CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE - uniupo.it · 2015-04-08 · 1 CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE Verbale...

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1 CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE Verbale n. 3 Adunanza del giorno 22 Maggio 2009 Presso la sede del Rettorato in Via Duomo 6 in Vercelli, nell’adunanza del giorno 22 Maggio 2009, si è riunito il Consiglio di Amministrazione dell’Università degli Studi del Piemonte Orientale “A. Avogadro, con l’intervento dei componenti di seguito indicati: Il Rettore-Presidente Prof. Paolo GARBARINO Presente Il Direttore Amministrativo Dott. Pasquale MASTRODOMENICO Presente I Rappresentanti dei Professori di ruolo di I fascia Prof. Andrea BOBBIO Prof. Pier Luigi FOGLIO BONDA Prof. Jörg LUTHER Presente Presente Presente I Rappresentanti dei Professori di ruolo di II fascia Prof. Massimo CAVINO Prof. Ciro ISIDORO Prof. Luigi PANZA Presente Presente Presente I Rappresentanti dei Ricercatori Dott.ssa Jean Daniel COISSON Dott. Dario CORNO Dott.ssa Anna Chiara INVERNIZZI Presente Presente Presente I rappresentanti del Personale tecnico- amministrativo Dott. Francesco Mario CELLERINO Sig. Gianmarco TODI Dott. Roberto VILLARBOITO Presente Presente Presente

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CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE

Verbale n. 3 Adunanza del giorno 22 Maggio 2009

Presso la sede del Rettorato in Via Duomo 6 in Vercelli, nell’adunanza del giorno 22 Maggio 2009, si è riunito il Consiglio di Amministrazione dell’Università degli Studi del Piemonte Orientale “A. Avogadro, con l’intervento dei componenti di seguito indicati: Il Rettore-Presidente Prof. Paolo GARBARINO Presente Il Direttore Amministrativo Dott. Pasquale MASTRODOMENICO Presente I Rappresentanti dei Professori di ruolo di I fascia Prof. Andrea BOBBIO Prof. Pier Luigi FOGLIO BONDA Prof. Jörg LUTHER

Presente Presente Presente

I Rappresentanti dei Professori di ruolo di II fascia Prof. Massimo CAVINO Prof. Ciro ISIDORO Prof. Luigi PANZA

Presente Presente Presente

I Rappresentanti dei Ricercatori Dott.ssa Jean Daniel COISSON Dott. Dario CORNO Dott.ssa Anna Chiara INVERNIZZI

Presente Presente Presente

I rappresentanti del Personale tecnico-amministrativo Dott. Francesco Mario CELLERINO Sig. Gianmarco TODI Dott. Roberto VILLARBOITO

Presente Presente Presente

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I Rappresentanti degli Studenti Sig. Alberto ABIS Sig. Lucas BARBESINO Sig. Matteo INVERNIZZI

Presente Presente Presente

Il Rappresentante del Comune di Vercelli Dott. Marzio GRIGOLON

Presente

Il Rappresentante del Comune di Novara Avv. Diego GRAZIOSI Presente Il Rappresentante della Provincia di Vercelli Prof.ssa Paola BERNASCONE

Presente

Il Rappresentante della Provincia di Novara Dott. Carlo ROCCIO

Presente

Il Rappresentante del Comune di Alessandria Prof. Valerio MALVEZZI

Presente

Il Rappresentante della Provincia di Alessandria Dott.ssa Maria Rita ROSSA

Assente – partecipa come uditore il Prof.

Gianni Mogni, delegato del Presidente Paolo Filippi

Delegato dell’Assessore all’Università, Ricerca, Innovazione e Internazionalizzazione della Regione Piemonte Dott.ssa Mariantonietta RICCHIUTO

Presente

Il Rappresentante del M.I.U.R. Prof. Pier Maria FURLAN Assente

Partecipa alla riunione il Pro-rettore, Prof. Cesare EMANUEL. Assistono all’adunanza i Dott. Fabrizio ARIOTI e Giovanni CRISCUOLI, componenti del

Collegio dei Revisori dei Conti. Partecipa alla seduta il Prof. Andrea TUROLLA, Dirigente della Divisione Didattica e

Studenti. Assistono alla riunione la Dott.ssa Chiara Viviani e il Dott. Leonardo D’Amico, dipendenti

dell’Ateneo, al fine di aiutare il Segretario a raccogliere i dati per la stesura del verbale. Constatata la presenza del numero legale alle ore 15.10 il Presidente dichiara aperta la seduta.

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INDICE 1. Comunicazioni del Rettore-Presidente pag. 5 2. Approvazione verbale della seduta precedente pag. 6 3. Ratifica Decreti Rettorali d’urgenza 3.1 D.R.U. n. 13 del 19.03.2009 pag. 6 3.2 D.R.U. n. 14 del 26.03.2009 pag. 8 3.3 D.R.U. n. 15 del 01.04.2009 pag. 12 3.4 D.R.U. n. 18 del 08.04.2009 pag. 16 3.5 D.R.U. n. 28 del 20.04.2009 pag. 18 3.6 D.R.U. n. 29 del 29.04.2009 pag. 23 3.7 D.R.U. n. 30 del 27.04.2009 pag. 25 3.8 D.R.U. n. 31 del 27.04.2009 pag. 34 3.9 D.R.U. n. 32 del 27.04.2009 pag. 46 3.10 D.R.U. n. 34 del 29.04.2009 pag. 56 3.11 D.R.U. n. 35 del 30.04.2009 pag. 58 3.12 D.R.U. n. 36 del 04.05.2009 pag. 59 3.13 D.R.U. n. 41 del 18.05.2009 pag. 69 4. Regolamento per la disciplina e la gestione delle sponsorizzazioni pag. 77 5. Nuovo Regolamento di Ateneo per la disciplina del diritto di accesso ai documenti amministrativi pag. 84 6. Convenzione quadro tra Università e Compagnia di San Paolo pag. 96 7. Approvazione di integrazioni e aggiornamenti al Protocollo d'intesa finalizzato alla definizione di un accordo di programma ai sensi dell'art. 34 del D.lgs. 267/2000 per la realizzazione della Città della Salute e della Scienza, in Novara pag. 102 8. Ragioneria 8.1 Variazione n. 2 al bilancio di previsione dell’esercizio 2009 pag. 121 9. Personale 9.1 Programmazione personale docente e tecnico amministrativo. Profili finanziari pag. 128 9.2 Regolamento per i ricercatori a tempo determinato: profili finanziari pag. 129 9.3 Convenzione ASL VC e Università per il convenzionamento ai fini assistenziali del Prof. Massimiliano Panella pag. 129 10. Studenti e diritto allo studio 10.1 Contribuzione studentesca anno accademico 2009/2010 pag. 136 10.2 Designazione nuovi membri Commissione Regolamento attività culturali e ricreative degli studenti pag. 146 11. Didattica 11.1 Offerta formativa anno accademico 2009/2010 pag. 148

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11.2 Attivazione, presso la Facolta’ di Economia, della I edizione del Corso di Perfezionamento in “Economia delle Terre Alte” per l’a.a. 2009/2010 e approvazione della relativa convenzione con l’Associazione ARS.UNI.VCO pag. 157 11.3 Convenzione tra Università degli Studi del Piemonte Orientale e Vrije Universiteit Brussel (Liberà Università di Bruxelles) per la realizzazione del corso di master universitario di II livello in “Medicina dei Disastri” (European Master in Disaster Medicine) pag. 164 11.4 Convenzione tra l’Università degli Studi del Piemonte Orientale e il Comune di Cortemilia per l’utilizzazione delle strutture del Comune di Cortemilia (Cuneo) da parte degli studenti dell’Università degli Studi del Piemonte Orientale pag. 181 11.5 Rinnovo dell'accordo di cooperazione internazionale tra l'Università degli Studi del Piemonte Orientale "Amedeo Avogadro", Facoltà di Lettere e Filosofia, e l'Université de Savoie, UFR per la realizzazione di una laurea triennale bi-nazionale in discipline afferenti alla francesistica, all'italianistica e alla comparatistica pag. 187 11.6 Adesione all'accordo di cooperazione nel contesto di un Master comune europeo "MGE - European Master in Public Economics and Public Finance" realizzato tra l'Università di Rennes 1, l'Università di Fribourg e l'Università di Tampere, inerente al corso di Laurea Magistrale interlasse in Economia e Politiche Pubbliche, Ambiente e Cultura (classi LM-56 e LM-76) afferente alla Facoltà di Scienze Politiche pag. 192 12. Edilizia e Patrimonio 12.1 Atto integrativo al contratto di comodato tra l’Università degli Studi del Piemonte Orientale “ A. Avogadro” e l’Azienda Ospedaliero Universitaria Maggiore della Carità di Novara avente per oggetto parte dell’immobile Palazzo Bellini in Novara pag. 209 13. Accordi, Convenzioni e Contratti per la Ricerca Scientifica pag. 210 14. Forniture e Servizi 14.1 Autorizzazione esperimento gara per affidamento servizio di erogazione buoni pasto e individuazione fruitori servizio pag. 210 14.2 Servizio bar della Facoltà di Economia e della Facoltà di Scienze M.F.N pag. 217 15. Centri e Consorzi pag. 231 16. Servizio Prevenzione e Protezione 16.1 Convenzione tra l’Azienda Ospedaliero Universitaria “Maggiore della Carità” di Novara e l’Università degli Studi del Piemonte Orientale “Amedeo Avogadro” per il servizio di sorveglianza fisica da radiazioni ionizzanti biennio 2009-2010 pag. 231 16.2 Relazione al Consiglio di Amministrazione sulle attività del Servizio Prevenzione e Protezione pag. 240 17. Varie ed eventuali pag. 255

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1. Comunicazioni del Rettore-Presidente Il Presidente rivolge il saluto ai Consiglieri e apre la seduta informandoli di avere ricevuto una nota da parte del Presidente della provincia di Alessandria che riporta quanto segue: “Il sottoscritto Paolo Filippi, Presidente pro-tempore della Provincia di Alessandria, Visti i poteri conferiti, nell’impossibilità di partecipare personalmente delega in sua rappresentanza il Direttore del Dipartimento Economia Sviluppo, Gianni Mogni, a partecipare al Consiglio di Amministrazione dell’Università degli Studi del Piemonte Orientale “Amedeo Avogadro”, che avrà luogo il giorno 22 maggio 2009 alle ore 15.00, presso la sede dell’Università, Sala Consiglio,1 piano, Via Duomo 6 – Vercelli, conferendo allo stesso il potere e dichiarando fin d’ora rato e valido il suo operato”. Il Presidente invita i Consiglieri a esprimersi. Il Prof. Massimo CAVINO esprime alcune perplessità sulla delega conferita al Prof. Mogni, dal momento che il rappresentante della Provincia di Alessandria nominato in Consiglio di Amministrazione per il triennio accademico 2008-2011 è la Dott.ssa Rita Rossa. A suo giudizio la designazione del medesimo a partecipare alla sola riunione odierna con i medesimi poteri di un Consigliere di Amministrazione regolarmente nominato è irrituale. Il Prof. Jörg LUTHER ritiene che il Prof. Mogni possa prendere parte alla seduta come uditore senza diritto di voto e di parola. Il Consiglio è concorde nell’ammettere il Prof. Mogni come uditore. Il Presidente illustra ai Consiglieri le seguenti comunicazioni:

1. Notizie Crui/ Ministero. Il Presidente informa i Consiglieri che il disegno di legge di riforma del sistema universitario sarà rivisto dopo le elezioni. Per quanto riguarda i concorsi il Presidente informa i Consiglieri che per i concorsi già banditi le votazioni per la composizione delle commissioni dovrebbero avvenire dopo l’estate.

2. Nota MIUR del 6 maggio: decreto interministeriale 1 marzo 2007 – Criteri per l’omogenea distribuzione dei conti consuntivi delle Università – Conto consuntivo 2008. Il documento è stato trasmesso per posta elettronica nei giorni precedenti la riunione.

3. Nota MIUR 8 maggio 2009: proroga termine chiusura Off.F- a.a. 2009/2010. Il documento è stato trasmesso per posta elettronica nei giorni precedenti la riunione.

4. Avvocatura dello Stato: CT. 1926/09/CA - Cecchella Claudio c/Università degli Studi del Piemonte Orientale. Ricorso al TAR per il Piemonte.

5. Relazione finale Progetto FIXO. Il Presidente ricorda l’invio dei documenti tramite posta elettronica nei giorni precedenti la riunione e informa i Consiglieri dell’ottimo successo dell’iniziativa volta a favorire l’ingresso dei neolaureati dell’Ateneo nel mondo del lavoro.

6. Nota Miur del 1 aprile 2009: decreto interministeriale – ridefinizione indicatore di indebitamento delle Università.

7. Scuole di Specialità. Il Presidente informa i Consiglieri che la vicenda si è conclusa in maniera complessivamente positiva, attraverso la sottoscrizione della convenzione tra l’Ateneo e l’ Università di Torino.

8. Relazione sulla valutazione della didattica da parte degli studenti. Il documento è disponibile su richiesta.

9. Cinque per mille. Il Presidente informa il Senato che sul sito web è stato inserito un avviso con le indicazioni per la destinazione del cinque per mille all’Ateneo.

10. Cofinanziamento MIUR per nove posti da ricercatore. Il Presidente informa i Consiglieri che a seguito di quanto discusso in Senato Accademico il 4 maggio scorso e a seguito di una riunione dei Presidi, ai quali il Senato aveva dato mandato di risolvere alcune questioni pendenti, si è stabilito di bandire un posto da ricercatore per Facoltà. I due rimanenti sono stati assegnati alla Facoltà di Economia e alla Facoltà di Scienze MFN.

11. Questioni EDISU. Il Presidente informa i Consiglieri di aver designato nel Consiglio di Amministrazione Edisu la Prof.ssa Caterina Rinaudo, Presidente della Commissione Paritetica di Ateneo per la Didattica. La professoressa sostituisce il Prof. Umberto Dianzani.

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12. Il Presidente cede la parola al Prof. Emanuel per le comunicazioni riguardanti l’incubatore e i poli di innovazione. Il Prof. Cesare EMANUEL informa i Consiglieri che per quanto riguarda l’Incubatore si è in attesa della visita dell’ASL. Proseguono inoltre le attività sui poli di innovazione, ai quali invita l’Ateneo a partecipare, in quanto iniziative rivolte alla ricerca industriale.

13. Andamento immatricolazioni. Il Presidente informa i Consiglieri che le immatricolazioni a oggi sono 3.115 e che gli iscritti totali sono 10.367. Il numero di titoli rilasciati è di 1474.

14. Il Prof. Pier Luigi FOGLIO BONDA interviene per segnalare il costante ritardo nella trasmissione della documentazione al Consiglio di Amministrazione, che non permette un esame approfondito delle proposte di delibera da discutere. Il Dott. Fabrizio ARIOTI, Presidente del Collegio dei Revisori, condivide l’osservazione del professore e informa i Consiglieri che il Collegio si riserva di esprimere la propria valutazione su alcuni aspetti, a causa del ritardo nell’invio della documentazione. Il Presidente prende atto delle osservazioni e si impegna con il Direttore Amministrativo affinché la documentazione sia trasmessa dagli Uffici entro le scadenze previste dal regolamento di funzionamento del Consiglio di Amministrazione.

****************** 2. Approvazione verbale della seduta precedente 3/2009/2

Il Presidente sottopone all’approvazione il verbale della seduta precedente, domandando ai

Consiglieri di formulare eventuali osservazioni o richieste di correzione. Il verbale, viene approvato senza osservazioni, all’unanimità, dai presenti alla riunione del

giorno 20 Marzo 2009.

****************** 3. Ratifica Decreti Rettorali d’urgenza 3/2009/3.1

Il Presidente illustra il sottoriportato decreto d’urgenza.

Decreto Rettorale d’Urgenza Repertorio n. 13 -2009 Prot. n. 6426 del 19.03.2009 Tit. III cl. 6 Oggetto: Proroga dei termini di presentazione delle proposte di istituzione e/o rinnovo dei corsi di dottorato di ricerca XXV ciclo – Anno Accademico 2009/2010

IL RETTORE Vista la Legge 3 luglio 1998, n. 210, recante in rubrica “Norme per il reclutamento dei ricercatori e dei professori universitari di ruolo” ed in particolare l’art. 4; Visto il D.M. 30 aprile 1999, n. 224, con il quale è stato emanato il Regolamento nazionale in materia di Dottorato di ricerca;

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Visto il comma 5 dell’art. 6 del Regolamento di Ateneo in materia di Dottorato di Ricerca che prevede che “Le proposte di istituzione e/o rinnovo del dottorato di ricerca devono pervenire al Magnifico Rettore entro il 31 marzo di ogni anno”; Visto il D.R. n. 97 del 23.02.2009 di nomina dei componenti del nuovo Nucleo di Valutazione di Ateneo; Vista la nota prot. n. 6412 del 19.03.2009 con cui il Presidente del Nucleo di Valutazione di Ateneo, chiede una proroga al 30.04.2009 del termine di presentazione delle schede/proposta per l’istituzione e/o il rinnovo dei corsi di dottorato di ricerca per il XXV ciclo – a.a. 2009/10; Considerato che, come segnalato nella suddetta nota, il Nucleo di Valutazione di Ateneo sta ancora valutando la possibilità di una modifica delle schede suddette per il 2009/10; Considerato quindi che le schede summenzionate non sono ancora state rese disponibili per la compilazione; Ritenuto necessario, pertanto, prorogare il termine di presentazione delle proposte suddette al fine di permettere la compilazione delle stesse in tempi più ragionevoli; Rilevato, tuttavia, che le prossime sedute degli Organi Collegiali sono previste per il mese di maggio, e, quindi, oltre il termine del 31 marzo;

Visto lo Statuto di Ateneo e, in particolare, l’art. 15, che conferisce al Rettore, nelle ipotesi di necessità e indifferibile urgenza, il potere di sostituirsi temporaneamente agli organi accademici collegiali da lui presieduti; Valutata perciò l’urgenza e la necessità prorogare il termine di presentazione delle proposte per l’istituzione e/o il rinnovo dei corsi di dottorato di ricerca per il XXV ciclo – anno accademico 2009/10

DECRETA

1. Il termine di presentazione delle proposte per l’istituzione e/o il rinnovo dei corsi di dottorato di ricerca per il XXV ciclo- anno accademico 2009/10 è prorogato al 30 aprile 2009. 2. Il presente Decreto sarà sottoposto a ratifica del Senato Accademico e del Consiglio di Amministrazione nelle prossime sedute, rispettivamente fissate per il 4 e il 22 maggio 2009.

IL RETTORE Prof. Paolo GARBARINO

(F.to PAOLO GARBARINO)

Il Consiglio all’unanimità ratifica il suddetto decreto.

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3/2009/3.2

Il Presidente illustra il sotto riportato decreto d’urgenza.

Decreto Rettorale D’Urgenza Repertorio nr. 14 /2009 Protocollo nr. 6989 data 26.03.2009 Titolo V classe 10

Oggetto: Approvazione Accordo di partenariato tra l’Associazione Universitaria Alfa-Omega e l’Università degli Studi del Piemonte Orientale Amedeo Avogadro finalizzato alla presentazione del progetto “FORMA mentis Universitari in AZIONE Novaimpresa 2009-2010”. Bando per la presentazione dei progetti volti a promuovere la cultura d’impresa tra i giovani, emanato dal Dipartimento della Gioventù

IL RETTORE

PREMESSO che il Ministro della Gioventù, tramite il Fondo per le Politiche giovanili, intende realizzare programmi di azione rivolti a favorire la cultura d’impresa tra i giovani e l’orientamento verso il lavoro autonomo;

RILEVATO che l’art.2 del DM 29.10.2008 “Riparto delle risorse finanziarie del Fondo per le

politiche giovanili, per l’anno 2008”, elenca tra le azioni e i progetti di interesse nazionale la promozione di cultura d'impresa e lo sviluppo di nuova imprenditorialità giovanile, nell’ambito delle azioni denominate “Diritto al futuro”;

VISTO il bando per la presentazione di progetti volti a promuovere la cultura d’impresa tra i

giovani ai sensi dell’art.2 del DM 29.10.2008, menzionato; CONSIDERATO che ai proponenti è richiesta la soggettività giuridica di organismi privati

senza scopo di lucro, costituiti anche nella forma di associazioni, i cui componenti siano in prevalenza studenti universitari ed abbiano una pregressa esperienza in progetti rivolti ai giovani;

RILEVATO che ai sensi dell’art.6 del predetto bando è richiesto, come requisito di ammissibilità,

che il progetto sia corredato da un accordo di collaborazione e/o partenariato tra il proponente e Università Italiane, e/o loro Facoltà, con natura giuridica di Amministrazione Pubblica, ex art.1, comma 2, D.Lgs 30.03.2001, n.165;

DATO ATTO che i termini per la presentazione del progetto scadono il 30 marzo p.v.; VISTA la richiesta di partenariato, finalizzata alla presentazione del progetto “FORMA

mentis Universitari in AZIONE Novaimpresa 2009-2010”, al Bando per la presentazione dei progetti volti a promuovere la cultura d’impresa tra i giovani, emanato dal Dipartimento della Gioventù - proveniente dall’Associazione universitaria Alfa-Omega, annotata al n.6431 del 20.03.2009;

DATO ATTO che nell’ambito della richiesta di partenariato l’Associazione universitaria ha anche

l’utilizzo del logo dell’Università sul materiale pubblicitario che verrà prodotto;

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RILEVATO che le tempistiche per consentire all’Associazione studentesca la partecipazione al

Bando predetto, non sono conciliabili con le scadenze ordinarie di convocazione degli Organi Accademici;

CONSIDERATO che è interesse dell’Università sostenere le iniziative rivolte ad agevolare

l'accesso al lavoro delle giovani generazioni; VISTO lo Statuto dell’Università degli Studi del Piemonte Orientale “Amedeo Avogadro”, in

particolare l’art.15, comma1, lettera h); VISTO il Regolamento di Ateneo per l’Amministrazione, la Finanza e la Contabilità; VALUTATO ogni opportuno elemento;

DECRETA

1. di approvare l’Accordo di partenariato tra l’Università degli Studi del Piemonte Orientale Amedeo Avogadro e l’Associazione universitaria Alfa-Omega, di cui al testo sotto riportato:

Accordo di Partenariato

finalizzato alla realizzazione di programmi di azione rivolti a favorire la cultura d’impresa tra i

giovani e l’orientamento verso il lavoro autonomo

Tra

L’Università degli Studi del Piemonte Orientale “Amedeo Avogadro”, con sede in Vercelli, via

Duomo n.6, C.F. 94021400026, rappresentata dal Rettore pro-tempore, Prof. Paolo Garbarino,

domiciliato per la carica presso la sede dell’Ente

E

L’Associazione Universitaria Alfa-Omega, con sede in Alessandria, via Righi n.23, C.F.

96037230065, rappresentata dal legale rappresentante, Sig. Alessio Giacomini, domiciliato per la

carica presso la sede dell’Associazione.

Premesso

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- che il Ministro della Gioventù, tramite il Fondo per le Politiche giovanili, intende realizzare

programmi di azione rivolti a favorire la cultura d’impresa tra i giovani e l’orientamento

verso il lavoro autonomo;

- che l’art.2 del DM 29.10.2008 “Riparto delle risorse finanziarie del Fondo per le politiche

giovanili, per l’anno 2008” elenca, tra le azioni e i progetti di interesse nazionale, la

promozione di cultura d'impresa e lo sviluppo di nuova imprenditorialità giovanile,

nell’ambito delle azioni denominate “Diritto al futuro”;

- che il Dipartimento della Gioventù ha emesso un bando per la presentazione di progetti volti

a promuovere la cultura d’impresa tra i giovani ai sensi dell’art.2 del DM 29.10.2008;

- che ai proponenti è richiesta la soggettività giuridica di organismi privati senza scopo di

lucro, costituiti anche nella forma di associazioni, i cui componenti siano in prevalenza

studenti universitari ed abbiano una pregressa esperienza in progetti rivolti ai giovani;

- che è richiesto (requisito di ammissibilità art.6 del bando) un accordo di collaborazione e/o

partenariato tra soggetto proponente e Università Italiane, e/o loro Facoltà, con natura

giuridica di Amministrazione Pubblica, ex art.1, comma 2, D.Lgs 30.03.2001, n.165, da

allegare al progetto;

- che i termini per la presentazione del progetto scadono il 30 marzo p.v.;

- che è interesse dell’Università sostenere le iniziative rivolte ad agevolare l'accesso al lavoro

delle giovani generazioni, e in particolare dei giovani studenti universitari di età compresa

tra i 18 e i 30 anni;

- che, con lettera annotata al protocollo n.6431 del 20.03.2009, l’Associazione universitaria

Alfa-Omega ha formalizzato all’Università degli Studi del Piemonte Orientale Amedeo

Avogadro, la richiesta di partenariato, finalizzata alla realizzazione del progetto “FORMA

mentis Universitari in AZIONE Novaimpresa 2009-2010”, di cui al Bando per la

presentazione dei progetti volti a promuovere la cultura d’impresa tra i giovani, emanato dal

Dipartimento della Gioventù;

- che con D.R.U. Rep.nr. – 2009, prot.nr. del è stato approvato il testo del

presente accordo.

Tutto ciò premesso e considerato, si conviene e si stipula quanto segue

Art.1 (oggetto dell’accordo)

L’Università degli Studi del Piemonte Orientale Amedeo Avogadro, nel prosieguo definita

“Università”, e l’Associazione universitaria Alfa-Omega, nel prosieguo definita

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“Associazione”, sottoscrivono un Accordo di partenariato finalizzato alla realizzazione del

progetto “FORMA mentis Universitari in AZIONE Novaimpresa 2009-2010”.

Art.2 (definizione degli adempimenti dei sottoscrittori)

L’Università mette a disposizione l’utilizzo delle proprie strutture per i seminari divulgativi,

in particolare l’Aula Magna della Facoltà di Scienze M.F.N e, in alternativa (ovvero qualora

la prima dovesse risultare già utilizzata nei periodi di interesse) la Sala Lauree di Palazzo

Borsalino, presso la Facoltà di Scienze Politiche.

L’Università contribuisce alla realizzazione del progetto mediante la partecipazione di

propri docenti universitari all’attività di Formazione per orientamento alla cultura d’impresa

e per lo sviluppo di giovani imprenditori, articolata in Unità formative di base, trasversali e

tecnico-specialistiche ed organizzate in moduli. Le attività previste nel corso offriranno

contenuti didattici innovativi e rispondenti al progetto, ovvero in grado di formare quadri

intermedi in grado di interagire nel proprio territorio, interpretando le esigenze sociali e di

sviluppo provenienti dal medesimo. Ai docenti che parteciperanno, in qualità di relatori ai

seminari, di volta in volta programmati, verranno rimborsate le spese di vitto e trasporto

effettivamente documentate. Detto rimborso sarà a cura dell’Associazione.

L’Università concede, inoltre, l’autorizzazione all’utilizzo del logo dell’Ateneo sul materiale

pubblicitario inerente l’iniziativa.

L’Associazione si impegna ad utilizzare i locali e le strutture universitarie con la diligenza

del buon padre di famiglia, a curare l’organizzazione dei seminari di formazione, fornendo

al personale docente attività di supporto. L’associazione sarà, altresì, responsabile dei

contenuti relativi al materiale e/o alla documentazione di approfondimento inerente il

progetto, che verrà pubblicata sul portale, in corso di realizzazione.

Art.3 (durata dell’accordo)

Le parti danno atto che il presente accordo avrà validità di 24 mesi, decorrenti dalla data di

sottoscrizione del medesimo, con possibilità di proroga espressa qualora il progetto non

giunga a compimento durante il periodo di vigenza del presente atto, per cause non

imputabili ai sottoscrittori.

Art.4 (disposizioni finali)

Le parti danno atto che dal presente Accordo non derivano oneri di tipo economico a carico

del bilancio di Ateneo.

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In considerazione che detto progetto sarà strutturato in quattro Macro fasi, le parti

procederanno ad una verifica trimestrale di fattibilità del progetto stesso. Detto monitoraggio

sarà realizzato in base a quanto previsto dal formulario predisposto dal Dipartimento della

Gioventù, che costituisce parte integrante del bando.

Università degli Studi del Piemonte Orientale Associazione Universitaria Alfa-Omega

Amedeo Avogadro

Il Rettore Il Presidente

(Prof. Paolo Garbarino) (Alessio Giacomini)

2. di concedere l’utilizzo dei locali e delle strutture universitarie in Alessandria, della Facoltà di Scienze MFN e Scienze Politiche, a seguito di specifiche richieste formalizzate all’uopo dall’Associazione;

3. di autorizzare la partecipazione dei docenti universitari interessati ai cicli seminariali previsti

dal progetto “FORMA mentis Universitari in AZIONE Novaimpresa 2009-2010”, ai quali verrà riconosciuto, da parte dell’Associazione universitaria Alfa-Omega, il rimborso delle spese di vitto e di trasporto effettivamente documentate;

4. di autorizzare l’apposizione del logo dell’Ateneo sul materiale promozionale; 5. il presente provvedimento verrà sottoposto a ratifica degli Organi Accademici, nella prima

seduta utile.

Il Rettore (Prof. Paolo GARBARINO)

Il Consiglio all’unanimità ratifica il suddetto decreto.

****************** 3/2008/3.3

Il Presidente illustra il sotto riportato decreto d’urgenza.

Decreto Rettorale d’Urgenza Repertorio n. 15/2009 Prot. n. 7385 del 01.04.2009 Tit. VIII cl. 3 Oggetto:

1. Storno tra capitoli di spesa nell’ambito del progetto “Formazione e Innovazione per l’Occupazione”;

2. Storno tra capitoli di spesa per contratti di collaborazione coordinata e continuativa per le attività di job placement;

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3. Storno tra capitoli di spesa per il trasferimento alla Facoltà di Lettere di fondi per l’assistenza a studenti diversamente abili;

4. Istituzione di un nuovo capitolo di bilancio

IL RETTORE Visto il Bilancio di Previsione per l’Anno Finanziario 2009 approvato con delibera

1/2009/4.2 del Consiglio di Amministrazione del 16/01/2009; Visto il Protocollo d’intesa stipulato con il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali in

data 14/05/2008, con cui l’Università aderisce formalmente al programma “Formazione e Innovazione per l’Occupazione”;

Visto il Protocollo operativo stipulato con Italia Lavoro S.p.A. in data 09/07/2008 per la

progettazione in dettaglio del programma “Formazione e Innovazione per l’Occupazione”;

Preso atto che l’Università del Piemonte Orientale in base al programma di cui sopra è

destinataria di quote di contributo per l’importo complessivo pari ad € 82.000,00 erogati da Italia Lavoro S.p.a. per conto del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali destinato a spese per contratti di collaborazione coordinata e continuativa e a spese di gestione;

Preso atto che rispetto alle previsioni iniziale di spesa è sorta l’esigenza di utilizzare una parte

del contributo per l’acquisto di beni mobili per esposizioni e che pertanto si rende necessario lo storno dal Tit. 03 Cap. 01 Cap. 004 “Acquisto stampati e altro materiale di consumo” al Tit. 05 Cap. 02 Cap. 010 “Altri beni materiali” per l’importo di € 2.199,60;

Considerata l’urgenza di provvedere alla variazione delle previsioni di bilancio per la necessità di

concludere entro il mese corrente le attività previste dal progetto; Preso atto che con il bilancio di previsione 2009 sono stati stanziati € 41.750,00 per

l’attivazione di n.3 Borse di Studio a favore di studenti finalizzate alla creazione di servizi per le attività di Job Placement, nell’ambito del proseguo del programma “FixO”;

Considerato che per le predette attività si ritiene opportuno di rinnovare gli attuali contratti di

collaborazione coordinata e continuativa in scadenza il 31 Marzo 2009 e che pertanto si rende necessaria la seguente variazione al bilancio di previsione:

MINORI SPESE:

• Tit. 2 Cat. 03 Cap. 005 “Borse di studio per laureati e studenti”: € 41.750,00; Totale maggiori entrate: € 41.750,00. MAGGIORI SPESE:

• Tit. 01 Cat. 03 Cap. 005 “Collaborazioni coordinate e continuative e Collaborazioni coordinate a progetto - lordo”: € 33.620,55;

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• Tit. 01 Cat. 03 Cap. 008 “Collaborazioni coordinate e continuative (Co.co.co.) e Collaborazioni coordinate a progetto (Co.co.pro.) contributi carico Ente”: € 5.271,70;

• Tit. 01 Cat. 03 Cap. 011 “Collaborazioni coordinate e continuative (Co.co.co.) e Collaborazioni coordinate a progetto (Co.co.pro.) carico Ente - IRAP”: € 2.857,75;

Totale maggiori spese: € 41.750,00. Considerata l’urgenza di provvedere alla variazione delle previsioni di bilancio per la necessità di

rinnovare i predetti contratti entro il mese corrente; Preso atto che una parte dei fondi stanziati per i servizi di assistenza a favore degli studenti

diversamente abili dovrà essere trasferita alla Facoltà di Lettere e Filosofia, per la gestione diretta di tali servizi da parte del Centro di Gestione Autonoma.

Considerato che pertanto si rende necessario lo storno tra capitoli di spesa dal Tit. 02 Cat. 03 Cat.

012 “Spese per l’assistenza a portatori di handicap” al Tit. 07 Cap. 01 Cat. 005 “Altri trasferimenti correnti” per l’importo di € 1.800,00;

Considerata l’urgenza di provvedere alla variazione delle previsioni di bilancio per la necessità di

attivare tali servizi; Visto il Regolamento di Ateneo per l’Amministrazione, la Finanza e la Contabilità; Visto lo Statuto dell’Università degli Studi del Piemonte Orientale “Amedeo Avogadro”;

Visto lo schema di bilancio approvato con delibera 1/2009/4.2 del Consiglio di

Amministrazione del 16/01/2009; Visto il D.M. 18/02/2005 del Ministero dell’Economia e delle Finanze in attuazione del

Codice SIOPE per le Università; Considerata la necessità di suddividere le entrate dal Ministero dell’Università e della Ricerca

relative al Fondo di Finanziamento Ordinario tra le entrate consolidate e le entrate una tantum;

Considerato che pertanto si ritiene opportuno istituire il seguente capitoli di entrata:

• Tit. 03 Cat. 01 Cap. 009 “Fondo di Finanziamento Ordinario – Assegnazioni Una Tantum”

DECRETA

1. Di autorizzare la seguente variazione al bilancio di previsione 2009, dimostrata nella seguente tabella riepilogativa:

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STORNO DI BILANCIO 

Capitoli di bilancio Previsioni in corso

Variazioni in aumento

Variazioni in diminuzione

Previsioni definitive

Tit. 01 Cat. 03 Cap. 005 "Collaborazioni 

coordinate e continuative e Collaborazioni 

coordinate a progetto ‐ lordo" 

€ 17.292,37 € 33.620,55 € ‐  € 50.912,92

Tit. 01 Cat. 03 Cap. 008 "Collaborazioni 

coordinate e continuative (Co.co.co.) e 

Collaborazioni coordinate a progetto (Co.co.pro.) contributi carico Ente" 

€ 2.711,44 € 5.271,70 € ‐  € 7.983,14

Tit. 01 Cat. 03 Cap. 011 "Collaborazioni 

coordinate e continuative (Co.co.co.) e 

Collaborazioni coordinate a progetto (Co.co.pro.) carico Ente ‐ IRAP" 

€ 1.469,85 € 2.857,75 € ‐  € 4.327,60

Tit. 02 Cat. 03 Cap. 005 "Borse di studio per laureati e studenti" 

€ 124.934,87 € ‐  € 21.750,00  € 103.184,87

Tit. 02 Cat. 03 Cap. 007 "Altre borse di studio"  € 460.200,00 € ‐  € 20.000,00  € 440.200,00

Tit. 03 Cap. 01 Cap. 004 “Acquisto stampati e altro materiale di 

consumo” € 64.500,00 € ‐  € 2.199,60  € 62.300,40

Tit. 05 Cap. 02 Cap. 010 “Altri beni materiali”  € 1.000,00 € 2.199,60 € ‐  € 3.199,60

Tit. 02 Cat. 03 Cap. 012 "Spese per l'assistenza a portatori di handicap" 

€ 89.403,00 € ‐  € 1.800,00  € 87.603,00

Tit. 07 Cat. 01 Cap. 005 "Altri trasferimenti 

correnti" € 79.225,93

 € 1.800,00 

 

€ ‐  € 81.025,93

Totale Storno tra Spese € 840.737,46 € 45.749,60 € 45.749,60 € 840.737,46 2. Di istituire sul bilancio di previsione per l’esercizio 2009 il seguente nuovo capitolo:

• Tit. 03 Cat. 01 Cap. 009 “Fondo di Finanziamento Ordinario – Assegnazioni Una Tantum”

16

Vercelli, 24 Marzo 2009

IL RETTORE (Prof. Paolo Garbarino)

Il Consiglio all’unanimità ratifica il suddetto decreto.

****************** 3/2009/3.4

Il Presidente illustra il sotto riportato decreto d’urgenza. Il Dott. Fabrizio ARIOTI domanda quale sia l’onere sostenuto dall’Ateneo. Il Presidente precisa che l’onere non è ancora quantificato. Si è in attesa di ricevere la

parcella dello Studio legale. Decreto Rettorale di Urgenza Repertorio n. 18/2009 Prot. n. 7848 del 08/04/2009 Tit. IV cl. 1

IL RETTORE

VISTO il Decreto del Ministero dell’Istruzione, dell’Universita’ e della Ricerca del 31/03/2009 di assegnazione contratti per le scuole di specializzazione mediche per l’a.a. 2008/2009;

CONSIDERATO che l’Università del Piemonte Orientale ha visto le seguenti scuole federate con

l’Università di Torino, considerando quest’ultima quale capofila: 1) Anatomia Patologica; 2) Chirurgia Maxillo-facciale; 3) Dermatologia e Venerologia; 4) Neurologia; 5) Otorinolaringoiatria; 6) Patologia Clinica; 7) Radioterapia; 8) Urologia.

RITENUTO che l’Università del Piemonte Orientale viene di fatto a perdere per le scuole

medesime la sede amministrativa, ricavandone una perdita in termini di specializzandi da formare;

VISTO l’art. 133 comma 2 del Regolamento di Ateneo per l’Amministrazione, la

Finanza e la Contabilità, a norma del quale l’Università può, sulla base di motivata delibera dell’organo competente, decidere di non avvalersi del patrocinio dell’Avvocatura dello Stato, conferendo specifico mandato ad avvocati del libero Foro;

RITENUTO che la complessità della questione e la circostanza che trattasi di contenzioso

avverso altra pubblica amministrazione rendono opportuno conferire mandato

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ad un Avvocato del libero Foro in possesso di adeguata specializzazione in materia di legislazione universitaria e sanitaria;

RITENUTO che l’Avv. Riccardo Ludogoroff, ha la specifica professionalità richiesta per

l’espletamento del mandato; CONSIDERATO che l’avv. Riccardo Ludogoroff, con Studio Legale a Torino, in Via

Montevecchio 50, ha manifestato la propria disponibilità ad accettare l’incarico;

CONSIDERATA l’urgenza di intraprendere nel più breve tempo possibile le azioni legali

necessarie alla tutela degli interessi dell’Ateneo; CONSIDERATO che il presente provvedimento sarà sottoposto alla ratifica del CdA del

22.05.2009;

VISTA la Legge 09.05.1989 n. 168;

VISTO lo Statuto dell’Università degli Studi del Piemonte Orientale “Amedeo Avogadro”;

VISTO il Regolamento di Ateneo per l’Amministrazione, la Finanza e la Contabilità;

VALUTATO ogni opportuno elemento;

DECRETA

1. Di nominare quale difensore di fiducia l’Avv. Riccardo Ludogoroff, con Studio legale a Torino,

in Via Montevecchio 50, con ogni più ampia facoltà di legge. 2. Il presente decreto sarà sottoposto alla ratifica del Consiglio di Amministrazione nella prossima adunanza. Vercelli, 08.04.2009

IL RETTORE (Prof. Paolo GARBARINO)

Il Consiglio all’unanimità ratifica il suddetto decreto.

******************

18

3/2009/3.5

Il Presidente illustra il sotto riportato decreto d’urgenza. Decreto Rettorale di Urgenza Repertorio nr. 28 del 2009 Prot. n. 8479 del 20.04.2009 Tit. III cl. 11 Oggetto: approvazione stipula Associazione Temporanea di Scopo per l’attuazione del progetto “Polo di Innovazione Biotecnologie e Biomedicale”

IL RETTORE PREMESSO che, nell’ambito del Programma Operativo Regionale “Competitività

regionale e occupazione” FESR 2007/2013 la Regione Piemonte ha pubblicato il “Bando per la costituzione, l’ampliamento ed il funzionamento di Poli di Innovazione”;

CONSIDERATO che i Poli di innovazione sono raggruppamenti di imprese indipendenti e

organismi di ricerca attivi in un particolare settore o ambito territoriale tra i cui obiettivi vi è contribuire al trasferimento di tecnologie, alla messa in rete e alla diffusione delle informazioni tra le imprese che ne fanno parte;

CONSIDERATO che il Bioindustry Park ha presentato, in qualità di capofila gestore del Polo,

il progetto “Polo di Innovazione Biotecnologie e Biomedicale”; CONSIDERATO l’Università ha partecipato alla presentazione del progetto in qualità di

soggetto aggregato al Polo con altri 56 soggetti aggregati tra imprese e organismi di ricerca;

CONSIDERATO che la Regione Piemonte ha selezionato il suddetto progetto tra gli ammessi

alla seconda fase di valutazione; CONSIDERATO che per la presentazione della proposta definitiva (fase II), è necessaria la

stipula di un’Associazione Temporanea di Scopo tra i partecipanti; CONSIDERATO che le Parti intendono, con la stipula dell’ATS, conferire al Bioindustry Park

del Canavese S.p.A. mandato collettivo speciale con rappresentanza, designandolo quale soggetto gestore del Polo;

CONSIDERATA l’urgenza di approvare la sottoscrizione dell’Associazione Temporanea di

Scopo denominata “Polo di Innovazione Biotecnologie e Biomedicale” entro la scadenza, fissata dal gestore del Polo, del 4 maggio 2009;

VISTA l'impossibilità di procedere in tempo utile all'approvazione dell'accordo da

parte dei competenti Organi accademici; VISTA la legge n. 168 del 9/5/89;

19

VISTO lo Statuto dell’Università degli Studi del Piemonte Orientale “Amedeo

Avogadro” emanato con D.R. Rep. n. 319 del 22/7/2008 e, in particolare, l’art. 15, che conferisce al Rettore, nelle ipotesi di necessità e indifferibile urgenza, il potere di sostituirsi temporaneamente agli organi accademici collegiali da lui presieduti;

DECRETA

1) di approvare l'allegata bozza di Associazione Temporanea di Scopo denominata “Polo di Innovazione Biotecnologie e Biomedicale”. Il testo si intende approvato anche in presenza di modifiche non sostanziali che dovessero essere concordate tra le parti prima della sottoscrizione;

2) di delegare il Prof. Claudio Santoro, professore ordinario afferente al Dipartimento di

Scienze Mediche, alla sottoscrizione dell’ATS; 3) il presente Decreto sarà sottoposto a ratifica nella prossima seduta dei competenti Organi

accademici.

Il Rettore Prof. Paolo Garbarino

Visto: il Responsabile dell’Ufficio Visto: il Direttore Amministrativo

CONTRATTO DI ASSOCIAZIONE TEMPORANEA DI SCOPO> «POLO DI INNOVAZIONE BIOTECNOLOGIE E BIOMEDICALE»

Tra: <--Società BIOINDUSTRY PARK DEL CANAVESE S.p.A., con sede in Colleretto Giacosa (TO), Via Ribes n. 5, capitale sociale Euro CAPITALE SOTTOSCRITTO CIFRE-CP, versato, iscritta nel Registro delle Imprese di Torino, titolare di codice fiscale n. 06608260011, di nazionalità italiana, rappresentata dal Presidente del Consiglio di Amministrazione signor--> <........., nato a ................... (..) il ...................., >domiciliato per la carica presso la sede sociale, con tutti i poteri per quanto infra qui di seguito più brevemente indicata come "mandataria"; qui di seguito più brevemente indicate come "mandanti"; PREMESSO – che le parti sottoscritte intendono dare attuazione al progetto «Polo di Innovazione Biotecnologie e Biomedicale - Piemonte Biosciences» (di seguito anche denominato «progetto»), di cui alla deliberazione della Giunta Regionale della Regione Piemonte n. 12-9282 del 28 luglio 2008 ed al successivo Bando approvato con determinazione dirigenziale n. 230 del 17 settembre 2008 del Responsabile della Direzione regionale Attività produttive;

20

– che, per dare attuazione al progetto, le parti intendono costituire un Polo di innovazione nel campo delle biotecnologie e biomedicale e, a tal fine, si sono impegnate a raggrupparsi in associazione temporanea di scopo, ai sensi dell'art. 6, c. 3 del bando sopra citato; – che per l'attuazione del progetto è prevista l'ammissione all'erogazione di contributi regionali a sostegno delle attività svolte dal Polo; che il progetto richiederà peraltro ulteriori finanziamenti e che pertanto è interesse delle parti concorrere al sostegno finanziario delle attività del Polo; – che le parti intendono, con il presente contratto, disciplinare i reciproci rapporti all'interno dell'associazione, nonché conferire alla Bioindustry Park del Canavese S.p.a. mandato collettivo speciale con rappresentanza, designandola quale soggetto capofila e gestore del Polo; TUTTO CIO' PREMESSO Le parti comparenti CONVENGONO di riunirsi in associazione temporanea di scopo finalizzata allo svolgimento delle attività di cui al progetto denominato «Polo di Innovazione Biotecnologie e Biomedicale» mediante la costituzione di un Polo di innovazione nel campo delle biotecnologie e biomedicale. A tale scopo, le mandanti conferiscono mandato collettivo speciale con rappresentanza, gratuito e irrevocabile, con obbligo di rendiconto, alla società BIOINDUSTRY PARK DEL CANAVESE S.p.A., e per essa al suo rappresentante legale pro tempore. La mandataria è pertanto autorizzata a stipulare, con ogni più ampio potere e con promessa di rato e valido, tutti gli atti, sia prodromici che consequenziali, necessari all'attuazione del progetto. Il funzionamento dell'associazione è disciplinato da quanto disposto dai successivi articoli, nonché dagli ulteriori accordi organizzativi che potranno essere stipulati fra le parti. 1. Ambito territoriale di riferimento. Il Polo di innovazione ha il suo territorio di riferimento nel Canavese e del Vercellese e sede operativa presso il Parco Scientifico Bioindustriale gestito dalla mandataria in Colleretto Giacosa (TO). I servizi offerti dal Polo sono rivolti alle mandanti e ad altre imprese, enti ed organismi di ricerca presenti nella Regione Piemonte indipendentemente dalla loro localizzazione nel territorio. I servizi potranno essere altresì rivolti ad imprese ed organismi di ricerca localizzati fuori dal territorio regionale. 2. Attività della mandataria. La mandataria svolgerà le funzioni di gestore del Polo di innovazione in totale autonomia operativa, gestionale e fiscale, assumendo la diretta responsabilità della gestione delle infrastrutture e dell'organizzazione di tutte le attività inerenti al funzionamento del Polo stesso. La mandataria sarà pertanto unica ed esclusiva beneficiaria dei fondi regionali, di qualunque tipologia, erogati a sostegno del Progetto. La mandataria si impegna a svolgere, presso i competenti Enti regionali, tutte le attività e pratiche occorrenti per l'erogazione dei contributi, nonché a curare tutte le attività amministrative ad esse correlate. In particolare la mandataria assume: – la responsabilità dell'esecuzione delle attività indicate nel progetto sia volte alla gestione delle relative infrastrutture, sia volte all'organizzazione ed alla promozione delle attività a favore delle imprese, enti ed organismi di ricerca mandanti, nonché la sottoscrizione di tutti gli atti necessari a tal fine; – il coordinamento e la sorveglianza sull'attività svolte dalle imprese, enti ed organismi di ricerca mandanti, ove prevista per l'attuazione del progetto; – la responsabilità, nei confronti degli Enti erogatori, del coordinamento, progettazione e organizzazione delle attività connesse al progetto; – la responsabilità della rendicontazione delle attività finanziate svolte fino alla data di scadenza del progetto conformemente alle norme stabilite dalla Regione Piemonte;

21

– la gestione dei rapporti finanziari con gli Enti concedenti, provvedendo ad incassare le somme dovute sia in acconto che a saldo, indicando gli istituti di credito prescelti. È tassativamente escluso il compimento delle attività sopra elencate da parte delle mandanti. 3. Attività delle mandanti. Le mandanti potranno usufruire delle infrastrutture gestite e delle attività organizzate dalla mandataria a prezzo di costo secondo le previsioni del progetto presentato. Le infrastrutture e le attività potranno altresì essere messe a disposizione di imprese, enti ed organismi di ricerca non partecipanti all'associazione, ai prezzi correnti di mercato. Le mandanti potranno altresì usufruire della collaborazione della mandataria per l'accesso ai servizi messi a loro disposizione da terzi appositamente individuati dalla Regione Piemonte ai fini dell'attuazione del progetto. Le mandanti sono tenute a collaborare alle attività per la realizzazione del progetto, in conformità al contenuto del medesimo nonché alle deliberazioni assunte ai sensi dell'articolo che segue, ed in particolare a favorire l'integrazione tra le rispettive competenze, lo scambio di conoscenze e l'eventuale uso in comune di installazioni. Le mandanti si impegnano a contribuire finanziariamente, unitamente alla mandataria, all'attuazione del progetto con le modalità e nella misura indicate al successivo articolo 6. La mandataria e le mandanti danno atto che nessuna di esse, singolarmente o attraverso il proprio gruppo di appartenenza, esercita il proprio controllo sulla associazione costituita con il presente contratto. 4. Organi di gestione e di coordinamento. Ferme restando le mansioni della mandataria quale gestore del Polo, le imprese, enti ed organismi di ricerca partecipanti all'associazione si impegnano a definire congiuntamente le strategie di investimento e sviluppo del Polo stesso, ai sensi dell'art. 3, c. 4 del bando citato nelle premesse, con deliberazione assunta a maggioranza semplice e vincolante per tutte le imprese, enti ed organismi di ricerca partecipanti. Le imprese, enti ed organismi di ricerca partecipanti all'associazione deliberano, con le medesime modalità di cui al comma precedente e con cadenza annuale, sullo stato di attuazione del progetto e sul relativo rendiconto finanziario predisposto dalla mandataria. Qualora ritenuto necessario, le imprese, enti ed organismi di ricerca associati potranno nominare altri organi, sia con struttura assembleare, sia con composizione ristretta, purché adeguatamente rappresentativi delle imprese medesime. Qualora inoltre ritenuto necessario le imprese, enti ed organismi di ricerca associati potranno altresì costituire un organismo esterno con competenza in materie di consulenza scientifica. Detti organi collaboreranno, con funzioni esclusivamente consultive, con la mandataria e, in particolare, con il soggetto che questa indicherà come coordinatore dell'attuazione del progetto. La partecipazione dei rappresentanti delle imprese e/o di altri enti agli organi consultivi del Polo è completamente gratuita tranne che per, se necessario, l'organismo esterno con competenza in materie di consulenza scientifica. 5. Coordinatore dell'attuazione del progetto. II coordinatore dell'attuazione del progetto è nominato dalla mandataria all'interno del proprio personale amministrativo ed è incaricato di curare l'effettivo svolgimento di tutte le attività sopra indicate, nonché, in particolare, la tenuta della contabilità del progetto. Il coordinatore dovrà, in particolare: – predisporre le relazioni finanziarie da presentare annualmente agli Enti erogatori e alle imprese associate, utilizzando per la redazione delle medesime le voci comprese nel preventivo approvato dagli Enti stessi; – predisporre la documentazione richiesta dagli Enti erogatori e di controllo, nonché le opportune giustificazioni contabili, per ogni singola voce di spesa; – curare gli adempimenti fiscali derivanti dalla gestione finanziaria delle attività del Polo;

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– predisporre tutti gli atti e svolgere tutte le attività amministrative necessarie all'organizzazione ed all'attuazione del progetto. 6. Controllo e ripartizione delle spese. La mandataria è tenuta al rispetto delle procedure stabilite dagli Enti erogatori per quanto riguarda le spese da sostenersi nell'ambito del progetto ed il successivo controllo sulle medesime. Le imprese, enti ed organismi di ricerca partecipanti danno atto che i contributi regionali erogandi per le attività del Polo copriranno solamente una parte del fabbisogno finanziario del medesimo. Le imprese, enti ed organismi di ricerca partecipanti si impegnano pertanto a concorrere al sostegno finanziario di dette attività, secondo la tabella allegata al presente contratto sub “A”, ben conosciuta ed integralmente accettata dalle medesime.. L'onere finanziario sarà ripartito tra la mandataria e le mandanti in relazione al loro capitale sociale / fatturato / numero dipendenti / tipologia attività / altro termine di riferimento secondo la tabella che si allega al presente atto sub. "A".” I relativi importi dovranno essere versati alla mandataria in uguale importo annuale, secondo quanto indicato nel piano finanziario di cui al comma che precede. Qualora altre imprese, enti ed organismi di ricerca aderissero all'associazione, la mandataria procederà a determinare la quota del fabbisogno finanziario a loro carico ed a ridurre proporzionalmente la quota a carico delle imprese già associate. Le spese inerenti alle attività amministrative connesse all'attuazione del progetto saranno a carico della mandataria. 7. Riduzione del finanziamento. Il finanziamento del progetto potrà essere ridotto o revocato a seguito del parziale o mancato raggiungimento degli obiettivi o per le altre cause previste dall'art. 18 del bando. Le imprese, enti ed organismi di ricerca mandanti prendono atto che gli Enti erogatori svolgeranno un monitoraggio costante sull'attività del gestore del Polo e sul grado di fruizione dei servizi da parte delle mandanti stesse. Qualora la riduzione o la revoca del finanziamento fosse direttamente imputabile o comunque riconducibile a fatto di un'impresa mandante, la mandataria si riserva di ripetere dalla medesima l'importo corrispondente alla riduzione del finanziamento. 8. Riservatezza. Tutta la documentazione e le informazioni di carattere tecnico e metodologico scambiate tra le imprese associate dovranno essere considerate di carattere confidenziale. Esse non potranno essere utilizzate per scopi diversi da quelli per i quali sono state fornite, senza una preventiva autorizzazione scritta dal soggetto che le ha fornite. Ciascuno dei soggetti avrà cura di applicare le opportune misure per mantenere circoscritte le informazioni e le documentazioni ottenute. 9. Efficacia e durata. Il presente contratto avrà efficacia dalla data di comunicazione, da parte della Regione, dell'approvazione del progetto e, quindi, dal 4 aprile 2009, fino al termine del periodo entro cui dovranno essere realizzate le attività previste nel progetto stesso. Al termine di detto periodo la mandataria presenterà agli Enti erogatori un rendiconto finale ai fini della verifica amministrativa contabile e del saldo finale del finanziamento e provvederà alla liquidazione dei rapporti attivi e passivi ancora pendenti con le imprese mandanti, ivi compresa la restituzione dell'eventuale residuo degli importi versati dalle medesime. La mandataria garantisce che nei cinque anni successivi alla completa realizzazione degli investimenti, questi non subiranno modifiche sostanziali: – che ne alterino la natura o le modalità di esecuzione, o che procurino un vantaggio indebito ad un'impresa o un ente pubblico; – risultanti da un cambiamento nella natura della proprietà delle infrastrutture o dalla cessazione delle attività del Polo.

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10. Partecipazione di altri soggetti e recesso La presente associazione è aperta all'adesione di altre i le imprese, enti ed organismi di ricerca, che assumeranno la qualifica di mandanti, con l’invio di una richiesta scritta alla mandataria. La valutazione e l'accoglimento delle domande di adesione competono esclusivamente al gestore del Polo, sentiti i competenti enti regionali e rispettate le eventuali regolamentazioni da essi decise. Le imprese, enti ed organismi di ricerca di nuova ammissione dovranno conferire apposita procura speciale con rappresentanza al BIOINDUSTRY PARK DEL CANAVESE S.p.A., per gli scopi che ne occupano.

Le imprese, enti ed organismi di ricerca associate potranno recedere dall'associazione con comunicazione da far pervenire, a mezzo lettera raccomandata a.r. con preavviso non inferiore a 30 giorni prima della data di efficacia del recesso. La dichiarazione di recesso dovrà essere adeguatamente motivata. Qualora l’impresa, enti o organismo di ricerca recedente abbia ottenuto finanziamenti nell’ambito del polo citato nelle premesse o tramite l’attività della mandataria quale gestore del polo stesso, o qualora la mandataria abbia ottenuto finanziamenti per l’organizzazione dell’attività nell’interesse di un progetto di una specifica mandante, il recesso non potrà essere esercitato fino al completamento del relativo progetto o dell’attività oggetto del finanziamento.

L’ impresa, ente o organismo di ricerca recedente non avrà alcun diritto alla restituzione dei contributi versati.

La mandataria reimpiegherà tutte le somme di cui al comma che precede per l’attuazione delle finalità dell’associazione e secondo le istruzioni dei competenti Enti erogatori e di controllo. Resta in ogni caso fermo quanto previsto dall’art. 7. 11. Modifiche al contratto. Il presente contratto potrà essere modificato solo in forma scritta e con il consenso di tutte le imprese partecipanti. 12. Foro competente. Le parti si impegnano a definire amichevolmente ogni controversia inerente la validità, l'interpretazione, l'esecuzione e la risoluzione del presente contratto. Qualora non fosse possibile giungere ad una definizione conciliativa, sarà competente in via esclusiva ed inderogabile il Tribunale di Ivrea.

Il Consiglio all’unanimità ratifica il suddetto decreto.

****************** 3/2009/3.6

Il Presidente illustra il sotto riportato decreto d’urgenza informando i Consiglieri che al termine delle ponderazioni effettuate e della modifica degli indicatori, l’Ateneo si colloca al decimo posto della graduatoria. Decreto Rettorale d’urgenza Repertorio n. 29/2009 Prot. n. 8757 del 29/04/2009 Tit. III Cl. 8

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OGGETTO: Programmazione triennale delle Università 2007-2009 _ indicatori di risultato

IL RETTORE

VISTO Visto il Decreto Ministeriale 362 del 3 luglio 2007: attuazione art. 1-ter (programmazione e valutazione delle Università), comma 2, del D.L. 31 gennaio 2005, n. 7, convertito nella legge 31 marzo 2005, n. 43 – definizione delle linee generali di indirizzo della programmazione delle Università per il triennio 2007-2009; VISTO il D.M. Decreto Ministeriale 18 ottobre 2007 prot. n. 506/2007: attuazione art. 1-ter (programmazione e valutazione delle Università), comma 2, del D.L. 31 gennaio 2005, n. 7, convertito nella legge 31 marzo 2005, n. 43 - individuazione di parametri e criteri (indicatori) per il monitoraggio e la valutazione (ex post) dei risultati dell'attuazione dei programmi delle Università (registrato alla Corte dei conti il 22 novembre 2007, reg. 7, fgl. 40); VISTA la nota ministeriale n° 37 dell’8 febbraio 2008; VISTA la nota ministeriale n° 181 del 26 maggio 2008; VISTO la nota ministeriale n° 855 del 29 maggio 2008; VISTA la nota ministeriale n. 249 del 9 settembre 2008; VISTA la nota ministeriale n. 280 del 21 ottobre 2008; VISTA la nota ministeriale n. 345 del 22 dicembre 2008; VISTA la nota ministeriale n. 48 del 17 marzo 2009; VISTA la delibera del Senato Accademico in data 14 gennaio 2008, n. 1/2008/4; VISTA la delibera del Senato Accademico in data 9 giugno 2008, n. 4/2008/4; CONSIDERATO che la nota ministeriale n. 48 del 2009 sopra citata, stabilisce che “Entro il 30 aprile p.v., le Università dovranno anche riportare nella apposita sezione predisposta su PRO3, le ponderazioni da attribuire ai risultati nelle cinque aree di attività”; CONSIDERATI gli indicatori di risultato dell’Ateneo pubblicati nella banca dati del Ministero PRO3; VALUTATA l’opportunità di modificare i pesi delle ponderazioni ai fini del miglioramento

dell’indicatore complessivo di risultato; VALUTATO ogni opportuno elemento,

DECRETA

Art. 1 Di modificare per l’anno 2009 i pesi delle ponderazioni assegnati alle cinque aree individuate dal D.M. 362/2007 nel modo seguente: 1 - corsi di studio 30 2 - ricerca scientifica 20 3 - azioni a favore degli studenti 10 4 – internazionalizzazione 10 5 - fabbisogno di personale 30 2. Il presente Decreto Rettorale d’urgenza verrà ratificato nella prima seduta utile del Senato Accademico e del Consiglio d’Amministrazione. IL RETTORE (Prof. Paolo GARBARINO)

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Il Consiglio all’unanimità ratifica il suddetto decreto. (Il Dott. Marzio GRIGOLON lascia la seduta alle ore 15.45)

****************** 3/2009/3.7

Il Presidente illustra il sotto riportato decreto d’urgenza.

Decreto Rettorale di Urgenza Repertorio nr. 30 del 27.04.2009 Prot. n. 9246 Tit. III cl. 11 Oggetto: approvazione stipula Consorzio IBIS - Innovative BIo-based and Sustainable products and processes, per l’attuazione del progetto “Polo di Innovazione per la Chimica sostenibile”

IL RETTORE

PREMESSO che, nell’ambito del Programma Operativo Regionale “Competitività

regionale e occupazione” FESR 2007/2013 la Regione Piemonte ha pubblicato il “Bando per la costituzione, l’ampliamento ed il funzionamento di Poli di Innovazione”;

CONSIDERATO che i Poli di innovazione sono raggruppamenti di imprese indipendenti e

organismi di ricerca attivi in un particolare settore o ambito territoriale tra i cui obiettivi vi è contribuire al trasferimento di tecnologie, alla messa in rete e alla diffusione delle informazioni tra le imprese che ne fanno parte;

CONSIDERATO che una aggregazione di imprese chimiche piemontesi ha presentato il

progetto “Polo di Innovazione per la Chimica sostenibile” impegnandosi, in caso di approvazione della proposta, a costituirsi in Consorzio;

CONSIDERATO l’Università, con altre imprese, enti pubblici ed organismi di ricerca, ha

sottoscritto una dichiarazione di interesse alla partecipazione al progetto; CONSIDERATO che la Regione Piemonte ha comunicato l’ammissione a finanziamento della

suddetta proposta; CONSIDERATO che per la stipula della convenzione di finanziamento con la Regione

Piemonte è necessaria la costituzione del Consorzio tra tutti i partecipanti; CONSIDERATA l’urgenza di approvare la sottoscrizione del Consorzio denominato “IBIS -

Innovative BIo-based and Sustainable products and processes” entro la scadenza del 28 aprile 2009;

VISTA l'impossibilità di procedere in tempo utile all'approvazione dell'accordo da

parte dei competenti Organi accademici; VISTA la legge n. 168 del 9/5/89;

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VISTO lo Statuto dell’Università degli Studi del Piemonte Orientale “Amedeo

Avogadro” emanato con D.R. Rep. n. 319 del 22/7/2008 e, in particolare, l’art. 15, che conferisce al Rettore, nelle ipotesi di necessità e indifferibile urgenza, il potere di sostituirsi temporaneamente agli organi accademici collegiali da lui presieduti;

DECRETA

di approvare l'allegata bozza di Statuto del “Consorzio IBIS - Innovative BIo-based and Sustainable products and processes”. Il testo si intende approvato anche in presenza di modifiche non sostanziali che dovessero essere concordate tra le parti prima della sottoscrizione; di autorizzare il Rettore alla sottoscrizione; l’Università si impegna a sostenerne gli eventuali oneri attraverso i propri Dipartimenti coinvolti nell’iniziativa; il presente Decreto sarà sottoposto a ratifica nella prossima seduta dei competenti Organi accademici.

Il Rettore Prof. Paolo Garbarino

Visto: il Responsabile dell’Ufficio Visto: il Direttore Amministrativo

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Il Consiglio all’unanimità ratifica il suddetto decreto.

****************** 3/2009/3.8

Il Presidente illustra il sotto riportato decreto d’urgenza.

Decreto Rettorale di Urgenza Repertorio nr. 31 del 27.04.2009 Prot. n. 9247 Tit. III cl. 11 Oggetto: approvazione stipula Associazione Temporanea di Scopo per l’attuazione del progetto “Polo di Innovazione Edilizia sostenibile e Idrogeno”

IL RETTORE PREMESSO che, nell’ambito del Programma Operativo Regionale “Competitività

regionale e occupazione” FESR 2007/2013 la Regione Piemonte ha pubblicato il “Bando per la costituzione, l’ampliamento ed il funzionamento di Poli di Innovazione”;

CONSIDERATO che i Poli di innovazione sono raggruppamenti di imprese indipendenti e

organismi di ricerca attivi in un particolare settore o ambito territoriale tra i cui obiettivi vi è contribuire al trasferimento di tecnologie, alla messa in rete e alla diffusione delle informazioni tra le imprese che ne fanno parte;

CONSIDERATO che Environment Park S.p.A. ha presentato, in qualità di capofila gestore del

Polo, il progetto “Polo di Innovazione Edilizia sostenibile e Idrogeno”; CONSIDERATO l’Università ha partecipato alla presentazione del progetto in qualità di

soggetto aggregato al Polo con altri 41 soggetti aggregati tra imprese e organismi di ricerca;

CONSIDERATO che la Regione Piemonte ha comunicato l’ammissione a finanziamento della

suddetta proposta; CONSIDERATO che per la stipula della convenzione di finanziamento con la Regione

Piemonte è necessaria la costituzione di un’Associazione Temporanea di Scopo tra i partecipanti;

CONSIDERATO che le Parti intendono, con la stipula dell’ATS, conferire a Environment Park

S.p.A. mandato collettivo speciale con rappresentanza, designandolo quale soggetto gestore del Polo;

CONSIDERATA l’urgenza di approvare la sottoscrizione dell’Associazione Temporanea di

Scopo denominata “Polo di Innovazione Edilizia sostenibile e Idrogeno” entro la scadenza del 30 aprile 2009;

35

VISTA l'impossibilità di procedere in tempo utile all'approvazione dell'accordo da

parte dei competenti Organi accademici; VISTA la legge n. 168 del 9/5/89; VISTO lo Statuto dell’Università degli Studi del Piemonte Orientale “Amedeo

Avogadro” emanato con D.R. Rep. n. 319 del 22/7/2008 e, in particolare, l’art. 15, che conferisce al Rettore, nelle ipotesi di necessità e indifferibile urgenza, il potere di sostituirsi temporaneamente agli organi accademici collegiali da lui presieduti;

DECRETA

di approvare l'allegata bozza di Associazione Temporanea di Scopo denominata “Polo di Innovazione Edilizia sostenibile e Idrogeno”. Il testo si intende approvato anche in presenza di modifiche non sostanziali che dovessero essere concordate tra le parti prima della sottoscrizione;

di delegare il Prof. Orfeo Zerbinati, professore associato afferente al Dipartimento di Scienze dell’Ambiente e della Vita, alla sottoscrizione dell’ATS; l’Università si impegna a sostenerne gli eventuali oneri attraverso i propri Dipartimenti universitari coinvolti nell’iniziativa; il presente Decreto sarà sottoposto a ratifica nella prossima seduta dei competenti Organi accademici.

Il Rettore Prof. Paolo Garbarino

Visto: il Responsabile dell’Ufficio

Visto: il Direttore Amministrativo

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COSTITUZIONE DI ASSOCIAZIONE TEMPORANEA DI SCOPO E MANDATO

COLLETTIVO SPECIALE CON RAPPRESENTANZA

I sottoscritti in rappresentanza di: a. Capofila:

1. ENVIRONMENT PARK SPA, con sede legale in TORINO, GALLERIA SAN FEDERICO 54, C.F. e Registro Imprese di TORINO n. 07154400019, nella persona del suo legale rappresentante, MAURO CHIANALE – Presidente - nato a

CHIVASSO (TO), il 08/11/1958; b. Membri:

1. ADAMANTIO SRL, con sede legale in TORINO, VIA QUARELLO 11/A, C.F. e Registro Imprese di TORINO, n. 09074280018, nella persona del suo legale

rappresentante, MARCO NICOLA, nato a TORINO, il 31/05/1979; e

2. AEG RETI DISTRIBUZIONE SRL, con sede legale in IVREA, VIA DEI CAPPUCCINI 22/A, C.F. e Registro Imprese di TORINO, n. 08549940016, nella

persona del suo legale rappresentante, BENEDETTO ITALIANO, nato a TARCENTO (UD), il 02/07/1945;

e 3. AGENZIA TERRITORIALE PER LA CASA DELLA PROVINCIA DI

TORINO, con sede legale in TORINO, CORSO DANTE 14, C.F. e Registro Imprese di TORINO, n. 00499000016, nella persona del suo legale rappresentante, GIORGIO

ARDITO, nato a TORINO, il 26/03/1942; e

4. AMET ITALY SRL, con sede legale in TORINO, VIA LIVORNO 60, C.F. e Registro Imprese di TORINO, n. 07707700014, nella persona del suo legale rappresentante, ANDREA ARGONDIZZA, nato a TORINO, il 19/05/1970;

e 5. APR SRL, con sede legale in PINEROLO, VIA INCERTI 10, C.F. e

Registro Imprese di TORINO, n. 07481480015, nella persona del suo legale rappresentante, ANDREA ROMITI, nato a TORINO, il 14/07/1971;

e 6. A.T. MARMO SERVICE SRL, con sede legale in RHO, VIA BELVEDERE

14, C.F. e Registro Imprese di MILANO, n. 12060280158, e sede operativa in SUNO (NO), VIA MOTTO SCARONE 14, nella persona del suo legale rappresentante,

ALESSANDRO TORRETTA, nato a RHO, il 02/03/1974; e

7. AVVENTURA URBANA SRL, con sede legale in TORINO, VIA BARETTI 9, C.F. e Registro Imprese di TORINO, n. 09117680018, nella persona del suo legale

rappresentante, MATTEO ROBIGLIO, nato a TORINO, il 01/07/1966; e

8. BARRICALLA SPA, con sede legale in TORINO, GALLERIA SAN FEDERICO 54, C.F. e Registro Imprese di TORINO, n. 04704500018, nella persona

del suo legale rappresentante, MARIO MAGGIOROTTO, nato a TORINO, il 22/07/1948;

e 9. BIOSEARCH AMBIENTE SRL, con sede legale in TORINO, VIA

LIVORNO 60, C.F. e Registro Imprese di TORINO, n. 08230910013, nella persona del suo legale rappresentante, ROBERTO RICCI, nato a TORINO, il 14/12/1967;

e

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10. CANTENE SRL, con sede legale in TORINO, CORSO CASTELFIDARDO 30/A, C.F. e Registro Imprese di TORINO, n. 09645800013, nella persona del suo

legale rappresentante, ENRICO FERRO, nato a TORINO, il 14/09/1968; e

11. CAPETTI ELETTRONICA SRL, con sede legale in CASTIGLIONE TORINESE, VIA DANTE ALIGHIERI 19, C.F. e Registro Imprese di TORINO, n.

04837130014, nella persona del suo legale rappresentante, EMILIO CAPETTI, nato a TORINO, il 08/11/1938;

e 12. CENTUM SRL, con sede legale in TORTONA, VIA CALVINO 13, C.F. e

Registro Imprese di ALESSANDRIA, n. 02145590069, nella persona del suo legale rappresentante, PIERCARLO VERCESI, nato a PAVIA, il 24/04/1953;

e 13. CLUSTER SRL, con sede legale in TORINO, VIA DELLA BASILICA 13,

C.F. e Registro Imprese di TORINO, n. 08448990013, nella persona del suo legale rappresentante, FEDERICO DE GIULI, nato a TORINO, il 13/02/1966;

e 14. CO.MEC. SRL, con sede legale in ALPIGNANO, VIA GRANGE

PALMERO 122/128, C.F. e Registro Imprese di TORINO, n. 06790680018, nella persona del suo legale rappresentante, ALBERTO DAL POZ, nato a TORINO, il

07/10/1972; e

15. COMPUMAT SRL, con sede legale in TORINO, VIA QUARELLO 11/A, C.F. e Registro Imprese di TORINO, n. 09525530011, nella persona del suo legale

rappresentante, DANIELE BALDISSIN, nato a ASTI, il 08/05/1978; e

16. CS DOMOTICA SRL, con sede legale in TORINO, VIA CIBRARIO 13, C.F. e Registro Imprese di TORINO, n. 08627690012, nella persona del suo legale

rappresentante, MARIA CRISTINA BONINO, nato a TORINO, il 26/03/1959; e

17. CO-VER ENERGY HOLDING SRL, con sede legale in VERBANIA FONDOTOCE, VIA 42 MARTIRI 165, C.F. e Registro Imprese di VERBANIA, n.

02074400033, nella persona del suo legale rappresentante, GIUSEPPE DAL BEN, nato a VERBANIA, il 22/08/1957;

e 18. CO-VER R&K HOLDING SRL, con sede legale in MILANO, VIALE

TUNISIA 41, C.F. e Registro Imprese di MILANO, n. 01010950036, e sede operativa in VERBANIA FONDOTOCE, VIA 42 MARTIRI 165, nella persona del suo legale

rappresentante, GIUSEPPE DAL BEN, nato a VERBANIA, il 22/08/1957; e

19. CRIOTEC IMPIANTI SRL, con sede legale in CHIVASSO, VIA FRANCESCO PARIGI 32, C.F. e Registro Imprese di TORINO, n. 05608500012, nella persona del suo legale rappresentante, GUIDO ROVETA, nato a SALICETO (CN), il

01/02/1945; e

20. CSP INNOVAZIONE NELLE ITC SCARL, con sede legale in TORINO, VIA LIVORNO 60, C.F. e Registro Imprese di TORINO, n. 05706110011, nella persona del suo legale rappresentante, GIOVANNI FERRERO, nato a TORINO, il 06/05/1949;

e 21. DELTASOLAR SNC, con sede legale in CHIVASSO, VIA ITALIA 2, C.F. e Registro Imprese di TORINO, n. 02912600018, nella persona del suo legale

38

rappresentante, GIUSEPPE BRUCCO, nato a CHIVASSO (TO), il 22/01/1945; e

22. DENALDI LEGNAMI di Dante Denaldi & C. SAS, con sede legale in CASALE MONFERRATO (AL), STRADA SAN GIOVANNINO 2/D ZONA INDUSTRIALE

SUD, C.F. e Registro Imprese di ALESSANDRIA, n. 01234840062, nella persona del suo legale rappresentante, GABRIELE VIZIO, nato a TORINO, il 15/07/1946;

e 23. DIGISKY SRL, con sede legale in TORINO, CORSO RE UMBERTO 65,

C.F. e Registro Imprese di TORINO, n. 09535510011, nella persona del suo legale rappresentante, PAOLO PARI, nato a TORINO, il 12/02/1965;

e 24. ELPA SAS DI RIZZO DAVIDE & C, con sede legale in CAPRIE, VIA

ROCCIAMELONE 3, C.F. e Registro Imprese di TORINO, n. 07618970011, nella persona del suo legale rappresentante, DAVIDE RIZZO, nato a TORINO, il

19/11/1969; e

25. ENTE SCUOLA C.I.P.E.-T., con sede legale in TORINO, VIA G. QUARELLO 19, C.F. 80083010019, nella persona del suo legale rappresentante,

EMILIO MELGARA, nato a TORINO, il 20/04/1966; e

26. EPLUSPLUS SRL, con sede legale in CUNEO, CORSO DANTE 10, C.F. e Registro Imprese di CUNEO, n. 03224300040, nella persona del suo legale

rappresentante, FRANCO FILIPPI, nato a CARRU' (CN), il 25/09/1968; e

27. ELECTRO POWER SYSTEMS SPA, con sede legale in TORINO, VIA LIVORNO 60, C.F. e Registro Imprese di TORINO, n. 09051150010, nella persona del

suo legale rappresentante, ADRIANO MARCONETTO, nato a BARGE (CN), il 17/01/1961;

e 28. FN SPA - NUOVE TECNOLOGIE E SERVIZI AVANZATI, con sede

legale in ROMA, LUNGOTEVERE THAON DI REVEL 76, C.F. e Registro Imprese di ROMA, n. 00265790105, e sede operativa in BOSCO MARENGO (AL), SS 35 BIS DEI GIOVI KM 5, nella persona del suo legale rappresentante, ALBERTO SILVESTRI, nato

a ROMA, il 05/08/1953; e

29. GAMBARANA SRL, con sede legale in TORINO, CORSO MATTEOTTI 44, C.F. e Registro Imprese di TORINO, n. 04921730018, nella persona del suo legale

rappresentante, SEBASTIANO GAMBARANA, nato a TORINO, il 17/09/1958; e

30. GASSIFICAZIONE E ALTRE TECNOLOGIE ENERGETICHE SAS DI MARTINI PIERLUIGI & C., con sede legale in VESTIGNE', VIA MARCONI 19, C.F. e

Registro Imprese di TORINO, n. 09841480016, nella persona del suo legale rappresentante, PIERLUIGI MARTINI, nato a TORINO, il 14/08/1937;

e 31. GIACOMINI SPA, con sede legale in NOVARA, VIA ALCAROTTI 1,

C.F. e Registro Imprese di NOVARA, n. 01856080062, nella persona del suo legale rappresentante, CORRADO GIACOMINI, nato a MADONNA DEL SASSO (VB), il

18/01/1956; e

32. GOLDER ASSOCIATES SRL, con sede legale in TORINO, VIA ANTONIO BANFO 43, C.F. e Registro Imprese di TORINO, n. 03674811010, nella

39

persona del suo legale rappresentante, PAOLA GIGLI, nato a BRESCIA (BS), il 26/07/1960;

e 33. GOZZO IMPIANTI SPA, con sede legale in PIANEZZA, VIA TORINO

15, C.F. e Registro Imprese di TORINO, n. 00966890014, nella persona del suo legale rappresentante, LUIGI GOZZO, nato a TRIPOLI (LIBIA), il 28/06/1946;

e 34. GREEN RESEARCH AND DESIGN STUDIO ASSOCIATO, con sede

legale in CUNEO, VIA CAVALLOTTI 17, C.F. e Registro Imprese di CUNEO, n. 02901670048, nella persona del suo legale rappresentante, ALBERTO ALTAVILLA,

nato a CUNEO, il 22/03/1975; e

35. GRUPPO SAE SRL, con sede legale in TORINO, VIA SCHIAPPARELLI 14, C.F. e Registro Imprese di TORINO, n. 06051240015, nella persona del suo legale

rappresentante, SILVANO BONANI, nato a TORINO, il 14/11/1947; e

36. GSTRAMANDINOLI SRL, con sede legale in RIVALTA (TO), VIA MASSIMO D'ANTONA 16, C.F. e Registro Imprese di TORINO, n. 06380190014, nella persona del suo legale rappresentante, GIOVANNI STRAMANDINOLI, nato a DASA', il

09/12/1958; e

37. HYSYTECH SRL, con sede legale in TORINO, STRADA DEL DROSSO 33/18, C.F. e Registro Imprese di TORINO, n. 08682860013, nella persona del suo

legale rappresentante, MASSIMILIANO ANTONINI, nato a BIELLA (BI), il 19/07/1972; e

38. I3P - Incubatore Imprese Innovative del Politecnico SCPA, con sede legale in TORINO, CORSO CASTELFIDARDO 30/a, C.F. e Registro Imprese di TORINO, n. 07793080016, nella persona del suo legale rappresentante, MARCO

CANTAMESSA, nato a TORINO, il 28/12/1966; e

39. I.C.A. SRL, con sede legale in TORINO, VIA FORLI' 154, C.F. e Registro Imprese di TORINO, n. 01832130015, nella persona del suo legale

rappresentante, FRANCESCO CUDIA, nato a MARSALA (TP), il 19/12/1952; e

40. IDROERRE SPA, con sede legale in TORINO, VIA SCHIAPARELLI 16, C.F. e Registro Imprese di TORINO, n. 05829160018, nella persona del suo legale

rappresentante, ALBERTO ELLENA, nato a TORINO, il 06/03/1961; e

41. INNOVASYSTEM SRL, con sede legale in TORINO, CORSO TURATI 15 H, C.F. e Registro Imprese di TORINO, n. 07534800011, nella persona del suo

legale rappresentante, GIUSEPPE PICCOLI, nato a MASSAFRA (TA), il 30/07/1952; e

42. INRIM - ISTITUTO NAZIONALE DI RICERCA METROLOGICA, con sede legale in TORINO, STRADA DELLE CACCE 91, C.F. 09261710017, nella persona del suo legale rappresentante, ELIO BAVA, nato a COCCONATO (AT), il 06/10/1940;

e 43. MAGER SRL, con sede legale in CAMBIANO (TO), VIA CAVAGLIA' 27,

C.F. e Registro Imprese di TORINO, n. 05834610015, nella persona del suo legale rappresentante, GIORGIO MANG, nato a TORINO, il 12/05/1972;

e 44. MECCANICA BICCHI SRL, con sede legale in PIANEZZA (TO), VIA

40

SAN PAOLO 16, C.F. e Registro Imprese di TORINO, n. 00503770018, nella persona del suo legale rappresentante, OSCAR BICCHI, nato a TORINO, il 01/11/1967;

e 45. METAL PLASTIC SNC DI POZZATO & C, con sede legale in LEINI

(TO), VIA VITTORIO VENETO 6, C.F. e Registro Imprese di TORINO, n. 05390240017, nella persona del suo legale rappresentante, RITA POZZATO, nato a

FERRARA (FE), il 27/12/1951; e

46. MUST SRL, con sede legale in TORINO, C.SO DANTE 124, C.F. e Registro Imprese di TORINO, n. 07538230017, nella persona del suo legale

rappresentante, CLAUDIO SCRIZZI, nato a TORINO, il 28/04/1964; e

47. NAUTILUS SPA, con sede legale in TORTONA (AL), VIA CALVINO 13, C.F. e Registro Imprese di ALESSANDRIA, n. 01934000066, nella persona del suo

legale rappresentante, PIERCARLO VERCESI, nato a PAVIA, il 24/04/1953; e

48. OLICAR SPA, con sede legale in BRA, VIA DON ORIONE 39, C.F. e Registro Imprese di CUNEO, n. 05777840967, nella persona del suo legale rappresentante, CORRADO BERTELLO, nato a BRA (CN), il 11/07/1946;

e 49. ONLECO SRL, con sede legale in TORINO, VIA PIGAFETTA 3, C.F. e Registro Imprese di TORINO, n. 08167550014, nella persona del suo legale

rappresentante, GIUSEPPE BONFANTE, nato a NUORO (NU), il 06/05/1970; e

50. OZ FUEL CELLS SRL, con sede legale in TORINO, CORSO FRANCIA 32, C.F. e Registro Imprese di TORINO, n. 09278820015, nella persona del suo legale

rappresentante, ANTONELLA GENOVESE, nato a TORINO, il 2/2/1958; e

51. P.Q.R.S. SRL, con sede legale in TORINO, STRADA DEL DROSSO 112, C.F. e Registro Imprese di TORINO, n. 04763570019, nelle persone dei suoi

legali rappresentanti, ANDREA BARABINO, nato a TORINO, il 04/011960, e FRANCO MESSINA, nato a TREMESTIERI ETNEO (CT), il 14/04/1947;

e 52. PICOTEC SNC DI P.CUSA & C, con sede legale in OMEGNA, VIA

BARISELLI 78, C.F. e Registro Imprese di VERBANO CUSIO OSSOLA, n. 02072660034, nella persona del suo legale rappresentante, ERNESTO PISTAMIGLIO,

nato a MONCALIERI, il 08/03/1964; e

53. PRIMA ELECTRONICS SPA, con sede legale in MONCALIERI (TO), STRADA CARIGNANO 48/2, C.F. e Registro Imprese di TORINO, n. 02299060018, nella persona del suo legale rappresentante, DOMENICO PEIRETTI, nato a OSASIO

(TO), il 13/08/1950; e

54. PROBE-TECH SNC di Angelini Annamaria e Sassi Alessandro, con sede legale in VERCELLI, PIAZZA RISORGIMENTO 12, C.F. e Registro Imprese di

VERCELLI, n. 02362320026, nella persona del suo legale rappresentante, ANNAMARIA ANGELINI, nato a CASALE MONFERRATO (AL), il 25/12/1975;

e 55. RTM SPA, con sede legale in VICO CANAVESE (TO), VIA

CIRCONVALLAZIONE 7, C.F. e Registro Imprese di TORINO, n. 05575180012, nella persona del suo legale rappresentante, GIULIANO ANTONIO ZUCCO, nato a

41

VALPERGA (TO), il 09/10/1947; e

56. SAPIO PRODUZIONE IDROGENO OSSIGENO SRL, con sede legale in MILANO, GALLERIA PASSARELLA 2, C.F. e Registro Imprese di MILANO, n. 08804430158, e sede operativa in COLLEGNO (TO), VIA DE AMICIS 140, nella persona del suo legale rappresentante, ALESSANDRO DOSSI, nato a MONZA, il

15/06/1941; e

57. SAVIO SPA, con sede legale in CHIUSA DI SAN MICHELE (TO), VIA TORINO 25, C.F. e Registro Imprese di TORINO, n. 03778300016, nella persona del

suo legale rappresentante, AIMONE BALBO DI VINADIO, nato a TORINO, il 29/08/1958;

e 58. SEA MARCONI TECHNOLOGIES DI VANDER TUMIATTI SAS, con

sede legale in TORINO, VIA PRINCIPI D’ACAJA 11, C.F. e Registro Imprese di TORINO, n. 00889150017, nella persona del suo legale rappresentante, VANDER

TUMIATTI, nato a ARIANO NEL POLESINE (RO), il 20/08/1946; e

59. S.IN.AT.EC. SPA, con sede legale in TORINO, GALLERIA SAN FEDERICO 54, C.F. e Registro Imprese di TORINO, n. 06341610019, nella persona

del suo legale rappresentante, ALBERTA PASQUERO, nato a TORINO, il 05/10/1951; e

60. SIRECOM SRL, con sede legale in TORINO, CORSO PESCHIERA 203, C.F. e Registro Imprese di TORINO, n. 06719280015, nella persona del suo legale

rappresentante, MASSIMO IVUL, nato a RIVOLI (TO), il 22/03/1958; e

61. S.I.V.E. S.P.A., con sede legale in TORINO, STRADA COMUNALE BERTOLLA ABBADIA DI STURA 189, C.F. e Registro Imprese di TORINO, n.

