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In questo numero:

1. PIANO DI ANIMAZIONE DELL’UFFICIO DI GPIC

2. ACCORDO DI COLLABORAZIONE PUA 3. LA PARTECIPAZIONE AL FORUM SOCIALE

MONDIALE 4. ASSISI, GIORNATA DI PREGHIERA PER LA PA-

CE 5. RIUNIONE DEI MINISTRI DEL EAC 6. FRATI MINORI DI BRASILE SI RIUNISCONO IN

ASSEMBLEA 7. DIALOGO INTERCULTURALE IN BOLIVIA 8. AGENDA UFFICIO GPIC

CONTATTO

PERIODICO DI GPIC

LUGLIO ~ SETTEMBRE

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Bollettino informativo OFM di Giustizia, Pace e Integrità del Creato Fatto dall’Ufficio di Giustizia, Pace e Integrità del Creato di Roma

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Nel corso dell’incontro del Comitato di Animazione, che si è tenuto a Monselice (Italia) dal 4 al 7 giugno scorsi, è stato completato il piano di animazione 2016-2021 per l’Ufficio di Giustizia, Pace e Integrità del Crea-to della Curia generale. Il piano è stato presentato nel luglio scorso al De-finitorio generale per il “tempo forte” ed è stato approvato il 7 dello stesso mese.

Il piano di animazione presenta le linee generali che l’Ufficio vuole

promuovere nell’Ordine. Raccoglie e dà continuità ad alcune scelte fatte nei sei anni precedenti e accoglie con favore le nuove sfide riguardanti GPIC concordate nel Capitolo generale 2015. Il nostro obiettivo è quello di camminare per accompagnare e favorire i processi di animazione GPIC nelle varie Province, Custodie e Fondazioni dell’Ordine.

Con la nostra ricerca, effettuata per rispondere alle richieste del Ca-

pitolo generale e alle sfide del nostro tempo, abbiamo sviluppato un pia-no con 6 obiettivi specifici, che ci permetteranno, nei prossimi anni, di mi-gliorare, per incoraggiarci ad essere “fratelli e minori” alle periferie.

Chiediamo ai fratelli di accogliere questo piano, e nello stesso tem-

po vi chiediamo e di tenerlo conto per il lavoro e il piano di animazione nella vostra Entità e Conferenza. Il piano è disponibile sul sito web dell’Ordine: "GPIC-OFM-Sussidio", disponibile in

http://www.ofm.org/01docum/jpic/IT_Piano%20Animazione%202016_2021.pdf

Fr. Jaime Campos, OFM

Fr. Rufino Lim, OFM JPIC Office– Rome

CONTATTO SET 2016

1. PIANO DI ANIMAZIONE DELL’UFFICIO DI GPIC

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L’Ufficio GPIC della Curia generale ha organizzato per più di 10 anni il Corso Internazionale GPIC. In collaborazione con la Cattedra di Giustizia e Pace, dipendente dalla Facoltà di Teologia presso la Pontificia Università Antonia-num, è riuscito a formare un gran numero di fratelli dell’Ordine, molti dei qua-li animatori di GPIC nelle loro entità.

Riteniamo che la formazione degli animatori GPIC è importante per il servizio di animazione. Negli ultimi mesi abbiamo lavorato e dialogato con il Decano della Facoltà di Teologia e il rappresentante della Cattedra di Giusti-zia e Pace, e con loro abbiamo messo per iscritto quanto è stato costruito con impegno e creatività negli ultimi anni, stipulando così un accordo formale tra la Pontificia Università Antonianum e l’Ufficio di GPIC della Curia genera-le.

Lo scopo dell’accordo è quello di promuovere, in ambito accademico, i

valori di Giustizia, Pace e Integrità del Creato, in particolare attraverso il cor-so GPIC. In particolare, la partecipazione al corso e lo sviluppo di uno scritto prevede, da parte della PUA, la concessione di 3 crediti (ECTS). Con questo si cerca di incoraggiare la partecipazione sia degli animatori GPIC che degli studenti della PUA e di altre scuole.

Infine, nel corso del 2015, il corso di GPIC si è tenuto in due Conferen-

ze (Ecuador e Filippine), con una buona partecipazione e valutazione da parte dei fratelli. Pertanto, anche nei prossimi anni si intende ripetere l’espe-rienza in alcuna Conferanza fouri di Roma.

