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PREVISIONI E DATI METEOROLOGICI a cura di ARPA LOMBARDIA

I DATI METEO DELLA SCORSA SETTIMANA

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Dati centralina ERSAF di Scanzorosciate precipitazioni

[mm] Bagnatura fogliare [min]

temperatura [C] HC umidità relativa [%]

Punto di rugiada [°C]

02/05/2018 7,6 960 10,43 12,55 9,31 - 7,5 0

01/05/2018 2 100 13,27 20,75 7,58 82,6 9,9 7

30/04/2018 6 770 15,77 23,31 9 84,93 12,6 6,7

29/04/2018 3 685 19,58 26,31 14,9 81,92 15,7 10,5

28/04/2018 0 670 18,26 27,38 11,06 81,6 14,4 11

27/04/2018 0 575 18,63 24,89 14,21 83,17 15,1 12,3

26/04/2018 0 665 18,95 27,13 12,36 84,75 15,7 12,3

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STADIO FENOLOGICO: 10-12 cm BBCH 13 -BBCH 55 da terza foglia distesa per cabernet aree fredde a grappolini raggruppati.

Gestione del verde

Per aree umide è possibile procedere a trinciare a file alterne, per le aree ventilate attendere indicazioni.

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Iniziare le scacchiature per i cordoni e le spollonature e la selezione dei giovani tralci per gli impianti giovani. GESTIONE DELL’INTERFILA Per aree con suoli costipati e per aziende che aderiscono al regime di agricoltura biologica può essere interessante provare la semina di un erbaio da sovescio. Questo può essere inteso in senso classico e perciò interrato alla fioritura delle essenze più precoci, ma nelle zone umide e nelle aree collinari con pendenza è preferibile attendere l’autunno; in alternativa è possibile mantenere l’erbaio per 2 o più anni. La semina va fatta in autunno a file alterne. Scegliere con accuratezza le essenze privilegiando i trifogli resistenti come ad esempio il trifoglio incarnato per le aree fresche e fredde. In queste aree la scelta delle graminacee da abbinare (che posso essere anche cereali come il frumento o la segale) va fatta in modo oculato in modo da avere cereali di altezza adeguata e fioritura precoce. Opportuno l’abbinamento con Brassicacee come il rafano (la senape mal si presta alla semina autunnale nelle nostre aree in quanto sensibile al freddo) ed altre essenze prative classiche come le festuche o il loietto in abbinamento a leguminose di piccola taglia e fioritura tardiva come ad esempio il ginestrino. Trinciare il cotico non prima della formazione del seme della leguminosa prevalente. E’ possibile anche non trinciare il prato, in aree ventilate e fresche e sfruttare l’effetto pacciamante del cotico calpestato o rullato che tende a seccare naturalmente dopo la levata delle essenze più precoci. AVVERSITA’

PATOLOGIA: PERONOSPORA!! RISCHIO MEDIO

Il modello prevsionale di vite-net calibrato sui dati della centralina di Scanzorosciate, segnala una possibile infezione primaria avvenuta il 30 di aprile. Il giorno 30 è stata rinvenuta la prima macchia d’olio su Chardonnay in area di pianura zona Brusaporto. La fase sensibile è stata raggiunta da quasi tutte le varietà ad eccezione forse di cabernet in aree fredde. Vista l’instabilità prevista per tutta la settimana e l’andamento meteo del medio termine, con previsioni di clima variabile e fresco, si raccomanda di intervenire TEMPESTIVAMENTE appena si apre una finestra di tempo asciutto, con prodotti idonei e non dilavabili. Si raccomanda l’utilizzo di formulati con due principi attivi con meccanismo differente per ovviare ai già documentati fenomeni di resistenza.

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Indicazioni: dimetomorf + rame dimetomorf + mancozeb zoxamide+rame mancozeb o metiram o dithianon in abbinamento ad altri p.a. per aree soggette a black rot (dilavabile 35 mm)

PATOLOGIA: OIDIO

Anche per questa patologia il modello revisionale vite-net dà un allerta alta per la germinazione delle ascospore e media per quello dei conidi, quindi è fondamentale per la prevenzione di oidio in aree soggette agire con: prodotti eradicanti per aree con forti infezioni lo scorso anno (Meptyl-dinocap o solforazioni con zolfo in polvere) Preventivi per aree con bassa pressione del patogeno Abbinare al trattamento antiperonosporico 3 kg di zolfo bagnabile o Prosper 1l/ha in abbinamento a zolfo 2 kg ha.

AGRICOLTURA BIOLOGICA Intervenire dopo pioggia con 200-220 g di rame metallo per ha (vedi formulazione dei prodotti) ripetere il trattamento dopo l’eventuale pioggia infettante anche con dosi ridotte. abbinando zolfo in polvere 3.5 kg/ha

SEGNALAZIONE rinvenute le prime galle di fillossera della vite su Moscato di Scanzo. Per segnalazioni vigneti infetti scrivere a [email protected]

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ACARIOSI DELLA VITE.

Si segnalano diversi giovani impianti (2 e 3 anno) colpiti da acariosi della vite Calepitrimerus vitis con attacchi primaverili per viti al II anno di impianto, colpiti soprattutto i germogli basali, che presentano foglie deformate e internodi raccorciati. Le giovani foglie colpite presentano caratteristiche lesioni biancastre con punti necrotici scure nel centro. Valutare con il proprio tecnico l’intervento più idoneo. Erniosi, acaro eriofide della vite Colomerus vitis

piccolo acaro che determina collosità della lamina superiore della foglia con formazione di caratteristico feltro grigio (poi bruno) sulla pagina inferiore della foglia, tendenzialmente le infezioni primaverili tendono a ridursi per

via dell’utilizzo di zolfo, cui l’acaro è sensibile, anche se si osserva una maggiore resistenza del patogeno allo zolfo. Generalmente il controllo dell’avversità non è necessario, in caso di forte infezione estiva, consultare il tecnico.

NORMATIVA E SCADENZIARIO

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Giovanna Cattaneo

[email protected]