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ASSOCIAZIONE SENIORES TELECOM - ALATEL INFORMAZIONE PER I SOCI DEL LAZIO N. 37 - Febbraio 2014 - Periodico di informazione per i soci “SENIORES TELECOM ALATEL LAZIO” - Allegato a “Esperienza” Febbraio 2014 CONVEGNO ALATEL LAZIO 18 GENNAIO 2014

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ASSOCIAZIONE SENIORES TELECOM - ALATELINFORMAZIONE PER I SOCI DEL LAZIO

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CONVEGNO ALATELLAZIO

18 GENNAIO 2014

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Periodico d’informazione per i SociSENIORES TELECOM - ALATEL/LAZIO

Direttore EditorialeGuglielmo Carretti

Capo RedattoreLuciano Stoppa

Comitato di RedazioneFrancesco Abet, Aldo Baldazzi, Virio Berti,Renato Cardinali, Carlo Carissimi, GuglielmoCarretti, Enrico Casini, Giancarlo Cocco,Domenico Fiorini, Franco Fontana, GiuseppeGargano, Cesare Lucarelli, Amalia Madonna,Roberto Malasoma, Pier Paolo Musicarelli,G.Carlo Pasquini, Francesco Pettorini, FrancoRoscini, Luciano Stoppa, Marco Turbati.

Ha collaborato: Renato Oscar Valentini

Sede SENIORES TELECOMALATEL LAZIOVia Cristoforo Colombo,142 - 00147 RomaTel. 06.54432940 - fax 06.54432175 (0-24)

E-mail: [email protected]: www.alatel.itper versamenti:• conto corrente postale numero 91364000intestato a: ALATEL - AssociazioneLavoratori Seniores Gruppo Telecom Italia s.p.a.oppure • Bonifico bancario sul c/c Unicredit Banca di Roma codice IBAN IT 20 Q 02008 05134 000005485499• Bonifico sul c/c postale Alatel Lazio IBAN IT 15 C 07601 03200 000091364000

Fotografie C. Carissimi, G. Carretti, C. Esposito,F. Gioffreda, A. Madonna, A.Movizzo, F. Pettorini,L. Stoppa, P. Zaccaria

Impaginazione e grafica Duemme grafica

Stampa Duemme graficaVia della Maglianella, 71 00166 Roma tel./fax 06.45437273 - 06.45437338 [email protected] - www.duemmegrafica.it

Finito di stampare nel mese di Febbraio 2014

SENIORES TELECOM ALATEL sommario n. 37

(dal lunedì al venerdì ore 9-12)

1 inCIPIT

Cari Soci

2 inELEZIONE

Votazione 2013

3 inCONVEGNO

Convegno ALATEL Lazio

5 inRIUNIONE

A Bergamo con ANLA

7 inTELECOM

Facilitazioni telefoniche

8 inASSIDA

L’Assida: Una realtàin movimento

11 inDIRITTO

Gocce legislative

12 inRICORDO

Una corsa con l’atletaUn turbo nel cervello

14 inMESTIERI

Il giuntistaLa IUC

16 inCONCERTO

Natale: i GospelFatti del passato

18 inSIEME

• Cezanne• Le Domus romane• Rieti

20 inTRASPORTO

MinifacchiniPatente Europea

22 inMONETE

Numismatica Europea

24 inTERRITORIO

Piazza del Quirinale

26 inNORMATIVA

Leggi chiare...

27 inAIUTO

Modello 730Il 5‰

28 inSPIGOLATURE

Notizie varie

1° DI COPERTINA

Convegno ALATEL Lazio

3° DI COPERTINA

Foto attività4° DI COPERTINA

Foto attività

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Cari Soci,in questa edizione del Gior-

nale, la prima dell’anno 2014, de-sidero (come si usa fare alla mezza-notte) buttare dietro le spalle unaspetto comunicazionale e organiz-zativo che mi ha un po’ preoccupa-to: mi riferisco alle tornate elettoralisvoltesi nel corso dell’anno passato(ASSIDA, ANLA e ALATEL).

A queste importanti manife-stazioni di democrazia non v’è statala partecipazione che ci si aspetta-va; eppure si trattava di eleggerenostri amici Alatel nelle varie strut-ture demandate alla gestione di im-portanti Associazioni.

Voglio pensare (e spero di convincermi di questo) che sia solo frutto di una di-menticanza: i comunicati sono stati spediti, le schede sono arrivate, sono state lette epoi sono rimaste in qualche cassetto.

Andiamo però ugualmente avanti e - ora mi riferisco all’Alatel Lazio in partico-lare (vedi struttura a pagina 2) - c’è una folta schiera di “volontari” che ci darannocome sempre e sempre meglio un aiuto; a tutti gli altri Soci spetta la volontà e la di-sponibilità a partecipare alle varie attività di ampio spettro.

La programmazione di queste richiede un forte impegno anche di tipo “econo-mico “ e - lo ricordo - sono proposte proprio per venire incontro al desiderio di moltidi Voi di rompere ogni tanto la monotonia della giornata e - per di più - con l’obiettivodi aiutarci vicendevolmente a trascorrere (come si dice) un “invecchiamento attivo”.

Noi tutti quindi ci teniamo a farvi passare giornate in serenità e in allegria in-sieme ad amici e/o a collaborare per cercare di risolvere al meglio le piccole grandidifficoltà che incontrate.

Noi ci siamo e siamo sempre presenti: venite! Ci farete piacere.Cari saluti dal

Vostro Presidente Gian Carlo Pasquini

1incip

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Mentre si va in stampa apprendiamo che su proposta del Dr. Zappi, PresidenteNazionale dell’Alatel, la Telecom ha designato il

Dr. Gian Carlo PasquiniPresidente dell’Alatel Lazio anche per il triennio 2014-2016

In data 18 Febbraio il consiglio, a norma di Statuto, ha formalizzato questa nomina.Da parte della Redazione, a nome anche di tutti i Soci, le più vive congratulazioni.

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Sul finire dello scorso anno - è noto - si sono svolte le elezioni per il rinnovo dellecariche sociali Alatel Lazio per il triennio 2014-2016.

Dalle urne sono risultati eletti:

ALATEL LAZIO - ELEZIONI

CONSIGLIERI

Aldo Argentieri Carlo Carissimi Augusto Cerasa Maria Vittoria Dei Giudici Giuseppe Gargano Cesare Lucarelli Candida Morgante Giovanna Volpecina

SEGRETERIA

Pasquale Cleri Domenico Fiorini Augusto Cerasa . Renato Aubert . Beniamino Cicciola . Alessio Martire . Giancarlo Nei . Giovanni Prosperi

FIDUCIARI

Giancarlo Cocco Roma DG Franco Comin Roma 1 Vittorino Santucci Roma 2 Silvano Frezzotti Albano Antonio D'Amico Frosinone Angelo Movizzo LatinaFrancesco Leoncini Rieti Maria Luisa Sparaci Viterbo

GESTIONE/SVILUPPO HW E SWNEWS E SITO WEB

Francesco Abet Pietro Zaccaria

Maria Abbondanzieri Giovanna Danese Silvana Pelosi Pierpaolo Ragazzini

REVISORI DEI CONTI

Rosario Attinà Anna Maria Iannucci Renato Cardinali (supplente) Mario Mangani (supplente)

SVILUPPO SOCI

Pierpaolo Musicarelli

GIORNALE “NEW CONTINUARE INSIEME”

Direttore editorialeGuglielmo Carretti

Capo redattoreLuciano Stoppa

ATTIVITÀ CULTURALI

Francesco Pettorini

FILATELIA-NUMISMATICA-HOBBY

Francesco Gioffreda Franco Roscini

Il nuovo Consiglio Regionale, riunitosi sotto la Presidenza di Gian Carlo Pasquini, ha proceduto ad eleggere,all’unanimità:

due Vice Presidenti: Roberto Malasoma e Luciano Stoppa

il Segretario: Aldo Baldazzi, nonché a nominare Guglielmo Carretti Direttore Responsabile delGiornale; inoltre il Consiglio ha deciso di inoltrare proposta alla Presidenza Nazionale per la conferma di VirioBerti a “Presidente Onorario” dei Seniores Alatel Lazio. Infine, oltre ai Consiglieri, ai Fiduciari ed ai Revisori, la Struttura Regionale si avvale della collaborazione dimolti altri Soci “volontari” per il funzionamento delle seguenti attività:

A tutti i "volontari" un fervido augurio di piena collaborazione e buon lavoro.

Il Presidente Gian Carlo Pasquini

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Convegno Annuale 18 gennaio 2014

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ALATEL LAZIO

Nella splendida cornice del Centro Congressi dell’Ho-tel Selene di Pomezia si é svolto in data 18 gennaioil Convegno Annuale dell’Alatel Lazio.

Circa 500 gli intervenuti da tutte le Sezioni del ter-ritorio regionale che hanno ascoltato i vari inter-venti con molto interesse, aiutati anche dalle slidesche via via venivano proiettate sul grande schermoin sintonia con gli argomenti illustrati.

Al Convegno si è avuta l’autorevole e gradita pre-senza di Antonio Zappi Presidente Nazionaledell’Alatel e dell’Anla.

Il Segretario Aldo Baldazzi ha aperto i lavoricon gli auguri di “Buon Anno” e ha ringraziato tuttiper la nutrita presenza.

Il Presidente Gian Carlo Pasquini ha ricordatole tornate elettorali svoltesi nel 2013 per Anla, Ala-tel e Assida, nelle quali si è avuta una partecipa-zione non proprio ottimale o comunque non quellache ci si aspettava, per l’elezione di coloro che do-

vranno gestire nel prossimo triennio organizzazionidi rilevante importanza.

Il Presidente ha poi elencato e ringraziatogli eletti nel Consiglio dell’Alatel Lazio e,sommariamente, ha ricordato tutti gli altrivolontari che collaborano alla variegatagestione. (ved. pag. 2)

La presentazione sintetica del bilancio del2013, in corso di elaborazione, ha consen-tito al Presidente di rimarcare il tema delproselitismo e l’importanza del versamentotempestivo delle quote associative, che sonoil motore di tutta l’attività dell’Associazione,che inizia sin da gennaio.

Il Presidente ha proseguito illustrando quel-lo che si è messo in atto per comunicare aiSoci non solo le attività, ma ogni altra noti-zia d’interesse immediato.

inconvegno

La Redazione

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È, quindi, intervenuto Francesco Abet che ha illu-strato l’importanza della “Newsletter”, inviata men-silmente ai Soci dei quali si conosce l’indirizzo di po-sta elettronica; pertanto, - ha sintetizzato Abet - èestremamente necessario avere da tutti i Soci questiindirizzi, ciò - tra l’altro (da non dimenticare) - con-sente al Consiglio un buon risparmio finanziario suicosti di spedizione postale.

