CONTIENE: LUTTAZZI, CASA DI PAGLIA, L’UOMO CHE VERRà ... · PREVENDITA BIGLIETTI: ... manderò...

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orbite culturali CONTIENE: LUTTAZZI, CASA DI PAGLIA, L’UOMO CHE VERRÀ, BABBO SCARTATO, MOTUS, BOB MOULD, CIRCO DELLA PACE, RUFFO, CONFRATERNITA DEL CASTRATO, SARTELLI, NADIANI, LE NOTIZIE DEL 2010, VINTAGE DA CANI, CASA ARTUSI E MOLTO ALTRO e20romagna.it | Rivista mensile | Anno 0, n°0 | dicembre 2009 | Diffusione gratuita

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orbite culturali

CONTIENE: LUTTAZZI, CASA DI PAGLIA, L’UOMO CHE VERRà, BABBO SCARTATO, MOTUS, BOB MOULD, CIRCO DELLA PACE, RUFFO, CONFRATERNITA DEL CASTRATO, SARTELLI, NADIANI, LE NOTIZIE DEL 2010, VINTAGE DA CANI, CASA ARTUSI E MOLTO ALTRO

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PREVENDITA BIGLIETTI:daÊsabatoÊ12ÊaÊvenerdiÊ18ÊdicembreÊ(domenicaÊesclusa),ÊdalleÊoreÊ10ÊalleÊoreÊ14ÊpressoÊlaÊbiglietteriaÊdelÊTeatroÊGoldoni.PrenotazioneÊtelefoniche:Êtel.Ê0545Ê64330ÊdaÊlunediÊ14ÊfinoÊaÊvenerdiÊ18Êdicembre,ÊdalleÊoreÊ12ÊalleÊoreÊ14.IÊbigliettiÊprenotatiÊtelefonicamenteÊdovrannoÊessereÊritiratiÊoÊpagati con vaglia postale entro il giorno 18/12/2009.

BIGLIETTERIE:dal 19 dicembre al 6 gennaio, i biglietti saranno in vendita tuttiÊiÊgiorniÊpressoÊlaÊbiglietteriaÊdelÊTeatroÊGoldoni:• tutti i giorni dalle ore 12 alle ore 14 (tel. 0545 64330) • un’ora prima dello spettacolo per la recita a seguire• durante lo spettacolo per le recite successive.IÊpostiÊnonÊsonoÊnumerati.ÊEventualiÊdoppieÊreciteÊpomeridianeÊsaranno comunicate in corso d’opera.L’incasso sarà devoluto a CIRCO PARA TODOS

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con i contributi di

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con l’ADESIONE DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA ITALIANA

con il Patrocinio della CAMERA DEI DEPUTATI e dell’Assemblea Legislativa della Regione Emilia-Romagna

AGIS Emilia-RomagnaEnte Nazionale Circhi Club Amici del Circocon i patrocini di

Fidindustria Emilia-RomagnaRegione Emilia-Romagna/Pace & Diritti Umani Per gli altri - servizi per il volontariatoAssociazione Entelechia

Stazione CarabinieriParrocchia di S. Michele e S. PietroLIONS Club Bagnacavallo Rotary Club LugoAssociazioni di volontariato e Consigli di frazione di Bagnacavallo

Provincia di Ravenna

ACCADEMIA PERDUTA/ROMAGNA TEATRICOMUNE DI BAGNACAVALLO

e con il sostegno di MULAZZANI ITALINO SpA e INFOTEK srl

Biglietti: intero € 10 / ridotto per bambini �no a 12 anni € 6Biglietti: intero € 10 / ridotto per bambini �no a 12 anni € 6

PIAZZA DELLA LIBERTÀdal 19 dicembre al 6 gennaio ore 21PIAZZA DELLA LIBERTÀdal 19 dicembre al 6 gennaio ore 21

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Dacia Manto a cura di Claudia Casali3 ottobre > 8 novembre 2009

Pietro Ruffo a cura di Laura Barreca15 novembre > 13 dicembre 2009

Marinella Senatore a cura di Daniela Bigi20 dicembre 2009 > 17 gennaio 2010

via di Roma, 13tel. 0544 [email protected]

orari di apertura:martedì, giovedì, venerdì9.00-13.30/15.00-18.00mercoledì e sabato 9.00-13.30domenica 15.00-18.00lunedì chiusoingresso libero

con il contributo di

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Tre, due, uno, zero, partenza. In distribuzione il primo numero di Gagarin: un progetto che ci frulla in testa da diversi anni. Un mensile diver-so, che si occupa di cultura e società e che si rivolge alla Romagna come ampio territorio metropolitano. Da Bologna al mare: meno di un’ora di automobile per un’infinità di stimoli e di offerte.Gagarin strizza l’occhio al Time Out di New York e si presenta con un formato tabloid in zona mai esplorato. Qualità e innovazione sono le parole d’ordine. Gagarin vuole essere stru-mento di conoscenza del territorio e allo stesso tempo una guida aggiornata e selezionata. At-tenta e selettiva. Musica, arte, teatro, cinema, gastronomia, let-teratura, società, ambiente, stili di vita e made in Italy sono le sezioni del giornale raccontate attraverso gli eventi, le persone e i luoghi. Av-venimenti selezionati, consigliati e testati dalla redazione stessa, affiancati da inchieste di ap-profondimento sulla cultura e la società.Il tutto seguendo un’idea di giornalismo diver-so. Gagarin vuole fare informazione divertendo-si e divertendo, colloquiando con il lettore, rac-

contando umori, sensazioni e ricordi. Più vivo, visivo, più vicino alla letteratura, più approfon-dito. Così Gagarin cercherà di spendersi in pri-ma persona su ogni avvenimento, verificando il più possibile, sperimentando sulla propria pelle, giocando con ironia, e infine raccontando. Gagarin, distribuito in 20mila copie, vuole crea-re un circuito virtuoso di operatori e fruitori cul-turali che credono in uno strumento dedicato, pensato su misura ad un’area con una vitalità e una densità culturale straordinarie. Gagarin come vetrina per promuovere eventi, come guida ideale per scegliere cosa fare nel tempo libero. Ma anche voce di un territorio, dei suoi centri e delle sue tante orbite culturali.Jurij Gagarin è il primo uomo che è riuscito nell’impresa di volare nello spazio, e di vedere la Terra dall’alto. Al di fuori della storia e delle ideologie, Gagarin è una metafora. Il piacere dell’avventura, la sfida del nuovo. Il coraggio di volare alto, e di guardare la terra - anche la no-stra - da lassù.Questo è solo il primo passo. Buona lettura.

stefania mazzotti

gagarin ©

Mensile di cultura e società

EDiTOrE:

Associazione culturale Gonzo

Viale IV Novembre, 50

48018 FAENZA (RA)

Tel. 0546.622372,

339.1228409

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via Giovanni Agnelli 11,

42016 GUASTALLA (RE)

rEgiSTraZiOnE:

Registrata presso il Tribunale

di Ravenna

n°1342 del 12 novembre 2009

DirETTOrE EDiTOriaLE:

Angelo Maria Farina

La redazione a capodanno...Stefania Mazzotti non si farà tentare dalle città d’arte. Rischia stress elevatissimo: geloni ai piedi, petardi, ressa di piazza, file interminabili. Vota baita con idromassaggio per un 2010 slow.antonio gramentieri si ricorda ancora di quella volta che Bobby Solo a San Silvestro lo pagò un milione e otto per un doppio concerto in un Casinò della Slovenia. Altri tempi. E chissà quanto aveva preso Bobby.roberto Pozzi: brinderò con mia moglie sotto il vischio, manderò sms d’auguri ma, con le linee intasate, mi risponderanno tutti alle 4, mentre dormo. N.B. Spegnere il cellulare. angelo Farina, quando aveva 8 anni, era convinto che al veglione di San Silvestro avrebbe incontrato Titti. alessandro ancarani, alla ricerca di facili illusionismi, si spegnerà dandosi fuoco. Paolo Martini tre minuti prima della mezzanotte giurerà che non fumerà mai più. Con inusitata coerenza a mezzanotte e tre minuti accenderà la prima sigaretta dell’anno nuovo. alice Lombardi vorrebbe dormire ma i botti glielo impedirebbero. Allora sfrutterà la sua cintura nera dan-dosele di santa ragione con un collega karateka. Dai botti alle botte! M. Pia Timo: quest’anno, se le trovo, voglio proprio mettermi quelle mutande rosse che mi avevano rega-lato... se mi stanno ancora.

Piacere, Gagarin

ParTnEr SOSTEniTOri:

Banca di Romagna

Mar, Museo dell’arte e della città di Ravenna

Bronson Produzioni

Accademia perduta

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Clandestino

Strade Blu

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ParTnEr TECniCi:

e20romagna

Fabbrica

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Stefania Mazzotti

rEDaZiOnE:

Antonio Gramentieri

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Roberto Pozzi

Maria Pia Timo

Paolo Martini

Alice Lombardi

Luigi Bertaccini

Roberto Ossani

Claudia Casali

Stefano Tedioli

Angela Anzalone

Pietro Piva

Giorgio Melandri

Ilaria Piazza

Heriz Bhody Anam

Aran.cina

graFiCa:

Marilena Benini

In copertina: particolare dalla prima pagina della rivista americana Galaxy Science Fiction del dicembre 1954

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DUE PAROLE

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«Il segreto della creatività è saper nascondere le proprie fonti»

Albert Einstein

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INDICE

9 yURI E LAIkA

10 INTERVISTA: DANIELE LUTTAZZI

Scordatevi la satira, qui si parla di musica dance

12 SPAZI CULTURALIAnton Roca a San Romano

15 IL CIRCO DELLA PACEA Bagnacavallo tra arte e solidarietà

18 TESTATO DA NOI:Il tentativo fallito di diventare aiutante di Babbo Natale

24 VISTI DALLA LUNA:Satira dal futuro

26 IL RACCONTO:Uomo di buona volontà di Giovanni Nadiani

30 IL CONCERTO: BOB MOULD

L’ex Hüsker Dü al Bronson di Ravenna

35 LA MOSTRA 1: L’ARTE DELLA CRITICA

40 LA MOSTRA 2: GERMANO SARTELLI

41 MANGIAR BENE: LA CASA DI ARTUSI

42 GLI APPETITI DELLA WANDA

Le ricette segrete dei ristoranti romagnoli

44 I CONSIGLI SLOW DI GIORGIO MELANDRI

Le ostriche di Cattolica che battono i francesi

47 AVANGUARDIA: I MOTUS INCONTRANO ANTIGONE

50 IL FUMETTO: MORTI DI SONN0

La gioventù nel villaggio dell’Anic di Davide Reviati

54 VINTAGE DA CANI Abiti d’epoca ridisegnati per Fido

58 PROSSIMAMENTE: L’UOMO CHE VERRà

Il film sull’eccidio di Marzabotto tutto made in Bologna

61 LETTERE ALLA PSICOLOGA:

I saldi non fanno la felicità

63 LE PAROLE DEL DECENNIO

Da Amici di Maria a Zinedine Zidane

LISTING

31 MUSICA

36 ARTE

42 GUSTO

48 TEATRO

51 LIBRI

55 SHOPPING

56 BIMBI

59 CINEMA

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I DUBBIDI GAGARIN

Chi ha paura dell’influenza A? In Italia una trentina di morti per febbre suina. Ogni giorno telegiornali e quotidiani dedicano almeno un pezzo all’infleunza messicana. Si respira davvero un clima da Survivors. Lo ri-cordate il telefilm inglese degli anni ‘70? Chi è più giovane potrebbe avere visto il remake, trasmesso sui Rai 3 a settembre, bloccato alla terza puntata per il basso share (così hanno

detto). Si tratta di un serial tv che esplorava le reazioni sociali di un gruppo di sopravvissuti ad un’epidemia di un virus che aveva ucciso il 99,9% della popolazione mondiale. Sono a casa, ammalata da una settimana e la mia salute sta evolvendo al meglio. Sono ancora viva e forse anche più riposata, gra-zie alla vacanza «forzata» dal lavoro. Nessun medico mi ha diagnosticato l’H1/N1, perché i sintomi sono identici a qualsiasi altra influ-enza e per esserne sicuri bisognerebbe fare

un tampone. Devo considerarmi un survi-vor? Il Ministero della Sanità ha diagnostica-to decessi 100 volte inferiori a qualsiasi altra influenza, eppure il panico, questo è il vero virus, si è impadronito dell’opinione pubblica. Ormai è un processo inarrestabile. Ma chi decide di che cosa si muore?

Racconta a Gagarin la tua influenza.Facebook/ Gagarin Orbite [email protected]

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RIMINI / PREMIO FELLINI A LUMETAssegnato al regista americano Sidney Lumet il Premio Fondazione Fellini 2009. Lumet regista, attore, sceneggiatore e produttore cinematografi-co, raggiunse il successo già con il film d’esordio «Parola ai giurati» (1957), confermando poi il suo talento in pellicole come «Serpico» (1973), «As-sassinio sull’Orient-Express» (1974), «Quinto Po-tere» (1976) fino al recente «Onora il padre e la madre». Già premiato Oscar alla carriera nel 2004 gli ha consegnato il premio Pupi Avati lo scorso 7 novembre.

CESENA / TRAFFICANTI D’ARTE NEI GUAIA tradirli sono stati due bronzi di Ilario Fioravan-ti rubati, circa sei mesi prima, assieme ad altre opere di pregio, da una fonderia d’arte di Cesena. Il proprietario della fonderia, lo scorso 19 ottobre, girando tra gli stand della mostra-mercato «C’era una volta antiquariato», li ha notati su una ban-carella. Avvisata la polizia, ne è seguita la perqui-sizione nel negozio dell’espositore e il ritrovamento di 21 opere d’arte detenute illegalmente. Nei guai, oltre all’antiquario, anche la donna che lo riforni-

va, in possesso di altre 16 piccole sculture. Valore stimato della refurtiva: circa 60mila euro.

FAENZA / IL PRESIDENTE DEL MIC FA IL BISPier Antonio Rivola è stato confermato per altri quattro anni alla guida del Museo Internazionale delle Ceramiche di Faenza. Il rinnovo del mandato è giunto dall’assemblea dei soci svoltasi lo scorso 15 ottobre, durante la quale è stato rinnovato anche il Consiglio d’Amministrazione, con varie new ent-ry. Importante anche l’ingresso di nuovi soci per il sostegno economico del Mic: le Fondazioni Cassa di Risparmio di Ravenna, Rimini, Imola, Cesena e For-lì, la Sacmi di Imola, il gruppo immobiliare Gimo di Faenza, la Cometha di Ravenna, la Diemme di Lugo.

RAVENNA / PAUSINI: «MI FERMO PER 2 ANNI»Un altro Grammy per Laura Pausini. La cantante di Solarolo (Ravenna) ha vinto il Grammy Latino come «miglior album femminile pop». La premiazione è avvenuta a Las Vegas durante la quale, a sorpresa, ha annunciato la volontà - a partire da gennaio - di ritirarsi per almeno due anni per stare vicino ai genitori. A Bologna sarà in concerto il 5 dicembre.

SAVIGNANO / MOBILITAZIONE VIA FACEBOOKNasce da una campagna lanciata su Facebook la mobilitazione di centinaia di giovani per rivitaliz-zare la loro città con musica rock e nuove iniziative culturali. L’obiettivo: far sì che Savignano non sia solo il «posto dove c’è l’Iper», ma un paese vivo, dove i giovani non scappano altrove. Grazie all’ap-poggio del Comune, l’iniziativa nata sul web sta diventando realtà grazie alla partecipazione alla manifestazione «Il Rock è tratto», alla Fiera di Santa Lucia (12 e 13 dicembre) e a un progetto per il 2010 che i promotori della campagna definiscono «sbalorditivo».

RIMINI / CLAUDIA CARDINALE È LA TABACCAIAAli Ilham regista turco, classe 1980, ha girato di-verse scene del suo nuovo film «Diventare italiano con la signora Enrica» (titolo provvisorio) a Rimini. E’ un omaggio a Federico Fellini. Racconta la storia di un giovane turco che giunge in Italia ed è ospi-tato dalla stessa signora che rifiutò di interpretare il ruolo della tabaccaia in «Armarcord». Claudia Cardinale è stata chiamata ad interpretare la par-te.

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yURI E LAIkAdi Roberto Pozzi

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di Antonio Gramentieri

Io ballo con luttazzIDimenticate il caustico, geniale fustigatore di quest’Italia da tragicommedia, dimenticate la censura e persino il teatro. oggi Daniele scende in pista, nel senso di dancefloor. E ricorda quelle albe al byblos

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RAVVICINATO

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cosa. «Siamo partiti per fare due date di prova con il pubblico, in vista dell’estate. Poi è diventato un mini tour, poi un tour vero e proprio. Il primo tour musicale della mia vita...».Chi, in merito all’ennesima sorpresa targata Luttazzi, pensi all’infatuzione tardiva di un comico arrivato (ben-chè sempre in movimento), pensa male. Per capire da dove nasce il Senso di Daniele per la Musica, bisogna tornare indietro. E biso-gna tornare a Santarcangelo di Romagna. «Nel 1979 avevo il mio gruppo, ze Endoten Control’s. Ci piacevano i Tal-kin’ Heads e i Joy Division e facevamo il nostro bel con-certo ogni sei mesi. Poi un giorno incontro Stacchini, un bravissimo musicista di Santarcangelo che suona-va nell’Orchestra della Radio Svizzera, e gli chiedo una mano per un arrangiamento di un brano da mettere in un demo-tape. Lui parte al pia-no e fa degli accordi che io non ho mai sentito. Gli chiedo spiegazioni, lui mi dice solo un nome: Bill Evans. E dopo mi passa il primo Fake Book della mia vita, con gli spartiti». L’incontro con Bill Evans ha per Luttazzi il passo lun-

go della Rivelazione. «Da quel momen-to ricordo solo lunghi pomeriggi

a Santarcangelo, al pianofor-te, perso dentro le note di

Evans. Un mondo, un uni-verso».Si arriva in fast-forward fino ad oggi, e chiedia-mo: con un hobby colti-vato intensamente e con un paio di dischi già in

catalogo – eleganti e non privi di un certo mistero - esi-

ste a tutti gli effetti un Luttazzi comico e un Luttazzi musicista?

«Diciamo così: nella musica mantengo una bellissima dimensione dilettantistica. Così ogni giorno posso permettermi di imparare cose nuove».Luttazzi abita a Roma, da 13 anni. Ma è romagnolo, e della Romagna della cultu-ra porta addosso i segni. «Penso alla Ro-magna e penso a un personaggio come Flavio Nicolini, che ha di fatto inventato la formula del teatro in piazza. Penso all’ap-porto di modernità che ha dato. In quegli anni ho visto spettacoli che mi hanno cam-

New Dance. Nuova musica da ballare. Se lo dice Daniele Luttazzi vien già da ridere. Invece no. «Ci sono epoche in

cui c’è bisogno di una cosa, ed epoche in cui c’è bisogno di un’altra. A quest’epoca serve musica da ballare», chiosa - con una serietà che quasi spiazza - l’autore dell’indi-menticabile e indimenticato (e attualmente rivisto, corretto e replicato) Và dove ti porta il Clito. Ma come, Luttazzi? La dance? La colon-na sonora del disimpegno più assoluto per quest’epoca già sufficientemente disim-pegnata, disinteressata, disgregata? Dici dance e ti vengono in mente gli anni ‘80, dici dance e ti vengono in mente Reagan e la Thatcher. «Esatto. Il gioco è riempirla di contenuti devianti, di testi che parlano di re-lazioni personali, sociali. Giocare con la mu-sica dell’edonismo per lanciare messaggi. In Italia l’epoca di Reagan e della Thatcher non è ancora finita, quindi proviamo que-sto stratagemma emotivo. Un gioco ironi-co, ma serio, una rivoluzione divertente». Liberazione del fisico per liberare la mente? «Tutto torna. Anche la satira in fondo è una questione di fisicità, ha a che dare con i riti di Dioniso, ha un potere liberatorio».Fa un certo effetto parlare con Luttazzi sen-za sentire battute a raffica, senza trovarsi a girare intorno all’argomento-censura, agli editti bulgari, ai programmi cancellati, ai danni miliardari richiesti per i suoi strali sen-za cinture di sicurezza. Fa effetto non com-mentare, per una volta, golpe al rallen-tatore e guerre civili fredde. Ma è un effetto rinfrescante. Oggi si parla solo di musica, e di Romagna. E, come no, del potere sottile della dan-ce music. «C’è stato un momento in cui passavo tutta la notte al Byblos. L’ultima canzone, prima della chiusura, con l’alba fuori dalla porta, era Let the sunshine in (quella di Hair, per capirci. ndr). Ecco: dopo quella canzone non era più notte, era un’altra cosa. Quel pezzo dava a tutta l’esperienza un senso partico-lare, e la nottata diventava d’improvviso un rito pagano». Il professor Fontecedro e i ra-gazzi dell’Università di Palo Alto non avreb-bero saputo dir di meglio. Cosmico.Se qui si parla di musica danzereccia, me-glio dirlo tardi che mai, è perchè Luttazzi ha un tour in partenza. Musicale, per l’ap-punto. Il Songbook tour, che va in parallelo a quello nei teatri (il classico-revisited Và dove ti porta il Clito), ma che è tutta un’altra

biato per sempre: Bolek Polivka, Akademia Ruku. Sono cose che ti fanno riflettere sul senso stesso dell’Arte. Ecco: l’Arte non ti provoca una conversione a qualcosa, ma cambia inesorabilmente la maniera in cui vedi il mondo. Cambia tutto, per sempre. Perché l’Arte parla della Verità, e pertanto crea i dubbi».Sacrosanto Luttazzi. A questo punto sa-rebbe bello piazzare lì una bella riflessione sul perchè i governi tagliano proprio i fon-di alla cultura, ma non vogliamo rovinare la magia di una frase definitiva, e decidiamo di chiudere altrove. Di fianco alla Romagna delle Culture, negli anni della formazione di Luttazzi, dietro casa trionfa la Romagna ca-ciarona del liscio e del divertimento popular. Un mondo finto, tutto da buttare? «Serve ancora tempo per poter vedere quel pe-riodo e quel mondo nella dovuta prospet-tiva. Credo che nel liscio ci sia anche una bella forma comunicativa semplice, popo-lare. Come nel country, del resto. Per noi però era un fatto generazionale. Le balere erano piene zeppe, e noi ascoltavamo i Joy Division». Come dire: da Ian Curtis a Cer-rone, passando per il liscio, la tivù e le assi del palcoscenico. Onda su onda, wave su wave, new dance per nuove rivoluzioni.

Date del tour e molto altro su www.danieleluttazzi.it

«Chiedo spiegazioni,

lui mi dice solo un nome: Bill Evans.

Poi mi passa gli spartiti»

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di Stefania Mazzotti

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a San romano, in una valle dimenticata nelle colline sopra cesena, sta nascendo un centro internazionale di residenza per artisti

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iotubel’orto

A dicembre la stasi vegetativa dà tregua alle no-stre povere braccia ridate all’agricoltura: basta una vangata dove serve, qualche potatura, un po’ di concime, e la pacciamatura, cioè la copertura protettiva del suolo con paglia e foglie secche… L’orto ci offre il radicchio, il cavolo rosso e quello nero (squisito dalla bruschetta alla ribollita) e nella limonaia è il momento dell’arancio amaro e dolce, per infusi digestivi da postumi natalizi. Avendo tempo per leggere, un autore di culto per i pollici verdi, specie se pigri!, è Masanobu Fukuo-ka (1913-2008), vero maestro dell’arte di lasciar fare alla natura. Se il vostro orto è una selva di erbacce, siete già sulla buona strada. (aran.cina)

Mai stato fermo, Anton Roca, intellettuale con la valigia. Nato a Reus in Catalogna, residente a Cesena, spesso in Québec

dove insegna. Ha vissuto a Bologna, a Buda-pest, ad Alcover (Spagna), a Roma e a Berlino. Da diversi anni va e viene dal nostro paese. Si definisce un «artista di passaggio». Veste di nero, cappotto lungo, cappello, occhia-li. Temperamento apolide, le sue intuizioni arti-stiche nascono dagli incontri con culture e spazi diversi. Per questo sulle dolci colline di Mercato Saraceno, sopra Cesena, precisamente a San Romano, sta realizzando il progetto Rad’Art. Una vecchia casa contadina: 200 metri quadri di spazi interni e 3500 metri all’esterno, che «se tutto va come deve andare», diventerà nel 2010 una residenza per artisti e uno spazio di ricerca per tutte le discipline del contemporaneo. Un posto dove l’arte si crea e dove gli artisti fanno ricerca, discutono e si confrontano. «Credo che l’arte contemporanea abbia bisogno - spiega - di un approccio più posato e meno appari-scente». Rad’Art sarà uno spazio per creare scambi culturali, per creare e riflettere sull’arte. Al comitato scientifico - a cui hanno già aderito Renato Barilli, docente di Fenomenologia degli stili all’Università di Bologna e Simonetta Lux, docente alla Sapienza di Roma e direttore del Museo Laboratorio di arte contemporanea - spetterà il compito di selezionare gli artisti. Immaginate ora di guardare un mappamondo dall’alto, magari dallo spazio (per noi, redazione sempre in orbita, forse è più facile). Fate uno sforzo e vedrete: San Romano non è l’unico punto illuminato della rete di Rad’Art. Sono in-candescenti anche La Chambre Blan-chè in Québec, Hangar a Barcel-lona, Zavod Splosh a Lubjana, Mlac e Wunderkammern a Roma e Visual Container a Milano. L’obiettivo è creare un network internazionale attraverso il quale gli artisti si spostano, si conoscono e si scambiano idee, producono e si connettono fisicamente.«Credo che l’arte - racconta Roca - sia un modo di essere, non solo un fare. Almeno per me l’arte è una ragione di vita. In Italia mi pare che sia sempre più confinata all’aspetto commerciale, al lavoro delle gallerie e a quello che funziona sul mercato. Sono veramente pochi gli spazi di ri-cerca. Rad’art dovrebbe essere uno di questi». Un luogo dove l’arte succede: dove hanno pre-valenza i contenuti e la qualità sul commercio.Purtroppo non siamo ancora arrivati al lieto fine della storia. Manca ancora qualche capitolo. Rad’art, per ora, è ancora un vecchio casolare in ristrutturazione. In questo momento, così an-cora circondato dalle impalcature (i lavori sono

seguiti dall’architetto Claudio Abbondanza), Rad’art sembra più un’opera di Christo che non uno dei pochissimi centri di residenza per artisti in Italia.Acquistato alla fine del 2006 dovrebbe essere terminato nel 2010. Per autofinanziare il proget-to Anton Roca ha messo all’asta alcuni dei suoi lavori realizzati dal 1994 al 2008 che sono stati raccolti nella mostra «Opera» tenutasi alla Fab-brica di Gambettola dal 24 ottobre al 7 novem-bre a cura di Simonetta Lux.

L’esposizione ha messo vicini una serie di lavori mai esposti in precedenza,

selezionati per raccontare il suo percorso progettuale e crea-tivo. Artista sperimentatore e curioso, la sua estetica è mossa da riflessioni filosofi-che e politiche. I suoi maestri sono gli artisti poveri protetti

da Germano Celant. «Sono stati loro a farmi venire in Ita-

lia. - racconta - Allora facevo il giornalista e scrivevo per una testa-

ta spagnola. L’Italia, per me che avevo subito il regime di Franco e che per il mio spirito ribelle ero stato cacciato da scuola a 17 anni, era un esempio da seguire e un paese mitico. Feci una lunga intervista a ciascuno di loro e da allora decisi che la mia strada era l’arte». «Affettivamente l’Italia rappresenta molto per me, anche se il lavoro mi porta sempre fuori - continua Roca - e non a caso ho voluto realiz-zare la sede di Rad’Art a Cesena. Il progetto è interamente ad iniziativa privata. Una volta avviato, i comuni di Mercato Saraceno e di Ce-sena sono molto interessati ad aiutarci ad acce-

dere ai contributi europei. Per questo abbiamo deciso di realizzare un’asta per finanziare i lavori che mancano per terminare la ristrutturazione della sede». L’asta per le opere è stata chiusa il 31 ottobre. Un buon successo: sono stati venduti sei-sette blocchi.Per chi invece vuole contribuire a Rad’Art, l’asta è sempre aperta. Un due tre: chi offre di più?

Rad’Art, via Mulino di Sopra, frazione di San Romano, Mer-cato Saraceno (FC), www.rad-art.org

«L’arte è un modo di essere, non

solo un fare. Almeno per me è una ragione

di vita»

Anton Roca

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di Paolo Martini e Roberto Pozzi

pIazza cIrco DElla pacEbagnacavallo si mobilita per la terza edizione dello spettacolo che coniuga arte e solidarietà. Quest’anno sarà ospite la compagnia colombiana «circo para todos»

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Youtube non è solo un’alternativa alla vecchia Tv. Si può usare in altre maniere. Vi scoccia appende-re addobbi in casa? Risparmiatevi la fatica, cercate «L’albero di Natale» di Ciprì e Maresco (http://www.youtube.com/watch?v=wq6cW8qhMcg), e tenetelo in loop sullo schermo. Invece di un «Abete di Na-tale» classico farete un figurone con un «Ebete di Natale» in stile Cinico Tv. La colonna sonora per le feste? Per me la canzone giusta è quella de «Il Com-plesso Misterioso-Christmas With The Yours» (da un Roxy Bar del ‘95). Oppure Bruce Springsteen; il Boss in versione natalizia lo trovate in «Santa Claus Is Comin’ To Town – 2007» (http://www.youtube.com/watch?v=iSgEDKjmT5o). Soprassediamo però sul cappellino. Se vi chiedete come mai la vostra letterina sia stata inevasa lo scoprirete cercando «babbo natale divertentissimo....» (http://www.youtube.com/watch?v=67Tbdm5MKHE). CAPOLA-VORO! Per gli auguri per San Silvestro ecco «Jim Carrey Happy New Year» (http://www.youtube.com/watch?v=NrgZZv55gV8) e festeggiate da Letterman in stile scemo+scemo (andate al minuto 6.48”). Vi mancano i botti? No problem: su Youtube c’è un re-pertorio di imbecilli che si filmano mentre li fanno sal-tare. Cercate «bomba Maradona» o «Grande botto» (http://www.youtube.com/watch?v=hooWuAICs1Y), dove un deficiente ne accende uno in un incrocio di Conversano E, per evitare di chiudere l’anno facen-do cazzate, seguite un conto alla rovescia, magari non raffinato ma efficace, in «Capodanno col botto» (http://www.youtube.com/watch?v=42CjO34b4ME). Buone feste virtuali.