04725700019, nella persona del suo legale rappresentante, NICOLA GIORDANO, nato a CEVA (CN), il 8/8/1946;

e 62. SOLESA SRL, con sede legale in TORINO, VIA VALFRE' 14, C.F. e

Registro Imprese di TORINO, n. 09663670017, nella persona del suo legale rappresentante, ALFREDO GIARDINA, nato a PALERMO, il 22/01/1977;

e 63. SPESSO GASKETS SRL, con sede legale in TORINO, STRADA DEL

FRANCESE 133, C.F. e Registro Imprese di TORINO, n. 07733050012, nella persona del suo legale rappresentante, GABRIELE ORSUCCI, nato a TORINO, il 15/04/1965;

e 64. SYNAREA CONSULTANTS SRL, con sede legale in TORINO, CORSO

TORTONA 17, C.F. e Registro Imprese di TORINO, n. 02992330015, nella persona del suo legale rappresentante, DANIELE ZAMBON, nato a TORINO, il 28/08/1954;

e 65. TECNELIT SPA, con sede legale in TORINO, CORSO SICCARDI 11,

C.F. e Registro Imprese di TORINO, n. 05252330013, nella persona del suo legale rappresentante, GIORGIO BURDESE, nato a TORINO, il 13/02/1960;

e 66. TECNODELTA SRL, con sede legale in CHIVASSO (TO), VIA PARIGI

5/H, C.F. e Registro Imprese di TORINO, n. 07359850018, nella persona del suo legale rappresentante, CARLO STEFANO LUETTO, nato a TORINO, il 02/05/1969;

e

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67. TECNOLAB DEL LAGO MAGGIORE SRL, con sede legale in VERBANIA FONDOTOCE, VIA DELL'INDUSTRIA 20, C.F. e Registro Imprese di VERBANIA, n.

02012910037, nella persona del suo legale rappresentante, MICHELE SETARO, nato a TORRE ANNUNZIATA (NA), il 30/05/1959;

e 68. TECNOLOGIE IMPIANTISTICHE SRL, con sede legale in COLLEGNO

(TO), VIA TORINO DRUENTO 79 -FRAZ. SAVONERA, C.F. e Registro Imprese di TORINO, n. 07809410017, nella persona del suo legale rappresentante, DAVIDE

TRUFFO, nato a TORINO, il 22/05/1961; e

69. XYNERTECH SRL, con sede legale in TORINO, VIA GIOBERTI 88, C.F. e Registro Imprese di TORINO, n. 08371300016, nelle persone dei suoi legali rappresentanti, FRANCESCO BERGAMO, nato a TORINO il 31/12/1954 e ENIO

SERGIO FERRERO, nato a CHIVASSO (TO), il 27/09/1959; e

70. UNIVERSITA' DEGLI STUDI DI TORINO, con sede legale in TORINO, VIA VERDI 8, C.F. n. 80088230018, nella persona del suo legale rappresentante e

Rettore, ELIO PELIZZETTI, nato a SANTHIA' (VC), il 16/02/1944; e

71. POLITECNICO DI TORINO, con sede legale in TORINO, CORSO DUCA DEGLI ABRUZZI, 24, C.F. 00518460019, nella persona del suo legale

rappresentante e Rettore, FRANCESCO PROFUMO, nato a SAVONA, il 03/05/1953; e

72. UNIVERSITA' DEL PIEMONTE ORIENTALE "AMEDEO AVOGADRO", con sede legale in VERCELLI, VIA DUOMO 6, C.F. 94021400026, nella persona del suo legale rappresentante e Rettore, PAOLO GARBARINO, nato a CANELLI (AT), il

27/02/1954;

Capofila e membri in seguito denominati collettivamente le «Parti»

PREMESSO - che le Parti rappresentano gli attuali soggetti attuatori del progetto: Polo di Innovazione Edilizia sostenibile e Idrogeno (di seguito Polo) approvato dalla Regione Piemonte nell’ambito del Programma operativo regionale 2007/2013 finanziato dal FESR a titolo dell’obiettivo “Competitività ed occupazione .- Asse 1 – Attività 1.1.2 (in seguito, il «Progetto») qui allegato (all. n° 1); - Che la Regione Piemonte, con deliberazioni n. 25-8735/2008 , n.11-9281/2008 e n. 37-9622/2008 ha definito i ruoli e compiti dei “Poli di Innovazione”, che ha inteso attivare al fine di consentire alle imprese di sviluppare il proprio potenziale competitivo mediante l’accesso a strutture e servizi per l’innovazione, individuando i domini tecnologici di intervento dei Poli da affidare in gestione ad un soggetto dotato dei necessari requisiti professionali definito “Soggetto Gestore”; - Che la Regione Piemonte con determinazione n. 230 del 17 settembre 2008 ha approvato il bando finalizzato alla costituzione, all’ampliamento, al funzionamento ed all’animazione dei Poli tecnologici, da finanziarsi a valere sull’ Asse1 – attività I.1.2 – del Programma Operativo Regionale 2007 – 2013 finanziato dal FESR a titolo dell’obiettivo “Competitività ed occupazione”; tale bando prevedeva una dotazione finanziaria complessiva di Euro 6.000.000 da ripartire tra i Soggetti Gestori quale supporto alla realizzazione di investimenti e di aiuto al funzionamento e l’animazione dei Poli di Innovazione (cd. “Gestione dei Poli”).

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- Tale bando individuava altresì una ulteriore dotazione finanziaria per lo svolgimento di attività di ricerca e sviluppo e l’accesso a servizi altamente qualificati per l’innovazione, da allocare secondo specifiche procedure a beneficio dei Soggetti Aderenti ai Poli di Innovazione in una seconda fase del Programma Regionale “Poli di Innovazione” (di seguito “Seconda fase”); in tal senso le attività di gestione messe in atto sono intese a consentire facilitare l’accesso degli Aderenti ai Poli a tali finanziamenti ed opportunità; - che in data 3 novembre 2008, in sede di deposito della candidatura alla costituzione del “Polo di Innovazione per l’Edilizia Sostenibile e l’Idrogeno” (di seguito il “Polo”) a valere sui fondi per la Gestione messi a disposizione dal predetto bando Regionale, Environment Park S.p.A ha ricevuto mandato da parte dei promissari aderenti al Polo di svolgere il ruolo di Gestore del Polo in caso di approvazione dell’istanza di candidatura, con un impegno delle Parti a raggrupparsi in Associazione Temporanea di Scopo in attuazione del Progetto; - Che in data 5 febbraio 2009 con comunicazione della Direzione Industria della Regione Piemonte prot. 1243/DB1602 , ha approvato l’istanza di costituzione del Polo di Innovazione per la Edilizia Sostenibile e l’Idrogeno, individuando quale Soggetto Gestore Environment Park S.p.A; - Che a seguito della redazione di un piano finanziario e di attività (allegato n. 2) la Regione Piemonte, con determinazione dirigenziale della Direzione Attività Produttive n. 61 del 31 marzio 2009 ha concesso a Environment Park S.p.A. in qualità di soggetto Gestore del Polo di Innovazione per l’Edilizia Sostenibile e l’Idrogeno, un finanziamento dedicato alla costituzione, l’ampliamento, il funzionamento e l’animazione del Polo; - che la Regione Piemonte ha sottoscritto con Environment Park S.p.A. una convenzione per la regolamentazione delle modalità e dei termini di realizzazione del Programma di attività del Polo, e di rendicontazione ed erogazione degli aiuti previsti; - che, a seguito dell’approvazione e del finanziamento concesso per la costituzione, l’ampliamento , il funzionamento e l’animazione del Polo (di seguito il “finanziamento”), le Parti si impegnano alla realizzazione del Progetto secondo le modalità, i contenuti ed i costi di cui al Progetto medesimo; - che le Parti intendono, con il presente atto, regolare il quadro giuridico ed organizzativo dell’Associazione predetta, nonché conferire ad ENVIRONMENT PARK S.p.A. (in seguito, il «Capofila») mandato collettivo speciale senza rappresentanza quale soggetto gestore del Polo; - che le Parti si danno atto che in attuazione del Progetto, fermo quanto sopra premesso e seguendo le direttive stabilite dalle determinazioni Regionali, esse intendono ampliare l’Associazione Temporanea di Scopo costituita con il presente atto per comprendere al suo interno altri soggetti economici e scientifici regionali operanti negli specifici domini tecnologici del Polo tutto ciò premesso, con valore integrante e sostanziale delle pattuizioni che seguono, le Parti

DICHIARANO

di volersi riunire in Associazione Temporanea di Scopo (di seguito «ATS») per lo svolgimento delle attività di cui al Progetto. I sottoscritti: [...omissis...]

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(in seguito, i «Membri») conferiscono mandato collettivo speciale e irrevocabile senza rappresentanza al Capofila ENVIRONMENT PARK S.p.A., e per essa al Signor Mauro CHIANALE, Rappresentante Legale, al quale è conferita procura per: a. stipulare, in nome e per conto proprio del Capofila e dei Membri, con ogni più ampio potere e con promessa di rato e valido fin da ora, tutti gli atti posti in essere in conformità al Progetto e al Finanziamento consequenziali connessi alla realizzazione del Progetto stesso; b. a rappresentare le Parti in esclusiva nei confronti dell’Amministrazione Regionale, di altri Enti o soggetti esterni intervenenti nelle attività di Gestione del Polo per tutte le operazioni e gli atti di qualsiasi natura previsti e connessi dal Progetto, fino all’estinzione di ogni rapporto. L’ATS è disciplinata da quanto disposto dai successivi articoli, nonché, per quanto riguarda i rapporti interni, dall’apposito “Regolamento interno dell’ATS”. Art. 1 (Impegni delle Parti) 1. Le Parti si obbligano a concordare le modalità, la tempistica e quanto connesso alla gestione e realizzazione del Progetto anche in relazione ai compiti spettanti a ciascuna di esse. 2. Ciascuna delle Parti eseguirà le prestazioni di propria competenza previsti dal Progetto e/o concordate in seno al Comitato di Gestione del Polo , secondo le modalità stabilite dal Regolamento Interno 3. Le Parti si impegnano inoltre sin da ora a fornire il più ampio quadro di reciproca collaborazione per la realizzazione dell’intervento. 4. Il Capofila ed i Membri sono tenuti al rispetto delle procedure definite dalla Regione Piemonte per quanto riguarda l'effettuazione ed il controllo delle spese sostenute nell'ambito del Progetto, così come comunicato dal Capofila. Art. 2 (Doveri del Capofila) 1. Il Capofila è responsabile del coordinamento e gestione del Progetto, individuando al proprio interno la figura del Responsabile di Gestione del Progetto. La gestione del progetto sarà attuata avvalendosi dell’operato di Organi Collegiali del Polo aperti alla partecipazione dei Membri, e tra questi il l’Assemblea e il Comitato di Gestione, secondo le modalità stabilite dal regolamento interno dell’ ATS. 2. Il Capofila si impegna a svolgere qualsiasi attività occorrente per la migliore redazione di tutti gli atti necessari al perfezionamento della concessione del finanziamento con la Regione Piemonte, nonché a coordinare: · gli aspetti amministrativi e legali correnti; · i rapporti con la Regione Piemonte · i rapporti con altri Enti e soggetti esterni intervenenti nelle attività del Polo 3. In particolare esso assume: a. la gestione della rendicontazione delle attività finanziate svolte fino alla data di scadenza del Progetto conformemente alle norme stabilite dalla Regione Piemonte, nonché la sottoscrizione degli atti necessari per la realizzazione del Progetto; b. il coordinamento generale del Progetto; c. la gestione, coordinamento e l’organizzazione delle attività connesse alla realizzazione del Progetto, in particolare per consentire e facilitare l’accesso dei Membri ai finanziamenti regionali allocati per la seconda fase del programma Poli di Innovazione; d. la gestione dei rapporti finanziari con la Regione Piemonte, con i Membri e con altri eventuali soggetti esterni al Polo, provvedendo ad incassare le

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somme dovute sia in acconto che a saldo, indicando l’istituto di credito prescelto; e. la gestione amministrativa e segretariale del Progetto f. la predisposizione dei rapporti di monitoraggio e degli altri documenti necessari alla realizzazione del Progetto; g. la predisposizione dei piani di attività, dei piani finanziari, delle relazioni e rendiconti finali del Progetto. 4. Il Capofila assume nei confronti della Regione Piemonte la responsabilità per il corretto e tempestivo svolgimento dei compiti di cui ai precedenti punti 2 e 3. Art. 3 (Doveri dei Membri) 1. I Membri assumono nei confronti della Regione Piemonte, per il tramite del Capofila, la responsabilità per la corretta e tempestiva esecuzione dei compiti e delle attività previste dal Progetto, così come indicato dal Progetto e specificato da successivi accordi organizzativi interni. 2. I Membri dovranno partecipare a tutte le fasi di loro competenza previste per la realizzazione del Progetto. 3. I Membri sono tenuti a fornire supporto ed informazioni utili alla predisposizione del monitoraggio e della documentazione necessaria alla dimostrazione dello svolgimento del Progetto, relativamente alle attività in cui sono coinvolti e per le attività di interesse generale del Polo; 4. I membri sono tenuti a contribuire ai costi di realizzazione delle attività di costituzione, ampliamento e funzionamento del Polo secondo le modalità stabilite dai regolamenti dell’ATS Art. 4 (Variazioni o revoca del finanziamento) Le Parti concordano le seguenti modalità di gestione dei casi di variazione o revoca del finanziamento per lo svolgimento delle attività del Progetto: 1. variazione del finanziamento da parte della Regione Piemonte: in questo caso potrà essere operata una variazione delle attività previste dal Progetto proporzionalmente al nuovo quadro economico relativo alla costituzione, ampliamento , funzionamento ed animazione del Polo, anche contestualmente ad una modifica delle quote di contribuzione dei Membri ai costi di realizzazione delle attività suddette; 2. in caso di Revoca del finanziamento da parte della Regione Piemonte saranno applicate le regole e le procedure stabilite dalla Convenzione di Finanziamento stipulate dal Capofila con la Regione Piemonte, stabilendo eventuali responsabilità, concorsi o inadempienze da parte del Capofila e/o dei Membri, potendo questi essere tenuti alla restituzione delle quote parte di finanziamento o beneficio già percepite. Art. 5 (Riservatezza) 1. Tutta la documentazione e le informazioni di carattere tecnico e metodologico, fornite da una delle Parti ad un’altra dovranno essere considerate da quest'ultima di carattere confidenziale. Esse non potranno essere utilizzate, per scopi diversi da quelli per i quali sono state fornite, senza una preventiva autorizzazione scritta di quella delle Parti che le ha fornite. 2. Ciascuna delle Parti avrà cura di applicare le opportune misure per mantenere circoscritte le informazioni e le documentazioni ottenute.

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Art. 6 (Efficacia) 1. Il presente atto entra in vigore alla data della sua firma e cesserà ogni effetto alla data di estinzione di tutte le obbligazioni assunte dalle Parti nei confronti della Regione Piemonte 2. In ogni caso, il presente atto avrà effetto sin tanto che sussistano rapporti giuridici tra le Parti, e fra le Parti e la Regione Piemonte in relazione al Progetto. Art. 7 (Modifiche al presente atto) 1. Il presente atto potrà essere modificato solo per atto scritto. 2. Le Parti si impegnano a modificare il presente atto a seguito dell’ingresso nell’Associazione Temporanea di Scopo di altri soggetti economici e scientifici operanti negli specifici domini tecnologici del Polo, secondo procedure stabilite dal regolamento. La valutazione dell’ingresso di nuovi membri, in qualità di mandanti, spetta al Capofila sentiti i competenti organi Regionali. 3. La modifica di cui al precedente comma 2 comporterà l’automatica e completa accettazione da parte dei nuovi soggetti del presente atto e di tutte le attività compiute dagli attuali soggetti attuatori del progetto di cui alla prima Premessa. 4. Il Capofila notificherà agli organi competenti della Regione Piemonte ogni modifica del presente atto. Art. 8 (Foro Competente) 1. Le Parti si impegnano a risolvere in via amichevole e stragiudiziale ogni controversia che insorga o sia relativa al presente atto o ad inadempimenti di questo. 2. Qualora insorga una qualsiasi controversia da o in relazione al presente atto o ad un inadempimento di questo che non possa essere risolta amichevolmente come sopra previsto, tale controversia verrà attribuita alla competenza esclusiva del Foro di Torino.

Il Consiglio all’unanimità ratifica il suddetto decreto.

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3/2009/3.9

Il Presidente illustra il sotto riportato decreto d’urgenza.

Decreto Rettorale di Urgenza Repertorio nr. 32 del 27.04.2009 Prot. n. 9248 Tit. III cl. 11 Oggetto: approvazione stipula Associazione Temporanea di Scopo per l’attuazione del progetto “Polo di Innovazione Agroalimentare”

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IL RETTORE

PREMESSO che, nell’ambito del Programma Operativo Regionale “Competitività

regionale e occupazione” FESR 2007/2013 la Regione Piemonte ha pubblicato il “Bando per la costituzione, l’ampliamento ed il funzionamento di Poli di Innovazione”;

CONSIDERATO che i Poli di innovazione sono raggruppamenti di imprese indipendenti e

organismi di ricerca attivi in un particolare settore o ambito territoriale tra i cui obiettivi vi è contribuire al trasferimento di tecnologie, alla messa in rete e alla diffusione delle informazioni tra le imprese che ne fanno parte;

CONSIDERATO che Tecnogranda S.p.A. ha presentato, in qualità di capofila gestore del Polo,

il progetto “Polo di Innovazione Agroalimentare”; CONSIDERATO l’Università ha partecipato alla presentazione del progetto in qualità di

soggetto aggregato al Polo con altri 240 soggetti aggregati tra imprese e organismi di ricerca;

CONSIDERATO che la Regione Piemonte ha comunicato l’ammissione a finanziamento della

suddetta proposta; CONSIDERATO che per la stipula della convenzione di finanziamento con la Regione

Piemonte è necessaria la costituzione di un’Associazione Temporanea di Scopo tra i partecipanti;

CONSIDERATO che le Parti intendono, con la stipula dell’ATS, conferire a Tecnogranda

S.p.A. mandato collettivo speciale con rappresentanza, designandolo quale soggetto gestore del Polo;

CONSIDERATA l’urgenza di approvare la sottoscrizione dell’Associazione Temporanea di

Scopo denominata “Polo di Innovazione Agroalimentare” entro la scadenza del 30 aprile 2009;

VISTA l'impossibilità di procedere in tempo utile all'approvazione dell'accordo da

parte dei competenti Organi accademici; VISTA la legge n. 168 del 9/5/89; VISTO lo Statuto dell’Università degli Studi del Piemonte Orientale “Amedeo

Avogadro” emanato con D.R. Rep. n. 319 del 22/7/2008 e, in particolare, l’art. 15, che conferisce al Rettore, nelle ipotesi di necessità e indifferibile urgenza, il potere di sostituirsi temporaneamente agli organi accademici collegiali da lui presieduti;

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DECRETA

di approvare l'allegata bozza di Associazione Temporanea di Scopo denominata “Polo di Innovazione Agroalimentare”. Il testo si intende approvato anche in presenza di modifiche non sostanziali che dovessero essere concordate tra le parti prima della sottoscrizione; di delegare la Prof.ssa Graziella Berta, professore ordinario afferente al Dipartimento di Scienze dell’Ambiente e della Vita e delegato del Rettore per le tematiche d’Ateneo relative alla ricerca scientifica, alla sottoscrizione dell’ATS;

l’Università si impegna a sostenerne gli eventuali oneri attraverso i propri Dipartimenti universitari coinvolti nell’iniziativa;

il presente Decreto sarà sottoposto a ratifica nella prossima seduta dei competenti Organi accademici.

Il Rettore Prof. Paolo Garbarino

Visto: il Responsabile dell’Ufficio Visto: il Direttore Amministrativo

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Il Consiglio all’unanimità ratifica il suddetto decreto.

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3/2009/3.10

Il Presidente illustra il sotto riportato decreto d’urgenza. Decreto Rettorale d’urgenza Repertorio n.34 /2009 Prot. n. 9486 del 29/04/2009 Tit. V Cl. 5 OGGETTO: Proroga dei termini:

1. di pagamento della II rata per gli studenti collocati nelle fasce II, III, IV e V e della I tranche della II rata per gli studenti collocati nelle fasce VI, VII e VIII della contribuzione studentesca a. a. 2008/2009;

2. di immatricolazione ai corsi di Laurea Specialistica o Magistrale ad accesso libero per i laureati della sessione straordinaria dell’a.a. 2007/08

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IL RETTORE

VISTO il D.P.R. 25 luglio 1997 n. 306 “Regolamento recante disciplina in materia di contributi universitari”;

VISTO il D.P.C.M. del 9 aprile 2001 e successive modifiche e integrazioni concernente: “Uniformità di trattamento sul diritto agli studi universitari, ai sensi della legge 2 dicembre 1991, n. 390”;

VISTO il D.M. 22 ottobre 2004, n. 270 recante “Modifiche al regolamento recante norme concernenti l’autonomia didattica degli Atenei”;

VISTO il D.M. 29 gennaio 2008 con il quale è stato determinato l'importo minimo della tassa di iscrizione alle Università per l'anno accademico 2008/2009 in € 181,44;

VISTO lo Statuto dell’Università come modificato con D.R. n. 219 del 22 luglio 2008 n. 319;

VISTO il Regolamento Didattico di Ateneo emanato con D.R. n. 215 del 15 maggio 2008; ESAMINATA la Delibera del Senato Accademico n. 3/2008/7.2 del 5 maggio 2008 concernente i

criteri relativi alla contribuzione studentesca per l’a.a. 2008/2009; ESAMINATA la Delibera del Consiglio di Amministrazione n. 3/2008/6.1 del 23 maggio 2008 di

approvazione delle disposizioni sulla contribuzione studentesca e sull’iscrizione all’Università per l’a.a. 2008/2009;

RILEVATA la necessità di agevolare, per quanto al punto 1., gli studenti iscritti ai Corsi di Laurea, Laurea Specialistica o Magistrale e Laurea Specialistica a ciclo unico relativamente alla scadenza del pagamento della II rata della contribuzione studentesca per l’a.a 2008/2009, anche a seguito dei problemi riscontrati dagli stessi nelle operazioni bancarie di pagamento;

RILEVATA altresì la necessità di agevolare, per quanto al punto 2., gli immatricolandi ai corsi di Laurea Specialistica o Magistrale, ad accesso libero, che hanno conseguito, nell’imminenza della scadenza in precedenza fissata, ovvero conseguiranno la laurea nella sessione straordinaria dell’a.a. 2007/2008;

VISTO l’art. 15 comma 1 lettera h) dello Statuto che autorizza il Rettore ad adottare, in situazione di indifferibile urgenza, provvedimenti di competenza degli organi di governo da lui presieduti;

VALUTATO ogni opportuno elemento

DECRETA 1. di modificare il termine di scadenza del pagamento della II rata della contribuzione

studentesca, originariamente fissato al 30/04/2009 (da corrispondersi in un unico importo per gli studenti collocati nelle fasce II, III, IV e V ovvero prima tranche per gli studenti collocati nelle fasce VI, VII e VIII) per l’a.a 2008/2009, consentendo il pagamento sino al 15/05/2009 senza pagamento dell’indennità di mora;

2. di consentire l’immatricolazione per l’a.a. 2008/2009 ai corsi di Laurea Specialistica o Magistrale, ad accesso libero, limitatamente laureati della straordinaria a.a. 2007/2008, anche oltre il termine originariamente fissato al 30 aprile 2009, e comunque non oltre dieci giorni dalla data di conseguimento del titolo, con le stesse modalità in precedenza stabilite.

Restano invariate tutte le altre disposizioni e scadenze previste dalla Delibera del Consiglio di Amministrazione 3/2008/6.1 del 23 maggio 2008.

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2. Il presente Decreto Rettorale d’urgenza verrà ratificato nella prima seduta utile del Senato Accademico e del Consiglio d’Amministrazione. IL RETTORE (Prof. Paolo GARBARINO)

Il Consiglio all’unanimità ratifica il suddetto decreto.

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3/2009/3.11

Il Presidente illustra il sotto riportato decreto d’urgenza. Decreto Rettorale d’Urgenza Repertorio n. 35/2009 Prot. n. 9624 del 30/04/2009 Oggetto: Proroga contratto fornitura buoni pasto

IL RETTORE Preso atto che il Consiglio di Amministrazione, nell’adunanza del giorno 19 dicembre 2008, aveva deliberato di prorogare fino al 30/4/2009 il contratto per la fornitura di buoni pasto elettronici stipulato con la Società Buon Chef-RistoChef S.p.A. al fine di consentire l’espletamento di una nuova gara d’appalto per la fornitura di buoni pasto e al fine di evitare interruzioni di servizio; Preso atto che il Consiglio di Amministrazione, nell’adunanza del giorno 20 marzo 2009 ha deliberato di rinviare l’espletamento di una nuova gara d’appalto per la fornitura di buoni pasto; Considerato che la prossima adunanza del Consiglio di Amministrazione successiva al 20/3/2009 è fissata per il giorno 22 maggio; Considerato che si rende pertanto necessario evitare interruzioni del servizio per il periodo dal 1° maggio; Considerato che, al fine di evitare interruzioni del servizio, è necessario prorogare per il mese di maggio il contratto per la fornitura di buoni pasto elettronici stipulato con la Società Buon Chef-RistoChef S.p.A.. Visto lo Statuto dell’Università; Visto il Regolamento per la finanza, l’amministrazione e la contabilità; Sentito il Direttore Amministrativo

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DELIBERA

Di prorogare, alle stesse condizioni, il contratto per la fornitura di buoni pasto elettronici stipulato con la Società Buon Chef-RistoChef S.p.A. per il periodo dal 01/05/2009 al 31/05/2009 al fine di evitare interruzioni del servizio. IL RETTORE (Prof. Paolo Garbarino)

Il Consiglio all’unanimità ratifica il suddetto decreto.

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3/2009/3.12

Il Presidente illustra il sotto riportato decreto d’urgenza. Decreto Rettorale di Urgenza Repertorio nr. 36 del 04.05.2009 Prot. n. 9732 Tit. III cl. 11 Oggetto: approvazione stipula Associazione Temporanea di Scopo per l’attuazione del progetto “Polo di Innovazione del VCO”

IL RETTORE PREMESSO che, nell’ambito del Programma Operativo Regionale “Competitività

regionale e occupazione” FESR 2007/2013 la Regione Piemonte ha pubblicato il “Bando per la costituzione, l’ampliamento ed il funzionamento di Poli di Innovazione”;

CONSIDERATO che i Poli di innovazione sono raggruppamenti di imprese indipendenti e

organismi di ricerca attivi in un particolare settore o ambito territoriale tra i cui obiettivi vi è contribuire al trasferimento di tecnologie, alla messa in rete e alla diffusione delle informazioni tra le imprese che ne fanno parte;

CONSIDERATO che Tecnoparco del Lago Maggiore S.p.A. ha presentato, in qualità di

capofila gestore del Polo, il progetto “Polo di Innovazione Impiantistica, sistemi e componentistica per le energie rinnovabili”;

CONSIDERATO l’Università ha partecipato alla presentazione del progetto in qualità di

soggetto aggregato al Polo con altri 24 soggetti aggregati tra imprese e organismi di ricerca;

CONSIDERATO che la Regione Piemonte ha comunicato l’ammissione a finanziamento della

suddetta proposta;

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CONSIDERATO che per la stipula della convenzione di finanziamento con la Regione Piemonte è necessaria la costituzione di un’Associazione Temporanea di Scopo tra i partecipanti;

CONSIDERATO che le Parti intendono, con la stipula dell’ATS, conferire a Tecnoparco del

Lago Maggiore S.p.A. mandato collettivo speciale senza rappresentanza, designandolo quale soggetto gestore del Polo;

CONSIDERATA l’urgenza di approvare la sottoscrizione dell’Associazione Temporanea di

Scopo denominata “Polo di Innovazione del VCO” entro la scadenza del 05 maggio 2009;

VISTA l'impossibilità di procedere in tempo utile all'approvazione dell'accordo da

parte dei competenti Organi accademici; VISTA la legge n. 168 del 9/5/89; VISTO lo Statuto dell’Università degli Studi del Piemonte Orientale “Amedeo

Avogadro” emanato con D.R. Rep. n. 319 del 22/7/2008 e, in particolare, l’art. 15, che conferisce al Rettore, nelle ipotesi di necessità e indifferibile urgenza, il potere di sostituirsi temporaneamente agli organi accademici collegiali da lui presieduti;

DECRETA

di approvare l'allegata bozza di Associazione Temporanea di Scopo denominata “Polo di Innovazione del VCO”. Il testo si intende approvato anche in presenza di modifiche non sostanziali che dovessero essere concordate tra le parti prima della sottoscrizione; di delegare il Dott. Marco Milanesio, ricercatore afferente al Dipartimento di Scienze e Tecnologie Avanzate, alla sottoscrizione dell’ATS;

l’Università si impegna a sostenerne gli eventuali oneri attraverso i propri Dipartimenti coinvolti nell’iniziativa;

il presente Decreto sarà sottoposto a ratifica nella prossima seduta dei competenti Organi accademici.

Il Rettore Prof. Paolo Garbarino

Visto: il Responsabile dell’Ufficio Visto: il Direttore Amministrativo

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ASSOCIAZIONE TEMPORANEA AI SENSI DEGLI ARTICOLI 10 E 13 DELLA LEGGE N. 109 DELL’11 FEBBRAIO 1994 E SUCCESSIVE MODIFICAZIONI E INTEGRAZIONI

REPUBBLICA ITALIANA L'anno duemilanove, il giorno cinque del mese di maggio.

5 maggio 2009 In Ornavasso, nel mio studio sito in Via A. di Dio n. 15. Innanzi a me dottor STEFANIA SCALABRINI, Notaio iscritto al Collegio notarile di Verbania, con sede in Ornavasso, sono comparsi: - Colombo Maurizio, nato a Gallarate (VA) il primo dicembre 1956, residente a Baveno (VB) in strada Nazionale del Sempione – Oltrefiume il quale interviene al presente atto non in proprio, ma nella sua qualita’ di Consigliere Delegato e quindi in rappresentanza del: “TECNOPARCO DEL LAGO MAGGIORE S.P.A.”, con sede in Verbania, via dell’Industria 25, capitale sociale Euro 4.100.000,00 interamente versato, iscritta nel Registro Imprese di Verbania, ed al R.E.A. di Verbania con il numero 173056, codice fiscale, partita Iva e numero di iscrizione nel Registro delle Imprese: 01430400034 (societa' che nel prosieguo di questo atto verra' talvolta denominata, per brevita', semplicemente “Tecnoparco" ovvero "Tecnoparco Spa”); a quanto infra autorizzato in forza di deliberazione consiliare in data ............................., agli atti. - Ruscica Andrea, nato a Mirabella Imbaccari (CT) il 1^ giugno 1965, residente a Stresa (VB), frazione Vedasco, via Per Gignese n. 36 il quale interviene al presente atto non in proprio, ma nella sua esclusiva qualita' di Presidente del Consiglio di Amministrazione e quindi in rappresentanza della societa': “ALTEA SOCIETA' PER AZIONI" o in forma abbreviata "ALTEA S.P.A.”, con sede in Baveno (VB), frazione Feriolo, Strada Cavalli n. 42, capitale sociale Euro 1.000.000,00 i.v., iscritta al Registro delle Imprese di Verbania, R.E.A. numero 174170, codice fiscale e partita Iva e numero di iscrizione nel R.I.: 01440580031 a quanto infra autorizzato in forza della predetta carica. Villa Antonio Maria Gaetano, nato a Milano il 2 settembre 1958, domiciliato per la carica presso la sede della societa' a Milano in via Durini n. 25, che interviene a questo atto non in proprio, ma nella sua qualita’ di Consigliere Delegato e quindi in rappresentanza della societa': “ARCHIMEDE ENERGIA SRL”, con sede in Milano, via Durini n. 25, capitale sociale Euro 1.000.000,00 i.v., iscritta nel Registro Imprese di Milano al numero R.E.A. 1.665.544, codice fiscale, partita Iva e numero di iscrizione al R.I.: 03313010963 a quanto infra autorizzato in forza della predetta carica. - Brandoni Gian Renzo, nato a Novara il 26 maggio 1937, residente a Romagnano Sesia (NO), via Trinchieri n. 56, il quale interviene al presente atto atto non in proprio, ma nella sua qualita’ di Presidente del Consiglio di Amministrazione e Consigliere Delegato e quindi in rappresentanza della societa': “BRANDONI S.P.A.”, con sede in Romagnano Sesia (NO), via Novara n. 199, capitale sociale Euro 1.200.000,00 i.v., iscritta nel Registro Imprese di Novara al numero R.E.A. 80533, codice fiscale, partita Iva e numero di iscrizione al R.I.: 00113680037 a quanto infra autorizzato in forza di deliberazione consiliare in data 31 marzo 2009, agli atti. ZACCHERA PAOLO, nato a Verbania il 6 settembre 1953, ivi residente in via Al Monterosso n. 35, codice fiscale ZCC PLA 53P06 L746A, titolare dell'impresa individuale denominata "COMPAGNIA DEL LAGO AZIENDA FLORICOLA DI ZACCHERA PAOLO", corrente in Verbania, via Della

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Chimica, iscritta nel Registro Imprese di Verbania al numero R.E.A. 183694, Partita Iva n. 00565720034 - Bazzoni Paola, nata a ................. la quale interviene al presente atto atto non in proprio, ma nella sua qualita’ di procuratore speciale e quindi in rappresentanza delle societa': a) “CO-VER ENERGY HOLDING S.R.L.”, con sede in Verbania, via 42 Martiri n. 165, capitale sociale Euro 565.000,00 i.v., iscritta nel Registro Imprese di Verbania al numero R.E.A. 194747, codice fiscale, partita Iva e numero di iscrizione al R.I.: 02074400033 a quanto infra autorizzata in forza di procura ...... che qui si allega sotto "A"; b) “CO-VER ENERGIA S.R.L.”, con sede in Verbania, via 42 Martiri n. 165, capitale sociale Euro 156.000,00 i.v., iscritta nel Registro Imprese di Verbania al numero R.E.A. 181593 codice fiscale, partita Iva e numero di iscrizione al R.I.: 01560970038 a quanto infra autorizzata in forza di procura ...... che qui si allega sotto "B"; c) “CO-VER R&K HOLDING S.R.L.”, con sede in Milano, viale Tunisia n. 41, capitale sociale Euro 600.000,00 i.v., iscritta nel Registro Imprese di Milano al numero R.E.A. 1881734 codice fiscale, partita Iva e numero di iscrizione al R.I.: 01010950036 a quanto infra autorizzata in forza di procura ...... che qui si allega sotto "C". - Conterio Osvaldo, nato a Premosello Chiovenda (VB) il 6 agosto 1961, residente a Vogogna (VB), via Calami n. 61, il quale interviene al presente atto atto non in proprio, ma nella sua qualita’ di Presidente del Consiglio di Amministrazione e Consigliere Delegato e quindi in rappresentanza della societa': “DYNAMICA S.P.A.”, con sede in Villadossola (VB), via san Bartolomeo n. 40, capitale sociale Euro 300.000,00, iscritta nel Registro Imprese di Verbania al numero R.E.A. 189178 codice fiscale, partita Iva e numero di iscrizione al R.I.: 01832640039 a quanto infra autorizzato in forza della predetta carica. SFOLZINI LUCA, nato a Borgomanero il 7 febbraio 1983, residente in Ghiffa (VB), corso Risorgimento n. 58, codice fiscale SFL LCU 83B07B019Q, titolare della ditta individuale denominata “ELETTRODIGITAL DI SFOLZINI LUCA”, corrente in Ghiffa, Corso Risorgimento n. 58, iscritta al Registro Imprese di Verbania al n. R.E.A. 191863, Partita I.V.A. 01948750037 - Brandinelli Paola Samantha, nata a Milano il 29 agosto 1972, residente a Dormelletto (NO), via Michelangelo Buonarroti n. 2, la quale interviene al presente atto atto non in proprio, ma nella sua qualita’ di procuratore speciale e quindi in rappresentanza della societa': “FANDIS S.P.A.”, con sede in Milano, via Bigli n. 2, capitale sociale Euro 637.342,00 di cui Euro 587.342,00 versato, iscritta nel Registro Imprese di Milano al numero R.E.A. 1168401 codice fiscale, partita Iva e numero di iscrizione al R.I.: 07591990150 a quanto infra autorizzata in forza di procura ...... che in copia conforme qui si allega sotto "D". - Ruffini Maurizio, nato a Verbania il 20 ottobre 1964, residente a Cambiasca (VB), via Alle Lunghe n. 4, il quale interviene al presente atto atto non in proprio, ma nella sua qualita’ di Presidente del Consiglio di Amministrazione e quindi in rappresentanza della societa': “GEBI SISTEMI S.R.L.”, con sede in Verbania, via Alla Cartiera n. 53, capitale sociale Euro 100.000,00, iscritta nel Registro Imprese di Verbania al numero R.E.A. 182279 codice fiscale, partita Iva e numero di iscrizione al R.I.: 01587610039 a quanto infra autorizzato in forza della predetta carica. - Cerciello Vittorio, nato a Premosello Chiovenda (VB) il 26 luglio 1965, residente a Verbania in via Fiume 17, che interviene a questo atto non in proprio, ma in qualità di Amministratore Unico e quindi in rappresentanza della società: “IDROENERGY S.R.L.”, con sede in Baveno (VB), via Sempione 29, capitale sociale Euro 99.000,00 i.v., iscritta nel Registro Imprese di Verbania al numero R.E.A. 185538,

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codice fiscale e partita Iva, e numero di iscrizione nel R.I.: 01684970039 a quanto infra autorizzato in forza della predetta carica. - Blardone Giampaolo, nato a Premosello Chiovenda (VB) il 18 febbraio 1946, residente a Pallanzeno (VB), via Marconi n. 23, il quale interviene al presente atto non in proprio, ma nella sua esclusiva qualita' di Vice Presidente e Consigliere e quindi in rappresentanza della societa': “NANOIRESERVICE SOCIETA' CONSORTILE PER AZIONI”, con sede a Domodossola (VB), via Rosmini n. 24, capitale sociale Euro 176.000,00, di cui Euro 168.500,00 versato, iscritta al Registro delle Imprese di Verbania, R.E.A. numero 194784, codice fiscale e partita Iva e numero di iscrizione nel R.I.: 02075410031 a quanto infra autorizzato in forza della deliberazione consiliare in data 12 marzo 2009, agli atti. - Lo Riso Nicola, nato a Torino l'11 febbraio 1970, residente a San Mauro Torinese (TO), via Valle d. Quiete n. 19, il quale interviene al presente atto non in proprio, ma nella sua esclusiva qualita' di consigliere e quindi in rappresentanza della societa': “P M T - ITALIA S.P.A.”, con sede in Pinerolo (TO), capitale sociale Euro 1.130.631,84, iscritta nel Registro Imprese di Torino al numero R.E.A. 32539 codice fiscale, partita Iva e numero di iscrizione al R.I.: 00479560013 a quanto infra autorizzato in forza della deliberazione consiliare in data ................, agli atti. - Rigamonti Stefano, nato a Borgosesia (VC) il 28 febbraio 1967, residente a Valduggia (VC), località Lebbia n. 41, il quale interviene al presente atto atto non in proprio, ma nella sua qualita’ di Amministratore Delegato e quindi in rappresentanza della societa': “OFFICINE RIGAMONTI S.P.A. IN FORMA ABBREVIATA OR S.P.A.”, con sede in Valduggia (VC), via Circonvallazione n. 9, capitale sociale Euro 120.000,00, iscritta nel Registro Imprese di Vercelli al numero R.E.A. 47826 codice fiscale, partita Iva e numero di iscrizione al R.I.: 00153040027 a quanto infra autorizzato in forza della predetta carica. - Savant Giuseppe, nato a ............................. il quale interviene al presente atto atto non in proprio, ma nella sua qualita’ di .................... e quindi in rappresentanza della societa': “ISTITUTO PER LE RICERCHE DI TECNOLOGIA MECCANICA E PER L'AUTOMAZIONE S.P.A. IN FORMA ABBREVIATA R.T.M. S.P.A”, con sede in Vico Canavese (TO), via Circonvallazione n. 7, capitale sociale Euro 371.238,00, iscritta nel Registro Imprese di Torino al numero R.E.A. 719385 codice fiscale, partita Iva e numero di iscrizione al R.I.: 05575180012 a quanto infra autorizzato in forza di .......................... - Pollino Grazia Laura, nata a Torino il 29 giugno 1943, residente a Gozzano (NO), via F.lli Rosselli n. 11, il quale interviene al presente atto atto non in proprio, ma nella sua qualita’ di Amministratore Unico e quindi in rappresentanza della societa': “TECHMEN ARCHITECTURE S.R.L.”, con sede in Milano, via Boccaccio Giovanni n. 37, capitale sociale Euro 90.000,00 di cui Euro 27.000,00 versato, iscritta nel Registro Imprese di Milano al numero R.E.A. 1714312 codice fiscale, partita Iva e numero di iscrizione al R.I.: 03951440969 a quanto infra autorizzata in forza della predetta carica. - Setaro Michele, nato a Torre Annunziata (NA) il 30 maggio 1959, residente a Monza (MI), vicolo Borghetto n. 11, il quale interviene al presente atto non in proprio, ma nella sua esclusiva qualita' di Presidente del Consiglio di Amministrazione e quindi in rappresentanza della societa':

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"TECNOLAB DEL LAGO MAGGIORE S.R.L.", con sede in Verbania, via dell'Industria n. 20, capitale sociale Euro 110.000,00 i.v., iscritta al Registro delle Imprese di Verbania, R.E.A. numero 193353, codice fiscale e partita Iva e numero di iscrizione nel R.I.: 02012910036 a quanto infra autorizzato in forza della predetta carica. collettivamente indicati in seguito come le "Parti". Comparenti della cui identita' personale e qualifica io notaio sono certo.

PREMESSO che:

- la Regione Piemonte (d'ora innanzi semplicemente "la Regione”) con DGR n.25-9375 del 5 maggio 2008 (successivamente modificata con DGR n. 11-9281 del 28 luglio 2008 e DGR n. 37-9622 del 15 settembre 2008) ha recepito la Disciplina comunitaria in materia di Poli d’innovazione, e ha indicato tra i Poli il Polo dedicato a “impiantistica, sistemi e componentistica per le energie rinnovabili” nella zona del Verbano Cusio e Ossola; - la Regione Piemonte con DD n. 230 del 17 settembre 2008 ha emanato un bando per la costituzione, ampliamento e funzionamento dei Poli tecnologici; - detto bando prevede la presentazione di un Dossier di candidatura da parte del futuro gestore del Polo (di seguito, “il Dossier”), che deve essere concordato tra tutti gli enti e le imprese associate al Polo, e debitamente controfirmato da essi; - in data 31 ottobre 2008 le Parti hanno stipulato un accordo, a mezzo del quale hanno definito le modalità di presentazione del Dossier, di negoziazione dello stesso con la Regione per la definizione del Progetto, nonché regolato il quadro giuridico ed organizzativo dell’ATS, individuando e disciplinando i rapporti reciproci, i ruoli e le modalità della collaborazione; - in data 3 novembre 2008 Tecnoparco ha provveduto alla presentazione di un Dossier di candidatura, concordato tra tutti gli enti e le imprese associate al Polo, e debitamente controfirmato da essi; - in data 5 febbraio 2009, la Regione Piemonte ha espresso parere positivo con riserva, mediante lettera inviata a Tecnoparco del Lago Maggiore Spa; - in data 15 marzo 2009 Tecnoparco ha presentato il piano di attività definitivo e il relativo budget, concordato da tutti gli enti e le imprese associate al Polo e debitamente controfirmato da essi (di seguito il “Progetto”); - in data 6 aprile 2009 la Regione Piemonte ha approvato e finanziato il Progetto presentato; - l'approvazione regionale prevede altresì che i soggetti costituenti il Polo costituiscano una partnership di sviluppo attraverso la costituzione di una Associazione Temporanea di Scopo o di un Consorzio o di una società consortile, per la realizzazione di quanto previsto dal Progetto; - Tecnoparco del Lago Maggiore SpA è la società che ha realizzato e gestisce il Parco Tecnologico del Lago Maggiore, soggetto deputato dalla Regione e dalla Commissione Europea alla promozione e allo sviluppo della ricerca, innovazione, trasferimento tecnologico e alta formazione nell’area del Verbano Cusio Ossola; - le Parti intendono candidarsi alla costituzione del Polo d’Innovazione di Verbania e intendono indicare Tecnoparco del Lago Maggiore come candidato gestore del Polo stesso; - a seguito dell’approvazione del Progetto, le Parti al fine di conseguire gli obiettivi sottesi al Progetto intendono raggrupparsi in Associazione Temporanea di Scopo (di seguito ATS), per l’attuazione dello stesso; - le Parti intendono collaborare allo sviluppo, alla redazione, alla realizzazione ed alla gestione del Progetto, in via unitaria pur mantenendo la loro piena autonomia e senza la creazione di soggetti terzi; - le Parti intendono, con il presente atto (indicato d'ora in avanti semplicemente come "Accordo"), regolare il quadro giuridico ed organizzativo dell’ATS, individuando e disciplinando sin d’ora i rapporti reciproci, i ruoli e le modalità della collaborazione.

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Conseguentemente, in accordo con le suddette premesse, che costituiscono parte integrante del presente atto, tra i comparenti, ciascuno in nome e per conto dell’Ente o Societa’ o Ditta rispettivamente sopra rappresentata,

SI CONVIENE QUANTO SEGUE

1. COSTITUZIONE DELL’ ASSOCIAZIONE TEMPORANEA DI SCOPO (A.T.S.) Le Parti si impegnano a collaborare in buona fede e ad attivarsi per la tempestiva finalizzazione congiunta del Progetto secondo le modalità previste di seguito nel presente Accordo. Le Parti indicano Tecnoparco come soggetto gestore del Polo e quindi con il presente atto conferiscono ad esso, che accetta mediante sottoscrizione del presente Accordo, il mandato speciale senza rappresentanza della ATS. Resta sin d’ora inteso che i ruoli degli enti associati, l’organizzazione dell’ATS e le modalità di realizzazione delle attività saranno definite secondo quanto indicato nel presente Accordo. L'ATS non ha autonoma personalità giuridica, né costituirà in alcun modo autonomo soggetto giuridico terzo rispetto alle Parti, ognuna delle quali conserverà la propria piena soggettività giuridica ad ogni effetto di legge, nonché la totale autonomia della propria gestione, ai fini degli adempimenti fiscali, degli oneri sociali e di qualsivoglia altro effetto non regolato dal presente Accordo. 2. OGGETTO DELL’A.T.S. L'oggetto della A.T.S. è espressamente circoscritto alla collaborazione reciproca nella redazione, nello sviluppo, nella realizzazione e nella gestione del Progetto di cui in premessa, anche secondo quanto indicato negli allegati al presente Accordo; alla richiesta di contributo relativa al predetto Progetto ed alla gestione di tale pratica amministrativa ed a tutte le attività necessarie ed opportune, relative e connesse, compreso tutto quanto necessario ed opportuno da presentarsi alla Regione ed eventualmente all’Autorità di gestione e pagamento, o ad enti da essi delegati. 3. RUOLO DEI SOGGETTI ASSOCIATI Le Parti convengono che sono enti associati all’ATS: a) SOCI FONDATORI: − Altea S.p.A. − Archimede Energia S.r.l − Bandoni S.p.a. − Compagnia del Lago Azienda Floricola di Zacchera Paolo − CO-VER Energy Holding S.r.l. − CO-VER Energia S.r.l. − CO-VER R&K Holding S.r.l. − Dynamica S.p.A. − Elettrodigital di Sfolzini Luca − Fandis S.p.A. − Gebi Sistemi S.r.l. − Nanoireservice S.c.p.a. − Idroenergy S.r.l. − P M T - Italia S.p.A. − Officine Rigamonti S.p.A. − Tecnolab del Lago Maggiore S.r.l. − Techmen Architecture S.r.l. − Tecnoparco del Lago Maggiore S.p.A. (nel complesso d'ora innanzi denominati solo convenzionalmente “Soci Fondatori”, e precisato che tecnicamente tale dicitura è inesatta ed impropria, non essendo assolutamente la presente ATS né un'associazione, né una società o ente).

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I Soci Fondatori intendono realizzare le attività previste nel Dossier di candidatura di cui in premessa. I Soci Fondatori si impegnano quindi a realizzare e co-finanziare esclusivamente dette Attività, ciascuno per la quota di propria competenza, secondo quanto previsto nel Piano economico-finanziario di dettaglio di cui all’Allegato 3 all'Accordo di massima, agli atti del Tecnoparco (di seguito talora indicato come “Allegato Tecnico-Economico”). In Particolare TECNOPARCO si impegna a mettere a disposizione le strutture, attrezzature e servizi, secondo le modalità e i tempi indicati negli allegati 2 e 3 all'Accordo. I Soci Fondatori intendono partecipare alle attività del Polo per gli ambiti tecnologici indicati (esigenze di ricerca, innovazione e formazione di cui all’Allegato 2 all'Accordo), e intendono contribuire alla definizione e sviluppo delle attività del Polo con proposte e progetti, previste per il periodo 2009 - 2013. Inoltre i Soci Fondatori intendono usufruire dei servizi che il Polo metterà a disposizione nei primi due anni di attività, secondo quanto definito agli Allegati 2 e 3 all'Accordo. I Soci Fondatori si impegnano quindi a riconoscere al gestore del Polo: - un rimborso a titolo di contributo per i costi sostenuti per la gestione del Polo stesso durante il 1^ e il 2^ anno di attività, entro gli importi massimi indicati in Allegato 3; - un rimborso a titolo di contributo per i costi sostenuti per i servizi di supporto, erogati dal Polo ai soci durante il 1^ e il 2^ anno di attività del Polo stesso, entro gli importi massimi indicati in Allegato 3; - un rimborso a tiolo di contributo per i costi sostenuti per le azioni di sistema, realizzate dal Polo ai soci interessati durante il 1^ e il 2^ anno di attività del Polo stesso, entro gli importi massimi indicati in Allegato 3. b) SOCI ADERENTI − “AZZINI & C S.n.c.” − “DUGHERA GIUSEPPE” − “MAULINI S.n.c.” − “PICOTEC S.n.c. “ − “ISTITUTO PER LE RICERCHE DI TECNOLOGIA MECCANICA E PER

L'AUTOMAZIONE S.P.A. IN FORMA ABBREVIATA R.T.M. S.P.A” con sede in ............ (nel complesso denominata “Socio Aderente”, con la medesima precisazione terminologica sopra esposta per i c.d. "Soci fondatori"). I Soci Aderenti intendono partecipare alle attività del Polo per gli ambiti tecnologici indicati (esigenze di ricerca, innovazione e formazione di cui all’Allegato 2 al presente Accordo) e intendono contribuire alla definizione e sviluppo delle attività del Polo con proposte e progetti, previste per il periodo 2009 - 2013. Inoltre i Soci Aderenti intendono usufruire dei servizi che il Polo metterà a disposizione nei primi due anni di attività, secondo quanto definito agli Allegati 2 e 3 al presente Accordo. un rimborso a titolo di contributo per i costi sostenuti per la gestione del Polo stesso durante il 1^ e il 2^ anno di attività, entro gli importi massimi indicati in Allegato 3; un rimborso a titolo di contributo per i costi sostenuti per i servizi di supporto, erogati dal Polo al socio stesso durante il 1^ e il 2^ anno di attività del Polo stesso, entro gli importi massimi indicati in Allegato 3. Resta inteso fin d’ora che in corrispondenza del termine del 2^ anno di attività del Polo, i Soci Fondatori e Aderenti (complessivamente “i Soci”) si impegnano a verificare le attività realizzate e i risultati ottenuti previste dal presente Accordo, e a definire congiuntamente il Piano di sviluppo e di attività del Polo, verificandone la sostenibilità economica e finanziaria, con l’obiettivo di addivenire alla stipula di analogo accordo per il 3^, 4^ e 5^ anno di attività. Enti esterni al Polo (es. imprese di servizi, laboratori privati, enti di formazione, enti finanziatori pubblici e privati), che non intendano partecipare, ma che intendano apportare all’iniziativa competenze, attività e risorse anche finanziarie, potranno stipulare apposite convenzioni con il Polo stesso.

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c) UNIVERSITA’ - UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DI TORINO - POLITECNICO DI TORINO - UNIVERSITA’ DEL PIEMONTE ORIENTALE 4. FUNZIONAMENTO E GESTIONE DELL’ATS Le Parti concordano che l’ATS sarà organizzata come segue: il �Responsabile per l’Ente gestore, nominato dal gestore del Polo, con competenza tecnica e organizzativa necessaria, avrà il compito di coordinare le attività del Polo, dell’ATS e degli enti ad essa associati, relativamente alle attività di progetto, e provvedere alla realizzazione, monitoraggio e rendicontazione delle attività, previste dal Progetto; �il Comitato di Gestione avrà il compito di supervisionare l’attività del gestore, deliberare sulle eventuali variazioni al Progetto e al budget relativo; riferisce ogni 6 mesi al Comitato di ATS, a cui propone le linee di sviluppo del Polo; il Comitato di Gestione è composto da: - il Responsabile per l’Ente gestore; - tre Referenti per i Soci, nominati di comune accordo tra essi (ad esclusione del gestore), sulla base della competenza tecnica e relazionale necessaria; il Comitato di ATS avrà il compito di definire le linee di sviluppo del Polo (2011-2013), i nuovi progetti e servizi e i relativi budget, è composto da un referente per ogni Socio (Fondatore e Aderente); le attività del Comitato di ATS sono coordinate dal Responsabile per l’Ente gestore; in quanto assemblea delle Parti dell’ATS, il Comitato di ATS avrà il compito di approvare, all’unanimità, qualunque modifica al presente accordo e all’atto di costituzione dell’ATS, inclusi il Regolamento di ATS, e gli allegati tecnico-economici. �L’ATS si avvale del parere consultivo di un Comitato Strategico, composto dai promotori dell’iniziativa, nonché da enti pubblici, fondazioni, banche, associazioni datoriali, ecc. rappresentanti il territorio di riferimento. Detto Comitato avrà il compito di assicurare l’aderenza di attività e linee di sviluppo del Polo con altre iniziative di ricerca, sviluppo, innovazione e formazione del territorio. Le Parti, inoltre, concordano che l’ATS sarà costituita con atto notarile e il funzionamento sarà regolato da un Regolamento, sottoscritto dalle Parti, di cui il Progetto sarà Allegato tecnico (incluso di budget), unitamente ai sottoprogetti eventuali dei soci (incluso di budget). Il funzionamento degli organi e dei Comitati di cui sopra verrà regolamentato nel Regolamento per garantire il requisito di flessibilità, condivisione e apertura del costituendo Polo, l’A.T.S. prevederà, una fase di revisione dell’organizzazione e delle attività, presumibilmente durante il 2^ semestre di attività, allo scopo di verificare i risultati raggiunti e ipotizzare gli sviluppi dell’iniziativa, che potranno prevedere ad es. variazioni nella composizione dell’ATS, anche attraverso l’accoglimento di nuovi soci, la realizzazione di nuove attività e progetti, modifiche nella forma statutaria e organizzativa, ecc. 5. NEGOZIAZIONE DEL PROGETTO Le Parti convengono che Tecnoparco, nella sua qualità di candidato gestore e mandatario della costituenda ATS, è sin d’ora e a mezzo del presente atto autorizzato a rappresentare in esclusiva gli associati, nei confronti della Regione Piemonte, dell’Autorità di gestione o degli enti da essi delegati, per tutte le operazioni e gli atti di qualsiasi natura siano necessari per la finalizzazione del Progetto. Le Parti concordano che il Responsabile per l’Ente gestore è il Responsabile del Programma, previsto dal bando regionale, che ha il compito e la responsabilità della negoziazione con la Regione; esso sarà affiancato dal/i Referente/i per i Soci Fondatori. Il Responsabile per l’Ente gestore ha il compito e la responsabilità di riferire ai Soci Fondatori e ai Soci Aderenti sull’andamento della negoziazione e ha la responsabilità e il compito di convocare le

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Parti per ogni adempimento e/o decisione sia necessario per il buon fine della negoziazione stessa, e rappresenti una variazione rispetto a quanto in allegato al presente Accordo. Per garantire la necessaria trasparenza e informazione, il Responsabile per l’Ente gestore invierà le comunicazioni ai soci per iscritto, inclusi i verbali delle riunioni con i soci o altri enti coinvolti, che contengano la sintesi degli argomenti affrontati e le decisioni assunte. 6. MODIFICHE ALL’ACCORDO. Dal momento della comunicazione alla Regione, ed eventualmente all’Autorità di gestione, del presente Accordo, nell'ambito della richiesta di accesso a finanziamento, ogni modifica al presente Accordo richiederà il consenso unanime delle Parti. La richiesta di finanziamento o contributo e successiva accettazione, presentata dalla mandataria Tecnoparco in nome e per conto di tutte le Parti, non comporterà la responsabilità solidale delle Parti stesse nei confronti della Regione Piemonte e dell’Autorità di Gestione per eventuali obbligazioni derivanti dalla predetta richiesta e, se ottenuto il finanziamento o il contributo, per la successiva attuazione del Progetto, poiché ciascuna delle Parti riunite è la sola responsabile della parte di progetto, ed attività conseguenti, a lei assegnata ai sensi dell'art. 3 del presente Accordo. Nel caso la Regione e l’Autorità di Gestione subordinasse la concessione del finanziamento all'assunzione di responsabilità solidale di tutte le Parti riunite, la decisione di assumersi tale responsabilità dovrà essere presa all'unanimità delle Parti stesse. In considerazione del ruolo del Capofila Tecnoparco, di mandatario della costituenda ATS e di erogatore di servizi specialistici ai Soci, e della forte valenza territoriale e strategica delle attività sottese al presente Accordo, resta inteso che, nel caso in cui dovessero intervenire variazioni nella struttura societaria della Mandataria che ne modificassero la finalità aziendale, i Soci potranno recedere dall'Accordo ovvero ridiscutere i termini e condizioni dello stesso, in particolare riguardo al mandato speciale conferito a Tecnoparco, di cui all’art. 1 del presente atto. 7. DURATA DELL’ACCORDO L'Accordo perfezionato avrà termine con lo svolgimento di tutte le attività previste dal Progetto o in qualunque momento per consenso unanime delle Parti. 8. DIVERGENZE E CONTROVERSIE Le Parti concordano di tentare di definire amichevolmente qualsiasi divergenza che possa nascere in relazione alla presente Associazione Temporanea di Scopo o ad essa relativa o collegata. A tal fine le Parti si impegnano ad incontrarsi nel più breve tempo possibile per tentare di raggiungere una composizione amichevole interna all’ATS. Le Parti concordano che - nel caso in cui non sia possibile raggiungere nella suddetta maniera un accordo bonario avvenuto o meno l'incontro per il tentativo di composizione amichevole di cui sopra - qualsiasi lite o controversia dovesse insorgere circa la validità, l'interpretazione, esecuzione, inesecuzione, risoluzione del presente Accordo, o comunque relativa o collegata allo stesso, sarà risolta mediante un giudizio arbitrale, di natura rituale, deciso secondo diritto, ai sensi dell'art. 806 e ss. c.p.c. Il lodo sarà pronunciato nel termine di 90 giorni dall'accettazione da un Arbitro unico, designato di comune accordo dalle Parti entro 20 giorni dalla comunicazione di volersi valere della procedura arbitrale, effettuata a mezzo racc.ta r.r., da una delle Parti all'altra o alle altre. In difetto di accordo sulla nomina dell'Arbitro unico nel termine predetto, vi provvederà il Presidente del Tribunale di Torino, su istanza della parte più diligente. L'arbitrato avrà sede in Torino. L'Arbitro unico procederà ai sensi dell'art. 816 c.p.c., senza formalità di procedura ma con il rispetto del principio del contraddittorio. 9. CLAUSOLA DI RISERVATEZZA: ll presente Accordo è riservato tra le Parti, salvo quanto richiesto dalla Regione, per la partecipazione al bando, la negoziazione del progetto definitivo, la realizzazione dello stesso e la rendicontazione tecnica ed economica.

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La definizione e l’utilizzo di nome e marchio del Polo da parte dei soci e del gestore sono normati nel la bozza di Regolamento. 10. PRECEDENTI ACCORDI Il presente atto contiene la manifestazione integrale degli accordi raggiunti fra le Parti e supera ed annulla qualsiasi precedente intesa fra le stesse relativa a quanto forma oggetto del medesimo. Ho omesso la lettura di tutti gli allegati per dispensa ricevutane. E richiesto io Notaio ho ricevuto questo atto dattiloscritto su carta uso bollo da persona di mia fiducia, sotto la mia direzione e completato di mio pugno che ho letto ai comparenti, che lo approvano e lo sottoscrivono con me Notaio ad ore _____ .

Il Consiglio all’unanimità ratifica il suddetto decreto.

******************

3/2009/3.13 Il Presidente illustra il sotto riportato decreto d’urgenza.

Decreto Rettorale di Urgenza Repertorio nr. 41 del 18.05.2009 Prot. n. 11074 Tit. III cl. 11 Oggetto: approvazione stipula Associazione Temporanea di Scopo per l’attuazione del progetto “TOP – Technology OPtimization for new generation of composites”

IL RETTORE PREMESSO che, nell’ambito del Programma Operativo Regionale “Competitività

regionale e occupazione” FESR 2007/2013 la Regione Piemonte ha pubblicato il “Bando per progetti di ricerca industriale e/o sviluppo sperimentale per l’anno 2008 nell’ambito dei sistemi avanzati di produzione”;

CONSIDERATO che il Dipartimento di Scienze dell’Ambiente e della Vita ha partecipato, in

qualità di partner, alla presentazione del progetto “TOP – Technology OPtimization for new generation of composites” in risposta al suddetto bando;

CONSIDERATO che il progetto è stato approvato e ammesso a finanziamento dalla Regione

Piemonte con D.D. 23/12/2008 n. 247; CONSIDERATO che per l’avvio del progetto è necessaria la costituzione di un’Associazione

Temporanea di Scopo tra i partecipanti; CONSIDERATO che le Parti intendono, con la stipula dell’ATS, conferire ad Aviospace s.r.l.

mandato collettivo speciale con rappresentanza, designandola quale soggetto gestore del finanziamento regionale;

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CONSIDERATA l’urgenza di approvare la sottoscrizione dell’Associazione Temporanea di Scopo;

VISTA l'impossibilità di procedere in tempo utile all'approvazione dell'accordo da

parte dei competenti Organi accademici; VISTA la legge n. 168 del 9/5/89; VISTO lo Statuto dell’Università degli Studi del Piemonte Orientale “Amedeo

Avogadro” emanato con D.R. Rep. n. 319 del 22/7/2008 e, in particolare, l’art. 15, che conferisce al Rettore, nelle ipotesi di necessità e indifferibile urgenza, il potere di sostituirsi temporaneamente agli organi accademici collegiali da lui presieduti;

DECRETA

di approvare l'allegata bozza di Associazione Temporanea di Scopo per lo svolgimento delle attività del progetto “TOP – Technology OPtimization for new generation of composites”. Il testo si intende approvato anche in presenza di modifiche non sostanziali che dovessero essere concordate tra le parti prima della sottoscrizione; di delegare il Prof. Aldo Viarengo, Preside della Facoltà di Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali, alla sottoscrizione dell’ATS; il presente Decreto sarà sottoposto a ratifica nella prossima seduta dei competenti Organi accademici.

Il Rettore

Prof. Paolo Garbarino

Visto: il Responsabile dell’Ufficio Visto: il Direttore Amministrativo

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ATTO COSTITUTIVO DELL’ ASSOCIAZIONE TEMPORANEA DI SCOPO DENOMINATA “TOP”

I sottoscritti in rappresentanza di:

a. Primo Proponente (o Capofila): AVIOSPACE s.r.l., con sede in Asti, Via XX Settembre 28, in persona del legale rappresentante

pro-tempore Ing. Maurizio Gamba, nato ad Asti il 31.05.1960.

b. Proponenti AGOM ____________, con sede in ____________, in persona del legale rappresentante pro tempore_______________, nato a ______________, il ____________________; COMPACT COMPOSITI _____, con sede in _____________, in persona del legale rappresentante pro-tempore _____________, nato a __________, il _________; EXEMPLAR ___________, con sede in ____________, in persona del legale rappresentante pro tempore ________________, nato ____________, il _______________; METEC INNOVATION S.R.L., con sede in Torino, Corso Re Umberto 12, in persona del legale rappresentante pro-tempore Ing. Franco Rabezzana, nato a Torino, il 16.02.1952; b. Co-proponenti Il POLITECNICO DI TORINO, con sede in Torino, C.so Duca degli Abruzzi n. 24, rappresentato dal Rettore pro tempore Prof. Francesco PROFUMO, nato a Savona (SV) il 03/05/1953, in qualità di legale rappresentante, per conto del quale la firma del presente atto è apposta da ……………………………….(inserire Direttore di Dipartimento) in virtù di delega di cui al D.R. 844 del 30.12.2005 allegato, (di seguito denominata “Capofila”), L’ UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DEL PIEMONTE ORIENTALE – AMEDEO AVOGADRO, con sede in Vercelli, Via Duomo 6, rappresentato dal Rettore pro-tempore Prof. Paolo Garbarino, nato a ____________________ il__________, in qualità di legale rappresentante, per conto del quale la firma del presente atto è apposta da __________________________ in virtù di _______________

PREMESSO - che le Parti rappresentano gli attuali soggetti attuatori del progetto TOP (Technology Optimization for new generation of composites) (in seguito il Progetto) approvato dalla Regione Piemonte (in seguito ente finanziatore) con D.D. n. 247 del 23/12/2008; - che, a seguito dell’approvazione e del finanziamento concesso per la realizzazione del Progetto, le Parti si impegnano alla sua realizzazione secondo le modalità, i contenuti ed i costi di cui al Progetto medesimo, rimodulati secondo le assegnazioni di cui alla D.D. n.202 (DA1300) del 17 ottobre 2008; - che le Parti intendono, con il presente atto, regolare il quadro giuridico ed organizzativo dell’Associazione predetta, nonché conferire ad AVIOSPACE s.r.l. mandato collettivo speciale con rappresentanza, designandola quale soggetto gestore del finanziamento, tutto ciò premesso, con valore integrante e sostanziale delle pattuizioni che seguono, le Parti DICHIARANO di volersi riunire in Associazione Temporanea di Scopo (di seguito «ATS») per lo svolgimento delle attività di cui al Progetto. I sottoscritti: Maurizio Gamba, in rappresentanza di AVIOSPACE s.r.l.,

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……………………………, in rappresentanza di AGOM s.r.l. ………...........……….., in rappresentanza di COMPACT COMPOSITI s.r.l.; ……………………., in rappresentanza di EXEMPLAR s.r.l.; FRANCO RABEZZANA, in rappresentanza di METEC INNOVATION CONSULTING s.r.l.; …………………….., in rappresentanza del Politecnico di Torino …………………….., in rappresentanza dell’Università del Piemonte Orientale conferiscono al Capofila, e per esso a Maurizio Gamba, suo rappresentante legale, mandato collettivo speciale gratuito e irrevocabile, con obbligo di rendiconto e con rappresentanza esclusiva e processuale e con procura per: a. stipulare, in nome e per conto delle Parti, con ogni più ampio potere e con promessa di rato e valido fin da ora, tutti gli atti posti in essere in conformità al Progetto e connessi alla realizzazione dello stesso; b. rappresentare le Parti in esclusiva, anche in sede processuale, nei confronti dell’ente finanziatore, per tutte le operazioni e gli atti di qualsiasi natura previsti e connessi dal Progetto, fino all’estinzione di ogni rapporto. L’ATS è disciplinata da quanto disposto dai successivi articoli.

Art. 1 (Impegni delle Parti)

1. Ciascuna delle Parti esegue le prestazioni di propria competenza previste dal Progetto e/o successivamente unanimemente concordate in totale autonomia gestionale, fiscale ed operativa, con personale responsabilità esclusiva in ordine alla perfetta esecuzione dei compiti a ciascuno affidati, ferma restando la responsabilità solidale di tutte le Parti nei confronti dell’ente finanziatore. 2. Le Parti si impegnano inoltre sin da ora a fornire il più ampio quadro di reciproca collaborazione per la realizzazione dell’intervento.

Art. 2 (Doveri del Capofila)

1. Il Capofila si impegna a svolgere qualsiasi attività occorrente per la migliore redazione di tutti gli atti necessari al perfezionamento della concessione del finanziamento con l’ente finanziatore ed assumere la responsabilità del coordinamento generale del progetto e dei rapporti con l’ente finanziatore. 2. In particolare esso assume: a. la responsabilità dell’organizzazione delle attività connesse al Progetto; b. il coordinamento amministrativo del Progetto; c. la responsabilità e il coordinamento della rendicontazione (finanziaria e non) delle attività finanziate secondo le modalità e scadenze indicate dall’ente finanziatore; d. la responsabilità e il coordinamento del monitoraggio intermedio sullo stato di avanzamento delle attività e delle spese; e. la gestione dei rapporti finanziari con l’ente finanziatore provvedendo ad incassare le quote di finanziamento e a trasferire agli associati gli importi dovuti. 3. Il Capofila assume nei confronti dell’ente finanziatore la responsabilità per il corretto e tempestivo svolgimento dei compiti di cui ai precedenti commi 1 e 2, sempre che gli associati adempiano alle attività preordinate allo svolgimento di tali compiti nei termini indicati dal Capofila.

Art. 3 (Doveri degli associati)

1. Gli associati assumono nei confronti dell’ente finanziatore, per il tramite del Capofila, la responsabilità per la corretta e tempestiva esecuzione dei compiti previsti dal Progetto a loro

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carico: le modalità circa la realizzazione del Progetto sono affidate agli associati secondo quanto indicato nel Progetto. 2. Gli associati sono tenuti inoltre alla elaborazione della rendicontazione di tutti i costi relativi alle attività ad essi affidate nel rispetto della normativa vigente, delle procedure stabilite dall’ente finanziatore e dal Capofila, nonché alla predisposizione, relativamente alle proprie attività, della documentazione necessaria alla dimostrazione dello svolgimento del Progetto, compresa la relazione finale. 3. Gli associati sono tenuti inoltre alla elaborazione del monitoraggio intermedio sullo stato di avanzamento delle attività e delle spese secondo le indicazioni dell’ente finanziatore e del capofila;

Art. 4 (Coordinamento e responsabilità scientifica)

1. Il Coordinamento e la responsabilità scientifica del Progetto sono affidati ad AVIOSPACE s.r.l.. AVIOSPACE s.r.l. individua al proprio interno il Coordinatore di Progetto che ha compiti di coordinamento generale quali, a titolo esemplificativo e non esaustivo: - monitorare lo sviluppo delle diverse attività del Progetto e il conseguimento degli obiettivi previsti; - segnalare alla Commissione di coordinamento e controllo, di cui all’art. 5, gli eventuali scostamenti di ciascuna Parte rispetto alle previsioni del progetto; - approvare i contenuti di eventuali Relazioni Intermedie da inviare all’ente finanziatore; - approvare la relazione finale; - garantire le comunicazioni tra le Parti e tra le Parti e l’esterno; - notificare all’ente finanziatore ogni imprevisto che eventualmente si manifestasse nel corso dell’esecuzione del Progetto; - presiedere la Commissione di coordinamento e controllo.

Art. 5 (Commissione di coordinamento e controllo)

1. Nell'ambito dell'ATS è istituito la Commissione di coordinamento e controllo (in seguito «CCC»), in conformità con l’art. 16 comma 2 del Bando. 2. La CCC, presieduta dal Coordinatore del Progetto, è composta da almeno un rappresentante di tutte le parti. Il rappresentante del Capofila può coincidere con il Coordinatore del Progetto. Alla CCC può essere regolarmente invitato un rappresentante dell’ente finanziatore che può partecipare alle riunioni al fine esclusivo di monitorare l’andamento delle attività di progetto. 3. La CCC è incaricata di svolgere i seguenti compiti: - gestire unitariamente il progetto sotto il profilo scientifico, amministrativo e contabile, - prendere decisioni sull’orientamento strategico del Progetto, - prendere decisioni sulle variazioni al programma di attività; - prendere decisioni sugli scostamenti di ciascuna Parte rispetto alle previsioni del progetto e sulle eventuali compensazioni tra le Parti; - provvedere al coordinamento e alla raccolta di dati per la redazione: del rapporto sull’avanzamento della ricerca, del rendiconto scientifico, dei rendiconti amministrativi e contabili, del rapporto di monitoraggio delle risorse. - determinare la quota massima di lavoro da ciascuna parte affidata a terzi attraverso sotto-contratti; - assicurare che sia protetta la proprietà intellettuale delle eventuali invenzioni originali prodotte nel corso del Progetto. 4. Il Presidente della CCC convoca le riunioni con la frequenza che ritiene opportuna in relazione al progredire delle attività. La CCC deve in ogni caso riunirsi almeno una volta ogni 6 (indicare numero) mesi. In ogni caso la CCC può essere convocata su semplice richiesta scritta di

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uno degli associati, con preavviso scritto di almeno 15 giorni. L’avviso di convocazione deve contenere l'ordine del giorno della riunione, integrato da una succinta descrizione degli argomenti da trattare e, eventualmente, dalla documentazione rilevante, e sarà inviato con ogni mezzo di comunicazione, purché idoneo a fornire la prova del ricevimento, alla sede legale che ciascun componente avrà indicato al momento della costituzione della CCC di cui al precedente punto 1, ovvero, in caso di modifica della stessa a quella che sia stata comunicata a mezzo raccomandata A.R. alle Parti. Le riunioni della CCC sono validamente costituite con la presenza della maggioranza dei membri in carica. La CCC decide a maggioranza dei presenti tutte le questioni e quindi gli eventuali impegni da assumere congiuntamente nei confronti dei terzi, le direttive da attuarsi da parte del Capofila, le eventuali modificazioni al Progetto. 5. Le riunioni della CCC possono svolgersi anche per via telematica. 6. La CCC nomina un Segretario, che redige un verbale di ogni riunione, riassuntivo degli argomenti trattati e delle deliberazioni adottate. Copia di tale verbale viene trasmesso a tutte le Parti a cura del Segretario. 7. La Parte che intenda dissentire rispetto alla decisione presa dalla CCC può agire secondo quanto previsto dall’art. 16, ma deve frattanto attenersi a quanto deliberato.

Art. 6 (Ripartizione del finanziamento)

Il costo del progetto è ripartito tra le Parti come riportato alla tabella nel seguito: Capofila Partner 1 Partner2

AVS METEC COMPACT Costo totale 415.448,89 100.321,500 249.079,27 Contributo 274.623,38 70.225,05 161.278,82 Co-finanziamento 140.825,51 30.096,45 87.800,45 Partner 3 Partner 4 Partner 5 Partner 6

EXEMPLAR AGOM POLITO UNIPM Costo totale 164.775,51 64.377,72 270.799,50 76.640,25 Contributo 107.678,88 42.286,21 189.559,65 53.648,17 Co-finanziamento 57.096,63 22.091,51 81.239,85 22.992,08

Art. 7 (Flussi finanziari)

1. In relazione al contributo concesso dall’ente finanziatore, all’atto della comunicazione di avvio delle attività, il Capofila comunica all’ente finanziatore gli estremi del conto sul quale l’ente stesso verserà i contributi relativi al Progetto, in ragione delle modalità di erogazione concordate. 2. I contributi sono versati dall’ente finanziatore secondo la seguente articolazione: �- una prima quota del contributo a fondo perduto pari al 50% erogata a titolo di primo acconto a seguito della comunicazione di accettazione del finanziamento e dietro presentazione di fideiussione bancaria o polizza assicurativa irrevocabile, incondizionata ed escutibile a prima richiesta; � Un’ulteriore quota pari al 30% erogata a titolo di “pagamento intermedio” al raggiungimento dell’80% delle spese ammesse per l’intero progetto seguito di specifica richiesta presentata dal beneficiario dalla quale risulti lo stato di avanzamento della ricerca; � il saldo del contributo complessivo concesso erogato a seguito di presentazione e verifica della rendicontazione dei costi totali riconosciuti ammissibili, sulla base delle fatture quietanzate o documenti contabili equipollenti e da una relazione tecnica finale nonché di una verifica finale finalizzata a valutare, sulla base della documentazione presentata e, se opportuno, sulla base degli esiti di sopralluoghi presso i beneficiari, sia l’effettiva realizzazione, sia la coerenza del progetto

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realizzato rispetto a quello ammesso all’intervento agevolativo, sia la pertinenza e la congruità dei costi effettivamente sostenuti. 3. Il Capofila si impegna espressamente a versare a ciascuna parte, entro e non oltre trenta giorni dal ricevimento dei contributi da parte dell’Ente finanziatore, gli importi spettanti a ciascuna di esse singolarmente in base a quanto previsto all’art. 6 del presente Atto.

Art. 8

(Controllo e ripartizione delle spese) 1. Le Parti sono tenute al rispetto delle procedure definite dall’ente finanziatore per quanto riguarda l'effettuazione ed il controllo delle spese sostenute nell'ambito del Progetto, così come comunicato dal Capofila. 2. Ciascuna delle Parti è comunque responsabile delle proprie spese effettuate per l'esecuzione delle attività, con riferimento alla loro eligibilità ed il conseguente co-finanziamento (se previsto). 3. Tutte le spese inerenti la sottoscrizione del presente atto, saranno ripartite fra le Parti in proporzione al quadro economico del contributo approvato.

Art. 9 (Riduzione del finanziamento)

Le Parti concordano le seguenti modalità di gestione dei casi di riduzione del finanziamento: 1. Riduzione percentuale del finanziamento da parte dell’ente finanziatore: in questo caso ciascuna delle Parti dovrà accollarsi la riduzione proporzionalmente al quadro economico a progetto; 2. Revoca del finanziamento: in questo caso ciascuna delle Parti dovrà accollarsi le spese sostenute fino alla comunicazione di revoca. 3. Non eligibilità delle singole voci di spesa: a carico di quella delle Parti da cui proviene quel singolo giustificativo.

Art. 10 (Riservatezza e proprietà dei risultati)

1. I diritti e gli obblighi nascenti tra le Parti della presente ATS e tra le stesse e i co-proponenti verranno disciplinati da appositi accordi che verranno concordati e sottoscritti dalle Parti contestualmente al presente accordo, nonché da possibili altri accordi che, all’occorrenza, dovessero rendersi necessari.

Art. 11

(Efficacia) 1. Il presente atto entra in vigore alla data della sua firma e cessa ogni effetto alla data di estinzione di tutte le obbligazioni assunte dalle Parti nei confronti dell’ente finanziatore ovvero, successivamente alla verifica amministrativa-contabile effettuata da parte dell’ente finanziatore del rendiconto presentato, alla data dell’avvenuta erogazione del saldo finale da parte del Capofila. 2. In ogni caso, il presente atto ha effetto sin tanto che sussistano rapporti giuridici tra le Parti, e fra le Parti e l’ente finanziatore in relazione al Progetto.

Art. 12 (Modifiche al presente atto)

1. Il presente atto può essere modificato solo per atto scritto e firmato da tutte le Parti. 2. Il Capofila notifica agli organi competenti dell’ente finanziatore ogni modifica del presente atto.

