CONSIGLIO REGIONALE DEL MOLISEwebfiles.regione.molise.it/.../integrali/06.03.2012-Def.pdf ·...
Transcript of CONSIGLIO REGIONALE DEL MOLISEwebfiles.regione.molise.it/.../integrali/06.03.2012-Def.pdf ·...
CONSIGLIO REGIONALE DEL MOLISE
SEDUTA DEL 6 MARZO 2012
RESOCONTO INTEGRALE DEFINITIVO
Consiglio Regionale del Molise
1
Seduta del 6 marzo 2012 Coop. C.I.STE.RE.MO.
INDICE DEGLI ARGOMENTI E DEGLI INTERVENTI
APERTURA DELLA SEDUTA. APPROVAZIONE DEL PROCESSO VERBALE DELLA
SEDUTA PRECEDENTE E COMUNICAZIONI DELLA PRESIDENZA. SOLLECITO DEL
PRESIDENTE IN ORDINE ALLA PRESENTAZIONE DELLA DICHIARAZIONE
PATRIMONIALE DEI CONSIGLIERI. COMMEMORAZIONE DI VINCENZO
OTTAVIANO, GIÀ CONSIGLIERE REGIONALE. PAG. 4
RISPOSTA ALL’INTERPELLANZA DEL CONSIGLIERE TOTARO PER CONOSCERE
QUALI INTERVENTI LA REGIONE INTENDA METTERE IN ATTO PER LA
SALVAGUARDIA DELLO STABILIMENTO, DEI POSTI DI LAVORO E PER EVITARE
LA DICHIARAZIONE DI FALLIMENTO DELLA SOCIETÀ ZUCCHERIFICIO DEL
MOLISE S.P.A.. PAG. 11
TOTARO Pag. 11 – 14 – 17 – 18
IORIO “ 12
SCASSERRA “ 15
MOZIONE PER IMPEGNARE L’ASSESSORE ALLA SANITÀ AD INTERLOQUIRE CON
LA STRUTTURA COMMISSARIALE AL FINE DI PREVEDERE, NEL NUOVO “PIANO DI
RIORGANIZZAZIONE OSPEDALIERA”, L’ACCORPAMENTO DELLO STABILIMENTO
DI LARINO CON IL PRESIDIO DI TERMOLI. APPROVAZIONE. PAG. 19
MONACO Pag. 19 – 21 – 33
ROMAGNUOLO “ 20
SABUSCO “ 21 – 22 – 32 – 33
ROMANO “ 22
PETRAROIA “ 24
Consiglio Regionale del Molise
2
Seduta del 6 marzo 2012 Coop. C.I.STE.RE.MO.
D’AIMMO Pag. 27
IORIO “ 28
DI SANDRO “ 33
COMUNICAZIONI DELLA PRESIDENZA IN ORDINE AI LAVORI DELL’ASSEMBLEA.
COMUNICAZIONI DEL PRESIDENTE DELLA GIUNTA REGIONALE IN MERITO ALLA
GARA DI APPALTO DELLA COSTRUENDA TRATTA AUTOSTRADALE DENOMINATA
“TERMOLI – SAN VITTORE”. PAG. 34
IORIO Pag. 34
MOZIONE, A FIRMA DEI CONSIGLIERI MONACO, DI LAURA FRATTURA, DI
DONATO, CHIERCHIA, ROMANO E CIOCCA, RELATIVA AL FINANZIAMENTO
DELLA LEGGE REGIONALE N. 16/2009 SULLE COOPERATIVE. ESAME PARZIALE.
RINVIO. AGGIORNAMENTO DEI LAVORI E CHIUSURA DELLA SEDUTA.
PAG. 36
MONACO Pag. 36
Consiglio Regionale del Molise
3
Seduta del 6 marzo 2012 Coop. C.I.STE.RE.MO.
X LEGISLATURA
SEDUTA DEL 6 MARZO 2012
PRESIDENZA DEL PRESIDENTE PIETRACUPA
- ORE 10:05 -
PRESIDENTE PIETRACUPA:
Il Consiglio regionale è aggiornato alle ore 10:30.
Consiglio Regionale del Molise
4
Seduta del 6 marzo 2012 Coop. C.I.STE.RE.MO.
RIPRESA DEL CONSIGLIO
- ORE 10:47 -
APERTURA DELLA SEDUTA. APPROVAZIONE DEL PROCESSO VE RBALE DELLA
SEDUTA PRECEDENTE E COMUNICAZIONI DELLA PRESIDENZA. SOLLECITO
DEL PRESIDENTE IN ORDINE ALLA PRESENTAZIONE DELLA D ICHIARAZIONE
PATRIMONIALE DEI CONSIGLIERI. COMMEMORAZIONE DI VIN CENZO
OTTAVIANO, GIÀ CONSIGLIERE REGIONALE.
PRESIDENTE PIETRACUPA:
Diamo inizio ai lavori del Consiglio. Sottopongo all’Assemblea, per l’approvazione, il processo
verbale della seduta del 21 febbraio 2012; chiedo che il citato processo verbale sia dato per letto.
Ai sensi dell’articolo 38 del regolamento interno, il processo verbale della seduta del 21 febbraio
2012 – che si dà per letto – si intende approvato.
Comunico che sono pervenute le seguenti proposte di legge:
- numero 9, d’iniziativa della Giunta regionale, concernente: <<Modifica all’articolo 18 della
legge regionale 7 giugno 2011, numero 9: “Norme per l’Esercizio del Turismo Rurale in
Molise”>>;
- numero 10, d’iniziativa del Consigliere Niro, concernente: “Modifiche agli allegati 1, 2 e 3
della legge regionale 10 maggio 2010, numero 13. Reviviscenza della legge regionale 8 maggio
1980, numero 11”;
- numero 11, d’iniziativa del Consigliere Tamburro, concernente: “Parco regionale del
Matese molisano”.
Comunico, inoltre, che sono pervenute:
- interrogazione a risposta orale e scritta, a firma del Consigliere Di Pietro, sul
Poliambulatorio di Montenero di Bisaccia e sulle Strutture poliambulatoriali;
- interrogazione a risposta orale e scritta, a firma del Consigliere Di Pietro, sul Piano
triennale OO.PP. 2012 – 2014 del Comune di Montenero di Bisaccia;
Consiglio Regionale del Molise
5
Seduta del 6 marzo 2012 Coop. C.I.STE.RE.MO.
- interrogazione a risposta orale e scritta, a firma del Consigliere Parpiglia, in merito alla
partecipazione della Regione Molise al network NEREUS;
- interrogazione a risposta scritta, a firma del Consigliere Tamburro, rivolta al Presidente
della Giunta e all’Assessore alle Politiche per la salute per conoscere se intendano attivarsi, e con
quali forme, affinché sia confermato il finanziamento dedicato alla fibrosi cistica, mantenendo
l’attuale assetto;
- interrogazione a risposta orale e scritta, a firma del Consigliere Romano, riferita alla
convenzione Regione – Tribunale per “Tirocini di formazione ed orientamento” per 15 giovani
laureati e diplomati da impegnare negli Uffici giudiziari e nelle singole Cancellerie;
- interrogazione a risposta orale e scritta, a firma del Consigliere Petraroia, sulla prospettiva
del Consorzio Agrario del Molise;
- interrogazione a risposta orale e scritta, a firma del Consigliere Petraroia, sulla liquidazione
dei danni ai cittadini e alle imprese dei Comuni di Palata, Tavenna, Mafalda, Rotello, Larino e
Santa Croce di Magliano, colpiti dalla tromba d’aria del 24/07/2010;
- interrogazione a risposta scritta, a firma del Consigliere Monaco, relativa al reparto di
pediatria “Bambino Gesù” di Larino;
- risposta del Presidente della Giunta, Iorio, all’interrogazione, a firma del Consigliere
Romano, concernente: “Aggiornamento degli incarichi di Responsabili di Monitoraggio di Linea
intervento / accordo di programma (DGR n. 842/2011) e la concessione del contributo di euro 1,48
milioni in favore della Filiera del tessile - abbigliamento a valere sul Bando R&S Filiere (Det. Dir.
21/2011)”; (segue documento)
Consiglio Regionale del Molise
6
Seduta del 6 marzo 2012 Coop. C.I.STE.RE.MO.
Consiglio Regionale del Molise
7
Seduta del 6 marzo 2012 Coop. C.I.STE.RE.MO.
Consiglio Regionale del Molise
8
Seduta del 6 marzo 2012 Coop. C.I.STE.RE.MO.
Consiglio Regionale del Molise
9
Seduta del 6 marzo 2012 Coop. C.I.STE.RE.MO.
- proposta di mozione, a firma del Consigliere Petraroia, per impegnare la Giunta regionale a
chiedere al Governo italiano la sospensione della tassa sui permessi di soggiorno e l’abolizione del
Decreto Tremonti – Monti;
- mozione, a firma del Consigliere Monaco, inerente ai costi relativi gli incarichi affidati al
dottor Francioni Antonio.
Comunico, altresì, che il Consiglio di Amministrazione dell’Azienda Speciale Regionale “Molise
Acque” – con deliberazione numero 91 del 20 febbraio 2012 – ha nominato Commissario
Straordinario dell’Azienda “Molise Acque” il signor Michele Picciano.
Comunico, inoltre, che la Corte Costituzionale – con sentenza numero 33/2012 – in relazione alla
legge regionale 1° febbraio 2011 numero 2 (legge finanziaria regionale 2011) ha:
- riservato a separata pronuncia la decisione sull’altra questione di legittimità costituzionale
promossa dal Presidente del Consiglio dei Ministri con il ricorso iscritto al numero 33 del registro
dei ricorsi 2011;
- dichiarato l’illegittimità costituzionale dell’articolo 1, comma 13, lettera c), della legge
regionale 1° febbraio 2011 numero 2 (legge finanziaria regionale 2011);
- dichiarato l’illegittimità dell’articolo 1, comma 41, lettera o), della legge della Regione
Molise numero 2 del 2011, nella parte in cui prevede, per il rilascio e per la convalida annuale del
tesserino che autorizza la ricerca e la raccolta dei tartufi, un contributo annuale di 3.000 euro;
- dichiarato l’inammissibilità della questione di legittimità costituzionale dell’articolo 1
comma 13, lettera a), della legge della Regione Molise numero 2 del 2011, promossa, in
riferimento all’articolo 117, 3° comma, della Costituzione, dal Presidente del Consiglio dei
Ministri.