Tre anni forse non saranno un’era geo-logica, ma sono il lasso di tempo in cui «Il Circo della Pace» si è trasformato da

idea donchisciottesca ad appuntamento fis-so del Natale. Quest’anno il tendone riempirà la piazza del paese dal 18 dicembre 2009 al 6 gennaio 2010 e come gli anni passati l’in-casso sarà devoluto in beneficenza. Questa la fredda cronaca, ma non si tratta di un circo normale, per quanto possa esserlo un circo: i suoi artisti cambiano ogni anno, vengono dalla Romania, dal Ke-nia, quest’anno dalla Colombia. Hanno in comune - ovunque vengano - un passato fatto di disagio e di miseria illuminati dall’incontro con grandi edu-catori e le loro discipline cir-censi. Sotto il tendone de «Il Circo della Pace» portano la felicità di chi ha ricevuto un’oc-casione e la gioia di poterla con-dividere con gli altri. Avrete capito, quindi, che si tratta di un’esperienza unica. Qui di seguito una manciata di parole chiave per capire meglio questo piccolo mi-racolo romagnolo. Zucchero filato. Correva l’estate del 2007 e un funzionario del comune di Bagnacavallo

disse a Ruggero Sintoni «inventati qualcosa da fare in piazza per Natale. Una roba da zucchero filato...». La risposta fu più o meno: troppo caldo, non ci penso nemmeno. Ma lo zucchero filato per Sintoni è sinonimo di cir-co. Nasce un’idea che è poco più di un’im-magine: un tendone nella piazza centrale del paese. Circo Sociale. Nel tendone non si voleva uno spettacolo purchessia, ma una realtà

con requisiti artistici e morali. È Natale o no? Questi requisiti

li ha solo, va da sé, il circo sociale, ovvero: attraverso l’arte circense restituire un futuro a chi l’ha per-so. Per andare incontro ai ragazzi di strada che vivono nel disagio, dalla

Romania del dopo Ceau-sescu, ai ghetti di Nairo-

bi, alle baraccopoli del Sud America, non serve avere un

tendone o un carrozzone. Basta che un artista, con capacità da educatore, voglia insegnargli a far volare due palline o tre rudimentali clavette. Che li aiuti a cercare un equilibrio, sia per intrattenere un pubbli-co che per se stessi. E il gioco comincia. Miloud Oukili. È il più famoso di questi arti-sti educatori, la sua storia è diventata pure un film: Parada di Marco Pontecorvo. Con un naso rosso e tanto coraggio ha portato fuori dalle fogne di Bucarest i suoi ragaz-zi. All’epoca, nel ‘93, erano piccoli randagi senza futuro. Sono stati proprio loro, i ra-gazzi di Miloud, ora cresciuti, i protagonisti della prima edizione de «Il Circo della Pace», quelli che con uno spettacolo semplice, a base di giocolerie, hanno rotto il ghiaccio e scaldato il tendone (meglio delle stufette elettriche distribuite tra le panche) e i cuori degli spettatori. Risultato: 21 spettacoli e 21 tutto esaurito, cinquecento nasi rossi ven-duti e il Tg 5 che apre il giorno di Natale con il racconto della loro storia.Un circo con una città intorno. Il segreto di questo successo ha un nome: Bagnacaval-lo. Siamo quasi all’esperimento sociale: tutti, dalle associazioni ai commercianti, dal sinda-co all’arciprete, dai Lions al circolo di cam-pagna si sentono attori di questo progetto. Famiglie che ospitano gli artisti, ristoranti che sfamano gli acrobati, donazioni per pagare i biglietti aerei e via discorrendo. La città si mescola ai circensi in un circolo virtuoso. La famosa ospitalità romagnola qua non è leg-genda. Siamo sotto Natale, vi regaliamo una banalità: fare del bene fa bene. La città pro-muove se stessa.Da Nairobi a Bagnacavallo. Il secondo anno

de «Il Circo della Pace» si vola, letteralmente, ancora più in alto. Lo fanno gli acrobati di Sa-rakasi. Sarakasi in keniano significa, per l’ap-punto, acrobazia. Dai salti mortali per soprav-vivere nei sobborghi di Nairobi ai salti mortali a sfiorare il tetto dello chapiteau. Il pubblico è a bocca aperta, piramidi umane, energia, e clownerie si mescolano alle danze etniche. Sarakasi è il nome dell’associazione che ha creato questo gruppo di giovani esplosivi cir-censi ed ha insegnato loro un’arte che pro-viene direttamente dalla loro terra. Neanche a dirlo: il successo si ripete. Il tendone nella piazza principale del paese. In Italia non ce n’era uno da almeno trent’an-ni. Lo dice Alessandro Serena, un esperto nel campo. Se lo dice lui è vero. È il braccio destro di Sintoni in questa avventura, ma so-prattutto è un regista, docente e consulente di arte circense. È lui che crea i contatti con i gruppi. Il grosso dei lavori tocca poi all’illu-minato comune di Bagnacavallo, con la col-

«Inventati qualcosa da fare

in piazza per Natale. Una roba da zucchero

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laborazione gratuita di Accademia Perduta- Romagna Teatri. Lavori tipo quello di trovare i permessi di soggiorno o trovare il giusto sud-detto tendone e farlo montare sul ciottolato di Piazza della Libertà.Capodanni più tranquilli. Lo dicono le forze dell’ordine. Carabinieri in primis, anche loro coinvolti come il resto della città nell’appog-giare il progetto. «Il Circo della Pace» stimola l’integrazione con gli immigrati e, banale ma vero, riempie la piazza, la rende viva. C’è poco spazio per chi vuole rompere le scatole. È un’altra ricaduta del fare cultura. La notte di capodanno per, esempio la piazza era piena di gente contenta. Ci vorrebbe il circo tutto l’anno. Circo para todos. È il nome del gruppo che sarà ospite quest’anno. Circo per tut-ti. Anche per gli ultimi. Viene da Cali, la se-conda città della Colombia, che si trova al centro di una regione piena di conflitti. La popolazione è raddoppiata negli ultimi dieci anni. Come in ogni grande metropoli molti bambini finiscono sulle strade, dove si lot-ta per un paio di pesos. Sradicati dalle loro case, in cerca di rifugio spesso si uniscono in bande e gruppi armati per diventare auto-ri e vittime della violenza. Circo Para Todos è stato istituito nel 1994 come progetto a vasto raggio per raggiungere i Niños de la

calle, utilizzando il divertimento e l’immagi-nario del circo per suscitare l’interesse dei bambini stessi. I seminari, volti a ricostruire la fiducia in se stessi e ad ampliare i loro orizzonti sono stati un tale successo che nel 1997 Circo Para Todos ha aperto la prima scuola al mondo del circo per bambini di strada. Duemilacinquecento niños hanno avuto una possibilità grazie al circo. Fino ad oggi, tutti i laureati del-la scuola si sono assicurati il lavoro con le loro capacità, e l’Associazione ha avuto, come segno di professio-nalità il sostegno del ben più famoso Cirque du So-leil. L’edizione di quest’an-no si pregia dell’Adesione del Presidente Napolitano e del patrocinio della Camera dei Deputati.Lo straniero. C’è sempre uno straniero in queste storie. Chi ha dato vita a queste realtà è sempre un operato non-del-luogo. Va da sé: il Circo è una delle realtà più multirazziali che esistano e non c’è da stu-pirsene. Clown italiani convivono assieme a fachiri indiani e trapezisti bulgari e ognuno è giudicato per quello che fa. Forse non è un caso che ci sia sempre una persona che

viene da lontano. Miluod Oukili è un franco-algerino che va in Romania e fa nascere Parada, l’associazione Sarakasi è stata fon-data in Kenia nel 2001 dai coniugi olandesi Rudy e Marion Van Dijk, il Circo Para Todos deve i natali, assieme a Hector Fabio Cobo, a Felicity Simpson, un’artista circense scoz-zese che ha scelto la Colombia. Chiaro: è

lo sguardo di chi, da fuori, riesce a cogliere il potenziale in mezzo

alla desolazione. Vede il fiore che cresce nel letame. I bambini. Il circo è vec-chio quasi quanto il mon-do, ma non passerà mai di moda. Finché ci sa-ranno bambini ci sarà un tendone pieno di magia.

E sotto il tendone roma-gnolo è pieno di bambini. Ci

sono tanti bambini tra il pubbli-co, ci sono bambini o poco più che

bambini sul palco (anche se hanno storie adulte) e un po’ bambini tornano anche gli spettatori adulti che si trovano davanti ad un mondo con pochi fronzoli, semplice e vero, come una capriola. Quindi, per cortesia, un attimo di attenzione ....SiorreeSiorri ...benvenuttti al Circo della Paccce!!!!

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avuto una possibilità grazie al circo. Tutti si

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di Alessandro Ancarani

BABBO SCARTATOAbbiamo tentato di essere ammessi alla prima Accademia italiana per aiutanti di Santa Claus. Ma il Vecchio con le renne ha detto no. E poteva andare anche peggio

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La dritta mi arriva ad agosto: Babbo Natale offre lavoro. Ci sono selezioni da superare e un cor-so di formazione a Noventa di Piave, provincia di Venezia. Requisiti per l’ammissione? Buoni senti-menti, amore per i bambini, autentico spirito na-talizio. Mancano tutti, ok, ma come direbbe Luca Brasi I soldi sono buoni? Quanti ne girano? Verso chi? Ce ne sono anche per me? Ma soprattutto, Santa Claus riuscirà dove finora hanno fallito Gol-drake, Platini e Springsteen? Riscatterà il senso della mia esistenza? Sono andato a controllare.

Alle cinque e mezza lascio che sia il mio sen-so di inadeguatezza a spegnere la sveglia. Mi infilo grugnendo sotto una doccia bol-

lente. Mi disfo della barba dopo anni e col phon monto a neve i boccoli cercando di ottenere qualcosa di simile ad un effetto putto veneziano.Tutto inutile. Sono vicino allo spirito natalizio quanto il Parkinson ai castelli di carte. Tento di ovviare con biancheria intima rossa. Recita Complimenti, ottima scelta. Ma mentre ci con-statiamo allo specchio nemmeno Lui ci crede.Quando parto in direzione Noventa di Piave, mi accompagnano l’inseparabile Ipod munito di play list natalizia, l’inquietudine di un qualunque colloquio di lavoro ed un senso di imprepara-zione che non sentivo dal secondo scritto di maturità.Essere scartati ad una selezione per entrare in banca è accettabile. A tratti quasi auspicabile.Ma qui si gioca pesante. Lo scenario, più che probabile, è quello di non superare nemmeno le preselezioni per un datore di lavoro che non esi-ste. Corso per aspiranti aiutanti di Babbo Natale.Sarebbe l’ultima tramvata di un inclemente 2009. Ho lasciato andare il lavoro, l’amore e un non trascurabile numero di persone che mi volevano bene. Se tento una rapida disamina mentre ritiro il ti-cket autostradale nemme-no mi rendo conto lucida-mente dei perché. Fatto sta che a Natale manca poco e nulla potrà raddrizzare questi fallimentari dodici mesi. Posso solo peggiorare la sbobba aggiungendo in questa solare domenica 11 ottobre il sapore acido della beffa.Ferrara Sud. Mariah Carey mi avvisa che Tutto quel che voglio per Natale sei tu. Ma tu, chi sei?Arrivo in anticipo a Noventa di Piave, una pia-strella di nordest calpestata da 6.000 anime. Tutto è di un’orizzontalità spietata. E proprio su questa tundra veneziana è nata la prima acca-demia per aspiranti aiutanti di Babbo Natale, la Santa’s Helpers Academy. Comune e Provincia hanno ristrutturato una bella sede, una serie di volontari si è data da fare, e l’obiettivo, al termi-

ne di due mesi di lezioni bisettimanali (costo 25 euro a persona, quasi tutti per l’assicurazione), è quello di costruire in paese due villaggi gestiti dai diplomati in cui ogni passante potrà calarsi nel più autentico spirito natalizio.Le materie del corso spaziano dalla geografia della Lapponia alla fisiologia delle renne pas-sando per le gesta di San Nicola, dive-nuto San Nikholaus e poi Santa Claus man mano che si avvicinava alle latitudini polari. Tutto bellissimo, specie per un curioso a 360 gradi come il sottoscritto.Ma le mie speranze di farcela durano sì e no 15 secondi. Il tempo di presentarmi a Ro-berto, uno dei volontari che ho conosciuto via mail, e dir-gli da dove vengo. Scartato.Mi spiega che hanno ricevuto 330 richieste da tutta Europa e hanno solo 40 posti. Che c’è tanto lavoro (gratuito) da fare e non possono corre-re il rischio che i corsisti abbandonino a metà l’avventura. Precedenza a chi abita in zona. Il 20 dicembre, di pomeriggio, Babbo Natale farà visita di persona e i suoi pretoriani non possono mancare. No retreat, baby, no surrender.Gli spiego che accetterei anche di starmene se-duto in terra pur di scrivere un reportage di que-sti due mesi, ma risponde che di questa cosa deve parlare con gli altri. Già gli altri. Vestiti di fustagno verde dalla testa ai piedi, compreso berretto floscio con terminale pon pon. Guai a chiamarli elfi.

Sono aiutanti di Babbo Natale originali. Autorizzati direttamente dal paese

lappone di Rovaniemi, in Finlan-dia. L’unico a detenere il mar-chio di Santa Claus. Esclusiva che i finnici prendono male-dettamente sul serio. Durante la conferenza stampa viene spiegato che l’ambasciata ita-

liana di Babbo Natale è stata spostata via da Gardaland dopo

che la proprietà del parco diverti-menti è diventata americana. Con lo

Zio Sam i rapporti sono tesi per via de-gli spot natalizi Coca Cola, distanti anni luce dall’idea di Natale ortodossa. Un’idea che ammette l’esistenza di un solo Babbo Natale e combatte una guerra spieta-ta ai suoi cloni, siano piazzisti da centro com-merciale o clochard abbandonati in un fosso. «Chiederemo la collaborazione della cittadinan-za - mi conferma Roberto - affinché scompa-iano dai muri delle case i babbi natale che si arrampicano alle finestre».La gente si assiepa all’ingresso, le troupe dei maggiori Tg intervistano gli astanti: tutti si di-

chiarano amanti del più sincero spirito natalizio, ma io ormai sono di umore nero e intorno a me vedo solo replicanti griffati Dolce e Gabbana con mignottoni da combattimento al seguito, bambini pestiferi che puliscono il selciato col vestito della domenica e vecchie comari alla fi-nestra che si danno di gomito.Penso a dove procurarmi un mitra.

Poi una mano mi sfiora la spalla, mi giro e trovo lei. Occhi neri come il carbone

ma molto, molto più dolci. «Ciao, io sono Claudia, tu sei un aspi-

rante?». Cerco di rispondere ma escono tre sillabe sbava-te. «Allora sei un giornalista?». Sbavo. «Comunque seguimi, ti faccio entrare prima degli

altri così prendi posto». Ma-riah Carey parlava di te?

La presentazione fila liscia e in pompa magna. A me riesce di scansa-

re tutti i traccianti delle telecamere mentre il re-sto dei presenti fa esattamente l’opposto, spe-cie inseguendo il microfono di Studio Aperto. Apprendo che lo scopo primario dell’Accade-mia è quello di diffondere una corretta informa-zione sui vari aspetti del Natale e fare in modo che i volontari diano le stesse risposte alle do-mande fatte dai bimbi.A questo punto arriva il mio momento. Quello in cui da una vita mi ripropongo di starmene zitto. Invano.Salto su e chiedo: «Cosa direte quando vi chie-deranno lumi sulla Befana?».Gelo.Ok Sandro, ritirati. E invece no. «Lo chiedo per-ché molti bimbi pensano che Befana e Babbo Natale… sì insomma… siano sposati».Quando intuisco che nessuno di loro ha pensa-to ad una simile evenienza sono ormai un uomo solo sul Pack.«Risponderemo che non conosciamo la Befa-na», rabberciano.La paura fa Noventa. Occhi guantati di verde intimano che non è il caso di fare altre doman-de. E’ il peggior Le faremo sapere nella storia dei colloqui d’assunzione. Prima di ritirarmi in buon ordine restano una fila di mani da stringere cordialmente. L’ultima è di Claudia. Appena le sono di fronte guizza come un cobra a stamparmi una coppia di baci sulle guance. Roba che stucca molte crepe della mia autostima. «E’ stato un piacere averti conosciuto Alessan-dro, spero di rivederti alle selezioni».Bava come pere spadone.No piccola, è troppo presto per scartare i regali. E io sono stato cattivo. Giro la 206 e abbando-no il Grande Nord attraverso un desolato Pas-sante di Mestre.

Poi una mano mi sfiora la spalla,

mi giro e trovo lei. Occhi neri come il carbone ma molto, molto più

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di Stefania Mazzotti

una caSacon lE ballEEcologica, economica, solida: passa dalla paglia la nuova proposta degli ecoarchitetti

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Il lupo cattivo soffia e risoffia sulla casa di paglia, ma non riesce ad abbatterla. Il finale della favola de «I tre porcellini» va

riscritto. Pare che le case di paglia siano più sane, più solide, più economiche, più ecoso-stenibili di quelle in mattoni e cemento. Il por-cellino vincente è quello della paglia. Il lupo cattivo è costretto ad accucciarsi sulla soglia della casa in mattoni ad aspettare l’uscita del maialino stanco di pagare costose bollette della luce e gas.A riscrivere questo finale in Italia sono ancora in pochi. Ma in Svizzera e negli Stati Uniti sta diventando una pratica comune. Al mondo si costruiscono circa mille edifici in paglia ogni anno, mentre in Italia si tratta di casi isolati: rimaniamo nell’ordine delle unità. La pratica ha origini ottocentesche quando furono inventate le macchine imballatrici. I pionieri del Sand Hills del Nebraska dell’ovest ebbero per primi l’idea di utilizzare la balle come mattoni per costruire i loro edifici quan-do scarseggiavano legno e altri materiali da costruzione.Divenne così un metodo tradizionale diffuso fino al 1940 quando fu sostituito dal mattone. Fu poi perfezionato nel 1970 da Judy Knox e Matts Myhrman. Oggi ecoarchitetti e costruttori hanno dimo-strato che le case in paglia sono più isolate dal freddo e dal caldo. Sono anche a basso rischio di incendio: un muro in balle di paglia intonacato resiste alla temperatura di 1010 °C per tre ore. Rispetto ad una casa tradizionale il costo di tutti i materiali è inferiore del 2-3%, ma il vero risparmio deriva da quello energetico: circa il 75% in meno di una casa normale. La paglia è un ottimo isolante sia termico che acustico. La sicurezza dagli incendi è garantita dal rivesti-mento in calce, che permet-te allo stesso tempo che il muro possa respirare evi-tando l’insorgere di umi-dità e fastidiose muffe. Sono materiali naturali che permettono di evitare l’utilizzo di sostanze alta-mente inquinanti e dannose per la salute come la formaldeide. La casa in paglia è decisamente conveniente, anche se in Italia non ci sono professionisti del settore edilizio che la sostengono.A Lana, in provincia di Bolzano, l’architetto svizzero Werner Schmidt con la collaborazio-ne dell’italiana Margherita Schwarz, ha co-struito una serie di case vacanze che hanno vinto il secondo posto del Premio di Architet-tura in Alto Adige. Stefano Soldati, agricoltore biologico di cere-ali, ha realizzato da solo la sua casa in paglia

grazie all’insegnamento di Barbara Jones, autrice dell’unico testo a riguardo tradotto in italiano. La sua impresa è stata talmente uni-ca, che ora ha avviato una serie di seminari per insegnare come si costruisce una casa in paglia. Gli interessati pagano una somma di iscrizio-ne e saranno loro che andranno a costruire la casa a costo zero di manodopera.«Mi sembra - spiega Soldati - un metodo in-teressante che recupera i rapporti di solida-rietà e buon vicinato che c’erano una volta tra vicini di casa quando si facevano scambi di manodopera. Ora non esistono più e la forma del seminario mi sembra un buon sostituto».Soldati quando ha deciso di realizzare la sua casa in paglia nel 2003-2004 fu considerato un eccentrico, forse anche un po’ ingenuo, tanto che moltissimi curiosi sono accorsi a vedere le tappe della costruzione, richiaman-do anche l’attenzione delle forze dell’ordine. «Mentre all’estero la pratica è abbastanza dif-fusa - continua Soldati - in Italia la sua divul-gazione è più difficile. Non diventerà mai un metodo molto seguito perché i tecnici sono legati agli interessi del mattone. Ora per co-struire una casa di cemento sono necessarie, per legge, le autorizzazioni di diversi profes-sionisti: architetti, geometri e ingegneri. Per costruirne una di paglia basta un geometra e le procedure di ottenimento dei permessi se-guono i modi e tempi di qualsiasi altra costru-zione. Si capisce così perché la lobby degli ingegneri tenda a difendere il proprio lavoro e sia favorevole alla cultura della costruzioni

in cemento armato per cui la loro firma è necessaria. Inoltre in Italia esistono

gli ordini professionali che impe-discono che un architetto stra-niero possa progettare nel nostro paese se non ha uno studio italiano in appoggio. Questo ha limitato la diffusio-ne di questo sapere».Soldati lavora soprattutto

all’estero e sta costruendo la sua venticinquesima casa, ma

dice: «Sto ancora imparando. I me-todi di costruzione con l’esperienza si af-

finano. Ad esempio ho costruito la mia casa ponendo delle travi in legno, ma ora, con un altro metodo, si possono realizzare anche le parti portanti in paglia che funzionano molto meglio. Anche i serramenti possono essere impiantati direttamente nella paglia. Bisogna, inoltre, seguire le regole delle così dette case solari: orientandole a sud con delle grandi pa-reti di vetro a tettoia i costi di riscaldamento e raffreddamento diventano inesistenti».Soldati assicura che le case in paglia sono so-lidissime e a norma antisismica.

E’ dimostrato

che le case di paglia sono più isolate dal freddo e dal caldo

ecologismo estremo

COME SALVARE IL PIANETAFACENDO TANTA PLIN PLIN Un tiro di sciacquone al giorno corrisponde a 4.380 litri d’acqua potabile all’anno. Ecco quanta ne possiamo risparmiare se acquisiamo la buona abitudine di fare pipì sotto la doccia. La singolare campagna è stata lanciata dalla Ong brasiliana SOS Foresta atlantica. L’associazione rassicura sul fatto che l’urina sarà immediatamente evacuata grazie al getto dell’acqua corrente, senza rischi igienici né di cattivi odori... A patto che ci si ricordi sempre di urinare all’inizio della doccia! (al.lo.)

«La storia parla da sé. Alcune case in paglia sono in piedi dal XIX secolo, mentre quelle in cemento, costruite negli anni ‘70, stanno andando in rovina e devono essere abbattute con costi enormi di smaltimento dei materia-li». E successe che il lupo a forza di soffiare scoppiò.

Vedile su: www.laboa.org, www.atelierwernerschmidt.ch

Nell’altra pagina la prima casa italiana di paglia costruita in autoproduzione. Qui sopra: installazione dell’architetto Werner Schmidt

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L’ATTOREOtto ore otto. Per arrivare a Milano da casa mia. Solo che non abito a Roma. Sto a San Giovanni in Marigna-no, Rimini. E non ci vado in bici a Milano. Ci vado coi mezzi pubblici. Il tentativo di prendere la macchina almeno per andare in stazione fallisce, perché la sera prima ho lasciato la luce interna accesa, e quando giro la chiave, la Punto tossisce e si spegne dolcemen-te. Capisco che una semplice tratta Cattolica Milano si è già trasformata in qualcosa di più. In un viaggio. Di quelli che ti tocca di stare attento a tutto, che non ti freghino la roba, che devi cambiare treno, che non fai a tempo. Poi arrivati a Milano è fatta. L’efficienza di quella città mi fa scordare ritardo, freddo e nervoso. Lì trovo un compagno. Tre fermate di verde e arriviamo al Piccolo. Delbono. La Menzogna. Buio / travi d’acciaio / impalcature / mascherine nere di plastica / cemento armato / armi / smoking / godono / tuniche / godono / tute blu / bruciano / escort / bruciano / coca / urlo / danza / Mr. Puma / ghigno / danza / malattia eco-nomia / donne chiuse dentro agli armadietti / URLO / muori / lavora / brucia / muori / Bobò / urla / paura / strobo / buio / strobo / buio / strobo / Bobò. Esco in strada. Parterre da Milano alternativa. Mio malgrado, ci sguazzo.Però penso a Lei, Signor Delbono. Grazie, lei è umano. (pietro piva)

22 ottobre, Piccolo Teatro Studio, Milano

IL CONCERTOContemporaneità. Cose che succedono allo stesso tempo. In un mondo tutto cablato, in simultanea. Tanto che si è ovunque in ogni momento, e forse anche un po’ da nessuna parte. E, insomma, chissà se ha più senso parlare di «suo-ni di una terra», nell’esatto momento storico in cui il figlio del kebabbaro qua sotto parla in romagnolo e chatta su fa-cebook in inglese. Nel momento in cui i folklori si sciolgono uno dentro l’altro, in cui le tradizioni, quando si sforzano di resistere a tutti i costi all’onda globale, diventano souvenir da bancarella oppure opere da teche museali. E dunque già ripulite dal fango della strada, prosciugate del sangue della vita, mummificate.Siamo testimoni, forse, della Morte del Folklore? O di una mutazione, della nascita di nuovi folklori in divenire? Ci sono eccezioni?Proviamoci con l’Islanda, per l’appunto. Iceland. Terra fuori mano per definizione, gente che si fa gli affari suoi. Cultura atipica, a metà fra il ghiaccio e l’Europa. Introversa, o al-meno così dicono. I suoni di quella zona, fascinazione non esattamente last minute. Prima l’algida Bjork e le sua uman-tronica anemica, di battiti controllatissimi, l’eleganza del distacco, coolness chirurgica da sala operatoria. E poi, vabbè, i Sigur Ros. Suoni lunghi e pedalare, canto senza tempo in lingua ancora da scrivere, crescendo emotivi da rock del giorno dopo, volendo anche qualche sbadiglio. Nien-te miracoli: è musica che ispira più di quanto sia ispirata. Immagini desaturate e grandangoli furbetti sulla bruma. E, ancora una volta, l’attitude isolazionista che fa la differen-za.In mezzo a tutto i Mum, fratellini minori, diversi, bravi e fa-mosi ma non baciati dal culto isterico della grande massa. Tanto che ce li possiamo vedere - magari un po’ stretti - ma comunque nell’accogliente catino di un club, il Bronson di Ravenna, e a cifre amichevoli. Elettronici con battito umano, collegati alle macchine ma capaci di respirare per conto proprio. Curiosità da epoca del riciclo. Le melodie dei videogames e la fragilità degli stru-menti acustici. Retroterra colto - con frequenti incursioni nel teatro e nell’arte del nostro tempo - ma anche ironia e imme-diatezza pop da cameretta. Capaci di musicare la Corazzata Potemkin (senza cadute di stile fantozziane) così come di scrivere canzoncine eleganti a presa rapida.Dischi, mix, remix, inevitabili collaborazioni con compagni di etichetta e di passaporto. Da dieci anni abbondanti sono in pista, e in mutazione costante. Cambia la formazione, cambia il peso specifico del suono. Assetto variabile fra strumenti veri ed elettronica, fra pulsazione e rarefazione, fra sonno e veglia. Chi è sempre a caccia di definizioni lo chiama minimalismo folktronico. Piace alla gente che piace. Con la teoria dei due gradi di separazione dai Mum si arriva un po’ dappertutto: Animal Collective e Kings of Convenien-ce, Mice Parade ed Emiliana Torrini, Mogwai e cento altri.Poi, vabbè, anche la cartolina vuole la sua parte. Il disco è stato registrato in un antico faro, lontano da tutto e da tutti eccetera eccetera. Come dire: romantico suono islandese del tempo contemporaneo, con quella strizzatina d’occhio esoti-ca che non guasta mai. (antonio gramentieri)

28 novembre, Mum, Bronson, Madonna dell’Albero (RA)

LA MOSTRAIo c’ero all’inaugurazione di «Guardare con lo sguardo del-la Mente», secondo appuntamento della 51ª edizione del «Premio Campigna», quest’anno all’insegna dell’artista Mattia Moreni (1920-1999), per il primo decennale della sua scomparsa. Questa seconda sezione è destinata alle nuove generazio-ni e ai linguaggi contemporanei. Cinque giovani artisti del territorio forlivese, con esperienze significative in ambito nazionale ed estero, sono stati selezionati dalla curatrice della mostra, Claudia Casali, per realizzare un lavoro inedi-to legato all’eredità intellettuale di Moreni, con particolare riferimento alla frase scritta dall’artista, che dà appunto il titolo alla mostra. Silvia Camporesi, Luca Freschi, Chia-ra Lecca, Nicola Samorì, Erich Turroni hanno interpretato il messaggio di Moreni in maniera personale, dando prova della sua attualità. Le fotografie di Silvia Camporesi inda-gano il concetto di «distanza» letto in chiave intellettiva; mentre nei lavori di Freschi lo sguardo mentale si relaziona alla dimensione del ricordo. Chiara Lecca rende omaggio alla Mistura di Moreni, unendolo alla sua ricerca sul rap-porto uomo-animale-ambiente. Nicola Samorì parte da un lavoro dell’artista per scoprine nuove letture attraverso la visione della mente. Infine, il tributo di Erich Turroni riporta il titolo eloquente di Figura cardine. (ilaria piazza)

Fino al 14 febbraio. Galleria d’arte contemporanea «Vero Stoppioni» Santa Sofia (FC), info: 0543 975428.21 novembre, Guardare con lo sguardo della mente, San-ta Sofia (FC)

IL GIORNALISTAUna presentazione libraria di Marco Travaglio è un bel paradosso. C’è un bell’uomo sui quarant’anni - figlio di una destra di montanelliana memoria - che am-malia una platea di orfani della sinistra. La ricetta, nella sua semplicità, è geniale: sul vecchio giorna-lismo d’inchiesta s’innesta del sano cabaret. Nasce così uno spettacolo in cui il Nostro, in un monologo che sfora le due ore, riassume, riannodando i fili, la storia patria degli ultimi quindici anni. Lo fa con un puntiglio da storico: preciso, puntuale, documentato. Giornalismo d’inchiesta, come detto. Snocciola veri-tà insopportabili con il sorriso sulle labbra, sfuma lo scempio dell’attualità con guizzi da guitto. Va da sé: cabaret. Il pubblico ricambia ridendo, nessuno esclu-so. Insomma, si esce dal cinema Sarti di Faenza con un’idea forte: viviamo in un’epoca storica disperata ma non seria. Marco Travaglio ne è il suo cronista più ispirato. (paolo martini)

21 ottobre, Papi, Cinema Sarti, Faenza (RA)

Il mondo è bello perchè è vario.Un mazzo di chiavi di lettura.E a ognuno di voi chiediamo di provarne una. La vostra.Che abbiate assistito ad una mostra, ad un film, ad un concerto o a un omicidio, non importa: vogliamo sapere che ne pensate.Inviate la vostra recensione, ma siate sintetici (500 battute al massimo), a [email protected] mese le troverete pubblicate in questa pagina.