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Art. 13

(Inadempienza della Parte) 1. In caso di violazione di quanto disposto agli artt. 2 e 3 e, più in generale, nel caso di mancata attuazione delle attività richieste dal Progetto (ivi inclusa la modifica non autorizzata alle attività oggetto del Progetto) il Capofila invita per iscritto la Parte inadempiente a porvi rimedio. Qualora la Parte inadempiente non vi ponga definitivo rimedio entro 60 giorni di calendario dall’invio della richiesta scritta, le Parti, per il tramite del Capofila, informano l’ente finanziatore per l’adozione degli opportuni provvedimenti. 2. Le attività in carico alla Parte Inadempiente potranno essere assegnate ad una o più delle restanti Parti secondo le indicazioni fornite dall’ente finanziatore. 3. La Parte Inadempiente dovrà farsi carico di tutti i costi aggiuntivi (ove sussistenti) risultanti dalla ridistribuzione degli incarichi e, nel caso in cui il comportamento della Parte Inadempiente abbia determinato la revoca delle agevolazioni secondo quanto previsto al punto 26 delle Linee Guida per la Rendicontazione, approvate con D.D. n.1 del 22 gennaio 2008, le altre Parti avranno diritto al risarcimento dei danni sofferti.

Art. 14

(Recesso volontario) 1. Ciascuna Parte potrà ritirarsi dal Progetto e sciogliersi dall’ATS solo qualora abbia ottenuto il consenso scritto da parte di tutte le altre Parti, e sempreché tale recesso sia stato approvato dall’ente finanziatore e non comporti alcun onere aggiuntivo o spese o danno per le altre Parti.

Art. 15

(Rimedi in caso di cessazione della Parte) 1. Nel caso in cui una o più Parti subentrino nello svolgimento delle attività originariamente previste in capo alla Parte receduta o esclusa, ogni diritto e obbligazione derivante dal Progetto e dalla presente ATS sarà ridistribuito secondo una nuova programmazione che dovrà essere stabilita dalla CCC e approvata dall’ente finanziatore. Qualora non sia possibile ri-distribuire tra le parti della presente ATS le competenze tecnico-scientifiche, i diritti e le obbligazioni facenti capo alla parte receduta o esclusa, sarà possibile affidare tali compiti, diritti e doveri ad un ente non compreso tra quelli inizialmente previsti come soggetti attuatori del Progetto; 2. L’affidamento degli obblighi e delle competenze a tale nuovo soggetto attuatore del Progetto sarà possibile solo previo consenso, prestato all’unanimità, di tutti i soggetti attuatori del Progetto, cioè dalle Parti della presente ATS e dagli enti co-proponenti, nonché, una volta raggiunta tale unanimità, dell’ente finanziatore. 3. Una volta raggiunta l’unanimità richiesta e l’approvazione dell’ente finanziatore, il nuovo soggetto attuatore del Progetto subentrerà nei medesimi obblighi, diritti e competenze precedentemente facenti capo alla parte receduta o esclusa. Resta inteso che tale nuovo soggetto subentrerà anche nei medesimi diritti ed obblighi finanziari e di rendicontazione facenti capo alla parte receduta o esclusa e che, pertanto, a tale soggetto verrà ri-allocata la parte di budget residua precedentemente prevista in capo alla parte receduta o esclusa. 4. La ri-allocazione di budget che verrà fatta in capo al nuovo soggetto attuatore comprenderà sia la parte relativa al contributo erogato dall’ente finanziatore sia quella relativa la co-finanziamento dello stesso, secondo le modalità che verranno, all’occorrenza, scelte e condivise dalle Parti e dagli enti co-proponenti. 5. La Parte che sia stata esclusa per inadempimento e/o che sia receduta non potrà considerarsi sollevata: a. dalle obbligazioni e dalle responsabilità connesse all’ATS e al Progetto per ciò che concerne le attività svolte (o da svolgere) fino alla data del recesso o della cessazione;

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b. per le responsabilità e/o i danni arrecati alle altre Parti in relazione alla cessazione della propria partecipazione al Progetto. 6. Le disposizioni del presente articolo sopravvivranno al termine o alla cessazione anticipata dell’ATS, almeno fino a che le Parti non avranno conseguito i benefici previsti dal Progetto.

Art. 16 (Foro)

1. Le Parti concordano di definire amichevolmente ogni controversia che possa nascere dalla interpretazione ed esecuzione del presente accordo. Qualora non sia possibile giungere ad una definizione conciliativa, le parti concordano che inderogabilmente ed esclusivamente competente per ogni controversia inerente la validità, l’interpretazione, l’esecuzione e la risoluzione per inadempimento del presente accordo sarà il Tribunale di Torino. Torino, Capofila ............................ Partner 1 ............................ Partner 2 ............................ Partner 3 …………………………….. Partner 4 …………………………………….

Il Consiglio all’unanimità ratifica il suddetto decreto.

****************** 4. Regolamento per la disciplina e la gestione delle sponsorizzazioni 3/2009/4 DIVISIONE ATTIVITA’ ISTITUZIONALI E DEL PERSONALE Supporto alle Attività della Divisione

Al Presidente del Consiglio di Amministrazione

L’Amministrazione negli ultimi periodi ha ricevuto una serie di proposte da parte di ditte esterne relative a contratti di sponsorizzazione per la veicolazione del marchio o del nome in spazi pubblicitari, da mettersi disposizione e a tal fine autorizzati dall’Ateneo, anche in concomitanza di attività finalizzate alla realizzazione di eventi culturali, sociali e altro organizzati dall’Università. Sulla base delle esperienze maturate in altre Università italiane che a loro volta si sono trovate a gestire la svariata casistica dei contratti di sponsorizzazione, si è ritenuto opportuno, in previsione di eventuali contratti, che potrebbero costituire, tra l’altro, per l’Ateneo utili risorse, procedere ad elaborare un apposito schema tipo di regolamento che disciplini in modo unitario le sponsorizzazioni. Tale schema tipo di regolamento vuole dunque rappresentare il mezzo attraverso cui l'Ateneo, laddove intenda procedere alla stipula di contratti di sponsorizzazione, possa soddisfare due finalità principali: il pubblico interesse e il conseguimento di risparmi di spesa e di nuove entrate.

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Si premette che il principale riferimento normativo per la stipulazione di tali contratti da parte di amministrazioni pubbliche in cui le stesse siano soggetti che fruiscono di finanziamenti da sponsor, è rappresentato dall’art. 43 della legge 27 dicembre 1997, n. 449. La stessa norma prescrive che i particolari rapporti scaturenti tra lo sponsee (nel caso Università) e lo sponsor “siano finalizzati a favorire l’innovazione dell’organizzazione amministrativa e a realizzare maggiori economie, nonché una migliore qualità dei servizi prestati” e ne subordina la legittimità alla presenza delle 3 seguenti condizioni: a) perseguimento di interessi pubblici; b) esclusione di conflitti di interesse tra attività pubblica e privata; c) conseguimento di un risparmio di spesa. Tuttavia la precitata Legge all’articolo 43 si limita a prevedere la possibilità e i limiti per le Pubbliche Amministrazioni di stipulare i predetti atti contrattuali, ma non detta alcuna disciplina positiva al riguardo. Ne consegue che il contratto di sponsorizzazione è un contratto atipico (art. 1322 codice civile) a forma libera (art. 1350 codice civile), di natura patrimoniale (art. 1174 codice civile), a prestazioni corrispettive (sinallagmatico). Data quindi l’atipicità del contratto e la più svariata casistica cui l’istituto delle sponsorizzazioni potrebbe concretizzare, si rende necessario un regolamento : a) che disciplini in modo organico le procedure e la gestione di eventuali rapporti contrattuali con gli sponsor in osservanza della normativa vigente; b) che garantisca il sostanziale rispetto dei principi normativi cui l’azione amministrativa è chiamata ad attenersi; c) che sia in armonia con lo Statuto e i Regolamenti di Ateneo; d) che non contrasti con le finalità proprie dell’Università; e) che preveda forme di garanzie particolari per l’Università; f) che ai fini dell’unicità e certezza giuridica e organizzativa fissi nei contenuti minimi gli elementi essenziali e accidentali di un contratto tipo. Circa quest’ultimo punto, nello schema tipo di regolamento sono previsti specifici articoli volti a determinare i requisiti di ammissibilità dello sponsor per poter contrarre con l’Amministrazione e dell’oggetto della sponsorizzazione stessa (liceità, buon costume, divieto di propaganda politica, sindacale etc…, divieto di non danneggiare l’immagine dell’Università ecc.., mancanza di conflitto di interessi etc..). Tali garanzie permango anche in sede di verifica successiva, stante la facoltà da parte dell’Amministrazione di effettuare controlli, anche su segnalazione, e consentono all’Università stessa di risolvere o recedere dal vincolo contrattuale. Si sottolinea che rispetto alla bozza già approvata dal S.A. nella seduta del 4 maggio u.s., si è introdotta un apposita regolamentazione disciplinante la parte finanziaria dei contratti di sponsor (art. 10) I contratti di sponsorizzazione potranno essere accesi da parte dell’Amministrazione centrale e da parte dei Centri di Gestione Autonoma. Si chiede, pertanto, a codesto spettabile Consiglio di approvare lo schema tipo di Regolamento di cui all’oggetto.

OMISSIS

IL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE

Considerato che l’art. 43 della legge 27 dicembre 1997, n. 449 costituisce il principale riferimento normativo per la stipulazione di contratti di sponsorizzazione da parte di amministrazioni pubbliche in cui le stesse siano soggetti che fruiscono di finanziamenti da sponsor – e prescrive che i particolari rapporti scaturenti tra lo sponsee e lo sponsor “siano finalizzati a favorire l’innovazione

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dell’organizzazione amministrativa e a realizzare maggiori economie, nonché una migliore qualità dei servizi prestati”; Considerato altresì che il precitato all’art. 43 della legge n. 449/97, nel legittimare le Pubbliche Amministrazioni a stipulare contratti di sponsorizzazione espressamente prevede la presenza delle seguenti condizioni: a) perseguimento di interessi pubblici; b) esclusione di conflitti di interesse tra attività pubblica e privata; c) conseguimento di un risparmio di spesa; Atteso che il contratto di sponsorizzazione trova una propria definizione, ma non un’autonoma disciplina, nella legge 6 agosto 1990 n. 223 in tema di spettacoli televisivi e radiofonici Premesso che data la atipicità del contratto in questione, occorre comunque ricorrere a procedure che garantiscano il sostanziale rispetto dei principi di efficacia, efficienza e trasparenza dell’azione amministrativa; Ritenuto di poter approntare un Regolamento che disciplini , nei limiti del proprio potere di autonomia e nel rispetto della vigente normativa, le modalità ed i termini per la gestione di eventuali sponsorizzazioni anche in occasione di eventi culturali, sociali e altro in ambito universitario Considerato che, pertanto, al fine di garantire il rispetto dei parametri dettati in materia dalla L. 1997 n. 449, art. 43, e in generale dall’ordinamento, nel Regolamento vengono previsti specifici articoli volti a definire i casi di ammissibilità, i divieti, le esclusioni dei progetti di sponsorizzazione, i casi in cui l’Ateneo a suo insindacabile giudizio si riserva di rifiutare le sponsorizzazioni stesse, nonché specifiche clausole da inserirsi nei contratti che permettano all’Amministrazione di recedere dal vincolo nel caso in cui il soggetto privato rechi danni all’immagine dell’Università o non siano perseguiti i fini sociali e di pubblica utilità cui l’Ateneo deve attenersi, o vengano meno requisiti di responsabilità sociale ed ambientale degli sponsor, fermo restando l’eventuale risarcimento del danno; Rilevato che con il presente Regolamento si intende disciplinare la sola sponsorizzazione passiva, in cui lo sponsor ottiene la pubblicizzazione della propria immagine tramite l’attività stessa della Università e lo sponsor paga per questo fine un corrispettivo ovvero concorre variamente alle spese dell’iniziativa pubblica; Visto l’art. 5 dello Statuto di Ateneo che prevede che l’Università, per il raggiungimento delle proprie finalità istituzionali, possa stipulare accordi e convenzioni con altre istituzioni di istruzione e con altri soggetti pubblici e privati, nazionali, dell’Unione Europea ed internazionali; Visto il Regolamento di Ateneo per l’Amministrazione, la Finanza e la Contabilità; con voto espresso nella forma di legge, a maggioranza

DELIBERA Art. 1 Di approvare, nel testo di seguito allegato (Allegato 1) la proposta di Regolamento per la disciplina e la gestione delle sponsorizzazioni.

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ALLEGATO 1

REGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA E GESTIONE DELLE SPONSORIZZAZIONI

Art. 1 - Finalità-

1 - Il presente Regolamento disciplina i presupposti, le condizioni, nonché la procedura di sponsorizzazione e conseguente scelta dello sponsor, da parte dell'Ateneo per il perseguimento di finalità di pubblico interesse e di conseguimento di risparmi di spesa e di nuove entrate. 2. Le sponsorizzazioni possono interessare tutte le iniziative, i progetti e le attività dell’Università, non esclusi gli eventi a rilevanza artistico-culturale organizzati dall’Università.

Art. 2 -Definizioni e contenuti delle sponsorizzazioni-

1- Ai fini del presente regolamento per “contratti di sponsorizzazioni” si intendono degli accordi atipici fra le parti, a titolo oneroso e a prestazioni corrispettive, mediante i quali un soggetto si obbliga a favorire, nell’ambito di proprie iniziative destinate al pubblico, la diffusione del marchio o di altri elementi distintivi del soggetto sponsorizzante, il quale si obbliga, a sua volta, a pagare un determinato corrispettivo, in denaro o altra utilità, nella propria previsione che il pubblico associ a dette iniziative la figura di esso sponsor e nella propria convinzione che da tale associazione esso sponsor possa conseguire un beneficio di immagine; 2- Per “sponsee” si intende l’Università la quale è titolare dei benefici economici apportati dalla stipula di un contratto di sponsorizzazione; 3-Per “sponsor” si intende il soggetto privato e pubblico, operatori economici, fondazioni, associazioni senza fini di lucro che intende stipulare un contratto di sponsorizzazione con l’Università; 4-Per “manifestazione di interesse” si intende la comunicazione all’Università da parte di terzi della volontà e disponibilità ad attivare contratti di sponsorizzazione; 5-Per “spazio pubblicitario” lo spazio fisico o il supporto di trasmissione delle informazioni di volta in volta e specificatamente messe a disposizione dall’Università per la pubblicità dello sponsor (es. in banner pubblicitari, nei siti internet istituzionali, anche mediante collegamenti ipertestuali, nella cartellonistica applicata ad impalcature per il restauro o la realizzazione d'immobili, in documenti recanti comunicazioni istituzionali, nella segnaletica etc).

Art. 3

- Condizioni- 1 - Il ricorso al contratto di sponsorizzazione oggetto del presente Regolamento è ammesso ove siano soddisfatte contemporaneamente le seguenti condizioni: a) il perseguimento d'interessi pubblici b) l'esclusione di forme di conflitto di interesse tra attività pubblica e privata c) il conseguimento di risparmi di spesa e di nuove entrate per l'Ateneo.

Art. 4 -Cause di inammissibilità e di esclusione-

l – Pur sussistendo le condizioni di cui al comma precedente l'Ateneo può considerare inammissibile e quindi rifiutare qualsiasi sponsorizzazione: a) qualora ravvisi nel messaggio pubblicitario un possibile pregiudizio o danno alla propria immagine e alle proprie iniziative; b) per motivi di opportunità generale.

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2 - Sono in ogni caso escluse le sponsorizzazioni riguardanti o aventi ad oggetto: a) pubblicità, anche in forma indiretta, vietate in tutto o in parte secondo la normativa in vigore; propaganda di natura politico-filosofica , sindacale, religiosa; b) pubblicità diretta o collegata alla produzione o distribuzione di tabacco, prodotti alcolici, materiale vario non consono all’ambiente in cui si svolge l’attività di sponsorizzazione; c) messaggi offensivi, incluse le espressioni di fanatismo, razzismo, odio o minaccia e messaggi offensivi del diritto alle pari opportunità e al trattamento non discriminatorio quanto al genere, alla religione e all’etnia.

Art. 5

- Procedura di sponsorizzazione e scelta dello sponsor- l - La scelta dello sponsor è effettuata mediante procedura a evidenza pubblica preceduta dalla pubblicazione di apposito avviso, fatta salva la possibilità di ricorrere alla procedura negoziata cosi come previsto dall' art. 57 del D.lgs 12 aprile 2006, n. 163 e s.m.i.. 2 - All'avviso di sponsorizzazione è data pubblicità mediante pubblicazione sull' albo di Ateneo, sul sito web di Ateneo, e/o altre forme ritenute di volta in volta più convenienti per una maggiore conoscenza e partecipazione. 3 - L'avviso di sponsorizzazione deve contenere i seguenti dati: a) oggetto della sponsorizzazione e i conseguenti obblighi dello sponsor, secondo i contenuti del progetto di sponsorizzazione, b) l'indicazione dello spazio pubblicitario messo a disposizione, c) le modalità e i termini di presentazione dell'offerta di sponsorizzazione. 4 - L'offerta deve essere presentata in forma scritta e dovrà indicare: a) il bene, il servizio, l'attività, o la prestazione, che si intende sponsorizzare, oppure la somma offerta quale sponsorizzazione; b) l'accettazione delle condizioni previste per il progetto di sponsorizzazione. 5-L'offerta deve contenere l'impegno ad assumere tutte le responsabilità e gli adempimenti inerenti e conseguenti al messaggio pubblicitario e alle relative autorizzazioni. 6 - Le offerte di sponsorizzazione saranno valutate da apposita commissione, individuata e nominata con Decreto Direttoriale. 7-Il contratto di sponsorizzazione sarà sottoscritto dallo sponsor e dal Direttore Amministrativo. 8 - Con il contratto di sponsorizzazione verrà anche autorizzata l'utilizzazione dello spazio pubblicitario espressamente indicato nel progetto.

Art. 6

- Contratto di sponsorizzazione- l - Il ricorso a forme di sponsorizzazione va formalizzata con apposito atto di natura contrattuale nella forma scritta nel quale dovranno essere stabiliti in modo preciso i seguenti elementi: a) l'oggetto e le finalità del contratto di sponsorizzazione; b) il diritto dello sponsor alla utilizzazione esclusiva ovvero non esclusiva dello spazio pubblicitario nel corso degli eventi culturali; c) le modalità di promozione comunicazione e pubblicità, i limiti dello sfruttamento dell'immagine ai fini pubblicitari, di eventuali benefits, di modalità di utilizzazione del marchio e di presenza del logo dello sponsor sul materiale di propaganda e di pubblicità; d) la durata del contratto di sponsorizzazione; e) gli obblighi assunti rispettivamente dallo sponsor e dall'Ateneo e le relative sanzioni in caso di inadempimento; f) il corrispettivo della sponsorizzazione; g) le eventuali garanzie richieste (fideiussione bancaria a prima richiesta, polizza assicurativa, etc ) e le responsabilità; h) le prescrizioni in materia di controversie e le spese contrattuali;

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i) il contratto dovrà contenere clausole che in nessun caso pregiudichino o condizionino l'attività dell' Ateneo; l) la facoltà di recedere dal contratto prima della scadenza, subordinata alla tempestiva comunicazione e le modalità con cui tale comunicazione deve avvenire; m) la clausola risolutiva espressa nel caso in cui il soggetto privato rechi danni all’immagine dell’Università o non siano perseguiti i fini sociali e di pubblica utilità cui l’Ateneo deve attenersi, fermo restando l’eventuale risarcimento del danno.

Art. 7

– Valutazione dei costi e benefici- 1- L’Amministrazione nella valutazione dei costi e benefici derivanti dal contratto di sponsor deve tener conto della normativa sulle imposte e sulle tasse vigenti.

Art. 8 - Versamento dei proventi da sponsorizzazione-

1 - Salvo diverso accordo tra le parti, il pagamento del corrispettivo della sponsorizzazione deve essere eseguito sul c/c intestato all'Università degli Studi del Piemonte Orientale “A. Avogadro”.

Art. 9

- Aspetti fiscali- 1-Ai fini IVA, la sponsorizzazione oggetto del presente Regolamento si configura, in base al contenuto volta per volta pattuito dalle parti, come prestazione di servizi o come operazione permutativa. La base imponibile del tributo è rispettivamente determinata ai sensi del comma l o del comma 2, letto d) dell'art. 13 del d.p.r. n. 633/72.

Art. 10

- Composizione dei corrispettivi e utilizzo dei risparmi di spesa e di nuove entrate- 1- Le somme previste nei capitoli interessati alla sponsorizzazione che risultano non utilizzate a seguito della stipula del relativo contratto, sono considerate risparmi di spesa. I risparmi di spesa e le nuove entrate sono destinate in primo luogo alla copertura dei costi.

2- Il corrispettivo per le attività di sponsorizzazione viene determinato sulla base dei seguenti elementi e non può essere in nessun caso inferiore alla somma degli importi fissati per i costi:

a) costo per l’acquisto di beni e servizi;

b) ammortamento delle attrezzature impiegate nelle prestazioni;

c) costi generali sostenuti dall’Ateneo (spese di gestione, imposte, tasse etc.);

d) costo del personale che svolge attività di supporto;

3-Gli elementi per la determinazione degli importi di cui alle lettere a,b,c,d, sono forniti dall’Unità Amministrativa centrale mediante apposite tabelle.

4- Le entrate derivanti dai contratti di sponsorizzazione per la parte eccedente i costi vengono utilizzate per le seguenti finalità: a) nella misura del 35% sono destinate alla implementazione del fondo per lo sviluppo delle risorse umane e per la produttività per il personale contrattualizzato;

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b) nella misura del 35% sono destinate a servizi agli studenti; c) il restante 30% costituisce economia di bilancio da assegnarsi al bilancio di Ateneo per contratti determinati con l’Amministrazione Centrale o ai bilanci dei Centri di Gestione Autonoma per i contratti accesi con Presidenze o Dipartimenti.

Art. 11 - Verifiche e controlli-

l - L'Amministrazione di riserva la facoltà di esperire verifiche periodiche al fine di accertare eventuali difformità a quanto convenuto nel contratto di sponsorizzazione, nonché contrarie al presente Regolamento. 2 - Eventuali difformità, anche su segnalazione, potranno essere causa di risoluzione del contratto di sponsorizzazione, nonché conseguente incameramento della cauzione eventualmente prestata e causa di risarcimento danni.

Art. 12

- Affidamento a terzi delle sponsorizzazioni- 1 - L'Ateneo si riserva, qualora lo ritenga più conveniente sotto il profilo organizzativo economico e funzionale, di affidare in convenzione l'incarico per il reperimento delle sponsorizzazioni ad agenzie specializzate nel campo pubblicitario. 2- L’agenzia dovrà attenersi alle norme contenute nel presente regolamento.

Art. 13

- Trattamento dei dati personali- 1 - I dati raccolti in applicazione del presente regolamento saranno trattati esclusivamente per le finalità dello stesso. 2 - I singoli interessati hanno la facoltà di esercitare i diritti loro riconosciuti ai sensi dal D.Lgs 196/2003.

Art. 14 - Foro Competente-

1- Per tutte le controversie che dovessero sorgere è competente il Foro Erariale .

Art. 15 - Norme di rinvio-

l - Per quanto non previsto nel presente regolamento si applica la normativa vigente in materia, tra cui l'art. 26 del Decreto Legislativo 163/2006 s.m.i., qualora oggetto della sponsorizzazione sia la realizzazione di OO.PP.

Art. 16 - Entrata in vigore

l - Il presente Regolamento entra in vigore il giorno successivo alla sua pubblicazione sull' Albo Ufficiale dell'Ateneo.

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5. Nuovo Regolamento di Ateneo per la disciplina del diritto di accesso ai documenti amministrativi

3/2009/5 Unità Operativa Legale

Al Presidente del Consiglio di Amministrazione Il Regolamento di Ateneo per la disciplina del diritto di accesso ai documenti amministrativi attualmente vigente è stato emanato con Decreto Rettorale n. 35/2002, in attuazione dell’obbligo previsto dall’art. 24 comma 2 della L. n. 241/1990. Come noto, con la legge n. 15/2005 e con il successivo D.P.R. n. 184/2006, il legislatore ha introdotto una serie di rilevanti novità in materia di accesso, modificando la disciplina contenuta negli artt. 22 e ss della L. n. 241/90. Alla luce di tali importanti novità normative, l’ufficio scrivente ha ritenuto necessario intervenire al fine di aggiornare il testo del Regolamento in oggetto, per conformarlo alla disciplina oggi vigente. Inoltre, sono stati modificati i meccanismi di individuazione del responsabile del procedimento di accesso, alla luce della nuova struttura organizzativo-amministrativa adottata dall’Ateneo.

Infine, si è ritenuto opportuno rivedere alcune norme del precedente Regolamento, al fine di razionalizzare taluni meccanismi pratico-operativi che nel precedente testo risultavano di difficile applicazione pratica, con la conseguenza che le relative disposizioni sono rimaste per anni - di fatto - inapplicate. Il Senato Accademico ha approvato il testo del nuovo Regolamento con delibera n. 4/2009/5 del 04/05/2009.

Da ultimo, si comunica a quest’onorevole Consesso che prossimamente verrà presentato agli Organi di Governo dell’Ateneo, per l’approvazione, un nuovo Regolamento sul procedimento amministrativo e, in prospettiva, è allo studio la possibilità che entro due anni si proceda alla stesura di un Testo Unico di tutti i regolamenti dell’Ateneo

Si chiede a codesto spett.le Consiglio di Amministrazione di pronunciarsi in merito.

OMISSIS

IL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE

VISTA la L.7/8/1990 n° 241 e successive modifiche ed integrazioni, recante nuove norme in materia di procedimento amministrativo e diritto di accesso ai documenti amministrativi;

VISTO il D.P.R. 12/4/2006 n° 184 - “Regolamento recante disciplina in materia di

accesso ai documenti amministrativi”; RILEVATO che la predetta normativa impone che ogni Amministrazione con proprio

regolamento disciplini le modalità di accesso ai documenti amministrativi ed elenchi le categorie di documenti per i quali lo stesso è escluso;

VISTO il Regolamento di Ateneo per la disciplina del diritto di accesso ai documenti

amministrativi, emanato con Decreto Rettorale n. 35/2002; CONSIDERATO che con la legge n. 15/2005 e con il successivo D.P.R. n. 184/2006, il

legislatore ha introdotto una serie di rilevanti novità in materia di accesso, modificando la disciplina contenuta negli artt. 22 e ss della L. n. 241/90;

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RITENUTO di dover apportare al Regolamento di Ateneo per la disciplina del diritto di

accesso ai documenti amministrativi attualmente vigente, le modifiche necessarie a conformarne le disposizioni alle novità normative sopra citate;

RITENUTO di dover modificare i meccanismi di individuazione del responsabile del

procedimento di accesso, alla luce della nuova struttura organizzativo-amministrativa adottata dall’Ateneo;

RITENUTO opportuno modificare alcune norme del precedente Regolamento, al fine di

razionalizzare taluni meccanismi pratico-operativi che risultano di difficile applicazione pratica;

VISTA la legge 9/5/1989 n° 168; VISTO lo Statuto dell’Università degli Studi del Piemonte Orientale “Amedeo

Avogadro; VISTO il Regolamento di Ateneo per l’Amministrazione, la Finanza e la Contabilità

dell’Università degli Studi del Piemonte Orientale “Amedeo Avogadro: VISTA la delibera n. 4/2009/5 del 04/05/2009, con la quale il Senato Accademico ha

approvato il testo del nuovo Regolamento con voto espresso nella forma di legge, a maggioranza

DELIBERA

1. di approvare il nuovo Regolamento di Ateneo per la disciplina del diritto di accesso ai documenti amministrativi nel testo sotto riportato

REGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA DEL DIRITTO

DI ACCESSO AI DOCUMENTI AMMINISTRATIVI

CAPO I MODALITA’ DI ESERCIZIO DEL DIRITTO DI ACCESSO

ART. 1

Finalità e ambito di applicazione

1. Il presente regolamento disciplina l’accesso ai documenti amministrativi formati e detenuti dall’Università degli Studi del Piemonte Orientale al fine di assicurare la partecipazione, l’imparzialità e la trasparenza dell’attività amministrativa, e ne determina le modalità di esercizio ed i casi di esclusione ai sensi della Legge 241/1990 e del DPR n.184/2006.

2. Il diritto di accesso può essere esercitato in via formale o informale dai soggetti privati, compresi quelli portatori di interessi pubblici o diffusi, titolari di un interesse diretto, concreto e attuale, corrispondente a una situazione giuridicamente tutelata e collegata al documento al quale è richiesto l’accesso.

3. E’ considerato documento amministrativo ogni rappresentazione grafica, fotocinematografica, elettromagnetica o di qualunque altra specie del contenuto di atti,

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anche interni o non relativi ad uno specifico procedimento, detenuti dall’Amministrazione e concernenti attività di pubblico interesse, indipendentemente dalla natura pubblicistica o privatistica della loro disciplina sostanziale.

4. Il diritto di accesso si esercita nei confronti dei documenti non soggetti a pubblicità o pubblicazione, e materialmente esistenti e detenuti dall’Ateneo al momento della richiesta. Il diritto di accesso è esercitabile fino a quando l’Amministrazione ha l’obbligo di detenere i documenti amministrativi ai quali si chiede di accedere.

5. L’Università non è tenuta ad elaborare dati in suo possesso al fine di soddisfare le richieste di accesso.

6. Non sono ammissibili le istanze di accesso preordinate ad un controllo generalizzato dell’operato dell’Amministrazione universitaria.

ART. 2

Responsabile del procedimento e Unità Organizzativa

1. I Responsabili del procedimento di accesso sono i Dirigenti, i Presidi di Facoltà, i Direttori di Dipartimento, i quali assegnano, di norma, con apposite istruzioni di servizio e/o con atto scritto la responsabilità al funzionario preposto all’Unità Organizzativa e/o Struttura, queste ultime individuate come competenti a formare l’atto o a detenerlo stabilmente.

ART. 3

Accesso informale

1. L’accesso in via informale si esercita mediante richiesta motivata, anche verbale, presentata all’Unità Organizzativa competente a formare l’atto conclusivo del procedimento o a detenerlo stabilmente.

2. L’accesso informale può essere esercitato qualora in base alla natura del documento richiesto non risulti l’esistenza di controinteressati, e qualora non ricorrano i presupposti di cui al successivo art. 4 comma 1. In tali casi l’Amministrazione invita l’interessato a presentare richiesta d’accesso formale.

3. I controinteressati sono i soggetti individuati o facilmente individuabili che dall’esercizio dell’accesso vedrebbero compromesso il loro diritto alla riservatezza. I controinteressati sono individuati tenuto conto anche del contenuto degli atti connessi laddove l’accoglimento della richiesta di accesso al documento comporti, fatte salve le eccezioni di legge o di regolamento, la facoltà di accesso agli altri documenti nello stesso richiamati e appartenenti al medesimo procedimento;

4. Il richiedente deve indicare gli estremi del documento oggetto della richiesta ovvero gli elementi che ne consentano l’individuazione, specificare e, ove occorra comprovare l’interesse connesso all’oggetto della richiesta, dimostrare la propria identità e, ove occorra, i propri poteri di rappresentanza del soggetto interessato;

5. La richiesta è esaminata immediatamente e senza formalità. Se ricorrono i presupposti la richiesta è accolta mediante indicazione della pubblicazione contenente le notizie, esibizione del documento, estrazione copie, ovvero altra modalità idonea;

6. L’Unità Organizzativa redige apposito verbale in duplice copia, sulla base dello schema contenuto nell’allegato 1; in detto verbale devono comunque essere indicati le generalità del richiedente e gli estremi del documento identificativo, i riferimenti del documento amministrativo dato in visione oppure in copia e la data. Una copia del predetto verbale, controfirmato dal ricevente, viene rilasciata allo stesso quale ricevuta; l’altra copia viene conservata dall’Unità Organizzativa.

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ART. 4

Accesso formale

1. La richiesta di accesso formale, consiste nella presentazione di un istanza scritta rivolta al Responsabile del procedimento.

2. Il diritto di accesso si esercita in via formale quando: a) non sia possibile l’accoglimento immediato; b) si ravvisi, in base alla natura del documento richiesto, la possibile esistenza di

controinteressati; o il dubbio sulla presenza degli stessi, per la cui individuazione è necessario tener conto anche del contenuto degli atti eventualmente connessi al documento principale di cui si chiede accesso ai sensi dell’Art 3 e 7 comma 2 del D.P.R. 184 del 2006;

c) sorgano dubbi sulla legittimazione del richiedente, sulla sua identità, sui suoi poteri rappresentativi;

d) sorgano dubbi sulla sussistenza dell’interesse, alla stregua delle informazioni e delle documentazioni fornite;

e) sorgano dubbi sull’accessibilità del documento oggetto della richiesta di accesso. 3. Le istanze debbono essere adeguatamente motivate e contenere tutte le informazioni

necessarie a consentire al Responsabile del procedimento la verifica dei presupposti di esercizio del diritto.

4. La richiesta di accesso deve contenere, sulla base dell’apposita modulistica predisposta dall’Università (allegato 2 al presente regolamento), le seguenti informazioni minime ed essenziali:

a) nome, cognome, indirizzo, eventuale carica sociale o potere rappresentativo del soggetto interessato, recapito telefonico e/o fax e/o indirizzo di posta elettronica;

b) indicazione specifica delle motivazioni per le quali si inoltra l’istanza e delle finalità che si intende perseguire.

c) indicazione dei documenti che si intendono visionare e di quelli richiesti in copia; d) data dell’istanza e firma del richiedente; e) fotocopia di valido documento di identificazione o autocertificazione dei dati di cui

alla lettera a). 5 Se trasmessa mediante il servizio postale, l’istanza deve essere indirizzata al Responsabile

del procedimento. Le istanze recapitate o fatte recapitare a mano, devono contenere la medesima intestazione ed essere consegnate all’Unità Organizzativa competente a formare l’atto conclusivo del procedimento o a detenerlo stabilmente.

6 Il responsabile del procedimento è esonerato da qualsiasi responsabilità derivante dal mancato recapito delle istanze non contenenti l’intestazione di cui al precedente comma, salvo quella di non aver dato adeguate informazioni ed istruzioni sulle disposizioni del presente regolamento.e

7 Nell’accesso formale, ove possibile, deve essere garantito l’utilizzo della telematica.

ART. 5 Termini del procedimento ed istanza irregolare o incompleta

1. Il procedimento di accesso deve concludersi entro il termine di 30 giorni dalla data di

presentazione della istanza regolare , a meno che ricorrano i casi di esclusione o differimento del termine previsti al Capo II del presente regolamento.

2. Il responsabile del procedimento con provvedimento motivato può differire di altri 30 giorni l’accesso ai documenti richiesti.

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3. Le istanze prive delle prescrizioni di cui al precedente articolo 4 sono considerate irregolari. In tali casi Responsabile del procedimento di accesso ne dà comunicazione al richiedente entro dieci giorni mediante raccomandata con avviso di ricevimento ovvero con altro mezzo idoneo a comprovarne la ricezione.

4. Nei casi di irregolarità o incompletezza dell’istanza il termine del procedimento ricomincia a decorrere dalla presentazione della richiesta corretta.

ART. 6

Notifica ai controinteressati

1. Fermo quanto previsto per l’accesso informale, il Responsabile del procedimento se riscontra l’esistenza di soggetti contro interessati (per la cui individuazione è necessario tener conto anche del contenuto degli atti eventualmente connessi al documento principale di cui si chiede accesso ai sensi dell’Art 3 e 7 comma 2 del D.P.R. 184 del 2006) è tenuto a dare comunicazione agli stessi (allegato 3) con le modalità di cui all’art. 3 del D.P.R. 12.04.2006, n. 184.

2. Entro 10 giorni dalla ricezione della comunicazione, i controinteressati possono presentare una motivata opposizione alla richiesta di accesso.

3. Qualora entro dieci giorni dalla ricezione della comunicazione di cui al comma 1, i controinteressati non abbiano presentato motivata opposizione alla richiesta di accesso, il responsabile del procedimento di accesso provvede sulla richiesta.

ART. 7

Accoglimento della richiesta

1. L’accoglimento della richiesta di accesso è formalizzato in apposito atto, redatto secondo lo schema di cui all’allegato 4, contenente:

a) l’indicazione dell’Unità e/o Struttura Organizzativa presso cui rivolgersi, nonché un congruo periodo di tempo, comunque non inferiore a 15 giorni, per prendere visione dei documenti o per ottenerne copia.

b) l’indicazione del divieto, penalmente perseguibile, di alterare in qualsiasi modo i documenti visionati o di asportarli dal luogo in cui si trovano.

2. Trascorso inutilmente il termine di cui al comma 1, lett. a), il richiedente decade dalla facoltà di esercitare l’accesso e deve presentare, se ancora interessato al relativo esercizio, nuova richiesta di accesso.

3. L’accoglimento della richiesta di accesso a un documento comporta la facoltà di accedere ai documenti dallo stesso richiamati o appartenenti al medesimo procedimento, fatte salve le eccezioni stabilite da norme di legge o regolamentari.

4. Qualora il documento abbia solo in parte carattere riservato, l’accoglimento dell’istanza di accesso può essere limitato soltanto ad una parte dello stesso mediante rilascio di un estratto o mascheratura dei dati non conoscibili. Parimenti, l’accoglimento dell’istanza può essere limitato ad alcuno dei documenti richiesti, qualora i restanti non siano accessibili. In entrambe le ipotesi l’Amministrazione indica le ragioni della limitazione dell’accesso.

ART. 8

Modalità di esercizio

1. Il richiedente esamina i documenti presso l’Unità e/o Struttura Organizzativa e negli orari indicati nell’atto di accoglimento della richiesta di accesso, alla presenza, ove necessaria, del personale addetto.

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2. L’esame dei documenti è gratuito. Il richiedente ha facoltà di prendere appunti e di trascrivere manualmente qualsiasi parte del documento ottenuto in visione. E’ fatto divieto di spostare i documenti dal luogo in cui sono dati in visione, tracciare segni o alterarli in qualsiasi modo.

3. L’Amministrazione, su richiesta dell’interessato, rilascia copia dei documenti previo rimborso delle spese di riproduzione. Il rimborso delle spese di riproduzione è dovuto qualora l’importo complessivo sia pari o maggiore a € 10,00 tenuto conto che i costi per le singole copie, comprensivi di I.V.A., sono i seguenti:

- Costo unitario per facciata avente formato A4 € 0,10 - Costo unitario per facciata avente formato A3 €0,20

Le somme incassate saranno consegnate, a cura e sotto la responsabilità del responsabile del procedimento d’accesso, all’Ufficio Economato o all’ufficio addetto alla contabilità del Centro di Gestione Autonoma per il seguito di competenza.

4. Su richiesta dell’interessato, le copie eventualmente richieste possono essere autenticate. In tal caso l’istante dovrà assolvere agli obblighi in tema di imposta di bollo previsti dalla normativa vigente.

5. L’esercizio del diritto di accesso è documentato in apposito verbale redatto secondo lo schema di cui all’allegato 1.

CAPO II

CASI DI ESCLUSIONE E DIFFERIMENTO

ART. 9 Rigetto della richiesta

1. L’accesso ai documenti richiesti può essere limitato, differito o rifiutato con provvedimento

motivato nei casi previsti da disposizioni di legge o regolamenti. 2. Il diritto di accesso è sempre escluso quando non si riscontri la sussistenza di un interesse

personale, concreto ed attuale per la tutela di situazioni giuridicamente rilevanti. 3. Ai sensi dell’art. 25 comma 4 della legge n. 241/90, trascorsi inutilmente trenta giorni dalla

presentazione della richiesta senza che l’Amministrazione si sia pronunciata, questa si intende rifiutata.

ART. 10

Documenti sottratti all’accesso

1. Ai sensi dell’art. 24, secondo comma, della legge 7 Agosto 1990 n. 241 e dell’art. 10 comma 1 del DPR n. 184 del 12 aprile 2006, sono sottratte all’accesso le seguenti categorie di documenti, ai fini di tutelare specifici interessi: a) documenti coperti da segreto di Stato, o la cui divulgazione possa provocare una lesione alla sicurezza ed alla difesa nazionale oppure alle relazioni internazionali; b) documenti la cui divulgazione possa ostacolare l’attività delle Amministrazioni preposte alla tutela dell’ordine pubblico ed alla prevenzione e repressione della criminalità; c) documenti la cui divulgazione possa ostacolare l’adozione o l’attuazione da parte delle Amministrazioni competenti di decisioni in materia di politica monetaria e valutaria; d) gli atti preparatori di provvedimenti normativi, generali, di pianificazione e di programmazione; e) documenti la cui divulgazione possa ledere la riservatezza di persone fisiche, persone giuridiche, gruppi, imprese e associazioni, con particolare riferimento agli interessi epistolare, sanitario, professionale, finanziario, industriale e commerciale di cui i predetti soggetti siano in concreto titolari, ancorché i relativi dati siano forniti all’Università dagli

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stessi soggetti cui si riferiscono. È comunque garantita agli interessati che ne abbiano fatta richiesta, nel rispetto delle norme vigenti in materia di dati personali, la visione degli atti relativi ai procedimenti amministrativi la cui conoscenza sia necessaria per curare o per difendere i loro interessi giuridici; f) documenti attinenti a procedimenti selettivi contenenti informazioni di carattere psicoattitudinale relativi a terzi;

2. Con particolare riferimento alla categoria di documenti citata al precedente comma (e) e tenuto conto delle disposizioni introdotte dall’art. 3 del DPCM 10 Marzo 1999 n. 294, sono sottratti all’accesso, se richiesti da persone diverse dagli interessati, e fatte salve eventuali difformi disposizioni di legge: a) I documenti attinenti a giudizi, valutazioni, rapporti informativi, nonché note caratteristiche relative al personale dipendente. b) Documenti relativi alla carriera (note di qualifica, giudizi, ecc.), al trattamento economico e situazione patrimoniale (cessione di quote di stipendio, polizze assicurative vita, sentenze attributive di alimenti ecc.), alla salute, alla situazione privata dei dipendenti in servizio e in quiescenza (docente e tecnico-amministrativo), dei collaboratori professionali, nonché soggetti estranei all’Amministrazione, membri di organi collegiali e di commissioni, gruppi, imprese, associazioni che a vario titolo intrattengono rapporti con la stessa, fatte salve le informazioni inerenti la qualifica professionale e la struttura di appartenenza. c) Documenti attinenti alle selezioni psico-attitudinali espletate dall’Università. d) Documentazione attinente alle procedure di valutazione ed al conferimento di qualifiche, fino all’adozione del relativo provvedimento. e) Documentazione attinente a procedimenti penali o disciplinari, ad accertamenti ed inchieste di natura ispettiva, in pendenza dei relativi procedimenti. f) Documentazione attinente ai provvedimenti di dispensa dal servizio, in pendenza del relativo procedimento. g) Rapporti alla Procura generale ed alla Procura regionale della Corte dei Conti e richieste o relazioni di dette Procure, ove siano nominalmente individuati o univocamente individuabili soggetti per i quali si configura la sussistenza di responsabilità amministrative, contabili e penali, in pendenza dei relativi procedimenti. h) Documenti che contengano dati, notizie o informazioni coperte da segreto professionale, acquisiti da dipendenti dell’Università nello svolgimento di attività medico – sanitarie, legali o altre per le quali sia previsto dall’ordinamento il rispetto del segreto professionale. i) Documenti relativi al curriculum studiorum ed alla vita privata di studenti, specializzandi, dottorandi, borsisti, allievi di corsi di formazione professionale o altri soggetti che comunque svolgano attività di studio presso l’Ateneo; al fine di favorire l’eventuale accesso al mondo del lavoro di tali categorie di studenti, è consentito fornire notizie sul curriculum studiorum e sui dati anagrafici degli studenti a coloro che presentino formale richiesta scritta, alla condizione che questi dichiarino che le informazioni sono finalizzate all’eventuale inserimento degli studenti stessi in strutture lavorative proprie o da essi rappresentate. E’ vietato fornire le informazioni sopra indicate qualora non sia stato acquisito previamente il consenso degli interessati, che può anche essere richiesto in via generale, in sede di immatricolazione ai corsi di studio o durante il percorso formativo, con le modalità previste per tali operazioni dalle norme vigenti sulla protezione dei dati. l) Documenti relativi a studi e ricerche, per la tutela del diritto all’invenzione, nonché i risultati delle attività o ricerche commissionate da terzi. m) Documentazione tecnica fornita da imprese partecipanti a gare d’appalto di forniture, nei soli casi in cui la particolare specificità tecnica dei prodotti forniti o la particolare procedura di fabbricazione seguita renda necessaria la tutela del segreto industriale. Il divieto d’accesso viene meno qualora l’Impresa interessata autorizzi la divulgazione dell’offerta tecnica.

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3. Il responsabile del procedimento di accesso deve valutare se il documento abbia solo in parte carattere riservato e, conseguentemente, esista il diritto del richiedente ad ottenere un estratto che ometta la parte riservata.

4. Sono altresì esclusi dal diritto di accesso quando sono suscettibili di arrecare un pregiudizio concreto all’interesse tutelato:

a) i documenti che altre Amministrazioni escludono dall’accesso e che l’Università si trova per varie ragioni a detenere;

b) i documenti relativi ad atti oggetto di consulenza o di controversia giudiziale; c) documenti e libri contabili ad eccezione dei bilanci approvati con delibere dei

competenti organi amministrativi; d) i documenti concernenti gli impianti di sicurezza degli edifici destinati a sede

dell’Amministrazione e delle strutture dell’Università; e) i documenti di terzi ottenuti dall’Università da cui possano emergere notizie e

svelare situazioni e condizioni tutelate; f) tutti gli altri documenti per i quali l’accesso va escluso in forza di una specifica

disposizione normativa; 5. Deve comunque essere garantito ai richiedenti l’accesso ai documenti amministrativi la cui

conoscenza sia necessaria per curare o difendere i propri interessi giuridici. Nel caso di documenti contenenti dati sensibili e giudiziari, l’accesso è consentito nei limiti in cui sia strettamente indispensabile; in caso di dati idonei a rivelare lo stato di salute e la vita sessuale, l’accesso è consentito quando la situazione giuridica rilevante che si intende far valere è di rango almeno pari ai diritti dell’interessato, ossia quando si tratti di diritti della personalità o di altro diritto o di libertà fondamentale o inviolabile.

6. Si osservano altresì le disposizioni di cui all’Art. 1 commi 4,5 e 6 del presente Regolamento.

ART. 11 Casi di differimento

1. L’accesso alle categorie di documenti di seguito indicate al comma 3 viene differito con provvedimento motivato, fino al momento espressamente indicato per ciascuna di esse;

2. Il differimento del diritto di accesso è disposto altresì per salvaguardare esigenze di riservatezza dell’Università o di terzi, specie nella fase preparatoria dei provvedimenti, in relazione a documenti la cui conoscenza o diffusione possa compromettere il buon andamento dell’azione amministrativa. 3. Rientrano nei casi specifici oggetto di differimento:

a. i documenti relativi a procedure concorsuali o ad altre procedure di accesso all’impiego: l’accesso è differito fino alla pubblicazione del provvedimento di approvazione della graduatoria, salvo che si tratti di elaborati propri del titolare dell’interesse. L’accesso agli elaborati degli altri candidati è consentito anche prima dell’approvazione della graduatoria qualora non sia di impedimento o grave ostacolo all’azione amministrativa.

b. Non è comunque consentito l’accesso ai documenti contenenti test psico-attitudinali di terzi;

c. i documenti relativi ai procedimenti di inquadramento, di avanzamento e di passaggio alle qualifiche superiori. L’accesso è differito fino alla data di adozione dei relativi provvedimenti;

d. i documenti relativi ai procedimenti per la fornitura di beni e servizi, nonché per l’appalto di lavori. L’esercizio del diritto di accesso è differito fino all’emanazione del provvedimento di aggiudicazione, salvi i casi di pubblicità per legge degli atti endoprocedimentali;

e. i documenti relativi all’istruzione di ricorsi amministrativi, procedimenti disciplinari, alle azioni di responsabilità davanti alla Corte dei Conti, a procedimenti penali

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nonché ad ispezioni ad essi preliminari. L’accesso è differito fino all’emanazione del provvedimento finale quando vi sia necessità di tutelare la riservatezza di altri soggetti.

4. E’ fatta comunque salva la possibilità per gli istanti di visionare gli atti amministrativi la cui conoscenza sia necessaria per curare o difendere i propri interessi giuridici.

ART. 12

Richieste di accesso da parte di strutture dell’Università

1. Ai sensi dei precedenti articoli non sono considerati terzi le strutture dell’Università interessate al procedimento per ragioni d’ufficio.

2. Coloro che per ragioni di ufficio vengono a conoscenza di documenti per i quali non è consentito l’accesso in via generale, sono tenuti al segreto d’ufficio.

ART.13

Termini per l’impugnazione

1. Ai sensi dell’art. 25 comma 5 della legge 7 Agosto 1990 n. 241, contro le determinazioni amministrative concernenti il diritto di accesso e nel caso previsto dal precedente articolo, comma 3, è dato ricorso, nel termine di trenta giorni, al Tribunale Amministrativo Regionale. La decisione del Tar è appellabile al Consiglio di Stato entro 30 giorni dalla notifica della stessa. La risposta, in caso di non accoglimento della richiesta di accesso, deve contenere l’indicazione dei termini e dell’Autorità presso la quale è possibile ricorrere.

2. Avverso le determinazioni dell’Università di cui al precedente comma, l’istante può altresì proporre richiesta di riesame alla Commissione per l’accesso istituita presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri. La Commissione è tenuta a pronunciarsi entro trenta giorni dalla presentazione dell’istanza; scaduto infruttuosamente tale termine, il ricorso si intende respinto. Se la Commissione ritiene illegittimo il rifiuto o il differimento opposti dall’Università, quest’ultima emana entro 30 giorni dal ricevimento della relativa comunicazione il provvedimento confermativo motivato; in mancanza del provvedimento, l’accesso è consentito. In caso di presentazione di richiesta di riesame, il termine per la proposizione di ricorso al Tar decorre dal ricevimento dell’esito dell’istanza alla Commissione.

3. Ai sensi dell’art. 4 della legge n. 205 del 21 Luglio 2000, nei giudizi di cui al precedente comma 4 il ricorrente può stare in giudizio personalmente senza l’assistenza del difensore; l’Università – ai sensi del medesimo art. 4 - potrà essere rappresentata e difesa da un proprio funzionario purché autorizzato dal Rettore.

CAPO III

NORME FINALI ART. 14

Norme di rinvio

1. Per quanto non previsto dalle disposizioni del presente regolamento, si applicano le norme della legge 7 agosto 1990 n° 241 e successive modificazioni ed integrazioni e del D.P.R. 12.04.2006, n. 184.

ART. 15

Entrata in vigore e pubblicità

1. Il presente regolamento entrerà in vigore il giorno successivo alla data di pubblicazione del D.R. di emanazione sul sito web di Ateneo.

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ART. 16

Trasmissione alla Commissione per l’accesso ai documenti amministrativi

1. Ai sensi dell’art. 11 comma 3 del D.P.R. n. 184/2006, il presente regolamento sarà trasmesso per via telematica alla Commissione per l’accesso ai documenti amministrativi istituita ai sensi dell’art. 27 della l. 241/1990 e ss. mm. ii.

ART. 17

Abrogazione di norme

1. Il Regolamento per la disciplina del diritto di accesso ai documenti amministrativi, emanato con D.R. n. 35 dell’8/02/2002 è abrogato.

ALLEGATO 1

VERBALE DI ACCESSO

In data ____________________ si è presentato presso questo ufficio il Sig ._____________ ______________________________________nato a _________________________________ il ____________________________residente in __________________________________________ via___________________________________documento di identità_________________________ n. _________________________________ nella qualità di rappresentante (specificare gli eventuali poteri rappresentativi) come da documenti allegati, il quale ha richiesto di esercitare il diritto di accesso formale/informale ai seguenti documenti: ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ per le seguenti ragioni (indicare l’interesse perseguito con l’istanza di accesso):________________ ________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ I predetti documenti sono stati: dati in visione estratti in copia semplice/autenticata, previo pagamento di €_________ a titolo di rimborso spese di quanto dovuto ai sensi dell’art. 8 del Regolamento per la disciplina del diritto di accesso ai documenti amministrativi. Data _________________ IL RICHIEDENTE IL RESPONSABILE DEL PROCEDIMENTO

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ALLEGATO 2

ALL’UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DEL PIEMONTE ORIENTALE UFFICIO

OGGETTO: Richiesta di accesso ai documenti amministrativi. Il/la sottoscritto/a ____________________________________________________ nato/a a______ _____________________ il ___________ residente in ___________________________________ via____________________________ tel. __________________e-mail______________________ in qualità di (specificare i poteri rappresentativi )______________________________________ come da allegato

C H I E D E

o di prendere visione

o prendere in esame, con il rilascio di copia semplice

o di prendere in esame, con il rilascio di copia autenticata dei sottoindicati documenti amministrativi: ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ per le seguenti motivazioni (specificare l’interesse connesso all’oggetto della richiesta): ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ Data _______________ IL RICHIEDENTE ___________________________ Tutela della privacy I dati raccolti saranno utilizzati dall’Università degli Studi del Piemonte Orientale, titolare del trattamento, nel rispetto del D. Lgs. n. 196 del 30.06.2003 e ss. mm. ii., in materia di tutela della riservatezza.

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ALLEGATO 3 Al Sig………………………….. Si informa la S.V. che in data ……………………. è stata presentata all’Ufficio scrivente istanza di accesso (che si allega in copia) ai seguenti documenti, ai sensi dell’art. 22 della L. n. 241/90 e ss. mm. ii.: 1._________________________________________________________________; 2.__________________________________________________________________... I sopra citati documenti contengono i seguenti dati personali/sensibili/giudiziari, relativi alla S.V.: 1._________________________________________________________________; 2._______________________________________________________________... Ai sensi dell’art. 3 del D.P.R. n. 184/2006 e dell’art. 6 del Regolamento di Ateneo per l’accesso ai documenti amministrativi, la S.V. può presentare motivata opposizione alla richiesta di accesso, anche per via telematica all’indirizzo e-mail________________________________, entro 10 giorni dal ricevimento della presente comunicazione. Si precisa che, nel caso in cui non pervenga motivata opposizione nel termine sopra indicato, l’ufficio scrivente provvederà sulla richiesta di accesso. _____________________, li_____________________

IL RESPONSABILE DEL PROCEDIMENTO

__________________________________

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ALLEGATO 4

AL sig……

OGGETTO: Accoglimento della richiesta di accesso ai documenti amministrativi Si dispone l’accoglimento della richiesta di accesso ai documenti amministrativi da Lei avanzata con nota assunta al prot. n. _________ in data ________. Si informa che i documenti possono essere visionati e le copie eventualmente richieste possono essere ritirati da Lei o da altra persona da Lei delegata (*) presso lo scrivente Ufficio/Struttura, dal Lunedì al Venerdì, dalle ore ________ alle ore ________, entro ______ giorni a decorrere dal ricevimento della presente comunicazione. L’inutile decorso del termine sopraindicato si intenderà come rinuncia alla richiesta stessa. E’ consentito prendere appunti o trascrivere in tutto o in parte il contenuto dei documenti visionati con l’espresso divieto, penalmente perseguibile, di alterarli in qualsiasi modo ovvero di asportarli dal luogo in cui si trovano. Ai sensi dell’art. 16 del Regolamento di attuazione della L. n. 241/90 e ss.mm.ii. recante norme in materia di procedimento amministrativo e di diritto di accesso ai documenti amministrativi, è dovuta la somma di €_________ a titolo di rimborso spese. Tale somma dovrà essere versata all’atto del ritiro delle copie richieste. Data____________ IL RESPONSABILE DEL PROCEDIMENTO __________________________________ (*)L’esame dei documenti ed il ritiro delle eventuali copie richieste, può essere effettuato da persona diversa dall’interessato, munita di delega e di valido documento di riconoscimento.

****************** 6. Convenzione quadro tra Università e Compagnia di San Paolo 3/2009/6 Supporto alle Attività della Divisione

Al Presidente del Consiglio di Amministrazione La Compagnia di San Paolo intende collaborare, nel rispetto del principio dell’autonomia delle scelte didattiche e di ricerca dell’Università, in iniziative volte alla valorizzazione delle attività proprie ed istituzionali dell’Università aventi ad oggetto la formazione avanzata, della ricerca e delle relative infrastrutture. Per queste finalità la Compagnia intende stanziare a beneficio dell’Università un contributo economico, per ciascuno degli anni coperti dalla stipulanda Convenzione, e cioè 2009, 2010, 2011 (Art. 9 Convenzione Quadro). La Convenzione Quadro inoltre definisce le modalità con cui gli Enti convenzionati concordano le iniziative e i progetti da sostenere, individuano i necessari apporti finanziari per la loro

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realizzazione, definiscono le opportune misure per le attività di rendicontazione, di monitoraggio e di comunicazione ad essi collegate. A tal fine agli artt. 3 e 4 è prevista l’istituzione di un Comitato di programmazione e monitoraggio formato da membri appartenenti ai due enti, per la programmazione, valutazione e rendicontazione delle attività e dei progetti.

Si precisa che dalla sottoscrizione della presente convenzione non derivano oneri finanziari a carico del bilancio di Ateneo. Si chiede a codesto spettabile Consiglio di Amministrazione di deliberare in merito.

OMISSIS

IL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE VISTO il D.P.R. 28.12.2000, n. 445 “Testo Unico delle disposizioni legislative e

regolamentari in materia di documentazione amministrativa”; VISTO lo Statuto dell’Università degli Studi del Piemonte Orientale “Amedeo

Avogadro” emanato con Decreto Rettorale n. 31 del 22.07.2008; VISTO il Regolamento di Ateneo per l’Amministrazione, la Finanza e la Contabilità

dell’Ateneo emanato con Decreto Rettorale n.166 del 26.03.2009; VISTA La Legge n. 168 del 1989, in particolare l’art. 6 e l’art 7 (comma 1 lett c); PRESO ATTO che la Compagnia di San Paolo intende collaborare, nel rispetto del principio

dell’autonomia delle scelte didattiche e di ricerca dell’Università, in iniziative volte alla valorizzazione delle attività proprie ed istituzionali dell’Università aventi ad oggetto la formazione avanzata, della ricerca e delle relative infrastrutture.

PRESO ATTO che per le predette finalità l’Università e la Compagnia di San Paolo intendono

stipulare una Convenzione Quadro; CONSIDERATO che è intenzione della Compagnia di San Paolo (art. 6 della Convenzione

Quadro) stanziare a beneficio dell’Università un contributo economico fino a un massimo di € 1.000.000 (unmilionedieuro), per ciascuno degli anni coperti dalla stipulanda Convenzione, e cioè 2009, 2010, 2011 (Art. 9 Convenzione Quadro).

PRESO ATTO che il predetto contributo destinato alle iniziative e ai progetti indicati nel documento di cui all’art. 4 lettera b della Convenzione saranno oggetto di specifica deliberazione da parte del Comitato di Gestione della Compagnia, in ottemperanza alle proprie procedure e ai propri obblighi statutari e regolamentari.

CONSIDERATO che gli l’artt. 3 e 4 della Convenzione Quadro prevedono l’istituzione di un

Comitato di programmazione e monitoraggio formato da membri appartenenti ai due enti, per la programmazione, valutazione e rendicontazione delle attività e dei progetti;

VALUTATO ogni opportuno elemento

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con voto espresso nella forma di legge, all’unanimità

DELIBERA di approvare la Convenzione Quadro tra l’Università degli Studi del Piemonte Orientale “Amedeo

Avogadro”e la Compagnia di San Paolo (Allegato 1).

di autorizzare il Rettore alla sottoscrizione dell’atto nel testo allegato (Allegato 1)

ALLEGATO 1

CONVENZIONE QUADRO

TRA

- l’Università degli Studi del Piemonte Orientale “Amedeo Avogadro”, con sede legale a Vercelli, via Duomo 6, di seguito indicata anche come “l’Università”, rappresentata dal Rettore, Prof. Paolo Garbarino, nato a Canelli (AT), il 27 febbraio 1954, domiciliato per il presente atto presso la sede legale dell’Università;

- la Compagnia di San Paolo, fondazione di diritto privato, con sede legale a Torino, Corso Vittorio Emanuele II 75, di seguito indicata anche come “la Compagnia”, rappresentata dal Presidente, Avv. Angelo Benessia, nato a Torino, il 18 ottobre 1941, domiciliato per il presente atto presso la sede legale della Compagnia;

a loro volta di seguito indicati congiuntamente anche come “gli Enti convenzionati”,

PREMESSO CHE

• l’Università è un’istituzione pubblica, dotata di personalità giuridica, che non persegue fini di lucro, le cui finalità sono l’istruzione, la formazione, la ricerca scientifica e tecnologica;

• la Compagnia riserva un’attenzione costante sia alla formazione universitaria e post-universitaria sia alla promozione dell’innovazione e della ricerca e ritiene coerente con le proprie linee programmatiche il sostegno alla crescita e alla valorizzazione delle attività dell’Università;

• gli Enti convenzionati intendono operare in uno spirito di reciproca collaborazione, nel rispetto del principio dell’autonomia delle scelte didattiche e di ricerca dell’Università, e dare priorità in iniziative comuni alla valorizzazione dell’eccellenza e al sostegno ai processi di innovazione;

CONVENGONO QUANTO SEGUE

1. Finalità della Convenzione

La Compagnia intende sostenere lo sviluppo dell’attività dell’Università nei campi della formazione avanzata, della ricerca e delle relative infrastrutture.

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La presente Convenzione definisce le modalità con cui gli Enti convenzionati concordano le iniziative e i progetti da sostenere, individuano i necessari apporti finanziari per la loro realizzazione, definiscono le opportune misure per le attività di rendicontazione, di monitoraggio e di comunicazione ad essi collegate.

2. Oggetto della Convenzione

Sono oggetto della presente Convenzione:

a) le attività idonee a rafforzare e a ottimizzare la didattica in ogni sua forma, con particolare attenzione alla valorizzazione dell’eccellenza e alle opportunità di formazione avanzata;

b) le attività di ricerca in ambiti mirati, con attenzione prioritaria per iniziative e progetti di particolare interesse per lo sviluppo e l’innovazione territoriali, anche in collaborazione con altri Atenei e centri di ricerca;

c) l’intervento sulle dotazioni infrastrutturali a beneficio delle attività di didattica e di ricerca, con specifica attenzione all’informatizzazione, alle biblioteche, alla formazione linguistica.

3. Comitato di programmazione e monitoraggio

All’atto della firma della Convenzione, gli Enti convenzionati provvedono a istituire un Comitato di programmazione e monitoraggio (di seguito indicato come “il Comitato”).

Il Comitato, con sede a Vercelli presso l’Università, è composto dal Rettore dell’Università, o persona da lui delegata, da tre membri da lui nominati e da quattro membri nominati dal Comitato di Gestione della Compagnia.

Il Presidente del Comitato è il Rettore o la persona da lui delegata.

Gli Enti convenzionati indicano i propri rappresentanti contestualmente alla firma della presente Convenzione.

Ciascuno degli Enti convenzionati può sostituire uno o più componenti del Comitato dandone comunicazione scritta, a firma del legale rappresentante, all’altro Ente.

I componenti il Comitato prestano la loro attività a titolo gratuito.

4. Compiti del Comitato

Il Comitato avrà i seguenti compiti:

a) elaborare un documento programmatico pluriennale che individui linee guida e priorità strategiche per la durata della presente Convenzione, come stabilita al successivo art. 9, definendo altresì il fabbisogno finanziario complessivo necessario alla loro attuazione;

b) predisporre un documento annuale concernente le attività e i progetti da sviluppare in attuazione del documento pluriennale, di cui alla lettera precedente, con le ipotesi relative alla loro modulazione finanziaria;

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c) redigere un rapporto consuntivo annuale che illustri la congruenza tra previsioni programmatiche e stato di avanzamento nella realizzazione dei progetti.

I documenti e i rapporti di cui ai punti precedenti saranno trasmessi dal Comitato ai rispettivi Organi degli Enti convenzionati entro 15 giorni dalla loro approvazione da parte del Comitato medesimo.

Il Comitato si avvale delle strutture dell’Università per la messa a punto della documentazione di propria pertinenza.

Per la predisposizione del primo documento annuale, di cui alla lettera b del presente articolo, il Comitato esaminerà, in via preliminare, le richieste di stanziamento già presentate dall’Università e all’esame della Compagnia.

5. Modalità di approvazione

Gli Organi degli Enti convenzionati possono formulare osservazioni scritte al Comitato sui documenti e i rapporti di cui all’art. 4 (lettere a, b, c) entro 45 giorni dalla loro ricezione.

Gli Organi della Compagnia si impegnano ad assumere le opportune deliberazioni sulla base delle procedure definite dai propri statuti e regolamenti entro 90 giorni dalla ricezione dei documenti di cui all’art. 4 lettera b, fatte salve diverse esigenze segnalate dal Comitato stesso ed entro i limiti definiti al successivo art. 6.

6. Impegni finanziari

La Compagnia si impegna a stanziare fino a un massimo di € 1.000.000 (unmilionedieuro) a beneficio dell’Università in ciascuno degli esercizi coperti dalla presente Convenzione, come stabilito dal successivo art. 9, secondo le procedure definite dalla Convenzione stessa.

Gli stanziamenti destinati alle iniziative e ai progetti indicati nel documento di cui all’art. 4 lettera b devono essere oggetto di specifica deliberazione da parte del Comitato di Gestione della Compagnia, in ottemperanza alle proprie procedure e ai propri obblighi statutari e regolamentari.

7. Attività di monitoraggio

Gli Enti convenzionati potranno concordare di avvalersi della collaborazione di loro enti strumentali per la valutazione delle attività e dei progetti oggetto della presente Convenzione nonché per le fasi di monitoraggio a essi collegate, anche in vista della redazione del rapporto consuntivo annuale di cui al precedente art. 4 lettera c.

8. Comunicazione

Gli Enti convenzionati si impegnano a definire in sede di Comitato le modalità di comunicazione esterna di quanto finanziato nell’ambito della presente Convenzione, anche avvalendosi dei rispettivi uffici preposti.

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L’Università si impegna a inserire nelle iniziative di comunicazione attivate secondo le previsioni di cui al comma precedente – in forme da concordare tra i due Enti – anche attività e progetti dell’Università già beneficiari di un sostegno della Compagnia al momento della firma della presente Convenzione.

9. Durata della Convenzione

La presente Convenzione avrà durata dal 1° giugno 2009 (o dalla data della firma della Convenzione, se posteriore), coprirà gli esercizi 2009, 2010, 2011 e cesserà improrogabilmente il 31 dicembre 2011.

Almeno quattro mesi prima della suddetta scadenza gli Enti convenzionati avvieranno le rispettive procedure interne per definirne le eventuali modalità di rinnovo.

La Convenzione potrà essere disdettata da ciascuna delle Parti, con preavviso di almeno tre mesi. In tale caso, i versamenti di cui all’art. 6 verranno effettuati dalla Compagnia solo con riferimento all’esercizio per il quale il Comitato di Gestione della Compagnia avrà già approvato il documento annuale di cui all’art. 4 punto b.

10. Clausola arbitrale

La presente Convenzione è stipulata tra l’Università e la Compagnia in buona fede.

Per ogni controversia che potrà sorgere tra gli Enti convenzionati in merito all’interpretazione e all’applicazione della presente Convenzione, verrà tentata la composizione amichevole. Qualora quest’ultima non sia raggiunta, si procederà per via giudiziale, esclusivamente presso il Foro di Torino.

Torino/Vercelli, …

UNIVERSITÀ DEL PIEMONTE ORIENTALE

COMPAGNIA DI SAN PAOLO

...................................................................... (Prof. Paolo Garbarino)

......................................................................... (Avv. Angelo Benessia)

****************** (Il Dott. Paolo PASQUINI prende parte alla riunione del Consiglio alle ore 16.10)

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7. Approvazione di integrazioni e aggiornamenti al Protocollo d'intesa finalizzato alla definizione di un accordo di programma ai sensi dell'art. 34 del D.lgs. 267/2000 per la realizzazione della Città della Salute e della Scienza, in Novara 3/2009/7 Unità Operativa Legale

Al Presidente del Consiglio di Amministrazione

L’08 aprile 2008 questo Ateneo, la Regione Piemonte, la Provincia di Novara, il Comune di Novara e l’Azienda Ospedaliero Universitaria “Maggiore della Carità di Novara” hanno sottoscritto il protocollo d’intesa finalizzato alla definizione di un accordo di programma ai sensi dell'art. 34 del D. Lgs n. 267/2000 per la realizzazione della Città della Salute e della Scienza, in Novara. Nell’incontro tecnico tenuto in data 29.04.2008 le parti sottoscrittrici del sopracitato protocollo d’intesa hanno definito in modo rigoroso e analitico le azioni da svolgere per pervenire al successivo accordo di programma, coerentemente con i tempi attendibili con la conclusione dei procedimenti amministrativi. In questo quadro, il coinvolgimento dell’Università riguarda gli aspetti e le modalità di formazione dell’accordo procedimentale tra l’Università e l’A.O.U. per la definizione delle risorse finanziarie tra i due enti, nonché l’eventuale modalità di applicazione del canone di affitto a carico dell’Università, qualora il complesso sia gestito interamente dall’A.O.U.. Successivamente, durante l’incontro tecnico del 18.03.2009, tutti gli enti interessati hanno concordato sulla necessità di creare un gruppo di lavoro al fine di valutare e proporre le soluzioni relative alle problematiche riguardanti la valorizzazione dei beni previsti nel protocollo stesso e nel verbale del 29.04.2008, la complessità e l’articolazione degli interventi, la definizione della tempistica e delle procedure. Si è stabilito che il gruppo sarà coordinato dall’arch. Claudio FUMAGALLI, responsabile del procedimento del protocollo d’intesa, e opererà in tre sottogruppi presieduti dal Comune di Novara. Il Senato Accademico con delibera n. 4/2009/7.3 del 04.05.2009 ha autorizzato il Rettore a sottoscrivere il testo, datato 21.03.2009, con le integrazioni e gli aggiornamenti al Protocollo di Intesa finalizzato alla definizione di un accordo di programma ai sensi dell’art. 34 del D.Lgs. n. 267/2000 per la realizzazione della Citta’ della Salute e della Scienza, in Novara. Il 5.05.2009 la Regione Piemonte, con e-mail assunta al prot. n. 10091 del 07.05.2009, ha inviato la versione definitiva dell’aggiornamento del protocollo d’intesa in accoglimento di ulteriori proposte formulate dalla Direzione Regionale Urbanistica, dalla Provincia di Novara e dal Demanio. A seguito di questi ultimi aggiornamenti, considerata la complessità e l’articolazione degli interventi, la definizione delle tempistiche e delle procedure amministrative, il gruppo di lavoro presieduto dal Comune di Novara , sarà così strutturato:

1. Sottogruppo A, composto per aree tematiche dai rappresentanti dalla Regione Piemonte, dell’Azienda Ospedaliera Universitaria, dalla Provincia e Comune di Novara;

2. Sottogruppo B, composto per aree tematiche dai rappresentanti dalla Regione Piemonte, dall’Azienda Ospedaliera Universitaria, dalla Provincia, dal Comune di Novara e dai 15 Comuni su cui ricade il patrimonio di A.U.O.;

3. Sottogruppo C, composto per aree tematiche dai rappresentanti dalla Regione Piemonte, dalla

Provincia di Novara, dal Comune di Novara.

E’ opportuno precisare che gli interventi riguardanti la valorizzazione dei beni classificati nell’ambito 4 del Demanio dello Stato, oggetto di indagine del sottogruppo C, sono finanziati dal Comune di Novara. Inoltre, i rapporti di carattere patrimoniale per l’acquisizione da parte della Regione Piemonte dell’Area di Piazza d’Armi sono attualmente oggetto di trattativa nel tavolo tecnico operativo con l’agenzia del Demanio laddove sono in fase di definizione i metodi ei criteri di stima propedeutici alla cessione dell’area.

103

Si rammenta che, in questa fase, non sono previsti oneri finanziari a carico dell’Ateneo. Si richiede, pertanto, a codesto Spettabile Consiglio di Amministrazione di recepire le integrazioni e gli aggiornamenti al Protocollo di Intesa sottoscritto l’08.04.2008, così come rappresentate nel testo di seguito allegato.

OMISSIS

IL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE

VISTO lo Statuto dell’Università degli Studi del Piemonte Orientale“A. Avogadro” emanato con D.R. n. 539 del 12.12.2001, come modificato dal D.R. n. 67 del 24.02.03;

VISTO il D.Lgs. 18.08.2000 n. 267, Testo unico delle leggi sull’ordinamento degli enti locali, in particolare l’art. 34, che disciplina gli accordi di programma;

VISTO il D.Lgs. 30.12.1992 n. 502, che regolamenta il riordino della disciplina in materia sanitaria, a norma dell’articolo 1 della L. 23 ottobre 1992, n. 421;

VISTI gli artt. 10 e 17 della Legge Urbanistica Regionale n. 56 del 1977 e s.m.i. in materia di variazione ai Piani Territoriali Regionali e Provinciali;

VISTA la D.G.R. n. 65-7819 del 17.12.2007, e in particolare il punto 21 del paragrafo A3 “Aziende ospedaliere oggetto di nuova qualificazione”, con la quale è stata attribuita all’Azienda Ospedaliera “Maggiore della Carità di Novara la qualificazione giuridica di Azienda Ospedaliero-Universitaria Maggiore della Carità di Novara;

VISTO l’Accordo di Programma ai sensi dell'art. 34 del D. Lgs n. 267/2000 per la realizzazione della “Città della Salute e della Scienza”, in Novara sottoscritto l’08.04.2008 dalla Regione Piemonte, dalla Provincia di Novara, dall’A.O.U. di Novara e da questa Università;

PRESO ATTO che nella seduta del 29.04.2008 le parti hanno definito in modo rigoroso e analitico le azioni da svolgere per pervenire al successivo accordo di programma coerentemente con i tempi attendibili con la conclusione dei procedimenti amministrativi;

PRESO ATTO che nell’incontro del 18.03.2009 tecnico le parti sottoscrittrici hanno revisionato e condiviso i verbali degli incontri tecnici del 04.12.2008 e dell’11.12.2008;

VISTO il testo del 21.03.2009 con le integrazioni e gli aggiornamenti al Protocollo di Intesa finalizzato alla definizione di un accordo di programma ai sensi dell’art. 34 del D.Lgs. n. 267/2000 per la realizzazione della Città della Salute e della Scienza, in Novara;

CONSIDERATO che il Senato Accademico con delibera 4/2009/7.3 ha approvato le integrazioni e gli aggiornamenti al Protocollo di Intesa contenute nel testo del 21.03.2009;

CONSIDERATO che la Direzione Regionale Urbanistica, la Provincia di Novara e il Demanio hanno presentato ulteriori proposte di modifica del testo datato 21.03.2009;

PRESO ATTO che il 5.05.2009 la Regione Piemonte, con e-mail assunta al prot. n. 10091 del 07.05.2009, ha inviato la versione definitiva dell’aggiornamento del protocollo d’intesa in accoglimento delle proposte formulate dalla Direzione Regionale Urbanistica, dalla Provincia di Novara e dal Demanio;

RILEVATO che la versione definitiva dell’aggiornamento del Protocollo d’intesa in argomento non impatta sugli impegni già assunti dall’Ateneo;

CONSIDERATO che attualmente non sono previsti oneri finanziari a carico dell’Ateneo con voto espresso nella forma di legge, a maggioranza

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DELIBERA

1. Di approvare, nel testo di seguito allegato, le integrazioni e gli aggiornamenti al Protocollo di Intesa finalizzato alla definizione di un accordo di programma ai sensi dell’art. 34 del D.Lgs. n. 267/2000 per la realizzazione della Città della Salute e della Scienza, in Novara.

2. Di autorizzare il Rettore alla sottoscrizione del testo approvato ai sensi del punto 1.

Allegato 1

INTEGRAZIONI E AGGIORNAMENTI AL PROTOCOLLO DI INTESA FINALIZZATO ALLA DEFINIZIONE DI UN ACCORDO DI PROGRAMMA AI SENSI DELL’ART. 34 DEL D. LGS. N. 267/2000 PER LA REALIZZAZIONE DELLA CITTA’ DELLA SALUTE E DELLA SCIENZA, COSTITUITA DAL NUOVO OSPEDALE DI NOVARA E DALLA SEDE DELL’UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DEL PIEMONTE ORIENTALE NONCHE’ PER LA DEFINIZIONE DELLE NUOVE DESTINAZIONI D’USO DEL COMPLESSO OSPEDALIERO ESISTENTE E DELLA SEDE DENOMINATA SAN GIULIANO E DELLE ULTERIORI RILOCALIZZAZIONI DI ATTIVITA’ PUBBLICHE E DI INTERESSE PUBBLICO NEL COMUNE DI NOVARA.

Premesso che:

• il Consiglio Comunale di Novara, con atto deliberativo n. 9 del 16/2/2004, ha individuato, orientativamente, quale sito idoneo per la localizzazione della nuova struttura ospedaliera “di eccellenza”, un’area sita nel concentrico sud della città, nei pressi del quartiere Rizzottaglia, appartenente per la maggior parte al demanio militare, ricadente nel contesto del Parco della Battaglia, zona di interesse ambientale e valore paesaggistico, gravato dal vincolo introdotto dalla Regione Piemonte con D.G.R. n. 135-13400 del 09.03.1992;

• la Giunta Comunale di Novara, con atto deliberativo n. 430 del 22/9/2004, ha affidato allo

Studio Gregotti Associati International S.p.a. l’incarico di verificare ed individuare, sulla base della funzionalità strategica territoriale, l’idonea localizzazione dell’area deputata ad ospitare la nuova struttura ospedaliera;

• dall’analisi delle verifiche effettuate dallo Studio Gregotti è stata individuata

prioritariamente quale area idonea ad ospitare la nuova struttura ospedaliera, l’ambito denominato Piazza d’Armi, appartenente al demanio militare, nonché una ulteriore area di proprietà di soggetti privati;

• la stessa Giunta Comunale, con atto deliberativo n. 492 del 3/11/2004, ha condiviso lo

studio di prefattibilità affidato allo Studio Gregotti ed ha proposto un percorso procedurale per addivenire con la Regione Piemonte e gli altri Enti territoriali alla definizione di un Accordo di Programma;

• con nota prot. n. 25445 del 13/12/2004 il Direttore dell’ASO “Maggiore della Carità di

Novara”, ora A.O.U., ha inoltrato al Presidente della Regione formale istanza di

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attivazione di un Accordo di Programma ai sensi dell’art. 34 del D. Lgs. n. 267/2000 per verificare la possibilità di concordare con altri Enti interessati dall’iniziativa la definizione dell’Accordo medesimo sotto l’aspetto urbanistico, finanziario e operativo;

• con nota prot. n. 3054/s1/1.45 del 11/2/2005, il Presidente della Regione Piemonte ha

nominato l’Architetto Claudio Fumagalli, Dirigente del Settore Accordi di Programma ed Esame di Conformità Urbanistica, Responsabile del procedimento dell’Accordo di Programma;

• in relazione ai contenuti della nuova proposta di Piano Sanitario Regionale, approvato dal

Consiglio Regionale nella seduta del 24/10/2007 con deliberazione n. 137-40212 risulta confermata la localizzazione nel Comune di Novara del nuovo complesso ospedaliero e dell’annessa sede universitaria del Piemonte Orientale caratterizzante la cosiddetta Città della Salute e della Scienza,

• con nota prot. n. 1733/S1/.45 del 30/1/2007, la Presidente della Regione ha quindi

riattivato la procedura dell’Accordo di Programma, precedentemente sospesa per la redazione del Piano Sanitario Regionale, convocando tutti i rappresentanti degli Enti interessati ad un incontro interlocutorio per la definizione dei contenuti dell’iniziativa oggetto di un Protocollo d’Intesa propedeutico al successivo Accordo di Programma;

• nel corso di tale incontro è stato affidato all’A.S.O. di Novara, ora A.O.U., l’incarico di

predisporre le linee guida esigenziali necessarie alla redazione del progetto preliminare, sviluppando con particolare attenzione, gli aspetti riguardanti le necessità tecnico-organizzative e sanitarie del nuovo ospedale, quale presupposto per la definizione delle migliori sinergie necessarie all’ottimizzazione dei livelli di cura, della ricerca e della didattica, nella prospettiva di costituzione dell’Azienda Ospedaliera Universitaria, di cui alle previsioni del D.Lgs. 517/99 e della D.C.R. n.136 del 22/10/2007;

• in data 21/6/2007 l’ASO di Novara, ora A.O.U., trasmetteva alla Regione Piemonte, al

Comune di Novara, alla Provincia di Novara e all’Università degli Studi del Piemonte Orientale il documento preliminare alla progettazione del nuovo ospedale comprensivo delle linee guida anche con riferimento alle esigenze della facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università del Piemonte Orientale e relativo master plan;

• con deliberazione n. 63-7432 del 12/11/2007 la Giunta Regionale ha ritenuto il

documento elaborato dall’ASO coerente con la programmazione regionale, dando atto altresì che l’ASO “Maggiore della Carità” di Novara, ora A.O.U., avrebbe provveduto, previo coinvolgimento dei locali soggetti portatori di interesse e in qualità di stazione appaltante alla realizzazione di tutte le attività connesse alla costruzione del nuovo ospedale nell’ambito della Cittadella della salute e della scienza di Novara;

• con deliberazioni n. 347 del 28/11/2007 e n. 17 del 18.01.2008 l’ASO di Novara ora

A.O.U., prendendo atto della D.G.R. n. 63-7432 del 12/11/2007, indicava l’iter procedurale, già precisato in dettaglio nel documento preliminare alla progettazione del nuovo ospedale, come segue:

o redazione del progetto preliminare previo espletamento di procedura di gara europea e sua approvazione

o predisposizione capitolato della gara per l’affido della realizzazione dell’opera o definizione di un quadro economico dettagliato dell’operazione

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o indizione della gara per l’affido della realizzazione dell’opera con leasing in costruendo

o emissione del relativo bando con definizione della griglia di punteggio per le caratteristiche tecniche ed economiche del progetto, e le specifiche delle società partecipanti

o valutazione delle offerte tecnico-economiche presentate dai concorrenti, coerentemente con i parametri valutativi previsti nel bando

o aggiudicazione dell’appalto - stipulazione del contratto di leasing o approvazione del progetto definitivo o applicazione del protocollo Itaca per il raggiungimento dell’ecosostenibilità del

complesso ospedaliero o approvazione del progetto esecutivo o svolgimento dell’azione di sorveglianza/verifica sui lavori attraverso il collegio

di vigilanza o effettuazione del collaudo delle opere/impianti

dando atto che l’indizione della gara ed i successivi adempimenti sarebbero stati preceduti dalla sottoscrizione del “Protocollo di intesa” propedeutico all’“Accordo di programma”;

• nel corso di successivi incontri tra le parti, riguardanti aspetti di carattere tecnico sono stati

affrontati i problemi inerenti l’acquisizione delle aree, i processi urbanistici ad esse correlate, le modalità economico/finanziarie e gli aspetti progettuali;

• nelle suddette sedute sono emersi, in modo particolare, elementi critici riferiti al processo

urbanistico in quanto sull’area oggetto dell’intervento grava, come già citato, il vincolo di natura ambientale riguardante il Parco della Battaglia e le previsioni degli strumenti urbanistici di scala sovracomunale, quali il piano territoriale regionale, area di approfondimento “Ovest Ticino“ e il piano territoriale provinciale;

• il Piano Territoriale Regionale – area di approfondimento “Ovest Ticino“ approvato con

D.C.R. n. 417 -11196 del 23.11.1997 non esclude, sull’area del Parco della Battaglia, la possibilità di realizzare gli interventi riguardanti il nuovo complesso ospedaliero della Città di Novara, oggetto dell’ambito 1 del “Master – Plan“ allegato al presente protocollo, in quanto la scheda d’ambito classificata E2 Parco della Battaglia, demanda al Piano paesistico di competenza provinciale, oltre agli aspetti di tutela del “paesaggio storico“ teatro della battaglia risorgimentale di Novara, la definizione di indirizzi volti anche ad una più complessiva tutela dell’aspetto morfologico, paesaggistico ed ambientale dell’area, preservando in particolare le propaggini della lingua morenica dalla sempre più massiccia penetrazione della coltura risicola.

