Consigli di classe - scuolacenalt.eu · didattiche e delle tecnologie della comunicazione e...

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21 Consigli di classe PLESSO CENA Docenti coordinatori CLASSE A B C E F 1 CONTE DI NAPOLI FONTANELLA SORRENTINO SQUEGLIA 2 ADDARI ILLIANO IPPOLITI MAGNI MELFI 3 CAVARRETTA DI RE BORZILLO SINNONA TALLERICO Docenti segretari CLASSE A B C E F 1 DI MONACO DONADIO NARDELLI CALANDRA BOLOGNA 2 LOMASTO GRIECO RIPOSO ALTOBELLI CATENACCI 3 PAPPONE BENETELLO TRAVAGLINI ERAMO MARTELLI M.

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Consigli di classe

PLESSO CENA

Docenti coordinatori

CLASSE A B C E F

1 CONTE DI NAPOLI FONTANELLA SORRENTINO SQUEGLIA

2 ADDARI ILLIANO IPPOLITI MAGNI MELFI

3 CAVARRETTA DI RE BORZILLO SINNONA TALLERICO

Docenti segretari

CLASSE A B C E F

1 DI MONACO DONADIO NARDELLI CALANDRA BOLOGNA

2 LOMASTO GRIECO RIPOSO ALTOBELLI CATENACCI

3 PAPPONE BENETELLO TRAVAGLINI ERAMO MARTELLI M.

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Direttore Servizi Amm.vi, Coordinatore personale AT A: Dr. Andrea Rustici

COLLABORATORI SCOLASTICI SM Cena: Proietti - Porcelli -Recano - Romano Primaria Piazza Dante: Pasqualotto – Toselli - Turetta - Vitali

Plesso di O. Montiani (scuola dell’infanzia): Lungo Plesso di via Legnano (scuola primaria) : Rocco Plesso Viale XVIII Dicembre (scuola dell’infanzia) : Di Fonzo e Leggiero Plesso di via Pasubio (scuola dell’infanzia): Dal Re Plesso De Amicis di via Col di Lana (scuola primari a) Pepe

I SERVIZI AMMINISTRATIVI

Gli uffici di segreteria dell’Istituto forniscono agli insegnanti supporto amministrativo per lo svolgimento di pratiche relative allo stato professionale. Forniscono ai genitori informazioni per l’espletamento delle prati-

che relative alle iscrizioni, ai trasferimenti, ai passaggi da un grado scolastico all’altro, ai versamenti dei premi assicurativi, al conseguimento di borse di studio, a contributi per partecipazione ad attività didattiche.

De Angelis - : Zorzetti - Mazzotta -Del Giudice E -- Del Giudice R -- Zeoli -- Baratta

Si gestisce il ricevimento dell’utenza come segue: • dal lunedì al venerdì dalle 10.30- alle 12.00. • Il lunedì dalle ore 15 alle 16.30 l’ufficio del personale. • Il giovedì dalle ore 14.00 alle ore 15.00 l’ufficio didattica scuola media. • Il giovedì dalle ore 15.00 alle ore 16.00 l’ufficio didattica scuola primaria ed infanzia.

Personale Esterno con contratto a termine (CT) Lettrice: Docente madrelingua inglese

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RISORSE DELL’ISTITUTO COMPRENSIVO

AULE - LABORATORI - SUSSIDI - STRUMENTI TECNOLOGICI E MULTIMEDIALI

� Aule di Informatica costituite da: postazione docente, PC multimediali collegati in rete, stampanti a getto d'inchiostro a colori, scanner, colle-gamento a Internet

� Computer portatili da utilizzare nelle aule � Centro di autoaggiornamento lingue straniere � Laboratorio di ceramica dotato di forno � Laboratorio di cucina � Laboratorio per Arte ed immagine � Laboratorio scientifico dotato di attrezzature idonee per la ricerca scienti-

fica � Laboratorio Linguistico � Biblioteca con buona dotazione libraria � Aula per attività teatrali e per conferenze � Palestre attrezzate di strumentazione per praticare le attività sportive � Strumenti musicali in dotazione alla Scuola per i corsisti � Sala video, televisori con video-lettore e videoregistratore � Classi dotate di LIM � Fotocopiatrici

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CAPITOLO III

AREA DIDATTICA

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FINALITA’ DEL PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA DELL’I.C. “CENA”

La scuola dell’infanzia, la scuola primaria e la scuola secondaria di primo grado costitui-scono ambienti educativi e di apprendimento che operano in sinergia per il conseguimen-to delle seguenti finalità: - erogare il servizio scolastico a tutti gli alunni senza discriminazione di sesso, provenienza, lingua, religione, condizioni psicofisiche e socio ambientali; - realizzare una scuola più direttamente calata nella realtà sociale, culturale, produttiva del territorio, intesa quindi come Comunità in cui educare alla convivenza civile, alla soli-darietà e alla legalità; - far crescere la persona in tutte le sue dimensioni; In modo particolare le scuole, oggi Istituto Comprensivo, si impegneranno a: - educare gli alunni alla cittadinanza attiva, alla solidarietà e alla legalità, a partire dalle prime esperienze di convivenza responsabile, - guidare il processo educativo centrato sull’orientamento per consentire ad ogni allievo di concludere la scuola di base con le abilità cognitive, operative, sociali necessarie alle successive tappe formative - aprire la scuola alla progettualità delle risorse operanti sul territorio per concordare per-corsi funzionali alla formazione degli alunni - promuovere la didattica collaborativa, attraverso l’utilizzo delle opportune metodologie didattiche e delle tecnologie della comunicazione e dell’informazione Per ottenere questo risultato l’Istituto Comprensi vo “Cena”si impegna a realizzare: · La condivisione delle scelte · Il lavoro collegiale dei docenti · La disponibilità del corpo docente a” pensare” la valutazione come modo per correg- gere l’intervento didattico piuttosto che come espressione di giudizi; · L’esistenza di” traguardi “ irrinunciabili comuni e definiti collegialmente; · Il raccordo interdisciplinare tra docenti, come strumento che garantisce l’unitarietà dell’insegnamento; · L’individuazione delle procedure di insegnamento; · L’attenzione alla diversità; · L’attivazione di percorsi interculturali; · Flessibilità organizzativa e l’utilizzo razionale degli spazi educativi; · La disponibilità dei docenti alla sperimentazione, all’innovazione didattica e all’aggiornamento professionale; · Il rapporto costante tra docenti e famiglie · Il miglioramento continuo del Sistema qualità e le precise responsabilità degli operatori La presenza di stranieri è aumentata progressivamente negli ultimi anni. Il fenomeno fino a qualche anno fa poco rilevante è diventato oggi significativo e pone in primo piano la necessità dell’integrazione e possibili azioni di accoglienza in collaborazione con l’ente lo-cale e le associazioni del territorio.

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Linee guida · Favorire l’acquisizione di un metodo di studio, di sperimentazione e di ricerca; · Accogliere e valorizzare le diversità; · Creare un ambiente educativo sereno di apprendimento ; · Educare a stili e contenuti democratici attraverso lo sviluppo di capacità sociali; · Favorire l’uso delle nuove tecnologie e la conoscenza delle lingue straniere. · Intervenire sulla dispersione scolastica. La scuola ha come punto di forza la continuità con la scuola primaria, guida il passaggio graduale ai processi di astrazione, cura la dimensione sistematica delle discipline e aiuta l’alunno ad orientarsi per la successiva scelta di istruzione e formazione. Si propone di : · Favorire la crescita delle capacità autonome di studio; · Favorire l’alfabetizzazione delle tecnologie informatiche,delle conoscenze e delle abilità in relazione alla tradizione culturale e all’evoluzione della realtà contemporanea; · Utilizzare linguaggi creativi · Prestare attenzione all’obbligo formativo

Principi metodologici Nell’attività costruttiva l’allievo modifica ed elabora i suoi schemi di conoscenza. È fonda-mentale:

• contare sulle sue conoscenze come punto di partenza; • perseguire costantemente la organicità e la coerenza nella trattazione dei contenuti

culturali tra loro collegati sia pur nelle loro linee fondamentali. • Sistemare progressivamente le conoscenze e la loro applicazione in diversi contesti

ed applicazioni Gli alunni devono percepire l’utilità delle loro acquisizioni ed avere l’opportunità di mettere in pratica le nuove conoscenze per accentuare l’interesse e il carattere pratico dell’apprendimento. Scelte metodologiche ed organizzative: Il lavoro degli insegnanti dell’Istituto, nei limiti delle risorse umane ed economiche disponibi-li, si ispira alle seguenti scelte metodologiche e organizzative: - assunzione di incarichi e responsabilità nella gestione e nell’organizzazione scolastica; - attività di aggiornamento e formazione orientate al miglioramento delle competenze professionali; - utilizzo di strumenti, forme e modalità comuni e confrontabili di programmazione; - orientamento didattico alla progettualità e alle attività di laboratorio; - insegnamento della lingua inglese e della seconda lingua comunitaria; - attivazione di percorsi di accoglienza in diversi periodi dell’anno scolastico e verso diffe-renti soggetti; - interventi sistematici sulle difficoltà di apprendimento e continuità educativa; - monitoraggio degli apprendimenti degli alunni; - valutazione del piano dell’offerta formativa

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METE EDUCATIVE

La Scuola si impegna a favorire l’accoglienza dei genitori e degli allievi, l’inserimento e l’integrazione di questi ultimi, con particolare riguardo alla fase d’ingresso alle classi iniziali e alle situazioni di rilevante necessità; per questo motivo e nell’ambito della continuità e-ducativa, affermata negli Orientamenti della Scuola dell’Infanzia, nelle Indicazioni della Scuola Primaria e in quelle della Secondaria di I grado, l’Istituto riconosce e sottolinea il di-ritto di ogni bambino e di ogni ragazzo ad un percorso scolastico unitario, organico e completo,ponendosi come obiettivo attenuare le difficoltà che spesso si presentano nel passaggio tra i diversi ordini di scuola a cui si riconosce altresì la specificità e la pari dignità educativa di ogni grado scolastico. La scuola promuove l’istruzione, svolgendo un’opera di orientamento nei confronti degli al-lievi e curandone il recupero e il sostegno per sviluppare in loro un atteggiamento positivo verso l’istituzione scolastica, intesa non solo come luogo di formazione scolastica, ma an-che come centro di crescita culturale e umana. AGGIORNAMENTO

L’aggiornamento e la formazione assicurati con interventi organici e regolari, costituiscono un impegno per tutti gli insegnanti e un compito per l’amministrazione. Un programma a-perto di ricerca teorica e metodologica permette di aggiornare costantemente i contenu-ti in relazione all’evolversi della letteratura internazionale e all’ esperienza concreta nel no-stro contesto. RISPOSTA ALLA DISUGUAGLIANZA

Particolare attenzione è prestata ai problemi proposti da particolari situazioni di emargina-zione culturale o sociale,promuovendo interventi capaci di rimuoverle, anche nel quadro dell’educazione permanente, con attività scolastiche di integrazione a carattere interdi-sciplinare, organizzate per gruppi di alunni e iniziative individuali di sostegno. Sarà assicurato il principio di insegnamento-apprendimento non discriminante e un adeguato trattamento alla diversità e alle pari opportunità anche di genere. L’INTEGRAZIONE DEGLI ALUNNI DIVERSAMENTE ABILI Agli alunni diversamente abili viene offerta ogni possibile opportunità formativa; l’inserimento nelle classi è finalizzato alla piena integrazione di ognuno e al pieno sviluppo delle proprie potenzialità. Rappresentanti dei docenti e dei genitori dei tre ordini di scuola sono impegnati nell’organizzare e verificare l’integrazione degli alunni diversamente abili con sistematici incontri con i servizi sociali, l’Ente locale e associazioni; · ogni quadrimestre si riuniscono i G.L.H.O. · i Consigli di classe e il collegio docenti hanno cura di monitorare costantemente il percor-so formativo.

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OBBLIGO SCOLASTICO L’obbligo scolastico, il proseguimento degli studi superiori e la regolarità della frequenza sono assicurati con interventi di prevenzione e controllo dell’evasione e della dispersione scolastica. PARTECIPAZIONE Istituzioni, insegnanti, personale, genitori, alunni sono protagonisti responsabili dell’attuazione degli obiettivi, attraverso una gestione partecipata dell’istituto, nell’ambito degli organi e delle procedure vigenti. SOLIDARIETA’ Promuove la solidarietà partendo dall’attività quotidiana nell’alunno, per estenderla nell’insieme della comunità scolastica, ponendo l’accento sul beneficio collettivo, sulle semplicità e la cooperazione per la soluzione di problemi sociali. TOLLERANZA Educa al pluralismo, affermando il valore delle differenze e delle diversità di ogni soggetto, promuovendo attivamente l’uguaglianza, il dialogo, la flessibilità e l’adattamento civico ai cambiamenti e alle innovazioni. DEMOCRAZIA Promuove attività democratiche, favorendo la partecipazione nella comunità educativa a tutti i livelli e nei diversi organismi e attività; il rispetto e l’integrazione delle minoranze; l’informazione obiettiva basata sulla comunicazione libera, la trasparenza nei processi decisionali, stimola lo spirito civico ed emotivo. APERTURA ALL’AMBIENTE Promuove attitudini e iniziative dirette a conseguire la partecipazione progressiva della comunità in una società più giusta; analizza la realtà esterna per sollecitare esperienze che risultino positive ed educative; educa al rispetto dell’ambiente e affronta i problemi ener-getici. INTEGRAZIONE Accetta le diversità individuali e culturali, sollecita la cooperazione e la partecipazione del personale responsabile dei processi e di chi ha la responsabilità diretta verso gli alunni. LAICISMO Promuove un’educazione rispettosa ed indipendente dalle convinzioni di credo afferman-do la completa autonomia di scelta. ACCOGLIENZA Educa alla responsabilità e autonomia personale, ai rapporti cordiali, alla cura attenta di tutte le attrezzature Forma una coscienza per apprezzare il patrimonio culturale, artistico, scientifico e tecnolo-gico per ottenere che siano mezzi di trasformazione e promozione della persona e della società.

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EFFICIENZA-EFFICACIA Promuovere un’organizzazione e un funzionamento agile di tutti i livelli della comunità sco-lastica con l’impegno e la responsabilità di tutto il personale per riuscire ad avere il meglio nell’impegno delle risorse umane e materiali. FORMAZIONE INTEGRALE Educare allo sviluppo equilibrato e integrale della persona negli ambiti intellettuale, socia-le, morale, affettivo e creativo per favorire la responsabile partecipazione nella società. SODDISFAZIONE Sollecitare il rispetto, l’autostima, la formazione e la gioia in tutte le fasi dell’apprendimento, integrando lo sforzo con attività ludiche e ricreative dentro e fuori dell’orario scolastico. INNOVAZIONI Promuove la ricerca, il metodo scientifico, riflessioni sulla pratica educativa favorendo tra i docenti e gli alunni l’adattamento alle innovazioni, sviluppando le potenzialità innovative della scuola e migliorando la progettualità al fine di incrementare la creatività della scuo-la.

:

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LE AZIONI FONDAMENTALI

• Obiettivi di apprendimento • Articolazione dell’offerta formativa • Il curricolo educativo e formativo verticale • Le competenze disciplinari di fine ciclo • L’insegnamento della Religione Cattolica • Integrazione alunni diversamente abili

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CURRICOLO L’Istituto comprensivo “Cena ”, al cui interno coesistono la Scuola dell’Infanzia, la Scuola Primaria e la Scuola secondaria di primo grado, sta affrontato, una serie di cambiamenti relativi all’organizzazione istituzionale -amministrativa oltre a problematiche didattico -educative associate, appunto, all’accorpamento di realtà scolastiche diverse L’Istituto sviluppa quindi una progettualità secondo un’ottica di verticalità e di continuità tra i vari or-dini di scuola e fra la scuola e il contesto territoriale di appartenenza. In tale contesto, vengono predisposti percorsi formativi coerenti con le fina lità dei singoli or-dini scolastici , che confluiscano però in un unico progetto complessivo basato su idee e principi comuni e su linee educative condivise.

Piano dell’Offerta Formativa: -Obiettivi generali: orientano i docenti e la scuola sulle scelte didattiche ed educative. -Obiettivi spe-cifici di apprendimento (O.S.A.): linee guida che vengono date ai docenti. - Obiettivi formativi: sono delineati dai docenti prendendo in considerazione gli O.S.A.

Unità d’insegnamento: percorsi realizzati su compiti di apprendimento curricolari partendo dagli o-biettivi formativi in relazione ai bisogni della classe. Unità di apprendimento: percorsi realizzati per delineare le attività laboratoriali e le attività di recupe-ro, realizzate partendo dalla valutazione iniziale, evidenziando per nuclei tematici attività, metodi, modalità di verifica. La scuola primaria deve pensare ad un curricolo di area disciplinare; diversa-mente dalle Indicazioni del 2004, il concetto di area disciplinare viene inteso come campo conosciti-vo e concettuale, unitario e generale

La progettazione educativo -didattica promuove: - l‟organizzazione degli apprendimenti in maniera progressivamente orientata ai saperi disciplinari; - la ricerca delle connessioni fra i saperi disciplinari e della collaborazione fra i docenti. Il raggrup-pamento delle discipline in aree indica una possibilità di interazione e collaborazione fra le discipline stesse in ottemperanza a una proficua trasversalità.

OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO Gli Obiettivi di apprendimento sono definiti: - al termine del terzo anno della Scuola Primaria - al termine del quinto anno della Scuola Primaria - al termine del terzo anno della Scuola Secondaria di primo grado. Sono ritenuti strategici al fine di raggiungere i traguardi per lo sviluppo delle competenze previste dalle Indicazioni. TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE I traguardi per lo sviluppo delle competenze vengono individuati: - al termine della Scuola Primaria (classe quinta) - al termine della Scuola Secondaria di primo Grado (classe terza)

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I traguardi rappresentano riferimenti per gli insegnanti, indicano piste da percorrere e aiutano a fina-lizzare l‟azione educativa allo sviluppo integrale dell’alunno ARTICOLAZIONE DELL’OFFERTA FORMATIVA Il curricolo educativo e formativo verticale Gli obiettivi generali, precisati dagli indicatori di padronanza, vengono qui di seguito sintetizzati. AREA OBIETTIVI INDICATORI

AREA OBIETTIVI Scuola dell’infanzia Scuola primaria Scuola secondaria di 1° grado

A

F

F

E

T

T

I

V

O

Rispetta se stesso

e gli altri

-Cura della propria perso-

na

-Disponibilità all’ascolto

-Disponibilità a compren-

dere

i bisogni degli altri

-Rispetto dei compagni

-Rispetto dell’adulto (nel

suo ruolo)

-Accettazione dei richiami

-Cura della propria persona

-Ascolto dei consigli e dei

richiami

-Riconoscimento del ruolo

dell’adulto

-Interazione corretta con i

compagni

-Ordine nella persona e nella postura

-Utilizzo di un abbigliamento adeguato

-Disponibilità all’ascolto

-Accettazione dei consigli e dei richiami

-Riconoscimento del ruolo dell’adulto

-Atteggiamento corretto verso i compagni

R

E

L

Rispetta le

attrezzature scolasti-

che e l’ambiente

-Rapporto positivo con

l’ambiente scolastico

-Rispetto del materiale e

degli spazi

-Cura e organizzazione del

proprio materiale

-Utilizzo corretto del

materiale e degli ambienti

comuni

-Rispetto del materiale scolastico

-Rispetto e uso adeguato di ambienti e at-

trezzature

A

Z

I

O

N

A

L

Partecipa alla vita

scolastica rispettan-

done le regole

-Rispetto delle regole del-

la

vita scolastica

-Attenzione durante le

attività

-Disponibilità alle roposte

di lavoro

-Rispetto dell’orario

d’entrata

-Frequenza regolare

-Rispetto delle regole e delle

scadenze fissate

-Attenzione durante le

lezioni

-Disponibilità alle proposte

di lavoro

-Rispetto dell’orario

-Controllo della propria motilità

-Rispetto delle norme di convivenza

-Attenzione durante le lezioni

-Disponibilità alle proposte di lavoro

E Collabora con i

compagni

-Relazioni positive con i

compagni

-Riconoscimento del pro-

prio gruppo classe

-Disponibilità a lavorare

con gli altri

-Accettazione dell’aiuto

degli altri

-Disponibilità ad aiutare

chi è in difficoltà

-Accettazione e rispetto di

qualsiasi compagno

-Disponibilità ai bisogni degli

altri

-Accettazione dell’aiuto de-

gli altri

Collaborazione nel piccolo e

grande gruppo

-Disponibilità a lavorare con gli altri

-Accettazione dell’aiuto degli altri

-Disponibilità ad aiutare chi è in difficoltà

-Disponibilità a modificare il proprio

punto di vista

Contribuisce

attivamente al lavoro

scolastico

-Richiesta di aiuto e

chiarimenti

-Rispetto dei tempi di la-

voro

-Assunzioni di semplici

incarichi

-Apporto personale per il

lavoro didattico

-Esecuzione di una consegna

in modo adeguato

-Rispetto dei tempi di lavoro

-Assunzioni di semplici

incarichi

-Richiesta di chiarimenti e/o approfondi-

menti

-Apporto personale al lavoro didattico

-Organizzazione delle conoscenze apprese

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Conosce se stesso e il

proprio ambiente

-Conoscenza di sé in

relazione agli altri

-Riconoscimento del pro-

prio

comportamento

-Riconoscimento dei pro-

pri interessi

-Gestione delle proprie

emozioni

- Riconoscimento degli

spazi interni ed esterni

-Coordinamento dinamico

generale

-Conoscenza di sé in

relazione agli altri

-Positiva immagine di sé

raggiunta

-Conoscenza del proprio

ambiente

-Autonomia personale

raggiunta

-Controllo del proprio

comportamento in situazioni

ludiche e di lavoro.

-Conoscenza di sé in relazione agli altri

-Conoscenza del proprio ambiente

-Valutazione del proprio comportamento

-Valutazione dei propri lavori

-Riconoscimento dei propri interessi e

delle proprie attitudini

-Capacità di operare scelte consapevoli

OR

GA

NIZ

ZA

TI

VO

M

E

T

O

Porta e tiene ordinato

il materiale

-Autonomia nelle necessi-

tà quotidiane

-Uso adeguato dei giochi e

loro riordino

-Uso corretto del proprio

materiale (astuccio,

sacchetta, ecc)

-Dotazione del materiale

necessario allo volgimento

delle lezioni

-Uso adeguato del diario

scolastico

-Riconoscimento e uso del

materiale attinente al lavoro

scolastico

-Non utilizzo di materiali su-

perflui o di disturbo durante

l’attività

-Riordino di materiali di uso

comune

-Dotazione dei materiali e strumenti neces-

sari allo svolgimento delle lezioni

-Uso corretto di materiali e strumenti

-Uso corretto del diario e del libretto delle

comunicazioni

D

O

L

O

-Rispetta tempi,

consegne e scadenze

-Esecuzione di consegne

date, secondo indicazioni

-Conclusione del lavoro

nel tempo stabilito

-Svolgimento del lavoro a

scuola e a casa

-Rispetto dei tempi di lavoro

comuni

-Esecuzione del lavoro assegnato in

classe e a casa

-Rispetto dei tempi e delle consegne

G

I

C

A

Gestisce le procedure

di lavoro

-Autonomia nello

svolgimento di un lavoro

assegnato

-Ricostruzione verbale e

grafica dell’attività svolta

-Autonomia rispetto alle

attività scolastiche

-Selezione del materiale

didattico attinente

all’attività

-Individuazione delle fasi di

lavoro a partire dalle

consegne ricevute

-Ricostruzione delle tappe di

un’attività svolta

Autonomia nello svolgimento delle attività

-Individuazione dei sussidi didattici necessa-

ri all’attività

-Analisi delle proprie modalità di studio

-Ricostruzione delle tappe di un’attività

svolta

-Elaborazione di progetti

C

O

G

N

I

T

I

V

Comprende messaggi

verbali

-Disponibilità all’ascolto

-Attenzione verso chi par-

la

senza interrompere

-Decodifica di messaggi

verbali di vario genere e

di

narrazioni

-Rispetto del proprio tur-

no per intervenire

-Attenzione durante una

comunicazione

-Ascolto di indicazioni

operative

-Ascolto per l’intera durata

di una conversazione

-Individuazione del

messaggio globale di una

comunicazione

-Attenzione verso chi parla

-Ascolto di una comunicazione fino alla

conclusione

-Riconoscimento dello scopo di una comuni-

cazione

-Individuazione degli elementi essenziali di

un messaggio

A Produce messaggi

verbali

-Racconto di esperienze

personali (rispettando la

sequenza temporale)

-Comunicazione di idee,

emozioni, stati d’animo

-Utilizzo di strutture mor-

fosintattiche

adeguate all’età

-Comunicazione delle

proprie esperienze in modo

semplice chiaro, e ordinato

-Interventi ordinati e

opportuni

- Ripetizione e sintesi di

quanto ascoltato e/o

appreso

Comunicazione adeguata attraversi i diversi

codici

-Utilizzo di strutture linguistiche corrette

-Utilizzo di un lessico adeguato

Comprende messaggi

non verbali

-Lettura di messaggi ge-

stuali,

mimici, grafici, pittorici

Decodifica di segni e simboli

dei messaggi non verbali

-Comprensione di messaggi

-Individuazione degli elementi dei messaggi

non verbali e loro riferimento al

codice di appartenenza

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-Conoscenza di tecniche e

strumenti di tipo diverso

-Conoscenza di tecniche e

strumenti

-Conoscenza di tecniche e strumenti propri

dei linguaggi non verbali

Produce messaggi

non verbali

-Utilizzo dei vari linguaggi

grafico, pittorico, plastico,

mimico, gestuale, corpo-

reo per

esprimere emozioni e

sentimenti

-Utilizzo di diversi tipi di

linguaggi non verbali

-Utilizzo di tecniche e

strumenti diversi per

comunicare

-Uso dei codici di riferimento

-Utilizzo di strumenti

-Applicazione di tecniche

Possiede

orientamento spazio-

temporale

-Orientamento temporale

relativamente a: giornata

scolastica, giorni, setti-

mana,

mesi, stagioni

-Ricostruzione temporale,

grafica e verbale, di storie

ed esperienze

-Orientamento spaziale

secondo concetti topolo-

gici

-Padronanza dei concetti

topologici e temporali di

base

-Orientamento nello spazio

fisico e grafico

-Utilizzo di mezzi diversi di

descrizione e di rappresen-

tazione grafica

dello spazio

-Padronanza dei concetti topologici e tem-

porali di base

-Orientamento in una realtà rappresentata

graficamente

-Conoscenza e uso della suddivisione tem-

porale convenzionale

Sa osservare Osservazione della realtà,

utilizzando i cinque sensi

-Osservazione diretta della

realtà

-Individuazione e confronto

di elementi della realtà

secondo criteri diversi

-Individuazione degli elementi costitutivi di

quanto visto o ascoltato

-Individuazione di relazioni fra elementi os-

servati

-Collocazione delle informazioni in un qua-

dro organico

Sa stabilire relazioni -Individuazione di

somiglianze e differenze

-Associazione, seriazione,

raggruppamento in base a

criteri dati

-Individuazione di

somiglianze e differenze

-Individuazione di criteri di

classificazione

-Classificazione in base a

criteri assegnati

-Individuazione di somiglianze e differenze

-Individuazione di criteri di classificazione

-Classificazione in base a criteri assegnati

Possiede abilità

operative

-Utilizzo degli strumenti

proposti

-Rispetto della successio-

ne

logica nell’esecuzione dei

lavori

-Utilizzo di diverse tecni-

che per la realizzazione di

un

lavoro

- Utilizzo corretto del

materiale strutturato

-Individuazione delle diverse

fasi di lavoro

-Esecuzione di semplici

istruzioni rispettando la

sequenza logico-temporale

-Utilizzo degli strumenti specifici

-Esecuzione di operazioni

concrete con i materiali disponibili

-Esecuzione di istruzioni

-Rispetto della successione logica

nell’esecuzione

-Individuazione di tecniche adeguate alla

realizzazione di un elaborato

Le competenze disciplinari di fine ciclo Scuola Primaria

Al termine della Scuola Primaria (classe 5^), gli alunni saranno in possesso, nei vari ambiti disciplinari, di competenze generali definite in tre livelli: Indicatori per i livelli di accertamento e certificazione delle compe-tenze programmati ELEVATO (1) In modo autonomo e consapevole, integrando le conoscenze e le abilità acquisite, in situazioni nuove. MEDIO in modo autonomo con una certa consapevolezza in situazioni note ESSENZIALE In modo non sempre autonomo, non sempre corretto e consapevole, in situazioni semplice

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TRAGUARDI DI COMPETENZA Area dei linguaggi-Area storico geografica – Area matematico scientifico tecnologica DISCIPLINE COMPETENZE

ITALIANO L'alunno: mantiene attenzione costante e coglie informazioni principali e secondarie. Si esprime in mo-

do corretto e chiaro ponendosi in relazione con interlocutori diversi ed usa registri linguistici adeguati.

Utilizza la lettura espressiva. Comprende un testo ricavando informazioni esplicite ed implicite. Produce

testi coesi, corretti, coerenti usando un lessico progressivamente adeguato. Distingue, descrive le parti

del discorso ed identificale principali espansioni.

INGLESE

L'alunno: ascolta e comprende espressioni di vita quotidiana e semplici frasi. Interagisce in una conver-

sazione rispondendo e formulando semplici domande. Comprende un breve e semplice testo letto ed è

in grado di scrivere semplici messaggi.

ARTE

L'alunno: dimostra curiosità per un'opera d'arte e ne percepisce il valore. Rappresenta la realtà utiliz-

zando tecniche diverse per realizzare elaborati creativi.

MUSICA

L'alunno: valuta aspetti funzionali ed estetici in brani musicali di vario genere e stile. Esegue da solo o in

gruppo, brani vocali e strumentali. Usa forme di notazione analogiche e codificate

MOTORIA

L'alunno: usa gli schemi motori. Comprende il significato della regola e della collaborazione. Interpreta

ed esprime con il linguaggio del corpo stati d'animo e ruoli. Distribuisce le proprie energie e percepisce

le sensazioni del corpo nei diversi contesti

STORIA

L'alunno: individua elementi di durata e contemporaneità e ne riconosce cause ed effetti. Ricava infor-

mazioni pertinenti da fonti diverse. Conosce ed utilizza i termini specifici del linguaggio disciplinare. Co-

nosce e collega tra loro gli aspetti salienti delle civiltà studiate ed espone oralmente le conoscenze

GEOGRAFIA

L'alunno: utilizza e costruisce rappresentazioni spaziali varie. Conosce ed utilizza le coordinate geografi-

che. Costruisce con precisione e completezza quadri rappresentativi di realtà geografiche.

RELIGIONE

L'alunno: conosce i contenuti essenziali della Religione Cristiana Riconosce valori etici e religiosi nella

storia dell'umanità. Si orienta nella ricerca e nella lettura di testi biblici

MATEMATICA

L'alunno: effettua calcoli mentali e scritti con i numeri naturali e razionali. Comprende e risolve facili

situazioni problematiche. Descrive, classifica e riproduce figure geometriche piane e le principali figure

solide. Individua e rappresenta relazioni. Utilizza il sistema internazionale di misura e il sistema moneta-

rio europeo. Raccoglie, organizza e descrive dati. Stima la probabilità di un evento in un esperimento

semplice

SCIENZE

L'alunno: osserva fenomeni, raccoglie dati e li mette in relazione, ricava regole generali. Riconosce,

memorizza, usa i termini specifici della disciplina Conosce i contenuti, effettua collegamenti, trasferisce

concetti.

TECNOLOGIA

E

INFORMATICA

L’alunno:individua le parti di un oggetto e la loro funzione. Riconosce e utilizza materiali digitali

per l'apprendimento. Utilizza le Tecnologie dell'Informazione e della Comunicazione nel

proprio lavoro

Scuola secondaria di I grado Alla fine del percorso del Primo ciclo (classe 3a della scuola secondaria di I grado) gli alunni saranno in possesso , nelle varie discipline, di competenze generali espresse in voti e definite come segue: - LIVELLO AVANZATO (in decimi: 10/9): La competenza programmata è manifestata in modo eccellente con completa autonomia e responsabilità, piena consapevolezza e padronanza delle conoscenze e abilità connesse e buona integra-zione dei diversi saperi. - LIVELLO MEDIO (in decimi: 8): La competenza programmata è manifestata in modo positivo con buona autonomia e responsabilità, buona consapevolezza e padronanza delle conoscenze e abilità connesse e adeguata integrazione dei diversi saperi. - LIVELLO MEDIO (in decimi: 7): La competenza programmata è manifestata in modo positivo con discreta autonomia e responsabilità, discreta consapevolezza e padronanza delle conoscenze e abilità connesse e parziale integrazione dei diversi saperi. - LIVELLO ESSENZIALE (in decimi: 6): La competenza programmata è manifestata in modo essenziale con relativa au-tonomia e sufficiente consapevolezza delle conoscenze e abilità connesse. - LIVELLO PARZIALE (in decimi: 5): La competenza programmata non è ancora acquisita o è in via di acquisizione. TRAGUARDI DI COMPETENZA

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Area linguaggi – Area storico geografica –Area matematica – Area scientifico-tecnologica

DISCIPLINE

COMPETENZE

ITALIANO

Ascoltare e comprendere testi di diversa tipologia.

Comunicare oralmente in contesti formali ed informali con chiarezza e pertinenza, utilizzando regole

morfosintattiche.

Leggere ed interpretare testi di vario tipo.

Produrre testi scritti in forma adeguata allo scopo e al

destinatario, utilizzando strutture morfosintattiche corrette. Riconoscere le strutture della lingua ed

usare un lessico

adeguato.

INGLESE

Comprendere e produrre testi orali e scritti relativi ad argomenti di vita quotidiana, di interesse per-

sonale e sociale, utilizzando un lessico conosciuto, strutture e funzioni appropriate.

Individuare gli aspetti significativi della cultura anglosassone e confrontarla con la propria.

2a LINGUA (Francese

o spagnolo)

Comprendere semplici testi orali e scritti riguardanti la vita quotidiana.

Interagire per soddisfare bisogni di tipo concreto.

Produrre brevi testi scritti su argomenti familiari, utilizzando un lessico conosciuto.

Riconoscere le differenze culturali veicolate dalla lingua materna e dalla lingua straniera

ARTE ED IMMAGINE

Conoscere ed utilizzare diverse tecniche espressive.

Produrre elaborati precisi, personali ed adeguati alla loro funzione comunicativa.

Analizzare, descrivere, confrontare opere d’arte e mass -media

MUSICA

Conoscere la notazione e l’ortografia musicale.

Eseguire per lettura brani vocali e/o strumentali di media difficoltà, sia come solista che in formazio-

ne.

Riconoscere gli aspetti contestuali e funzionali della musica. Saper collocare un brano nell’epoca e

nello stile appropriato.

SCIENZE MOTORIE

Consolidare ed acquisire la coordinazione degli schemi motori,

interagendo in situazioni combinate e simultanee.

Sperimentare e conoscere la pratica sportiva, con i suoi valori e le sue regole

STORIA E GEOGRA-

FIA

.

Orientarsi e collocare nello spazio e nel tempo fatti e fenomeni, stabilendo confronti tra realtà stori-

che e geografiche diverse. Comprendere e conoscere eventi e trasformazioni nella storia locale, ita-

liana, europea e mondiale, stabilendo rapporti di interdipendenza.

Osservare, descrivere e confrontare gli ambienti fisici ed umani e le relazioni tra situazioni ambientali,

culturali, sociopolitiche ed economiche.

Comprendere le regole essenziali che governano l’economia e il

mondo del lavoro, riconoscendone le caratteristiche principali. Conoscere gli elementi essenziali

dell’organizzazione costituzionale ed amministrativa del nostro paese e gli ordinamenti comunitari ed

internazionali.

RELIGIONE

Organizzare i contenuti propri della disciplina.

Confrontare alcuni valori apprezzandone la ricchezza per ogni uomo.

Ricercare ed analizzare alcuni brani nelle fonti e nei documenti.

Comprendere ed usare la terminologia specifica

MATEMATICA

Applicare regole e procedimenti di calcolo aritmetico ed algebrico.

Individuare la strategia risolutiva di una situazione problematica aritmetica e/o geometrica.

Orientarsi nel piano e nello spazio, individuando le proprietà delle figure e cogliendo analogie e diffe-

renze.

Usare il linguaggio specifico e simbolico

SCIENZE

Osservare la realtà e riconoscere fenomeni del mondo fisico e biologico.

Individuare relazioni e operare collegamenti.

Usare il linguaggio scientifico, schematizzare e rappresentare dati ed informazioni

TECNOLOGIA Osservare e rilevare proprietà dei materiali.

Analizzare, mettere in relazione materiali, uomo, ambiente.

Conoscere e descrivere materiali e processi produttivi.

