Contrappunto Def

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Estratto dalla Fuga no. 17 in la bemolle maggiore, BWV 862, da: libro 1 de il clavicembalo ben temperato di Bach Contrappunto Da Wikipedia, l'enciclopedia libera. Nella terminologia musicale, il termine contrappunto sta a indicare: 1. la presenza, in una composizione o in una sua parte, di linee melodiche indipendenti che si combinano secondo regole tramandate dalla tradizione musicale occidentale; 2. la parte della teoria musicale che studia queste regole. Nella scrittura contrappuntistica lo scopo principale che si vuole ottenere è l'indipendenza melodica delle varie parti della composizione che ad esempio possono essere in relazione tra loro anche attraverso procedimenti imitativi. Nel contrappunto l'effetto di accordo dato dal sovrapporsi delle diverse voci è in un certo senso incidentale. In primo luogo, infatti, il contrappunto si concentra sull'aspetto melodico piuttosto che sull'effetto armonico. Il termine deriva dal latino punctus contra punctum, ovvero nota contro nota (punctum è il termine del latino medievale equivalente al nostro termine "nota"). Indice 1 Principi generali 2 Sviluppo 3 Cenni storici 3.1 Il contrappunto delle 'species' 3.1.1 Nota contro nota 3.1.2 Due note contro una 3.1.3 Quattro (modificato da altri per comprendere tre, sei, etc.) note contro una 3.1.4 Slittamento di una nota rispetto ad un'altra 3.1.5 Tutte le prime quattro species insieme, in contrappunto florido 3.2 E oltre 4 Contrappunto libero

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Contrappunto Def

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Page 1: Contrappunto Def

Estratto dalla Fuga no. 17 in la

bemolle maggiore, BWV 862, da: libro

1 de il clavicembalo ben temperato di

Bach

Contrappunto

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.

Nella terminologia musicale, il termine contrappunto sta a indicare:

1. la presenza, in una composizione o in una sua parte, di linee

melodiche indipendenti che si combinano secondo regole

tramandate dalla tradizione musicale occidentale;

2. la parte della teoria musicale che studia queste regole.

Nella scrittura contrappuntistica lo scopo principale che si vuoleottenere è l'indipendenza melodica delle varie parti della composizioneche ad esempio possono essere in relazione tra loro anche attraversoprocedimenti imitativi. Nel contrappunto l'effetto di accordo dato dalsovrapporsi delle diverse voci è in un certo senso incidentale. Inprimo luogo, infatti, il contrappunto si concentra sull'aspetto melodicopiuttosto che sull'effetto armonico.

Il termine deriva dal latino punctus contra punctum, ovvero notacontro nota (punctum è il termine del latino medievale equivalente al nostro termine "nota").

Indice

1 Principi generali

2 Sviluppo3 Cenni storici

3.1 Il contrappunto delle 'species'

3.1.1 Nota contro nota

3.1.2 Due note contro una

3.1.3 Quattro (modificato da altri per comprendere tre, sei, etc.) note contro una

3.1.4 Slittamento di una nota rispetto ad un'altra

3.1.5 Tutte le prime quattro species insieme, in contrappunto florido

3.2 E oltre

4 Contrappunto libero

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5 Contrappunto lineare

6 Contrappunto dissonante

7 Radio a contrappunto

8 Note

9 Bibliografia

10 Voci correlate

11 Altri progetti

12 Collegamenti esterni

Principi generali

Il contrappunto generalmente comprende linee musicali indipendenti, anche molto diverse tra loro. Ilcontrappunto si focalizza sull'interazione melodica delle linee musicali, e solo secondariamente sulle nuovearmonie prodotte dall'interazione delle stesse. Nelle parole di John Rahn

« E' difficile scrivere una bella canzone. E' ancora più difficile scrivere canzoni indipendentemente bellele quali, riprodotte contemporaneamente, suonano come un tutto polifonico ancor più bello. La strutturainterna creata da ognuna delle voci separatamente deve contribuire alla struttura emergente dellapolifonia, che a sua volta rinforza e commenta le strutture delle voci individuali. Il modo in cui si arriva a

questo è il 'contrappunto'[1] »

Sviluppo

Esempi di generi correlati sono il round (anche nella tradizione folk, dove tre o più voci cantano esattamente lastessa melodia ma iniziando in momenti diversi, un tipo di ripetizione), il canone e la fuga.

