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STRATEGIA NAZIONALE AREE INTERNE REGIONE DEL VENETO AREA INTERNA CONTRATTO DI FOCE DELTA DEL PO AREA SPERIMENTALE NAZIONALENota n. DPCOE-0002749-P-14/10/2016 del Capo Dipartimento del Dipartimento per le Politiche della Coesione Deliberazione della Giunta Regionale n. 45/INF. del 29/11/2016 PRELIMINARE DI STRATEGIA* 30 OTTOBRE 2017 *a cura di: Coordinamento Tecnico dell’Area Interna Contratto di Foce (Laura Mosca, Giancarlo Mantovani) FONTE IMMAGINE: Archivio fotografico Consorzio di Bonifica Delta del Po

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STRATEGIA NAZIONALE AREE INTERNE

REGIONE DEL VENETO

AREA INTERNA CONTRATTO DI FOCE DELTA DEL PO

“AREA SPERIMENTALE NAZIONALE”

Nota n. DPCOE-0002749-P-14/10/2016 del Capo Dipartimento del Dipartimento per le Politiche della Coesione

Deliberazione della Giunta Regionale n. 45/INF. del 29/11/2016

PRELIMINARE DI STRATEGIA* 30 OTTOBRE 2017

*a cura di: Coordinamento Tecnico dell’Area Interna Contratto di Foce (Laura Mosca, Giancarlo Mantovani)

FONTE IMMAGINE: Archivio fotografico

Consorzio di Bonifica Delta del Po

AREA INTERNA CONTRATTO DI FOCE DELTA DEL PO PRELIMINARE DI STRATEGIA

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1. Idea guida, filiera cognitiva e principali interventi

L’Area Interna Contratto di Foce Delta del Po ha riconosciuto nell’acqua e nella sua gestione

come risorsa l’idea guida su cui riorganizzare la filiera cognitiva e le principali azioni che

sostanzieranno la Strategia Nazionale Aree Interne (SNAI) nel territorio.

L’esperienza acquisita nell’ambito del Contratto di Foce, declinazione del modello tradizionale

di Contratto di Fiume, contribuisce alla realizzazione dell’idea guida attraverso un’azione di

facilitazione dell’attuazione di SNAI rispetto alla “dimensione territoriale” dell’area.

La presenza di acqua nell’area progetto ha forme, assetti e caratteri differenti (fiumi, canali,

valli, lagune, sacche e mare); essa diventa l’elemento “ordinatore” e funzionale per tutte le risorse

territoriali (ambientali, fisiche e socio-economiche) presenti. La capacità di gestione dell’acqua da

parte dei diversi soggetti, preposti e coinvolti in funzione di specifici interessi e competenze,

condiziona le possibilità di vita e di sviluppo dell’area, diventando un aspetto rilevante anche per

l’attuazione della SNAI in loco. Le problematiche di carattere idrografico non toccano infatti

soltanto il governo dell’acqua, ma anche e soprattutto il territorio nelle sue diverse dimensioni:

sociale, economica, politica ed ambientale: tali problematiche esercitano un impatto diretto sui

servizi (ad es. mobilità e salute) e sui settori economici che utilizzano l’acqua e da essa dipendono

(ad es. agricoltura, pesca e turismo), e per essere risolte necessitano di approcci sistemici, che

considerino le interazioni reciproche fra attività umane, ecosistemi, servizi idrici, difesa del suolo,

sicurezza idraulica e cambiamenti climatici.

Le criticità idrografiche dell’area progetto sono collegate a delicati equilibri naturali ed

artificiali che, pur inquadrandosi nell’ambito del governo dell’acqua di scala vasta, diventano

specifici alla scala locale. L’area infatti si colloca nella “porzione di valle” più marginale dell’intero

Distretto Idrografico Padano (fiume Po, idrovia Fissero-Tartaro-Canalbianco-Po di Levante) e di

parte del Distretto Idrografico Alpi Orientali (fiume Adige) e interessa i territori di foce lungo i

tratti terminali dei fiumi fino alle bocche a mare, le valli da pesca, le lagune e le sacche. La

marginalità dell’Area Interna Contratto di Foce deriva non solo dalla lontananza rispetto ai servizi

essenziali (scuola, salute e mobilità), ma anche dall’assetto idrogeologico e dal complesso sistema

di governo delle acque, che tende a non considerare le problematiche/peculiarità di valle. Alla scala

locale l’area infatti risulta essere ancora più vulnerabile dal punto di vista ambientale e

idrogeologico, la contaminazione delle acque e dei suoli derivante da monte si combina qui con gli

effetti della presenza del mare con i fenomeni della subsidenza, dell’eustatismo e dell’ingressione

del cuneo salino. L’acqua rappresenta anche l’elemento identitario per la comunità locale: è oggetto

del sapere che ha contribuito a costruire l’identità delle comunità locali, formatesi proprio sulla

capacità di gestire la risorsa idrica e convivere con gli umori dei fiumi e del mare. Diventa quindi

importante recuperare e riorganizzare in parallelo anche quella filiera cognitiva locale, costruita

sulle relazioni con l’acqua, e indirizzarla sui diversi ambiti tematici di intervento della SNAI.

L’acqua è perciò l’elemento centrale sul quale l’area progetto costruisce la propria visione di

sviluppo: essa è un bene ambientale da gestire, una risorsa primaria per la pesca e l’agricoltura, un

vettore sul quale innovare la mobilità, un fattore di attrazione per il settore turistico, un elemento

identitario sul quale rigenerare il patrimonio di conoscenze locali, un fronte di specializzazione e

innovazione per nuove professioni ambientali.

Perché sull’acqua si possa incardinare il valore aggiunto territoriale, è necessario lavorare a un

nuovo modello di governance dell’acqua, che combini i diversi livelli istituzionali con un sistema

di rete locale reso più stabile e consapevole dal rinnovato assetto associazionistico dei Comuni e dal

recupero della filiera cognitiva locale riorganizzata in funzione delle diverse componenti della

“dimensione territoriale” dell’area progetto e delle specifiche relazioni con l’acqua. Il nuovo

modello di governance dell’acqua (Fig. 1) diviene pertanto lo strumento per superare gli attuali

problemi di scarso coordinamento fra i soggetti pubblici e privati chiamati ad operare sui diversi

temi introdotti nella strategia, facilitando la fattibilità delle azioni proposte.

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Fig.1 Mappa concettuale idea guida (Fonte propria)

Ripensare la governance dell’acqua in termini di maggiore efficacia ed efficienza porta

l’attenzione sul tema dell’innovazione, intesa anche come innovazione sociale e culturale,

orientando la comunità locale a immaginare un territorio che diventa più smart nell’interagire con le

risorse idriche e in generale con le risorse ambientali presenti. E il tema dell’innovazione, portato in

settori come agricoltura e pesca, diviene una chiave per mantenere i giovani sull’area, in termini sia

di ricambio intergenerazionale delle aziende che di nuove capacità da spendere nell’area medesima.

Tutte le azioni sono state inoltre pensate in funzione della loro fattibilità ambientale e socio-

economica alla scala locale, oltre che in un’ottica di stabilità delle medesime oltre il periodo di

sperimentazione della SNAI.

Gli interventi proposti e le relative filiere cognitive sono descritti più puntualmente nel capitolo

4 del presente documento, dove sono posti in relazione a risultati attesi, indicatori di risultato e

tempi di realizzazione. A seguire vengono invece sinteticamente richiamati gli ambiti tematici di

intervento e riportati all’idea guida e alla sua realizzazione.

Gli interventi proposti sui servizi per la salute (SA), in generale sono orientati al

miglioramento del servizio e dell’accessibilità da parte dell'utenza (soprattutto anziani e nuclei

fragili), al miglioramento delle connessioni fra servizio pubblico e strutture territoriali, alla

qualificazione di personale e servizi. Le azioni individuate risultano accomunate dalla scelta di

potenziare la presa in carico del paziente negli aspetti sanitari e conseguentemente negli aspetti

sociali (rafforzando l’integrazione fra sanitario e sociale), in coerenza con le politiche regionali e

nazionali con un maggior coinvolgimento e partecipazione attiva del territorio nella costruzione

della filiera socio-assistenziale. Un ruolo chiave è riconosciuto ai Comuni, direttamente impegnati

nel segnalare i fabbisogni delle comunità in relazione alle peculiarità ed alle problematiche di

carattere idrografico dell’area (scarsità di connessioni, insediamenti sparsi, isolamento, limitata

accessibilità). Nell’ambito delle fasi di recupero e reinserimento nella quotidianità dei pazienti,

soprattutto anziani e minori, sarà coinvolta la filiera cognitiva locale di operatori del privato sociale

(onlus ed associazioni, ma anche aziende agricole e di pesca che operano nella diversificazione).

Gli interventi proposti sui servizi per la scuola (SC) sono in generale orientati al

miglioramento dell’offerta formativa in relazione di continuità fra primo e secondo ciclo

scolastico, al miglioramento dei servizi di aggregazione giovanile e al potenziamento delle reti

AREA INTERNA

CONTRATTO DI FOCE

DELTA DEL PO ACQUA E SUA GESTIONE COME RISORSA

multi-network governance dell’acqua

DIMENSIONE SOCIALE

interesse/uso

efficiente

interesse/uso

sostenibile

pari opportunità (democrazia)

DIMENSIONE POLITICA

DIMENSIONE

ECONOMICA

DIMENSIONE

AMBIENTALE

interesse/uso equo

filiera risorse umane

filiera risorse economiche

filiera risorse fisiche

filiera risorse naturali

RECUPERO DELL’IDENTITA’ TERRITORIALE

(conoscenza, consapevolezza, responsabilità ed impegno)

E RIPENSAMENTO

(efficacia, efficienza, fiducia e coinvolgimento)

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presenti sul territorio (sui temi di criticità, come le pluriclassi, ma anche di eccellenza, come

l’indirizzo musicale), un adeguamento strutturale dei plessi e del personale e miglioramento

dell’accessibilità oltre che del servizio di trasporto dati i menzionati problemi di accessibilità e

spostamento interno che caratterizzano l’area.

Rispetto all’idea guida e alla sua realizzazione, la scuola assume un ruolo fondamentale e strategico.