A questo punto è stato proiettato un breve filmato (rea-lizzato, peraltro, da nostri soci) sul Convegno ANLA aBergamo nell’ottobre scorso (al quale hanno partecipa-to circa 100 Soci dell’Alatel Lazio) che riassume il signi-ficato delle tematiche affrontate:“Gli anziani, una risorsa per il Paese: espe-rienze, valori, energie al servizio della co-munità”. (una sintesi del Convegno alle pagg. 5-6).Sono state poi illustrate le modalità di gestione inno-vative sia per l’ASSILT e sia per ASSIDA, che hannopermesso una sensibile diminuzione dei tempi di rim-borso.Preceduta dalla relativa slide, Luciano Stoppa haillustrato i vari interventi di “consulenza” fornita ai So-ci in vari campi, primo fra tutti quello inerente l’appli-cazione del contributo di solidarietà “telefonici”. Suquest’ultimo tema è stato invitato a parlare Ferdi-nando Ferro il quale ha illustrato le tappe sinoraperseguite per cercare di conoscere nel dettaglio i cri-teri di calcolo dell’INPS sul contributo, applicato dal1° gennaio 2012 sino al dicembre 2017; sforzi finoranon coronati da successo per il silenzio dell’Ente Pre-videnziale; “… ma noi (e “con tigna” dice Ferro) con-tinueremo ricercando tutti i canali possibili per giun-gere a una chiarezza nell’applicazione della legge;per questo mandateci il vostro e-mail perché vi terre-mo al corrente dei passi intrapresi…”.

Ha preso la parola Pierpaolo Musicarelli che haposto l’accento sull’importanza del proselitismo asso-ciativo e sulle opportunità e vantaggi dell’essere as-sociati anziché “soli”, ricordando un altro rilevanteaspetto dell’essere associati in ALATEL: l’APPARTE-NENZA, cioè quello che ci fa sentire parte di una fa-miglia, in cui siamo riconosciuti e accolti con simpatiaanche da colleghi che non conosciamo, ma con i qualicondividiamo l’orgoglio di aver vissuto un’esperienzaindimenticabile, quella del mondo delle telecomuni-cazioni.

Infine Luciano Stoppa ha specificato come tutte lenostre attività ludico/culturali mirino ad aggregare iSoci, a farli stare con gli amici ed a uscire dalla soli-tudine, che spesso attanaglia le persone non più gio-vani; quindi, ha sintetizzato, aiutato dalle slides, le at-tività promosse ed effettuate nel 2013 e quelle previstenel 1° semestre del 2014 (il relativo Foglio Notizie ègià stato spedito).

Il Convegno sta volgendo al termine e - dopo la con-segna di un attestato di fedeltà ai due Soci presentipiù anziani- nella foto a lato il Socio Luigi Paolucci)Antonio Zappi ha incentrato l’attenzione sul fattoche l’Alatel, così come l’Anla, non possono rimanerechiuse in se stesse, ma tutta l’attività deve servire adaprirsi verso gli altri, a collaborare con altre Associa-zioni, e meglio ancora con altre realtà Alatel, in modoche la nostra cerchia si allarghi, ci si confronti e si col-labori insieme sul terreno del volontariato. Tutti noinon dobbiamo rimanere indifferenti di fronte alle sof-ferenze altrui, ma poi “cosa facciamo” di concretoverso gli altri ?: questo è l’obiettivo che in questo trien-nio, tutti insieme, dobbiamo cercare di raggiungere.

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Il suo valore - Il suo significato

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IL CONVEGNO ANLA DI BERGAMO

Ad ottobre scorso a Bergamo si è svolto un importanteConvegno promosso dall’ANLA ed al quale ha datola sua autorevole adesione il Presidente della Re-pubblica. Una numerosa partecipazione ha gratifi-cato questo appuntamento: circa 1200 persone pro-

venienti da tutta Italia che hanno colto l’occasione pervisitare questa bellissima città, forse un po’ sorpresada questa “pacifica invasione”.Il tema centrale era di grande importanza:

Ed il Presidente Antonio Zappi (che riveste analo-go incarico nell’ambito dell’Alatel Nazionale) hamesso bene in luce questo tema nella sua relazione fi-nale definendo il Convegno “punto di arrivo e dipartenza per l’Associazione, un forte momento co-municativo e strategico: gli anziani - ha detto Zappi- oggi non sono più un segno del declino, non rubanospazio ai giovani; gli anziani sono un valore esu questa traccia l’ANLA è chiamata sempre più allatutela della persona e dei lavoratori anziani che han-

no conquistato sul campo saggezza, equilibrio e con-siglio.”.

Temi forti ai quali si sono aggiunte le relazioni diqualificati esperti: Dr. Campiglia Presidente Fon-dazione Esperienza “… oggi l’impegno dell’anzia-no nel mondo del lavoro sta subendo un prolunga-mento data la situazione previsionale di uscita…”-Prof. Boncinelli -scienziato “ … il mondo sta cam-biando; la vita che dura più a lungo comporta aspet-ti inquietanti dal momento che la popolazione è esarà sempre più composta di persone di una certaetà”…inoltre “la persona che esce dal lavoro a60/70 anni è ancora una persona attiva e non pen-sa alla sua età come a una fase declinante della vi-ta…”- ” Dr. Roma Direttore Generale del Censis“… oggi gli anziani rappresentano un punto di rife-rimento non solo per la famiglia ma per la societàintera: possiamo considerarli come i Beni Culturali:cerchiamo di valorizzarli ed utilizzarli..” - Prof. Pa-leari Rettore Magnifico dell’ Università “…la terzaetà può mettere al servizio della comunità compe-tenza, trasmissione di valori, spirito di solidarietà evolontariato…”-Dr. Mazzoleni industriale …” èsempre più vitale e necessaria una coesistenza tragiovani e adulti sul luogo di lavoro…”

Chiudendo il Convegno Zappi ha precisato che “… ènecessario convogliare gli sforzi di tutta la realtà as-sociativa verso un obbiettivo comune di crescita…” eha terminato citando le parole di Papa Francesco:“…un popolo che non si prende cura degli anziani, deibambini e dei giovani, non ha futuro perché maltrattala memoria e la promessa…”

Durante il Convegno è stata effettuata la premiazionedei vincitori del “Concorso di prosa e poesia” ban-dito dall’ANLA del quale il Direttore del nostro Gior-nale Guglielmo Carretti è stato il propulsore e l’ani-matore. Nella “sezione racconti” il nostro socio Gae-tano Marino si è classificato al secondo posto: con-gratulazioni da tutta la Redazione.

inriunioneLuciano Stoppa

“Gli anziani, una risorsaper il Paese: esperienze,valori, energie al serviziodella comunità”.

La sala del convegno

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IL DOPO CONVEGNO

I soci dell’Alatel Lazio, presenti a Bergamo con una nu-trita delegazione, dopo aver sicuramente fatto tesorodei temi ascoltati, sono rimasti nella “ città alta”, la città

“più antica” situata all’imbocco delle Valli Seriana eBrembana e circondata da mura entro le quali sorgonovicoli medievali all’ombra di torri e campanile. Ebbenesi è potuto così ammirare, con una guida turistica, tuttala magnificenza del posto: Piazza Vecchia con il Palaz-zo della Ragione, del sec. XII dove si trova il leone diSan Marco che per secoli è stato simbolo della signoriaveneziana; di fronte il Palazzo del Podestà del Braman-te. Da Piazza Vecchia si entra nella Bergamo sacra, cioèPiazza del Duomo con la Cattedrale e l’adiacente “Cap-pella della città” ovverosia la Basilica di Santa MariaMaggiore del 1200 (all’interno il confessionale baroccoe le tarsie su disegno di Lorenzo Lotto), poi il Battistero

ed infine la Cappella Colleoni: Bartolomeo Colleoni (quisepolto accanto alla figlia Medea) è passato alla storiaper le sue audaci imprese di guerra, ma vogliano ricor-dare che mise in campo anche un notevole impegno ci-vile in favore dei ceti meno abbienti ed inoltre fu fautoredi una lungimirante politica di gestione delle acque nel-la provincia di Bergamo, creando una fitta rete irriguache garantiva il fabbisogno idrico ai campi dell’interapianura compresa tra il Brembo e l’Oglio.

Il giorno seguente, nel viaggio di ritorno, la sosta aModena per una visita (con guida) del centro cittadinoove troneggia il Duomo, uno dei capolavori dell’archi-tettura romanica e la poderosa torre campanaria dettala Ghirlandina, slanciata verso l’alto con il suo aspettogotico e la cornice di colonnine a mo’ di ghirlanda sul-la sommità. Prima di riprendere il viaggio di ritornouna gradita colazione per apprezzare le ben note spe-cialità emiliane.

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I soci a Bergamo

I soci a Modena

Mentre il giornale è in stampa si viene a conoscenza che la possibilità per le donnedipendenti di andare in pensione a 57 anni (con l’applicazione però del calcolo

contributivo che comporta una significativa diminuzione dell’importo pensionistico) e che avrebbe avuto s-cadenza al 2015, sta di fatto per estinguersi; infatti una circolare INPS con una serie di argomentazionirelativi al calcolo dei requisiti anticipa i tempi all’anno 2014, ma la Commissione Lavoro del Senato si èmossa ed ha approvato una risoluzione che impegna il governo a rivedere la situazione e soprattutto l’in-terpretazione data alla legge da parte dell’INPS.

Come sempre la normativa “previdenziale” è e rimane di una “non chiarezza” estrema.

Donne e la pensione a 57 anni

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7intelecom

La Redazione

Rammentiamo che iPENSIONATI TELECOM

E I COLLEGHI IN MOBILITAʼISCRITTI ALL’ALATEL

(in regola con il versamento dellaquota associativa)

hanno la possibilità di poter usufruiredi queste interessanti

FACILITAZIONISUI SERVIZI TELEFONICI,

Per informazioni accedere al sitowww.alatel.it o chiamare il

Numero Verde 800299225

COME ADERIRE

Richiedere di aderire è semplice, tibastano 3 mosse:

1 - Chiama il 187 e richiedi lʼof-ferta desiderata.2 - Scarica il modello di ade-sione dal sito www.alatel.it ecompletalo con cura in ogni suaparte3 - Consegna il modello compi-lato alla sede Alatel di apparte-nenza.

ACCORDI TRA TELECOM ITALIA e L’ALATEL

“TUTTO”consente di effettuare da casa chia-mate illimitate verso tutti i numeri fissie i cellulari nazionali[1] senza scattoalla risposta, di navigare in Internetsenza limiti fino a 7 Mega e di inviare300 sms al mese da webmail versotutti i cellulari, con un costo fisso di30,90 €/mese, anziché € 32,90, oltreallo sconto mensile di 14,00 €/mese,pari a 168 €/anno, già concesso agliassociati ALATEL per “TUTTO SENZALIMITI”.Coloro che avevano già aderito a“TUTTO SENZA LIMITI” (offerta non piùcommercializzata da Telecom) manten-gono lʼattuale tariffa o, se vogliono, pos-sono passare a “TUTTO” con un contri-buto “una tantum” di € 39,00.

[1] Per quanto riguarda il traffico uscenteverso cellulari nazionali si presume ilrispetto dei seguenti parametri:

• traffico giornaliero uscente nonsuperiore a 300 minuti;• traffico mensile uscente nonsuperiore a 1500 minuti.

“INTERNET SENZA LIMITI”con sconto di € 14,00 sul canonemensile (riduzione da 37,90 a 23,90€/mese). Nel costo mensile è com-preso il canone della linea fissa tele-fonica, il traffico Internet illimitato e iltraffico voce verso i fissi nazionali a 0€cent/min. e 16 €cent. di scatto allarisposta.