Fr. Jaime Campos, OFM Fr. Rufino Lim, OFM

JPIC Office – Rome

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2. ACCORDO DI COLLABORAZIONE PUA

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La VI romana, delegazione di GPIC della famiglia francescana, ha parteci-pato al Forum Sociale Mondiale (FSM) 2016 tenutosi a Montreal, Canada, dall’8 al 15 agosto. I membri della delegazione erano quattordici, dell’intera famiglia francescana, inclusi la GiFra, l’OFS e il FI; con loro c’erano anche Rodrigo Peret, Fábio L'Amour e Rufino Lim.

Sin dalla sua prima edizione a Porto Alegre, in Brasile, nel 2001, il

Forum Sociale Mondiale ha rappresentato per la società civile un grande evento, che ha avuto l’intento di individuare le soluzioni ai problemi attuali del mondo e fornire visioni e proposte che contrastassero la globalizzazio-ne disumanizzante e il capitalismo neoliberale.

La VI romana ha partecipato a vari incontri internazionali, quali il

COP (il vertice delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici) e le conferen-ze WSF. Tali eventi danno l’opportunità di percepire quali sono i movimenti attuali della società civile, leggere i segni del nostro tempo e, allo stesso tempo, presentare e trasmettere i nostri valori francescani. Così, anche il FSM ha ispirato i fratelli e le sorelle, e ha contribuito ad individuare le stra-tegie per un maggiore impegno della famiglia francescana.

I temi principali e workshop che la famiglia francescana ha svilupato

e su cui vorrebbe lavorare sono: diritti umane connesso alla estrattiva (mineraria), la povertà estrema (sovranità alimentare) e il cambiamento cli-matico. Tutti questi argomenti sono trattati nella Laudato Si' con grande attenzione e preoccupazione. Di conseguenza, i partecipanti hanno com-preso che i francescani devono essere coinvolti e impegnati più profonda-mente in tali conferenze per poter promuovere e realizzare la visione e la spiritualità francescana, le modalità in cui si organizzano workshop ed eventi francescani, e continuare a lavorare sull’estrazione e la sovranità alimentare in collaborazione con FI e CIDSE.

Fr. Rufino Lim, OFM Office JPIC – Rome

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3. LA PARTECIPAZIONE AL FORUM SOCIALE MONDIALE

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“La pace è un cantiere aperto a tutti, non solo agli specialisti, ai sapienti e agli strate-ghi. La pace è una responsabilità universa-le” Discorso Papa Francisco Santità, illustri Rappresentanti delle Chiese, delle Comunità cristiane e delle Religioni, cari fratelli e sorelle! Vi saluto con grande rispetto e affetto e vi ringra-zio per la vostra presenza. Ringrazio la Comunità di Sant’Egidio, la diocesi di Assisi e le famiglie Francescane che hanno preparato questa giornata di pre-ghiera. Siamo venuti ad Assisi come pel-legrini in cerca di pace. Portiamo in noi e mettiamo davanti a Dio le attese e le an-gosce di tanti popoli e persone. Abbiamo sete di pace, abbiamo il desiderio di te-stimoniare la pace, abbiamo soprattutto bisogno di pregare per la pace, perché la pace è dono di Dio e a noi spetta invo-carla, accoglierla e costruirla ogni giorno con il suo aiuto.

«Beati gli operatori di pace» (Mt

5,9). Molti di voi hanno percorso un lun-

go cammino per raggiungere questo luo-go benedetto. Uscire, mettersi in cammi-no, trovarsi insieme, adoperarsi per la pa-ce: non sono solo movimenti fisici, ma so-prattutto dell’animo, sono risposte spiri-tuali concrete per superare le chiusure aprendosi a Dio e ai fratelli. Dio ce lo chiede, esortandoci ad affrontare la gran-de malattia del nostro tempo: l’indifferen-za. E’ un virus che paralizza, rende inerti e insensibili, un morbo che intacca il cen-tro stesso della religiosità, ingenerando un nuovo tristissimo paganesimo: il paga-nesimo dell’indifferenza.

Non possiamo restare indifferenti.

Oggi il mondo ha un’ardente sete di pace. In molti Paesi si soffre per guerre, spesso dimenticate, ma sempre causa di soffe-renza e povertà. A Lesbo, con il caro Pa-triarca ecumenico Bartolomeo, abbiamo visto negli occhi dei rifugiati il dolore della guerra, l’angoscia di popoli assetati di pa-ce. Penso a famiglie, la cui vita è stata sconvolta; ai bambini, che non hanno co-nosciuto nella vita altro che violenza; ad anziani, costretti a lasciare le loro terre: tutti loro hanno una grande sete di pace.