Negli ambiti di azione individuati è infatti previsto l’inserimento di componenti e percorsi dedicati,

finalizzati alla conoscenza del territorio, alla sensibilizzazione su problemi, potenzialità e vocazioni

locali connessi alla presenza e assenza dell’acqua. Attraverso la scuola è possibile formare e

maturare maggiore consapevolezza sulla cultura dell’acqua, che ha contribuito a costruire l’identità

della comunità locale.

Particolare attenzione è posta alla sperimentazione di approcci didattici innovativi per il primo ciclo

scolastico. Tale attenzione in prospettiva si riflette anche sul secondo ciclo scolastico, contribuendo

a rafforzarne l’offerta formativa, con sempre crescente propensione alla conoscenza di problemi e

peculiarità locali oltre che per supportare la continuità fra i cicli (curricolo verticale).

Per quanto riguarda i servizi per mobilità di terra e mobilità d’acqua (M), in generale gli

interventi ipotizzati mirano alla riorganizzazione e potenziamento dei servizi con

sperimentazione di nuovi modelli collaborativi fra enti ed operatori locali, oltre che a favorire

l’integrazione fra i sistemi di mobilità di terra (gomma e ferro) e d’acqua, con potenziamento

del servizio di interscambio.

Alla luce della peculiarità territoriale, dovuta al più volte menzionato assetto idrografico dell’area,

la mobilità d’acqua è ritenuta importante occasione di crescita sia per il turismo (navigazione

fluviale, endo-lagunare e marittima) che per il commercio e le attività produttive (idrovia Fissero

Tartaro Canalbianco, Po di Levante). Tuttavia, la mobilità d’acqua non può essere compresa negli

ambiti di azione della SNAI per i servizi essenziali, non rientrando nel Trasporto Pubblico Locale

TPL, e sarà pertanto ripresa nelle azioni di sviluppo locale (valorizzazione ambientale/paesaggistica

e del turismo). Gli ambiti tematici di azione proposti per il TPL, sono stati definiti tenendo conto

dell’utenza sistematica e non, in co-progettazione con quei servizi essenziali, come scuola e salute,

con impatto diretto sui trasporti. In particolare, sono stati considerati gli spostamenti di giovani ed

anziani, in un contesto territoriale connotato da indicatori di efficacia del TPL peggiori di quelli

della montagna per la poca utenza e le notevoli distanze.

Per quanto riguarda lo sviluppo locale, gli asset strategici di agricoltura (A) pesca e

acquacoltura (PA) ambiente paesaggio turismo e cultura (APTC) mostrano una relazione con

l’idea guida determinante, al punto da condizionarne la realizzazione. Tali asset infatti riferiscono

alle risorse ambientali e socio-economiche del territorio, fortemente condizionate dalla quantità e

qualità dell’acqua presente, nonché dalla capacità di gestirla con efficacia. Questo richiama la

necessità di uscire da una visione settoriale, per entrare in una logica di “economia ambientale di

territorio”, con avvio concreto di quei processi e servizi ecosistemici e ambientali di terra e d’acqua,

su cui l’area ha scelto di impegnarsi e sperimentare. Per quanto riguarda inoltre le attività

produttive, le azioni previste sono orientate a favorire la costruzione di “economie circolari” sul

territorio, tali da generare nuove imprese e creare occupazione con benefici per tutti i settori

produttivi, soprattutto agricoltura e pesca, ad esempio lavorando sui sottoprodotti.

Le azioni per lo sviluppo locale proposte sono pertanto orientate alla multifunzionalità e riferiscono

a progetti integrati, tali da favorire la nascita ed il rafforzamento di “reti di impresa”, a sostegno

della diversificazione delle produzioni primarie, e da contribuire alla formazione di nuovi profili

professionali trasversali.

A seguire sono riportati gli ambiti di azione in relazione ad ogni distinto asset strategico.

Le azioni proposte per l’agricoltura (A) prevedono il coinvolgimento dei giovani agricoltori,

l’ottimizzazione dei processi produttivi locali, il miglioramento delle azioni di governo e

gestione integrata dei fondi al fine di facilitare la sicurezza del territorio e la tutela ambientale, il

miglioramento della qualità del prodotto finale e dell’uso dell'acqua in agricoltura.

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Le azioni proposte per pesca e acquacoltura (PA) sono orientate a valorizzare, creare

occupazione, attrarre i giovani e promuovere l’innovazione in tutte le fasi della filiera dei

prodotti della pesca e dell’acquacoltura, a valorizzare la multifunzionalità del settore ittico, a

rafforzare il ruolo delle comunità di pescatori nello sviluppo locale e nella governance delle

risorse di pesca e attività marittime, a migliorare e valorizzare il patrimonio ambientale e

culturale delle zone di pesca. Al fine di migliore l’operatività alla scala locale della strategia sul

tema specifico, è prevista una forte interazione con il FLAG GAC Chioggia Delta del Po, nella

logica della complementarietà e del coordinamento degli interventi.

Infine, in relazione all’asset strategico ambiente, paesaggio, turismo e cultura (APTC), le

azioni sono orientate alla valorizzazione integrata del patrimonio naturalistico, ambientale e

paesaggistico dell’area, alla riorganizzazione della pianificazione e dell’assetto territorio, alla

valorizzazione e promozione delle risorse turistiche legate alla presenza dell'acqua (nelle tre

tipologie di acque interne, acque di transizione e acque marino costiere), a partire dalla definizione

di target specifici per le diverse forme di turismo.

Sul tema in questione è previsto il collegamento e l’integrazione con le azioni previste per la

mobilità (M), rispetto al trasporto pubblico locale per utenza non sistematica (i turisti), ma

soprattutto per quanto riguarda la mobilità d’acqua e il turismo che alla medesima riferisce (ad es. il

cicloturismo che utilizza le sommità arginali per gli spostamenti e la mobilità slow).

I principali centri di competenza che faciliteranno in generale la realizzazione dell’idea

guida, nonché l’attuazione degli interventi proposti sia in materia di servizi essenziali che di

sviluppo locale, sono dati dai soggetti pubblici e privati in grado di fornire servizi, informazioni,

elaborazioni e contributi tecnici e progettuali negli ambiti tematici di riferimento.

Il principale centro di competenza riconosciuto nell’area è il Consorzio di Bonifica Delta del

Po, in qualità di struttura pubblica individuata dai Sindaci dell’area progetto, come soggetto

responsabile del coordinamento tecnico scientifico dell’area medesima; dall’aprile 2013 funge

inoltre da Segreteria Tecnica e soggetto responsabile del Contratto di Foce. L’ente detiene

informazioni, dati, elaborazioni e fornisce servizi di gestione e manutenzione delle acque interne e

delle acque di transizione di lagune e valli da pesca con delega da parte della Regione del Veneto ed

altri enti preposti anche per la realizzazione di interventi di difesa del litorale e in generale di tutela

e protezione degli ambienti ed ecosistemi riferiti alle acque marino costiere.

Altri centri di competenza attivati sono i soggetti pubblici che hanno competenza in materia di

acque sull’area: Regione Veneto, Distretto Idrografico Padano, Distretto Idrografico Alpi Orientali,

Agenzia Interregionale del Fiume Po (AIPO), Ente Parco Regionale Veneto del Delta del Po, GAL

Polesine Delta del Po, FLAG GAC Chioggia Delta del Po.

Si segnala poi l’Osservatorio Locale per il Paesaggio del Delta del Po, attivato nel settembre

2015, finalizzato a facilitare l’attuazione delle politiche sul paesaggio alla scala locale.

L’Osservatorio è stato individuato come attore chiave a supporto dei Comuni dell’area in merito

alla gestione associata della funzione “pianificazione urbanistica e paesaggistica”.

Altro soggetto di riferimento è l’ULSS 5 Polesine, in particolare la Direzione Distretto Adria 2,

per la competenza tecnica sugli interventi proposti per la salute, nonché per la gestione della banca

dati e il servizio interno di monitoraggio degli indicatori.

Sono interessati inoltre centri di competenza quali Dipartimenti Universitari e Centri di ricerca

per le conoscenze tecnico scientifiche esclusive e le attività di ricerca scientifica di supporto per

l’area sui temi delle strategia, e riportati in Tab.1.

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Fig.3 Sezione Territoriale Tipo area progetto (Fonte: Consorzio di Bonifica Delta del Po)

2. Territorio interessato e associazionismo dei Comuni

L’Area Interna Contratto di Foce interessa l’ambito territoriale dei 7 Comuni di Ariano nel

Polesine, Corbola, Loreo, Porto Tolle, Porto Viro, Rosolina e Taglio di Po, nella porzione orientale

più estrema della Pianura Padano Veneta che si affaccia sul mare Adriatico. L’area è attraversata

dai tratti terminali dei fiumi Adige e Po, oltre che dell’idrovia Fissero-Tartaro-Canalbianco-Po di

Levante (Fig.2).

Si tratta di un territorio “giovane”, generato da un’opera idraulica immane realizzata dalla

Repubblica di Venezia fra il 1600 e il 1604 e nota come “Taglio di Porto Viro”, che diede origine al

Delta del Po moderno. Tanto le acque interne (rami terminali dei fiumi e rete idraulica minore o

“rete di bonifica”), quanto le acque di transizione (valli da pesca e aree lagunari) sono oggetto di

pressioni derivanti dal conflitto per quegli usi produttivi (agricoltura, pesca, turismo) che

rappresentano gli asset su cui la strategia chiede di organizzare gli interventi per lo sviluppo locale.

L’area è costituita da sottobacini idrografici che costituiscono vere e proprie isole indipendenti,

caratterizzate da livelli omogenei di rischio idraulico ed idrogeologico e perimetrate da imponenti

a cque superficiali interne acque di transizione acque marino - costiere fiume, rete irrigua minore, rete di scolo, etc. valli da pesca, lagune, sacche mare

0.00 0.00

- 2 .00 +1 .00

- 2 .00

/ - 4.00

Fig.2 Ortofoto ambito territoriale area progetto (Fonte:

Consorzio di Bonifica Delta del Po)

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arginature che le difendono dall’allagamento, essendo ubicate mediamente a -2m. sotto il livello del

mare con punte fino a - 4,50 m. (Fig. 3). L’area è quindi sottoposta ad espulsione meccanica delle

acque piovane e di quelle di ingressione, attraverso impianti idrovori di sollevamento delle acque,

che hanno costi elevatissimi di energia, con conseguenti oneri per tutte le attività produttive presenti

in loco. E’ quindi evidente che l’area, pur presentandosi con una notevole valenza ambientale e

paesaggistica, di fatto esiste solo grazie alla costante e paziente opera dell’uomo, che storicamente

rende vivibili e produttive terre altrimenti invase dall’acqua. Lo sviluppo locale nell’area progetto è

pesantemente condizionato dalle criticità idrografiche e si fonda sulla capacità della comunità di

gestire le problematiche dell’acqua compatibilmente con gli usi delle risorse territoriali presenti,

come agricoltura, pesca e turismo.