Senza sospensione della seduta, aspettiamo che arrivi l’Assessore per le risposte alle
interrogazioni.
Riprendiamo i lavori. Qualche comunicazione: potrebbero verificarsi interruzioni dell’energia
elettrica in giornata perché, come avevamo preannunciato, sarà ripristinato il servizio wireless
all’interno del Consiglio regionale. Stanno predisponendo, come sollecitato dai Consiglieri Ciocca
e Di Pietro, il potenziamento dell’impianto e dovrebbe essere pronto per la prossima seduta. Poi
Consiglio Regionale del Molise
10
Seduta del 6 marzo 2012 Coop. C.I.STE.RE.MO.
decideremo se lasciare l’impianto. Io sono del parere di lasciare l’accesso libero senza password,
verificheremo se riusciranno a mettere adeguati filtri, il tutto legato a motivi di sicurezza. Inoltre,
visto che era un impegno che avevo preso, per quanto riguarda la registrazione delle sedute mi
assicurano che da oggi è possibile l’archiviazione della registrazione. Vi invito a verificare e a
farmi sapere, eventualmente. Inoltre, una comunicazione che riguarda tutti: vi è stato richiesto di
compilare una dichiarazione in relazione ai redditi, beni, etc.; è una richiesta prevista e
contemplata dalla legge. E’ pervenuta qualche dichiarazione incompleta e qualcun’altra manca
ancora. Poiché intendo ottemperare e pubblicarle al più presto, vi invito cortesemente, ma vi
arriverà un ulteriore sollecito, a contattare la Struttura lì dove ci siano dei dubbi per la
compilazione, in modo che venga consegnata al più presto. Come è a tutti noto, è deceduto la notte
scorsa l’ex Consigliere regionale Vincenzo Ottaviano. E’ stato per una intera legislatura
Consigliere regionale, nonché sindaco di Venafro per 12 anni. Una persona straordinaria davvero,
non sono parole di circostanza, da sempre vicino alle esigenze della gente. Ritengo di interpretare
il pensiero comune di tutti i Consiglieri nel trasferire anche il nostro messaggio di cordoglio e di
sentita commozione alla famiglia. Credo che, davvero, il Molise perda un punto di riferimento ed
un esempio per quella che è stata la sua capacità di interpretare il pensiero dei cittadini e di
amministrare la cosa pubblica. Invito il Consiglio ad un minuto di raccoglimento in onore di
Vincenzo Ottaviano.
A questo proposito, interpretando sempre il pensiero del Consiglio regionale, è stata trasmessa una
nota ai familiari del funzionario regionale Giuseppe Mignogna, che è morto prematuramente e
tragicamente, ed anche di un altro dirigente regionale in pensione, ma che ha speso una vita
all’interno della Regione, il dottor Lorenzo Guglielmi.
Vorrei chiedere la vostra collaborazione per tentare di comprimere la seduta in un orario
compatibile che consenta, a chi voglia, di partecipare ai funerali del professore Ottaviano che si
svolgeranno a Venafro alle 14,30. Quindi, cercheremo di concentrare la seduta perché mi sembra
giusto dare l’opportunità di partecipare ai funerali. Altre dichiarazioni non ce ne sono.
Consiglio Regionale del Molise
11
Seduta del 6 marzo 2012 Coop. C.I.STE.RE.MO.
RISPOSTA ALL’INTERPELLANZA DEL CONSIGLIERE TOTARO P ER
CONOSCERE QUALI INTERVENTI LA REGIONE INTENDA METTE RE IN ATTO
PER LA SALVAGUARDIA DELLO STABILIMENTO, DEI POSTI D I LAVORO E PER
EVITARE LA DICHIARAZIONE DI FALLIMENTO DELLA SOCIET À
ZUCCHERIFICIO DEL MOLISE S.P.A..
PRESIDENTE PIETRACUPA:
Diamo inizio al Consiglio con il primo punto all’ordine del giorno: Interpellanza urgente del
Consigliere Totaro per conoscere quali interventi la Regione intenda mettere in atto per la
salvaguardia dello stabilimento, dei posti di lavoro e per evitare la dichiarazione di fallimento della
società Zuccherificio del Molise Spa. E’ stata rinviata la trattazione l’ultima seduta avendo in
questa circostanza più elementi. Prego, Consigliere Totaro, ne ha facoltà.
CONSIGLIERE TOTARO:
Grazie, Presidente. Avevamo iniziato la discussione l’altra volta, non era presente il Presidente
della Giunta. Era una vecchia interrogazione fatta all’epoca quando la società di gas fece una
istanza di fallimento presso il Tribunale di Larino per circa 3 milioni e 200 mila euro. Decidemmo
nell’ultimo Consiglio che questa interrogazione poteva essere ampliata in considerazione che,
dopo l’approvazione da parte della maggioranza del Consiglio regionale della ricapitalizzazione
dello Zuccherificio del Molise, arrivassero notizie più confortarti rispetto alla struttura. Però, da
allora ad oggi, caro Presidente, le notizie, più che essere confortanti, sono sconfortanti! Lo dico in
virtù del fatto che da circa due mesi gli operai continuano a non percepire lo stipendio; la
discussione sull’istanza di fallimento presso il Tribunale di Larino è stata rinviata, non so quando è
stata fissata la prossima udienza. Inoltre, a seguito di quell’istanza, ci sono state altre società che
hanno fatto richieste di essere pagate da parte dello Zuccherificio. Vi è tutta una situazione che è a
dir poco drammatica. Consideriamo pure che per quanto riguarda i bieticoltori, e quindi le bietole
da coltivare, è notizia di pochi giorni fa, massimo si può arrivare a 5700 o 6000 ettari di terreno
coltivato. Capite benissimo che, rispetto ai 15 mila ettari che sono quelli che garantiscono quanto
meno allo Zuccherificio un sostanziale pareggio, coltivando 5.700 ettari di terreno, la situazione
Consiglio Regionale del Molise
12
Seduta del 6 marzo 2012 Coop. C.I.STE.RE.MO.
diventa veramente preoccupante. Non abbiamo notizie rispetto alla ricapitalizzazione, innanzitutto,
della Regione Molise, ma del socio privato anche perché l’ultimo Consiglio di Amministrazione,
che era stato fissato pochi giorni fa, è stato rinviato perché è andato deserto; è stato fissato il
prossimo Consiglio di Amministrazione per il 25 o il 26 di marzo, fine marzo. Complessivamente
questo è quello che appare all’esterno. Rispetto alle dichiarazioni che l’Assessore Vitagliano ha
fatto in questo Consiglio regionale all’opposizione, dicendo a noi di fare un atto di responsabilità,
dicendo che serviva subito l’approvazione della ricapitalizzazione da parte della Regione perché in
questo modo si ridava fiducia alle banche, si ridava fiducia ai bieticoltori, si ridava fiducia a tutto il
mondo che gira intorno allo Zuccherificio del Molise, io credo, se questa è la situazione generale,
che per ridare fiducia a quella struttura sia opportuno che l’Assessore Vitagliano rimetta la delega
alle partecipate. Se non dovesse farlo, e credo che non lo farà mai, è opportuno che Lei,
Presidente, riprenda la delega all’Assessore Vitagliano alle società partecipate perché, oltre allo
Zuccherificio, ci sono alcune società in uno stato ancora più grave che, a breve tempo, rischiano di
precipitare. Questo è l’invito che faccio oggi a Lei, Presidente della Giunta regionale. Cerchiamo
di capire realmente, una volta per tutte, come sta la situazione dello Zuccherificio del Molise.
Grazie.
PRESIDENTE PIETRACUPA:
Grazie. Il Presidente Iorio chiede di intervenire. Ne ha facoltà.
PRESIDENTE DELLA GIUNTA, IORIO:
Intervengo molto brevemente, lasciando anche all’Assessore Scasserra gli aspetti più tecnici della
fase che stiamo attraversando per quanto riguarda lo Zuccherificio. Come è noto, noi abbiamo
assunto in Consiglio regionale una decisione, abbiamo approvato recentemente un impegno a
salvaguardia dello Zuccherificio. Abbiamo deciso in Consiglio, con l’approvazione della
maggioranza, un percorso da seguire per la necessaria ricapitalizzazione, riconfermando, in tutte le
occasioni nelle quali abbiamo avuto modo di parlare di questo problema, un’attenzione del tutto
particolare. Abbiamo per altro confermato la bontà della permanenza dell’Ente pubblico in questa
fase prima di procedere, come è ovvio e condiviso da tutti, anche ad una fase di dismissione delle
quote, per arrivare ad una privatizzazione che sia garantita, però, dall’obiettivo preciso di
Consiglio Regionale del Molise
13
Seduta del 6 marzo 2012 Coop. C.I.STE.RE.MO.
