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CONTRATTO DI FOCE DELTA DEL PO Fase 1 _Analisi e Ascolto del Territorio
TAVOLI TEMATICI
05 giugno 2014 _REPORT Segreteria Tecnica CONTRATTO DI FOCE DELTA DEL PO
Consorzio di Bonifica Delta del Po via Pordenone, 6 - 45019 Taglio di Po (RO) tel.0425 349711
e-mail: [email protected] | @ContrattodiFOCE | contrattodifocedeltadelpo.com
ACQUA E AGRICOLTURA
Report Tavolo Tematico: ACQUA E AGRICOLTURA 5 giugno 2014
CONTRATTO DI FOCE DELTA DEL PO Fase 1 _ASCOLTO DEL TERRITORIO
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1. PREMESSE E INTRODUZIONE AL TAVOLO
2. CONTRIBUTO DAL TERRITORIO
3. FOTO
4. RICOGNIZIONE RISULTATI
5. CONCLUSIONI
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1. PREMESSE E INTRODUZIONE AL TAVOLO
Gli incontri di “ascolto del territorio”, organizzati come Assemblee Plenarie, Tavoli Tematici, Tavoli
Territoriali, Focus Group e realizzati/previsti nelle diverse fasi dell’iter, rappresentano il cuore del processo
partecipativo finalizzato alla sottoscrizione del Contratto di Foce Delta del Po. Essi consentono, attraverso
specifiche metodologie di coinvolgimento e partecipazione, la costruzione dei contenuti, l’individuazione degli
obiettivi e la scelta delle azioni che non saranno imposti o calati dall’altro ma saranno discussi e concertati dagli
stessi soggetti (istituzionali e non) che governano, usano e vivono le acque dei fiumi, della rete idrografica
minore, delle valli, delle lagune e del mare. I soggetti interessati arriveranno quindi a costruire insieme dei
progetti locali condivisi e verificati nella loro fattibilità ambientale ed economico finanziaria.
Durante la prima Assemblea di Foce svoltasi con seduta plenaria il 17 aprile 2014, sono state individuate
alcune tematiche considerate caratterizzanti per il territorio in questione dal punto di vista dell’acqua e delle
politiche e problematiche connesse. Dette tematiche sono risultate di orientamento per una prima serie di
incontri, corrispondente a 4 Tavoli Tematici di seguito elencati, che hanno restituito il quadro condiviso ed
interdisciplinare delle conoscenze così come percepito e vissuto dagli attori territoriali, congiuntamente al
contributo scientifico e ai dati raccolti.
- ACQUA E AGRICOLTURA (05 giugno 2014),
- ACQUA E PESCA nelle aree interne, vallive, lagunari e marino-costiere (19 giugno 2014),
- ACQUA E TERRITORIO: ambiente, paesaggio, turismo e cultura (3 luglio 2014),
- ACQUA DIFESA E ADATTAMENTO: il rischio e la sicurezza idraulica nel Delta del Po (22 luglio 2014)
Il 5 giugno 2014 si è tenuto il primo Tavolo Tematico intitolato “ACQUA E AGRICOLTURA” al cui invito
(Fig.01) hanno risposto circa 40 soggetti, pubblici e privati, potatori di diversi interessi nel tema in oggetto.
Giancarlo Mantovani e Laura Mosca, responsabili di progetto a livello locale, dopo aver fatto una sintesi
delle principali fasi dell’iter di processo, finalizzato alla sottoscrizione del Contratto di Foce Delta Del Po, e degli
esiti prodotti, hanno illustrato brevemente la tematica in oggetto e i tre sottotemi di indirizzo (aree decisionali)
per l’avvio della discussione. Sono intervenuti a seguire Massimo Bastiani e Virna Venerucci per spiegare la
metodologia operativa scelta per l’incontro e facilitare la discussione del medesimo attraverso precise tecniche
e strumenti.
Ai presenti sono stati forniti alcuni materiali nella cartellina dedicata. Nello specifico: una mappatura dei
sistemi irrigui e di scolo (Fig.02), alcuni dati Istat significativi derivati dal 6° censimento dell’agricoltura (2010),
dei fogli di due diversi colori funzionali all’analisi SWOT per annotare “punti di forza” e “punti di debolezza”
rispetto ai tre argomenti (aree decisionali) utilizzati per orientare la discussione a partire dal macro tema “Acqua
e Agricoltura”.