Usare linguaggi tecnologici, disegno, informatica

INFORMATICA

Raccogliere, sistemare, ricostruire, presentare dati, testi

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La Scuola dell’Infanzia È scuola a tutti gli effetti con una forte valenza educativa . Concorre all’educazione e allo sviluppo affettivo, psico-motorio, cognitivo, morale e sociale dei bambini, promuovendone le potenzialità di relazione, autono-mia, creatività, apprendimento. Le nostre Scuole dell’Infanzia assicurano eguaglianza delle opportunità educative e contribuiscono, con una serie di interventi organici, alla formazione dei bambini. L’apprendimento avviene esplorando tutti i campi dell’esperienza infantile che gli insegnanti intendono e uti-lizzano come luoghi del fare e dell’agire del bambino, introducendo così ciascun alunno alla comprensione dei sistemi simbolico - culturali. In particolare nella scuola dell’infanzia, le insegnanti per creare occasioni e possibilità di esperienze volte a favorire lo sviluppo della competenza globale e unitaria dei bambini, fanno riferimento ai traguardi per lo svi-luppo delle competenze. TRAGUARDI DI COMPETENZA al termine della Scuola dell’Infanzia Il sé e l’altro -sviluppo del senso dell’identità personale -consapevolezza delle proprie esigenze e dei propri sentimenti -sviluppo del senso di appartenenza -sviluppo del senso morale -acquisizione e condivisione delle norme di comportamento in società -consapevolezza delle differenze e rispetto delle diversità Il corpo in movimento -raggiungimento di una autonomia personale nelle pratiche corrette di cura di sé,di igiene e di sana alimen-tazione -sviluppo delle abilità motorie attraverso attività sia guidate che libere -acquisizione di regole finalizzate a giochi individuali, di gruppo e all’utilizzo di attrezzi specifici -conoscenza e rappresentazione del proprio corpo in stasi e in movimento -sviluppo delle potenzialità espressive, comunicative, sensoriali, conoscitive, relazionali e ritmiche del corpo Linguaggi, creatività, espressione -sviluppo dell’interesse per spettacoli di vario tipo, l’ascolto della musica, la fruizione e l’analisi delle opere d’arte -esprime emozioni e racconta di sé e del mondo attraverso forme di rappresentazione, drammatizzazione, pittura, disegno e altre attività manipolative e creative -formula piani di azione, individualmente ed in gruppo, sceglie con cura materiali e strumenti in relazione al progetto da realizzare -scopre e combina elementi musicali di base, utilizzando corpo, voce e oggetti producendo semplici sequen-ze sonoro-musicali -esplora le possibilità offerte dalle tecnologie per fruire delle diverse forme artistiche, per comunicare e per esprimersi attraverso di esse I discorsi e le parole -il bambino sviluppa la padronanza d’uso della lingua italiana e arricchisce e precisa il proprio lessico -sviluppa e fiducia e motivazione nell’esprimere e comunicare agli altri le proprie emozioni, le proprie do-mande, i propri ragionamenti e i propri pensieri attraverso il linguaggio verbale, utilizzandolo in modo diffe-renziato e appropriato nelle diverse attività

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-racconta, inventa, ascolta e comprende le narrazioni e la lettura di storie, dialoga e discute, chiede spiega-zioni e spiega, sviluppando un repertorio linguistico adeguato all’esperienza e agli apprendimenti compiuti nei vari campi di esperienza -riconosce, apprezza e sperimenta la pluralità linguistica e il linguaggio poetico -formula ipotesi sulla lingua scritta e sperimenta le prime forme di comunicazione attraverso la scrittura, an-che utilizzando le tecnologie La conoscenza del mondo -raggruppa, compara, conta, ordina, orienta ed organizza le proprie esperienze attraverso l’esplorazione del-la realtà -formula correttamente riflessioni e considerazioni relative alla dimensione temporale -colloca correttamente se stesso, le persone e gli oggetti nello spazio -osserva i fenomeni naturali e gli organismi viventi, cogliendone le trasformazioni -è curioso, esplorativo, pone domande, discute, confronta ipotesi, spiegazioni, soluzioni e azioni.

L’insegnamento della Religione Cattolica

Viene assicurato secondo le motivazioni e le modalità enunciate nell’accordo di revisione del Concordato Lateranense (legge 121/1985) e definite nella successiva Intesa (DPR. N° 754/1985).

L’insegnamento della Religione Cattolica nella scuo la Materna L’insegnamento della Religione Cattolica si colloca nel quadro delle finalità della scuola materna, proponendosi quale obiettivo una educazione religiosa anche a carattere emotivo ed affettivo. Il messaggio è quello dell’amore, della fratellanza e della pace che viene presentato ai bambini come risposta ad un loro bisogno, nel rispetto delle esperienze che essi vivono nella scuola e in famiglia, pertanto la finalità dell’insegnamento della Religione Cattolica nella scuola materna non è quella di “dare la fede”, bensì quella di offrire una interpretazione mediata, consona all’età dei destinatari dei principali contenuti evangelici che aiutino i bambini nella reciproca accoglienza, nel superamento fiducioso delle difficoltà, nell’educazione all’esprimersi e al comunicare con parole e gesti. Le esigenze, gli interessi personali di ogni bambino costituiranno la base di partenza di ogni attività di inse-gnamento della Religione Cattolica

Le attività alternative all’insegnamento della Reli gione Cattolica.

Per gli alunni che non si avvalgono dell’insegnamento della Religione Cattolica verranno programmate attivi-tà alternative previa acquisizione del parere delle famiglie; sarà data la possibilità di svolgere studio guidato con l’assistenza dell’insegnante o l’inserimento in classi parallele. Verranno privilegiati i temi della fratellan-za, dell’amicizia, della solidarietà, dei diritti dell’uomo e del cittadino, dell’educazione alla salute. La scelta è valida per l’intero anno scolastico.

Integrazione alunni diversamente abili

Il contesto normativo al quale la Scuola si deve attenere è quello della Legge n°104/1992, che indica le mo-dalità operative e le collaborazioni interistituzionali indispensabili per programmare e realizzare l’integrazione degli alunni in situazione di handicap.

Fondamentale è non confondere l'alunno con disabilità con l'alunno che presenta difficoltà di apprendimento e di adeguamento ai modi e ai ritmi del lavoro scolastico. Infatti alla distinzione fra handicap e svantaggio

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corrisponde la distinzione fra integrazione e recupero, concetti contigui che richiedono però interventi diversi-ficati

L'attivazione dell'intervento per l'alunno con disabilità è preceduta dalla certificazione. Tale attestazione clini-ca favorisce il contatto con la famiglia e con le strutture socio sanitarie presenti sul territorio.

La scuola ha delle precise responsabilità formative verso tutti gli alunni, nel senso che ad ogni singolo alun-no deve favorire il raggiungimento della massima autonomia possibile per essere un domani un cittadino ca-pace di collocarsi nel mondo. Il presupposto da cui partire non è tanto quello di considerare gli alunni tutti uguali, negando i problemi, ma di considerare gli alunni come essere unici, ponendosi nell'ottica di valoriz-zare le differenze. La semplice accettazione da parte della scuola di un alunno con disabilità non è sufficien-te ad integrarlo veramente, occorre intervenire con azioni concrete articolate nelle seguenti fasi Fase conoscitiva

In questa fase si raccolgono tutti i dati e le informazioni utili per definire nel modo più completo possibile il rapporto dell'alunno con l'ambiente scolastico. Questa fase è fondamentale per definire il contesto educativo ed avviene solitamente fra il momento dell'iscrizione e l'inizio dell'anno scolastico.

Fase di progettazione

In questa fase tutti gli insegnanti coinvolti nel processo educativo elaborano il Piano educativo personalizzato definendo gli obiettivi a lungo e a medio termine che si intendono perseguire. Il PEP che definisce gli obiettivi in termini di competenze da far acquisire all'alunno, viene elaborato entro il mese di ottobre secondo i se-guenti criteri:

1. Utilizzare le informazioni di tipo diagnostico fornite dai servizi in modo che siano definite le abilità possedu-te dall’alunno;

2. Servirsi degli studi scientifici più aggiornati, anche attraverso la consulenza di esperti, per programmare gli interventi;

3. Prevedere l’utilizzo di strumentazioni tecnologiche adatte al raggiungimento delle competenze.

Fase operativa

La fase operativa vede coinvolti tutti gli operatori sia i docenti, che le figure assistenziali, che il personale non docente. La fase operativa è continuamente monitorata nei consigli di classe o negli incontri di team.

Fase della verifica e valutazione

La fase della verifica e valutazione viene fatta con l'équipe due volte l'anno secondo il protocollo d'intesa.

L’insegnante di sostegno L’insegnante di sostegno è nominato sulla classe nella quale è inserito l’alunno in situazione di handicap, assume la contitolarità nelle classi in cui opera ed è corresponsabile dell’andamento complessivo dell’attività didattica; integra la sua azione con gli insegnanti curricolari, opera come mediatore e facilitatore degli interventi e favorisce la costruzione di percorsi individualizzati.

Il docente di sostegno presta la sua attività in due o più classi a seconda della complessità e della compa-tibilità degli interventi. L’orario viene definito tenendo conto delle proposte dei Consigli di Classe, formulate all'inizio dell'anno, in base ai bisogni dei singoli alunni.

L’integrazione degli alunni stranieri Allo scopo di favorire la frequenza e l’integrazione scolastica degli alunni stranieri, l’istituto si impegna a rea-lizzare iniziative volte a: -promuovere la formazione di conoscenze ed atteggiamenti che inducano a stabilire rapporti dinamici tra le culture - favorire la comunicazione e la relazione interpersonale nella prospettiva di stimolare una relazione intercul-turale --instaurare uno spirito critico quale consapevolezza della relatività delle proprie identità particolari (religiose, nazionali, etniche, sociali, …) riconoscendo la loro specifica evoluzione spaziale e temporale -evidenziare l’importanza dell’Educazione Interculturale -creare un clima di accoglienza verso gli alunni non italofoni o neoarrivati e le loro famiglie, tale da ridurre al minimo il disagio dell’inserimento nel nuovo contesto anche grazie alla formazione in servizio di tutto il per-sonale della scuola (anche del personale amministrativo)

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Accoglienza L'iscrizione degli alunni stranieri avviene generalmente nella classe corrispondente a quella già frequentata nel Paese di origine o a quella relativa all'età anagrafica, dopo la conoscenza dell’alunno attraverso i colloqui con la famiglia e una valutazione di competenze effettuata dalla Commissione Intercultura. Partecipazione Progetti rete TREVI: “Tanti mondi, una comunità” (2004-2005) per l’integrazione territoriale; e “ S.O.S. accoglienza orientamento” Piano di alfabetizzazione Primo livello: imparare l’italiano (l’italiano per comunicare ) per gli alunni di recente provenienza Secondo livello: imparare in italiano (l’italiano per studiare ) per gli alunni che già comunicano in italiano (che hanno già acquisito l’italiano orale nella dimensione quotidiana e funzionale delle interazioni di base), ma che all’interno dei differenti ambiti disciplinari devono essere supportati nella comprensione e nell’uso dei linguaggi specifici Durante la fase di primo livello gli alunni seguono un curricolo flessibile e vengono attivati laboratori linguistici per il conseguimento di un livello minimo di apprendimento dell’Italiano L2. In questa prima fase lo studio di quelle discipline (es. storia, geografia, scienze,…) che richiedono un’elaborazione linguistica complessa non vengono attivate e non sono fatte oggetto di valutazione. � predisporre percorsi personali per gli alunni con conseguente adattamento della valutazione. Nella valu-tazione i consigli di classe tengono conto del percorso degli alunni, dei progressi, della motivazione e dell’impegno, oltre che delle potenzialità di apprendimento dimostrate � attingere dal patrimonio letterario e artistico del paese, o dell'area di riferimento, per valorizzare le radici culturali. La presenza nella scuola di alunni stranieri rappresenta anche una occasione importante per favorire fra a-dulti e bambini la diffusione dei valori di tolleranza e solidarietà attraverso esperienze che conducano al con-fronto e all’ interazione fra diversi, nel comune obiettivo dell’uguaglianza delle opportunità per tutti gli indivi-dui e le comunità. I docenti, in particolare quelli coinvolti in esperienze di integrazione di alunni stranieri, si incontrano periodi-camente (Commissione Intercultura dell’Istituto che predispone ogni anno il Progetto Intercultura) anche allo scopo di predisporre: - percorsi formativi rivolti non solo agli alunni, ma anche alle famiglie e alla cittadinanza che si avvalgono an-che di agenzie esterne - interventi didattici comuni – dotazione sussidi e materiale scolastico

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CAPITOLO IV

La Valutazione

• La valutazione nei tre ordini di scuola • Che cosa si valuta, come si valuta. Criteri di valutazione Strumenti di valutazione • Modalità di valutazione • Griglia di valutazione degli apprendimenti:scuola primaria -scuola secondaria di 1° grado • Area comportamentale:scuola primaria -scuola secondaria di 1° grado • Strategie di intervento personalizzato: scuola primaria- scuola secondaria di primo grado

metodi – soluzioni e strategie didattiche • Valutazione alunni diversamente abili • Criteri di valutazione per lo scrutinio finale degli alunni

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La valutazione è un momento formativo fondamentale dell'itinerario pedagogico/ didattico. Ha una valenza DIAGNOSTICA ed una funzione FORMATIVA. DIAGNOSTICA, in quanto analizza e descrive il processo di apprendimento (appunto fa una dia-gnosi) attraverso la raccolta di informazioni attendibili sul modo con il quale procede l'alunno nel suo itinerario scolastico; FORMATIVA, in quanto i dati conoscitivi emersi dalle procedure valutative consentono la conferma o la modifica dell'itinerario formativo da percorrere successivamente, l'av-vio dell'alunno all'autovalutazione e ad una maggiore consapevolezza di sé La valutazione scolastica non si risolve nel semplice giudizio di merito attribuito all'alunno in base ai risultati conseguiti, in quanto non si prenderebbe in considerazione l'influsso esercitato dall'azione didattico -educativa della scuola e dagli altri fattori che interagiscono quali la personalità, gli inte-ressi e le attitudini dell'alunno, l'ambiente socio-culturale e familiare in cui vive La valutazione nei tre ordini di scuola La valutazione nella scuola dell’infanzia significa conoscere e comprendere i livelli raggiunti da ciascun bambino, dai 3 ai 5 anni di età, in modo da poter identificare i processi da promuovere, so-stenere e rafforzare per favorirne lo sviluppo e la maturazione. La valutazione nella scuola primaria , elemento pedagogico fondamentale e parte integrante della programmazione didattica, tende a seguire i progressi degli alunni dai 6 ai 10 anni di età e, contestualmente, consente di operare con flessibilità sul progetto educativo. Valutare, in riferimento alla funzione docente, nella scuola secondaria di primo grado ,significa credere che sia possibile, per ogni alunno, un cammino di crescita e, quindi,impegnarsi nel control-lare le dinamiche di trasformazione nella maturazione della persona. Valutare implica, per tutti i componenti della comunità professionale ed educativa, sviluppare livelli di condivisione su: cosa si valuta; a qual fine si valuta; come si rende la valutazione istituzionalmen-te fondata e, di conseguenza, comunicabile all’esterno. Il sistema della valutazione in un ISTITUTO COMPRENSIVO che prevede i tre ordini di scuola sopra citati, sarà coerente con gli obiettivi ed indicatori del curricolo verticale, in modo da garantire un effettivo processo di continuità. Che cosa si valuta. L'apprendimento - I progressi - La maturazione della personalità, l' evoluzione delle attitudini e l' acquisizione delle competenze, sempre in relazione alla situazione di partenza Come si valuta. Nella valutazione si tengono presenti i seguenti fattori: - il contesto socio-economico e culturale di provenienza - livello di partenza - impegno personale. interessi ed attitudini - capacità, interessi ed attitudini individuali - progresso/evoluzione delle capacità individuali, rilevato attraverso i dati forniti dalle osservazioni sistematiche delle varie discipline Criteri di valutazione - continuità: tutti i momenti della vita scolastica sono soggetti a valutazione

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- ricorrenza: le verifiche sono in genere proposte al termine di un'unità di lavoro e sono riconsegna-te in tempo didatticamente utile (non oltre i dieci giorni) - coerenza: la scelta e l'organizzazione degli strumenti di verifica sono coerenti con i criteri di valu-tazione, gli obiettivi programmati e l'itinerario di lavoro percorso - diversificazione: la valutazione utilizza strumenti diversificati e molteplici situazioni di osservazione e di verifica - comprensibilità: la valutazione, come linguaggio, è comprensibile per i destinatari (alunni e genito-ri) - efficacia: la valutazione deve aiutare l'allievo ad individuare le proprie attitudini/ capacità e a mi-gliorare il processo di apprendimento, anche in prospettiva di scelte future. Strumenti di rilevamento dei progressi nell'apprend imento I progressi nell'apprendimento vengono rilevati attraverso diversi tipi di verifica, di attività e di osser-vazione: - osservazione sistematica in classe, nei gruppi, nell'esecuzione dei lavori proposti - interrogazioni orali formali ed informali (partecipazione alle lezioni dialogate, domande guidate, at-tività ecc.) - verifica "in itinere", durante lo svolgimento di una unità di apprendimento - verifica sommativa al termine di una unità di apprendimento Strumenti di valutazione in dettaglio - test o questionari vero/falso - questionari a scelta multipla - questionari a domanda aperta - quesiti ed esercizi applicativi - relazioni, componimenti, lettere, temi, ecc. - prove pratiche di tipo grafico, espressivo, manipolativo ed operativo in genere - interrogazioni orali - prove strutturate

Modalità di valutazione e verifica La valutazione degli alunni e della classe è realizzata in vari momenti nel corso dell’anno e attraver-so vari strumenti predisposti per favorire l’efficacia e la condivisione del processo valutativo, nonché la sua trasparenza: - valutazione iniziale: mediante prove d’ingresso, test e/o prove scritte, osservazioni, l’insegnante si accerta dei prerequisiti in possesso degli alunni - valutazione in itinere: ogni docente effettua osservazioni sistematiche e verifiche periodiche (scrit-te-orali-grafiche-pratiche), in relazione all’attività svolta, finalizzate sia ad accertare il livello dell’apprendimento (conoscenze – abilità - competenze), il metodo di lavoro, le capacità di esposi-zione scritta e orale, sia a rettificare eventualmente gli obiettivi della programmazione o la metodo-logia seguita con gli alunni e con la classe. -valutazione degli alunni in ordine agli obiettivi educativi (comportamento – impegno – metodo di la-voro….); -valutazione sommativa quadrimestrale e finale del processo di apprendimento, essa si articola in alcune voci: - eventuali osservazioni in merito a percorsi personalizzati/individualizzati seguiti dell’allievo, a pro-gressi o difficoltà/lacune particolari evidenziate, con “annotazioni”. -valutazione del Comportamento: sulla base della nuova normativa nazionale e del Regolamento Alunni, il comportamento è riferito soprattutto alla qualità della relazione dell’alunno con i compagni, insegnanti e personale scolastico e della correttezza nella osservanza delle regole e nel rispetto dell’ambiente scolastico.

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-valutazione delle Attività Facoltative : laboratoriale delle attività consente di rilevare comportamenti cognitivi, metacognitivi, motivazionali, di orientamento in forma diversa e talvolta più significativa ri-spetto alla attività curricolare.

Valutazione INVALSI Il servizio nazionale per la valutazione effettua la rilevazione degli apprendimenti degli studenti. La misurazione degli apprendimenti va effettuata obbligatoriamente per tutti gli studenti delle classi coinvolte. Somministrazioni - prova di Italiano e di Matematica per la II e V primaria; - prova di Italiano, di Matematica e Questionario studente per la classe III della scuola secondaria di primo grado; Valutazione del comportamento Nella scuola primaria, la valutazione del comportamento è espressa tramite giudizi globali (ottimo – distinto – buono – sufficiente – non sufficiente). Nella scuola secondaria di primo grado, la valutazione del comportamento è invece espressa in de-cimi

Descrittori

I descrittori (dieci/nove/otto/sette/sei/quattro/) definiscono il livello di conoscenza raggiunto e riguar-dano i contenuti e gli obiettivi. Tali descrittori si utilizzano soltanto nella valutazione periodica e non in quella quotidiana, dove si usano anche valori intermedi

Scuola dell’ infanzia La valutazione nella scuola dell’infanzia si avvale principalmente dell’osservazione occasionale e sistematica dei bambini. Può essere condotta in generale sulle capacità trasversali quali autonomia, identità, capacità di relazione, oppure mirata su particolari competenze: linguaggio, capacità logi-che, abilità motorie, capacità espressive, e condotta con strumenti specifici come griglie, indicatori ecc. avviene a diversi livelli individuali o di gruppo, e i dati confluiscono nella compilazione di un profilo individuale che prevede le seguenti voci: -inserimento e frequenza -autonomia comportamentale ed affettiva -rapporti scuola/famiglia, bambino/adulti,bambino/coetanei -attenzione, ascolto, comprensione, -partecipazione alla vita della classe e alle attivita’ didattiche -produzione espressiva: linguaggio verbale, mimico gestuale, motorio, grafico-pittorico-musicale, lo-gico-matematico, creativo Le informazioni che riguardano il processo formativo degli alunni vengono condivise con i genitori in colloqui individuali secondo il calendario stabilito dai docenti

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GRIGLIA DI VALUTAZIONE DEGLI APPRENDIMENTI Scuola primaria -Scuola Secondaria di 1° grado

Voto Descrittori- Indicatori delle fasce di liv ello

CONOSCENZE COMPETENZE ABILITA'

10

- Conoscenza completa, approfondita, organica ed interdisciplinare degli ar-gomenti.