• Gli interventi oggetto dell’ambito 1 del “Master – Plan“allegato al presente protocollo non

sono espressamente previsti dal Piano Territoriale Provinciale, approvato con D.C.R. n. 383-28587 del 05/10/2004, che allo stato attuale non specifica la tipologia di infrastrutture consentite all’interno dell’area del Parco della Battaglia come disciplinato nell’art.2.6 “ambiti di elevata qualità paesistico – ambientale sottoposti a Piano paesistico di competenza provinciale”, che prevede, per tale ambito, un approfondimento attraverso la formazione di un Piano paesistico finalizzato alla valorizzazione e salvaguardia dei luoghi;

• L’art. 34 del D.lgs 267 / 2000 consente unicamente la possibilità di variare lo strumento

urbanistico del Comune di Novara con le modalità definite dal 4° e 5° comma del

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medesimo, mentre esclude per converso la possibilità di variare in modo automatico con le stesse modalità gli strumenti di pianificazione territoriale di scala superiore;

• in applicazione dell’art. 10 della L.R. n. 56/77 e s.m.i., risulta opportuno provvedere con

procedura ordinaria, alla variazione del Piano Territoriale Provinciale (P.T.P.) in modo da comporre i diversi interessi pubblici determinati da un lato dalla sussistenza della previsione del Piano paesistico di competenza Provinciale e dall’altro dalla previsione localizzativa di natura strategica del nuovo Polo Ospedaliero di Novara, previsto dal Piano Socio Sanitario Regionale 2007-2010, riconoscendo con l’approvazione della variazione al P.T.P. la validità della localizzazione del Nuovo Ospedale di Novara, sulla base della valutazione degli effetti sinergici dell’opera, nell’ambito del processo urbanistico proposto in coerenza con i principi dell’economia urbana ed anche della Valutazione Ambientale Strategica del Piano paesistico provinciale.

Risulta quindi opportuno che, tra le infrastrutture consentite nell’area del parco della Battaglia, la variazione al P.T.P. definisca la localizzazione del nuovo Ospedale di Novara, destinato in particolare ad accogliere le funzioni didattiche e direzionali della Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università degli Studi del Piemonte Orientale e la funzione di “incubatore/attrattore di investimenti di impresa, garantendo attraverso il Piano paesistico di competenza Provinciale, la definizione di indirizzi e prescrizioni normative, che consentano un adeguato inserimento dell’ospedale stesso, anche sulla base delle “linee guida esigenziali” dell’Azienda.

• La variazione del Piano Territoriale Provinciale,approvato secondo le modalità della legge urbanistica regionale n. 56/77, sarà recepita, in ottemperanza dell’art.17, comma 6 della legge 56/77 e s.m.i., dal Comune di Novara, nell’ambito del procedimento dell’Accordo di Programma, quale endoprocedimento del medesimo, all’atto dell’approvazione in Conferenza di Servizi del progetto preliminare delle opere dell’intero Ambito 1, costituendo adeguamento del P.R.G.C.

• la destinazione urbanistica dell’area oggetto degli interventi ricompresi nell’ambito 1 è

difforme dalla previsione contenuta nel P.R.G.C. vigente del Comune di Novara approvato con D.G.R. n. 56/42799 del 02/04/1985, che classifica l’area come “ area per attrezzature pubbliche di livello sovracomunale – attrezzature militari”, riconfermata come “attrezzature – attrezzature militari“ dalla Variante Generale al PRGC, approvata con D.G.R. n. 51-8996 del 16/06/2008.

• al fine di definire i contenuti del Protocollo d’Intesa e del futuro Accordo di Programma,

l’iniziativa, conformemente a quanto richiesto dal Comune di Novara, è disciplinata da un documento generale denominato “Master Plan” rappresentativo del quadro degli interventi di programmazione attuativa classificabili in tre ambiti operativi riconducibili ai seguenti processi:

a) Ambito 1 – circoscritto alla realizzazione del nuovo ospedale di Novara e al nuovo comparto universitario con annessi servizi ed opere infrastrutturali. Le funzioni previste nell’ambito sono complessivamente afferenti alla Azienda Ospedaliera Universitaria, destinata ad integrare le missioni di assistenza, ricerca e didattica. Il dimensionamento e la tipologia delle opere sono coerenti con la costituzione di un polo di eccellenza specialistico, riferimento per la rete sanitaria del Piemonte Orientale e sede di ricerca innovativa avanzata, ad elevata attesa di trasferimento agli impieghi clinici, mediato dalla attivazione – in loco – di sinergie con Enti ed Aziende produttive;

b) Ambito 2 – circoscritto agli interventi proposti dal Comune di Novara riguardanti le nuove destinazioni d’uso da attribuire al complesso ospedaliero attualmente esistente e alla sede ospedaliera staccata denominata San Giuliano;

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c) Ambito 3a – circoscritto agli ulteriori interventi proposti dal Comune di Novara, connessi in parte alla rilocalizzazione di attività pubbliche e di interesse pubblico nell’ambito di un organico processo di riqualificazione del tessuto urbano, determinato dalle azioni prioritarie definite ai punti precedenti, in parte per finanziare l’intervento della Città della Salute attraverso l’alienazione di beni disponibili.

per quanto riguarda l’Ambito 1 sono in corso di trattative con gli organismi statali per l’acquisizione dell’area demaniale, denominata Piazza d’Armi, alla luce delle considerazioni di carattere urbanistico, ambientale, finanziario, oggetto di intesa specifica tra Regione Piemonte e Agenzia del Demanio, all’interno del tavolo tecnico operativo istituito per la definizione dei metodi e dei criteri di stima necessari per la valutazione economica dell’area propedeutici alla cessione del bene anche attraverso analisi perequative riferite al contesto dell’intera iniziativa; • tutte le parti concordano nella necessità di operare nel modo sopra illustrato per la

definizione del successivo accordo di programma con riferimento allo schema procedimentale definito nel presente dispositivo e sul presupposto dell’articolazione del documento programmatico, redatto dal Comune di Novara, denominato “Master Plan – Città della Salute“ e dei contenuti del documento, redatto dall’A.O.U. di Novara, denominato “linee guida esigenziali“, per la realizzazione degli interventi individuati nei singoli ambiti con le priorità definite dal cronoprogramma.

Preso atto delle volontà politiche espresse dagli Enti e manifestato l’interesse per l’iniziativa oggetto del presente protocollo d’intesa e del presente aggiornamento, con gli atti deliberativi sotto elencati:

• Deliberazione di Giunta Regionale n 28 – 8513 del 31/03/2008 riguardante l’assenso alla

procedibilità dell’accordo sulla base dell’accertata sussistenza dell’interesse pubblico dell’iniziativa in coerenza con quanto previsto dalla Deliberazione della Giunta Regionale 05.05.2003 n. 28-9257 riguardante la “Valutazione dell’interesse pubblico negli accordi di programma“ e l’approvazione dello schema del protocollo successivamente sottoscritto in data 08/04/2008:

• Deliberazione di Giunta Regionale n………………..del……………. riguardante l’approvazione delle integrazioni e dell’aggiornamento al protocollo d’intesa vigente;

• Deliberazione del Consiglio Provinciale di Novara n. 12 del 04/02/2008 di condivisione

dello schema di protocollo d’intesa successivamente sottoscritto in data 08/04/2008;

• Deliberazione del Consiglio Provinciale di Novara ……………………… riguardante l’approvazione delle integrazioni e dell’aggiornamento al protocollo d’intesa vigente

• Deliberazione del Consiglio Comunale di Novara n. 13 del 18/02/2008 di condivisione

dello schema di protocollo d’intesa successivamente sottoscritto in data 08/04/2008;

• Deliberazione del Consiglio Comunale di Novara……………. riguardante l’approvazione delle integrazioni e dell’aggiornamento al protocollo d’intesa vigente

• Deliberazione del Direttore Generale dell’A.S.O. “Maggiore della Carità” di Novara ora

A.O.U., n. 35 del 01/02/2008 di condivisione dello schema di protocollo d’intesa successivamente sottoscritto in data 08/04/2008;

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• Deliberazione del Direttore Generale dell’A.O.U. “Maggiore della Carità” di Novara…………. riguardante l’approvazione delle integrazioni e dell’aggiornamento al protocollo d’intesa vigente

• Deliberazione del Consiglio di Amministrazione dell’Università degli Studi del Piemonte

Orientale “Amedeo Avogadro“ n. 1/2008/4 del 08/02/2008 e del Senato Accademico con Deliberazione n. 2/2008/5 del 03/03/2008 di condivisione dello schema di protocollo d’intesa successivamente sottoscritto in data 08/04/2008.

• Deliberazione del Consiglio di Amministrazione dell’Università degli Studi del

Piemonte……………………….. riguardante l’approvazione delle integrazioni e dell’aggiornamento al protocollo d’intesa vigente

Visti i documenti a corredo del presente protocollo d’intesa di cui è stata constatata dal Responsabile del procedimento la legittimità amministrativa. Visto il protocollo vigente sottoscritto in data08/04/2008

Tutto ciò premesso si stabilisce che:

l’anno duemilanove del mese di ……………. del giorno…………….. alle ore ……………presso la sede ………………….

TRA

• la REGIONE PIEMONTE, con sede in Torino, P.za Castello 165, rappresentata dalla Presidente prof.ssa Mercedes Bresso;

E

• la PROVINCIA DI NOVARA, con sede in Novara, Piazza Matteotti 1, rappresentata dal

Presidente Dott. Sergio Vedovato il quale interviene alla sottoscrizione del presente atto a seguito della convocazione n° prot.5340/SA01/1.45 dello 02.04.2008. a firma della Presidente della Regione Piemonte;

E

• il COMUNE DI NOVARA, con sede in Novara, Via Rosselli, 1 rappresentata dal Sindaco

Avv. Massimo Giordano, il quale interviene alla sottoscrizione del presente atto a seguito della convocazione n° prot 5340/SA01/1.45 dello 02.04.2008 a firma della Presidente della Regione Piemonte;

E

• l’AZIENDA OSPEDALIERO UNIVERSITARIA“MAGGIORE DELLA CARITA’ DI NOVARA”, con sede in Novara, via Mazzini 18, rappresentata dal Direttore generale dott. Claudio Macchi, il quale interviene alla sottoscrizione del presente atto a seguito della convocazione n° prot. 5340/SA01/1.45 dello 02.04.2008 a firma della Presidente della Regione Piemonte;

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E

• l’UNIVERSITA’ DEGLI STUDI PIEMONTE ORIENTALE “AMEDEO AVOGADRO”, con sede in Vercelli, via Duomo 6, rappresentata dal Magnifico Rettore prof. Paolo Garbarino, il quale interviene alla sottoscrizione del presente atto a seguito della convocazione n° prot. 5340/SA01/1.45 dello 02.04.2008 a firma della Presidente della Regione Piemonte ;

SI CONVIENE E SI STIPULA QUANTO SEGUE

Art. 1 FINALITA’ ED OBIETTIVI

Le presenti integrazioni e aggiornamenti al Protocollo d’intesa vigente sono finalizzate a

definire in modo programmato gli impegni e le modalità attuative del successivo procedimento amministrativo dell’Accordo di Programma riguardante gli ambiti d’intervento individuati nel documento denominato “Master Plan – CITTA’ DELLA SALUTE” e nel documento denominato “linee guida esigenziali“ allegato al presente protocollo quale atto di programmazione attuativa per l’applicazione coordinata delle fasi dell’intera iniziativa. I contenuti del Master Plan sono descritti in modo puntuale all’art. 2 del dispositivo del presente protocollo d’intesa.

Le parti assumono l’impegno di raggiungere, attraverso il procedimento dell’Accordo di Programma i seguenti obiettivi:

• attuare le previsioni del Piano Socio Sanitario Regionale 2007-2010 avvalendosi in particolare della Azienda Ospedaliera Universitaria di Novara, costituita, a partire dal 1/1/2008, con Deliberazione del Consiglio Regionale n. 136-39452 del 22/10/2007, che rappresenta il riferimento per la realizzazione delle attività di eccellenza specialistiche per la rete assistenziale del Piemonte Orientale e il soggetto capace di attrarre investimenti pubblici e privati in ambito di ricerca innovativa e avanzata ad impieghi clinici e biomedicali. A tale scopo la Regione Piemonte è impegnata a promuovere/autorizzare la sperimentazione gestionale, secondo le previsioni dell’art. 9/bis del D.lgs 502/92, così come successivamente integrato e modificato, dell’incubatore/attrattore di investimenti di impresa, come strumento anche idoneo a favorire mix pubblici – privati rivolti all’attivazione di percorsi di ricerca orientati alla produzione di nuove sostanze attive, di materiali e presidi biomedicali;

• realizzare nell’ambito 1 un compendio organico di funzioni e attività di carattere

ospedaliero in modo coeso con le attività dell’Università degli Studi del Piemonte Orientale, definendone l’assetto urbanistico ed edilizio, in coerenza con gli indirizzi proposti dalla variante al Piano territoriale provinciale di Novara, nell’ambito del Piano paesistico di competenza provinciale;

• definire in modo puntuale, sulla base di specifici studi di fattibilità, riferiti agli ambiti 2 – 3a, 4

delle integrazioni e aggiornamenti al protocollo d’intesa e agli interventi previsti in attuazione del punto 7 del verbale della seduta del 29/04/2008 che si allega ufficialmente al presente atto, gli aspetti complessi riguardanti le destinazioni urbanistiche finalizzate alla valorizzazione dei beni e alla trasformazione degli ambiti territoriali dei Comuni interessati. Per il raggiungimento degli obiettivi sopra citati si provvederà ad istituire un gruppo di lavoro coordinato dal Responsabile del procedimento del protocollo d’intesa, arch. Claudio Fumagalli, finalizzato a

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valutare e proporre le soluzioni relative alle problematiche riguardanti la valorizzazione dei beni previsti nel protocollo stesso e nel verbale del 29/04/2008, la complessità e l’articolazione degli interventi, la definizione della tempistiche e delle procedure amministrative. Il gruppo di lavoro sarà strutturato, in tre sottogruppi presieduti dal Comune di Novara, come di seguito illustrati:

• Sottogruppo A, riguardante gli interventi dell’Ambito 2 (recupero urbanistico ed edilizio dell’attuale sede dell’ospedale della Carità di Novara e recupero urbanistico ed edilizio ex compendio ospedaliero S. Giuliano), e degli interventi previsti nell’ambito 3a di proprietà comunale o provinciale (mercato all’ingrosso, centro sociale, ex macello, area Assa, scuola Aporti, villa Segu) del Protocollo di Intesa. Il sottogruppo, è composto dai rappresentanti dalla Regione Piemonte, dell’Azienda Ospedaliera Universitaria, della Provincia e del Comune di Novara;

• Sottogruppo B, riguardante gli interventi finalizzati alla valorizzazione delle Cascine e del Patrimonio Agricolo dell’A.O.U. di Novara in attuazione del punto 7 del verbale della seduta del 29/04/2008, così come preliminarmente indicato nel Programma Territoriale Integrato già redatto dal Comune di Novara in accordo con i 15 comuni su cui ricade il patrimonio di A.O.U., ovvero ……………….. Il sottogruppo è composto dai rappresentanti della Regione Piemonte, dell’Azienda Ospedaliera Universitaria, della Provincia, del Comune di Novara e dei comuni sopra citati.

• Sottogruppo C, riguardante gli interventi dell’ambito 4 (aree del Demanio) finalizzati alla valorizzazione delle caserme Passalacqua, Gherzi e V° Magazzino il cui intento è di procedere successivamente ad uno specifico accordo di programma, così come previsto dal protocollo d’intesa sottoscritto il 05.02.2008 tra il Ministero dell’Economie e delle Finanze, l’agenzia del Demanio e il Comune di Novara con proposta di variante urbanistica e approvazione progettuale dell’iniziativa. Tale accordo che il citato protocollo prevede sia esperito dal comune di Novara e dal Ministero dell’Economia e delle Finanze per la complessità dell’iniziativa e degli aspetti urbanistici dovrà prevedere anche la partecipazione alla sottoscrizione oltre ai due soggetti citati anche della Regione Piemonte nell’ambito della riqualificazione urbanistica della Città della Salute e della Scienza Il sottogruppo di lavoro è composto dai rappresentanti della Regione Piemonte, della Provincia di Novara e del Comune di Novara. I rapporti di carattere patrimoniale per l’acquisizione del ben da parte della Regione Piemonte dell’area di Piazza D’Armi sono attualmente oggetto di trattativa nel tavolo tecnico operativo con l’Agenzia del Demanio laddove sono in fase di definizione i metodi e i criteri di stima propedeutici alla cessione dell’area;

1. I nominativi dei rappresentanti degli Enti sopra indicati facenti parte dei sottogruppi A, B e C dovranno essere comunicati al Responsabile del Procedimento entro quindici giorni dalla sottoscrizione delle integrazioni e degli aggiornamenti al protocollo vigente e dovranno inoltre rappresentare le aree tematiche riguardanti l’urbanistica, i beni paesaggistici, inclusi i vincoli architettonici e paesaggistici, la sanità, i trasporti, l’ambiente, la salvaguardia geologica, le opere pubbliche e il patrimonio. Le finalità e le modalità operative afferenti ad ogni sottogruppo sono individuate nell’allegato verbale, condiviso dagli Enti interessati in data, 18/03/2009. In particolare le azioni tecnico amministrative per la redazione degli studi di fattibilità potranno essere affidate alle professionalità tecniche e alle strutture organizzative già esistenti presso gli enti sottoscrittori. Le risorse finanziarie per le attività del sottogruppo B necessarie per lo svolgimento dell’incarico assegnato sono individuate con specifica deliberazione regionale sulla base dell’impegno previsto nel Programma Territoriale Integrato per il progetto cascine che prevede un importo a favore del Comune di Novara di € 400.000. Analogamente le risorse finanziarie per le attività assegnate al sottogruppo A e al sottogruppo C dovranno essere definite in un quadro economico da approvarsi con deliberazione di Giunta Regionale ai cui impegni faranno fronte gli enti interessati nella misura concertata nel presente

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protocollo, ovvero per quanto riguarda gli interventi dell’ambito 2 la Regione Piemonte si impegna ad erogare all’A.O.U. di Novara, con apposita deliberazione, la somma di € 300.000 per le attività assegnate al sottogruppo di lavoro A. Per quanto riguarda gli interventi dell’ambito 3a assegnati al sottogruppo A, le risorse sono individuate con specifica deliberazione regionale sulla base dell’impegno previsto nel Programma Territoriale Integrato laddove è previsto un apporto funzionale al progetto della Città della Scienza e della Salute con uno stanziamento a favore del Comune di Novara di € 200.000. Gli interventi riguardanti la valorizzazione dei beni classificati nell’ambito 4 del Demanio dello Stato oggetto di indagine del sottogruppo C sono finanziati dal Comune di Novara. La definizione dei contenuti degli studi di fattibilità redatti nell’ambito dei sottogruppi sopra citati dovranno preliminarmente acquisire l’assenso dell’organo politico competente al fine di consentire successivamente la predisposizione da parte del gruppo di lavoro degli atti attuativi, ovvero la proposta di variante urbanistica e il progetto urbanistico con valenza di piano particolareggiato da assentire nella conferenza dei servizi ai sensi dell’art. 34 del D. Lgs. 267/00 in merito agli interventi sul Comune di Novara, e per le iniziative in attuazione del punto 7 del verbale del 29/04/2008 riguardante i Comuni interessati. Tali atti rappresentano gli elementi significativi dei successivi accordi di programma da correlarsi con l’accordo principale. Le attività sopra descritte dovranno coordinarsi con il cronoprogramma attuativo generale e con i procedimenti dell’opera principale riguardante la realizzazione della struttura ospedaliera della Città della Salute e della Scienza di Novara.

• verificare il raggiungimento ottimale dell’economicità dell’operazione complessiva sia dal

punto di vista degli effetti urbanistici, paesaggistici, ambientali ed economici (costi – benefici) determinati dalle trasformazioni, rilocalizzazioni e nuove attuazioni previste dal Master Plan e dal futuro accordo di programma, sia dal punto di vista della sostenibilità finanziaria, attraverso la predisposizione di uno studio valutativo di previsione per entrambi gli ambiti d’intervento, da redigersi a cura del Comune di Novara, della Provincia di Novara e dell’Azienda Ospedaliera “Maggiore della Carità” di Novara, come già sottolineato nella premessa iniziale del verbale condiviso in via definitiva dagli Enti interessati nella seduta del 18/03/2009;

• definire le infrastrutture strategiche a sostegno dell’intera iniziativa individuando le fonti di

finanziamento e i soggetti attuatori; le problematiche relative a tali opere e ai sottoservizi afferenti ad entrambi gli ambiti d’intervento previsti dal protocollo d’intesa saranno oggetto di uno specifico tavolo tecnico presieduto dal Comune di Novara e costituito dai rappresentanti del Comune medesimo, dell’Azienda Ospedaliera Universitaria di Novara, della provincia di Novara e della Regione Piemonte, nonché degli enti erogatori di sottoservizi (fognature, acquedotto, teleriscaldamento). Il Comune di Novara provvederà ad acquisire i nominativi dei rappresentanti degli enti sopra citati entro quindici giorni dalla sottoscrizione della presente integrazione e aggiornamento del protocollo d’intesa vigente comunicandoli al responsabile del procedimento

Il tavolo tecnico è finalizzato allo studio, alla valutazione, alla progettazione e alla realizzazione

di ogni possibile e prevedibile aspetto attinente i sottoservizi e le opere infrastrutturali connesse alla realizzazione della Città della Salute e della Scienza di Novara, da regolamentare con apposito accordo di programma.

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Art. 2

MASTER – PLAN DEGLI INTERVENTI E CRONOPROGRAMMA DELLE AZIONI TECNICO AMMINISTRATIVE

Le parti si impegnano a raggiungere la finalità e gli obiettivi, illustrati al precedente articolo n.1, assumendo ogni amministrazione la responsabilità degli adempimenti previsti a suo carico in ragione delle competenze istituzionali, attraverso il programma di interventi individuato dal Master – Plan costituito dai seguenti ambiti

N° AMBITO 1 Cogente

SOGGETTO ATTUATORE

TIPO DI INTERVENTO 1 NUOVO OSPEDALE DI NOVARA A.O.U.

N° AMBITO 2 Cogente

SOGGETTO ATTUATORE

TIPO DI INTERVENTO 1 Recupero urbanistico ed edilizio dell’attuale sede dell’ospedale della

Carità di Novara COMUNE

2 Recupero urbanistico ed edilizio ex compendio ospedaliero S.Giuliano

COMUNE

N° AMBITO 3a Cogente

SOGGETTO ATTUATORE

TIPO DI INTERVENTO Aree di proprietà prevalentemente comunale di possibile

trasformazione per le quali è prevista una valorizzazione immobiliare:

1 Mercato all’ingrosso (modifica destinazione d’uso e vendita COMUNE

2 Centro sociale ( riqualificazione e/o vendita ) COMUNE - PROVINCIA

3 Ex Macello ( vendita e riqualificazione) COMUNE

4 Area Assa ( Sede Municipalizzata) Vendita e nuova destinazione urbanistica )

COMUNE – ASSA

5 Scuola F. Aporti di Via Sforzesca ( Vendita ) COMUNE

6 Villa Segu ( Riqualificazione ) COMUNE

N° AMBITO 4 Cogente

SOGGETTO ATTUATORE

TIPO DI INTERVENTO Aree di proprietà del Demanio dello Stato che per localizzazione

possono essere coinvolte tramite una loro valorizzazione funzionale al quadro generale:

1 Caserma Passalacqua Comune - Demanio

2 Caserma Gherzi Comune – Demanio

3 V° Magazzino Comune-Demanio

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Gli ambiti 3b e 5 contenuti nel “Master plan Città della Salute” sono puramente indicativi e rappresentano le iniziative già ad oggi avanzate dai soggetti privati e ritenute di interesse per il completamento delle funzioni sanitarie e socio-assistenziali annesse all’intervento. Il coordinamento delle azioni tecnico amministrative, finalizzato a regolamentare l’attuazione degli interventi di cui agli ambiti sopra citati e agli interventi in attuazione del punto 7 del verbale della seduta del 29/04/2008 è così rappresentato:

• redazione dell’accordo di programma quadro entro due mesi dalla sottoscrizione delle integrazioni e aggiornamento del protocollo vigente;

• redazione degli studi di fattibilità da parte dei sottogruppi di lavoro A, B, C relativi agli ambiti sopra citati entro cinque mesi dalla sottoscrizione delle integrazioni e aggiornamento del protocollo vigente;

• predisposizione degli atti urbanistici da parte dei sottogruppi di lavoro A, B, C relativi agli ambiti 2, 3a 4 e gli interventi in attuazione del punto 7 del verbale della seduta del 29/04/2008 entro sette mesi dalla sottoscrizione delle integrazioni e aggiornamento del protocollo vigente;

• definizione e sottoscrizione degli specifici accordi di programma elencati nella presente modifica entro tredici mesi dalla sottoscrizione delle integrazioni e aggiornamento del protocollo vigente.

E’ comunque considerato Prioritario, per l’attuazione dell’ambito 1 la conclusione dell’accordo di programma nei tempi prescritti riguardanti le opere infrastrutturali strategiche e le opere riguardanti i sottoservizi

Art. 3

QUADRO INDICATIVO DEGLI INVESTIMENTI E DEGLI IMPEGNI FINANZIARI

Ambito 1

L’investimento orientativo necessario alla realizzazione degli interventi previsti nell‘ambito 1’ammontano complessivamente a € 362.850.000 di cui € 350.000.000 per la realizzazione delle strutture dell’Azienda Ospedaliera Universitaria di Novara, così come sopra identificate, di cui si fa ora carico l’A.O.U. Maggiore della Carità con impegno dell’Università del Piemonte Orientale a regolamentare mediante un successivo ed apposito accordo procedimentale, i rapporti di provvista finanziaria tra le due istituzioni, tenuto conto del processo di integrazione dell’Azienda Ospedaliero Universitaria con l’Università del Piemonte Orientale per l’utilizzo degli spazi attrezzati e dei servizi necessari allo svolgimento delle funzioni di sua esclusiva/prevalente competenza. Il valore complessivo dell’investimento comprende l’acquisizione dell’area demaniale, così come definito nel protocollo d’intesa stipulato tra il Ministero dell’Economia e delle Finanze, l’Agenzia del Demanio e il Comune di Novara in data 05/02/2008, allegato al presente protocollo, l’acquisizione di aree in proprietà di soggetti privati, attraverso procedimenti espropriativi, ed eventuali interventi di bonifica delle aree. L’investimento comprende un importo di euro 62.900.000 per gli interventi riguardanti l’università degli studi del Piemonte Orientale “ Amedeo Avogadro e un importo di euro 5.850.000 per la realizzazione, all’interno dell’ambito, delle infrastrutture lineari, comprese le opere di urbanizzazione primarie. La copertura finanziaria di tali investimenti è prevista orientativamente con le seguenti modalità : 1) Strutture della costituenda Azienda Ospedaliera Universitaria, con l’alienazione dei beni dell’Azienda Ospedaliera, contributi regionali ed un canone secondo le procedure previste dall’art.160-bis del decreto legislativo 31 luglio 2007, n. 113 (leasing in costruendo);

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2 ) Opere infrastrutturali e di urbanizzazione funzionali all’accessibilità e di servizio alla nuova struttura ospedaliera: in particolare la realizzazione della Via Gorizia, asse di collegamento dell’area alla tangenziale sud ed alla città, stimabile in c.ca 5.850.000 di euro a cui l’Amministrazione Comunale di Novara partecipa a detta realizzazione con la provvista finanziaria di c.ca 2.000.000 di euro già disponibili ed a tal fine destinati, mentre nella successiva fase dell’accordo di programma l’amministrazione comunale di Novara individuerà la procedura per la realizzazione del necessario parcheggio di servizio, da localizzare in area contigua o vicina alla sede ospedaliera

3) Opere propedeutiche all’attuazione del progetto Città della Salute di Novara per un importo di € 33.746.853,48 così ripartito:

• € 7.359.510,81 quota a carico dello Stato; • € 387.342,67 quota a carico della Regione Piemonte; • € 26.000.000,00 finanziamenti assegnati all’A.O.U. con L. R. 2/2003;

finanziamento disponibile a seguito dell’esito favorevole della conferenza Stato-Regione tenutasi a Roma in data 05/02/2008 riguardante il raggiungimento dell’intesa sui contenuti dell’accordo di programma relativo agli investimenti in edilizia ed attrezzature sanitarie e alla successiva sottoscrizione avvenuta in data 26.03.2008 tra il Ministro della Salute e la Presidente della Regione Piemonte”. Ambito 2

Le trasformazioni dell’ambito 2 concorrono alle provviste finanziarie necessarie per la realizzazione di quanto previsto nell’ambito 1, secondo le valutazioni patrimoniali esperite dall’A.O.U. ed in coerenza alle previsioni urbanistiche di trasformazione sulle aree. Ambito 3a

Le valorizzazioni immobiliari previste in ambito 3 sono funzionali essenzialmente alla Città

della Salute, in termini di realizzazione di funzioni ricettive dedicate di supporto: foresterie, residenza per personale medico, paramedico e studenti, strutture alberghiere; di realizzazione ed ottimizzazione di servizi socio-assistenziali e di attrezzature di livello comunale, di urbanizzazione primaria e secondaria di servizio al rinnovo urbano, innescate dal presente quadro programmatico.

La copertura finanziaria degli investimenti che il Comune di Novara dovrà realizzare per la dotazione di infrastrutture a servizio dei cittadini per la ricollocazione di funzioni sarà orientativamente acquisita dalla dismissione dei cespiti dell’ambito, di proprietà comunale e/o di soggetti terzi, attraverso la sottoscrizione di specifiche convenzioni. Ambito 4

Le valorizzazioni sulle aree demaniali oltre a quelle previste per l’ambito 1 sono funzionali

ad attivare una coordinata politica d’intervento e di riorganizzazione di grandi contenitori dell’area centrale coinvolti, data la contiguità alle aree ospedaliere da dismettere, al fine di meglio relazionarsi con il mercato privato ed innescare sinergiche azioni positive per gli altri ambiti.

Ambito 3b e Ambito 5

Sono inoltre proposti dal Comune- nell’ambito della definizione della Città della Salute- dal piano di zona dei servizi assistenziali di Novara- altri due ambiti (ambito 3 b e 5 del Master-plan) che sono preposti a supportare le nuove esigenze generate dall’erigendo complesso ospedaliero-universitario, ma che non rientrano nel protocollo di intesa propedeutico alla stipula dell’accordo di programma. Le eventuali trasformazioni di destinazioni d’uso di tali ambiti, saranno

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preliminarmente oggetto di bandi pubblici per l’attuazione coordinata dei piani di zona (ex Legge n. 328 del 08/11/2000 e L. R. n. 1 del 08/01/2004) a valenza socio-assistenziale che coinvolgeranno anche i soggetti privati. Per tali previsioni qualora necessarie, saranno attivate le opportune Varianti allo strumento urbanistico generale vigente, con le procedure previste dalla Legge urbanistica regionale e in accordo con gli enti preposti alla loro approvazione.

Le parti si impegnano ad attuare le procedure necessarie a garantire, nel rispetto della normativa vigente, la copertura finanziaria indicativa dell’investimento, secondo le relative quote di competenza, attivando altresì tutte le fonti di finanziamento regionali, nazionali, comunitarie e bancarie utili al conseguimento degli obiettivi definiti dalle integrazioni e dagli aggiornamenti del presente Protocollo d’intesa, prodromico alla definizione di un accordo di programma quadro, articolato in accordi di attuazione in coerenza con quanto stabilito nelle presenti integrazione e aggiornamento al protocollo d’intesa vigente. .

L’Accordo di programma quadro individuerà sulla base di specifici accordi attuativi le fonti di finanziamento, comprensive degli oneri finanziari e la cadenza temporale delle erogazioni degli importi, per ognuno dei singoli interventi, stabilendone le priorità e gli impegni vincolanti degli Enti. Il prospetto relativo alle coperture finanziarie può essere suscettibile di variazioni nell’ambito del relativo Accordo di Programma quadro, sintesi dei singoli accordi attuativi

Art. 4

VARIAZIONI AGLI STRUMENTI DI PIANIFICAZIONE TERRITORIALE

La Regione Piemonte e la Provincia di Novara definiranno i criteri e le modalità per la formazione e approvazione delle proposte delle variazioni e degli approfondimenti agli strumenti di pianificazione P.T.P. e Piano paesistico provinciale. Predisporranno altresì la redazione della documentazione tecnico-amministrativa ai sensi di legge, al fine di rendere coerente la destinazione dell’area individuata per la realizzazione del nuovo Ospedale di Novara agli strumenti sopracitati. Considerato che la variante al PTP dovrà essere sottoposta all’approvazione del Consiglio Regionale, il Responsabile del procedimento coordinerà le azioni tecnico-amministrative necessarie, al fine di garantire il rispetto del cronoprogramma dei lavori.

Art. 5

FORMAZIONE DELL’ACCORDO DI PROGRAMMA

I soggetti coinvolti nella presente iniziativa, firmatari del presente Protocollo, al fine di procedere alla attuazione del Programma di interventi contenuti nel documento denominato “Master Plan – CITTA’ DELLA SALUTE“ si impegnano fin d’ora a partecipare alla formazione del procedimento dell’Accordo di Programma quadro, articolato in specifici accordi attuativi in relazione agli ambiti definiti nel presente documento che prevede integrazioni e aggiornamenti al protocollo d’intesa vigente (art. 34 – D. Lgs. 267/2000 e s.m.i.) secondo le modalità orientativamente definite nel presente articolo:

Promotore dell’accordo di programma quadro e degli accordi attuativi è la Regione Piemonte cui spetta il compito di coordinare gli aspetti amministrativi del procedimento, avvalendosi del Responsabile del Procedimento Arch. Claudio Fumagalli, nominato con atto del Presidente dalla Regione n. 3054/s1/1.45 del 11/02/2005.

I soggetti coinvolti nell’iniziativa dell’Accordo sono: - La Provincia di Novara - Il Comune di Novara

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- L’Azienda Universitaria Ospedaliera “Maggiore della Carità di Novara” - L’Università degli Studi Piemonte Orientale “Amedeo Avogadro“.

L’Accordo di Programma quadro prevede la definizione del processo programmatico degli interventi necessari a configurare in modo complessivo l’iniziativa riguardante la realizzazione della Città della Salute e della Scienza e degli interventi connessi, definendo gli accordi attuativi correlati funzionalmente all’opera principale che rappresentano in attuazione della presente integrazione e aggiornamento, del protocollo d’intesa le seguenti fasi attuative:

accordo di programma finalizzato all’approvazione del progetto definitivo del nuovo complesso ospedaliero con annessa variante urbanistica in accoglimento delle destinazioni urbanistiche in variante al Piano territoriale provinciale e al Piano paesistico provinciale di Novara;

accordo di programma riguardante gli interventi dell’ambito 2 con l’approvazione del progetto urbanistico avente valenza di piano particolareggiato e dell’annessa variante urbanistica redatta sulle indicazioni del sottogruppo A appositamente costituito fra gli enti interessati, condivisa dagli organi politici competenti;

accordo di programma con specifiche appendici attuative riguardante gli interventi previsti nell’ambito 3a, beni di proprietà comunale o provinciale da approvarsi anche con successive fasi sulla base di progetti urbanistici aventi valenza di piano particolareggiato e contestuale variante urbanistica, redatti su indicazioni del sottogruppo A appositamente costituito fra gli enti interessati, condivisa dagli organi politici competenti;

accordo di programma con specifiche appendici attuative riguardante gli interventi finalizzati alla valorizzazione delle cascine e del patrimonio agricolo in proprietà dell’A.O.U. in attuazione del punto 7 del verbale della seduta del 29.04.2008 e in attuazione del Programma Territoriale Integrato, articolato per fasi di interventi, finalizzati a specifici progetti urbanistici con valenza di piano particolareggiato e contestuali varianti riferite ai comuni interessati, redatti su indicazioni del sottogruppo B appositamente costituito fra gli enti coinvolti, condivisa dagli organi politici competenti;

accordo di programma riguardante le opere infrastrutturali strategiche e le opere riguardanti i sottoservizi afferenti agli ambiti d’intervento previsti nel protocollo d’intesa;

accordo di programma riguardante la valorizzazione dei beni del Demanio dello Stato relativi alle Caserme Passalacqua, Gherzi e V° Magazzino finalizzato alla riqualificazione degli ambiti territoriali su cui insistono le predette opere inserite nel tessuto urbano del Comune di Novara in coerenza con gli obiettivi di cui al punto 1, di cui è prevista la redazione da parte del gruppo di lavoro C delle specifiche varianti e dei progetti urbanistici con valenza di piano particolereggiato, condivisa dagli organi politici e dagli enti istituzionali competenti. Considerata la priorità assoluta della realizzazione della Città della Salute e della Scienza di Novara e delle relative opere connesse, l’attuazione riguardante la valorizzazione dei beni del demanio dovrà trovare coerenza all’interno della realizzazione dell’opera principale

Gli accordi di programma di cui sopra dovranno prevedere i quadri finanziari economici specifici che dovranno rappresentare la situazione generale dell’investimento e della copertura finanziaria dell’intera iniziativa con l’individuazione degli enti erogatori ed attuatori delle opere, che aggiorneranno l’accordo di programma quadro.

Struttura generale dell’accordo di programma per gli ambiti oggetto di integrazione e

aggiornamento del presente protocollo

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• Predisposizione e approvazione in Consiglio Regionale della Variante al Piano territoriale

provinciale con procedura ordinaria ai sensi della legge urbanistica 56/77 e s.m.i., riguardante unicamente gli interventi ricompresi nell’ambito 1 del documento denominato “Master – Plan“, le fasi di questo processo saranno coordinate dal Responsabile del procedimento;

• Indizione della Conferenza di Servizi ai sensi dell’art. 34 del D.lgs n. 267/2000 congiunta con la Conferenza di Servizi ai sensi dell’art.81 D.P.R. 616/77 e s.m.i. per l’approvazione, in coerenza con le priorità stabilite dal Documento denominato “Master – Plan - CITTA’ DELLA SALUTE“ :

i. del progetto preliminare o definitivo delle strutture della Azienda Ospedaliera Universitaria di Novara

ii. dei progetti preliminari o definitivi delle opere di urbanizzazione e delle infrastrutture lineari riferite all’ambito 1

iii. della variante di adeguamento al PRGC del Comune di Novara, alle indicazioni della Variante al Piano Territoriale Provinciale e al Piano paesistico provinciale, in ottemperanza dell’art. 17, comma 6 della legge 56/77 e s.m.i., quale aspetto endoprocedimentale del procedimento principale dell’Accordo di programma.

iv. Dell’acquisizione dei pareri di competenza dei Settori Regionali e degli altri Enti Istituzionali preposti:

- parere del Settore Arpa Ambiente e Geologico - parere del Settore Gestione e valorizzazione del paesaggio - parere del Settore Opere pubbliche per gli eventuali corsi d’acqua - dichiarazione sulla sussistenza degli usi civici - parere del Corpo Forestale dello Stato - parere del Settore Programmazione Sanitaria - parere del Settore pianificazione territoriale e paesaggistica regionale - parere del Settore copianificazione urbanistica della Provincia di Novara - parere del Settore edilizio del Comune di Novara sul rispetto dei progetti

ai contenuti del regolamento edilizio - parere della Soprintendenza dei Beni Architettonici e del paesaggio del Piemonte; - parere del Settore del territorio rurale - parere del Settore sviluppo dell’agricoltura - Soprintendenza per i beni archeologici del Piemonte - Parere del Settore valutazione impatto ambientale. - Parere igienico sanitario - Parere sulla sicurezza antincendio degli edifici

v. della ripartizione definitiva della copertura finanziaria a sostegno degli investimenti dell’iniziativa prevista, nell’ambito 1 con l’individuazione dei soggetti finanziatori delle opere

vi. della predisposizione del crono-programma degli interventi relativi all’ambito 1, la costituzione del Collegio di Vigilanza e la validità dell’Accordo di Programma.

1. La gara per la individuazione del soggetto realizzatore del nuovo ospedale di Novara e delle

opere direttamente collegate sarà indetta dall’Azienda Ospedaliera Universitaria “Maggiore della Carità” di Novara,quale stazione appaltante come da deliberazione della Giunta Regionale n.63-7432 del 12/11/2007, con le procedure previste dall’art. 160 bis del Decreto Legislativo 31 luglio 2007, n.113;

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L’approvazione in CDS delle opere del progetto preliminare, riguardante l’ambito 1

del Master - Plan, costituente disegno urbanistico equivalente ad un piano particolareggiato. redatto secondo le indicazioni della variante al Piano territoriale provinciale e al Piano paesistico provinciale, costituisce variante al piano regolatore del Comune di Novara (adeguamento del PRGC ai sensi del 6 comma dell’art.17 della legge 56/77 e s.m.i). L’introduzione in CDS di eventuali prescrizioni al progetto preliminare, costituirà condizione necessaria per la redazione delle opere del successivo Progetto definitivo.

Questa 1° fase dell’accordo di programma potrebbe ovviamente comprendere anche altri interventi che ineriscono il medesimo ambito o inseriti in altri ambiti. Questo aspetto dipende dalle decisioni degli Enti firmatari dell’accordo, dalle modalità del cronoprogramma e dall’applicazione del Master plan operativo. Se l’accordo dovesse prevedere in questa fase altri interventi, la CDS dovrà approvare i rispettivi progetti preliminari o definitivi, l’eventuale variante urbanistica e il disegno urbanistico equivalente ad un piano particolareggiato, riferito all’ambito interessato.

L’Ambito 1 come già precisato è l’unico vincolato al procedimento di variante al Piano territoriale Provinciale e al Piano paesistico provinciale. La variante di adeguamento al P.R.G.C. del Comune di Novara, ai sensi del 6 comma dell’art.17 della legge 56/77 e s.m.i, nell’ambito dell’accordo di programma comporta la redazione e approvazione in CDS del progetto preliminare costituente disegno urbanistico equivalente ad un piano particolareggiato e delle singole opere contenute nell’ambito 1.

Per tutti gli interventi previsti negli altri ambiti, le variazioni urbanistiche al P.R.G.C. comunale determinate dai progetti preliminari costituenti disegno urbanistico equivalente ad un piano particolareggiato degli ambiti interessati sono assentite nell’ambito della Conferenza di Servizi dell’ accordo di programma, previa la sussistenza anche dei progetti preliminari o definitivi delle singole opere o diversamente assentite con l’applicazione della procedura ordinaria di cui alla legge 56/77.

2° fase dell’accordo di programma

La 2° fase dell’accordo prevede l’approvazione in CDS del progetto definitivo degli

interventi riferiti ai singoli ambiti, (solo se la 1° fase dell’accordo ha approvato il solo progetto preliminare) con l’applicazione della modalità prevista dal 4° e 5° comma dell’art.34 del Dlgs 267 / 2000, ovvero la condizione sostitutiva al rilascio del permesso di costruire, previo assenso del Comune di Novara, manifestato nell’ambito della ratifica dell’adesione del Sindaco alla 1° fase dell’accordo di programma. In questa fase dovranno essere dimostrati i perfezionamenti giuridici riguardanti le aree di intervento (proprietà acquisita o condizione di avente titolo) gli impegni finanziari concreti delle parti con la dimostrazione delle coperture nei rispettivi bilanci.

Ciascuna delle Amministrazioni firmatarie del presente protocollo assume la responsabilità degli adempimenti previsti a suo carico, in ragione delle competenze istituzionali, definite dal protocollo medesimo. Per quanto non disciplinato dalle presenti integrazioni e dagli aggiornamenti del protocollo

d’intesa vigente, valgono le vigenti disposizioni di legge.

Al presente atto oltre ai documenti già allegati al protocollo d’intesa vigente sono altresì allegati i seguenti atti:

1) il documento denominato “Master – Plan – CITTA’ DELLA SALUTE“;

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2) la deliberazione di Giunta Regionale n°28–8513 del 31/03/2008 riguardante l’approvazione dello schema del protocollo d’intesa e la valutazione sull’interesse pubblico dell’iniziativa;

3) le delibere di espressione di volontà politica sull’iniziativa, da parte degli Enti firmatari del presente protocollo. Per quanto riguarda il Comune di Novara, la deliberazione di condivisione del contenuto del presente protocollo contempla anche l’allegato delle indicazioni previsionali degli interventi riguardanti gli Ambiti 2, 3a, 4 e del Master – Plan generale;

4) il documento delle linee guida esigenziali predisposto dall’A.O.U. in collaborazione con l’Università degli studi del Piemonte Orientale;

5) Osservazioni dell’ARPA espresse con nota n. 67457/SC04 del 17/05/2007 in merito agli aspetti di carattere ambientale e geologico dell’area oggetto dell’Ambito 1 del Master – Plan;

6) Deliberazione di Giunta n. 63 – 7432 del 12/11/2007; 7) Deliberazione del C.R. n. 136 – 39452 del 22/10/2007; 8) Protocollo d’intesa stipulato tra il Ministero dell’Economia e delle Finanze, l’Agenzia

del Demanio e il Comune di Novara in data 05.02.2008. • Deliberazione di Giunta Regionale n………………..del……………. riguardante

l’approvazione delle integrazioni e dell’aggiornamento al protocollo d’intesa vigente;

• Deliberazione del Consiglio Provinciale di Novara ……………………… riguardante

l’approvazione delle integrazioni e dell’aggiornamento al protocollo d’intesa vigente;

• Deliberazione del Consiglio Comunale di Novara……………. riguardante l’approvazione delle integrazioni e dell’aggiornamento al protocollo d’intesa vigente;

• Deliberazione del Direttore Generale dell’A.O.U. “Maggiore della Carità” di Novara…………. riguardante l’approvazione delle integrazioni e dell’aggiornamento al protocollo d’intesa vigente;

• Deliberazione del Consiglio di Amministrazione dell’Università degli Studi del

Piemonte……………………….. riguardante l’approvazione delle integrazioni e dell’aggiornamento al protocollo d’intesa vigente;

• Il verbale degli incontri tecnici del 04. e 11/12/2008 revisionato e condiviso dagli Enti in

data 18/03/2009;

• Il verbale della seduta 29/04/2008 riguardante la definizione delle azioni e dei tempi di attuazione dei processi definiti dal protocollo d’intesa vigente della Città della Salute e della Scienza di Novara;

• La scheda di riferimento relativo al V° magazzino allegato al Master plan degli interventi.

E’ dato incarico al Responsabile del procedimento di provvedere a pubblicare sul BUR il presente protocollo, trasmettendolo ufficialmente ai soggetti firmatari.

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PER LA REGIONE PIEMONTE La Presidente Prof.ssa Mercedes BRESSO …………………………………………………… PER LA PROVINCIA DI NOVARA Il Presidente Dott. Sergio VEDOVATO …………………………………………………… PER IL COMUNE DI NOVARA Il Sindaco Avv. Massimo GIORDANO …………………………………………………… PER L’AZIENDA OSPEDALIERO UNIVERSITARIA “MAGGIORE DELLA CARITA’“ DI NOVARA Il Direttore Generale Dott. Claudio MACCHI …………………………………………………… PER L’UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DEL PIEMONTE ORIENTALE “AMEDEO AVOGADRO” Il Magnifico Rettore Prof. Paolo GARBARINO ………………………………………

******************

8. Ragioneria 8.1 Variazione n. 2 al bilancio di previsione dell’esercizio 2009 3/2009/8.1 DIVISIONE RISORSE FINANZIARIA TECNICHE E LOGISTICHE

Al Presidente del Consiglio di Amministrazione

La presente variazione riguarda:

a) Determinazione del Fondo di trattamento accessorio 2009 per il personale tecnico-amministrativo;

b) Storno tra capitoli di spesa relativi al Budget della commissione per le pari opportunità; c) Storno tra capitoli di spesa per assegni di ricerca; d) Storno tra capitoli di spesa per la restituzione ai dipartimenti di quote di assegni di ricerca

per nuove rinunce intervenute;

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e) Storno tra capitoli di spese per la gestione di locali per le biblioteche; f) Storno tra capitoli di spesa per l’assegnazione dei fondi per il progetto “Tillit”; g) Storno tra capitoli di spesa per l’acquisto di software ed hardware per l’implementazione

dei servizi agli studenti; h) Storno tra capitoli di spesa per attività inerenti l’orientamento;

a) Il Fondo di trattamento accessorio 2009 per il personale tecnico-amministrativo è stato quantificato in € 888.218,42. Una quota pari ad € 175.431,67 deriva da posizioni economiche cessate nel 2008 e pertanto le risorse saranno recuperate dagli stanziamenti previsti per il personale di ruolo. Una ulteriore quota pari ad € 7.553,01 deriva dalla riduzione del 2% delle spese correnti non obbligatorie previste per il bilancio di esercizio 2009 ai sensi della Legge 449/1997 art. 43 comma 5. Al fine di integrare il fondo per il trattamento accessorio 2009 si rende necessaria la seguente variazione al bilancio: MINORI SPESE:

• Tit. 1 Cat. 02 Cap. 009 “Tecnici ed amministrativi di ruolo lordo competenza”: € 126.775,31;

• Tit. 1 Cat. 02 Cap. 010 “Tecnici ed amministrativi di ruolo carico Ente previdenziali competenza”: € 30.679,62;

• Tit. 1 Cat. 02 Cap. 012 “Tecnici ed amministrativi di ruolo carico Ente TFS/TFR competenza”: € 7.200,84;

• Tit. 1 Cat. 02 Cap. 013 “Tecnici ed amministrativi di ruolo carico Ente IRAP competenza”: € 10.775,90;

• Tit. 2 Cat. 02 Cap. 002 “Organizzazione di inaugurazioni”: € 500,00; • Tit. 3 Cat. 01 Cap. 001 “Acquisto cancelleria, materiale informatico e tecnico di consumo”:

1.015,48; • Tit. 3 Cat. 01 Cap. 002 “Acquisto pubblicazioni, giornali e riviste non inventariabili”:

340,00; • Tit. 3 Cat. 01 Cap. 004 “Acquisto stampati e altro materiale di consumo”: 1.290,00; • Tit. 3 Cat. 01 Cap. 005 “Servizi di pubblicazione”: 2.316,93; • Tit. 3 Cat. 01 Cap. 007 “Spese di rappresentanza”: 80,00; • Tit. 3 Cat. 01 Cap. 008 “Spese di pubblicità”: 216,00; • Tit. 3 Cat. 01 Cap. 016 “Spese per studi, consulenze e indagini”: 12,00; • Tit. 3 Cat. 01 Cap. 027 “Spese per altri servizi”: 1.782,60;

Totale minori spese: € 182.984,68.

MAGGIORI SPESE:

• Tit. 1 Cat. 02 Cap. 072 “Tecnici ed amministrativi di ruolo competenze accessorie Cci lordo”: € 169.169,47;

• Tit. 1 Cat. 02 Cap. 073 “Tecnici ed amministrativi di ruolo competenze accessorie Cci carico Ente previdenziali”: € 10.224,10;

• Tit. 1 Cat. 02 Cap. 075 “Tecnici ed amministrativi di ruolo competenze accessorie Cci carico Ente IRAP”: € 3.591,11;

123

Totale maggiori spese: € 182.984,68.

b) Per l’esercizio 2009 sono stati stanziati € 20.000,00 a favore del Comitato per le pari Opportunità. A seguito dell’individuazione delle attività da svolgere si rendono necessari i seguenti storni tra capitoli di spesa all’interno del Budget del comitato: MINORI SPESE:

• Tit. 1 Cat. 04 Cap. 006 “Indennità di missione e rimborsi spese ricercatori universitari”: € 500,00;

• Tit. 2 Cat. 02 Cap. 001 “Organizzazione di convegni e congressi di interesse culturale e scientifico”: € 192,00;

Totale minori spese: € 692,00. MAGGIORI SPESE:

• Tit. 2 Cat. 01 Cap. 001 “Spese di missione a membri di organi istituzionali”: € 500,00; • Tit. 3 Cat. 01 Cap. 004 “Acquisto stampati e altro materiale di consumo”: € 192,00;

Totale maggiori spese: € 692,00.

c) Una quota dei fondi destinati a Borse di studio nell’ambito del progetto CRUI per la qualità e l’organizzazione sarà destinata ad un assegno di ricerca che si svolgerà presso il Dipartimento di Studi per l’Impresa ed il Territorio. Si rende pertanto necessario il seguente storno tra capitoli di spesa: MINORI SPESE:

• Tit. 2 Cat. 03 Cap. 005 “Borse di studio per laureati e studenti”: € 700,00; Totale minori spese: € 700,00. MAGGIORI SPESE:

• Tit. 1 Cat. 03 Cap. 001 “Assegni di Ricerca lordo”: € 597,54; • Tit. 1 Cat. 03 Cap. 002 “Assegni di Ricerca carico Ente contributi previdenziali INPS”: €

102,46; Totale maggiori spese: € 700,00.

d) Nel primo trimestre del 2009 sono intervenute n. 12 rinunce ad altrettanti assegni per la collaborazione ad attività di ricerca, per i quali i Dipartimenti avevano trasferito all’amministrazione un importo complessivo pari ad € 79.676,38: Al fine di restituire ai suddetti Dipartimenti i fondi non utilizzati si rende opportuno effettuare il seguente storno di bilancio:

124

MINORI SPESE:

• Tit. 1 Cat. 03 Cap. 001 “Assegni di Ricerca lordo”: € 68.403,49; • Tit. 1 Cat. 03 Cap. 002 “Assegni di Ricerca carico Ente contributi previdenziali INPS” : €

11.272,89;

Totale minori spese: € 79.676,38. MAGGIORI SPESE:

• Tit. 07 Cat. 01 Cap. 012 “Trasferimenti interni per recuperi e rimborsi di spese correnti” : € 79.676,38;

Totale maggiori spese: € 79.676,38.

e) Per l’esercizio 2009 sono stati stanziati € 50.000,00 per l’affitto dei locali ad uso deposito per la tenuta di materiale per le biblioteche di Ateneo. Il contratto stipulato con la società Plurima S.p.a. prevede la gestione del materiale in entrata e in uscita, la conservazione e l’archiviazione dei libri presso locali propri. Tale spesa deve essere considerata un servizio e non una locazione, pertanto si rende necessario lo storno tra capitoli di spesa dal Tit. 3 Cat. 02 Cap. 001 “Spese per affitto locali” al Tit. 3 Cat. 01 Cap. 027 “Spese per altri servizi” per l’importo di € 50.000,00;

f) La Facoltà di Lettere e Filosofia si occuperà dell’allestimento dell’evento culturale denominato “Tillit”. Tale progetto verrà finanziato, per un importo complessivo di € 10.000,00, con i fondi residuati dallo stanziamento deliberato in sede di predisposizione del bilancio 2009 per l’inaugurazione dell’anno accademico 2008/2009. Al fine di provvedere all’assegnazione di tale somma alla Facoltà di Lettere e Filosofia si rende necessario lo storno tra capitoli di spesa dal Tit. 2 Cat. 02 Cap. 002 “Organizzazione di inaugurazioni” al Tit. 7 Cat. 01 Cap. 004 “Trasferimenti per congressi, convegni e seminari a carattere scientifico” per l’importo di € 10.000,00.

g) Il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca ha erogato in data 30/06/2008 il contributo del 5‰ Irpef relativo all’anno 2006, per un importo complessivo pari ad € 38.427,70. Tale contributo destinato ad iniziative a favore degli studenti sarà utilizzato per € 3.599,00 per l’acquisizione di una postazione hardware e software per studenti diversamente abili (personal computer con tastiera braille, lettori di ingrandimento, mouse specifici, software di sintesi vocale ecc..) e per € 18.472,70 per l’acquisizione di software per la semplificazione delle procedure relative ai servizi destinati agli studenti. Si rende pertanto necessaria la seguente variazione al bilancio di previsione 2009: MINORI SPESE:

• Tit. 2 Cat. 03 Cap. 005 “Borse di studio per laureati e studenti”: € 18.472,70; • Tit. 2 Cat. 03 Cap. 012 “Assegni di Ricerca carico Ente contributi previdenziali INPS” : €

3.599,00;

125

Totale minori spese: € 22.071,70. MAGGIORI SPESE:

• Tit. 5 Cat. 02 Cap. 004 “Acquisto apparecchiature e strumenti per l'informatizzazione - hardware”: € 3.599,00;

• Tit. 5 Cat. 02 Cap. 007 “Acquisizione o realizzazione software” : € 18.472,70; Totale maggiori spese: € 22.071,70.

h) Per l’esercizio 2009 sono stati stanziati € 15.000,00 per spese varie relative all’attività di orientamento in uscita. Una parte di questo importo sarà utilizzato per iscrizioni a convegni per € 100,00 e per servizi di pubblicazione per € 6.000,00. Si rende pertanto necessaria la seguente variazione al bilancio di previsione 2009: MINORI SPESE:

• Tit. 03 Cat. 01 Cap. 027 “Spese per altri servizi”: € 6.100,00; Totale minori spese: € 6.100,00. MAGGIORI SPESE:

• Tit. 2 Cat. 02 Cap. 006 “Iscrizione a convegni e congressi”: € 100,00; • Tit. 3 Cat. 01 Cap. 005 “Servizi di pubblicazione” : € 6.000,00;

Totale maggiori spese: € 6.100,00.

OMISSIS

IL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE Visto il Bilancio di Previsione per l’Anno Finanziario 2009 approvato con delibera del

Consiglio di Amministrazione del 16/01/2009; Vista la relazione relativa alle motivazioni per cui si rende necessario effettuare le

opportune variazioni di bilancio e gli opportuni storni tra uscite al bilancio di previsione dell’esercizio 2009;

Visto il Regolamento di Ateneo per l’Amministrazione, la Finanza e la Contabilità

emanato con Decreto Rettorale Repertorio n. 84 del 19.02.2008; Visto lo Statuto dell’Università degli Studi del Piemonte Orientale “Amedeo Avogadro”

emanato con Decreto Rettorale n. 539 del 12.12.2001, modificato con D.R. n. 67 del 24.02.2003 e con D.R. n. 83 del 19.02.2008

con voto espresso nella forma di legge, all’unanimità

126

DELIBERA Di autorizzare il seguente storno al bilancio di previsione 2009, dimostrato nella seguente tabella riepilogativa:

STORNO DI BILANCIO

Capitoli di bilancio Previsioni in corso

Variazioni in aumento

Variazioni in diminuzione

Previsioni definitive

Tit. 01 Cat. 02 Cap. 009 "Tecnici ed amministrativi

di ruolo lordo competenza"

€ 7.423.429,85 € - € 126.775,31 € 7.296.654,54

Tit. 01 Cat. 02 Cap. 010 "Tecnici ed amministrativi

di ruolo carico Ente previdenziali competenza"

€ 1.786.518,43 € - € 30.679,62 € 1.755.838,81

Tit. 01 Cat. 02 Cap. 012 "Tecnici ed amministrativi

di ruolo carico Ente TFS/TFR competenza"

€ 421.662,19 € - € 7.200,84 € 414.461,35

Tit. 01 Cat. 02 Cap. 013 "Tecnici ed amministrativi di ruolo carico Ente IRAP

competenza"

€ 631.008,54 € - € 10.775,90 € 620.232,64

Tit. 01 Cat. 02 Cap. 072 "Tecnici ed amministrativi

di ruolo competenze accessorie Cci lordo"

€ 672.176,39 € 169.169,47 € - € 841.345,86

Tit. 01 Cat. 02 Cap. 073 "Tecnici ed amministrativi

di ruolo competenze accessorie Cci carico Ente previdenziali"

€ 138.091,02 € 10.224,10 € - € 148.315,12

Tit. 01 Cat. 02 Cap. 075 "Tecnici ed amministrativi

di ruolo competenze accessorie Cci carico

Ente IRAP"

€ 48.503,04 € 3.591,11 € - € 52.094,15

Tit. 01 Cat. 03 Cap. 001 "Assegni di Ricerca

lordo" € 4.016.158,81 € - € 67.805,95 € 3.948.352,86

127

Tit. 01 Cat. 03 Cap. 002 "Assegni di Ricerca

carico Ente contributi previdenziali INPS"

€ 695.788,92 € - € 11.170,43 € 684.618,49

Tit. 01 Cat. 04 Cap. 006 "Indennità di missione e rimborsi spese ricercatori

universitari"

€ 6.953,00 € - € 500,00 € 6.453,00

Tit. 02 Cat. 01 Cap. 001 "Spese di missione a

membri di organi istituzionali"

€ 60.000,00 € 500,00 € - € 60.500,00

Tit. 02 Cat. 02 Cap. 001 "Organizzazione di

convegni e congressi di interesse culturale e

scientifico"

€ 47.300,00 € - € 192,00 € 47.108,00

Tit. 02 Cat. 02 Cap. 002 "Organizzazione di

inaugurazioni" € 23.800,00 € - € 10.500,00 € 13.300,00

Tit. 02 Cat. 02 Cap. 006 "Iscrizione a convegni e

congressi" € 14.000,00 € 100,00 € - € 14.100,00

Tit. 02 Cat. 03 Cap. 005 "Borse di studio per laureati e studenti"

€ 103.184,87 € - € 19.172,70 € 84.012,17

Tit. 02 Cat. 03 Cap. 012 "Spese per l'assistenza a portatori di handicap"

€ 87.603,00 € - € 3.599,00 € 84.004,00

Tit. 03 Cat. 01 Cap. 001 "Acquisto cancelleria, materiale informatico e

tecnico di consumo"

€ 45.873,88 € - € 1.015,48 € 44.858,40

Tit. 03 Cat. 01 Cap. 002 "Acquisto pubblicazioni,

giornali e riviste non inventariabili"

€ 17.000,00 € - € 340,00 € 16.660,00

Tit. 03 Cat. 01 Cap. 004 "Acquisto stampati e altro

materiale di consumo" € 62.300,40 € - € 1.098,00 € 61.202,40

Tit. 03 Cat. 01 Cap. 005 "Servizi di pubblicazione" € 115.846,40 € 3.683,07 € - € 119.529,47

Tit. 03 Cat. 01 Cap. 007 "Spese di

rappresentanza" € 4.000,00 € - € 80,00 € 3.920,00

Tit. 03 Cat. 01 Cap. 008 "Spese di pubblicità" € 10.800,00 € - € 216,00 € 10.584,00

128

Tit. 03 Cat. 01 Cap. 016 "Spese per studi,

consulenze e indagini" € 7.500,00 € - € 12,00 € 7.488,00

Tit. 03 Cat. 01 Cap. 027 "Spese per altri servizi" € 81.798,00 € 42.117,40 € - € 123.915,40

Tit. 03 Cat. 02 Cap. 001 "Spese per affitto locali" € 1.069.429,32 € - € 50.000,00 € 1.019.429,32

Tit. 05 Cat. 02 Cap. 004 "Acquisto

apparecchiature e strumenti per

l'informatizzazione - hardware"

€ 127.518,20 € 3.599,00 € - € 131.117,20

Tit. 05 Cat. 02 Cap. 007 "Acquisizione o

realizzazione software" € 323.172,63 € 18.472,70 € - € 341.645,33

Tit. 07 Cat. 01 Cap. 004 "Trasferimenti per

congressi, convegni e seminari a carattere

scientifico"

€ 21.200,00 € 10.000,00 € - € 31.200,00

Tit. 07 Cat. 01 Cap. 012 "Trasferimenti interni per

recuperi e rimborsi di spese correnti"

€ - € 79.676,38 € - € 79.676,38

Totale Storno tra Spese € 18.062.616,89 € 341.133,23 € 341.133,23 € 18.062.616,89

****************** 9. Personale 9.1 Programmazione personale docente e tecnico amministrativo. Profili finanziari 3/2009/9.1

OMISSIS

(Il Dott. Fabrizio ARIOTI, il Dott. Giovanni CRISCUOLI e il Prof. Gianni MOGNI lasciano la seduta alle ore 16.40)

OMISSIS

(Il Prof. Massimo CAVINO lascia la seduta alle ore 17.30) ******************

129

9.2 Regolamento per i ricercatori a tempo determinato: profili finanziari 3/2009/9.2

OMISSIS

******************* 9.3 Convenzione ASL VC e Università per il convenzionamento ai fini assistenziali del Prof.

Massimiliano Panella 3/2009/9.3 DIVISIONE ATTIVITA’ ISTITUZIONALI E DEL PERSONALE Supporto alle Attività della Divisione

Al Presidente del Consiglio di Amministrazione

Lo Statuto dell’Università degli Studi del Piemonte Orientale, prevede all’articolo 6 che l’Ateneo, al fine di garantire le più opportune connessioni dei compiti didattici, di ricerca e di assistenza e per assicurare la preparazione, la specializzazione e l’aggiornamento permanente dei medici, può predisporre specifiche convenzioni per la disciplina dei rapporti della Facoltà di Medicina Chirurgia e Scienze della Salute con le amministrazioni nazionali, regionali e locali preposte al Servizio Sanitario Nazionale e con le Aziende Ospedaliere e gli Istituti di Ricovero e cura a carattere scientifico. Si sottopone, pertanto, a codesto Spettabile Consiglio di Amministrazione la proposta di sottoscrizione della Convenzione tra l’Università degli Studi del Piemonte Orientale “Amedeo Avogadro” e l’Azienda Sanitaria Locale Vc di Vercelli, per una collaborazione scientifica, didattica ed assistenziale utile a garantire anche il regolare svolgimento della prestazione assistenziale ex D.Lgs 517/99 per : - il Prof. Massimiliano Panella, Professore Associato non confermato, S.S.D. MED/42 IGIENE GENERALE ED APPLICATA, in servizio presso l’Università degli Studi del Piemonte Orientale, Facoltà di Medicina Chirurgia e Scienze della Salute, in forza della presente stipulanda Convenzione, verrà convenzionato ai fini assistenziali.

La Convenzione avrà durata di anni 3 a decorrere dalla data della sottoscrizione e potrà essere rinnovata mediante comunicazione entro i 3 mesi antecedenti la scadenza. Costituisce parte integrante della Convenzione il Progetto allegato relativo alla “Sperimentazione gestionale distretto di Vercelli”. L’Azienda riconosce all’Università, ai sensi dell’art.6 del D.L.vo 517/99 e delle indicazioni regionali in materia le differenze retributive lorde, tra il trattamento economico in godimento presso l’Università e quello previsto dal vigente Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro per la dirigenza della sanità pubblica, secondo lo schema di cui all’allegato schema A), che costituisce parte integrante del presente accordo. Le differenze delle componenti stipendiali sono comunque suscettibili di aggiornamento in corrispondenza delle eventuali variazioni riguardanti le singole voci che costituiscono il trattamento

130

economico previsto dal Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro citato, nonché gli avanzamenti di carriera del Docente. Le differenze delle componenti stipendiali sono comunque suscettibili di aggiornamento automatico in corrispondenza delle variazioni riguardanti le singole voci che costituiscono il trattamento economico previsto dal Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro citato, nonché L’Azienda si impegna inoltre a versare all’Università, in aggiunta alle somme sopra descritte, i contributi previdenziali ed assistenziali secondo le vigenti disposizioni. L’Università, in quanto sostituito d’imposta, effettuerà le trattenute fiscali ai singoli medici. Si precisa che dalla sottoscrizione della presente convenzione non derivano oneri finanziari a carico del bilancio di Ateneo. Si chiede a codesto spettabile Consiglio di Amministrazione di deliberare in merito.

OMISSIS

IL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE

VISTO il Decreto legislativo 517/99

VISTO l’art. 6 dello Statuto che prevede che “al fine di garantire le più opportune connessioni dei compiti didattici, di ricerca e di assistenza e per assicurare la preparazione, la specializzazione e l’aggiornamento permanente dei medici, l’Ateneo predispone specifiche convenzioni per la disciplina dei rapporti della Facoltà di Medicina e Chirurgia e della Facoltà di Farmacia con le amministrazioni nazionali, regionali e locali preposte al Servizio sanitario nazionale e con le aziende ospedaliere, e gli istituti di ricovero e cura a carattere scientifico…”

VISTO il Protocollo d’Intesa tra la Regione Piemonte e le Università degli Studi di

Torino e del Piemonte Orientale “A. Avogadro” relativo all’Apporto delle Facoltà di Medicina e Chirurgia alle attività assistenziali del Servizio Sanitario Nazionale del 2 aprile 2001.

RITENUTO pertanto di dover garantire al Prof. Panella il regolare svolgimento della

prestazione assistenziale ex D.Lgs 517/99; CONSIDERATO L’Azienda riconosce all’Università, ai sensi dell’art.6 del D.L.vo 517/99 e

delle indicazioni regionali in materia le differenze retributive lorde, comprensive degli oneri previdenziali ed assistenziali, tra il trattamento economico in godimento presso l’Università e quello previsto dal vigente Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro per la dirigenza della sanità pubblica, secondo lo schema di cui all’allegato schema A), che costituisce parte integrante del presente accordo.

DATO ATTO che è fatta salva la possibilità di apportare successivamente, su proposta dei

due Enti contraenti, eventuali integrazioni e modifiche alla Convenzione, in accordo con la Facoltà di Medicina, Chirurgia e Scienze della Salute ;

VISTO il parere positivo espresso della Commissione Paretica, nella seduta del 20

maggio 2009, così come previsto dal Protocollo d’Intesa del 2 aprile 2001.

131

VISTA la delibera del Consiglio di Facoltà di Medicina, Chirurgia e Scienze della

Salute, III seduta punto 2 paragrafo 1, del 26 maggio 2009, di approvazione del testo della Convenzione ;

CONSIDERATO che dalla sottoscrizione della presente convenzione non derivano oneri

finanziari a carico del bilancio di Ateneo; VISTO il Regolamento di Ateneo per l’Amministrazione, la Finanza e la Contabilità; VALUTATO ogni opportuno elemento con voto espresso nella forma di legge, all’unanimità

DELIBERA 1. Di approvare il testo della Convenzione tra l’Università degli Studi del Piemonte Orientale “Amedeo Avogadro” e l’Azienda Sanitaria Locale Vc di Vercelli, per il convenzionamento ai fini assistenziali ex D.Lgs 517/99 del Prof. Massimiliano Panella. 2. Di autorizzare il Rettore alla sottoscrizione dell’atto nel testo allegato (Allegato 1). Allegato 1

CONVENZIONE PER LO SVOLGIMENTO DI UNA ATTIVITA’ SPERIMENTALE DI

GESTIONE DEL DISTRETTO DI VERCELLI

TRA

UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DEL PIEMONTE ORIENTALE “AMEDEO AVOGADRO” con

sede legale in Vercelli, Via Duomo 6, C.F. 94021400026, qui rappresentata dal Magnifico Rettore,

prof. Paolo Garbarino, domiciliato per la carica ove sopra munito degli occorrenti poteri giusta

liberazione del Consiglio di Amministrazione e deliberazione del Senato Accademico, d’ora in

avanti, per brevità, denominata Università

E

AZIENDA SANITARIA LOCALE VC DI VERCELLI, con sede legale in Vercelli, Via Mario

Abbiate n. 21, nella persona del Direttore Generale e Legale Rappresentante Dott. Vittorio

Brignoglio , domiciliato per la carica presso la sede legale dell’ente, d’ora in avanti, per brevità,

denominata Azienda.

PREMESSO

- Che il Protocollo di Intesa della Regione Piemonte sottoscritto il 2 aprile 2001 “Relativo

all’apporto delle Facoltà di Medicina e Chirurgia alle attività assistenziali del Servizio Sanitario

Nazionale”, fonte giuridico-organizzativa su cui si fonda il rapporto tra l’Università e l’Azienda,

prevede alla pag. 6, la possibilità di inserire nelle Aziende Sanitarie in cui insiste parte del percorso

formativo delle Facoltà di Medicina e Chirurgia personale universitario (…);

132

- Con deliberazione del Direttore Generale n. 2460 del 29 settembre 2004, l’ASL di Vercelli aveva

approvato, in coerenza con l’allora vigente Piano di Organizzazione aziendale, la convenzione con

l’Università del Piemonte Orientale “Amedeo Avogadro” per la disciplina dei relativi rapporti,

recante quale oggetto “Adesione al protocollo d’intesa, siglato in data 2.4.2001, tra Regione

Piemonte, Università degli Studi di Torino e Università del Piemonte Orientale, approvato con

DGR del 28.12.2000 n. 14-1850 “Relativo all’apporto della Facoltà di Medicina e Chirurgia alle

attività assistenziali del Servizio Sanitario Nazionale”, da parte dell’ASL 11 ed in particolare del

Presidio Ospedaliero S. Andrea di Vercelli”.

- Che il 1° gennaio 2008 l’Azienda ha provveduto ad un propria riorganizzazione dotandosi di un

novo Atto Aziendale, anche alla luce della DGR n. 65-7819 del 17.12.2007 che ha previsto una

nuova articolazione aziendale del Servizio Sanitario Regionale.

- Che nel suindicato Atto Aziendale viene stabilito che “l’Azienda sviluppa ed accresce la

collaborazione a tutti i livelli, con le strutture universitarie, sulla base dei protocolli d’intesa firmati

tra Regione e Università, ai fini: dell’erogazione e dello svolgimento di attività e prestazioni da

queste assicurate sulla base di accordi convenzionali; dello svolgimento di attività didattiche e di

tirocinio pratico relative ai percorsi formativi delle professioni di area sanitaria; dello svolgimento

del percorso formativo degli specializzandi;

- Che l’Azienda ha manifestato piena disponibilità a sviluppare in futuro rapporti di collaborazione

in altri campi di ricerca, didattici e diagnostico-terapeutici, nonché a rafforzare rapporti di

collaborazione di natura convenzionale, già in essere o da avviare, al fine di potenziare sinergie

operative dirette al miglioramento della qualità delle prestazioni sanitarie, anche nelle more della

predisposizione del nuovo protocollo;

SI CONVIENE E STIPULA QUANTO SEGUE

Art. 1

Le parti contraenti si impegnano alla collaborazione per la gestione in forma sperimentale del

Distretto di Vercelli, quale articolazione territoriale della Asl Vc, in linea con gli indirizzi del

vigente Piano Sanitario Regionale e con le politiche e gli assetti organizzativi definiti nel vigente

Atto Aziendale, secondo le modalità e con gli obiettivi di cui al Progetto qui allegato, che

costituisce parte integrante del presente atto convenzionale.

Art. 2

Il Prof. Massimiliano Panella, in servizio presso l’Università, Facoltà di Medicina, Chirurgia e

Scienze della Salute dell’Università, in qualità di Professore Associato non confermato per il

S.S.D. MED/42 IGIENE GENERALE ED APPLICATA, concorre alla realizzazione degli obiettivi

133

della presente convenzione quale soggetto responsabile della realizzazione del progetto di cui

all’art.1. assumendo l’incarico di Direttore della Struttura interessata.

Art 3

Nell’ambito del Progetto sopraindicato, l’Università utilizza le strutture, i servizi, le attrezzature ed

il personale, messi a disposizione dall’Azienda per i fini istituzionali della ricerca e della didattica

universitaria in tutte le sue forme istituzionali.

Gli studenti, gli specializzandi e in genere i soggetti che frequenteranno la Struttura convenzionata

per l’espletamento delle attività didattiche di tirocinio, aggiornamento, di perfezionamento e di

ricerca, espleteranno tali attività secondo le modalità che saranno stabilite dagli Organi universitari

a ciò preposti, d’intesa con il Direttore della U.O. convenzionata.

L’Università dà atto che nell’espletamento dell’attività il personale docente e gli specializzandi (per

attività relativa alla didattica) e gli studenti ed in genere i soggetti che frequenteranno la Struttura

Operativa convenzionata (per l’espletamento delle attività didattiche, e di aggiornamento), sono

coperti da assicurazione contro gli infortuni ed i rischi derivanti da responsabilità civile verso terzi.

Gli specializzandi, la cui formazione specialistica a tempo pieno, ai sensi dell’art. 38, comma 3, del

D.Lgs. 368/99, implica la partecipazione guidata alla totalità delle attività mediche della Struttura

presso la quale sono assegnati, nonché la graduale assunzione di compiti assistenziali e l’esecuzione

di interventi con autonomia vincolate alle direttive ricevute dal tutore, di intesa con la direzione

sanitaria e con i Dirigenti responsabili, devono essere assicurati con oneri a carico della Azienda in

forza dell’art. 41, comma 3 del D. Lgs. 368/99 per i rischi professionali , per la responsabilità civile

contro terzi e gli infortuni connessi all’attività assistenziale.

L’Azienda concede agli specializzandi di disporre di spazi fisici adeguati per le esigenze dello

studio, di accedere alla mensa, e fornisce agli stessi camici contrassegnati da apposito cartellino

personale.

Art. 4

Per ciò che attiene gli aspetti assistenziali il Prof. Massimiliano Panella è tenuto a prestare la

propria attività nell’ambito del Distretto di Vercelli, nella qualità di Direttore Responsabile del

Distretto medesimo. Nell’esercizio di tale funzione egli partecipa agli atti di programmazione

aziendale ed al processo di budgeting annuale, come da procedure aziendali vigenti e risponde dei

risultati conseguiti alla Direzione Aziendale. Le parti si danno atto che l’incarico di che trattasi è

equiparato a tutti gli effetti all’incarico di Direzione di Dipartimento ed avrà la durata di tre anni.

Le parti si danno atto altresì che l’incarico di che trattasi è soggetto alle procedure di valutazione

previste dalle vigenti norme contrattuali nazionali ed aziendali in materia per il personale

Dirigente del Servizio Sanitario Nazionale.

134

Art. 5

Ai sensi dell’art.6 del D.L.vo 517/99 e delle indicazioni regionali in materia, quale corrispettivo

dell’incarico affidato al Prof. Massimiliano Panella, l’Azienda riconosce all’Università le differenze

retributive lorde, comprensive degli oneri previdenziali ed assistenziali, tra il trattamento

economico in godimento presso l’Università e quello previsto dal vigente Contratto Collettivo

Nazionale di Lavoro per la dirigenza della sanità pubblica, secondo lo schema di cui all’allegato

schema A), che costituisce parte integrante del presente accordo.

Le differenze delle componenti stipendiali sono comunque suscettibili di aggiornamento in

corrispondenza delle eventuali variazioni riguardanti le singole voci che costituiscono il trattamento

economico previsto dal Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro citato, nonché gli avanzamenti di

carriera del Docente.

L’Università, in quanto sostituito d’imposta, effettuerà il trattamento fiscale degli emolumenti

corrisposti all’interessato.

Art.6

Dell’osservanza dell’orario di lavoro nello svolgimento delle proprie mansioni didattiche, di ricerca

ed assistenziali, il Prof. Massimiliano Panella dovrà rispondere alle due Istituzioni per gli ambiti

delle rispettive competenze e secondo i rispettivi ordinamenti.

In ogni caso, secondo i principi contenuti nelle disposizioni vigenti, l’orario settimanale di ciascun

medico universitario per lo svolgimento delle mansioni didattiche, di ricerca ed assistenziali è inteso

in senso onnicomprensivo ed è globalmente considerato come impegno orario corrispondente a

quello previsto rispettivamente per il tipo di rapporto di lavoro a tempo pieno e a tempo definito,

secondo l’opzione esercitata in proposito nei confronti dell’Amministrazione dell’Università.

Art. 7

Al Prof. Massimiliano Panella in quanto personale medico universitario svolgente attività

assistenziale in regime convenzionale è consentito di usufruire di tutti i servizi accessori di cui

usufruisce il personale dipendente dall’Azienda, alle medesime condizioni, compreso il servizio

mensa e quello di parcheggio auto.

Art. 8

La presente convenzione entra in vigore dalla data di sottoscrizione ed ha durata di tre anni. E’

facoltà delle parti contraenti il rinnovo ovvero la rescissione anticipata previa disdetta, in tutto o in

parte, da comunicarsi almeno tre mesi prima della scadenza, mediante lettera raccomandata A/R.

135

E’ in ogni caso fatta salva la possibilità di apportare, su proposta di entrambi i contraenti, ogni

eventuale integrazione e modifica che le parti contraenti medesime ritengano utili o necessarie al

perseguimento dell’obiettivo di collaborazione di cui all’art.1.

Art. 9

Le parti concordano di definire amichevolmente qualsiasi vertenza che possa nascere dalla

interpretazione o esecuzione della presente convenzione.

In caso contrario, le parti indicano come competente per qualunque controversia inerente la validità,

l'interpretazione, l'esecuzione o la risoluzione della presente convenzione il Foro erariale.

Art. 10

La presente convenzione è soggetta a registrazione solo in caso d'uso ai sensi dell'art. 5, primo

comma D.P.R. 26.4.1986, n. 131 ed art. 4, Tariffa Parte Seconda allegata al medesimo decreto.

Le spese relative alla registrazione sono a carico della parte che la richiede.

Art. 11

Per tutto quanto non espressamente indicato nella presente convenzione, si applicano le

disposizioni previste dalle norme vigenti in materia, in quanto compatibili.

Letto, confermato e sottoscritto.