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IO C’ERO

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*Heriz Bhody Anam scrive, dipinge, illustra e rilega «libri» fatti a mano. Racconta storie personali, riflessioni, speranze e sogni con il suo stile marcatamente espressionista. L’ Odissea, La Tempesta, Amleto di Shakespeare, Ubu Re di Alfred Jarry, le poesie di Dino Campana, le Lamentazioni dalla Bibbia, per citarne solo alcuni, sono i libri che hanno influenzato il suo modo di pensare e di sentire.

di Heriz Bhody Anam*

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GENNAIOPolitica: Napolitano per un ritorno alla sobrie-tà. «I politici possono fare sesso, l’importante è che non si riproducano».Rutelli cambia nome alla sua nuova formazio-ne: non più «Alleanza X l’ltalia» ma «Alleanza X Factor». Riforma della giustizia. Viene introdotto il te-levoto da casa.La febbre A al picco: muore topo Gigio.

FEBBRAIOElezioni regionali: al nord la Lega trova i com-promessi con gli alleati. Al sud la mafia invece correrà da sola.Olimpiadi Invernali: finalmente in Italia si torna a parlare di Curling. Cinema: ruolo drammatico per Cristian De Sica nel nuovo film di Avati: «Fare sempre il piacione mi ha stancato». (Ok... alla fine Be-len non te l’ha data).Festival di Sanremo. Conduce la Clerici. Vin-ce la squadra del peperone rosso.

MARZOOscar per il miglior film straniero al Barbaros-sa. Nessun premio invece per l’Italia.

nOTiZiE DaL FUTUrOIl 2009 sembrava un anno da dimenticare, L’Aquila, le disgrazie, l’abbuffata di sesso e politica. Il colpo di scena arrivò proprio sul finale, con il Premier rapito dagli alieni, l’emergenza, il governo di solidarietà nazionale, ecc... tutte cose che ormai sapete. Per l’Italia cominciava una nuova era, anche se le facce erano le stesse. E il 2010?

Polemica sul crocifisso in aula: gli studenti fa-vorevoli a mantenerlo: «Proprio adesso che son tornati di moda i vampiri!».Meteo: il clima impazzito. Il 21 marzo tutti spiazzati dal ritorno della primavera.Torna la F1 con Alonso sulla Ferrari. Nuovi incarichi invece per Fisichella e Badoer: sa-ranno i piloti della Papamobile.

APRILEL’Aquila. Consegnati anche i nanetti per le case del governo. Finite le scosse, ma pre-occupazione per 1500 pallet di Pepsi ancora da disinnescare.La Romagna si candida per le olimpiadi del 2020. Nel logo, cinque piadine coi colori olimpici. Nuove discipline: gare di marraffone, pedalò e liscio.Nasce la Banca del Mezzogiorno. Finalmente un istituto di credito nel sud Italia che potrà offrire il pizzo ad ottimi interessi.Il Giornale di Feltri contro Repubblica: «L’Ing. De Benedetti in realtà è geometra e Scalfari ha la barba finta!». Conferma Libero «Comu-nisti e busoni!».

MAGGIOGrandi opere: il governo indeciso sul il ponte sullo stretto. Gasparri «O si fa il ponte, o si lavora. Sono due cose diverse.»Guai per il nuovo presidente del Milan, Fla-vio Briatore: nella finale di Champions ordina a Gattuso di andare a sbattere nei cartelloni pubblicitari a tre minuti dalla fine per fare en-trare la Safety car.Usa: Obama sempre più socialista: dopo la riforma sanitaria propone la terra ai contadini e la dittatura del proletariato.Campagna de Il Giornale di Feltri contro Don Leonardo Zega, direttore di Famiglia Cristia-na. «Porta la sottana. Sarà gay?». Risponde Libero «Abbasso i busoni!».

GIUGNONuova pubblicità con Mike e Fiorello. In que-sto spot il celebre conduttore fa lo zombie.Ancora nessuna notizia dell’ex premier rapito

dagli alieni. Alcuni sostengo che sia invece in Russia per un Putin tour.Boom dei film in 3D. E’ ora che l’Arcuri torni a fare cinema.Trovata la Exit-strategy per uscire dall’Afgha-nistan. Per evitare attentati i soldati americani indosseranno il burka.Nuova campagna de Il Giornale: Feltri se la prende con i mancini.«In mano alla sinistra!». Libero titola «Ambidestri o invertiti?».

LUGLIOCiclismo. Armstrong vince il Tour de France per distacco. Gli inseguitori in ritardo per aver forato le ruote nelle sue siringhe. L’Italia esce ai quarti i Mondiali in Sudafrica. Cassano si appella a Mandela: la sua esclu-sione è un caso di apartheid.Diviso tra gli eredi l’impero Mediaset: Italia1 a uno, Canale5 a un altro, la Rai ad un altro ancora. Emilio Fede invece va vivere in una cuccia come il cane Argo.Il Giornale si scaglia contro il sistema strada-le inglese «Tengono tutti la sinistra!» Libero: «Perfida Albione! ..e pure busona!».

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DALLA LUNAdi Roberto Pozzi

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uomini in orbita

AGOSTOGossip. George Cloney lascia la Canalis. Era una copertura: la Canalis è lesbica.Ennesimo funerale per Michael Jackson. Era stato ritrovato il suo naso.Obama sempre più di sinistra. Barba incolta, basco e sigaro parte alla volta di Cuba per rovesciare la dittatura nell’isola.Tremonti alla ricerca di denaro. Alla mattina gira lungo la battigia di Riccione con un me-taldetector.Il Giornale di Feltri contro i giornalisti «Non credete a quello che scrivono!». Libero: «Uga!Uga!».

SETTEMBREEsce il primo modello Fiat-Crysler: è un SUV che consuma a manetta, ma se rimani a sec-co, nel baule c’è una 500 di salvataggio.Obama cambia il suo motto da «Yes, we can» a «Hasta la victoria siempre».Proteste a Teheran: Gli iraniani vogliono oc-cidentalizzarsi e passare dal velo alle veline. Economia: dopo lo scudo fiscale torna l’oro per la patria.Il Giornale si scaglia contro la cultura :«Leg-gere fa venire il mal di testa». Libero: «Toga! Toga!».

OTTOBRECalendario per Cristina del Basso. Tutto in si-milpelle e in vendita da Divani & divani.Nobel per la pace ad Cuck Norris. «Wow!».Scuola: la riforma segue i dettami della Log-gia P2. Si passa dal maestro unico al Gran Maestro. Obama rinuncia alla presidenza degli Usa. Sarà ministro dell’economia di Cuba.Tremonti cerca di far emergere il sommerso ma trova solo, al largo della Calabria, la nave dei veleni.I lettori de Il Giornale e Libero obbediscono ai loro direttori e i due quotidiani chiudono per calo di vendite.

NOVEMBRENuove rivelazioni di Ciancimino jr. «Marlon Brando non aveva veramente quella mascel-la: nel Padrino usava cotone idrofilo».Nuovo libro di Dan Brown «Il mistero dello scu-do-crociato». Robert Langdon indaga su una setta segreta che si vuole ricostruire: la Dc. Feltri e Belpietro. Scoperti e arrestati in un incontro clandestino di combattimento tra cani: venivano usati al posto dei pitbull.Tremonti dichiara guerra ai paradisi fiscali. Carri armati italiani occupano San Marino che prova a difendersi con gli alabardieri. Le Guar-die Svizzere, essendo anche svizzere, sono invece costrette a combattere su due fronti.

DICEMBREVinta la guerra contro i paradisi fiscali. Con-quistati il Ticino e il casinò di Nova Gorica. Il Papa, barricato a Castel Gandolfo, prova a lasciare di nascosto lo Stato del Vaticano ma viene preso subito perché alla guida della papamobile c’erano Fisichella e Badoer. Il de-bito pubblico è annullato. L’Italia è lo stato più ricco del pianeta, abbandona l’Euro e torna alla Lira. I prezzi nei ristoranti però restano gli stessi.Obama, lascia l’Havana e parte per la Bolivia. Alcuni sostengono che sia stato catturato e ucciso nella foresta dall’esercito assistito dalla CIA. Le spoglie mortali al Mausoleo di Santa Clara, ma la sua immagine vive sulle T-shirt. Fine della storia, inizio della leggenda.La Nasa capta nello spazio un minaccioso messaggio proveniente da altri mondi.«Ok, l’omino basso ci ha stufato. La festa è finita, ve lo riportiamo».Sky intanto guarda già al 2012 e dopo le olimpiadi di Londra compra i diritti per la di-retta della fine del mondo.

Paolo Fioravanti, 52 anni, maestro d’ascia. Vive a Cesena. «Non c’è mai stato confine tra la mia vita da adolescente e quella di adulto. Come modificavo i giocattoli, li smontavo e li rimontavo, da grande ho fatto lo stesso per le moto». Personalità eclettica Paolo ora lavora come falegname per una cooperativa sociale, più che altro perché «ama trasmettere la sua conoscenza ai disabili». In tasca ha sempre matite e penne perché la sua fortuna l’ha fatta seguendo le passioni: il disegno a matita, le moto e il gioco. Appassionato di motocross (correva con il campione del mondo Michele Rinaldi) ha imparato a smontare macchine Gran turismo dai meccanici dei contrabbandieri (si sa le auto di questa «categoria» dovevano competere con quella della polizia) e si è ritrovato a disegnare, poi a realizzare, nella metà degli anni ’80, il prototipo per una moto d’acqua di successo: la Yamaha Marine Et. «Ammiro Franco Sbarro, Giorgetto Giugiaro, ma sono un solista. Uno che segue la sua strada e tutti i miei soldi li ho investiti in trenini e altri giocattoli». Lo abbiamo incontrato in mezzo a vetrinette durante l’allestimento al Centro Polivalente di San Girolamo di Longiano per una mostra internazionale di giocattoli d’epoca. Questa è realizzata in prevalenza con i suoi giocattoli acquistati in mercatini e scambi con altri collezionisti (inaugurazione 10 dicembre, prose-gue fino al 10 gennaio). «Spero che alla fine della mostra si voglia fare un museo permanente, si tratta di migliaia di giocattoli che dono volentieri al comune di Longiano, ne terrò solo alcuni per divertirmi in vecchiaia».

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Il bello del lavoratore precario è la sua libertà di scelta: lavoro o non lavoro. E Giona aveva scelto. Del resto erano anni

che sognava di abbandonare per un po’ il freddo puttanone nebbione padano e spa-rarsi alcune settimane a Santo Domingo, come facevano ormai tutti. E stavolta an-

che il broker (cus’ël e’ broker?, non l’aveva mai capito, quello a cui si lascia un quinto delle stipendio, quale stipendio?) lo aveva sconsigliato caldamente dal prendere un ulteriore prestito per la vacanza di sogno: già aveva in scadenza inevasa le 48 rate del divano-dimora sul quale si gingillava nelle

troppe ore di ozio forzato davanti a Sky (ma quale cielo?) e le 32 della Hyunday, per la cui assicurazione si era inginocchiato anco-ra una volta (volta più volta meno) davanti alla vecchia zia zitella, che gli voleva così un bene a quel suo ragazzo tanto volenteroso, una volontà di ferro, disposto a tutto, e tanto

STORIES FROM RIDENTE TOWNdi Giovanni Nadiani*

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sfortunato da «non sistemarsi» mai, inten-dendo il posto fisso in qualche ufficio comu-nale. E allora Giona aveva scelto. A lui, del resto, avevano fatto sempre tanta tenerez-za quei Babbinatali rampichini: appesi a un cornicione con una mano, su una scaletta appoggiata precariamente a un comignolo, abbracciati languidamente a una grondaia o a cavalcioni di una ringhiera di balcone: così soli nel loro lavoro indefesso e tanto esposti agli agenti atmosferici. A Giona si stringeva il cuore soprattutto quando verso giugno, battuti dallo scirocco e dal libeccio, perde-vano la cuffia e si scolorivano, si smalvivano. Ora toccava a lui. Era diventato uno di loro.L’idea era stata di una multinazionale dell’elettronica sita nel nuovissimo IperCe-ramiche, alla confluenza delle grandi arterie stradali che ormai asserragliavano da tutti i lati Ridente Town, ormai spazzata definiti-vamente qualsiasi parvenza di campagna: ingaggiare con contratti co.co.pro. Bab-binatali viventi, in carne e ossa che, a dif-ferenza di quelli Made in China, nella loro

statiticità pur erano costretti a muoversi e a dimenarsi in qualche modo sottolinean-do così il movimento flessuoso e dinamico dell’economia. Turni di 24 ore intervallati da 12 ore di riposo, da metà ottobre all’Epifa-nia, e su questo Giona era sicuro: lui alme-no non si sarebbe smalvito. Certo, un lavoro duro al pari dei carabi-nieri perennemente piantonati davanti alla Banca D’Italia o delle guardie penitenziarie, comunque sempre meglio che andare in miniera o in fonderia, e in ogni caso la sicu-rezza sul lavoro era garantita da una imbra-gatura a prova di bomba Made in Germany con dei moschettoni speciali in acciaio della Thyssen-Krupp: tutta roba firmata. E ora Giona era lì, proprio nella Santa Notte, a cavalcioni della ringhiera che sosteneva la megainsegna dell’outlet parallelepipedo-elettronico, con i pantaloni imbottiti con un cuscino per non schiacciarsi completamen-te i cosiddetti, che spostava di tanto in tan-to con una mano da dentro la tasca come

i vecchi in piazza nei giorni di mercato. In saccoccia aveva i panini del rifornimento e il termos del Gatorade caldo arricchito da una manciata di puro cloruro di sodio del Mare del Nord. Alle prime ombre della sera aveva schiacciato un piccolo interruttore in-corporato e sulla schiena si era illuminata una grande scritta azzurro fosforescente, una sorta di cresta di drago: BUON NATA-LE A TUTTI GLI UOMINI DI BUONA VO-LONTÀ!«Mammina, mammina, guarda quel Bab-bonatale là a cavalcioni, si muove, sembra proprio vero». «Ma no, tesoro, va a pile, guarda solo come luccica!».

*E’ nato nel 1954 a Cassanigo di Cotignola, vive a Reda di Faenza (Ra). Da molti anni sposta parole in varie lingue e linguaggi. Ha pubblicato volumi di sto-rie e prose brevi, di poesia, e CD di poesia e cabaret dialettale in musica, in collaborazione col gruppo musicale Faxtet, col quale si esibisce dal 1997, e pile di traduzioni. Sempre più spesso scrive «robe tea-trali».

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Che bello essere giovani e incazzati a Saint Paul, Minnesota, a metà degli anni ‘70. La provincia, la neve d’inverno e l’umido del Mississippi. Il rigurgito conformista come religione pagana, la tv a colori e il giardinet-to da innaffiare. Minneapolis non è partico-larmente distante, ma il problema è come arrivarci. I tempi, they are a-changing, ma non è ben chiaro in quale direzione.La stagione breve dei sogni e delle utopie è collassata meno di dieci anni prima, sul-la sponda Ovest. In classifica hanno fatto man bassa i cantautori dolciastri del riflus-so. I nervi del punk sono a fior di pelle e c’è qualcosa di nuovo da inventare per farsene una ragione. Solo che non si sa bene cosa. In città si brucia, in provincia si ristagna.Per fortuna il rock and roll dà risposte chia-re anche nelle situazione più difficili. C’è sempre un negozio di dischi dove provare a farsi assumere, ci sono sempre i Ramones, si trovano sempre un altro paio di spostati insieme a cui fare un po’ di casino nel ba-sement.C’è anche una bella cover su cui farsi le ossa: Psycho Killer, delle teste parlanti. E un inserto in francese complicato da pronun-ciare, che si comincia a sostituire con tutte le parole esotiche che vengono in mente. La citazione più fantasiosa ripesca il nome

di un vecchio gioco da tavolo: Hüsker Dü, che signfica «ti ricordi?» in una qualche lin-gua del nord.Facile ricordarsi cosa è successo, di lì in poi.Hüsker Dü acquista la dieresi e diventa il nome del gruppo. Bob Mould, Grant Hart, Greg Norton mischiano l’hardcore, il punk e tutto quello che si può suonare rapido e nervoso, di fatto inventano l’alternative rock, e di questo nuovo fenomeno in po-chi anni tracciano la traiettoria-tipo. Rabbia e intensità, senza rinunciare alla melodia. Singoli acuti e potenti, che conquistano le radio dei college. Punk che non vuole starsene chiuso nel recinto. Parole pesate, un’idea di concept dietro a tutto, l’utopia di un suono di rottura che non bruci tutti i ponti con la grande tradizione rock. E allo-ra grandi dischi (almeno Zen Arcade e Flip your wig sarebbe consigliabile averli sugli scaffali), plausi della critica, status di culto, aiuti e pacche sulle spalle da parte di band già emerse (Dead Kennedys, Black Flag).Le cose belle durano poco, certo. Ma quel poco basta per disseminare indizi che negli anni verranno raccolti e sviluppati da tutti gli esploratori del nuovo alt-rock. Pixies, Nir-vana, My Bloody Valentine ne sanno qual-cosa.

Prima di sciogliersi c’è anche un passaggio dalla Warner Bros, che potrebbe preludere a un successo su basi più solide. Tuttavia dopo sette dischi e sei anni di creatività mi-racolosa la tensione nella band è alle stelle. L’eroina comincia a presentare il conto. Il manager si suicida, le cose si sfaldano.Ognuno prosegue per conto suo, ma i mi-racoli non si producono in serie.Oggi Bob Mould gira e suona per conto proprio, ha ripreso a comunicare con Hart, non parla di reunion ma suona spesso e vo-lentieri i pezzi di quegli anni. Basta e avanza per segnarselo in rosso sul calendario.

ANTONIO GRAMENTIERI

11 giovedì dicembreBOB MOULDRavenna, Bronson, via Cella 50, ore 22 Ingresso 15 euro. Info: 3332097141, www.bronsonproduzioni.com

Il leader degli Hüsker Dü arriva a ravenna. Giù il cappello, qua la mano

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Caro Berta for President, ho sentito dire che gli Spandau Ballet si sono rimessi insieme.Allora in un attimo mi sono ricordato di quegli anni là, della rivalità con i Duran Duran, degli speciali di Red Ronnie, delle ragazzine che si strappavano i capelli e lanciavano biancheria intima di Naj Oleari.Io mi sentivo enormemente più figo, perchè ascoltavo Bruce Springsteen, ma ammetto che come lento d’ordinanza ballavo – le rare volte in cui mi era data la possibilità – Live to Tell di Madonna. O forse anche Through The Barricades.Vabbè, volevo chiederti questo: cosa c’era da salvare, in que-gli anni, a parte la wave nichilista e le altre cose che già so mi dirai, che interessano alle minoranze illuminate?Dico, nel mainstream: cosa c’era da salvare? Duran e Spandau hanno fatto qualcosa che si possa ritenere rilevante, venti e passa anni dopo? E gli A-Ha? Degli Europe non te lo chiedo, ringraziami.Rispettosamente tuo,Grammo

Caro Grammo and rollche bello che Lei ballasse quei lenti, non Si immagina quanto fosse fortunato. Specie rispetto al qui presente, che negli anni ’70 era quello che faceva le luci stroboscopiche pigiando sul pulsante della luce in maniera intermittente, mentre gli altri limonavano. E i lenti erano o Lilly di Venditti oppure All by myself che avremmo scoperto solo dopo anni essere in realtà una canzone dedicata all’onanismo… Il mainstream irrigimenta le forze incontrollate. To cut a long story short era un grande album d’esordio, degli Spandau, in li-nea con i suoni del Blitz club, e Gold era funky bianco, freddo ma stiloso. E Girls on film dei Duran era super Moroder che, per chi faceva clubbing, era ancora un top… Poi sono arrivati i video sugli yacht e le sdolcinature. Eppure gli Spandau finanziavano il Red wedge (!) e si dichiaravano socialisti (!!). Le pettinature impossibili sono, credo, l’unico contributo reale degli Europe alla cultura moderna… Non scordiamoci però che i Soft Cell erano un duo gay che suonava un oscuro pezzo northern soul anni ’60 intitolato Tainted love con le tastiere! E che incide-vano per un’etichetta fuori di testa come la Some Bizzarre. Che David Bowie incideva Let’s dance con Stevie Ray Vaughan alla chitarra prodotto dagli Chic! Io negli anni ‘80 mi sono divertito, e c’era finalmente qualcuno

che faceva le luci strombo al posto mio… Vendetta tremenda vendetta!Suo Berta

Caro Berta Le Bonper dire di differenze generazionali: io Tainted Love me la ri-cordo nella versione dei catanesi Boppin’ Kids, con Brando alla chitarra. Lui poi ha cercato di diventare uno pseudoliga-bue, e infine si è persino riciclato alla chitarra con Tav Falco and Panther Burns, in un doppio salto mortale con avvitamen-to senza precedenti.Adesso vado a comprare i primi dischi degli Spandau, che sono curioso.Mi sono molto gustato anche il tuo refuso nell’ultima riga. Ti devi essere proprio divertito negli anni ‘80 se le luci strobo sono addirittura diventate «strombo».ossequi al più stromboscopico experienced Dj della Romagna.tuo Grammo

Eh eh eh… caro Grammo! Il buon Sigmund avrebbe pagato un giro al bar a tutti per un lapsus così! In effetti quello è stato un decennio dove c’è stata tutta la vita in versione XL. Il sesso, la droga e moltissimo rock’n’roll. E quanto a rock and roll io citerei i Rebel Cats (Forlì rules). E non scor-darti che i Los Lobos riempivano le piste da ballo non solo con La Bamba! Ma è stato anche il decennio delle prime (enormi) fregature economiche. E pure un decennio di morte, per tanti. Io vivevo in una splendida bolla colorata, poi il decennio successi-vo... Vabbè… Mi genufletto davanti a Lei, Re della Romagna’n’roll!Alla prossima, Suo Berta

Avete delle domande da porre a Berta, DJ e animatore sonoro

delle notti di Romagna sin dai tempi in cui i drink costavano

800 lire? Non fatevi scrupoli, e mandatele a gagarin.magazine@

gmail.com Ci pensiamo noi a fargliele avere. Se ci piacciono,

s’intende.

*a cura di Luigi Bertaccini e Antonio Gramentieri

muSIca DIcEmbrE1 martedìDAVIDE BRILLANTE TRIOBologna, Osteria Cantina Bentivoglio, via Mascarella 4/BInfo: 051 265416, www.cantinabentivoglio.it

MARIVALDO PAIMLaboratorio di percussioni per adulti in collaborazione con Conservatorio Statale di Musica B. Maderna, Cesena e Afroeira - Accademia do Ritmo, BolognaCesena, Teatro Comandini, via Serraglio 22 Info: 0547 25566, www.raffaellosanzio.orgContinua fino a sabato 5Marivaldo Paim, musicista di eccezionale talento, maestro delle percussioni con un senso del ritmo così connatutrato da sembrare un enorme cuore battente, lui, propone un laboratorio di percussioni legate ai ritmi della sua città d’origine, Salvador de Bahia.

MELVINS (Rock - USA)Bologna, Estragon, Via Stalingrado, ore 22,30Ingresso 18 euroInfo: 051-323490, www.estragon.com

2 mercoledì ALESSANDRO ALTAROCCA TRIOBologna, Osteria Cantina Bentivoglio, via Mascarella 4/BInfo: 051 265416, www.cantinabentivoglio.itContinua fino a venerdì 4

OUTRO LADOFaenza (Ra), Zingarò Jazz Club, via Campidori 11, ore 21,30 Info: 0546 21560Ingresso gratuito, con possibilità di cenare a prezzi scontatiLa realtà più autentica, incontaminata e meno scontata della musica brasiliana d’autore, inoltrandosi in territori lontani dalle rotte più familiari

NOAH AND THE WHALE

MARIANNE DISSARD (feat. members of Calexico and Giant Sand)Ravenna, Bronson, via Cella 50, ore 22Info: 333 2097141, www.bronsonproduzioni.com

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x*corrispondenza digitale semiseria con un dj illuminato

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Strange Powers by Magnetic Fields(youtube.com/watch?v=ci37lvMsTsA)

Stephen Merritt è uno dei più raffinati autori di canzoni pop della sua gene-razione. Senza per forza tirare in ballo le 69 Canzoni D’Amore possiamo rovi-stare più indietro, in uno dei primi di-schi dei Magnetic Fields («Holiday»), e troveremo una gemma splendida come «Strange Powers». Suona un po’ come se Julian Cope cantasse su una base dei Pet Shop Boys con la produzione di Brian Eno. Il cantato di Merritt è freddo e gutturale, mentre la melodia su cui si poggia al contrario è trotterellante e briosa: una grossa ape gelida che ronza sopra un fiore sintetico e sgargiante. L’effetto è spaesante, fin dai primi momenti. Così come il testo. Ci troviamo su una ruota panoramica a Coney Island «sotto più stelle di quante siano le prostitute in Thailandia» nel preciso momento in cui arriviamo alla consapevolezza che siamo inesorabilmente innamorati del-

la persona che stiamo baciando, con le labbra blu di zucchero filato. E non riusciamo neppure a dormire, perchè questa persona ha «strani poteri», e ci colonizza anche i sogni. Tutti sono in-cappati, almeno una volta nella vita, in quell’esaltante fregatura che ci piace chiamare Amore, quindi sapete di cosa sto parlando. In quello stato stregato ci estraniamo completamente da questa Età Dorata fatta di intrattenimento al saccarosio, «dove il consumatore è re e l’infelicità tradimento». E a me succede un po’ la stessa cosa quando ascolto «Strange Powers», come sto facendo adesso, e non ricordo più tutti i doveri e le trivia-lità che dovrei svolgere appena spe-gnerò il computer, e mi è addirittura sfuggito quello che volevo scrivere per concludere il pezzo, ma ho un’insana voglia di ascoltarla ancora, e ancora, e ancora. Strani Poteri...

Claudio Cavallaro - Granturismo [email protected]

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di Claudio Cavallaro

B.R. STYLERSForlì, Diagonal Loft Club, Viale Salinatore 101, ore 22Info: 338 3269866, www.diagonaloftclub.it

ANGELO ADAMO PLAYS PAT METHEBologna, Bravo Caffè, via Mascarella 1Info: 051 266112, www.bravocaffe.itAngelo Adamo propone la musica del grande chitarrista-compositore americano Pat Metheny. Lo fa in compagnia di una nuova formazione capace di amalgamare la sua esuberanza con il lirico pianismo di Sillato e l’ispirata precisione di Ghetti

3 dicembreStrade Blu presenta:

STEVE EARLEFaenza, Teatro Masini, piazza Nenni, ore 21,30Ingresso: 17, 25 euroInfo: www.teatromasini.orgConcerto acustico per una delle figure più grandi della musica d’autore contemporanea. L’ultimo disco dal titolo Townes è dedicato al suo ispiratore e padre putativo, Townes Van Zandt.

Socìetas Raffaello Sanzio presenta:

MÀNTICA la musica è la Leggefestival di musica, performance, disegno, laboratori

direzione di Chiara GuidiIn collaborazione con Bronson Produzioni, Teatro Bonci, Teatro Valdoca,

ore 21,30: SLEEPY SUN in concerto

ore 22,30: WILDBIRDS&PEACEDRUMS – unica data in ItaliaCesena, teatro Comandini, via Serraglio 22Info: 0547 25566

JULIAN MARLEY (Reggae – Jamaica UK)Bologna, Estragon, Via Stalingrado, ore 23Ingresso 15 euroInfo: 051 323490, www.estragon.com

4 venerdìAll’interno del festival Màntica:

ore 17: laboratorio con DAVID TOOP, The mediumship of the listener

ore 21: DAVID TOOP, Sinister Resonance

ore 22,30: S.R.S, Il Regno Profondo di CLAUDIA CASTELLUCCI

ore 23: MOUSE ON MARS, concerto

ore 24: MOUSE ON MARS, dj-setCesena, teatro Comandini, via Serraglio 22Info: 0547 25566

THE ELECTRIC FLAG feat. FEDERICO POGGIPOLLINI Bologna, Bravo Caffè, via Mascarella 1Info: 051 266112, www.bravocaffe.it

BLUE TRAIN TRIOLugo (Ra), Sax Pub, Largo Repubblica 4Info: 0545 23757

ALTROVE live ZION TRAIN (UK)Rimini, Velvet, via S. Aquilina 21Info: 0541 756111, www.velvet.it

CLAUDIO BAGLIONIBologna, Teatro Europauditorium, piazza della Costituzione 4, ore 21Info: 051 372540, www.teatroeuropa.it

GLI AVVOLTOI (Beat –ITA)Bologna, Estragon, Via Stalingrado, ore 22,30Ingresso gratuitoInfo: 051 323490, www.estragon.com

5 sabatoAll’interno del festival Màntica:

ore 19: STEFANO RICCI, Gli esagerati

ore 20: STEFANO RICCI CON JÜPPALA KÄÄPIÖ, La rivincita della cicala

ore 21: DOMENICO NORDIO, concerto – al Teatro Bonci (via Aldini, 22)

ore 23: MARIVALDO PAIM, concerto

ore 24: BLACK FANFARE, dj-setCesena, teatro Comandini, via Serraglio 22Info: 0547 25566

DAN IForlì, Diagonal Loft Club, Viale Salinatore 101, ore 22Info: 338 3269866, www.diagonaloftclub.it

LATIN TREMOR TRIO FEATTwo sax Ale Scala e Guglielmo PagnozziAlessandro Altarocca: piano - Andrea Taravelli: bassoFilippo “Filo“ Mignatti: batteriaBrisighella (Ra), La Morattina, via Montefortino 2, ore 22,30Info: 331 3167735Serata groove jazz latin

Cristiano De Andrè presenta:

DE ANDRE’ CANTA DE ANDRE’Ravenna, Pala De Andrè, viale Europa 1, ore 21Ingresso: platea numerata a sedere 34 euro, gradinata non numerata 27 euroInfo: 0544 421211, www.paladeandre.it

LAURA PAUSINICasalecchio di Reno (Bo), Futurshow Station, via Gino Cervi, 2Info: 051 758758, www.futurshowstation.com

THE BLACK HEART PROCESSIONBologna, Estragon, via Stalingrado 83, ore 19Ingresso: 16 euroInfo: 339 2518776, www.estragon.it

FEDERICO SPORTELLI TRIOFederico Sportelli: sax tenoreEmiliano Pintori: pianoforte Bruno farinelli: batteriaBologna, Osteria Cantina Bentivoglio, via Mascarella 4/BInfo: 051 265416, www.cantinabentivoglio.it

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GHOST TO FALCOFaenza (Ra), Il Clandestino, viale Baccarini 21, ore 22,30Info: 0546 681327Ingresso gratuitoDa Portland il cantastorie Eric Crespo con la band influenzato dalla musica di frontiera ed il folk scuro e suggestivo. Ha collaborato con XIU xiu, Casiotone for the painfully alone, Deerhoof, e ci si può aspettare anche una performance avvincente, settantone quanto basta.

