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P revidenza F ormazione S anità C ontratto A ssociazioni S ervizi 69 MARZO 2016 CONTRATTO LA RESPONSABILITÀ CIVILE E PENALE DEL DIRIGENTE Le tutele e le garanzie dell’art. 23 del contratto collettivo dei dirigenti del terziario Mariella Colavito I l dirigente, in quanto lavorato- re subordinato, ha nei confron- ti del proprio datore di lavoro una responsabilità contrattuale (responsabilità interna) che gli deriva dalla legge, dal contratto collettivo e dal contratto indivi- duale di lavoro. Egli deve eseguire la prestazione lavorativa con correttezza e buo- na fede ed è soggetto agli obbli- ghi di fedeltà e diligenza, come disposto dagli artt. 2104 e 2105 del codice civile. Impegno verso terzi Nell’esecuzione delle sue funzio- ni, però, il dirigente svolge un’at- tività che non ha rilevanza sola- mente interna, cioè solo nei con- fronti del proprio datore di lavo- ro. Spesso, infatti, soprattutto se munito di procura, impegna la società nei confronti di terzi (i soci, lo stato, i clienti, i fornitori ecc.) e, comunque, per il suo ruo- lo può condizionare il buon fun- zionamento aziendale, inciden- do sulla posizione di soggetti esterni. Un eventuale fatto illecito com- messo nei confronti di terzi dà origine alla responsabilità extra- contrattuale (responsabilità ester- na), responsabilità civile ma an- che penale, se il fatto illecito co- stituisce reato. L’art. 23 del contratto collettivo dei dirigenti del terziario, così come le corrispondenti clausole degli altri contratti collettivi dei dirigenti rappresentati da Mana- geritalia 1 , disciplina espressa- mente la responsabilità civile e 1 art. 23, ccnl 31/7/2013 dirigenti terziario; art. 24, ccnl 18/12/2013 dirigen- ti trasporti; art. 24, ccnl 17/11/2011 dirigenti alberghi Federalberghi; art. 23, ccnl 23/1/2014 dirigenti alberghi Aica; art. 18, ccnl 8/1/2014 dirigenti magazzini generali; art. 23, ccnl 31/10/2014 dirigenti agenzie marittime.

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69marzo 2016

contratto

LA resPonsAbiLità civiLe e PenALe deL dirigente

Le tutele e le garanzie dell’art. 23 del contratto collettivo dei dirigenti del terziario

Mariella colavito

Il dirigente, in quanto lavorato-re subordinato, ha nei confron-ti del proprio datore di lavoro

una responsabilità contrattuale (responsabilità interna) che gli deriva dalla legge, dal contratto collettivo e dal contratto indivi-duale di lavoro. Egli deve eseguire la prestazione lavorativa con correttezza e buo-na fede ed è soggetto agli obbli-ghi di fedeltà e diligenza, come disposto dagli artt. 2104 e 2105 del codice civile.

Impegno verso terziNell’esecuzione delle sue funzio-ni, però, il dirigente svolge un’at-tività che non ha rilevanza sola-mente interna, cioè solo nei con-fronti del proprio datore di lavo-ro. Spesso, infatti, soprattutto se

munito di procura, impegna la società nei confronti di terzi (i soci, lo stato, i clienti, i fornitori ecc.) e, comunque, per il suo ruo-lo può condizionare il buon fun-zionamento aziendale, inciden-do sulla posizione di soggetti esterni.Un eventuale fatto illecito com-messo nei confronti di terzi dà origine alla responsabilità extra-contrattuale (responsabilità ester-na), responsabilità civile ma an-che penale, se il fatto illecito co-stituisce reato.L’art. 23 del contratto collettivo dei dirigenti del terziario, così come le corrispondenti clausole degli altri contratti collettivi dei dirigenti rappresentati da Mana-geritalia1, disciplina espressa-mente la responsabilità civile e

1 art. 23, ccnl 31/7/2013 dirigenti terziario; art. 24, ccnl 18/12/2013 dirigen-ti trasporti; art. 24, ccnl 17/11/2011 dirigenti alberghi Federalberghi; art. 23, ccnl 23/1/2014 dirigenti alberghi Aica; art. 18, ccnl 8/1/2014 dirigenti magazzini generali; art. 23, ccnl 31/10/2014 dirigenti agenzie marittime.

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innanzitutto evidenzia corretta-mente che, perché ci sia respon-sabilità del dirigente, deve es-sergli stato attribuito l’effettivo potere e la necessaria autono-mia decisionale: la delega deve risultare da un atto formale, emanato da chi ne abbia il po-tere.La responsabilità civile e le conse-guenze risarcitorie a favore di terzi danneggiati per fatti com-messi dal dirigente nell’esercizio delle sue funzioni rimangono a carico del datore di lavoro.