L’agricoltura rappresenta un’importante fonte di reddito per l’economia locale, ma il settore è

minacciato dalla carenza idrica che può derivare da scelte di captazione e prelievo a monte e dal

rischio di risalita del cuneo salino. Tuttavia sono da evidenziare aspetti di eccellenza riferibili alle

produzioni tipiche (Riso del Delta del Po IGP, Radicchio di Chioggia IGP) e a quelle locali delle

colture orticole specializzate, della pioppicoltura ed delle aree a seminativo. Tutte le aziende

agricole, così come le proprietà immobiliari, sono riferite al Consorzio di Bonifica Delta del Po, che

garantisce le attività di scolo ed irrigue.

La pesca nell’area progetto interessa le aree marino-costiere, le aree vallive e soprattutto le aree

lagunari con le pregiate coltivazioni di cozze e di vongole (Cozza di Scardovari IGP). La cura degli

specchi d’acqua e l’attività di allevamento di cozze, vongole ed ostriche è affidata ai privati, mentre

le necessarie ed onerose opere di manutenzione delle bocche lagunari e dei fondali sono affidate a

finanziamenti pubblici, a cui spesso si affianca il contributo locale in forma di cofinanziamento da

parte dei consorzi di pescatori e delle cooperative. L’attività nelle lagune, la più importante realtà

economica del territorio, oggi si deve misurare con cambiamenti organizzativi necessari da un lato a

favorire la penetrazione di mercati stranieri, dall’altro ad operare anche su una filiera corta di

trasformazione locale del prodotto.

La valenza ambientale del territorio è nota: dalle paleo-dune alle aree golenali dei fiumi, dai

rami deltizia valli e lagune, dai cordoni sabbiosi litoranei alle coste. A loro tutela è stato istituito il

Parco Regionale Veneto del Delta del Po, mentre il territorio è stato riconosciuto di recente come

Riserva dell’Uomo e della Biosfera (MAB) dall’Unesco. Il turismo rappresenta una concreta risorsa

economica per l’area progetto, che può integrare l’offerta balneare tradizionale delle spiagge con

itinerari di fruizione di terra e d’acqua. Si tratta in generale di un turismo slow, attratto dal richiamo

delle valenze ambientali e dal carattere rurale del territorio supportato dai servizi di accoglienza e

ricettività agrituristica e rurale sviluppatisi negli ultimi 15 anni.

La presenza di corsi d’acqua e zone umide rende complesso il funzionamento del sistema di

trasporto interno e l’accessibilità all’area. Questo rappresenta un limite allo sviluppo del territorio

allungando i tempi di percorrenza e rendendo faticosi i collegamenti, con criticità che si trasmettono

agli altri servizi (scuola e sanità). La dispersione dei centri abitati crea difficoltà nel raggiungimento

dei plessi scolastici da parte degli studenti, la viabilità influisce sugli orari delle lezioni e sull’offerta

formativa in genere che devono adeguarsi alle possibilità di spostamento degli studenti fuori sede.

La chiusura degli stessi plessi a causa del calo demografico è spesso preceduta dall’istituzione di

pluriclassi. Inoltre, manca nel territorio un’offerta formativa di istituti superiori e professionali,

raggiungibili all’esterno con tempi lunghi ed orari improbi; tutto ciò favorisce l’abbandono della

scuola non appena assolto l’obbligo.

Il problema dei trasporti grava anche sul sistema sanitario. La distanza degli ospedali e la

lentezza nell’ottenere il servizio di ambulanza è molto sentito dalla popolazione locale e questo non

facilita la percezione di sicurezza in una popolazione sempre più anziana. La comunità locale

sopperisce con la creazione di nuovi modelli assistenziali affidati al volontariato, che tuttavia non

riescono a strutturarsi alla scala dell’intera area per mancanza di risorse e di adeguato

coordinamento.

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2.1 Descrizione del Sistema Intercomunale Permanente

L’Area Interna Contratto di Foce presenta una certa complessità dal punto di vista delle

relazioni fra i 7 Comuni che la costituiscono. Non sono presenti Unioni formalizzate e anche

un’ipotesi emersa nel recente passato per l’Unione Isola di Ariano (Comuni di Ariano nel Polesine,

Corbola e Taglio di Po), non ha poi avuto seguito. Nell’area-progetto solo 3 Comuni sono

interessati dalla normativa in materia di gestione associata; fra questi il Comune di Loreo che pur

manifestando necessità di esercizio in gestione associata di alcune funzioni fondamentali, è di fatto

impossibilitato a costruirle con i territori contigui perché esterni all’area progetto o non interessati.

Esistono invece forme associative e convenzioni a “geometria variabile” di esercizio su alcune

funzioni fondamentali (ad es. la Polizia Municipale) e servizi (ad es. la Stazione Unica Appaltante).

Si rilevano inoltre una serie di aggregazioni fra i 7 Comuni (che in alcuni casi interessano

anche Comuni esterni all’area), costruite in relazione a progetti specifici di sviluppo locale come nel

caso delle progettualità dell’Ente Parco e di altri partenariati, quali FLAG GAC Chioggia Delta del

Po e GAL Delta Po, che riferiscono al Community-Led Local Development (CLLD).

I Comuni stanno lavorando alla costruzione di un sistema intercomunale permanente, così

come richiesto dall’Accordo di Partenariato, per migliorare la governance inter-istituzionale alla

scala locale e garantire il raggiungimento dei risultati di lungo periodo degli interventi collegati alla

strategia. Finora sono state valutate possibili funzioni e servizi per l’assolvimento del pre-requisito

SNAI, è stata sottoscritta in data 27/9/2017 la prima convenzione per la gestione associata

della funzione di Protezione Civile ed è in corso di elaborazione la seconda convenzione

riguardante la Polizia Locale la cui sottoscrizione è prevista entro il 31.12.2017.

E’ stato inoltre individuato un sistema intercomunale di relazioni con i Comuni di Adria e di

Chioggia a supporto dei servizi per la mobilità (stazioni ferroviarie della linea Adria-Venezia e

Chioggia-Adria-Rovigo), per la sanità (Direzione Distretto Adria 2 dell’ULSS 5 Polesana) e per le

scuole del Secondo Ciclo.

I Sindaci dei Comuni dell’area hanno costituito un “Tavolo di Coordinamento Permanente

dei Sindaci Area Interna Contratto di Foce”, che ha come portavoce il Sindaco Referente

(Comune di Rosolina) e che ha richiesto alla Regione del Veneto di essere riconosciuto come

“Conferenza dei Sindaci dell’Area Interna Contratto di Foce” (Prot. n.14770 del 22 giugno

2017). Tale riconoscimento comporterà l’attribuzione di un profilo giuridico rafforzativo della

governance dell’area e in grado di facilitare ulteriormente l’attuazione degli interventi che saranno

finanziati. I Sindaci hanno pertanto intrapreso un importante percorso di condivisione, nel

superamento di una secolare tendenza al campanilismo e con l’intenzione di recuperare la fiducia e

il coinvolgimento della comunità locale nelle azioni di sviluppo dell’area.

2.2 Motivazione di scelte di condivisione di Funzioni e Servizi

Per quanto riguarda la gestione associata di funzioni, i Comuni dell’area progetto stanno

lavorando per la condivisione di una serie di funzioni fondamentali e di servizi, regolata a mezzo

Convenzione, di seguito riportata secondo l’ordine del grado di attuazione:

Convenzione attivata: in data 27.09.2017 è stata sottoscritta la Convenzione per la

gestione in forma associata della funzione fondamentale “e) Attività, in ambito comunale, di

pianificazione di protezione civile e di coordinamento dei primi soccorsi”, con decorrenza

immediata e durata quinquennale. Attualmente è in corso di elaborazione il Disciplinare di

Regolamento;

Convenzione in corso di attivazione: è prevista la sottoscrizione entro il 31.12.2017 della

Convenzione per la gestione in forma associata della funzione fondamentale “i) Polizia

municipale e polizia amministrativa locale”. Attualmente è in corso di elaborazione il testo della

Convenzione.

Convenzioni in corso di valutazione ai fini di una eventuale attivazione entro il 31.12.2018:

è in corso di valutazione anche la condivisione di altre due funzioni fondamentali (lettera c) Catasto

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e lettera g) Progettazione e gestione del sistema locale dei servizi sociali ed erogazione delle

relative prestazioni ai cittadini) e alcuni servizi (quali ad es. (i) gestione del personale: contabilità

stipendi, rapporti e pratiche previdenziali e fiscali, contrattazione del lavoro, procedimenti relativi

all'instaurazione del rapporto di lavoro e ai procedimenti disciplinari che comportino

provvedimenti più gravi del richiamo verbale; (ii) Centrale Unica di Committenza CUC;

(iii)Stazione Unica Appaltante SUA; (iv) Centro Elaborazione Dati CED; (v) servizi informatici,

standardizzati ed in rete; (vi) funzioni relative ai servizi sociali, alla pubblica istruzione e alla

cultura con i relativi aggregati ed istituzioni (quali, ad es: case di riposo, RSA, biblioteche,

assistenza sociale e domiciliare, iniziative a favore degli anziani e delle categorie più deboli);

(vii)gestione urbanistica del territorio a livello di programmazione sovracomunale, strumenti

urbanistici generali ed attuativi compresa la pianificazione ambientale e paesaggistica;

(viii)Trasporto Pubblico Locale TPL non sistematico (rivolto soprattutto ad anziani e giovani, ad es.

servizio scuolabus); (ix) servizi per il turismo).