VACCA + DIRTY SAND BOMBAS + OVER THE TRACKPinarella di Cervia (Ra), Rock Planet, viale Tritone, ore 23Info: 0544 987423, www.rockplanet.it

GIULIANO PALMA & THE BLUEBEATERSCesena, Vidia Rock Club, via Nazionale San Vittore 1130 Info: 0547 662211, www.vidiaclub.com

SLEGO REMEMBER 1979/1999 - 30 yearsRimini, Velvet, via S. Aquilina 21Info: 0541 756111, www.velvet.it

PAOLO BENVEGNU’Ravenna, Bronson, via Cella 50, ore 22Info: 333 2097141, www.bronsonproduzioni.com

6 domenicaDODOS

COMANECI

MATTIA COLETTI

?ALOSRavenna, Bronson, via Cella 50, ore 22Info: 333 2097141, www.bronsonproduzioni.com

HEIKE HAS THE GIGGLE (SOLAROLO) Faenza (Ra), Il Clandestino, viale Baccarini 21, ore 22,30Info: 0546 681327Ingresso gratuitoDopo aver partecipato allo Sziget Festivel di Budapest (Ungheria) e al Canadian Music Week di Toronto (Canada) e al showcase del Network Europe a Berlino il gruppo di Solarolo torna (quasi) a casa. Brit Pop Punk esplosivo per un concerto dedicato ai giovani.

7 lunedì

JEFFREY LEWIS & THE JUNKYARDFaenza (Ra), Il Clandestino, viale Baccarini 21, ore 22,30Info: 0546 681327Ingresso gratuitoAmante della musica popolare, disegnatore di fumetti, collaboratore di the Guardian, con un blog di fumetti sul NY Times, uomo del nostro tempo, impegnato socialmente, riesce anche a far parte della scena anti folk combinando le influenze rabbiose giovanili come il punk ed il garage è al suo quinto disco sù Rough Trade, in questo tour si avvale della grande banjista Emily Lacy con la quale esalta l’amore per la musica americana degli anni ‘40, le radici, ed il suo esasperato anticonformismo.

NICO MENCI ROOTS RESIDENT TRIO PLUS GUESTS IN JAM

special guest BAREND MIDDLEHOFFBologna, Osteria Cantina Bentivoglio, via Mascarella 4/BInfo: 051 265416, www.cantinabentivoglio.itReplica lunedì 14, 21 e 28

EROS RAMAZZOTTICasalecchio di Reno (Bo), Futurshow Station, via Gino Cervi, 2Info: 051 758758, www.futurshowstation.com

PAOLO CONTERavenna, Teatro Alighieri, via Mariani 2Info: 0544 249244, www.teatroalighieri.orgContinua fino a martedì 8

BIG.A LITTLE.A (NY)Cesena,Officina 49, via Roncofreddo 49Info: 0547 646448, www.officina49.com

THE BISHOPS Raduno RockCesena, Vidia Rock Club, via Nazionale San Vittore 1130 Info: 0547 662211, www.vidiaclub.com

BUATTITIMElive anni 90Ravenna, Bronson, via Cella 50, ore 22Info: 333 2097141, www.bronsonproduzioni.com

8 martedìMAX BENASSI “BBC” TRIOBologna, Osteria Cantina Bentivoglio,

via Mascarella 4/BInfo: 051 265416, www.cantinabentivoglio.itContinua fino a mercoledì 9

SATYRICON+ SHINING +NEGURA BUNGET (Metal –Nor)A cura di Hard Cash ManagementBologna, Estragon, Via Stalingrado, ore 21Ingresso 22 euroInfo: 051 323490, www.estragon.com

9 mercoledì SWITTERSFaenza (Ra), Zingarò Jazz Club, via Campidori 11, ore 21,30 Info: 0546 21560Ingresso gratuito, con possibilità di cenare a prezzi scontatiJazz sperimentale, noise, rock, reading? Tutto insieme. Lasciamo immaginare cosa può succedere unendo Albert Ayler, John Coltrane, Archie Shepp, Marion Brown e Thelonious Monk ai testi di Tom Robbins e Wu Ming.

10 giovedìNIOBEFaenza (Ra), Il Clandestino, viale Baccarini 21, ore 22,30Info: 0546 681327Ingresso gratuitoVenezuelana di origine, tedesca di adozione, collabora con i più interessanti progetti tedeschi, e non finisce mai di ammaliarci. Il suo nuovo lavoro è super eclettico e passa da arie intime a pop sbarazzino, da suoni adulterati al grammofono a colonne sonore in bianco e nero. Notevole ed incantevole fluidità, tecnica e glissante technicolor...

TWENTY YEARS OF JAZZ LIVE AT BENTIVOGLIO

EDDIE GOMEZ MARCO PIGNATARO QUINTETBologna, Osteria Cantina Bentivoglio, via Mascarella 4/BInfo: 051 265416, www.cantinabentivoglio.itReplica martedì 15

11 venerdìGIARDINI DI MIRÒCesena,Officina 49, via Roncofreddo 49Info: 0547 646448, www.officina49.com

MARCO TAMBURINI QUARTET Forlì, Naima, via Somalia 2, ore 22,30Ingresso: 20 euroInfo: 0543 722728, www.naimaclub.it Una grande serata di jazz, con Marcello

Tomolo al Pianoforte, Cameron Brown al contrabbasso, Billy Hart alla batteria e con la big band Le Venezze Smail Band.

GIORGIO CAVALLI TRIOBologna, Osteria Cantina Bentivoglio, via Mascarella 4/BInfo: 051 265416, www.cantinabentivoglio.it

JAM SESSION CON EDDIE GOMEZLugo (Ra), Sax Pub, Largo Repubblica 4Info: 0545 23757

BOB MOULD (Husker Du)

file under_living legendsRavenna, Bronson, via Cella 50, ore 22Info: 333 2097141, www.bronsonproduzioni.com

TEATRO DEGLI ORRORI (Rock – Uk)Bologna, Estragon, Via Stalingrado, ore 22,30Ingresso 10 euroInfo: 051 323490, www.estragon.com

12 sabatoUS BOMBCesena, Vidia Rock Club, via Nazionale San Vittore 1130 Info: 0547 662211, www.vidiaclub.com

Silvio Zalambani y Grupo Candombe in:

BUENOS AIRES E RITORNO...TANGOS Y MILONGASBrisighella (Ra), La Morattina, via Montefortino 2, ore 22,30Info: 331 3167735

CEDRIC SHANNON AND HIGH PRAISE GOSPEL SINGERSAll’interno del Bravo jazz 2009/2010Riccione, Teatro del Mare, via Don Minzoni 20, ore 21,15Info: 0541 690904

ART BRUTRavenna, Bronson, via Cella 50, ore 22Info: 333 2097141, www.bronsonproduzioni.com

SNOWY WHITE BLUES BAND Forlì, Naima, via Somalia 2, ore 22,30Ingresso: 25 euro

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Info: 0543 722728, www.naimaclub.it Il chitarrista dei Pink Floyd dal 1976 al 1980, oggi in chiave blues

MAX TUNDRAFaenza (Ra), Il Clandestino, viale Baccarini 21, ore 22,30Info: 0546 681327Ingresso gratuitoSu domino rec e prima su warp e remix per i più grossi nomi da Franz Ferdinand, Pet shop Boys, Architecture in Helsinki. Queste collaborazioni non hanno cambiato la vita di Ben che continua ad affidare le sue creazioni alla sua Amiga 500. Il suo ultimo disco, scomodo, immediato e originale è pieno d’intuizioni geniali ed arrangiamenti multidirezionali.

14 lunedìSO COWFaenza (Ra), Il Clandestino, viale Baccarini 21, ore 22,30Info: 0546 681327Ingresso gratuitoE’ irlandese e canta anche in coreano, fino a qualche tempo fa la sua back line era un mp3, ora si è organizzato e suona con elettroniche ed una chitarra, e la sua musica, vigorosa e cabarettistica si può connotare fra Jeffrey Lewis, Jonathan Richman e The Bees. Ironiche ballate isolane post punk.

BRIGHTBLACK MORNING LIGHT (USA) + RIO EN MEDIO (USA)Cesena, Officina 49, via Roncofreddo 49Info: 0547 646448, www.officina49.com

16 mercoledìJAM SESSION DELLA SCUOLA DI MUSICA SARTI DI FAENZAFaenza (Ra), Zingarò Jazz Club, via Campidori 11, ore 21,30 Info: 0546 21560Ingresso gratuito, con possibilità di cenare a prezzi scontati

MAX CHIRICO “MONK” TRIOBologna, Osteria Cantina Bentivoglio, via Mascarella 4/BInfo: 051 265416, www.cantinabentivoglio.itReplica sabato 26

MARTA SUI TUBIRavenna, Bronson, via Cella 50, ore 22Info: 333 2097141, www.bronsonproduzioni.com

17 giovedìAU (Usa)

Faenza (Ra), Il Clandestino, viale Baccarini 21, ore 22,30Info: 0546 681327Ingresso gratuitoDi nuovo da Portland un progetto che si identifica nel suo tempo, fra individualità di ballate in cui emerge il cantautorale, e coralità, vastità freak folk, due elementi polistrumentisti che incarnano il decennio di musica che ha accompagnato questo inizio millennio...

SEBASTIAN BACH (Rock – Usa)Bologna, Estragon, Via Stalingrado, ore 22Ingresso 25 euroInfo: 051 323490, www.estragon.com

18 venerdìLOREDANA MELODIA QUARTETBologna, Osteria Cantina Bentivoglio, via Mascarella 4/BInfo: 051 265416, www.cantinabentivoglio.it

MOLTHENI (Rock – Ita)Bologna, Estragon, Via Stalingrado, ore 22,30Ingresso gratuitoInfo: 051 323490, www.estragon.com

KING AUTOMATIC (FRA)Cesena, Officina 49, via Roncofreddo 49Info: 0547 646448, www.officina49.com

TEO CIAVARELLA TRIOLugo (Ra), Sax Pub, Largo Repubblica 4Info: 0545 23757

19 sabatoCLUB DOGOCesena, Vidia Rock Club, via Nazionale San Vittore 1130 Info: 0547 662211, www.vidiaclub.com

ALMAGIAN JAZZ QUARTETBrisighella (Ra), La Morattina, via Montefortino 2, ore 22,30Info: 331 3167735Presentazione del nuovo disco e master class con Massimo Manzi

DAEMONIA CON CLAUDIO SIMONETTI (HORROR PARTY)Pinarella di Cervia (Ra), Rock Planet, viale Tritone, ore 23Info: 0544 987423, www.rockplanet.it

MOUNTAIN OF ONE + Buzz AldrinRavenna, Bronson, via Cella 50, ore 22Info: 333 2097141, www.bronsonproduzioni.com

BASTARD SONS OF DIONISIO (Pop- Ita)Bologna, Estragon, Via Stalingrado, ore 22Ingresso 25 euroInfo: 051 323490, www.estragon.com

21 lunedìTHE DEAD SCIENCEFaenza (Ra), Il Clandestino, viale Baccarini 21Info: 0546 681327

22 martedìANDREA FERRARIO QUARTETBologna, Osteria Cantina Bentivoglio, via Mascarella 4/BInfo: 051 265416, www.cantinabentivoglio.it Continua fino a mercoledì 23. Repliche 1 e 2 gennaio

25 venerdìDANIELLE WILSON Forlì, Naima, via Somalia 2, ore 22,30Ingresso: 20 euroInfo: 0543 722728, www.naimaclub.it Il grande Gospel di Chicago, per il Natale

26 sabatoAWAKEN DEMONS

DINE IN HELL

HYPERBOREANCesena, Vidia Rock Club, via Nazionale San Vittore 1130 Info: 0547-662211, www.vidiaclub.com

RED SKA + CIOCCOLATA FONDENTE + LESKEEGOODAPinarella di Cervia (Ra), Rock Planet, viale Tritone, ore 23Info: 0544 987423, www.rockplanet.it

INDIE ELECTRO SESSIONSRavenna, Bronson, via Cella 50, ore 22Info: 333 2097141, www.bronsonproduzioni.com

27 domenicaMODENA CITY RAMBLERSin collaborazione con EstragonRavenna, Bronson, via Cella 50, ore 22

Info: 333 2097141, www.bronsonproduzioni.com

29 martedìGIANMARCO GUALANDI TRIOBologna, Osteria Cantina Bentivoglio, via Mascarella 4/BInfo: 051 265416, www.cantinabentivoglio.itContinua fino a mercoledì 30

GEnnaIo 5 martedìMAURO CAMPOBASSO TRIOMauro Campobasso: chitarra e contrabbassoWalter Vitale: batteriaBologna, Osteria Cantina Bentivoglio, via Mascarella 4/BInfo: 051 265416, www.cantinabentivoglio.it

6 mercoledìDANNY BRUSHA TRIO PLAYS MONK’S MUSICBologna, Osteria Cantina Bentivoglio, via Mascarella 4/BInfo: 051 265416, www.cantinabentivoglio.itContinua fino a sabato 9

9 sabatoKITTIE + IT DIES TODAY + MALEFICE + MAGNACULTPinarella di Cervia (Ra), Rock Planet, viale Tritone, ore 23Info: 0544 987423, www.rockplanet.itUnica data italiana

13 mercoledì TOLGA TRIOFaenza (Ra), Zingarò Jazz Club, via Campidori 11, ore 21,30 Info: 0546 21560Ingresso gratuito, con possibilità di cenare a prezzi scontatiL’ispirazione è il grande Django Reinhardt. I pezzi sono scritti da Tolga che mescola diverse influenze musicali: Francia, Balcani, Spagna, Brasile e jazz moderno.

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ancora due mostre al mar per scoprire la giovane curatela italiana

l’artE DEllacrItIca

C’era una volta la critica. Prima accademica, poi militante. Che si staccava dai testi, scen-deva sul campo, entrava in contatto con gli artisti, partecipava attivamente alla vita artisti-ca e letteraria del paese. Oggi la definizione suona desueta. Il curatore è la la figura più utilizzata. Chi si occupa di arte non si limita più soltanto a scrivere, a sostenere e a divul-gare, ma deve scendere a patti: è allo stesso tempo un po’ organizzatore, un po’ comuni-catore e un po’ allestitore. Il Museo dell’Arte della Città di Ravenna ha ripescato la defini-zione con una triade di mostre dedicate alla giovane arte e alla critica militante italiana.Coordinati da Claudio Spadoni, direttore del Mar, sono stati invitati a partecipare al pro-getto tre critici e curatori. Dopo la persona-le di Dacia Manto curata da Claudia Casali (terminata l’8 novembre) al Mar fino al 13 di-cembre è allestita «La gioventù delle colline» di Pietro Ruffo supportata dal testo critico di Laura Barreca.Barreca è critico e curatore, docente di Storia dell’Arte contemporanea, vive in questo mo-mento a New York per seguire un dottorato di ricerca. «Ho scelto Pietro Ruffo – spiega - perchè credo che la sua ricerca artistica sia assolutamente attuale, non solo per i temi e i riferimenti storici e politici, ma per il fatto di scegliere un mezzo tradizionale (la carta) e di

reinterpretarlo con una modalità del tutto ori-ginali. Trovo che nel lavoro di Pietro Ruffo ci sia un equilibrio ideale tra forma e contenuto. Questa mostra è nata attraverso un continuo scambio di idee, un dialogo che permette una lettura critica dell’opera». Ruffo, classe 1978, artista romano con una formazione di architetto alle spalle, predilige il disegno. Un disegno leggero, ordinato che sfrutta il constrasto tra il vuoto e il pieno e la serialità eriditata dal Pop per definire delle geografie sociali. Le sue Flags (già esposte al Maxxi di Roma nel 2007) partono dall’intu-izione visiva di Jasper Johns della sovrappo-sizione, che epurata dal colore e dal sogget-tivismo del segno, arriva a definire il concetto sociale e storico di identità. «La gioventù delle colline» è una mostra dedi-cata alle geografie politiche, al Medioriente e ai conflitti tra Israele e Palestina. I giovani che vivono sulla collina sono gli ebrei del risorgi-mento ebraico che abitano in baracche a di-fesa dei loro territori. Tutte le opere esposte al Mar - da Not in my Backyard (2007/2008) a Siria (2008) fino a Nuovo paesaggio italia-no 1, realizzato ad hoc per la mostra e che rappresenta un monumento ravennate den-tro un container divorato dagli insetti - trat-tano il tema dell’istinto naturale dell’uomo che, come un cervo volante o uno scarabeo,

difende la propria terra e i propri territori at-traverso l’inevitabile agressività. Violenza che trattati, patti, intese firmate dai capi delle va-rie nazioni, mai sono riuscite a tenere a freno. Neanche nella storia.La terza mostra (19 dicembre – 17 gennaio) espone opere di Marinella Senatore presen-tate dal critico Daniela Bigi. Senatore lavora in prevalenza con il video e la fotografia. La sua opera si sviluppa come metafora e gioco a partire dalle regole del linguaggio del cine-ma e dell’industria cinematografica. I suoi la-vori sono strutturati come un casting televisi-vo oppure diventano una riflessione sui punti di vista a partire dall’idea filmica del campo e controcampo. Un debito alla sua formazio-ne. Senatore insegna linguaggio audiovisivo presso l’Università Complutense di Madrid e l’Università di Castilla-La Mancha.

STEFANIA MAZZOTTI

Fino al 17 gennaio CRITICA IN ARTEMar-Museo d’Arte della Città, via di Roma 13, RavennaOrari mar-dom 9-13,30 /15-18 Ingresso: gratuito, info 0544 482017

Pietro Ruffo, Giordano, 2009 (particolare)

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artE DIcEmbrEInaugurazioni e appuntamenti

3 giovedìMARCELLO MALOBERTI & GUESTS

DIE SCHMETTERLINGE ESSEN DIE BANANEN (Le Farfalle mangiano le Banane)con Giovanni Bellavia / Alessio Cusano / Sara Colonna / Daniele de Vitis / Elisa Fontana Valeria Guazzelli / Anna Messeri / Angelica Porrari / Andrea Rinaudouna coproduzione déjà.vu/RaumRaum, via Ca’ Selvatica 4/ d Bologna Orario: 22 Ingresso: gratuitoInfo: 051 331099, www.xing.it

6 domenicaIN FESTA FRA DOMUS E MUSEO Piazza Ferrari, Rimini Orari: 10, 11, 15, 16, 17, 18Ingresso: 3 euroInfo e prenotazioni: 0541 21482La domus del Chirurgo e il Museo spalancano le porte con due diverse visite guidate: una all’area di scavo che ha restituito la taberna medica con il più ricco corredo chirurgico di epoca romana giunto fino a noi. L’altro alla scoperta dei capolavori dell’originale Scuola Riminese del trecento e di grandi artisti quali Giovanni Bellini, Ghirlandaio, Guido Cagnacci, Guercino.

7 lunedìIN FESTA Lunedì FRA DOMUS E MUSEO Piazza Ferrari, Rimini Orari: 10, 11, 15, 16, 17, 18Ingresso: 3 euroInfo e prenotazioni: 0541 21482

8 martedìIN FESTA FRA DOMUS E MUSEO Piazza Ferrari, Rimini Orari: 10, 11, 15, 16, 17, 18Ingresso: 3 euroInfo e prenotazioni: 0541 21482

11 venerdìFEDERICO ZERI, LE OPERE E LA RICERCA: CASI ESEMPLARIConferenza a cura di Andrea Bacchi, Università di Trentoore 17Museo Civico Archeologico, Via dell’Archiginnasio 2, BolognaIngresso: gratuitoInfo: 051 2097486, www.fondazionezeri.unibo.it

Piazza Verdi ha una natura complessa, globalizzata e multiculturale.La piazza darà la sensazione di un interno, un grande salone a cielo aperto con un lampadario circolare in formato gigante al centro che, come una luce domestica, illuminerà tutta la piazza.L’installazione è ideata dall’artista olandese Jennifer Tee e dal collettivo ZimmerFrei

ON | LUCI DI PUBBLICA PIAZZA

fino al 31 gennaio Piazza Verdi, BolognaOre: 18.30Un salone a cielo aperto con un lampadario circolare in formato gigante al centro. L’installazione è ideata dall’artista olandese Jennifer Tee e dal collettivo ZimmerFrei

12 sabatoMARIO NANNI. CONCATENAMENTIfino al 18 gennaioore: 18Palazzo Saraceni - Via Farini 15Orari: 10-19Ingresso gratuitoInfo: 051 2754111, www.FondazioneCarisbo.itL’intero percorso dell’artista, dagli anni Cinquanta ad oggi. Dall’informale agli happening, dalle sculture fino alle «Geografie dell’attenzione». A cura di Beatrice Buscaroli

13 domenicaMARIO BRANCA E VIRGILIOGalleria Forni Bologna, via Farini 26, Bologna Orario: giorni feriali 9,30 - 13 e 16 - 19,30 lunedì chiusoInfo: 051 231589, www.galleriaforni.itDue artisti di altissimo livello che si confrontano con la verosimiglianza delle nature morte

MAURO LORENZINI - FORME STAMINALI. DIPINTI 2007-2009fino al 10 gennaioFabbrica, viale Carducci 119,

Gambettola (FC)Ore: 18Ingresso: gratuitoInfo: 0547 52115, www.angelograssi.itLa figura umana viene ridefinita a partire da forme sintetiche, simili ai fumetti e alle elaborazioni della realtà virtuale

LOVE ME FENDERFino al 31 gennaioOre 18Museo Internazionale e Biblioteca Della Musica, Strada Maggiore 34, BolognaOrario: mar-dom 10/17Ingresso: gratuitoInfo: 051 2757711, www.museomusicabologna.itLavori inediti realizzati da oltre venti artisti ispirati alla chitarra Fender dove arte e musica di incontrano

16 mercoledìJACOPO LANTERI: SAME MOMENT Raum, via Ca’ Selvatica 4/ d Bologna Ore: 20 - 24Ingresso: gratuitoInfo: 051 331099, www.xing.itCon Antonio Rinaldi, Iva Nada Production, Fagorazzi e Zuffellato, Fabio Acca

19 sabato CRITICA IN ARTE: MARINELLA SENATORE, A CURA DI DANIELA BIGIfino al 17 gennaioMar Museo d’Arte della Città, via di Roma 13 - RavennaOre: 18Apertura: mar-dom 9-13.30 / 15-18Ingresso: gratuito

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CESENATICO / LAVATOIO IN RESTAUROL’antico lavatoio e i due edifici connessi di via Cec-chini sono in ristrutturazione. Il progetto è finalizzato alla realizzazione di un laboratorio per la costruzione ed il restauro delle statue del Museo della Marineria, mentre l’antico lavatoio diventerà una sala mostre. Costo complessivo del restauro: 650.000 euro.

FAENZA / PREMIO LANCIANO A GUIDO LEOTTAGuido Leotta, scrittore ed editore di Faenza, ha vin-to il Premio Lanciano per la narrativa (tredicesima edizione). Se lo è aggiudicato con il racconto: «Due modi per lasciare un’isola». Il racconto è piaciuto alla giuria per la sua originalità: racconta la storia a due voci di Ulisse e suo padre che si confidano al ritorno di Ulisse ad Itaca.

BOLOGNA / BOTTA E RISPOSTA SUL GENDER BENDER FESTIVALAlberto Ronchi, assessore regionale alla cultura,

non ci sta e rimanda al mittente le polemiche, de-finendole «demagogiche». All’origine del botta e risposta è il Gender Bender Festival, rassegna di cultura contemporanea organizzata a Bologna a inizio novembre dal gay lesbian center Il Cassero. Un articolo uscito in quei giorni sull’inserto bolo-gnese dell’Avvenire («Bologna Sette») attaccava la scelta degli enti locali (Regione, Provincia e Co-mune) di finanziare quel Festival e invitava i «cas-sintegrati, i precari e chi non sa come sbarcare il lunario» a portare «le loro bollette e i loro affitti da pagare agli assessorati alla cultura» di questi enti. Una provocazione che l’assessore Ronchi non ha proprio digerito. «Si è superato il limite - ha dichiarato a un giornale locale - Il Gender Bender ha grandi sponsor, è riconosciuto a livello inter-nazionale, propone spettacolo, danza, cinema. Di-spiace quando un’iniziativa culturale crea fastidio a qualcuno, ma serve più senso di responsabilità e tolleranza».

TRIANGOLO DEL GUSTO / I VINCITORISi è svolta lo scorso 9 novembre, alla Locanda Vite di San Patrignano, la sfida eno-gastronomica «Il trian-golo del Gusto», promossa nell’ambito di Enologica, il Salone del vino e del prodotto tipico dell’Emilia Ro-magna. La gara, sul tema «Matrimoni e tradimenti. Prodotti, vini, cuochi dell’Emilia Romagna», ha vi-sto la vittorie di Marcello Leoni, chef del ristorante Il Sole di Trebbo di Reno (BO), e di Pier Giorgio Parini, chef del ristorante Il Povero Diavolo di Torriana (RN). Leoni si è imposto nella sezione «miglior matrimo-nio», con una zuppa di Parmigiano Reggiano con passatelli tradizionali, abbinati al Colli di Parma Lambrusco Doc. Parini si invece classificato primo nella categoria «miglior tradimento», con un des-sert a base di mela, ricotta e aceto balsamico tradi-zionale di Reggio Emilia, abbinato al Colli Piacentini Malvasia Dolce Frizzante Doc. La premiazione si è svolta lunedì 23 novembre a Faenza durante Eno-logica.

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di Claudia Casali

La grande fortezza a base stellare in-titolata Torre Stella Bologna accoglie l’incredulo visitatore nella grande Sala delle Ciminiere. Chi conosce Gilberto Zo-rio sa che nelle sue mostre c’è sempre un elemento di sorpresa e di meraviglia: ed ecco, dunque, un grande mauso-leo che riprende una forma tanto cara all’artista, la stella, da lui definita una proiezione del cosmo nella nostra consi-derazione delle cose, una modellizzazio-ne arbitraria dell’infinito costruita nella nostra testa e ormai diffusa in tutto il mondo. Questa struttura che si erge so-vrana e maestosa catalizza lo spazio con la sua energia. Il visitatore lentamente scopre la forma che la sottende poiché nell’immediato l’impronta della stella non è percepibile, ma solo empiricamen-te contando e misurando i suoi lati. E’ una scoperta graduale, quasi un’attesa e un temporeggiamento, una sospen-sione, atteggiamenti questi che hanno sempre marcato il lavoro di Zorio fin da-gli inizi. Questa imponente torre si erge a dialogare con lo spazio, architettura nell’architettura; ma dialogo anche con il tempo, con le opere esposte, tra pas-sato e presente. Infatti l’artista non ha voluto allestire un percorso cronologico degno di una «ordinaria» antologica ma ha voluto scegliere e raccogliere opere significative della sua carriera artistica dal 1966 al 2009, ponendole in rapporto

dialettico, in una sorta di dialogo che ovviamente vede assoluto protagonista l’artista, non solo nella realizzazione ma anche nella selezione. L’essenzialità delle sue strutture si dipana nell’aset-tico ambiente del museo che le ospita: canoe, giavellotti, stelle, crogiuoli ap-partengono al suo percorso alchemico, che mostra sempre la morfologia dei materiali e degli oggetti usati, in una sorta di netta contrapposizione, fin da-gli inizi poveristi, con l’idea della «bella superficie» della pittura e della scultura tradizionali. La sua scelta di archetipi interagisce con la misura umana: la stella già citata, oppure la canoa che diviene strumento di conoscenza e di esplorazione che nella sua forma essen-ziale appare come un giavellotto taglia-to, strumento che «prolunga il corpo», e che lo porta a raggiungere distanze proi-bite. Tra simbologie arcaiche e moderne realizzazioni, passaggi di stato e rumori frastornanti, Zorio ci porta a guardare nuove stelle e a sorprenderci nell’osser-vazione dell’imprevisto.La mostra è visitabile al MAMBO di Bo-logna fino al 7 febbraio 2010. Da non perdere!