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Fig.01 _Invito
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Fig.02 _Mappa del sistema irriguo e di scolo
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Luogo
Consorzio di Bonifica Delta del Po - Sala Consigliare
Via Pordenone, 6 - 45019 Taglio di Po (RO)
Orario di svolgimento
17:30 – 20.00
Gruppo di lavoro
Mantovani Giancarlo, Responsabile del progetto - Segreteria Tecnica Contratto di Foce Delta del Po (Ingegnere,
Direttore Consorzio di Bonifica Delta del Po),
Mosca Laura, Coordinatore tecnico-scientifico del progetto - Segreteria Tecnica Contratto di Foce Delta del Po
(Architetto, Consulente esterno Consorzio di Bonifica Delta del Po),
Chillemi Silvia, Collaboratrice esterna di ausilio per la comunicazione del progetto - Segreteria Tecnica Contratto
di Foce Delta del Po
Merlante Nensi, Vetri Tomas, Brini Matteo, personale interno di supporto al progetto - Consorzio di Bonifica
Delta del Po
Esperti presenti
Bastiani Massimo, Coordinatore Scientifico Tavolo Nazionale Contratti di Fiume (Architetto)
Venerucci Virna, Facilitatore del Tavolo Tematico (Architetto)
Numero Presenti: 49
Numero Partecipanti al Tavolo Tematico: 41 (Fig.03)
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Boaretto Romeo Coldiretti
Zanellati Enrico Coldiretti
Palazzi Renato Veneto Agricoltura
Laurenti Marietto Professore Ordine Architetti Provincia/ Lions
Greguoldo Imo Vicepresidente Coldiretti
Donà Tiziano Ass. “Le Dune”
Nonnato Giovanni Fondazione Cariparo
Pypaert Philippe Unesco
Cassetta Matteo Coldiretti
Dian Giannino Giornale Il Gazzettino
Ziantoni Antonio A.d.B Adige
Gottardi Marco Ente Parco Delta Po
Nazzareno Gradara Comune di Chioggia
Finotello Roberto Coop Pescatori del Polesine
Biolcati Lauro CGIL FLAI
Faccioli Alessandro Coldiretti Pesca
Domeneghetti Michele Sindaco Corbola
Turatti Gaetano Polesine Acque Spa
Tugnolo Adriano Coldiretti
Zanellato Giuliano Federcopesca
Vidali Sandro Aqua svi
Marcolongo Roberta Az.Privata
Gibin Valerio Comune Porto Tolle
Mischiari Luciana Comune Cavarzere
Fracasso Stefano GAL Delta del PO
Michieletti Giorgio Coldiretti
Mantoan Sandro Coop Eridania
Donà Mario Coop Santa Margherita
Tognolo Virginio Coop Pila
Boscolo Angelo Presidente Coop Villaggio Pescatori
Volpe Anna Giornale La Voce di Rovigo
Bertaglia Antonio Az. Agricola e valliva Vallona e Santa Margherita
Bortolotto Sandro AIPO Parma
Camuffo Gianni Consorzio Foce Po di Maistra
Uccellatori Giorgio Confagricoltura Rovigo
Chillemi Giovanni Libero Professionista
Veronese Pierluigi Libero Professionista
Milani Dismo Ass. “Le Dune”
Andreello Alessandro Ente Parco Delta Po
Beltrame Francesco Co.Se.del.Po coop servizi turistici
Spinadin Marco Federcopesca
Fig.03 _Elenco partecipanti Tavolo Tematico Acqua e Agricoltura
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Fasi e durate complessive dell’incontro
- Apertura dei lavori da parte del Direttore del Consorzio di Bonifica Ing. Giancarlo Mantovani e del
Coordinatore Tecnico-Scientifico del Progetto Arch. Laura Mosca [20 min.] Figg.04-13 Sintesi
Presentazione L.Mosca ACQUA E AGRICOLTURA
- Intervento di Massimo Bastiani sulle tre aree decisionali di riflessione rispetto al tema guida “Acqua e
Agricoltura” [10 min.]