- Esposizione scorrevole, chiara ed autonoma tanto da padroneggiare lo strumento linguistico. - Efficace e personale la componente ideativa: uso appropriato e critico dei lin-guaggi specifici.

- Interesse spiccato verso i saperi e positiva capacità di porsi di fronte a problemi e risolvere quelli nuovi. - Metodo di lavoro efficace, propositivo e con apporti di approfondimento personale ed autonomo, nonché di analisi critica.

9

- Conoscenza approfondita ed organica dei contenuti anche in modo interdisci-plinare.

- Capacità di rielaborazione che valorizza l’acquisizione dei contenuti in situazioni diverse. - Stile espositivo personale e sicuro con utilizzo appro-priato del linguaggio specifi-co.

- Sa cogliere, nell’analizzare i temi, i collegamenti che sussistono con altri ambiti disciplinari e in diverse real-tà, anche in modo problematico. - Metodo di lavoro personale, rigoroso e puntuale.

8

- Conoscenza completa ed organizzata dei contenuti.

- Sa riconoscere problemati-che chiave degli argomenti proposti. - Vi è padronanza di mezzi espressivi ed una efficace componente ideativa. - L’esposizione è sicura con uso appropriato del linguag-gio specifico.

conoscenze per la soluzione di problemi. - Capacità intuitive che si estrinsecano nella compren-sione organica degli argomenti.

7

- Conoscenza puntuale dei contenuti ed assimilazione dei concetti

- Adesione alla traccia e cor-retta l’analisi. - Esposizione chiara con corretta utilizzazione del lin-guaggio specifico.

- Applicazione guidata delle conoscenze acquisite nella soluzione dei problemi e nella deduzione logica. - Metodo di lavoro personale ed uso consapevole dei mezzi e delle tecniche specifiche realizzative.

6

- Complessiva conoscenza dei contenuti ed applica-zione elementare delle in-formazioni.

- Esposizione abbastanza corretta ed uso accettabile della terminologia specifica. - Se guidato l’alunno riesce ad esprimere i concetti e ad evidenziare i più importanti. - Capacità adeguate di comprensione e di lettura degli elementi di studio.

- Sufficienti capacità di analisi, confronto e sintesi an-che se non autonome. - Utilizza ed applica le tecniche operative in modo ade-guato, se pur poco personalizzato.

5

- Conoscenze parziali e/o frammentarie dei contenuti. - Comprensione confusa dei concetti.

Anche se guidato l’alunno ha difficoltà ad esprimere i concetti e ad evidenziare quelli più importanti. - Uso impreciso dei linguag-gi nella loro specificità. - Modesta la componente ideativa.

- Anche se guidato non riesce ad applicare i concetti teorici a situazioni pratiche. - Metodo di lavoro poco personale e pertanto poco effi-cace. - Applicazione parziale ed imprecisa delle informazioni.

4

- I contenuti specifici delle discipline non sono stati recepiti. - Lacune nella preparazio-ne di base.

- Difficoltà ad utilizzare con-cetti e linguaggi specifici. - Esposizione imprecisa e confusa.

- Difficoltà ad eseguire semplici procedimenti logici, a classificare ed ordinare con criterio. - Difficoltà ad applicare le informazioni. - Metodo, uso degli strumenti e delle tecniche inade-guati.

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AREA COMPORTAMENTALE Scuola primaria Voto DESCRITTORI - INDICATORI DEL VOTO IN CONDOTTA AREA COMPORTAMENTALE

10

L'alunno dimostra: • un comportamento partecipe e costruttivo all'interno della classe; • Un comportamento corretto, responsabile e rispettoso delle norme che regolano la vita scolastica e le relazioni interpersonali; • consapevolezza del proprio dovere, rispetto delle consegne, continuità dell'impegno

9 • comportamento corretto, responsabile e rispettoso delle norme che regolano la vita scolastica e le relazioni interpersonali; • consapevolezza del proprio dovere e continuità nell'impegno

8 L'alunno dimostra: • un comportamento rispettoso nella relazione interpersonale; • un comportamento corretto, responsabile e rispettoso delle norme che regolano la vita scolastica; • consapevolezza del proprio dovere e continuità nell'impegno

7 L'alunno dimostra: • rispetto del regolamento scolastico; • comportamento buono per responsabilità e collaborazione; • normale frequenza alle lezioni; • buon interesse e partecipazione attiva; • proficuo svolgimento, nel complesso delle consegne scolastiche

6 L'alunno dimostra: • rispetto del regolamento scolastico; • comportamento accettabile per responsabilità e collaborazione; • normale frequenza alle lezioni; • discreto interesse e partecipazione alle lezioni; • sufficiente svolgimento delle consegne scolastiche

5 Qualora l'alunno si sia reso protagonista di episodi di mancato rispetto. In particolare, se si verifica anche uno solo dei casi che seguono: • offese particolarmente gravi e ripetute alla persona e al ruolo professionale del personale della scuola; • gravi e ripetuti comportamenti e atti che offendano volutamente e gratuitamente gli altri alunni; • danni intenzionalmente apportati a locali, strutture, arredi palesemente riconducibili all'alunno; atti vandalici; • episodi che, turbano il regolare svolgimento della vita scolastica, possono anche configurare diver-se tipologie di reato (minacce, lesioni, gravi atti vandalici) che comportino pericolo per l'incolumità delle persone che frequentano la scuola; • in casi di recidività e violenza grave; • sospensione dalle lezioni.

N. B. Un comportamento corretto nel 2° quadrimestre porta al recupero

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Scuola Secondaria di Primo grado VOTO DESCRITTORI - INDICATORI DEL VOTO IN CONDOTTA

10 • comportamento partecipe e costruttivo all'interno della classe;

• comportamento corretto, responsabile e rispettoso delle norme che regolano la vita scolastica e le relazioni interpersonali; • consapevolezza del proprio dovere, rispetto delle consegne, continuità dell'impegno

9 • comportamento corretto, responsabile e rispettoso delle norme che regolano la vita scolastica e le relazioni interpersonali; • consapevolezza del proprio dovere e continuità nell'impegno

8 • rispetto del regolamento scolastico; • comportamento buono per responsabilità e collaborazione; • normale frequenza alle lezioni; • apprezzabile interesse e partecipazione attiva alle lezioni; • proficuo svolgimento delle consegne scolastiche

7 • rispetto del regolamento scolastico; • comportamento accettabile per responsabilità e collaborazione; • normale frequenza alle lezioni; • buon interesse e partecipazione alle lezioni; • ripetuti ritardi alla prima ora di lezione;

6 • frequenza irregolare alle lezioni • discontinuo svolgimento delle consegne scolastiche • comportamento irrispettoso per responsabilità e collaborazione con notifica alle famiglie; •;disturbo del regolare svolgimento delle lezioni tale da comportare note in condotta sul registro di classe • incostante interesse e partecipazione alle lezioni;

5 Qualora l'alunno si sia reso protagonista di episodi di mancato rispetto dei doveri previsto dallo Statuto delle studentesse e degli studenti della Scuola secondaria. In particolare, se si verifica anche uno solo dei casi che seguono: • offese particolarmente gravi e ripetute alla persona e al ruolo professionale del personale della scuola (do-centi,collaboratori,persone adulte presenti nel plesso scolastico); • gravi e ripetuti comportamenti che offendano volutamente gli altri alunni ( minacce, danni fisici, offese verba-li, ecc…); • danni intenzionalmente apportati a locali, strutture, arredi,mediante atti vandalici; • in casi di recidività, di violenza grave o comunque connotati da una particolare gravità al punto di ingenera-re allarme sociale e impossibilità di reinserimento dello studente in scuola durante l’anno scolastico ; • sospensione dalle lezioni

N. B. Un comportamento corretto nel 2° quadrimestre porta al recupero Strategie di intervento personalizzato: scuola prim aria- scuola secondaria di primo grado Per promuovere apprendimenti significativi sarà opportuno: • Avere attenzione della persona senza mai omologare o peggio demoralizzare. • Rispettare gli stili individuali di apprendimento. • Incoraggiare, motivare e orientare. • Creare fiducia, empatia, confidenza. • Correggere con autorevolezza, quando necessario. • Sostenere Il percorso formativo sarà sostenuto da strategie di intervento riguardanti sia l'aspetto comportamentale sia l'aspetto cognitivo e saranno diverse per ciascuna fascia di livello. Procedimenti di POTENZIAMENTO fascia alta ( 9 - 10 ) • Affidamento di incarichi, impegni di coordinamento. • Approfondimento, rielaborazione e problematizzazione dei contenuti. • Stimolo alla ricerca di soluzioni originali, anche in situazioni non note.

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Procedimenti CONSOLIDAMENTO fascia medio-alta: ( 8 ) • Esercitazione di fissazione/automatizzazione delle conoscenze. • Assiduo controllo dell'apprendimento con frequenti verifiche e richiami. • Approfondimento, rielaborazione e problematizzazione dei contenuti. • Stimolo alla ricerca di soluzioni originali. Procedimenti di CONSOLIDAMENTO fascia media: ( 6 -7 ) • Esercitazione di fissazione/automatizzazione delle conoscenze. • Assiduo controllo dell'apprendimento con frequenti verifiche e richiami. • Attività guidate a crescente livello di difficoltà. Procedimenti di RECUPERO fascia bassa: ( 4-5 ) • Controllo sistematico dei lavori prodotti a casa e in classe. • Valorizzazione dei minimi progressi per accrescere l'autostima. • Potenziamento dei rapporti scuola - famiglia. • Allungamento dei tempi di acquisizione dei contenuti. • Esercitazione di fissazione/automatizzazione delle conoscenze. • Assiduo controllo dell'apprendimento con frequenti verifiche e richiami. • Percorsi didattici alternativi o personalizzati Al di fuori vi sono i casi particolari, alunni cioè che hanno bisogno di interventi educativi o didatt ici specifici a seguito di particolari problematiche Metodi – Soluzioni e strategie didattiche

Ricerche e lavori di gruppi e individuali - Interviste - Drammatizzazione - Cori – Giochi Didattici - Corrispon-denza con alcune scuole medie d’Italia e Paesi Europei – Uso dei sussidi audiovisivi: Lim,computer,lavagna, lavagna luminosa, registratore, proiettore, televisione, radio - Uso del materiale tecnico, scientifico, artistico, musicale, sportivo - Cineforum - Cinelettura - Uso della biblioteca - Iniziative di integrazione e sostegno - Gite e visite di studio a musei, stabilimenti industriali e commerciali, monumenti artistici o di valore storico - Inter-vento di persone esperte su specifici argomenti - Manifestazioni pubbliche - Incontri con l’Autore - Storia e famiglia nell’agro pontino - Percorsi didattici naturalistici - Cineforum – Campi Scuola Valutazione alunni diversamente abili La valutazione degli alunni con disabilità, viene effettuata congiuntamente da insegnanti curriculari, inse-gnanti di sostegno e assistenti educativi sulla base di quanto fissato nel profilo dinamico funzionale e nel pi-ano educativo individualizzato. In quest’ultimo sono definiti i modi e i tempi della valutazione, specificati i relativi strumenti di verifica, evi-denziati se per talune discipline siano stati adottati “ particolari criteri didattici” ed indicate le attività integrati-ve o di sostegno svolte, anche in sostituzione dei contenuti parziali di alcune materie. Per la valutazione degli alunni che seguono una programmazione individualizzata (riconducibile ai program-mi ministeriali) vengono adattati ai singoli casi gli indicatori di valutazione stabiliti nei vari Dipartimenti disci-plinari. Per gli alunni con programmazione differenziata la valutazione, espressa con un giudizio al termine di ogni quadrimestre, tiene conto dei reali progressi compiuti rispetto ai livelli di partenza. Per quanto riguarda le prove d’esame, comprensive della prova nazionale, sono opportunamente adattate in modo di consentire di valutare il progresso dell’alunno in rapporto alle sue potenzialità ed ai livelli di appren-dimento iniziale. Le prove differenziate, ai fini della valutazione, hanno valore equipollente alle prove ordinarie. Nel caso in cui fosse necessario sono utilizzati ausili dispensativi e compensativi per consentire all’alunno di svolgere adeguatamente il compito assegnato.

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Criteri di valutazione per lo scrutinio finale degl i alunni

In sede di scrutinio finale i consigli di classe si atterranno ai seguenti criteri: 1. Valutazione del comportamento. La valutazione del comportamento con voto inferiore a sei decimi in sede di scrutinio intermedio o finale è decisa dal Consiglio di Classe nei confronti dell’alunno cui sia stata prece-dentemente irrogata una sanzione disciplinare ai sensi dell’art. 4, comma 1 del DPR n. 249/987 e successive modificazioni 2. Valutazione finale degli apprendimenti. La valutazione per le singole discipline è espressa con voto nume-rico in decimi che costituisce il momento finale del percorso di valutazione formativa che ha accompagnato il processo di insegnamento/apprendimento durante l’anno scolastico. Per assegnare tali valutazioni, il Consi-glio di Classe prenderà in considerazione tutti gli elementi a disposizione Le proposte di voto sono formulate dai singoli docenti, utilizzando la scala di valutazione

3. Ammissione alla classe successiva. Ai fini della validità dell’anno scolastico e per la valutazione degli a-lunni è necessaria la frequenza i almeno tre quarti del monte ore annuale complessivo (tempo normale, tem-po normale+strumento, tempo prolungato, tempo pieno). Motivate deroghe sono possibili nei seguenti casi eccezionali, a condizione che le assenze non pregiudichino di procedere alla valutazione: -Assenze per malattie pari e superiori a cinque giorni debitamente documentate con certificato medico che deve essere acquisito nel fascicolo personale dell’alunno; -Assenze per degenza ospedaliera; -Assenze per partecipazione ad attività sportive ed agonistiche di enti e associazioni riconosciute dal CONI; -Assenze dovute a gravi e comprovati motivi familiari documentati da enti o istituzioni di non più di cinque giorni. Tali circostanze sono oggetto di preliminare accertamento da parte del Consiglio di Classe e vanno debita-mente verbalizzate in sede di scrutinio finale. L’impossibilità di accedere alla valutazione, anche di una sola disciplina, comporta la non ammissione alla classe successiva o all’esame finale del ciclo. Sono ammessi alla classe successiva gli studenti che hanno ottenuto, con decisione assunta a maggioranza del Consiglio di Classe, un voto non inferiore a sei decimi in ciascuna disciplina o gruppo di discipline. La deliberazione del Consiglio di Classe per l’assegnazione dei vo-ti e l’ammissione o la non ammissione alla classe successiva dovrà essere motivata in relazione alla valuta-zione sufficiente o insufficiente degli apprendimenti e del comportamento. L’ammissione alla classe successiva può essere deliberata in presenza di carenze in una sola disciplina rela-tivamente al raggiungimento degli obiettivi di apprendimento per criteri e scopi pedagogici. Qualora l’ammissione sia deliberata in presenza di carenze, la scuola provvede ad inserire una specifica no-ta al riguardo nel documento di valutazione e a trasmettere quest’ultimo alla famiglia dell’alunno.

4. Ammissione all’esame di licenza. L’ammissione all’esame di Stato è disposta, previo accertamento della prescritta frequenza ai fini della validità dell’anno scolastico, nei confronti dell’alunno che ha conseguito una votazione non inferiore a sei decimi in ciascuna disciplina o gruppo di discipline valutate con l’attribuzione di un voto unico secondo l’ordinamento vigente e un voto di comportamento non inferiore a sei decimi. Il giudi-zio di idoneità è espresso dal Consiglio di Classe in decimi, considerato il percorso scolastico compiuto dall’allievo nella scuola secondaria di 1° grado. Per l’assegnazione del giudizio di idoneità, i Consigli di Clas-se si atterranno ai seguenti criteri: media aritmetica di tutti i voti, compreso il voto del comportamento.

5. Certificazione delle competenze. Al termine della scuola secondaria di primo grado vanno descritte e certi-ficate le competenze acquisite dagli alunni, accompagnate da valutazioni in decimi. Le competenze verranno certificate in sede di scrutinio finale secondo il modello approvato dal Collegio

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CAPITOLO V

CARTA DEI SERVIZI

SCOLASTICI

• Premessa • Principi fondamentali • Area didattica :programmazione educativa-didattica- patto di corresponsabilità • Organismi della partecipazione: Organi collegiali • Standard minimi di sicurezza igiene accoglienza • Procedura reclami • Valutazione del servizio • Indicatori di qualità • Servizi amministrativi • Informazione all’utente • Collaboratori scolastici • Controlli

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LA CARTA DEI SERVIZI SCOLASTICI

PREMESSA

La carta dei servizi dell’Istituto Comprensivo di Scuola dell’Infanzia, Primaria e Secondaria di I Grado “G.Cena” ha come fonte di ispirazione gli articoli 3, 21, 33 e 34 della Costituzione italiana (*) e configura una scuola moderna, ma capace di conservare i valori della nostra tradizione; è il documento attraverso il quale ogni istituto scolastico rende pubblico il suo agire educativo e didattico, oltre che amministrativo, e che evi-denzia, inoltre, le caratteristiche ambientali della scuola stessa. La Carta rappresenta uno strumento per informare e promuovere una fattiva collaborazione tra scuola, fami-glia e territorio, nel rispetto delle specifiche funzioni e competenze. (*)Art. 3 Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di raz-za, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali. E' compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale che, limitando di fatto la li-bertà e l'uguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l'effettiva partecipa-zione di tutti i lavoratori all'organizzazione politica, economica e sociale del Paese. (*)Art. 21 Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero…... (*)Art. 33 L'arte e la scienza sono libere e libero ne è l'insegnamento. (*)Art. 34 L'istruzione inferiore, impartita per almeno otto anni, è obbligatoria e gratuita. I capaci e meritevoli, anche se privi di mezzi, hanno diritto di raggiungere i gradi più alti degli studi. La Repubblica rende effettivo questo diritto con borse di studio, assegni alle famiglie ed altre provvidenze, che devono essere attribuite per concorso.

PRINCIPI FONDAMENTALI

Art. 1 Uguaglianza e imparzialità

La nostra scuola offre un servizio scolastico senza nessuna discriminazione, previo accertamento della pre-senza di risorse materiali e umane e di strutture, per poter garantire un progetto educativo adatto ai bisogni di ognuno (alunni provenienti dall'estero privi di conoscenza della lingua ...). La pari opportunità formativa viene garantita attraverso l'adozione di: a) criteri collegiali nell'assegnazione degli alunni alle classi che tengano conto della necessità pedagogica di favorire il massimo della socializzazione possibile tra sessi, di integrazione culturale fra studenti di religione, lingua, razza, etnia diverse b) soluzioni organizzative dell'orario delle lezioni in grado di contemperare le esigenze di studenti di religioni diverse da quella cattolica c) provvedimenti atti a garantire la piena offerta formativa con fornitura gratuita di strumenti e materiali didat-tici, compatibilmente con le disponibilità finanziarie della scuola, degli studenti di condizioni socioeconomiche disagiate d) accordi di collaborazione con A.S.L. ed Enti locali allo scopo di garantire eventuale assistenza psicologica a soggetti in difficoltà, assistenza sanitaria ad alunni con handicap fisico, ausili pedagogici ad alunni con handicap sensoriale e) richiesta all'Ente competente di provvedimenti atti ad eliminare eventuali barriere architettoniche.