Vercelli,

Università degli Studi del Piemonte Orientale “Amedeo Avogadro”

Il Rettore

(Prof. Paolo Garbarino)

Azienda Sanitaria Locale VC di Vercelli

Il Direttore Generale

(Dott.Vittorio Brignoglio)

(L’Avv. Diego GRAZIOSI e la Dott.ssa Mariantonietta RICCHIUTO lasciano la seduta

alle ore 17.45)

******************

136

10. Studenti e diritto allo studio 10.1 Contribuzione studentesca anno accademico 2009/2010 3/2009/10.1 Settore Percorsi Didattici e Carriere Studenti

AL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE Si chiede di sottoporre all’attenzione di codesto spettabile Consiglio l’allegata proposta di

delibera relativa alle scadenze e agli importi della contribuzione studentesca per l’anno accademico 2009/2010. Le peculiarità della contribuzione studentesca sono le seguenti:

per tutti gli studenti

- Conferma di otto fasce di contribuzione; - mantenimento degli stessi scaglioni di reddito del limite ISEE e del limite ISPE pari a €

50.000,00 per l’inserimento nelle fasce; - inserimento nelle fasce di reddito annualmente, in base alle risultanze dell’attestazione

ISEE/ISEEU per l’anno di riferimento (redditi dell’anno precedente), su richiesta degli studenti da presentarsi entro il 15/01/2010; quanto alle richieste tardive, fino al 19 febbraio 2010, sarà dovuta l’indennità di mora e, successivamente a questa seconda scadenza, fissata per consentire l’inoltro agli studenti dei documenti per il pagamento entro i termini fissati, con maggiorazione dell’importo di rata da versare pari a quello previsto per la fascia di reddito immediatamente superiore;

- previsione, per le ultime tre fasce di contribuzione, di tre rate per il pagamento delle tasse universitarie così ripartite: prima rata all’iscrizione, seconda rata a fine aprile, terza rata a fine maggio;

- conferma degli importi per corsi singoli e dei contributi ulteriori con l’unica aggiunta del contributo per il rilascio del duplicato della Smart-Card.

per gli studenti del nuovo ordinamento

- conferma di una contribuzione ridotta per gli studenti in regime di tempo parziale, proporzionale

al tipo di regime prescelto.

OMISSIS

IL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE

VISTA la legge 24 dicembre 1993, n. 537 concernente gli interventi correttivi di finanza

pubblica; VISTA la legge 2 agosto 1999 n. 264 che regola gli accessi ai corsi universitari; VISTO il D.M. n. 362/2007 del 3 Luglio 2007 "Definizione delle Linee Generali di

indirizzo della Programmazione delle Università per il triennio 2007 - 2009"; VISTO l’art. 2 della legge 11 luglio 2002, n. 148 “Ratifica ed esecuzione della

Convenzione di Lisbona dell’11 aprile 1997”; VISTO il D.P.R. 25 luglio 1997 n. 306 “Regolamento recante disciplina in materia di

contributi universitari”; VISTO l’art. 48 del D.P.R. 31 agosto 1999, n. 394 “Regolamento recante norme di

attuazione del testo unico delle disposizioni concernenti la disciplina dell’immigrazione e norme sulla condizione dello straniero”;

137

VISTO il D.P.R. 30 giugno 2000, n. 230 recante norme sull’ordinamento giudiziario e sulle misure privative della libertà;

VISTO il Testo Unico delle disposizioni legislative e regolamenti in materia di documentazione amministrativa emanato con D.P.R. 28 dicembre 2000 n. 445;

VISTO il D.P.C.M. del 9 aprile 2001 e successive modifiche e integrazioni concernente: “Uniformità di trattamento sul diritto agli studi universitari, ai sensi della legge 2 dicembre 1991, n. 390”;

VISTO il D.M. 22 ottobre 2004, n. 270 recante “Modifiche al regolamento recante norme concernenti l’autonomia didattica degli Atenei”;

VISTO il D.M. 24 febbraio 2009 recante ad oggetto “Aggiornamento limiti massimi Indicatore condizione economica equivalente e Indicatore condizione patrimoniale equivalente anno accademico 2009/10”;

VISTO il D.M. 27 febbraio 2009 con il quale è stato determinato l'importo minimo della tassa di iscrizione alle Università per l'anno accademico 2009/2010 in € 184,16;

VISTO lo Statuto dell’Università emanato con D. R. n. 83 del 19 febbraio 2008; VISTO il Regolamento Didattico di Ateneo emanato con D. R. n. 215 del 15 maggio 2008; CONSIDERATO che in data 30 aprile 2009 sono stati convocati i Rappresentanti degli Studenti

negli Organi Collegiali, ai quali sono stati presentati i criteri generali della contribuzione studentesca;

VISTA la delibera del Senato Accademico n. 4/2009/9.2 del 4 maggio 2009 concernente i criteri relativi alla contribuzione studentesca per l’anno accademico 2008/2009;

VISTO il Decreto Rettorale d'Urgenza n. 37 del 7 maggio 2009, che ha stabilito il principio per la contribuzione degli specializzandi iscritti alla Scuola di Specializzazione di Area Sanitaria in Farmacia Ospedaliera afferente alla Facoltà di Farmacia, differenziando rispetto agli specializzandi iscritti alle scuole di specializzazione di Area Sanitaria afferenti alla Facoltà di Medicina, Chirurgia e Scienze della Salute;

VALUTATO ogni opportuno elemento con voto espresso nella forma di legge, all’unanimità

DELIBERA 1. di determinare i sotto indicati termini e scadenze:

a. accesso libero e iscrizioni • le immatricolazioni ai corsi di laurea, laurea magistrale e laurea magistrale a ciclo unico

ad accesso libero e le iscrizioni ai corsi di laurea, laurea specialistica e magistrale, anche a ciclo unico, nonché le richieste di riconoscimento titoli accademici esteri, dovranno essere effettuate dal 3 agosto al 16 ottobre 2009;

• oltre il termine del 16 ottobre sarà possibile, immatricolarsi, sino al 31 dicembre 2009, con il parere favorevole del Preside di Facoltà, e iscriversi tardivamente, previo pagamento dell’indennità di mora di € 100,00;

• i laureati della sessione autunnale e straordinaria A.A. 2008/2009, potranno iscriversi ai corsi di Laurea Magistrale ad accesso libero fino al 30 aprile 2010, con la stessa modalità prevista al punto precedente, ma non saranno tenuti al versamento dell’indennità di mora;

b. accesso programmato (le date seguenti potrebbero subire variazioni a seguito dell’emanazione del D.M. di Determinazione del numero dei posti disponibili per le immatricolazioni ai corsi)

• la presentazione delle domande di pre-iscrizione ai Corsi di studio ad accesso programmato a livello nazionale dovrà essere effettuata, nel periodo dal 3 al 31 agosto 2009;

138

• la presentazione delle domande di pre-iscrizione ai Corsi di studio ad accesso programmato a livello locale e la relativa data dei test dovrà essere effettuata secondo quanto stabilito nei rispettivi bandi emanati dalle Facoltà che decidessero di attivare la procedura;

• i candidati ammessi ai corsi ad accesso programmato a livello nazionale e a livello locale dovranno, a pena di decadenza, perfezionare l’iscrizione entro gli 8 giorni dall’affissione della graduatoria; i posti non assegnati verranno riassegnati entro le 48 ore successive. Il termine ultimo per le riassegnazioni sarà valutato dal Preside di ogni singola Facoltà con riferimento all’inizio dei corsi;

c. inserimento fasce di contribuzione • l’ inserimento nelle fasce di reddito a contribuzione ridotta avviene annualmente, su

richiesta degli studenti interessati da presentarsi entro il 15/01/2010, in base alle risultanze dell’attestazione ISEE/ISEEU, rilasciata dal CAAF, per l’anno di riferimento (redditi dell’anno precedente). Quanto alle richieste tardive, fino al 19 febbraio 2010, sarà dovuta l’indennità di mora e, successivamente a questa seconda scadenza, fissata per consentire l’inoltro agli studenti dei documenti per il pagamento entro i termini stabiliti, con maggiorazione dell’importo di rata da versare pari a quello previsto per la fascia di reddito immediatamente superiore. L’omissione della richiesta di inserimento nelle fasce a contribuzione ridotta comporta tacito consenso all’inserimento nella fascia a contribuzione massima, così come il mancato rispetto delle modalità di presentazione. Le richieste tardive potranno essere accolte solo previa verifica dell’avvenuto rilascio di una valida attestazione ISEE/ISEU per l’a.a. di riferimento;

• gli studenti provenienti per trasferimento da altro Ateneo e gli studenti che hanno chiesto e ottenuto autorizzazione ad immatricolarsi tardivamente potranno chiedere l’inserimento entro e non oltre 10 giorni dall’iscrizione o dall’immatricolazione;

d. seconda rata • il termine ultimo per il pagamento della II rata è fissato per il 30 aprile 2010 per la generalità

degli studenti; per gli studenti collocati in VI, VII e VIII fascia è prevista una terza tranche di pagamento con scadenza 31 maggio 2010.

• Per gli studenti laureati della sessione autunnale e straordinaria A.A. 2008/2009 ai quali è riconosciuto il diritto di presentare richiesta di inserimento nelle fasce di reddito a contribuzione ridotta nei mesi di marzo ed aprile 2010, senza mora né maggiorazione d’importo, il termine di pagamento della II rata è fissato al 31 maggio 2010;

e. corsi singoli • le domande di iscrizione ai corsi singoli attivi per l’anno accademico 2009/2010 dovranno

essere presentate entro la data di inizio stabilita per le rispettive lezioni, e comunque in tempo utile per garantire la possibilità di frequenza del corso medesimo, anche in base alle determinazioni della struttura didattica competente; questa modalità di iscrizione attribuisce il diritto a sostenere gli esami e le prove di profitto previste, entro le sessioni del solo anno accademico a cui si riferisce;

2. di stabilire i relativi importi di contribuzione studentesca e contributi: a. I rata di immatricolazione/iscrizione, oltre alla tassa regionale dell’Ente Diritto allo Studio (E.Di.S.U.), pari a: • € 320,00 per tutti gli studenti a tempo pieno presso i corsi di laurea, laurea specialistica e

magistrale, anche a ciclo unico, salvo quanto indicato di seguito; • € 332,00 per tutti gli studenti a tempo pieno presso i corsi di laurea delle Facoltà di

Medicina, Chirurgia e Scienza della Salute e di Farmacia, laurea specialistica e magistrale, anche a ciclo unico in quanto corsi ad alto contenuto professionalizzante;

• una I rata di iscrizione pari a € 242,50, per gli studenti a tempo parziale di 3/4 anni;

139

• una I rata di iscrizione pari a € 251,50, per gli studenti iscritti a tempo parziale di 3/4 anni ai corsi di Controllo di Qualità, Biotecnologie, Biotecnologie Mediche e Farmaceutiche, Biotecnologie Mediche e Biotecnologie Farmaceutiche con aspetti Economico Gestionali, in quanto corsi ad alto contenuto professionalizzante;

• una I rata di iscrizione pari a € 190,00, per gli studenti iscritti a tempo parziale di 4/6 anni, oltre alla tassa regionale dell’Ente Diritto allo Studio (E.Di.S.U.);

b. una rata unica di € 185,00, oltre alla tassa regionale dell’Ente Diritto allo Studio (E.Di.S.U.), per tutti gli studenti iscritti ai corsi di Dottorato di Ricerca da versarsi all’atto dell’iscrizione; c. l’indennità di mora è fissata per tutti gli studenti nella misura di € 100,00; d. un contributo pari a € 40,00 per l’iscrizione all’esame di ammissione a tutti i corsi universitari (Lauree, Lauree Specialistiche o Magistrali, Lauree Specialistiche o Magistrali a ciclo unico, Master di I e II livello), per i quali sia previsto l’accesso programmato a livello nazionale o locale, da versare al momento della presentazione della domanda di iscrizione al test di accesso. Per quanto riguarda i test finalizzati a valutare i saperi minimi, bisogna far riferimento ai singoli Regolamenti Didattici dei Corsi di studio; e. un contributo pari a € 150,00 quale:

− tassa fissa per gli studenti in possesso di un titolo accademico estero che ne richiedano il riconoscimento accademico ai fini del proseguimento degli studi universitari e del conseguimento dei titoli universitari italiani;

− tassa di ricognizione una tantum per gli studenti, del Vecchio e del Nuovo Ordinamento, che si iscrivono dopo un periodo di interruzione degli studi di almeno due anni. Tale contributo è dovuto per ogni anno accademico interamente trascorso, durante il quale non siano risultati iscritti;

− contributo di congelamento per le studentesse, nell’anno di nascita di ciascun figlio, e per gli studenti che interrompono gli studi a causa di un’infermità prolungata; tali eventi dovranno essere debitamente certificati;

− contributo per la sospensione della carriera in base all’art. 2 del Regolamento per gli Studenti ovvero per iscrizione ad un Master universitario;

f. una mora pari a € 100,00 per le domande di passaggio interno chieste oltre il termine del 31 dicembre 2009, previa valutazione del parere favorevole del Preside della Facoltà di destinazione; g. un contributo pari a € 100,00 per le domande di trasferimento in partenza, entro il 2 novembre 2009, addizionato della mora di 100,00 € oltre tale termine; h. non è prevista la richiesta di ulteriore contributo oltre le normali tasse di iscrizione per i trasferimenti in entrata; i. un contributo pari a € 100,00 per il rilascio del duplicato del libretto; j. un contributo pari a € 220,00 per il rilascio del duplicato del diploma di laurea, del diploma universitario e del diploma di specializzazione; k. un contributo pari a € 50,00 per il rilascio del duplicato della smart card; l. un contributo pari a € 350,00 per l’iscrizione all’Esame di Stato; m. un contributo pari a € 1.450,00, oltre alla tassa regionale dell’ente diritto allo studio (E.Di.S.U.), per l'iscrizione e la frequenza relative alle Scuole di Specializzazione di Area Sanitaria afferenti alla Facoltà di Medicina, Chirurgia e Scienze della Salute; n. un contributo pari a € 1.260,00 oltre alla tassa regionale dell’ente diritto allo studio (E.Di.S.U.), per l'iscrizione e la frequenza relative alla Scuola di Specializzazione di Area Sanitaria in Farmacia Ospedaliera afferente alla Facoltà di Farmacia, da suddividere in due rate, la prima di importo pari a € 635,00, da versarsi all'atto dell'iscrizione, e la seconda di importo pari a € 625,00, da versarsi entro il 31.12.2010; o. per coloro che si iscrivono ai corsi singoli è previsto l’acquisto fino ad un massimo di 36 Crediti Formativi Universitari con la seguente contribuzione:

140

CREDITI ACQUISTATI IMPORTI (IN EURO) PER

STUDENTI PERSONALE ATENEO

fino a 36

fino a 30

fino a 24

fino a 18

fino a 12

fino a 6 € 90,00 € 25,00

€ 180,00 € 50,00

€ 270,00 € 75,00

€ 360,00 € 100,00

€ 450,00 € 125,00

€ 540,00 € 150,00

p. relativamente alla II rata, sono previste otto fasce di contribuzione. Gli importi di ogni fascia sono correlati alla scala di valori ISEE riportata al punto 3; per gli studenti che hanno scelto il regime di studio a tempo parziale, gli importi sono proporzionali all’impegno di studio sottoscritto;

q. sono inclusi nel beneficio dell’inserimento nelle fasce di reddito per la contribuzione ridotta coloro che siano già in possesso di un titolo accademico universitario: Diploma di Laurea, Laurea Magistrale a ciclo unico, Laurea Magistrale, Diploma Universitario, Laurea del Vecchio Ordinamento, o Scuola diretta a fini speciali; sono, altresì, inclusi nel beneficio dell’inserimento nelle fasce di reddito per la contribuzione ridotta coloro che siano in possesso di un titolo di studio estero e che ne richiedano il riconoscimento accademico ai fini del proseguimento degli studi universitari e del conseguimento dei titoli universitari italiani;

Di seguito uno schema che riporta quanto dovranno contribuire gli studenti in totale, ripartito tra I e II rata:

141

CONTRIBUZIONE STUDENTESCA ANNO ACCADEMICO 2009/2010

LAUREE , LAUREE SPECIALISTICHE e MAGISTRALI, anche A CICLO UNICO

TEMPO PIENO

Facoltà I rata II rata Comune

a tutte le fasce

1ª fascia

2ª fascia

3ª fascia

4ª fascia

5ª fascia

6ª fascia

7ª fascia

8ª fascia

• Economia • Giurisprudenza • Lettere e

Filosofia • Scienze MFN • Scienze

Politiche

€ 320,00

€ 0

€ 70,00

€ 190,00

€ 320,00

€ 470,00

€ 640,00

€ 840,00

€ 1.140,00

Interfacoltà: • Consulente del

lavoro • Informatica

giuridica • Informatica

giuridica per la P.A. e per le imprese

€ 320,00

€ 0

€ 70,00

€ 190,00

€ 320,00

€ 470,00

€ 640,00

€ 840,00

€ 1.140,00

• Farmacia • Medicina,

Chirurgia e Scienze della Salute

€ 332,00

€ 0

€ 84,00

€ 228,00

€ 384,00

€ 568,00

€ 768,00

€ 1.028,00

€ 1.368,00

Interfacoltà: • Biotecnologie • Educatore

Professionale • Biotecnologie

Mediche e Farmaceutiche

• Biotecnologie Mediche

• Biotecnologie Farmaceutiche con Aspetti Economico Gestionali

€ 332,00

€ 0

€ 84,00

€ 228,00

€ 384,00

€ 568,00

€ 768,00

€ 1.028,00

€ 1.368,00

142

CONTRIBUZIONE STUDENTESCA ANNO ACCADEMICO 2009/2010 PART-TIME 4 ANNI LAUREE

PART-TIME 3 ANNI LAUREE MAGISTRALI

Facoltà I rata II rata Comune

a tutte le fasce

1ª fascia

2ª fascia

3ª fascia

4ª fascia

5ª fascia

6ª fascia

7ª fascia

8ª fascia

• Economia • Giurisprudenza • Lettere e

Filosofia • Scienze MFN • Scienze

Politiche

€ 242,50

€ 0

€ 52,50

€ 142,50

€ 240,00

€ 350

€ 480,00

€ 627,50

€ 855,00

Interfacoltà: • Consulente del

lavoro • Informatica

giuridica • Informatica

giuridica per la P.A. e per le imprese

€ 242,50

€ 0

€ 52,50

€ 142,50

€ 240,00

€ 350

€ 480,00

€ 627,50

€ 855,00

• Farmacia (corsi triennali)

€ 251,50

€ 0

€ 63,00

€ 171,00

€ 288,00

€ 423,50

€ 576,00

€ 768,50

€ 1.026,00

Interfacoltà: • Biotecnologie • Biotecnologie

Mediche e Farmaceutiche

• Biotecnologie Mediche

• Biotecnologie Farmaceutiche con Aspetti Economico Gestionali

€ 251,50

€ 0

€ 63,00

€ 171,00

€ 288,00

€ 423,50

€ 576,00

€ 768,50

€ 1.026,00

143

CONTRIBUZIONE STUDENTESCA ANNO ACCADEMICO 2009/2010 PART-TIME 6 ANNI LAUREE

PART-TIME 4 ANNI LAUREE MAGISTRALI

Facoltà I rata II rata

Comune a tutte le fasce

1ª fascia

2ª fascia

3ª fascia

4ª fascia

5ª fascia

6ª fascia

7ª fascia

8ª fascia

• Economia • Giurisprudenza • Lettere e Filosofia • Scienze MFN • Scienze Politiche

€ 190,00

€ 0

€ 10,00

€ 70,00

€ 135,00

€ 205,00

€ 295,00

€ 390,00

€ 545,00

Interfacoltà: • Consulente del lavoro • Informatica giuridica • Informatica giuridica

per la P.A. e per le imprese

€ 190,00

€ 0

€ 10,00

€ 70,00

€ 135,00

€ 205,00

€ 295,00

€ 390,00

€ 545,00

• Farmacia (corsi triennali)

€ 190,00

€ 0

€ 23,00

€ 95,00

€ 173,00

€ 260,00

€ 365,00

€ 490,00

€ 665,00

Interfacoltà: • Biotecnologie • Biotecnologie Mediche

e Farmaceutiche • Biotecnologie Mediche • Biotecnologie

Farmaceutiche con Aspetti Economico Gestionali

€ 190,00

€ 0

€ 23,00

€ 95,00

€ 173,00

€ 260,00

€ 365,00

€ 490,00

€ 665,00

144

3. di confermare il limite ISPE in € 50.000,00, limite oltre il quale lo studente viene inserito direttamente nella fascia più elevata, e i seguenti limiti ISEE per l’inserimento nelle fasce di contribuzione ridotta:

LIMITI ISEE PER L’INSERIMENTO NELLE FASCE

1° fascia

2° fascia

3° fascia

4° fascia

5° Fascia

6° fascia

7° fascia

8° fascia

meno di 10.000

fino a 15.000

fino a 20.000

fino a 25.000

fino a 30.000

fino a 40.000

fino a 50.000

oltre i 50.000

4. di stabilire che gli studenti stranieri, comunitari e non, che intendano beneficiare dell’inserimento nelle fasce di reddito dovranno ottenere dal competente CAAF la certificazione ISEE/ISEEU rilasciata relativamente alla situazione economico patrimoniale del proprio nucleo familiare, riportante eventuali redditi all’estero;

5. di prevedere i sotto riportati esoneri ed agevolazioni: a. concessione dell’esonero totale dalla contribuzione studentesca a favore di:

• studenti che risultino vincitori, ovvero idonei ma non vincitori, della borsa di studio E.Di.S.U. per l’anno accademico 2009/2010;

• studenti con un grado di invalidità pari o superiore al 66%, previa consegna presso la Segreteria Studenti della relativa certificazione medica. In caso di invalidità non reversibile, sarà sufficiente consegnare in Segreteria Studenti il certificato medico unicamente all’atto dell’immatricolazione. In caso di variazione del grado di invalidità, lo studente è tenuto a comunicarlo tempestivamente alla Segreteria Studenti di riferimento;

b. concessione dell’esonero parziale dalla contribuzione studentesca (lo studente sarà tenuto al pagamento della I rata e del contributo E.Di.S.U.) a favore di:

• studenti con un grado di invalidità compreso fra 50% e 65%, previa consegna presso la Segreteria Studenti della relativa certificazione medica. In caso di invalidità non reversibile, sarà sufficiente consegnare in Segreteria Studenti il certificato medico unicamente all’atto dell’immatricolazione. In caso di variazione del grado di invalidità, lo studente è tenuto a comunicarlo tempestivamente alla Segreteria Studenti di riferimento;

• studenti detenuti; • studenti che rivestono lo status di religioso; • studenti che all’atto dell’iscrizione, comunque entro e non oltre il 30 novembre 2009, siano in debito del solo esame finale di laurea (che abbiano, pertanto, sostenuto le prove di valutazione relative a tutte le altre attività formative comprese idoneità, tirocini e crediti liberi ) e che prevedano di laurearsi nel nuovo anno accademico 2009/2010;

• i dipendenti di ruolo dell’Ateneo; c. concessione dell’esonero temporaneo dal pagamento della prima rata agli studenti che si

iscrivano ad anni di corso successivi al primo e chiedano la conferma della borsa di studio concessa dall’E.Di.S.U. nel precedente anno accademico 2008/2009. Gli stessi, all’atto dell’iscrizione, devono sottoscrivere l’impegno a versare tempestivamente la I rata e i contributi qualora l’E.Di.S.U. non conceda la borsa di studio per l’anno accademico 2009/2010. Il mancato pagamento della tassa e dei contributi, in seguito alla non concessione della borsa di studio, comporterà l’esclusione dal sostenimento degli esami di profitto e del rilascio dei certificati di iscrizione. Gli esami di profitto, eventualmente superati, saranno annullati; l’esonero totale dalla contribuzione studentesca (I e II rata) relativa al primo anno di corso, in favore di coloro che abbiano conseguito la Laurea Triennale, con votazione pari o superiore a 110/110 presso l’Università degli Studi del Piemonte Orientale “A. Avogadro” e

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che abbiano intenzione di iscriversi ad un Corso di Laurea Magistrale dello stesso Ateneo. Lo studente decadrà dal beneficio qualora presenti domanda di trasferimento ad altro Ateneo, nella prosecuzione della stessa carriera; in tal caso, sarà tenuto al pagamento della contribuzione studentesca relativa al primo anno di corso.

d. il rimborso della I e della II rata dell’ultimo anno di iscrizione, a favore di studenti iscritti ai vari Corsi di Laurea o di Laurea Specialistica o Magistrale, anche a ciclo unico, i quali conseguano nel corso dell’anno accademico 2008/2009 il titolo finale con votazione almeno pari a 108/110. Tale beneficio sarà concesso una sola volta nell’arco dell’intera carriera universitaria (chi ne ha già fruito al termine del ciclo di studi per il conseguimento della Laurea Triennale non potrà più goderne al termine del ciclo di studi per il conseguimento della Laurea Specialistica/Magistrale o della Laurea Magistrale a ciclo unico) e alle seguenti condizioni: - che i laureati non abbiano mai effettuato iscrizioni in qualità di fuori corso e/o ripetenti,

nel rispetto della durata normale del corso; eventuali studenti che conseguano il titolo finale avendo preso iscrizione ad un numero di anni inferiore rispetto alla durata normale del corso di studi, non saranno tenuti ad alcun conguaglio nei confronti dell’Ateneo, ma non potranno ottenere il rimborso per merito;

- se iscritti con abbreviazione di corso, non abbiano ottenuto il riconoscimento di un numero di crediti dispensati maggiore di 20, oltre il quale detto rimborso non viene concesso;

- non siano titolari di contratto part-time; - non abbiano conseguito in precedenza altro titolo accademico di pari livello (pertanto sono

esclusi gli studenti che conseguano una seconda laurea); - non siano vincitori di borsa di studio nell’ultimo anno di corso. - il rimborso è concesso anche a chi proviene per trasferimento o passaggio purché siano

rispettati i requisiti sopra riportati. 6. di stabilire il seguente carico didattico per gli studenti che optino, mediante sottoscrizione di apposito contratto, per un regime di studio part-time (sono esclusi dal regime di impegno part-time i corsi di laurea di I livello afferenti alle classi sanitarie e i corsi di laurea specialistica a ciclo unico; gli studenti iscritti ai corsi di laurea e laurea specialistica ex D.M. 509/1999, per i quali non è più attivo il I° anno, non potranno sottoscrivere nuovi contratti né modificare quelli in precedenza sottoscritti, prolungando la durata del percorso di studi – saranno ammesse solo variazioni di regime che comportino una riduzione della durata):

a) lo studente che si iscriva ad un corso di Laurea Triennale e che opti per un regime a tempo parziale su 4 anni non potrà acquisire, alla fine del terzo anno di corso, un numero di crediti formativi universitari superiore a 135, con l’impegno di acquisire i restanti crediti al quarto anno. Tale limite può essere esteso fino ad un massimo di 145 CFU per esigenze di natura didattica legate all’articolazione del piano di studio;

b) per analogia, lo studente che si iscriva ad un corso di laurea specialistica o magistrale e che opti per un regime a tempo parziale su 3 anni non potrà acquisire, nei primi due anni, un numero di crediti formativi universitari superiore a 90, con l’impegno di acquisire i restanti crediti al terzo anno. Tale limite può essere esteso fino ad un massimo di 100 CFU per esigenze di natura didattica legate all’articolazione del piano di studio;

c) lo studente che si iscriva ad un corso di laurea triennale e che opti per un regime a tempo parziale su 6 anni non potrà acquisire, nei primi tre anni di corso, un numero di crediti formativi universitari superiore a 90, con l’impegno di acquisire i restanti crediti nel corso dei tre anni successivi. Tale limite può essere esteso fino ad un massimo di 100 CFU per esigenze di natura didattica legate all’articolazione del piano di studio;

d) per analogia, lo studente che si iscriva ad un corso di laurea specialistica o magistrale e che opti per un regime a tempo parziale su 4 anni non potrà acquisire, nei primi due anni, un numero di crediti formativi universitari superiore a 60, con l’impegno di acquisire i restanti

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crediti nel corso dei due anni successivi. Tale limite può essere esteso fino ad un massimo di 70 CFU per esigenze di natura didattica legate all’articolazione del piano di studio;

e) lo studente potrà fino al terzo anno nel corso di laurea triennale, e fino al secondo anno nel corso di laurea specialistica/magistrale, modificare il suo impegno da tempo parziale a tempo pieno corrispondendo, al momento dell’iscrizione, la differenza della contribuzione studentesca per gli anni trascorsi.

f) Lo studente può operare la scelta per l’impegno a tempo parziale sia all’atto dell’immatricolazione sia, in seguito, all’atto dell’iscrizione ad anni di corso regolare successivi al primo (salvo l’eccezione sopra sottolineata): in questo caso non ha diritto ad alcun rimborso di tasse precedentemente versate;

g) se lo studente non dovesse terminare gli studi negli anni previsti dal contratto dal medesimo sottoscritto, sarà tenuto, per ogni anno ulteriore, al pagamento alla contribuzione prevista per il tempo pieno;

h) qualora lo studente che abbia sottoscritto un contratto part-time ecceda i limiti sopra riportati sarà tenuto alla contribuzione studentesca prevista per gli studenti a tempo pieno per tutti gli anni d’iscrizione;

7. di impegnare la somma complessiva di € 12.000,00 (Euro dodicimila/00) sui fondi di bilancio dell’esercizio finanziario 2009, UPB Servizi agli Studenti, Tit. 03, Cat. 01, Cap. 005 – “Supporto alla didattica e divulgazione all’utenza” - per la realizzazione della Guida dello Studente di Ateneo, il Manifesto agli Studi, il Manifesto sulla Contribuzione Studentesca per l’anno accademico 2009/2010, i Manifesti per i corsi di laurea ad accesso programmato a livello locale e nazionale.

8. La presente delibera è valevole come Manifesto degli Studi e Manifesto della Contribuzione Studentesca per l’anno accademico 2009/2010.

******************

10.2 Designazione nuovi membri Commissione Regolamento attività culturali e ricreative degli studenti 3/2009/10.2 Settore Servizi agli Studenti e Progetti per la Didattica

Al Presidente del Consiglio di Amministrazione

Con delibera n.3/2008/6.2 del 23.05.2008 il Consiglio di Amministrazione ha designato in qualità di membri della Commissione per la valutazione delle richieste e per l’assegnazione dei fondi relativi alle attività culturali e ricreative, promosse dagli studenti dell’Università degli Studi del Piemonte Orientale, i seguenti componenti: Prof. Jorg Luther, Prof. Luigi Panza, Dott.ssa Germana Gandino, Sig. Matteo Invernizzi, Dott. Marco Marchionni, Sig. Jacopo Scafaro.

Detta Commissione resta in carica per tutta la durata del Consiglio di Amministrazione, ai sensi dell'art.4 del Regolamento per le attività culturali e ricreative, emanato con D. R. Rep. n.219/2008. Tuttavia i singoli componenti decadono qualora perdano la qualità di componenti del Consiglio stesso.

Considerato che, a seguito del rinnovo dei rappresentanti in seno al Consiglio di Amministrazione, hanno perso la qualità di consigliere la Dott.ssa Germana Gandino, il Dott. Marco Marchionni e il Sig. Jacopo Scafaro e che occorre procedere alla designazione dei nuovi

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membri, in sostituzione di quelli decaduti, prima dell’emanazione del bando relativo alle attività culturali e ricreative degli studenti a.a. 2008/2009.

Rilevato che la Commissione è convocata in via ordinaria, una volta all’anno, in occasione della valutazione delle richieste presentate dagli studenti e per l’assegnazione dei fondi relativi alle attività culturali e ricreative.

Considerato che occorre procedere all’emanazione del bando per l’assegnazione dei fondi relativi alle attività culturali e ricreative, si rende opportuno procedere alla designazione dei membri per costituire la nuova Commissione.

Detta nuova composizione avrà validità dalla data di costituzione e fino alla scadenza del mandato, salvo i casi di decadenza dei singoli membri.

Si chiede, pertanto, di voler deliberare in merito.

OMISSIS

IL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE Premesso che con delibera n.3/2008/6.2 del 23.05.2008 il Consiglio di Amministrazione ha

designato in qualità di membri della Commissione per la valutazione delle richieste e per l’assegnazione dei fondi relativi alle attività culturali e ricreative, promosse dagli studenti dell’Università degli Studi del Piemonte Orientale, i sottoindicati membri:

Prof. Jorg Luther Prof. Luigi Panza Dott.ssa Germana Gandino Sig. Matteo Invernizzi Dott. Marco Marchionni Sig. Jacopo Scafaro

Considerato che detta Commissione resta in carica per tutta la durata del Consiglio di

Amministrazione, ai sensi dell'art.4 del Regolamento per le attività culturali e ricreative, emanato con D. R. Rep. n.219/2008;

Rilevato che i componenti della commissione decadono qualora perdano la qualità di

componenti del Consiglio stesso; Considerato che a seguito del rinnovo dei rappresentanti in seno al Consiglio di

Amministrazione, hanno perso la qualità di consigliere la Dott.ssa Germana Gandino, il Dott. Marco Marchionni e il Sig. Jacopo Scafaro;

Rilevato che occorre procedere alla designazione dei nuovi membri prima dell’emanazione

del bando, per le attività culturali e ricreative degli studenti a.a. 2008/2009; Vista la Legge 3 agosto 1985, n. 429 “Norme per la gestione dei contributi di cui

all’art. 11 della Legge 18 dicembre 1951, n. 1551, versati dagli studenti delle Università e degli Istituti superiori”;

Visto il D.M. 15 ottobre 1986 “Regolamento di esecuzione della Legge 3 agosto

1985, n. 429”;

148

Dato atto che rientra nelle competenze del Consiglio di Amministrazione individuare i membri della Commissione predetta;

Visto lo Statuto dell’Università degli Studi del Piemonte Orientale “Amedeo

Avogadro”; Visto il Regolamento per le attività culturali e ricreative, emanato con D. R. Rep.

n.219/2008, prot. nr. 12568 del 16.05.2008; con voto espresso nella forma di legge, all’unanimità

DELIBERA

A decorrere dalla data del presente deliberato e fino a scadenza del mandato, la Commissione per la valutazione delle richieste e per l’assegnazione dei fondi relativi alle attività culturali e ricreative, promosse dagli studenti dell’Università degli Studi del Piemonte Orientale, è così composta: - Prof. Andrea Bobbio - Dott. Dario Corno - Prof. Luigi Panza - Sig. Alberto Abis - Sig. Lucas Barbesino - Sig. Matteo Invernizzi

****************** 11. Didattica 11.1 Offerta formativa anno accademico 2009/2010 3/2009/11.1 Settore Percorsi Didattici e Carriera Studenti

AL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE

Si chiede a codesto spettabile Consiglio di Amministrazione di deliberare in merito all’allegata proposta, avente ad oggetto la nuova offerta formativa dell’Ateneo per il prossimo anno accademico 2009/2010 (Corsi di Laurea, Laurea Magistrale e Laurea Magistrale a ciclo unico).

A seguito dell’avvio della riforma universitaria dei corsi di studio disciplinata dal D.M. 270/2004, già iniziata dall’Ateneo nell’a.a. 2008/2009, le procedure di adeguamento dei corsi alla nuova normativa stanno continuando. Tali corsi stanno terminando l’iter di approvazione ministeriale. L’attivazione dei Corsi di studio ex D.M. 270/’04 è quindi subordinata all’approvazione del Ministero, al parere favorevole del Nucleo interno di Valutazione ed al possesso di tutti i requisiti, secondo la normativa attualmente in vigore.

Si fa presente che dove non sia indicata la sede o polo formativo esterno, si fa riferimento alle sedi istituzionali delle Facoltà, e che l’Offerta Formativa è distinta fra corsi ex D.M. 270/’04, in attesa di approvazione ministeriale o di ordinamento 2008/2009, e corsi disciplinati dal precedente ordinamento ex 509/’99.

Si ricorda che la sede di Stresa viene considerata polo formativo per l’attivazione del corso in Promozione e Gestione del turismo in quanto, a seguito della nota ministeriale n. 66 del 31 marzo 2009, non è stata approvata come sede formativa per lo scorso anno accademico, e non è stata richiesta una nuova valutazione per il prossimo 2009/2010.

149

Si indica lunedì 28 settembre 2009 come data istituzionale di inizio dell’attività accademica: tale data verrà inserita nella Banca Dati Offerta Formativa 2009/2010.

OMISSIS

IL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE VISTA la Legge 19 novembre 1990, n. 341 – “Riforma degli ordinamenti didattici

universitari”; VISTA la Legge 9 maggio 1989, n. 168, di istituzione del Ministero dell’Università e

della Ricerca Scientifica e Tecnologica; VISTO il D.M. n. 362/2007 del 3 Luglio 2007 "Definizione delle Linee Generali di

indirizzo della Programmazione delle Università per il triennio 2007 - 2009"; VISTO il D.M. 22 ottobre 2004, n. 270, pubblicato nella G.U. n. 266 del 12

novembre 2004, recante Modifiche al D.M. 3 novembre 1999, n. 509; VISTO il D.M. 4 agosto 2000, pubblicato nella G.U. n. 245 del 19 ottobre 2000,

recante determinazione delle classi delle lauree universitarie; VISTO il D.M. 28 novembre 2000, pubblicato nella G.U. n. 18 del 23 gennaio 2001,

recante determinazione delle classi delle lauree specialistiche; VISTO il D.M. 2 aprile 2001 pubblicato nella G.U. n. 128 del 5 giugno 2001, recante

determinazione delle classi delle lauree universitarie delle professioni sanitarie;

VISTO il D.M. 27 gennaio 2005, n. 15 concernente la Banca dati dell'offerta e verifica del possesso dei requisiti minimi e successive modificazioni ed integrazioni;

ESAMINATO il D.M. 16 marzo 2007 (pubblicato nel S.O. alla G.U. n. 155 del 6 luglio 2007) recante la disciplina delle nuove Classi dei Corsi di Laurea;

ESAMINATO il D.M. 16 marzo 2007 (pubblicato nel S.O. alla G.U. n. 157 del 9 luglio 2007) recante la disciplina delle nuove Classi dei Corsi di Laurea Magistrale;

ESAMINATO il D.M. 26 luglio 2007, n. 386 di “Definizione delle Linee guida per l’istituzione e l’attivazione, da parte delle Università, dei corsi di studio (in attuazione dei predetti DD.MM. 16 marzo 2007)”;

TENUTO CONTO del documento del CNVSU n. 7/07 – “Requisiti necessari per l’attivazione dei nuovi corsi di studio universitari”;

ESAMINATO il D.M. 31 ottobre 2007 n. 544 di “Definizione dei requisiti dei Corsi di Laurea e di Laurea Magistrale afferenti alle classi definite con i DD.MM. 16 marzo 2007, delle condizioni e dei criteri per il loro inserimento nella Banca Dati dell’Offerta Formativa e dei requisiti qualificanti per i corsi di studio attivati sia per le classi di cui al D.M. 3 novembre 1999, n. 509 e sia per le classi di cui al D.M. 22 ottobre 2004, n. 270”

VISTO lo Statuto dell’Università degli Studi del Piemonte Orientale “Amedeo Avogadro”;

VISTO il Regolamento Didattico d’Ateneo, e in particolare l’art. 6 comma 3, ai sensi del quale i Corsi di studio «sono attivati con delibera del Consiglio di Amministrazione su proposta del Senato Accademico»;

VISTA l’Offerta Formativa dell’Ateneo per l’anno accademico 2008/2009 pubblicata sulla Banca Dati Offerta Formativa;

VISTE le delibere della Facoltà di Economia n. 3/2009/A.8.1 del 26 marzo 2009; della Facoltà di Farmacia n. 139 del 27 febbraio 2009, della Facoltà di Giurisprudenza n. 3.1/2009 del 19 febbraio 2009, della Facoltà di Lettere e Filosofia n. 8 del 18 febbraio 2009, della Facoltà di Medicina e Chirurgia n.

150

6.1 del 24 febbraio 2009, della Facoltà di Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali n. 6 del 18 febbraio 2009; della Facoltà di Scienze Politiche n. 3/2009 del 23 gennaio 2009;

VISTA la comunicazione del Preside della Facoltà di Scienze Politiche pervenuta in data 15 aprile 2009 di modifica della delibera del 23 gennaio 2009;

VISTA la delibera del Senato accademico n. 4/2009/9.1; CONSIDERATO che non concorrono più a determinare l’offerta formativa dell’Ateneo i Corsi

di ordinamento antecedente il D.M. 509/’99, essendosi conclusi tutti i cicli; VALUTATO ogni opportuno elemento con voto espresso nella forma di legge, all’unanimità

DELIBERA

1. Per l’anno accademico 2009/2010 sono aperti alle immatricolazioni i corsi sotto riportati, come indicato all’art. 3, comma 1, del D.M. 270 del 20 ottobre 2004. Per tutti i corsi per i quali non sia specificata la sede o polo formativo esterno si intende quella istituzionale.

a) Facoltà di Economia D.M. 270/’04

1. Corso di Laurea in “SERVIZI GIURIDICI PER L’IMPRESA”, classe L-14 “Scienze dei servizi giuridici” (modifica di Servizi giuridici per l’impresa – cl. 2) –attivato primo anno; Corso in attesa di approvazione ministeriale

2. Corso di Laurea in “ECONOMIA AZIENDALE”, classe L-18 “Scienze dell'economia e della gestione aziendale”– attivato primo anno nei curricula: “Amministrazione & controllo”, “Commercio estero e internazionalizzazione d'impresa” “ Finanza e mercati finanziari”, “Gestione d’impresa”, e “Professione” – attivato secondo anno nei curricula: “Amministrazione & controllo”, “Amministrazioni pubbliche, non profit e culturali”, “Commercio estero e internazionalizzazione d'impresa” “ Finanza”, “Gestione d’impresa”, “Mercati e intermediari finanziari” e “Professione” – Ordinamento 08/09;

3. Corso di Laurea in “ECONOMIA E AMMINISTRAZIONE DELLE IMPRESE, classe L-18 “Scienze dell'economia e della gestione aziendale” – sede formativa di Casale Monferrato - attivato primo e secondo anno nei curricula “Amministrazione, controllo & Gestione d’impresa” e “Revisore contabile” – Ordinamento 08/09;

4. Corso di Laurea in “PROMOZIONE E GESTIONE DEL TURISMO”, classe L-15 Scienze del turismo –attivato primo e secondo anno – il secondo anno è attivo anche presso il polo formativo di Stresa; Ordinamento 08/09;

5. Corso di Laurea Magistrale in “AMMINISTRAZIONE E GESTIONE”, classe LM-77 Scienze economico-aziendali – attivato primo anno nei curricula “Amministrazione e Controllo”, “Management e sviluppo delle risorse umane”¸ “Professioni contabili”, “Promozione e gestione del turismo” - attivato secondo anno nei curricula “Accounting & Control”, “Management”¸ “Professione – Accountant & Auditor”, “Gestione e sviluppo delle Risorse Umane”, “Management & Law”, “Promozione e gestione del turismo”; Ordinamento 08/09;

6. Corso di Laurea Magistrale in “GESTIONE DEI PORTAFOGLI MOBILIARI E DEI SERVIZI INNOVATIVI DI INTERMEDIAZIONE FINANZIARIA”, classe LM-77 Scienze economico-aziendali attivato primo anno generico - attivato secondo anno nei curricula “Investment banking” e “Trading & asset allocation”; Ordinamento 08/09;

151

D.M. 509/’99

7. Corso di Laurea in “SERVIZI GIURIDICI PER L’IMPRESA”, della classe delle Lauree in Scienze dei servizi giuridici (2) –attivato secondo anno nei curricula “Giurista d’impresa”, “Diritto del Commercio Internazionale”; Ordinamento 08/09;

8. Corso di Laurea in “SERVIZI GIURIDICI PER L’IMPRESA”, della classe delle Lauree in Scienze dei servizi giuridici (2) –attivato terzo anno;

9. Corso di Laurea in “ECONOMIA AZIENDALE”, della classe delle Lauree in Scienze dell’economia e della gestione aziendale (17) –attivato terzo anno nei curricula: “Amministrazione finanza e controllo”, “Economia dei mercati internazionali e dell’innovazione”, “Economia della aziende artistiche e culturali”, “Economia delle aziende pubbliche e non profit”, “Mercati e intermediari finanziari” e “Professione”;

10. Corso di Laurea in “ECONOMIA E AMMINISTRAZIONE DELLE IMPRESE, della classe delle Lauree in Scienze dell’economia e della gestione aziendale (17) – sede formativa di Casale Monferrato - attivato terzo anno;

11. Corso di Laurea in “PROMOZIONE E GESTIONE DEL TURISMO”, della classe delle Lauree in Scienze geografiche (30) –attivato terzo anno;

12. Corso di Laurea in “PROMOZIONE E GESTIONE DEL TURISMO”, della classe delle Lauree in Scienze geografiche (30) – sede di Stresa - attivato terzo anno del II ciclo;

b) Facoltà di Farmacia D.M. 270/04 1. Corso di Laurea Magistrale a ciclo unico in “FARMACIA”, classe LM-13 Farmacia e

farmacia industriale - attivato ciclo completo; Ordinamento 08/09 2. Corso di Laurea Magistrale a ciclo unico in “CHIMICA E TECNOLOGIA

FARMACEUTICHE”, classe LM-13 Farmacia e farmacia industriale, attivato ciclo completo; Ordinamento 08/09

D.M. 509/99 3. Corso di Laurea in “CONTROLLO DI QUALITA’” della classe delle Lauree in Scienze e

tecnologie farmaceutiche (24) curricula: “Dietetico alimentare”, “Erboristico cosmetologico termale”, “Tossicologico ambientale” - attivato terzo anno;

4. Corso di Laurea Specialistica a ciclo unico in “FARMACIA”, della classe delle Lauree specialistiche in Farmacia e farmacia industriale (14/S) attivato terzo, quarto e quinto anno se presenti studenti iscritti;

c) Facoltà di Giurisprudenza D.M. 270/04 1. Corso di Laurea Magistrale a ciclo unico in “GIURISPRUDENZA” della classe delle

Lauree magistrali in Giurisprudenza (cl. LMG/01) – attivato ciclo completo – primo e secondo anno nei curricula “Forense”, “Pubblicistico”, “Transnazionale”;

D.M. 509/99 2. Corso di Laurea in “SCIENZE GIURIDICHE” della classe delle Lauree in Scienze

giuridiche (cl. 31) – attivato terzo anno; d) Facoltà di Lettere e Filosofia

152

D.M. 270/04 1. Corso di Laurea in “FILOSOFIA E COMUNICAZIONE”, classe L-5 Filosofia attivato

primo e secondo anno. Ordinamento 08/09; 2. Corso di Laurea in “LETTERE”, classe L-10 Lettere - curricula “Archeologico e storico-

artistico”, “Storico-Geografico”, “Linguistico-Letterario” - attivato primo e secondo anno. Ordinamento 08/09;

3. Corso di Laurea in “LINGUE STRANIERE MODERNE”, classe L-11 Lingue e culture moderne - curricula “Lingue e letterature” e “Lingue per i rapporti internazionali, istituzionali e d'impresa” – attivato primo e secondo anno. Ordinamento 08/09;

4. Corso di Laurea Magistrale Interclasse in “STORIA DEL PATRIMONIO ARCHEOLOGICO E STORICO ARTISTICO”, classi LM-2 Archeologia e LM-89 Storia dell’Arte curricula “Archeologia” e “Storia dell’arte” - attivato primo anno. Ordinamento 09/10;

5. Corso di Laurea Magistrale Interclasse in “STORIA DEL PATRIMONIO ARCHEOLOGICO E STORICO ARTISTICO”, classi LM-2 Archeologia e LM-89 Storia dell’Arte curricula “Archeologia” e “Storia dell’arte” - attivato secondo anno. Ordinamento 08/09;

6. Corso di Laurea Magistrale Interclasse in “FILOLOGIA E LINGUISTCA MODERNA, CLASSICA E COMPARATA”, classi LM-14 Filologia moderna e LM-39 Linguistica curricula “Filologico - letterario” “Filologico - storico” e “Linguistico” - attivato primo anno. Ordinamento 09/10;

7. Corso di Laurea Magistrale Interclasse in “FILOLOGIA E LINGUISTCA MODERNA, CLASSICA E COMPARATA”, classi LM-14 Filologia moderna e LM-39 Linguistica curricula “Filologico - letterario” “Filologico - storico” e “Linguistico” - attivato secondo anno. Ordinamento 08/09;

8. Corso di Laurea Magistrale in “LINGUE E LETTERATURE MODERNE EUROPEE E AMERICANE”, classe LM-37 Lingue e Letterature Moderne Europee e Americane - attivato ciclo completo. Ordinamento 08/09;

9. Corso di Laurea Magistrale in “FILOSOFIA”, classe LM-78 Scienze filosofiche (modifica di Filosofia – Cl.18/S) curricula “Filosofico-Teoretico” e “Storico-Filosofico” - attivato primo anno. Corso in attesa di approvazione ministeriale;

10. Corso di Laurea Magistrale in “FILOSOFIA”, classe LM-78 Scienze filosofiche (modifica di Filosofia – Cl.18/S) curricula “Filosofico-Teoretico” e “Storico-Filosofico” - attivato secondo anno. Ordinamento 08/09;

D.M. 509/99 11. Corso di Laurea in “FILOSOFIA E COMUNICAZIONE”, della classe delle Lauree in

filosofia (29) curricula “Filosofico-comunicativo”, “Filosofico-teoretico” e “Storico- filosofico”– attivato terzo anno;

12. Corso di Laurea in “LETTERE”, della classe delle Lauree in lettere (5) - attivato terzo anno; 13. Corso di Laurea in “LINGUE STRANIERE MODERNE”, della classe delle Lauree in

lingue e culture moderne (11) curricula “Lingue e letterature” e “Lingue per i rapporti internazionali, istituzionali e d'impresa” – attivato terzo anno;

14. Corso di Laurea in “STUDIO E GESTIONE DEI BENI CULTURALI”, della classe delle Lauree in scienze dei beni culturali (13) curricula “Archeologico e storico - artistico”, “Beni demoetnoantropologici”, e “Gestione dei beni culturali” – attivato terzo anno;

153

e) Facoltà di Medicina Chirurgia e Scienze della Salute D.M. 270/04

1. Corso di Laurea Magistrale a ciclo unico in “MEDICINA E CHIRURGIA”, classe LM-41 Medicina e chirurgia (75 posti + 5 riservati) ad accesso programmato nazionale – attivato primo anno Ordinamento 09/10;

2. Corso di Laurea Magistrale in “BIOTECNOLOGIE MEDICHE” classe LM-9 Biotecnologie mediche, veterinarie e farmaceutiche, (corso di nuova istituzione) – attivato primo anno Corso in attesa di approvazione ministeriale.

D.M. 509/99 3. per tutti i corsi di area sanitaria si fa riferimento alla Delibera del Senato Accademico n.

3/2009/2 del 20 aprile 2009 avente per oggetto l’Offerta formativa della Facoltà di Medicina chirurgia e scienze della salute, ai sensi del D.M. 509/’99 – anno accademico 2009/2010;

4. Corso di Laurea Specialistica a ciclo unico in “MEDICINA E CHIRURGIA”, della classe delle Lauree specialistiche in medicina e chirurgia (46/S) – attivato secondo, terzo, quarto, quinto, sesto anno.

f) Facoltà di Scienze Matematiche Fisiche e Naturali D.M. 270/04

1. Corso di Laurea in “SCIENZE BIOLOGICHE”, classe L-13 Scienze biologiche (modifica di Biologia e Biologia agroalimentare - cl. 12)– attivato primo anno Corso in attesa di approvazione ministeriale;

2. Corso di Laurea in “CHIMICA”, classe L-27 Scienze e tecnologie chimiche (modifica di Chimica - cl. 21) – attivato primo anno Corso in attesa di approvazione ministeriale;

3. Corso di Laurea in “SCIENZA DEI MATERIALI - CHIMICA” classe L-27 Scienze e tecnologie chimiche (modifica di Scienza dei Materiali (Chimica) - cl. 21) sede formativa di Novara – attivato primo anno Corso in attesa di approvazione ministeriale;

4. Corso di Laurea in “INFORMATICA”, classe L-31 Scienze e tecnologie informatiche (modifica di Informatica - cl. 26)– attivato primo anno Corso in attesa di approvazione ministeriale;

5. Corso di Laurea in “SCIENZE AMBIENTALI E GESTIONE DEL TERRITORIO”, classe L-32 Scienze e tecnologie per l’ambiente e la natura (modifica di Scienze ambientali e gestione del territorio - cl. 27)– attivato primo anno Corso in attesa di approvazione ministeriale;

6. Corso di Laurea in “MATEMATICA E APPLICAZIONI”, classe L-35 Scienze matematiche curricula “Applicazioni alla fisica”, “Matematica applicata” e “Matematica fondamentale” (modifica di Matematica e applicazioni - cl. 32)- attivato primo anno Corso in attesa di approvazione ministeriale;

7. Corso di Laurea Magistrale in “BIOLOGIA” classe LM-6 Biologia curricula “Ambientale” e “Biomedico” (modifica di Biologia ambientale, Biologia e tecnologie cellulari e molecolari, e Scienze biologiche applicate - cl. 6/S)– attivato primo anno Corso in attesa di approvazione ministeriale;

8. Corso di Laurea Magistrale Interateneo con l’Université Lumiere - Lyon 2 in “INFORMATICA” classe LM-18 Informatica (modifica di Informatica dei sistemi avanzati e servizi di rete - cl. 23/S)– attivato primo anno Corso in attesa di approvazione ministeriale;

9. Corso di Laurea Magistrale in “SCIENZE CHIMICHE”, classe LM-54 Scienze chimiche (modifica di Chimica applicata - cl. 62/S) - attivato ciclo completo Corso in attesa di approvazione ministeriale

154

10. Corso di Laurea Magistrale Interateneo con l’Università degli Studi di Torino in “FISICA DEI SISTEMI COMPLESSI” classe LM-17 Fisica (corso di nuova istituzione) - attivato ciclo completo Corso in attesa di approvazione ministeriale (il corso sarà presente nell’Offerta Formativa dell’Università degli Studi di Torino)

11. Corso di Laurea Magistrale Interateneo con l’Università degli Studi di Torino in “ANALISI E GESTIONE DELL’AMBIENTE classe LM-75 Scienze e tecnologie per l’ambiente e territorio, (corso di nuova istituzione) – attivato primo anno Corso in attesa di approvazione ministeriale (il corso sarà presente nell’Offerta Formativa dell’Università degli Studi di Torino).

D.M. 509/99

12. Corso di Laurea in “BIOLOGIA”, della classe delle Lauree in scienze biologiche (12) profili “Agro-alimentare”, “Ambientale” e “Biomedico”– attivato secondo e terzo anno;

13. Corso di Laurea in “CHIMICA”, della classe delle Lauree in scienze e tecnologie chimiche (21) - attivato secondo e terzo anno;

14. Corso di Laurea in “SCIENZA DEI MATERIALI - CHIMICA” della classe delle Lauree in scienze e tecnologie chimiche (21) - sede formativa di Novara – attivato secondo anno;

15. Corso di Laurea in “FISICA”, della classe delle Lauree in scienze e tecnologie fisiche (25) - attivato secondo e terzo anno;

16. Corso di Laurea in “SCIENZA DEI MATERIALI” della classe delle Lauree in scienze e tecnologie fisiche (25) - sede formativa di Novara – attivato terzo anno;

17. Corso di Laurea in “INFORMATICA”, della classe delle Lauree in scienze e tecnologie informatiche (26) - attivato secondo e terzo anno;

18. Corso di Laurea in “SCIENZE AMBIENTALI E GESTIONE DEL TERRITORIO”, della classe delle Lauree in scienze e tecnologie per l’ambiente e la natura (27) - attivato secondo e terzo anno;

19. Corso di Laurea in “MATEMATICA E APPLICAZIONI”, della classe delle Lauree in scienze matematiche (32) curricula “Finanziario-Computazionale” e “Statutario” - attivato secondo e terzo anno;

20. Corso di Laurea Specialistica in “SCIENZE BIOLOGICHE APPLICATE”, della classe delle Lauree specialistiche in biologia, (6/S) profili “Agro-alimentare”, “Ambientale” e “Biomedico” – attivato secondo anno;

21. Corso di Laurea Specialistica in “INFORMATICA DEI SISTEMI AVANZATI E DEI SERVIZI DI RETE” della classe delle Lauree specialistiche in informatica (23/S) – attivato secondo anno;

22. Corso di Laurea Specialistica in “STUDIO E GESTIONE DEGLI AMBIENTI NATURALI E ANTROPIZZATI”, della classe delle lauree specialistiche in scienze e tecnologie per l’ambiente e territorio, (82/S) – attivato secondo anno.

g) Facoltà di Scienze Politiche D.M. 270/04

1. Corso di Laurea in “SERVIZIO SOCIALE”, classe L-39 servizio sociale (modifica di Servizio Sociale – Cl.6) - sede formativa di Asti - attivato primo e secondo anno Ordinamento 08/09;

2. Corso di Laurea Interclasse in “SCIENZE POLITICHE, ECONOMICHE, SOCIALI E DELL'AMMINISTRAZIONE” classe L-16 Scienze dell’amministrazione e dell’organizzazione e L-36 Scienze politiche e delle relazioni internazionali attivato primo e secondo anno con i seguenti 8 curricula: “Amministrazione del patrimonio culturale e ambientale”, “Comunicazione pubblica”, “Consulenza del lavoro”, “Economia”, “Gestione

155

ed economia delle pubbliche amministrazioni”, “Scienze politiche comparate e cultura europea”, “Servizi alle imprese e alle organizzazioni”, “Turismo e territorio” Ordinamento 08/09;

3. Corso di Laurea Magistrale Interclasse Interateneo con l’Université de Rennes 1 in “ECONOMIA E POLITICHE PUBBLICHE, AMBIENTE E CULTURA” classe LM-56 Scienze dell’economia e LM-76 Scienze economiche per l’ambiente e la cultura attivato ciclo completo con i seguenti curricula: “Economia delle risorse ambientali, culturali e territoriali - Eraclito”, “Economia e politiche pubbliche – Polis”, e “Impresa, organizzazione, Law and economics - Iole” Ordinamento 08/09

4. Corso di Laurea Magistrale Interclasse in “SOCIETA’ E SVILUPPO LOCALE” classe LM-87 Servizio sociale e politiche sociali e LM-88 Sociologia e ricerca sociale attivato ciclo completo con i seguenti curricula: "Servizi sociali e politiche nel territorio", "Sviluppo Locale e Turismo" – attivato secondo anno nel curriculum “Sviluppo locale", Ordinamento 08/09

5. Corso di Laurea Magistrale Interclasse in “POLITICA E CULTURA EUROPEE E COMPARATE” classe LM-62 Scienze della politica e LM-90 Studi europei attivato ciclo completo con i seguenti curricula: “Teoria politica” e “Studi europei” Ordinamento 08/09

D.M. 509/99

6. Corso di Laurea in “SERVIZIO SOCIALE”, della classe delle lauree in scienze del servizio sociale (6) - sede formativa di Asti - attivato terzo anno;

7. Corso di Laurea in “SCIENZE POLITICHE, ECONOMICHE E SOCIALI”, della classe delle lauree in scienze politiche e delle relazioni internazionali (15) – attivato terzo anno articolato sui seguenti quattro curricula: “Analisi e gestione dei fenomeni sociali organizzativi e territoriali”, “Economia e amministrazione”, “Gestione dei beni territoriali”, “Scienze politiche comparate e cultura europea”;

h) Corsi di Studio Interfacoltà

D.M. 270/04

1. Corso di Laurea in “BIOTECNOLOGIE”, classe L-2 Biotecnologie (modifica di Biotecnologie - cl. 1) - sede formativa di Novara - tra le Facoltà di Medicina, Chirurgia e Scienze della Salute e Scienze Matematiche Fisiche e Naturali; Facoltà referente Medicina, Chirurgia e Scienze della Salute – attivato primo anno Corso in attesa di approvazione ministeriale;

2. Corso di Laurea in “INFORMATICA GIURIDICA PER LA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE E PER LE IMPRESE” classe L-14 “Scienze dei servizi giuridici” (modifica di Informatica giuridica – cl. 2) - sede formativa di Alessandria - tra le Facoltà di Giurisprudenza e Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali; Facoltà referente Giurisprudenza - attivato ciclo completo Corso in attesa di approvazione ministeriale;

3. Corso di laurea Magistrale in “BIOTECNOLOGIE FARMACEUTICHE CON ASPETTI ECONOMICO GESTIONALI” classe LM-9 Biotecnologie mediche, veterinarie e farmaceutiche, sede formativa di Novara - tra le Facoltà di Farmacia e Economia; Facoltà referente Farmacia attivato ciclo completo Corso in attesa di approvazione ministeriale.

D.M. 509/99

4. Corso di Laurea in “BIOTECNOLOGIE”, della classe delle Lauree in Biotecnologie (1), sede formativa di Novara - tra le Facoltà di Farmacia, Medicina e Chirurgia, Scienze Matematiche Fisiche e Naturali – attivato secondo e terzo anno –;

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5. Corso di Laurea in “INFORMATICA GIURIDICA” della classe delle Lauree in Scienze dei servizi giuridici (2) - sede formativa di Alessandria - tra le Facoltà di Giurisprudenza e Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali - attivato secondo e terzo anno –;

6. Corso di laurea Magistrale in “BIOTECNOLOGIE MEDICHE E FARMACEUTICHE” della classe delle Lauree specialistiche in Biotecnologie mediche, farmaceutiche e veterinarie, (9/S), sede formativa di Novara - tra le Facoltà di Farmacia e Medicina e Chirurgia - Indirizzo “Farmaceutico”, Indirizzo “Medico”, curricula “Ricerca Biotecnologica medica ed Ingegneria Tissutale”, “Diagnostico Terapeutico”- attivato secondo anno.

i) I cicli formativi ex D.M. 509/’99 riguardanti i seguenti corsi sono ad esaurimento e non prevedono più né immatricolazioni né erogazione della didattica, salvi restando i diritti degli studenti part-time:

Facoltà di Economia:

1. Corso di Laurea Specialistica in “SCIENZE ECONOMICO AZIENDALI”, della classe delle Lauree specialistiche in scienze economico-aziendali (84/S) – curricula: “Accounting, business e control”, “Professione dottore commercialista”, “Promozione e gestione del turismo”.

2. Corso di Laurea Specialistica in “FINANZA AZIENDALE, INTERMEDIARI E MERCATI FINANZIARI”, della classe delle Lauree specialistiche in Scienze economico-aziendali (84/S);

Facoltà di Lettere e Filosofia:

3. Corso di Laurea in “SCIENZE DELLA COMUNICAZIONE”, della classe delle Lauree in

scienze della comunicazione (14); 4. Corso di Laurea Specialistica in “EDITORIA E COMUNICAZIONE MUTIMEDIALE”,

classe delle lauree specialistiche in Editoria comunicazione e giornalismo, (13/S); 5. Corso di Laurea Specialistica in “LINGUA E CULTURA ITALIANA”, classe delle lauree

specialistiche in Lingua e cultura italiana, (40/S); 6. Corso di Laurea Specialistica in “LINGUE, LETTERATURE E CIVILTÀ DELL’EUROPA

E DELLE AMERICHE”, classe delle lauree specialistiche in Lingue e Letterature moderne euroamericane, (42/S);

7. Corso di Laurea Specialistica in “FILOSOFIA”, classe delle lauree specialistiche in Filosofia teoretica, morale, politica ed estetica, (18/S).

Facoltà di Scienze Matematiche Fisiche e Naturali:

8. Corso di Laurea Specialistica in “FISICA” della classe delle Lauree specialistiche in fisica

(20/S); 9. Corso di Laurea Specialistica in “CHIMICA APPLICATA”, della classe delle Lauree

specialistiche in scienze chimiche, (62/S).

Facoltà di Scienze Politiche:

10. Corso di Laurea Specialistica in “ECONOMIA E POLITICHE PUBBLICHE”, classe delle lauree specialistiche in scienze dell’economia (64/S) ;

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11. Corso di Laurea Specialistica in “METODI PER L’ANALISI E LA VALUTAZIONE DEI FENOMENI SOCIALI COMPLESSI”, classe delle lauree specialistiche in sociologia (89/S);

12. Corso di Laurea Specialistica in “STUDI EUROPEI”, classe delle lauree specialistiche in studi europei (99/S) .

2) Le attivazioni dei Corsi di studio che devono ancora acquisire l’approvazione ministeriale avverranno a condizione che l’iter si sia compiuto con l’emanazione del decreto ministeriale di approvazione, e del Decreto Rettorale di integrazione del Regolamento didattico di Ateneo. 3) Tutte le attivazioni dei Corsi di studio avverranno a condizione che il Nucleo di Valutazione esprima parere favorevole. 4) Si indica come data convenzionale di inizio dell’attività accademica il 28 settembre 2009. Tale data verrà inserita nella Banca Dati MIUR Offerta Formativa 2009/2010. 5) La struttura dei corsi offerti è conforme a quanto inserito nella Banca Dati MIUR Offerta Formativa 2009/2010 alla chiusura delle procedure informatiche. 6) Si autorizza il Rettore ad apporre eventuali modifiche meramente formali che dovessero rendersi necessarie. 7) La presente Delibera è valevole come Manifesto degli Studi per l’anno accademico 2009/2010.

******************

11.2 Attivazione, presso la Facolta’ di Economia, della I edizione del Corso di Perfezionamento in “Economia delle Terre Alte” per l’a.a. 2009/2010 e approvazione della relativa convenzione con l’Associazione ARS.UNI.VCO 3/2009/11.2 Progetti per la Didattica

AL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE

Si chiede di sottoporre all’attenzione del Senato Accademico la proposta di attivazione, per l’anno accademico 2009/2010, della I edizione del Corso di Perfezionamento in “Economia delle Terre Alte”, presso la Facoltà di Economia. Il corso si avvarrà della collaborazione dell’Associazione ARS.UNI.VCO, la quale, oltre a rendere disponibili le proprie strutture per lo svolgimento dell’attività didattica, contribuirà a finanziarla. L’altra fonte di finanziamento per il corso è costituita dalle quote d’iscrizione degli studenti. Il corso si propone di trasferire nella didattica a livello universitario le più avanzate esperienze di ricerca, così da fornire agli operatori delle comunità montane un aggiornamento e un approfondimento nei settori più importanti della propria attività. Il progetto formativo contempla i seguenti temi: sistema economico montano, general management per i sistemi montani, strumenti, turismo nelle aree montane, energie sostenibili. Ad ogni tema corrisponde un modulo, fruibile anche singolarmente come corso d’aggiornamento. Quanto agli sbocchi professionali, si auspica di fornire ai discenti già inseriti nel mondo del lavoro una significativa crescita professionale, con ovvie ricadute positive sulle rispettive attività

158

lavorative. I giovani ancora in cerca di occupazione avranno l’opportunità di offrire ad enti pubblici e privati un curriculum più adeguato nell’ambito dei temi oggetto del corso. Dopo l’approvazione dell’ordinamento didattico da parte del Senato Accademico, si tratta di approvare il piano amministrativo-finanziario e la convenzione regolatrice dei rapporti tra i soggetti attuatori del progetto formativo.

OMISSIS

IL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE

VISTO l’art. 1, comma 15, della L. 14 gennaio 1999 n. 4; VISTI gli artt. 3, comma 9, e 7, comma 4, del D.M. 22 ottobre 2004, n. 270,

Regolamento recante norme concernenti l’autonomia didattica degli Atenei; VISTO il Regolamento Didattico di Ateneo; VISTO l’art. 33 dello Statuto dell’Università; VISTA la delibera del Senato Accademico n. 11/2002/2 del 26/11/2002 che sancisce

il principio in forza del quale tutte le attività didattiche post-lauream devono essere organizzate con la copertura totale delle spese;

VISTO il Regolamento di Ateneo per la realizzazione dei Corsi di Master di I e II livello emanato con Decreto Rettorale n. 198 del 06/04/2006;

CONSIDERATO l’interesse manifestato dalla Regione Piemonte per lo svolgimento del corso di perfezionamento in “Economia delle Terre Alte”;

CONSIDERATO l’interesse da parte delle Comunità Montane per la realizzazione del corso in oggetto, in particolare per la formazione di propri operatori;

VISTA la nota da parte del Preside della Facoltà di Economia, assunta a ns. Prot. n. 9160 del 27/04/2009, concernente la proposta di istituzione e attivazione del corso in oggetto;

VISTA la delibera n. 4/2009/A.8.2 del Consiglio della Facoltà di Economia del 30/04/2009, Prot. n. 712 del 30/04/09, che recepisce e integra la summenzionata nota;

VISTA la delibera n. 4/2009/A.8.1 del Consiglio della Facoltà di Economia del 30/04/2009, Prot. n. 712 del 30/04/09, concernente la convenzione in oggetto;

VISTA la delibera n. 4/2009/B.9.2 del Consiglio della Facoltà di Economia del 30/04/2009, Prot. n. 711 del 30/04/09, concernente la disponibilità del personale tecnico-amministrativo per il corso in oggetto;

VISTA la delibera del Senato Accademico n. 4/2009/9.6 del 04/05/2009, che istituisce il corso in oggetto;

CONSIDERATA la positiva collaborazione attualmente in essere tra l’Ateneo e l’Associazione ARS.UNI.VCO;

ACCERTATO che la realizzazione del corso non comporta alcun onere a carico del bilancio di Ateneo;

con voto espresso nella forma di legge, all’unanimità

DELIBERA

1. E’ attivata, per l’a.a. 2009/2010, la I edizione del Corso di Perfezionamento, mediante approvazione del seguente ordinamento didattico:

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CORSO DI PERFEZIONAMENTO

in “ECONOMIA DELLE TERRE ALTE”

a. a. 2009/2010 I edizione

Periodo e sede di svolgimento del corso

Il corso organizzato dalla Facoltà di Economia dell’Università degli Studi del Piemonte Orientale “A .Avogadro” avrà sede in Domodossola nel periodo Ottobre 2009 – Luglio 2010; le strutture didattiche e le strumentazioni sono messe a disposizione direttamente o per il tramite ed a carico della Associazione ARS.UNI.VCO nonché da strutture eventualmente messe a disposizione da parte di altri Enti interessati e/o convenzionati. Numero minimo di studenti Per il corso di perfezionamento, il numero minimo di partecipanti è pari a 10 studenti. Ammontare della quota di iscrizione

Il contributo per la partecipazione al Corso di Perfezionamento ammonta ad euro 1.800,00. Il contributo per la partecipazione al singolo corso di aggiornamento ammonta a euro 200,00

da versare al momento dell’iscrizione. Il Direttore si riserva la possibilità di far partecipare personale dipendente di enti e aziende

senza costo alcuno, fermo restando il criterio dell’autofinanziamento. Strutture didattiche e strumentazioni a disposizioni

Le strutture didattiche e le strumentazioni utilizzate sono messe a disposizione direttamente

o per il tramite ed a carico della Associazione ARS.UNI.VCO nonché da strutture eventualmente messe a disposizione da parte di altri Enti interessati e/o convenzionati. Finanziamenti e collaborazioni esterne

L’Associazione ARS.UNI.VCO dichiara la propria disponibilità a coprire i costi del corso

sino ad un massimo di euro 49.274,06 al fine di garantire l’alta qualità dei corsi. Consiglio di Corso di Studio

Il Consiglio del Corso di Perfezionamento risulta composto dal Direttore del Corso e da

quattro membri designati dal Consiglio di Facoltà di Economia. S’individua il Direttore del Corso nella persona del Prof.ssa Roberta Rabellotti.

Afferenza amministrativo-contabile

Si richiede l’afferenza amministrativo-contabile del Corso di Perfezionamento e dei corsi di

aggiornamento al Centro di Gestione Autonoma della Facoltà di Economia.

160

Preventivo finanziario del corso di studio Il conto economico risulta dal seguente prospetto: Spese Uscite Entrate Docenza (336 ore 150 € all’ora)

50.400

Percentuale di Ateneo 10%

6.727

Compenso direttore 6.909 Collaborazioni amministrative e di supporto alla didattica

1.988,06*

Quota a favore del Centro di Gestione Autonoma (Facoltà di Economia)

1.250

Quote d’iscrizione (minimo 10 studenti)

18.000

Finanziamento ARS.UNI.VCO

49.274,06

Totale € 67.274,06 67.274,06 * Come da delibera n. 4/2009/B.9.2 del Consiglio della Facoltà di Economia del 30 aprile 2009, Prot. n. 711 del 30/04/2009: Mariangela Licata (20 ore); Nicolino Margolicci (10 ore); Alessandro Miglietta (26 ore); Elena Molla (25 ore); Laura Secchi (26 ore); Totale generale: 107 ore.

2. di approvare, nel testo di seguito riportato, la Convenzione relativa allo svolgimento del corso di perfezionamento in “Economia delle Terre Alte”, per l’anno accademico 2009/2010:

CONVENZIONE TRA L’UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DEL PIEMONTE ORIENTALE “AMEDEO AVOGADRO” E L’ASSOCIAZIONE PER LO SVILUPPO DELLA CULTURA DEGLI STUDI UNIVERSITARI E DELLA RICERCA NEL VERBANO CUSIO OSSOLA, PER LO SVOLGIMENTO DEL CORSO DI PERFEZIONAMENTO IN “ECONOMIA DELLE TERRE ALTE”, PER L’ANNO ACCADEMICO 2009/2010 TRA l’Università degli Studi del Piemonte Orientale “Amedeo Avogadro”, C.F. 94021400026, con sede in Vercelli Via Duomo n. 6 - in prosieguo denominata “Università” - nella persona del Rettore pro-tempore, Prof. Paolo GARBARINO, nato a Canelli (AT) il 27/02/1954 domiciliato ai fini della presente Convenzione a Vercelli, Via Duomo n. 6; E

161

l’Associazione per lo Sviluppo della Cultura degli Studi Universitari e della Ricerca nel Verbano Cusio Ossola, di seguito indicata semplicemente ARS.UNI.VCO, con sede legale in Domodossola (VB), Via Rosmini 24, C.F. 92011990030, qui rappresentata dal Presidente Prof. Tiziano PERA, nato a Verbania il 08/08/1948 e domiciliato per la carica in Domodossola – Via Rosmini n. 24, il quale dichiara di agire esclusivamente in nome, per conto e nell'interesse dell'Ente che rappresenta, autorizzato in virtù della delibera del Consiglio di Direttivo del __________. PREMESSO CHE - lo Statuto dell’Università prevede, all’art. 5, che l’Ateneo possa stipulare accordi e convenzioni con altre istituzioni di istruzione e con altri soggetti pubblici e privati; - tra l’Università e l’Associazione sono già intercorsi proficui rapporti di collaborazione, precipuamente attraverso lo svolgimento, a partire dall’a.a. 2002/2003, di tre cicli formativi del Corso di laurea in Promozione e Gestione del Turismo (classe n. 30 delle lauree in Scienze geografiche) della Facoltà di Economia, nella Provincia del Verbano Cusio Ossola; - tra l’Università e l’Associazione sono già intercorsi ulteriori e consolidati rapporti di collaborazione in merito ai Corsi di Laurea in Infermieristica Professionale e Fisioterapia della Facoltà di Medicina e Chirurgia che si svolgono regolarmente e da anni nel Verbano Cusio Ossola; - tra l’Università e l’Associazione è in corso un protocollo d’intesa in cui sono previste molteplici forme di reciproca collaborazione su vari piani per gli anni a venire; - l’Associazione è, nel Verbano Cusio Ossola, l’ente preposto alla promozione ed alla gestione economico amministrativa di corsi di livello universitario; - la città di Domodossola, per la sua posizione geografica, è adatta ad ospitare il Corso di Perfezionamento in Economia delle Terre Alte; - la Regione Piemonte ha approvato il progetto di realizzazione del Corso di Perfezionamento in Economia delle Terre Alte, sostenendolo anche attraverso idonei contributi economici ad ARS.UNI.VCO - il Comune di Domodossola, ha approvato il progetto di realizzazione del Corso di Perfezionamento in Economia delle Terre Alte, sostenendolo anche attraverso idonei contributi economici ad ARS.UNI.VCO - l’UNCEM Nazionale e Piemonte, hanno sostenuto il progetto di realizzazione del Corso di Perfezionamento in Economia delle Terre Alte, dando la propria disponibilità a diffondere la partecipazione del corso presso i propri aderenti in collaborazione con ARS.UNI.VCO - l’Università e l’Associazione ARS.UNI.VCO sono intenzionate a sviluppare la reciproca collaborazione, nella prospettiva di cui al precedente punto, affinché le iniziative didattiche attivate nella Città di Domodossola e quelle scientifiche conseguenti possano contribuire alla realizzazione di un’Alta scuola di Specializzazione; - il ____ dell’Università ha approvato l’istituzione e l’attivazione per l’a.a. 2009/2010 del corso di Corso di Perfezionamento in Economia delle Terre Alte secondo il regolamento di cui al Decreto Rettorale n. ……… prot. n. …….. del …………; - le premesse fanno parte integrante della presente convenzione;

SI CONVIENE E SI STIPULA QUANTO SEGUE - Art. 1 - L'Università s'impegna ad organizzare e svolgere a Domodossola nell’a.a. 2009/10 il Corso di Perfezionamento in Economia delle Terre Alte, suddiviso in 5 moduli, ognuno dei quali fruibile anche singolarmente come corso d’aggiornamento. Tale corso, alla sua conclusione, permetterà l’acquisizione di 60 CFU. Alcuni di essi (previa valutazione di ogni singolo caso) potranno essere riconosciuti per un ulteriore iscrizione a un corso di studio della Facoltà stessa.

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- Art. 2 - L’Associazione ARS.UNI.VCO provvederà a mettere a disposizione in loco un servizio di segreteria di supporto alla Segreteria Studenti e a quella di Presidenza della Facoltà di Economia. ARS.UNI.VCO, tramite idonea convenzione, si farà carico di reperire e mettere a disposizione i locali e le eventuali attrezzature. - Art. 3 - In considerazione del fatto che il corso di perfezionamento è inserito nell’offerta formativa di ateneo, l’Università provvederà all’assicurazione degli studenti iscritti al corso di studio attivato presso la sede di Domodossola contro gli infortuni e per la responsabilità civile. L’Associazione ARS.UNI.VCO si attiverà per stipulare apposite convenzioni che consentano agli studenti di usufruire del servizio notte e colazione, presso il luogo di realizzazione del corso. - Art. 4 - La presente Convenzione ha la validità di un anno. L’attivazione del corso, oltre che alla sua approvazione da parte degli organi accademici, è subordinata all’iscrizione di un numero minimo di dieci studenti. - Art. 5 - L’Associazione per contribuire alle attività didattiche effettuate su incarico dell’Università degli Studi del Piemonte Orientale, che verranno svolte da docenti anche di altre Università o da esperti esterni, verserà la somma complessiva di Euro 49.274,06 alle seguenti scadenze: • Euro 14.782,218 al momento della stipula della convenzione – primo acconto; • Euro 19.709,624 entro il 31.01.2010 – secondo acconto; • Euro 14.782,218 entro il 31.05.2010 – saldo. La somma dovrà essere versata sul conto del Centro di Gestione Autonoma della Facoltà di Economia, presso Intesa San Paolo, IBAN IT05 A030 6910 1001 0000 0300 016. Nella predetta somma complessiva sono inoltre compresi il compenso per il Direttore del Corso, e le spese generali di Facoltà e di Ateneo. L’Università, per tramite della Facoltà di Economia, potrà valutare l’affidamento di eventuali attività integrative alla didattica ad esperti proposti dall’Associazione in possesso dei requisiti previsti per lo svolgimento di ciascuna attività integrativa. L’Università si impegna ad effettuare la didattica. Il costo del materiale occorrente per il funzionamento della didattica è carico dell’Associazione. - Art. 6 - L'Università indica, quali responsabili dei rapporti con l’Associazione di cui alla presente Convenzione, il __________, o un suo delegato, e il Direttore del Corso di cui al successivo articolo. L’Associazione indica, quale responsabile dei rapporti con l’Università, il Presidente o persona da lui designata. - Art. 7 - Per la realizzazione degli obiettivi di cui al presente atto, viene costituito un Comitato Tecnico Misto composto da una parte da _______________, o suo delegato, dal Direttore del Corso e da__________; dall’altra da tre rappresentanti dell’Associazione ARS.UNI.VCO. Tale Comitato dovrà essere costituito entro un mese dalla data della firma della presente convenzione. Esso verrà convocato, per la prima seduta, da_______________ e provvederà, in tale occasione, all'elezione del proprio Presidente, tra i suoi componenti.

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Il Comitato avrà inoltre il compito di validare le bozze relative al materiale pubblicitario del corso in oggetto. Il Direttore potrà svolgere anche attività di promozione e coordinamento di altre iniziative, in relazione alle esigenze di sviluppo della sede stessa ed in sintonia con gli orientamenti del Comitato Tecnico di cui al presente articolo, secondo gli obiettivi della Facoltà e dell'Università. - Art. 8 - Compiti del Comitato Tecnico Misto sono in particolare: a) promuovere l’iniziativa nella sede designata; b) esprimere il parere sulla relazione finale, predisposta dal Coordinatore, sulle attività compiute per lo svolgimento del Corso; - Art. 9 - Il coordinatore, la cui retribuzione non graverà sul bilancio del corso, sarà designato dall’Associazione, sentita l’Università. Compiti del Coordinatore sono: a) la collaborazione nella promozione del Corso, avvalendosi del materiale validato dal Comitato Tecnico Misto; b) l’assistenza agli studenti e ai docenti per gli aspetti organizzativi e logistici; c) la collaborazione nei rapporti con le strutture della Facoltà (segreteria di Presidenza, laboratorio informatico, biblioteca, segreteria studenti, segreteria amministrativa del C.G.A.); d) la collaborazione nel coordinamento didattico; e) l’elaborazione e gestione del calendario delle lezioni, in accordo con il Consiglio di Corso; f) l’assistenza nell’organizzazione degli stage; g) l’assistenza nel monitoraggio dell’iniziativa; h) la cura della riproduzione del materiale didattico; i) la tenuta dei registri delle lezioni, da inoltrare alla Facoltà e controllo delle presenze degli studenti; j) la cura della tenuta dei registri d’esame. - Art. 10 - La gestione dei fondi per la realizzazione delle attività universitarie è affidata all’Amministrazione Universitaria per quanto riguarda le spese di cui all'art. 5. Al Centro di Gestione Autonoma della Facoltà di Economia è riservata la gestione dei fondi messi a disposizione per le attività didattiche, sulla base del budget approvato nel decreto istitutivo del corso di perfezionamento . - Art. 11 - Le parti accettano di definire amichevolmente qualsiasi controversia che potrebbe nascere dal presente atto e, nel caso in cui non sia possibile raggiungere in questo modo l’accordo, di risolvere ogni eventuale vertenza rivolgendosi al Foro Erariale. - Art. 12 - Tutte le spese inerenti la presente Convenzione, comprese quelle di registrazione, sono a carico dell’Associazione ARS.UNI.VCO. Ai fini fiscali si precisa che il presente atto verrà registrato solo in caso d’uso ai sensi del D.P.R. 26/04/1986 numero 131. Letto, confermato e sottoscritto. Vercelli, lì UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DEL PIEMONTE ORIENTALE “AMEDEO AVOGADRO”

164

IL RETTORE Prof. Paolo GARBARINO ASSOCIAZIONE PER LO SVILUPPO DELLA CULTURA DEGLI STUDI UNIVERSITARI E DELLA RICERCA NEL VERBANO CUSIO OSSOLA IL PRESIDENTE Prof. Tiziano PERA

****************** 11.3 Convenzione tra Università degli Studi del Piemonte Orientale e Vrije Universiteit Brussel (Liberà Università di Bruxelles) per la realizzazione del corso di master universitario di II livello in “Medicina dei Disastri” (European Master in Disaster Medicine) 3/2009/11.3 Progetti per la Didattica

AL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE

Si chiede di sottoporre all’attenzione del Consiglio di Amministrazione, per la sottoscrizione, la convenzione tra l’Università degli Studi del Piemonte Orientale “A. Avogadro” e la Vrije Universiteit Brussel (Libera Università di Bruxelles), per la realizzazione del corso di master universitario di II livello in “Medicina dei Disastri”.