- Presentazione SWOT partecipata e tecniche di facilitazione dell’Arch. Virna Venerucci [10 min.]
- “Contributo dal territorio” con riflessioni individuali e successiva discussione (moderata) fra i presenti
con individuazione di “punti di forza” e “punti di debolezza” in riferimento a ciascuna delle tre aree
decisionali precedentemente introdotte e relative parole chiave [90 min.]:
Produttività del sistema agricolo locale
parole chiave: diversificazione in agricoltura (energia, turismo rurale, produzione di servizi
pubblici come agriturismi, fattorie didattiche etc.), qualità delle produzioni e prodotti tipici (aglio
bianco, radicchio rosso, riso, cozza di Scardovari), filiere, valore economico e sociale dello
spazio agrario, etc.
Gestione agricola dei fondi per la sicurezza del territorio e dell’ambiente
parole chiave: produzione di servizi eco-sistemici, pianificazione e consumo del suolo, presidio
del territorio (istituzioni e privati), pericolosità idraulica e sicurezza, insediamenti abbandonati
(dismissione e riconversione), qualità dei processi colturali, capacità di resilienza delle aree
agricole, aree perifluviali, gestione nelle aree rurali di pregio, agricoltura biologica, etc.
Uso dell’acqua in agricoltura: qualità e quantità
parole chiave: bonifica e irrigazione, consumi, disponibilità idrica dai fiumi, scarsità e siccità,
spreco e risparmio idrico, ottimizzazione della risorsa, ciclo delle acque in agricoltura,
inquinamento, esternalità della produzione agricola, etc.
- Chiusura dei lavori e conclusioni Fig.14 e Fig.15 [10 min.]
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Fig.04 Slide02 _Inquadramento dell’incontro in oggetto rispetto alla serie dei Tavoli Tematici previsti e
introduzione dei tre sottotemi (aree decisionali) proposti per l’avvio della discussione
Fig.05 Slide03 _Inquadramento dell’attività di “Analisi e Ascolto del Territorio” nella Fase 1 Preparazione,
rispetto alle varie fasi dell’iter processuale che condurrà alla sottoscrizione del Contratto di Foce
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Fig.06 Slide04 _Richiamo all’area di progetto e alla frammentazione di competenze esistenti in materia di acque
e politiche connesse (agricoltura e uso del suolo in particolare)
Fig.07 Slide05 _Caratterizzazione della scala di lettura del territorio rispetto alle tre tipologie d’acqua presenti
e relativi differenti usi del suolo nel primario
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Fig.08 Slide06 _Considerazioni sulla mappatura del diverso uso del suolo da Corine Land Cover
Fig.09 Slide08 _Considerazioni in merito alla Carta della copertura dei suoli secondo il dato Regione del Veneto
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Fig.10 Slide13 _Trasformazioni antropiche ed evoluzione degli usi del suolo (da lagune e valli da pesca a terre
da coltivare)
Fig.11 Slide14 _ Trasformazioni antropiche ed evoluzione degli usi del suolo (da terre coltivate ad insediamento
urbano, caso di Taglio di Po e Porto Viro)
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Fig.12 Slide16 _Ruolo sociale dell’agricoltura e identità locale della comunità
Fig.13 Slide25 _illustrazione dettagliata dei tre sottotemi (aree decisionali) proposti per l’avvio della discussione
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2. CONTRIBUTO DAL TERRITORIO
Biolcati Lauro, CGIL
“Attorno a questo tavolo tutti dobbiamo credere in questa cosa nuova e innovativa che ci deve solo dare un aiuto
a ripartire poiché le risorse di cui disponiamo le abbiamo già, ma siamo in ritardo nella loro valorizzazione. Ad
esempio, nel solo Consorzio Pescatori sono occupate 1500 persone nell’ambito della pesca e quasi 5000
nell’ambito dell’agricoltura”.
Pierluigi Veronese, Architetto
Invita i presenti a sottolineare più nello specifico le debolezze.