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Art. 2 Regolarità del servizio

Il nostro Istituto garantisce la regolarità e la continuità del servizio e delle attività educative, nel rispetto dei principi e delle norme sanciti dalla legge e in applicazione delle disposizioni contrattuali vigenti.

In presenza di conflitti sindacali la scuola garant isce: a) tempestiva informazione alle famiglie sulle mo-dalità e sui tempi dell'agitazione b) i servizi minimi essenziali di custodia e vigilanza c) presenza attiva e vigi-lanza di tutti gli operatori della scuola in rapporto all'orario di lavoro e alle mansioni dei singoli dipendenti.

Art. 3 Accoglienza e integrazione

La scuola si impegna a favorire l'accoglienza degli alunni e dei genitori attraverso: a) iniziative atte a far superare le situazioni di disagio e migliorare l’inserimento e la permanenza nel rispetto dei principi e delle norme sanciti dalla legge e in applicazione delle disposizioni contrattuali in materia;

b) iniziative atte a far conoscere strutture, forme organizzative, regolamento di istituto, progetto di istituto a tutti gli alunni nuovi iscritti

c) la regolarità, la continuità del servizio e delle attività educative con particolare riguardo alla fase di ingres-so delle classi iniziali e alle situazioni problematiche relative agli studenti stranieri e ai portatori di handicap

d) attività didattiche sui temi del disagio giovanile, della devianza, dell'educazione alla salute alla pace e alla mondialità.

All’integrazione degli alunni in situazione di handicap e di quelli nomadi e stranieri il collegio dei docenti ri-serva una peculiare attenzione, elaborando appositi progetti

Art. 4 Diritto di scelta, obbligo scolastico e fre quenza

L’utente ha la facoltà di scegliere la nostra scuola tra le istituzioni che erogano il servizio scolastico. La liber-tà di scelta si esercita tra le istituzioni scolastiche dello stesso tipo, nei limiti della capienza obiettiva di cia-scuno di esse. In caso di esubero rispetto alla recettività della scuola si terrà conto del criterio della territoria-lità (residenza, domicilio, sede di lavoro dei familiari ecc…) Resta salva in ogni caso la facoltà del Dirigente Scolastico di valutare casi particolari e riservati. Per quanto riguarda l'iscrizione alle sezioni ad indirizzo musicale e di bilinguismo essa avverrà su richiesta dei genitori; in caso di eccedenza delle domande rispetto ai posti disponibili, si procederà ad eventuali sor-teggi, previo esame e costituzione di fasce di livello da parte di una Commissione di docenti per garantire e-terogeneità di ogni gruppo classe. La nostra scuola collabora con tutte le istituzioni coinvolte riguardo all'obbligo scolastico, al proseguimento degli studi superiori e alla regolarità della frequenza. L'Istituto garantisce, a cura dei Consigli di classe, attività di socializzazione, orientamento, recupero, integra-zione, potenziamento e strategie didattiche mirate per alunni in difficoltà.

Art. 5 Partecipazione, efficienza e trasparenza

Istituzioni, personale, genitori e alunni sono protagonisti responsabili dell’attuazione della “Carta”, attraverso una gestione partecipata della scuola, nell’ambito della collegialità prevista dalla legge. Al fine di promuovere ogni forma di partecipazione, la scuola si impegna a semplificare le procedure e dare un'informazione com-pleta e trasparente In particolare garantisce: a) la collaborazione con le famiglie (illustrazione delle attività didattiche, educative e di orientamento, incontri mensili con gli insegnanti secondo un calendario predisposto e formulato per il minor disagio possibile per i genitori lavoratori, partecipazione ai Consigli di classe e al Consiglio di Istituto, scambio di risorse e compe-tenze) b) la collaborazione con gli enti locali e con altre istituzioni culturali per favorire le attività

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extrascolastiche che realizzano la funzione della scuola come centro di promozione culturale,sociale e civile consentendo l’uso degli edifici e delle attrezzature fuori dell’orario scolastico su preciso progetto o richiesta in accordo con le Amministrazioni Comunali e nei limiti della normativa vigente c) la visionabilità di tutti i documenti scolastici (Il POF. Regolamento d'Istituto, Carta dei Servizi, POF, l'or-ganigramma della Presidenza, il piano di evacuazione in caso di calamità e i più significativi progetti didattici) sul sito dell’istituzione scolastica d) una attività scolastica ed in particolare un orario di servizio di tutte le componenti basato su criteri di effi-cienza, efficacia, flessibilità nell’organizzazione dei servizi amministrativi, dell’attività didattica,dell’offerta formativa integrata. e) attività scolastiche programmate ad inizio d'anno secondo criteri di efficienza, di efficacia e di flessibilità (orario delle lezioni, calendario delle attività collegiali quali Consigli di classe - Collegio docenti - incontri per discipline - programmazioni curriculari - commissioni - incontri scuola-famiglia - orientamento - incarichi di ordinamento - attività di integrazione, recupero e sostegno - aggiornamento). La scuola garantisce ed organizza le modalità di aggiornamento del personale in collaborazione con istitu-zioni ed enti culturali., nell’ambito delle linee d’indirizzo e delle strategie di intervento definite dal M.I.U.R. e e illustrate nel Piano dell’Offerta, caratterizzante per ogni Istituto

Art. 6 Libertà di insegnamento e aggiornamento del personale

La programmazione assicura il rispetto della libertà d’insegnamento dei docenti e garantisce la formazione dell’alunno, facilitandone le potenzialità evolutive e contribuendo allo sviluppo armonico della personalità: ta-le libertà si esercita nel rispetto degli obiettivi formativi nazionali e comunitari, generali e specifici, e degli or-dinamenti vigenti. L'aggiornamento e la formazione costituiscono un impegno per tutto il personale scolasti-co, a garanzia dell’erogazione di un servizio efficiente ed efficace

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L’ Istituto, con l’apporto delle competenze professionali del personale docente, con la collaborazione e il concorso delle famiglie e in proporzione alle risorse messe a disposizione dalle istituzioni dello stato e dalle associazioni locali, è responsabile della qualità e delle attività educative e si impegna a garantire l’adeguatezza alle esigenze culturali e formative degli alunni, nel rispetto di obiettivi educativi validi per il rag-giungimento delle finalità istituzionali

CONTINUITA’ La scuola individua ed elabora gli strumenti per garantire la continuità educativa tra i diversi ordini e gradi dell’istruzione, al fine di promuovere un armonico sviluppo della personalità degli alunni.

LIBRI DI TESTO Nella scelta dei libri di testo e dei sussidi didattici, la scuola assume come criteri di riferimento la validità cul-turale, didattica, educativa, con particolare riguardo agli obiettivi educativi e la rispondenza alle esigenze de-gli alunni.

Nella programmazione dell’azione educativa e didattica i docenti devono adottare, con il coinvolgimento delle famiglie, soluzioni idonee a rendere possibile l’equa distribuzione dei testi scolastici nell’arco della settimana, in modo da evitare, nella stessa giornata, un sovraccarico di materiali didattici da portare a scuola.

COMPITI A CASA Nell’assegnazione dei compiti da svolgere a casa, i docenti operano in coerenza con la programmazione di-dattica di cui sono corresponsabili. A tal fine essi tengono presente la necessità di rispettare razionali tempi di studio degli alunni ed equivalenza nel carico di lavoro delle singole discipline, anche in modo da non e-scludere la possibilità per gli alunni di accedere ad altre esperienze a valenza formativa nel tempo extrasco-lastico. Tale possibilità va comunque considerata in subordine rispetto all’impegno nello studio che costitui-sce, oltre che diritto, dovere primario da parte degli alunni e responsabilità diretta delle famiglie.

RISPETTO PER L’ALUNNO Nel rapporto con gli alunni il personale scolastico, docente e non docente, utilizza modalità improntate al ri-spetto della persona, interagendo in modo positivo e utilizzando il convincimento, pur secondo le varianti dei diversi stili relazionali personali.

Per quanto riguarda rimproveri e sanzioni, i docenti, considerando innanzitutto la valenza formativa degli stessi, si ispirano a criteri di giustizia ed equità, in rapporto alla capacità di comprensione dell’alunno ed alla maturazione del suo senso di responsabilità di fronte alle regole della vita sociale.

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L’Istituto Comprensivo garantisce l’elaborazione, l’adozione e la pubblicazione all’albo e nel sito della scuola del PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA e della “CARTA DEI SERVIZI SCOLASTICI E DEL REGOLAMENTO D’ISTITUTO”. PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA che contiene i criteri e le scelte educative,didattiche ed organizzative della scuola nell’ambito dell’autonomia e costituisce un impegno per l’intera comunità scolastica. Viene ag-giornato ogni anno. S’integra in modo coerente con il Regolamento d’Istituto. La sua finalità è di raccordare le finalità istituzionali con i bisogni formativi degli alunni/e che vivono in una determinata realtà territoriale per garantire ad ognuno la possibilità di sviluppare al meglio le proprie potenzialità. Il Piano annuale delle attività è l’esplicitazione delle linee d’intervento definite nel Piano dell’Offerta Formati-va soprattutto per quanto riguarda gli aspetti organizzativi e gestionali ed i progetti relativi ad ogni anno sco-lastico. Il POf viene redatto e approvato, definito e deliberato dal Collegio Docenti e dal Consiglio d’Istituto è dispo-nibile sul sito della scuola. . PROGRAMMAZIONE EDUCATIVO-DIDATTICA La programmazione educativo -didattica, elaborata dagli insegnanti della sezione e della classe, delinea i percorsi formativi degli alunni, gli aspetti organizzativi, i progetti che si intendono realizzare nel corso dell’anno scolastico, i criteri di valutazione, nel rispetto delle indicazioni delineate nel POF. La stessa è pre-sentata al consiglio di intersezione, di interclasse e di classe per la verifica e la valutazione dei risultati al fine di adeguare l’azione didattica alle esigenze che emergono in itinere.

La programmazione educativo -didattica viene di norma redatta entro la fine del mese di ottobre di ogni anno e una copia è depositata presso l’ufficio di segreteria e presso ogni sezione e classe. Gli interessati possono prenderne visione nelle sedi indicate.

Programmazione di classe

La programmazione di classe, contenuta nell’Agenda della programmazione, viene fatta dagli insegnanti di classe compilando la scheda di programmazione stabilita dal Collegio dei docenti.

Programmazione per dipartimenti disciplinari

La programmazione per dipartimenti disciplinari viene fatta a settembre prima dell’inizio delle lezioni ed ag-giornata in corso d’anno.

Programmazione individuale dell’insegnante

La programmazione didattica individuale viene fatta da ciascun insegnante nel Giornale dell’insegnante se-condo le seguenti modalità:

1. a settembre l’elaborazione della programmazione didattica annuale con:

· la presentazione della classe;

· la metodologia;

· i criteri di valutazione.

2. ogni mese la programmazione delle unità di apprendimento per ciascuna materia;

3. ogni giorno la programmazione dell’attività di insegnamento.

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L’insegnamento

L’attività di insegnamento è svolta dagli insegnanti di classe secondo il principio costituzionalmente garantito della libertà di insegnamento. L’organizzazione dell’attività didattica fatta sia collegialmente sia individual-mente prevede la progettazione di Unità di apprendimento adeguate alle caratteristiche psicologiche dell’età degli alunni, in modo da adeguare i contenuti delle discipline alle effettive conoscenze e abilità possedute dagli alunni.

L’attività di insegnamento si qualifica motivando e coinvolgendo gli alunni ed avviene attraverso:

- lezioni frontali strutturate dall’insegnante;

- utilizzo di strumenti didattici e tecnologie multimediali adeguati all’unità di apprendimento;

- attività di ricerca che partono dall’esperienza degli alunni;

- attività di laboratorio.

Alle classiche attività di insegnamento si aggiungono anche gite, uscite, visite guidate, cinema, teatro, inter-venti di esperti esterni, incontri con le Associazioni presenti sul territorio che contribuiscono alla formazione dell’alunno. Queste attività di gruppo-classe permettono all’alunno di imparare a stare insieme, a rispettare le idee degli altri ad assumersi responsabilità, a misurarsi con gli altri avendo la misura di sé. Le attività orga-nizzate per gruppo di livello (apprendimento cooperativo per il recupero, il consolidamento e l’approfondimento) o addirittura per singoli alunni permettono un insegnamento individualizzato, finalizzato sia allo sviluppo e alla valorizzazione degli aspetti positivi di ciascun alunno, sia al recupero delle difficoltà di apprendimento. L’insieme delle Unità di Apprendimento effettivamente realizzate, con le eventuali differen-ziazioni che si fossero rese opportune per singoli alunni, dà origine al Piano di Studio Personalizzato, che re-sta a disposizione delle famiglie Il minipof è il Piano dell’Offerta Formativa in formato ridotto e viene preparato in occasione delle Giornate di Scuola Aperta. Il minipof viene distribuito su cartaceo a tutti i genitori degli alunni delle classi prime del successivo anno scolastico

PATTO EDUCATIVO DI CORRESPONSABILITA’

All’inizio di ogni anno scolastico la scuola pone in essere iniziative di accoglienza nell’ambito delle quali si provvede alla presentazione e alla condivisione dello Statuto delle studentesse e degli studenti, del Piano dell'Offerta Formativa, del Regolamento di Istituto e del Patto Educativo di Corresponsabilità. Il progetto educativo dell’Istituto si realizza attraverso strategie programmate, concordate, trasparenti e veri-ficabili; il patto educativo si esplicita con l’accettazione congiunta del progetto formativo che ha come conse-guenza l’impegno per ciascun soggetto a contribuire realmente al perseguimento degli obiettivi fissati e delle finalità condivise. Il dialogo rappresenta la condizione necessaria per creare la possibilità di incontro, di cre-scita, di mediazione tra le componenti scuola – famiglia – territorio, ciascuna con propri specifici ambiti di competenza, con propri ruoli e responsabilità ma tutte tese a migliorare la qualità del processo formativo. Gli insegnanti si impegnano ad esplicitare le scelte educative e didattiche e chiedono la collaborazione co-struttiva di tutti gli interessati al servizio scolastico (organi dell’Istituto, genitori, enti esterni preposti al servizio scolastico). Sulla base di tale patto educativo l’alunno, tenendo conto dell’età, deve: - conoscere gli obiettivi didattici ed educativi del suo curricolo;- conoscere il percorso per raggiungerli;- cono-scere le fasi del suo curricolo; il docente deve: - comunicare la propria offerta formativa;- motivare il proprio intervento didattico; - esplicitare le strategie, gli strumenti di verifica, i criteri di valutazione; il genitore deve: - conoscere e condividere l’offerta formativa;- esprimere pareri e proposte;- collaborare nelle attività scolasti-che. I genitori, responsabili diretti dell'educazione e dell'istruzione dei propri figli, hanno il dovere di condivi-dere con la scuola tale importante compito e all’atto dell’iscrizione sono tenuti a sottoscrivere il Patto Educa-tivo di Corresponsabilità.

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PARTE PRIMA

ORGANISMI DELLA PARTECIPAZIONE Gli Organi Collegiali sono organismi di governo e di gestione delle attività scolastiche a livello terri-toriale e di singolo istituto. Sono composti da rappresentanti delle varie componenti interessate e si dividono in organi collegiali territoriali e organi collegiali scolastici, hanno il fine di realizzare la partecipazione nella gestione della scuola, dando ad essa il carattere di comunità sociale, civile e democratica. A livello di Istituto, operano i seguenti organi collegiali:

• Consigli di Intersezione (per la Scuola dell'Infanz ia) • Consigli di Interclasse (per la Scuola Primaria) • Consigli di Classe (per la Scuola secondaria di I g rado) • Collegio dei Docenti • Consiglio di Istituto • Giunta Esecutiva • Comitato per la valutazione del servizio degli inse gnanti • Comitato dei genitori

Convocazione degli organi collegiali La convocazione degli organi collegiali è disposta dal Presidente dell’organo stesso, per sua iniziativa oppu-re su richiesta di almeno un terzo dei componenti, con congruo preavviso, di massima non inferiore a cinque giorni, rispetto alla data della riunione. Per eccezionali motivi, gli organi collegiali possono essere convocati con un preavviso inferiore a quello previsto. - La convocazione deve essere effettuata con lettera o, previa autorizzazione, via e-mail, diretta ai membri dell'organo collegiale e mediante affissione di apposito avviso all'albo della singole scuole. - La lettera e l'avviso di convocazione devono indicare gli argomenti da trattare nella seduta dell'organo col-legiale. - I punti inseriti fra "varie" non possono essere oggetto di delibera. Tuttavia il Presidente può chiedere, in a-pertura di seduta, l'inserimento nell'ordine del giorno di uno o più argomenti da trattare sui quali deliberare. - I componenti degli organismi collegiali possono fare richiesta scritta di inserimento di argomenti all’ordine del giorno. - Di ogni seduta dell'organo collegiale viene redatto processo verbale,firmato dal Presidente e dal Segretario, steso su apposito registro a pagine numerate. Il verbale sarà sottoposto all'organo collegiale nella successi-va seduta per l'approvazione. Programmazione delle attività degli organi collegia li - Ciascuno degli organi collegiali programma le proprie attività nel tempo, in rapporto alle proprie competen-ze, allo scopo di realizzare un ordinato svolgimento delle attività stesse. - Gli organi collegiali, in cui è prevista la presenza dei genitori tra i componenti, concordano ad inizio delle at-tività il giorno settimanale e l’orario delle riunioni per facilitare la partecipazione di tutti i membri. - Alla convocazione verranno allegati, quando possibile, materiali e documentazione inerenti gli argomenti all'ordine dei giorno per meglio predisporre la discussione e il vaglio delle proposte. - Ciascun organo collegiale opera in forma coordinata con gli altri organi collegiali che esercitano competen-ze parallele, anche se con rilevanza diversa, in rapporto alle proprie specificità.

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Validità delle sedute e delle deliberazioni – La seduta è valida quando è presente almeno la metà più uno dei componenti dell'organo collegiale: Con-siglio di Istituto, Collegio dei Docenti, Giunta Esecutiva, Consiglio di Interclasse, Consiglio di Classe. Si ri-chiede invece la presenza di tutti i membri (quorum Integrale) nella seduta dei Comitato per la valutazione del servizio degli insegnanti - Ai fini della validità, non è necessario che alla seduta siano presenti i rappresentanti di ogni componente. - Salvo diverse disposizioni di legge, le deliberazioni si considerano approvate quando abbiano ottenuto il vo-to favorevole della metà più uno dei votanti. - I componenti che si astengono, non si computano nel numero dei votanti, pure essendo computati nel nu-mero dei presenti ai fini della validità dell'adunanza. - Surroga dei membri cessati: in caso di sostituzione dei membri eletti negli organi collegiali, si procede ai sensi dell'art. 22 del D. P. R. 416/74. - I membri impossibilitati a intervenire alla seduta devono giustificare al Presidente l’assenza, possibilmente prima della riunione, anche a mezzo telefono. Regolamento Ogni organo collegiale, nel rispetto di quanto stabilito nel regolamento dell’Istituto, può definire le norme per il proprio funzionamento interno.

Consigli di classe, interclasse, intersezione Sono costituiti dai docenti della classe e dai rappresentanti dei genitori Elaborano e approvano la programmazione didattica in coerenza con i principi espressi dal POF d’Istituto. In particolare: - delineano il percorso formativo della classe e del singolo alunno, adeguando ad essi gli inter-venti operativi; - utilizzano il contributo delle varie aree disciplinari per il raggiungimento degli obiettivi e delle finalità educative indicate nel piano dell’offerta formativa; - operano sistematicamente momenti di verifica e di valutazione dei risultati, al fine di adeguare l’attività scolastica alle esigenze che emergono in itinere. Le programmazioni didattiche sono consultabili, su richiesta, previo accordo con i docenti coor-dinatori.