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PRIMA FASE: MIGRAZIONEIn ragione di un miglioramento complessivo del rapporto qualità/costo del servizio e in considerazione delle sine-rgie che si potevano sviluppare con l’avvio dell’assistenza diretta, alla fine del 2011 il Consiglio di Amminis-trazione Assida diede mandato nell’avviare l’attività di passaggio del sistema informativo verso Previmedical.La prima fase - imputazioni anagrafiche e rimborso richieste - si chiuse con successo a maggio dell’anno succes-sivo. Nei mesi successivi fu possibile disporre in autonomia di tutte le stampe e i report statistici necessari. Il tuttocon l’attenta supervisione, oltre che naturalmente del Segretario e del personale ASSIDA, anche del CdA stesso,che ha seguito step by step l’intero percorso. Ricordiamo che l’attività di rimborso delle pratiche è rimasta inizial-mente agli uffici ASSIDA, mentre oggi è affidata a HR Services, a Roma, sempre sotto la supervisione di ASSIDA.Previmedical si limita a fornire il sistema informativo (oltre, naturalmente, alle convenzioni dirette). Ricordandoche Previmedical è uno dei più importanti gestori italiani di servizi per assicurazioni e fondi sanitari, il sistemainformativo ASSIDA ha potuto quindi trarre vantaggio delle economie di scala offerte da Previmedical, pur man-tenendo le personalizzazioni necessarie. Il 2013 si può dire che sia quindi stato il primo vero anno di operativitàa regime e si è concluso con l’ultimo tassello rimasto, non meno importante per l’interazione degli associati: lamessa in esercizio del nuovo sito web.

SECONDA FASE: AVVIO NUOVO SITO WEBA fine 2013 c’è stato l’avvio della nuova operatività ASSIDA. Con l’obiettivo di fornire agli associati un serviziopiù rapido e soddisfacente e contenere al massimo i costi di gestione l’attività di rimborso è stata affidata ad HR

Nell’ultimo ventennio le tecnologie informatiche e del-le telecomunicazioni hanno modificato radicalmenteil nostro modo di vivere: si è trattato di un processo disviluppo talmente rivoluzionario da non avere prati-camente precedenti nella storia dell’umanità. Dappri-ma sono stati introdotti i PC, prima quelli da tavolopoi quelli portatili, poi si è resa disponibile una rete,ovvero Internet, capace di far comunicare a distanzacentinaia di milioni di soggetti e di farli accedere afonti d’informazioni in precedenza difficilmente con-sultabili. Più recentemente anche i telefoni cellulari so-no diventati strumenti per la comunicazione digitalee anch’essi consentono di navigare in rete. Insomma,l’informatica è ormai talmente onnipresente nel nostroquotidiano da essere pervasiva anche verso chi, perragioni culturali o di altra natura, è più “lontano” daquesto mondo.

Ecco allora che anche un’associazione come ASSI-DA non può fare a meno delle tecnologie informati-che, che diventano strumento prezioso per una mi-gliore efficienza gestionale e un’efficace comunica-zione verso gli iscritti. È importante, quindi, mantene-re aggiornata la tecnologia rispetto alle nuove neces-sità, valutando sempre e comunque con attenzione irisvolti sui ritorni operativi.Ricordiamo qualche numero ASSIDA su cui si devonobasare anche i sistemi informatici: al 30 novembre2013 risultavano iscritti 4.195 associati: 2.993 frapensionati e superstiti, 102 volontari, 1.100 dirigentiin servizio. Comprendendo i familiari, gli assistiti as-sommavano a 9.240 persone. Il rapporto pensionati+ superstiti/attivi + volontari si attestava quindi a2,49. il numero di pratiche 2013 pervenute a fine no-vembre era di 23.521.

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Associazione per l’Assistenza SanitariaIntegrativa Dirigenti Aziende Gruppo Telecom

L’ASSIDA - Una realtà in movimento

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Services. Contestualmente, il 29 novembre 2013 è andato in esercizio il nuovo sito web, che ora si presenta in-izialmente con un un’area pubblica (dove si entra senza credenziali utente), che contiene informazioni sull’asso-ciazione non soggette a tutela sulla privacy (ad esempio statuto, organi sociali, contatti).

Da questa pagina si può poi accedere all’area riservata agli iscritti - questa volta protetta da userid (codice AS-SIDA) e password (la stessa usata finora per visualizzare le pratiche di rimborso) - che contiene sia informazionipersonali (esempio anagrafiche, stato delle pratiche), sia informazioni generali, ma che è importante mantenerenell’ambito dei soli associati (esempio regolamenti, bilanci).

Qualche curiosità statistica: nel mese di Dicembre sul nuovo sito è stato tracciato un traffico di circa 775 Mbyte,con una media di circa 30 MByte al giorno (il giorno più intenso è stato il 3 dicembre con circa 70 Mbyte, quellomeno trafficato il giorno di Natale, con soli circa 5Mbyte). In un giorno “normale” il sito ha in media tra i 100 ei 200 visitatori unici circa (ad esempio il 13 gennaio 2014 abbiamo avuto la visita di 164 associati che hannovisitato 343 pagine, per un traffico generato di circa 50MByte in totale)

SITO PUBBLICO

Qualche informazione chepuò essere utile riguardante lahome page del sito, cioè lapagina iniziale (ved. fig. a la-to) di - Compaiono alcune vo-ci; cliccando

Ø sull’icona con la “casetta”si torna alla pagina princi-pale da qualsiasi pagina;

Ø su CONTATTI si va alla pa-gina in cui sono riportatetutte le informazioni percontattare ASSIDA;

Ø su ASSISTENZA DIRETTAPREVIMEDICAL si ottengono informazioni e contatti riguardanti l’assistenza diretta, a oggi gestita da Previ-medical;

Ø su BLUECARD si ottengono informazioni rispetto all’assistenza fornita dalle Assicurazioni Generali in caso dimalattia o infortunio (si ricorda che questa convenzione non è utilizzabile dai dirigenti in servizio del GruppoTelecom Italia, i quali usufruiscono di analoga forma di assistenza fornita attraverso l’Azienda);

Ø su MODULISTICA è possibile scaricare i diversi moduli, a cominciare da quelli per le richieste di rimborso;Ø a destra del menu principale, evidenziata da sottofondo giallo, si trova l’aggancio all’AREA RISERVATA, ovvero

il collegamento a un’ulteriore applicazione accessibile ai soli associati e quindi protetta da credenziali (usere password);

Ø cliccando sull’icona “STATUTO” è possibile consultare lo statuto dell’associazione;Ø cliccando sull’icona “ORGANI SOCIALI” si ha modo di verificare la composizione aggiornata degli stessi;Ø nell’ultima sezione in basso è possibile essere informati sulle ultime notizie, che scorrono orizzontalmente:

basta cliccarci sopra per avere i dettagli; Ø inoltre, cliccando sull’icona “NEWS” è possibile andare a consultare tutte le notizie pubblicate a dall’avvio

del sito.

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AREA RISERVATAAnche l’applicazione a cui si accede dall’AREA RIS-ERVATA ha subito un restyling, continuando ad of-frire all’associato un insieme di servizi, fra i qualila consultazione delle sue pratiche personali (vedifigura 2 che presenta l’home page dell’area) e lamodifica di alcuni dati (numeri di contatto, email,coordinate bancarie).In tale sito è anche possibile consultare informazioniriservate agli associati (come ad esempio il regola-mento). Per accedere ad una pratica e stamparne ilresoconto, che è una delle azioni di maggior inter-esse per ogni associato, è sufficiente seguire questosemplice iter:Ø Entrare in area riservata attraverso le proprie

credenziali (user-id e password)Ø Accedere al menu STATO DELLE PRATICHEØ Cliccare sul numero della pratica d’interesseØ Cliccare sul simbolo della stampante che si vede in alto a destraØ A questo punto si aprirà la pratica, in formato pdf, che potrà essere facilmente consultata e, volendo, salvata

e/o stampataChi avesse difficoltà di accreditamento all’area riservata, ad esempio per aver dimenticato la password, può ri-volgersi al numero verde Previmedical, indicato sul sito.

E IN FUTURO?Sicuramente non è finita qui e ASSIDA ha intenzione di sfruttare al meglio ciò che la tecnologia potrà offrire,sempre e comunque mantenendo al “centro” gli associati, ovvero facendo in modo che i nuovi strumenti possanoaiutare tutti, senza aumentare quindi quello che si chiama “divario digitale”.Usabilità e semplicità continuerannoad essere per questo requisiti essenziali e vincolanti. Ad esempio nel prossimo futuro abbiamo in programma ladisponibilità di una app che possa permettere un accesso semplice al sito anche dagli smartphone. A tal proposito,per chi lo desidera, è già disponibile in test una prima release per ambienti Android su

Concludendo, ricordiamo un celebre aforisma di Henry Ford, che nei primi decenni del XX secolo rivoluzionò lemodalità di produzione industriale: “c’è vero progresso solo quando i vantaggi di una nuova tecnologia diventanoper tutti”. ASSIDA condivide appieno questa massima.

RENATO OSCAR VALENTINI 57 anni, nato a Torino ove, presso il Politecnico, si è laureato in

ingegneria elettronica. Dopo alcune esperienze in grandi aziende multinazionali (Honeywell, Hewlett

Packard) entra nel 1995, a far parte di CSELT, diventata poi nel 2001 Telecom Italia Lab, ove ha ricoperto

il ruolo di responsabile delle piattaforme informatiche di base e dell’assistenza ai Clienti interni. Nominato

nel 1997 dirigente, ha assunto nel 2003 la piena responsabilità del sistema informativo e delle infrastrutture

tecniche (rete dati e fonia comprese). Dal 2006 fino al 2009, ha la responsabilità di una nuova area, al-

l’interno dell’ingegneria e dal 2009 ad oggi sempre in TILab ha il compito di sviluppare e gestire la rete

dei laboratori. È consigliere di Federmanager in Torino e coordinatore nazionale delle RSA Dirigenti del

Gruppo Telecom Italia, nonchè Consigliere in ASSIDA (Assoc. sanitaria dirigenti del Gruppo Telecom Italia).

Appassionato della sua città, e della sua storia, si diletta a scrivere romanzi di genere giallo-esoterico ambientati a Torino.

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Continuiamo la rubrica che “apre le finestre” sulle più recenti e principali leggi, sentenze, decretio quant’altro possa interessare i nostri Soci ed il loro ambiente familiare, condominiale, lavorativo,economico, ecc. Non possiamo qui pubblicare per intero le normative, per cui ci limitiamo a darneil “succo” con alcuni riferimenti (es.: n° della G.U.- estremi della Sentenza, del Decreto,della Cir-colare, ecc.) utili per chi voglia ricercare ed approfondire maggiormente l’argomento.