Violazioni fiscali e tributarieSe il fatto commesso costituisce reato, la responsabilità penale è sempre personale, come sancito dall’art. 27 della Costituzione e, quindi, le implicazioni sono più complesse, ma comunque disci-plinate dall’art. 23 del contratto collettivo.Infatti, a tutela del dirigente, la norma dispone che il rinvio a giu-

dizio del dirigente stesso non è di per sé giustificato motivo di licen-ziamento.Inoltre, in caso di procedimento penale, tutte le spese, comprese quelle di assistenza legale e gli eventuali oneri, sono a carico del datore di lavoro. A tal fine l’a-zienda può stipulare un’apposita polizza, sostenendone per intero il relativo onere.L’azienda ha facoltà di scelta del difensore ma il dirigente può far-si assistere anche da un legale di fiducia, con onere sempre a cari-co della società.In caso di privazione della libertà personale, al dirigente dovrà es-sere conservato il posto di lavoro e corrisposta la retribuzione.Infine, le tutele disposte dalla contrattazione collettiva dovran-no essere applicate al dirigente anche dopo la cessazione del rapporto di lavoro, ovviamente per i fatti accaduti durante il rap-porto stesso.

penale per fatti illeciti compiuti dal dirigente verso terzi nell’eser-cizio della sua prestazione lavo-rativa.Scopo della norma contrattuale è quello di consentire al dirigente di lavorare con tranquillità, altri-menti si rischierebbe la “paralisi” aziendale se l’attività lavorativa potesse, anche solo potenzial-mente, provocare un danno a terzi e ne dovesse rispondere per-sonalmente il dirigente, secondo i principi giuridici generali.

No alle tutele per dolo o colpa graveProprio per la responsabilità con-trattuale che il dirigente ha verso il proprio datore di lavoro, ricor-diamo che le tutele e le garanzie disposte dall’art. 23 non si appli-cherebbero qualora, con senten-za passata in giudicato, fosse accertato il dolo o la colpa grave del dirigente.La norma del contratto collettivo

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71marzo 2016

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La formazione per migliorare la capacità di cogliere e affrontare le opportunità del cambiamento

Le associazioni territoriali di Manageritalia organizzano, per i propri quadri iscritti, ses-

sioni di formazione su temi di inte-resse professionale. tra questi ri-de the change, un corso per mi-gliorare la capacità di cogliere e affrontare le opportunità del cam-biamento. Si tratta di un program-ma unico in tutta Italia che si basa sull’utilizzo del processo commu-nication model per il profiling di personalità, ossia consente di ca-pire, motivare e comunicare in maniera efficace con tutti, dal col-lega al cliente, dal collaboratore al superiore. diamo voce a chi ha già partecipato al percorso.

La giornata di formazione ha mantenuto la promessa?

  Piero Accoto  «Ha esaudito pie-

namente le mie aspettative. Sareb-be stato ancora più incisivo se fosse durato una giornata in più».  Monica Pilleddu  «Ha soddi-sfatto le attese così bene da spe-rare in una seconda giornata per approfondire alcuni temi che certamente meritano uno spazio di riflessione specifico».  Massimo Valeri  «È stato un tas-sello importante che è andato ad aggiungersi alle altre giornate for-mative a cui ho partecipato. Un esempio concreto di formazione che le aziende dovrebbero propor-re con regolarità ai propri dipen-denti, ma che purtroppo raramen-te viene preso in considerazione».

Cosa ti sei portato a casa?   Piero Accoto  «Una maggiore conoscenza della personalità, ta-

le da gestire sempre meglio i rap-porti interpersonali aziendali».  Monica Pilleddu  «La cono-scenza del modello di comunica-zione e gli strumenti per gestirla al meglio, inclusa la consapevo-lezza delle proprie reazioni di fronte allo stress generato dalla chiusura che può manifestarsi fra persone appartenenti a “tipi” contrapposti».  Massimo Valeri  «non solo ho esplorato a fondo la mia perso-nalità, le mie capacità e come svilupparle, ma ho anche com-preso la grande opportunità di comunicare al meglio con i miei interlocutori. La comunicazione, soprattutto quella interna all’a-zienda, viene spesso sottovaluta-ta, invece è un elemento fonda-mentale per raggiungere gli obiettivi».

E per agire subito in azienda con superiori, collaboratori e per incidere sui risultati di busi-ness?

  Piero Accoto  «È un processo un po’ lungo che vede coinvolti più attori in fasi differenti».  Monica Pilleddu  «Viviamo

Piero Accoto è sales director in Solartechno Europe BV

Monica Pilleddu è responsabile funzione architetture digitali pubblica

amministrazione in Poste italiane

Massimo Valeri è direttore creativo in AdmCom, agenzia

di comunicazione

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tato e integrato per essere sempre pronto alle nuove sfide ed even-tualmente anticiparle».  Monica Pilleddu  «alla base del successo della gestione di un manager va posta senz’altro la capacità di entrare in sintonia con le persone, in tempi brevi e nel massimo rispetto delle diver-se caratteristiche di ognuno e conoscere i processi di comuni-cazione diventa patrimonio eti-co fondamentale anche per l’a-zienda».  Massimo Valeri  «Le competen-ze che un manager deve avere sono tantissime e in settori molto diversi tra loro. È quindi fonda-mentale avere un supporto co-stante, che consenta di ottenere una formazione in linea con quello che il mercato del lavoro richiede».