Dipartimenti Per coordinare le attività didattiche vengono istituiti dei nuovi organismi, ai quali ogni docente partecipa a se-conda delle sue competenze, chiamati Dipartimenti. I Dipartimenti attualmente individuati agiscono nei settori della didattica, , delle attività di recupero e poten-ziamento, dell'organizzazione e del funzionamento delle risorse COLLEGIO DEI DOCENTI Il Collegio dei Docenti è un’Assemblea a cui partecipano tutti i docenti dell’Istituto ed è presieduto dal Dirigente Scolastico. Esso delibera in merito alle linee di programmazione e al progetto didat-tico d’Istituto e ne verifica i risultati. In particolare, cura la programmazione della linea educativa anche al fine di adeguare, nell’ambito degli ordinamenti della scuola stabiliti dallo Stato, i programmi di insegnamento alle specifiche esigenze ambientali e di favorire il coordinamento interdisciplinare. Il Collegio Dei Docenti: - esercita tale potere nel rispetto della libertà di insegnamento garantita a ciascun insegnante; - formula proposte per la formazione e la composizione delle classi, per l’orario delle lezioni e per lo svolgi-mento delle altre attività scolastiche; - valuta periodicamente l’andamento complessivo dell’azione didattica; - provvede all’adozione dei libri di testo; - promuove iniziative di aggiornamento dei docenti dell’Istituto; - adotta e promuove, nell’ambito delle proprie competenze, iniziative di sperimentazione e ricerca educativa; - elegge i suoi rappresentanti nel Consiglio d’Istituto. Le riunioni del Collegio hanno luogo in ore non coincidenti con l’orario di lezione. Le funzioni di segretario del Collegio sono attribuite dal Dirigente Scolastico a uno dei docenti collaboratori

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CONSIGLIO D’ISTITUTO: È l’organo collegiale finalizzato alla concretizzazione di una gestione democratica, pluralistica e partecipativa della scuola. I membri del Consiglio di Istituto vengono nominati dal Dirigente scolastico ai sensi dell'O. M. n. 7 del 07 - 01 - 82. che formalizza i risultati delle elezioni che si tengono ogni tre anni Il Consiglio é presieduto da un genitore COMPETENZE DEL CONSIGLIO DI ISTITUTO Nell’assolvimento della propria funzione, il Consiglio d’Istituto: - elabora e adotta gli indirizzi generali della vita della scuola, si riunisce almeno una volta ogni due mesi. e determina le forme di autofinanziamento della scuola; - si esprime in merito alla partecipazione ad attività culturali, sportive, ricreative, nonché allo svolgimento di iniziative assistenziali; - delibera il bilancio preventivo e il conto consuntivo e dispone in ordine all’ impiego dei mezzi finanziari concernenti il funzionamento amministrativo e didattico; Fatte salve le competenze del Collegio dei docenti e dei Consigli di Intersezione, Interclasse e di Classe; - ha potere deliberante sull’organizzazione e la programmazione della vita e dell’attività della scuola, nei limiti della disponibilità di bilancio, per quanto riguarda i compiti e le funzioni che l’autonomia scolastica attribuisce alle scuole; - adotta il Piano dell’Offerta Formativa elaborato dal Collegio dei docenti; - indica i criteri generali relativi alla formazione delle classi e all’assegnazione dei docenti; - esprime parere sull’ adattamento del calendario scolastico, sull’andamento generale, didattico ed amministrativo dell’Istituto; - stabilisce i criteri per l’espletamento dei servizi amministrativi ed esercita le competenze in materia di uso delle attrezzature e degli edifici scolastici. Altre informazioni relative a strutture, organi e competenze sono reperibili attraverso il POF d’Istituto e i Regolamenti a esso connessi, visitando il sito Web Scuola GIUNTA ESECUTIVA La giunta esecutiva è composta dal responsabile amministrativo, da un rappresentante del personale A.T.A., da due genitori nominati dal Consiglio d’Istituto fra i suoi membri La Giunta esecutiva ha compiti istruttori ed esecutivi in relazione all’attività del Consiglio ed opera nell’ambito delle decisioni del Consiglio stesso. In particolare la Giunta: - esprime parere al Dirigente Scolastico in merito alla convocazione dell’assemblea dei genitori; - predispone in ordine ai lavori del Consiglio d’Istituto; - esegue le decisioni del Consiglio e cura l’esecuzione delle deliberazioni, tranne quelle di carattere esclusi-vamente contabili la cui competenza spetta al Responsabile amministrativo: - predispone il bilancio preventivo e le variazioni, nonché il conto consuntivo; - designa nel suo seno la persona che, unitamente al Dirigente Scolastico e al segretario dell’Istituto - firma gli ordini di incasso (reversali) e di pagamento (mandati); nei limiti di competenza previsti dalla legge, prov-vede ad infliggere le punizioni disciplinari agli alunni.

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COMITATO PER LA VALUTAZIONE DEL SERVIZIO DEGLI INSE GNANTI Il Comitato per la valutazione del servizio degli insegnanti è eletto dal Collegio dei docenti. Il DS nomina il Comitato entro i cinque giorni successivi alla elezione dei suoi membri. L'atto di nomina dovrà indicare prima i membri effettivi e poi quelli supplenti, nell'ordine di elezione. Il Comitato è convocato dal Dirigente Scolastico: • per la valutazione del servizio richiesta dai singoli interessati; • alla conclusione dell'anno prescritto, agli effetti della valutazione del periodo di prova degli insegnanti; • ogni qualvolta se ne presenti la n necessità. COMITATO DEI GENITORI DELL’ISTITUTO I rappresentanti dei genitori dei Consigli di intersezione, di interclasse, di classe e i genitori degli alunni dell’Istituto possono costituirsi in Comitato dei genitori dell'Istituto.

Il Comitato dei genitori dell’istituto di durata annuale è formato da tutti i rappresentanti dei genitori eletti nei consigli di classe e dai membri della componente genitori del Consiglio di Istituto. Presiede il Comi-tato il presidente del C.d.I che attribuisce funzione di Segretario verbalizzante a persona scelta tra i convenu-ti. Il Comitato dei genitori ha funzione consultiva e può essere convocato quando gli argomenti posti o da porre all’ordine del giorno del Consiglio d’Istituto riguardino problematiche per le quali la componente genitori ritenga utile acquisire, preventivamente, il parere delle famiglie. E’ convocato su iniziativa del presidente del C.d.I o su richiesta sottoscritta di almeno tre consiglieri della componente genitori del C.d.I o su richiesta di almeno 12 Rappresentanti di Classe. Il Comitato dei Genitori si riunisce nei locali della scuola, previo accordo con il DS, in ore non coincidenti con l'orario di lezione, nei giorni in cui è prevista l'apertura della scuola su convocazione dei rappresentanti da far pervenire almeno cinque giorni prima della data fissata per l’adunanza. L’esito della seduta non è vincolante, ma rappresenta un orientamento utile per le decisioni da assumere in seno al C. di I. Il Comitato dei genitori, a maggioranza, può convocare l'assemblea d’Istituto dei genitori. LE ASSEMBLEE DEI GENITORI I genitori hanno diritto di riunirsi in Assemblea nei locali della scuola secondo le modalità previste dagli articoli 12 e 15 del Testo Unico del 16 aprile 1994, n. 297. Le assemblee si svolgono fuori dell’orario delle lezioni .L’Assemblea dei genitori può essere di classe, di se-zione, di Istituto. Svolgimento delle assemblee In apertura dei lavori, i promotori dell'assemblea propongono la persona a cui affidare la presidenza della riunione che viene designata per acclamazione. Il Presidente designa tra i presenti il Segretario della riunione. E' impegno del Presidente e di tutti i presenti garantire il massimo di ordine e di correttezza allo svolgimento dei lavori, al dibattito, alle proposte da porre in votazione. E' impegno inoltre, del Presidente e del Segretario, trasmettere agli altri organi collegiali e alla Dirigenza le risoluzioni finali e l'estratto dei verbali che riguardino problemi o proposte sulla vita e sul funzionamento della scuola e che richiedano atti conseguenti

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Commissioni di lavoro Il Collegio Docenti, al fine di rendere più agile e proficua la propria attività, delibera le nomine di speciali commissioni di lavoro e/o di studio. Delle commissioni nominate dal Collegio Docenti possono far parte i membri del Collegio stesso, altri rappresentanti delle varie componenti scolastiche ed eventuali esperti qualificati esterni alla scuola. Le commissioni eleggono un coordinatore. Le commissioni possono avanzare proposte relativamente all’oggetto per il quale sono state nominate, preparare materiali utili all’intervento sulle aree di intervento. Referenti e responsabili Il Collegio Docenti, al fine di rendere più agile e proficua la propria attività, nomina referenti e responsabili di alcuni settori o servizi dell’Istituto. Funzioni strumentali La Scuola dell’autonomia ha come obiettivo il successo formativo dei singoli alunni e vede impegnate tutte le sue componenti nel perseguimento di tale obiettivo. A tal fine ogni Istituzione Scolastica può avvalersi della collaborazione di particolari figure di sistema, le co-siddette funzioni strumentali, cioè di docenti che collaborando con il Dirigente Scolastico, gli altri docenti, gli allievi , le famiglie e le Istituzioni esterne consentono una migliore realizzazione del progetto formativo della Scuola. Esse si occupano di quei particolari settori dell'organizzazione scolastica per i quali si rende neces-sario razionalizzare e ottimizzare le risorse, monitorare la qualità dei servizi e favorire formazione e innova-zione. AMBITI FF:SS:

Funzione Strumentale Compiti F.S.1 Piano dell’Offerta Formativa : coordina le attività di autovalutazione della scuola e di valutazione interna per capire se gli obiettivi previsti dal POF si stanno perseguendo, revisiona e aggiorna i documenti fondamentali della scuola, promuove la cultura della valutazione. Coordina le altre F.S.. Coordina l’elaborazione del POF 2014 - 2015.

� Studia l’organizzazione del Piano dell’Offerta Formativa e raccoglie tutte le informazioni e i dati utili alla sua stesura;

� Realizza, in collaborazione con il Dirigente scola-stico, la stesura della bozza del Piano dell’Offerta Formativa di Istituto, la sottopone al Collegio e quindi ne attua la stesura definitiva; nel corso dell’anno provvede ad inserire eventuali modifiche e ad aggiornarlo;

� Aggiorna, in collaborazione con il Dirigente scola-stico, i Regolamenti, la Carta dei servizi, l’organigramma e tutti gli altri documenti funzio-nali al miglioramento dell’organizzazione scolasti-ca, li sottopone agli organi della scuola preposti al-la loro approvazione e quindi ne attua la stesura definitiva; nel corso dell’anno provvede ad inserire eventuali modifiche;

� Monitora periodicamente il gradimento del Piano dell’Offerta formativa coordinando l’attività di va-lutazione e autovalutazione d’Istituto, analizza i ri-sultati e li sottopone al Collegio;

� Cura la presentazione della scuola alle famiglie tramite opuscolo

� Coordina le FFSS F.S.2 Sostegno al lavoro dei docenti: aiuta ad elaborare la formazione ne-cessaria ai docenti e supporta la do-cumentazione del lavoro dei docenti;

� Raccoglie, conserva, valorizza le iniziative didatti-che e ne favorisce la diffusione;

� Analizza i bisogni formativi dei docenti e ne orga-nizza il Piano di formazione e aggiornamento;

� Cura la raccolta e la pubblicazione delle progetta-zioni iniziali e delle relazioni finali dei docenti, in raccordo con i Coordinatori di classe;

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Funzione Strumentale Compiti � Supporta le esigenze della didattica (controllo sca-

denze, modulistica varia) � Promuove, in rapporto alle scuole degli altri cicli,

la creazione del curricolo verticale, in raccordo con le altre FF.SS.

� Coordina e gestisce attività connesse con gli esami � Cura ed archivia i verbali dei consigli di classe e

dei dipartimenti. � Coordina le attività dei laboratori multimediali � Controlla i laboratori informatici,compila il rego-

lamento di accesso agli stessi e l’orario dei do-centi per l’aula informatica

� Ha contatti periodici con il tecnico per la manu-tenzione dei laboratori informatici

� Collabora con le F.S.3 e con le responsabili di plesso al coordinamento e alla gestione delle prove INVALSI

F.S.3 Sostegno alunni: è il punto di riferimento degli alunni per le loro i-niziative di carattere culturale. Propo-ne attività selezionate in particolare per la Giornata della memoria, Giorno del Ricordo; supporta l’organizzazione di eventi scolastici e delle visite della scuola da parte di a-lunni, genitori, docenti.

� Coordina gli alunni H e BES per interventi che fa-voriscano la loro inclusione.

� Promuove i rapporti scuola – famiglia � Divulga, organizza e coordina iniziative formative

previste dal POF; � Rileva i bisogni formativi degli studenti in colla-

borazione con la F.S.1 � Monitora la dispersione scolastica � Promuove le iniziative che favoriscono

l’eccellenza � Collabora con la F.S.2 e con le responsabili di

plesso al coordinamento e alla gestione delle prove INVALSI

F.S.4 Orientamento in entrata: co-ordina le iniziative di presentazione dell’O.F. e coordina i progetti di con-tinuità. Orientamento in uscita: coordina le iniziative di presentazione dell’O.F. delle scuole superiori, informa su pro-cedure di iscrizione agli istituti supe-riori

� Cura i rapporti con gli altri cicli e organizza le at-tività per la promozione dell’offerta formativa presso le scuole primarie

� Coordina gli open day � Cura l’orientamento e il riorientamento degli stu-

denti in raccordo con la F.S.3 � Promuove, in rapporto alle scuole delle primarie,

la creazione del curricolo verticale. � Gestisce organizza e coordina i contatti con le

scuole superiori

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Incarico Compiti Vicario � Svolge i compiti del D.S. in tutti i casi in cui questo stesso non sia fisi-

camente presente; � Coordina le attività di vicepresidenza, nel rispetto dell’autonomia deci-

sionale degli altri docenti da quello stesso delegati; � Svolge azioni di confronto e relazione, in nome e per conto del D.S., con

l’utenza e con il personale per ogni questione inerente le attività scolasti-che;

� Controlla la regolarità dell’orario di lavoro del personale docente; � Autorizza l’uscita delle classi per visite didattiche o per altre esigenze

straordinarie; � Modifica e riadatta temporaneamente l’orario delle lezioni, per far fronte

ad ogni esigenza connessa alle primarie necessità di vigilanza sugli alun-ni e di erogazione, senza interruzione, del servizio scolastico;

� Vigila sull’andamento generale del servizio. � Coordina le attività extra-curricolari � Promuove intese e collaborazioni scuola-territorio per iniziative, manife-

stazioni, eventi

Secondo collaboratore del D. S.

� Collabora con il D.S. ed il docente Vicario nelle sostituzioni giornaliere dei docenti assenti scuola primaria;

� Controlla le firme dei docenti e la partecipazione alle attività collegiali pro-grammate;

� Controlla il rispetto del regolamento d’Istituto da parte degli alunni (ritardi, disciplina, uscite anticipate, ecc.);

� Coordina i progetti POF scuola primaria; � Ha contatti con le famiglie; � Partecipa alle riunioni mensili di staff; � Supporta il lavoro del D.S.

Coordinatore di settore

� Predispone l’orario di classi e docenti e provvede alle eventuali sostituzioni giornaliere;

� Collabora all’organizzazione logistica e burocratica inerente l’intera attività progettuale;

� Verifica insieme ai referenti dei progetti e alle F.S. dell’area 1 l’avvenuta rea-lizzazione degli stessi contribuendo alla valutazione finale

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Area linguistica

� Avvia e/o approfondisce lo studio di altre lingue comunitarie e non;

� Promuove e avvia attività progettuali e gemellaggi con scuole europee

� Sensibilizza gli alunni all’apprendimento di una o più lingue straniere comunitarie ed extracomunitarie;

� Prepara le certificazioni europee delle micro competenze orali; � Prepara le certificazioni europee per le lingue: Spagnolo e Francese ; � Realizza uno stage linguistico in un paese di lingua inglese

Coordinatore di classe

� Presiede, su delega del D.S, i Consigli di classe, ad eccezione degli scru-tini, e ne redige il verbale;

� Convoca, se necessario, sedute straordinarie del Consiglio; � Gestisce rapporti sistematici con le famiglie per comunicazioni e infor-

mazioni sull’andamento didattico-disciplinare degli alunni; � Coordina l’organizzazione didattica e redige la programmazione di clas-

se; � Svolge funzione di tutor sull’andamento didattico degli studenti

Referente di progetto

� Elabora il piano di lavoro del progetto indicando finalità, obiettivi e mo-dalità di realizzazione, accompagnato da scheda finanziaria.

� Prende contatti con eventuali collaboratori/esperti esterni e con il perso-nale ATA per l’organizzazione logistica interna.

� Redige il calendario delle attività in collaborazione con il coordinatore di settore.

� Distribuisce e raccoglie materiali inerenti eventuali quote e /o autorizza-zioni raccordarsi con la commissione gite e viaggi per eventuali uscite o visite d’istruzione.

� Cura l’aspetto finanziario raccordandosi con il DSGA. � Redige la relazione finale con eventuale consuntivo.

Commissione gite � Predispone:

� le proposte di viaggio, � il calendario delle uscite, � l’organizzazione delle gite (agenzie di viaggio, mezzi di traspor-

to,esperti/guide ecc.). � Accoglie le richieste di viaggi e visite didattiche formulate dai docenti o

dai consigli di classe tramite apposito modulo. � Distribuisce e raccoglie la documentazione ( autorizzazioni, programma,

lettere d’incarico, elenchi alunni ecc. e relazioni finali). Commissione formazione classi

� Predispone gli incontri con i docenti delle classi finali di ogni ordine di scuo-la.

� Cura la raccolta dei documenti di valutazione degli alunni. � Analizza il materiale pervenuto provvedendo alla suddivisione degli alunni

in fasce di livello. � Procede alla formazione dei gruppi classe facendo riferimento ai criteri sta-

biliti dal Collegio dei docenti Responsabile per la sicurezza

� Organizza attività di informazione inerenti ogni possibile aspetto collegato alla gestione del rischio.

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� Rileva e segnala eventuali situazioni o contesti che possano generare rischio o pericolo per alunni e personale.

� Partecipa alla programmazione e organizzazione delle prove di evacuazione PARTE SECONDA Standard minimi di sicurezza, igiene, accoglienza Le condizioni di igiene e di sicurezza dell’Istituto garantiscono una permanenza a scuola confortevole per a-lunni e personale. Il personale ausiliario si adopera, specie nella scuola dell’Infanzia e nella scuola Primaria, per mantenere la costante igiene dei locali. La scuola con il sostegno delle associazioni dei genitori, si impegna a sensibilizzare gli Enti Locali al fine di garantire agli alunni la sicurezza interna (strutture ed impianti tecnologici a norma di legge) ed esterna (ser-vizio di vigilanza della polizia municipale). In tutti i plessi dell’Istituto, periodicamente, vengono effettuate esercitazioni relative alle procedure di sicurez-za (Piano di Evacuazione). E’ stato nominato un insegnante referente per la sicurezza. L’Istituto espone in luogo ben visibile le planimetrie della scuola e il piano di evacuazione dell’edificio, previ-sto nel caso di calamità. L’Ente Locale è responsabile dei seguenti standard qualitativi ambientali in ordine a: - Adeguamento alle direttive CEE per la sicurezza sui luoghi di lavoro. - Eliminazione delle barriere architettoniche. - Sufficienza di aule necessarie per la realizzazione delle attività deliberate. - Vigilanza spazi adiacenti i plessi, durante l’ingresso a scuola e durante l’uscita.