continuare a produrre zucchero. All’interno di questo percorso abbiamo stabilito dei paletti e delle
necessità. I paletti sono quelli di rispettare le procedure previste dalla stessa delibera, prima della
ricapitalizzazione che abbiamo già definito in Consiglio di Amministrazione, chiedendo ed
ottenendo le dimissioni del Consiglio stesso. E’ necessario che trascorrano trenta giorni da quella
data per la verifica della disponibilità del privato, eventualmente, a corrispondere, per la sua parte,
la quota di ricapitalizzazione. Stiamo rispettando la procedura con l’insediamento del gruppo
tecnico che sta valutando gli aspetti più tecnici di questo percorso. Confermiamo l’impegno di
entrare, come Regione, prima della scadenza, versando la nostra quota che abbiamo già
immaginato e previsto. Stiamo attualmente trattando con le banche. Questo è l’elemento di snodo
che potrà garantire la continuità aziendale che poggia sicuramente su un piano industriale molto
valido, data anche la situazione attuale del valore della produzione dello zucchero. Però abbiamo
l’esigenza di risolvere un problema che è stato, tra gli altri, uno dei problemi principali per i quali
questa azienda è entrata in crisi: l’indisponibilità, fino ad ora verificata, delle banche ad intervenire
in aiuto con il credito che è stato invece, in maniera ferma e decisa, negato fino a ora. Abbiamo in
Consiglio regionale potuto verificare la disponibilità del gruppo di banche tradizionali (UniCredit,
Monte dei Paschi di Siena e BNL) a confermare questa linea di credito che può essere l’unica via
attraverso la quale continuare l’attività. Quindi non abbiamo registrato ostacoli importanti lungo
questo percorso. Siamo molto fiduciosi che arriveremo a questo risultato. E il 24, data a cui è stato
rinviato il Consiglio di Amministrazione, si insedierà il nuovo Consiglio di Amministrazione con i
soci che ricapitalizzeranno, mettendo a disposizione le loro quote. In questa fase stiamo seguendo
anche con particolare attenzione i problemi della liquidità determinati da situazioni di crisi che si
erano già verificate e alla base delle quali c’è l’azzeramento del capitale. Quindi c’è qualche
difficoltà di accedere a possibili liquidità. Per cui per il ritardo del pagamento degli stipendi, o di
quanto altro è tra i debiti dell’attuale Zuccherificio, sicuramente c’è qualche difficoltà di soluzione,
per lo meno di rapida soluzione. Stiamo verificando la possibilità anche di piccole soluzioni che
possano ridurre la difficoltà dei dipendenti per i ritardi accumulati sia per la tredicesima che per lo
stipendio di gennaio. C’è questo ritardo. Stiamo verificando, con tutti i mezzi possibili, per ovviare
e risolvere attraverso la ricerca dei finanziamenti necessari. Sul settore dei bieticoltori, si sta
Consiglio Regionale del Molise
14
Seduta del 6 marzo 2012 Coop. C.I.STE.RE.MO.
lavorando con un tavolo insediato in permanenza. Abbiamo verificato la disponibilità del
Ministero dell’Agricoltura di corrispondere almeno una tranche di quello che doveva essere
l’impegno del finanziamento del settore della bieticoltura che ammontava a circa 80 milioni di
euro, se non vado errato. E’ stata trovata per ora la disponibilità di 36 milioni di euro. In ogni caso
anche questa disponibilità non si è tradotta in liquidità. Stiamo trattando con AGEA la possibilità
di aumentare il periodo di rateizzazione per il versamento della tassa di produzione (anche questo è
uno degli elementi che ha creato situazioni di crisi e di difficoltà dello Zuccherificio). Stiamo
sostenendo i bieticoltori attraverso le loro associazioni, rassicurandoli della disponibilità della
Regione Molise ad assecondare il processo di ristrutturazione e di rilancio. C’è una forte
disponibilità ad intervenire sulla semina primaverile aumentando, se non si raggiungerà la quota
prevista per lo Zuccherificio, la produzione di barbabietola nei limiti che, tutto sommato, possono
consentire un’annata quanto meno in equilibrio. Riteniamo che, quindi, questo anno debba essere
percorso in questo modo. I prossimi anni potranno essere gli anni del rilancio dell’intera filiera.
Questo è tutto, fino a questo momento. Noi ci incontriamo spesso, se non tutti i giorni, su questa
problematica. Gli Assessori Vitagliano, Scasserra e Fusco sono altrettanto impegnati. Non c’è, da
parte nostra, nessun ritardo colpevole, anzi c’è l’attenzione necessaria per salvaguardare questa
struttura. Esprimo personale ottimismo sulla soluzione finale della questione, pur rammaricandomi
naturalmente dei ritardi nei pagamenti degli stipendi e anche delle barbabietole. Tutto ciò
comporta dei sacrifici che, in questa fase, servono per poter arrivare ad un rilancio che spero
elimini, in maniera definitiva, la grande difficoltà che questa struttura sta attraversando.
PRESIDENTE PIETRACUPA:
Grazie a lei, Presidente.
CONSIGLIERE TOTARO:
Siccome decidemmo l’altra volta che l’interpellanza andava modificata, io chiedo, ai sensi del
Regolamento, che l’interpellanza si trasformi in mozione. Dico questo perché non sono
soddisfatto della risposta da parte del Presidente.
PRESIDENTE PIETRACUPA:
Consiglio Regionale del Molise
15
Seduta del 6 marzo 2012 Coop. C.I.STE.RE.MO.
C’è una integrazione alla risposta da parte dell’Assessore Scasserra. Se attendiamo
l’integrazione, può darsi che questa la lasci soddisfatto. Prego, Assessore Scasserra.
ASSESSORE SCASSERRA:
Grazie, Presidente. Certo, non posso dare risposte esaustive relativamente alle deleghe. Io sono
stato delegato, ho quindi il piacere, l’onere e l’onore di poter rappresentare e cercare di
indirizzare la politica industriale e lo sviluppo economico, come Assessorato, che è non solo
Zuccherificio, ma il complemento allo Zuccherificio, tutto quello che c’è intorno, ciò non di
meno, però, lo Zuccherificio rappresenta una realtà industriale importante per occupazione, per
storia, per tradizione e, se me lo consente, anche per investimento diretto regionale che in una
logica di dismissione, che mi sembra sia stata da tempo la logica sposata, non soltanto in questo
ultimo periodo, da parte di questo Consiglio e del Governo precedente, dovrebbe poter far
rientrare risorse da utilizzare a favore e a vantaggio dello sviluppo economico e delle attività
produttive. Questo per chiarire il motivo per cui c’è un forte interesse anche da parte
dall’Assessorato alle Attività Produttive a verificare e seguire come la vicenda della partecipata
Zuccherificio vada ad evolversi. Credo sia stata fatta una delibera di Giunta, come ho avuto
modo di sottolineare anche nel corso del mio precedente intervento, una delibera importante che
tende a mettere ordine, perché oggi abbiamo la certezza che la Regione ha la governance
completa dell’azienda e una ragionevole probabilità che avrà anche il 100% del capitale. Questo
non è da poco, visto che molte mozioni, molte interpellanze, molte critiche sono state anche
direzionate verso i rapporti societari tra socio pubblico e socio privato. Se noi dovessimo
raggiungere questo obiettivo o comunque avendo già raggiunto quello della governance, credo
che già la metà dei problemi siano risolti. Per quanto riguarda il futuro dell’azienda, dopo la
delibera di Giunta, dopo la delibera del Consiglio regionale, così come prescritto, è stato istituito
un gruppo di lavoro di tecnici, un gruppo di lavoro all’interno della Struttura regionale del quale
gli Assessori non fanno parte per non tendere a dare nessun tipo di influenza politica e per avere
una risposta tecnica efficiente ed efficace sulle reali possibilità di continuità dell’azienda.
Sappiamo che il gruppo di lavoro sta operando alacremente e ci tiene informati anche degli
incontri che tiene. Ha incontrato fornitori, ha incontrato i bieticoltori all’interno dei fornitori, ha
Consiglio Regionale del Molise
16
Seduta del 6 marzo 2012 Coop. C.I.STE.RE.MO.
incontrato il pool bancario, quindi si sta facendo un lavoro certosino, importante, di prospettiva
sia in termini contabili, sia in termini finanziari, sia in termini relazionali con i principali partner
con cui bisogna discutere e questi partner sono appunto i fornitori, siano essi di denaro, siano
essi di barbabietole o siano essi di servizi. Contiamo che nell’arco di due giorni ancora al
massimo, il gruppo di lavoro ci fornirà la propria dettagliata relazione. Abbiamo fiducia che
questa relazione possa dare delle prospettive interessanti e soltanto dopo questo parere, come
Giunta ottempereremo, come è giusto che sia, alla delibera del Consiglio e alla sottoscrizione per
quanto riguarda la nostra parte all’interno del capitale. I giochi della governance e della proprietà
dell’azienda si sapranno soltanto dopo il 25 marzo, data che per legge va concessa ad entrambi i
soci per l’esercizio del diritto di opzione. Oggi c’è l’emergenza dettata dalla necessità di
addivenire ad un numero consistente di ettari a semina primaverile, perlomeno speriamo altri 4
mila. Se dovessimo raggiungere i 4 mila più i 5 mila che sono stati già seminati, ciò
consentirebbe di fare una campagna dignitosa, ma non ottimale. Per questo, ricalco anche quanto
abbiamo detto nel corso della precedente riunione: il 2012, nonostante gli interventi fatti, non
sarà l’anno a regime, sarà un anno molto interessante, qualora la produzione ripartirà, come
speriamo che sarà, per i prezzi dello zucchero, sarà un anno molto interessante in termini di
margini di primo livello. Speriamo che questo possa costituire un esercizio non poco importante
per poter avviare successive campagne e avviare, quindi, il processo di dismissione di un’azienda
viva e non di un’azienda il cui destino è appeso a un filo. In questa direzione stiamo lavorando,
lo stiamo facendo fare alla Struttura, lo seguiamo giorno per giorno. In questa direzione
intendiamo andare avanti, nella salvaguardia dello Zuccherificio, dei lavoratori e mi associo al
rammarico del Presidente, perché non sono stati ancora adempiuti doveri in ordine al pagamento
degli stipendi e al saldo della fornitura delle barbabietole e di altri fornitori, però, meglio di così,
più velocemente di così, con lo stesso grado di attenzione, davvero non si poteva fare. Io, quindi,
chiederei unità, compattezza, nella speranza di avviare un qualcosa che possa costituire un avvio
dignitoso, non a regime, ma sicuramente non decretare la morte annunciata di un’azienda. Siamo
fiduciosi che le cose potranno andare avanti bene confidando anche nei fattori contingenti che
sembrano girare nella nostra direzione, primo su tutti, ripeto, il prezzo dello zucchero. Grazie.