Mambo, via Don Minzoni, 14. Aperta mar-dom 10-18, gio 10-22, ingresso: intero 6 euro, ridotto 4 euro, info: 051 6496611

Info: 0544 482017, www.museocitta.ra.itL’artista opera soprattutto attraverso la pratica video, senza però rinunciare alle ampie possibilità espressive offerte dall’intero ambito del visivo, dal disegno all’installazione al musical

24 giovedì IN FESTA FRA DOMUS E MUSEO Piazza Ferrari, RiminiOrari: 10, 11, 15, 16, 17, 18Ingresso: 3 euroInfo e prenotazioni: 0541 21482

25 venerdì IN FESTA FRA DOMUS E MUSEO

Piazza Ferrari, Rimini Orari: 15, 16, 17, 18Ingresso: 3 euroInfo e prenotazioni: 0541 21482

31 giovedìIN FESTA FRA DOMUS E MUSEO Piazza Ferrari, RiminiOrari: 15, 16, 17, 18Ingresso: 3 euroInfo e prenotazioni: 0541 21482

6 gennaioIN FESTA FRA DOMUS E MUSEO Piazza Ferrari, RiminiOrari: 10, 11, 15, 16, 17, 18Ingresso: 3 euroInfo e prenotazioni: 0541 21482

ContinuanoFEDERICO ZERI, DIETRO L’IMMAGINE. OPERE D’ARTE E FOTOGRAFIAfino al 10 gennaio Museo Civico Archeologico, Via dell’Archiginnasio 2, BolognaIngresso: intero 7 euro, ridotto 5 euroOrari: mar-dom 10-18.30, chiuso lunedì, 25 dicembre e 1 gennaio, Il 24 e 31 dicembre aperto10-14Info: 051 2097486, www.fondazionezeri.unibo.itLa figura del grande storico dell’arte e connoisseur rievocata attraverso un percorso espositivo di tre sezioni che conduce il pubblico all’interno della sua infaticabile officina di studio e ricerca

DELPIANO | MINCIOTTI | RANALDI - CONFINI-BOUNDARIESfino al 16 gennaioStudio Art 74, via Massenzio Masia 12/b-c

Apertura: 15-18Info: 051 306512 , www.art74.itLudovica Delpiano: «Frammenti» - ritratti realizzati con una medio formato giocattolo. Alessandro Minciotti - «My own private journey» - cartoline noir provenienti da diverse parti del mondo. Andrea Ranaldi: una serie di immagini notturne dai neri china e dalle atmosfere sfumate e surreali

PAESAGGI. VILLAGGI. CONTRADE. PITTURA EMILIANA TRA ’800 E ’900fino al 13 dicembrePalazzo Saraceni, via Farini 15, BolognaOrari: 10-19Ingresso gratuitoInfo: 051 2754111, www.fondazionecarisbo.itIl tema del paesaggio dalla fine del ‘700 fino a quasi i giorni nostri. 70 dipinti provenienti dalle collezioni d’arte e di storia della fondazione Cassa di Risparmio in Bologna. A cura di Beatrice Buscaroli

GIULIO CESARE CROCE - LE STAGIONI DI UN CANTIMBANCOfino al 30 gennaioBiblioteca Comunale dell’Archiginnasio, piazza Galvani 1, BolognaOrari: lun-ven 9-19; sab. e prefestivi 9-14; chiuso domenica e festivi. Ingresso: gratuito Info: 051 276811La mostra, promossa per celebrare il quarto centenario della morte di Giulio Cesare Croce, intende documentare con una scelta significativa di opere dalla sua immensa produzione letteraria gli usi della città di Bologna e del suo contado fra Cinque e Seicento

GERMANO SARTELLIfino al 24 dicembre Galleria De’ Foscherari, Via Castiglione 12/b, BolognaOrari: lun.-sab. 10,3 - 12,0 / 16 - 19,30Ingresso: gratuitoInfo: 051 221308, www.defoscherari.com15 opere tra carte tele e sculture realizzate negli ultimi due anni

JEAN TINGUELY & NIKI DE SAINT PHALLEfino al 3 febbraioArte e Arte, Galleria Falcone-Borsellino, 1/c (Piazza Galileo) I, BolognaOrario: mar, mer, ven 15,30-19,30; sab 10,30-12,30/16-20Info: 051 6569049, www.arteearte.itUna ventina di opere dei due artisti (sculture, installazioni e disegni) dove è possibile costatare il loro lavoro in comune

DIEGO ZUELLI - DIVERSA PROIEZIONEfino al 19 dicembre Gal. Studio G7, via Val D’Aposa A/4, Bologna

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GILBERTO ZORIO AL MAMBO,ALCHEMICHE ENERGIE

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di IlariaPiazza

Orario: mar-sab 15,30-19,30, lun. e festivi su app.Ingresso: gratuitoInfo: 051 2960371 Una videoinstallazione di Diego Zuelli, ideata a partire dai dati strutturali e storici dello spazio espositivo: l’antica architettura murale e il torrente che scorre al di sotto di via Val d’Aposa

PAESAGGISTI BOLOGNESI 1900–1950fino al 24 dicembre Galleria De’ Fusari, via De’ Fusari 7/A, Bologna Orario: chiuso il lunedì, visite su appuntamentoIngresso gratuitoInfo: 051 223083

GILBERTO ZORIOfino al 7 febbraio Mambo, via Don Minzoni, 14Orari: mar-dom 10-18, gio 10-22Ingresso: intero 6 euro, ridotto 4 euroInfo: 051 6496611I lavori presentati esplorano i diversi temi che caratterizzano da sempre il lavoro di Zorio e coprono in maniera esaustiva un arco temporale che va dal 1966 al 2009

ANDREA BÜTTNER CROY NIELSEN, BERLINfino al 5 dicembre

ROGER KELLY SLOW DAZZLEfino al 19 dicembre

GIOVANNI OZZOLA LA DIFFERENCEFino al 3 gennaioFabio Tiboni Arte Contemporanea, via Del Porto 50/D, BolognaOrari: mer-ven 14 - 20, sab 10.30 - 20Ingresso: gratuitoInfo: 051 6494586, www.fabiotiboni.it

GIORGIO DE CHIRICO / GIORGIO MORANDI - POESIA E MISTERO SI INCONTRANOFino al 20 dicembre Galleria d’arte Maggiore Via M.d’Azeglio, 15 Orari: mar-sab 10,30-12,30 / 16,30- 19,30Ingresso: gratuitoInfo: 051 235843Due indiscussi rappresentanti del Novecento, una nuova riflessione sul loro lavoro per far emergere inediti aspetti del loro fare artistico

IL NETWORK PRIMA DI INTERNETFino al 6 gennaioMuseo Ebraico, via Valdonica 1/5, BolognaOrari: dom-gio 10-18; ven. 10-16

Ingresso: intero 5 euro, ridotto 3 euroInfo: 051 2911280Personaggi e documenti, visioni e suoni della modernità ebraica nel tempo, rivolta soprattutto ai giovani dei quali utilizza il linguaggio

CHIARA PERGOLA - MUSÉE DE L’OHM. OPENING HERE MUSEUMfino al 7 febbraioMuseo Civico Medioevale, via Alessandro Manzoni 4, BolognaOrari: mar-ven: 9-15; sab-dom 10-18.30Ingresso: gratuitoInfo: 051 203916, www.comune.bologna.itIl Musée de l’OHM è un museo - opera fondato da Chiara Pergola nel 2009, situato all’interno di un comò del XIX secolo

CERAMICHE D’ARTE - I LUOGHI DELLA RICERCA DI UGO LA PIETRAfino al 10 gennaio Museo Internazionale delle ceramiche, Viale Alfredo Baccarini 19, Faenza (Ra)Apertura: martedì-domenica e festivi 9,30-19Ingresso: intero 6 euro, ridotto 4,50 euroInfo: 0546 697311, www.micfaenza.orgUgo La Pietra è un poeta viaggiatore. Con la sua magica valigetta ha percorso tanti luoghi - e tanti momenti sociali, artistici e culturali - dell’Italia dagli anni Sessanta ad oggi

ANTONIA CAMPI: FANTASIE DI SERIE, FANTASIE D’ECCELLENZAfino al 31 gennaioMuseo Internazionale delle ceramiche, Viale Alfredo Baccarini 19, FaenzaApertura: martedì-domenica e festivi 9,30-19Biglietti: interi 6, ridotti 4,50Info: 0546 697311, www.micfaenza.orgMostra monografica dedicata ad Antonia Campi, progettista, scultrice, disegnatrice, art director, artista che ha fatto dell’utilizzo delle terre la sua «cifra» qualificante

FUTURISMO COI BAFFIfino al 31 marzoMuseo Internazionale delle ceramiche, Viale Alfredo Baccarini 19, FaenzaApertura: martedì-domenica e festivi 9,30-19Biglietti: interi 6, ridotti 4,50Info: 0546 697311, www.micafaenza.orgCeramista attento e prolifico della seconda generazione futurista. Dalla prima

«Partii come per gioco e dissi: Fac-ciamo un cerchio, facciamo affiorare l’acqua e ci mettiamo i coccodrilli». Così l’architetto Filippo Monti ha rac-contato in un’intervista, rilasciata a Franco Bertoni, l’origine del progetto per il locale notturno Woodpecker di Milano Marittima. Era il 1966, quan-do fu affidato a un’impresa costrut-trice di barche l’incarico d’innalzare l’ampia cupola a spicchi in vetrore-sina, che ancora oggi affiora dalla campagna incolta tra Milano Maritti-ma e Savio. Oltre all’uso sperimentale dei materiali e delle forme, il progetto prende vita dall’intenso dialogo con il paesaggio e gli elementi naturali. Facendo emergere l’acqua in superfi-cie, venne, infatti, creata una serie di laghetti circolari, attraversati da una piattaforma a stella. Questo peculia-re rapporto con l’ambiente naturale ha fatto scorgere nell’architettura montiana alcune significative affi-nità con le espressioni artistiche del Minimalismo e della Land Art. Infine, l’opera era completata da un corpo in cemento armato a sviluppo orizzon-tale, destinato a ospitare il bar e altri servizi.L’esperienza del Woodpecker durò po-

chi anni e con la chiusura del locale il complesso architettonico venne ab-bandonato e dimenticato.Il lungo stato di oblio del luogo ha attirato l’interesse da parte dei graf-fitisti, che hanno dipinto all’interno della cupola un girotondo surreale di astronauti, extraterrestri, strani omuncoli ed esseri a metà tra l’ani-male e la macchina, trasformando la volta in una sorta di relitto fanta-scientifico proveniente dallo spazio.Nonostante l’incuria e il progressi-vo avanzamento della vegetazione, l’architettura di Monti conserva il proprio fascino, affidato alle sue ge-ometrie elementari, orchestrate sa-pientemente in una visione unitaria e integrate nel paesaggio. A più di quarant’anni di distanza, il Woodpe-cker dimostra ancora il suo carattere innovativo e la sua forza suggestiva, che fanno dell’ex locale notturno un luogo unico da non dimenticare.

Bibliografia: Dreaming for reality. Conversazione con Filippo Monti, «124 gradi», n. 3, maggio 2006, pp. 24-31; F. Bertoni, Filippo Monti in conversazione con Franco Bertoni, Edit, Faenza, 2003.

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di RobertoOssani*

Un pallet usato per trasporti industria-li, una lastra di vetro trasparente ap-poggiata su quattro cuscinetti di gom-ma, quattro ruote da ufficio comprate all’Ikea. Nella foto potete vederlo: il risultato è evidentemente un remake del famoso Tavolo con ruote disegnato da Gae Au-lenti nel 1980, per Fontana Arte.L’altra differenza? Beh, il prodotto di Fontana Arte costa al pubblico 892 euro, il tavolo/pallet viene via con 41 euro.C’è la storia e la cultura del design italiano, in questo progetto; c’è una visione politica del design, c’è un’idea ecologica, e una buona dose di ironia, che naturalmente non guasta. Ah, il titolo del progetto è: Povera Gae. Come dicevamo, l’ironia non guasta.Il designer si chiama Alex Rivoli, è gio-vane, è faentino, ed è anche un blogger (relaxdesign.wordpress.com).Ha appena tenuto un’esposizione dei suoi progetti al Fontanone Arte, a Fa-enza, intitolata – in dialetto romagnolo - «S’èl stë Dizàin?!?»C’erano, oltre al tavolo Povera Gae, una lampada realizzata fissando un cesto rovesciato sopra l’asta di un microfo-no, un tavolo ottenuto dal ribaltamento di un vecchio comodino anni ‘50 (e il

titolo è Scomodino…), e il recupero di una vecchia sedia-simbolo del design italiano, la Plia di Giancarlo Piretti, in cui la seduta - rotta – è stata sostitui-ta con una fasciatura nera (titolo: Plia bondage…)Qualcuno lo ha chiamato Design 2.0, questo modo di intendere il design di ultima generazione: come il web 2.0 è molto interattivo, è colto e attentissimo all’ambiente e al consumo etico; cer-ca soluzioni personalizzate ed ha una qualche allergia per i diritti d’autore…Ed ha ironia. Forse il miglior escamota-ge dell’intelligenza di fronte alla crisi del sistema.Auguri, Alex.

Autore: Alex RivoliProgetto: Povera Gae Tavolo da caffè in materiali di recuperoProduzione: AutoprodottoAnno: 2008Prezzo: 41 euroWeb: relaxdesign. wordpress.com

*Docente di Design della Comunicazione ISIA Faenza www.isiafaenza.it

POVERA GAE

esperienza romagnola degli anni dieci del XX secolo, all’incontro diretto con i maestri del Futurismo italiano, Marinetti in testa

GERMANO SARTELLI: DE RERUM NATURAEfino al 15 gennaioBanca di Romagna, C.so Garibaldi 1,

FaenzaOrari: lun-ven 9-13 / 15-16Ingresso: gratuito. Info: www.bancadiromagna.itUna trentina di opere appartenenti a diversi periodi, dalla metà degli anni novanta fino ai giorni nostri

CRITICA IN ARTE: PIETRO RUFFO A CURA DI LAURA BARRECAfino al 13 dicembreMar Museo d’Arte della Città, via di Roma 13 - RavennaApertura: mar-dom 9-13.30 / 15-18Ingresso: gratuitoInfo: 0544 482017, www.museocitta.ra.itL’artista opera soprattutto attraverso la pratica video, senza però rinunciare alle ampie possibilità espressive offerte dall’intero ambito del visivo, dal disegno all’installazione al musical

DAVIDE TOFFOLO - INTERVISTA A PASOLINITeatro Rasi, via Di Roma 39, RavennaOrari: lun.15-18; mar-ven 10-13 / 15-18Ingresso: gratuitoInfo: [email protected] In mostra le tavole originali del suo libro Intervista a Pasolini (edizioni Coconino) – in collaborazione con Associazione Mirada e Festival Komikazen 2009

51 PREMIO CAMPIGNA SEZIONE GIOVANI ARTISTI

GUARDARE CON LO SGUARDO DELLA MENTESilvia Camporesi, Luca Freschi, Chiara Lecca, Nicola Samorì, Erich Turronifino al 14 febbraio Galleria d’arte contemporanea “Vero Stoppioni” Santa Sofia (FC)Apertura: sab-dom 9.30-12.30 /15-18Ingresso: gratuitoInfo: 0543 975428I linguaggi dell’arte delle giovani generazioni tramite il confronto con l’eredità figurativa e culturale che Mattia Moreni ha lasciato a Santa Sofia

LE FORME DEL PIANOfino al 13 dicembreChiesa dello Spirito Santo, Via Milani 15, Cesena (FC)Orari: lun-ven 16.30 - 19.30, sab-dom 10 - 13/16.30 - 19.30Ingresso gratuitoInfo: www.arch.unibo.itLa mostra documenta le esperienze didattiche sviluppate nei laboratori e nei corsi di urbanistica della facoltà di architettura Aldo Rossi negli ultimi anni accademici

ILARIO FIORAVANTI - LUOGHI DELL’ANIMAFino all’8 gennaioChiesa Della Madonna dello Spasimo, Chiesa del Suffragio e Chiesa della Misericordia Sogliano al Rubicone (FC) Ingresso gratuitoOrari: mar-dom 9.30-12.30 / 16.30-19.30Seconda tappa del work in progress dedicato a Ilario Fioravanti e ai suoi «Luoghi dell’Anima»

DA REMBRANDT A GAUGUIN A PICASSO. L’INCANTO DELLA PITTURA.

CAPOLAVORI DAL MUSEUM OF FINE ARTS DI BOSTON fino al 14 marzoCastel Sismondo, Piazza Malatesta, Rimini Apertura: lun-gio e dom 9-19, ven e sab 9-20. Biglietti: intero 10 euro, ridotto 8 euroInfo: 0422 429999, www.lineadombra.it70 opere provenienti dal centro d’arte di Boston, uno tra i più grandi e più importanti al mondo. Capolavori che ripercorrono quattro secoli di pittura. I musei comunali di Rimini osservano aperture speciali per la mostra a Castel Sismondo. Orario del Museo della Città e domus «del chirurgo»: dal martedì al venerdì: 8,30-12,30 17-19; sabato: 8,30-19 , domenica, 7 e 8 dicembre, S. Stefano, Epifania: 10-19. Natale e Capodanno: 15-19. Orario del Museo degli Sguardi: giorni feriali: aperto su rich iesta con adeguato anticipo. Sabato, domenica, 8 dicembre, S. Stefano, Epifania:10-13 16-19 Natale e Capodanno: 16-19. Info e prenotazioni: tel. 0541 21482 Museo della Città, visite guidate nel fine settimana

PIERO DELLA FRANCESCA E I TESORI D’ARTE A RIMINIfino al 14 marzoBiglietti: Audioguida: 5 euro Info: 0422 429999, www.lineadombra.itUn percorso audio che conduce i visitatori alla scoperta dei tesori artistici della città di Rimini. L’audioguida si avvale del prestigioso commento del Professor Antonio Paolucci, direttore dei Musei Vaticani

PERLINE E COLLANE AFRICANE. NEL NOME DI MAMI WATA: LA SIRENA DEI CULTI VUDU AFRICANIfino al 28 febbraio Museo degli Sguardi, Villa Alvarado, via delle Grazie 12 , Covignano di RiminiIngresso: 2 euroOrari: sabato, domenica e festivi 10-13 e 16-19Info: 0541 751224, www.museicomunalirimini.it/musei/museo_sguardiCollane di perline di pasta vitrea, di fabbricazione prevalentemente veneziana, dalle popolazioni del Golfo di Guinea che si riferiscono ai culti vudu dei Guin-Mina del Togo e del Benin

MARCO NERI: HOMELIFEfino al 15 gennaioGalleria Fabjsaglia, via Soardi 23, RiminiIngresso: gratuitoApertura: 16 – 19.30, chiuso martedì e festivi Info: 0541 785646, www.fabjsaglia.itMarco Neri presenta la sua vita domestica, un progetto pensato e realizzato durante il suo ultimo soggiorno a New York

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Riprendere in mano la materia, ricontestua-lizzarla, renderla qualcosa di nuovo. Donar-le una nuova identità. Opere disarmoniche, slabbrate, spigolose, per far rivivere ciò che ha perso la propria connotazione originaria, ciò che è stato corroso dal tempo, ciò che ha già vissuto una propria prima esistenza.Germano Sartelli, imolese classe 1925, gran-de anticipatore delle tematiche dell’Arte Po-vera, è in mostra fino al 15 gennaio alla Banca di Romagna, sede di Faenza. La mostra - cu-rata da Claudia Casali - propone una trentina di opere appartenenti a diversi periodi, dalla metà degli anni novanta fino ai giorni nostri. Insieme ad Alberto Burri, Sartelli è stato uno dei primissimi artisti ad utilizzare, in anni non sospetti, materiali «inconsueti», insegnando a guardare e a leggere l’opera d’arte e il mez-zo artistico con occhi differenti. Per trent’anni Sartelli ha anche insegnato pittura nell’ate-lier dell’Ospedale Psichiatrico «Luigi Lolli» di Imola. Proprio una mostra di opere realizzate dai pazienti - a Roma alla Fondazione Bres-so, nel 1954 - riscosse grande interesse e recensioni sulla stampa nazionale. Nel 1964 Sartelli ha partecipato alla XXXII Biennale di Venezia, invitato da Maurizio Calvesi, Afro Basaldella, Lucio Fontana e Cesare Gnudi. La sua ricerca, che in quegli anni ha come centro un atelier nella Rocca di Imola, affina

nuovi linguaggi, nuove tecniche e nuovi ma-teriali, introducendo stracci, fili metallici, cic-che e cartine di sigarette, ai consueti ferro e legno. Negli anni ’60 utilizza nei suoi lavori le ragnatele, le paglie, il vimini. Dagli anni ’70 realizza sculture in lamiere e ferro, sperimen-tando anche legno e carta. Di lui scrive la curatrice Claudia Casali: «Al ca-setto di Sartelli si giunge dopo un lungo e tor-tuoso pellegrinaggio tra le colline imolesi. Nel suo regno si respira una serenità inconsueta, un rispetto per quella natura che tanta parte possiede nel suo lavoro e nella sua poetica. Nulla è così fondamentale per conoscere l’ar-tista come il visitare i suoi luoghi, il suo spazio vitale; per capirlo bisogna addentrarsi nel suo inconsueto e particolarissimo habitat. Guar-dare le sue opere è come aprire le porte ad un mondo incontaminato, essenziale, primi-tivo di cui l’artista solo possiede le chiavi; un universo di piccole cose, di piccoli elementi che nascondono grandi complessità, relazio-ni, richiami e rimandi». Nel suo linguaggio, povero e tuttavia raffina-tissimo, Sartelli svela la poesia e la forza delle piccole cose, dimenticate e tuttavia ricche di racconti e di rimandi a mondi altri. Ogni ope-ra è un’attenta riflessione tra estetica e fisi-ca, filosofia e storia dell’arte. Sartelli come un «trovarobe di teatro di provincia» - così lo de-

finì Andrea Emiliani nel 1963 -, come un rab-domante cerca e raccoglie i tanti compagni della sua avventura. E con essi, guardandoli con occhi nuovi, ricompone un’idea di bellez-za superiore.

Fino al 15 gennaio

GERMANO SARTELLI: DE RERUM NATURAE Banca di Romagna, Corso Garibaldi 1, FaenzaAperta lun-ven 9-13 / 15-16. Info: www.bancadiromagna.it

In mostra a Faenza un pioniere dell’arte povera. per dare agli oggetti una seconda chance

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a Forlimpopoli, una struttura dedicata a pellegrino artusi. un tempio del cibo e di tutto ciò che ci ruota intorno

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foto di Enrico Filippi - CAMERACHIARA

Forlimpopoli, giornata uggiosa e mood no-vembrino. A due passi dalla piazza e dalla Rocca Albornoziana, Via Costa è una stra-da come tante. Difficile immaginare che porti dritta in uno dei cuori dell’arte culinaria italia-na. Casa Artusi: ristorante, biblioteca, scuo-la di cucina, cantina, un piccolo museo, uno spazio dedicato a incontri e convegni… 2800 metri quadri ricavati all’interno di un antico convento dove si produce e si accoglie cultu-ra. La cultura dell’enogastronomia. «L’idea - spiega Pierluigi Frassanito, dello staff dirigenziale di Casa Artusi - nasce alla fine degli anni ’90 dalla volontà del Comune di creare una struttura di supporto e comple-tamento delle Feste Artusiane, divenute un elemento di grande prestigio nell’offerta cul-turale di Forlimpopoli». Nel giugno del 2007 Casa Artusi ha aperto i battenti. E in questi soli due anni di strada ne ha fatta tanta, grazie anche alla collabo-razione di personalità autorevoli dell’enoga-stronomia italiana come Carlo Petrini, Folco Portinari, Alberto Capatti, e di un Comitato scientifico di alto profilo, presieduto da Mas-simo Montanari.La prima cosa che si nota, entrando, è il Ristorante. Ambiente moderno, accattivan-te, con piccole sale che predispongono ad un’amabile convivialità. Qui si porta in tavola

esclusivamente la cucina domestica, quella che (ovviamente) nasce dall’Artusi, affidata allo chef faentino Andrea Banfi, coadiuvato nella gestione del locale dalla sommelier Ja-mila Khaled e da Franco Casalboni. La Can-tina è affiliata all’Enoteca Regionale dell’Emi-lia-Romagna («Un’affiliazione di cui andiamo particolarmente fieri» sottolinea Frassanito) ed offre uno spazio (fino a 70 posti) dove spesso si svolgono incontri e degustazioni.«Prima della creazione di casa Artusi - spiega Frassanito - il palazzo ospitava la Biblioteca civica, nata grazie alle donazioni testamenta-rie fatte da Artusi. Questa è rimasta qui, con l’aggiunta della Raccolta di Gastronomia Ita-liana e della Collezione Artusiana». La biblio-teca accoglie migliaia di volumi, riviste, film e documenti multimediali sulla cultura del cibo. Suoi fiori all’occhiello: le prime edizioni del-le opere di Artusi e il panorama completo (in ogni edizione e lingua) di tutto quanto è stato e viene pubblicato sul celebre gastronomo. Un angolo è adibito a piccolo museo con cimeli che appartennero a Pellegrino Artusi. C’è il suo salotto e lo studio, con la scriva-nia che fino all’apertura del Centro è stata di ogni sindaco di Forlimpopoli. Al secondo pia-no, la Scuola. Venti postazioni dove gli allievi apprendono l’arte culinaria. Qui si svolgono corsi di formazione, master, iniziative di edu-

cazione al gusto aperte a tutti. I temi? Ce n’è per ogni interesse: dal cioccolato alla piadi-na romagnola, dalla cucina francese al savor (giusto per citare i più recenti) e via dicendo. «Una collaborazione alla quale teniamo molto – dice Frassanito – è quella con l’Associazio-ne delle Mariette, costituita da donne esper-te in cucina domestica, che tramandano la tradizione gastronomica del nostro territorio. Loro gestiscono qui alla Casa dei corsi che sono frequentatissimi, come quello de La sfo-glia di una volta che richiama persone da tutta Italia».

ANGELO FARINA

CASA ARTUSIIl Ristorante (via Costa 31) è aperto al pubblico a pranzo e a cena tutti i giorni (martedì escluso) come la Cantina, che sta di sotto, al piano interrato, con adiacente l’Osteria (aperta la sera) Info: 0543 748049

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DIcEmbrE GuSto3 giovedìL’AGLIANICO, AL CUORE DEL SUDForlì, Ristorante Don Abbondio, piazza Guido da Montefeltro 6. Ore 20,30Quota di partecipazione: 35 euro soci e partner, 40 euro amici. Info e prenotazioni: Don Abbondio 0543 25460 - Condotta Slow Food Forlì 335 5246363, 377 1588605 ; www.slowfoodforli.itLa Condotta di Forlì organizza una serata dedicata al vino in stile Slow Food: prodotti con una storia ed una personalità, espressione autentica di un territorio. Protagonista un vitigno straordinario: l’Aglianico. La serata sarà presentata da Giacomo Mazzavillani, docente Master of Food.

POLLI, MAIALI E BUOI DEI PAESI TUOIImola, Hostaria 900, viale Dante 21Quota di partecipazione: 35 euro - 30 euro soci Slow Food. Info: tel. 0542 24211 ; www.slowfood.itLe razze romagnole, pollo, mora e bovina, saranno le protagoniste della cena a tema promossa da Slow Food Imola. Il menu, studiato dagli esperti Domenico e Orazio, riscopre e valorizza i tagli meno utilizzati di queste carni, di cui si è perso uso e quindi conoscenza.

CENA AL CIOCCOLATORavenna, Caffè letterario Strada Facendo, piazza Farini 5.Costo: 25 euro. Info: 0544 35570 - 482028 ; www.strada-facendo.comIn collaborazione con “La Molina – artigiani cioccolatieri di Pistoia” vengono presentati prodotti innovati premiati al Salone del Gusto. La cena verrà servita in abbinamento ad acque particolari (scozzesi, francesi, ecc.).

4 venerdìCIBO COME CULTURA, DAI SAPORI AI SAPERI Santarcangelo di Romagna, Sala Il Lavatoio, via Ruggeri 34. Ore 21Ingresso libero. Info: 0541 624270 ; www.iatsantarcangelo.comUltimo appuntamento della rassegna, giunta alla sua 5ª edizione, che propone incontri e conferenze su vari temi della cultura enogastronomica. Massimo Montanari parlerà di “Cibo: identità e tradizione. Il vero, il falso ed il probabile della tipicità”. Al termine, degustazione inerente al tema della serata.

ITA(G)LIANI A TAVOLABagnacavallo, Ristorante La Scottona, via Cadorna 12. Ore 21Prenotazione obbligatoria: tel. 0545 934500Info: 0545 63002 – 0545 280898

gli appetiti della Wanda

Il cuore di Rimini lo conoscono in pochi, forse solo i riminesi. C’è gente che c’è andata in vacanza per degli anni e non ne sospetta neppure l’esistenza. Resi-stendo al passaggio delle mode disco-tecare, al mito dei vitelloni, al turismo mordi e fuggi di chi va in cerca del di-vertimentificio romagnolo, che oggi si è spostato verso Ravenna ma qui è nato, il vero cuore riminese continua a pul-sare nel Borgo di San Giuliano. I fortu-nati turisti settembrini, ogni due anni, possono capitare nel mezzo della Festa dë Börg, che anima i vicoli con spet-tacoli, concerti, animazioni e cibi vari. Nel Borgo si riscoprono le viuzze e le casette basse, colorate, coloratissime, tipiche dei paesi di pescatori. Potresti essere a Camogli, a Burano, a Linosa, solo che in più ci sono dei murales ar-tistici, dipinti un po’ ovunque come a Dozza, per chi c’è stato. Dal centro, ti devi dirigere verso il millenario Ponte di Tiberio e di là, sulla sponda Nord del Marecchia, subito a destra ti infili in questo dedalo colorato che si apre ogni tanto in qualche piazzetta con delle belle facciate di case e la chiesa di San

Giuliano, che stava lì già dal IX secolo piena di frati benedettini, al centro del piccolo borgo medievale, anche se poi l’hanno fatta e rifatta nel tempo. Qui si può mangiare la vera cucina riminese, senza i menù tradotti in tre, quattro, sette lingue. Ogni tanto qualche turista ci arriva anche lui per gustare la tra-dizionale cucina di terra del territorio. Le vecchie storiche osterie e cantine di un tempo, si sono date una ripulita e ora ci trovi qualche bella trattoria, come, in un palazzo di mattoni a due piani che si pianta, come un istmo, al centro di uno slargo colorato. I proprie-tari, per chi ama il pesce, hanno aperto una trattoria di mare, La Marianna, di fronte al Ponte di Tiberio, qui, invece, ci trovi solo carne. Anche il pane non te lo danno. Solo piadina. Ottima. Ma è un peccato, perché è ottimo pure il sugo del galletto alla cacciatora, e la scarpetta con la piadina è una gioia mancata. Il piatto che più incuriosisce se l’è inventato in cucina la signora Luisa, borghigiana doc, che ci lavora dall’89. É un segreto e ti dicono poco e niente. I Cappelletti alle carote sono

un mistero. Già che dalle carote ci si possa tirare fuori qualcosa di veramen-te godurioso puzza un po’ di miracolo, comunque, anche a corrompere i came-rieri, ne sai poco di meno. I cappelletti sono tirati con la sfoglia a mano, grossi come si fanno in Romagna, con un ri-pieno di carni bianche, vitello e maiale, rosolate. Questo macinato, ben dorato, lo si mescolerà con ricotta di mucca, un po’ di uovo, tanto parmigiano e una abbondantissima grattata di scorza di limone. Altro nel ripieno non ci dovreb-be essere. Il condimento, secondo me, lo fanno con tante carote grattugiate grossolanamente fatte rosolare appe-na e poi stufare coperte, quindi si ag-giunge la panna finché si formi un bel sugo aranciato. Sempre quello stesso cameriere omertoso mi ha fatto capire che fin qui ci siamo, ma c’è un altro ingrediente segreto che non te lo dice neanche a schiantare. Si è sbottonato solamente per assicuraci che è liquido e che sta bene con le carote, ma cosa sia di preciso non si sa.

OSTERIA Dë BöRG, Rimini, via Forzieri 12

OSTERIA DË BÖRG, LA CAROTA CHE NON T’ASPETTI

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; www.discantieditore.it – www.romagnadeste.itNell’ambito della manifestazione “Discantinfesta 2009”, cena a tema con portate tradizionali regionali. Tra un piatto e l’altro: lettura dei racconti del libro “Ho famiglia” ( Discanti 2008) svolta dagli autori.

5 sabatoFIERA DEL FORMAGGIO DI FOSSASogliano (Cesena), centro storico. Dalle ore 9 alle 20. Ingresso gratuito. Info: Comune tel. 0541 817339 ; www.comune.sogliano.fc.it Continua domenica 6Ultimo week end della rinomata Fiera dedicata al celebre formaggio, divenuto Dop nel 2007. Giunta alla sua 35ª edizione, la rassegna è arricchita da numerose iniziative collaterali: mostre d’arte d’ogni genere, visite guidate al paese e alle tipiche “fosse”, presentazioni di libri e riviste, convegni, spettacoli teatrali e musicali. Oltre agli stand del formaggio di fossa ci sono quelli della Strada dei vini e dei sapori, dell’Associazione Nazionale “Città dei Sapori”, degli allevatori e coltivatori di Sogliano. È possibile degustare e acquistare non solo il formaggio di fossa ma anche altri tipici prodotti soglianesi: il Savòr, la Saba, le Teglie in argilla di Montetiffi (ideali per la cottura della piadina), miele, salumi, ecc.

6 domenicaBANCO D’ASSAGGIO: I DISTILLATIDozza (BO), Enoteca Regionale Emilia Romagna, piazza Rocca Sforzesca. Ore 15–18.30Info: 0542 678089 ; www.enotecaemiliaromagna.itCosto: 5 euro (3 assaggi vino e 1 di stuzzicheria).

I POMERIGGI DEL BICCHIERE Bertinoro, Palazzo comunale. Dalle ore 15,30.Ingresso gratuito. Info: Ufficio turistico tel. 0543 469213 ; romagnainformazioni.comContinua le domeniche 13, 20 e 27Fino al 31 gennaio le migliori aziende vinicole e i ristoratori della zona si alterneranno ogni domenica proponendo al pubblico la degustazione di un vino e di un prodotto gastronomico, per una riscoperta del piacere dell’assaggio.