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4. ASSISI, GIORNATA DI PREGHIERA PER LA PACE

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«ancora una volta noi, insieme qui riuniti, affermiamo che chi utilizza la religione per fomentare la violenza ne contraddice l’ispirazione più autentica e profon-da» (Id., Discorso ai Rappresentanti del-le Religioni, Assisi, 24 gennaio 2002: In-segnamenti XXV,1 [2002], 104), che ogni forma di violenza non rappresenta «la vera natura della religione. È invece il suo travisamento e contribuisce alla sua distruzione» (Benedetto XVI, Intervento alla Giornata di riflessione, dialogo e pre-ghiera per la pace e la giustizia nel mon-do, Assisi, 27 ottobre 2011: Insegnamen-ti VII,2 [2011], 512). Non ci stanchiamo di ripetere che mai il nome di Dio può giustificare la violenza. Solo la pace è santa! Solo la pace è santa, non la guer-ra!

Oggi abbiamo implorato il santo do-

no della pace. Abbiamo pregato perché le coscienze si mobilitino a difendere la sacralità della vita umana, a promuovere la pace tra i popoli e a custodire il creato, nostra casa comune. La preghiera e la collaborazione concreta aiutano a non rimanere imprigionati nelle logiche del conflitto e a rifiutare gli atteggiamenti ri-belli di chi sa soltanto protestare e arrab-biarsi. La preghiera e la volontà di colla-borare impegnano a una pace vera, non illusoria: non la quiete di chi schiva le dif-ficoltà e si volta dall’altra parte, se i suoi interessi non sono toccati; non il cinismo di chi si lava le mani di problemi non suoi; non l’approccio virtuale di chi giudi-ca tutto e tutti sulla tastiera di un compu-ter, senza aprire gli occhi alle necessità dei fratelli e sporcarsi le mani per chi ha bisogno. La nostra strada è quella di im-mergerci nelle situazioni e dare il primo posto a chi soffre; di assumere i conflitti e sanarli dal di dentro; di percorrere con coerenza vie di bene, respingendo le scorciatoie del male; di intraprendere pa-zientemente, con l’aiuto di Dio e con la buona volontà, processi di pace.

Pace, un filo di speranza che colle-

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ASSISI, GIORNATA DI PREGHIERA PER LA PACE

Non vogliamo che queste tragedie cada-no nell’oblio. Noi desideriamo dar voce insieme a quanti soffrono, a quanti sono senza voce e senza ascolto. Essi sanno bene, spesso meglio dei potenti, che non c’è nessun domani nella guerra e che la violenza delle armi distrugge la gioia della vita.

Noi non abbiamo armi. Crediamo

però nella forza mite e umile della pre-ghiera. In questa giornata, la sete di pa-ce si è fatta invocazione a Dio, perché cessino guerre, terrorismo e violenze. La pace che da Assisi invochiamo non è una semplice protesta contro la guerra, nemmeno «è il risultato di negoziati, di compromessi politici o di mercanteggia-menti economici. Ma il risultato della preghiera» (Giovanni Paolo II, Discorso, Basilica di Santa Maria degli Angeli, 27 ottobre 1986: Insegnamenti IX,2 [1986], 1252). Cerchiamo in Dio, sorgente della comunione, l’acqua limpida della pace, di cui l’umanità è assetata: essa non può scaturire dai deserti dell’orgoglio e degli interessi di parte, dalle terre aride del guadagno a ogni costo e del com-mercio delle armi.

Diverse sono le nostre tradizioni

religiose. Ma la differenza non è per noi motivo di conflitto, di polemica o di fred-do distacco. Oggi non abbiamo pregato gli uni contro gli altri, come talvolta è purtroppo accaduto nella storia. Senza sincretismi e senza relativismi, abbiamo invece pregato gli uni accanto agli altri, gli uni per gli altri. San Giovanni Paolo II in questo stesso luogo disse: «Forse mai come ora nella storia dell’umanità è divenuto a tutti evidente il legame intrin-seco tra un atteggiamento autentica-mente religioso e il grande bene della pace» (Id., Discorso, Piazza inferiore della Basilica di San Francesco, 27 otto-bre 1986: l.c., 1268). Continuando il cammino iniziato trent’anni fa ad Assisi, dove è viva la memoria di quell’uomo di Dio e di pace che fu San Francesco,