Consiglio Regionale del Molise
17
Seduta del 6 marzo 2012 Coop. C.I.STE.RE.MO.
PRESIDENTE PIETRACUPA:
Grazie, Assessore Scasserra. Consigliere Totaro, ha la facoltà di dichiarare la propria
soddisfazione o meno.
CONSIGLIERE TOTARO:
Come dicevo prima, sono insoddisfatto anche perché rispetto alle dichiarazioni del Presidente e
dell’Assessore, i fatti parlano in modo completamente opposto. Accanto all’ottimismo che Lei
diceva, io credo, Presidente, che non si può arrivare a marzo e preparare una campagna
saccarifera a quattro mesi, io credo che a marzo di quest’anno si doveva già iniziare a lavorare
per la campagna saccarifera del 2013, allora gettavamo le basi per far sì che non si arrivasse ai
15 mila ettari di terreno coltivati, ma bensì ai 20 mila e per questo chiedo a Lei, Presidente del
Consiglio, che questa mia interpellanza si trasformi, come è previsto dal Regolamento, da
interpellanza a mozione.
PRESIDENTE PIETRACUPA:
L’articolo 90 prevede che in caso di insoddisfazione, il Consigliere può presentare una mozione.
La presenti, è una forma tecnica, siccome io non ho questa facoltà con colpi di magia di
trasformare un’interpellanza in mozione, lei la scriva e la presenti.
CONSIGLIERE TOTARO:
Io non l’ho fatto nell’ultimo Consiglio…
PRESIDENTE PIETRACUPA:
Non l’ha fatto perché non l’avevamo discussa.
CONSIGLIERE TOTARO:
Nell’ultimo Consiglio è iniziata la discussione e decidemmo di sospendere la discussione perché
andava avviata l’interpellanza. Io credo che il fatto che si abbia timore di aprire un dibattito
sulla…
PRESIDENTE PIETRACUPA:
Consiglio Regionale del Molise
18
Seduta del 6 marzo 2012 Coop. C.I.STE.RE.MO.
Consigliere, io sono qui per il rispetto delle regole che valgono per tutti. Mi permetta, non posso
aderire alla sua richiesta di trasformazione in mozione perché non è prevista, commetterei un
errore non solo di sostanza, ma anche di forma. Ci vuole una richiesta scritta, la formalizzi, se il
Consiglio vuole iscriverla, ben volentieri, non sono certo io a negarla. Lei dichiari…
CONSIGLIERE TOTARO:
Io posso anche formalizzarla, però, visto che di questa cosa ne avevamo discusso nell’ultimo
Consiglio, decidemmo in maniera molto…
PRESIDENTE PIETRACUPA:
Decidemmo di differire la discussione, io lo ricordo bene.
CONSIGLIERE TOTARO:
Sì, ma che andava ampliata l’interpellanza.
PRESIDENTE PIETRACUPA:
Andava ampliata nel senso che avremmo avuto l’opportunità di avere più elementi, ma mi
sembra che gli elementi siano stati forniti. Lei dichiara di non essere soddisfatto, se vuole
integrarla, la trasformi, poi ci rimettiamo alla volontà del Consiglio.
Consiglio Regionale del Molise
19
Seduta del 6 marzo 2012 Coop. C.I.STE.RE.MO.
MOZIONE PER IMPEGNARE L’ASSESSORE ALLA SANITÀ AD IN TERLOQUIRE
CON LA STRUTTURA COMMISSARIALE AL FINE DI PREVEDERE , NEL NUOVO
“PIANO DI RIORGANIZZAZIONE OSPEDALIERA”, L’ACCORPAM ENTO DELLO
STABILIMENTO DI LARINO CON IL PRESIDIO DI TERMOLI. APPROVAZIONE.
PRESIDENTE PIETRACUPA:
Procediamo con il secondo punto all’ordine del giorno: “Mozione urgente a firma del
Consigliere Monaco relativa all’accorpamento del nosocomio di Larino al distretto sanitario di
Campobasso”. Ha chiesto la parola il Consigliere Monaco. Ne ha facoltà.
CONSIGLIERE MONACO:
Sapete benissimo come è stato animato il dibattito sulla sanità del basso Molise in questi ultimi
tempi. Credo che la cosa vada rivista. C’è stata anche una riunione convocata dai sindaci,
improvvidamente, in particolar modo dal sindaco di Termoli che - si muove sempre come un
elefante in una cristalliera - ha avuto la capacità di convocare alcuni Assessori ed altri no. In
particolare, da quello che mi risulta, si è preso anche l’impegno di convocare l’Assessore alla
Sanità all’ultimo istante, come se l’Assessore alla Sanità fosse a sua disposizione, e non ha
pensato nemmeno di convocare i Consiglieri regionali territoriali. Presidente, io non voglio fare
chiacchiere perché le chiacchiere le faccio fare ad altri. Io Le chiedo soltanto di rivedere,
insieme all’Assessore - che è persona molto disponibile e con cui ho avuto già modo di
confrontarmi in più occasioni - questa situazione per evitare che le popolazioni basso-molisane
vengano ulteriormente penalizzate. Penalizzate perché, nel momento in cui il nosocomio di
Larino viene accorpato a quello di Campobasso, è ovvio che gli stessi utenti di Larino devono
recarsi a Campobasso, cosa non di poco conto per quelle popolazioni. Non possiamo imporre ai
cittadini di Montenero, piuttosto che quelli di qualche altro grosso centro basso-molisano, di fare
questi viaggi perché c’è anche un discorso economico dietro lo spostamento delle famiglie, di
cui bisogna prenderne atto. Senza contare il fatto che il bacino di utenza basso-molisano è un
bacino importante che sfiora i 100 mila residenti. Per cui la mia mozione è tesa a rivedere
Consiglio Regionale del Molise
20
Seduta del 6 marzo 2012 Coop. C.I.STE.RE.MO.
questa situazione. Credo che il Presidente in qualche modo già ha avuto modo di esprimersi
positivamente rispetto a questa situazione. Troviamo la soluzione più opportuna. Grazie.
[DURANTE L’INTERVENTO DEL CONSIGLIERE MONACO, HA AS SUNTO LA
PRESIDENZA IL VICEPRESIDENTE TOTARO]
VICEPRESIDENTE TOTARO:
Grazie, Consigliere Monaco. Ha chiesto la parola il Consigliere Romagnuolo. Ne ha facoltà.
CONSIGLIERE ROMAGNUOLO:
Chiedo un minuto di sospensione. Siamo d’accordo sulla mozione, però vorremmo discutere un
attimo, se è possibile.
VICEPRESIDENTE TOTARO:
Il minuto di sospensione è accordato, non si nega a nessuno.
(Il Consiglio è sospeso alle ore 11:34)
Consiglio Regionale del Molise
21
Seduta del 6 marzo 2012 Coop. C.I.STE.RE.MO.
RIPRESA DEL CONSIGLIO
- Ore 12:02 –
PRESIDENZA DEL PRESIDENTE PIETRACUPA
PRESIDENTE PIETRACUPA:
Riprendiamo i lavori del Consiglio. Sulla mozione presentata dal Consigliere Monaco, mi
sembra che si sia convenuto di modificare il dispositivo. Leggo quello che mi è stato consegnato
con le firme di tutti i Consiglieri: “Impegnano l’Assessore alla Sanità ad interloquire con la
Struttura commissariale al fine di prevedere nel nuovo Piano di riorganizzazione ospedaliera,
l’accorpamento dello Stabilimento di Larino con il Presidio di Termoli rivisitando, nel limite del
possibile, la rimodulazione numerica dei posti letto”. Al presentatore della mozione chiedo
conferma di questo impegno, di questa convergenza in modo che si possa procedere direttamente
alla votazione. Grazie, Consigliere Monaco.
CONSIGLIERE MONACO:
Grazie, Presidente. I termini sono questi, abbiamo trovato questa soluzione congiunta, confido
nell’Assessore, nella sua capacità di essere pragmatico in queste situazioni, per cui sono
soddisfatto dell’accordo raggiunto con tutto il Consiglio regionale, quindi per me va benissimo.
PRESIDENTE PIETRACUPA:
Io devo sottolineare che la prenotazione del Consigliere Sabusco era stata da me registrata prima
che mi assentassi per motivi urgenti, quindi prima della sostituzione. Pertanto, ha facoltà di
intervento. Vi inviterei, nei limiti del possibile, ricordandovi un impegno istituzionale, ad essere
brevi per cercare di concludere l’ordine del giorno.
CONSIGLIERE SABUSCO:
Io vorrei chiedere al Presidente della Giunta e all’Assessore alla Sanità qual è la situazione del
famoso accorpamento di Cardarelli con Cattolica. Ci si dice che dei reparti devono essere
trasferiti dal Cardarelli alla Cattolica adducendo (in base a che cosa) un’antisismicità che non
esiste da noi, ma pare che non esista in nessun’altra struttura, quindi non capisco perché il
Cardarelli è diventato non antisismico. Io ho sentito delle dichiarazioni diverse, tra cui molte
Consiglio Regionale del Molise
22
Seduta del 6 marzo 2012 Coop. C.I.STE.RE.MO.
benfatte, in cui si parlava di una Commissione: se c’è stata una Commissione, da chi è stata
nominata, a che titolo e se negli obiettivi dati al Direttore Generale c’è anche quello della
chiusura e del trasferimento del Cardarelli, perché credo che se questo dovesse avvenire, mi
rivolgo anche ai primi eletti in Consiglio regionale di Campobasso, qui si rischia altro che “No
TAV” perché il Cardarelli è l’unica cosa che ci è rimasta e vi prego di rispettarla fino in fondo.