Il corso, sempre in collaborazione con la Vrije Universiteit Brussel, è stato istituito e attivato per sette edizioni consecutive, riscontrando un crescente interesse a livello internazionale. La sottoscrizione di una nuova convenzione che regola nel dettaglio le competenze tra i soggetti realizzatori del progetto formativo, ne consentirà ulteriori sviluppi.

Si chiede altresì la sottoscrizione delle convenzioni con i soggetti co-organizzatori del progetto formativo, ovvero: “Université de Genève, Facultè de Médicine et Hopitaux Universitaires de Genève”, “The Centre for Teaching & Research in Disaster Medicine and Traumatology” (KMC) e “The University of California, Irvine”.

OMISSIS

IL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE

VISTO l’art. 1, comma 15, della L. 14 gennaio 1999 n. 4; VISTI gli artt. 3, comma 9, e 7, comma 4, del D.M. 22 ottobre 2004, n. 270, di

modifica al Regolamento recante norme concernenti l’autonomia didattica degli Atenei adottato con D.M. n. 509 del 1999;

VISTO il Regolamento Didattico di Ateneo; VISTO l’art. 33 dello Statuto dell’Università; VISTA la delibera del Senato Accademico n. 11/2002/2 del 26/11/2002 che sancisce

il principio in forza del quale tutte le attività didattiche post-lauream devono essere organizzate con la copertura totale delle spese;

VISTO il Regolamento di Ateneo per la realizzazione dei Corsi di Master di I e II livello;

VISTO il Decreto Rettorale n. 374/2008 del 02/10/2008, con cui si è istituita e attivata presso la Facoltà di Medicina, Chirurgia e Scienze della Salute, la VII edizione del Corso di Master di II livello in “Medicina dei Disastri”, realizzato in collaborazione con Vrije Universiteit Brussel;

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VISTA la delibera del Senato Accademico n. 1/2009/3.4 del 27/01/2009, che ratifica il Decreto Rettorale d’Urgenza n. 84/2008 del 17/12/2008, relativo alla costituzione della “European Master of Disaster Medicine Academy – EMDM Academy”;

VISTA la delibera n. 7.1 del Consiglio della Facoltà di Medicina, Chirurgia e Scienze della Salute del 21/04/09, assunta ns. Prot. n. 9081 del 27/04/09, con la richiesta di sottoscrizione della convenzione in oggetto;

SENTITI il Direttore del Corso e il Preside della Facoltà di Medicina, Chirurgia e Scienze della Salute;

VISTA la delibera del Senato Accademico n. 4/2009/9.7 del 04/05/2009 con cui viene approvata la convenzione in oggetto;

CONSIDERATA la pluriennale e positiva collaborazione tra l’Ateneo e Vrije Universiteit Brussel, per la realizzazione del Corso di Master di II livello in “Medicina dei Disastri”;

CONSIDERATO il crescente interesse riscontrato a livello internazionale dal summenzionato corso, a cui le convenzioni in oggetto si riferiscono;

CONSIDERATA la volontà di favorire ulteriori sviluppi del progetto formativo, e quindi alla medicina dei disastri intesa come disciplina accademica;

VERIFICATO che la sottoscrizione delle convenzioni non comporta alcun onere a carico del bilancio di Ateneo;

con voto espresso nella forma di legge, all’unanimità

DELIBERA

1. Di approvare la convenzione tra Università degli Studi del Piemonte Orientale “A. Avogadro” e Vrije Universiteit Brussel per la realizzazione del Corso di Master Universitario di II livello in “Medicina dei Disastri” presso la Facoltà di Medicina, Chirurgia e Scienze della Salute, secondo il testo di seguito riportato:

CONVENTION FOR THE ORGANISATION OF A

“MASTER AFTER MASTER IN DISASTER MEDICINE” BY THE “UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DEL PIEMONTE ORIENTALE” AND THE

“VRIJE UNIVERSITEIT BRUSSEL” The Università degli Studi del Piemonte Orientale “A. Avogadro”, CF 94021400026, based in Vercelli, Italy, Via Duomo 6, represented by the Rector Prof Paolo Garbarino, indicated in the document as “UPO”

AND The Vrije Universiteit Brussel (Belgium), BE 449012406, based in Brussels, Belgium, represented by the Rector, Prof Paul De Knop, indicated in the document as “VUB”

GRANTED THAT - Based on the Italian Legislation, in particular on the DM 270/2004 that allows Italian

Universities to award academic degrees in association with other Universities, either national or international, and to establish postgraduate courses permitting the awarding of master degrees;

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- According to the rules on education of the UPO and based on the “Delibera del Senato Accademico del 15.9.2008”, the UPO has established a postgraduate course (master after master) denominated the European Master in Disaster Medicine (EMDM), for the seventh edition, academic year 2008/2009. Since the academic year 2002/2003 the course has been established for seven consecutive editions;

- Based on the Decree of the Flemish Government of 4 April 2003 concerning the reorganisation of the higher education, in particular Art. 94 § 3, that allows Flemish universities with one or more international universities to award a joint diploma and the degree of Master to a student, who successfully completed an educational program organized by the universities concerned. The joint educational program shall be organized in the framework of a joint venture agreement between the universities concerned;

- Based on the Decision of the Flemish Government of 16 January 2009 (VR 2009 1601 DOC.0035) to recognize the “Master in Disaster Medicine” as a new educational program of the Vrije Universiteit Brussel;

- In 2002 UPO and VUB have signed a formal agreement for the organisation of a European Certificate in Disaster Medicine together with the University of San Marino and the European Centre for Disaster Medicine (CEMEC) based in the Republic of San Marino;

- UPO and VUB decided to raise the Certificate to a master diploma in disaster medicine through an association which started from the academic year 2002/2003;

- The UPO and VUB founded in 2008, in association with the Université de Genève (Faculty of Medicine), the Hôpitaux Universitaires de Genève and the Swiss Academy of Military and Disaster Medicine, a non-profit Association named the EMDM Academy. One of the aims of the EMDM Academy is to grant the EMDM a suitable institutional foundation and to secure the organizational management of the EMDM;

- The course is of interest to all those involved in the medical preparedness and response in disaster situations and humanitarian emergencies at local, national and international level.

- UPO and VUB are interested in a formal convention regulating their activity in this common field of interest;

- UPO and VUB are interested in regulating the formal involvement of other Universities/Institutions in the framework of the EMDM activities.

IT IS STIPULATED THAT

Art. 1 – Premise The previous premise is fully and formally considered as part of this convention.

Art. 2 – Definitions Founding Universities: Università degli Studi del Piemonte Orientale “A. Avogadro” and Vrije Universiteit Brussel. Master Diploma Delivering University: any university that is allowed to formally deliver the master diploma in conjunction with the founding universities. Currently, only the founding universities are master diploma delivering universities. A convention will be signed between the Rector of the master diploma delivering university and the Rectors of the founding universities, stipulating the bilateral engagements. Co-Organizing Universities/Institutions: any university or institution that has made or shall make an agreement with the Master Diploma delivering Universities to participate in the organization and

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the strategy of the EMDM. A convention will be signed between the Rector/President of the co-organising university/institution and the Rectors of the Master Diploma delivering Universities, stipulating the bilateral engagements. Associate University/Institution: any university/institution that supports the further development of the EMDM program on an operational level. A memorandum of understanding will be drafted between the delegating authority of the university/institution and the Executive Committee of the EMDM, to be approved by the University authorities of the Master Diploma delivering Universities. Supporting Bodies: any institution, organization, society or company that is offering any kind of support to the EMDM. Faculty: all individuals, appointed by the Executive Committee of the EMDM, who contribute to the educational program of the EMDM. They can hold a formal position at the UPO and VUB as honorary Visiting Professor or Lecturer according to the time of their active involvement. The Executive Committee of the EMDM will propose their appointment. Module Coordinator: individual appointed by the Executive Committee of the EMDM in charge of the coordination and the content of an educational program unit or module of the EMDM. In any single module, one of the Master Diploma delivering Universities should be represented. EMDM Academy: a non-profit Association which aims at supporting the development of disaster medicine as an academic discipline, with specific interest to humanitarian medicine, and at improving the quality of health preparedness and response in disaster situations, basing skills and knowledge of health providers on scientific evidence, acquired from research and field experience. Administrative co-ordination of the EMDM: all issues included in the educational and examination rules to be performed by the Master Diploma delivering Universities or Executive Committee of the EMDM, such as application and enrolment procedures, educational program, quality assurance, examination, awarding of degree and issuing the diploma, appointment of the faculty. Managerial co-ordination of the EMDM: all issues not included in the administrative coordination and to be performed by the EMDM Academy, such as among other things but not limited to running the course, organisation of the residential session, advertisement of the EMDM, raising external funds. An ad hoc convention will define the criteria for the collaboration between the Master Diploma delivering Universities and the EMDM Academy. Enrolment and registration Enrolment and registration are two different procedures: enrolment is the normal procedure for students to attend courses and registration is an administrative procedure for students already enrolled in another university for co-organized courses, so that they have access to some services provided, in this case, by the other Master Diploma Delivering Universities.

Art. 3 – Aims The aims of this agreement are:

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a) The institution of a formal collaboration between UPO and VUB for the organisation of a joint Master after Master in Disaster Medicine providing education and training of physicians and university graduates with interest in disaster medicine, for prevention, preparedness and organization of health response in case of a disaster. The minimum admission requirements are a degree in medicine equivalent to at least 360 ECTS, or a different health degree equivalent to at least 240 ECTS. b) The establishment of the organizational and administrative modalities to support the EMDM. c) The implementation of e-learning and electronic simulation exercises in the field of disaster medicine, using the resources available in the Universities. d) The fostering of the development of new paradigms for education and research in disaster and humanitarian medicine. Art. 4 – Organisation of the EMDM 4.1 Denomination and Site of the EMDM The course is named “EUROPEAN MASTER IN DISASTER MEDICINE” (EMDM) and is considered a Master after Master in Disaster Medicine. The implementation of the EMDM is delegated to the Centro di Ricerca Interdipartimentale in Medicina d’Emergenza e dei Disastri e di Informatica applicata alla pratica Medica (CRIMEDIM) for the UPO and the Onderzoeksgroep Urgentie- en Rampengeneeskunde for the VUB. The sites of the course are the same of the above mentioned groups. Parts of the course can be organized in a different site on decision of the Executive Committee. 4.2. Direction and Responsibilities a) The Executive Committee (Art. 4.2.1), the Education Committee (Art. 4.2.2) and the EMDM Course Director (Art. 4.2.3) are the formal bodies of the EMDM. b) The Faculty will be nominated by the Executive Committee in consultation with the Education Committee and formally approved by the Master Diploma Delivering Universities. They can be members of the founding universities, of other universities or institutions, or they are qualified professionals in disaster medicine and/or disaster management. c) The Master Diploma Delivering Universities have final responsibility for the scientific content and the format of the EMDM, the quality of the educational methodology, and the evaluation procedures. The educational programme shall be administered by the above bodies on the basis of mandates defined in the present convention. 4.2.1. Executive Committee The Executive Committee is composed of members nominated by the Master Diploma Delivering Universities and the co-organizing universities/institutions. Each founding university may propose a maximum of two voting members coming from the University Groups responsible for education and research in disaster medicine. Master Diploma Delivering Universities and co-organizing universities/ institutions may each propose one voting member. The Executive Director of the EMDM Academy can attend with a consultative vote the meetings of the Executive Committee at the invitation of its Chairman. The Executive Committee is responsible for:

- the development of the scientific content and the format of the EMDM, the determination of the educational methodology, the supervision and the evaluation procedures of the students.

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The Executive Committee will yearly submit for approval the format and content of the educational program, the quality assurance methodology and the examination and certification procedures to the competent organs of the respective Universities;

- the election of the Chairman and the EMDM Course Director among the representatives of the Master Diploma Delivering Universities in the Executive Committee. The Chairman must be of another Master Diploma Delivering University as the EMDM Course Director;

- the nomination of the coordinators and the faculty of the different modules; - the selection of the students among the applicants to the EMDM. The criteria used during

the selection process are: academic ability and background, experience, motivation, and language competence;

- proposing the names of those candidates qualified to graduate in its capacity as Examination Committee;

- the provisional and final budget to be presented to the Administrative Authorities of the Master Diploma Delivering Universities;

- the regular control of the budget, in order to avoid a negative balance, since the EMDM must be self-supporting;

- deciding on the location and details of the residential session and other course activities; - deciding on the registration fee of the EMDM after submission for approval to the Master

Diploma Delivering Universities; - fixing the starting date of the EMDM study program.

The Chairman of the Executive Committee is in charge of:

- chairing the Executive Committee; - acting as principal spokesman of the EMDM; - drawing up together with the EMDM Course Director all documents which require an

official signature; - giving notice of all meetings of the Executive and Education Committee.

At the call of the Chairman, the Executive Committee shall hold regular meetings as required, with a minimum of 4 meetings per year.

4.2.2. Education Committee The Education Committee is composed of the EMDM Course Director and the co-ordinators of the different modules of the EMDM. The Education Committee is in charge of providing a proposal of

- the scientific content of the different modules; - the selection of the Faculty; - the educational activities for the residential session.

The EMDM Course Director coordinates the activities of the Education Committee. The Education Committee will have a yearly meeting with the Executive Committee to assess the scientific content of the EMDM and the quality of the educational methodology.

4.2.3. EMDM Course Director The EMDM Course Director is elected by the Executive Committee among the representatives of the Master Diploma Delivering Universities in the Executive Committee and is nominated by the

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Rector of the University he/she belongs to. He/she shall serve for a period of two years but may be re-appointed for further terms. The EMDM Course Director is in charge of

- executing the decisions made by the Executive Committee; - coordinating the Education Committee; - running of the EMDM Course; - maintaining the records of the EMDM and drafting the minutes of all meetings held by the

Executive and Education Committees; - drawing up together with the Chairman of the Executive Committee, all documents of the

EMDM which require an official signature; - managing the funds of the EMDM within the budget approved by the Executive Committee; - reporting the financial assets of the EMDM at the Executive Committee meetings; - performing such other duties as delegated by the Executive Committee.

4.2.4 Administrative Secretariat of the EMDM The Administrative co-ordination will be carried on by the UPO, which will provide the VUB proper and on-time information. The managerial co-ordination will be carried out by the Executive Director of the EMDM Academy, based in Geneva. The EMDM Academy is in charge of providing management support for the EMDM Executive Committee, the EMDM Education Committee and the EMDM Course Director. 4.3 General Educational Goals and Format The Master is intended to provide participants with a clear picture of current concepts and developments in the medical management of disasters and will based on:

- self-directed study under faculty guidance based on didactic activities integrated in an e-learning curriculum, provided on the Internet (www.dismedmaster.com);

- a residential session during which the students meet the faculty and peers to interact in debates, practical exercises and simulation exercises, meant for solving problems in disaster situations and assessing the student’s ability to apply an integrated knowledge base;

- the writing of a dissertation or a research paper on a topic approved by the Executive Committee and under the supervision of two tutors. One tutor is proposed by the student and belongs to the student’s former or present academic or institutional environment; the second tutor is a faculty member of the EMDM.

At the end of the course we expect the participants to be able:

- to understand the basic characteristics of disaster medicine; - to assess the epidemiological impacts of disasters; - to assess the health risks in disaster situations and propose measures for primary

prevention; - to participate in the medical preparedness and planning for disasters; - to direct the medical response in disaster situations; - to master the medical managerial and care aspects of specific disasters; - to organize and manage the psychosocial support of victims and rescuers in disaster

situations; - to organize and manage evaluation and debriefing sessions; - to organize education and training in disaster medicine and medical disaster

management;

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- to master the medical managerial aspects in complex humanitarian emergencies; - to understand the legal, ethical and moral aspects of disaster medicine; - to supervise, develop and conduct innovative research on the medical aspects of disasters

in multidisciplinary and applied settings. The EMDM content for the next edition is described in appendix 1, which is fully and formally considered as part of this convention. The Master Diploma Delivering Universities, by mutual agreement, can modify the EMDM content, without modifying the present convention. 4.4. Number of Participants and Duration of the EMDM The number of participants and the duration of the EMDM are described in appendix 2, which is fully and formally considered as part of this convention. The Master Diploma Delivering Universities, by mutual agreement, can modify the maximum number, without modifying the present convention. 4.5. Application and Enrolment of Candidates The application and enrolment is carried out through the following procedure in the framework of the administrative and managerial collaboration between the UPO and the EMDM Academy. Pre-application information will be provided by the EMDM Academy. The applications of candidates must be submitted to the UPO Students’ Office, where the requirements for admission will be evaluated and transmitted to the Executive Committee for final selection. The final result of the selection will be sent to UPO for the official publication of the rank both at the University and on the website of UPO. The UPO will send the list of enrolled students to the VUB for registration and to the EMDM Academy. The UPO will collect the students’ enrolment fee on behalf of the Master Diploma Delivering Universities. The UPO will issue a certificate of joint enrolment, whenever asked for by the students participating in the program. The distribution of the total collected amount will follow the rules established by the Executive Committee and approved by the Master Diploma Delivering Universities; the EMDM Academy will be responsible for the money allocated for the EMDM management as established by the Executive Committee and Master Diploma Delivering Universities. The EMDM Academy will send an annual report concerning the managerial coordination of the EMDM, including the financial aspects, to the Executive Committee. The UPO, as responsible for the course administrative co-ordination, assure the liability insurance against any accident for the students hosted for the activities of the present agreement, and the civil responsibility for third party damages. The cost of students’ insurance will be included in the costs of the EMDM. 4.6. Certification The Degree of European Master in Disaster Medicine shall be awarded to the candidate when he/she has fulfilled all the requirements of the degree including

- the participation in the e-learning program;

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- an active contribution to the live-in session; - the successful presentation of a thesis; - the final examination provided on the Internet.

The Diploma will be jointly issued by the Master Diploma Delivering Universities, in compliance with the relevant legal provisions. The Master Diploma Delivery Universities will issue a joint degree, in the form of a unique document with the seals or logos of those Universities, indicating the official name of the national degree/qualification corresponding to the joint degree-course, the signature of Rectors. Co-organizing universities/institutions may also put their logo on the diploma. Art. 5 – Collaboration with other universities or organizations

Upon recommendation by the Executive Committee, the EMDM can make agreements with universities, institutions and organizations in order to further develop and consolidate the EMDM at strategic, operational and supporting levels. Art. 6 – Commitments: Master Diploma Delivering Universities The Master Diploma Delivering Universities will appoint their representatives in the Executive Committee and delegate the charge of the financial administration of the EMDM Management to the EMDM Academy. Art. 7 Finances

The resources of the EMDM are obtained from

- the students’ registration fees and scholarships; - grants or subsidies from public and governmental institutions, and private organizations; - donations.

The cost for participation to the EMDM is composed of the enrolment fee and the costs for the organisation of the residential session. The enrolment fee will be collected by UPO while other costs will be collected by the EMDM Academy. Both amounts will be submitted yearly by the Executive Committee for approval to the appropriate university organs. Overhead costs can only be charged on the enrolment fee. A provisional budget approved by the Executive Committee will be provided to the Master Diploma Delivering Universities before the beginning of each academic year in respect of the established deadlines. The balance, approved by the Executive Committee, and a full report on the course must be provided to the Master Diploma Delivering Universities, within three months after the end of each academic year. The EMDM, as a master after master course, must be self-supporting. Under no circumstances, Master Diploma delivering Universities can be obliged to supply financial contributions. However, in case of a negative balance, the UPO (Centro di Ricerca Interdipartimentale in Medicina d’Emergenza e dei Disastri e di Informatica applicata alla pratica Medica) and the VUB (Onderzoeksgroep Urgentie- en Rampengeneeskunde) will provisionally contribute to cover the deficit, in anticipation of a convention between the EMDM and the EMDM Academy, as stipulated in the managerial co-ordination of the EMDM in Art. 2. Any surplus that might arise has to be fully re-invested in the EMDM.

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Art. 8 – Duration The convention is valid for an indefinite period. It ends automatically in case of non-reaccreditation of the EMDM by the respective Ministries of Education. It can be ended by each of the partners, announcing the withdrawal as a partner, through a letter mailed at least 6 months before the start of the next academic year. In case of ending of this convention, the Master Diploma Delivering Universities will make arrangements to observe current engagements with regard to the students. Art. 9 – Amendments At any time judged appropriate, Master Diploma Delivering Universities can make amendments to the Convention. The Executive Committee can make recommendations for amendments to the Rectors of the Master Diploma Delivery Universities. Art. 10 – Controversies Any controversy related to the agreement interpretation or execution is resolved through a conventional arbitrate, by a collegiums composed of one member designated by each of the parties, and an additional one designated by mutual agreement among the parties. Art. 11 – Registration The present agreement will be registered in case of use in a law appeal. The expenses to the possible registration are to be charged to the party that asks for the registration. What is not expressively included in the present agreement, will fall under national regulations of the University responsible for the administrative co-ordination of the Joint Programme. Appendix 1: Educational program Appendix 2: Number of participants and duration of the EMDM Read, confirmed and undersigned on day/month/year Vercelli/Brussels Il Magnifico Rettore dell’Università degli Studi del Piemonte Orientale “Amedeo Avogadro” Prof. Paolo Garbarino Rector van de Vrije Universiteit Brussel

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Prof. Paul De Knop Appendix 1 Educational Program The duration of the course is one academic year. Each academic year, EMDM content has to be approved by the Academic Senate of the Master Diploma delivering Universities. The current EMDM content consists of 9 modules plus the redaction of the thesis. Each of these modules has a coordinator. All the degree modules are translated into ECTS, the European Credit Transfer System adopted by the Master’s Course, according to the following distribution:

Theoretical activity

Practical training

Modules Hrs ECTS Credits Hrs ECTS

Credits Hrs ECTS Credits

M. 0 Introduction to Distance Learning 75 3 25 1 50 2

M. 1 Introduction to Disaster Medicine 75 3 25 1 50 2

M. 2 Research in Disaster Medicine 90 3 60 2 30 1

M. 3 General Medical Disaster Management 390 13 150 5 240 8

M. 4 Specific medical disaster management 150 5 90 3 60 2

M.5 Disaster Mental Health 90 3 60 2 30 1

M.6 Education and Training in Disaster Medicine

90 3 30 1 60 2

M.7 Complex Humanitarian Emergencies

120 4 90 3 30 1

M.8 Legal, Ethical and Moral Aspects of Disaster Medicine

75 3 25 1 50 2

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Thesis 600 20

MASTER 1755 60 555 19 600 21

Appendix 2 Number of Participants and Duration of the EMDM Due to the format of the educational program, the number of participants will be limited to a maximum of 35. The EMDM is a one-year course and the degree is equivalent to one full time academic year. The EMDM program starts at the date decided by the Executive Committee. If the number of applicants largely exceeds the number of participants, the Executive Committee may explore the possibility to organize two parallel sessions.

2. Di approvare la convenzione tra Università degli Studi del Piemonte Orientale “A. Avogadro”, Vrije Universiteit Brussel e l’Université de Genève, Facultè de Médicine et l’Hopitaux Universitaires de Genève, per la realizzazione del Corso di Master Universitario di II livello in “Medicina dei Disastri” presso la Facoltà di Medicina, Chirurgia e Scienze della Salute, secondo il testo di seguito riportato:

CONVENTION FOR THE ORGANISATION OF A

“MASTER AFTER MASTER IN DISASTER MEDICINE” BY THE “UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DEL PIEMONTE ORIENTALE” –

THE “VRIJE UNIVERSITEIT BRUSSEL” AND THE

L’UNIVERSITE DE GENEVE, FACULTE DE MEDICINE ET L’HOPITAUX UNIVERSITAIRES DE GENEVE

L’Université de Genève, Facultè de Médicine et

L’Hopitaux Universitaires de Genève

and

Università del Piemonte Orientale (UPO) and the Vrije Universiteit Brussel (VUB) Based on the accreditation by the Flemish Government of the European Master in Disaster Medicine (EMDM), a new convention has been signed between the two founding Universities (Università del Piemonte Orientale (UPO) and the Vrije Universiteit Brussel (VUB). The result of this procedure has been the formal accreditation of the EMDM, with diplomas issued jointly by the two universities. The redefinition of this convention requires the rewriting of the conventions with all the current organising institutions/universities. Referring to the new convention going to be signed by the UPO and the VUB on June 6, 2009 in Vercelli, Italy, this convention sets forth the agreement between Università del Piemonte Orientale (UPO) and the Vrije Universiteit Brussel (VUB), representing the EMDM, and the l’Université de Genève, Facultè de Médicine et l’Hopitaux Universitaires de Genève with regards to the their participation as a Co-organising Institution in the EMDM.

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During the term of this convention, which begins 06/06/2009 and extends through 31/12/2010, the “Université de Genève, Facultè de Médicine” et l’”Hopitaux Universitaires de Genève” will participate in the EMDM as an Organising Institutions. As a consequence of this involvement, a representative from the “Université de Genève, Facultè de Médicine” et l’”Hopitaux Universitaires de Genève” will become a voting member inside the EMDM Executive Committee. As an Organising Institution in the EMDM, the “Université de Genève, Facultè de Médicine” et l’”Hopitaux Universitaires de Genève” agrees to participate in the EMDM in the following capacities:

• Input in education and training content development, including distance learning and exercises, based on the structure and format of the EMDM.

• Provision of a number of physician-instructor’s time • Contribution to travel expenses if possible • Provision of a minimum of physician-instructor’s time as a thesis advisor/s to at least 2

student/s, and mentoring to a number of students that is mutually agreeable. • Exploration of the feasibility of sponsorship of students to participate to the EMDM course

or to rotate in their institutions for thesis preparation • To help to establish connections with International Agencies based in Geneva

During the terms of this agreement, the EMDM and the “Université de Genève, Facultè de Médicine” et l’”Hopitaux Universitaires de Genève” also agree to the following collaborative activities:

• Collaboration in developing distance learning, training, and exercises • Mutual access to all education and training materials, including distance learning and e

learning programs Amendments Any changes to this convention must be submitted in writing sixty (60) days before the change goes into effect and must be agreed upon by both parties. Term and Termination This convention shall become effective immediately upon signing. The initial term shall be until 31/12/2010. The agreement may be terminated without cause by either party upon sixty (60) days written notice. Authorized Signatures The signatures confirm that each part has read this convention and accepts the terms described herein.

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Signatures:

The Rector of the University of the Université de Genève, Facultè de Médicine

The Rector of the VUB The Rector of UPO

Date 3. Di approvare la convenzione tra Università degli Studi del Piemonte Orientale “A.

Avogadro”, Vrije Universiteit Brussel e The Centre for Teaching & Research in Disaster Medicine and Traumatology (KMC), per la realizzazione del Corso di Master Universitario di II livello in “Medicina dei Disastri” presso la Facoltà di Medicina, Chirurgia e Scienze della Salute, secondo il testo di seguito riportato:

CONVENTION FOR THE ORGANISATION OF A

“MASTER AFTER MASTER IN DISASTER MEDICINE” BY THE “UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DEL PIEMONTE ORIENTALE” –

THE “VRIJE UNIVERSITEIT BRUSSEL” AND THE

CENTRE FOR TEACHING & RESEARCH IN DISASTER MEDICINE AND TRAUMATOLOGY (KMC)

The Centre for Teaching & Research in Disaster Medicine and Traumatology (KMC)

and

Università del Piemonte Orientale (UPO) and the Vrije Universiteit Brussel (VUB)

Based on the accreditation by the Flemish Government of the European Master in Disaster Medicine (EMDM), a new convention has been signed between the two founding Universities (Università del Piemonte Orientale (UPO) and the Vrije Universiteit Brussel (VUB). The result of this procedure has been the formal accreditation of the EMDM, with diplomas issued jointly by the two universities. The redefinition of this convention requires the rewriting of the conventions with all the current organising institutions/universities. Referring to the new convention going to be signed by the UPO and the VUB on June 6, 2009 in Vercelli, Italy, this convention sets forth the agreement between Università del Piemonte Orientale (UPO) and the Vrije Universiteit Brussel (VUB), representing the EMDM, and the Centre for Teaching & Research in Disaster Medicine and Traumatology (KMC) with regards to the their participation as a Co-organising Institution in the EMDM.

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During the term of this convention, which begins 06/06/2009 and extends through 31/12/2010, the Centre for Teaching & Research in Disaster Medicine and Traumatology (KMC) will participate in the EMDM as an Organising Institution. As a consequence of this involvement, a representative from the Centre for Teaching & Research in Disaster Medicine and Traumatology (KMC) will become a voting member inside the EMDM Executive Committee. As an Organising Institution in the EMDM, the KMC agrees to participate in the EMDM in the following capacities:

• Input in education and training content development, including distance learning and exercises, based on the structure and format of the EMDM.

• Provision of a number of physician-instructor’s time • Contribution to travel expenses if possible • Provision of a minimum of physician-instructor’s time as a thesis advisor/s to at least 2

student/s, and mentoring to a number of students that is mutually agreeable. • Exploration of the feasibility of sponsorship of students to participate to the EMDM course

or to rotate in their institutions for thesis preparation

During the terms of this agreement, the EMDM and the KMC also agree to the following collaborative activities:

• Collaboration in developing distance learning, training, and exercises • Mutual access to all education and training materials, including distance learning and e learning programs

Amendments Any changes to this convention must be submitted in writing sixty (60) days before the change goes into effect and must be agreed upon by both parties. Term and Termination This convention shall become effective immediately upon signing. The initial term shall be until 31/12/2010. The agreement may be terminated without cause by either party upon sixty (60) days written notice. Authorized Signatures The signatures confirm that each part has read this convention and accepts the terms described herein. Signatures: The Director of KMC The Rector of the VUB The Rector of UPO

Date

179

4. Di approvare la convenzione tra Università degli Studi del Piemonte Orientale “A. Avogadro”, Vrije Universiteit Brussel e The University of California, Irvine, per la realizzazione del Corso di Master Universitario di II livello in “Medicina dei Disastri” presso la Facoltà di Medicina, Chirurgia e Scienze della Salute, secondo il testo di seguito riportato:

CONVENTION FOR THE ORGANISATION OF A

“MASTER AFTER MASTER IN DISASTER MEDICINE” BY THE “UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DEL PIEMONTE ORIENTALE” –

THE “VRIJE UNIVERSITEIT BRUSSEL” AND THE

UNIVERSITY OF CALIFORNIA, IRVINE, USA

The University of California, Irvine

and

Università del Piemonte Orientale (UPO) and the Vrije Universiteit Brussel (VUB)

Based on the accreditation by the Flemish Government of the European Master in Disaster Medicine (EMDM), a new convention has been signed between the two founding Universities (Università del Piemonte Orientale (UPO) and the Vrije Universiteit Brussel (VUB). The result of this procedure has been the formal accreditation of the EMDM, with diplomas issued jointly by the two universities. The redefinition of this convention requires the rewriting of the conventions with all the current organising institutions/universities. Referring to the new convention going to be signed by the UPO and the VUB on June 6, 2009 in Vercelli, Italy, this convention sets forth the agreement between Università del Piemonte Orientale (UPO) and the Vrije Universiteit Brussel (VUB), representing the EMDM, and the University of California, Irvine with regards to the their participation as a Co-organising Institution in the EMDM. During the term of this convention, which begins 06/06/2009 and extends through 31/12/2010, the University of California, Irvine will participate in the EMDM as an Organising Institutions. As a consequence of this involvement, a representative from the University of California, Irvine will become a voting member inside the EMDM Executive Committee. As an Organising Institution in the EMDM, the “University of California, Irvine agrees to participate in the EMDM in the following capacities:

• Input in education and training content development, including distance learning and exercises, based on the structure and format of the EMDM.

• Provision of a number of physician-instructor’s time • Contribution to travel expenses if possible • Provision of a minimum of physician-instructor’s time as a thesis advisor/s to at least 2

student/s, and mentoring to a number of students that is mutually agreeable.

180

• Exploration of the feasibility of sponsorship of students to participate to the EMDM course or to rotate in their institutions for thesis preparation

During the terms of this agreement, the EMDM and the University of California, Irvine also agree to the following collaborative activities:

• Collaboration in developing distance learning, training, and exercises • Mutual access to all education and training materials, including distance learning and e

learning programs Amendments Any changes to this convention must be submitted in writing sixty (60) days before the change goes into effect and must be agreed upon by both parties. Term and Termination This convention shall become effective immediately upon signing. The initial term shall be until 31/12/2010. The agreement may be terminated without cause by either party upon sixty (60) days written notice. Authorized Signatures The signatures confirm that each part has read this convention and accepts the terms described herein. Signatures:

The Rector of the University of California, Irvine The Rector of the VUB The Rector of UPO

Date

(Le traduzioni italiane delle Convenzioni sono allegate al verbale)

******************

181

11.4 Convenzione tra l’Università degli Studi del Piemonte Orientale e il Comune di Cortemilia per l’utilizzazione delle strutture del Comune di Cortemilia (Cuneo) da parte degli studenti dell’Università degli Studi del Piemonte Orientale 3/2009/11.4 Settore Servizi agli Studenti e Progetti per la Didattica

Al Presidente del Consiglio di Amministrazione

Fin dalla sua istituzione l’Università ha investito importanti risorse economiche, umane e strumentali, per assicurare il diritto allo studio e all’integrazione sociale e culturale dei propri studenti diversamente abili.

Peraltro, tutte le azioni positive adottate sono state orientate ad implementare il processo di autonomia e consapevolezza delle proprie capacità, degli studenti in situazioni di handicap.

Tra i criteri adottati per la pianificazione dei servizi, relativi all’anno 2009 e diretti agli studenti diversamente abili, la Commissione di Ateneo per la disabilità, ha utilizzato il grado e la tipologia di disabilità, anche al fine di definire una gradualità e priorità nella attuazione degli interventi medesimi.

Considerato che la programmazione e l’organizzazione del sistema integrato di interventi e servizi sociali compete agli enti locali, alle regioni ed allo Stato ai sensi del decreto legislativo 31 marzo 1998, n. 112 e della Legge 08 novembre 2000, n. 328 “Legge quadro per la realizzazione del sistema integrato di interventi e servizi sociali”, secondo i principi di sussidiarietà, cooperazione, efficacia, efficienza ed economicità, copertura finanziaria e patrimoniale, responsabilità ed unicità dell’amministrazione, autonomia organizzativa e regolamentare degli enti locali.

Rilevato che lo Statuto dell’Università prevede, all’art. 5 che l’Ateneo possa stipulare accordi e convenzioni con altre istituzioni di istruzione e con altri soggetti pubblici e privati.

Considerata la disponibilità del Comune di Cortemilia (CN), titolare delle funzioni concernenti gli interventi sociali svolti a livello locale (art. 6 della Legge Regionale 8 gennaio 2004, n.1), di contribuire con l’Università degli Studi del Piemonte Orientale alla realizzazione di interventi a sostegno degli studenti universitari diversamente abili, iscritti presso il sopracitato Ateneo e residenti nel medesimo Comune, in particolare per quanto riguarda il servizio di accompagnamento a lezione.

Dato atto che detto servizio è realizzabile tramite la sezione locale di Protezione civile del Comune di Cortemilia, con proprio personale volontario, e che a fronte di questo servizio (accompagnamento a lezione ed assistenza) l’Università è disponibile a riconoscere un importo forfettario annuo di 3600 Euro, per ogni studente che accede al servizio.

Si chiede a codesto spettabile Consiglio di Amministrazione di deliberare in merito.

OMISSIS

IL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE VISTA la Legge 2 dicembre 1991, n.390 “Norme sul diritto allo studio universitario”; VISTA la Legge 5 febbraio 1992, n.104, “Legge-quadro per l’assistenza, l’integrazione

sociale e i diritti delle persone handicappate”, modificata ed integrata dalla Legge 28 gennaio 1999, n.17;

CONSIDERATO che è considerato prioritario per l’Ateneo assicurare il diritto allo studio e

all’integrazione sociale e culturale dei propri studenti diversamente abili;

182

RILEVATO che nella relazione sullo stato di attuazione dei servizi resi agli studenti diversamente abili, inviata al Nucleo di Valutazione dell’Ateneo, si fa riferimento alle azioni positive da attuare al fine di implementare il processo di autonomia e consapevolezza delle proprie capacità, degli studenti in situazioni di handicap;

CONSIDERATO che nell’ambito della pianificazione dei servizi e delle azioni dirette agli

studenti diversamente abili è stata definita una gradualità e priorità di interventi, anche in funzione del diverso grado e tipologia di disabilità;

CONSIDERATO che la programmazione e l’organizzazione del sistema integrato di interventi e

servizi sociali compete agli enti locali, alle regioni ed allo Stato ai sensi del decreto legislativo 31 marzo 1998, n. 112 e della Legge 08 novembre 2000, n. 328 “Legge quadro per la realizzazione del sistema integrato di interventi e servizi sociali”, secondo i principi di sussidiarietà, cooperazione, efficacia, efficienza ed economicità, copertura finanziaria e patrimoniale, responsabilità ed unicità dell’amministrazione, autonomia organizzativa e regolamentare degli enti locali;

DATO ATTO che lo Statuto dell’Università prevede, all’art. 5 che l’Ateneo possa stipulare accordi

e convenzioni con altre istituzioni di istruzione e con altri soggetti pubblici e privati; RILEVATA la disponibilità del Comune di Cortemilia (CN), titolare delle funzioni concernenti

gli interventi sociali svolti a livello locale (art. 6 della Legge Regionale 8 gennaio 2004, n.1), di contribuire con l’Università degli Studi del Piemonte Orientale alla realizzazione di interventi a sostegno degli studenti universitari diversamente abili, iscritti presso il sopracitato Ateneo e residenti nel medesimo Comune;

CONSIDERATO che detta disponibilità è stata esplicitata nel garantire il servizio di

accompagnamento a lezione degli studenti universitari disabili; DATO ATTO che nell’ambito del Comune di Cortemilia (CN) è presente una sezione della

Protezione Civile, coordinata dal Sig. Carlo Manfredini, disponibile a mettere a disposizione, proprio personale volontario, per rendere effettivo il servizio di accompagnamento a lezione predetto;

VISTA la nota prot. nr. 6085 in data 16.03.2009, l’Università ha inviato alla menzionata

sezione locale della Protezione Civile del Comune di Cortemilia, la proposta di rimborso spese relative al servizio predetto;

CONSIDERATO che in data __________ il Comune di Cortemilia (CN) confermava

l’accettazione della suindicata proposta; VERIFICATA la disponibilità di bilancio al TiT. 02 CATG. 03 CAP. 012 esercizio finanziario

2009 – UPB Diritto allo Studio; VISTO lo Statuto dell’Università degli Studi del Piemonte Orientale “Amedeo Avogadro”; VISTO il Regolamento di Ateneo per l’Amministrazione, la Finanza e la Contabilità; con voto espresso nella forma di legge, all’unanimità

183

DELIBERA

1. Di approvare la sottoriportata Convenzione con il Comune di Cortemilia (CN) per il servizio

di accompagnamento presso le strutture universitarie di studenti diversamente abili iscritti all’Ateneo:

CONVENZIONE PER IL SERVIZIO DI ACCOMPAGNAMENTO PRESSO LE

STRUTTURE UNIVERSITARIE DI STUDENTI DIVERSAMENTE ABILI

TRA

L’UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DEL PIEMONTE ORIENTALE “AMEDEO AVOGADRO” in prosieguo d’atto denominata “Università”, C.F. n. 94021400026, con sede in Vercelli, via Duomo n. 6, in persona del Rettore pro-tempore, Prof. Paolo GARBARINO, nato a Canelli (AT), il 27/2/1954, a quanto segue autorizzato in forza delle vigenti norme statutarie.

E

IL COMUNE DI CORTEMILIA (CN), in prosieguo d’atto denominato “Comune”, C.F. n.

00291520047, nella persona del Segretario Comunale, Dott. Gallizzi Antonio, nato a Maropati

(RC) il 9/01/1950 e domiciliato ai fini della presente convenzione presso la sede dell’Ente, in

Cortemilia, via L. Einaudi n.1 c.a.p. 12074, a quanto segue autorizzato in forza delle vigenti

norme statutarie.

PREMESSO CHE

- ciascuna Università è tenuta ad attivare, nell’ambito delle risorse disponibili, i servizi necessari

a favorire l’integrazione e il diritto allo studio degli studenti disabili, tra cui l’utilizzo di sussidi

tecnici e didattici, cercando di rispondere nel modo più adeguato alle esigenze degli studenti

durante il loro percorso formativo, conformemente a quanto previsto dalla Legge 05 febbraio

1992, n. 104 “legge quadro per l’assistenza, l’integrazione sociale e i diritti delle persone

handicappate” e successive modificazioni e integrazioni;

- la legge regionale 18 marzo 1992, n. 16 concernente il diritto allo studio universitario e

successive modificazioni e integrazioni prevede interventi a favore degli studenti portatori di

handicap;

- l’Università degli Studi del Piemonte Orientale garantisce ai propri studenti diversamente abili,

un ventaglio diversificato di servizi (interventi straordinari di natura economica, tutor

specializzati nel supporto alla didattica, accompagnamento a lezione, mediazione con i docenti,

appelli differenziati, disponibilità di software ed hardware specifici, ecc..) finalizzati

184

innanzitutto all’autonomia personale e che consenta loro di frequentare le lezioni senza disagio

e un migliore inserimento nella vita universitaria, intesa nella sua globalità di formazione

scientifica e di socializzazione (art. 3, comma 3 dello statuto e art.40 del Regolamento degli

studenti);

- lo Statuto dell’Università prevede, all’art. 5 che l’Ateneo possa stipulare accordi e convenzioni

con altre istituzioni di istruzione e con altri soggetti pubblici e privati;

- la programmazione e l’organizzazione del sistema integrato di interventi e servizi sociali

compete agli enti locali, alle regioni ed allo Stato ai sensi del decreto legislativo 31 marzo 1998,

n. 112 e della Legge 08 novembre 2000, n. 328 “Legge quadro per la realizzazione del sistema

integrato di interventi e servizi sociali”, secondo i principi di sussidiarietà, cooperazione,

efficacia, efficienza ed economicità, copertura finanziaria e patrimoniale, responsabilità ed

unicità dell’amministrazione, autonomia organizzativa e regolamentare degli enti locali;

- nell’ambito degli interventi a favore degli studenti diversamente abili, anche a seguito di

valutazione della Commissione di Ateneo per la disabilità, presieduta dal prof. Davide Petrini, è

stata prevista una differenziazione degli interventi stessi, in funzione del grado e della tipologia

di disabilità, nonché delle condizioni sociali, personali ed oggettive del singolo studente

diversamente abile;

- è interesse del Comune di Cortemilia (CN), in quanto titolare delle funzioni concernenti gli

interventi sociali svolti a livello locale (art. 6 della Legge Regionale 8 gennaio 2004, n.1) di

contribuire con l’Università degli Studi del Piemonte Orientale alla realizzazione di interventi a

sostegno degli studenti universitari diversamente abili, iscritti presso il sopracitato Ateneo e

residenti nel medesimo Comune;

- nell’ambito del Comune di Cortemilia (CN) è presente una sezione della Protezione Civile,

coordinata dal Sig. Carlo Manfredini, disponibile a mettere a disposizione, proprio personale

volontario, per rendere effettivo il servizio di accompagnamento a lezione degli studenti predetti

presso le strutture universitarie;

- con nota prot. nr. 6085 in data 16.03.2009, l’Università ha inviato alla menzionata sezione

locale della Protezione Civile del Comune di Cortemilia, la proposta di rimborso spese relative

al servizio predetto;

185

- in data _______ il Comune di Cortemilia (CN) confermava l’accettazione della suindicata

proposta;

- con delibera di Giunta Comunale n. del il Comune di Cortemilia approvava il testo

della presente convenzione;

- con delibera n. /2009/ del 22.05.20009 il Consiglio di Amministrazione dell’Università

provvedeva all’approvazione del testo della Convenzione in oggetto ed all’assunzione

dell’impegno di spesa.

TUTTO QUANTO PREMESSO, SI CONVIENE E SI STIPULA QUANTO SEGUE

ART. 1 – Premessa

Le premesse sono parte integrante del presente atto.

Art. 2 - Oggetto

Il Comune di Cortemilia, con la sottoscrizione del presente atto, si impegna, tramite la locale

sezione di Protezione Civile, a rendere disponibile personale, idoneo e qualificato, per il servizio

di accompagnamento a lezione di studenti universitari diversamente abili, iscritti presso

l’Università degli Studi del Piemonte Orientale “Amedeo Avogadro” e residenti nel Comune di

Cortemilia.

Art. 3 – Durata

La presente convenzione ha validità annuale (01.01.2009-31.12.2009) e potrà essere rinnovata, in

forma espressa, secondo necessità.

ART. 4 – Modalità di esecuzione della prestazione

Le attività di accompagnamento a lezione saranno stabilite, su base concordataria, tra i competenti

referenti accademici (docenti e tutor) e il Responsabile della sezione locale della Protezione

Civile, nel rispetto dell’esigenze degli studenti e del personale di supporto individuato dal

Comune di Cortemilia (CN).

Per ogni tipologia di intervento e/o comunicazione relativa alla gestione del servizio il

responsabile delle locale Protezione Civile dovrà coordinarsi e fare riferimento al competente

Servizio agli Studenti dell’Università, con sede in Vercelli, via Duomo n.6

186

ART. 5 - Rimborso spese

A titolo di rimborso spese per l’attività di accompagnamento a lezione ed assistenza prestata dal

Comune di Cortemilia, tramite la Protezione Civile, verrà riconosciuto un importo forfetario

massimo pari a 3.600 Euro su base annua, mediante bonifico bancario sul c/c intestato al Comune

di Cortemilia, codice IBAN IT75D0690646230000000026905.

Detto rimborso verrà corrisposto dall’Università in base alle ore di assistenza effettivamente

prestate, su base quadrimestrale, per ogni studente interessato, in base alla nota spesa che

provvederà ad emettere il Comune di Cortemilia. La liquidazione avverrà previa acquisizione

della regolarità della prestazione attestata dal Referente di Ateneo per i servizi agli studenti

diversamente abili.

ART. 6 – Oneri

Per l’attuazione della presente convenzione non conseguirà all’Università e al Comune alcun

onere finanziario aggiuntivo, salvo quelli presenti nel presente atto.

ART. 7 - Foro Competente

Per la risoluzione di qualsiasi controversia inerente la presente convenzione è competente, in via

esclusiva, il Foro Erariale ex art.25 C.p.c.

ART.8 – Spese Le spese di bollo e registrazione, in caso d’uso, sono a carico della parte richiedente.

Letto, approvato e sottoscritto.

Vercelli, lì

Per l’Università degli Studi del Piemonte Orientale“Amedeo Avogadro”

Il Rettore

Prof. Paolo GARBARINO

Per il Comune di Cortemilia (CN)

Il Segretario Generale

Dott. Gallizzi Antonio 2. di imputare la spesa complessiva pari ad Euro 3.600 sul Tit. 02 Catg. 03 Cap. 012 esercizio

finanziario 2009 UPB – Diritto allo studio – Servizi agli studenti diversamente abili

******************

187

11.5 Rinnovo dell'accordo di cooperazione internazionale tra l'Università degli Studi del Piemonte Orientale "Amedeo Avogadro", Facoltà di Lettere e Filosofia, e l'Université de Savoie, UFR per la realizzazione di una laurea triennale bi-nazionale in discipline afferenti alla francesistica, all'italianistica e alla comparatistica 3/2009/11.5 Coordinamento e Supporto Segreterie Studenti

AL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE Si sottopone all’esame del Consiglio di Amministrazione il rinnovo dell’Accordo di Cooperazione internazionale - sottoscritto nell’anno 2004 - tra l’Università degli Studi del Piemonte Orientale “Amedeo Avogadro”, Facoltà di Lettere e Filosofia, e L’Université de Savoie, UFR, “Lettres, Langues et Sciences Humaines, per la realizzazione di una Laurea triennale bi-nazionale in discipline afferenti alla francesistica, all’italianistica e alla comparatistica Tale accordo, di durata quinquennale, si inserisce all’interno degli amichevoli rapporti tra l’Ateneo e l’Università della Savoia, promossi e sostenuti dall’impegno del Prof. Mastroianni. In particolare potranno essere sviluppati opportuni percorsi didattici per il conseguimento di un percorso bi-nazionale riconosciuto dall’Università degli Studi del Piemonte Orientale “Amedeo Avogadro”, nell’ambito del corso di laurea in Lingue Straniere Moderne, e dall’Università della Savoia. Tale percorso si aprirà alle problematiche del mondo contemporaneo e alle sue trasformazioni, e sarà successivamente completato di comune accordo tra le due Istituzioni, con un allegato tecnico che definirà i corsi, i seminari, gli esami, ed i relativi crediti oggetto del programma congiunto. Ciò permetterà agli studenti di svolgere parte del proprio percorso formativo presso l’Ateneo francese e viceversa, nello spirito della riforma.

Si fa presente, infine, che dall’attuazione del presente accordo non derivano oneri aggiuntivi a carico del bilancio di Ateneo.

OMISSIS

IL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE VISTA la Legge 19 novembre 1990 n. 341 – recante la “Riforma degli ordinamenti didattici

universitari” – ed in particolare, l’art. 8 in base al quale le Università possono avvalersi della collaborazione di soggetti pubblici e privati per la realizzazione di corsi di studio, attraverso la costituzione di consorzi e la stipula di apposite convenzioni;

VISTO il D.M. 3 novembre 1999, n. 509 ed in particolare l’art. 3, comma 9, nel quale si stabilisce che “sulla base di apposite Convenzioni, le Università possono rilasciare i propri titoli anche congiuntamente con altri Atenei italiani o stranieri”;

VISTO il D.M. 22 ottobre 2004, n. 270, recante modifiche al regolamento recante norme concernenti l’autonomia didattica degli atenei, approvato con decreto del Ministro dell’università e della ricerca scientifica e tecnologica 3 novembre 1999, n. 509

ESAMINATO il D.M. 31 ottobre 2007 n. 544 di “Definizione dei requisiti dei Corsi di Laurea e di Laurea Magistrale afferenti alle classi definite con i DD.MM. 16 marzo 2007, delle condizioni e dei criteri per il loro inserimento nella Banca Dati dell’Offerta Formativa e dei requisiti qualificanti per i corsi di studio attivati sia per le classi di cui al D.M. 3 novembre 1999, n. 509 e sia per le classi di cui al D.M. 22 ottobre 2004, n. 270”;

VISTO lo Statuto dell’Università degli Studi del Piemonte Orientale “A. Avogadro”, come modificato con D.R. Rep. n. 319/2008 del 22 luglio 2008, ed in particolare l’art. 5, comma 1, ai sensi del quale “l’Ateneo, per il raggiungimento delle proprie finalità

188

istituzionali, stipula accordi e convenzioni con altre istituzioni di istruzione e con altri soggetti pubblici e privati, nazionali, dell’Unione Europea, internazionali”;

CONSIDERATA la necessità di sviluppare le azioni dirette a favorire il processo di internazionalizzazione del sistema universitario;

VISTO il Regolamento Didattico di Ateneo, emanato con D.R. Rep. n. 215/2008 del 15 maggio 2008;

VISTO il Regolamento degli Studenti dell’Università degli Studi del Piemonte Orientale “Amedeo Avogadro” che, all’art. 34 prevede che l’Università possa rilasciare titoli di studio congiunti con altri Atenei italiani e stranieri disciplinando le modalità organizzative e le procedure amministrative riguardanti il mutuo riconoscimento degli insegnamenti, delle attività formative e dei relativi crediti al fine del conferimento di un unico titolo di studio avente il medesimo valore per l’Università e per le altre istituzioni, mediante opportune Convenzioni approvate dal Consiglio di Amministrazione previo parere favorevole del Senato Accademico, su proposta del Consiglio di Facoltà;

VISTA la delibera n.26 del 22 aprile 2009 del Consiglio di Facoltà di Lettere e Filosofia che approva il rinnovo dell’Accordo di Cooperazione internazionale, sottoscritto nell’anno 2004, tra l’Università degli Studi del Piemonte Orientale “Amedeo Avogadro”, Facoltà di Lettere e Filosofia, e L’Université de Savoie, UFR, “Lettres, Langues et Sciences Humaines, per la realizzazione di una Laurea triennale bi-nazionale in discipline afferenti alla francesistica, all’italianistica e alla comparatistica;

VISTA la Delibera n. 4/2009/9.3 del 4 maggio 2009, con la quale il Senato Accademico ha approvato la proposta di rinnovo dell’accordo di cooperazione, di cui trattasi;

con voto espresso nella forma di legge, all’unanimità

DELIBERA

1. di approvare il rinnovo, nel sotto riportato testo, dell’accordo di Cooperazione internazionale, sottoscritto nell’anno 2004, tra l’Università degli Studi del Piemonte Orientale “Amedeo Avogadro”, Facoltà di Lettere e Filosofia, e L’Université de Savoie, UFR, “Lettres, Langues et Sciences Humaines, per la realizzazione di una Laurea triennale bi-nazionale in discipline afferenti alla francesistica, all’italianistica e alla comparatistica

2. di autorizzare il Rettore alla sottoscrizione dell’accordo di cui al punto n. 1 nonché ad apportare eventuali modifiche, non sostanziali, che dovessero risultare necessarie dal confronto con la controparte.

3. non sono previsti oneri aggiuntivi a carico del bilancio di Ateneo.

189

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DEL PIEMONTE UNIVERSITÉ DE SAVOIE ORIENTALE “AMEDEO AVOGADRO”

Accordo di cooperazione accademica

tra

L'Università degli Studi del Piemonte Orientale

“Amedeo Avogadro” Facoltà di Lettere e Filosofia

e L'Université de Savoie

U.F.R. «Lettres, Langues et Sciences Humaines»

per la realizzazione di una laurea triennale bi-nazionale in Discipline afferenti alla francesistica. all'italianistica e alla comparatistica

190

L'Università degli Studi del Piemonte Orientale “Amedeo Avogadro”, rappresentata dal Rettore, Prof. Paolo Garbarino, da una parte, e 1'Université de Savoie, rappresentata dal Président, Prof. Jean-Pierre Perrot, dall'altra parte, allo scopo di incrementare e approfondire le relazioni tra le due Istituzioni e di raggiungere gli obiettivi di una formazione a livello internazionale, convengono quanto segue: Art. 1 L'Università degli Studi del Piemonte Orientale “Amedeo Avogadro” - Facoltà di Lettere e Filosofia, e 1'Université de Savoie, U.F.R. «Lettres, Langues et Sciences Humaines», collaboreranno, attraverso lo scambio di studenti e docenti e personale tecnico-amministrativo, alla realizzazione di un percorso di formazione congiunta, con l'obiettivo finale di rilasciare doppi titoli di studio nei settori disciplinari afferenti alla francesistica, all'italianistica e alla comparatistica e precisamente, nell’ambito del corso di laurea in Lingue Straniere Moderne. Tale percorso di studi si svolge Art. 2 La responsabilità della realizzazione del presente accordo è affidata ai Presidi delle due Facoltà, o ai docenti nominati dai Presidi stessi. Art.3 Ogni Università designerà gli studenti autorizzati a seguire i percorsi bi-nazionali: Il numero massimo di studenti è fissato a 15 per la laurea triennale. Tale numero è relativo a un anno accademico e a ciascuna Istituzione. Gli studenti selezionati dovranno possedere un'adeguata conoscenza della lingua dell'Istituzione partner. Art. 4 Gli studenti che seguiranno i percorsi bi-nazionali saranno iscritti in entrambe le Istituzioni a partire dall'anno accademico in cui inizia lo scambio. I diritti di iscrizione e altre eventuali tasse saranno pagate esclusivamente presso l'Istituzione di provenienza. Art. 5 Le parti definiranno di comune accordo in un allegato tecnico i corsi, i seminari, gli esami e i relativi crediti oggetto del programma congiunto, nonché ogni altro dettaglio tecnico utile alla gestione del presente accordo. Art. 6 Gli studenti svolgeranno parte del loro percorso formativo presso l’ L'Università degli Studi del Piemonte Orientale “Amedeo Avogadro, e parte presso 1'Université de Savoie, secondo quanto previsto nell'allegato tecnico e nel rispetto dei regolamenti di ciascuna Istituzione. I corsi frequentati e gli esami sostenuti presso l'Istituzione partner saranno riconosciuti dall'Università di provenienza al fine del conseguimento della Laurea triennale.

191

Art. 7 A1 termine del percorso di studio bi-nazionale lo studente preparerà una tesi triennale sotto la supervisione di un docente italiano e di uno francese. La tesi sarà discussa presso una delle due Università, davanti ad una commissione mista italo-francese. La tesi sarà redatta in una delle lingue delle Istituzioni partner, come concordato di volta in volta, e sarà discussa nell'altra lingua.

Art. 8 Le parti si impegnano a scambiarsi regolarmente informazioni e materiale relativamente alle attività del presente accordo, nonché a consultarsi reciprocamente in merito alle questioni di ordine didattico legate alla collaborazione in atto.

Art. 9 Allo scopo di raggiungere gli obiettivi del presente accordo, le parti si impegnano a reperire i mezzi necessari, nei limiti e in ossequio alle normative vigenti nei rispettivi paesi. L'onere della spesa, identificata di comune accordo, ove non esista apposito fondo di altra provenienza (Ministeri centrali, Istituzioni sovranazionali, Enti nazionali pubblici e privati, ecc.) graverà sulle singole strutture universitarie direttamente coinvolte nell'iniziativa, e precisamente sull'Università di provenienza dello studente. Le parti si impegnano inoltre ad assistere i docenti e gli studenti che parteciperanno al programma bi-nazionale per quanto riguarda l'organizzazione logistica del loro soggiorno. Art. 10 Il presente accordo è concluso per la durata di cinque anni universitari alla data di sottoscrizione da parte del Rettore/Président delle due Università e successivamente all'approvazione degli Organi Accademici competenti. Il periodo decorre dall'ultima data apposta al presente documento. Ogni modifica del presente accordo richiede l'approvazione scritta delle due Università. Le due Università potranno procedere al rinnovo del presente accordo, previa approvazione degli Organi Accademici competenti, almeno tre mesi prima della scadenza.

Art. 11 Il presente accordo, redatto in lingua italiana e in lingua francese, è firmato in quattro copie originali, due delle quali verranno conservate presso ogni Istituzione. Firmato a Vercelli Fait à Chambéry il il per L'Università degli Studi del Piemonte Orientale pour 1'Université de Savoie “Amedeo Avogadro “ Il Rettore Prof. Paolo Garbarino Le Président Prof. Jean Pierre Perrot

192

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11.6 Adesione all'accordo di cooperazione nel contesto di un Master comune europeo "MGE - European Master in Public Economics and Public Finance" realizzato tra l'Università di Rennes 1, l'Università di Fribourg e l'Università di Tampere, inerente al corso di Laurea Magistrale interlasse in Economia e Politiche Pubbliche, Ambiente e Cultura (classi LM-56 e LM-76) afferente alla Facoltà di Scienze Politiche 3/2009/11.6 Coordinamento e Supporto Segreterie Studenti

AL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE Si chiede a Codesto Spettabile Consiglio di Amministrazione di approvare l’adesione dell’Ateneo all’accordo di cooperazione nel contesto di un Master comune europeo “MGE – European Master in Public Economics and Public Finance”, realizzato tra l’Università di Rennes 1, l’Università di Fribourg e l’Università di Tampere. Conformemente a quanto previsto dalle norme statutarie dell’Ateneo, la proposta di adesione rientra nel contesto delle iniziative volte ad incentivare forme di collaborazione e di cooperazione con Atenei stranieri, al fine di realizzare corsi di studio a forte vocazione internazionale. Si fa presente che il Senato Accademico ed il Consiglio di Amministrazione, nelle rispettive sedute del 30.10.07 e del 24.10.08, hanno già approvato un Accordo di cooperazione didattica e scientifica tra l’Università del Piemonte Orientale “A. Avogadro” e l’Università di Rennes 1, per il rilascio di due Lauree Magistrali disgiunte in Economia e Politiche Pubbliche, Ambiente e Cultura (EPPAC) nell’ambito del “Progetto Vinci”. Pertanto, si tratterebbe di potenziare la sperimentazione di tale forma di collaborazione didattica, valutando l’adesione dell’Ateneo all’accordo di cooperazione nel contesto di un Master comune europeo “MGE – European Master in Public Economics and Public Finance, già in essere tra l’Università di Rennes 1, l’Università di Fribourg e l’Università di Tampere. Tale accordo, di durata quadriennale, nasce dalla progettazione congiunta tra più università straniere per sviluppare un programma di master, di elevata qualita didattica, denominato “MGE – European Master in Public Economics and Public Finance”. I corsi sono organizzati sulla base di due anni, ovvero quattro semestri e sono caratterizzati dalla mobilità in almeno una Università che partecipano al programma, come risulta dagli accordi di scambio bilaterali (ERASMUS). Sono corsi tenuti in lingua inglese e nella lingua ufficiale nazionale delle Università partner (Francese, Tedesco, Finlandese, Italiano). La proposta di adesione all’Accordo sopraccitato è stata avanzata dalla Facoltà di Scienze Politiche, con deliberazione del 17 aprile 2009, sulla base della coerenza della programmazione formativa, con gli insegnamenti caratterizzanti il corso di laurea magistrale in Economia e Politiche Pubbliche, Ambiente e Cultura (EPPAC). Il Senato Accademico, nella seduta del 4/05/2009, ha espresso parere favorevole in merito all’adesione al suddetto accordo. Si precisa che dalla sottoscrizione del suddetto Accordo non derivano oneri finanziari a carico del bilancio di Ateneo. Alla luce di quanto esposto, si chiede pertanto a codesto Spettabile Consiglio di Amministrazione di deliberare in merito.

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OMISSIS

IL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE

VISTA la Legge 19 novembre 1990 n. 341 – recante la “Riforma degli ordinamenti didattici

universitari” – ed in particolare, l’art. 8 in base al quale le Università possono avvalersi della collaborazione di soggetti pubblici e privati per la realizzazione di corsi di studio, attraverso la costituzione di consorzi e la stipula di apposite convenzioni;

VISTO il D.M. 22 ottobre 2004, n. 270, pubblicato nella G.U. n. 266 del 12 novembre 2004, recante Modifiche al D.M. 3 novembre 1999, n. 509 ed in particolare l’art. 3, comma 10, nel quale si stabilisce che “sulla base di apposite Convenzioni, le Università possono rilasciare i propri titoli anche congiuntamente con altri Atenei italiani o stranieri”;

ESAMINATO il D.M. 16 marzo 2007 (pubblicato nel S.O. alla G.U. n. 157 del 9 luglio 2007) recante la disciplina delle nuove Classi dei Corsi di Laurea Magistrale;

ESAMINATO il D.M. 26 luglio 2007, n. 386 di “Definizione delle Linee guida per l’istituzione e l’attivazione, da parte delle Università, dei corsi di studio (in attuazione dei DD.MM. 16 marzo 2007)”;

TENUTO CONTO del documento del CNVSU n. 7/07 – “Requisiti necessari per l’attivazione dei nuovi corsi di studio universitari”;

ESAMINATO il D.M. 31 ottobre 2007 n. 544 di “Definizione dei requisiti dei Corsi di Laurea e di Laurea Magistrale afferenti alle classi definite con i DD.MM. 16 marzo 2007, delle condizioni e dei criteri per il loro inserimento nella Banca Dati dell’Offerta Formativa e dei requisiti qualificanti per i corsi di studio attivati sia per le classi di cui al D.M. 3 novembre 1999, n. 509 e sia per le classi di cui al D.M. 22 ottobre 2004, n. 270”;

VISTO lo Statuto dell’Università degli Studi del Piemonte Orientale “A. Avogadro”, emanato con D.R. Rep. n. 319/2008 del 22 luglio 2008 ed in particolare l’art. 5, comma 1, ai sensi del quale “l’Ateneo, per il raggiungimento delle proprie finalità istituzionali, stipula accordi e convenzioni con altre istituzioni di istruzione e con altri soggetti pubblici e privati, nazionali, dell’Unione Europea, internazionali”;

VISTO il Regolamento Didattico di Ateneo, emanato con D.R. Rep. n. 215/2008 del 15 maggio 2008;

VISTO il Regolamento degli Studenti dell’Università degli Studi del Piemonte Orientale “Amedeo Avogadro” che, all’art. 34 prevede che l’Università possa rilasciare titoli di studio congiunti con altri Atenei italiani e stranieri disciplinando le modalità organizzative e le procedure amministrative riguardanti il mutuo riconoscimento degli insegnamenti, delle attività formative e dei relativi crediti al fine del conferimento di un unico titolo di studio avente il medesimo valore per l’Università e per le altre istituzioni, mediante opportune Convenzioni approvate dal Consiglio di Amministrazione previo parere favorevole del Senato Accademico, su proposta del Consiglio di Facoltà;

ESAMINATA la Delibera del Senato Accademico n. 7/2007/9.3 del 30 ottobre 2007 inerente l’approvazione dell’Accordo di collaborazione didattica e scientifica tra l’Università degli Studi del Piemonte Orientale “A. Avogadro” e l’Università di Rennes 1, per il rilascio di due Lauree Magistrali disgiunte nell’ambito del “Progetto Vinci”;

CONSIDERATA la delibera del 4/5/2009 con la quale il Senato Accademico ha approvato l’adesione dell’Ateneo all’Accordo di Cooperazione nel contesto di un Master comune europeo“MGE – European Master in Public Economics and Public Finance”

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realizzato tra l’Università di Rennes 1, l’Università di Fribourg e l’Università di Tampere,

RILEVATA la necessità di incentivare forme di collaborazione con Atenei stranieri in modo da favorire la realizzazione di corsi di studio a forte vocazione internazionale;

ESAMINATA la Delibera del Consiglio di Facoltà di Scienze Politiche del 17 aprile 2009 di integrazione del suddetto accordo;

VISTA la Delibera n. 4/2009/9.4 del 4 maggio 2009, con la quale il Senato Accademico ha approvato la proposta di “Adesione all’accordo di cooperazione nel contesto di un Master comune europeo”MGE – European Master in Public Econimics and Public Finance” realizzato tra l’Università di Rennes 1, L’Università di Fribourg e l’Università di Tampere, di cui trattasi;

con voto espresso nella forma di legge, all’unanimità

DELIBERA

1) di approvare l’adesione dell’Ateneo all’Accordo di Cooperazione nel contesto di un Master comune europeo“MGE – European Master in Public Economics and Public Finance” realizzato tra l’Università di Rennes 1, l’Università di Fribourg e l’Università di Tampere, nel testo sotto riportato in lingua italiana e in lingua inglese. 2. di autorizzare il Rettore alla sottoscrizione dell’ Accordo nonché ad apportare eventuali modifiche, non sostanziali, che dovessero risultare necessarie dal confronto con le controparti. 3. non sono previsti oneri aggiuntivi a carico del bilancio di Ateneo

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This agreement is aimed at setting all regulations and arrangements as regards the

implementation and development of a joint Master Programme called “MGE - European Master in Public Economics and Public Finance”. - - - - - - - - - - - - - - - - - - - Questo accordo mira a stabilire tutte le regolamentazioni e le disposizioni per quanto riguarda l'esecuzione e lo sviluppo di un programma comune di Master denominato “MGE – European Master in Public Economics and Public Finance”

Fribourg Rennes 1 Tampere Piemonte Orientale

1.THE CONSORTIUM The partner universities are: - University of Rennes 1 (France) - University of Fribourg (Switzerland); - University of Tampere (Finland); - University of Eastern Piedmont (Italy) - - - - - - - - - - - - - - - - - - - 1-IL CONSORZIO I partner universitari sono: - Università di Rennes 1 (Francia) - Università di Fribourg (Svizzera) - Università di Tampere (Finlandia) - Università degli Studi del Piemonte Orientale (Italia)

2. THE OBJECTIVES The programme aims at - introducing and developing at the master level a joint curriculum and research programme in public economics and public finance between the partner universities; - creating a European network of expertise and research in this domain, promoting integration of doctoral studies in the partner universities and reinforcing the cooperation with existing professional and academic networks (e.g. PEARLE – Public Economics At Regional and Local level in Europe – or ALPES – Association of Local Public Economics); - offering integrated and coordinated master courses in the partner universities and initiating doctoral theses and research ; - developing common scientific objectives in research and expertise at the European level and in the European context; - organising annual research (and development) workshops common to the partner universities and open to scholars in these universities; - fostering student mobility in order to utilise differences and complementarities in the academic, institutional and cultural environments in the partner universities; - integrating practical and theoretical knowledge and policy practices. - - - - - - - - - - - - - - - - - - - 2-GLI OBIETTIVI Il programma mira a - Introdurre e sviluppare un programma comune di studi e ricerche al livello di corsi di studio in ambito di Economia e Finanza Pubblica tra le università partner; - Creare un network europeo di competenze e ricerche in questo settore, favorendo l’integrazione di studi di dottorato nelle università partner e rinforzando la cooperazione

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tra i network, professionali e accademici, esistenti (ex: PEARLE - Public Economics At

Regional and Local level in Europe – o ALPES – Association of Local Public Economics); - Offrire corsi di Laurea Magistrale integrati e coordinati nelle università partner e promuovere tesi di dottorato e ricerche; - Sviluppare obiettivi scientifici comuni nella ricerca e nelle conoscenze a livello europeo e nel contesto europeo; - Organizzare workshops annuali di ricerca (e sviluppo) comuni alle università partner e aperti agli scienziati di queste università; - Favorire la mobilità degli studenti al fine di utilizzare le differenze e le complementarità degli ambienti accademici, istituzionali e culturali delle università partner; - Integrare le conoscenze pratiche e teoriche con le politiche applicative. 3. PLAN OF ACTION - The expertise of the partner universities yields a resource to the mobile students thus enabling deeper specialization of both the students and the teachers. - The programme is effectively organised on a two years /four semesters basis. - At least one semester (1/4 of the studies) must be taken outside the home university in one or more host universities belonging to the consortium. - The lecture programme consists of courses in public economics and public finance, quantitative methods, and general advanced economic policy. - The Master’s Thesis is co-supervised by two professors, one from the home university and one from the host university. - Teaching is given in the national official languages of the partner universities (French, German, Finnish, Italian) and in English. The bilingual system (English + national official language) aims at providing academic and cultural experience, taking advantage of differences in the institutional and social environment of home university and the host university. - The partner universities arrange courses in English enough so that the equired amount of mobility studies can be taken within one semester. - The Master’s Thesis can be written in English or in one of the national official languages, but in this latter case only with the agreement of the co-supervisors. - - - - - - - - - - - - - - - - - - - 3-PIANO D’AZIONE - Le competenze delle università partner costituiscono una risorsa a favore degli studenti in mobilità, permettendo una specializzazione più profonda sia per studenti sia per i docenti. - Il programma è organizzato sulla base di due anni, ovvero quattro semestri. - Almeno un semestre (1/4 del periodo di studio) deve essere svolto fuori dalla propria università, in una o più università appartenenti al consorzio. - Il programma dei corsi è composto da insegnamenti in economia e finanza pubblica, in metodi quantitativi, e in politica economica generale avanzata. - La tesi di Laurea Magistrale è svolta in co-tutela da due professori, uno dell’università di provenienza e uno dell’università ospite. - Gli insegnamenti sono svolti nella lingua ufficiale nazionale delle università partner (Francese, Tedesco, Finlandese, Italiano) e in Inglese. Il sistema bilingue (Inglese + lingua nazionale ufficiale) mira a fornire una esperienza universitaria e culturale, utilizzando le diversità tra l’ambiente istituzionale e sociale dell’università di provenienza e l’università

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ospite.

- Le università partner possono organizzare corsi in inglese in modo tale che i corsi previsti dal programma di mobilità possano essere seguiti in un solo semestre. - La tesi di Laurea Magistrale può essere scritta in inglese o in una delle lingue nazionali ufficiali, ma in questo ultimo caso solo con l’accordo dei correlatori. 4. IMPLEMENTATION - The top authority within the programme is The Board of Teachers. Each partner university in turn (Rennes 1, Tampere, Fribourg and Eastern Piedmont) is in charge of the Presidency of the Board thus acting as the Coordinating University. - The functions of the Board are: (i) the design and development of the curriculum; (ii) the coordination and harmonisation of the study programme; (iii) the decisions concerning entry to and exit from the consortium. - The President of the Board calls the meeting of the Board at least once a year or when necessary. - In the meetings of the Board each partner university is represented by at least one authorized representative. The principle of one vote per partner is applied. - Strategic decisions concerning the littera i) and iii) above must obtain the unanimity of the partner universities. The internal procedures of each university for expressing its position apply. - Operational decisions are taken directly by the concerned university or, for ii) above in the annual meeting of the Board. In this case, the simple majority is required. - In each partner university, a Contact Person (a member of the Board of Teachers) is responsible of local coordination and conduct of the programme.

Fribourg Rennes 1 Tampere Piemonte Orientale - Other teachers involved in the programme are responsible for integrating their courses to the programme, giving lectures in English, providing individual tutoring to the students and co-supervision of the masters’ theses.

Teaching staff of the department of political economy + contribution from other departments in the Faculty of Economics for related topics (quantitative economics, for example)

Faculty staff

Teaching staff of the Department of Economics and Accounting. The Board of the Department and the Board of the Faculty confirm the curriculum.

Teaching staff of the Faculty of Political Sciences

- Administrative coordination is spelled through the programme’s website (mgepepf.eu). Support is given by the relevant secretariats of the partner universities, subsidiary by the university bureau in charge of international affairs.

Secretariat of the department of political economy + bureau of International Relations

Faculty staff.

Secretariat of the Department of Economics and Accounting.

Office of the Dean

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4-ESECUZIONE

- L’organo di governo del programma è il Consiglio dei Professori. Ogni università partner (Rennes 1, Tampere, Fribourg, Università del Piemonte Orientale) è responsabile a rotazione della presidenza del Consiglio agendo come università coordinatrice. - Le funzioni del Consiglio sono:

i. Progettazione e sviluppo del programma di studio; ii. Coordinamento e armonizzazione del programma di studio;

iii. Decisioni concernenti l’entrata e l’uscita dal consorzio. - Il presidente convoca il Consiglio almeno una volta l’anno e comunque quando necessario. - Nelle riunioni del Consiglio ogni università partner è rappresentata da almeno un rappresentante ufficiale. È applicato il principio di un voto per partner. - Le decisioni strategiche, con riferimento ai punti i. e iii. di cui sopra, devono ottenere l’unanimità dei voti delle università partecipanti. La posizione di ogni università è determinata secondo le posizioni interne. - Le decisioni operative sono prese direttamente dalle università interessate o, per il punto ii. di cui sopra, nell’incontro annuale del Consiglio. In questo caso è richiesta la maggioranza semplice. - In ogni università partner, un referente (membro del Consiglio dei Professori) è responsabile del coordinamento locale e della gestione del programma.

Fribourg Rennes 1 Tampere Piemonte Orientale - Gli altri docenti coinvolti nel programma sono responsabili dell’integrazione dei loro corsi al programma, svolgendo lezioni in inglese, provvedendo ad un inquadramento individuale per gli studenti e seguendo le tesi di Laurea Magistrale in co-tutela.

Corpo insegnanti del dipartimento di economia politica + contributi di altri dipartimenti presso la facoltà di Scienze economiche per materie relative (ex: economia quantitativa)

Corpo insegnanti di facoltà

Corpo insegnanti del Dipartimento di scienze economiche e contabilità. Il consiglio di Dipartimento e il Consiglio di Facoltà confermano il programma dei corsi di studi

Docenti della Facoltà di Scienze Politiche

- Tutte le informazioni relative al coordinamento amministrativo e didattico sono disponibili sul sito web. L’assistenza agli studenti e ai docenti è garantita da appositi uffici delle università partner, oltre all’ufficio responsabile degli affari internazionali.

Segretariato del dipartimento di economia politica + ufficio Relazioni Internazionali

Personale di Facoltà + Ufficio RI di facoltà + SAI Centrale

Segretariato del Dipartimento di Economia e Contabilità

Segreteria di Presidenza

5. FINANCING - Normal teaching and administration costs of the programme including the costs of mobility of the teachers (block courses, research seminars and conferences for invited speakers external to the consortium, the meetings of the Board of Teachers etc.) are covered by the annual budgets of the partner universities or co-funded by ERASMUS grants on the basis of the bilateral agreements for outbound mobility - Budgeting, accounting and audit follow the internal rules of the partneruniversities. - The students are registered in this master programme in their home universities, which gives them the right to participate the courses of the programme in the partner universities. - Student’s mobility is financed by bilateral ERASMUS exchange agreements. Students applying from universities outside the consortium must first comply with the registration rules of one of the partner universities. - The visiting scholars are provided with usual teaching and research facilities in

The Department of Economics and Accounting is as a budgetary unit in charge of the financing of the programme.

The mobility of teachers and international academic visitors is financed by the annual budget co-funded by ERASMUS grants according to the bilateral agreements.

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i. the host university.

Fribourg Rennes 1 Tampere Piemonte Orientale Other matters: - Social security:

Medical Health Insurance is ruled by federal law. Everyone has to be insured. Exchange students have to provide a proof of affiliation to health and accident insurance valid in Switzerland. Switzerland has concluded agreements with the EU states as well as the EFTA states Iceland and Norway, which provide a socalled mutual benefits assistance. The Common Institution under the Federal Sickness Insurance Act (CIFESIA) has been charged to deal with mutual benefits assistance in Switzerland in case of illness, recreational accidents and maternity

The French students are compulsory enrolled in the social security of students. Adherence to a supplementary insurance is recommended. Students moving from one EU country are covered by EU agreements

The Finnish Social security provided by KELA concerns students from the EU countries. The compulsory membership in the students’ union includes health services, meal ubsidies and travel discounts. Students outside the EU must be insured for sickness and accidents.

Students are automatically Insured. A letter of introduction of the University of origin is needed. EU students are covered by the EU agreements.

- Tuition fees

Waived for ERASMUS students

Waived for ERASMUS students

No tution fee

There are no tuition fees for students regularly enrolled in their university of origin.

- Exam fees

Waived for ERASMUS students

Waived for ERASMUS students

No exam fee

No exam fee

- Additional financial aid to student in difficulty The University of Fribourg will give a grant to the In – coming and Out- going students in accordance with the Swiss federal stipulations, using Swiss federal funds. Presently Switzerland does not participate in the Socrates program. If the current state of Switzerland, with regard to Socrates, changes, then the rules will be automatically adjusted according to those which apply to participants eligible to Socrates.

Provided for Erasmus students.

5-FINANZIAMENTO Il Dipartimento di

Economia e Contabilità

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- I costi normali di insegnamento e amministrazione del programma compresi i costi di

mobilità dei professori (corsi, seminari di ricerca e conferenze con speakers invitati esterni al consorzio, incontri del Consiglio dei Professori, ecc.) sono coperti dai budgets annuali delle università partner o co-finanziate tramite ERASMUS come risulta da accordi bilaterali (mobilità verso l’esterno). - Le procedure per la formazione dei bilanci, degli stanziamenti, la contabilità, il controllo di gestione seguono le regole interne delle università partner. - Gli studenti sono iscritti nel programma di Laurea Magistrale delle loro università di provenienza, che da diritto a partecipare ai corsi del programma presso le università partner. - La mobilità degli studenti è finanziata dagli accordi di scambio bilaterali ERASMUS. Gli studenti, provenienti da Università esterne al consorzio, che fanno domanda devono prima adeguarsi alle regole d’iscrizione di una delle Università partner. - Gli studiosi in visita avranno accesso alle attrezzature didattiche e di ricerca dell’università ospite.

costituisce una unità di bilancio incaricata del finanziamento del programma

Fribourg Rennes 1 Tampere Piemonte Orientale Altri argomenti: - Sicurezza sociale:

i) L’assicurazione medica è regolata dalle leggi federali. Tutti devono essere assicurati. Gli studenti in scambio devono fornire una prova della loro affiliazione ad una assicurazione medica e contro i danni valida in Svizzera. La Svizzera ha concluso un accordo con gli stati dell’UE come pure con gli stati dell’EFTA Islanda e Norvegia che forniscono un aiuto reciproco. Una Istituzione Comune sotto la tutela del Federal Sickness Insurance Act (CIFESIA) è stata incaricata di occuparsi della reciproca assistenza in Svizzera in caso di malattie, incidenti e maternità.

i) Gli studenti francesi sono iscritti obbligatoriamente alla sicurezza socialeper gli studenti. L’adesione ad una assicurazione complementare è raccomandata. Gli studenti in mobilità provenienti da un paese dell’UE sono coperti dagli accordi UE.

La Sicurezza sociale Finlandese fornita da KELA si occupa degli studenti provenienti da paesi appartenenti all’UE. L’adesione obbligatoria all’unione degli studenti include i) La sicurezza sociale è accordata attraverso l’adesione all’unione degli studenti che include i servizi di sanità, le sovvenzioni per i pasti e degli sconti per i viaggi. Gli studenti esterni all’UE devono avere una assicurazione sulla malattia e gli incidenti.

Gli studenti sono assicurati automaticamente nel momento in cui assumono la qualifica di studente, con lettera di presentazione dell’Ateneo di provenienza. Gli studenti in mobilità provenienti da un paese dell’UE sono coperti dagli accordi UE.

- Tasse d’iscrizione ii) Esonero per gli studenti ERASMUS

ii) Esonero per gli studenti ERASMUS

ii) Non ci sono tasse di iscrizione

Non ci sono tasse di iscrizione per gli studenti in regola con il proprio ateneo

- Tasse dell’esame iii) Esonero per gli studenti ERASMUS

iii) Esonero per gli studenti ERASMUS

iii) Non ci sono tasse per gli esami

iii) Non ci sono tasse per sostenere gli esami

- Aiuti addizionali finanziari agli studenti in difficoltà iv) L’università di Fribourg concederà una borsa agli studenti, in entrata e in uscita, in accordo con le condizioni federali svizzere, utilizzando fondi federali svizzeri. Questo nel periodo in cui la Svizzera non ha alcuna adesione al

Previsti per gli studenti Erasmus.

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programma SOCRATES. Se lo

stato attuale della Svizzera, per quanto concerne il programma SOCRATES, cambia, allora i regolamenti saranno automaticamente regolati su quelli che si applicano ai partecipanti eleggibili a SOCRATES.