Giovanni Chillemi, Agronomo
“Il nostro territorio ha grandi potenzialità, ma spesso soffre di nodi problematici che sono a monte. Il problema
della bonifica incide profondamente sul tema agricolo, il cuneo salino che condiziona molto le nostre coltivazioni
(riso qualche anni fa è stato distrutto), e non si può pensare di organizzare una politica di valorizzazione dei
prodotti senza prima risolvere questi problemi, che non sono slegati fra loro, ma anzi sono i presupposti che, se
risolti, possono innescare un circolo virtuoso per il turismo, la valorizzazione, la promozione del territorio.
Abbiamo qualità e quantità importanti di prodotti tipici quali riso, radicchio, ma anche cereali, con tecniche
agronomiche opportune. Serve la possibilità di poter gestire i mezzi tecnici in modo adeguato. Viviamo in una
situazione di alternanza di sicurezza ed insicurezza, che deve essere sanata. Inoltre, siamo all’interno di un
parco regionale, il Parco del Delta del Po, che non stiamo sfruttando. Abbiamo molti enti presenti sul nostro
territorio, bisogna chiamarli a raccolta per muoversi in sincronia, fare massa critica, affrontare la questione
insieme e fare un ordine delle priorità condivise per il nostro territorio.”
Nazzareno Gradara, Comune di Chioggia
“Noi siamo la parte terminale di questo accordo, stiamo cercando di integrare i nostri 4 Consorzi di Bonifica al
vostro Contratto di Foce Delta del Po e crediamo che questo possa essere uno strumento utile per attivare tutte
le sinergie presenti sul territorio e far fare a quest’ultimo il salto di qualità che necessita.
Le nostre perplessità riguardano l’aspetto infrastrutturale e di viabilità. Noi abbiamo agriturismi e colture di qualità
come il radicchio IGP, una ricca filiera agricola, ma anche noi dobbiamo fare i conti con il cuneo salino, in un
territorio a rischio idraulico, a rischio mareggiate ed erosione del litorale. Abbiamo il problema della quantità ma
anche della qualità delle acque, anche quelle di balneazione e il problema della raccolta dei rifiuti (anche quelli
spiaggiati).
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Abbiamo molto interesse per questa iniziativa per le problematiche che affronta ma soprattutto per la modalità
con cui si propone di lavorare sui problemi e sugli argomenti. C’è da parte del Comune di Chioggia la volontà di
estendere il Contratto di Foce a tutto il territorio comunale”
Boaretto Romeo, Coldiretti
“Punti di debolezza: qualità dell’acqua poco costante per cuneo salino che non permette lo sviluppo nel tempo
di determinate colture. Ciò influisce anche nel settore della pesca, sebbene siamo riusciti ad ottenere il
riconoscimento DOP per la Cozza di Scardovari ed altri prodotti riconosciuti come tipici tipo il Radicchio Rosso
di Chioggia IGP, il Riso del Delta DOP e l’Aglio Bianco Polesano DOP, altri prodotti come locali (salumi).
E’ evidente una scarsa consapevolezza delle potenzialità espresse dal territorio, manca una visione d’insieme
che faciliti l’unione delle risorse e credi capacità di sviluppo.
C’è una scarsa manutenzione idrica nel senso che la salvaguardia ambientale e rete idrica è compromessa
dalla presenza di una fauna non autoctona (cormorani e nutrie). Siamo in un area parco e dovremmo sfruttare
questa occasione, ma ciò non accade. Vi è il problema dell’insabbiamento delle lagune che devono essere
manutentate per essere vivificate. Sono problemi non da affrontare a compartimenti stagni, ma con una visione
d’insieme che qui ancora non c’è stata o comunque non è riuscita a decollare.
Punti di Forza: sicuramente la sicurezza idraulica e la vocazione al turismo.”
Roberto Finotello, Coop Pescatori del Polesine
“Gli imprenditori agricoli comparati a imprenditori ittici (stesso inquadramento lavorativo).