A partire dall’individuazione di funzioni fondamentali e servizi per la gestione associata, nel

soddisfacimento del pre-requisito associativo, i Comuni prevedono di elaborare un più generale

“Piano di Sviluppo dell’Associazionismo” di lungo raggio, organizzato con scenari sequenziali e

in progressione, in modo da poter essere guidati nella fattibilità del nuovo e variegato assetto

associazionistico. Tale piano, che potrà essere approvato dalla Conferenza dei Sindaci entro il 2018,

di fatto rappresenterà il documento di indirizzo e governo della Conferenza dei Sindaci medesima

pensata come “Associazione Intercomunale” permanente sede e strumento per la governance

tecnica e politica della gestione associata di una pluralità di funzioni e servizi.

3. Descrizione degli attori rilevanti

Gli attori territoriali portatori di un interesse in merito all’acqua e alla sua gestione come risorsa

sono stati individuati, mappati e coinvolti nelle attività in funzione del grado di interesse e della

capacità di incidere) esercitato sul processo medesimo. Tali soggetti sono pertanto stati parte attiva

nel percorso di avvio della strategia sull’area, soprattutto sugli ambiti tematici dello sviluppo locale

connessi all’acqua. Ad essi si sono aggiunti altri soggetti intesi come attori rilevanti, soprattutto per

i servizi essenziali, che hanno fornito un contributo importante all’elaborazione delle azioni

proposte nel presente documento.

I protagonisti della strategia sono riportati nella Tab.1 “Attori rilevanti e ruolo nella filiera

cognitiva dell’area” a seguire.

attore missione

ruolo nella strategia dell’area e

strumenti per l’operatività

(filiera cognitiva)

ambito

tematico

strategia

Conferenza dei Sindaci dell’Area Interna

Contratto di Foce Delta del Po (Sindaci Comuni

di Ariano Polesine, Corbola, Loreo, Porto Tolle,

Porto Viro, Rosolina e Taglio di Po)

Partenariato dei Sindaci Area

Interna Contratto di Foce per il coordinamento dell’area progetto

medesima (in corso di

riconoscimento del profilo giuridico come “Conferenza dei Sindaci” da

parte della Regione del Veneto)

Facilitazione nell’attuazione della

Strategia Nazionale Aree Interne

sull’area progetto e nella implicita

realizzazione dell’idea guida

tutti

Cabina di Regia del Contratto di Foce (Regione

del Veneto, Consorzio Bonifica Delta del Po, Distretto Idrografico Padano, Distretto

Idrografico Alpi Orientali, Agenzia

Interregionale fiume Po, Ente Parco Regionale Veneto Delta del Po, GAL Delta del Po, FLAG

GAC Chioggia Delta del Po, Comuni di Ariano Polesine, Chioggia, Corbola, Loreo, Porto Tolle,

Porto Viro, Rosolina, Taglio di Po, Associazione

Polesana Coltivatori Diretti, Confagricoltura e Confederazione Italiana Agricoltori)

Partenariato di soggetti pubblici e

privati aventi competenza e

interessi in materia di acque nell’area progetto, per il

coordinamento iter di processo Contratto di Foce nelle competenze

specifiche di ogni soggetto partner

Facilitazione nell’attuazione dell’idea guida con strumenti operativi di

gestione propria (soprattutto nel caso dei partner istituzionali per quanto

riguarda pianificazione e

programmazione)

sviluppo

locale tutti gli

asset

Regione del Veneto Ente Territoriale autonomo con

poteri legislativi

Supporto alla realizzazione delle

azioni riguardanti i servizi essenziali e

principale sostegno alla realizzazione

delle azioni di sviluppo locale

tutti

Consorzio di Bonifica Delta del Po Ente pubblico dedito a

manutenzione e gestione del

Segreteria Tecnica Contratto di Foce e

Coordinamento Tecnico SNAI tutti

AREA INTERNA CONTRATTO DI FOCE DELTA DEL PO PRELIMINARE DI STRATEGIA

10

sistema irriguo e di scolo, difesa e

sicurezza idraulica. nell’area progetto

nell’area progetto. Supporto strategico

nell’ttuazione dell’idea guida

Ente Parco Regionale Delta del Po

Ente della Regione del Veneto,

istituto con L.R n. 36 /del 1997 per tutelare, recuperare, valorizzare e

conservare i caratteri naturalistici,

storici e culturali del territorio del Delta del Po, per promuovere

attività economiche e per

contribuire a migliorare la qualità di vita delle comunità locali

Facilitazione nella realizzazione delle

azioni riguardanti lo sviluppo locale (soprattutto le azioni riguardanti

Ambiente Paesaggio Turismo e

Cultura APTC), alla luce del ruolo di ente gestore della Riserva di Biosfera

MAB UNESCO e dell’Organismo di

Destinazione Turistica “Po e suo Delta”

sviluppo

locale

tutti asset soprattutto

APTC

FLAG GAC Chioggia Delta del Po

Partenariato pubblico e privato con operatività sull’area progetto

secondo il quadro normativo

regionale e comunitario del FEAMP 2014-2020, per lo sviluppo locale e

partecipativo delle zone costiere

attraverso il settore ittico

Supporto alla realizzazione delle azioni dello sviluppo locale specifiche

dell’asset Pesca ed Acquacoltura (PA)

e Ambiente Paesaggio Turismo e Cultura (APTC). Le azioni PA sono

co-pianificate con il Piano d’Azione

del FALG medesimo

sviluppo

locale

soprattutto asset

Pesca e

Acquacoltura (PA) e

APTC

GAL Polesine Delta del Po

Partenariato pubblico con operatività sull’area progetto

secondo il quadro normativo

regionale e comunitario del FEASR 2014-2020, per lo sviluppo locale e

partecipativo delle zone rurali

attraverso l’agricoltura

Supporto alla realizzazione delle azioni dello sviluppo locale specifiche

dell’asset Agricoltura (A) e Ambiente

Paesaggio Turismo e Cultura (APTC)

sviluppo locale

soprattutto

asset Agricoltura

(A) e

APTC

Provincia di Rovigo (Servizio TPL) Ente Locale Territoriale di area vasta che dipende dalla Regione

Supporto alla realizzazione delle

azioni che riguardano il servizio del

Trasporto Pubblico Locale

Mobilità (M)

Osservatorio Locale per il Paesaggio Delta Po.

Partenariato pubblico riconosciuto da Regione del Veneto per tutelare

e promuovere paesaggio locale ai

sensi della Convenzione Europea (2000)

Supporto alla realizzazione delle

azioni dello sviluppo locale specifiche dell’asset Ambiente Paesaggio

Turismo e Cultura (APTC)

sviluppo locale

tutti asset

soprattutto APTC

Consorzio di Sviluppo Polesine

Partenariato pubblico con

operatività su area provinciale del

Polesine, riconosciuto da Regione

del Veneto per lo sviluppo

sostenibile dei territori (comuni e imprese)

Supporto alla realizzazione delle

azioni dello sviluppo locale,

soprattutto in qualità di soggetto gestore dell’Intesa Programmatica

d’Area “IPA Sistema Polesine”

sviluppo

locale tutti asset

UNESCO

United Nations Educational, Scientific and

Cultural Organization

Agenzia Specializzata delle Nazioni Unite creata per la pace e la

comprensione tra le nazioni.

Facilitazione dell’attuazione dell’idea

guida e della SNAI in generale

attraverso la co-pianificaizone con il Piano d’Azione del MAB (Riserva di

Biosfera) e soprattutto per le iniziative

con i giovani dell’area progetto (Forum giovani MAB)

sviluppo locale

tutti asset

Università di Padova a) Dipartimento di Scienze Storiche

Geografiche e dell'Antichità (DISSGeA)

b) Dipartimento Territorio e Sistemi Agro Forestali (TESAF)

Ente didattico operante nel campo

dell'istruzione terziaria,

della ricerca e delle attività culturali

Supporto tecnico scientifico

all’attuazione delle azioni sull’area progetto: a) temi sviluppo locale ed

elaborazione di politiche di sviluppo

sostenibile; b) temi governo e governance dell’acqua in aree rurali,

elaborazione/sperimentazione modelli

innovativi di gestione delle risorse territoriali e servizi ecosistemici di

terra e d’acqua

sviluppo

locale

tutti asset

ULSS 5 Polesine (Direzione Generale e Distretto Adria 2)

Ente di diritto pubblico strumentale

della Regione Veneto, gestisce

servizi e attività sanitarie socio sanitarie pubbliche nell’ambito

territoriale secondo quanto previsto

dalla normativa vigente.

Supervisione e collaborazione per progettazione azioni “Servizi per la

Salute” (SA), fino all’attuazione e al

monitoraggio. In particolare Ufficio Controllo di Gestione per il

monitoraggio degli indicatori di

risultato sulle azioni specifiche finanziate.

Salute (SA)

Case di Riposo area progetto Soggetti privati convenzionati con il

pubblico

Supporto nell’attuazione delle azioni

Salute (SA) soprattutto degli

interventi a conclusione percorsi organizzativi e strumenti per la

gestione della post acuzie e cronicità.