A...MARE LA MONTAGNA – CORNO ALLE SCALE E L’APPENNINO INCONTRANO CESENATICO Degustazione di prodotti tipici dell’Appennino Cesenatico, piazza Ciceruacchio. Ore 12Info: 0547 673287 ; www.comune.cesenatico.fc.it/turismo

9 mercoledìMARATONA DELLE IADIFaenza, Osteria della Sghisa, via Emiliani 4/a. Dalle ore 18Info: 0546 668354 ; www.osteriadellasghisa.comDegustazione di vini con tutte le annate del Sangiovese Riserva “Le Iadi” presentate al pubblico dal produttore biodinamico Paolo Francesconi. Dalle ore 20.30 possibilità di cenare in abbinamento alle degustazioni.

11 venerdìITALIA BEER FESTIVAL – SALONE DELLA BIRRA ARTIGIANALEBologna, Palazzo Re Enzo. Dalle ore 17 alle 2Ingresso: 7 euro. Info: 335 8107401 ; www.degustatoribirra-er.it ; www.prodottitipici.comContinua sabato 12 (dalle ore 12 alle 2) e domenica 13 (dalle ore 12 alle 24).Approda anche a Bologna la manifestazione organizzata dall’Associazione Degustatori Birra e dedicata alla birra artigianale e di qualità. In programma: incontri e corsi di degustazione per neofiti e non, laboratori gastronomici, premiazione del “Miglior birraio d’Italia”, presentazione di nuovi prodotti, e altro.

RIOLIZIERiolo Terme, Parco Pertini. Dalle ore 19Info: www.terredifaenza.it ; www.comune.rioloterme.ra.itContinua tutte le sere fino a lunedì 14 e poi da venerdì 18 a lunedì 21Torna per la seconda volta la manifestazione promossa dai ristoranti locali per far conoscere i piatti tipici del territorio, all’interno di un grande stand enogastronomico, a pochi passi dalla Rocco. Le serate sono arricchite da animazioni varie.

12 sabatoCERVIA GUSTOSACervia, piazza Garibaldi. Dalle ore 9 alle 20. Ingresso gratuito. Info: tel. 0544 993435 ; www.turismo.comunecervia.itContinua domenica 13Mercatino enogastronomico ricco di “loverie e sapori regionali”. Esposizione di specialità tipiche delle diverse regioni d’Italia. Si replica ogni secondo week end del mese fino ad aprile.

13 domenicaOLIO NOVELLO IN TAVOLAMontegridolfo (Rimini), centro storico. Dalle ore 14 alle 20.Ingresso gratuito. Info: tel. 0541 855054

; www.montegridolfo.euQuindicesima edizione della manifestazione dedicata alle migliori produzioni dell’anno di olio d’oliva di qualità. Appuntamento rivolto soprattutto a esperti e appassionati di questo prodotto, con degustazioni al naturale o accompagnate da bruschette. Saranno presentate anche specialità locali condite con olio di produzione propria. La rassegna propone il concorso e la premiazione del miglior Novello di Romagna, con giuria formata da esperti, nonché esposizioni di olive ed oli, mostre e visite guidate alle botteghe artigianali.

VOSTRA SANTITÀ, GRADISCA CODESTO CACIO, CHE I VILLICI CHIAMAN RAVEGGIOLOSanta Sofia (FC). Dalle ore 9 a sera.Costo: 20 euro adulti, 10 euro bambini (massimo 25 partecipanti). Info e prenotazioni: tel. 0543/911304 ; www.parcoforestecasentinesi.it Ultimo appuntamento dell’iniziativa “SaporiSaperi 2009 – Nove domeniche alla conoscenza delle eccellenze del Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi”, realizzata dall’Ente Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi. Accoglienza (ore 9) al Centro Visita di Bagno di Romagna, via Fiorentina 38. A seguire: escursioni, visite, degustazioni in varie località accompagnati da guide turistico-ambientali, agricoltori, allevatori, chef, viticoltori.

15 martedìIN-VENTI: IL TARTUFORoncofreddo (FC), Agriturismo Villa Venti, via Doccia 1442. Ore 20.30Costo: 25 euro. Info e prenotazioni: Alberto 348 4410551 Mauro 333 4645911 ; www.villaventi.it ; www.prodottitipici.comTerzo e ultimo appuntamento del ciclo di degustazioni enogastronomiche “In-Venti”, curato da Alessandro Mondello e Alberto Prati. Un percorso-laboratorio sensoriale mirato a creare tra i partecipanti un clima di convivialità e conoscenza reciproca. Ad ogni assaggio è abbinato un vino.

20 domenicaBANCO D’ASSAGGIO: GLI SPUMANTIDozza (BO), Enoteca Regionale Emilia Romagna, piazza Rocca Sforzesca. Ore 15–18.30Info: 0542 678089 ; www.enotecaemiliaromagna.itCosto: 5 euro (3 assaggi vino e 1 di stuzzicheria).

ristoranti A IMOLAMARIO - LA LANTERNAVia Mazzini 21/23, tel. 0542 26296

OSTERIA DEL VICOLO NUOVOVia Codronchi 6, tel. 0542 32552

SAN DOMENICOvia Sacchi 1, tel. 0542 29000, www.sandomenico.it

A CASTEL DEL RIOAGRITURISMO BOSCO DEL CIÙ Via Panoramica 4927, località Valsala, tel. 0542 96328, www.boscodelciu.it

A FAENZALA BAITAVia Naviglio 25/C, tel. 0546 21584

ENOTECA ASTORREPiazza della Libertà 16/A, tel. 0546 681407

ZINGARÒVia Campidori 11, tel. 0546 21560

NOÈ Corso Mazzini 54, tel. 0546 661600

SAN BIAGIO VECCHIO Via Salita di Oriolo 13, tel. 0546 642057

ANGUSTO Faenza, viale Baccarini 21/a, tel. 0546 681327

A BRISIGHELLASTRADA CASALEVia Statale 22, tel. 0546 88054

A FORLÌDON ABBONDIO Piazza Guido da Montefeltro 16, tel. 0543 25460

LA CANTINA DI VIA FIRENZE Via Firenze 183, tel. 0543 479477

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A FORLIMPOPOLIRISTORANTE CASA ARTUSI via Costa 31, tel. 0543 748049

A ROCCA SAN CASCIANOTRATTORIA CON ALLOGGIO LA PACEPiazza Garibaldi 16, tel. 0543 951344

A LUGOL’OSTERIA DI SAN MARTINOVia Magnapassi 22, tel. 0545 281928

TRATTORIA MIROLA Via Tellarini 50, tel. 0545 22617

A BAGNACAVALLOOSTERIA DI PIAZZA NUOVA Piazza Nuova 22, tel. 0545 63647

A RUSSIDA LUCIANO Via Fiume Montone 1, tel. 0544 581314

A RAVENNAANTICA TRATTORIA DEL GALLO 1909 Via Maggiore 87, tel. 0544 213775

CÀ DÈ VEN Via Ricci 24, tel. 0544 301636

CHILÒVia Maggiore 62, tel. 0544 38206

RISTORANTE SPASSO BISTROT Via Mura di S.Vitale 10, tel. 0544 218100

A MARINA DI RAVENNAALMAVia della Pace 468

ROSTICCERIA LA CUBANA Molo di Marina di Ravenna

A CERVIACIRCOLO DEI PESCATORI Via N. Sauro, tel. 0544 973889

A CESENATICOL’OSTERIA DEL GRAN FRITTO, LA BUCA Corso Garibaldi 41, tel. 0547 82474

di Giorgio Melandria bocca piena

La fama delle ostriche di Cattolica è una fama che arriva dalla Francia, inaspettatamente dal paese che più celebra i suoi prodotti, e quasi sem-pre solo i suoi, come i migliori del mondo. Tutto nasce nei primi anni ‘70 quando una terribile epidemia mise in ginocchio la celebratissima produzio-ne francese decimando il 90% degli stock in allevamento. Un fatto ana-logo successe già nel 1920 quando l’ostrica piatta (Ostrea edulis), ovvero l’ostrica autoctona francese, fu vitti-ma di una moria di massa che quasi la portò a scomparire e venne sosti-tuita dall’ostrica concava portoghese, la Crassostrea angolata. Per un lungo periodo quest’ostrica fu considera-ta volgare, destinata ad un pubblico popolare, e la nobilissima «piatta», oggi comunemente chiamata Belon dal nome del fiume bretone nel quale viene affinata la produzione più cono-sciuta e reputata, fu considerata an-cora per decenni l’ostrica dei signori, l’ostrica della buona società. Quando finalmente l’ostrica concava era stata accettata ecco un’altra grande e di-sastrosa epidemia. Siamo nei primi anni ’70 e in soli tre anni l’ostrica

portoghese divenne praticamente im-possibile da allevare: morirono prima le ostriche adulte, poi quelle di un anno e poi divenne impossibile qual-siasi forma di allevamento. Qualcuno notò che le uniche a sopravvivere era-no le ostriche del Pacifico, le grosse Crassostrea gigas che alcuni alleva-tori provavano a produrre in piccole quantità. Una buona notizia, ma su-bito si accese una feroce discussione sull’opportunità di ricorrere ad un’al-tra specie come già venne fatto negli anni ’20 e nel frattempo i francesi si trovarono a diventare grandi importa-tori di ostriche. E’ a questo punto che entra in scena la piccola città roma-gnola di Cattolica che aveva davanti alle sue coste un immenso banco di ostriche selvatiche, le piccole e pre-giate ostriche piatte. In breve tempo Cattolica divenne in Francia sino-nimo di un prodotto di qualità e per diversi anni l’esportazione verso la Francia continuò a ritmi elevati. Pian piano però i francesi ripresero i livel-li produttivi degli anni ’60 e smisero di importare, ma a Cattolica il banco di ostriche selvatiche si era pratica-mente esaurito. Rimaneva il ricordo

di questa esperienza, ma nessuno in Romagna parlò più di ostriche, fino quando, qualche anno fa non si rico-minciò a pescare nel banco naturale che si era ricreato: grande prodotto e questa volta grande successo in casa. In poco tempo però il banco era di nuovo esaurito. «Oggi non vale più la pena pescare - ci dice Stefano Cecchini della cooperativa pescatori - il prodotto è poco e lo sforzo troppo grande». Per fortuna c’è chi, capendo le potenzialità delle nostre acque, ha avviato un vero e proprio allevamen-to: si tratta della SEA di Gabicce, già concessionaria di diverse licenze di allevamento delle cozze. «Saremo a breve sul mercato con un’ostrica con-cava e nel 2009 partiremo a produrre le piatte - a parlare è Massimo Bam-bini della SEA - i risultati sono ottimi, e il mercato sembra molto ricettivo». Batteremo i francesi? Certo il prodot-to può arrivare molto più fresco, ma i francesi da sempre raccontano che è il quinto giorno quello perfetto… dei maghi, ammettiamolo. Poi? Poi c’è la discussione sull’affinamento nei magici claire, ma questa è un’altra storia.

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A CESENAOSTERIA DEL LAMPIONECorso Cavour 8, tel. 0547 25825

OSTERIA MICHILETTA Via Fantaguzzi 26, tel. 0547 24691, www.osteriamichiletta.it

A MONTECODRUZZOTRATTORIA DALLA LINA Via Malatesta 10, tel. 0547 315045

A SANTARCANGELO DI ROMAGNALA SANGIOVESAPiazza Simone Balacchi 14, tel. 0541 620710, www.sangiovesa.it

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CARAVAGGIOViale Pescheria 18, tel. 0541 789315

EUROPA DI PIERO E GILBERTO Viale Roma 51, tel. 0541 28761

HARISSA OSTERIA DEI SAPORI SOLIDALIVia L.Tonini 16, tel. 0541 25830

Hotel DuomoVia Giordano Bruno 28, tel. 0541 24215

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LILLIPUTVia Sigismondo Malatesta 73, tel. 0541 781262

TAVERNA DELLA VECCHIA PESCHERIA DETTA ANCHE LA BUBANAVia Pisacane 20, tel. 393 7418594

TRATTORIA TONINO IL LURIDO Via Ortaggi 7, tel. 0541 24834

ZENZERO

Via Molo di Levante, Misano, tel. 0541 615018

A RICCIONECASALE Viale Abruzzi, tel. 0541 604620

bar pasticcerieA IMOLABACCHILEGAVia Emilia 167, tel. 0542 23128

BAR CAFFETERIA OTELLOVia Emilia 166, tel. 0542 23729

A FAENZABAR PASTICCERIA CENNIPiazza Martiri della Libertà 29, tel. 0546 25056

FIORENTINICorso Mazzini 173/a, tel. 0546 22664

A FORLÌCAFFÈ PASTICCERIA CECCARELLIPiazza Saffi 16, tel. 0543 33444

LA LOGGIACorso Garibaldi 125, tel. 0543 33075

A LUGOBAR PASTICCERIA SANTINALogge Pavaglione 13, tel. 0545 22185

DIVINO CAFÈVia Piratello 52, 0545 288424

A RAVENNACAFFÈ BELLIVia Guerrini 9, tel. 0544 217274

CAFFÈ CORTE CAVOURVia Cavour 51, tel. 0544 30154

TAZZA D’OROPiazza del Popolo 11, tel. 0544 212331

A MILANO MARITTIMACAFFÈ DELLA ROTONDARotonda 1° Maggio 2, tel. 0544 994468

A CESENACAFFÈ ZAMPANÒCorso Garibaldi 52, tel. 348 8532835

CAFFEINACorso Garibaldi 79, tel. 0547 21578

MAISON LULÙPiazzetta Fabbri 5, tel. 349 8359846

OFFICINA 49Via Roncofreddo 49, tel. 0547 646448, www.officina 49.it

A RIMINICAFFETTERIA DOVESIPiazza tre Martiri 17, tel. 0541 24091

GELATERIA LA PIAZZETTAVia Saffi 2, tel. 0541 785576

PASTICCERIA TINOViale Vespucci 129, tel. 0541 391570

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A CATTOLICASTACCOLI CAFFÈPiazza del Municipio, tel. 0541 968309

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INCAPPUCCIATI COL PISELLONE (ROSSO)Il castrato è una cosa seria. Pur-troppo il reato di chi spaccia per castrato della comune pecora sta dilagando. Solo un manipolo di uomini può intervenire: la Con-fraternita si muove silenziosa ma determinata a rimettere le cose a posto testando mensilmente i ca-strati di tutta la Romagna. E rac-conta i risultati delle sue indagini a Gagarin.

«Tondo monocromatico recante testa d’ariete stilizzata al cen-

tro, con decorazione circolare di coltelli e forchette, sbuffi di pelo e scritta circolare la Confraternita del Castrato». Da un paio d’anni,

vi sarà capitato, girando per ristoranti e trattorie della Romagna di vedere quel sim-bolo, o maestosamente appeso alla parete del locale o orgogliosamente mostrato sul petto da un gruppo di carnivori animati e pervasi da una sana e profonda passione per la carne di castrato. I suoi odori, i suoi sapori, i suoi colori, le forme antropomorfiche ci rimandano alle atmosfere dei nostri nonni e dei nostri bi-snonni. Per questo nasce la Confraternita del Castrato: per valorizzare la tradizione dell’allevamento e della cucina del mondo ovino in Romagna, ricercando i luoghi giusti per gustarla animati da uno spirito di anar-chica aristocrazia.I tempi ci chiamano ad agire, ad entra-re nell’agone, a far sentire forte e chiaro (pronto mi senti… io ti sento forte e chia-ro) ad un popolo assonnato e assente l’urlo profondo e atavico, quasi primitivo, che alberga nei nostri cuori: «Guerra alla pigra me a voi de castrò».

SCHEDA TECNICA31/10/09. Anno II della Confraternita del Castrato. Convivio N° 15. Ristorante : Il Tartufo. Località Marzeno. Faenza (RA).Gran Cerimoniere: l’Umazz. Valutazione della carne ovina: 58/80

Commento del Gran Cerimoniere: il sapore è veramente differente da tutte le altre volte... Che sia castrato «vero»? Al mio palato sembra proprio di sì, qualità ottima, sapore indimenticabile, prezzo onesto, personale «particolare», il locale non è all’ultimo grido... Beh non si può avere tutto.

*a cura della Confraternita del Castrato

www.laconfraternitadelcastrato.it

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traccEDI motuSDopo «X(ics)», saga sul conflitto generazionale, motus affronta antigone per indagare la ribellione del contemporaneoIn definizione. È la dicitura alla voce interpreti, dopo il nome di Silvia Calderoni, attrice della compagnia. Penso due cose: la prima è che sia difficile imbrigliare la realtà Motus nello spazio e nel tempo di una programmazione teatrale. La seconda è che in questa dicitura, più che una comunicazione tecnica c’è un’in-tenzione programmatica. Esprime il divenire di un percorso, di un motus. In definizione. Ma anche indefinizione. Perché il linguaggio di questa compagnia è ibrido, e cerca ta-stando tutto intorno a sé, nelle cose e nelle persone. E il suo viaggio sembra un’espres-sione del fantomatico duello di primogenitura tra linguaggio e pensiero, perché forma e so-stanza si scambiano i germi della creatività. Una filosofia di spettacolo che non manca spesso di porsi in aperta ribellione contro i canoni del teatro, dei suoi tempi, dei suoi luo-ghi, lavorando moltissimo in spazi non tea-trali. Ma anche dei suoi modi: Motus collabo-ra spesso, ad esempio, con persone senza esperienza attoriale, o con professionisti pro-venienti da altre discipline. Sicuramente una filosofia punk-rock, che non cerca consensi tra gli addetti ai lavori.Dopo «X(ics)», saga sul conflitto generazio-nale, Motus affronta Antigone. Questo testo si fa pretesto per indagare tutte le ribellioni del contemporaneo. Dopo «X(ics)» Motus

sembra aver acquisito come una respon-sabilità maggiore verso la contemporaneità, elaborato una personale concezione del fare arte, per loro stessa ammissione, site-speci-fic: ogni spettacolo è una risposta – o una domanda – al luogo in cui è stato pensato (i segmenti del progetto si chiamano contest, cioè confronto, dialogo). È una rivoluzione to-tale che non conosce giurisdizioni.Motus articola il progetto su Antigone in più spettacoli che ne analizzano i diversi aspet-ti. È syrma antigones, dal greco, la traccia lasciata da Antigone mentre trascina il ca-davere del fratello, rimasto insepolto. «Con-test#1», si concentra sui rapporti di fratellan-za tra i personaggi; «contest#2», sui rapporti di forza, sulla ribellione al potere.Il filo che lega il progetto Antigone all’opera precedente richiama prima di tutto una sen-sibilità verso le zone d’ombra della nostra società, quelle che in X riconosciamo come junkspace, spazi spazzatura, unici rifugi per la diversità, e, andando oltre, per il pensiero creativo e l’immaginazione.In comune, inoltre, l’imminenza del tragico, o la sua presenza – citazione dal Living Theatre, è il titolo del «contest#2, Too Late», a conno-tare una storia il cui esito tragico è inevitabile. Sia Antigone che i ragazzi di X avvertono da sempre un cielo che li opprime, il cielo di leggi

che qualcuno ha fatto per loro. E se nelle pe-riferie di X trovavamo adolescenti che stanno fuori, ai bordi, qui c’è quella che possiamo pensare l’adolescente Antigone, costretta a misurarsi con il mondo e le sue leggi. Che si ribella. È come se gli adolescenti di X pren-dessero coscienza, scendessero nelle stra-de. Si è prodotta una frattura. Quindi: cosa muove la volontà di Antigone oggi?

PIETRO PIVA

martedì 8 dicembre

TOO LATE! (antigone) contest #2,Rimini, Teatro degli Atti, Inizio ore 21, 10 euro

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DIcEmbrE tEatro1 martedìSCHERZIcon Gaspare e ZuzzurroBagnacavallo, Teatro Goldoni, Piazza della Libertà, 18Info: 0545 64330, www.accademiaperduta.it

TROPPO BUONO con Giulio ScarpatiCervia, Teatro Comunale, via XX settembre 125Info: 0544 975166Continua fino a mercoledì 2

Khora.teatro presenta:

amlEtodi William Shakespeare con Alessandro Preziosi per la regia di Armando Pugliese Cattolica (Rn), teatro della Regina, Piazza della RepubblicaInfo: 0541 966778Continua fino a mercoledì 2

3 giovedìSillabaRiDue tempi di e con Paolo Polibologna, arena del Sole, via indipendenza 44, ore 21Info: 051-2910910, www.arenadelsole.itContinua fino a domenica 6 dicembreTratto dai Sillabari di Goffredo Parise

lo Zoo di vEtRodi Tennessee Williams. Ideazione scenica e regia di Jurij Ferrini Bologna, Arena del Sole, via Indipendenza 44, ore 21,30Info: 051 2910910, www.arenadelsole.itContinua fino a venerdì 4

il vanGElo SECondo Pilatodi Eric-Emmanuel Schmitt con Glauco Mauri e Roberto Sturno. Regia di Glauco Mauri.Bologna, Teatro Duse, via Cartoleria 42, ore 21Info: 051 231836, www.teatroduse.itContinua fino a domenica 6

Cosmesi presenta:

PERIODONEROBologna, Teatro San Martino, via Oberdan 24, ore 20Info: 051 5282395

Continua fino a sabato 5

GIURO - APPUNTI DI DONNE SOLDATO di e con Maria Martinelli Bologna, Teatri di Vita, via Emilia Ponente 485, ore 21,15Info: 051-566330

5 sabatoMaurizio Crozza presenta:

FENOMENIBologna, Teatro delle Celebrazioni, via Saragozza 234, ore 21 (domenica ore 17)Info: 051 6176130, www.teatrocelebrazioni.itContinua fino a domenica 6

6 domenicaLA PASSIONE SECONDO LUCA E PAOLOcon Luca e PaoloRavenna, Teatro Alighieri, via Angelo Mariani, 2Info: 0544 249211, www.teatroalighieri.org

La Compagnia Il Passaggio di Ravenna presenta: PLAZA SUITE tre atti di Neil Simon Ravenna, Teatro Rasi, via di Roma 39, ore 15Info: 0544 30227

8 martedìSCHIACCIANOCI E IL RE DEI TOPIdi P.I.CiaikovskijLettura di Maria Pia Timo e musiche dell’Orchestra Camera «InUno» Faenza, Teatro Sala Fellini, piazza Santa Maria Foris Portam 1Ore 18 - 21Info: 0546 663605; [email protected]

Teatro di Roma presenta:

CYRANO DE BERGERACdi Edmond Rostand. Regia di Daniele AbbadoBologna, Arena del Sole, via Indipendenza 44, ore 21Info: 051 2910910, www.arenadelsole.itContinua fino a domenica 13

MOTUS: TOO LATE! (ANTIGONE) CONTEST#2Rimini, Teatro degli Atti, via Cairoli 42 Info: 0541 784736, www.teatroermetenovelli.it

9 mercoledì

Nuova Scena/Arena del Sole Teatro Stabile di Bologna presentano:

PAESAGGIO E L’AMANTEdue atti unici di Harold Pinter. Regia di Marinella ManicardiBologna, Arena del Sole, via Indipendenza 44, ore 21Info: 0512910910, www.arenadelsole.itContinua fino a domenica 20

Socìetas Raffaello Sanzio presenta:

HOMO TURBAEdirezione di Claudia Castellucci e orchestrazione musicale di Scott GibbonsCasalecchio di Reno (Bo), Teatro Testoni, Piazza del Popolo 1Info: 051 6112637, www.teatrocasalecchio.it

10 giovedìLA PASSIONE SECONDO LUCA E PAOLOcon Luca e PaoloFaenza, Teatro Masini, Piazza Nenni, 3Info: 0546 22464, www.accademiaperduta.it

LA PRESIDENTESSAdi Maurice Hennequin e Pierre Veber. Regia di Massimo CastriRavenna, Teatro Alighieri, via Mariani 2, ore 21 Info: 0544 36121, www. teatroalighieri.orgContinua fino a domenica 13

11 venerdìBalletto di Milano di Carlo Pesta presenta: RED PASSION con Luciana Savignano. Coreografie di Cristiano Fagioli e Cristina Ledri, musica di Massive Attack e Loreena Mckennitt. Maître de ballet Agnese Omodei Salè e Cristina Molteni.Bologna, Teatro Duse, via Cartoleria 42, ore 21Info: 051 231836, www.teatroduse.itContinua fino a domenica 13

TRADIMENTIdi Harold Pinter. Con Nicoletta Braschi, Tony Laudadio, Enrico Ianniello. Regia di Andrea Renzi Casalecchio di Reno (Bo), Teatro Testoni, Piazza del Popolo 1Info: 051 6112637, www.teatrocasalecchio.itContinua fino a sabato 12

Fabrizio Favale/Le Supplici presentano:

SE FOSSERO LE ALPI

Bologna, Teatro San Martino, via Oberdan 24, ore 20Info: 051 5282395Continua fino a sabato 12

13 domenicaCIN CI LA’Faenza, Teatro Masini, Piazza Nenni, 3Info: 0546 22464, www.accademiaperduta.it

NON IO di Samuel Beckett spettacolo di Andrea Adriatico con Francesca MazzaBologna, Teatri di Vita, via Emilia Ponente 485, ore 21,15Info: 051 566330 Continua fino a mercoledì 16

14 lunedìCOL PIEDE GIUSTOcon Amanda Sandrelli e Blas Roca ReyFaenza, Teatro Masini, Piazza Nenni, 3Info: 0546 22464, www.accademiaperduta.itContinua fino a mercoledì 16

TRILOGIA DELLA VILLEGGIATURARegia di e con Toni Servillo.Imola, Teatro dell’Osservanza, via Venturini 18Info: 0542 25860, www.teatrostignani.it Continua fino a domenica 20 dicembre

15 martedìFILI di Erri De Luca e con Gerolamo Alchieri, Alessio Caruso, Aurora De Luca, Nicola D’EramoBologna, Teatro delle Celebrazioni, via Saragozza 234, ore 21Info: 051 6176130 www.teatrocelebrazioni.itContinua fino a mercoledì 16

17 giovedìCOSE CHE MI SONO CAPITATEcon Gene Gnocchi

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di RobertoPozzi

Cervia, Teatro comunale, via XX settembre 125, ore 21Info: 0546 22464, www.accademiaperduta.it

Teatro Stabile delle Marche/Teatro Eliseo /Nuovo Teatro srl presentano: OTELLOdi William Shakespeare. Traduzione di Patrizia Cavalli e regia di Arturo CirilloBologna, Teatro Duse, via Cartoleria 42, ore 21Info: 051 231836, www.teatroduse.itContinua fino a domenica 20

ORLANDOdi Virginia Woolf letture ad alta voce con Anna Amadori, Francesca Ballico, Olga Durano, Eva Geatti, Angela Malfitano, Tita Ruggeri seguite dal film Orlando di Sally Potter Bologna, Teatri di Vita, via Emilia Ponente 485, ore 21,15Info: 051 566330

18 venerdìGigi Proietti presenta:PIPPI CALZELUNGHE Bologna, Teatro delle Celebrazioni, via Saragozza 234, ore 21Info: 051 6176130, www.teatrocelebrazioni.itContinua fino a domenica 20

Teatro Stabile di Napoli/ Fondazione Emilia Romagna Teatro/Teatro Eliseo presentano: LA TEMPESTA di William Shakespeare Cesena, Teatro Bonci, Via Aldini 22, ore 21Info: 0547 355724, www.teatrobonci.itContinua fino a domenica 20

19 sabatoIl teatro del Maggio Musicale Fiorentino presenta:LA SYLPHIDEcoreografia originale di August Bournonville, regia e adattamento di Frank Andersen, musica di Herman Severin LovenskjoldRavenna, Teatro Alighieri, via Mariani 2, ore 21 Info: 0544 36121, www. teatroalighieri.orgContinua fino a domenica 20

21 lunedìGian Antonio Stella/Gualtiero Bertelli/ Bebo Storti presentano:UN PAESE DI GENTE PERBENE Bologna, Teatro delle Celebrazioni, via Saragozza 234, ore 21Info: 051 6176130 www.

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29 martedì

Nuova Scena/Arena del Sole/Teatro Stabile di Bologna presentano:ARENA HORROR COMIC SHOWSpettacolo di Francesco Freyrie e Daniele Sala. Con Vito, Malandrino & Veronica, Luciano Manzalini, Caterina Soldati e i RidilloBologna, Arena del Sole, via Indipendenza 44, ore 21Info: 051-2910910, www.arenadelsole.itContinua fino a domenica 17 gennaio. Il 31 dicembre: Gran Soirée di San Silvestro

Molise Spettacol presenta: L’ANATRA ALL’ARANCIA di William Douglas-Home e Marc-Gilbert Sauvajon con Corrado Tedeschi e Debora CaprioglioBologna, Teatro Duse, via Cartoleria 42, ore 21Info: 051 231836, www.teatroduse.itContinua fino a domenica 3

31 giovedìRockopera presenta:JESUS CHRIST SUPERSTARdi Andrew Lloyd Webber e Tim Rice. Edizione speciale in lingua originale con sottotitoli in italiano. Orchestra dal vivo. Regia di Mara Ariani MazzeiImola, Teatro dell’Osservanza, via Venturini, 18.Info: 0542-25860, www.teatrostignani.it Continua fino a mercoledì 6 gennaio

Ballet de Cuba Havana De Hoy presenta:CAPODANNO A RITMO CUBANO con orchestra dal vivo. Direzione musicale di Raul Herrera GranaBologna, Teatro delle Celebrazioni, via Saragozza 234, ore 22Info: 051 6176130, www.teatrocelebrazioni.it

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Se chiedete a chi segue il teatro con-temporaneo, a chi sta attento alle novità, se ha visto recentemente uno spettacolo che gli sia piaciuto o un gruppo che l’abbia divertito vi senti-rete spesso rispondere «Menoventi!». Non è un voto al movimento artistico ma il nome di questa piccola compa-gnia con sede a Faenza composta da tre ragazzi cresciuti artisticamente (e non solo) in tre zone diverse d’Italia Consuelo Battiston (Fiume Veneto), Gianni Farina (Casola Valsenio) e Alessandro Miele (Pompei). I tre ven-gono da differenti percorsi di forma-zione nelle loro terre d’origine ma si sono incontrati nel 2003 nel corso di formazione curato dalle Albe a Cese-na che ha portato alla realizzazione dello spettacolo «Salmagundi» di-retto da Marco Martinelli. Durante questa esperienza si sono conosciu-ti artisticamente ed umanamente. Spinti da un comune sentire il tea-tro, nonostante la forte diversità tra i componenti del gruppo, figlia della differenziazione geografica, fondano nel 2005 la compagnia Menoventi. «Menoventi è una temperatura. Guar-dando al contrario il termometro del salotto, puoi constatare che è la tem-peratura di casa tua, cambia solo il punto di vista: sta a capo all’ingiù la realtà. Inoltre Menoventi è la tempe-

ratura della nostra sala prove. Aiuto caldo teatrino cercasi». Hanno già un repertorio di quattro spettacoli: «Postilla», «Invisibil-Mente», «Semiramis», «In Festa». Oltre ad essere stati segnalati ed aver vinto già parecchi premi hanno recentemente partecipato con suc-cesso all’esperienza di TeatroErrante dell’ERT, ossia un tendone da circo allestito nelle piazze di tanti paesi-ni dell’Emilia Romagna che ha visto proporre ad un pubblico normale spettacoli d’avanguardia e non solo, ma sopratutto giovani compagnie. «Un pubblico eterogeneo come quello del teatro errante è preziosissimo. - dice Gianni Farina, la parte creativa del gruppo che non sale sul palco - Da sempre cerchiamo di affrontare una ricerca sul linguaggio senza perdere di vista il pubblico, rischio frequen-te anche nel miglior teatro di oggi. L’aspetto popolare, senza scadere nella mercificazione della cultura e opponendosi ai ricatti della comu-nicazione banalizzante è il nostro chiodo fisso, tanto che Alessandro ha coniato un termine: surreal-popolare, energica freschezza anche nella più cupa tragicità».