PRESIDENTE PIETRACUPA:
Vorrei chiarire un passaggio: mi sembra che l’intervento del Consigliere Sabusco sia di notevole
importanza, però sulla mozione si parlava di altro. Forse lei ha voluto integrare un ulteriore
elemento riservandosi di presentare…
CONSIGLIERE SABUSCO:
Siccome qui si parlava di togliere Larino da Campobasso e riaccorparlo a Termoli, non è che
togliamo Larino e noi ce ne andiamo con Cattolica? Non c’è nessuna polemica, io voglio sapere
che cosa c’è di vero rispetto a quello che tutti i giorni leggiamo sulla stampa.
PRESIDENTE PIETRACUPA:
Verificheremo se potrà essere esaudita questa sua richiesta in questa sede o eventualmente
convocare una riunione ad hoc per avere chiarezza. Il Consigliere Romano è iscritto a parlare. Ne
ha facoltà.
CONSIGLIERE ROMANO:
Grazie, Presidente. Io colgo con particolare favore ed apprezzamento l’iniziativa del collega
Monaco che ha inteso portare all’attenzione del Consiglio regionale la questione della
riorganizzazione del sistema sanitario regionale, con particolare riferimento alla ipotesi, prevista
nella programmazione, di accorpamento delle strutture di Campobasso e di Larino. Quindi a lui
va il merito di aver riportato questo tema, offrendo la possibilità di una discussione che,
evidentemente, parte da questo argomento, ma non può che abbracciare l’intera materia
sanitaria. Il collega Sabusco ne ha tratteggiato uno degli aspetti sintomatici che denotano un
gravissimo allarme sociale, non soltanto tra gli addetti ai lavori, ma anche e soprattutto tra la
popolazione e i pazienti. Io non so se il Presidente della Regione, Commissario, o l’Assessore
alla Sanità al quale, al pari del collega Monaco, riconosco una disponibilità in termini di dialogo,
Consiglio Regionale del Molise
23
Seduta del 6 marzo 2012 Coop. C.I.STE.RE.MO.
non so se sono in grado già in questa seduta di poter fare una ricognizione dello stato dell’arte e
preannunciare anche decisioni che sono in procinto di essere assunte. Ma troverei che, se ci
fosse questa disponibilità, sarebbe un fatto assolutamente positivo. E’ evidente che, allorquando
temi di questa portata sfuggono ad un confronto trasparente nella sede istituzionale del
Consiglio regionale, si creano anche delle polemiche ed una pericolosa involuzione del dibattito
che coinvolge anche figure di vertice istituzionale. Penso a quello che alcuni giornali hanno
riportato con riferimento al sindaco di Campobasso che sembrerebbe cadere dalle nuvole
rispetto all’ipotesi di un trasferimento di alcune unità del Cardarelli verso la Fondazione
Cattolica. Ma penso anche a tutta quella enorme partita che riguarda la gestione della Università,
della Facoltà di Medicina, con riferimento ad una serie di provvedimenti che hanno individuato,
nelle figure di professori universitari, i responsabili di unità operative semplici o complesse. A
fronte di questo non si possono non segnalare anche le implicazioni di carattere finanziario dei
provvedimenti di rottamazione che pure l’Azienda sanitaria sta ponendo in essere e, accanto a
queste, la denuncia, da parte degli operatori e delle famiglie dei pazienti, riferite alla
sospensione, ad esempio, del servizio di nutrizione clinica presso l’ospedale Cardarelli. Sono
queste solo alcune delle questioni che evidentemente non hanno, per parte mia, la pretesa di
essere esaustive di tutti i problemi che ci sono. Potrei citare il problema della riabilitazione, il
problema dell’attuazione delle residenze sanitarie assistite, il problema dell’integrazione tra
pubblico e privato. Io credo che va colto questo spunto che ci viene offerto dalla mozione del
collega Monaco per fare finalmente chiarezza, se del caso anche attraverso la fissazione di una
seduta monotematica, eventualmente anche nella sede della Commissione, per poter
effettivamente realizzare un momento di confronto istituzionale vero, nell’interesse certamente
di un rapporto tra lo Stato e la Regione, cioè tra il Consiglio regionale e lo Stato rappresentato
dal Presidente Commissario delegato, e soprattutto del mondo medico, dei pazienti e dei
cittadini che si ritrovano a subire l’allarmismo che troppo spesso è giustificato da una mancanza
di conoscenza dei provvedimenti che deriva da un non trasparente rapporto tra chi decide e chi
subisce quelle decisioni. Grazie.
PRESIDENTE PIETRACUPA:
Consiglio Regionale del Molise
24
Seduta del 6 marzo 2012 Coop. C.I.STE.RE.MO.
Ha chiesto la parola il Consigliere Petraroia. Ne ha facoltà.
CONSIGLIERE PETRAROIA:
Io intanto dichiaro il mio voto a favore della mozione per come è stata riformulata e ritengo che
rappresenti un elemento utile per costruire una soluzione equilibrata e armonica in difesa
soprattutto della sanità pubblica in questo nostro territorio regionale e per restituire armonia al
territorio del Basso Molise che oggettivamente è quello più penalizzato rispetto anche alla
ripartizione dei posti letto complessivi della regione Molise. Mi pare oggettivamente illogico che
un presidio ospedaliero come quello di Larino, che sta nei pressi del San Timoteo di Termoli, per
l’organizzazione del sistema sanitario, in contrasto con la legge regionale numero 34 del 2008 e
con i piani operativi che sono stati firmati a suo tempo, il 27 marzo del 2007, è stato, con una
scelta quindi adottata in contrasto con gli atti di pianificazione, accorpato al Cardarelli e non
messo a disposizione di un’idea di programmazione che doveva rispondere alle necessità e alle
esigenze del territorio del Basso Molise. Pertanto, mi pare che questo documento, che noi ci
stiamo apprestando a votare, può significare anche un aiuto nella predisposizione della bozza del
Piano sanitario regionale. A questo proposito io voglio ringraziare in anticipo il Commissario ad
acta che ci metterà a disposizione la bozza del Piano sanitario che è già stata trasmessa in Giunta
regionale dal sub Commissario in data 25 febbraio del 2012 e che dovrebbe essere messa per
l’appunto a disposizione della Quarta Commissione e di tutti i Consiglieri regionali, perché la
tempistica con cui bisogna adottare questo provvedimento nuovo che andrà a ridisciplinare tutto
l’assetto del sistema sanitario del Molise, è una tempistica di gran lunga più rapida rispetto a
quella normale, in quanto essendo una regione sottoposta alle regole del Piano di rientro dal
debito, quel Piano sanitario sarà adottato con un provvedimento del Commissario ad acta, anche
se su questo aspetto c’è una sentenza della Corte Costituzionale, la 361/2010, che è stata
ricordata anche sabato mattina dal Presidente del TAR Zaccardi, che in qualche modo ha
richiamato la Regione a legiferare in questo settore se si vuole che poi nei pronunciamenti che fa
il Tribunale Amministrativo si tenga conto di quelli che sono gli ordinamenti che attribuiscono
competenze specifiche allo Stato, alle Regioni. Ai sensi dell’articolo 120 della Costituzione, il
potere legislativo non può essere delegato dallo Stato al Commissario ad acta, perché il potere
Consiglio Regionale del Molise
25
Seduta del 6 marzo 2012 Coop. C.I.STE.RE.MO.
legislativo la Costituzione lo assegna alle Regioni e non lo assegna al Governo nazionale rispetto
alle funzioni di Commissario ad acta. Questo è stato riportato anche nella sentenza con la quale il
TAR ha accolto il ricorso del Comitato Vietri di Larino e ha dato torto alla Regione, nel senso
che ha dato torto al Commissario ad acta. Il 12 ottobre ci sarà l’udienza di merito e poi,
evidentemente, c’è il Consiglio di Stato, però per il momento la sentenza della Corte
Costituzionale ha detto che il Commissario ad acta non aveva questo tipo di prerogativa. A me
non interessa fare il ragionamento sui passaggi pregressi, a me interessa cercare di ricostruire un
quadro di organicità dove sulle vicende della sanità, a partire dal nuovo Piano sanitario
regionale, le Amministrazioni locali, la Regione e quant’altro in un regime di cooperazione e di
collaborazione con le strutture del Ministero… Personalmente ho avuto un incontro con il
Ministro della Sanità il 28 e abbiamo discusso ampiamente anche di questo argomento, perché ci
sta un vulnus che è di carattere democratico che non attiene solo al Molise, ma attiene a tutte le
regioni che sono sottoposte al regime derogatorio per i Piani di rientro, che materialmente c’è un
esautoramento della normativa che danneggia gli operatori locali, le Comunità locali e le Regioni
che non hanno la possibilità di incidere sull’assetto di programmazione del settore più importante
che c’è sul territorio, quindi ho posto una questione che è una questione di principio rispetto alla
quale ho sollecitato e invitato anche il Governo ad individuare dei meccanismi che possono
essere meccanismi di carattere correttivo, perché è inutile lamentarsi soltanto di quello che non
funziona o cercare di prendersi la bandierina di un pezzo di sanità che risponde a logiche di
campanile o a strutture private e magari non avere un disegno di carattere comune. Come mi
ricordava in epoca lontana una delle persone che abbiamo ricordato stamattina nella
commemorazione, il compianto dottor Lorenzo Guglielmi che, quando avevo i pantaloni corti lui
da dirigente della Regione che doveva controllare i DRG (Diagnosis Related Groups -
Raggruppamenti Omogenei di Diagnosi) nella sanità, diceva: “Se vogliamo difendere come
sinistra la sanità pubblica, dobbiamo vigilare e avere sempre delle controproposte, altrimenti la
sanità pubblica ci sarà portata via da un insieme di clientele per un verso e di spostamento verso
il privato dall’altro”, che poi è quello che è successo nei venti anni successivi. Se questo è il
tema, dobbiamo cercare di ricostruire un quantum sulla base dei 575 milioni di euro che ci
Consiglio Regionale del Molise
26
Seduta del 6 marzo 2012 Coop. C.I.STE.RE.MO.