Punti di forza: ittiturismo, pescaturismo da correlare in maniera sempre più dinamica alla vallicultura ed
acquacultura- Garanzia di filiera, punto di partenza per riconoscimento prodotti tipici. Ambiente lagunare attivo
Portualità efficiente con facile accesso alle banchine di porto e sicurezza nella navigabilità verso il mare aperto
Punti di debolezza: eccessiva burocrazia e lentezza. Manutenzione e vivificazione delle lagune che essendo
demaniali sono sempre meno interessate da fondi pubblici. Poca tempestività degli interventi.”
Camuffo Gianni, Presidente Consorzio Foce Po di Maistra
“Punti di forza: 50 km corsi d’acqua interni ben tenuti dal Consorzio di Bonifica
Punti di debolezza: abbiamo un progetto in stallo da due anni e speriamo che il Contratto di Foce smuova
qualcosa per ritrovare entusiasmo e risorse per continuare”
Tugnolo Virginio, Presidente cooperativa Pila Mare
“Punto di forza: ambiente artificiale che deve essere mantenuto così.
Qualità del pesce azzurro
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No extracomunitari nella nostra comunità e no disoccupati, comunità molto coesa e vivace, attiva.
2500 operatori che lavorano in questo settore
Punto di debolezza: troppi enti e vincoli che causano lotte continue poiché gli accessi al mare (bocca/canale di
Pila) possano essere manutentati e resi agibili.
Scomparsa delle piccole aziende a favore del latifondismo.”
Pypaert Philippe, Unesco Venice Office
“Punti di forza: Forte identità rurale ed agricola del territorio. Forte vocazione
Terra ed acqua disponibili in abbondanza.
Punti di debolezza: Vocazione turistica (a parte Rosolina) un po’ trascurata grazie alla presenza di centri grandi
vicini (Venezia, Ravenna, Chioggia)-
Poche filiere integrate.
Servizi eco sistemici sono una potenzialità perché potrebbero essere più sviluppati, ma anche una debolezza
perché a causa della bonifica si è attuata una banalizzazione del paesaggio (con un certo tipo di agricoltura)
che invece dovrebbe presentare una varietà di forme diverse.
Frammentazione delle competenze
Semplificare le procedure
Integrare piani e progetti, ma anche risorse non solo produttive, ma artigianali, storico-culturali
Servirebbe aumentare il potere negoziale, soprattutto per la qualità dell’acqua, che questo ultimo tratto terminale
deve avere come il resto del bacino idrografico.”
Stefano Fracasso, GAL Delta del Po
“Punti di debolezza: Certificazioni DOP e IGP sono sì apprezzabili, ma poche rispetto all’Europa, siamo in ritardo
Le risorse ci sono, manca la capacità di veicolare e utilizzarle (soprattutto quelle relative a progetti europei)
Burocrazia c’è e bisogna imparare ad utilizzarla a proprio favore
Informazione turistica del territorio deve essere accentrata ed esercitata da un unico ente per evitarne la
frammentazione e la dispersione
Turismo rurale è diverso da agriturismo, è tutto ciò che viene attivato sul territorio (fattorie polifunzionali, trattorie,
anche agriturismi)
Punti di forza: silenzio, tranquillità e spazi sconfinati.”
Uccellatori Giorgio, Confagricoltura Rovigo
“Noi abbiamo un’agricoltura moderna e aziende che riescono ad adeguarsi alle richieste del mercato dei
consumatori. Il motore principale della nostra economia è agricoltura, con mais, soia, grano, barbabietole,
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allevamenti zootecnici (i pochi presenti) assistita anche grazie alla buona gestione e sicurezza idraulica delle
acque da parte del Consorzio di Bonifica.”
Chillemi Giovanni, Agronomo
“Sarebbe molto importante mettere a sistema metodi di irrigazione senza sprechi e utilizzare l’acqua in momenti
in cui è indispensabile ed evitare di utilizzarla quando non necessario.
Bisogna imparare a gestirla in maniera “scientifica”, razionalizzarla, magari con l’ausilio del Consorzio di Bonifica
e la formazione degli agricoltori che la utilizzano.
In una visione complessiva, poter fare ciò, potrebbe anche aumentare la qualità del prodotto (vedi cocomeri o
meloni in cui la percentuale d’acqua è determinante per la qualità).