GOCCE… LEGISLATIVE

Vecchio dubbio: sulla gestione del riscaldamentol’amministratore deve convocare l’inquilino? Ricor-diamo che l’art.10 della legge 27/7/1978 n° 392(cfr. il n°24/2009 di questo Giornale-pag.10) pre-vede, in questi casi, la partecipazione dell’inquili-no con diritto al voto in luogo del proprietariodell’appartamento; però la Cassazione in passatoaveva chiarito che la convocazione dell’assembleacon all’o.d.g la gestione del riscaldamento andavacomunque diretta al proprietario e da questi comu-

nicata all’inquilino. Tale stato di cose procuravaspesso ritardi o omissioni. Ora la riforma delcondominio (giugno 2013) conl’art.66/3°c. delle “Disposizioni di attua-zione” ha previsto che “l’avviso di convocazionedi una assemblea deve essere comunicato agli“aventi diritto”, e poiché gli “aventi diritto” in temadi riscaldamento sono anche gli inquilini, l’ammini-stratore è tenuto ad effettuare la comunicazioneanche a questi.

CONVOCAZIONE DEGLI INQUILINI

Finalmente è venuto il Decreto Legislativo(luglio 2013) che ha cancellato dal Codice Civi-le la distinzione tra “figli naturali”, cioè nati da unacoppia non coniugata e “figli legittimi” , cioè natida una coppia sposata. Quindi tutti i figli hanno

piena uguaglianza giuridica con grande rile-vanza soprattutto in termini di “successione”, inquanto i figli naturali non saranno più diversificatinella determinazione delle quote di eredità daquelli legittimi.

TUTTI I FIGLI SONO UGUALI

Una cosa importante da tenere presente quando siaffidano lavori: l’impresa è tenuta per legge (aisensi e nei limiti previsti dall’art. 1669c.c.) a rispondere in proprio (per dieci anni) deglieventuali difetti che dovessero presentarsi; per

lavori di grossa entità è consigliabile affiancare aquesta polizza una garanzia aggiuntiva tesa inparticolar modo al danno dovuto ad una “improv-visa assenza” dal mercato dell’impresa (per es. fal-limento).

LAVORI EDILI NEGLI IMMOBILI

Qualora un cittadino demanda ad un commercialistal’adempimento della gestione dei tributi e questi omet-te di farlo, responsabile è e rimane comunque il citta-dino; infatti l’affidamento al commercialista del man-

dato “…non esonera il soggetto obbligato alla dichia-razione dei redditi a vigilare affinché tale mandatosia puntualmente adempiuto…”. (così la Cassazio-ne sent. n.16958 dell’8/5/2012).

OMESSO VERSAMENTO DEI TRIBUTI

La Corte di Cassazione (ord. n° 37 del 3/1/2104),superando una precedente posizione, ha sancito chegli accordi “sottobanco” (ancorché previsti da unascrittura privata) tra locatore e locatario per un affittosuperiore al canone ufficializzato al Fisco NON

hanno validità né possono essere sanati con una tar-diva registrazione. Ne consegue l’impossibilità per ilproprietario di sfrattare per morosità l’inquilino chenon paga la somma concordata “sottobanco”

ACCORDI SOTTOBANCO

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Luciano Stoppa

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Il collega Antonio Preti, che era stato citato nel numero precedente, ha ritenuto opportuno associarsi a quel ricordocon la lettera che pubblichiamo:

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tti AVERE UNA LEGGENDA PER AMICO

Caro Guglielmo,ho letto, sull’ultimo numero di “Continuare insieme”, iltuo articolo: “Avere una leggenda come collega edamico” riferendoti ad Abdon Pamich di cui il 18 ottobrescorso in Federatletica veniva festeggiato il suo 80°compleanno, nonché l’anniversario (49°) della vincitadell’oro olimpico nella 50 Km. di marcia a Tokio. In fon-do all’articolo, hai ricordato la magnifica vacanza tra-scorsa all’isola di Tylos, in cui facemmo gruppo con ilcampione e la sua simpatica e arguta consorte: un ri-cordo particolarmente simpatico (ved. foto), ma ho tro-vato il tuo accenno ad un mio tentativo di “ stargli dietrorimediando fiatone e vesciche ai piedi che non se lescorda più” troppo velleitario e poco corrispondente al-

la realtà, ma senz’altro una simpatica ed efficace bat-tuta che mi fatto sorridere. In realtà si è trattato di unsuo esplicito invito a fare una “passeggiata insieme”per andare a vedere l’opposta sponda dell’isola e quin-di tornare in serata. In precedenza si era parlato di co-me iniziò il suo marciare: la fuga a piedi, in compagniadel fratello (mi sembra di ricordare) dalla sua terra di

origine nell’altra sponda dell’Adriatico fino a Trieste.Tutte le sere si parlava a tavola e a me Trieste mi hadato spunto per pensare a mio padre, ciclista bersa-gliere che reduce dalla guerra di trincea 1915-18 entròa Trieste con l’esercito vittorioso; dall’ex bersagliere ap-presi la passione del camminare sin da bambino: ladomenica mio padre mi conduceva a passeggio (conpasso da bersagliere) da casa dove abitavo (in Prati)fino al cimitero monumentale visitando i monumenti fu-nerari dei personaggi storici, artistici e comunque notiche potevano destare la mia curiosità. Da allora ho pre-so l’abitudine a cercare il bello nella natura e tra le ope-re dell’uomo percorrendo gli spazi a piedi o in bicicletta(Roma e dintorni ne sono teatro ideale). Di questa mia

passione, che peraltro tu ben conosci, l’amico Pamichne ha avuto coscienza premonitrice nell’invitarmi allatraversata dell’interno dell’isola e coscienza reale du-rante la passeggiata in cui senza tanto parlare ma conpari sguardi d’intesa mentale abbiamo goduto della“Bellezza” che riempiva gli occhi e colmava l’anima digioia di vivere.

Una corsa con l’atleta

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A questo punto, mi soccorre Michele Serra che nel suorecente libro “Gli sdraiati”: nel rivolgersi, solo men-talmente, al figlio adolescente recita: “dovresti venirecon me al Colle della Nasca, tu non hai idea di cometi piacerebbe. Tu non hai idea di quanto ti farebbe be-ne. Sono sei ore di cammino... si sale ,si sale, si salelungo il sentiero che rimonta il bosco di larici. La primaluce del giorno fatica a filtrare tra i rami fitti e bastaappena per vedere dove si mettono i piedi; si suda esi tace. Il fiato s’impenna, si fa irregolare, poi piano,piano ritrova misura... ”

Cosa vuoi che fosse l’affanno provato, già poi passato,le vesciche ai piedi, che poi erano in effetti solo grafficausati da sterpi per il mio calzare inadatto (da spiag-gia e senza calzini) rispetto alle meravigliose sensa-zioni condivise con il compagno d’avventura il quale,la sera dopo cena, mi propose di ripetere l’indomani

l’esperienza in bici. Rifiutai l’invito, non solo perchénon mi sarei fidato della mountanbike che avremmonoleggiato, ma anche perché dubitavo delle mie ca-pacità di guida su sentieri imprevedibili. La sera suc-cessiva ebbi il racconto di una giornata infernale tra-scorsa dall’amico durante la quale per due volte hadovuto riparare una gomma e alla fine, causa un ul-teriore danno alla bici (di cui non ricordo la natura),è stato costretto a tornare a piedi con la bici in collo.Quella si che non me la sarei mai dimenticata!

Grazie Guglielmo d’avermi indotto a rivivere mental-mente la bellezza di una settimana trascorsa in bellacompagnia in un’isola che non scorderò.

Ti rinnovo gli auguri di buon Natale, un abbraccio.

Roma, 20 dic ‘13 (Antonio Preti)

I numerosi studi che gli scienziati effettuano sulla popolazione Seniores confermano sempre più la necessità di“mettere il “turbo al nostro cervello”. Tale consiglio è da seguire soprattutto quando la persona lascia illavoro per andare in pensione e quasi sempre è portato a ridurre i contatti con gli altri con tendenza a chiudersiin se stessa riducendo, purtroppo, la sua capacità intellettiva. È fondamentale, pertanto, continuare a manteneree coltivare meglio le relazioni coi familiari, gli amici e sentirsi sempre utili. È sufficiente,ad esempio, osservarequanta vitalità sprigionano gli individui impegnati nel volontariato: fare del bene agli altri significa anche faredel bene a se stessi. Le relazioni, lo spirito di aggregazione e lo stare insieme, sono considerate attività di pri-maria importanza per contrastare gli effetti nocivi dell’età che avanza. Il nostro cervello, sappiamo, è compostoda almeno cento miliardi di neuroni dalle grandi potenzialità le cui cellule, dicono sempre gli scienziati, vannoprotette contro gli effetti del tempo che passa, consigliandoci alcune regole fondamentali tra le quali, ricordano,la corretta alimentazione privilegiando la dieta mediterranea, praticare una regolare attività fisica, mantenereuna discreta vita sociale (ad esempio, partecipare attivamente all’Alatel) e, se possibile, svolgere delle attivitàintellettuali. La Scienza conferma che l’invecchiamento delle nostre cellule cerebrali può essere sufficientementerallentato se sottoposto a specifiche stimolazioni cognitive tipo: cruciverba, giochi di carte, sudoku, apprendi-mento di una nuova lingua, lo studio di uno strumento musicale ed altro. Il altri termini, trattasi di fattori questiche svolgono una diretta azione protettiva nei confronti delle varie malattie legate all’invecchiamento, Alzheimerin testa, che l’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) di recente l’ha definita “priorità di salute pubblicamondiale” (oggi ben 36 milioni di persone ne soffrono nel mondo di cui, un milione, solo nel nostro Paese).

È stato scientificamente provato che tutto ciò che in qualche ’modo rompe gli schemi acui si è abituati e che è un toccasana per il cervello, risulta essere l’aggregazione (starecon gli amici) poiché passare del tempo con altre persone (per partecipare insieme adattività di vario genere come per esempio nell’Alatel) , giocando, ridendo e scherzan-do, è una tecnica utile per mantenersi giovane, in quanto ci spinge a mettere in campotutta la sfera delle nostre emozioni, che costituiscono un vero “anti-aging” cioè antin-vecchiamento cerebrale.

Mettiamo il turbo al nostro cervello R. Cardinali

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Considerate in passato l’aristocrazia operaia, alcune figure professionali rappresentano ancora oggi un profilolavorativo assai richiesto. Il legame tra il passato e il futuro, la storia del nostro Paese attraverso l’evoluzione delletelecomunicazioni che hanno accompagnato la crescita di intere generazioni di italiani, sono l’occasione per ri-flettere sul ruolo che le TLC e la loro capacità di innovare hanno svolto nel favorire la costruzione unitaria delnostro Paese.

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sito I MESTIERI INVISIBILI

Il tecnico giuntista

Il “saper fare” tutto italiano: nell’anno trascor-so abbiamo assistito alla riscoperta della maestria ar-tigianale e dell’’arte del “saper fare” che ci distinguein tutto il mondo che hanno reso il “made in Italy” uni-versalmente famoso. Sono fioriti in tutto il Paese con-vegni, iniziative e attività dedicate al recupero e allarivalutazione degli antichi mestieri. Anche Fondazio-ne Telecom Italia nel 2013 ha lanciato un bando suiluoghi e mestieri cosiddetti “invisibili” per riportare al-la luce culture e tradizioni a rischio declino o spari-zione.