Hai già applicato qualcosa nel tuo quotidiano agire manage-riale?

  Piero Accoto  «In piccola par-te, non ho ancora avuto l’oppor-tunità di farlo in maniera appro-fondita».  Monica Pilleddu  «Sì, ho ini-ziato da subito a osservare il ri-sultato con collaboratori e supe-

riori, indirizzando la comunica-zione per aprire il canale ogni volta che maturo il dubbio che questa non sia passata».  Massimo Valeri  «come spesso accade, non si tratta di stravolgi-menti radicali nel modo di lavo-rare, ma di piccoli dettagli che fanno una gran differenza. Pos-sono rendere una riunione più produttiva, un incontro più frut-tuoso e una presentazione più efficace».

Lo consiglieresti ai tuoi colle-ghi manager e quadri in par-ticolare?

  Piero Accoto  «Senza dubbio, ma con una giornata in più».  Monica Pilleddu  «certo, per-ché è un buon modo per riporta-re le logiche aziendali al model-lo win-win partendo dall’intera-zione fra le persone».  Massimo Valeri  «Ho parte-cipato a molte giornate di for-mazione offerte da Manageri-talia e ogni volta che ne ho l’occasione le consiglio. In par-ticolare questo nuovo ciclo di giornate si prospetta molto inte-ressante per i suoi contenuti,che sono al di fuori della formazio-ne classica».

nell’epoca della comunicazione digitale, in cui i social facilitano una riduzione del dialogo avul-so dal canale “fisico”. Il rischio di non riuscire a differenziare i modelli di comunicazione può portare alla conseguenza di comportarsi come se si fosse sempre in rete, anche quando hai di fronte la persona. Saper differenziare la comunicazione diventa un fattore di successo individuale, ma soprattutto di stile aziendale».  Massimo Valeri  «tra le qualità che sempre più sono necessarie a un manager, la leadership e la gestione del gruppo di lavoro sono quelle imprescindibili al giorno d’oggi. Far crescere il bu-siness e al tempo stesso mante-nere alta la motivazione tra i collaboratori è una sfida conti-nua».

È un supporto quindi in linea con le difficili sfide che un manager deve affrontare oggi?

  Piero Accoto  «È un piccolo aiu-to che va di tanto in tanto alimen-

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Per partecipare al programma contatta la tua associazione di appartenenza e iscri-viti alla sessione prevista per la tua regio-ne con la compilazione di un questionario individuale per stabilire il tuo inventario di personalità. I dati forniti serviranno per la creazione di un personal report a cui seguirà una giornata di aula per la forma-zione.

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73marzo 2016

vArAto Lo stAtUto dei LAvorAtori AUtonoMiCambiamenti importanti per i professionisti e le partite iva

Leonarda Manuela Masellie Massimo stella

Il 28 gennaio 2016 il consiglio dei ministri ha approvato il di-segno di legge volto ad offrire

più tutele a tutti i professionisti e le partite iva. Il provvedimento contiene le “misure per la tutela del lavoro autonomo non impren-ditoriale”. Le norme spaziano dal riconoscimento del diritto a per-cepire l’indennità di maternità all’estensione del congedo pa-rentale, fino alla sospensione del rapporto con il committente in caso di malattia o infortunio. La crisi economica ha colpito anche i lavoratori autonomi, che costitu-iscono il corpo sociale che più consistentemente è scivolato ver-so il rischio della precarietà. La questione doveva essere affron-tata allargando l’impiego di alcu-ni ammortizzatori sociali anche ad essi. Ecco quindi come nasce l’esigenza di redigere quello che è stato denominato lo Statuto del lavoratore autonomo.

Assegno di maternità e malattia graveUn’importante novità riguarda le nuove mamme. L’assegno di ma-ternità non sarà più connesso alla sospensione dal lavoro. quando il figlio nascerà potrà essere ri-

chiesto il congedo parentale di sei mesi durante i primi tre anni di vita del bambino.Lo Statuto ha previsto anche una forma di tutela in caso di malat-tia grave (comprese quelle di natura oncologica). I lavoratori autonomi potranno sospendere il pagamento dei contributi so-ciali per un periodo massimo di due anni. Il debito maturato po-trà essere saldato successiva-mente a rate. In caso di infortu-nio o malattia, il rapporto con-trattuale non viene estinto, ma solamente sospeso. Una garan-

zia per tutti quelli che lottano ogni giorno per una vita dignito-sa nonostante la malattia.

ritardi di pagamento nelle transazioni commercialiUn’ulteriore misura volta a soste-nere il presente e a tutelare il futu-ro dei lavoratori autonomi è quel-la relativa alla lotta contro i ritardi di pagamento nelle transazioni commerciali. Viene esteso anche a loro quanto disposto dalla legge che stabilisce il termine di 30 gior-

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ni entro i quali il committente deve pagare il compenso.

risarcimento del danno per clausole abusiveIl lavoratore autonomo ha diritto al risarcimento del danno nel caso in cui nel contratto siano state stipulate le cosiddette clau-sole abusive. questo è un altro importante cambiamento. Sarà quindi priva di effetto la clauso-la che stabilisce termini di paga-mento che vadano oltre i 60 giorni dalla data prevista del pagamento.Il rifiuto da parte del committente di stipulare per iscritto gli elemen-ti essenziali del contratto sarà da considerarsi abusivo.Introdotto anche il diritto di utiliz-zare economicamente il proprio lavoro che è riservato al lavora-tore autonomo salvo che «l’attivi-tà inventiva sia prevista come oggetto del contratto di lavoro e a tale scopo compensata».