Cenni storici

Il contrappunto, inteso come disciplina regolata, nasce in occidente attraverso la pratica dell'organum, ma fatticontrappuntistici possono essere rilevati ogni qualvolta si ascoltano più linee melodiche in rapporto tra loro; losviluppo e l'evoluzione del contrappunto è rintracciabile nelle musiche di matrice europea.

In ogni epoca la scrittura di musica in contrappunto è stata soggetta a regole spesso molto rigide. Ilcontrappunto si è sviluppato durante il tardo Medioevo e il Rinascimento, ed è stato dominante nei periodisuccessivi, caratterizzando in particolar modo la musica barocca.

La stessa parola contrappunto si riferisce alla pratica di contrapporre ad un cantus firmus, cioè ad una voceavente una melodia tratta generalmente dal canto gregoriano ed esposta a valori larghi, una nuova melodia,secondo regole che si andarono sviluppando via via nel corso della storia della musica e che giunsero, partendodalla polifonia organale dell'XI secolo e passando per le mutazioni delle consonanze, delle dissonanze eall'individuazione di più parti autonome, a maturazione nel XVI secolo.

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La polifonia, a partire dall'Ars Antiqua in avanti, si corredò via via di consigli, più che di regole, seguendo i qualisi poteva dar vita ad una composizione veramente polifonica, nel senso che tutte le voci dovevano essereassolutamente indipendenti l'una dall'altra. In questo senso nel corso del XVI secolo i compositori toccarono ilvertice di questa concezione, fornendo il modello per le generazioni successive. L'uso sapiente e misurato degliartifici contrappuntistici è riassumibile a titolo di esempio nelle opere di Palestrina, Marenzio e Orlando di Lasso.In questo periodo la tecnica contrappuntistica si allontanò dalla visione cosiddetta orizzontale a favore di unmodello armonico-verticale della composizione.

Esempio magistrale dell'uso del contrappunto in epoca barocca può essere considerata tutta l'opera di JohannSebastian Bach; è in particolare nel Clavicembalo ben temperato che in maniera sistematica Bach esplora tuttele possibilità anche in relazione alle 24 tonalità.

Il contrappunto delle 'species'

Il contrappunto delle species generalmente offre meno libertà al compositore rispetto ad altri tipi dicontrappunto, ed è quindi chiamato contrappunto stretto. Questo tipo di contrappunto fu sviluppato comemezzo pedagogico nel quale gli studenti progredivano attraverso varie species o serie di complessità crescente,con una parte molto semplice che rimaneva costante (da qui il termine cantus firmus ossia melodia fissa). Lostudente gradualmente acquisiva l'abilità di scrivere liberamente in contrappunto (ossia senza un cantus

firmus).[2]. L'idea nacque almeno nel 1533, quando Giovanni Maria Lanfranco descrisse un concetto simile nelsuo Scintille di musica (Brescia, 1533). Il teorico veneziano del XVI secolo Gioseffo Zarlino la elaboròulteriormente nel suo influente 'Le istituzioni armoniche' (Venezia, 1558) e infine fu per la prima voltaformalizzata nel libro di Ludovico Zacconi Prattica di musica (1619). Zacconi, al contrario di teoricisuccessivi, incluse qualche tecnica 'extra' come il contrappunto invertibile.

Nel 1725 fu pubblicato a Vienna il celeberrimo trattato a dialogo Gradus ad Parnassum del teorico ecompositore austriaco Johann Joseph Fux. Quest'opera ebbe ampi riconoscimenti tra i contemporanei di Fux efu utilizzata come trattato fondamentale per l'apprendistato dei compositori delle generazioni successive. Ilmerito di Fux risiede nella sua capacità di aver saputo codificare nel modo più sistematico le basilari tecnichecontrappuntistiche ripartendole in varie fasi (le cosiddette species) che procedono progressivamente dalsemplice al complesso. La maggior parte dei teorici successivi si ispirò molto da vicino al lavoro di Fux, a voltecon qualche modificazione idiosincratica. Di seguito le cinque species.