Salute

(SA)

Istituti Comprensivi area progetto (n.5) e fuori

area

Organismi pubblici che riuniscono in una stessa organizzazione scuole

infanzia, primaria e secondaria di

primo grado, vicine fra loro come collocazione nel territorio

Facilitazione nell’attuazione delle

azioni riguardanti i servizi per la

Scuola (SC)

Scuola

(SC)

AREA INTERNA CONTRATTO DI FOCE DELTA DEL PO PRELIMINARE DI STRATEGIA

11

Conservatorio Musicale “A.Buzzolla” di Adria

Scuola specializzata nello studio

della musica dalla secondaria di primo grado

Supporto nell’attuazione delle azioni

riguardanti i servizi per la Scuola (SC)

Scuola

(SC)

Ufficio Scolastico Regionale e Ufficio

Scolastico Provinciale

Uffici periferici MIUR, operanti

rispettivamente su area regionale e

provinciale (provincia Rovigo)

Supporto nell’attuazione delle azioni riguardanti i servizi per la Scuola (SC)

Scuola (SC)

INDIRE

Istituto Nazionale di Documentazione,

Innovazione e Ricerca Educativa Ente di ricerca del MIUR

Facilitazione nell’attuazione delle azioni riguardanti i servizi per la

Scuola (SC)

Scuola

(SC)

Pro Loco area progetto

Associazioni locali, nate con scopi

di promozione e sviluppo del

territorio

Supporto nell’attuazione delle azioni riguardanti i servizi per la Scuola (SC)

Scuola (SC) e

sviluppo

locale asset APTC

CCIAA Rovigo Venezia Delta Lagunare

Ente che associa le imprese del

territorio compreso fra le province di Rovigo e Venezia per tutelare

gli interessi collettivi, creare

opportunità di affari e prestare loro eventuali altri servizi

Supporto nell’attuazione delle azioni

riguardanti lo sviluppo locale

sviluppo

locale tutti asset

Azienda Mercati Ortofrutticoli di Lusia e Rosolina (ed eventuali altre Aziende Mercati

fuori area progetto)

Azienda speciale della CCIAA Rovigo Venezia Delta Lagunare

operante sull’area progetto

Supporto nell’attuazione delle azioni riguardanti lo sviluppo locale nello

specifico dell’Agricoltura (A)

sviluppo

locale asset

Agricoltura (A)

Associazioni di Categoria Agricole operanti

sull’area progetto

Associazione che rappresenta e

tutela gli interessi della

categoria produttiva del settore agricolo

Supporto nell’attuazione delle azioni

riguardanti lo sviluppo locale nello specifico dell’Agricoltura (A) e

dell’Ambiente Paesaggio Turismo

Cultura (APTC)

sviluppo

locale asset Agricoltura

(A) e

APTC

Associazioni di Categoria Settore Ittico operanti

sull’area progetto

Associazione che rappresenta e

tutela gli interessi della

categoria produttiva del settore ittico

Supporto nell’attuazione delle azioni

riguardanti lo sviluppo locale nello specifico della Pesca e Acquacoltura

(PA) e dell’Ambiente Paesaggio

Turismo Cultura (APTC)

sviluppo locale asset

Pesca e

Acquacoltura (PA) e

APTC

Associazioni e ONLUS varie (es. categoria

sociale e culturale) operanti sull’area progetto

Ente costituito da un insieme di persone fisiche o giuridiche

legate dal perseguimento di scopo

comune sull’area progetto

Supporto nell’attuazione di tutte le

azioni riguardanti i servizi essenziali e lo sviluppo locale

tutti

Operatori economici vari (es. servizi di

trasporto, navigazione interna turistica e

commerciale) operanti sull’area progetto

Soggetti privati autorizzati ad operare nei vari settori produttivi

sull’area progetto

Supporto nell’attuazione di tutte le azioni riguardanti i servizi essenziali e

lo sviluppo locale

tutti

Tab.1 Attori rilevanti e ruolo nella filiera cognitiva dell’area (Fonte propria)

4. Risultati attesi, interventi e tempistica

Come più volte richiamato, peculiarità e problematiche connesse al carattere idrografico

dell’Area Interna Contratto di Foce sono gli elementi che hanno portato alla definizione dell’idea

guida e hanno orientato/condizionato la discussione sul territorio, rispetto ai risultati attesi e ai

possibili interventi in materia sia di servizi essenziali che di sviluppo locale. Le azioni individuate e

proposte da parte degli attori territoriali, sono state dai medesimi riconosciute come necessarie al

fine di invertire le tendenze negative in atto e raggiungere gli obiettivi espressi come risultati attesi.

In merito ai servizi per la salute (SA), gli ambiti tematici di azione individuati sono:

SA1) Percorsi organizzativi e strumenti per la gestione della post acuzie e cronicità. L’azione prevede la messa a sistema dal punto di vista informativo ed organizzativo di tutta

l’offerta legata ai percorsi ospedale-territorio e territorio-territorio, e la definizione di strumenti per

la gestione della post acuzie e cronicità. Tale azione potrà garantire una solida filiera assistenziale

calibrata sui bisogni del paziente (e della sua famiglia) nelle diverse realtà in cui esso si può trovare,

facilitandone il reinserimento nella quotidianità. L’azione sarà orientata secondo due tipologie di

intervento: una, più “operativa”, riferita al percorso clinico nel momento in cui il paziente è

dimissionabile (ad es. attraverso un software specifico e sulla base dei flussi informativi esistenti);

la seconda, più “organizzativa”, finalizzata all’efficientamento del servizio (ad es. attraverso mappe

elaborate in collaborazione con le amministrazioni comunali e sulla base delle reali dimensioni e

peculiarità territoriali).

AREA INTERNA CONTRATTO DI FOCE DELTA DEL PO PRELIMINARE DI STRATEGIA

12

SA2) Creazione di un polo clinico per il trattamento dei disturbi comportamentali

dall’infanzia all’età adulta. Tale azione è intesa come gemmazione dei servizi di consultorio

familiare e di neuropsichiatria previsti e attivi, e dell’area della disabilità, attualmente carenti.

L’azione diventa altresì parte del percorso clinico offerto al paziente in un’ottica generale di

miglioramento qualitativo dell’operatività quotidiana del servizio sanitario nell’area. L’intervento

consentirà di dare risposta ai problemi di carattere socio sanitario cresciuti esponenzialmente negli

ultimi anni (ad es. disturbi dello spettro autistico) e che non trovano adeguate strutture di

accoglienza e trattamento non solo nell’area in oggetto ma in generale nell’intero territorio

regionale. Dette problematiche di fatto impattano in maniera consistente sui 7 Comuni dell’area

progetto, anche da un puto di vista economico finanziario, oltre che sulle famiglie che spesso

vivono delicate condizioni di allontanamento ed estrema fragilità. L’assenza di strutture dedicate

costringe lo spostamento di minori in altre Regioni, con difficoltà maggiore nel recupero anche

della relazione familiare.

SA3) Implementazione di un modello di teleconsulto/teleassistenza per la medicina di

gruppo integrata L’azione prevede l’inserimento di figure specialistiche per il trattamento di

patologie riconosciute prioritarie nell’area progetto e a completamento del percorso clinico del

paziente nella filiera assistenziale sul territorio. Gli ambiti dell’implementazione sono cardiologia e

broncopneumopatia, alla luce dell’alto tasso di anzianità dell’area e delle prevalenti malattie

respiratorie riconosciute. Nello specifico, l’azione prevede l’inserimento nel servizio di figure

specialistiche, come il cardiologo e lo pneumologo, con la possibilità di eseguire in remoto

elettrocardiogrammi e spirometrie. La stessa modalità è utilizzata anche in altri ambiti di azione,

come ad es. SA1 e SA4.

SA4) Potenziamento della rete di emergenza e urgenza con progetti di mobilità

integrata e sperimentazione di sistemi innovativi ad integrazione di strutture e servizi

esistenti, con integrazione anche con mobilità e accessibilità d’acqua, alla luce del particolare

assetto idrografico dell’area.

Gli ambiti tematici di azione sui servizi per la scuola (SC), sono di seguito descritti:

SC1) Realizzazione di un campus diffuso e ambienti di apprendimento allargato per

collegare i diversi plessi di ogni istituto comprensivo dell’area che tendono a lavorare in maniera

autonoma ed isolata, per la difficoltà di comunicazione e distanza fisica. In particolare l’azione

prevede di facilitare l’operatività delle pluriclassi presenti, e di favorire l’apertura della scuola

in orario pomeridiano per un generale miglioramento e arricchimento dell’offerta formativa

derivante dal mettere in contatto i ragazzi per la didattica ordinaria del mattino e per quella in orario

extra-scolastico del pomeriggio (ad es. con attività laboratoriali). Un ambiente di apprendimento

allargato e basato sula sperimentazione di approcci didattici innovativi, può consentire l’evoluzione

della pluriclasse in “classe aperta” ai diversi plessi e condividere progetti e attività, lavorando come

monoclasse e caratterizzandosi nell’offerta didattica e nel miglioramento generale del servizio.

L’attività pomeridiana favorisce l’aggregazione giovanile, contrastando la solitudine e sostenendo

la conciliazione dei tempi di vita e lavoro per le famiglie. Tale servizio pomeridiano in ambito di

efficacia ed efficienza del progetto, potrà far leva ad es. sull’ottimizzazione del servizio di

scuolabus fra i Comuni dell’area per risparmiare risorse da ridestinare ad es. alla copertura delle

attività pomeridiane.

L’azione si attua in relazione di continuità fra primo e secondo ciclo scolastico (curricolo

verticale) al fine di far diventare il lavoro di rete un modus operandi.

SC2) Progetto di orientamento sul curricolo verticale nel passaggio dal primo al secondo

grado della scuola secondaria, per avvicinare i giovani al territorio, alle sue vocazioni lavorative

ed alle sue eccellenze. L’azione consente di sviluppare un rapporto positivo con il territorio,

interessando i giovani a formarsi sull’area, capitalizzando le competenze e facilitando nuove

relazioni professionali con il settore produttivo e il tessuto socio economico locale che riferiscono

ad agricoltura, pesca e turismo.

AREA INTERNA CONTRATTO DI FOCE DELTA DEL PO PRELIMINARE DI STRATEGIA

13

Tale azione consente inoltre di tutelare l’offerta formativa ad es. rispetto alle problematiche

derivabili dal turnover dei docenti, oltre che contrastare la dispersione scolastica.

SC3) Potenziamento di iniziative di alternanza scuola/lavoro come modello di educazione

all'imprenditorialità. L’azione riguarda in particolare il secondo ciclo scolastico, e prevede la

sperimentazione di nuovi indirizzi, quali web marketing e nuove tecnologie applicate al territorio,

nei settori produttivi dell’area (agricoltura, pesca e turismo), sulla base di analisi dei fabbisogni

formativi e occupazionali delle imprese presenti sull’area medesima. Tale azione mira a contrastare

il problema della dispersione scolastica e a facilitare una riqualificazione professionale costruita

sulla vocazione del territorio. Con la presente azione saranno pertanto capitalizzati e valorizzati

“saper fare” e mentalità d’impresa locali, collegandoli all’uso di approcci e strumenti innovativi.

Seppur calibrata sul secondo ciclo scolastico, anche la presente azione valorizza il collegamento con

il primo ciclo e supporta l’eventuale passaggio all’università (curricolo verticale), per aumentare la

percentuale – attualmente molto bassa - di studenti dell’area che continuano il percorso formativo in

ambito accademico.