6. THE STUDENTS - The programme enrols annually up to 25 students consisting of 5-9 students from each partner university.

Fribourg Rennes 1 Tampere Piemonte Orientale Marketing and information about the application to the programme is delivered by the programme’s website (mge-pepf.eu) and by the partner universities.

Panel information + session with the 3rd year Bachelor classes

Service of International affairs

Office of International Affairs + departmental marketing focused on 3rd year Bachelor classes

Office of Dean

Students apply to their home university, where they are screened and selected according to jointly confirmed criteria.

Application calendar: End of the 3rd year (Bachelor)

Semester 6 (licence)

After the Bachelor’s Degree or equivalent studies in economics.

At the end of a three years course (laurea triennale) and provided that the three years curriculum is compatible.

The screening is made on two stages: first on the basis of application documents, and second, on the basis of personal interviews.

- The eligibility criteria include: (i) bachelor’s degree or equivalent studies in economics with good marks; (ii) personal record (CV); (iii) a letter of motivation in English indicating the coherence of the study plan.

- Students sign an individual study contract and are entitled to personal tutoring.

Fribourg Rennes 1 Tampere Piemonte Orientale The host universities welcome the visiting students at the beginning of each semester. The local contact person (the local supervisor in the case of cosupervision of master’s thesis) gives closer information about the programme.

Faculty of economics and social science students’ association + academic bureau of international affairs

Service of international affairs.

The office of International Affairs organises orientation to all exchange students.

Offices of Services to Students and Projects for Teaching and Office of the Dean

- Housing facilities: Individual aid through the bureau of international affairs; students’ housing cooperative

Service of international affairs.

Compulsory membership in the students’ union includes help in finding housing.

Same help given to Erasmus students.

202

- Welfare service social insurance for third countries: Social service of the

university

Compulsory membership in the Social Security system for students from third countries

Students are automatically insured.

- Services for students with special needs: The new buildings are equipped for physically handicapped person

The two buildings are equipped for physically handicapped person

The buildings are equipped for physically handicapped persons.

The buildings are equipped for physically handicapped persons.

6-GLI STUDENTI - Il programma iscrive annualmente fino a 25 studenti, da 5-9 studenti per ogni università partner.

- La pubblicità e l’informazione sulla candidatura al programma è fornita dal sito web del programma (mge-pepf.eu) e dalle università partner. Visualizzazione + sessione

con il 3° anno di Bachelor Servizio di Affari Internazionali

Servizio di Affari Internazionali + Marketing centrato sul 3° anno di congedati nel dipartimento

Segreteria di Presidenza

Gli studenti fanno domanda alla loro università di provenienza, e dalla stessa saranno selezionati secondo criteri condivisi.

- Calendario per la presentazione delle domande: Fin dal 3° anno (Bachelor) 6° Semestre (Congedo)

Dopo il grado di Bachelor o di studi equivalenti in Economia

Dopo la Laurea triennale e l’analisi del curriculum pregresso

- La selezione prevede due stadi: dapprima sulla base dei titoli e, successivamente, sulla base di un eventuale colloquio personale.

- I requisiti richiesti per la selezione comprendono: i. Aver conseguito una licenza o un diploma (I° livello) equivalente in studi in

studi in scienze economiche con buoni risultati; ii. Curriculum vitae (CV);

iii. Una lettera di motivazione in inglese indicante la coerenza del piano di studi.

- Gli studenti concordano un piano di studio individuale, approvato dal referente e hanno la possibilità di programmi individuali su libri di testo in inglese.

Fribourg Rennes 1 Tampere Piemonte Orientale - Le università ospiti danno il benvenuto agli studenti stranieri all’inizio di ogni semestre. I referenti a livello locale (il supervisore locale nel caso delle tesi di Master) forniscono le informazioni sul programma.

Facoltà di Scienze economiche e associazioni degli studenti in scienze sociali + ufficio degli affari internazionali

Servizio Centrale degli Affari Internazionali + ufficio delle Relazioni Internazionali della Facoltà

Ufficio degli Affari Internazionali organizza l’orientamento degli studenti in entrata.

Settore Servizi agli Studenti e Progetti per la Didattica, e Segreteria di Presidenza

- Alloggio: Aiuto individuale grazie al servizio dell’ufficio degli Affari Internazionali; la cooperativa dell’alloggio degli studenti

Servizio degli Affari Internazionali in collegamento con il CROUS.

L'adesione all'unione degli studenti include l'aiuto all'alloggio

Stesse agevolazioni date per gli studenti Erasmus

- Sicurezza sociale dei servizi di assistenza sociale per i paesi terzi: Servizi sociali dell’università

Adesione obbligatoria alla Sicurezza Sociale studenti per i paesi terzi

Gli studenti sono assicurati automaticamente nel momento in cui assumono la qualifica di studente

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- Servizi per gli studenti con speciali bisogni: I nuovi edifici sono attrezzati

per accogliere le persone portatrici di handicap

I due edifici sono attrezzati per accogliere le persone portatrici di handicap

Gli edifici sono attrezzati per accogliere le persone portatrici di handicap

Gli edifici sono attrezzati per accogliere studenti con speciali bisogni

7. THE STUDIES - The ECTS credit allocation:

Total for the master programme : 90 ECTS, of which 27 for the master thesis; 18 to 20 ECTS must be obtained in a partner university. One ECTS correspond to a work load of 25 to 30 hours (around 7 units of lecture + 21 hours of additional personal work)

Total for the master programme: 120 ECTS, of which 30 for the master thesis; around 30 ECTS must be obtained in a partner university subject to the individual study contract

Total for the master programme: 120 ECTS, of which 90 ECTS in economics (including 30 ECTS for the master thesis), and 30 ECTS in (possibly ) other subjects than economics. Studies of one semester (30 ECTS) must be taken abroad in one or more host universities.

Total for the master programme: 120 ECTS. 30 ECTS, corresponding to one semester, must be obtained in a partner university

- The grading scale for exams: 1,00 – 3,99 fail 4,00 – 4,49 legitime 4,5 – 4,99 cum laude 5,00 – 5,49 magna cum laude 5,50 – 6,00 summa cum laude The average note for the exam must not be below 4,00; there should be no more than three notes below 4,00.

< 10.00 = fail ³ 10.00 = pass ³ 12.00 = satisfactory ³ 14.00 = good ³ 16.00 = excellent Lectures are grouped into teaching units; an average mark of ten must be reached to pass the unit. All units must be passed, including the Master’s Thesis (forming a unit of its own)

1 (= satisfactory) 2 3 (= good) 4 5 (= excellent) The system is ECTS compatible: marks from 5 to 1 correspond to marks from A to E in the ECTS system. An average of the marks, reduced to three levels (satisfactory, good, excellent) is printed in the diploma.

< 18.00 =fail 18-24 = pass 25-26 = satisfatory 27-29 = good 30 = very good 30 e lode = excellent

- The grading of the Master’s Thesis: The note for the master’s thesis must not be below 4,00.

All units must be passed, including the Master’s Thesis (forming a unit of its own)

Marks for the thesis are: approbatur, lubenter approbatur, non sine laude approbatur, cum laude approbatur, magna cum laude approbatur, eximia cum laude approbatur, laudatur.

The grade of the degree can go from 66 to 110 with LODE. It is calculated taking the average of the marks (weighted by the number of ECTS of each course) plus the evaluation of the thesis, which can add at most 11 points and the LODE.

- The Master’s Thesis is a personal research by which the student shows his/her ability to analyse and apprehend his/her research topic in a scientific and coherent way and proves his/her capacity to master the relevant theoretical and methodological economic tools. - The student can choose from two tracks concerning the thesis:

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(i) research-oriented track that aims at providing the students a theoretical and

methodological background that will serve their future academic project; (ii) policy-oriented track that aims at providing the students a professional specialisation and expertise in conceptualisation, implementation and evaluation of public policies. In both tracks, the Master’s Thesis should aim at reaching the standards for applying to doctoral studies. - The Master’s Thesis is co-supervised by two professors, one from the home university and one from the host university. The objective of co-supervision is to ensure the quality of the thesis and the homogeneity of the evaluation criteria. The requirement of writing the Master’s Thesis co-tutored in two partner universities also produces cross-fertilization and gives to the student the opportunity of benefiting from complementarities in the expertise of the two supervisors. For this motive, the ECTS obtained for the master thesis are counted under the mobility heading in addition to the ECTS obtained for the courses - The regulations concerning the examinations including contestations on results are those of the host university. - The ECTS-equivalent credits and marks for the passed exams follow the rule of the student’s home university. Fribourg Rennes 1 Tampere Piemonte Orientale 7-GLI STUDI - L’attribuzione dei crediti ECTS: Totale per il programma di

Master: 90 ECTS, di cui 27 per la tesi; da 18 a 20 ECTS devono essere ottenuti in una delle università partner. Un ECTS corrisponde ad un periodo di lavoro di 25/30 ore (circa 7 unità di corso + 21 ore di lavoro personale)

Totale per il programma di Master: 120 ECTS, di cui 30 per la tesi; circa 30 ECTS devono essere ottenuti in una delle università partner, conformemente al contratto per l’esecuzione di studio individuale

Totale per il programma di Master: 120 ECTS, di cui 90 ECTA in Economia (comprendente 30 ECTS per la tesi del Master), e 30 ECTS su (se possibile) un altro soggetto oltre quello economico. I corsi di un semestre (30 ECTS) devono essere ottenuti in una o più università ospiti.

Totale per il programma di Laurea Magistrale: 120 ECTS, I corsi di un semestre (30 ECTS) devono essere ottenuti in una università partner

Fribourg Rennes 1 Tampere Piemonte Orientale - La scala di classificazione per gli esami:

1,00-3,99=fallimento 4,00-4,99=passato 4,50-4,99=cum laude 5,00-5,49=magna cum laude 5,50-6,00=summa cum laude La votazione per l’esame non può essere al di sotto di 4,00; non devono esserci più di 3 voti al di sotto di 4,00

<10.00=fallimento ≥10.00=successo ≥12.00=soddisfacente ≥14.00=buono ≥16.00=eccellente I corsi sono raggruppati in un insegnamento unico; per ottenere l’unità si deve avere una votazione media di 10. Tutte le unità devono essere raggiunte; inclusa la tesi di Master (che forma una unità propria)

1 (= soddisfacente) 2 3 (=buono) 4 5 (=eccellente) Le votazioni, ridotte su tre livelli (soddisfacente, buono ed eccellente) sono iscritte sul diploma.

< 18.00 =fallimento 18-24 = sufficiente 25-26 = soddisfacente 27-29 = buono 30 = molto buono 30 e lode = eccellente

- La classificazione delle tesi di Laurea Magistrale: La votazione per la tesi di Master non deve essere inferiore a 4,00

Tutte le unità devono essere ottenute, compresa la tesi di Master (che forma una unità

Le votazioni per la tesi sono: approbatur, lubenter approbatur, non

Il voto di Laurea va da 66 a 110 con LODE. Si ottiene dalla media degli esami ponderata

205

propria) sine laude approbatur,

cum laude approbatur, magna cum laude approbatur, esimia cum laude approbatur, laudatur

per il numero di ECTS e dalla valutazione della prova finale (tesi) che può aggiungere fino a 11 punti e la LODE.

- La tesi di Laurea Magistrale è una ricerca personale attraverso la quale gli studenti dimostrano le loro capacità di analizzare e comprendere l’oggetto della ricerca in modo scientifico e coerente e la loro capacità di padroneggiare gli strumenti di teoria economica e metodologici appropriati. - Lo studente può scegliere tra due opzioni concernenti la tesi: - L’opzione di ricerca che mira a fornire agli studenti un background teorico e metodologico che servirà per il loro futuro progetto accademico; - L’opzione professionale che mira a fornire agli studenti una specializzazione e una preparazione professionale nella concettualizzazione, esecuzione e valutazione delle politiche pubbliche. - In entrambi i casi, le tesi di Laurea Magistrale dovranno puntare a raggiungere gli standard richiesti per l’iscrizione agli studi di dottorato di ricerca. - La tesi di Laurea Magistrale è seguita da due professori, uno dell’università di appartenenza e l’altro dell’università ospite. L’obiettivo della co-tutela è quello di garantire la qualità delle tesi e l’omogeneità dei criteri di valutazione. La presentazione della tesi di Laurea Magistrale in co-tutela nelle due università partner permette un effetto di arricchimento reciproco e dà allo studente l’opportunità di trarre beneficio dalla complementarità delle competenze dei due supervisori. Per questo motivo, lgli ECTS ottenuti dalla tesi di Laurea Magistrale sono contabilizzati sotto la voce “mobilità” in aggiunta agli ECTS ottenuti attraverso i corsi. - Gli studenti seguono per gli esami e le eventuali contestazioni, le regole dell’Università ospite. - La convalida dei crediti ECTS e dei voti per gli esami superati segue le regole dell’Università di provenienza dello studente.

8. DEGREES AND DIPLOMAS - Subject to the fulfilment of the examination criteria in the programme, the partner universities fully recognize the study periods spent and the ECTS credits acquired in other partner universities in the programme “MGE- European Master in Public Economics and Public Finance”. - Subject to the fulfilment of the general study requirements, of a sufficient average grade for the exams on the courses and of the final examination criteria, the student is awarded a Double Degree integrating the mobility courses. - The student receives two diplomas, one from the home university and one from that host university, which has co-supervised his/her Master’s Thesis. - The two diplomas are supplemented by a Transcript of Records from the student’s home university containing (i) the titles, ECTS credits and evaluation grades of each of the passed courses, (ii) the courses taken in the visited university are explicitly mentioned with the name of the visited university, on the basis of an attestation delivered by this university, and (iii) the title of the Master’s Thesis.

Fribourg Rennes 1 Tampere Piemonte Orientale

206

- The title of the Master’s Degree in the partner universities and the formal

approval of the degree: Master of Art en économie politique ; mention économie publique et finances publiques. August 17, 2004 Ministry of Education, Culture and Sport of the canton Fribourg

Master mention économie, conseil et gestion publique ; spécialité économie publique. April 25, 2002 Ministry of Education, Higher Education and Research

Kauppatieteiden maisteri Master of Science (Economics) or Hallintotieteiden maisteri Master of Administrative Sciences December 21, 2006. Ministry of Education.

Laurea Magistrale in Economia e Politiche Ambiente e Cultura (Master degree in Economics and Public Policy, Environment and Culture). Degree class LM-56 (Economic Sciences) or LM-76 (Economics, Environment and Culture). The class can be chosen by the student when opting for the corresponding curriculum (Ministerial Decree of 16 March 2007).

8-DIPLOMI - Nel rispetto dei criteri di esame del programma, le università partner riconoscono pienamente i periodi di studio passati e i crediti ECTS acquisiti presso le altre università partner nel corso del programma europeo “MGE – Master Europeo in Economia e Finanza Pubblica”. - Nel rispetto delle condizioni di studio generale, di una media sufficiente per gli esami dei corsi e per l’esame finale, allo studente è attribuito un doppio diploma comprendente i corsi di effettuati nelle Università partner. - Gli studenti ricevono due titoli, uno dell’università di provenienza e l’altro dall’università ospite che ha co-diretto la tesi di Master. - I due diplomi sono completati da una trascrizione delle annotazioni, dell’università di origine, contenente: (i) la denominazione, i crediti ECTS, la valutazione per ogni corso passato; (ii) I corsi seguiti presso l’università ospite sono esplicitamente menzionati con il nome dell’università ospitante, sulla base di un attestato rilasciato dalla stessa università; (iii) il titolo della tesi di Master.

Fribourg Rennes 1 Tampere Piemonte Orientale - Il titolo del Laurea Magistrale presso le università partner e l’approvazione formale del diploma: Master of Art en économie

publique; mention économie publique et finances publiques. August 17, 2004 Ministry of Education, Culture and Sport of the canton Fribourg

Master mention économie, conseil et gestion publique; spécialité économie publique. April 25, 2002 Ministry of Education, Higher Education and Research

Kauppatieteiden maisteri Master of Science (Economics) or Hallintotieteiden maisteri Master of Administrative Sciences December 21, 2006 Ministry if Education

Laurea Magistrale in Economia e Politiche Pubbliche, Ambiente e Cultura della classe LM-56 o LM-76 (la classe viene scelta dallo studente al momento dell’opzione per il corrispondente curriculum) del D.M. 16 marzo 2007

9. QUALITY ASSURANCE - The policy of internal and external validation is that of each partner university in its own capacity. - Internal quality within the consortium is ensured by the Board of Teachers and particularly through the rule of co-supervision of the Master’s Thesis. - - - - - - - - - - - - - - - - - - -

207

9-GARANZIA DELLA QUALITA’

- Le pratiche per il controllo e l’assicurazione qualità interna ed esterna sono quelle di ciascuna delle università partner. - L’assicurazione e qualità interna del consorzio è assicurata dal Consiglio dei Professori e, in modo particolare, dal ruolo dei co-supervisori delle tesi di Master. 10. THE AGREEMENT - The present agreement is valid from the time of signature for a period of four years. In case of change of national legislation or credits in the countries of partner universities the new titles of the diploma will be mentioned in a supplement to the agreement. At the end of the period of validity the agreement may be renewed after the approval by the organs of each partner university. - Each partner university can propose amendment to the agreement. Amendments are considered in the Board of Teachers under unanimity. - Each partner university can withdraw from the agreement and the consortium at the end of a four year period. The notice of withdrawal is put before to the Board of Teachers in written form at least two years before the end of the current agreement. - - - - - - - - - - - - - - - - - - - 10-L’ACCORDO - Il presente accordo è valido dalla data della firma per una durata di quattro anni. In caso di modifiche della normativa nazionale o di accreditamenti nei paesi delle università partner, i nuovi titoli dei diplomi saranno menzionati in un allegato all’accordo. Alla scadenza del periodo di validità, l’accordo potrà essere rinnovato dopo aver presentato istanze ad ogni università partner. - Ogni università partner può proporre un emendamento all’accordo. Gli emendamenti sono esaminati dal Consiglio dei Professori seguendo la regola dell’unanimità. - Ogni università partner può ritirarsi dall’accordo dal consorzio alla fine del periodo di quattro anni. La richiesta del ritiro è presentata al Consiglio dei Professori in forma scritta almeno due anni prima della fine dell’accordo in vigore.

Presidente dell’Universtità di Fribourg Nome

Presidente dell’Universtità di Rennes 1 Nome

Presidente dell’Universtità di Tampere Nome

Rettore dell’Universtità di Vercelli Nome Paolo GARBARINO

208

Data Data Data Data

Timbro e firma Timbro e firma Timbro e firma Timbro e firma

******************

209

12. Edilizia e Patrimonio 12.1 Atto integrativo al contratto di comodato tra l’Università degli Studi del Piemonte Orientale “ A. Avogadro” e l’Azienda Ospedaliero Universitaria Maggiore della Carità di Novara avente per oggetto parte dell’immobile Palazzo Bellini in Novara 3/2009/12.1 SERVIZIO TECNICO

Al Presidente del Consiglio di Amministrazione

L’Università degli Studi del Piemonte Orientale “A. Avogadro”, Facoltà di Medicina e Chirurgia, attualmente utilizza, in virtù di un contratto di comodato trentennale stipulato con la ex USSL 51 di Novara, cui è subentrata l’Azienda Ospedaliera Universitaria Maggiore della Carità di Novara, parte dell’edificio denominato “Palazzo Bellini, sito in Novara, Via Solaroli, per lo svolgimento dei propri compiti di istituto.

Nel mese di ottobre 2007 l’Azienda Ospedaliera Universitaria Maggiore della Carità di

Novara ha preso in locazione parte dell’immobile dell’Istituto Salesiani, sito in Novara, Viale Ferrucci, per l’attività dei corsi di laurea per le professioni sanitarie, in precedenza svolte nella restante parte dell’edificio denominato “Palazzo Bellini”, e che a seguito ciò i locali situati al 1° piano ed in parte del piano terreno dell’immobile sono stati trasferiti in comodato all’Università degli Studi del Piemonte Orientale “A. Avogadro” per le esigenze della Facoltà di Medicina e Chirurgia.

In seguito allo spostamento al piano terreno dei laboratori afferenti all’Università, l’Azienda si è resa disponibile a concedere in comodato anche la restante parte del piano terreno.

L’Azienda Ospedaliera si è altresì resa disponibile ad effettuare i lavori necessari al trasferimento dei laboratori.

Si rende pertanto necessario modificare il contratto di Comodato, inserendo tra le parti cedute all’Università anche la restante parte di piano terreno.

Si chiede, pertanto, a codesto Spettabile Consiglio di Amministrazione di deliberare in merito.

OMISSIS

IL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE

PRESO ATTO che l’Università degli Studi del Piemonte Orientale “A. Avogadro”, Facoltà di Medicina e Chirurgia, attualmente utilizza, in virtù di un contratto di comodato trentennale stipulato con la ex USSL 51 di Novara, cui è subentrata l’Azienda Ospedaliera Universitaria Maggiore della Carità di Novara, parte dell’edificio denominato “Palazzo Bellini, sito in Novara, Via Solaroli, per lo svolgimento dei propri compiti di istituto; CONSIDERATO che nel mese di ottobre 2007 l’Azienda Ospedaliera Universitaria Maggiore della Carità di Novara ha preso in locazione parte dell’immobile dell’Istituto Salesiani, sito in Novara, Viale Ferrucci, per l’attività dei corsi di laurea per le professioni sanitarie, in precedenza svolte nella restante parte dell’edificio denominato “Palazzo Bellini”; PRESO ATTO che a seguito di tale trasferimento si sono resi disponibili i suddetti locali, di proprietà dell’Azienda Ospedaliera Universitaria, la quale si è detta disposta a trasferirli in parte (e

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precisamente il 1° piano ed il piano terreno dell’immobile, in comodato all’Università degli Studi del Piemonte Orientale “A. Avogadro” per le esigenze della Facoltà di Medicina e Chirurgia; CONSIDERATO che a tale fine le parti hanno firmato un contratto di comodato avente ad oggetto la concessione, da parte dell’Azienda Ospedaliera Universitaria Maggiore della Carità di Novara ed a favore dell’Università degli Studi del Piemonte Orientale “A. Avogadro”, di una parte dell’immobile denominato “Palazzo Bellini”, insistente sull’area dell’ospedale; CONSIDERATA la volontà dell’Azienda Ospedaliera Universitaria Maggiore della Carità di Novara di concedere in comodato la restante parte di edificio al piano terra; con voto espresso nella forma di legge, all’unanimità

DELIBERA di approvare la modifica al contratto di comodato tra l’Università degli Studi del Piemonte Orientale “A. Avogadro” e l’Azienda Ospedaliera Universitaria Maggiore della Carità di Novara che prevede la cessione della restante parte del piano terra dell’immobile, denominato Palazzo Bellini, sito in Novara, Via Solaroli.

****************** 13. Accordi, Convenzioni e Contratti per la Ricerca Scientifica

Il Presidente informa i Consiglieri che non sono presenti argomenti da discutere al presente punto.

****************** 14. Forniture e Servizi 14.1 Autorizzazione esperimento gara per affidamento servizio di erogazione buoni pasto e individuazione fruitori servizio 3/2009/14.1

Al Presidente del Consiglio di Amministrazione

In data 30 dicembre 2008 è scaduto il contratto stipulato con la Società Buon Chef per la fornitura, da parte di un certo numero di esercizi convenzionati, di un pasto dietro presentazione di buoni pasto del valore di 7,00 Euro tramite card elettronica. Tale contratto è stato prorogato fino al 30 aprile 2009 con delibera del Consiglio di Amministrazione in data 19/12/2008 e fino al 30 maggio 2009 con Decreto rettorale d’Urgenza n. 35 in data 30/4/2009 al fine di evitare interruzioni del servizio.

In precedenza il buono pasto aveva un valore nominale di 5,50 Euro ed accanto al “pasto libero” erano presenti tipologie di pasto predefinito. Dal mese di maggio 2006 si è passati ad un valore del buono pasto di 7,00 Euro, con estensione a tutti i locali del pasto libero.

Il buono pasto è utilizzato dai dipendenti tramite card magnetiche che consentono una notevole semplificazione nella gestione del servizio e dei relativi costi. La card magnetica consente anche la non tassazione del valore del buono pasto eccedente 5,29 euro e quindi l’attribuzione allo stesso del valore pieno di 7,00 euro.

Nei primi giorni del mese di maggio 2009 sono pervenute, sottoscritte da circa 140 dipendenti, le seguenti richieste di modifica del servizio sostitutivo mensa, motivate da “in considerazione dell’insufficiente attuale situazione di gestione del servizio sostitutivo mensa

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applicato, già peraltro sottolineato nel passato dalle stesse organizzazioni sindacali e dalla rappresentanza sindacale unitaria presente in Ateneo” e “con la convinzione che tali richieste vadano nella direzione di ottimizzare il servizio diminuendone i costi”: 1. dotazione delle sedi di Alessandria, Novara e Vercelli di una mensa interna, eventualmente

utilizzabile congiuntamente anche dai lavoratori del Politecnico di Torino, ove presente; 2. gestione diretta del servizio sostitutivo di mensa da parte dell’Ateneo, al fine di evitare i

maggiori costi determinati dall’assegnazione del servizio a Enti esterni; 3. valutata l’eventuale impossibilità d soddisfare le richieste di cui ai precedenti punti, si richiede

almeno l’utilizzo dei buoni mensa cartacei in sostituzione della tessera magnetica, al fine di poter usufruire di un numero più adeguato di locali convenzionati, oltre all’aumento del buono pasto a € 10,00 netti.

In merito alle proposte formulate si ritiene opportuno evidenziare quanto segue:

a) in ordine al punto 1 (dotazione di una mensa interna) - l’Ateneo, insistendo su tre città, dovrebbe dotarsi di almeno tre mense interne (una per città) e, all’interno della stessa città, non tutti i dipendenti potrebbero agevolmente accedervi a causa della dislocazione delle sedi universitarie, non sempre vicine tra loro. Si deve inoltre rilevare che è stata stipulata una convenzione con l’E.Di.SU. al fine di consentire ai dipendenti universitari di accedere alla mensa di tale Ente nella città di Alessandria.

b) In ordine al punto 2 (gestione diretta del servizio) - è possibile gestire direttamente il servizio con un numero ristretto di locali (uno/due per città), ma questo comporterebbe una evidente limitazione all’utilizzo del buono pasto, in quanto in nessuna delle tre città, sedi dell’Ateneo, sono presenti locali adeguati, sufficientemente capienti e in grado di ricevere contemporaneamente, oltre alla loro utenza ordinaria, un alto numero dipendenti universitari. Questo dilaterebbe in misura molto evidente il tempo per la fruizione del pasto.

c) 1. In ordine alla prima parte del punto 3 (buoni pasto cartacei) – l’adozione di buoni pasto cartacei comporterebbe un forte aumento della spesa, dovuta sia all’appesantimento della gestione sia alla quota di 0,56 Euro (valore buono pasto Euro 7,00 – costo complessivo 7,84 Euro) ovvero di 1,54 Euro (per un buono pasto del valore lordo di 10 Euro – costo complessivo 11,94 Euro) per le ritenute e imposte a carico Ente, ovviamente oltre al valore del buono pasto. L’appesantimento della gestione è dovuta a: • necessità di mettere a disposizione una/due persone per tale attività; • necessità del personale di spostarsi per ritirare i buoni cartacei; • aumento di lavoro per la tenuta di una contabilità ad hoc dei buoni cartacei in quanto

rappresentano, nella sostanza, denaro contante; • aumento del rischio per il caso di furto dei buoni o di semplice errore nella distribuzione; • aumento di lavoro per l’Ufficio Stipendi per l’obbligo di applicare le ritenute, pagare le

imposte ed effettuare il relativo conguaglio per la parte del valore del buono pasto eccedente gli € 5,29;

• estrema difficoltà, complessità ed onerosità per l’effettuazione di eventuali verifiche sull’utilizzo dei buoni pasto.

2. In ordine alla seconda parte del punto 3) per poter assicurare un buono pasto netto di € 10,00 il valore del buono deve ammontare ad € 12,40 più Iva, con una quota a carico Ente di € 2,32 (spesa complessiva per buono pasto € 15,22). Quindi la quota a carico dell’Ateneo, oltre al valore del buono pasto di 10,00 Euro netti, ammonta complessivamente ad € 5,22, con un aumento del costo per buono pasto del 117% rispetto al valore del buono pasto di 7,00 Euro.

Tali richieste, come sopra evidenziato, non vanno certamente nella direzione di diminuire i

costi del servizio.

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In ordine all’insufficiente situazione di gestione del servizio sostitutivo mensa applicato si ritiene opportuno evidenziare quanto segue.

Inizialmente la prestazione che il dipendente poteva ricevere, a fronte del buono pasto (buono

pasto valore € 5,50 di cui 1/3 a carico del dipendente), consisteva in tipologie di pasto predefinito (primo piatto + contorno + acqua, secondo piatto + acqua, pizza margherita + acqua) ovvero in un “pasto libero”, cioè fruizione di alimenti e bevande fino al raggiungimento del valore nominale del buono pasto secondo i prezzi esposti in ciascun locale.

Nel 2006, sulla base del CCNL del personale tecnico ed amministrativo del comparto Università biennio economico 2004/2005, il buono pasto è passato ad un valore di € 7,00 interamente a carico dell’Amministrazione.

Per quanto concerne le tipologie di pasto tipo predefinito la Società gestore del servizio aveva fatto presente in data 14 aprile 2006 che l’aumento di € 1,50 non consentiva l’ampliamento del menù con l’inserimento di una ulteriore portata, per cui aveva proposto di estendere la fruizione del servizio a pasto libero alla totalità degli esercizi.

I buoni pasto elettronici vengono utilizzati, nelle città di Alessandria, Novara e Vercelli,

complessivamente in oltre un centinaio di locali al fine di assicurare, garantendo una maggiore scelta tra più locali e quindi un servizio migliore o più gradito al dipendente. Non possono essere utilizzati in altre città o in locali non convenzionati e danno diritto alla fruizione di un pasto giornaliero del valore di 7 Euro senza possibilità di potere cumulare i buoni.

In altri termini la card magnetica consente che i buoni pasto non siano utilizzati per finalità diverse da quelle previste dallo stesso CCNL.

E’opportuno fare presente che la resa qualitativa del servizio dipende in modo rilevante dal “mercato”, cioè dagli stessi locali (numero e qualità) presenti nelle vicinanze delle sedi universitarie. Sul punto è opportuno premettere che l’Ateneo o meglio i dipendenti, dislocati su tre città e su diverse sedi, non possono avere un elevato potere contrattuale.

Per ottenere dei miglioramenti si potrebbe ipotizzare di utilizzare un numero ridotto di locali per città, a fronte delle diverse decine di oggi, ma questo porterebbe necessariamente ad un forte incremento dei tempi necessari per la consumazione dei pasti.

Sotto un profilo normativo la materia è regolata dall’art. 60 del CCNL 2006-2009 del

personale tecnico ed amministrativo del comparto Università stipulato in data 16 ottobre 2008. Detto articolo prevede la possibilità per le Università di erogare, compatibilmente con le

disponibilità di bilancio, buoni pasto. La materia non è esplicitamente soggetta a contrattazione sindacale decentrata, in quanto il finanziamento per tale servizio non è posto a carico del Fondo per il salario accessorio del personale tecnico ed amministrativo.

Nel citato art. 60 del CCNL 2006/2009, oltre ad essere stabilito il valore del buono pasto in non meno di 7,00 Euro, sono previste le categorie di beneficiari che di seguito si riportano. Le categorie di fruitori del servizio di erogazione dei buoni pasto Sulla base dell’articolo 60 del CCNL possono fruire dei buoni pasto: 1. nel caso di orario di lavoro settimanale articolato su cinque giorni la settimana, a condizione

che i dipendenti non possano fruire a titolo gratuito di servizio mensa o altro servizio sostitutivo presso la sede di lavoro;

2. per la singola giornata lavorativa nella quale il dipendente effettua un orario di lavoro ordinario superiore alle sei ore, con la relativa pausa prevista, all’interno della quale va consumato il pasto;

3. per la giornata lavorativa nella quale il dipendente effettua, immediatamente dopo l’orario di lavoro ordinario, almeno tre ore di lavoro straordinario, nel rispetto della pausa prevista, all’interno della quale va consumato il pasto.

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Per mera informativa si riportano anche le indicazioni dell’art. 3 della Legge 23 del

29/1/1986 “Norme sul personale tecnico ed amministrativo delle Università” in cui sono individuate le categorie di personale che possono accedere al servizio mensa:

• personale che, per esigenze di servizio, sia impegnato ad osservare un orario giornaliero non inferiore a sette ore con intervallo non superiore alle due ore;

• personale che, per impegni didattici, di ricerca, o per le esigenze dei servizi svolga, nella stessa giornata, attività in orario sia antimeridiano che pomeridiano per non meno di due ore in ognuno di tali periodi.

Nel corso degli anni la spesa per i buoni pasto è fortemente lievitata:

mese 2005 2006 2007 2008

GEN 36.585,92 35.854,70 54.792,19 57.774,37 FEB 38.145,68 38.722,62 54.335,59 60.271,41 MAR 35.657,88 45.026,44 59.172,71 52.166,73 APR 36.147,75 34.600,69 47.636,39 59.129,91 MAG 37.704,79 53.803,36 61.320,17 59.279,73 GIU 32.430,06 47.178,28 55.305,87 53.244,03 LUG 31.389,73 43.677,22 50.404,54 53.229,76 AGO 16.819,55 25.149,19 27.553,05 26.589,91 SET 35.236,13 48.849,24 50.176,24 62.953,95 OTT 41.140,67 56.119,19 63.060,96 66.571,09 NOV 40.820,15 53.429,52 56.204,80 54.856,41 DIC 29.325,95 42.713,65 42.285,59 45.624,49 Totale 411.404,26 525.124,10 622.248,10 651.691,79

Di seguito è riportata l’incidenza delle diverse categorie di personale nella spesa

complessiva per buoni pasto (per il personale tecnico ed amministrativo l’intera spesa è a carico dell’Amministrazione, mentre per il personale docente e per gli assegnisti di ricerca sono posti a carico dell’Amministrazione 2/3 della spesa indicata). Categorie di personale 2005 2006 2007 2008 Tecnici ed Amministrativi

259.284,48

349.076,72

397.385,71

417.989,51

Docenti e Ricercatori 109.635,48

130.715,28

157.526,16

162.906,03

Assegnisti di Ricerca 42.484,30 45.332,10

67.336,23 70.796,25

Totale 411.404,26

525.124,10

622.248,10

651.691,79

Nel bilancio di previsione per il 2009, nell’ottica di una riduzione delle spese, è stata stanziata la somma di € 550.000,00, con l’intenzione di consentire la fruizione dei buoni pasto solamente alle categorie esplicitamente individuate dal citato CCNL.

Attualmente fruiscono dei buoni pasto: a) il personale tecnico ed amministrativo con orario di lavoro a tempo pieno (interamente a

carico dell’Ateneo);

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b) il personale tecnico ed amministrativo con orario di lavoro part time (interamente a carico dell’Ateneo)

c) il personale tecnico ed amministrativo con orario di lavoro di sei ore e pausa pranzo al di fuori dell’orario di lavoro (interamente a carico dell’Ateneo);

d) il personale docente (2/3 a carico dell’Ateneo); e) i titolari di assegni per la collaborazione ad attività di ricerca (2/3 a carico dell’Ateneo).

Si rende pertanto necessario individuare le categorie che potranno accedere al servizio di erogazione dei buoni pasto.

Di seguito sono riportate le possibili proiezioni di spesa su base annua secondo le diverse ipotesi prospettate (buono pasto elettronico del valore di 7,00 Euro, buono pasto cartaceo del valore di 7,00 Euro e buono pasto cartaceo del valore di 10 Euro netti) e secondo le diverse possibili categorie di beneficiari. Proposta n. 1 – buono pasto elettronico del valore di € 7,00 (non ci sono aumenti di spesa per la gestione del servizio) 1a) restano invariate le categorie di fruitori. Spesa prevista € 670.000,00 circa 1b) non viene consentito l’accesso al buono mensa al personale docente. Spesa prevista € 500.000,00 circa 1c) non viene consentito l’accesso al buono mensa al personale docente e agli assegnisti di ricerca. Spesa prevista € 425.000,00 1d) viene consentito l’accesso solo al personale tecnico ed amministrativo con orario di lavoro a tempo pieno. Spesa prevista € 410.000,00 Proposta n. 2 – buono pasto cartaceo del valore di € 7,00 (previsione di consumo 200 buoni pasto per persona/anno - sono previsti aumenti di costi quantificati in non meno di 70/100.000,00 per la gestione del servizio). 2a) restano invariate le categorie di fruitori. Spesa prevista € 1.465.000,00 circa 2b) non viene consentito l’accesso al buono mensa al personale docente. Spesa prevista € 840.000,00 circa 2c) non viene consentito l’accesso al buono mensa al personale docente e agli assegnisti di ricerca. Spesa prevista € 620.000,00 2d) viene consentito l’accesso solo al personale tecnico ed amministrativo con orario di lavoro a tempo pieno. Spesa prevista € 590.000,00 Proposta n. 3 – buono pasto cartaceo del valore netto di € 10,00 (previsione di consumo 200 buoni pasto per persona/anno - sono previsti aumenti di costi quantificati in non meno di 70/100.000,00 per la gestione del servizio). 3a) restano invariate le categorie di fruitori. Spesa prevista € 2.780.000,00 circa 3b) non viene consentito l’accesso al buono mensa al personale docente. Spesa prevista € 1.560.000,00 circa 3c) non viene consentito l’accesso al buono mensa al personale docente e agli assegnisti di ricerca. Spesa prevista € 1.135.000,00 3d) viene consentito l’accesso solo al personale tecnico ed amministrativo con orario di lavoro a tempo pieno.

215

Spesa prevista € 1.075.000,00

Si prega pertanto codesto Consiglio di Amministrazione di deliberare in merito.

OMISSIS

IL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE

PRESO ATTO che in data 31 dicembre 2008 è scaduto il contratto stipulato con la Società Buon Chef per la fornitura, da parte di un certo numero di esercizi convenzionati, di un pasto dietro presentazione, da parte dei fruitori del servizio, di buoni pasto del valore di 7,00 Euro tramite card elettronica; PRESO ATTO che tale contratto è stato prorogato fino al 30 aprile 2009 con delibera del Consiglio di Amministrazione in data 19/12/2008 e fino al 30 maggio 2009 con Decreto rettorale d’Urgenza n. 35 in data 30/4/2009 al fine di evitare interruzioni del servizio; PRESO ATTO che in precedenza il buono pasto aveva un valore nominale di 5,50 Euro ed accanto al “pasto libero” erano presenti tipologie di pasto predefinito e che dal mese di maggio 2006 si è passati ad un valore del buono pasto di 7,00 Euro con estensione a tutti i locali del pasto libero; PRESO ATTO che la resa qualitativa del servizio dipende in modo rilevante dal “mercato”, cioè dagli stessi locali (numero e qualità) presenti nelle vicinanze delle sedi universitarie e che l’Ateneo o meglio i dipendenti, dislocati su tre città e su diverse sedi, non hanno un grande potere contrattuale; PRESO ATTO che per ottenere dei miglioramenti si potrebbe ipotizzare di utilizzare non più di uno/due locali per città, a fronte delle diverse decine di oggi, ma che questo porterebbe necessariamente ad un forte aumento dei tempi necessari per la consumazione dei pasti; PRESO ATTO che il buono pasto è utilizzato dai dipendenti tramite card magnetiche che consentono una notevole semplificazione nella gestione del servizio e dei relativi costi. CONSIDERATO che la card magnetica consente che i buoni pasto non siano utilizzati per finalità diverse da quelle previste dallo stesso CCNL e che la card magnetica consente anche la non tassazione del valore del buono pasto eccedente 5,29 euro e quindi l’attribuzione allo stesso del valore pieno di 7,00 euro. VISTE le richieste pervenute nel mese di maggio 2009 sottoscritte da circa 140 dipendenti ed esplicitate nella relazione del Dirigente;

PRESO ATTO che nel corso degli anni la spesa per i buoni pasto è fortemente lievitata:

mese 2005 2006 2007 2008

GEN 36.585,92 35.854,70 54.792,19 57.774,37 FEB 38.145,68 38.722,62 54.335,59 60.271,41 MAR 35.657,88 45.026,44 59.172,71 52.166,73 APR 36.147,75 34.600,69 47.636,39 59.129,91 MAG 37.704,79 53.803,36 61.320,17 59.279,73 GIU 32.430,06 47.178,28 55.305,87 53.244,03 LUG 31.389,73 43.677,22 50.404,54 53.229,76 AGO 16.819,55 25.149,19 27.553,05 26.589,91 SET 35.236,13 48.849,24 50.176,24 62.953,95

216

OTT 41.140,67 56.119,19 63.060,96 66.571,09 NOV 40.820,15 53.429,52 56.204,80 54.856,41 DIC 29.325,95 42.713,65 42.285,59 45.624,49 Totale 411.404,26 525.124,10 622.248,10 651.691,79

CONSIDERATA l’incidenza delle diverse categorie di personale nella spesa complessiva per buoni pasto (per il personale tecnico ed amministrativo l’intera spesa è a carico dell’Amministrazione, mentre per il personale docente e per gli assegnisti di ricerca sono posti a carico dell’Amministrazione 2/3 della spesa indicata). Categorie di personale 2005 2006 2007 2008 Tecnici ed Amministrativi

259.284,48

349.076,72

397.385,71

417.989,51

Docenti e Ricercatori 109.635,48

130.715,28

157.526,16

162.906,03

Assegnisti di Ricerca 42.484,30 45.332,10

67.336,23 70.796,25

Totale 411.404,26

525.124,10

622.248,10

651.691,79

PRESO ATTO che nel bilancio di previsione per il 2009, nell’ottica di una riduzione delle spese, è stata stanziata la somma di € 550.000,00, per cui si rende necessario contenere la spesa per l’utilizzo dei buoni pasto; CONSIDERATO che la materia è attualmente regolata dall’art. 60 del CCNL 2006-2009 del personale tecnico ed amministrativo del comparto Università stipulato il 16 ottobre 2008 e che detto articolo ha previsto la possibilità per le Università di erogare, compatibilmente con le disponibilità di bilancio, buoni pasto, in applicazione dei seguenti criteri: 1. nel caso di orario di lavoro settimanale articolato su cinque giorni la settimana, a condizione che i dipendenti non possano fruire a titolo gratuito di servizio mensa o altro servizio sostitutivo presso la sede di lavoro; 2. per la singola giornata lavorativa nella quale il dipendente effettua un orario di lavoro ordinario superiore alle sei ore, con la relativa pausa prevista, all’interno della quale va consumato il pasto; 3. per la giornata lavorativa nella quale il dipendente effettua, immediatamente dopo l’orario di lavoro ordinario, almeno tre ore di lavoro straordinario, nel rispetto della pausa prevista, all’interno della quale va consumato il pasto; VISTO lo Statuto dell’Università, emanato con D.R. Rep. N. 83/2008 del 19/02/2008;

VISTO il regolamento di Ateneo per l’Amministrazione, la Finanza e la Contabilità emanato con D.R. Rep. n. 84/2008 del 19/02/2008;

VISTA la relazione del Dirigente con voto espresso nella forma di legge, a maggioranza

DELIBERA

1. di autorizzare l’esperimento di una gara d’appalto per l’affidamento del servizio di erogazione dei buoni pasto del valore di 7,00 Euro mediante card elettroniche;

2. di consentire l’utilizzo dei buoni pasto alle seguenti categorie di personale:

217

a) personale tecnico ed amministrativo con orario di lavoro a tempo pieno (interamente a carico dell’Ateneo);

b) personale tecnico ed amministrativo con orario di lavoro di sei ore e pausa pranzo al di fuori dell’orario di lavoro (interamente a carico dell’Ateneo);

c) personale docente (interamente a carico del personale docente a partire dal 01.06.2009)

d) titolari di assegni per la collaborazione ad attività di ricerca (1/3 a carico dell’Assegnista).

3. di prorogare, alle stesse condizioni, il contratto per la fornitura di buoni pasto elettronici

stipulato con la Società Buon Chef-RistoChef S.p.A. fino alla sottoscrizione del nuovo contratto al fine di evitare interruzioni del servizio.

******************

14.2 Servizio bar della Facoltà di Economia e della Facoltà di Scienze M.F.N 3/2009/14.2 Settore Tecnico Edilizia Patrimonio

Al Presidente del Consiglio di Amministrazione

In data 12 maggio 2009, è scaduto il contratto stipulato per l’affidamento in concessione del servizio di bar/tavola fredda presso la sede della Facoltà di Economia. Il canone annuo di concessione ammontava inizialmente a € 25.000,00 oltre Iva ed oggi, con gli aggiornamenti Istat, tale canone è stato portato ad € 27.869,85. Si deve rilevare, però, che la superficie relativa al bar, ammontante a mq. 242, si ridurrà a mq. 203, in quanto un locale attualmente in uso al bar dovrà essere utilizzato quale collegamento tra la l’edificio a “L”, sede della Facoltà di Economia, e le aule studio e locali mensa del futuro campus. Pertanto, il nuovo canone di concessione, in virtù di tale superficie ridotta, adeguato proporzionalmente al precedente, risulta pari a € 23.000,00 oltre Iva. In relazione a tale servizio, il Raggruppamento concessionario del servizio presso la Facoltà di Economia aveva fatto presente che:

• l’elevato importo richiesto a titolo di canone di concessione; • l’obbligo di effettuare il servizio di somministrazione tutti i giorni, precisamente dal lunedì

al venerdì, dalle ore 8.30 alle ore 18.30, senza che ci sia un’affluenza tale di studenti da giustificare un orario così prolungato di apertura del locale, con conseguente obbligo di dover sostenere costi di personale indipendentemente dal numero dei clienti effettivi;

• l’applicazione di un listino prezzi troppo basso non in linea con l’aumento generalizzato dei prezzi, adeguato esclusivamente con l’applicazione dell’indice Istat;

rendono assolutamente non remunerativo il servizio.

In merito, è opportuno considerare che l’esercizio di bar/tavola fredda presso locali

universitari, benché possa essere inteso come servizio agli studenti e al personale universitario, è esercitato imprenditorialmente da un soggetto, per cui tale attività deve risultare remunerativa per quest’ultimo.

Il bar interno a un Ente, da un lato può essere favorito per l’utenza interna, ma dall’altro lato

è svantaggiato perché non ha e, di fatto non può avere, utenza esterna.

218

Con riferimento all’utenza interna occorre considerare diversamente il bar interno a un Ministero o a un altro Ente e il bar interno a una sede universitaria. Nel primo caso, il dipendente non ha possibilità di scelta: se vuole consumare cibo e bevande, non potendo uscire dalla sede, è necessariamente obbligato a rivolgersi al bar interno. In una sede universitaria, la questione è diversa: solo il personale tecnico e amministrativo, in quanto soggetto al controllo automatizzato della presenza, non ha possibilità di scelta e deve rivolgersi al bar interno, mentre gli studenti, il personale docente e le altre figure professionali (assegnisti, dottorandi, collaboratori e frequentatori) possono recarsi anche all’esterno della Struttura. Ovviamente, la possibilità di recarsi all’esterno della Struttura per effettuare consumazioni di cibo e bevande dipende soprattutto dal fatto se in prossimità della sede universitaria si trovano locali pubblici.

Teoricamente, il numero di studenti possibili frequentatori dei locali universitari della ex

Caserma Perrone ammonta a oltre 2.500 unità, in realtà molti studenti frequentano i locali universitari saltuariamente o non frequentano affatto, inoltre, tale frequenza non è costante nel tempo ma legata principalmente all’attività didattica, quindi, ci sono diversi periodi durante l’anno in cui l’accesso alla struttura universitaria è fortemente ridotto. In particolare, la frequenza è più alta all’inizio dell’Anno Accademico. Durante la stessa settimana, la frequenza è più alta nei primi giorni della settimana e il sabato le Strutture universitarie non sono aperte al pubblico. Tutto questo senza considerare i periodi in cui l’attività didattica è sospesa, nei quali la frequenza è ridotta.

Occorre, inoltre, considerare altri tre aspetti che vanno sicuramente a ridurre la possibile remuneratività di tale attività:

o per le caratteristiche dei locali, può essere affidato in concessione solo il servizio di bar/tavola fredda, non tavola calda;

o l’Università pone una limitazione alla vendita delle bevande, in quanto non possono essere venduti gli alcolici e i super alcolici, che sono prodotti molto remunerativi per il gestore di un locale pubblico;

o l’allocazione nei citati locali di distributori automatici di alimenti e bevande determina un sistema di forte concorrenzialità nei confronti di servizi di bar tavola/fredda. Ovviamente, la remuneratività di tale attività dipende, soprattutto e prevalentemente dalla

capacità imprenditoriale del soggetto che la esercita, anche indipendentemente da eventuali condizioni favorevoli o sfavorevoli che possono verificarsi nell’espletamento del servizio.

Tenuto conto delle considerazioni sopra esposte, per l’individuazione del nuovo gestore per

l’affidamento del servizio, si può procedere mediante gara informale, in base al criterio di aggiudicazione dell’offerta economicamente più vantaggiosa, previa pubblicazione di un avviso su alcuni quotidiani a diffusione locale e sui siti web dell’Ateneo e delle Facoltà interessate.

Per quanto concerne i parametri di aggiudicazione, si deve considerare che le possibili

variabili sono essenzialmente tre: • il canone di concessione; • il prezziario al pubblico; • l’orario di apertura al pubblico.

Nella precedente esperienza (gara bar ex Caserma Perrone indetta nel 2003), era stato

considerato il progetto per l’arredo e il prezziario al pubblico, mentre il canone di concessione e l’orario di apertura al pubblico erano stati stabiliti preventivamente dall’Amministrazione e non erano rientrati tra i parametri per l’aggiudicazione.

219

In riferimento al parametro relativo al canone di concessione, è prevista la possibilità per i concorrenti di offrire in gara un rialzo sull’importo preventivamente determinato dall’Amministrazione (€ 23.000,00 oltre Iva).

Per quanto concerne i prezzi al pubblico, si può richiedere uno sconto su un prezziario

redatto dall’Amministrazione e in linea con i prezzi praticati da altri locali nella zona e, poi, prevedere un aumento annuale secondo la variazione degli indici Istat. Si deve rilevare, però, che tali prezzi non sono prezzi ufficiali e, pertanto, sono soggetti alle variazioni che i singoli gestori intendono effettuare, variazioni che non sono solo strettamente legate all’aumento dei costi delle materie prime o dei costi del lavoro, ma sono anche poste in relazione al numero frequentatori, alla tipologia degli alimenti consumati e, soprattutto, alla concorrenza di altri locali situati nelle vicinanze. Nella sostanza, si può verificare che a un prezzo più basso al pubblico applicato oggi nel bar interno, dovuto a un forte ribasso offerto in sede di gara, corrisponda domani un prezzo perfettamente allineato con i prezzi offerti dai locali situati nelle vicinanze della sede universitaria, se non addirittura superiore.

In ogni caso, stabilire preventivamente un prezziario sul quale i concorrenti devono effettuare un ribasso può avere l’effetto di tenere calmierati i prezzi al pubblico.

Per quanto concerne l’orario di apertura al pubblico, si deve considerare che, nelle ore

pomeridiane, dopo le ore 15.30-16.30, la presenza all’interno della sede universitaria degli studenti e del personale universitario si riduce in modo rilevante. Peraltro, le situazioni in ordine alla presenza all’interno delle sedi universitarie possono essere diverse da sede a sede e possono anche variare in occasione di manifestazioni, eventi e convegni, che possono essere organizzati all’interno della Struttura universitaria.

In relazione a tale parametro, è prevista la possibilità per i concorrenti di offrire un incremento rispetto all’orario minimo stabilito dall’Amministrazione (8.30-16.30). In ogni caso, l’orario offerto non potrà andare oltre l’orario di chiusura della Facoltà (ore 18.30).

Per quanto concerne l’affidamento del servizio da espletare presso la sede della Facoltà di

Scienze MFN, valgono le stesse considerazioni, le stesse modalità e criteri di aggiudicazione formulati per il servizio della Facoltà di Economia. Il canone annuo di concessione relativo al servizio della Facoltà di Scienze MFN è determinato in Euro 18.000,00 oltre Iva.: su tale importo, così come per la Facoltà di Economia, i concorrenti potranno offrire in gara un rialzo.

Per la determinazione del suddetto canone di concessione, il Settore Tecnico-Edilizia-Patrimonio ha fatto riferimento alla banca dati delle quotazioni immobiliari dell’Agenzia del territorio-Sezione del Comune di Alessandria –Zona semicentrale/di espansione, applicando come valore di locazione il minimo previsto (€/mq.), in considerazione del ridotto numero di studenti frequentanti la Facoltà.

Per entrambe le strutture universitarie, il contratto di concessione avrà la durata di 6 (sei)

anni. Il servizio non comporta alcun onere economico diretto per l’Ateneo, salvo le spese relative

all’indizione e allo svolgimento della procedura di gara. Si chiede, pertanto, a codesto Spettabile Consiglio di voler deliberare in merito.

OMISSIS

220

IL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE CONSIDERATO che, in data 12 maggio 2009, è scaduto il contratto relativo all’affidamento in

concessione del servizio di bar/tavola fredda presso la sede della Facoltà di Economia;

RITENUTO OPPORTUNO procedere all’indizione di un’unica procedura di gara informale,

articolata in due lotti distinti, per l’affidamento del servizio di entrambe le strutture universitarie (Lotto 1-Facoltà di Scienze MFN e Lotto 2- Facoltà di Economia);

RITENUTO di procedere, per entrambi i lotti, all’individuazione del contraente, con il criterio

di aggiudicazione dell’offerta economicamente più vantaggiosa in base ai seguenti parametri: 1) parametro relativo alla migliore offerta economica, per la formulazione della quale i concorrenti dovranno presentare un ribasso percentuale unico sui singoli prezzi di vendita di bevande e alimenti indicati nel listino prezzi predisposto dall’Amministrazione; 2) parametro relativo alla possibilità per i concorrenti di offrire un rialzo sull’importo preventivamente determinato dall’Amministrazione (Euro 18.000,00 oltre I.V.A. per la Facoltà di Scienze MFN e di Euro 23.000,00 oltre I.V.A. per la Facoltà di Economia); 3) parametro relativo alla possibilità per i concorrenti di offrire un incremento rispetto all’orario minimo stabilito dall’Amministrazione (8.30-16.30);

RILEVATO che, per entrambe le strutture universitarie, il contratto di concessione avrà la

durata di 6 (sei) anni; DATO ATTO che l’Ateneo percepirà, a titolo di concessione, un canone annuo di Euro

18.000,00 oltre I.V.A. per il lotto 1 e di Euro 23.000,00 oltre I.V.A. per il lotto 2; VISTO il Capitolato Speciale d’Appalto; VISTA la Direttiva 18/2004/CE del 31.03.2004; VISTO il D. Lgs. 12.04.2006 n. 163 e successive modificazioni e integrazioni; VISTO il D.Lgs. 9 aprile 2008 n. 81; RICHIAMATA tutta la normativa vigente in materia; VISTO lo Statuto dell’Università, emanato con D.R., Repertorio n. 83 del 19.02.2008; VISTO il Regolamento di Ateneo per l’Amministrazione, la Finanza e la Contabilità

emanato con D.R. Repertorio n. 84 del 19.02.2008; VISTA la relazione del Dirigente; con voto espresso nella forma di legge, a maggioranza

221

DELIBERA

1. di autorizzare l’esperimento di una procedura di gara informale, da aggiudicare in due lotti

distinti, con il criterio di aggiudicazione dell’offerta economicamente più vantaggiosa, per l’affidamento in concessione di un bar/tavola fredda, da realizzare all’interno della sede della Facoltà di Scienze M.F.N. (Lotto 1), e di un bar/tavola fredda, da realizzare all’interno della sede della Facoltà di Economia (Lotto 2);

2. di approvare, nel testo sotto riportato, il Capitolato Speciale d’Appalto, prevedendo che

l’offerta debba essere quantificata conteggiando il 40% del canone di locazione previsto all’articolo 10 (Lotto 1: 7. 200,00 Euro; Lotto 2: 9.200,00 Euro)

UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DEL PIEMONTE ORIENTALE

“AMEDEO AVOGADRO”

Capitolato Speciale d’Appalto per l’affidamento in concessione di un bar/tavola

fredda, da realizzare presso la struttura sita in Alessandria, Via Bellini n. 25/G, sede della

Facoltà di Scienze M.F.N., e di un bar/tavola fredda, da realizzare presso la struttura sita

in Novara, Via Perrone n. 18, sede della Facoltà di Economia

ARTICOLO 1 – Oggetto della concessione

L’Università degli Studi del Piemonte Orientale “Amedeo Avogadro” intende indire una procedura di gara informale, da aggiudicare in due lotti distinti, relativa all’affidamento in concessione di un bar/tavola fredda, da realizzare all’interno della sede della Facoltà di Scienze M.F.N. (Lotto 1), presso l’immobile sito in Alessandria, Via Bellini n. 25/G, e di un bar/tavola fredda, da realizzare all’interno della sede della Facoltà di Economia (Lotto 2), per il ristoro dei docenti, degli studenti, nonché del personale tecnico-amministrativo. Per quanto riguarda il Lotto 1, la gestione del locale sarà affidata, in concessione, a impresa specializzata nel settore, che provvederà a espletare il servizio con propria autonoma organizzazione, con la modifica e/o integrazione degli impianti e dei locali esistenti, nonché con la fornitura e posa completa delle attrezzature e dell’arredo, da fornirsi a cura e spese della medesima, nel rispetto della normativa vigente in materia di sicurezza. Per quanto riguarda il Lotto 2, la gestione del locale sarà affidata, in concessione, a impresa specializzata nel settore, che provvederà a espletare il servizio con propria autonoma organizzazione, con la modifica e/o integrazione degli impianti e dei locali esistenti, nonché con la fornitura e posa completa delle attrezzature e dell’arredo, da fornirsi a cura e spese della medesima, nel rispetto della normativa vigente in materia di sicurezza. Tuttavia, relativamente a tale lotto, atteso che il servizio oggetto è già stato oggetto di una precedente concessione, è in facoltà del nuovo concessionario contattare il precedente gestore, al fine di potere eventualmente concordare l’acquisto degli arredi, attrezzature e merci di proprietà di quest’ultimo. L’Università si riserva, in ogni caso, la facoltà di fare installare all’interno degli edifici nei quali sono ubicati i bar oggetto della concessione distributori automatici di bevande e/o snacks.

ARTICOLO 2 – Sopralluogo Ai fini della presentazione dell’offerta, relativamente a ciascun lotto, i concorrenti dovranno, a pena

222

di esclusione dalla gara, compiere un accurato sopralluogo dei locali e delle aree di pertinenza destinati all’attività in considerazione, per accertare ogni condizione e circostanza utile, secondo un calendario stabilito dall’Università (le date previste per i sopralluoghi saranno disponibili sul sito dell’Ateneo www.unipmn.it/appalti/servizi), previo accordo telefonico con il Settore Tecnico-Edilizia (Tel. 0161/261563-564).

ARTICOLO 3 – Criterio di aggiudicazione I concorrenti potranno presentare offerta per uno o entrambi i lotti. Per ogni singolo lotto, l’Amministrazione procederà all’aggiudicazione in favore dell’offerta economicamente più vantaggiosa, ai sensi dell’art. 83 del D.Lgs. 163/2006 e successive modificazioni e integrazioni. In riferimento a ciascun lotto, l’offerta sarà valutata in base ai parametri sotto indicati: A) Valutazione della migliore offerta economica (max punti 40)

L’attribuzione del punteggio relativo a tale parametro, fino a un massimo di punti 40 (quaranta), avverrà sulla base del ribasso percentuale unico da applicare ai singoli prezzi unitari di vendita delle bevande e alimenti indicati nel listino prezzi fornito dall’Università e costituente parte integrante della documentazione di gara, mediante l’applicazione della seguente formula aritmetica: Percentuale di sconto offerta PUNTEGGIO OFFERTA “n” = --------------------------------------------- X 40 Max percentuale di sconto offerta

Nel caso di offerte con ribasso percentuale pari a zero, saranno attribuiti 0 (zero) punti. Per entrambi i lotti, la lista delle bevande e degli alimenti indicati nel menzionato listino prezzi non è modificabile in sede di gara.

B) Valutazione della percentuale di rialzo sul canone annuo di concessione di cui all’art. 10

del presente Capitolato (max punti 40) Per l’attribuzione del punteggio relativo a questo parametro, fino a un massimo di punti 40, la Commissione di gara assegnerà un punto per ogni punto percentuale di rialzo sul canone annuo di Euro 18.000,00 oltre I.V.A. per il lotto 1 e di Euro 23.000,00 oltre I.V.A. per il lotto 2.

C) Valutazione della maggiore durata di apertura del servizio bar rispetto all’orario minimo di cui all’art. 19 del presente Capitolato (max punti 20) Per l’attribuzione del punteggio relativo a questo parametro, fino a un massimo di punti 20, la Commissione di gara attribuirà 5 punti per ogni incremento di 30 minuti rispetto all’orario di chiusura delle Facoltà (orario minimo ore 8.30-16.30). Non saranno oggetto di valutazione offerte di incremento inferiori ai 30 minuti.

ARTICOLO 4 – Cauzione definitiva

Per ciascun lotto, il concorrente aggiudicatario dovrà costituire, ai sensi dell’art. 113 del D. Lgs 163/2006, una cauzione definitiva, a garanzia dell’esatto e completo adempimento degli obblighi contrattuali. Tale cauzione dovrà avere validità per tutta la durata del servizio e dovrà essere costituita con le modalità e nei termini indicati nel Documento integrativo del bando di gara.

ARTICOLO 5 – Il progetto esecutivo Dopo l’aggiudicazione e, comunque, prima della realizzazione della fornitura e posa degli arredi e attrezzature, il concessionario dovrà produrre un progetto esecutivo, completo di impianti, strutture

223

e arredo della zona destinata, costituito da: LOTTO 1

- N. 1 Tavola di progetto (in scala 1:50); - N. 1 Tavola di progetto degli impianti (in scala 1:50); - Aggiornamento dello Schema Unifilare Q.E.; - Relazione tecnica indicante materiali e attrezzature previsti in progetto.

LOTTO 2 (nel caso di nuova fornitura di arredo e attrezzature)

- N. 1 Tavola di progetto (in scala 1:50); - N. 1 Tavola di progetto degli impianti (in scala 1:50); - Aggiornamento dello Schema Unifilare Q.E.; - Relazione tecnica indicante materiali e attrezzature previsti in progetto.

Tale progetto esecutivo dovrà essere predisposto sulla base della documentazione fornita in sede di gara dall’Università e, precisamente: LOTTO 1

- Tavola impianto Forza Motrice (As built); - Schema Unifilare Q.E. – bar (As built); - Tavola Impianto Illuminazione e Rilevazione Fumi (As built); - Tavola Impianto di Riscaldamento e Condizionamento (As built); - Tavola Impianto Idrico - Sanitario e Antincendio (As built); - Tavola n. 01 a: Progetto Bar Tavola Fredda -Richiesta parere igienico sanitario; - Relazione igienico sanitaria – integrazione (REQUISITI DA RISPETTARE); - Parere Dipartimento di Prevenzione - Prot. n. 0061113/2006 - (REQUISITI DA

RISPETTARE); - Requisiti minimi per l’adeguamento locali, ai fini igienico-sanitari per l’attività di bar-tavola

fredda (tipologia 2) - (REQUISITI DA RISPETTARE); - Fascicolo informativo ai sensi dell’art. 26, comma 1, lett. b), D.Lgs. 81/2008.

LOTTO 2

- Tavola arredamento esistente; - Tavola stato di fatto senza arredamento; - Tavola impianti tecnologici esistenti; - Schema Unifilare Q.E. bar; - Fascicolo informativo ai sensi dell’art. 26, comma 1, lett. b), D.Lgs. 81/2008.

ARTICOLO 6 – Licenze, autorizzazioni ed esecuzione dei lavori Per entrambi i lotti, il concessionario dovrà ottenere autonomamente, dalle Autorità competenti, tutte le autorizzazioni/licenze necessarie per l’esercizio dell’attività in menzione, previste dalla normativa vigente. Tutte le licenze/autorizzazioni saranno richieste dall’impresa e saranno intestate al Legale Rappresentante della stessa. I lavori di modifica dei locali e di arredo dovranno essere realizzati entro 70 (settanta) giorni, naturali, continuativi e successivi, decorrenti dalla data di acquisizione delle autorizzazioni edilizie previste dalla normativa vigente, previa comunicazione all’Università e in accordo con il Settore Tecnico-Edilizia e il Settore Prevenzione e Protezione.

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ARTICOLO 7 – Dichiarazioni di conformità

Per entrambi i lotti, il concessionario, al termine dell’allestimento del bar, dovrà consegnare all’Università le copie delle dichiarazioni di conformità degli impianti nuovi e/o modificati (DM 37/2008), nonché le eventuali dichiarazioni rese sui modelli dei Vigili del Fuoco per la prevenzione incendi. ARTICOLO 8 – Norme in materia di sicurezza e Documento Unico di Valutazione dei Rischi da

Interferenze E’ fatto obbligo al concessionario, al fine di garantire la sicurezza sui luoghi di lavoro, di attenersi a quanto previsto dal D. Lgs. n. 81/2008. In particolare, relativamente a ciascun lotto, dovrà essere predisposto, in collaborazione tra il Responsabile del Settore Prevenzione e Protezione dell’Università e il concessionario, il Documento Unico di Valutazione dei Rischi da Interferenze (DUVRI). Tale documento dovrà essere suddiviso in due parti: una parte relativa all’esecuzione delle opere/allestimento bar e una parte relativa alla gestione dell’attività bar/tavola fredda, al fine della verifica dei dati e degli adempimenti previsti dalle normative vigenti. Il DUVRI dovrà essere allegato al contratto.

ARTICOLO 9 – Durata del contratto Per entrambi i lotti, il contratto avrà la durata di 6 (sei) anni, decorrenti dalla data di inizio dell’attività. Con riferimento a ogni singolo lotto, l’Università si riserva la facoltà di prorogare il contratto, per il tempo strettamente necessario e alle medesime condizioni contrattuali, qualora entro il termine di scadenza del medesimo non si sia ancora conclusa la procedura di gara per l’individuazione del nuovo concessionario. Per ciascun lotto, al termine della concessione, a decorrere dalla comunicazione della data di stipula del contratto con il nuovo contraente, il concessionario dovrà, a sua cura e spese, provvedere alla rimozione delle attrezzature di proprietà, entro il termine di 20 (venti) giorni, naturali e consecutivi. Si procederà alla riconsegna dei locali previo apposito verbale di constatazione dello stato di buona conservazione e di perfetta efficienza, entro i successivi 10 (dieci) giorni, naturali e consecutivi. In caso di inadempimento, l’Università provvederà direttamente alla rimozione, addebitando le spese al concessionario.

ARTICOLO 10 – Canone di concessione Per il lotto 1, il canone annuo di concessione è determinato in Euro 18.000,00 (diciottomila/00), oltre I.V.A. di legge. Per il lotto 2, il canone annuo di concessione è determinato in Euro 23.000,00 (ventitremila/00), oltre I.V.A. di legge. Per entrambi i lotti, il canone annuo di concessione indicato potrà variare in aumento, in virtù dell’importo corrispondente alla percentuale di rialzo offerta in gara (art. 3, lett. B, del presente Capitolato). Alla scadenza del primo anno, il canone sarà aggiornato annualmente, sulla base delle variazioni dell’indice ISTAT dei prezzi al consumo per le famiglie di impiegati e operai. Il concessionario dovrà effettuare il pagamento del canone ogni anno, alla medesima scadenza, entro i 30 (trenta) giorni successivi alla data di inizio attività.

ARTICOLO 11 – Riferimenti normativi

Tutte le attività necessarie al corretto svolgimento del servizio verranno svolte, per quanto di competenza del concessionario, nel pieno e rigoroso rispetto di tutte le norme igienico-sanitarie e di sicurezza attualmente vigenti, con particolare riferimento a:

- D. Lgs. n. 155/97 e s.m.i., sostituito dal regolamento CE n. 852/2004, relativo all’igiene dei prodotti alimentari (Autocontrollo e H.A.C.C.P.);

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- L. 283/62 e s.m.i. e suo regolamento di esecuzione D.P.R. 327/80, concernenti la disciplina igienica della produzione e della vendita di sostanze alimentari e bevande;

- D. Lgs. n. 81/2008, relativo al miglioramento della sicurezza e della salute dei lavoratori sul luogo del lavoro;

- D.M. 10 marzo 1998 “Criteri generali di sicurezza antincendio”. Il concessionario dovrà, in ogni momento, a semplice richiesta dei Funzionari dell’Università, dimostrare di avere provveduto a quanto richiesto dalla normativa vigente. ARTICOLO 12 – Autocontrollo da parte dell’impresa (sistema haccp), ex D.Lgs. 06/11/2007 n. 193 Con riferimento a ciascun lotto, il concessionario dovrà mettere a disposizione dei tecnici incaricati dall’Amministrazione universitaria, per i controlli di conformità, il Piano di autocontrollo (sistema haccp) predisposto dal medesimo, in conformità alle disposizioni previste dalla normativa vigente in materia, nonché le registrazioni delle procedure, i risultati delle verifiche effettuate e la documentazione allegata. In caso contrario, sarà applicata una penale, nella misura stabilita dall’art. 22 del presente Capitolato.

ARTICOLO 13 – Oneri a carico del concessionario

Relativamente a ciascun lotto, il concessionario, a propria cura e spese, dovrà provvedere: a) all’assunzione del personale impiegato per la realizzazione del servizio, alla retribuzione dello

stesso, nonché al pagamento di tutti gli oneri contributivi e assicurativi previsti dalla normativa vigente in materia;

b) all’adeguamento dei locali e dei relativi arredi, in conformità a quanto previsto dalla normativa vigente in materia di igiene e sicurezza sul lavoro;

c) alla pulizia dei locali e delle aree di pertinenza (anche esterne), degli strumenti e di quanto utilizzato per lo svolgimento del servizio;

d) alla manutenzione ordinaria dei locali, degli arredi e dei macchinari, nonché a tutte le riparazioni dipendenti da deterioramenti prodotti dall’uso. Nel caso in cui il concessionario non vi provveda, l’Università provvederà d’ufficio, addebitando le spese al medesimo. Sono a carico dell’Università gli oneri relativi alla manutenzione straordinaria degli immobili e quanto attiene alla manutenzione ordinaria degli impianti e attrezzature antincendio relativi al sistema di protezione antincendio delle strutture;

e) agli oneri relativi alla gestione del bar (es: energia elettrica e acqua, sulla base dei consumi rilevati dai contabilizzatori di energia elettrica e di consumo idrico installati dall’Università; spese di riscaldamento e condizionamento ripartite per millesimi, pari a 17,31 ‰ per il lotto 1, per un importo indicativo, sulla base dei consumi contabilizzati nel 2008, di Euro 3.270,00 annui, e a 15,08 ‰, per il lotto 2, per un importo indicativo, sulla base dei consumi contabilizzati nel 2008, di Euro 2.800,00 annui, salvo eventuale rimodulazione dei millesimi indicati in caso di ampliamento delle strutture universitarie; tassa per lo smaltimento dei rifiuti), nonché gli eventuali oneri per gli allacciamenti alla rete elettrica e idrica e le forniture di energia elettrica e acqua da parte degli Enti erogatori. Gli importi indicati con riferimento alle spese di riscaldamento e condizionamento di entrambe le strutture si riferiscono alla tariffa reperita in bolletta, comprensiva di tutti gli oneri dovuti ai consumi, ai costi fissi, eventuali conguagli e I.V.A.;

f) a concordare, con il Settore Tecnico-Edilizia e con il Settore Prevenzione e Protezione dell’Università, qualunque modifica e/o integrazione al progetto eseguito, successiva all’inizio dell’attività;

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g) a predisporre un numero adeguato di contenitori per rifiuti all’interno e nelle immediate vicinanze del bar, garantendo la pulizia degli stessi;

h) a provvedere al completo smaltimento dei rifiuti, secondo le modalità previste dai rispettivi Regolamenti comunali e previo accordo con i Responsabili delle strutture/Presidi/Coordinatori di Area (Manager);

i) a provvedere a impedire, anche attraverso l’installazione, a sue spese, di appositi apparati, che fumi e olezzi derivanti dalla sua normale attività si diffondano per i locali della struttura non adibiti a bar, previa approvazione da parte del Settore Tecnico-Edilizia e Settore Prevenzione e Protezione dell’Università;

j) a espletare il servizio con prodotti di abituale consumo e buona qualità, come meglio specificato nel successivo art. 15 del presente Capitolato;

k) ad acquisire dai fornitori e rendere disponibili all’Università idonee certificazioni di qualità o dichiarazioni di conformità delle derrate alimentari alle disposizioni normative vigenti in materia.

ARTICOLO 14 – Inizio del servizio In riferimento a ciascun lotto, il servizio avrà inizio solo dopo la comunicazione, da parte del concessionario, dell’inizio attività e, comunque, previa effettuazione dei seguenti adempimenti: a) comunicazione all’Università, da parte del concessionario, dell’avvenuta ultimazione delle

opere previste nel progetto consegnato dopo l’aggiudicazione; b) messa a disposizione (con eventuale consegna di copia a richiesta) del Responsabile del Settore

Prevenzione e Protezione dell’Università delle certificazioni, licenze e/o autorizzazioni, anche di carattere sanitario, necessarie per l’espletamento dell’attività in menzione, nonché del Piano di autocontrollo (sistema HACCP) di cui all’art. 12, nel rispetto delle normative vigenti in materia;

c) effettuazione, da parte del Responsabile del Servizio Prevenzione Protezione dell’Università, in collaborazione con il concessionario (direttamente o tramite un proprio qualificato incaricato: es. Responsabile del Servizio Prevenzione Protezione o altro Delegato), dell’elaborazione, del Documento Unico di Valutazione dei Rischi da Interferenze (DUVRI) previsto dall'art. 26, comma 3, del D.Lgs. 9 aprile 2008 n. 81. Il RSPP dell’Università attesterà la corretta effettuazione di tali adempimenti.

L’inizio effettivo della prestazione decorre dalla data di attestazione, da parte del Responsabile del Servizio Prevenzione Protezione dell’Università, della corretta effettuazione degli adempimenti di cui alle lettere b) e c).

ARTICOLO 15 – Standard qualitativo del servizio Con riferimento a ciascun lotto, il servizio dovrà essere svolto a regola d’arte, nel pieno rispetto delle norme igienico-sanitarie vigenti, e dovrà essere di livello qualitativo elevato, sia per la qualità delle materie prime utilizzate e dei generi alimentari somministrati, sia per le modalità di esecuzione delle procedure di gestione e della professionalità del personale addetto. Le derrate alimentari e le bevande che verranno impiegate per il servizio devono essere conformi ai requisiti previsti dalle normative vigenti in materia, che qui si intendono tutte richiamate. La composizione dei prodotti deve essere dichiarata ed esposta al pubblico. E’ vietata ogni forma di riciclo dei cibi preparati nei giorni antecedenti al consumo. Pertanto, tutti i cibi erogati dovranno essere preparati in giornata. Il concessionario si impegna, inoltre, ad assicurare che i prodotti siano sempre disponibili in quantità sufficienti a soddisfare le richieste degli utenti, nonché ad assicurare all’utenza un servizio rapido ed efficiente, con tempi di attesa minimi sia al banco sia alla cassa, anche negli orari di maggiore affluenza.

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ARTICOLO 16 – Prezzi al consumo Gli utenti pagheranno direttamente alla cassa. Per ogni singolo lotto, i prezzi di vendita saranno quelli risultanti dall’applicazione dello sconto percentuale unico offerto sui prezzi indicati nel listino fornito dall’Università. Tali prezzi, esposti al pubblico, non potranno subire variazioni per il primo anno di concessione. Per entrambi i lotti, a partire dal secondo anno, i prezzi saranno aggiornati, annualmente, sulla base delle variazioni dell’indice ISTAT dei prezzi al consumo per le famiglie di impiegati e operai. I prezzi unitari di eventuali bevande e alimenti non ricompresi nel listino prezzi fornito dall’Università dovranno essere preventivamente concordati con la medesima. In ogni caso, i nuovi prezzi di vendita dovranno essere in linea con quelli stabiliti nel prezziario menzionato, con l’applicazione del medesimo ribasso offerto in sede di gara.

ARTICOLO 17 – Sciopero e/o interruzione del servizio In caso di sciopero del personale alle dipendenze del concessionario o di altri eventi che, per qualsiasi motivo, possano influire sul normale espletamento del servizio, l’Università dovrà essere avvisata almeno con 2 (due) giorni di anticipo. Per entrambi i lotti, nel caso di ingiustificata interruzione del servizio da parte del concessionario, non superiore a 5 (cinque) giorni, è previsto il pagamento di una penale, come indicato nel successivo art. 22. Le interruzioni totali del servizio, per cause di forza maggiore, non danno luogo ad alcuna responsabilità per entrambe le parti.

ARTICOLO 18 – Personale Il regolare funzionamento del bar, in entrambe le strutture, dovrà essere assicurato attraverso l’impiego di adeguata dotazione organica, congruamente ripartita tra le varie attività inerenti l’esercizio, con personale in grado di provvedere celermente alle ordinazioni e al riassetto dei tavoli, anche nei momenti di maggiore concentrazione dell’utenza. Il personale addetto all’esecuzione del servizio dovrà beneficiare del trattamento giuridico ed economico stabilito dal contratto collettivo nazionale di categoria, dovrà essere regolarmente assunto dal concessionario e non potrà, in alcun modo e per nessuna circostanza, rivendicare rapporti di dipendenza con l’Università. Il concessionario deve garantire all’Università che il personale impiegato per la realizzazione del servizio soddisfi i requisiti previsti dalle normative igienico-sanitarie vigenti. Qualora l’Amministrazione accerti che il concessionario si è avvalso, per l’esecuzione del servizio, di personale non assunto regolarmente, procederà secondo quanto previsto dalla normativa vigente in materia. E’, comunque, in diritto dell’Università poter procedere alla risoluzione del contratto, ai sensi dell’art. 26 del presente Capitolato. L’Amministrazione provvederà, in ogni caso, a segnalare il fatto alle Autorità competenti.

ARTICOLO 19 – Orario dell’attività Il servizio dovrà essere erogato tutti i giorni in cui si svolgono attività didattiche presso la Facoltà di Scienze M.F.N. e presso la Facoltà di Economia, dal Lunedì al Venerdì, con il seguente orario minimo: dalle ore 8.30 alle ore 16.30. Per entrambe le strutture, l’orario dell’attività potrà subire variazioni, in virtù dell’incremento offerto in gara (art. 3, lett. C, del presente Capitolato), rispetto all’orario di chiusura sopraindicato (ore 16.30). L’orario offerto non potrà, in ogni caso, andare oltre il normale orario di chiusura delle Facoltà (ore 18.30) e potrà subire eventuali modifiche, secondo le esigenze e il calendario accademico dell’Università e, in ogni caso, sarà aggiornato semestralmente. L’orario effettuato dovrà essere reso noto al pubblico e concordato con i Coordinatori di Area (Manager). Per ciascuna struttura, l’erogazione del servizio verrà sospesa in occasione della Festa Patronale ed, eventualmente, per il periodo delle ferie estive, durante il mese di agosto, per una durata non

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superiore a 15 (quindici) giorni, da concordare con l’Università. In occasione di manifestazioni ufficiali organizzate o ospitate dall’Università, di visite di rappresentanza o di incontri a rilevanza istituzionale, previa richiesta dell’Amministrazione, in ciascuna struttura, il concessionario deve garantire l’esecuzione del servizio e l’apertura del locale anche in giorni e orari diversi da quelli suindicati.

ARTICOLO 20 - Controlli L’Università si riserva il diritto di effettuare, in qualsiasi momento e senza preavviso, con le modalità che riterrà più opportune, controlli, al fine di verificare la rispondenza del servizio espletato alle prescrizioni del presente Capitolato. I controlli potranno essere effettuati anche sugli arredi, sui beni strumentali e sulla ordinaria manutenzione degli spazi destinati all’esecuzione del servizio. A tal fine, il concessionario è tenuto a consentire agli incaricati dell’Università libero accesso ai locali. Qualora, nel corso dell’attività di controllo, gli organi preposti rilevino disfunzioni, il concessionario è tenuto ad adeguarsi entro 7 (sette) giorni dalla relativa comunicazione; in caso contrario, l’Università applicherà le penali previste dall’art. 22 presente Capitolato.

ARTICOLO 21 – Chiavi di accesso ai locali Per entrambe le Facoltà, l’accesso ai locali è riservato al personale addetto all’esecuzione del servizio. Tuttavia, al fine di consentire l’accesso ai medesimi in caso di emergenza, copia delle chiavi deve essere consegnata presso la Portineria di ciascuna struttura. Qualora, per qualsiasi motivo, il concessionario ritenesse opportuno sostituire, con spese a proprio carico, le serrature dei locali consegnati, dovrà preventivamente darne comunicazione per iscritto all’Università, nonché consegnare copia delle nuove chiavi. L’accesso ai locali potrà avvenire solamente durante l’orario di apertura della struttura, fatto salvo ogni eventuale diverso accordo con il Responsabile della struttura.

ARTICOLO 22 - Penali Relativamente a ciascun lotto, l’eventuale accertamento di infrazioni darà luogo alla comminazione di penali, nell’importo fissato dall’Organo competente dell’Università, in relazione alla gravità dell’infrazione stessa e, comunque, non superiore alle somme sottoindicate, previa contestazione degli addebiti e acquisite le giustificazioni del concessionario, salvo il risarcimento di ogni eventuale maggior danno: - Euro 100,00 prezzi di alimenti e bevande non preventivamente concordati oppure diversi

da quelli preventivamente concordati; - Euro 250,00 mancato rispetto delle norme igienico-sanitarie concernenti la pulizia dei

locali e delle aree di pertinenza (anche esterne), dei macchinari e di quanto utilizzato per l’effettuazione del servizio, nonché la conservazione delle derrate;

- Euro 250,00 diniego di accesso agli incaricati per le attività di controllo; - Euro 500,00 mancata adozione o violazione del Piano di autocontrollo (sistema haccp)

predisposto dall’impresa; - Euro 500,00 mancato rispetto delle norme in materia di igiene e sicurezza del lavoro (ad

es.: antincendio, sorveglianza sanitaria, Regolamenti comunali sul conferimento dei rifiuti, ecc.);

- Euro 500,00 per ogni giorno di ingiustificata interruzione del servizio non superiore a 5 (cinque) giorni.