PARTE TERZA Procedura dei reclami I reclami possono essere espressi in forma orale, scritta, telefonica o via fax e devono contenere le generali-tà indirizzo e reperibilità del proponente e debbono essere sottoscrittiI reclami possono essere rivolti al Diri-gente Scolastico, al Direttore amministrativo, al coordinatore didattico del Consiglio di classe, al singolo ope-ratore docente e non docente

Il Dirigente Scolastico, dopo aver esperito ogni possibile indagine in merito, risponde, sempre in forma scrit-ta, entro il termine di 15 giorni dalla presentazione del reclamo,, attivandosi per rimuovere le cause che han-no provocato il reclamo. Il Capo d'Istituto curerà la raccolta annuale di tutti i reclami di cui avrà avuto notizia e delle soluzioni adottate e relazionerà annualmente al Consiglio di Istituto nel quadro della relazione generale sulle attività della scuo-la. Valutazione del servizio

Allo scopo di raccogliere elementi utili alla valutazione del servizio, l’Istituto si impegna ad effettuare una ri-levazione mediante questionari opportunamente tarati, rivolti agli studenti ed ai genitori

I questionari, approvati dal Collegio Docenti e dal Consiglio d’Istituto, verteranno sugli aspetti organizzativi, didattici e amministrativi del servizio, prevedendo una graduazione delle valutazioni e la possibilità di formu-lare proposte. Verrà inoltre somministrato un questionario ai docenti ed al personale ATA per valutare il clima organizzativo

La scuola si propone il controllo dei seguenti fattori di qualità: a) grado di soddisfacimento delle aspettative dell'utenza sul piano amministrativo e didattico b) efficacia delle attività di recupero e sostegno c) efficacia delle iniziative di orientamento

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d) livello di soddisfacimento delle attività di aggiornamento e riqualificazione professionale del personale do-cente e) tassi di utilizzazione di impianti, attrezzature, laboratori, patrimonio librario f) livelli di rispondenza della programmazione d'Istituto e di classe e capacità degli organismi di adattamento in itinere alle eventuali nuove esigenze

Indicatori di qualità

La valutazione si ispirerà (in ogni caso sugli aspetti didattici compete al Collegio dei Docenti) al principio dell'autodiagnosi ed avrà come finalità la programmazione. a) Gli elementi di valutazione del servizio riguarderanno i contesti, le strutture, i processi, gli organismi disciplinari, le competenze relazionali e gestionali. E' esclusa ogni valutazione delle persone fisiche. b) Le commissioni di lavoro elaboreranno questionari sul gradimento dei servizi organizzativi, amministrativi, didattici e delle strutture scolastiche, da sottoporre all'approvazione del Collegio dei Docenti e del Consiglio di Istituto prima della somministrazione. Le domande dei questionari avranno risposte graduate e possibilità di specifiche proposte. Destinatari dei questionari sono: personale docente e A.T.A. della scuola, genitori e alunni. c) La valutazione del prodotto riguarderà inoltre l'analisi del rapporto tra studenti in entrata e in uscita a fine ciclo, i risultati medi di profitto in uscita, i risultati ottenuti nel proseguimento degli studi superiori

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PARTE QUARTA

SERVIZI AMMINISTRATIVI

I servizi amministrativi si ispirano ai seguenti fattori di qualità: - celerità nelle procedure - trasparenza - cortesia e disponibilità nei confronti dell'utenza - informazione degli atti amministrativi - tutela della privacy - informatizzazione dei sevizi di segreteria. La Dirigenza e gli uffici di segreteria hanno sede invia Lepanto,2, nei locali della Scuola Media Secondaria di primo grado. Le iscrizioni alla scuola dell’infanzia e alla classe prima della scuola primaria, nonché a qualsiasi classe per gli alunni provenienti da altri istituti, vengono accolte e registrate presso gli uffici di segreteria Iscrizione: le famiglie vengono avvisate in tempo utile sulla data di scadenza dei termini; l'iscrizione avviene al momento della richiesta. Lo svolgimento della procedura di iscrizione alle classi è immediatamente conse-guente alla consegna della domanda..In caso di documentazione incompleta, la scuola si impegna a segna-lare agli interessati quali documenti mancano per perfezionare l'iscrizione. La segreteria garantisce: - il rilascio, durante l'anno scolastico, di certificati degli alunni in seguito a richiesta (scritta) contenente i dati anagrafici, la classe frequentata e l'uso cui il certificato è destinato: a) entro tre giorni lavorativi dalla data di presentazione della richiesta per certificazioni di iscrizione e frequenza; b) a vista, a partire dal terzo giorno lavorativo successivo alla pubblicazione dei risultati finali, per gli attestati ed i diplomi originali I documenti di valutazione degli alunni riportanti votazioni o giudizi sono consegnati dal Capo d’Istituto o dai docenti incaricati, entro cinque giorni dal termine delle operazioni di scrutinio; A domanda saranno messi a disposizione gli atti secondo quanto previsto dalla legge 241/90. L’orario di apertura al pubblico degli Uffici di segreteria è il seguente:

• dal lunedì al venerdì dalle ore 10.30 alle ore 12.00. • Il giovedì dalle ore 15.00 alle ore 17.00 • Il lunedì dalle ore 15 alle 16.30 l’ufficio del personale. • Il giovedì dalle ore 14.00 alle ore 15.00 l’ufficio didattica scuola media. • Il giovedì dalle ore 15.00 alle ore 16.00 l’ufficio didattica scuola primaria ed infanzia.

IL DIRIGENTE SCOLASTICO riceve il pubblico previo appuntamento telefonico

La scuola assicura all'utente la tempestività del contatto telefonico, stabilendo al proprio interno modalità di risposta che comprendano il nome dell'istituto, il nome e la qualifica di chi risponde, la persona o l'uffi-

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cio in grado di fornire le informazioni richieste. PARTE QUINTA

INFORMAZIONE ALL'UTENTE L’Istituto assicura, in ogni plesso, spazi ben visibili adibiti all’informazione, in particolare sono predisposti: - tabella dell’orario di lavoro del personale docente ed amministrativo (orario dei do centi; orario, funzioni e dislocazione del personale amministrativo, tecnico, ausiliario - A.T.A.) - composizione degli organi collegiali e delle commissioni di lavoro - organico del personale docente e A.T.A. - albi d’Istituto. Sono inoltre resi disponibili appositi spazi per: - comunicazioni sindacali;

- comunicazioni dei genitori;

- comunicazioni degli alunni.

Presso l'ingresso e presso gli uffici sono presenti e riconoscibili operatori scolastici in grado di fornire all'u-tenza le prime informazioni per la fruizione del servizio

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PARTE SESTA

Collaboratori scolastici I collaboratori scolastici assolvono alle funzioni operative e di sorveglianza previste dal C.C.N.L. - Comparto Scuola, relative al loro specifico profilo professionale. La suddivisione dei settori affidati ad ogni collaboratore, il servizio di sorveglianza all'interno degli edifici e nei cortili, all'ingresso ed all'uscita degli alunni e durante la ricreazione, e le particolari operazioni giornaliere e periodiche di pulizia e di manutenzione dei locali e delle attrezzature vengono stabilite all'inizio di ogni anno scolastico. I collaboratori scolastici prestano servizio, di norma, per cinque giorni alla settimana dalle 8.00 alle 15.00; eventuali richieste di orario flessibile possono venire accolte, fatte salve le esigenze del servizio. Il servizio pomeridiano viene effettuato per turnazione dal personale a seconda delle particolari esigenze e con periodici ordini di servizio. Uno dei collaboratori presta servizio di portineria, per accogliere ed indirizzare il pubblico e per impedire l'ac-cesso ad estranei. Controlli Il controllo relativo all'osservanza degli orari e delle presenze in servizio viene effettuato dal Dirigente Scola-stico, per il tramite del responsabile amministrativo, per mezzo dei fogli giornalieri di presenza, delle richieste di permessi, di assenze e di ferie e attraverso la regolare tenuta dei registri delle assenze, delle ferie e dei permessi, anche al fine di poter effettuare eventuali recuperi nei tempi richiesti.

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• Premessa • Orario e tempo scuola • Inizio delle lezioni • Vigilanza alunni • Assenze –ingresso anticipato/posticipato –uscita anticipata- ritardi • Regolamento accesso agli edifici scolastici • Comunicazione scuola-famiglia • Funzionamento laboratori ed altri spazi • Uscite didattiche e viaggi di istruzione. • Norme sulla sicurezza • Norme sul comportamento degli adulti:genitori, docenti, -collaboratori scolastici -personale

amministrativo • Norme sul comportamento degli allievi • Provvedimenti disciplinari: organo di garanzia • Criteri di formazione delle classi

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REGOLAMENTO D’ISTITUTO Premessa L’Istituto Comprensivo costituito dalla scuola dell’infanzia, primaria e secondaria, è un luogo di educazione e istruzione. I docenti, i genitori ed il personale non docente formano con gli alunni una comunità educante. Attraverso le attività didattiche e lo studio viene offerta una proposta educativa con lo scopo di formare per-sonalità mature e responsabili che sappiano agire come futuri cittadini dell’Europa e del mondo. Le norme che seguono intendono assicurare il buon andamento dell’attività scolastica, nell’interesse di tutti e nella piena consapevolezza dei diritti e dei doveri, così come sanciti dalla Carta costituzionale e declinati nello Statuto delle Studentesse e degli Studenti, a cui si rimanda per quanto non viene esplicitamente previsto

ORARIO DI INGRESSO E TEMPO SCUOLA Scuola dell’Infanzia La scuola dell’infanzia del plesso “M.Ventre” osserva il seguente orario: dalle ore 8.00 alle ore 16.00 La scuola dell’infanzia del plesso “A.Manzi “ osserva il seguente orario: dalle ore 8,00 alle ore 16,00 La scuola dell’infanzia del plesso via Pasubio dalle ore 8,00 alle ore 16,00 Scuola Primaria La scuola primaria del plesso “O.Montiani” osserva il seguente orario: dalle ore 8,10 alle ore 13,40 - il venerdì dalle ore 8,10 alle ore 13,10 La scuola primaria del plesso Daniele osserva il seguente orario: dalle ore 8,10 alle ore 13,40 - il venerdì dalle ore 8,10 alle ore 13,10 La scuola primaria del plesso “ E.de Amicis” osserva il seguente orario: dalle ore 8,10 alle ore 13,40 - il venerdì dalle ore 8,10 alle ore 13,10 La scuola secondaria di primo grado La scuola secondaria di primo grado del plesso “G. Cena” osserva il seguente orario: dal lunedì al venerdì dalle ore 8,15 alle ore 13,39 con un rientro settimanale fino alle 15,54 (lunedì rientrano le classi prime, il martedì le seconde ed il mercoledì le classi terze) Le classi ad indirizzo musicale osservano il seguente orario di rientro: Dal lunedì al giovedì dalle ore 14.06 alle 17.30, il venerdì dalle ore 14.06 alle 15.54 L’apertura e la chiusura dei plessi è affidata ai collaboratori scolastici

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Inizio delle lezioni

-Gli alunni dei vari plessi della scuola dell’infanzia sono accolti dall’insegnante del primo turno di ciascuna sezione. -Gli alunni dei vari plessi della scuola primaria , vigilati e controllati dai collaboratori scolastici in servizio, sono accolti dall’insegnante della prima unità di lezione. (I docenti sono tenuti a trovarsi nei relativi atri di ser-vizio cinque minuti prima dell'inizio delle lezioni). Al suono della campanella, ciascun docente accompagna la propria classe in maniera ordinata in aula. Con-testualmente all'entrata delle classi di scuola primaria, il collaboratore scolastico vigila il piano -Gli alunni della scuola secondaria di primo grado del plesso “G.Cena ” si raccolgono nello spazio anti-stante il fabbricato della scuola, (che i collaboratori avranno avuto cura di tenere sgombro da auto e quant'al-tro possa intralciare il passaggio). Cinque minuti prima delle lezioni, al primo suono del campanello, gli alunni si recheranno nelle rispettive aule dove troveranno il docente ad accoglierli. - E’ vietato l’accesso nell’atrio interno alla scuola prima del suono della campana - Al secondo campanello hanno inizio le lezioni - Nel caso di assenza del Docente l’aula viene vigilata da un Collaboratore scolastico in attesa che il Dirigen-te Scolastico o il Docente incaricato dispongano la sostituzione - Non è consentito agli alunni sostare sulla porta dell’aula o nel corridoio in attesa dell’insegnante. - I genitori degli alunni possono accompagnare i propri figli fino all’ingresso della scuola, salvo situazioni par-ticolari autorizzate dalla Presidenza

VIGILANZA ALUNNI all’entrata dell’edificio scolastico Prima dell’orario d’ingresso, l’istituto non si assume responsabilità per quanto possa accadere agli alunni che si trovino all’esterno dei diversi plessi o all’interno del cortile (dove è consentito loro sostare). Solo in caso di condizioni meteorologiche avverse gli alunni potranno entrare, prima dell’orario di ingresso previsto, e sosta-re al coperto nell’atrio della scuola, sotto la sorveglianza dei collaboratori scolastici in attesa del suono della campanella. Nel plesso Cena, in caso di maltempo, gli alunni possono accedere all’androne della scuola, cinque minuti prima del suono della campanella nell’edificio scolastico -Durante l'entrata degli alunni, la permanenza a scuola, l'uscita dalla medesima, gli spostamenti all’interno dello stesso plesso e all’esterno, l'obbligo e la responsabilità della vigilanza viene assunta da tutti gli inse-gnanti in servizio e si riferisce alle proprie classi e a quelle dove sono previste occasionali supplenze. -Ciascun docente ha la responsabilità della vigilanza della classe fino all'arrivo del collega che lo sostituisce. In nessun caso la classe può essere lasciata senza sorveglianza. -Al momento del cambio dell’ora, l’insegnante uscente raggiungerà repentinamente la classe di destinazione -I docenti dell'ultima ora accompagneranno personalmente e ordinatamente i ragazzi alla fine delle lezioni fino all’uscita dell’edificio. -Nel caso in cui il docente durante le proprie ore di lezione, dovesse lasciare l'aula per eventuali urgenze im-procrastinabili, la vigilanza sugli alunni, fino al suo rientro, sarà affidata dal docente stesso al personale ausi-liario o ad altro insegnante. - Nel caso di assenza del Docente la vigilanza degli alunni sarà garantita da un Collaboratore scolastico in attesa che il Dirigente Scolastico o il Docente incaricato dispongano la sostituzione oppure si provvederà alla suddivisione degli alunni nelle altre classi.

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-Gli insegnanti che accolgono nelle proprie aule gli alunni delle classi suddivise, provvederanno ad annotare sul registro le relative operazioni e l’elenco degli alunni ospitati. Tali operazioni saranno annotate anche sul registro della classe suddivisa. -I collaboratori scolastici, per favorire nelle classi il cambio di turno degli insegnanti e per intervenire in caso di eventuali necessità, sono tenuti a vigilare costantemente il piano di servizio assegnato vigilando sull’incolumità degli alunni. -In caso di sciopero e in caso di partecipazione alle assemblee sindacali del personale docente, la scuola si impegna ad avvertire le famiglie con dovuto anticipo delle modalità di sospensione del servizio. Gli alunni che non avranno provveduto a far firmare l’avviso ai genitori, saranno ospitati in altre classi. Nella gestione degli spazi interni ed esterni alle strutture scolastiche ciascun insegnante avrà cura che gli spostamenti necessari siano solleciti, che non venga arrecato disturbo ad altre classi. negli intervalli Gli intervalli e la ricreazione si effettuano sotto la vigilanza dei rispettivi insegnanti, si mantengono nei limiti di tempo stabiliti e si svolgono secondo le modalità previste per ogni plesso. La ricreazione è scandita dal suono della campana. La vigilanza sarà a carico del docente Gli alunni possono consumare la merenda e recarsi ai servizi sotto la sorveglianza del personale collaborato-re che assiste al piano e che deve vigilare anche l’ingresso e l’uscita degli alunni nei corridoi. Al personale collaboratore non è consentito lasciare il proprio piano di servizio durante l’intervallo se non per situazioni di estrema urgenza. Gli alunni durante la ricreazione non devono correre per i corridoi, né urlare, né giocare con oggetti che pos-sono danneggiare le strutture o essere pericolosi per le persone Gli utenti della mensa devono rispettare le seguenti regole:

- si entra accompagnati dall’insegnante responsabile - i primi che terminano il pasto aspettano educatamente gli altri - si deve evitare chiasso o atteggiamenti scomposti, si può conversare come si conviene a pranzo, in

compagnia

all’uscita dall’edificio scolastico -I collaboratori in servizio al piano terra aprono la porta d’ingresso cinque minuti prima dell’orario di uscita. -Al termine delle lezioni (antimeridiane e pomeridiane), l'uscita degli alunni deve avvenire secondo l’orario previsto. -I docenti in servizio nell’ultima ora hanno la responsabilità di assistere le scolaresche all’uscita dall’aula. - Gli alunni usciranno disposti in fila per due. - Gli alunni della scuola dell’infanzia e della scuola primaria che sono prelevati direttamente dai genitori o da altri maggiorenni delegati dai primi, nel rispetto del patto di responsabilità, saranno accompagnati in fila fino al portone della scuola e affidati dai docenti ai genitori. - Il personale collaboratore scolastico in servizio assiste all'uscita coadiuvando opportunamente il personale docente. -L'uscita deve avvenire in modo ordinato secondo le modalità della “Dichiarazione di responsabilità in ordine alla riconsegna all’uscita da scuola” sottoscritta dai genitori. -Per la scuola dell’infanzia gli alunni devono essere prelevati dai genitori o dall’assistente dello scuolabus di-rettamente dalla sezione come da regolamento comunale. -In caso di ritardo o mancato prelevamento, gli alunni sono affidati ai collaboratori scolastici preposti che av-vertono tempestivamente la famiglia con ogni mezzo. Qualora la famiglia sia irreperibile, il collaboratore lo segnalerà ai vigili urbani e continuerà a vigilare fino ad avvenuto prelievo. -In caso di pioggia i genitori potranno accedere 10 minuti prima del termine delle lezioni, per prelevare i pro-pri figli. -Terminate le operazioni di uscita degli alunni, il collaboratore in servizio al piano terra, deve chiudere la por-ta d'ingresso. -Gli alunni i cui genitori tardano eccessivamente a prelevarli devono essere affidati dai docenti al collabora-tore scolastico.

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durante le visite guidate o i viaggi d’istruzione La vigilanza sugli alunni durante lo svolgimento di visite guidate o viaggi d’istruzione dovrà essere costante-mente assicurata dai docenti accompagnatori, assegnati in tale compito nel rapporto di un docente ogni quindici alunni (C.M. n. 291/92), tranne eventuali deroghe stabilite dal DS. La vigilanza sui minori bisognosi di particolari attenzioni, nella fattispecie alunni portatori di handicap psicofi-sico grave o alunni particolarmente imprevedibili nelle loro azioni ed impossibilitati ad autoregolamentarsi, deve essere sempre assicurata dal docente di sostegno e dal docente di classe ed eventualmente coadiuva-ti, in caso di necessità, dall’assistente comunale (se presente) o da un collaboratore scolastico. In caso di partecipazione di uno o più alunni diversamente abili, sarà designato un accompagnatore fino a due alunni disabili.