SC4) Progetto per la messa in rete degli istituti comprensivi dell’area su tematiche di

interesse comune, per la realizzazione di attività extra-curricolari condivise e per la

valorizzazione delle competenze trasversali come strumento di rafforzamento delle competenze

chiave. L’azione punta in generale a valorizzazione le peculiarità dell’area e quello che può

invogliare bambini e giovani al fine di ridurre l’isolamento, aumentare il coinvolgimento e

migliorare i livelli di apprendimento di base. L’azione favorisce la relazione di continuità fra il

primo e il secondo ciclo scolastico (curricolo verticale). Tra i temi previsti, la capitalizzazione ed

esportazione di progetti sperimentati quali i Progetti “Pro Loco junior” e “Protezione Civile junior”

dell’IC. Porto Viro, l’integrazione e il potenziamento dell’indirizzo musicale quale eccellenza del

territorio, l’integrazione delle competenze linguistiche e tecnologiche, iniziative per la legalità i

diritti umani, le pari opportunità e la cittadinanza attiva.

SC5) Creazione di un gruppo unico di progetto inter-scolastico d’area vasta per la

partecipazione ai PON, con formazione di insegnanti e DSGA. Tale azione favorisce la

centralizzazione degli aspetti amministrativi legati alla partecipazione a bandi tipo i PON, sul

modello ad es. di un “ufficio di piano” per i DSGA che se ne occupano e in generale per la

formazione di una rete operativa fra insegnanti e docenti sui progetti e sulle procedure di

presentazione delle istanze di finanziamento.

Gli ambiti di azione individuati per il servizio di mobilità (M), sono di seguito descritti:

M1) Riorganizzazione della mobilità sistematica (Casa-Studio e Casa-Lavoro) con

centralizzazione del servizio di scuolabus ed appalto unico del servizio a livello inter-

comunale. Tale recupero potrà tradursi ad esempio a favore della creazione di corse in fascia

pomeridiana per i giovani (a supporto delle azioni per il servizio della scuola) e in generale a

compensare un servizio che attualmente è carente e si limita al solo ingresso-uscita. L’azione è tesa

a consentire il potenziamento del collegamento alle linee di forza del TPL con sperimentazione di

soluzioni migliorative ed anche innovative. L’intervento prevede inoltre il potenziamento dei servizi

di trasporto pubblico ferroviario sulla tratta Chioggia Adria Rovigo, anche attraverso interventi

infrastrutturali e tecnologie innovative, rinnovo del materiale rotabile, promozione della biglietteria

elettronica integrata con altre le azioni).

M2) Messa in rete delle esperienze di taxi sociale per il recupero di efficienza, a favore

soprattutto del trasporto delle persone anziane e nuclei fragili, in modo da garantire equità e

qualità di vita all’intera famiglia. L’azione comprende inoltre la valutazione ed eventuale

sperimentazione di servizi innovativi calibrati sull’utenza prescelta e sistemi di trasporto flessibili

non convenzionali.

M3) Studio di fattibilità sui fabbisogni di mobilità e di intermodalità di terra e d’acqua

per utenza non sistematica. Tale utenza interessa innanzitutto i giovani residenti in frazioni

marginali, gravati da isolamento e limitazione alla vita sociale. Risultano interessati in generale i

cittadini che si muovono per svago, acquisti, visite mediche, etc. ma anche e soprattutto i turisti che

AREA INTERNA CONTRATTO DI FOCE DELTA DEL PO PRELIMINARE DI STRATEGIA

14

in termini di flussi e presenze sull’area aumentano considerevolmente nella stagione estiva (turismo

balneare). Il turismo risulta fortemente penalizzato negli spostamenti verso i luoghi di interesse

presenti sull’area, comprese le spiagge, a fronte delle alte potenzialità di offerta turistica e di una

domanda che non riesce così a strutturarsi adeguatamente. L’azione prevede la verifica, anche con

gli enti di governo preposti (Genio Civile, Autorità di Bacino, AIPO), della possibile

riconfigurazione del sistema di intermodalità acqua-gomma, che risulterebbe di forte

caratterizzazione ed attrazione per l’area anche in ottica turistica.

Gli ambiti tematici di azione per lo sviluppo locale agricoltura (A), sono i seguenti:

A1) Sostenere l'imprenditorialità giovanile in agricoltura a partire dal passaggio

generazionale nella conduzione dell’azienda agricola, al sostegno per investimenti funzionali al

miglioramento delle prestazioni e della sostenibilità globale dell’azienda medesima, fino ad

investimenti nella creazione e sviluppo della diversificazione. In merito alla diversificazione

l’azione prevede la facilitazione nella costruzione di reti con altri settori come ad es. la pesca e il

turismo, oltre che con altri servizi come la mobilità, la salute e la scuola.

A2) Migliorare le strategie di concorrenzialità dei prodotti locali e delle coltivazioni con

supporto alla costruzione di economie circolari, potenziamento della filiera corta e

incentivazione alla trasformazione in loco, alla distribuzione agevolata per il circuito locale

(compresa la ristorazione) e funzione di una maggiore riconoscibilità anche sui mercati.

L’azione prevede progetti integrati di filiera e progetti integrati agroambientali, oltre a formazione

ed aggiornamento per i beneficiari finali.

A3) Predisporre una piattaforma integrata e strumenti innovativi per la raccolta, gestione

e archiviazione dei dati in agricoltura (e nei settori produttivi in genere) ed il loro

aggiornamento dinamico (sul modello dei “big data”). La tecnologia in questo senso può aiutare

agricoltori, pescatori e operatori economici nella gestione e pianificazione efficace delle attività

grazie alla conoscenza di un numero sempre maggiore di informazioni e al dialogo con sistemi di

terze parti ad es. attraverso web. Per quello che riguarda l’acqua, la piattaforma potrà facilitare

l’individuazione di una “regia unitaria” per la gestione della risorsa in relazione agli usi produttivi e

ad altri usi antropici, consentendo rilevanti contenimenti nei consumi.

A4) Realizzare una campagna di educazione alimentare nelle scuole e nei centri di

assistenza alle famiglie in co-pianificazione con le aziende agricole locali e ad integrazione di

alcune delle azioni previste nei servizi per la salute (ad es. SA1) e per la scuola (ad es. SC1).

Gli ambiti tematici d’azione per lo sviluppo locale pesca e acquacoltura (PA), sono i seguenti:

PA1) Sviluppo e innovazione delle filiere e dei sistemi produttivi locali (agro-alimentari,

artigianali e manifatturieri, produzioni ittiche). Tale azione prevede in generale di favorire la

diversificazione economica e sociale delle attività collegate al settore ittico. Saranno INOLTRE

identificate le aree di diversificazione del prodotto (es. nicchie di qualità ad alto valore a agro-

alimentare) e sarà favorita la creazione di reti specifiche di produzione e conferimento a mercati

dedicati, con particolare rilievo per la trasformazione e distribuzione locale.

PA2) Valorizzare e gestire le risorse umane, ambientali e naturali attraverso le attività di

pesca e acquacoltura per rafforzare il ruolo delle comunità locali nello sviluppo locale (soprattutto

giovani e donne) nonché per migliorare e sfruttare secondo criteri di sostenibilità il patrimonio

connesso, inclusi gli interventi volti a mitigare i cambiamenti climatici. Tale azione, che vede il

coinvolgimento del FLAG GAC Chioggia Delta del Po, prevede inoltre la definizione di strumenti

di incentivazione dei servizi ambientali ed eco sistemici, l’elaborazione e sperimentazione di un

nuovo modello di vivificazione delle acque di transizione secondo criteri di sostenibilità, l’avvio di

start up per l’attivazione di economie circolari e di valorizzazione turistica legata alla pesca.

Gli ambiti tematici di azione per lo sviluppo locale ambiente, paesaggio, turismo e cultura

(APTC), sono i seguenti:

AREA INTERNA CONTRATTO DI FOCE DELTA DEL PO PRELIMINARE DI STRATEGIA

15

APTC1) Integrare la mobilità turistica con il completamento di percorsi ciclabili e la

predisposizione di attracchi turistici per la mobilità d’acqua, l’intermodalità e l’interscambio

terra acqua. L’azione prevede forme di collaborazione fra soggetti pubblici e privati che potranno

essere co-pianificate con gli altri enti del territorio aventi competenza in materia.

APTC2) Elaborazione di un piano di comunicazione e marketing territoriale che integri

nelle proposte turistiche esistenti azioni di promozione del patrimonio culturale e naturalistico

connesso alle attività produttive che hanno fatto l’ambiente e il paesaggio dell’area (es.

agricoltura e pesca) in riferimento alle vie terra e d’acqua.

APTC3) Favorire la rete fra i servizi di accoglienza diffusa esistenti e rafforzare lo

sviluppo di nuova imprenditorialità, soprattutto nei giovani, anche sulla base di modelli

innovativi di accordo e collaborazione.

Le azioni proposte vengono di seguito riportate sotto forma di tabella (Tab.2), i singoli risultati

attesi e i relativi indicatori di risultato ragionati in funzione delle azioni fattibili. Per arrivare ad

affinare maggiormente la definizione della strategia, in taluni casi sono stati considerati risultati

attesi e indicatori più specifici (o “territoriali”) calibrati sull’area in relazione all’idea guida. Al fine

di garantire maggiore efficacia ed efficienza nella distribuzione delle risorse, e in generale

nell’attuazione concreta della SNAI sul territorio, in tabella sono stati considerati anche gli attori

pubblici e privati afferenti alla “filiera cognitiva locale” (fra cui alcuni degli attori rilevanti riportati

nel paragrafo precedente) e un orizzonte temporale di realizzazione. In particolare i soggetti indicati

nella filiera, per conoscenza e competenza sul tema specifico, assumono ruolo di “strumenti

operativi” a supporto e facilitazione nell’attuazione dell’azione medesima e quindi della strategia

alla scala locale.

SERVIZI PER LA SALUTE (SA)

RISULTATO ATTESO INDICATORE RISULTATO AZIONI FILIERA COGNITIVA LOCALE TEMPI

[AP] RA 9.3 Aumento/

consolidamento/

qualificazione dei servizi di cura socio-educativi rivolti

ai bambini e dei servizi di

cura rivolti a persone con limitazioni dell’autonomia e

potenziamento della rete infrastrutturale e dell’offerta

di servizi sanitari e

sociosanitari territoriali

- [DIAGNOSTICA AI] Tasso di

ospedalizzazione evitabile

SA1) Percorsi organizzativi e strumenti per la gestione

della post acuzie e cronicità

ULSS 5 Polesine, Direzione Distretto Adria 2, Ufficio Controllo di Gestione, Centro Elaborazione Dati, altre strutture convenzionate e

private che operano nel sociale presenti sul territorio

medio

SA2) Creazione polo clinico per trattamento disturbi

comportamentali

ULSS 5 Polesine, Direzione Distretto Adria 2, ONLUS e Associazioni locali, operatori dei servizi sociali, operatori economici nelle eventuali

attività realizzabili sul territorio

breve

- [LOCALE] % di cittadini che hanno usufruito

di servizi di telemedicina.

