova a vivere male perché viene attaccato.

11. No, no esistono territori senza confine perché non ci potrebbero essere accordi.

• EDOARDO

1. La parola confine regione mi fa pensare ad uno spazio limitato.

2. La parola confine regione mi fa pensare ad uno spazio limitato.2. La parola confine regione mi fa pensare ad uno spazio limitato.

3. Possono esserci solo un tipo di confine.

4. Conosco il confine delimitato dai fiumi.

5. Non l’abbiamo studiato ma secondo me crea un confine i monti che con la loro altezza dividono due territori.

6. Non lo so.

7. Si origina un confine quando lo spazio è limitato.

8. ..

9. Abita in una regione le persone che fanno parte di un certo territorio.

10. Secondo me noi abitiamo in una regione e ci troviamo in condizioni benestanti perché abbiamo vicino sia la natura che i

negozi, le fabbriche e gli edifici costruiti dall’uomo.

11. Non esistono territori senza confine perché altrimenti le persone litigherebbero per avere un territorio.

•• CHIARA

1. La parola Confine/regione è una convenzione geografica.

2. La parola Confine/regione è una convenzione geografica.

3. C’è solo le marche e altre regioni.

4. Conosco soltanto le marche.

5. Crea un confine e una regione l’uomo la fauna e la flora

6. Non lo so.

7. Quando si origina un confine.

8. Ci vivono le persone ossia accadono piccoli fatti quotidiani.

9. Ci abitano le persone e vivono bene perché c’è l’economia.

10. Ci abitano le persone e vivono bene perché c’è l’economia.

11. Si, perché non ci sono stati accordi.

• GIULIA

1. La parola confine mi fa venire in mente “segno” cioè una linea che divide una città dalle altre.

2. La parola confine mi fa venire in mente “segno” cioè una linea che divide una città dalle altre.

3. Secondo me in Italia ci possono essere 40 confini.

4. Conosco le Marche, L’Emilia Romagna, l’Abruzzo, La Sardegna, il Trentino Alto Adige.

5. Secondo me crea un confine l’uomo.

6. Secondo me un confine si origina da fatti storici.

7. Un confine si origina in base agli abitanti.

8. Non lo so.

9. In un confine abita persone.

10. Secondo me in un confine abitano persone e si trovano bene a vivere.

11. No, non esistono territori senza confine perché non può esistere un territorio senza confine.

• ELEZI

1. La parola confine mi fa venire in mente una regione.

2. Possono esserci 2

3. Di confini ne sono 10

4. A me mi fa venire in mente una città.

5. Non lo so.

6. Quando si confina una regione.

7. Non lo so.

8. No non

Fas

e Obiettivo Discipline

coinvolte

Descrizione dell’attività

Repertorio ORMOrganizzazi

oneRisorse

(Materiali, mezzi)

Metodi

2 Riconoscere i

confini delle regioni

italiane; conoscere e

riconoscere le

regioni italiane in

una carta geografica

fisico-antropica.

Memorizzare la gr

afic

ità

Attività ludica che

prende avvio dal

concetto di

CONFINE e di

REGIONE più

diffuso – confine =

linea di separazione

tra regioni

Lavo

ro in

gru

ppo

clas

se e

indi

vidu

ale

Carta

politica

dell’Italia;

puzzle delle

regioni;

carta muta

dell’Italia.

Espositivo, euristico-partecipativo e dialogico; sperimentale-investigatiMemorizzare la

localizzazione, la

forma – carta

mentale - delle

regioni

amministrative

italiane. Consolidare

il concetto di

regione

amministrativa e di

confine politico.

Geo

graf

ia, g

eo-graf

icitàtra regioni

amministrative

diverse.

Sistematizzazione

delle conoscenze

relative al

significato del

concetto di confine

– linea separatrice –

e di regione –

puramente

amministrativa.La

voro

in g

rupp

o cl

asse

e in

divi

dual

e

investigativo; attività ludica finalizzata alla costruzione del sapere; problem solving.