Anche noi vorremmo riannodare il filo dei ricordi le-gati alla memoria storica del Gruppo Telecom Italia,dedicando un nuovo spazio del giornale a quei me-stieri aziendali e quelle figure professionali che nonci sono più o che si sono progressivamente modificatenel tempo,, ma che della nostra storia che ne costitui-scono il più profondo e autentico DNA.

Il tecnico giuntistaIniziamo con uno dei più caratterizzanti, il cosiddetto“tecnico giuntista”, per il cui approfondimento riman-diamo alla sezione “Lavoro” del portale dell’ArchivioStorico di Telecom Italia, che rappresenta per ricerca-tori e studiosi, ma soprattutto per tutti noi, uno straor-dinario e immenso patrimonio di informazionihttp://archiviostorico.telecomitalia.com. Nel mondodelle cinque concessionarie telefoniche e poi della Siptelefonica, fino al 1978, il “giuntista”, il “guardafili”,il “tronchista” e il “riparatore” erano le figure profes-sionali impegnate nella rete in attività lavorative ester-ne, e cioè sulle strade di città, in campagna, nelle casee negli uffici degli abbonati, mentre “permutatoristi”e “addetti al tavolo prove” operavano in centrale “lato

rete”. Anche se a ogni qualifica corrispondevano spe-cifiche mansioni e competenze, nei fatti non era infre-quente che la formazione di base consentisse una cer-ta intercambiabilità. Secondo il «Mansionario delleposizioni di lavoro comuni alle Società concessionarietelefoniche», redatto dall’Ascot (l’Associazione na-zionale delle società concessionarie telefoniche) in oc-casione della nazionalizzazione del servizio telefoni-co del 1964, i compiti principali del giuntista consi-stevano: nell’esecuzione di lavori di posa, smistamen-to e giunzione della rete in cavo; nell’esecuzione delleoperazioni preliminari e complementari relative allaricerca ed alla localizzazione dei guasti dei cavi; nellaloro riparazione. Si trattava, dunque, di attività legatealla costruzione e manutenzione della rete in cavoche, via via, era andata sostituendo l’originaria reteaerea di città e che costituiva l’ossatura delle comu-nicazioni interurbane

La giornata di lavoro del giuntistaIl giuntista, appena arrivato nella propria sede, rice-veva con le indicazioni del lavoro il materiale neces-sario per le riparazioni e quindi, con un mezzo mo-torizzato aziendale, si recava lì dove era necessarioil suo intervento.

In quegli anni, essere un bravo operaio-tecnico di re-te, come anche un bravo meccanico in centrale, signi-ficava appartenere a quella che allora si chiamava“l’aristocrazia operaia”!

Qualche numero significativo: se per i principali cavidei primi anni del Novecento, il numero delle coppiedi fili si aggirava al massimo sui 700, nel secondo do-poguerra erano già 2.400.

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La ormai nota “legge di stabilita’ ” (la n° 147 del 27/12/2013) al comma 639 dice testualmente “Èistituita l'IMPOSTA UNICA COMUNALE (IUC)”; ma CHE COS’È ?

È un tributo comunale, che in pratica è la sintesi di tre distinti tributi; infatti si compone dell'impostamunicipale propria (IMU), di natura patrimoniale dovuta solo dal possessore di immobili (con esclusio-ne della prima casa) e di una componente riferita ai servizi, che si articola nel tributo (TASI) per i ser-vizi indivisibili (ad es. illuminazione pubblica, manutenzione strade, ecc.), a carico sia del possessoreche dell'utilizzatore dell'immobile, e nella tassa sui rifiuti (TARI), destinata a finanziare i costi del ser-vizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti, a carico dell'utilizzatore.

Il nuovo tributo andrà in vigore dal giugno p.v. e sarà disciplinato nel dettaglio dai singoli Comuni; per-tanto attendiamo di conoscerne le varie modalità applicative e la sua percentuale.

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Ma a noi piace ricordare il giuntista anni Cinquanta della “sala muffole”, il cui nome è poi cosi nostalgico edevocativo...

Giuntista al lavoro La squadra giuntisti in buca

La giunzione dei cavi si rendeva necessaria sia per lacostruzione che per la manutenzione della rete. I cavierano, infatti, forniti in pezzature di lunghezza limi-tata, sebbene di diverse centinaia di metri, e per que-sto dovevano essere congiunti fra loro; inoltre pote-vano essere tranciati o subire danneggiamenti, e perquesto occorreva ripararli. La giunzione di due caviera un’operazione delicata e complessa: bisognavaprima trovare e numerare tutte le coppie di fili conte-nuti nel cavo (che possono essere decine, centinaia omigliaia) per poi procedere alla giunzione, sia dellesingole coppie di fili sia degli isolanti in cui sono av-volte. I giunti erano suddivisi in tre tipologie i giunti

aerei, realizzati sui cavi fissati ai muri esterni degliedifici o sorretti da una fune tesa tra le palificazionio gli edifici, i giunti sui cavi interrati nelle trinceescavate lungo le strade, e i giunti realizzati nei cosid-detti manufatti sotterranei (camerette, pozzetti, galle-rie e cunicoli).

Ancora oggi le figure professionali dei tecnici giuntistirappresentano un profilo lavorativo assai richiesto,sia per la giunzione tradizionale, che con capacitàtecnico organizzative per nuovi impianti, guasti, ste-sura cavi su palificazioni, posa di mini trincee, infi-laggio cavi in fibra ottica.

ARRIVA LA IUC COSA È?

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onna LA MAGIA DEL NATALE

I Gospel

Il titolo del mio articolo nasce dall’emozione che hoprovato, anche quest’anno, nel partecipare, nellasplendida cornice della Basilica dei Santi Bonifacio edAlessio sull’Aventino, al Concerto di Natale, organiz-zato come sempre dalla nostra Associazione che è ingrado di darci eventi di grande contenuto artistico eculturale. Un ringraziamento è doveroso anche neiconfronti del Parroco Don Alberto per la sua preziosadisponibilità. I partecipanti sia della nostra Associa-zione che altri sono stati veramente numerosi, per cuisi è reso necessario approntare all’ultimo minuto ul-teriori sedie per permettere a tutti di assaporare inpieno quanto presentato.

Il programma di quest’anno ha visto l’esibizione delCoro “7 Hills Gospel Choir”, Direttore GianlucaBuratti, con l’esecuzione di Gospel e Arie Natali-zie. Desidero innanzi dare, a chi non avesse avutomodo di partecipare, un breve profilo del Coro ed an-che sull’origine dei Gospel.

Il Coro, unitosi per cantare il Gospel più diverso dal-l’antico al moderno e sperimentale, nasce pressol’Università popolare di Roma, e si è poi costituito co-me Associazione culturale. È formato da numerosielementi provenienti dalla musica classica, lirica emoderna, in grado quindi di dare performance di am-pia musicalità e versatilità. Il Gospel termine ingleseche significa Vangelo e letteralmente “buona novella”è una musica afro-americana che emerse nelle chiesecristiane e metodiste degli anni 30, e, a sua volta natadagli antichi canti spontanei spirituali dedicati a Dioper alleviare i dolori e le sofferenze della schiavitù,

per cui la teologia cristiana diventava uno strumentodi liberazione. Il Dr. L .Stoppa ha aperto la serata in-troducendo il Complesso corale come momento d’in-sieme per scambiarci gli auguri di Buone Feste.

Il programma ha visto tra l’altro l’esecuzione di alcunemusiche conosciute quali: Go Down Moses, cheparla del faticoso esodo in cui Dio ordina a Mosè diandare in Egitto e chiedere al Faraone di lasciare an-dare il popolo di Israele, o When the saints gomarchin in, con questo inno viene annunciato il giu-dizio universale e si esprime il desiderio di recarsi inParadiso insieme alla schiera di tutti i Santi. Halle-luiah: il brano contiene numerosi riferimenti bibliciinizialmente a Davide secondo re di Israele, e prose-gue con riferimenti a Betsabea e Sansone. Amazinggrace è uno dei più famosi inni cristiani, in lingua in-glese ed araba; significa “Grazia meravigliosa e l’au-tore è John Newton ex capitano di navi negriere e puòconsiderarsi un inno di ringraziamento dell’autore aDio per la grazia della sua conversione. E poi altrearie natalizie conosciute ed apprezzate, quali: SilentNight (Notte silenziosa), Jingle Bell (Le campanesuonano), White Christmas (Bianco Natale), OhHappy Day (oh Felice Giorno).

Tutto ciò, tanto per tornare al titolo del mio articolo,ha creato veramente momenti di incantata magia, cisiamo sentiti immersi in una atmosfera diversa e ca-rica di grande emozionalità. Il direttore Buratti hacoinvolto anche noi presenti a partecipare attivamen-te ad alcuni leit motiv e alla fine, su richiesta del nostroLuciano Stoppa, abbiamo cantato tutti insieme la notae dolce melodia natalizia “Tu scendi dalle stelle”,che ci ha riportati alla nostra infanzia, e capace, an-cor oggi, di suscitare in noi dei dolci ricordi e sensa-zioni. Sia il Coro nella sua globalità che i singoli solistihanno dato dimostrazione non solo di capacità vocaliparticolari ma anche quella di saper trasmettere lospirito che sta alla base del Gospel. Anche dal puntodi vista coreografico la scena è stata animata, tant’èche alla fine del Concerto, il gruppo ha percorso la

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navata centrale della Basilica facendosi sentire più vi-cini a noi con il loro canto e il battito ritmico delle loromani.

Tra l’altro il papà del Direttore Buratti è stato un di-pendente Telecom conosciuto da molti dei presenti, ericordato dal Presidente Pasquini con un simpaticoaneddoto. Inoltre lo stesso Buratti ha creato un mo-mento di autentica commozione ricordando il papàed esprimendo il proprio ringraziamento alla nostra

Associazione che in questa speciale occasione l’ha ri-portato nell’ambito lavorativo del proprio genitore.

Desidero ricordarVi che nel nostro sito www.alatel-lazio.it, alla voce filmati può essere visionata una ri-presa di alcuni punti salienti di questo bel Concertodi Natale. Con l’occasione l’augurio di ogni bene perl’anno iniziato va a tutti Voi colleghi e Amici, unita-mente all’auspicio che molti di Voi possano iniziare adare un po’ del loro tempo libero alla nostra Associa-zione, in modo di consentire alla stessa la possibilitàdi ampliare e migliorare, nel nostro stesso interesse,e con nuove idee e proposte, le proprie svariate, mol-teplici ed interessanti iniziative, quali ad esempio l’im-portante supporto su tematiche legislative, previden-ziali e fiscali, per citarne alcune, e continuare a par-tecipare a momenti di arricchimento umano, spiritua-le e culturale come questo del Concerto di Natale.