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ga la terra al cielo, una parola tanto semplice e difficile al tempo stesso. Pa-ce vuol dire Perdono che, frutto della conversione e della preghiera, nasce dal di dentro e, in nome di Dio, rende possi-bile sanare le ferite del passato. Pace significa Accoglienza, disponibilità al dia-logo, superamento delle chiusure, che non sono strategie di sicurezza, ma pon-ti sul vuoto. Pace vuol dire Collaborazio-ne, scambio vivo e concreto con l’altro, che costituisce un dono e non un proble-ma, un fratello con cui provare a costrui-re un mondo migliore. Pace significa Educazione: una chiamata ad imparare ogni giorno la difficile arte della comunio-ne, ad acquisire la cultura dell’incontro, purificando la coscienza da ogni tenta-zione di violenza e di irrigidimento, con-trarie al nome di Dio e alla dignità dell’uomo.

Noi qui, insieme e in pace, credia-

mo e speriamo in un mondo fraterno. Desideriamo che uomini e donne di reli-gioni differenti, ovunque si riuniscano e creino concordia, specie dove ci sono conflitti. Il nostro futuro è vivere insieme. Per questo siamo chiamati a liberarci dai pesanti fardelli della diffidenza, dei fon-damentalismi e dell’odio. I credenti siano artigiani di pace nell’invocazione a Dio e nell’azione per l’uomo! E noi, come Capi religiosi, siamo tenuti a essere solidi ponti di dialogo, mediatori creativi di pa-ce. Ci rivolgiamo anche a chi ha la responsabilità più alta nel servizio dei Popoli, ai Leader delle Nazioni, perché non si stanchino di cercare e promuovere vie di pace, guardando al di là degli interessi di parte e del momento: non riman-gano inascoltati l’appello di Dio alle coscienze, il grido di pace dei poveri e le buone attese delle gio-vani generazioni. Qui, trent’anni fa San Giovanni Paolo II disse: «La pace è un cantiere aperto a tutti,

non solo agli specialisti, ai sapienti e agli strateghi. La pace è una responsabilità universale» (Discorso, Piazza inferiore della Basilica di San Francesco, 27 otto-bre 1986: l.c., 1269). Sorelle e fratelli, as-sumiamo questa responsabilità, riaffer-miamo oggi il nostro sì ad essere, insie-me, costruttori della pace che Dio vuole e di cui l’umanità è assetata.

Negli ultimi anni, come Ordine, abbiamo celebrato e promosso que-sta preghiera ecumenica e interreli-giosa in diversi paesi del mondo, portando” lo Spirito di Assisi” ai no-stri paesi e la nostra gente.

Solitamente, celebriamo questa

preghiera il 27 ottobre oppure in una data vicina. Abbiamo quindi realizzato una raccolta di tutte le risorse disponibili nel nostro Ufficio, di modo che si possa organizzare facilmente uno qualsiasi degli incon-tri proposti.

http://www.ofm.org/01docum/jpic/IT_Resorse_Spirito%20di%20Assisi.pdf

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ASSISI, GIORNATA DI PREGHIERA PER LA PACE

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L’Asia Conference Orientale (EAC) ha organizzato un incontro dei ministri a Cebu City, nelle Filippine, dal 5 all’8 settembre. Per questo incontro si sono riuniti 9 ministri e 4 segretari, insieme a Fr. Lino Gregorio Redoblado, il Defini-tore generale per l’Asia-Oceania. Il tema della manifestazione è stato estratto da “Animazione Linee Guida Ministri” e ha presentato i primi rapporti di ciascu-na entità “Uscire per le periferie come fratelli e minori”; poi, successivamente, sono seguite le relazioni dei vari uffici e segreterie. La maggior parte delle or-ganizzazioni ha riferito sulle attività in cui sono impegnati e i loro piani d’azione per la salvaguardia del creato, con l’incoraggiamento della Laudato Si'.

Il coordinatore di GPIC della Conferenza, Fr.. Aloysio Kim Jong-Wha, ha relazionato sulla dichiarazione di Verona, individuando tre questioni principali: lo stile di vita, l’estrazione e la migrazione, e un’appendice sulle conferenze e i piani di animazione, e ha presentato la nuova guida per la salvaguardia del creato, “Il Grido della Terra ed il Grido dei poveri”.