Agevolazioni fiscaliUn’altra delle novità, questa volta sotto forma di agevolazio-ni fiscali rilevanti, è disposta all’art. 5 del disegno di legge. Il decreto legge equipara, in ter-mini di deducibilità dal reddito di lavoro autonomo, anche altri costi che fino ad oggi potevano detrarre soltanto gli imprendito-ri. Si tratta di premi assicurativi, spese di partecipazione ai con-gressi e per il proprio aggiorna-mento. Le spese di partecipazio-ne a convegni, congressi e simi-li saranno integralmente deduci-bili con un massimo annuale (fino a 10.000 euro l’anno delle spese sostenute “per l’iscrizione

a master e a corsi di formazione e di aggiornamento professio-nale nonché le spese di iscrizio-ne a convegni e congressi” e fi-no a 5.000 euro l’anno delle spese sostenute “per i servizi personalizzati di certificazione delle competenze, orientamen-to, ricerca e sostegno all’au-toimprenditorialità”).

A chi si applicano le nuove norme?Le norme del nuovo Statuto si applicano a tutte le partite iva e ai collaboratori iscritti alla gestio-ne separata, con esclusione degli imprenditori e dei piccoli impren-ditori (coltivatori diretti, artigiani, commercianti).I lavoratori autonomi avranno, per la prima volta, un proprio Statuto con regole e tutele mira-

te. Si tratta di una novità del tutto eccezionale e senza prece-denti per il nostro Paese. quello che auspichiamo è che il Parla-mento approvi rapidamente que-sto primo modello di diritti e di welfare per tutti i lavoratori con partita iva.ovviamente chi vi scrive sono lavoratori autonomi che cono-scono molto bene i problemi della propria categoria e che dovrebbero essere critici perché lo Statuto non ha affrontato mol-ti temi e molti diritti che ancora non ci sono riconosciuti. La no-stra indole però ci fa essere po-sitivi e propositivi. Siamo sicuri che sarà l’inizio di una nuova visione di tutto il comparto.

il testo del provvedimento: http://bit.ly/3-3-16

Manageritalia e le sue 13 associazioni territoriali sono per gli executuve professional un luogo fisico e virtuale dove:

avere rappresentanza e voce a livello istituzionale, economico e sociale, anche per valorizzarne ruolo e contributo allo svi-luppo del Paese;

trovare servizi e consulenze in ambito contrattuale, previden-ziale, copertura rischi, sviluppo professionale;

fare networking e condividere informazione e cultura mana-geriale e di business;

partecipare a eventi professionali, culturali e ludici.

manageritalia per gli executive professional

Seguici su www.manageritalia.it

il partner idealedei manager di oggi e di domani

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AskMit è un servizio, esclusivo e compreso nella quota associativa, di consulenza online in 48 ore su contratti, fisco, aspetti legali, previdenziali e assicurativi. A rispondere un team multidisciplina-re formato da esperti di Manageritalia, avvocati, fiscalisti, giuslavoristi, notai e commercialisti ap-

partenenti a studi professionali di tutta Italia.

75marzo 2016

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askMit, il servizio di consu-lenza online in 48 ore su lavoro e contratti, fisco,

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oLtre 600 richieste in tre Mesi

Il servizio online di consulenza qualificata per affrontare al meglio vita professionale e personale si racconta attraverso i manager che lo hanno utilizzato

talia. Oltre 600 le richieste di con-sulenza giunte fino ad oggi, alle quali è seguita una risposta che ha ampiamente soddisfatto sia per qualità che fruibilità. così risponde un manager a cui abbiamo chiesto

il suo parere: «Sono soddisfatto sia per la rapidità sia per la professio-nalità delle risposte ricevute». ol-tre la qualità, però, degno di nota è «la facilità di utilizzo del servi-zio», come evidenziano in molti.

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Un servizio a supporto del managerIn merito all’efficacia di AskMit nel supportare il manager nella vita professionale e personale, tantissimi hanno risposto con un sì netto. questo un commento: «tenendo conto delle varie pro-blematiche che ci troviamo ad affrontare negli ambiti più diver-si, avere la possibilità di risposte professionali credo che ci con-senta non solo di non essere su-perficiali nella nostra professio-ne, ma anche di valutare e co-gliere nuove opportunità».