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... dalla morte di Augusto. Si era nel 14 d.C. quan-do nel viaggio di ritorno da Napoli, Augusto fucolto da forti dolori intestinali; dovette pertanto faresosta a Nola e qui morì: aveva 77 anni. Il suo corpofu portato a Roma e sepolto nel Mausoleo che eglistesso aveva fatto costruire nei pressi del Tevere inzona Campo Marzio a somiglianza di quello erettoad Alessandria d’Egitto in onore di AlessandroMagno. Trattavasi (ved. disegno) di un grande tumu-lo posto su un’alta base di marmo bianco, copertoovunque, dalla sommità, di alberi sempreverdi; die-tro c’era un grande bosco sacro che offriva splendi-de passeggiate. Oggi il mausoleo è circondato dal più

“moderno cemento” ma desta ancora una grande ammirazione e suggestione: entro questo“rudere” giace la spoglia del più grande Imperatore che Roma abbia avuto e che ha saputoportare nell’immenso impero una pace duratura, come testimonia la vicina Ara Pacis.

... dalla battaglia di Clontarf combattuta il 23 aprile 1014 in Irlanda trale forze del re irlandese Brian Boru e quelle vichinghe guidate dal re delLeinster e da Brodir dell’isola di Man; queste ultime furono sconfitte eda quel momento ci fu una forte riduzione del controllo vichingo sul-l’isola, dove non fecero più razzie, ma si limitarono alle attività di pescae di commercio.

Duemila anni sono trascorsi... Lusto

Mille anni sono trascorsi

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GIRARE GIRARE

CEZANNE (F. Pettorini)

Cogliendo al volo l’apertura della Mostra,i Soci dell’Alatel hanno potuto visitare leopere di Cezanne, nobile rappresentan-te dell’arte moderna, un maestro di pittu-ra, uno che non si è limitato ad una pro-duzione artistica di notevole portata, mache ha sperimentate ed aperto nuove vieall’arte pittorica, indicando nuovi orizzon-ti da esplorare ai cultori dell’arte moder-na. Cezanne - figlio di un ricco borghesedi Provenza (nato nel 1839 e con antenatioriginari di Cesana Torinese) - lascia la co-moda vita agiata di provincia, entra nel-l’orbita dell’impressionismo francesedell’800, ma lo spirito delle sue origini nelMidì prevale: l’atmosfera del Sud e la luce,che esalta e mette in rilievo gli oggetti e ilpaesaggio, lo riportano nella sua terra natale facen-dogli abbandonare la pittura sfumata dell’ impressio-nismo del Nord per privilegiare la linea e i colori ac-cessi. Nel contempo sotto l’influsso dei classici fa en-trare nelle sue opere la volumetria e la spazialità: ipaesaggi sono blocchi geometrici, gli oggetti sono di-slocati su piani diversi, in una fusione tra disegno spo-glio e l’impiego di macchie e colori luminosi. Sonopochi i temi che dipinge con continuità: il paesaggiodella natia Provenza con la baia di Estanque, la tenutadi famiglia e soprattutto l’incombente Monte Saint Vic-

toire, poi le nature morte di frutta e oggetti comunialle quali il colore dà forma e consistenza, e infine laritrattistica. Nella Mostra, a fianco alle opere del mae-stro sono stati accostate le opere degli artisti italianidel 900 che ne raccolsero la lezione: ai paesaggi diCezanne corrispondono i quadri di Morandi giovanee Carrà; ai ritratti, le opere di Boccioni, Boldini, Se-verini, Rosa; alle nature morte, le opere di Morandi(più sfumate) Severini, Trombadori, De Pisis e Carrà,ognuno rielaborando i vari motivi secondo la propriapersonalità

Nei fondali del Palazzo Valentini di Roma (via 4 No-vembre), sono tornate alla vista, sepolte per millenni,alcune case romane di epoca imperale del 4 secolod.C., quando ormai l’impero era ormai alla fine, maconservando ancora lo splendore e lo sfarzo dell’etàmigliore.. Erano case di ricchi patrizi, appartenentiforse al ceto senatorio: ampi locali di abitazione e dirappresentanza, terme private. Esse andarono di-strutte di lì a poco, forse ad opera dei barbari invasori

o più probabilmente di un terremoto: poi nell’epochesuccessive si edificò sopra queste macerie.

Nella visita, abbiamo ammirato le Terme private, luo-go di relax, di incontro e di conversazione; gli am-bienti di acqua tiepida (tiepidarium), bollente con va-pori (calidarium) e fredda (frigidarium) a modo disauna.. Sono ancora presenti cortili interni pavimen-tati con basolati di pietra sapientemente incastrati

LE DOMUS ROMANE (F. Pettorini)

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all’uso romano gli uni negli altri. Vi sono poi le stan-ze di rappresentanza, al piano terra, con gli ampivestiboli e i triclini dove i Romani cenavano poi lestanze di riunioni dove si parlava come oggi di po-litica, di attualità o di sport (i giochi al Circo). La vi-sita è stata di grande suggestione, perché oltre allavestigia del passato, una sapiente opera di ricostru-zione scenica, accompagnata dal commento del no-to Piero Angela e camminando, come sospesi, sutrasparente pavimento, ha rappresentato le dimorecome erano nel loro tempo: pareti dipinte nei classici

colori bianco e rosso pompeiano, decorate con grot-tesche, absidi con statue degli dei o degli antenati,colonne corinzie, splendidi mosaici dei pavimenti al-cuni con i classici motivi geometrici a tessere, altricon collages di frammenti di marmi pregiati dispostiin mirabili effetti. Lo scenario è completato dagli ar-redi virtuali e da qualche personaggio tornato dalpassato che vi si aggira. Per un attimo, per magia,un mondo ormai passato e distrutto dal tempo è bal-zato ai nostri occhi e ci ha fatti rivivere quell’epocadi grande splendore e cultura.

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L’Alate Lazio - nel programmare la tradizionale “ca-stagnata” di novembre - ha scelto di andare nella Sa-bina sulla scia di un interessante motivo: da qualchetempo infatti in Rieti sono fruibili al pubblico ampiambienti che inglobano vestigia romane sotto l’odier-na via Roma, nel passato via Salaria; sono i resti di

una poderosa costruzione realizzata dai romani perevitare l’impaludamento dell’importante via consola-re. Sotto il piano di calpestio si apre un mondo stra-ordinario ed affascinante, fatto di volte, architravi,antichi vicoli. E noi, con una simpatica guida, ci sia-mo avventurati nel sottosuolo ammirando in tal modoqueste antiche vestigia di una città collegata a Romadalla Via Salaria, la via che consentiva alla popola-zioni il trasporto del sale (da qui il nome). Fu poi unConsole Romano (Curio Dentato) il promotore diquella importante opera idraulica (la Cascata delleMarmore), che rappresenta uno dei paesaggi più in-teressanti e spettacolari della storia.(e come AlatelLazio nel recente passato siamo stati ad ammirarel’imponente massa d’acqua che precipita da circa130 m.). Dopo i sotterranei abbiamo poi allargatola nostra visita alla cittadina visitando il Duomo edin particolare la Cappella di S.Barbara del Berninied il Palazzo Vecchiarelli ideato dal Maderno (lostesso autore della facciata della Basilica di S. Pietroin Roma). Interessante poi il ponte romano sul Velinocon ancora visibili i profondi solchi lasciati dalla ruo-te dei carri e il caratteristico monumento alla “lira”(ved. foto),inaugurato il 1°/3/2003, prodotto dallafusione di oltre 2 milioni di monetine da 200 lire; vie-ne rappresentata l’Italia turrita che tiene nelle manialzate una grande moneta con l’effigie della primae dell’ultima lira coniata.

IN SABINA (L. Stoppa)

La tratta ferroviaria Terni-Rieti-L'Aquila ha festeggiato i 130 anniIl treno storico giunto alla stazione di Rieti, con la sua andatura maestosa e lenta, un tuffo all'indietrolo ha fatto fare a molti; è transitato nel novembre del 2013 alla stazione di Rieti per festeggiare il 130°anniversario della costruzione della tratta ferroviaria TERNI-RIETI-L’AQUILA (lunghezza km. 164).

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pa MINIFACCHINI

“sotto col ciuffo e fermi”Intervista con il Capo facchino

A Viterbo - è noto - l’appuntamento più atteso dell’an-no, è il trasporto della “Macchina di Santa Rosa” chesi effettua la sera del 3 settembre: una enorme torrepesante circa 50 quintali e piena di luci viene portataa spalla per le vie della città da 100 robusti uominidetti “facchini”; di recente “ il trasporto della Macchi-na di Santa Rosa” ha avuto da parte dell’UNESCO ilriconoscimento di “patrimonio dell’Umanità”.Invece (forse) non altrettanto noto è il fatto che questotrasporto viene preceduto da un altro particolare ca-ratteristico trasporto: una Minimacchina porta-ta a spalla da bambini. Ebbene, per sapere dipiù di questo avvenimento abbiamo intervistato “ilcapofacchino”, Alessandro LUCARINI che do-po ben 25 anni ha “ereditato” questo ruolo dal padreRenzo nostro Socio Alatel della Sezione di Viterboe che ha aderito con molta cortesia a rispondere aqualche nostra domanda.

Caro amico Alessandro, anzitutto quandosi effettua il trasporto da parte di questi“minifacchini” ?Il trasporto della Minimacchina si effettua, ormai daben 47 anni, il giorno 1° settembre e quindi due giorniprima del trasporto dei “grandi” .

Adesso un po’ di dati tecnici: cioè quanto èalta la macchina, quanto pesa, ecc.Visto che il trasporto della minimacchina si effettuaprincipalmente nelle vie strette del Centro Storico diViterbo l’altezza deve essere per forza contenuta, tan-

to più che i piccoli facchini, nel loro previsto itinerario,si trovano a dover affrontare un archetto dall’altezzadi circa m. 5,70. Questo per noi però è un vantaggiopoiché, altrimenti, sono convinto che nel corso deglianni saremmo stati tentati di alzare sempre più lastruttura andando a perdere la sua caratteristica prin-cipale che è quella di essere una “minimacchina tra-sportata da bambini”. L’altezza è di circa metri 4,70con un peso che oscilla dai 5,5 ai 6 quintali.

Di certo un peso non indifferente per deibambini: ma quanti sono questi minifacchi-ni e quanti anni hanno?I ragazzi hanno una età che va da un minimo di 6fino ad un massimo di 14 anni. Quest’anno gli iscrittisono stati circa 230 ed ognuno di loro partecipa at-tivamente al trasporto visto che ci sono 3 squadre di

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44 ragazzi che portano la minimacchina lungo le va-rie tappe del percorso e gli altri che invece si occupa-no di portare i cavalletti e gli appoggi sui quali la mi-nimacchina viene posata durante le varie soste.

Il percorso quindi, come nella macchina dei“grandi”, prevede alcune soste e ritengo dinumero superiore ?Si, infatti il trasporto prevede ben 15 soste visto che ilpercorso è abbastanza lungo e impegnativo (circa1700 mt); le soste quindi consentono - a differenza del-la macchina dei “grandi” - l’avvicendamento dei mini-facchini e permettono ai ragazzi di riprendere fiato.

Come organizzatore, puoi darci una valu-tazione di questo trasporto?Desidero dare una valutazione non al trasporto in séma a questi ragazzi e con molta lealtà vi dico: “Sonodei piccoli grandi eroi, sono orgoglioso di averli comeamici, il trasporto è tutto nelle loro mani; quello checi ripetiamo sempre è che io sono i loro occhi e loro

sono la mia forza, e sono loro che con il proprio su-dore e soprattutto con il cuore onorano la nostra Pa-trona Rosa”.