vengono assegnati da Roma, sulla base delle risorse rivenienti dalle addizionali, dalle tasse, dalle
imposte locali e con questo 100 dobbiamo difendere prioritariamente la sanità pubblica della
regione Molise e dobbiamo valorizzare la sanità privata di eccellenza e di qualità che dà quelle
prestazioni e quei servizi che non sono disponibili nella sanità pubblica, ma deve essere di
implementazione e di aggiunta, non deve essere di sostituzione, altrimenti è chiaro che io sono
preoccupatissimo del documento che ha fatto l’Ordine dei Medici. In questa regione non c’è più
una sola sede di emodinamica che funziona H24 e 7 su 7. Se l’Ordine dei Medici fa una nota di
questo genere, significa che come è successo anche ad un dipendente della Regione che è morto
di infarto il 3 marzo, può capitare a chiunque, può capitare a un sessantacinquenne di Agnone,
può capitare a un ragazzo di 29 anni, perché siamo l’unica regione in Italia che non è attrezzata
per un piano per le malattie cardiovascolari. Su questi argomenti dobbiamo cercare di metterci
d’accordo, di capire, ma attraverso una costruttività e un senso di responsabilità. Se quelle sono
le risorse e queste sono le strutture, se dobbiamo dare soldi alla Cattolica, la Cattolica deve
assumere i cardiochirurghi, deve mettere a disposizione i cardiologi, deve mettere a disposizione
le macchine per l’emodinamica, deve mettere un funzionario che è capace di far funzionare una
macchina cuore - polmone che hanno comprato con i soldi nostri e che non possono far
funzionare perché non c’è un tecnico in grado di farla funzionare. Se questo è il tema, noi gli
dobbiamo dare delle risorse perché ci dà un servizio che le strutture pubbliche non sono in grado
di offrire in questo territorio. Se invece vogliamo fare delle operazioni dove il tema sono le
questioni immobiliari, la costruzione etc., su questo tema non c’entra assolutamente nulla, allora
mi voglio augurare che il Commissario ad acta e l’Assessore regionale alla Sanità trasmetta a
tutti i Consiglieri la bozza sapendo che si tratta di bozza elaborata dalla struttura del sub
Commissario e non è un documento, giusto per una questione di correttezza anche in termini
politici, predisposto dalla Giunta regionale, è un documento tecnico predisposto dalla Struttura
commissariale, però su quel documento dobbiamo aprire il confronto, perché altrimenti qui
cominceranno gli scontri tra territori e tra strutture e ognuno comincerà a dire che si licenziano le
persone, che si formano i comitati, che cominciano ad attrezzare situazioni di conflittualità e di
contrasto che non ci aiutano a trovare una soluzione seria per tutto il sistema che deve tener
Consiglio Regionale del Molise
27
Seduta del 6 marzo 2012 Coop. C.I.STE.RE.MO.
conto dell’equilibrio complessivo e della quantità di soldi che ci vengono messi a disposizione
dal nazionale. Per fare questo serve che la Quarta Commissione possa cominciare ad avere
trasmessa questa nota, fermo restando che è competenza della Giunta regionale continuare a
lavorare per apportare modifiche, per attivare eventualmente anche confronti con le
organizzazioni sindacali, con i comitati spontanei che si stanno battendo sul territorio, con le
comunità locali, nel senso che nessuno può precludere, però almeno abbiamo un testo su cui
siamo chiamati a lavorare per cercare di fuoriuscire dalla situazione del Piano di rientro, se ne
abbiamo la possibilità in termini finanziari, anche se in qualche modo questo obiettivo non è così
ravvicinato. È vero che il 2011 si è chiuso con 37 – 38 milioni, quindi cominciamo a vedere che
le cose vanno per il meglio in termini strettamente finanziari, ma c’è un problema di risposte di
servizi e di qualità del sistema di cui pure ci dobbiamo far carico. Non è che possiamo far
passare che si assumono i lavoratori interinali e nella sanità ci stanno quelli di serie A e quelli di
serie B, dobbiamo chiedere al Governo che ci possano sbloccare il turn over e dare la possibilità
alla gente di poter essere assunta e di poter lavorare regolarmente con un contratto, né possiamo
far passare il sistema che alla Fondazione Giovanni Paolo II… Vogliamo capire: si rispetterà il
contratto nazionale dei medici o del personale sanitario, o si farà un contratto come quello che ha
fatto Marchionne da un’altra parte per cui le prestazioni non saranno più quelle che sono
garantite intere dalla contrattazione collettiva? Anche su questi temi dobbiamo cercare di avere
elementi di riscontro. Su questo voto a favore della mozione, ma invito formalmente l’Assessore
alla Sanità, ma ovviamente il Presidente della Giunta nella sua veste di Commissario ad acta, a
metterci a disposizione la bozza di Piano sanitario con quelle accortezze e senza voler caricare di
significato politico un documento che oggi è semplicemente una elaborazione di carattere
tecnico.
PRESIDENTE PIETRACUPA:
Ha chiesto la parola il Consigliere D’Aimmo. Ne ha facoltà.
CONSIGLIERE D’AIMMO:
Grazie, Presidente. Ovviamente la discussione in materia sanitaria non si può ridurre, sulla
scorta di una mozione fatta dal Consigliere regionale Monaco. Materia che, oramai, non a caso
Consiglio Regionale del Molise
28
Seduta del 6 marzo 2012 Coop. C.I.STE.RE.MO.
assorbe il 65, il 70% del bilancio regionale. Pertanto il tema necessita che venga affrontato nei
dettagli con discussione ampia ed approfondita negli aspetti peculiari. E’ vero che
l’amministrazione regionale ha, in qualche modo, nel tempo, ereditato una situazione con i
presidi ospedalieri presenti sul territorio. Ma proprio in relazione a quello che diceva poc’anzi il
Consigliere regionale Petraroia, sulla base anche di importanti fondi a disposizione, la sanità
dovrebbe in qualche modo essere rivista nel suo complesso, anche perché con 6 strutture
pubbliche ospedaliere, 3 case di cura, 2 centri di eccellenza, non possiamo avere 60 o 70 milioni
di euro di mobilità passiva. Ovviamente c’è da discuterne in maniera approfondita, più allargata.
Mi auguro che ci sia il tempo, anche in relazione al commissariamento in cui la Regione Molise
si trova, in modo da avere a disposizione materiale e discuterne in maniera molto approfondita,
sempre per l’interesse del paziente e dei nostri corregionali. Grazie.
PRESIDENTE PIETRACUPA:
Se non ci sono altri interventi, il Presidente Iorio chiedeva la parola. Ne ha facoltà.
PRESIDENTE DELLA GIUNTA, IORIO:
Intervengo brevemente perché qualche chiarimento sulla mozione devo darlo. Se vorrà
l’Assessore integrerà ulteriormente la risposta per la posizione della Giunta. Sono favorevole
all’approvazione della mozione. Onestamente abbiamo già anticipato la nostra posizione, anche
in un incontro recente con gli operatori sanitari dell’ospedale di Termoli. Voglio, però, fare una
premessa. Vorrei esprimere le ragioni del perché c’è stato questo accorpamento differenziato.
Per onestà intellettuale devo riconoscere di aver ricercato, nelle proposte che chiedevano il
ripristino di una situazione coatta, quella che stiamo attuando in questo momento, delle valide
ragioni che però andavano inserite limitatamente in una problematica che solo marginalmente è
toccata e che in qualche modo resta comunque da definire nella pianificazione futura, cioè
quella del bacino di utenza che obiettivamente deve essere riequilibrato, anche in termini di
servizi, ma che nulla ha a che vedere con l’idea della funzionalità collegata tra il Cardarelli e il
Vietri, piuttosto che tra Termoli e il Vietri. Obiettivamente l’idea di sganciare l’ospedale di
Larino dalle problematiche organizzative, solamente organizzative, dell’ospedale di Termoli,
l’avevo vista come una soluzione che potesse intanto alleggerire una certa conflittualità di
Consiglio Regionale del Molise
29
Seduta del 6 marzo 2012 Coop. C.I.STE.RE.MO.
origini, in termini positivi diremmo territoriali, in termini negativi diremmo campanilistici, tra
due ospedali che vedevano una difficoltà, in termini anche di scontro, degli spostamenti e dei
servizi, favorendo la crescita. L’obiettivo che rimane ancora valido nella pratica, e che
comunque non è impedito dalla decisione che attuiamo stamattina, è far colloquiare
funzionalmente l’ospedale di Larino con il Cardarelli. L’ospedale Cardarelli è comunque
l’ospedale regionale più disponibile a poter organizzare funzionalmente alcuni servizi che
devono essere valorizzati anche nell’ospedale di Larino (vedi per esempio la riabilitazione che
in qualche modo significava trasferire sostanzialmente a Larino i servizi di riabilitazione rispetto
a quelli offerti dall’ospedale Cardarelli). Funzionalmente era molto importante anche il
trasferimento di alcune attività specialistiche dal Cardarelli, dove potevano essere in qualche
modo anche superflue, presso l’ospedale di Larino. Quindi l’obiettivo per il quale si era fatta
questa operazione, era un obiettivo che mirava a salvaguardare ed implementare l’offerta
sanitaria dell’ospedale Vietri di Larino, e non l’inverso. Naturalmente c’era un problema da
chiarire ed era proprio quello del bacino di utenza che andava corretto in quanto nel Piano si
faceva riferimento a questo dato. Questo dipende dalla nostra volontà. E’ un problema
differenziato rispetto alla funzionalità del collegamento tra i due ospedali, anche perché i
cittadini molisani, ovunque sono, vanno a curarsi dove vogliono: non è che siccome sono di
Larino, che è funzionalmente collegato a Campobasso, invece di andare a Termoli devono
venire a Campobasso. Non è così perché possono andare da tutte le parti. Ben venga una
mozione che chiarisce questo aspetto e che dia un messaggio chiaro sul perché è stata attuata
questa fusione di funzionalità: il rafforzamento di Termoli ed anche il rafforzamento di Larino
che trae beneficio dalla funzionalità collegata con il Cardarelli di Campobasso. Mi riferisco alla
psichiatria infantile, mi riferisco a tutta una serie di attività di cui si era discusso e che potevano
in qualche modo meglio rappresentarsi nella soluzione finale. Sono favorevole, per cui voto a
favore della mozione. Per quanto attiene la discussione che è stata posta sulla questione della
Cattolica, stiamo studiando una ipotesi di migliore riorganizzazione del sistema del rapporto
Cattolica - Cardarelli per alcuni servizi specifici. Abbiamo anche immaginato, sul piano tecnico,
e non è né una decisione politica, né una decisione assunta, sulla quale sicuramente ritorneremo
Consiglio Regionale del Molise
30
Seduta del 6 marzo 2012 Coop. C.I.STE.RE.MO.