Regione, regioni, confini, frontiere

Completiamo il puzzle delle regioni sul

quaderno

Fas

e Obiettivo Discipline

coinvolte

Descrizione dell’attivitàRepertorio ORM

Organizzazione

Risorse(Materiali,

mezzi)

Metodi

3 Consolidare la

creazione della

carta mentale

dell’Italia, la

conoscenza della

posizione e la

capacità di

localizzazione

delle regioni gra

ficità

Esercizi e giochi di ruolo

finalizzati a promuovere la

capacità di localizzare le

regioni italiane e di

riconoscerne i rispettivi

confini: l’insegnante assegna ad

ogni alunno la forma di una

delle regioni italiane e chiede

di disporsi in palestra in odo

Lavo

ro d

i in

div

idu

ale

e co

n il

gru

pp

o c

lass

e

Carta muta

d’Italia,

forme delle

regioni

amministrati

ve. Gioco

didattico

interattivo

Carte

Espositivo; euristico-partecipativo e dialogico; sperimentale-investigativo; delle regioni

amministrative.

Geo

gra

fia,

geo

-gra

ficità

di disporsi in palestra in odo

tale da ricreare l’Italia. Disegno

della carta mentale delle

regioni. Giochi di associazioni

forma nome della regione.

Attività di meta cognizione

sull’esperienza:

verbalizzazione/ relazione nel

quaderno individuale e/o

realizzazione di cartelloni a

gruppi inerenti il lavoro.

Esercizi di consolidamento

delle conoscenze.

Lavo

ro d

i in

div

idu

ale

e co

n il

gru

pp

o c

lass

e

Carte

mentali

prodotte

dagli alunni

e relative ad

alcune/tutte

le regioni.

Schede di

consolidame

nto.

vo; problem solving.

Con l’aiuto del maestro Marcello abbiamo costruito

con il legno le forme delle regioni d’Italia

ed ora proviamo a ricomporre…

Consolidiamo la conoscenza della posizione e dei confini delle regioni

amministrative.

Ogni regione aderisce alla carta dell’Italia con

una calamita…

Al computer giochiamo a localizzare e a

riconoscere le regioni d’Italia

Carte mentali prodotte dagli alunni e relative alle regioni d’Italia

Fas

e Obiettivo Discipline coinvolte

Descrizione dell’attivitàRepertorio ORM

Organizzazione

Risorse(Materiali,

mezzi)

Metodi

5 Promuovere la messa

in discussione – e,

conseguentemente,

l’ampliamento - delle

precedenti

conoscenze mediante

il confronto di varie

carte geografiche G

eog

rafia

, S

toria

, C

ittad

inan

za e

Co

stitu

zio

ne

Divisione della classe in

piccoli gruppi a ciascuno

dei quali vengono date

alcune carte tematiche

raffiguranti regioni

differenti; presentazione

delle varie tipologie di

regioni e della loro

Lavo

ro in

gru

pp

o c

lass

e e

in p

icco

lo g

rup

po

Carte storiche

d’Italia e

d’Europa in cui

figurano confini

e regioni diverse

da quelli attuali

e regioni

differenti

Euristico-partecipativo e dialogico; problem solving

19

carte geografiche

raffiguranti gli stessi

territori in prospettiva

cronospaziale.

Geo

gra

fia,

Sto

ria,

Citt

adin

anza

e C

ost

ituzi

on

eregioni e della loro

relativa classificazione in

climatiche, vegetazionali,

linguistiche, culturali

ecc. Conversazione

finalizzata alla messa in

evidenza dei significati

di regione/confine

emersi dal lavoro di

gruppo.

Lavo

ro in

gru

pp

o c

lass

e e

in p

icco

lo g

rup

po

differenti

rispetto a quelle

note. Brani

antologici

inerenti i

concetti di

regione e di

confine. Scheda

di

consolidamento.

REGIONI E POPOLI ANTICHIQuali regioni nell’attuale

denominazione,portano il nome di un antico

popolo che viveva sulla Penisola italica secoli fa?

REGIONI E L’ERIDITA’ DI ROMA

Quali regioni derivano il loro nome da

quello di antichi territori dell’impero

romano?

Collegamenti con la storia

Carte storiche d’Italia in cui figurano confini e

regioni diverse da quelli attuali e regioni

differenti rispetto a quelle note.