Ringraziamo l’amico Lucarini e gli formuliamo tantiauguri per questo suo impegno che porta avanti conmolta soddisfazione e che crea negli spettatori unaforte emozione, specie alla partenza quando il silen-zio quasi “religioso” della folla viene rotto dal gridodel Capofacchino: “Sotto con il ciuffo e fermi !”

Da giovedì 9 gennaio 2014 il rinnovo della patentenon avverrà più con la consueta applicazione del bol-lino adesivo, ma si riceverà una patente tutta nuova co-stituita dal modello plastificato Card. Tale “innovazio-ne”, su decreto del Ministero delle Infrastrutture e Tra-sporti, è conseguente ad una direttiva europea varatacirca un anno fa per contrastare il fenomeno delle frodi.Un primo risultato è che la patente dell’Unione Euro-pea, sarà unica ed uguale per tutti i cittadinieuropei, in formato card, con la foto digitale del con-ducente; quindi d’ora in poi, in Europa si potrà essere

titolari di un solo documento di guida e nessuno potrà essere in possesso di più patenti emesse dai diversi Statimembri. Tra le novità: la scadenza delle patenti che abilitano alla guida di ciclomotori, moto e autovetture,coinciderà con il compleanno del titolare; sulla nuova patente non è più riportata la residenza, ma inItalia continuerà a mantenere la natura di valido documento di identificazione. In Italia rimane immutata la pro-cedura per il rinnovo: consueta visita medica effettuata da sanitari abilitati, dopo la visita il medico si collegheràvia web con il Ced della Motorizzazione, stamperà una ricevuta che ha validità 60 giorni, in attesa che giungala nuova patente all’indirizzo indicato dall’interessato. Attenzione: è importante presentarsi al rinnovo della pa-tente con foto tessera in quanto, ha spiegato il commissario ai Trasporti della U.E. “talvolta l’immagine riportatasul documento, a distanza di anni, non è più attuale o sbiadita e la categoria per la quale è abilitato il conducentenon è chiara ed il documento è facile da contraffare.” (G. Cocco).

AL VIA LA PATENTE EUROPEA

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eda LA CONQUISTA DELL’EURO

SIAMO IN 19

Sono trascorsi dodici anni da quando, il 1° gennaio2002, iniziò a circolare la valuta comune europea inAustria, Belgio, Finlandia, Francia, Germania, Gre-cia, Irlanda, Italia, Lussemburgo, Olanda, Portogalloe Spagna. I magnifici dodici inauguravano una nuovaera nel Vecchio Continente. Da allora il processo diallargamento dell’Unione Monetaria Europea (UEM)non si è arrestato arrivando a 17 membri. Le matricoledel 2014 sono altri due Paesi. La LETTONIA, secon-da Repubblica baltica, che conferma l’allargamentoverso est, ed il piccolo stato pirenaico di ANDORRA.Così si è arrivati a ben 19 paesi aderenti, nel contem-po non dimenticando che le regole dell’Unione Euro-pea dispongono che i paesi che hanno aderito al trat-tato di Mastricht prima o poi dovranno avere l’euronel loro portamonete.

I tondelli della Lettonia appaiono essenziali ed ele-ganti, in particolare si nota la bella immagine dellemonete da 1 e 2 euro con il delicato viso femminilecon copricapo tipico localmente noto come Milda.Inoltre sul contorno delle stesse monete è incisa l’iscri-zione “DIEVS - SVETI - LATVIJA” ovvero “Dio benedi-ca la Lettonia”. Tutti gli euro lettoni sono coniati dallazecca di Stoccarda.

Molto interessante è il debutto in Eurolandia dell’ulti-mo microstato europeo: Principato di Andorra.L’accordo in tema di monetazione, tra l’antico Princi-pato pirenaico, posto a cavallo tra la Francia e la Spa-gna (470 Kmq. con circa 90.000 abitanti), e l’UnioneEuropea è stato raggiunto, dopo lunghe trattative, il

30 giugno 2011. La convenzione entrata in vigoresoltanto il 1° luglio 2013 autorizza quindi il Principa-to, retto da due co-principi il Vescovo della DiocesiSpagnola di Urgell ed il Presidente della RepubblicaFrancese, a coniare proprie euromonete per un totaledi circa 2.5 milioni di euro a partire con il millesimo2014. Il percorso non è stato agevole in quanto il Prin-cipato, a differenza degli altri piccoli Stati presenti inEuropa (Repubblica di San Marino, Principato di Mo-naco e Stato della Città del Vaticano) che hanno be-neficiato sin dal 2002 degli accordi bilaterali già inessere con Italia e Francia, non aveva stipulato alcuntrattato monetario né con la Francia né con la Spa-gna. Secondo le ultime dichiarazioni del Ministro An-dorrano le attese euromonete dovevano essere in cir-colazione a partire dal 1° gennaio 2014. Purtroppoal momento non è stata confermata la data di emis-sione in quanto l’Unione Europea ha ritenuto le im-magini riprodotte sulle tre monete gialle da 10, 20 e50 centesimi non in linea con lo spirito laico delle isti-tuzioni europee. Esse infatti presentavano il volto delCristo Pantocratore, che si può ammirare nella chiesadi San Martì de la Cortinada, che sarà sostituito conulteriore elemento architettonico romano andorrano.L’emissione avverrà nelle consuete pezzature da 1 eu-

rocent a 2 euro stabilite per tutti i paesi aderenti adEurolandia. Quattro saranno i diversi soggetti che ap-pariranno sulle otto monete. Lo stemma di Andorra selo aggiudica il pezzo da 2 euro, quello da 1 euro por-terà la raffigurazione della casa de la Vall (Parlamen-to Andorrano). I tre tagli da 10, 20 e 50 eurocent

5 Cent 50 Cent 1 Euro 2 Euro

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Non sono state ancora diffuse le notizie in merito alle possibili emissioni di monete commemorative checomunque dovranno essere ricavate all’interno del contingente fissato dall’Unione Europea, come pure se il Prin-cipato si potrà avvalere di emetterle commemorative da 2 euro come fanno gli altri Stati membri compresi anchei piccoli Stati di Monaco, di San Marino e della Città del Vaticano.

avranno soggetti dell’arte romanica del patrimonioartistico andorrano, mentre i tre tipi da 5, 2 e 1 eu-rocent saranno dedicati alla fauna locale (camoscio

dei pirenei e un rapace in volo).

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Dobbiamo risalire all’antica Roma; ebbene, protettrice della città era la dea Giunone cheammoniva i romani dei pericoli incombenti sul territorio; ammonire in latino si dice“monere”, da qui la Dea fu chiamata GIUNONE MONETA (cioè “l’ammonitrice”) edaveva il tempio sul Campidoglio. E dalla circostanza che la prima sede della “zeccaromana” per gli scambi “commerciali” fu accanto a questo tempio, in omaggio allaDea, derivò l’appellativo di “moneta” al metallo coniato.

5 Cent

prima versione

50 Cent 20 Cent 10 Cent versione definitiva

50 Cent

Per notizie ed informazioni rivolgersi ad Alatel - Gruppo Filatelico - NumismaticoVia C. Colombo 142 - Roma - il giovedì dalle 9 alle 12 tel. 06 54432937 o numero verde 800 299225

MONETA - Da dove proviene questo nome ?

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I GIOIELLI DI ROMA

Ovunque si guarda, Roma offre spettacoli e architet-ture stupende: Piazza del Quirinale è considerata unadelle più belle di Roma, chiusa su tre lati da rinomatipalazzi ed aperta sul quarto da un belvedere che spa-zia sulla grande cupola stagliata di S. Pietro nel cielooccidentale. Da questa piazza, in certe sere d’estate.il tramonto si trasforma in un turbinio di celeste, inda-co, rosa e blu quale nessun pittore oserebbe immagi-nare, nel timore di sembrare eccessivo.

Una Piazza quindi di una bellezza toccante, che ema-na non solo da ciò che lo sguardo può abbracciare,ma viene anche dall’accavallarsi di eventi che hannoavuto per teatro la sommità di questo colle: la piazza,il palazzo, anzi i palazzi, le fontane riflettono quasiper intero la storia di Roma e del papato che l’ha go-vernata per secoli.

Sul nome “Quirinale” esiste una disputa antica; c’èchi dice che provenga dal Tempio di Romolo Quirinocostruito verso il 300 a.C. e chi afferma che derivida “Cures” città di provenienza dei Sabini che perprimi abitarono il Colle. Abbandonata nel medioe-vo, fu riscoperta solo nel XVI secolo quando proprionelle terme, che in questa zona Costantino fece co-

struire, vennero riportate alla luce le statue dei Dio-scuri Castore e Polluce, scambiati per domatori dicavalli; da qui il colle viene popolarmente chiamatoMonte Cavallo. Trattasi di due belle e colossali statuecopie di finissimo artigianato degli originali grecidel V secolo a.C. attribuiti a Fidia e Prassitele. Unacredenza popolare diceva che ambedue le statuerappresentassero Alessandro Magno, ma non puòessere vero, in quanto Fidia e Prassitele, sono vissutiprima di questo imperatore. Tale errore, comunquepuò essere attribuito alla similitudine che questi co-lossi hanno con la statua di Alessandro, un errore

Piazza del Quirinale

Veduta aerea della piazza

Palazzo della Consulta

I Dioscuri e l’obelisco

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che l’iscrizione del basamento perpetua. Infatti, nel-la seconda metà del Settecento, Pio VI incaricò l’ar-chitetto Giovanni Antinori di collocare nel mezzol’obelisco di granito rosso proveniente dal mausoleodi Augusto, gemello dell’altro oggi sistemato sullapiazza dell’Esquilino. Ebbene, dice la storia, il primotentativo, nel 1783, fallì e l’ironia popolare trasfor-mò l’iscrizione OPUS FIDIAE nel derisorio OPUSPERFIDIAE PII SEXTI. Tre anni più tardi il secondo ten-tativo riuscì e l’entusiasmo per l’impresa fece dettareuna enfatica dicitura nella quale l’obelisco stessonarrava la sua millenaria vicenda INTER ALEXAN-DRI MEDIUM QUI MAXIMA SIGNA/ TESTABORQUANTO SIT MINOR ILLE PIO ( collocato fra questeeccelse statue di Alessandro, testimonierò quantoquella sia inferiore a Pio).

Quando, nel 1798, i francesi instaurarono la repub-blica giacobina, il riferimento così riduttivo ad Ales-sandro, parve una provocazione nei confronti diNapoleone, per cui l’ultima riga divenne con minorenfasi TESTABOR SEXTI GRANDIA FACTA PII (testi-monierò le grandi opere di Pio VI ), ma il frettoloso

scalpellino dimenticò, però, un particolare, per cuisotto la “S”di SEXTI, si vede ancora il discendentedella “Q” di QUANTO.