Il problema è la manutenzione è fondamentale delle canalette dei centri abitanti che non vengono manutentate
e che spesso sono la causa di danni più gravi che ricadono poi su tutto il territorio. Mancando le risorse adeguate
per la manutenzione ordinaria che deve essere costante e continua, il pericolo è quello che si eviti di arginare il
problema, che questo si ingigantisca e che poi diventi più oneroso affrontarlo, poiché le priorità diventano altre.
Purtroppo paghiamo l’ignoranza e la superficialità di enti a noi superiori che non capendo la peculiarità del nostro
territorio non sono disposti a darci risorse e noi dal canto nostro non facciamo fronte comune nel presentare
progetti che esaltino gli aspetti particolari del Delta.”
Biolcati Lauro, CGIL
“I prodotti tipici ci sono ma non riusciamo a venderci all’estero, a competere in un mercato globale, a soddisfare
le grandi richieste di un mercato che si sta aprendo, a mettersi assieme magari con consorzi ad hoc, a vendere
il nostro turismo e i nostri prodotti.”
Laurenti Marietto, Ordine Architetti / Lions
“Contratto di Foce è un punto di forza perchè è un processo interessante, che promuove un tema sentito, ma
soprattutto che è portato avanti da un ente che non è prettamente politico. Nel nostro territorio c’è una forte
individualità professionale e istituzionale e ognuno lavora per sé.
Non c’è un piano strategico comune, ma piani e strumenti settoriali, seppure il territorio sia omogeneo. Dobbiamo
quindi fare squadra e credo che questo progetto abbia una grande capacità di riuscita.”
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3. FOTO
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prodotti agroalimentari tipici
turismo rurale
modernità sistema agricolo
peculiarità paesaggio
4. RICOGNIZIONE RISULTATI DELLA “SWOT partecipata”
PUNTI DI FORZA
TEMA 1: PRODUTTIVITÀ DEL SISTEMA AGRICOLO LOCALE
Argomenti in evidenza:
Lista completa osservazioni:
- 5000 persone impiegate in agricoltura nella provincia di Rovigo, 1500 nel settore della pesca
- Bacino di vari punti sul territorio
- Credere al Contratto di Foce come aiuto per ripartire
- Agricoltura come grande potenzialità da sfruttare visto che si è all’interno di un Parco
- Modernità della nostra agricoltura che si può adeguare bene alle continue nuove richieste dei
mercati e dei consumatori
- Agricoltura con aziende moderne
- Mano d’opera nel settore
- Agriturismi, fattorie didattiche, produzioni DOP
- Turismo rurale in chiave unitaria (3)
- Agriturismo
- Turismo stagionale
- Ittiturismo, pesca turismo, pesca, acquacoltura, sistema lagunare attivo, portualità con garanzia
di efficienza
- Strutturazione turismo rurale, propensione al turismo, ottima presenza turismo pescaturismo
incanali d’acqua interni
- Prodotti agroalimentari, tipici, naturali e di qualità riconosciuta e certificata (riso IGP, cereali,
mais, grano, soia, barbabietole e prodotti orticoli vedi meloni , pomodori, radicchio IGP di Chioggia,
cozza DOP), qualità produttiva
- Prodotti tipici di pregio (riso, diversità del prodotto della pesca, mare, laguna, valli, fiume)
- Forte identità agricola e rurale
- Valorizzazione dei prodotti e maggior conoscenza del Delta poiché spesso coloro che lo abitano
non sanno o non sono consapevoli della qualità delle produzioni locali
- Peculiarità produzioni ittiche locali (pesce/molluschi) = sostenibilità
- Filiere, garanzia filiera (dal produttore al consumatore)
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gestione integrata di scolo e irrigazione
servizi ecosistemici
sicurezza idraulica
alta salvaguardia ambientale
- Paesaggi diversi (agrario, acque interne, fluviale)
- Terra e acqua disponibili in quantità elevata, vocazione dominante
- Coordinamento: enti -> investitori ; politica -> territorio
- Forza degli enti locali ed istituzioni preposte ma soprattutto della rete di associazioni di
volontariato, risorse che dovrebbero essere più sostenute
- Vicinanza di grandi centri e aree turistiche (fuori dal Delta) per distribuzione prodotti a “Km 0”
TEMA 2: GESTIONE AGRICOLA DEI FONDI PER LA SICUREZZA DEL TERRITORIO E DELL’AMBIENTE
Argomenti in evidenza:
Lista completa osservazioni:
- Sicurezza idraulica
- Salvaguardia ambientale elevata
- IGP del riso
- Servizi eco sistemici
- Territorio mantenuto solo artificialmente, non possiamo parlare di territorio naturale
- Presidio del territorio
- Silenzio, grande dimensione spaziale
- Sicurezza idraulica
- Più sensibilità verso la salvaguardia ambientale
- Diversità ambientale (mare- fiume-terreni)
- Grandi risorse idriche
- Ampi margini di sviluppo nei diversi ambiti
- Conservazione ambiente
- Servizi ecosistemici (potenziali)
- Gestione integrata scolo e irrigazione
- Servizi eco sistemici
- Territorio abbastanza integro
- Disponibilità di risorse
- Sicurezza idraulica (finchè dura!)