I ministri hanno stabilito che il coordinatore di GPIC della CAO deve or-ganizzare, nel mese di settembre 2017, un incontro tra i capi di ogni entità per migliorare la collaborazione tra esse, in risposta alle sfide lanciate dalla Lau-dato Si', e che il segretariato di EAC deve assumersi la responsabilità di curare il nuovo sito della CAO. E’ stato inoltre previsto che, con il supporto del nuovo sito, ogni entità possa scambiare informazioni sulle attività, i programmi CAO, i vari segretariati di GPIC.

Nel mese di luglio 2017 si terrà il prossimo incontro del CSCL (insieme a SAAOC).

Fr. Aloysio Kim, OFM

Sud Corea

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5. RIUNIONE DEI MINISTRI DEL EAC

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La Conferenza Brasiliana dei Ministri Provinciali si è radunata in assemblea nei giorni 20 a 23 settembre a Campo Largo (Curitiba). Ogni tre anni a Confe-renza si trova con i segretariati della Formazioni e Studi e quelli delle Missioni ed Evangelizzazione. L’incontro risulta di un cammino percorso di comunione e collaborazione tra le Entità dell’Ordine nelle sue diverse attività formative ed evangelizzatrice. In assemblea si fa valutazioni e programmi di collaborazione in ambedue dimensione. A Campo Largo erano 70 frati di tutte le entità del Brasile.

L'incontro degli animatori di GPIC della Conferenza ha convenuto che:

• Studiare il documento, "Il Grido della Terra ed il Grido dei Poveri" • Studiare Laudato Si’ • Studiare i sussidi di GPIC • Aiutare ad organizzare il Congresso Continentale di GPIC a Anàpolis

(settembre 2017) • Organizzare la riunione della Gioventù Francescana a San Paolo.

(2018) • Visitare la Missione 'Boa Vista Roraima' e motivare più entità per i frati

devono vivere in questa missione in Amazon. • Partecipare al Congresso di Evangelizzazione e Missione in Colombia

(2018) • Motivare delle Celebrazioni dello “Spirito di Assisi" • Motivare la settimana di "Cura del Creato" • Motivare la raccolta annuale di assistere alla missione di Amazon.

Inoltre, CFMB ha un nuovo delegato per GPIC : Fr. Luis Méndez, OFM

Fr. Luis Méndez, OFM Brasile

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6. FRATI MINORI DI BRASILE SI RIUNISCONO IN ASSEMBLEA

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Pace e bene,

Ieri sera (19 settembre), presso il Centro Cultural e Museum di San France-sco della città Nostra Signora di La Paz in Bolivia, è stato inaugurato uno scambio artistico con la mostra e il dialogo tra due artisti: Im Goonoo della Corea e Roberto Mamani Mamani della Bolivia.

Ha partecipato un folto pubblico di rappresentanti di alcuni paesi. Intercultu-rale, lunga vita al dialogo interculturale!

Fraternamente, Fr. Ignacio Harding, OFM

Bolivia

CONTATTO SET 2016

7. DIALOGO INTERCULTURALE IN BOLIVIA

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Ottobre 5 – 7 Incontro della Fraternità, Curia generale (Jaime Campos, Rufino

Lim) 7 – 12 Riunione animatori COTAF e visita all’animatore dell’Austria

(Rufino Lim) 10 – 16 Visita agli animatori e lavoro GPIC nelle Province di Ungheria e

Romania (Jaime Campos) 14 Riunione RomansVI, Curia generale (Rufino Lim) 18 – 23 Visita agli Animatori e lavoro di GPIC, Province del Santo Evan-

gelio in Messico (Jaime Campos) 24 – 27 Riunione degli Animatori GPIC, Conferenza Ntra. Sra. Guadalu-

pe in Guatemala (Jaime Campos) 28 – 30 Visita all’animatore e lavoro di GPIC en Honduras (Jaime Cam-

pos)

Novembre 30 oct/02 nov. Visita all’animatore e lavoro di GPIC in San Salvador

(Jaime Campos) 3 – 6 Visita e permanenza nella “La72”, casa-rifugio per persone mi-

granti, Messico (Jaime Campos) 9 Incontro Capi Ufficio, Curia generale 10 – 17 Partecipazione COP22, Marocco (Rufino Lim)

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8. AGENDA UFFICIO GPIC