Per saperne di più: www.menoventi.com

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LIBRI

Ultima pagina. Una rondine spicca il volo. Non sai dove andrà, ma capisci cosa significa. È la memoria di un mondo che non c’è più. Ti sale un magone sordo, quel bruciorino alla bocca dello stomaco che sa dare solo l’emozione vera. Chiudi il libro. Ripensi all’infanzia epica di un gruppo di ragazzini cresciuto al Villaggio Anic di Ravenna, un luogo sospeso fra la città e le ciminiere fumanti. Ragazzini che aspettano di diventare grandi inseguendo un pallone sul prato. Ripensi a Koper, il narratore, che dopo trent’anni coltiva ancora l’esercizio doloroso della memoria. Ripensi alla generazione narrata, quella cresciuta negli anni ’70. Una generazione vitale, sopra le righe, fatta della pasta dei sognatori, spazzata via dalla realtà, dalla droga e dall’Aids. Rileggi il titolo per la centesima volta da quando lo hai comprato: Morti di sonno, romanzo a fumetti di Davide Reviati, editore Coconino Press.Il villaggio Anic di Ravenna ora è un quartiere residenziale in espansione, ovunque ci sono cantieri in costruzione ed eleganti casette nuove di zecca. Davide Reviati, classe 1966, abita ancora qui, nella casa dei suoi genitori, nel cuore del villaggio. In questa abitazione ha scritto e disegnato Morti di sonno, graphic novel premiata come miglior fumetto di scuola italiana al Romics 2009 e giunta alla seconda edizione in pochi mesi. «Il mio è un

atto d’amore - racconta Reviati - per una generazione e per una patria. Sì, una patria: noi eravamo del villaggio Anic. Il nostro era un senso di appartenenza forte, indissolubile. Un luogo in cui abbiamo passato un’infanzia meravigliosa, ma che ha anche portato morte e molto dolore». Un amore che andava raccontato. «Da qualche anno la storia mi girava per la testa, ma non trovavo l’approccio giusto. Poi ho disegnato quattro tavole per Nuova Ecologia e mi sono reso conto che la mia storia era lì. E ho cominciato a raccontare senza sapere dove sarei arrivato». Una narrazione intensa, evocativa, jazzistica. «Ho stravolto il modo classico di lavorare, ho scritto e disegnato di getto, lasciandomi trasportare». Il risultato è un romanzo intessuto dal filo rosso della memoria. «Spesso mi chiedono se è un’autobiografia, e io rispondo dicendo che è una biografia, ma non la mia. È una frase di Svevo e mi pare perfetta per la mia storia. Morti di sonno è un omaggio ai caduti, agli amici che non ci sono più. A una generazione, la mia, che è stata spazzata via». Il libro ha ricevuto recensioni entusiastiche, ma per Reviati le soddisfazioni non sono arrivate solo dai critici. «Se è per questo - sorride - la sorpresa più grande è stata la recensione della Gazzetta dello Sport. Scherzo, la gioia più grande me l’hanno data gli amici, le

persone del villaggio che mi hanno ringraziato perché ho raccontato la loro, la nostra storia». Il ricordo, il narrare per non dimenticare è una cifra fondamentale per il lavoro dell’artista ravennate che ha da poco pubblicato un altro romanzo: Ricordare Tiananmen, Becco Giallo edizioni. «Viviamo in una società che rimuove tutto, in cui il passato non esiste. Qui al villaggio stanno cementando tutto, cancellando quello che è stato. Mi esibisco - ride in mezzo al fumo di sigaretta - in un’altra citazione colta, Sant’Agostino afferma che la memoria è un attributo divino e che Dio mentre ricorda ricrea. Per me ricordare significa questo: riportare in vita. Chi dimentica uccide un’altra volta».Esci nella notte dell’ex villaggio Anic. Con un po’ di sforzo puoi sentire le grida e i rimpalli del pallone… «Sono le più disperate le notturne. Quando il buio viene giù piano e nasconde il pallone e anche la porta. Nasconde le nostre facce e le nostre ragioni».

PAOLO MARTINI

DAVIDE REVIATI, MORTI DI SONNO Coconino Editori. 2009

SOGNI MORTI DI SONNOGli anni della gioventù al villaggio Anic nella struggente graphic novel di Davide Reviati

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DIcEmbrE lIbrI1 martedìHAMASdi Paola Caridi (ed. Feltrinelli). Incontro con l’autoreBologna, Libreria Feltrinelli, piazza Ravegnana 1. Ore 18Info: 051 266891 ; www.lafeltrinelli.it

MATILDE E I SUOI TRE PADRIdi Emidio Clementi (Rizzoli editore). Incontro con l’autore Bologna, Melbookstore, via Rizzoli 18. Ore 18Info: tel. 051 220310; www.melbookstore.itEmidio Clementi, fondatore e cantante dei Massimo Volume, legge e commenta alcuni brani del suo ultimo romanzo. Iniziativa organizzata in collaborazione con l’Istituto Cavazza di Bologna

2 mercoledìSCINTILLE - UNA STORIA DI ANIME VAGABONDEdi Gad Lerner (ed. Feltrinelli). Incontro con l’autoreBologna, Libreria Feltrinelli, piazza Ravegnana 1. Ore 18Info: 051 266891; www.lafeltrinelli.it

PIERO, PIPPO E PEPPE PAPPANO CON PEPPAMaratona di letture su testi di Achille CampanileBagnara di Romagna, Sala del Consiglio (Rocca Sforzesca). Ore 21Info: 0545 63002 - 0545 280898; www.discantieditore.it - www.romagnadeste.itLetture «esilaranti e rilassanti» eseguite da volontari. Organizzato da Discanti Editore, Associazione Controsenso, Gruppo di lettura femminile Ad Alta Voce

SCRIVERE PER NOILetture in compagnia di due giovani autori: Clara Ricci e Antonio CortesiFusignano, Centro culturale Il Granaio, piazza Corelli 16. Ore 21Info: 0545 955653; www.comune.fusignano.ra.itIngresso Libero. Organizzato da Comune di Fusignano e Biblioteca Piancastelli

3 giovedìVERACRUZdi Valerio Evangelisti (ed. Mondadori). Incontro con l’autoreBologna, Libreria Feltrinelli, piazza Ravegnana 1. Ore 18Info: 051 266891; www.lafeltrinelli.it

IL CODICE BOLOGNAdi Danilo «Maso» Masotti (ed. Pendragon). Incontro con l’autoreBologna, Libreria Feltrinelli, via Dei Mille 12. Ore 21.15Info: 051 240302; www.lafeltrinelli.it

LA GLORIA È IL SOLE DEI MORTI di Massimo Nava (ed. Ponte alle Grazie)Forlì, Circolo della Scranna, corso Garibaldi 80. Ore 21.Info: tel. 0543 33522; www.ponteallegrazie.it

4 venerdì30 STORIE BENEDETTE E MALEDETTEdi Gianfranco Civolani (ed. Perdisa). Incontro con l’autoreBologna, Libreria Feltrinelli, piazza Ravegnana 1. Ore 18Info: 051 266891; www.lafeltrinelli.it

ZEFIRAdi Gioacchino Criaco (Rubbettino editore). Incontro con l’autoreBologna, libreria Irnerio, via Irnerio 27. Ore 18Info: tel. 051 251050; libreriairnerio.blogspot.com

PROFUMO DI GHIACCIOdi Ogawa Yoko (ed. Il Saggiatore)Bologna, Cappella Farnese (Palazzo d’Accursio), p.za Maggiore 6. Ore 18.30Info: tel. 051 581464 ; www.centrocabral.orgIngresso gratuito. Conduce Paola Scrolavezza, interviene Massimiliano Matteri

SENSO DI COLPAdi Matteo Severgnini (ed. I Corti Thriller) Faenza, Centro culturale LuogoComune, via Strocca di San Biagio 47. Ore 21.30 Info: www.luogocomune.itA seguire, concerto del Margherita Vannini Trio

MILLE CAREZZE D’AMORE di Luisa Ciracò (ed. Altromondo)Cesena, libreria Coop, centro commerciale LungoSavio, via Jemolo 110. Ore 18Info: 0547 610441; www.librerie.coop.it

FIMMINIdi Pietrangelo Buttafuoco (ed. Mondadori)Lugo, sala conferenze Hotel Ala d’Oro, corso Matteotti 56. Ore 21Info: tel. 0545 22388; www.caffeletterariolugo.itInterviene Marco Sangiorgi. Sarà presente

l’autore.

LIDO ADRIANO, PORTA D’ORIENTELettura di pagine dal libro di Laura Gambi e Luigi Dadina (Danilo Montanari Editore)Fusignano, Auditorium Arcangelo Corelli, corso Emaldi 109. Ore 21Info: 0545 955653 ; www.comune.fusignano.ra.itIngresso libero. A seguire, concerto hip hop «Il lato oscuro della costa»

IO SCRIVOLaboratorio di scrittura creativa condotto da Paola AmadesiBagnacavallo, Centro culturale Le Cappuccine, via Vittorio Veneto 1/a. Ore 15-18Continua sabato 5 (stesso luogo e orari)Info: 0545 63002 - 0545 280898; www.discantieditore.it - www.romagnadeste.itQuota d’iscrizione: 100 euro

5 sabatoDARK CIRCUSdi Stefano Fantelli (ed. Cut-Up). Incontro con l’autoreBologna, libreria Irnerio, via Irnerio 27. Ore 18

Info: tel. 051 251050; libreriairnerio.blogspot.com

6 domenicaCHI SIAMO, ITALIOTI MIEI?Presentazione dei vincitori del concorso letterario «Ita(g)liani 2009»Massa Lombarda, Centro culturale Venturini, viale Zaganelli 2. Ore 17Info: 0545 63002 - 0545 280898; www.discantieditore.it - www.romagnadeste.itIngresso gratuito. All’incontro interverranno lo scrittore Tahar Lamri e la canoista Josefa Idem

NIENTE DI PERSONALE CONTRO MARA CARFAGNAdi Costanza Alpina (Discanti editore). Incontro con l’autoreMassa Lombarda, Centro culturale Venturini, viale Zaganelli 2. Ore 18.30Info: 0545 63002 - 0545 280898; www.discantieditore.it - www.romagnadeste.itIngresso gratuito

7 lunedìCONCERTO IN LA(ICITÀ)Recital di canzoni e letture per

Per il tuo bene. Rocco Carbone. Mondadori. Da uno scrittore scono-sciuto al grande pubblico arriva un piccolo capolavoro. Un pugno allo stomaco. Meglio de «La solitudine dei numeri primi». Molto meglio.

Vedi di non morire. Josh Bazell. Ei-naudi. Un ex killer della mafia che diventa medico. Tarantino incontra Dr House. Imparerete, fra una risate e un brivido, che il perone non è solo un osso.

Questo libro ti salverà la vita. A. H. Homes. Feltrinelli. Un attacco di pa-nico notturno distrugge il sogno ame-

ricano di Richard Novack. Uno sogno fatto di nutrizionisti e personal trai-ner. Surrealismo made in Usa.

L’inattesa piega degli eventi. Enrico Brizzi. Baldini Castoldi Dalai. 1960: l’Italia non è entrata in guerra e il Duce giace moribondo sul suo letto. Sullo sfondo, la serie A africana. Bel-lo: viene il dubbio che sia vero.

2666. Roberto Bolaño. Adelphi. Esce in edizione economica il miglior ro-manzo del nuovo millennio. Per in-tenderci, siamo a livello di Borges e compagnia immortale. Insomma: da non perdere.

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«Quando riapri gli occhi, il dinosauro era ancora lì». Questo, a tutt’oggi, risulta essere il racconto più breve della storia. Opera di Augusto Monterroso, scrittore e diplomatico guatemalteco, potrebbe sembrare un sms ante litteram... Già, perché nelle 160 battute di un messaggio può abitare, comodo comodo, il succo di un libro, senza inutili orpelli.

Inviateci le vostre recensioni (il numero è qui a fianco), per condividere con Gagarin impressioni, passioni e schifezze assortite. Se vi sembra uno spazio troppo piccolo, possano esservi di conforto le parole di un altro Genio: «smisurati poteri cosmici, in un minuscolo spazio vitale».

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di PaoloMartini

barnEy, I cIaltronI E QuEl cHE rImanELa lettura è donna. Non lo dico io, lo affermano le innumerevoli statistiche a riguardo. Ogni tre donne con un li-bro aperto c’è un solitario maschietto che sillaba sulle pagine di un tomo. Ci sono lettrici onnivore, alcune che com-pulsano solo romanzi d’amore, altre che cercano nelle pagine l’adrenalina che solo un bel thriller può regalare. Più o meno quello che fa lo sparuto gruppetto di maschietti. Insomma, le donne che leggono sono molte di più degli uomini, ma non ci sono gran-di differenze di genere nella lettura. Una però c’è: gli ometti amano stilare classifiche. Sono costretti a fare clas-sifiche, è una questione genetica, una necessità per disegnare il cosiddetto immaginario maschile. È un retaggio che giunge dallo sport: come c’è il più bel gol dell’anno, ci deve essere il più bel libro dell’anno. A fronte del pilota del decennio abbiamo il romanzo del ventunesimo secolo. E così via. Gli uo-mini scrivono le fascette pubblicitarie per libri che leggono solo le donne. Per cui essendo uomo e ricordando gli

anni solo grazie al calendario sportivo (negli anni pari ci sono le olimpiadi o i mondiali di calcio, nei dispari i mon-diali di atletica e gli europei di basket, e via discorrendo) sono costretto dalla genetica a stilare una breve classifica. Più bel libro del decennio: La versione di Barney, di Mordechai Richler. Per quei quattro o cinque che se lo fossero persi, dico solo che si tratta di un ro-manzo divertente, intelligente e scritto divinamente. Mentre leggi questo libro ridi, piangi e pensi: in alcune pagine memorabili fai tutte e tre le cose nello stesso istante. Migliore scrittore del decennio: Roberto Bolaño. Se dovessi scrivere la famosa fascetta pubbli-citaria per fanciulle direi più o meno così: «L’unico contemporaneo che diventerà un classico». In un mondo ideale, il tutto sarebbe corredato da un’esclamazione: «Tredicesima edi-zione. 100.000 copie vendute». In re-altà questo cileno cittadino del mondo non ha mai sbancato i botteghini. Più semplicemente ha conquistato l’ani-ma di chi ha avuto la fortuna di im-

mergersi nelle sue pagine.Arriviamo all’ultima nomination, quel-la per il miglior libro dell’anno. Vorrei condividere la responsabilità di questo riconoscimento con almeno un altro membro della redazione, ma non si è sentito di affrontare tale impegno e ha comprato il mio silenzio a caro prezzo. Quindi, bando alle ciance, the winner is: Il Mucchio Selvaggio. La strabiliante, epica, inverosimile ma vera storia della televisione locale in Italia. Di Giancarlo Dotto e Sandro Pic-cinini. Mondadori Editore. Un viaggio, sempre sospeso fra l’epico e il cialtro-ne, fra gli uomini che hanno fatto la storia della tv privata. Una carrellata di geni incompresi e di autentici folli che negli anni ’70-’80 hanno lotta-to per conquistare l’ultima frontiera: l’etere. Spassoso, documentato e in-quietante. Un altro modo per leggere la nostra storia degli ultimi trent’an-ni. Con una sorpresa: il Cavaliere non ha inventato nulla. Ha semplicemente sfruttato il genio e l’incoscienza di uo-mini ormai persi nell’oblio catodico.

la presentazione del libro LA «QUESTIONE» DELL’OTTO PER MILLE di Michele Antonellini (Discanti editore)Fusignano, Circolo Brainstorm, piazza Corelli 14. Ore 21.30Info: 0545 63002 - 0545 280898; www.discantieditore.it - www.romagnadeste.itIngresso offerta libera. Con il Quartetto dei canti minimi e la partecipazione dell’autore. È possibile cenare dalle ore 19 alle 21.30

9 mercoledìALTAIdi Wu Ming (ed. Einaudi)

Forlì, Birreria/pub La collina dei conigli, parco urbano «Franco Agosto». Ore 21Info: tel. 0543 370765; www.wumingfoundation.com; www.lacollinadeiconigli.com

10 giovedìLA TOMBA DI ALESSANDROdi Valerio Massimo Manfredi (ed. Mondadori). Incontro con l’autoreBologna, Libreria Feltrinelli, piazza Ravegnana 1. Ore 18Info: 051 266891; www.lafeltrinelli.it

LEBEN, OPERINA IN VALIGIA di Marco Martinelli (Editoria & Spettacolo)Ravenna, Teatro Rasi, via di Roma 39. Ore 21Alla presentazione del libro segue la proiezione del documentario «IL CORPO DELLE DONNE» di Marco Malfi Chindemi e Lorella ZanardoInfo: 0544 36239; www.teatrodellealbe.comIngresso gratuito

IL CERCHIO DI BABELE - INTERPRETAZIONE DE «IL CASTELLO» DI FRANZ KAFKAForlì, sala Zambelli della Camera di

Commercio, piazza Saffi 36. Ore 21Info: tel. 348 3983701; www.turismoforlivese.it; www.sadurano.itInterventi di Francesco Giardinazzo (Università di Bologna), Alessandra Righini (storica dell’arte), Rocco Ronchi (Università dell’Aquila)

11 venerdìSCENE DI FAMIGLIAdi Yu Miri (Marsilio editore)Bologna, Sala dell’Angelo, via San Mamolo 24. Ore 18.30Info: tel. 051 581464; www.centrocabral.orgIngresso gratuito. Conduce Paola Scrolavezza, interviene Fabio Calvi.

LA BOLLA – LA PERICOLOSA FINE DEL SOGNO BERLUSCONIANOdi Curzio Maltese (ed. Feltrinelli). Incontro con l’autoreBologna, Libreria Feltrinelli, piazza Ravegnana 1. Ore 18Info: 051 266891; www.lafeltrinelli.it

FIUME, L’ULTIMA AVVENTURA DI D’ANNUNZIOdi Mimmo Franzinelli e Paolo Cavassini (ed. Mondadori)Lugo, sala conferenze Hotel Ala d’Oro, corso Matteotti 56. Ore 21Info: tel. 0545 22388 ; www.caffeletterariolugo.itInterviene Marco Sangiorgi. Sarà presente Paolo Cavassini

12 sabatoIL SENTIERO CRITICO: DA DIDIEROT A BAUDELAIRE, DA RISKIN A LONGHIConversazione di Roberto Cresti (Università di Macerata)Forlì, Artista Caffè del Teatro Diego Fabbri, via Dall’Aste 10. Ore 17.30Info: tel. 328 7073651 - 328 7073653; www.cooptrecivette.com Ingresso libero. Introduce Paolo Rambelli

13 domenicaI GIARDINI LETTERARIdel Gruppo Eugea (ed. Eugea)Bologna, libreria Irnerio, via Irnerio 27. Ore 17Info: tel. 051 251050 ; libreriairnerio.blogspot.comGianumberto Accinelli presenta il nuovo cofanetto di piccoli libri che raccoglie pagine scelte di grandi autori sui temi della natura e dell’ecologia, prodotto dal gruppo di ricercatori dell’area Entomologia del Dipartimento di Scienze e Tecnologie Agroambientali dell’Università di Bologna

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Via Cittadini, 2 - 48018 FAENZA (RA) tel. 0546/623892 - fax 0546/625441 - [email protected]

aperto tutti i giorni 8,30/13,00 - 15,00/19,30 chiuso la domenica

ALIMENTI • ACCESSORI • PET FASHION

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Da oggi anche i cani possono fare qualcosa per la salvaguardia dell’ambiente. In che modo? In-dossando abiti vintage, natural-mente! L’idea è venuta alla de-signer Stefania Bertoni, braccio destro di Angelo Caroli, colui che da quasi 30 anni si occupa di abiti second hand e partendo da Lugo ha dato vita ad una serie di punti vendita, negozi e stand sparsi in tutt’Italia. Non si tratta di un’illuminazione né dello Spirito della moda apparso in sogno. L’idea per una linea da cani è balenata nella mente della stilista grazie alla più pratica delle esigenze. «In passato ho sempre avuto cani grandi - racconta Ber-toni – ma da quando ne ho uno di piccola taglia mi sono scontrata con un bisogno inaspettato. Il mio cagnolino si ammalava spesso, non capivo il perché… ed il re-sponso del veterinario fu impieto-so: serve il cappotto». L’espressione è quella di chi era sempre inorridita e a volte aveva pure deriso quei cagnolini avvilup-pati in pellicce, completi pitonati,

pannolini, giacchettine e stranez-ze simili... Ma la salute prima di tutto. Vale per gli uomini come per gli amici a quattro zampe. «A quel punto ho dato vita a qualcosa che non fosse ridicolo ma funzionale, tagliando un vecchio jeans. L’idea - continua - è piaciuta ad Angelo e insieme abbiamo deciso di cre-are la collezione autunno-inverno A.N.G.E.L.O. recycled for pets». Spazio quindi a collari creati dal-la cucitura dei jeans e a cappotti ricavati da Levi’s 501 o da vecchi capi militari mentre il cuscino-cuccia è un denim imbottito con una trentina di foulard. Il tutto a prezzi abbordabili se si tiene pre-sente che il vintage richiede una lavorazione complessa e quasi il triplo del tempo rispetto alle cre-azioni ex novo. Si va dai 15 euro di un collare semplice (25 per la versione decorata con pietre por-tafortuna sulla base dell’anno di nascita del cane), 18 euro per un collare (28 con le pietre) fino ad un massimo di 69 euro per il cap-pottino militare. «Ciò che contava davvero per noi - conclude Berto-

ni - era unire la filosofia del recu-pero alla praticità. Il padrone non deve fare acrobazie per mettere il cappottino al cane quando esce ed abbiamo evitato stranezze ed eccentricità proprio per rispettare la dignità degli animali... Ora stare-mo a vedere se le nostre idee sa-ranno apprezzate dal pubblico».Un dubbio però, sorge spontaneo: se l’iniziativa piacerà ed il mercato richiederà anche la collezione per la stagione calda… chi spiegherà ai cani che per l’estate potrebbe essere utile un bel costumino da bagno? Vintage, però!

ALICE LOMBARDI

Lugo (Ra)A.N.G.E.L.O. Vintage Palace Corso Garibaldi, 59. www.angelo.it

Dalla designer Stefania Bertoni una linea di abbigliamento a quattro zampe creata riciclando abiti d’epoca

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di AlessandroAncarani

tutto D’Epoca, ancHE I prEzzIMa quale Ikea… Se volete arredare con personalità casa vostra senza svenarvi non servono i pellegrinaggi in A14 fino a Casalecchio. A Faenza in via Morgagni 16 trovate il magazzino di mobili usati del locale Co-mitato di Amicizia. Una nicchia vintage in cui si è cristallizzato il design anni ’60 e ’70. Una nicchia in cui anche i prezzi sono quelli degli anni ’60 e ’70.E allora dimenticando il persistente aro-ma di naftalina, qui trovate un’esplosio-ne di stile ovunque posiate gli occhi. Mo-danature wengè, oblò spiraliformi, tozzi comodini col ripiano in marmo, pomelli in acciaio lucidato, manici in resina, vetrine decorate e chi più ne ha più ne metta. Nessun effetto tarlo: qui anche i tarli sono originali, d’epoca per giunta. In via Morgagni 16 è il legno che coman-da: il truciolare impiallacciato va cerca-to col lanternino (rigorosamente vintage, ce ne sono per tutti i gusti, mai sopra i 30 euro).

Spendendo una miseria ci si porta via un arredamento completo. Che sia la stan-za da letto venata in nero con radio in-cassata nella testiera, la credenza della nonna o il baule con spigoli bombati poco importa: frut-tuose contaminazioni con l’high tech che avete in casa sono assicurate.Volontari gentilissimi vi seguono passo passo nella ricerca di quel che fa per voi e con un piccolo extra vi consegnano tutto a domicilio. Potete anche tirare sul prezzo, lo fanno tutti. Magari non alla morte visto che il ricavato serve a fi-nanziare progetti di sviluppo nel Sud del mondo. Il loro sogno è nel cassetto che vi portate a casa. E vissero tutti stilosi e contenti.

Magazzino Comitato di Amicizia, via Morgagni 16, Faenza. Aperto martedì e sabato dalle 9 alle 12 e mercoledì dalle 15 alle 17. Tel. 0546 620955

BUBILDA: L’ABITO CHE SI TRASFORMA DA RANA IN PRINCIPEUna sfilata impostata sul equili-brio. Lucia Nanni fashion director della casa Bubilda presenterà al Clandestino di Faenza (RA) Equili-bri la sua nuova collezione. Lucia ama il remake: «trasformare la rana in principe». Raccoglie abiti usati e li eleva ad abiti di classe. Le bizzarre ri-creazioni di costume saranno indossate da modelli non professionisti bloccati nello sco-modo spazio dell’equilibrio. Accon-ciature a cura di Revolution di Miki (Faenza).

Sabato 19 dicembre, Clandestino, viale Baccarini, Faenza (Ra). In-gresso gratuito.

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aprESEpI D’artEDal 6 domenicaPRESEPE DELLA MARINERIA Cesenatico, Porto Canale LeonardescoIngresso libero. Tutti i giorni dal tramonto in poi. Fino al 6 gennaioInfo: ufficio turismo tel. 0547 673287; www.museomarineria.euAllestito sulle barche della Sezione Galleggiante del Museo della Marineria (via Armellini 18). Al calare della sera, si accende per uno spettacolo da godere dalle sponde del canale. Inaugurazione (ore 17,30) preceduta dal musical «Un vagito nella notte» (Compagnia Teatrale di Carlo Tedeschi)

PRESEPE SOTT’ACQUAAcquario di Cattolica Ingresso a pagamento. Apertura: ore 9.30 - 18.30 (chiusura biglietteria ore 16.30) dal 6 all’8 dicembre poi il 13, il 20 e dal 26 al 6 gennaio. Info: www.acquariodicattolica.itRealizzato con sculture di terracotta, pietra e vetro soffiato (da vari artisti) immerse tra gli squali, le meduse e i pesci tropicali

PRESEPE ARTISTICO STILE ‘700 NAPOLETANORavenna, Basilica di San Giovanni Battista, via Girolamo Rossi 45Aperto tutti i giorni: ore 9-12 e 15-18Info: tel. 0544 35512; www.basilicagiovannibattistaravenna.itOpera di Francesco di Francesco. Si avvale di una colonna sonora frutto di una approfondita ricerca storico-musicale

Dall’8 martedìPRESEPI DI SABBIARimini, Marina Centro, piazzale Boscovich - Torre Pedrera (dal 19 dicembre), bagnini 64 e 65 Ingresso gratuito. Tutti i giorni, fino al 10 gennaioInfo: tel. 0541 53399; www.riminiturismo.it.Sulla spiaggia, sculture a grandezza naturale realizzate dagli allievi dell’Accademia della Sabbia. Rilevante quello di Torre Pedrera: ben 300 mq di area occupati da circa 200 personaggi

PRESEPE POLISCENICO ANIMATO STORICO-ORIENTALECesena, Rifugio antiaereo di viale Mazzoni (sotto la Rocca Malatestiana)Ingresso a pagamento. Orari: festivi ore 10-12 e 14.30-19 ; feriali ore 15-18. Fino al 15 gennaioInfo: 347 4018867; www.presepioromagna.itgo.comAllestito da Davide Santandrea dell’Acapir, è interamente meccanico, con giochi di luce e acqua, composto da 14 scene in stile orientale.

Dal 19 sabato PRESEPE DI SOLO SALECervia, Magazzino del Sale «Torre», viale Nazario Sauro Aperto tutti i giorni: ore 15 - 19. Fino al 6 gennaioInfo: tel. 0544 993435; www.turismo.comunecervia.itStatuine realizzate a mano con una cristallizzazione guidata del sale. Conservate in una teca di vetro che aiuta a mantenere temperatura e umidità per la conservazione.

Dal 20 domenicaPRESEPE ANIMATOVilla Prati di Bagnacavallo, chiesa parrocchialeAperto tutti i giorni fino al 31 gennaio. Orari: festivi: 10-12 e 14-22; feriali 14-17 e 20-22Info: tel. 0545 58170; www.romagnadeste.itComposto da oltre 40 gruppi di figure su una superficie di circa 80 mq. Accurate ricostruzioni dei momenti di vita quotidiana e particolari effetti scenografici.

24 giovedìCOMACCHIO …UN PRESEPE D´ACQUAComacchio, centro storicoIngresso libero. Ore 18Info: tel. 0533 314154; www.turismocomacchio.itRealizzato attraverso giochi di luce, balletti degli angeli e musica, fino al gran finale con fuochi piroteatrali.

GRANDE PRESEPE SULLA RUPEPennabilli, centro storicoIngresso libero. Tutti i giorni: ore 8 - 24. Fino al 6 gennaioInfo: tel. 0541 928659; www.rimini.comSulla roccia «Rupe», tra i ruderi del castello di Billi ed il convento agostiniano, sono allestite sagome alte 4 metri e illuminate.

Dal 25 venerdìPRESEPE NELLE GROTTE DELLA SOLFATARAPredappio Alta Ingresso a pagamento. Orari apertura: 25 dicembre ore 14-18; dal 26 dicembre al 6 gennaio ore 10-18; dal 7 al 31 gennaio prefestivi 14-18, festivi 10-18, feriali gruppi solo su prenotazione.Info: tel. 0543 922787; www.predappioalta.orgAllestito nelle gallerie dell’ex miniera di zolfo. L’edizione di quest’anno, curata dai maestri Gualtieri di Montiano, presenta con un allestimento totalmente rinnovato e distribuito in 13 scene animate inedite.