anche in Consiglio regionale o in Commissione, la possibilità di riorganizzare definitivamente i
servizi che possono essere trasferiti, per un’ottica di migliore funzionalità ed economicità, anche
migliore qualità per il futuro, alla Cattolica. Si è parlato di ostetricia ginecologia, di ospedale di
genere, tutta una serie di cose di cui si sta discutendo da tempo; se ne è parlato anche in alcuni
convegni. In più si stanno mettendo a frutto alcune opportunità: utilizzare parti della struttura
della Cattolica che sono libere, nel senso che non occupate, per gestirle funzionalmente come
ASREM, non come Cattolica, per migliorare l’implementazione di alcuni servizi. Un servizio,
citato dal Consigliere Petraroia prima, potrebbe essere quello dell’attività cardiochirurgica con
tutte le implementazioni che questa comporterebbe e comporterà per avere un’unica unità
operativa, chiamiamola così, fondendo insieme, perché gestionalmente è possibile, le due
strutture, lasciando l’ASREM autonoma per alcune funzioni e la Cattolica autonoma per altre
funzioni, e dando così al cittadino maggiore qualità in una prestazione emergenziale quale è
quella della patologia cardiaca acuta che interessa il cittadino per la cura che riceve, non
interessa né dove la fa, né chi la fa, tanto chi paga è sempre lo stesso. Paga il pubblico e ci
dobbiamo preoccupare di offrire al meglio un servizio che, diviso, potrebbe indebolirsi sia da
una parte che dall’altra. C’è da dire però che la struttura ospedaliera ha bisogno di un
adeguamento sismico obbligatorio secondo le normative vigenti, adeguamento sismico che in
qualche modo si stava anche studiando come possibilità di intervento. Questo intervento, quando
si dovesse trovare anche la possibilità del finanziamento, richiede un impegno di circa 80
milioni di euro solo per la messa in sicurezza dal punto di vista sismico, e mi riferisco all’ala
alta del Cardarelli. Questa è una considerazione che si fa all’interno di un discorso che
sicuramente va verificato in maniera più articolata. Stiamo studiando quale può essere la
soluzione, il punto di arrivo su un equilibrio gestionale tra Cattolica e Cardarelli per migliorare
l’offerta sanitaria dell’area di influenza, anche a livello regionale per alcuni servizi, senza
depotenziare né il Cardarelli in quanto tale e né la Cattolica, ma utilizzando delle sinergie che
sono poi alla base anche della nostra legge attualmente vigente che ci obbliga addirittura ad
andare in questa direzione. Questa è l’idea. Naturalmente per raggiungere delle decisioni in
questo settore così delicato, così problematico, così importante per i riflessi che ha sulla
Consiglio Regionale del Molise
31
Seduta del 6 marzo 2012 Coop. C.I.STE.RE.MO.
pubblica opinione, perché i cittadini sono molto attenti sull’offerta sanitaria che si sta
preparando, è impossibile che si possa ragionare sulla soluzione di una problematica senza avere
dei dati tecnici sui quali ragionare. E questo è stato il motivo per cui tecnicamente ci sono stati
incontri tra l’ASREM e la struttura della Cattolica per verificare la fattibilità di un percorso di
questo genere. Se dovesse diventare una decisione lo sarà, ascoltando anche il Consiglio
regionale, pur rimanendo nella possibilità di operare delle scelte che vadano nella direzione
indicata. Il potere della struttura commissariale non ho mai ritenuto dovesse essere avulso dalla
decisione politica. Noi abbiamo discusso in molte sedute monotematiche questa questione in
Consiglio regionale. Qui devo essere più franco del solito: è facile trovare l’unanimità su
documenti che non definiscono nella sostanza alcune scelte; poi l’unanimità si rende difficile
quando le scelte si vanno a concretizzare. E’ facile sostenere la tesi di tutti i comitati di protesta
che siano di Agnone, che siano di Larino, che siano di Venafro, dopo di che, però, diventa
difficile essere conseguenti sulle scelte operative che si devono fare in questa fase. Sono tra
quelli che non ritiene che il Commissario possa decidere indipendentemente dalla valutazione
politica del Consiglio regionale in termini di Piano sanitario. Devo ritenere che è una mia idea,
non è l’idea del Governo di prima, di adesso o di quello ancora precedente a quello di prima: il
Commissario avrebbe questo potere indipendentemente dalla norma legislativa costituzionale
che invece affida al Consiglio regionale il potere di programmare la sanità. Mi trovo nella
condizione di essere un Commissario non atipico perché i Presidenti delle Regioni in Piano di
rientro sono tutti Commissari e non a caso anche la coincidenza della nomina del Commissario
con il Presidente è stata una interpretazione legislativa del Patto per la Salute che non viene
derogata in nessun caso, nonostante le richieste di far arrivare in questa Regione un
Commissario tecnico che decida sulle nostre decisioni. Noi stiamo rifacendo il Patto della Salute
entro il mese di aprile perché anche queste procedure dei Piani di rientro sono tutte conseguenti
al Patto che le Regioni hanno fatto con il Governo in cui ognuno cede una parte della propria
autonomia, le Regioni per quanto riguarda il rispetto di alcune scadenze e lo Stato per quanto
riguarda il rispetto della certezza dei finanziamenti per i tre anni del Patto della Salute. Quindi
all’interno di queste regole sicuramente si porrà, come ho già posto in sede nazionale, il
Consiglio Regionale del Molise
32
Seduta del 6 marzo 2012 Coop. C.I.STE.RE.MO.
problema dei poteri del Commissario perché le sentenze del TAR sono legittime quando
diventano operative a livello di TAR e di Consiglio di Stato, ma sicuramente sono in contrasto
netto con quella che è l’idea dei commissariamenti che non sempre corrisponde alle esigenze
della decisione politica. Ci potremmo trovare nel caso in cui un Consiglio regionale decida di
non chiudere nessuna struttura ospedaliera, di conservare tutto come è, e lo può fare dal punto di
vista legislativo; dall’altra parte ci dice la norma che regolamenta il commissariamento che se
non rispetti alcuni indici, alcuni standard, alcune altre questioni, vieni penalizzato fino al punto
di decadenza. Vedete che lo stridore delle norme è notevole anche in questo settore. Io credo che
sia il caso di discutere sulla questione del Piano sanitario in maniera approfondita e anche in
sede di Commissione dove è più facile un dialogo. La bozza che è stata trasferita al
Commissario è la bozza dei sub Commissari, non della struttura commissariale perché io ancora
non la verifico nei punti essenziali. Sinceramente da Commissario non mi sono ancora espresso
sulla bontà o meno della proposta che mi è stata rivolta, che necessita, con tutte le precauzioni
che ho detto prima per la validità, di essere comunque definita quando viene firmata e quindi
condivisa dal Commissario. Allora sarebbe utile discutere in Commissione, partendo da una
bozza tecnica, non della Struttura commissariale, ma di due sub Commissari, implementarla con
un ragionamento di prospettiva, magari augurandoci che possiamo, pur nella modificazione,
entro i limiti che la ragionevolezza ci consente di realizzare, arrivare ad un livello concordato.
Dopo di che credo che diventa anche più facile che il Piano sanitario possa essere vistato dal
Commissario e condiviso dal Consiglio regionale che darebbe sicuramente più forza al
Documento di programmazione, quanto meno eliminerebbe i TAR dai nostri percorsi. In questi
termini sono favorevole all’approvazione di questa mozione e favorevole anche all’apertura di
questo dialogo in Commissione sulla bozza del Piano sanitario in discussione.
PRESIDENTE PIETRACUPA:
Ha chiesto la parola il Consigliere Sabusco. Ne ha facoltà.
CONSIGLIERE SABUSCO:
Consiglio Regionale del Molise
33
Seduta del 6 marzo 2012 Coop. C.I.STE.RE.MO.
Prendo atto delle dichiarazioni del Presidente, sono soddisfatto e ho inteso, però, che anche il
trasferimento di un solo posto letto dal Cardarelli a Cattolica verrà dopo l’approvazione, la
discussione, l’esame del Piano sanitario regionale.
PRESIDENTE DELLA GIUNTA, IORIO (Interloquisce fuori microfono):
Piano sanitario o decisione.
CONSIGLIERE SABUSCO:
Comunque in Consiglio regionale.
ASSESSORE DI SANDRO (Interloquisce fuori microfono):
Anche perché lo vai a scrivere nel Piano sanitario regionale.
PRESIDENTE PIETRACUPA:
Ha chiesto la parola il Consigliere Monaco. Ne ha facoltà.