Aree di miglioramento e aree più gettonateUn piccolo neo è forse rintraccia-bile nella sinteticità di domande

e risposte dovuta al mezzo digi-tale, ma, come sottolinea un ma-nager, superabile dalla possibili-tà di chiarirsi in un secondo tem-po anche per telefono e/o de visu: «consiglio un contatto tele-fonico se non si ha ben compreso l’argomento e la necessità». Le aree più gettonate sono, per ora, legale e fiscale (276 richie-ste ricevute), lavoro e contratti (170) e previdenza (132). A se-guire gli aspetti assicurativi (30) e i servizi Caaf (27). Un buon inizio, ma il servizio ha ancora tanto da offrire per affian-care i manager nel gestire al me-glio una vita professionale e per-sonale che necessita sempre più di risposte giuste, in modo rapido e facile. E con askMit le possibili

aree di richiesta coprono tanto, se non tutto, proprio in questi ambiti.

Alta professionalitàricordiamo che il servizio è ga-rantito da un team di professio-nisti multidisciplinare formato dagli esperti di Manageritalia e da avvocati, commercialisti, no-tai, giuslavoristi e altri specialisti appartenenti a studi professiona-li di tutta Italia.con askMit i manager associati e i loro familiari possono avere ri-sposte su contratto di lavoro dipen-dente (dirigenti, quadri ecc.), libe-ra professione e attività imprendi-toriali, previdenza contrattuale e non, obbligatoria e facoltativa, fi-no ad aspetti assicurativi legati a rischi sul lavoro, in casa e per la famiglia. E, in più, fisco, tasse, con-tenziosi legali, contratti e normati-ve: dall’Imu alla successione, dalla separazione alla costituzione di un’azienda e molto altro ancora.come ci hanno detto tanti tra colo-ro che l’hanno già utilizzato «askMit è un servizio da consiglia-re ad amici e colleghi». Un servi-zio compreso nella quota di iscri-zione e che offre l’opportunità di avere un parere qualificato multi-disciplinare (in quanto lavorano in forte sinergia tra loro) che si può aggiungere o meno a quello di altri professionisti che già cono-sciamo. Poi, se serve l’opera dell’esperto – avvocato, notaio, commercialista, fiscalista ecc. – per procedere e attuare quanto deciso, i professionisti partner di Manageritalia sono utilizzabili in regime di convenzione e a tariffe agevolate.Insomma, chiedete a Manageri-talia, askMit è al vostro servizio.

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77marzo 2016

Ceretti, criminologo e mediatore di un progetto di incontro fra le vitti-me e i responsabili delle stragi degli anni di Piombo.

MA COME FACCIO A FARMI ASCOLTARE?Lunedì 2 maggio, 10-13Il secondo appuntamento è volto a comprendere che l’ascolto è il prin-cipale strumento di cui disponiamo per vendere le nostre idee, i nostri prodotti e, alla fine, noi stessi. Come faccio a farmi ascoltare dal mio capo? Come faccio a farmi ascoltare dai miei collaboratori? Come faccio a farmi ascoltare dai clienti? Proveremo a rispondere a queste domande anche con l’aiuto di Haim Baharier, filosofo, psicana-lista ed ermeneuta.

IMpARARE Ad ASCOLTARE: IL dECALOgO dELL’ASCOLTOLunedì 6 giugno, 10-13Il terzo appuntamento sarà un wor-kshop ad alto tasso musicale in cui, attraverso la sperimentazione di alcune pratiche d’ascolto, si andrà a definire un decalogo del buon ascoltatore, per comprendere che l’ascolto è un atto di partecipazio-ne, è la chiave per comprendere il mercato, è la porta d’accesso alla creatività. Interverrà Carlo Bocca-doro, compositore, musicista e di-rettore d’orchestra.

I tre appuntamenti si terran- no in Cfmt, via Decembrio 28 Milano.

Che l’ascolto sia una delle competenze manageriali decisive per la gestione

dei gruppi e per indagare il mer-cato è ormai un fatto acclarato. Abbiamo però voluto fare chia-rezza su un tema spesso malin-teso e sottovalutato, costruendo un percorso che, a partire da momenti ispirativi, arriva a defi-nire check-list comportamentali sul tema.L’obiettivo è capire come si fa a mettersi in ascolto, che cosa val-ga la pena di essere ascoltato, perché sia necessario, ma così tanto difficile, ascoltare. Lo fare-mo parlando di motivazione e punti di vista, di malinteso e at-tenzione selettiva, di vendita e creatività, di co-creazione e par-tecipazione. Il tutto con un dupli-ce obiettivo: comprendere che cosa significhi ascoltare se stes-si, gli altri e come farsi ascoltare.

Il progetto è strutturato in tre mo-duli. Ciascun appuntamento com-prende un momento di intervento frontale e una parte laboratoria-le nella quale i partecipanti sono invitati a mettersi in gioco in mo-do attivo.

pERCHÉ È COSÌ dIFFICILE ASCOLTARE?Lunedì 4 aprile, 10-13Il primo appuntamento investigherà quali sono gli ostacoli che ci sepa-rano dalla capacità di metterci in ascolto e comprendere come con-vivere in modo positivo con essi.Cercheremo di capire come l’a-scolto sia un’occasione di appren-dimento che scaturisce dagli altri, ma con un forte impatto sulla co-noscenza di sé. Promuovendo dunque l’idea che l’ascolto sia lo strumento per prendersi cura degli altri. Ma anche, o forse soprattut-to, di se stessi. Interverrà Adolfo

Cfmt propone, in collaborazione con ArtsFor_, un nuovo percorso dedicato all’ascolto, tema particolarmente centrale all’interno delle dinamiche organizzative, fattore critico capace di incidere sui risultati raggiunti dall’azienda

La partecipazione all’evento è riservata ai dirigenti in regola con il versamento degli appositi contributi.

pER MAggIORI InFORMAzIOnI: www.cfmt.it; [email protected]

IN ASCOLTO…1, 2, 3 PROVA!