Nota contro nota

Un esempio di contrappunto di prima specie ()

Due note contro una

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Un esempio di contrappunto di seconda specie ()

Quattro (modificato da altri per comprendere tre, sei, etc.) note contro una

Un esempio di contrappunto di terza specie ()

Un esempio di contrappunto di terza

specie discendente

Un esempio di contrappunto di terza

specie ascendente.

Slittamento di una nota rispetto ad un'altra

Un esempio di contrappunto di quarta specie ()

Tutte le prime quattro species insieme, in contrappunto florido

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Un esempio di contrappunto florido ()

E oltre

Nuove tecniche non solo indussero i teorici della musica a ricercare nuove terminologie, ma anche a reimpostarela teoria su nuove basi. All'epoca del basso continuo il contrappunto intensificò la sua funzione scolastica.

Con la crisi della tonalità e della concezione armonica risalente alla fine dell'Ottocento, si assistette ad unaripresa della concezione contrappuntistica. Nel Novecento sia la tecnica seriale sia la tecnica che prevede unamolteplicità di suoni isolati, e non ultima la focalizzazione su tutte le dimensioni del suono diedero fiato ad una

nuova forma di contrappunto, come ad esempio quella del contrappunto polidimensionale.[3]

Nell'era moderna furono introdotte la politonalità e l'atonalità che espansero ancora le possibilità delcontrappunto.

Contrappunto libero

Da un punto di vista storico il contrappunto stretto fu praticato soprattutto durante il Rinascimento,successivamente, con lo sviluppo dell'armonia, dal periodo Barocco in poi, la maggior parte delle composizioniin contrappunto furono scritte nello spirito del contrappunto libero.

Comunque, secondo Kent Kennan: "... l'insegnamento secondo quella tecnica (del contrappunto libero) nondivenne molto diffusa fino alla fine del XIX secolo." (Kent Kennan - Counterpoint p. 4)

Aspetti principali del contrappunto libero:

1. Tutti gli accordi proibiti, come le inversioni (rivolto) di seconda, settima, nona etc., possono essere usati

liberamente tramite il principio di armonia;

2. È permesso il cromatismo;

3. Le restrizioni sul posizionamento ritmico della dissonanza sono rimosse;4. L'appoggiatura è disponibile: toni di dissonanza possono essere raggiunti tramite skip.

Contrappunto lineare

Il contrappunto lineare è una "tecnica puramente orizzontale nella quale l'integrità delle singole linee melodichenon è sacrificata a considerazioni armoniche. Le voci iniziano più liberamente, noncuranti degli effetti che i loro

movimenti combinati possono creare".[4].

Associata con il neoclassicismo, la prima opera ad utilizzare il termine è l'ottetto di Stravinsky nel 1923,[4]

ispirato da Bach e Palestrina. Comunque, secondo Knud Jeppesen: "I punti di partenza di Bach e Palestrinasono agli antipodi. Palestrina inizia dalla voce e arriva agli accordi; la musica di Bach cresce da uno sfondoidealmente armonico, contro il quale le voci si sviluppano con una coraggiosa indipendenza che lascia spesso

senza fiato."[4]

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Secondo Michael Cunningham (http://scoredreamer.com/author_22.html), l'armonia lineare "è un approcciofrequente nel XX secolo...[nel quale le voci] sono combinate con un abbandono quasi sconsiderato, nella

speranza che ne risultino nuovi accordi o progressioni."[5]

Contrappunto dissonante

Il contrappunto dissonante fu teorizzato originariamente da Charles Seeger come "una disciplina puramenteper le scuole" consistente nel contrappunto delle 'species' ma con tutte le regole tradizionali invertite. Ilcontrappunto di prima specie deve essere tutto dissonanze, stabilendo "la dissonanza, invece della consonanza,come regola" e le consonanze si risolvono tramite uno skip. Scrisse che "l'effetto di questa disciplina" è "dipurificazione" Altri aspetti della composizione, come il ritmo, possono essere 'dissonati' applicando lo stessoprincipio. (Charles Seeger, "On Dissonant Counterpoint," Modern Music 7, no. 4 (June–July 1930): 25-26).