CONSIGLIERE MONACO:
Ho apprezzato l’intervento e l’apertura del Presidente della Giunta e dell’Assessore competente e
li ringrazio per questo. Vorrei solo aggiungere che questa apertura si deve concretizzare nei fatti,
in una discussione ampia e importante anche in sede di Commissione, perché credo che il
Consiglio regionale debba essere investito in toto e in pieno di questa situazione che riguarda la
collettività molisana. Grazie.
PRESIDENTE PIETRACUPA:
Si procede alla votazione della mozione, a firma del Consigliere Monaco, con il testo del
dispositivo integrato all’unanimità da tutti i Consiglieri.
(Il Consiglio approva all’unanimità)
Consiglio Regionale del Molise
34
Seduta del 6 marzo 2012 Coop. C.I.STE.RE.MO.
COMUNICAZIONI DELLA PRESIDENZA IN ORDINE AI LAVORI
DELL’ASSEMBLEA. COMUNICAZIONI DEL PRESIDENTE DELLA GIUNTA
REGIONALE IN MERITO ALLA GARA DI APPALTO DELLA COST RUENDA
TRATTA AUTOSTRADALE DENOMINATA “TERMOLI – SAN VITTO RE”.
PRESIDENTE PIETRACUPA:
Passiamo alla successiva mozione ricordando che per un’emergenza istituzionale saremo
costretti a chiudere il Consiglio al massimo alle 13,15 per consentire a tutti di poter raggiungere
Venafro e se siete d’accordo (lo anticipo così evitiamo anche di dover formalizzare in
Conferenza dei Capigruppo) io direi che aggiorniamo al prossimo martedì - se il Presidente è
presente - l’ordine del giorno, integrandolo con tutte le mozioni e le interrogazioni che sono
pervenute in modo che cercheremo di chiudere definitivamente questo capitolo, chiaramente in
ordine di arrivo, quindi le metteremo in coda, così avremo un ordine del giorno complessivo e
nello stesso tempo sollecito anche le Commissioni. So che hanno molti provvedimenti in itinere,
stanno lavorando molto anche nel recupero dei provvedimenti che sono decaduti
automaticamente nella precedente legislatura, in modo che daremo un po’ di tempo alle
Commissioni per poter operare anche in giornate consecutive, non necessariamente in un’unica
giornata, così per la fine del mese cercheremo di attivarci per approvare anche provvedimenti
legislativi quanti più è possibile, quindi un sollecito, i provvedimenti già pronti, vi inviterei a
discuterli con una certa sollecitudine, non perché non siano importanti le mozioni e le
interrogazioni, ma sarebbe anche opportuno procedere. Presidente, volevo chiederle se Lei il
prossimo martedì è presente, in modo che vorremmo toglierci le interrogazioni e le mozioni per
poi dedicarci in sedute successive ai provvedimenti. Noi fissiamo il 13, nell’eventualità dovesse
esserci qualche problema, possiamo spostare il Consiglio alla prossima settimana per chiudere
questo argomento.
PRESIDENTE DELLA GIUNTA IORIO:
Volevo dare un’informazione: ho ricevuto poc’anzi la notizia che l’Amministratore delegato
della Società Autostrade del Molise ha trasmesso formalmente al Ministero delle Infrastrutture il
Consiglio Regionale del Molise
35
Seduta del 6 marzo 2012 Coop. C.I.STE.RE.MO.
via libera per l’avvio della gara fatta salva l’aggiudicazione, con il che è terminata dal punto di
vista tecnico la procedura che potrebbe consentire al Ministero dei Lavori Pubblici, così come si
era già impegnato a fare, di portare definitivamente al CIPE l’avvio della gara per
l’aggiudicazione dei lavori.
CONSIGLIERE TEDESCHI (Interloquisce fuori microfono ):
Posso intervenire?
PRESIDENTE PIETRACUPA:
Non c’è discussione sulle comunicazioni. È una comunicazione che il Presidente può fare, a
norma di Statuto, in qualsiasi momento.
Consiglio Regionale del Molise
36
Seduta del 6 marzo 2012 Coop. C.I.STE.RE.MO.
MOZIONE, A FIRMA DEI CONSIGLIERI MONACO, DI LAURA F RATTURA, DI
DONATO, CHIERCHIA, ROMANO E CIOCCA, RELATIVA AL FIN ANZIAMENTO
DELLA LEGGE REGIONALE N. 16/2009 SULLE COOPERATIVE. ESAME
PARZIALE. RINVIO. AGGIORNAMENTO DEI LAVORI E CHIUSU RA DELLA
SEDUTA.
PRESIDENTE PIETRACUPA:
Consigliere Monaco, illustri la mozione, poi verificheremo se abbiamo i tempi per poterla
affrontare oggi o dobbiamo rinviarla alla prossima seduta. Ne ha facoltà.
CONSIGLIERE MONACO:
Grazie, Presidente. Come Lei ben sa, la realtà cooperativa fornisce un contributo importante allo
sviluppo sociale ed economico di questo territorio promuovendo la partecipazione e l’inclusione
di giovani, donne e anziani e favorendo una crescita economica equilibrata. Il suo valore è
sancito dalla Costituzione e l’ONU ne ha riconosciuto i meriti e le potenzialità proclamando il
2012 come anno internazionale delle cooperative. I dati nazionali parlano di una crescita del
settore cooperativo superiore a quella delle imprese tradizionali, riconoscendo di fatto il valore
crescente nell’occupazione in settori molto importanti come la sanità e i trasporti. Anche in
Molise il movimento cooperativo rappresenta un segmento rilevante nell’economia regionale,
dando sicuramente occupazione a oltre 4000 mila addetti ed operando in campi decisivi, socio -
sanitario, agricoltura e commercio. La Regione Molise riconosce la funzione sociale del
contributo delle cooperative come strumento di crescita del territorio e a tal proposito ha
emanato una legge, la numero 16 del 2009, allo scopo di promuovere lo sviluppo e il
rafforzamento. Tuttavia, senza adeguati finanziamenti, essa rimane una lettera morta, una carta
di intenti, chiacchiere insomma, che certo non aiuta né incoraggia la crescita di questo
importante settore. Al di là di un limitato finanziamento previsto per l’anno 2010, nulla è stato
fatto per dare un aiuto concreto a questo settore. Per questo motivo noi come Consiglieri di
centro - sinistra abbiamo proposto un emendamento in sede di Finanziaria 2012 che impegna la
Giunta a sostenere lo sviluppo della cooperazione attraverso il finanziamento dell’articolo 15
Consiglio Regionale del Molise
37
Seduta del 6 marzo 2012 Coop. C.I.STE.RE.MO.
della legge regionale numero 16 del 2009. Tuttavia, perché questo si traduca in un aiuto efficace
alle imprese cooperative, è fondamentale che tale finanziamento sia cospicuo. Per questo motivo
abbiamo presentato questa mozione che impegna la Giunta a stanziare non meno di 200 mila
euro a favore delle cooperative, come richiesto dalle stesse organizzazioni regionali. Inoltre la
mozione impegna la Regione a finanziare anche gli articoli non previsti nell’emendamento della
legge 16 del 2009, quale l’istituzione di un fondo di rotazione per la capitalizzazione delle
imprese cooperative e l’istituzione di un fondo per gli investimenti e il sostegno alla nascita di
nuove imprese cooperative ed infine il sostegno a Consorzi e fidi per la cooperazione. Qui mi
rifaccio anche alle dichiarazioni dei Presidenti delle varie cooperative. Ne porto ad esempio una
per tutte: il Presidente della AGC, il dottor De Fenza Agostino, che notoriamente non siede sui
banchi di questa parte politica, ha affermato, sono parole testuali: “Unitariamente, come
Alleanza delle Cooperative Molisane pretendiamo dalla politica regionale atti concreti e non più
annunci o spot elettoralistici privi di contenuto. Chiediamo anche che nel Molise il 2012 sia
davvero l’anno della cooperazione”. Qui non si tratta di proposte che vengono da uno
schieramento piuttosto che dall’altro, qui si tratta di dare un contributo serio alla crescita di un
movimento, che è quello delle cooperative, che fornisce occupazione e sviluppo a questa regione
ed è probabilmente l’unico settore che non ha avuto una flessione, anzi nel corso di questi anni
ha visto addirittura accrescere i propri addetti e le proprie funzioni. Grazie.
[DURANTE L’INTERVENTO DEL CONSIGLIERE MONACO, HA AS SUNTO LA
PRESIDENZA IL VICEPRESIDENTE MARINELLI]
VICEPRESIDENTE MARINELLI:
Il Presidente aveva stabilito che i lavori del Consiglio dovessero terminare entro le 13,15 per
permettere a tutti noi di partecipare alle esequie dell’ingegnere Ottaviano. Attualmente si è
iscritto a parlare solo il Consigliere De Bernardo. Se c’è qualche altro Consigliere collega che
intende iscriversi lo faccia ora, in modo che ci organizziamo per cercare di terminare entro le
13,15, altrimenti sarò costretto ad interrompere il Consiglio e ad aggiornarlo a martedì prossimo.
Consiglio Regionale del Molise
38
Seduta del 6 marzo 2012 Coop. C.I.STE.RE.MO.
E’ iscritto anche il Consigliere Petraroia, il Consigliere Niro, l’Assessore Scasserra che
risponde. Il Consigliere Di Pietro è d’accordo con me: interrompo il Consiglio e lo aggiorno a
martedì prossimo. Invito le Commissioni a rivedere tutti gli argomenti. Io come Assessore al
Turismo avevo sette o otto delibere di Giunta che sono state poi sospese, in maniera tale che le
possiamo riproporre per cercare di mandarle avanti. Quindi è un invito che faccio a tutti i
Presidenti delle Commissioni. Grazie. Il Consiglio è aggiornato a martedì prossimo alle ore
9,30.
(Il Consiglio è sciolto alle ore 12,55)