Ora, servendoti di varie fonti,fai una piccola ricerca

per trovare informazioni su ognuno dei popoli

secondo queste indicazioni:

-Periodo storico di riferimento

--Area di insediamento

--Principali attività

--Principali caratteristiche socio-culturali

(lingua,culti,tradizioni,credenze,ecc.).

Ora ci documentiamo mediante ricerche e

approfondimenti storico-geografici e

riassumiamo così il concetto di regione

amministrativa e di confine politico

IL confine terrestreLe testimonianze più antiche di confine si possono trovare in Egitto ai tempi dei faraoni. Il Nilo era fonte di vita e le sue periodiche piene erano l'evento più importante del ciclo agricolo. Quando le acque si ritiravano sorgeva il problema di ritrovare l'appezzamento in gestione visto che tutte le terre appartenevano al faraone. Il concetto di confine aiutava in questa ricerca ed eliminava i pericoli di false rivendicazioni. Anche se in questo caso non ci troviamo alle prese con un confine di tipo moderno, statale, si può ritrovare in quello l'origine di questo.I Romani ripresero tali concetti, ma la divisione dei territori era intesa piú tra le provincie dell'impero che tra l'impero e le altre terre di altre popolazioni. I Romani usavano la parola terminus per definire un limite ed una divisione: tra città e campagna (pomerio), tra i campi, tra l'impero e le altre popolazioni, tra lo spazio profano e quello sacro. Un altro possibile sinonimo di terminus sembra essere cipus/cippus o miliarum. I primi indicavano limiti di terreni, mentre i secondi indicavano il punto di partenza di strade. I termini, propriamente detti, erano costituiti da siepi od alberi, puntali di anfore, tronchi o pietre infissi nel terreno.Nel Medioevo la situazione cambiò in relazione al fatto che il territorio era visto come proprietà e che i rispettivi proprietari erano legati da relazioni di fedeltà: il sistema feudale. Spesso il sovrano non conosceva bene i limiti del suo regno.Presso le frontiere, poiché non si può ancora parlare di veri e propri confini, si formarono delle zone di protezione denominate col termine tedesco Mark, da cui il titolo di margravio o, in Italia, di marchese. Dopo il IX secolo la marca si presentava come un aggregato di contee sotto il potere di un marchese. Nella gerarchia feudale il marchese era inferiore solo al sovrano.Nel 1907 Curzon affermò ad una serie di conferenze tenute all'Università di Oxford che la delimitazione e demarcazione dei confini era una preoccupazione costante dei governanti. Le questioni che sorgevano intorno a questo tema erano considerate vitali per il mantenimento della pace. Infatti, le controversie di confine erano spesso addotte come casus belli. Purtroppo, tale previsione si materializzò durante il XX secolo specie dopo la Prima Guerra Mondiale ed èproseguita fino a poco tempo fa con le piccole guerre regionali.Dopo la Prima Guerra Mondiale il trattato di Versailles (1919) ridisegnò i confini delle nazioni Dopo la Prima Guerra Mondiale il trattato di Versailles (1919) ridisegnò i confini delle nazioni europee in base ai 14 punti di Wilson ed ad interessi di difesa. In particolare, in quell'occasione l'Italia spinse i propri confini al Brennero e nella penisola istriana dove ebbe molti problemi con la questione di Fiume. In questo periodo il territorio italiano raggiunse la sua massima estensione continentale.Con l'introduzione dei satelliti, ed in particolare con il sistema GPS, molti confini sono stati rivisitati e scientificamente demarcati. Nonostante, ciò molti tratti di confine rimangono di difficile accesso come sulle montagne himalajane o nelle foreste tropicali. Comunque, è ancora difficile essere sicuri di quanti e quali confini siano demarcati vista anche la loro lunghezza totale di circa 252000 km (più di sei volte la circonferenza della Terra!): più della metà seguono la morfologia terrestre ed un quinto sono segmenti che tagliano la superficie terrestre come se fosse piatta (vedasi il confine Stati Uniti-Canada).II.3) Classificazione dei confiniDal punto di vista dell'ufficialità dei confini e/o dei tratti di confine, è possibile definire la seguente classificazione:(a) Confini internazionali: in essa sono classificati tutti quei confini o tratti di confine che sono stati stabiliti con un libero accordo tra gli Stati confinanti e riconosciuti dalla comunità internazionale.(b) Confini indefiniti: In questa categoria rientrano i confini non ufficialmente controversi, ma che sono vagamente delimitati.