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pratiche indirette:cosa cambia dal 2016

Funzionalità e semplificazione di alcune procedure di rimborso

I n questi anni il Fondo e le asso-ciazioni territoriali di Manage-ritalia hanno svolto un’intensa

attività di monitoraggio sull’appli-cazione delle norme che discipli-nano i rimborsi indiretti. Da que-sta attività di “ascolto” sono sca-turite una serie di proposte volte a semplificare gli adempimenti in capo agli assistiti e a rimuovere gli ostacoli per una più fluida at-tività di liquidazione. L’auspicio è che le misure adottate portino a una funzionalità complessiva del-le procedure nell’interesse prima-rio degli assistiti e anche del Fon-do stesso, tenuto a ben gestire in logica di appropriatezza le risor-

se che appartengono alla collet-tività degli iscritti.

Terapie fisiche e riabilitative Il nomenclatore tariffario è

aggiornato e semplificato. Un nuovo modulo al posto dell’autorizzazione sanitaria o del diploma

Dal 1° gennaio 2016 il Fondo ag-giorna il nomenclatore tariffario e semplifica il rimborso delle presta-zioni fisiche e riabilitative: al posto della documentazione di volta in volta richiesta dalla precedente normativa (autorizzazioni sanita-rie, diplomi, titoli abilitanti…) viene introdotto il nuovo modulo P01/R

da far compilare alla struttura sa-nitaria o all’operatore professio-nale (fisioterapista, osteopata, chiropratico…) che ha effettuato le prestazioni. Il nuovo modulo de-ve essere utilizzato anche per i documenti di spesa datati 2015.

Perché il nuovo modulo e come compilarloOltre all’obiettivo di semplificare la procedura di rimborso (l’assen-za o la diversità di documentazio-ne da presentare per ciascun pro-filo professionale coinvolto erano infatti spesso causa di sospensione delle pratiche), il nuovo modulo riporta le diverse tipologie di pre-

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stazioni fisioterapiche così come sono ora previste nel nuovo no-menclatore del Fasdac. Sarà cura della struttura sanitaria o del singolo operatore professio-nale compilare il modulo nella parte di propria competenza, ri-conducendo analiticamente le prestazioni eseguite a quelle del nomenclatore del Fondo e speci-ficando per ciascuna di esse le sedute effettuate e il relativo im-porto. Ciò non solo al fine di evi-tare i numerosi errori interpretati-vi nelle diverse terminologie uti-lizzate, ma anche per colmare carenze informative in passato motivo di sospensione di una pra-tica (un “ciclo” di terapia di quan-te sedute era composto?) e velo-cizzare quindi la liquidazione del rimborso.Chi emette il documento di spesa deve inoltre compilare e firmare nell’ultima pagina la “Dichiarazio-ne di responsabilità” relativa al proprio profilo (struttura sanitaria o singolo operatore professiona-le). Se a effettuare le prestazioni fisioterapiche e riabilitative è stato un medico-chirurgo, è sufficiente che quest’ultimo apponga sempli-cemente la propria firma.Con la dichiarazione di responsa-bilità non è più richiesta la pre-sentazione della fotocopia dell’autorizzazione sanitaria, del diploma o del titolo abilitante dell’operatore.

Dove trovare il nuovo moduloIl modulo P01/R è facilmente sca-ricabile dal sito del Fondo (www.fasdac.it) o di Manageritalia (www.manageritalia.it). Può esse-re consegnato direttamente alla struttura sanitaria presso la quale

ci si è rivolti per le cure oppure può essere scaricato dal sito diretta-mente dalla stessa struttura o dall’operatore professionale al momento della fatturazione.

Come chiedere il rimborso?Il modulo per le fisioterapie deve essere sempre presentato unita-mente alla richiesta di rimborso per le cure mediche (modulo P01/M), sia nel caso in cui siano presenti le sole spese fisioterapiche sia nel caso in cui il rimborso riguardi altre spese (visite specialistiche, farma-ci, accertamenti diagnostici…).

Il rimborso dei ticket Un’unica modalità di presenta-

zione: la pratica semestraleFino ad oggi la normativa preve-deva, come è noto, due diverse modalità di presentazione al rim-borso delle spese sostenute per i ticket: una prima nell’ambito di una pratica ordinaria, contenen-te spese di diversa natura purché relative allo stesso assistito e al medesimo evento di malattia; la seconda nelle pratiche di soli ti-cket da raccogliere semestral-mente in deroga alle regole della soglia minima di spesa di 51,65 euro e dell’unicità dell’evento. Paradossalmente la doppia mo-dalità di presentazione dei ticket, anziché favorire ha generato cri-ticità attuative tali da suggerire una semplificazione della norma-tiva in favore della sola pratica semestrale in quanto preferita dagli assistiti.