SA3) Implementazione di un modello di

teleconsulto/teleassistenza per la medicina di gruppo

integrata

ULSS 5 Polesine, Direzione Distretto 2, medici specialisti (ad es.

cardiologo e pneumologo), Centro Elaborazione Dati breve

- [DIAGNOSTICA AI] Intervallo Allarme -

Target) SA4) Potenziamento della rete di emergenza e urgenza

ULSS 5 Polesine, Direzione Distretto Adria 2, 118 Pronto Soccorso,

Vigili del Fuoco, Croce Verde e degli altri enti riconosciuti, associazioni locali, operatori della navigazione turistica

breve

SERVIZI PER LA SCUOLA (SC)

RISULTATO ATTESO INDICATORE RISULTATO AZIONI FILIERA COGNITIVA LOCALE TEMPI

[AP] RA 10.8 Diffusione della

società della conoscenza nel

mondo della scuola e adozione di approcci didattici innovativi

- [AP] Disponibilità di nuove tecnologie per fini

didattici SC1) Campus diffuso e ambienti di apprendimento

allargato per collegare i diversi plessi

Istituti Comprensivi area progetto, Ufficio Scolastico Provinciale e Regionale, Provincia di Rovigo (Servizio TPL), ONLUS e

associazioni varie, operatori economici

breve

[AP] RA 10.1 Riduzione del

fallimento formativo precoce e della dispersione scolastica e

formativa

- [AP] Tasso di abbandono alla fine del primo anno delle scuole secondarie superiori

SC2) Progetto di orientamento sul curricolo verticale

nel passaggio dal primo al secondo grado della scuola

secondaria

Istituti Comprensivi area progetto e altri IICC per il Secondo Ciclo,

CUR, Scuola Secondaria, Ufficio Scolastico Provinciale e Regionale,

ONLUS e associazioni varie

medio

[AP] RA 10.6 Qualificazione

dell’offerta di istruzione e formazione tecnica e

professionale

- [CENTRO] Inserimenti nel mondo del lavoro. SC3) Potenziamento di iniziative di alternanza

scuola/lavoro

Istituti Comprensivi area progetto, Ufficio Scolastico Provinciale e

Regionale, Ente Parco Delta del Po, Enti di Formazione, ONLUS e

associazioni varie, operatori economici locali

medio

[AP] RA 10.2 Miglioramento delle competenze chiave degli

allievi

- [AP] Test Invalsi: punteggio medio (e

deviazione standard) del test SC4) Progetto per la messa in rete degli istituti

comprensivi dell’area per attività extra-curricolari

Istituti Comprensivi area progetto, e altri IICC, Conservatorio

Musicale di Adria, rete Pro-Loco, Protezione Civile, Cabina di Regia Contratto di Foce

breve

Miglioramento della capacità

di auto sostenibilità della scuola

- [LOCALE} Tasso di successo nella

partecipazione a bandi PON (Nr. di PON approvati su quelli presentati)

SC5) Creazione di un gruppo unico di progetto inter-

scolastico d’area vasta per la partecipazione ai PON Istituti Comprensivi area progetto, supporto esterno di esperti dedicati medio

SERVIZI PER LA MOBILITA’ (M)

RISULTATO ATTESO INDICATORE RISULTATO AZIONI FILIERA COGNITIVA LOCALE TEMPI

Miglioramento della mobilità

da, per e entro le aree interne al fine di rendere più

accessibili i servizi sul

territorio.

- [LOCALE] Indice di utilizzazione del TPL per

tipologia di mezzo utilizzato con esclusione del

ferroviario M1) Riorganizzazione della mobilità sistematica

Comuni area progetto, Provincia di Rovigo (Servizio TPL), Regione

del Veneto (Direzione Mobilità e Trasporti – UO Mobilità), Aziende

di Trasporto Pubblico, Sistemi Territoriali Spa, Aziende private

medio

- [LOCALE] Grado di soddisfazione dei

passeggeri dell’area per tipologia di mezzo di

trasporto M2) Messa in rete delle esperienze di taxi sociale

Comuni area progetto, Provincia di Rovigo (Servizio TPL), Regione

del Veneto (Direzione Mobilità e Trasporti – UO Mobilità), Aziende

di Trasporto Pubblico, Aziende private, ONLUS e associazioni

breve

- [LOCALE] Indicatore di quota modale dei

diversi mezzi di trasporto (auto, tpl, bici, piedi, barca)

M3) Studio di fattibilità sui fabbisogni di mobilità ed

intermodalità di terra e acqua

Comuni area progetto, Provincia di Rovigo (Servizio TPL), Regione del Veneto (Direzione Mobilità e Trasporti – UO Mobilità), Aziende

di Trasporto Pubblico, Sistemi Territoriali Spa, Operatori locali (es. turismo fluviale e navigazione)

medio

AREA INTERNA CONTRATTO DI FOCE DELTA DEL PO PRELIMINARE DI STRATEGIA

17

SVILUPPO LOCALE AGRICOLTURA (A)

RISULTATO ATTESO INDICATORE RISULTATO AZIONI FILIERA COGNITIVA LOCALE TEMPI

[AP] RA 8.1 Aumentare

l’occupazione dei giovani

- [AP] Imprenditorialità giovanile (titolari di imprese individuali con meno di trent’anni in

percentuale sul totale)

A1) Sostegno all'imprenditorialità giovanile in

agricoltura

Cabina di Regia Contratto di Foce, Associazioni di categoria

(Coldiretti, Confagricoltura, CIA), GAL Polesine Delta Po medio

AP] RA 3.3 Consolidamento,

modernizzazione e diversificazione dei sistemi

produttivi territoriali

- Specializzazione/diversificazione produttiva delle imprese dell’area

A2) Migliorare le strategie di concorrenzialità dei

prodotti locali e delle coltivazioni

Cabina di Regia Contratto di Foce, Associazioni di categoria

(Coldiretti, Confagricoltura, CIA), GAL Polesine Delta Po, Operatori Locali, altre Associazioni, Ristoratori, CCIAA Rovigo Venezia Delta

Lagunare, Azienda Mercati Rosolina

medio

[AP] RA 2.2

Digitalizzazione dei processi

amministrativi e diffusione di

servizi digitali pienamente interoperabili

- [AP] Utilizzo dell’e-government da parte delle

imprese (imprese che inviano dati in % sul totale

delle imprese

A3) Predisporre una piattaforma integrata e strumenti

innovativi per la raccolta, gestione e archiviazione dei

dati in agricoltura

Cabina di Regia Contratto di Foce, Consorzio di Bonifica Delta del Po, Associazioni di categoria (Coldiretti, Confagricoltura, CIA)

lungo

[LOCALE] Rafforzamento

della partecipazione attiva

dei cittadini allo sviluppo sociale ed economico dei

territori

- [LOCALE] Cittadini che partecipano attivamente alla campagna (Nr cittadini che

partecipano attivamente alla campagna in %sulla

popolazione)

A4) Realizzazione di una campagna di educazione

alimentare nelle scuole e nei centri di assistenza alle

famiglie

Comuni area progetto, Istituti Comprensivi area progetto, ULSS 5 Polesana (Distretto Adria), Associazioni di categoria (Coldiretti,

Confagricoltura, CIA), Ente Parco, GAL Polesine Delta Po, Enti di

Ricerca accreditati

breve

SVILUPPO LOCALE PESCA E ACQUACOLTURA (PA)

RISULTATO ATTESO INDICATORE RISULTATO AZIONI FILIERA COGNITIVA LOCALE TEMPI

[AP] RA 3.3

Consolidamento, modernizzazione e

diversificazione dei sistemi

produttivi territoriali

- [DIAGNOSTICA AI] Incidenza delle aziende

con produzioni DOP e/o IGP PA1) Sviluppo e innovazione delle filiere e dei sistemi

produttivi locali

Cabina di Regia Contratto di Foce, FLAG GAC Chioggia Delta del Po, Organizzazione di Produttori, Consorzi, Cooperative, Imprese di

pesca e acquacoltura, Operatori economici collegati al settore ittico

medio

[AP] RA 6.4 Mantenimento e miglioramento della qualità

delle acque

- AP] Corpi idrici in buono stato di qualità PA2) Valorizzare e gestire le risorse umane,

ambientali e naturali attraverso le attività di pesca e

acquacoltura

Cabina di Regia Contratto di Foce, FLAG GAC Chioggia Delta del Po, Organizzazione di Produttori, Consorzi, Cooperative, Imprese di

pesca e acquacoltura, Operatori economici collegati al settore ittico

breve

SVILUPPO LOCALE AMBIENTE PAESAGGIO TURISMO E CULTURA (APTC)

RISULTATO ATTESO INDICATORE RISULTATO AZIONI FILIERA COGNITIVA LOCALE TEMPI

[AP] RA 68

Riposizionamento competitivo della

destinazione turistica

[AP] Tasso di turisticità (Giornate di presenza nel complesso degli esercizi ricettivi per abitante)

APTC1) Integrare la mobilità turistica con percorsi

ciclabili, attracchi turistici, inter modalità e

interscambio terra acqua

Cabina di Regia Contratto di Foce, Ente Parco Delta del Po,

Organismo di Destinazione Turistica, GAL Polesine Delta del Po, FLAG GAC Chioggia Delta del Po, CONSVIPO, Operatori economici

del settore

medio

APTC2) Piano di comunicazione e marketing

territoriale

Cabina di Regia Contratto di Foce, Ente Parco Delta del Po,

Organismo di Destinazione Turistica, GAL Polesine Delta del Po, il FLAG GAC Chioggia Delta del Po, CONSVIPO, Operatori economici

del settore

medio

APTC3) Favorire la rete fra i servizi di accoglienza

diffusa esistenti e rafforzare lo sviluppo di nuova

imprenditorialità

Cabina di Regia Contratto di Foce, Sistema Museale Provinciale, , Organismo di Destinazione Turistica, GAL Polesine Delta del Po, il

