Convegno su province a Novara

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Ipotesi quadrante nord orientale Marzo 2012 - IF Piemonte

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http://www.novara.com/index.php?Section=News&tplBgContainer=1&Tools=WAPPS&Filters=SeqId,10426 Sozzani e Saitta: "Inutili? No, più competenze alle Province" I presidenti delle Province di Novara e Torino torn ano a discutere dell'importanza dell'ente presso un convegno organizzato nell'auditorium della BPN

Roberto Russo ([email protected]) Nel convegno organizzato da "Piemonte al centro" e "Italia Futura" illustrata una possibilità alternativa alla soppressione delle province: un quadrante Nord Orientale capace di unire le risorse di Novara, Biella, Vercelli e VCO

NOVARA -

Grande successo per il convegno organizzato Venerdì 16 Marzo dalle associazione “Piemonte al Centro” e “Italia Futura”, con oggetto la riforma degli enti intermedi portata avanti dal premier Monti. Tanti gli addetti ai lavori e cittadini che, presso l’Auditorium della Banca Popolare di Novara, hanno ascoltato Antonio Saitta(presidente della provincia di Torino) Diego Sozzani(presidente della Provincia di Novara) e Gianluca Susta(europarlamentare) discutere riguardo la possibilità di accorpare gli enti intermedi e di ridisegnare completamente la geografia della pubblica amministrazione.

“L’incontro di oggi è molto importante perché ci dà la possibilità di dialogare con concretezza riguardo a cosa è meglio per l’Italia- ha affermato Saitta- l’abolizione delle province è figlia di un pregiudizio sempre più radicato, che si basa su dei luoghi comuni totalmente falsi, i quali raccontano ad esempio che con la soppressione dell’ente si potrebbero risparmiare fino a 12 miliardi di euro, dato ovviamente falso poiché questa è la spesa complessiva delle province, il costo dei servizi che qualcuno dovrebbe comunque portare avanti. Io sono alla fine del mio secondo mandato e quindi parlo con assoluta oggettività senza alcuna brama di mantenere un posto sulla poltrona. Dico però con altrettanta moderazione che una semplificazione della pubblica amministrazione è necessaria ma che deve essere a 360 gradi, basata su una reale riorganizzazione degli enti. Noi in Piemonte siamo i primi a voler ridurre le Province da 8 a 4 ma contemporaneamente sarà necessario accorpare tutti gli uffici periferici dello stato che non servono”.

L’appello portato avanti dai presidenti è quello di fare una ristrutturazione completa della politica e dei suoi enti, che abbia come motivo principale la distribuzione di competenze specifiche e non una pezza per accontentare qualcuno e ottenere voti.

“Che abolendo le Province non si risolveranno i problemi del Paese è chiaro a tutti- prosegue Sozzani- come è chiaro allo stesso tempo che spostando le competenze alla Regione o ai Comuni aumenterebbero solo i costi di gestione, venendo parallelamente meno alcune alcune competenze tecniche e di conoscenza del territorio che noi possediamo. La proposta del Piemonte Orientale è quindi quella di formare una Provincia di Quadrante, un ente intermedio che unisca Novara, Biella, Vercelli e VCO. Farlo non è

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solo possibile ma è un passo necessario per ottimizzare la spesa pubblica al di là di ogni campanilismo”.

La lezione sull’importanza degli enti intermedi ci giunge anche dall’Europa come spiegato dall’europarlamentare Susta: “Perché la Francia funziona con le province, più circondari e municipi? Idem nei sistemi tedeschi ed anglosassoni? Evidentemente la risposta è da trovare altrove, non nelle inutili discussioni ideologiche bensì nella lettura dei dati che oggi ci dicono che la soluzione non è né il centralismo tantomeno il localismo. L’unica strada percorribile è il dialogo tra istituzioni”. Dello stesso parere anche il sindaco di Novara Ballarè intervenuto per l’occasione: “Troppo spesso provincia e comuni si scontrano tra loro, come se ci fosse una sovrapposizioni di ruoli. Io sono dell’avviso che per ovviare questo problema sia necessario assegnare ad ognuna delle competenze specifiche. La struttura dello stato deve essere rivista in modo tale da investire sulla radice e le peculiarità di ciascun ente”.

Un percorso realistico e di buon senso quello illustrato nel convegno, che pian piano inizia a scalfire le convinzioni dei cittadini e stuzzicare positivamente il Governo riguardo una sua realizzazione.

Venerdí 16 Marzo 2012 21:25