Cosa cambia da gennaio 2016?Le spese relative ai ticket devono essere presentate al rimborso

esclusivamente in pratiche di soli ticket e secondo le scadenze pre-viste dalla normativa:– entro settembre, cumulando i

ticket pagati dall’1/1 al 30/6 dello stesso anno;

– entro febbraio, cumulando i ticket pagati dall’1/7 al 31/12 dell’anno precedente.

Per il rimborso è necessario:1) compilare correttamente il

modulo P01/T;2) fotocopia della documentazio-

ne di spesa;3) allegare quanto sopra al mo-

dulo di richiesta di rimborso per le cure mediche P01/M.

Pertanto i ticket non sono rimbor-sabili se inseriti in altre tipologie di pratiche.Ricordiamo che per “ticket” si in-tende la compartecipazione alla spesa per le prestazioni fornite presso il Servizio sanitario nazio-nale italiano. Qualsiasi spesa so-stenuta all’estero deve essere pre-sentata con una richiesta di rimbor-so ordinaria.

Il rimborso dei farmaci Sul modulo la data di ogni scon-

trinoLa necessità di acquisire agevol-mente con modalità automatizza-te il momento in cui è stata soste-nuta la spesa (data dello scontrino della farmacia) ha imposto una piccola modifica del modulo P01/F da utilizzare per la richiesta di rimborso.Alla prima pagina che riporta i dati dell’assistito, devono essere allegate tante seconde pagine quanti sono gli scontrini, avendo cura di indicare in alto a destra del modulo la data dello scontri-no stesso.

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Ricordiamo di applicare negli ap-positi spazi e nel verso corretto solo le fustelle, riportanti i codici a barre, relative a quello scontrino.

Come chiedere il rimborso dei farmaci?Il modulo per i farmaci deve es-sere presentato unitamente alla richiesta di rimborso per le cure mediche (modulo P01/M) o den-tarie (modulo P01/D) contenenti eventuali altre spese – da racco-gliere e presentare al rimborso nel noto termine di sei mesi – relative allo stesso assistito e al medesimo evento di malattia. Secondo la normativa generale di rimborso, a tale modulo dovrà essere allegata la documenta-zione di spesa e sanitaria come la prescrizione medica e la dia-gnosi.Per le spese per farmaci sostenute

con data fattura 1 gennaio- 31 dicembre di ciascun anno;

– il rimborso può essere ricono-sciuto anche sulla base di fattu-re di acconto in più tranche nell’anno nel limite degli 800 euro (in precedenza era invece necessario attendere la fine del trattamento ortodontico);

– come per la generalità delle pratiche, occorre rispettare il termine di sei mesi per la pre-sentazione dei documenti di spesa all’associazione Mana-geritalia.

Il rimborso delle cure odontoiatriche Documentazione diversa in ba-

se alla tipologia di prestazioneInsieme al modulo per la richiesta di rimborso (modulo P01/D) il Fon-do ha sinora richiesto per alcune prestazioni, in alternativa, la certi-ficazione di conformità, la docu-mentazione radiografica o foto-grafica dei lavori effettuati. L’esperienza di questi anni ha evi-denziato che non sempre la docu-mentazione presentata era idonea a dimostrare i lavori eseguiti, so-prattutto in caso di non corrispon-denza con quanto indicato dall’o-dontoiatra nel modulo. Di qui la necessità da parte del Fondo di sospendere le pratiche e di richie-dere agli assistiti una documenta-zione aggiuntiva più probante con inevitabile allungamento dei tempi di liquidazione.Dal 1° gennaio 2016 il modulo per la richiesta di rimborso è sta-to aggiornato: il tipo di documen-tazione da presentare (certifica-zione di conformità, documenta-zione radiografica o fotografica) è ora indicato univocamente per

all’estero (Citta del Vaticano, San Marino ecc.) non è necessario pre-sentare il modulo P01/F.

Il rimborso del trattamento ortodontico Fa fede la data del documento

di spesa. Contributo erogabile in più tranche

Come è noto, il Fondo riconosce per un massimo di tre anni per la stessa persona un contributo di 800 euro l’anno per il trattamento ortodontico, sia mobile sia fisso.Anche in questo caso, al fine di venire incontro alle esigenze ope-rative degli assistiti e rimuovere frequenti motivi di incomprensione che davano luogo a sospensione delle pratiche, la normativa è stata semplificata:– il contributo è riconosciuto per

un massimo di 800 euro l’anno. A tal fine fanno fede le spese

1° esempio Fattura acconto 12/2/2016: € 1.000 - rimborso € 800 (raggiungimento massi-

male 2016) Fattura saldo 16/5/2016: € 500 - nessun rimborso

2° esempio Fattura acconto 12/2/2016: € 500 - rimborso € 500 (immediato) Fattura saldo 16/5/2016: € 500 - rimborso € 300 (raggiungimento massimale