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DIcEmbrE1 martedìZELDA LA STREGA E IL REGALO DI NATALEvideo-racconto di Cristina Sedioli per bambini dai 4 ai 7 anni, seguito dalla preparazione di decorazioni magiche per l’alberoRavenna, Centro di lettura per l’infanzia, via Pavirani 15 (entrata scuola d’infanzia Gianni Rodari), ore 16,45 Info: 0544 482571, [email protected]

3 giovedìBIMBINGIOCO…IL “NATALIBRO”Laboratorio per nonni e bambini insieme per costruire un piccolo prezioso regalo natalizio per bambini da 3 a 6 anni con Gloria Nanni – educatriceForlì, Centro per le Famiglie, viale bolognesi 23, ore 16Info: 0543 21013 - 30709

5 sabatoil mio viCino totoRodi Hayao MiyazakiFaenza (Ra), La Casa di Pinocchio presso Cinema Italia, via Cavina 3, ore 17Ingresso: 4 euro. Servizio baby sittingInfo: 0546 21204, www.cinemaincentro.comContinua fino a domenica 6 (ore 15)

PREISTOPARKAlla scoperta dei grandi animali estinti dell’ultimo glaciale. Visita guidata alle ricostruzioni a grandezza naturale nel parco e nel museoSan Lazzaro di Savena (BO), Museo della Preistoria “Luigi Donini”, via Fratelli Canova 49, ore 16

6 domenicaCORALINE E LA PORTA MAGICA regia di Henry Selick Imola (Bo), Cinecircolo Cappuccini, via Villa Clelia 12, ore 15 e 17,15Ingresso: adulti 4,50 euro - bambini (fino 11 anni) 3,50 euroInfo: 0542 31009

Ass. Onlus Amici della scuola Don Giovanni Bosco in collaborazione con Teatro Comunale di Imola - Assessorato alla Cultura del Comune di Imola presenta:QUEll’aSino di Un bUEdi Giampiero Pizzol con Laura Aguzzoni e Giampiero Bartolini per bambini dai 3 ai 10 anni

Imola (Bo), Teatro comunale dell’Osservanza, via Venturini 18 Ingresso: adulti 7 euro, bambini 5 euroInfo: 0542 25860

Teatro del Drago presenta:IL NATALE DI PIPPISpettacolo per bambini dai cinque anni in su Testo di Roberta Colombo Liberamente tratto da «Pippi calzelunghe» di Astrid LindgrenRavenna, Teatro del Drago, via S. Alberto 297Info: 0544 483461 - 483460, www.teatrodeldrago.it

IL GRANDE FREDDO Ambienti, animali, piante dell’ultima Era GlacialeSan Lazzaro di Savena (BO), Museo della Preistoria “Luigi Donini”, via Fratelli Canova 49, ore 16

G FORCE SUPERSPIE IN MISSIONE Regia di Hoyt Yeatman Cesena, Cinema Astra, via Osservanza 190, ore 15 e 16,45Ingresso: 3,50 euro. Per le famiglie al completo ingresso gratuito dal 2° figlio Info: 0547 22317, www.cinemaeliseo.it

I RACCONTI DI TERRAMARE Regia di Goro Miyazaki Cesena, inema San Biagio (sala rossa), via Aldini 24, ore 14.30Ingresso liberoInfo: 0547 355711, www.sanbiagiocesena.it

KIDS NO TV MAS QUE NADAFaenza (Ra), Il Clandestino, viale Baccarini 21, ore 18Info: 0546 681327Ingresso gratuitoSpettacolo teatrale di burattini per grandi e piccini dell’argentino Adrian Mandrioli che fa il giro del mondo con le figure delle armi dell’ amore, l’ idiota, il singhiozzo, il domatore di leoni, con l’intento di creare un antidoto lento, di umor leggero e sanguigno alla piattezza del consumo quotidiano di tubo catodico. Educativo e realistico.

7 lunedìLABORATORI DELLE MARIONETTE Laboratori, spettacoli, visite guidate, inviti alla lettura, minifestival della poesiaRavenna, La Casa delle Marionette, vicolo Padenna 4/AInfo: 0544 32056 - 392 6664211 Inizio spettacoli ore 16,30

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IL LIBRO DELLA GIUNGLADIVENTA UN MUSICALDopo essere diventato un film e poi un cartone animato, per la pri-ma volta il celebre Libro della giun-gla scritto da Rudyard Kipling si trasforma in un musical per grandi e piccini. E il prodotto dell’adatta-mento di Adriano Bonfanti unito alle musiche di Labriola, Tempera, Govoni e Albertelli è uno spettaco-lo coinvolgente ed unico. I perso-naggi rimangono gli stessi creati dallo scrittore nel lontano 1894 ma l’avventura raccontata sul palco è assolutamente inedita. I cattivi della storia ad esempio, non sono gli animali feroci, bensì gli uomini, troppo spesso negligenti verso la natura. Lo scopo del musical è quello di trasmettere ai più piccoli e a chi bambino non lo è più da un

pezzo, l’importanza che il rispet-to dell’ambiente ha per il futuro di ciascuno. Baloo e Bagheera riusci-ranno nella difficile missione?

ALICE LOMBARDI

gennaio 6 mercoledìSDT eventi/ Mastrini production presenta:

IL LIBRO DELLA GIUNGLA- IL MUSICALScritto da: Adriano Bonfanti. Musica di: Labriola, Tempera, Govoni, Albertelli. Voci recitanti: Tiberio Timperi/Beppe Convertini Ravenna, Pala De Andrè, V.le Europa 1, ore 21Ingresso: platea numerata 14 euro (bambini 12 euro), gradinata non numerata 12 euro (bambini 10 euro)Info: 0544-421211, www.paladeandre.it

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Continua fino a martedì 5 gennaio

8 martedìUPdi Pete Docter e Bob PetersonFaenza (Ra), La Casa di Pinocchio presso Cinema Italia, via Cavina 3, ore 15Ingresso: 4 euroInfo: 0546 21204

12 sabatoUPdi Pete Docter e Bob PetersonFaenza (Ra), La Casa di Pinocchio presso Cinema Italia, via Cavina 3, ore 17Ingresso: 4 euro. Servizio baby sittingInfo: 0546 21204, www.cinemaincentro.comContinua fino a domenica 13 (ore 15)

CREaZionE di addobbi mUSiCali PER l’albERo di natalE Laboratorio per bambiniImola (Bo), Biblioteca ragazzi Zigo Zago , via Degli Sminatori 6, ore 16 Organizzatore: Arciragazzi ImolaIngresso gratuito. Info: 0542 31585

CAMILLO E IL REGALO DI NATALE Narrazione per bambini dai 4 agli 8 annia cura di Alfonso CuccurulloCasalecchio di Reno (Bo), Casa della Conoscenza, Biblioteca comunale «C. Pavese», Piazza delle Culture, ore 10,30All’interno della rassegna «Nati per leggere 2009»

FIOCCHI DI FAVOLE Lettura animata per bambini di tutte le età a cura di Officine Duende (Il Mosaico soc. coop. sociale onlus)Castel Guelfo (Bo), Biblioteca comunale via Gramsci 22, ore 10,30Info: 0542 53460All’interno della rassegna «Nati per leggere 2009»

13 domenicaPonYo SUlla SCoGliERa regia di Hayao MiyazakiImola (Bo), Cinecircolo Cappuccini, via Villa Clelia 12, ore 15 e 17,15Ingresso: adulti 4,50 euro - bambini (fino 11 anni) 3,50 euroInfo: 0542 31009

QUANDO BABBO NATALE PORTAVA IN REGALO PIETRE E OSSA Festa natalizia molto primitiva in compagnia dell’uomo delle caverne con la Compagnia dei CalziniRigati

San Lazzaro di Savena (BO), Museo della Preistoria “Luigi Donini”, via Fratelli Canova 49, ore 16

THE POLAR EXPRESS Regia di Robert Zemeckis Cesena, Cinema San Biagio (sala rossa), via Aldini 24, ore 14.30Ingresso gratuito. Info: 0547 355711, www.sanbiagiocesena.it

G FORCE SUPERSPIE IN MISSIONE Regia di Hoyt Yeatman Rimini, Cinema Teatro Tiberio, via San Giuliano 16 / viale Tiberio 59, ore 14.30 e 17Ingresso: 5 euro (ridotto 4 euro)Info: 328 2571483, www.cinematiberio.it

NANNA DI STORIE Letture animate per bambini dai 2 ai 5 anni a cura di Elena MustiSan Lazzaro di Savena (Bo), Mediateca, via Caselle 22, ore 17All’interno della rassegna «Nati per leggere 2009»

15 martedìJINGLE BELLS, UNA STORIA DI NATALE narrazione tintinnante di Francesca Ferruzzi e laboratorio di costruzione di piccoli regali da mettere sotto l’alberoRavenna, Centro di lettura per l’infanzia, via Pavirani 15 (entrata scuola d’infanzia Gianni Rodari), ore 16,45 Info: 0544 482571, [email protected]

19 sabatoUPdi Pete Docter e Bob PetersonFaenza (Ra), La Casa di Pinocchio presso Cinema Italia, via Cavina 3, ore 17Ingresso: 4 euro. Servizio baby sittingInfo: 0546 21204, www.cinemaincentro.comContinua fino a domenica 20 (ore 15)

In collaborazione con Associazione Culturale SALTinBANCO:

PREISTORICI GIOIELLI Ornamenti in legno e conchiglia Laboratorio per bambini dai 6 ai 10 anniSan Lazzaro di Savena (Bo), Museo della Preistoria “Luigi Donini”, via Fratelli Canova 49, ore 16

RiSCaldiamoCi Con Una CaloRoSa Favola

Laboratorio per bambini Imola (Bo), Biblioteca ragazzi Pippi Calzelunghe , via Tinti 1, ore 16 Organizzatore: Arciragazzi Imola Ingresso gratuito. Info: 0542 31585

SEGNI PARTICOLARI: BABBO NATALE Spettacolo di pupazzi e investigatori, per bambini dai 4 ai 7 anni a cura di Arianna Di Pietro Ed Emanuela Petralli (Officine Duende)Imola (Bo), Biblioteca comunale, via Emilia 80, ore 10,30Info: 0542 602636. All’interno della rassegna «Nati per leggere 2009»

20 domenicaOSSERVAZIONE DEL SOLE tempo permettendoRavenna, Giardino pubblico del Planetario, Viale Santi Baldini 4/A, ore 21Ingresso gratuitoInfo: 0544 62534

UNA GIORNATA DI 200.000 ANNI FA…Il racconto delle nostre origini fra atmosfere e suoni del passatoSan Lazzaro di Savena (BO), Museo della Preistoria “Luigi Donini”, via Fratelli Canova 49, ore 16

NIGHTMARE BEFORE CHRISTMAS Regia di Henry Selick da un’idea di Tim Burton Cesena, Cinema San Biagio (sala rossa), via Aldini 24, ore 14,30Ingresso gratuito. Info: 0547 355711, www.sanbiagiocesena.it

TRILLY E IL TESORO PERDUTO Regia di Klay Hall Cinema Teatro Tiberio di Rimini, via San Giuliano 16 / viale Tiberio 59, ore 14.30 e 17Ingresso: 5 euro (ridotto 4 euro)Info: 328 2571483, www.cinematiberio.it

KIDS NO TV LE MACCHIE BIZZARRE spettacolo creato con la proiezione di una lavagna luminosa ed i disegni di Vitib, mentre la musica di Giorgione risuona nell’aria Faenza (Ra), Il Clandestino, viale Baccarini 21, ore 18Info: 0546 681327Ingresso gratuito

22 martedìLO STRANO NATALE A CASA BURBUR Narrazione di Sabina Morgagni,

animazione con pupazzi, segue laboratorio di costruzione del Topino di Natale con materiali naturali e decorazioniRavenna, Centro di lettura per l’infanzia, via Pavirani 15 (entrata scuola d’infanzia Gianni Rodari), ore 16,45 Info: 0544 482571, [email protected]

23 mercoledìBABBONATALE VS. BEFANA: DISFIDA NATALIZIA Racconti per bambini dai 3 anni in su a cura di Maurizio Cardillo, affiancato da Angela MalfitanoSan Lazzaro di Savena (Bo), Mediateca, via Caselle 22, ore 17,30All’interno della rassegna «Nati per leggere 2009»

28 lunedìTI REGALO UNA STORIALetture animate con il coinvolgimento dei più piccoli, accompagnati dai nonni, per bambini dai 2 ai 6 anni. con Paolo Massari e Maria Pia Timo - attoriForlì, Centro per le Famiglie, viale Bolognesi 23, ore 16Info: 0543 21013 - 30709

29 martedìTOMBOLA PREISTORICA Per bambini dai 5 agli 8 anniSan Lazzaro di Savena (BO), Museo della Preistoria “Luigi Donini”, via Fratelli Canova 49, ore 16

GEnnaIo6 mercoledìIL LIBRO DELLA GIUNGLA- IL MUSICAL (vedi articolo pag. 56)

In collaborazione con Associazione Culturale SALTinBANCO:

PREISTOBEFANA Giochi e sorprese per tutti i bambini con la Compagnia dei CalziniRigati San Lazzaro di Savena (BO), Museo della Preistoria “Luigi Donini”, via Fratelli Canova 49, ore 16

Teatro di Legno per il Mondo di Cantù presenta:

L’ULTIMO LUPO DEL LAGOSpettacolo di burattiniRavenna, Artificerie Almagià, via dell’Almagià 2

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Ha già raccolto metà dei premi a disposizione al Festival del Cinema di Roma (Gran Premio della Giuria, Premio del pubblico, Premio dei giovani) ed è stato accolto splendidamente al London Film Festival. Non stiamo parlando di un colossal hollywoodiano, ma di un film pensato, prodotto e girato in Emilia Romagna. L’uomo che verrà è il nuovo film del bolognese Giorgio Diritti, prodotto da Rai Cinema e dalla sua Aranciafilm, con sede quasi sotto le due torri, e Mikado lo distribuirà nelle sale dal 29 gennaio. Un successo che se-gue quello de Il vento fa il suo giro, suo primo lungometraggio, noto oltre che per numero di spettatori e premi raccolti, per essere diventa-to un caso nazionale come unica pellicola pro-grammata consecutivamente per più di un anno e mezzo nello stesso cinema: il Mexico di Milano. «Quindici di anni fa, - ci racconta il regista bo-lognese - un sacerdote mi regalò un libro, Le querce di Monte Sole, con racconti, immagini e testimonianze dei fatti di Marzabotto. Due preti, suoi amici erano morti lì. Ho sempre sentito il do-vere morale di raccontare quella storia, ma non avevo ancora la maturità umana e professionale per affrontarla». Girato nella collina emiliana, tra Monte San Pietro, San Chierlo, e Varignana e in alcuni paesini toscani, L’uomo che verrà racconta il quotidiano di una famiglia che vive alle pendi-ci del Monte Sole nel ‘43: il respiro della gente, tra povertà, guerra e lotte partigiane, fino all’in-

combere di un elemento inimmaginabile, la vera tragedia, l’eccidio di Marzabotto con i suoi 800 morti. Oltre a Maya Sansa e Alba Rohrwacher, il cast è composto da molti bravissimi attori di teatro, come il ravennate Claudio Casadio e il bologne-sissimo Vito, da non attori, e da tanti volti del teatro minore locale. «Per un viaggio nel tempo come questo servivano facce giuste. Bambini non sovrappeso e senza apparecchio ai denti. - spiega Diritti - Un lavoro di preparazione durato due anni, per trovare i volti adatti, per studiare l’abbigliamento, la campagna di allora, alla ricer-ca di antichi borghi non ancora ristrutturati in vil-lette. E poi: la lingua. Allora si parlava il dialetto. Alcuni lo conoscevano, altri, come le due attrici, lo hanno dovuto studiare». Interamente recitato in bolognese con sottotitoli in italiano, il film è stato il debutto cinematogra-fico di Claudio Casadio, attore e direttore arti-stico, di Accademia Perduta - Romagna Teatri, definito dal regista «un albero» per la sua faccia come intagliata nel legno. «Avevo già imparato tutto il copione in italiano - racconta Casadio - poi, due settimane prima delle riprese, ci hanno chiesto se ce la sentivamo di recitare in bolo-gnese. Sono abituato a recitare in altre lingue, nelle tournée che facciamo all’estero, così l’ho ristudiato». Casadio interpreta il capofamiglia, uomo di cam-

pagna, semplice ma dai saldi principi, la cui moglie dà alla luce un bimbo proprio il giorno dell’eccidio. «Tanta emozione, per un debutto che mi vedeva come principiante e come profes-sionista affermato a un tempo. Ho dovuto lavo-rare di sottrazione, riducendo l’impeto, la mimica e la gestualità del teatro, lavorando con pensieri e emozioni interiori. Fortunatamente la troupe è stata il mio pubblico e mi ha reso tutto più fa-cile». Oltre al faentino Roberto Cimatti che cura la fotografia, al bolognese Daniele Furlati che ha composto le musiche, altro astro emiliano del cast è Stefano Bicocchi, in arte, Vito. Interpreta il signor Bugamelli, un commerciante di Bologna sfollato a Marzabotto a casa della sua donna di servizio, e a cui toccherà la stessa sorte di quasi tutto il paese. «Non è proprio bolognese quel-lo che si parla nel film: è un dialetto montanaro, per il quale c’era un apposito coach, - ci spie-ga lo stesso Vito - ma io avevo solo una battuta in dialetto, perché allora in città la gente bene cominciava a volere parlare solo in italiano». C’è sapore di verità, quindi, nel nuovo film di Diritti, verità che, a detta dei pareri unanimi della critica e dei presenti alle anteprime romane, ha saputo unire sentimento, poesia, rigore e compartecipa-zione storica come il grande cinema dovrebbe saper fare.

MARIA PIA TIMO E ROBERTO POZZI

Dopo i successi ai Festival di Roma e Londra, esce a gennaio «L’uomo che verrà» di Giorgio Diritti. Il racconto tutto in bolognese dell’eccidio nazista

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Maya Sansa e Claudio Casadio

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aOMAGGIO A MARCO BELLOCCHIOProsegue la rassegna «Immagini del po-tere. Il cinema di Marco Bellocchio», pro-mossa da Fice. L’iniziativa vede coinvolte ben nove sale della nostra regione: il San Biagio di Cesena, il Verdi di Forlimpopoli, il Saffi di Forlì, il Sarti di Faenza, il Lu-mière di Bologna, il Truffaut di Modena, il Rosebud di Reggio Emilia, l’Edison di Parma, il Jolly di Piacenza. È un omaggio in grande stile a un regista conterraneo tra i più intriganti e controcorrente del-la storia del cinema italiano. Accanto ai film anche documentari e cortometraggi firmati da Bellocchio, nonché monografie e mostre fotografiche. Momento clou della rassegna sarà l’incontro di martedì 1 di-cembre tra lo stesso Marco Bellocchio e il pubblico: prima, alle ore 16.30, al Cinema del San Biagio di Cesena (sala verde, in-gresso libero) e poi, alle ore 19 circa, al Cinema Lumiere di Bologna.

OPERA LIVE AL TIBERIO DI RIMINIProsegue al Tiberio di Rimini la rassegna che propone visione e ascolto del melo-dramma in diretta e differita dai princi-pali teatri italiani. Obiettivo: offrire agli appassionati la possibilità di assistere a grandi spettacoli anche al cinema, senza rinunciare a qualità e coinvolgimento gra-zie al nuovo sistema di proiezione digitale. Gli appuntamenti di dicembre (info e bi-glietti: www.cinematiberio.it)PRIME VISIONI. Lunedì 7 ore 18, in diretta dal Teatro alla Scala di Milano, CARMEN di George Bizet (direzione Daniel Baren-boim, regia Emma Dante); Mercoledì 15 ore 18.30, prima Cinematografica dal Teatro Regio di Torino, ADRIANA LE-COUVREUR di Francesco Cilea (direzione Renato Palumbo, regia Lorenzo Mariani); Martedì 22 ore 20, in diretta dal Gran Teatre del Liceu di Barcelona, IL TROVA-TORE di Giuseppe Verdi (direzione Marco Armiliato, regia Gilbert Deflo). EVENTI IN DIFFERITA. Domenica 27 ore 16 e 20.30, dall’Arena di Verona 2006, TOSCA di Gia-como Puccini (direzione Daniel Oren, regia Hugo De Ana). EVENTI SPECIALI. Venerdì 18 ore 21, TOSCA… così è se vi pare, gui-da all’ascolto dell’opera di Puccini a cura di Giovanni Bartoli. Ingresso gratuito.

DIcEmbrE D’ESSaI

1 martedìINCONTRO CON MARCO BELLOCCHIO, a seguire: VINCERE (Italia, 2009)Al San Biagio di Cesena, via Aldini 24. Sala Verde, ore 16.30Ingresso libero. Info: tel. 0547 355711; www.sanbiagiocesena.it

ROCKNROLLA di Guy Ritchie (Gran Bretagna, 2009)Al Teatro Socjale di Piangipane (RA), via Piangipane 153. Ore 21.30Info: www.teatrosocjale.it

AMARCORT - Selezione di corti dall’Amarcort Film FestivalAlla Cineteca di Rimini, via Gambalunga 27. Ore 21Ingresso libero. Info: Fondazione Fellini tel. 0541 50303; www.federicofellini.it

3 giovedìVACANZE IN VAL TREBBIA / LA CONDANNA / L’UOMO DAL FIORE IN BOCCA di Marco Bellocchio (Italia, 1980 / 1991 / 1992)Al Saffi di Forlì, viale dell’Appennino 480. Ore 20.30 Introduce Alessandro Quadretti. Info: tel. 0543 84070; www.cinemasaffi.com

LA BALIA di Marco Bellocchio (Italia, 1999)Al Sarti di Faenza, via Scaletta 10. Ore 21.15 Info: tel. 0546 21358; www.cinemaincentro.com

LOOK BOTH WAYS, AMORI E ALTRI DISASTRI di Sarah Watt (Australia, 2005)Al Tiberio di Rimini, via San Giuliano 16. Ore 21Info: tel. 328 2571483; www.cinematiberio.it

COSMONAUTA di Susanna Nicchiarelli (Italia, 2009)Al Moderno di Castel Bolognese, via Morini 24. Ore 21Info: tel. 0546 55075; www.ilcinemamoderno.it

4 venerdìINCONTRO CON PAOLO MEREGHETTI, a seguire: LA SIGNORA DI SHANGAI di Orson Welles (Usa, 1947)Al San Biagio di Cesena, via Aldini 24. Ore 17 Ingresso gratuito. Info: tel. 0547 355711; www.sanbiagiocesena.it

INCONTRO CON ALESSANDRO QUADRETTI, a seguire: LA SAPONIFICATRICE, VITA DI LEONARDA CIANCIULLI (Italia, 2009)Al Moderno di Castel Bolognese, via Morini 24. Ore 21.15Info: tel. 0546 55075; www.ilcinemamoderno.it

6 domenicaEFFETTO NOTTE di Francois Truffaut (Francia, 1973)Al Moquette di Forlì, via dall’Aste 17. Ore 21Info: tel. 0543 32751; www.comune.forli.fc.it

7 lunedìIL CANTO DI PALOMA di Claudia Llosa (Spagna/Perù, 2008)Al Planet di Riccione, via Virgilio 19. Ore 21.15Si replica mercoledì 9. Info: 0541 455589; www.riccioneperlacultura.it

8 martedìADVENTURELAND di Greg Mottola (Usa, 2009)Al Teatro Socjale di Piangipane (RA), via Piangipane 153. Ore 21.30Info: www.teatrosocjale.it

10 giovedìLA BALIA / SORELLE di Marco Bellocchio (Italia, 1999 / 2006)Al Saffi di Forlì, viale dell’Appennino 480. Ore 20.30 Introduce Alessandro Quadretti. Info: tel. 0543 84070; www.cinemasaffi.com

IL REGISTA DI MATRIMONI di Marco Bellocchio (Italia, 2006)Al Sarti di Faenza, via Scaletta 10. Ore 21.15 Info: tel. 0546 21358; www.cinemaincentro.com

INCONTRO CON GIAN VITTORIO BALDI, a seguire: FUOCO (Italia, 1968)Al San Biagio di Cesena, via Aldini 24.

Ore 17 Ingresso gratuito. Info: tel. 0547 355711; www.sanbiagiocesena.it

13 domenicaADELE H., UNA STORIA D’AMORE di Francois Truffaut (Francia, 1975)Al Moquette di Forlì, via dall’Aste 17. Ore 21Info: tel. 0543 32751; www.comune.forli.fc.it

14 lunedìPROVA AD INCASTRARMI di Sidney Lumet (Usa, 2006)Alla Cineteca di Rimini, via Gambalunga 27. Ore 16.30Ingresso libero. Info: Fondazione Fellini tel. 0541 50303; www.federicofellini.it

PARIGI di Cedric Klapisch (Francia, 2008)Alla Cineteca di Rimini, via Gambalunga 27. Ore 21Introduce Sonia Saponi. Info: Fondazione Fellini tel. 0541 50303; www.federicofellini.it

RACCONTI DELL’ETÀ DELL’ORO di autori vari (Romania/Francia, 2009)Al Planet di Riccione, via Virgilio 19. Ore 21.15Si replica martedì 15. Info: 0541 455589; www.riccioneperlacultura.it

17 giovedìVINCERE di Marco Bellocchio (Italia, 2006)Al Sarti di Faenza, via Scaletta 10. Ore 21.15 Info: tel. 0546 21358; www.cinemaincentro.com

UN ANNO CON 13 LUNE di Rainer Fassbinder (Germania ovest, 1978)Al San Biagio di Cesena, via Aldini 24. Ore 17 Ingresso gratuito. Info: tel. 0547 355711; www.sanbiagiocesena.it

21 lunedìIL GIORNO IN CUI LA NOTTE SCESE DUE VOLTE / LIBERTÀ IN ESILIO / LA PRIGIONE INVISIBILE di autori vari (Italia, 2008/2009)Al Saffi di Forlì, viale dell’Appennino 480. Ore 20.30Presenti in sala i registi Lisa Tormena e Matteo Lolletti. Info: tel. 0543 84070; www.cinemasaffi.com

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Clandestino,

viale Baccarini, 48018 Faenza (RA)

Aperto dalle 15 alle 3

Tel: 0546 681327; 329 0514345

www.myspace.com/clandestinofaenza

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Vuoi proporre un tema da trattare in questo spazio o rivolgere una domanda alla psicologa di Gagarin? Scrivi all’indirizzo [email protected]

di Alice Lombardi*

I SALDI NON FANNO LA FELICITÀCos’hanno in comune la psicologa Vera Slepoj, il giornalista Carlo Rossella, Alessandra Pierelli (l’ex fidanzata del tronista Costantino, per intenderci) e la cantante Mina? In varie riviste tutti questi personaggi tengono una sorta di posta del cuore, ovvero spazi in cui dispensano consigli di stampo psicolo-gico a piene mani. Parlare di psicologia va molto di moda. Spopolano le rubri-che su quotidiani, settimanali, mensili e trasmissioni televisive… Paiono assai meno glamour invece, gli psicologi professionisti (da molti visti ancora come i dottori dei matti) che spesso faticano a trovare un’occupa-zione. Il motivo di tale apparente con-traddizione? Semplice. Alzi la mano chi, almeno una volta nella vita, non abbia pronunciato la frase anch’io sono un po’ psicologo, magari dopo aver dato il consiglio giu-sto all’amica o aver «azzeccato» il da farsi in una situazione un po’ più com-plessa del solito. Ma essere dotati di sensibilità o legge-re assiduamente le rubriche di psicolo-gia non significa essere psicologi. Se la psicologia è tanto usata (ed abu-sata) lecito chiedersi allora, quale sia lo scopo di questa (ennesima) rubrica. Nel nostro piccolo vorremmo cercare di sviluppare un confronto dinamico di

opinioni e domande tra psicologo clini-co e lettori, sconfessare false credenze e pregiudizi sulla scienza psicologica e, perché no, indirizzare chi avrà voglia di leggerci sulle diverse possibilità per poter fronteggiare le situazioni diffici-li della vita. Se tutto ciò non vi basta, qualche buon consiglio per migliorare questo spazio potreste inviarcelo voi… Buona lettura!

Un vecchio detto popolare dice che i soldi non fanno la felicità. Quante volte lo abbiamo ripetuto a figli e nipoti per insegnare loro ad apprezzare ciò che hanno, ad accontentarsi, a capire (ma forse sono gli adulti che hanno bisogno di ripeterselo di tanto in tanto) che sa-lute, famiglia ed amici sono valori ben più preziosi del denaro… Ma quante volte, di fronte alla bolletta del gas o al resoconto bancario, non abbiamo aggiunto a corollario di tale detto «non fanno la felicità… ma aiutano a vivere meglio»? Nei momenti di crisi economica e fi-nanziaria fioriscono sempre teorie e iniziative - più o meno etiche o realiz-zabili - su cui aleggiano pareri contra-stanti, come quella dell’italiano Alfio Bardolla, autore del libro I soldi fanno la felicità, ed organizzatore di corsi (a pagamento… piuttosto salati a dire il

vero) su come arricchirsi nonostante le difficoltà del nostro periodo storico.Ma oggi uno studio scientifico condotto da alcuni psicologi della San Francisco State University, ci fa asserire che forse non abbiamo bisogno di certi escamo-tage, quasi confermando che davvero i soldi non siano artefici della nostra contentezza.Addio dunque, allo shopping consola-torio dopo il brutto voto a scuola, la lite col marito o l’insuccesso professiona-le?Gli psicologi statunitensi annuiscono.La felicità infatti, sembra dipendere dal modo in cui i soldi vengono spesi. Comprare oggetti, vestiti e beni mate-riali, ad esempio, non porta alla stessa felicità che visitare un museo, acqui-stare un biglietto per uno spettacolo teatrale o per un viaggio.Stando allo studio infatti, sono le «esperienze di vita» a condurre ad un grado maggiore di soddisfazione e be-nessere psicologico.Sono la socializzazione, i rapporti uma-ni e l’arricchimento che può derivare dagli incontri che avvengono durante queste life experiences dunque, a por-tare la vera felicità. Concetto che su-pera quello dell’effimera soddisfazione destinata a svanire quando, arrivati a casa, ci si rende conto che la camicet-

ta appena acquistata non si abbina a nulla di ciò che abbiamo nell’armadio o non è della taglia giusta.Alla presentazione del predetto studio, tenutasi in Florida alla riunione annua-le della Society for Personality and So-cial Psychology, Ryan Howell, uno degli autori, ha spiegato la semplice (ma tutt’altro che scontata) conclusione a cui è giunta la ricerca. Le esperienze di vita, tenderebbero a fissarsi nella memoria contribuendo a stabilizzare la felicità anche a lungo termine, al con-trario dell’acquisto di beni materiali, troppo spesso vittime di mode e ten-denze… destinati perciò a far svanire la felicità in men che non si dica.Gli psicologi della State University di San Francisco dunque, sembrano suggerirci che si può essere davvero felici… anche quando il portafoglio piange.

Per saperne di più: Howell RD et al. Money and Happiness Amidst Poverty: A Meta-Analysis. Poster presented at the annual meeting of the Society of Personality and Social Psychologists, Tampa, FL, february 7 2009.

*psicologa clinica e di comunità

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Appena cominciato, questo decennio è già finito. Verrebbe pure da dire: per fortuna! Ma noi che l’abbiamo vissuto appieno siamo in-vestiti da un compito: quali parole caratteriz-zeranno i farinosi anni ’00? Per gli ’80 è si va dalle spalline imbottite al cubo di Rubik, per

gli anni novanta si passa per Tangentopoli e il compact disc. E per il primo decennio del ventunesimo secolo?Gagarin ha scelto per voi alcune candidate, se non vi convincono appieno potete segna-larcene altre. Per l’uomo delle stelle sarà un

piacere censirle. Alcune saranno un patrimo-nio della nostra vita, altre spariranno da que-sta galassia. Comunque la pensiate è un bel gioco e si tiene in esercizio la memoria…

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