Nel 1818, finalmente la sistemazione del magnificomonumento venne completata da Pio VII, affidandoil progetto all’architetto Raffaele Stern, che concepìuna nuova fontana, utilizzando un vascone prove-niente dal foro romano, dove era diventato un abbe-veratoio per gli animali. L’attuale definitiva sistema-zione della piazza, su impulso di papa Pio IX, fu ope-ra di Virgilio Vespignani, noto architetto e urbanistain quegli anni dell’Ottocento. Vespignani livellò ilpiano della piazza creando la scalinata che scendeverso la via della Dataria e realizzando dopo oppor-tune demolizioni, il bel raccordo che, con una doppiacurva a 90°, affronta il fianco occidentale del Colle.

L’effetto è molto suggestivo, come si scrisse già allora,poiché salendo verso la piazza “è bello vedere quasid’improvviso le grandiose moli del Palazzo Apostoli-co, della Consulta, lo stupendo gruppo di cavalli,l’obelisco e la fontana”.

COSA VEDIAMO NELLA PIAZZAIl più importante è il Palazzo del Quirinale sorto per volontà della corte pontificia che qui si trasferivaper sfuggire alle calure malsane dei prati vaticani. Il primo fabbricato fu iniziato per volere del CardinaleIppolito d’Este e fu poi Papa Gregorio XIII ad ampliarlo; e così ogni Papa ha cercato di sistemarlo edabbellirlo. Un torrione alla sua destra servì come postazione di artiglieria a difesa del palazzo. Il portaleè di Carlo Maderno e sopra c’é la Loggia c.d. delle Benedizioni, opera del Bernini, dalla quale siaffacciò Pio IX per un famoso discorso molto contestato. Nel palazzo vi entrò Mazzini all’epoca dellaRepubblica Romana mentre il Papa era fuggito a Gaeta. Dal 1870 sede della casa regnate Savoia edopo il referendum del 1946 divenne il palazzo di rappresentanza e dimora del Presidente della Re-pubblica.

Sul lato destro della piazza si trova il Palazzo della Consulta sorto per volere del Papa Clemente XII (vioperò Ferdinando Fuga (1732-1734) come sede del Consiglio di Stato Pontificio; per la costruzione siusarono parte dei resti delle vicine Terme di Costantino. Poi sino al 1870 fu sede delle 15 Congregazionidel Vaticano; durante l’epoca fascista fu sede del Ministero delle Colonie e dal 1955 è sede della CorteCostituzionale.

All’inizio della Piazza sorge il Palazzo delle Scuderie (di F.Fuga - metà del 1700); dal 1938 venne adi-bito ad autorimessa e poi - in epoca recente - trasformato in spazio espositivo per mostre.

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a LEGGI CHIARE...CITTADINI TRANQUILLI

Le leggi devono essere chiare e semplici in modo che possano essere comprese da tutti icittadini e non solo da esperti di diritto. Ebbene, questo principio appare logico ma purtrop-po non sempre è così. Si desidera citare qualche “chicca” tratta dall’ultima importantelegge, quella denominata “della stabilità” (la n° 147 del 27.12.2013) formata da un soloarticolo e ben 749 commi; questa legge prevede una miriade di variegati argomenti, manon esiste un indice; per trovarli bisogna scorrerli ad uno ad uno e questo già ci rende l’ideadella difficoltà di consultazione. Ecco qualche esempio: alcuni comma dei quali non vieneesplicitato l’argomento ma solo una serie di articoli normativi abrogati e/o modificati:

Nota del comune cittadino

Non sarebbe stato più opportuno raggruppare tutti i commi che trattano la stessa materia e dare la intestazione dell’ar-gomento trattato? O anche più funzionale: a fronte di quelle modifiche più voluminose che stravolgono una normaprecedente, perché non riportare la nuova disposizione e porre tra parentesi tutte le leggi che la riguardano ? È troppoquello che il cittadino chiede?

36.- I commi 513 e 514 dell'articolo 1 della legge 24 dicembre 2012, n. 228, sono abrogati. I commi 1093 e1094 dell'articolo 1 della legge 27 dicembre 2006, n. 296, e successive modificazioni, riacquistano efficaciadalla data di entrata in vigore della presente legge. L'autorizzazione di spesa di cui all'articolo 10, comma 5, deldecreto-legge 29 novembre 2004, n. 282, convertito, con modificazioni, dalla legge 27 dicembre 2004, n. 307,è ridotta di 32,8 milioni di euro per l'anno 2015 e di 43,7 milioni di euro a decorrere dall'anno 2016

194. Le disposizioni in materia di requisiti di accesso e di regime delle decorrenze vigenti prima della data dientrata in vigore dell'articolo 24 del decreto-legge 6 dicembre 2011, n. 201, convertito, con modificazioni, dallalegge 22 dicembre 2011, n. 214, ferme restando le salvaguardie previste dall'articolo 24, comma 14, del decre-to-legge n. 201 del 2011, convertito, con modificazioni, dalla legge n. 214 del 2011, dall'articolo 22 del decre-to-legge 6 luglio 2012, n. 95, convertito, con modificazioni, dalla legge 7 agosto 2012, n. 135, dall'articolo 1,commi da 231 a 234, della legge 24 dicembre 2012, n. 228, dagli articoli 11 e 11-bis del decreto-legge 31 agosto2013, n. 102, convertito, con modificazioni, dalla legge 28 ottobre 2013, n. 124, e dall'articolo 2, commi 5-bise 5-ter, del decreto-legge 31 agosto 2013, n. 101, convertito, con modificazioni, dalla legge 30 ottobre 2013, n.125, e i relativi decreti ministeriali attuativi del 1º giugno 2012, 8 ottobre 2012 e 22 aprile 2013, si applicano...

(NDR -incredibile: il comma tratta la materia previdenziale e sono citate ben 14 normative!!)

335. A decorrere dalla data di entrata in vigore del decreto di cui al comma 577 del presente articolo, i commi1, 2 e 3 dell'articolo 11-bis del decreto-legge 18 ottobre 2012, n. 179, convertito, con modificazioni, dalla legge17 dicembre 2012, n. 221, sono abrogati

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La RedazioneAnche quest’anno l’Associazione Seniores Telecom- Alatel Lazio de-sidera facilitare ai Soci l’espletamento delle incombenze relative alladichiarazione dei redditi conseguiti nell’anno 2013 e quindi sonostati presi accordi con un CAF per la consueta assistenza. Presso la sede dell’Alatel Lazio (Roma - Via C. Colombo,142) alcuninostri amici Soci, esperti nel ramo tributario, saranno a Vs. dispo-sizione nella compilazione del modello 730. Quindi

Prenotarsi al Numero Verde 800299225dal 3 marzo al 30 aprile (dal lunedì al venerdì ore 9-12)comunicando cognome, nome e telefono (preferibile non cellulare)

I Soci saranno successivamente contattati per fissare loro un appuntamento, giorno nel quale verràcompilato il modello 730 con le persone che presteranno assistenza.

Per consentire e facilitare lo svolgimento delle operazioni, in detto giorno i Soci dovranno portare:il modello 730 dell’anno 2014 da compilare e (se esiste) il modello 730 del 2013il modello CUD rilasciato dal sostituto d’imposta (INPS. Azienda, ecc.)tutti i documenti concernenti gli oneri deducibili e detraibili in ORIGINALE e relative COPIE; gli originaliverranno restituiti, le copie resteranno a corredo della dichiarazione per eventuali futuri controlli.le ricevute dei versamenti dell’IMU pagato per le seconde case, eventuale versamento della “cedolaresecca” ed altri pagamenti.

IL 5 PER MILLE INTERESSA ANCHE L’ ANLA...E NON TI COSTA NULLA, ...NON COMPORTA SPESE AGGIUNTIVE,...NON RAPPRESENTA UNA SCELTA ALTERNATIVA

ALL’ 8 PER MILLEAnche quest’anno esiste la possibilità che una quota pari al 5‰ del-l’IRPEF, tramite la denuncia dei redditi, sia destinata, su scelta dei con-

tribuenti, a comparti di “attività sociali”; tra questi - come noto - è il “sostegno del volontariato delleorganizzazioni non lucrative di utilità sociali” in cui è ricompresa anche l’ANLA (alla quale aderisce l’Ala-tel). Pertanto nella denuncia dei redditi 2013 (da presentare quest’anno) ricordati di inserire nel ri-quadro “sostegno del volontariato” il codice fiscale ANLA e cioè 80031930581

in modo che la quota del 5 per mille - fondamentale per la vita dell’Associazione - possa essere ac-creditata direttamente all’ANLA (ricorda: il tuo contributo è importante!)

VI AIUTIAMO A COMPILARE IL MOD. 730

qui il codice ANLA: 80031930581 qui la firma

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ione Associazione per l’assistenza sanitaria integrativa ai lavoratori

delle Aziende del Gruppo Telecom ItaliaSito internet: www.assilt.it

I Soci ASSILT del Lazio fanno riferimento al L'Unità Operativa di Roma che hasede in Via del Pellegrino 155 - 00186 - Servizio fax: 06.6846.6168La corrispondenza va inviata a “HRS/Welfare - Servizi Amministrativi perAssilt/Centro.” Comunque nella sede Telecom di V.le Colombo,142(nell’atrio di ingresso) rimane attiva la cassetta postale per la raccolta dellacorrispondenza.Sportello amministrativo - Via del Pellegrino 155 - Roma Riceve il lunedì ed il martedì dalle ore 09.30 alle ore 12.30.

ASSIDAASSIDA

Devo ricordarmi di rinnovare la

QUOTA SOCIALE 2014(invariata a Euro 25,00/anno)

Per il versamento si può provvedere tramite - il c/c postale n° 91364000 intestato a

Alatel - Associazione Lavoratori Seniores Gruppo Telecom- tramite bonifico postale o bancario (vedere IBAN nel retro di copertina)

- presso la sede di Roma - Via C. Colombo, 142 (da Lu a Ve ore 9-12)- oppure, se si risiede fuori Roma, versare la quota ai nostri Fiduciari locali.

Mi raccomando, non indugiare, perché il tuo contributo è molto importante.(per informazioni è attivo il numero verde 800299225 (da Lu a Ve ore 9-12)

Caro Socio, ti ricordiamo che se usufruisci delleFACILITAZIONI TELEFONICHE concesse

ai pensionati Soci Alatel Lazio,il MANCATO RINNOVO DELLA QUOTA ASSOCIATIVA

ENTRO E NON OLTRE IL 31 GENNAIOprovoca la revoca automatica delle

“facilitazioni” concesse

Hogià ricevuto

il C/C postale

Associazione per l’Assistenza Sanitaria IntegrativaDirigenti Aziende del Gruppo Telecom Italia

Via Tripoli, 94 - 10137 TorinoSono state modificati i criteri per la gestione

ed il recapito delle domande di rimborsi Digitare: www.assida.it e seguire le istruzioni

oppure digitare: www.alatel.it e poi Lazio.

ASSOCIAZIONE SPILLE D’ORO OLIVETTIDelegazione di Roma e del Lazio

Tel/Fax 06.687346Sede: (presso Fondazione Adriano Olivetti) - Via Zanardelli, 34 00186 Roma

Orario presenza in sede: Martedì e Giovedì ore 10,00 - 12,30

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UNA PARTE DEI PARTECIPANTI IL FIUME VELINO

I SOTTERRANEI PALAZZO VECCHIARELLI

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CONVEGNOALATEL - LAZIO

2014

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