In ogni caso, il pagamento delle penali non esonera il concessionario dalla “regolarizzazione” degli addebiti contestati, in conformità alle disposizioni previste dal presente Capitolato, pena

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l’irrogazione di ulteriori penali. Nel caso in cui al concessionario vengano comminate n. 3 (tre) penalità, nel periodo di 12 (dodici) mesi, è in diritto dell’Università risolvere immediatamente il contratto, con semplice comunicazione, come previsto dall’art. 26 del presente Capitolato. Per l’applicazione delle penali, atteso che la durata della concessione è di 6 (sei) anni, saranno presi in considerazione periodi di riferimento di 12 (dodici) mesi, da computarsi a decorrere dall’inizio del servizio, come indicato a titolo esemplificativo: es., inizio del servizio 1 settembre 2009 (primo periodo di riferimento 1 settembre 2009 - 31 agosto 2010; secondo periodo di riferimento 1 settembre 2010 - 31 agosto 2011; terzo periodo di riferimento 1 settembre 2011 - 31 agosto 2012 e così di seguito).

ARTICOLO 23 – Responsabilità del concessionario Il concessionario è costituito custode dei locali oggetto della presente concessione. Egli è responsabile, nei confronti dell’Università, della buona conservazione dell’immobile e risponde dei danni che dalla negligente conservazione e/o gestione del servizio possano derivare a terzi. A tal fine, per ciascun lotto, il concessionario dovrà produrre, unitamente alla documentazione richiesta per la sottoscrizione del contratto, polizze assicurative che tengano indenni l’Università da tutti i rischi connessi all’attività esercitata, da qualsiasi causa determinati. In particolare, dette polizze dovranno garantire le seguenti coperture assicurative: danni da incendio subiti dall’Università in caso di danneggiamento o della distruzione totale o parziale di impianti e opere, anche preesistenti, per un massimale di Euro 2.500.000,00 per sinistro (la garanzia è denominata “ricorso terzi da incendio”); responsabilità civile per danni a terzi (ivi compreso il personale universitario o, comunque, afferente l’Università e, nella accezione più ampia, gli studenti, i borsisti, i collaboratori e i frequentatori), per un massimale di Euro 6.000.000,00 per sinistro e di Euro 3.000.000,00 per persona (inclusa la garanzia della responsabilità da preparazione, distribuzione e smercio di cibi e/o alimenti). L’Università è esonerata da ogni responsabilità per danni, infortuni o altro che dovesse accadere al personale dipendente dell’Impresa aggiudicataria, durante l’esecuzione del servizio, per fatti non imputabili all’Università medesima. Per ciascun lotto, tutti i massimali andranno rideterminati in base agli indici ISTAT relativi al costo della vita, nell’eventualità di aumenti superiori al 10% rispetto all’indice ISTAT relativo al mese immediatamente antecedente quello di inizio del servizio. La polizza dovrà avere validità per tutta la durata del contratto di concessione. Per ciascun lotto, copia della polizza dovrà essere consegnata all’Università entro la data di inizio del servizio, pena la risoluzione del contratto.

ARTICOLO 24 – Divieti Con riferimento a ogni singolo lotto: - è vietata al concessionario la vendita di alcolici e superalcolici; - sono, altresì, vietati al concessionario la fornitura e l’utilizzo di gas metano e/o gpl; - non è ammesso il subappalto; - è fatto espresso divieto di cessione del contratto a terzi, pena la risoluzione automatica dello stesso (in tale caso, l’Università procederà all’incameramento della cauzione definitiva, fatto salvo il risarcimento di ogni eventuale maggior danno); - l’ipotesi di cessione di azienda è configurabile quale causa di risoluzione automatica del contratto, con possibilità, per l’Università, di escutere la cauzione definitiva e interpellare progressivamente i soggetti partecipanti alla gara, risultanti dalla graduatoria finale, oltreché di chiedere gli eventuali maggiori danni, come stabilito dall’art. 26 del presente Capitolato.

ARTICOLO 25 – Migliorie e/o addizioni Al termine della concessione oggetto di ciascun lotto, ogni miglioria e/o addizione apportata resterà all’Università, senza diritto, per il concessionario, a percepire alcun indennizzo. In ogni caso, si riconosce all’Università la facoltà di pretendere il ripristino dei locali, a cura e spese del

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concessionario. L’Università si riserva il diritto di chiedere il risarcimento dei danni provocati alle strutture dall’esecuzione di lavori eseguiti dal concessionario senza la preventiva autorizzazione. Al termine della concessione, come meglio specificato all’art. 9, il concessionario dovrà provvedere, a sua cura e spese, alla rimozione delle attrezzature di proprietà.

ARTICOLO 26 – Revoca e risoluzione del contratto La concessione può essere revocata in qualsiasi momento, per motivi di pubblico interesse, senza che al concessionario sia dovuto alcun rimborso o indennizzo. Per entrambi i lotti, l’Università è in diritto di risolvere il contratto nei seguenti casi:

- in casi di frode, di grave negligenza, di contravvenzione nell’esecuzione degli obblighi e delle condizioni contrattuali;

- mancato rilascio di nulla-osta all’esercizio dell’attività, da parte delle Amministrazioni comunali competenti, entro 60 (sessanta) giorni dalla comunicazione di inizio attività da parte del concessionario;

- in caso di cessione d’azienda, di cessazione dell’attività, di concordato preventivo o fallimento;

- in caso di cessione del contratto o subappalto del servizio; - violazione delle norme relative al collocamento del personale dipendente; - per comminazione di n. 3 (tre) penalità di cui all’art. 22; - in caso di ingiustificata interruzione del servizio per oltre 5 (cinque) giorni.

Verificatasi una delle condizioni menzionate, l’Università è in diritto di risolvere immediatamente il contratto, con semplice comunicazione al concessionario. In tutti i casi di risoluzione del contratto, l’Università potrà procedere a incamerare la cauzione definitiva, nonché a interpellare progressivamente i soggetti partecipanti alla gara, risultanti dalla graduatoria finale, al fine di stipulare un nuovo contratto per la prosecuzione del servizio, salvo il risarcimento degli eventuali maggiori danni. Con riferimento a ciascun lotto, in caso di revoca della concessione o di risoluzione del contratto, il titolare è tenuto a lasciare libero l’immobile e sgomberare l’area da ogni eventuale attrezzatura di proprietà, a sua cura e spese, entro il termine di 15 (quindici) giorni. In caso di inadempimento, vi provvederà direttamente l’Amministrazione, addebitando la spesa al concessionario.

ARTICOLO 27 – Rinvio normativo

Per quanto non espressamente previsto dal presente Capitolato, si rinvia alla normativa vigente in materia di contabilità dello Stato, di appalti pubblici, di sicurezza e salute sul luogo di lavoro, al Regolamento di Ateneo per 1'Amministrazione, la Finanza e la Contabilità emanato con D.R. Repertorio n. 84 del 19.02.2008, alle norme del Codice Civile, nonché alle altre disposizioni normative vigenti in materia.

ARTICOLO 28 -Controversie Con riferimento a ciascun lotto, per le controversie relative alla interpretazione, validità ed esecuzione del contratto è competente, in via esclusiva, il Foro di Torino.

ARTICOLO 29 – Spese contrattuali Per ciascun lotto, tutte le spese di contratto, bolli, imposta di registro ed accessorie, ivi comprese le spese per il rilascio e il rinnovo di licenze di commercio, sono a carico esclusivo del concessionario, senza diritto di rivalsa.

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3. di autorizzare il Direttore Amministrativo ad approvare, con proprio provvedimento, gli atti di gara e lo schema di contratto relativi, nonché di assumere gli impegni di spesa necessari;

4. il servizio non comporta alcun onere economico diretto per l’Ateneo, salvo per le spese

relative all’indizione e allo svolgimento della procedura di gara, che saranno assunte con il provvedimento di approvazione degli atti di gara.

******************

15. Centri e Consorzi Il Presidente informa i Consiglieri che non sono presenti argomenti da discutere al presente

punto.

****************** (La Prof.ssa Paola BERNASCONE lascia la seduta alle ore 18.45) (Il Sig. Valerio MARINUCCI prende parte alla riunione del Consiglio alle ore 18.45)

16. Servizio Prevenzione e Protezione 16.1 Convenzione tra l’Azienda Ospedaliero Universitaria “Maggiore della Carità” di Novara e l’Università degli Studi del Piemonte Orientale “Amedeo Avogadro” per il servizio di sorveglianza fisica da radiazioni ionizzanti biennio 2009-2010 3/2009/16.1 SERVIZIO PREVENZIONE E PROTEZIONE

Al Presidente del Consiglio di Amministrazione Chiunque faccia uso, a qualsiasi titolo, di apparecchi o sostanze radiogene (ossia di apparecchi o sostanze che producano radiazioni), è tenuto, per legge, ad affidare la sorveglianza fisica ad un professionista, l’Esperto Qualificato, legalmente abilitato a svolgere incarichi di sorveglianza fisica contro le radiazioni ionizzanti. L’Esperto Qualificato (EQ) si occupa della Radioprotezione dei lavoratori e della popolazione, e le sue competenze sono indicate nel D.Lgs. 17 marzo 1995, nr. 230 (successivamente modificato e integrato dai D.Lgs. 241/2000 e D.Lgs. 257/2001), dove è definito come persona che possiede le cognizioni e l'addestramento necessari sia per effettuare misurazioni, esami, verifiche o valutazioni di carattere fisico, tecnico o radiotossicologico, sia per assicurare il corretto funzionamento dei dispositivi di protezione, sia per fornire tutte le altre indicazioni e formulare provvedimenti atti a garantire la sorveglianza fisica della protezione dei lavoratori e della popolazione. Il comma 5 dell’art. 77 del D.Lgs. 230/1995 indica che “Le funzioni di esperto qualificato non possono essere assolte dalla persona fisica del datore di lavoro né dai dirigenti che eserciscono e dirigono l'attività disciplinata, né dai preposti che ad essa sovrintendono, né dagli addetti alla vigilanza di cui all'articolo 59, comma 2”: è quindi necessario, in presenza delle attività che presuppongono la sorveglianza fisica, rivolgersi ad un Esperto Qualificato abilitato esterno. Negli anni scorsi, nel nostro Ateneo, per questo genere di attività, sono state attivate alcune convenzioni con l’Azienda, a livello dipartimentale, elencate nell’art. 2 della proposta di

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Convenzione (con il Dipartimento di Scienze Mediche e il DISCAFF a Novara, il DISTA a Alessandria), : E’ stata valutata l’opportunità di accentrare sotto la supervisione del Servizio Prevenzione Protezione tutta la gestione delle convenzioni attualmente in essere, in quanto tale scelta consente molteplici vantaggi, quali:

• un più efficace controllo da parte del Servizio Prevenzione Protezione circa il puntuale assolvimento delle indicazioni dell’Esperto Qualificato,

• la possibilità, in caso si renda necessario gestire nuove installazioni (es. nuovi laboratori radioisotopi, nuovi soggetti esposti, etc.) di inserire le nuove eventuali attività in un contesto strutturato, collaudato ed efficiente,

• la razionalizzazione, a parità di costi (infatti la somma prevista per la presente convenzione è uguale al totale di quelle annualmente in vigore), della gestione documentale, sia strettamente ‘tecnica’, cioè inerente la materia radioprotezione, sia ‘amministrativa’, con riferimento alle necessità di elaborazione degli atti convenzionali (e in particolare in quest’ottica si inserisce la proposta di durata biennale della presente convenzione).

Per maggiori approfondimenti circa il contesto normativo e la terminologia utilizzata, allego un estratto degli articoli salienti del citato D.Lgs. 230/1995. Si ritiene utile sottolineare che le responsabilità operative relative al rispetto delle prescrizioni/indicazioni derivanti da questo tipo di attività, solitamente dovute a scopi di ricerca scientifica, nulla mutano nell’attribuzione delle responsabilità previste dallo stesso D.Lgs. 230/1995, dal D.Lgs. 363/1998 (applicazione nelle università delle direttive europee in tema di igiene e sicurezza del lavoro, con particolare riferimento agli artt. 2 “Soggetti e categorie di riferimento” e 5 “Obblighi ed attribuzioni del responsabile della attività didattica o di ricerca in laboratorio”) Si richiede pertanto a Codesto Spettabile Consiglio di Amministrazione di procedere alla approvazione della Convenzione sulla base del testo allegato, dando mandato al Rettore di poter stipulare la Convenzione con eventuali modifiche dovute a condizioni di miglior favore per l’Ateneo. L'Azienda procederà all’approvazione e trasmetterà all'Università copia della delibera della “Convenzione tra l’Azienda Ospedaliero Universitaria “Maggiore della Carità” di Novara e l’Università degli studi del Piemonte Orientale “Amedeo Avogadro” – per il servizio di Sorveglianza Fisica da Radiazioni Ionizzanti” per il periodo 01.01.2009 - 31.12.2010 Con i migliori saluti.

OMISSIS

IL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE VISTO il D.Lgs. 17-3-1995 n. 230 “Attuazione delle direttive 89/618/Euratom, 90/641/Euratom, 92/3/Euratom e 96/29/Euratom in materia di radiazioni ionizzanti” VISTO il D.Lgs. 26-5-2000 n. 241 “Attuazione della direttiva 96/29/EURATOM in materia di protezione sanitaria della popolazione e dei lavoratori contro i rischi derivanti dalle radiazioni ionizzanti”

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VISTO il D.Lgs. 6-2-2007 n. 52 “Attuazione della direttiva 2003/122/CE Euratom sul controllo delle sorgenti radioattive sigillate ad alta attività e delle sorgenti orfane” CONSIDERATE le Convenzioni stipulate per gli anni precedenti tra l’Azienda Ospedaliero Universitaria “Maggiore della Carità” di Novara e alcuni Dipartimenti dell’Università degli Studi del Piemonte Orientale “Amedeo Avogadro” per il servizio di Sorveglianza Fisica da Radiazioni Ionizzanti RITENUTO in considerazione degli ottimi risultati ottenuti durante le precedenti collaborazioni con i singoli Dipartimenti e la preziosa collaborazione instaurata, e del relativo snellimento burocratico, di proporre all’Azienda Ospedaliera di Novara, sentito il parere favorevole dell’Esperto Qualificato, di stipulare un’unica Convenzione sotto la supervisione del Servizio Prevenzione Protezione per tale tipologia di attività per il biennio 2009-2010 con voto espresso nella forma di legge, all’unanimità

DELIBERA

1. Di approvare, nel testo sottoriportato, la Convenzione tra l'Università degli Studi del Piemonte Orientale "Amedeo Avogadro" nella persona del Rettore pro-tempore, Prof. Paolo Garbarino e l'Azienda Ospedaliera “Maggiore della Carità” di Novara per il servizio di Sorveglianza Fisica da Radiazioni Ionizzanti, per il periodo 01.01.2009-31.12.2010. 2. La somma di 15.000,00 € (quindicimila/00 Euro) IVA inclusa, sarà impegnata annualmente sui Bilanci degli esercizi finanziari dell’anno 2009 e 2010. CONVENZIONE TRA L’AZIENDA OSPEDALIERO UNIVERSITARIA “MAGGIORE DELLA CARITA’” DI NOVARA E L’UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DEL PIEMONTE ORIENTALE “AMEDEO AVOGADRO” – PER IL SERVIZIO DI SORVEGLIANZA FISICA DA RADIAZIONI IONIZZANTI L’ANNO ____________ il giorno _____________ del mese di __________________

TRA L’Azienda Ospedaliera Universitaria “Maggiore della Carità” di Novara (di seguito denominata Azienda), con sede in Novara in Corso Mazzini n. 18 – C.F. 01521330033 – rappresentata dal Direttore della S.C. Ufficio Legale e Affari Generali avv. Lorenzo Giudice, all’uopo delegato, domiciliato, ai fini del presente accordo presso la sede dellì’Azienda stessa.

E l’Università degli Studi del Piemonte Orientale “Amedeo Avogadro” (di seguito per brevità denominata Università.), C.F. 94021400026, rappresentata dal Rettore pro-tempore Prof. Paolo GARBARINO, nato a Canelli (AT) il 27.02.1954, domiciliato ai fini del presente accordo presso l’Università medesima

Si conviene e si stipula quanto segue: Art. 1

L’Azienda si impegna a mettere a disposizione dell’Università proprio personale con qualifica di Esperto Qualificato di II° grado per la sorveglianza fisica della protezione dalle radiazioni ionizzanti relativa a tutte le sorgenti radiogene detenute ed impiegate presso l’Università L’Esperto Qualificato coordinerà con il Servizio Prevenzione e Protezione dell’Ateneo gli aspetti organizzativi del servizio.

Art. 2 Le prestazioni di consulenza sono quelle previste dall’art. 79 (Attribuzione dell’esperto qualificato) del D.L. 230/95 e di supporto al datore di lavoro nell’adempimento dei compiti di cui all’art. 61

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(Obblighi dei datori di lavoro, dei Dirigenti e dei preposti) del D.L. 230/95 ove, al comma 4, è specificato che “… per gli obblighi previsti dal comma 3 …., nel caso in cui occorra assicurare la sorveglianza fisica ai sensi dell’art. 75 (presenza di ambienti classificati e lavoratori esposti) i datori di lavoro devono avvalersi degli Esperti Qualificati di cui all’art. 77 ….” Le prestazioni di consulenza riguarderanno tutte le sorgenti radiogene detenute e impiegate presso l’Università che attualmente constano in : N° 1 laboratorio per l’impiego di radioisotopi in forma non sigillata per scopo di ricerca (Dipartimento di Scienze Mediche); N° 1 gascromatografo (Dipartimento di Scienze Mediche); N° 1 laboratorio per l’impiego di radioisotopi in forma non sigillata per scopo di ricerca (DISCAFF); N° 3 Diffrattometri e sorgenti sigillate (DISTA) Sono da ritenersi inclusi:

- I sopralluoghi necessari allo svolgimento dell’incarico, in date ed orari da concordare tra le parti

- Collaborazione con il datore di lavoro, ove esplicitamente richiesta, nella predisposizione di un programma di formazione finalizzato alla radioprotezione dei lavoratori

- Esame preventivo di richiesta di estensione attività (aumento quantità e/o numero di radioisotopi; acquisizione di nuove apparecchiature radiogene) con stesura relazione tecnica e susseguenti attribuzioni periodiche

Sono da ritenersi esclusi: - Progetti di nuove installazioni (nuovi laboratori radioisotopi) o ristrutturazioni che

comportino importanti variazioni nell’attuale assetto dei laboratori, che tuttavia potranno essere oggetto di integrazioni della presente convenzione previamente ed esplicitamente concordate

Art. 3 L’attività di cui sopra sarà svolta dal personale dell’Azienda al di fuori del normale orario di servizio cui il personale è tenuto presso l’Azienda di appartenenza.

Art. 4 Per le prestazioni di cui sopra l’Università si impegna a corrispondere all’Azienda, a seguito di emissione di regolare fattura e per l’attività resa nel corso di un intero anno solare, il compenso omnicomprensivo di € 11.400,00= (€ undicimilaquattrocento/00) + IVA. L’Università si impegna, altresì, a rifondere all’Azienda i costi diretti e indiretti determinati forfettariamente nella misura dell’8,5% del compenso spettante al personale consulente.

Art. 5 E’ a carico dell’Università la copertura assicurativa per i rischi correlati allo svolgimento dell’attività – RC professionale – nonché contro eventuali rischi in itinere.

Art. 6 La presente convenzione ha validità per il periodo dall’01.01.2009 al 31.12.2010, salvo recesso di una delle parti, da comunicare con preavviso di almeno 30 giorni a mezzo raccomandata A.R. Eventuali pregressi reciproci rapporti saranno regolati a norma del presente accordo.

Art. 7 Per ogni controversia inerente o derivante dal presente atto le parti convengono di eleggere foro unico competente quello di Novara.

Art. 8 Tutte le spese relative al presente atto sono a carico del Dipartimento. La presente convenzione è soggetta a registrazione in caso d’uso ai sensi dell’art. 5 (tariffe All. A parte II – art. 10) del DPR 26 aprile 1986 n. 131. Letto, confermato e sottoscritto.

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PER L’UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DEL PIEMONTE ORIENTALE Prof. Paolo GARBARINO __________________________________________ PER L’AZIENDA OSPEDALIERO UNIVERSITARIA DI NOVARA “MAGGIORE DELLA CARITÀ” IL DIRETTORE DELLA S.C. UFFICIO LEGALE E AFFARI GENERALI Avv. Lorenzo GIUDICE ____________________________________________

Estratto della Normativa inerente la Sorveglianza Fisica della Radioprotezione D.Lgs. 17 marzo 1995, nr. 230.

Art. 6 - Definizione di altri termini di radioprotezione

g) esperto qualificato: persona che possiede le cognizioni e l'addestramento necessari sia per effettuare misurazioni, esami, verifiche o valutazioni di carattere fisico, tecnico o radiotossicologi-co, sia per assicurare il corretto funzionamento dei dispositivi di protezione, sia per fornire tutte le altre indicazioni e formulare provvedimenti atti a garantire la sorveglianza fisica della protezione dei lavoratori e della popolazione. La sua qualificazione è riconosciuta secondo le procedure stabilite nel presente decreto;

i) sorveglianza fisica: l'insieme dei dispositivi adottati, delle valutazioni, delle misure e degli esami effettuati, delle indicazioni fornite e dei provvedimenti formulati dall'esperto qualificato al fine di garantire la protezione sanitaria dei lavoratori e della popolazione;

Art. 75 - Sorveglianza fisica

1. La sorveglianza fisica della protezione dei lavoratori e della popolazione deve essere effettuata ove le attività svolte comportino la classificazione degli ambienti di lavoro in una o più zone controllate o sorvegliate, ovvero comportino la classificazione degli addetti come lavoratori esposti.

2. I datori di lavoro esercenti le attività disciplinate dal presente decreto devono provvedere ad assicurare la sorveglianza fisica, effettuata ai sensi delle disposizioni contenute nel decreto di cui all'articolo 82, sulla base delle indicazioni della relazione di cui all'articolo 61, comma 2, e, successivamente, di quella di cui all'articolo 80, comma 1.

Art. 77 - Esperti qualificati

1. Il datore di lavoro deve assicurare la sorveglianza fisica per mezzo di esperti qualificati.

2. Il datore di lavoro deve comunicare all'lspettorato provinciale del lavoro competente per territorio e, per le attività estrattive, anche all'ingegnere capo dell'ufficio periferico competente per territorio, i nominativi degli esperti qualificati prescelti, allegando altresì la dichiarazione di accettazione dell'incarico.

3. E' consentito che mansioni strettamente esecutive, inerenti alla sorveglianza fisica della protezione contro le radiazioni, siano affidate dal datore di lavoro a personale non provvisto dell'abilitazione di cui all'articolo 78, scelto d'intesa con l'esperto qualificato e che operi secondo le direttive e sotto la responsabilità dell'esperto qualificato stesso.

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4. Il datore di lavoro è tenuto a fornire i mezzi e le informazioni, nonché ad assicurare le condizioni necessarie all'esperto qualificato per lo svolgimento dei suoi compiti.

5. Le funzioni di esperto qualificato non possono essere assolte dalla persona fisica del datore di lavoro né dai dirigenti che eserciscono e dirigono l'attività disciplinata, né dai preposti che ad essa sovrintendono, né dagli addetti alla vigilanza di cui all'articolo 59, comma 2.

Art. 78 - Abilitazione degli esperti qualificati: elenco nominativo

1. Con decreto del Ministro del lavoro e della previdenza sociale, di concerto con il Ministro della sanità, è istituito, presso l'Ispettorato medico centrale del lavoro, un elenco nominativo degli esperti qualificati, ripartito secondo i seguenti gradi di abilitazione:

a) abilitazione di primo grado, per la sorveglianza fisica delle sorgenti costituite da apparecchi radiologici che accelerano elettroni con tensione massima, applicata al tubo, inferiore a 400 kV,

b) abilitazione di secondo grado, per la sorveglianza fisica delle sorgenti costituite da macchine radiogene con energia degli elettroni accelerati compresa tra 400 keV e 10 MeV, o da materie radioattive, incluse le sorgenti di neutroni la cui produzione media nel tempo, su tutto l'angolo solido, sia non superiore a 104neutroni al secondo;

c) abilitazione di terzo grado, per la sorveglianza fisica degli impianti come definiti all'articolo 7 del capo II del presente decreto e delle altre sorgenti di radiazioni diverse da quelle di cui alle lettere a) e b).

2. L'abilitazione di grado superiore comprende quelle di grado inferiore.

3. Con lo stesso decreto di cui al comma 1, sentita l'ANPA, sono stabiliti i titoli di studio e la qualificazione professionale, nonché le modalità per la formazione professionale, per l'accertamento della capacità tecnica e professionale richiesta per l'iscrizione nell'elenco di cui al comma 1 e per l'eventuale sospensione o cancellazione dal medesimo, fermo restando quanto stabilito all'articolo 93 per i casi di inosservanza dei compiti.

Art. 79 - Attribuzioni dell'esperto qualificato

1. L'esperto qualificato, nell'esercizio della sorveglianza fisica per conto del datore di lavoro deve:

a) effettuare la valutazione di radioprotezione di cui all'articolo 61 e dare indicazioni al datore di lavoro nella attuazione dei compiti di cui al predetto articolo ad esclusione di quelli previsti alle lettere f) e h);

b) effettuare l'esame e la verifica delle attrezzature, dei dispositivi e degli strumenti di protezione, ed in particolare:

1) procedere all'esame preventivo e rilasciare il relativo benestare, dal punto di vista della sorveglianza fisica, dei progetti di installazioni che comportano rischi di esposizione, dell'ubicazione delle medesime all'interno dello stabilimento in relazione a tali rischi, nonchè delle modifiche alle installazioni le quali implicano rilevanti trasformazioni delle condizioni, dell'uso o della tipologia delle sorgenti;

2) effettuare la prima verifica, dal punto di vista della sorveglianza fisica, di nuove installazioni e delle eventuali modifiche apportate alle stesse;

3) eseguire la verifica periodica dell'efficacia dei dispositivi e delle tecniche di radioprotezione;

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4) effettuare la verifica periodica delle buone condizioni di funzionamento degli strumenti di misurazione;

c) effettuare una sorveglianza ambientale di radioprotezione nelle zone controllate e sorvegliate;

d) procedere alla valutazione delle dosi e delle introduzioni di radionuclidi relativamente ai lavoratori esposti;

e) assistere, nell'ambito delle proprie competenze, il datore di lavoro nell'individuazione e nell'adozione delle azioni da compiere in caso di incidente.

2. La valutazione della dose individuale per i lavoratori di categoria A derivanti da esposizioni esterne deve essere eseguita, a norma dell'articolo 75, mediante uno o più apparecchi di misura individuali nonché in base ai risultati della sorveglianza ambientale di cui al comma 1. lettera c).

3. La valutazione della dose individuale per i lavoratori di categoria A derivanti da esposizioni interne deve essere eseguita in base ad idonei metodi fisici e/o radio tossicologici.

4. Qualora la valutazione individuale delle dosi con i metodi di cui ai commi 2 e 3 risulti per particolari condizioni impossibile o insufficiente, la valutazione di essa può essere effettuata sulla scorta dei risultati della sorveglianza dell'ambiente di lavoro o a partire da misurazioni individuali compiute su altri lavoratori esposti.

5. La valutazione della dose ricevuta o impegnata dai lavoratori esposti che non sono classificati in categoria A può essere eseguita sulla scorta dei risultati della sorveglianza fisica dell'ambiente di lavoro.

6. L'esperto qualificato comunica per iscritto al medico autorizzato almeno ogni sei mesi, le valutazioni delle dosi ricevute o impegnate dai lavoratori di categoria A e con periodicità almeno annuale, al medico addetto alla sorveglianza medica, quelle relative agli altri lavoratori esposti. In caso di esposizioni accidentali o di emergenza la comunicazione delle valutazioni basate sui dati disponibili deve essere immediata e, ove necessario, tempestivamente aggiornata.

7. L'esperto qualificato deve inoltre procedere alle analisi e valutazioni necessarie ai fini della sorveglianza fisica della protezione della popolazione secondo i principi di cui al capo IX del presente decreto; in particolare deve effettuare la valutazione preventiva dell'impegno di dose derivante dall'attività e, in corso di esercizio, delle dosi ricevute o impegnate dai gruppi di riferimento della popolazione in condizioni normali, nonché la valutazione delle esposizioni in caso di incidente. A tal fine i predetti gruppi di riferimento debbono essere identificati sulla base di valutazioni ambientali, adeguate alla rilevanza dell'attività stessa, che tengano conto delle diverse vie di esposizione.

Art. 80 - Comunicazioni al datore di lavoro e relativi adempimenti

1. In base alle valutazioni relative all'entità del rischio, l'esperto qualificato indica, con apposita relazione scritta, al datore di lavoro:

a) l'individuazione e la classificazione delle zone ove sussiste rischio da radiazioni;

b) la classificazione dei lavoratori addetti, previa definizione da parte del datore di lavoro delle attività che questi debbono svolgere;

c) la frequenza delle valutazioni di cui all'articolo 79;

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d) tutti i provvedimenti di cui ritenga necessaria l'adozione, al fine di assicurare la sorveglianza fisica, di cui all'articolo 75, dei lavoratori esposti e della popolazione;

e) la valutazione delle dosi ricevute e impegnate, per tutti i lavoratori esposti e per gli individui dei gruppi di riferimento, con la frequenza stabilita ai sensi della lettera c).

2. Il datore di lavoro provvede ai necessari adempimenti sulla base delle indicazioni di cui al comma 1; si assicura altresì che l'esperto qualificato trasmetta al medico addetto alla sorveglianza medica i risultati delle valutazioni di cui alla lettera e) del comma 1 relative ai lavoratori esposti, con la periodicità prevista all'articolo 79, comma 6.

3. Il datore di lavoro garantisce le condizioni per la collaborazione, nell'ambito delle rispettive competenze, tra l'esperto qualificato e il servizio di prevenzione e protezione di cui all'articolo 8 del decreto legislativo 19 settembre 1994, n. 626. L'esperto qualificato è in particolare chiamato a partecipare alle riunioni periodiche di cui all'articolo 11 del decreto legislativo predetto.

Art. 81 - Documentazione relativa alla sorveglianza fisica della protezione

1. L'esperto qualificato deve provvedere, per conto del datore di lavoro, ad istituire e tenere aggiornata la seguente documentazione:

a) la relazione di cui all'articolo 61, comma 2 e all'articolo 80, comma 1, relativa all'esame preventivo dei progetti e delle eventuali modifiche, nonché le valutazioni di cui all'articolo 79, comma 1, lettera b), n. 1;

b) le valutazioni di cui all'articolo 79, comma 1, lettera c), e comma 5, nonché i verbali di controllo di cui allo stesso articolo, comma 1, lettera b), nn. 3) e 4);

c) i verbali dei controlli di cui al comma 1, lettera b), n. 2), dello stesso articolo 79 e dei provvedimenti di intervento da lui adottati e prescritti, nonché copia delle prescrizioni e delle disposizioni formulate dagli organi di vigilanza divenute esecutive;

d) le schede personali sulle quali devono essere annotati i risultati delle valutazioni delle dosi individuali e delle introduzioni individuali; le dosi derivanti da eventuali esposizioni accidentali, di emergenza o da altre modalità di esposizione debbono essere annotate, separatamente, in ciascuna scheda;

e) le relazioni sulle circostanze ed i motivi inerenti alle esposizioni accidentali o di emergenza di cui all'articolo 74, comma 1, nonché alle altre modalità di esposizione.

2. Per i lavoratori di cui agli articoli 62 e 65 nelle schede personali devono essere annotati tutti i contributi alle esposizioni lavorative individuali.

3. Il datore di lavoro deve conservare:

a) per almeno cinque anni dalla data di compilazione la documentazione di cui al comma 1, lettera b);

b) sino a cinque anni dalla cessazione dell'attività di impresa che comporta esposizioni alle radiazioni ionizzanti la documentazione di cui al comma 1, lettere a) e c);

c) sino alla cessazione del rapporto di lavoro, o dell'attività dell'impresa comportante esposizione alle radiazioni ionizzanti, mantenendone successivamente copia per almeno cinque anni, la documentazione di cui al comma 1, lettere d) ed e).

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4. Entro tre mesi dalla cessazione del rapporto di lavoro o dell'attività d'impresa comportante esposizione alle radiazioni ionizzanti la documentazione di cui al comma 1, lettere d ed e) va consegnata al medico addetto alla sorveglianza medica che provvede alla sua trasmissione, unitamente al documento di cui all'articolo 90, all'Ispettorato medico centrale, che assicurerà la loro conservazione nel rispetto dei termini previsti dall'articolo 90, comma 3.

5. In caso di cessazione definitiva dell'attività di impresa, i documenti di cui al comma 1, lettere a), b) e c), sono consegnati entro sei mesi all'Ispettorato provinciale del lavoro competente per territorio che assicurerà la loro conservazione nel rispetto dei termini e delle modalità previsti nel presente articolo.

6. Con decreto del Ministro del lavoro e della previdenza sociale, sentiti l'ANPA e l'ISPESL, sono determinate le modalità di tenuta della documentazione e sono approvati i modelli della stessa.

Art. 82 - Modalità di classificazione degli ambienti di lavoro e dei lavoratori ai fini della radioprotezione e della sorveglianza fisica

1. Con decreto dei Ministri del lavoro e della previdenza sociale e della sanità, sentita l'ANPA, vengono stabiliti e aggiornati:

a) i criteri per la classificazione in zone degli ambienti di lavoro ai fini della radioprotezione;

b) i criteri per l'adozione della sorveglianza fisica e per la classificazione dei lavoratori in categorie;

c) le categorie di classificazione, ai fini della radioprotezione, degli apprendisti e studenti di cui all'articolo 70.

2. Con lo stesso decreto sono disciplinate particolari modalità di esposizione cui i lavoratori possono essere eventualmente soggetti.

3. I criteri, le categorie e le modalità di cui al comma 1 devono, nel rispetto degli obiettivi di radioprotezione stabiliti dalle direttive del Consiglio delle Comunità europee, garantire comunque, con la massima efficacia la tutela sanitaria dei lavoratori, degli apprendisti e degli studenti dai rischi derivanti dalle radiazioni ionizzanti

Art. 139 - NORME PENALI - Contravvenzioni ai capi IV e Vlll

1. Contravvenzioni commesse dai datori di lavoro, dai dirigenti e dai direttori delle miniere:

a) chi viola gli articoli 12; 13, 15; 16; 17; 61, comma 3; 62, commi 2 e 4; 63, comma 2; 65; 67; 69, commi 1 e 3; 71; 73; 74; 75; 77; 83; 84, commi 1 e 2; 85, commi 1, 4 e 5; 86, commi 1 e 2; 87; 91; 92, comma 1, è punito con l'arresto da tre a sei mesi o con l'ammenda da tre a otto milioni;

b) chi viola gli articoli 14; 61, commi 2 e 4; 66; 72; 80, commi 2 e 3; 81, commi 3, 4 e 5, è punito con l'arresto da due a quattro mesi o con l'ammenda da uno a cinque milioni.

2. Contravvenzioni commesse dai preposti:

a) chi viola gli articoli 61, commi 3 e 4; 67, 73; 74 è punito con l'arresto sino a un mese o con l'ammenda da lire trecentomila a un milione.

3. Contravvenzioni commesse dai lavoratori:

a) chi viola gli articoli 64; 68; 69, comma 2, e punito con l'arresto fino a quindici giorni o con l'ammenda da lire duecentomila a lire ottocentomila.

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b) chi viola gli articoli 79; 80, comma 1; 81, comma 1, 84, commi 5 e 6, 85, comma 5; 86, comma 3; 89; 90; 92, commi 2 e 3, è punito con l'arresto fino ad un mese o con l'ammenda da lire cinquecentomila a tre milioni.

****************** 16.2 Relazione al Consiglio di Amministrazione sulle attività del Servizio Prevenzione e Protezione 3/2009/16.2 SERVIZIO PREVENZIONE E PROTEZIONE

OMISSIS

Al Presidente del Consiglio di Amministrazione Viene presentata al Consiglio di Amministrazione una panoramica, sollecitata dal Presidente del Collegio dei Revisori dei Conti, sulle attività svolte dal SPP, con una sommaria analisi dei punti cruciali e dello stato di attuazione dei principali adempimenti. In ultimo è inserita una sezione riguardante le maggiori criticità riscontrate. Gli argomenti presentati sono i seguenti: 1) Aggiornamento dei documenti valutazione rischi (DVR) e dei piani emergenza (PE) 2) Sistema di gestione della sicurezza d’ateneo 3) Formazione e informazione 4) Sorveglianza sanitaria 5) Gestione infortuni 6) Valutazione dei rischi lavorativi specifici

a) Luoghi di lavoro - Titolo II del D. Lgs. 81/2008 b) Uso delle attrezzature di lavoro e dei dispositivi di protezione individuale – Titolo III del D. Lgs. 81/2008 c) Movimentazione manuale dei carichi - Titolo VI del D. Lgs. 81/2008 d) Attrezzature munite di videoterminali - Titolo VII del D. Lgs. 81/2008 e) Agenti fisici – Titolo VIII del D. Lgs. 81/2008

Valutazione Rumore - Capo II Protezione dei lavoratori dai rischi di esposizione a vibrazioni - Capo III Protezione dei lavoratori dai rischi di esposizione a campi elettromagnetici - Capo IV Protezione dei lavoratori dai rischi di esposizione a radiazioni ottiche artificiali - Capo V

f) Sostanze Pericolose – Titolo IX del D. Lgs. 81/2008 Protezione da agenti chimici - Capo I Protezione da agenti cancerogeni e mutageni - Capo II Protezione dai rischi connessi all'esposizione all'amianto - Capo III

g) Esposizione ad agenti biologici – Titolo X del D. Lgs. 81/2008 h) Protezione da atmosfere esplosive (ATEX) – Titolo XI del D. Lgs. 81/2008 i) Valutazione Radon – Art. 5 del D.Lgs. 241/2000 – Capo III bis m) Sorgenti radiazioni ionizzanti – D.Lgs. 230/1995 n) Valutazione Rischio sismico p) Gruppi di Lavoratori Esposti a Rischi Particolari – Art. 28 del D. Lgs. 81/2008

(lett. 1) valutazione dei rischi collegati allo stress lavoro-correlato valutazione dei rischi delle lavoratrici in stato di gravidanza

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valutazione dei rischi connessi alle differenze di genere, all'eta', alla provenienza da altri paesi

7) Criticità rilevate _______________________________

1) AGGIORNAMENTO dei DOCUMENTI VALUTAZIONE RISCHI (DVR) e dei PIANI

EMERGENZA (PE) Oltre all’aggiornamento per l’adeguamento dovuto all’entrata in vigore del D.Lgs. 81/2008 dei DVR, in seguito alle recenti edizioni dei corsi antincendio -rischio elevato- effettuati presso i Comandi VVF (febbraio 2009 ad Alessandria e marzo 2009 a Novara), è in corso l’aggiornamento anche dei piani di emergenza. Il dettaglio di attuazione è il seguente: Terminato e protocollato: • Sede Scienze MFN (Alessandria)

o Facoltà di Scienze MFN o Dip.to di Informatica o Dip.to Scienze dell’Ambiente e della Vita o Dip.to di Scienze e Tecnologie Avanzate

Terminati, mancano piccoli dettagli (completamento entro fine maggio): • Palazzo Borsalino (Alessandria)

o Facoltà di Scienze Politiche o Dip.to di Politiche Pubbliche e Scelte Collettive (POLIS) o Dip.to di Ricerca Sociale o Facoltà di Giurisprudenza

In fase di aggiornamento/elaborazione (completamento entro fine luglio): • Rettorato (Vercelli) • Sede Via Mondovì (Alessandria)

o Dip.to di Scienze Giuridiche ed Economiche • Strutture Facoltà di Lettere e Filosofia (Vercelli)

o S.Andrea (presidenza) o Palazzo Tartara (didattica) o Ex Ospedaletto (didattica e segreteria studenti) o Ex Ospizio (Dip.to Studi Umanistici) o Biblioteca del Dip.to di Studi Umanistici,

• Sede Perrone (Novara) o Facoltà di Economia o Dip.to di Scienze Economiche e Metodi Quantitativi o Dip.to di Studi per l'Impresa e il Territorio o Facoltà di Medicina, Chirurgia e Scienze della Salute (attività didattica)

In fase di aggiornamento/elaborazione (termine attualmente non stimabile): • Sede WILD (Novara)

o Facoltà di Farmacia o Dip.to di Scienze Chimiche, Alimentari, Farmaceutiche e Farmacologiche (parziale)

• Sede ALCOA (Novara) o Dip.to di Scienze Chimiche, Alimentari, Farmaceutiche e Farmacologiche o CdL Scienza dei Materiali

• Sede Palazzo Bellini (Novara) o Facoltà di Medicina, Chirurgia e Scienze della Salute (attività amministrativa) o Dip.to di Scienze Mediche o Dip.to di Medicina Clinica e Sperimentale

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2) SISTEMA DI GESTIONE DELLA SICUREZZA D’ATENEO • Datore di Lavoro - Rettore Prof. Paolo Garbarino

Regolamento di Ateneo per la Sicurezza e la Salute sul luogo di lavoro (Sito Web di Ateneo) in ottemperanza al D.M. 5 agosto 1998, n. 363 “Regolamento recante norme per l'individuazione delle particolari esigenze delle università e degli istituti di istruzione universitaria ai fini delle norme contenute nel D.Lgs. 19 settembre 1994, n. 626, e successive modificazioni ed integrazioni” La Riunione Periodica viene effettuata annualmente (l’ultima è stata effettuata in data 16 dicembre 2008)

• Delegato alla Sicurezza del Rettore - Prof. Ciro Isidoro Delega del Rettore (Prot. 6024 del 14.03.2006)

• Settore Prevenzione Protezione, Responsabile Servizio Prevenzione Protezione - sig. Valerio Marinucci Designazione con Decreto Rettorale n. 481 del 29/12/2000; nomina comunicata agli Enti preposti alla vigilanza (art.8, comma 11) in data 19/02/2001. Obblighi formativi art. 32 D.Lgs. 195/2003 assolti. Addetto Servizio Prevenzione Protezione - sig. Andrea Anselmo Obblighi formativi art. 32 D.Lgs. 195/2003 assolti. Supporto Amministrativo - sig. Salvatore Panarello

• Medici competenti Strutture aventi sede in Novara e Vercelli – Dott. Carlo Mantovani (coordinatore), Dr. Antonio Giglietta, D.ssa Daniela Leurini, Dr. Felice Vietti dell’U.O.A. Medicina del Lavoro dell’Azienda Ospedaliera di Novara Convenzione in corso per il triennio 2007-2008-2009 con l’Azienda Ospedaliero Universitaria “Maggiore della Carità” di Novara per attività di Medico Competente prevista dal D.Lgs. 19 settembre 1994, n. 626 e successive modifiche ed integrazioni. Strutture aventi sede in Alessandria - D.ssa Alida Cotroneo, del Servizio di Medicina Preventiva dell'Azienda Ospedaliera di Alessandria Convenzione in corso per il triennio 2007-2008-2009 con l'Azienda Ospedaliera "Santi Antonio e Biagio e Cesare Arrigo" di Alessandria per attività di Medico Competente prevista dal D.Lgs. 19 settembre 1994, n. 626 e successive modifiche ed integrazioni.

• Esperto Qualificato Dott. Marco Brambilla Esperto Qualificato di II grado Convenzione (sottoposta all’approvazione nella seduta del CdA del 22 maggio 2009) con l’Azienda Ospedaliero Universitaria “Maggiore della Carità” di Novara per il servizio di Sorveglianza Fisica da Radiazioni Ionizzanti – biennio 2009-2010

• Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza (RLS) Designati dalle Organizzazioni Sindacali

o Sig. Ottria Pierfranco DISTA - Alessandria o Sig.ra Roccolano Giovanna DISCAFF - Novara o Sig. Sambarino Giorgio Facoltà di Economia - Novara

• Formazione del Rappresentanti dei Lavoratori per la sicurezza Regolarmente svolta con le seguenti tempistiche: Sig. Ottria Pierfranco, Sig.ra Roccolano Giovanna effettuata c/o C.S.A.O di Torino nell’anno 2000 Sig. Sambarino Giorgio effettuata presso il Co.Ver.Fo.P. di Vercelli, aprile/maggio 2002

3) FORMAZIONE E INFORMAZIONE • Corsi di formazione per addetti antincendio (conformi DM 10.03.1998): Novara corso rischio elevato Frequenza e accertamento - VVF

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ottobre 2002 - esami idoneità 24 gennaio 2003 TOTALE 13 idonei Alessandria corso rischio elevato Frequenza e accertamento - VVF novembre 2002 - esami idoneità 24 gennaio 2003 TOTALE 25 idonei Vercelli corso rischio elevato Frequenza e accertamento - VVF Ottobre 2004 - esami idoneità 27 aprile 2005 TOTALE 13 idonei (+ 1 attestato di frequenza) Novara corso rischio medio Frequenza Professionista abilitato Accertamento - VVF Settembre 2006 – esami di idoneità 4 aprile 2007 TOTALE 12 idonei (+ 2 attestati di frequenza) Novara corso rischio medio Frequenza Professionista abilitato presso DISCAFF) Non previsto accertamento dell’idoneità tecnica novembre 2008 TOTALE 6 partecipanti con attestato di frequenza) Alessandria corso rischio elevato Frequenza e accertamento - VVF febbraio 2009 - esami idoneità 19 e 24 febbraio 2009 TOTALE 21 idonei Novara corso rischio elevato Frequenza e accertamento - VVF marzo 2009 - esami idoneità 10 aprile 2009 TOTALE 18 idonei (+ 2 attestati di frequenza) • Corsi di formazione per addetti primo soccorso (conformi DM 388/2003): Alessandria corso base BLS (Servizio 118 Az. Osp. Novara) 28-29 aprile 2005 TOTALE 30 idonei Novara corso base BLS (Servizio 118 Az. Osp. Novara) 18-28 maggio 2004 TOTALE 16 idonei Vercelli corso base BLS (Servizio 118 Az. Osp. Novara) 5-6 aprile 2005 TOTALE 19 idonei E’ in fase di avanzata definizione una nuova convenzione con il Reparto di Anestesia e Rianimazione dell’Azienda Ospedaliero Universitaria “Maggiore della Carità” di Novara, per effettuare nel biennio 2009-2010, per ogni città (AL, NO, VC), almeno una nuova edizione di corso “BLS base” per addetti di nuova nomina, e almeno una edizione di corso “BLS refresh” per coloro che abbiano partecipato e conseguito l’attestato al corso precedente: i programmi dei corsi sono compatibili con i programmi previsti nel DM 388/2003 • Corsi di formazione del personale: Argomenti generali in tema di sicurezza 04-05-06-07-12-13-14-19-22 dicembre 2006 Corso “Salute e Sicurezza sul lavoro: quadro normativo e Responsabilità” Piano Formativo 2006-2008, rivolto a tutto il personale tecnico/amministrativo, (9 edizioni di 3 h cad.) tenuto dall’RSPP V. Marinucci 18.12.2007 Corso di Formazione sulla sicurezza: “Contesto universitario di base principi generali di Sicurezza e prevenzione” rivolto ai volontari del Servizio Civile nell’ambito del progetto di servizio civile (durata 6 ore) tenuto dall’RSPP V. Marinucci 05.02.2009 Corso di Formazione sulla sicurezza: “Elementi di Sicurezza e prevenzione” rivolto ai volontari del Servizio Civile (durata 3 ore) tenuto dall’RSPP V. Marinucci 22.04.2009 Corso di Formazione sulla sicurezza: “Elementi di Sicurezza e prevenzione” Rivolto a studenti e laureati Facoltà di Lettere nell’ambito di un tirocinio formativo di un Corso di Perfezionamento (durata 3 ore) tenuto dall’RSPP V. Marinucci

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• Corsi di formazione del personale: Argomenti specifici in tema di sicurezza Sono stati svolti negli anni numerosissimi corsi di argomenti specifici rivolti alle più diverse categorie di personale, con particolare riguardo al personale tecnico che presta la propria opera nei laboratori chimici e/o biologici. Inoltre è stata promossa la partecipazione a vari seminari specifici per i tecnici operanti nei rispettivi settori (Agenti chimici, Agenti biologici e MOGM, D.P.I., Gestione dei Rifiuti e MUD, etc,) Il quadro complessivo sarà disponibile a termine degli aggiornamenti dei vari DVR delle strutture, in quanto la specificazione della formazione in materia di sicurezza è parte integrante dei documenti. Nell’allegato 1 è stato inserito un primo elenco a titolo esemplificativo di alcuni dei corsi citati che hanno visto la partecipazione (singola o a gruppi) di dipendenti dell’Ateneo. • Opuscoli informativi 10.2004 distribuzione a tutti gli esposti a rischio chimico e/o biologico, in concomitanza con il censimento delle sostanze presenti e la richiesta di informazioni sul loro utilizzo, dell’opuscolo illustrativo dell’Associazione Ambiente e Lavoro “Agenti chimici: lavorare in sicurezza” 03.2006 distribuito a tutti i dipendenti, sia docenti che tecnici/amministrativi, l’opuscolo predisposto dal Servizio Prevenzione Protezione “L’attività al videoterminale” • Newsletter “Pillole di sicurezza” Tutto il personale Docente e Tecnico/Amministrativo riceve via e-mail la Newsletter “Pillole di Sicurezza”, preparata dal Servizio Prevenzione Protezione, che tratta svariati argomenti di sicurezza. In particolare, con questa modalità, sono stati affrontati e divulgati i seguenti argomenti: gennaio 2007

o opuscolo ‘sicurezza in ufficio’ febbraio 2007

o opuscolo ‘pericoli di origine elettrica negli uffici’ o informazioni su ‘626 e università

marzo 2007 o questionario di autovalutazione ‘stress’ o distribuzione omaggio di lampadine a risparmio (avute in omaggio da Legambiente)

energetico per i questionari ricevuti aprile 2007

o opuscolo ‘stress: approfondimento’, o opuscolo ‘lavoro sicuro senza alcool’, o opuscolo ‘buone pratiche per la prevenzione dei disturbi muscolo-scheletrici’, o promozione dell’iniziativa ‘giornata mondiale della sicurezza sul lavoro’

maggio 2007 o resoconto risultati questionario stress o informazioni su ‘gravidanza e lavoro’ o link a decreto 363/1998 riferimento art. 5 Responsabili attività didattica o di ricerca in

laboratorio giugno 2007

o diffusione ‘regolamento di Ateneo per la sicurezza’ o diffusione nomina Delegato del Rettore per la Sicurezza o questionario ‘disturbi alimentari e malattie emergenti’ o opuscolo ‘rischio rumore’

luglio 2007

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o informazioni su emergenza caldo, link a dossier ‘come affrontare ‘ondata di caldo’ o resoconto risultati questionario ‘disturbi alimentari e malattie emergenti’ o informazioni su avvenuta prova di evacuazione struttura exOspedaletto o link articolo ‘computer portatile e mal di schiena’ o link articolo ‘lavori atipici e sicurezza’

agosto 2007 o disturbi alimentazione e celiachia (iniziativa con Camera Commercio VC)

gennaio 2008 o informazioni su ‘pendolari e abbonamenti FFSS’ o promozione dell’iniziativa ‘m’illumino di meno’ o informazioni si ‘protezione dei lavoratori da campi elettromagnetici’ Estratto normativo e

articolo ottobre 2008

o informazioni su nuovi corsi antincendio e primo soccorso o informazioni su ambrosia e allergia o promozione dell’iniziativa ‘energy day’ a scienze mfn

novembre 2008 o informazione su sostituzione timbratrici e problematiche connesse o warning su pericolosità della polvere estinguente in caso di uso degli estintori o informazioni sui pericoli per i bambini legati sull’uso dei telefonini

• Sito WEB Ateneo – sezione Prevenzione e Protezione Sezione Normativa

o Regolamento di ateneo per la sicurezza e la salute sul luogo di lavoro. o Regolamento per l'attuazione della legge concernente il divieto di fumo.

Servizio Prevenzione e Protezione - Sicurezza in Pillole (newsletter): Prevenzione e Protezione - Gravidanza

o Informazioni generali: normativa, linee guida e altre informazioni utili o Opuscolo informativo INAIL “Donna, Salute e lavoro, la donna in gravidanza”

o Procedure specifiche per Assegniste di Ricerca o Procedure specifiche per Dottorande o Procedure specifiche per Personale Docente - Professoresse di I e II Fascia o Procedure specifiche per Personale Docente – Ricercatrici o Procedure specifiche per personale Tecnico-Amministrativo o Procedure specifiche per Specializzande o Procedure specifiche per Studentesse

Prevenzione e Protezione - Indennità di rischio Prevenzione e Protezione - Gestione Infortuni 4) SORVEGLIANZA SANITARIA Nella figura, la slide riassuntiva del numero totale di soggetti esposti a sorveglianza sanitaria, ricavata dalla presentazione utilizzata nella Riunione Periodica 2008.

5) GESTIONE INFORTUNI Tutti gli infortuni di dipendenti e equiparati, compresi quelli in itinere, o quelli che avvengono nelle strutture ‘sanitarie’ non universitarie, se riferiti a studenti o soggetti comunque riconducibili alla competenza universitaria, vengono ‘intercettati’ e gestiti dal SPP, solitamente con il supporto delle Presidenze di Facoltà. Sono state predisposte e sono presenti sul sito le procedure per ottemperare in modo corretto algli obblighi di denuncia di infortunio e inoltro al Broker. L’analisi statistica e il monitoraggio vengono gestiti dal SPP

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6) VALUTAZIONE DEI RISCHI LAVORATIVI SPECIFICI a) Luoghi di lavoro - Titolo II del D. Lgs. 81/2008 Progettazione nuove strutture, ristrutturazioni: coinvolgimento SPP totalmente assente. Certificati Prevenzione Incendi in caso di attività soggette (come definite nel Decreto Ministeriale del 16/02/1982 "Modificazioni del DM 27 settembre 1965, concernente la determinazione delle attività soggette alle visite di prevenzione incendi") la presentazione ai VVF delle procedure per l’ottenimento dei pareri preventivi e successivamente dei CPI viene effettuata dal Servizio Tecnico o direttamente o tramite incarichi a Professionisti abilitati. Interventi urgenti Il SPP interviene su segnalazione per gestire particolari criticità nella fase acuta (es. problematiche particolari legate alla presenza di barriere architettoniche, potenziale contaminazione acqua potabile Scienze MFN, fumi cappe Scienze MFN, criticità strutturali Sede Perrone, indagini termografiche impianti elettrici Palazzo Bellini, rilevazioni termoigrometriche ove richieste, ecc), se necessario avviando campagne di misurazione con strumentazioni proprie. Fornitura ausili In Amministrazione Centrale sono state svolte campagne di monitoraggio e manutenzione delle sedie degli uffici, segnalazione di necessità di sostituzione, ritiro e smaltimento di pile usate e sostituzione con batterie ricaricabili. Vengono inoltre fornite, nei limiti delle disponibilità ottenute, sedie per particolari esigenze, poggiapiedi (tipicamente per gravidanze), poggiapolsi per tastiera, poggiamouse, leggi portadocumenti, alcune lampade da scrivania, auricolari telefonici per attività che comportino prolungato uso del telefono, etc. b) Uso delle attrezzature di lavoro e dei dispositivi di protezione individuale

- Titolo III del D. Lgs. 81/2008 Capo I - Uso delle attrezzature di lavoro Uffici e attività amministrative:

la valutazione dei rischi ha evidenziato che negli uffici e studi (attività amministrative), oltre alle normali apparecchiature utilizzate per il lavoro di ufficio (pc, stampanti, fotocopiatori, fax, scanner), non sono presenti negli uffici attrezzature che comportano rischi particolari.

Tutte le attrezzature acquistate hanno il marchio CE e il loro utilizzo è di estrema semplicità; dove ci possano essere particolari rischi (es. per le operazioni di disinceppamento di fogli durante la fotocopiatura) le macchine sono dotate a bordo di istruzioni con figure illustrate circa le operazioni da compiere, e di norma gli interventi vengono eseguiti da personale strutturato sufficientemente esperto.

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Laboratori di ricerca e di didattica

nei laboratori di ricerca e, parzialmente e in misura ridotta, nei laboratori di didattica, sono presenti strumenti di diverse tipologie, anche tecnologicamente molto avanzati, che comportano adeguato addestramento per l’utilizzo da parte del Docente Responsabile di Laboratorio (l’attività dell’Università è appunto prioritariamente finalizzata a fornire alta professionalizzazione ai soggetti iscritti). Il Docente è anche Responsabile della scelta e dell’acquisto delle apparecchiature, (tutela costituzionale della libertà di ricerca e di insegnamento, che si concretizza negli obblighi previsti dall’art. 5. “Obblighi ed attribuzioni del responsabile della attività didattica o di ricerca in laboratorio” del Decreto 363/1998).

Le attività con sostanze etichettate con frasi di rischio R sono effettuate sotto cappe aspirate (l’espulsione all’esterno dei fumi/vapori aspirati avviene dopo passaggi su filtri a carboni attivi) Capo II - Uso dei dispositivi di protezione individuale L’analisi delle mansioni svolte negli uffici non evidenzia la necessità di utilizzo di DPI.

Nei laboratori dove si utilizzano agenti chimici e/o biologici, Medicina, Farmacia, Scienze MFN (lab. Chimici, biologici e, in alcuni casi, nei laboratori di fisica), è prescritta l’utilizzazione del camice e, se necessario, di guanti monouso e occhiali di sicurezza.

Per l’utilizzo di apparecchi produttori di calore (forni, muffole, etc) è prescritto l’uso di guanti, o in caso di attività con gas criogenici sono a disposizione e devono essere utilizzati guanti e visiere facciali. Capo III - Impianti e apparecchiature elettriche Lavori sotto tensione / Lavori in prossimità di parti attive

Tali operazioni non sono previste e non vengono di norma eseguite.

Protezioni dai fulmini / Protezione di edifici, impianti strutture ed attrezzature

Gli impianti elettrici sono gestiti nell’ambito degli appalti CONSIP stipulati dall’Ateneo, che prevedono la verifica biennale degli impianti di messa a terra e dei dispositivi di protezione dalle scariche atmosferiche: la verifica viene eseguita a cura di ditte specializzate e abilitate, le relazioni tecniche sono conservate presso il Servizio Tecnico.

Gli impianti elettrici risultano avere garanzia di adeguata protezione contro contatti diretti o indiretti con elementi in tensione e grado di sicurezza idoneo. Sono inoltre certificati con “dichiarazione di conformità” rilasciata dall’ installatore e la manutenzione ordinaria è affidata a Ditte specializzate e abilitate, nell’ambito degli appalti CONSIP stipulati dall’Ateneo.

Anche per quanto riguarda le cabine MT/BT e le parti comuni, le manutenzione ordinarie sono affidata a Ditte specializzate nell’ambito degli appalti CONSIP. c) Movimentazione manuale dei carichi - Titolo VI del D. Lgs. 81/2008 La valutazione del rischio non evidenzia soggetti esposti.

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Istruzioni sulla corretta movimentazione sono state fornite al personale T/A durante il corso “626” tenuto dal RSPP, con particolare riferimento agli operatori di portineria (eventuale movimentazione di pacchi in arrivo/uscita), ai bibliotecari, ai tecnici informatici (spostamento di PC, stampanti, altro) e ai tecnici di laboratorio (strumenti, scatole di prodotti, taniche di prodotti e/o reflui, arrivo/spedizione di campioni, etc) per installazioni, manutenzioni, etc. d) Attrezzature munite di videoterminali - Titolo VII del D. Lgs. 81/2008 E’ stata richiesta (prot. n. 1794 del 23.03.2001) l’individuazione dei soggetti addetti al videoterminale ai Responsabili delle Strutture (Presidi e Direttori di Dip.to) e degli Uffici (Centri di Gestione Autonoma per le strutture decentrate, e Coordinatori di Area e Responsabili di Ufficio per l’Amministrazione centrale).

Vista la non omogeneità delle risposte ricevute, si è ritenuto opportuno in prima istanza individuare come videoterminalisti tutti gli appartenenti alla categoria del personale tecnico/amministrativo che svolgono attività di impiegato d’ufficio, in modo da avviare tutti gli esposti regolarmente alla Sorveglianza Sanitaria.

Successivamente, i Dipendenti sono stati invitati nel corso dell’anno 2006 (Mail del 31/03/2006) alla compilazione del questionario di autovalutazione on-line messo a disposizione dall’Area Ambiente e Sicurezza dell’Università di Pavia, in cui si chiedeva di quantificare l’esposizione come vdt (+ o – di 20 ore medie settimanali) e il cui risultato si traduceva in una valutazione di massima del livello di rischio (basso, medio, alto, etc) e nell’evidenziazione dei problemi e degli interventi da effettuare; gli interventi sono stati realizzati dal SPP, direttamente o richiedendo la collaborazione degli uffici competenti. Inoltre, in allegato allo stipendio di marzo 2006, è stato distribuito a tutti i dipendenti, sia docenti che tecnici/amministrativi, l’opuscolo predisposto dal Servizio Prevenzione Protezione “L’attività al videoterminale”. e) Agenti fisici – Titolo VIII del D. Lgs. 81/2008 Valutazione Rumore - Capo II E’ stata svolta la valutazione secondo le “Linee guida ISPESL per la valutazione del rischio rumore” negli ambienti di lavoro; non si è evidenziata la presenza di sorgenti potenziali, e si può fondatamente ritenere che i valori inferiori di esposizione non possono essere superati, per cui il rischio non è presente. E’ stata ultimata presso la Facoltà di Scienze MFN una tesi di laurea magistrale finalizzata alle “Metodiche di misura del rumore negli ambienti di lavoro” in collaborazione con l’ARPA di Alessandria; tale attività ha portato alla rilevazione del rumore in alcuni ambienti dell’Ateneo individuati dal RSPP tra e zone potenzialmente critiche (laboratori, sale server, uffici con strumentazioni rilevanti –grandi fotocopiatori, stampanti veloci- etc), e i valori ottenuti sono assunti dal Servizio Prevenzione Protezione come parte integrante della valutazione del rischio rumore. E’ stata utilizzata per le misure idonea strumentazione (fonometro di classe 1) in possesso dell’Ateneo per scopi di ricerca. I valori rilevati non hanno evidenziato situazioni critiche e non sono presenti soggetti esposti. Protezione dei lavoratori dai rischi di esposizione a vibrazioni - Capo III La valutazione del rischio non ha evidenziato soggetti esposti Protezione dei lavoratori dai rischi di esposizione a campi elettromagnetici - Capo IV In alcuni laboratori di ricerca esistono apparecchiature che possono creare campi rilevanti, in particolare nel settore NMR (strumentazioni che creano campi statici rilevanti): gli strumenti sono posizionati in aree evidenziate di locali chiusi, l’accesso è possibile solo al personale addestrato

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all’utilizzo e ai rischi presenti. È presente cartellonistica di sicurezza e di avvertimento, la zona intorno agli strumenti è inibita anche alle operazioni di pulizia ordinaria. Negli altri locali le valutazioni dei rischi non hanno evidenziato presenza di particolari emissioni (è possibile la presenza di campi apprezzabili nei locali server, frequentati dal personale competente solo per manutenzioni e quindi per periodi estremamente brevi). Protezione dei lavoratori dai rischi di esposizione a radiazioni ottiche artificiali - Capo V Non risulta la presenza di laser di potenza 3B o superiore, pertanto non vi è presenza di soggetti esposti, direttamente o indirettamente. f) Sostanze Pericolose – Titolo IX del D. Lgs. 81/2008 Protezione da agenti chimici - Capo I I risultati della valutazione dei rischi dimostrano che, in relazione al tipo e alle quantità degli agenti chimici pericolosi e alle modalità e frequenza di esposizione a tali agenti, vi è solo un rischio moderato per la sicurezza e la salute dei lavoratori e che le misure di cui all’art. 224 del D.Lgs. 81/2008 (elencate di seguito), sono sufficienti a ridurre il rischio; non si applicano quindi le disposizioni degli articoli 225 , 226, 229, 230 del D. Lgs.vo 81/2008 (come indicato all’art. 224 del D.Lgs. 81/2008 ).

Pur rientrando a seguito della valutazione dei rischi nella classificazione di “rischio moderato” (comma 2 dell’art. 72-quinquies), vista la variabilità delle condizioni di lavoro dovuta alla tipologia insita nell’attività di ricerca e al notevole avvicendamento di varie categorie di frequentatori e figure professionali all’interno dei laboratori, tutti gli operatori esposti a rischio da agenti chimici sono sottoposti regolarmente alla Sorveglianza Sanitaria, ottemperando a quanto previsto all’art. 72-decies (Sorveglianza sanitaria)

E’ in corso un aggiornamento della valutazione del rischio mediante schede di censimento dei prodotti appositamente predisposte (1-censimento prodotti e 2-esposizioni individuali) inviate ai Responsabili della attività didattica o di ricerca in laboratorio come individuati all’art. 5. “Obblighi ed attribuzioni del responsabile della attività didattica o di ricerca in laboratorio” del Decreto 363/1998; il primo censimento è stato effettuato nel 2003, le schede sono custodite presso il SPP e vengono inviate (via mail) al Medico Competente via via che il programma di visite prosegue.

I Responsabili della attività didattica o di ricerca in laboratorio sono tenuti a compilare i files predisposti in modo da ottenere la completa informatizzazione della procedura, oltre ad inviare copia cartacea controfirmata, inviando entrambe i supporti al Servizio di Prevenzione e Protezione, che provvede, in collaborazione con il Medico competente, alla rielaborazione della valutazione del rischio circa gli agenti chimici presenti sul luogo di lavoro. Protezione da agenti cancerogeni e mutageni - Capo II Visti i ridotti quantitativi di sostanze R45, R49 e R40 dichiarati nelle schede di censimento, limitati sia nei quantitativi che nelle frequenze di utilizzo, per una corretta gestione del problema si ritiene sia sufficiente, per garantire livelli accettabili di sicurezza, mettere in opera le misure indicate all’Art. 72-quinquies (Misure e principi generali per la prevenzione dei rischi), citato nel paragrafo precedente, in particolare o progettazione e organizzazione dei sistemi di lavorazione sul luogo di lavoro; o fornitura di attrezzature idonee per il lavoro specifico e relative procedure di manutenzione

adeguate; o riduzione al minimo del numero di lavoratori che sono o potrebbero essere esposti; o riduzione al minimo della durata e dell’intensità dell’esposizione; o misure igieniche adeguate; o riduzione al minimo della quantità di agenti presenti sul luogo di lavoro in funzione delle

necessità della lavorazione;

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o metodi di lavoro appropriati comprese le disposizioni che garantiscono la sicurezza nella manipolazione, nell’immagazzinamento e nel trasporto sul luogo di lavoro di agenti pericolosi nonché dei rifiuti che contengono detti agenti.

E, inoltre, i Responsabili della attività didattica o di ricerca in laboratorio devono garantire: o adeguata istruzione e addestramento agli utilizzatori in formazione (studenti ed equiparati),

anche per quanto riguarda gli aspetti relativi alla salvaguardia della salute e della sicurezza sia proprie che degli altri soggetti presenti,

o l’utilizzo di tali sostanze con gli opportuni accorgimenti (DPC e DPI, utilizzando in maniera corretta i dispositivi di protezione collettiva e indossando i dispositivi di protezione individuale, guanti, camice, mascherine filtranti adatte alla tipologia di prodotti)

o la corretta pulizia e manutenzione delle cappe (compresi i filtri a carboni attivi) e dei relativi banchi di lavoro

o l’adeguato stoccaggio in sicurezza dei prodotti Nonostante l’esposizione a tali sostanze non sia considerata come rilevante, tutti gli operatori esposti a tale rischio sono sottoposti regolarmente alla Sorveglianza Sanitaria. Protezione dai rischi connessi all'esposizione all'amianto - Capo III

La valutazione del rischio non ha evidenziato presenza dei materiali indicati, e quindi non vi è presenza di soggetti esposti. La struttura è stata realizzata ex-novo, successivamente all’entrata in vigore del divieto di utilizzo di materiali contenenti amianto (apertura del Lotto B nell’anno 2004).

E’ in fase di avanzata progettazione con la collaborazione del Gruppo di Mineralogia del DISAV/DISTA (Prof.ssa Rinaudo), la realizzazione di alcune tesi di laurea triennali finalizzate all’approfondimento delle metodiche di campionamento per la rilevazione della presenza di amianto negli ambienti di lavoro, e alla comparazione dei metodi di analisi tradizionali (riconosciuti dal Decreto) con innovative esperienze analitiche di Spettrofotometria RAMAN. i valori ottenuti saranno assunti dal Servizio Prevenzione Protezione come parte integrante della valutazione del rischio amianto. g) Esposizione ad agenti biologici – Titolo X del D. Lgs. 81/2008 La valutazione dei rischi e le schede di censimento prodotti non hanno evidenziato l’utilizzo di agenti biologici di classe superiore alla 2, ove presenti le pratiche risultano correttamente gestite (notifiche, etc). h) Protezione da atmosfere esplosive (ATEX) – Titolo XI del D. Lgs. 81/2008 In genere risulta che nelle strutture non vengono effettuate operazioni di travaso di solventi o liquidi infiammabili (tutti i contenitori vengono acquistati in tagli di piccole dimensioni, proprio per evitare la necessità di ricorrere a travasi). L’utilizzo di gas metano prevede che nei locali dove esistono punti di prelievo sono presenti sensori collegati a elettrovalvola di intercettazione ad alta sensibilità (compresi Centrali Termiche) Inoltre tutti i locali tecnici sono dotati di superficie grigliata di aerazione naturale (superfici secondo le norme) e quindi non è possibile la formazione di atmosfere esplosive. Gli altri gas presenti nelle linee sono inerti e quindi non possono formare atmosfere esplosive. i) Valutazione Radon – Art. 5 del D.Lgs. 241/2000 – Capo III bis E’ stato realizzato il ‘Progetto Radon’ in tutte le strutture interrate e seminterrate dell’Ateneo, con misurazioni effettuate in collaborazione con l’ARPA di Alessandria e il DISTA; si è rilevato un unico punto di superamento dei valori in cui sono stati fatti alcuni piccoli interventi ‘artigianali’ (sigillatura pozzetto esistente con schiume poliuretaniche, aumento dei ricambi aria/ora, misurazioni

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particolari, etc) che non hanno portato ai miglioramenti attesi; è stata recentemente individuata la metodica corretta di intervento che sarà realizzata nei prossimi mesi in collaborazione con il Servizio Tecnico e il coinvolgimento attivo della struttura coinvolta. m) Sorgenti radiazioni ionizzanti – D.Lgs. 230/1995 L’entrata in vigore della convenzione a livello di Ateneo con l’Esperto Qualificato garantirà una migliore gestione delle relative pratiche e adempimenti. n) Valutazione Rischio sismico I Comuni di Alessandria, Novara e Vercelli sono tutti classificati in Zona 4. E' la meno pericolosa. - Nei comuni inseriti in questa zona le possibilità di danni sismici sono basse. I dati sono tratti dal sito della Protezione Civile: classificazione dei comuni e relativa classificazione sismica (ordinanza del Presidente del Consiglio dei Ministri n°3274/03) - aggiornamento 2006, p) Gruppi di Lavoratori Esposti a Rischi Particolari – Art. 28 del D. Lgs. 81/2008 (lett. 1) Valutazione dei rischi collegati allo stress lavoro-correlato E’ stato ordinato un software (a basso costo) che tramite la gestione di questionari dovrebbe garantire una valutazione sufficientemente in linea con le prescrizioni di legge. Valutazione dei rischi delle lavoratrici in stato di gravidanza Sono state predisposte e pubblicate nel ‘Settore prevenzione e protezione’ del sito d’Ateneo tutte le procedure dettagliate per le varie tipologie di lavoratrici dipendenti ed equiparate in caso di gravidanza, in modo da garantire l’applicazione di quanto previsto dal decreto legislativo 26 marzo 2001, n. 151. Ove possibile, grazie alla collaborazione degli uffici preposti (ad esempio per le assegniste di ricerca) vengono consegnate le istruzioni al momento della sottoscrizione del contratto. Tutte le gravidanze, comprese quelle nelle strutture ‘sanitarie’ non universitarie, se riferite a studentesse o soggetti comunque riconducibili alla competenza universitaria, vengono ‘intercettate’ e gestite dal SPP. Valutazione dei rischi connessi alle differenze di genere, all'eta', alla provenienza da altri paesi Non risultano situazioni significative: è comunque necessario, con la collaborazione delle varie strutture, arrivare a definire numericamente e da un punto di vista della permanenza la presenza di soggetti in formazione (assegnisti, dottorandi, erasmus, etc) provenienti da altri paesi; la tipologia di età è molto giovane, occorre verificare i punti critici dove non tale presenza non sia supportata da adeguata conoscenza dell’italiano, e intervenire in particolare dal punto di vista della formazione e informazione con interventi in lingua (tipicamente inglese e/o francese, forse sarebbe utile utilizzare anche lo spagnolo) Obiettivo perseguibile dovrebbe essere, dopo una fase di impostazione ‘sul campo’, arrivare a fornire ai vari soggetti entranti, una documentazione di base sufficiente ed esaustiva in lingua comprensibile al momento dell’ingresso nelle strutture. 7) CRITICITÀ RILEVATE Per alcuni argomenti trattati, ritengo utile fornire ulteriori elementi sulle maggiori criticità rilevate, eventualmente corredandoli di ipotesi di possibili soluzioni. Regolamento sicurezza e Deleghe Il Regolamento di Ateneo per la Sicurezza e la Salute sul luogo di lavoro è da rielaborare, in particolare per quanto riguarda la necessità di costruire un sistema di deleghe Punti essenziali: 1) delegato del Rettore

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2) deleghe ai Responsabili di struttura • competenze antincendio e relativi adempimenti, quali ad esempio la promozione delle

esercitazioni pratiche e delle prove di evacuazione • particolari attività scientifiche dei Dipartimenti, relative attività di notifica agli organismi

competenti, gestione delle attività, quali ad esempio I. radioprotezione (ambito di applicazione del decreto 230/95)

II. stabulari III. utilizzo di agenti biologici e/o MOGM (Micro Organismi Geneticamente Modificati)

3) ruolo del Direttore Amministrativo, competenze dei Dirigenti e dei Responsabili di Struttura, soprattutto nell’ambito della formazione, informazione e addestramento in materia di sicurezza

Regolamento divieto di fumo Il Regolamento sul divieto di fumo è da rielaborare Formazione Fino ad ora la formazione è stata rivolta pressoché in maniera esclusiva al personale T/A, non riguardando i vertici politici dell’Ateneo, le figure dirigenziali apicali, i Responsabili di struttura, i Docenti (con particolare riferimento alla figura del ‘ Responsabile dell’Attività didattica o di ricerca in laboratorio’ come descritta nell’art. 5 del D.Lgs. 363/1998). Per questo, e in considerazione dell’esiguità di forze del SPP, ho proposto un percorso innovativo e alternativo, cioè l’acquisizione del programma F.A.D. 81/2008 (Formazione a Distanza sulla sicurezza) messo a punto dal C.E.A. Centro ELearning di Ateneo dell’Università di Modena e Reggio Emilia. Tale proposta è stata fatta propria e approvata nella riunione del 26 novembre 2008 della Commissione Didattica Paritetica di Ateneo (Co.Di.Par) e nella successiva seduta del Senato Accademico. Tale Formazione, i cui contenuti sono conformi a quanto stabilito agli artt. 36 e 37 (formazione informazione addestramento) del D.Lgs. 81/2008, sarà somministrata a tutto il personale, docente e tecnico/amministrativo, agli assegnisti, ai dottorandi e a tutti gli studenti dei vari corsi di laurea, costituendo, una volta a regime, un rilevante e decisivo passo avanti negli adempimenti in tema di formazione e informazione. Sono in corso i contatti con il gruppo di lavoro dell’Università di Modena e Reggio Emilia per definire la procedura di convenzionamento e la definizione degli aspetti logistici (in particolare le necessità di aiuto e di assistenza al progetto da parte del gruppo di Informatici che si occupa della piattaforma Moodle nel nostro Ateneo). Progettazione e ristrutturazioni Le informazioni e le relative documentazioni vengono portate a conoscenza del SPP in maniera saltuaria e sembrerebbe casuale; in alcuni casi specifici è stata richiesta la collaborazione dello scrivente. La disponibilità parziale di informazioni e documentazione rappresenta una delle maggiori criticità nelle attività correlate del SPP, a partire dalle relazioni tecniche antincendio e dei relativi aggiornamenti per varianti, alla fornitura di files autocad delle planimetrie a volte privi dei necessari aggiornamenti e inoltre forniti secondo standard non omogenei (ad es. per la produzione delle planimetrie di emergenza per cui occorre un lavoro di rifinitura assolutamente ridondante e che esula dagli obiettivi di questo Servizio, oltretutto comportante un impegno rilevantissimo dell’unico ASPP e il conseguente distoglimento da altre attività direttamente di competenza del Servizio). La situazione presenta notevoli criticità ed è meritevole di approfondita analisi ed eventuali interventi metodologici correttivi. Esposizione a campi elettromagnetici - Capo IV

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E’ necessario procedere a campagne di misurazioni strumentali, verificando la necessità di implementare la segnaletica, organizzare programmi di formazione omogenei per il personale esposto. Argomento da verificare attentamente è anche la presenza di sorgenti WiFi, pur considerate totalmente affidabili in letteratura a condizione che le sorgenti non siano collocate a distanze inferiori ad 1 mt da soggetti esposti ; al momento non risultano situazioni del genere, la rapida diffusione consiglia attenti monitoraggi periodici e la formazione dei soggetti potenzialmente operativi (es tecnici informatici). E’ opportuno misurare anche l’eventuale presenza di sorgenti esterne (anche se in linea di massima è possibile escludere ogni potenziale interferenza pericolosa) Potrebbe essere utile l’adozione di un regolamento specifico. Esposizione a radiazioni ottiche artificiali - Capo V E’ necessario procedere a campagne di censimento con il coinvolgimento diretto dei Responsabili di laboratorio, verificando la necessità di implementare la segnaletica, organizzare programmi di formazione omogenei per il personale esposto anche a sorgenti di potenza inferiore. Potrebbe essere utile l’adozione di un regolamento specifico. Sostanze Pericolose – Titolo IX del D. Lgs. 81/2008

Esposizione a agenti chimici - Capo I È tra le maggiori criticità; la quantificazione dei prodotti esistenti nei vari laboratori, vista le innumerevoli tipologie di sostanze e la variabilità delle attività rende praticamente impossibile la riduzione ‘numerica’ ad un algoritmo di misura . E’ necessario sensibilizzare e coinvolgere in maniera pro-attiva i Docenti Responsabili, unica figura con competenze e autorevolezza tali da garantire l’adozione di precauzioni corrette e procedure virtuose.

Esposizione a agenti cancerogeni e mutageni - Capo II Idem, con quantitativi minori ma pericolosità esponenzialmente più rilevante.

Rischi connessi all'esposizione all'amianto - Capo III Nelle strutture realizzata ex-novo, successivamente all’entrata in vigore del divieto di utilizzo di materiali contenenti amianto, è lecito supporre l’assenza di tali materiale. Nelle strutture ‘bonificate’ la gestione è avvenuta sotto stretto controllo degli organismi competenti (Spresal). Esposizione ad agenti biologici – Titolo X del D. Lgs. 81/2008 Un valido sistema di deleghe e l’istituzione di un Comitato di Sicurezza Bio-Tecnologica dell’Ateneo composto da esperti dei vari settori porterebbe ad una migliore gestione dell’argomento. Atmosfere esplosive (ATEX) – Titolo XI del D. Lgs. 81/2008 L’argomento può essere gestito correttamente solo con opportuni accorgimenti in fase di progettazione (e quindi di programmazione delle attività). Allegato 1

Elenco a titolo esemplificativo di alcuni corsi cui hanno partecipato dipendenti dell’Ateneo 04.04.2001 corso “La sicurezza nei laboratori chimici” organizzato da Unichim; 10.04.2002 seminario “Agenti Chimici: le novità del D.Lgs 25/2002” organizzato da AmbLav (Associazione Ambiente e Lavoro); 03-04-05.06.2002 seminario “Rischio biologico e biotecnologie nei laboratori” organizzato da Co.In.Fo. presso l’Università di Pavia; 27.03.2003 corso “Sicurezza nell’utilizzo dei gas tecnici” organizzato da Sapio 29.05.2003 Evento formativo “22/97 rifiuti, MUD 2003 e 626/94: novità e obblighi al 30 aprile o periodici” organizzato dal Ministero della Salute e dall’Associazione Ambiente e Lavoro

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31.03-01.04.2004 corso La sicurezza nei laboratori chimici. Gestione e valutazione del rischio” organizzato da Unichim 19.10.2004 “Il rischio biologico. D.Lgs. 626/94 – Titolo VIII” organizzato dall’Istituto Ambiente Europa 08-09-10.02.2006 Corso di “Buone Pratiche di Laboratorio” organizzato dall’Istituto Internazionale di Ricerca “Know how to achieve” 14.03.2006 Corso di “addestramento all’utilizzo di impianti di centralizzazione gas” organizzato da Sapio 08.06.2006 seminario tecnico sui Dispositivi di Protezione individuale organizzato da Dupont Personale Protection 22.11.2006 seminario aggiornamento “Disposizioni per la messa in servizio ed utilizzazione delle attrezzature a pressione- D.M. 329 del 1.12.2004” 23e26.01.2007 Corso sulle Competenze Comuni – Salute e Sicurezza organizzato dall’U.P.O. 17.10.2007 corso formazione “Sorveglianza e manovre di emergenza per ascensori” Organizzato (per Scienze MFN) da Kone Dal 14 al 30.11.2007 Corso di formazione specifico per il personale dei laboratori tecnici di Alessandria organizzato dall’U.P.O. 14.03.2008 seminario “Esposizione dei Lavoratori ai Campi Elettromagnetici. Aspetti Normativi e Metodologie di Misura” Sezione A.I.A.S. di Cuneo 02.04.2008 seminario “Decreto Legislativo 257/2007; esposizione dei Lavoratori ai Campi Elettromagnetici” organizzato da Unione Industriale di Alessandria: 18.06.2008 convegno “Decreto legislativo 9 aprile 2008, n. 81 – Come cambia la legislazione in materia di sicurezza lavoro” organizzato da Unione Industriale di Alessandria: 17.03.2009 corso formazione per operatori elettrici PES e PAV destinati a intervenire fuori e sotto tensione (art. 82 del D.Lgs. 81/2008 e CEI 11-27/1) organizzato da Unione Industriale di Alessandria.

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****************** 17. Varie ed eventuali

Il Presidente informa i Consiglieri che non vi sono argomenti da discutere al presente punto.

****************** Il Presidente, alle ore 19.05, esaurito l’esame degli argomenti all’ordine del giorno, dichiara

sciolta la seduta. IL DIRETTORE AMMINISTRATIVO-SEGRETARIO IL RETTORE-PRESIDENTE (Dott. Pasquale MASTRODOMENICO) (Prof. Paolo GARBARINO)

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VDT Rischio chim/biol Radioprotezione

Totale visite effettuate per il personale dell'Ateneo

2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2008 da visitare