Seeger non fu il primo a utilizzare il contrappunto dissonante, ma fu il primo a teorizzarlo e promuoverlo. Altricompositori che utilizzarono il contrappunto dissonante, anche se non nella stessa maniera prescritta da Seeger,includono Ruth Crawford-Seeger, Carl Ruggles, Henry Cowell, Henry Brant, Dane Rudhyar, Lou Harrison,

Fartein Valen, e Arnold Schoenberg.[6]

Radio a contrappunto

Glenn Gould usò quello che considerò un tipo di contrappunto nei suoi tre documentari radio 'The Idea ofNorth', 'The Latecomers', e 'The Quiet in the Land' (Trilogia della Solitudine). Gould chiamò questo metodo"contrapuntal radio" usualmente tradotto in italiano con "radio a contrappunto" o meglio 'radio contrappuntale".È caratterizzato dalle voci di due o più persone che parlano o suonano simultaneamente, entrando e uscendo

dalla scena musicale come in una fuga [7]

Note

1. ^ Rahn, John (2000). Music Inside Out: Going Too Far in Musical Essays. intro. and comment. by BenjaminBoretz. Amsterdam: G+B Arts International. p. 177. ISBN 90-5701-332-0. OCLC 154331400

2. ^ Jeppesen, Knud (1992) [1939]. Counterpoint: the polyphonic vocal style of the sixteenth century. trans. byGlen Haydon, with a new foreword by Alfred Mann. New York: Dover. ISBN 0-486-27036-X.

3. ^ Le muse, De Agostini, Novara, Vol. III, pag.409

4. ^ a b c Katz, Adele (1946). Challenge to Musical Tradition: A New Concept of Tonality (New York: A.A.Knopf), p.340. Reprinted New York: Da Capo Press, 1972; reprinted n.p.: Katz Press, 2007, ISBN 1-4067-5761-6.

5. ^ Cunningham, Michael (2007). Technique for Composers, p.144. ISBN 1-4259-9618-3.

6. ^ Spilker, John D., "Substituting a New Order": Dissonant Counterpoint, Henry Cowell, and the network ofultra-modern composers (http://etd.lib.fsu.edu/theses/available/etd-04032010-120836/unrestricted/Spilker_J_Dissertation_2010.pdf), Ph.D. dissertation, Florida State University, 2010.

7. ^ http://glenngould.ca/articles/2010/10/18/examining-the-new-counterpoint-goulds-contrapuntal-radio.html

Bibliografia

Johann Joseph Fux, Gradus ad Parnassum, Forni Editore, Bologna.

Theodore Dubois, Trattato di contrappunto e fuga, Ricordi, Milano.

André Gedalge, Trattato della fuga, Edizioni Curci, Milano.

Diether de la Motte, Contrappunto, Ricordi, Milano.

Felix Salzer e Carl Schachter, Contrappunto e composizione, EDT, Torino.

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Riccardo Viagrande, Il contrappunto e le sue forme, Casa Musicale Eco, Monza, 2005

Renato Dionisi e Bruno Zanolini, La tecnica del contrappunto vocale nel cinquecento, Edizioni Suvini

Zerboni, Milano, 1996

Bruno Zanolini, La tecnica del contrappunto strumentale nell'epoca di Bach, Edizioni Suvini Zerboni,

Milano

Voci correlate

Melodia

Armonia

Imitazione (musica)

Mottetto

RicercareFuga (musica)

Contrappunto doppio

Altri progetti

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Collegamenti esterni

Corso di Contrappunto (http://michelbaron.phpnet.us/contrappunto.htm) a cura di Michel Baron

Contrappunto, in Tesauro del Nuovo soggettario, BNCF, marzo 2013.

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