2016)

3° esempio Fattura acconto 12/2/2016: € 2.000 - rimborso € 800 (raggiungimento massi-

male 2016) Fattura saldo 10/3/2017: € 500 - rimborso € 500 (fa fede la data della fattura

anche se relativa al medesimo trattamento ortodontico - imputazione al massi-male 2017)

4° esempio Fattura saldo 12/2/2016: € 2.000 - per il periodo 2016-2017 - rimborso

€ 800 (raggiungimento massimale 2016; la stessa fattura non può essere ripre-sentata per ottenere il contributo per il 2017).

eseMPi Di RiMboRso Del TRaTTaMenTo oRToDonTiCo

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ciascuna prestazione. Ad esem-pio, per la prestazione “381-In-cappucciamento diretto della polpa” è richiesta la sola fotoco-pia delle radiografie o stampa delle immagini contenute su sup-porto digitale mentre per la pre-stazione “51-Perno moncone fu-so endocanalare ad elemen-to….” è richiesto il solo certificato di conformità dei dispositivi den-tali (in precedenza la scelta del tipo di documentazione per quel-le stesse prestazioni era rimessa all’odontoiatra).ai fini della richiesta di rimborso è quindi importante che ciascun as-sistito richieda al proprio dentista la documentazione indicata nel modulo P01/D in corrispondenza di ciascun lavoro effettuato e la presenti all’associazione Mana-geritalia secondo le indicazioni riportate nel modulo.

Prestazioni professionali sanitarie Il nomenclatore tariffario è ag-

giornato e semplificato. Un nuovo modulo al posto dell’autorizzazione sanitaria o del diploma

Si tratta delle prestazioni rese da particolari operatori professionali quali l’infermiere, il logopedista, il podologo, l’ostetrica, …Analogamente a quanto è stato illustrato sopra per le terapie fi-siche e riabilitative, il Fondo ha aggiornato e semplificato il no-menclatore tariffario ed è stato introdotto un nuovo modulo P01/s per la richiesta di rimbor-so in sostituzione delle autorizza-zioni sanitarie o dei diplomi o titoli abilitanti precedentemente richiesti.

Operativamente valgono le mede-sime indicazioni fornite sopra per le terapie fisiche e riabilitative.

Visita medica con prestazioni specialistiche A fatturare è il medico: non è

più richiesta la prescrizione medica e la diagnosi

Accade di frequente che la visita medica sia contestualmente ac-compagnata da un accertamento diagnostico eseguito dallo stesso specialista (ad esempio, visita car-diologica + ECG; visita ginecolo-gica + pap test; …).nel caso in cui la fattura sia rila-sciata dal medico, il Fondo non richiede più la prescrizione e la diagnosi. Diversamente (la fattu-ra è emessa dalla struttura sani-taria) occorre la prescrizione e la diagnosi.

Revisione di un rimborso 90 giorni per chiedere motiva-

tamente la revisionePer dare certezza agli iscritti e al Fondo circa i tempi per poter con-testare il rimborso o la reiezione di una pratica, è stato introdotto il termine di 90 giorni per la pre-sentazione della domanda di re-visione. I 90 giorni decorrono dalla data della comunicazione. È necessario che la richiesta di revisione sia presentata all’asso-ciazione Manageritalia e sia det-tagliatamente motivata.

Ricoveri riabilitativi Il nomenclatore si arricchisce

di un nuovo livello di assistenzaL’attenzione del Fondo a erogare prestazioni appropriate ha sugge-rito l’inserimento di questo nuovo livello di assistenza. Si tratta di quel

particolare tipo di ricovero con fi-nalità riabilitative necessario dopo il superamento della fase acuta, quale un ictus o un intervento orto-pedico. Rispetto a quello ordinario, il ricovero riabilitativo ha una mino-re intensità di cura, concentrandosi sulle prestazioni specifiche volte al recupero dello stato di salute.

Le altre misure (in sintesi)Dirigenti “over 85” - possono pre-sentare le richieste di rimborso in deroga alla regola generale dell’u-nicità dell’evento di malattia.Visite psichiatriche - il numero di visite ammesse è portato da 3 a 6 l’anno, fermo restando la misura del rimborso di 90 euro (senza applicazione della detrazione fis-sa di 51,65 euro). La prescrizione e la diagnosi devono essere pre-sentate una sola volta l’anno (in precedenza erano richieste in ogni pratica).Psicoterapie - il numero di sedute ammesse è portato da 50 a 70 l’anno, fermo restando la misura del rimborso di 35 euro (senza applicazione della detrazione fis-sa di 51,65 euro).accertamenti diagnostici in de-genza - la richiesta di rimborso deve essere accompagnata dal dettaglio degli accertamenti dia-gnostici effettuati dalla struttura sanitaria durante il ricovero.

ImPoRTAnTe

Tutta la documentazione inviata non sarà conservata dal Fondo dopo la sua lavorazione. Si rac-comanda, pertanto, di trasmet-terla soltanto in fotocopia.