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governo dell'acqua integrato
abbondanza acqua e terra
poca diversificazione produzioni agricole
poco "fare rete" e assenza visione comune per offerta turistica integrata
troppi enti, poco coordinati e troppa burocrazia
vivificazione lagune
TEMA 3: USO DELL’ACQUA IN AGRICOLTURA: QUALITÀ E QUANTITÀ
Argomenti in evidenza:
Lista completa:
- Integrazione del governo dell’acqua
- Consorzio di Bonifica: unico ente che si occupa del territorio e che ha la visione complessiva
della gestione delle acque irrigue e di scolo agricole e a cui deve essere affidato il
coordinamento di tali azioni in materia
- Bonifica e Irrigazione
- Sistema governo acqua integrato (irrigazione e scolo)
- Acqua e terra in abbondanza
- Il Contratto di Foce
- Risalita Cuneo Salino (!)
PUNTI DI DEBOLEZZA
TEMA 1: PRODUTTIVITÀ DEL SISTEMA AGRICOLO LOCALE
Argomenti in evidenza:
Lista completa:
- Monocolture e agricoltura intensiva
- Più disponibilità a diversificare le produzioni agricole (3) e a fare filiere integrate
- Poca distribuzione e trasformazione dei prodotti di qualità
- Agriturismo poco sviluppato
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- Mancanza capacità nel fare rete per l’offerta turistica e “vendere” così meglio il territorio
- Individualismo e poca propensione a lavorare insieme
- Scarsa consapevolezza delle potenzialità che esprime il territorio
- Mancata valorizzazione dei prodotti ittici
- Agricoltura in stallo
- Mancanza di visione comune
- Divisione tra proprietà
- No informazione del territorio
- Po asse portante per pesca e agricoltura
- Vivificazione delle lagune (2)
- Inquinamento dei fiumi
- Qualità dell’acqua poco costante
- Cuneo salino non permette lo sviluppo di colture specializzate
- Troppa burocrazia, troppi enti
- Ritardi nell’attuazione delle politiche di intervento
- Mancato coordinamento enti di ricerca locali (per differenziazione produttiva)
- Mancanza di sincronia tra enti
- Tempestività negli interventi di escavo nelle bocche di porto
- Scadenza qualità delle acque
- Siamo in ritardo
- Tema bonifica cuneo salino ha distrutto il riso
- Manutenzione
- Inquinamento
- Vivibilità-compartecipazione
- Accessibilità
- Conoscenza del territorio
- Mancanza piano comune
- Mancanza infrastrutture
- Viabilità fluviale
- Mancanza di prodotti tipici
- Operatori agricoli non preparati al cambiamento
- Potenzialità poco o male utilizzate: diversificazione agricoltura, turismo rurale, agriturismo,
fattorie didattiche
- Produttività da non associare a sfruttamento del territorio
- Opinione pubblica spesso non è adeguatamente informata su questo tema
- Manca formazione professionale (che riduce potenzialità del turismo e agriturismo ecc...)