FLAG GAC Chioggia Delta del Po, CONSVIPO, Operatori economici

del settore

breve

Tab.2 Azioni proposte per la strategia dell’Area Interna Contratto di Foce (Fonte propria)

5. Requisiti necessari, regionali e nazionali, per l’efficacia della Strategia

Il confronto sugli ambiti tematici di intervento fra gli attori rilevanti nelle varie fasi dell’iter di

processo, con riferimento inoltre a quanto emerso dalla scouting sul territorio preliminare

all’elaborazione del presente documento, si riconoscono di fondamentale importanza le questioni di

seguito elencate che necessitano di una soluzione condivisa e chiara da parte regionale e nazionale

al fine di dare fattibilità e seguito concreto alle azioni proposte. Tali questioni riguardano:

- lo sviluppo locale nell’Area Interna Contratto di Foce è condizionato dall’operatività

sull’ambito tematico della pesca ed acquacoltura a cui non corrisponde un riconoscimento diretto

nella SNAI. Tale complementarietà è stata indicata nel Piano di Azione del FLAG GAC Chioggia

Delta del Po (che opera con fondi FEAMP), senza però che vi sia una esplicita posta finanziaria

assegnata ad azioni in ambito SNAI. La mancata partecipazione del FEAMP al finanziamento di

SNAI implica, per un’area come questa, dovere escludere un importante ambito per lo sviluppo

produttivo;

- lo sviluppo locale dell’area negli asset strategici individuati, che riferiscono ad agricoltura,

pesca, ambiente, paesaggio e turismo, è connesso alle azioni di difesa idraulica e manutenzione del

territorio da parte dei soggetti preposti e con riferimento a finanziamenti esterni a SNAI;

- la realizzabilità dei servizi ecosistemici ed ambientali proposti dall’area (ricerca e

sperimentazione) è condizionata dal riconoscimento normativo dei servizi medesimi nonché

dall’individuazione di risorse nell’ambito dei programmi strategico finanziari regionali o nazionali;

- la banda ultra larga è da intendersi come misura strutturale di contesto, in coerenza con le

linee guida indicate dall’Agenda Digitale del Veneto.

Inoltre l’Area Interna Contratto di Foce intende intessere una ampia rete di relazioni con altre

aree interne su una serie di tematiche ed ambiti comuni, finalizzata allo scambio di buone pratiche

ed a favorire la cooperazione interterritoriale. Tra i temi di interesse:

(i) valorizzazione di “ambiente, paesaggio e turismo” (che può vedere interessate l’AI Basso

Ferrarese, accomunata dalla gestione alla scala interregionale del Parco naturale del Delta del Po e

la Riserva di Biosfera MAB Unesco);

(ii) valorizzazione di “pesca ed acquacoltura” (che apre alle AAII Basso Ferrarese, Antola

Tigullio e Garfagnana, alle prese con la possibilità di finanziare in strategia azioni di acquacoltura e

di pesca sportiva e marittima);

(iii) “gestione delle acque interne”, che apre sulle AAII del distretto idrografico padano, sulla

sperimentazione di processi e servizi ecosistemici monte-valle;

(iv) modalità operative legate alla “compresenza di SNAI e contratto di fiume” (che apre alle

AAII Sud Ovest Orvietano, Simeto, Basso Appennino Pesarese e Anconetano, Valtellina).

L’effettiva nascita ed il consolidamento di una o più tra le reti di relazione sopra indicate possono

trovare una forte spinta dall’istituzione in ambito SNAI della Federazione delle Aree Interne e dalla

presa in considerazione di tali temi in quanto trasversali e di rilevanza nazionale.

6. Quadro finanziario e attribuzione delle risorse

Oltre che sui fondi resi disponibili per la SNAI dalla legge di Stabilità, lo sviluppo della

strategia si è costruito su uno schema finanziario plurifondo, in grado di far convergere sulle cose

da fare le diverse fonti potenziali di finanziamento: - POR FESR 2014/2020 - POR FSE 2014/2020

- PSR FEASR 2014/2020 – Fondi ministeriali su politiche ordinarie Il quadro finanziario potrà

essere definito in fase di definizione della strategia e nel rispetto delle procedure di selezione delle

operazioni previste per i programmi regionali a valere sui fondi SIE 2014-2020.

Per quanto riguarda la Regione del Veneto le possibilità di attuazione per la strategia, sono

riconosciute nell’ambito dei programmi strategico finanziari direttamente gestiti, vale a dire il

POR-FESR 2014-2020, il POR-FSE 2014-2020, il PSR-FEASR 2014-2020. In merito al Fondo

Europeo per gli Affari Marittimi e la Pesca, di cui l’Area Interna Contratto di Foce necessita per

l’operatività sullo sviluppo locale principalmente basato sul settore ittico, il riferimento è al

AREA INTERNA CONTRATTO DI FOCE DELTA DEL PO PRELIMINARE DI STRATEGIA

19

Programma Operativo Nazionale PO FEAMP 2014-2020, che attualmente non ha chiarito

relazioni con SNAI pur avendo la Regione del Veneto manifestato interesse in tal senso1.

Si riferisce infine la possibilità che l’area riferisca ad altre fonti di finanziamento, oltre ai fondi

ordinari nazionali e ai fondi strutturali di investimento europei (fondi SIE) gestiti dalla Regione del

Veneto, per realizzare gli interventi proposti soprattutto in merito agli ambiti tematici dello sviluppo

locale. Tali fonti ad es. sono i Programmi di Cooperazione Territoriale Europea Programmi CTE.

Di seguito è riportata una tabella (Tab.3) semplificata che mette in relazione gli ambiti tematici

di intervento proposti con la disponibilità di realizzarli rispetto ai possibili canali di finanziamento

riguardanti fondi ordinari (Legge di Stabilità), fondi Strutturali e di Investimento Europei SIE

(Programmi Operativi della Regione del Veneto) e altre fonti (ad es. i Programmi CTE).

1 Con Nota Prot. n.123449 del 23.03.2015, la Regione Veneto chiede al MIPAAF di poter attuare la SNAI sull’Area Interna

Contratto di Foce Delta del Po unica area costiera regionale (e nazionale).

AMBITO TEMATICO AZIONI POSSIBILE LINEA

FINANZIAMENTO

Servizi Essenziali SALUTE

(SA)

SA1) Percorsi organizzativi e strumenti per la gestione della post acuzie e cronicità Legge di Stabilità

SA2) Creazione di un polo clinico per il trattamento dei disturbi comportamentali dall’infanzia all’età adulta Legge di Stabilità

SA3) Implementazione di un modello di teleconsulto/teleassistenza per la medicina di gruppo integrata Legge di Stabilità

SA4) Potenziamento della rete di emergenza e urgenza Legge di Stabilità

Servizi Essenziali

SCUOLA

(SC)

SC1) Campus diffuso e ambienti di apprendimento allargato per collegare i diversi plessi Legge di Stabilità

SC2) Progetto di orientamento sul curricolo verticale nel passaggio dal primo al secondo grado della scuola secondaria Legge di Stabilità

SC3) Potenziamento di iniziative di alternanza scuola/lavoro come modello di educazione all'imprenditorialità per il secondo ciclo e sperimentazione di

nuovi indirizzi collegati ai settori produttivi dell’area Legge di Stabilità

SC4) Progetto per la messa in rete degli istituti comprensivi dell’area per la realizzazione di attività extra-curricolari Legge di Stabilità

SC5) Creazione di un gruppo unico di progetto inter-scolastico d’area vasta per la partecipazione ai PON Legge di Stabilità

Servizi Essenziali MOBILITA’

(M)

M1) Riorganizzazione della mobilità sistematica (Casa-Studio e Casa-Lavoro) dell’area con centralizzazione del servizio di scuolabus ed appalto unico

a livello inter-comunale per il recuperare di efficienza (ad es. a favore del servizio scolastico in fascia oraria pomeridiana) Legge di Stabilità

M2) Messa in rete delle esperienze di taxi sociale a fini di recuperare efficienza, soprattutto per il trasporto delle persone anziane Legge di Stabilità

M3) Studio di fattibilità sui fabbisogni di mobilità di terra e d’acqua (compresa l’intermodalità acqua-gomma), per l’utenza non sistematica Legge di Stabilità

Sviluppo Locale

AGRICOLTURA

(A)

A1) Sostegno all'imprenditorialità giovanile in agricoltura PSR-FEASR 2014-2020 altre

fonti (es. CTE)

A2) Migliorare le strategie di concorrenzialità dei prodotti locali e delle coltivazioni PSR-FEASR 2014-2020 altre

fonti (es. CTE)

A3) Predisporre una piattaforma integrata e strumenti innovativi per la raccolta, gestione e archiviazione dei dati in agricoltura PSR-FEASR 2014-2020 altre

fonti (es. CTE)

A4) Realizzazione di una campagna di educazione alimentare in scuole e centri di assistenza alle famiglie PSR-FEASR 2014-2020

altre fonti (es. CTE)

Sviluppo Locale

PESCA ACQUACOLTURA

(PA)

PA1) Sviluppo e innovazione delle filiere e dei sistemi produttivi locali PO-FEAMP 2014-2020

altre fonti (es. CTE)

PA2) Valorizzare e gestire le risorse umane, ambientali e naturali attraverso le attività di pesca e acquacoltura PO-FEAMP 2014-2020

altre fonti (es. CTE)

Sviluppo Locale

AMBIENTE PAESAGGIO

TURISMO E CULTURA

(APTC)

APTC1) Integrare mobilità turistica con completamento percorsi ciclabili e predisposizione attracchi turistici per mobilità d’acqua, intermodalità ed

interscambio terra acqua

PSR-FEASR 2014-2020 POR-FESR 2014-2020

altre fonti (es. CTE)

APTC2) Elaborazione di un piano di comunicazione e marketing territoriale POR-FESR 2014-2020

altre fonti (es. CTE)

APTC3) Favorire la rete fra i servizi di accoglienza diffusa esistenti e rafforzare lo sviluppo di nuova imprenditorialità

PSR-FEASR 2014-2020

POR-FSR 2014-2020

PO-FEAMP 2014-2020 altre fonti (es. CTE)

Tab.3 Possibili canali di finanziamento per le azioni proposte per la strategia dell’Area Interna Contratto di Foce (Fonte propria)