Consumo Liquido_CarattiMonica

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In attesa di essere assunta dalla rivista di moda dei suoi sogni, Rebecca Bloomwood spende il suo tempo e il suo denaro nei negozi griffati della Fifth Avenue. Traumatizzata da un’infanzia dimessa e da una madre che la vestiva in saldo, Rebecca è decisa a scongiurare il trauma e a ri- empire l’armadio di abiti, gonne, biancheria, scarpe, borse, stivali e accessori di ogni genere. Compratrice compulsiva e bugiarda recidiva, Rebecca deve sopravvivere all’estratto conto della sua carta di credito e fare fronte ai suoi debiti. Assunta suo malgra- do da una rivista finanziaria, finirà per innamorarsi del suo capo redattore e per inventarsi una rubrica che consiglia parsimonia e investimenti sicuri. Dietro l’angolo l’aspettano la terapia dell’acquisto, un impiegato del recupero crediti e naturalmente l’amore.

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In attesa di essere assunta dalla rivista di moda dei suoi sogni, Rebecca Bloomwood spende il suo tempo e il suo denaro nei negozi griffati della Fifth Avenue. Traumatizzata da un’infanzia dimessa e da una madre che la vestiva in saldo, Rebecca è decisa a scongiurare il trauma e a ri-empire l’armadio di abiti, gonne, biancheria, scarpe, borse, stivali e accessori di ogni genere. Compratrice compulsiva e bugiarda recidiva, Rebecca deve sopravvivere all’estratto conto della sua carta di credito e fare fronte ai suoi debiti. Assunta suo malgra-do da una rivista finanziaria, finirà per innamorarsi del suo capo redattore e per inventarsi una rubrica che consiglia parsimonia e investimenti sicuri. Dietro l’angolo l’aspettano la terapia dell’acquisto, un impiegato del recupero crediti e naturalmente l’amore.

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Valutazione dell’individuo in base alle sue abilità di consumo

La protagonista di questo film è senza dubbio una persona ossessionata dallo shopping a livello maniacale.Ha un atteggiamento compulsivo verso l’acquisto e non riesce a controllarsi, quasi come i cleptomani che non riescono a controllare l’impulso di rubare.In una società come la nostra, dove il consumo è all’ordine del giorno, è quasi impossibile resistere al richiamo dell’acquisto d’impulso.In questo caso la visione è amplificata quasi al paradosso, però non è tanto lontana dalla realtà.Ogni giorno siamo posti di fronte a innumerevoli oggetti da comprare e molto spesso non ci servono nemmeno.

Difatti in una delle scene che ho preso in considerazione, la protagonista si chiede “mi serve davvero quell’oggetto?”

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Assenza responsabilità nei confronti di chiunque tranne che di sé

La protagonista si dimostra talmente attratta dai capi diabbigliamento da non prestare attenzione a ciò che lacirconda. (ad esempio si interessa poco all’imminente matrimonio della sua amica).Inoltre nella scena della svendita, le donne fanno quasi una lotta fisica pur di accaparrarsi un paio di stivali.Di fronte all’opportunità di comprare tanti oggetti a poco prezzo, le persone perdono qualsiasi tipo di dignità e diventano “animali della giungla”, dove il più forte si porta a casa l’oggetto conteso.

Non si fa più caso a chi si ha di fronte ma si pensa solo a sé stessi.

Come già detto, nel film è tutto amplificato ma rende bene l’idea della responabilità nei confronti di sé.

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Sparizione di coercizioni sociali e visione mercificata dei rapporti umani

Il rapporto umano viene messo in secondo piano, perchè in questo caso è la merce a farla da padrona.Questa citazione chiarisce meglio il concetto di visionemercificata dei rapporti umani:

«Avete presente quando incrociate due begli occhi che vi sorridono e il cuore vi si scioglie come una noce di burro su pane tostato caldo? Io mi sento così quando vedo un negozio... solo che è meglio!»

Il negozio viene definito migliore di una persona.La merce rende più felici di un rapporto sociale con qualcuno.Il mondo sta andando in questa direzione sempre di più,anche se personalmente continuo a preferire una buona compagnia, piuttosto che un oggetto in più in camera.

Monica Caratti - Psicosociologia dei Consumi Culturali 2 - Consumo Liquido