Il geografo americano Boggs classificò i confini da un punto di vista morfologico secondo i seguenti tipi:(a) Fisico: la linea di confine segue l'andamento di una caratteristica morfologica del terreno: cresta montuosa, fiume, canale, ecc. Esempi di tale tipo di confine sono quelli sui Pirenei tra Francia e Spagna, e sulle Alpi tra Italia, Francia, Svizzera, Austria e Slovenia.(b) Geometrico: confini demarcati con misure astronomiche (paralleli e meridiani), archi di circonferenza. Questo tipo di delimitazione fu usato nei territori coloniali..

Sistema territoriale

Ordini di scuola e classi consigliate

Scuola primaria. Classi terze/quarte/quinte.Scuola secondaria di primo grado. Classi prime.

Interdisciplinarietà Italiano, storia, geografia, scienze, arte e immagine, cittadinanza e costituzione ecc.Tempi A discrezione del docente e in relazione al livello di approfondimento.Obiettivo formativo • Conoscere il concetto di sistema territoriale - paesaggio,i suoi elementi e le sue

dinamiche;

• acquisire la capacità di analizzarlo per scoprirvi le relazioni interne e quelle che

esso stabilisce con altri sistemi;

• individuarvi l’espressione del rapporto uomo-ambiente, distinguendo interventi

positivi e negativi;

• intuire la responsabilità che l’uomo ha nella sua tutela;

• sentirsi corresponsabili ad un suo sviluppo sostenibile

per effettuare scelte di pianificazione territoriale lungimiranti, per effettuare scelte di pianificazione territoriale lungimiranti, coerenti con il significato di una cittadinanza attiva.

• Obiettivo

Rilevare l’ostacolo epistemologico mediante la conversazione clinica.

Osservare direttamente un sistema territoriale; scattare fotografie, fare schizzi geografici, analizzare

mediante l’uso dei cinque sensi una realtà territoriale vicina.

• Descrizione attività

Uscita sul territorio. Fotografie, videoriprese e schizzi geografici sul luogo. Attività finalizzate alla raccolta di

dati visivi, uditivi, tattili, olfattivi e gustativi della realtà territoriale.

Visione delle foto scattate. Osservazione e confronto con la carta topografica della zona osservata ed

individuazione degli elementi.

Carta mentale prodotta dagli alunni prima dell’uscita in paese

rappresentazione del percorso casa-scuola

Le carte mentali sono le rappresentazioni dello spazio che il bambino gradualmente costruisce in lui, amplia, integra e corregge nel tempo grazie a nuove esperienze e verifiche. tratto da P.Persi cur. Spazi della geografia. Tra teoria e didattica, Goliardiche ed., Trieste, 2004)

Realizzazione di carte mentali e confronto tra i vari prodotti degli alunni

Rappresentazione di piazza Vittoria prima dell’uscita

Uscita sul territorio osserviamo direttamente il nostro paese,scattiamo foto , ci orientiamo e orientiamo la

cartina che rappresenta la mappa di Monte Giberto

Noi ci troviamo qui…lungo il Noi ci troviamo qui…lungo il

viale Diaz

Ci troviamo al Belvedere:

localizziamolo sulla cartina

Eccoci arrivati alla pizza più grande del paese:

piazza VittoriaIndichiamo sulla

cartina piazza della

Vittoria

Il municipio Chiesa di San Giovanni

Battista

Sul campo, vengono proposte attività variamente finalizzate e destinate, ad esempio, a

percorrere le vie del centro storico utilizzando e orientando la cartina.

Fai finta di essere un turista …che non conosce Monte Giberto, devi andare in via

Roma, poi in via Adua, infine in via Armando Rizzente…

Riconosciamo i paesi confinanti e limitrofi a Monte Giberto ?Cogliamo implicitamente la differenza tra ambiente naturale, ambiente umanizzato,

territorio e paesaggio…

Un po’ di storia…percorrendo le vie del paese

L’insegnante Maria Teresa Sgalippa ci narra

alcuni fatti storici avvenuti a Monte Giberto nei

primi del’900.