- Necessità di integrazione tra i vari settori economici per individuare priorità condivise
- Qualità dell’acqua non idonea
- Cuneo salino
- Perdità della “tradizionalità” a causa della scomparsa di aziende a conduzione famigliare e del
ri-diffondersi del latifondismo come negli anni ’60 -> scomparsa coltivatori diretti del territorio
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frammentazione competenze e procedure
scarsa valorizzazione risorse e cultura del territorio
troppi enti, poco coordinati e troppa burocrazia
poca manutenzione valli
TEMA 2: GESTIONE AGRICOLA DEI FONDI PER LA SICUREZZA DEL TERRITORIO E DELL’AMBIENTE
Argomenti in evidenza:
Lista completa osservazioni:
- Banalizzazione del paesaggio, mancanza di forme
- Servizi eco sistemici (esistenti)
- Agriturismo poco sviluppato
- Poca agricoltura biologica
- Poca considerazione delle altre risorse del territorio (storico-culturali, umane, artigianali)
- Frammentazione competenze e procedure (2)
- Insabbiamento delle valli
- Manutenzione delle valli per evitare problemi nelle lagune
- Fauna non autoctona e invasiva (nutrie)
- Vivificazione delle lagune demaniali
- Mancano risorse per la manutenzione
- Burocrazia eccessiva (anche nella pesca)
- Pericolosità idraulica
- Scarso coordinamento enti
- Troppi enti
- Rispetto all’Europa e in particolare per i prodotti certificati siamo indietro
- Manca un piano strategico dell’intera area del Delta
- Manca una cultura del territorio
- Non si conosce il valore del paesaggio
- Gestione poco adeguata delle aree rurali di pregio
- Tempi lunghi e difficoltà per ottenere autorizzazioni necessarie alle varie attività
- Non recupero di manufatti ed edifici in grado di veicolare cultura e tradizione del territorio
- Infrastrutture viabili da migliorare
- Per l’agriturismo non esiste una rete
Report Tavolo Tematico: ACQUA E AGRICOLTURA 5 giugno 2014
CONTRATTO DI FOCE DELTA DEL PO Fase 1 _ASCOLTO DEL TERRITORIO
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risalita cuneo salino
scostante qualità e disponibilità acqua
ottimizzazione e razionalizzazione risorsa
mancanza gestione integrata
TEMA 3: USO DELL’ACQUA IN AGRICOLTURA: QUALITÀ E QUANTITÀ
Argomenti in evidenza:
Lista completa osservazioni:
- Cuneo salino
- Rialzo livello mare e cuneo salino
- Risalita del cuneo salino
- Mareggiate e litorale
- Qualità delle acque
- Terreno a rischio idraulico lungo il fiume Brenta e il canale Busiola
- Raccolta dei rifiuti
- Turismo stagionale
- Carenza di risorsa che viene a monte
- Mancanza di acqua dolce in certi momenti di magra del Po
- Disponibilità idrica non costante
- Porre a sistema e razionalizzare i metodi di irrigazione con attenzione ad evitare sprechi
- Ottimizzazione della risorsa (spreco e risparmio idrico)
- Ottimizzazione/qualità risorsa
- Conoscenza. Ittiturismo, integrato alla pesca e al turismo
- Filiera per il riconoscimento di prodotti di qualità
- Sistema lagunare attivo (gli animali)
- Governance
- Mancanza di gestione integrata
- Difficile rapporto con il resto dell’intero bacino
- Acqua inquinata
- Qualità dell’acqua (Delta come sezione finale del Po –> potere di negoziazione con il Po)
- Agricoltura impatta su qualità dell’acqua e biodiversità
- Costi altissimi di potabilizzazione
- Scarsità di fondi per la bonifica
Report Tavolo Tematico: ACQUA E AGRICOLTURA 5 giugno 2014
CONTRATTO DI FOCE DELTA DEL PO Fase 1 _ASCOLTO DEL TERRITORIO
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5. CONCLUSIONI
Fig. 14 Mappa “PUNTI DI FORZA” ACQUA E AGRICOLTURA
Fig. 15 Mappa “PUNTI DI DEBOLAZZA” ACQUA E AGRICOLTURA