Dopo l’uscita si torna in classe per realizzare schizzi e disegni,per localizzare

sulla cartina i luoghi, le vie del centro storico, distinguendo tra oggetti fisici e

antropici

Cartina di Monte

Giberto, centro storico

Scala 1:500

Colora i luoghi che hai

visitato e denominali

Paesaggio: alcune precisazioni Paesaggio: alcune precisazioni

• sistema territoriale = sistema complesso, risultante di un lungo

processo dinamico di interazione tra l’uomo e l’ambiente nella sua

componente organica ed inorganica.

• paesaggio = risultante della relazione antropofisica che dà luogo

ad una particolare forma al territorio. Il sistema territoriale

conferisce un’impronta al territorio con cui si pone in

corrispondenza: ne nasce il paesaggio che include anche la corrispondenza: ne nasce il paesaggio che include anche la

componente emotiva ed affettiva, di proiezione culturale e di

rappresentazione dei popoli che vi abitano.

31

Confronto immagini di oggi e di ieriSguardo al passato per ricercare le spiegazioni a fenomeni geografici

Il nostro edificio scolastico…

ierioggi

Viale Diaz

ierioggi

Viale Diaz, anni ‘30.La strada era brecciata, lungo il viale

c’erano più tigli rispetto ad oggi.

La scuola non era stata costruita. La casa di

riposo si intravede a destra per chi guarda.

La casa della maestra Teresa non era stata

costruita.

Non c’erano i marciapiedi.

In lontananza la Chiesa Madonna delle

Grazie. I tigli sono stati tagliati e ripiantati.

Viale Diaz

Indagine storica per individuare direzioni di trasformazioni e di cambiamentoRiscoperta dell’identitàMaturazione del senso di appartenenza ad un luogo (identità)

Parata giovani balilla

Comunione 6 maggio 1925

Oggi

La casa di riposo a sinistra per chi guarda è stata

costruita prima del 1930

Lavori in corso…

• Per fare un plastico…

• MATERIALE OCCORRENTE• Una tavola di compensato che funga da supporto del plastico;

• La planimetria dell’area d’intervento nella scala individuata per il plastico;

• Fogli di polistirolo di diverso spessore e di varia ampiezza;

• Gesso in polvere o scagliola – che verrà unito ad acqua per ottenere un composto da far colare sulla

superficie del modello in polistirolo, in modo da renderla idonea ad interventi di decorazione cromatica -;

• Spugne, legnetti, lana, pezzi di sughero, moquette, stoffa, carta di vario tipo, forma, consistenza, colore ed • Spugne, legnetti, lana, pezzi di sughero, moquette, stoffa, carta di vario tipo, forma, consistenza, colore ed

altro materiale - anche riciclato - destinato alla realizzazione degli elementi del plastico (alberi, arredi di

vario genere, edifici,…);

• Taglierini e strumenti appositamente dedicati al taglio e al modellamento del polistirolo;

• Righelli, metri ed altri strumenti di misurazione per la verifica della costante coerenza del rapporto di

riduzione;

• Colori a tempera, pennelli e quanto utile alla decorazione e alla colorazione del plastico;

• Colla vinilica e mastice.

•• La base del plastico è solitamente costituita dalla tavola di compensato su cui va preliminarmente incollata

la planimetria in scala dell’area individuata per la progettazione. La scala va scelta in relazione alla

grandezza dell’area, tenendo conto che il plastico dovrebbe permettere il lavoro a più di un alunno

contemporaneamente e dovrebbe consentire una facile lettura: si consiglia di avvicinarsi il più possibile

alla scala 1: 100.

Coloriamo la Cartina dei 40 Comuni, rappresentiamo in un istogramma il numero degli

abitanti di ogni Comune…costruiamo un cartellone

Come riprodurre in un plastico i 40 Comuni della Provincia di Fermo?

Abbiamo fotocopiato e ingrandito la

cartina…usando carta centimetrata

Cominciamo su una tavola di compensato a lavorare la scagliola…