ASSENZE E RITARDI -Le famiglie sono tenute a rispettare il calendario scolastico e ad assicurare da parte del proprio figlio la fre-quenza a tutte le attività scolastiche, alle uscite didattiche, alle attività musicali -Le assenze, comprese quelle delle attività scolastiche pomeridiane, devono essere puntualmente annotate sul registro di classe anche per frazioni di ora. -Tutte le assenze devono essere obbligatoriamente giustificate dal genitore o da chi ne fa le veci il giorno del rientro. Per la scuola dell’infanzia Per la giustificazione delle assenze e dei ritardi, nonché per le richieste di uscita anticipata occorre utilizzare gli appositi moduli. a. Gli alunni in ritardo rispetto all’orario di ingresso sono ammessi alla classe. I ritardi impediscono una serena accoglienza degli alunni e provocano disagi alla classe. Al terzo ritardo, anche se successivamente giustificato, si provvederà alla convocazione dei genitori da parte del preside. b. Le assenze per motivi di salute devono essere obbligatoriamente giustificate dal genitore o da chi ne fa le veci il giorno del rientro. Occorre esibire il certificato nel caso di malattie infettive o sindromi che possano comportare disagi nell’ambito del gruppo classe e se le assenze superano i cinque giorni. c. In caso di entrata posticipata l’alunno deve essere accompagnato da un genitore o da persona delegata e affidato ad un collaboratore che lo condurrà nella propria aula. d. Per l’uscita anticipata dell’alunno è necessaria la presenza di un genitore o di chi ne esercita la patria potestà che compilerà una richiesta scritta, su apposito modulo al fine di sollevare la scuola da ogni responsabilità. Per la scuola primaria Per la giustificazione delle assenze e dei ritardi, nonché per le richieste di uscita anticipata occorre utilizzare il diario o gli appositi moduli. La giustificazione delle assenze è demandata al docente. a. Gli alunni in ritardo rispetto all’orario di ingresso sono ammessi alla classe; il docente presente segnalerà tale ritardo sul registro. L’alunno dovrà portare la giustifica per il ritardo il giorno dopo. I ritardi impediscono una serena accoglienza degli alunni e provocano disagi alla classe. Nel caso di ripetuti e consecutivi ritardi, anche se successivamente giustificati, si provvederà alla convocazione dei genitori. b. Le assenze dalle lezioni pomeridiane dovranno essere sempre regolarmente giustificate. c. Le assenze per motivi di salute necessitano di giustificazione tramite certificato medico nel caso di malattie infettive o sindromi che possano comportare disagi nell’ambito del gruppo classe e se l’assenza supera i cinque giorni. Nel caso di assenze per motivi di salute, quando dall’ultimo giorno di frequenza a quello del rientro intercorrono più di cinque giorni, comprese le festività e le vacanze, un certificato medico deve es-sere allegato alla giustificazione Assenze prolungate per cause diverse vanno giustificate, in anticipo, dal genitore personalmente al Dirigente Scolastico. La famiglia si impegnerà a far recuperare le lezioni perse, aggiornando sui

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quaderni il lavoro didattico. Si fa appello alla responsabilità dei genitori affinché impegni di varia na-tura siano possibilmente fissati in orari non scolastici. d. L’uscita anticipata avviene su richiesta della famiglia, gli alunni potranno uscire all’ora stabilita, accompagnati da un genitore o da una persona delegata, previa richiesta sul diario. In ogni caso l’uscita anticipata va segnata sul registro di classe. La scuola sarà sollevata dalla responsabilità sul-la vigilanza. In nessun caso i genitori potranno accedere alle aule. e. In caso di entrata posticipata l’alunno deve essere accompagnato da un genitore o da persona delegata e affidato ad un collaboratore che lo condurrà nella propria aula. Per la scuola secondaria a. Per la giustificazione delle assenze e dei ritardi, nonché per le richieste di uscita anticipata occor-re utilizzare il diario o gli appositi moduli. La giustificazione delle assenze è demandata al docente. b. Le assenze dalle lezioni pomeridiane dovranno essere sempre regolarmente giustificate. c. Le assenze per motivi di salute necessitano di giustificazione tramite certificato medico nel caso di malattie infettive o sindromi che possano comportare disagi nell’ambito del gruppo classe e se l’assenza supera i cinque giorni. d. Nel caso di assenze per motivi di salute, quando dall’ultimo giorno di frequenza a quello del rien-tro intercorrono più di cinque giorni, comprese le festività e le vacanze, un certificato medico deve essere allegato alla giustificazione In mancanza, il Docente valuterà l’opportunità di ammettere l’alunno in classe, richiedendo la consegna del certificato per il giorno successivo. e. Assenze prolungate per cause diverse vanno giustificate, in anticipo, dal genitore personalmente al Dirigente Scolastico. La famiglia si impegnerà a far recuperare le lezioni perse, aggiornando sui quaderni il lavoro didattico. Si fa appello alla responsabilità dei genitori affinché impegni di varia na-tura siano possibilmente fissati in orari non scolastici. Regolamento applicativo del limite delle assenze A decorrere dall’anno scolastico di entrata in vigore della riforma della scuola secondaria di secondo grado, ai fini della validità dell’anno scolastico, compreso quello relativo all’ultimo anno di corso, per procedere alla valutazione finale di ciascuno studente, è richiesta la frequenza di almeno tre quarti dell’orario annuale per-sonalizzato. Le istituzioni scolastiche possono stabilire, per casi eccezionali, analogamente a quanto previsto per il primo ciclo, motivate e straordinarie deroghe al suddetto limite. Tale deroga è prevista per assenze documentate e continuative, a condizione, comunque, che tali assenze non pregiudichino, a giudizio del consiglio di classe, la possibilità di procedere alla valutazione degli alunni interessati. Il mancato consegui-mento del limite minimo di frequenza, comprensivo delle deroghe riconosciute, comporta l’esclusione dallo scrutinio finale e la non ammissione alla classe successiva o all’esame finale del ciclo.” Ingresso anticipato / Ingresso posticipato -Per particolare necessità di salute o di famiglia, i genitori possono presentare al DS motivata richiesta scritta di ingresso posticipato impegnandosi ad accompagnare il figlio agli orari indicati. ingresso in ritardo -Gli alunni sono tenuti ad osservare scrupolosamente l’orario delle lezioni. -In caso di ritardo di pochi minuti, l’alunno verrà accompagnato in classe dal collaboratore scolastico, l'inse-gnante della prima ora ammetterà l'alunno alla lezione annotando il ritardo sul registro di classe -L'ingresso dopo la 1^ ora deve essere giustificato da uno dei genitori o da chi ne fa le veci. La famiglia verrà informata dei ritardi sistematici. Uscita anticipata -Gli alunni non possono lasciare la scuola prima della fine delle lezioni. -Le uscite anticipate devono essere autorizzate dal DS e consentite solo in presenza di una motivata richie-sta scritta da parte del genitore. -Gli alunni possono lasciare anticipatamente la scuola, solo se prelevati da un genitore o da una persona maggiorenne, delegata o indicata dai genitori

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Il Docente, ricevuta l’autorizzazione debitamente firmata, segnalerà sul registro di classe l’ora precisa di usci-ta dell’allievo. - Le richieste di uscita anticipata degli alunni fatte dai genitori, avvengono solo ed esclusivamente sollevando la scuola da ogni responsabilità connessa e quindi con totale carico delle medesime da parte della famiglia richiedente. -In casi di temporanea indisposizione, l’insegnante può autorizzare l’uscita dalla classe del ragazzo ed affi-darlo ad un operatore scolastico --Il DS potrà autorizzare l’entrata e l’uscita di alunni già segnalati ai servizi sociali o al tribunale dei minori in orari diversi da quelli previsti dal Regolamento per interventi di recupero dei suddetti alunni Variazione di orario -Ogni entrata posticipata o uscita anticipata necessaria per consentire lo svolgimento di assemblee sindacali, viene comunicata ai genitori degli alunni con il dovuto preavviso, mediante un comunicato dettato sul diario. I-l controllo che esista la firma del genitore sarà effettuato dall’insegnante della prima ora del giorno succes-sivo, come per qualsiasi altro comunicato

TUTELA DEGLI ALUNNI Malore o indisposizione -In caso di malore dell’alunno, sarà il DS o il docente di classe ad informare telefonicamente i genitori, a ri-chiedere la loro presenza a scuola e a disporre il rientro a casa (per tale ragione, la famiglia rilascia alla scuola uno o più recapiti telefonici di certa reperibilità,con assoluta garanzia di privacy). -Per l’uscita anticipata dell’alunno è necessaria la presenza di un genitore o di chi ne esercita la patria pote-stà che compilerà una richiesta scritta, su apposito modulo al fine di sollevare la scuola da ogni responsabili-tà. -- Se ricorrono condizioni di necessità ed urgenza, la scuola di propria iniziativa, al solo fine di tutelare e ga-rantire l’incolumità fisica dell’alunno ed in osservanza delle responsabilità che le competono in ordine alla tu-tela dei minori, provvederà a far intervenire il servizio d’emergenza 118 avvertendo contemporaneamente la famiglia Non possono essere somministrati farmaci, salvo espressa richiesta scritta da parte della famiglia portata a conoscenza del Consiglio di classe Infortuni degli alunni -Nel caso un alunno subisca un infortunio durante le attività didattiche, l'insegnante, dopo aver prestato i primi soccorsi, deve tempestivamente avvertire i genitori e la segreteria. -Per situazioni più gravi si provvederà ad attivare assistenza tramite chiamata al 118- pronto intervento con contemporaneo avviso alla famiglia. - L'insegnante, in tali casi, deve redigere una relazione da inoltrare alla segreteria che contenga la descrizio-ne dell'incidente, le generalità dell'alunno coinvolto e dei testimoni, il luogo, il giorno e l'ora dell'incidente. L’ufficio di segreteria attiverà la procedura di denuncia agli Enti competenti. Convenzione assicurativa La scuola stipula annualmente una polizza che assicura gli alunni per gli incidenti che possono accadere in itinere all’interno dei locali scolastici, nel corso delle lezioni di educazione motoria, durante le visite guidate e i viaggi d’istruzione. Tale assicurazione è volontaria e individuale, ma è assolutamente indispensabile per partecipare alle visite guidate, ai viaggi d’istruzione e a tutte le attività scolastiche che si svolgono al di fuori dei locali scolastici. Pulizia dei locali scolastici La scuola garantisce il diritto alla salubrità e sicurezza degli ambienti. La pulizia delle aule e l’aereazione devono essere effettuate tutti i giorni della settimana, compresi i pomerig-gi in cui si effettuano i rientri. Durante la sospensione delle attività didattiche, con frequenza bisettimanale o mensile, la scuola provvede a pulizie più approfondite di locali, degli arredi e delle suppellettili. Sicurezza La scuola garantisce l’efficienza dei dispositivi di sicurezza e l’efficacia dei piani di sfollamento in caso di emergenza. Gli operatori incaricati hanno l’obbligo di: -verificare, in ogni turno di lavoro l’efficienza dei dispositivi di sicurezza, individuali e collettivi e la possibilità di utilizzarli con facilità; -controllare quotidianamente la percorribilità delle vie di uscita;

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-comunicare prontamente agli uffici eventuali situazioni di disagio, di disorganizzazione, di pericolo. Divieto di fumo A tutela della salute degli alunni, a chiunque è fatto divieto di fumare nei locali scolastici e negli spazi fre-quentati dagli alunni durante tutte le attività didattiche In ogni plesso sono affissi appositi cartelli con l’indicazione del divieto. Spetta al DS e ai responsabili della sicurezza nei plessi vigilare sull’osservanza del divieto di fumo. La mancata osservanza del divieto darà luogo all’applicazione delle sanzioni previste dalla normativa vigen-te. Se gli alunni saranno sorpresi a fumare saranno presi i provvedimenti del caso. Utilizzo di cellulari e altri dispositivi elettroni ci L'uso dei cellulari da parte degli alunni è vietato durante lo svolgimento delle attività didattiche e durante l’intervallo (D.P.R. n. 249/1998- Statuto delle studentesse e degli studenti - e D. M n.30 del 15/3/2007 “Linee di indirizzo ed indicazioni in materia di utilizzo di telefoni cellulari ed altri dispositivi elettronici durante l’attività didattica). La violazione delle regole comporterà il ritiro del cellulare, il deposito in presidenza (previa consegna all’alunno della SIM card) seguito da un’informazione alle famiglie, che personalmente saranno tenute a riti-rare il telefono portatile. Anche ai docenti è fatto divieto di utilizzo dei cellulari in aula. La scuola garantisce, previa autorizzazione del DS, la possibilità di comunicazioni, per gravi e/o urgenti moti-vi tra alunni e famiglie e viceversa, mediante gli uffici di segreteria. La telefonata non deve essere effettuata dall’alunno, ma dal personale di segreteria. Distribuzione dei materiali di propaganda Nessun tipo di propaganda politica può essere fatto nella scuola, salvo quanto previsto per le elezioni degli organi collegiali e la propaganda sindacale. Per quanto riguarda la distribuzione di volantini e stampati: - è permessa quella proveniente da enti pubblici che operano sul territorio con scopi culturali, educativi o in-formativi; - è vietata quella a scopi di lucro; - è data discrezionalità al Dirigente Scolastico nel decidere la di-stribuzione di stampati di interesse per la scuola Intervento di esperti/consulenti nella scuola E' resa possibile la presenza di esperti/consulenti nella scuola se espressamente indicati e richiesti all'interno di un progetto approvato dal Collegio dei Docenti e autorizzati dal D.S. La presenza di esperti/consulenti nella scuola deve assumere carattere di occasionalità e gratuità,in quanto l'intervento, assumendo carattere di consulenza, non può essere attuato sistematicamente, né solleva l'inse-gnante dalla responsabilità della conduzione delle attività promosse. Raccolta di denaro nella scuola È vietata la raccolta di denaro e di adesioni ad Enti ed Organizzazioni varie, che non siano state autorizzate dal DS. È vietata qualsiasi forma di vendita diretta da parte di rappresentanti durante le ore di lezione. Non è ammessa, in alcun caso, la gestione di somme di denaro fuori bilancio. Foto e riprese La scuola permette ai genitori di scattare fotografie o registrare filmati in occasione di feste o manifestazioni solo ed esclusivamente per uso personale. Ogni deroga dovrà essere autorizzata dal Diri-gente

Regolamentazione accesso agli edifici scolastici L'apertura e la chiusura degli edifici sono affidate alla responsabilità del personale ausiliario di turno; fuori dall'orario di servizio di tale personale esse sono a carico del responsabile autorizzato all'uso dei locali sco-lastici. Le modalità di accesso per il pubblico, l'apertura e la chiusura degli edifici scolastici sono regolamentati da appositi orari. La porta d'ingresso dei plessi deve essere sempre chiusa e vigilata, è vietata la permanenza di persone e-stranee all'istituzione scolastica a meno che non siano munite di regolare autorizzazione del DS. I genitori che accompagnano gli alunni non devono sostare all’interno nell’edificio scolastico per non interferi-re con il regolare inizio delle lezioni. L’ingresso agli edifici e agli uffici deve avvenire previo suono del campanello. I collaboratori scolastici in ser-vizio devono consentire l’accesso ai docenti che hanno l'orario diversificato, alle persone dirette agli uffici, ai

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genitori negli orari di ricevimento dei docenti come da tabelle esposte all’albo, e previa autorizzazione del DS, ai genitori in caso di necessità, per uscita anticipata e ingresso in ritardo degli alunni e per attività rego-larmente deliberate dagli Organi Collegiali, agli addetti alla manutenzione e alla riparazione degli impianti e/o delle attrezzature e dei sussidi scolastici.

COMUNICAZIONE SCUOLA/FAMIGLIA La comunicazione scuola-famiglia avviene attraverso: assemblee - colloqui – incontri individuali. Le modalità di incontro e comunicazione scuola-famiglia vengono definite annualmente sulla base delle pro-poste specifiche formulate dal Collegio dei Docenti e dei criteri generali indicati dal Consiglio di Istituto. Le riunioni in assemblee La scuola convoca assemblee all’inizio dell’anno scolastico e ogni qualvolta è opportuno fornire informazioni e chiarimenti in merito a proposte educative e didattiche o per esigenze di dibattito,confronti o proposte cul-turali. I colloqui Nel rapporto scuola-famiglia si assume l'impegno di valorizzare, nel corso dell'anno scolastico, sia la dimen-sione collegiale (incontro del genitore con il Consiglio di classe/interclasse/intersezione),sia la dimensione individuale (incontro del genitore con il singolo docente). I colloqui permettono di conoscere meglio l’alunno e consentono alle famiglie di conoscere i livelli di appren-dimento e di maturazione raggiunti dal proprio figlio. Sono previsti, nell'arco dell'anno scolastico, due colloqui con tutti i docenti e incontri mensili con i docenti Le comunicazioni di tali incontri avvengono tramite avvisi inviati alle famiglie per mezzo dei propri figli. Ricevimento genitori Gli insegnanti della scuola primaria e secondaria sono a disposizione delle famiglie, per eventuali comunica-zioni, durante l’orario di ricevimento di ciascun docente secondo la tabella oraria affissa all'albo. Nel caso di comunicazioni aventi carattere di urgenza, la convocazione avverrà tramite il libretto, il diario, con lettera o per telefono. In caso di necessità e urgenza, gli insegnanti si renderanno disponibili a ricevere i genitori anche in orario di-verso da quello previsto e compatibilmente con l’orario di servizio. Il Dirigente Scolastico è disponibile a ricevere i genitori, per eventuali colloqui o comunicazioni previo appun-tamento

UTILIZZO: spazi, laboratori , aule speciali,biblioteche, palestre

Per spazi si intendono tutte le aree esterne di pertinenza di ciascuna scuola. La fruibilità degli stessi per attività ludico-ricreative è regolata plesso per plesso, in modo che possano essere utilizzati da tutti i gruppi classe/sezione. Oltre all’obbligo della vigilanza, gli insegnanti porranno una particolare cura per far acquisire agli alunni com-portamenti di convivenza civile e nell’uso della struttura e nel rispetto dell’ambiente.

Conservazione delle strutture e delle dotazioni

Ogni plesso scolastico avrà l’elenco delle dotazioni didattiche assegnate; esso verrà verificato dall’insegnante coordinatore di plesso. La responsabilità della conservazione delle strutture e delle relative dotazioni contenuti nei diversi laborato-ri, delle aule speciali attrezzate, delle biblioteche e delle palestre è affidata ai docenti responsabili delegati dal Collegio Docenti e individuati di anno in anno. Il DS nomina gli insegnanti a cui il DSGA affida la cura delle attrezzature, dei sussidi didattici e del materiale librario. Le classi possono accedere ai laboratori (scientifico, musicale, tecnologico,informatico), alle diverse

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aule attrezzate, alle biblioteche, alle palestre in base ad un orario concordato tra i responsabili e gli inse-gnanti interessati. Per garantire una buona organizzazione ed un corretto utilizzo di ciascun laboratorio, ogni responsabile deve provvedere a: - Regolamentare l’accesso da parte delle classi mediante compilazione di un prospetto orario affisso sulle porte d’ingresso di ciascun laboratorio, aula attrezzata, biblioteca o palestra. - Redigere un regolamento inerente l’uso corretto dei laboratori a cui tutti devono adeguarsi. - Vigilare affinché le regole del laboratorio siano rispettate. - Predisporre un “registro presenze” e controllarne periodicamente le annotazioni riguardanti eventuali guasti, disfunzioni, danneggiamenti o inconvenienti. - Prendere visione del materiale esistente. - Preventivare i bisogni dell’anno scolastico di riferimento nei tempi necessari al continuo ed efficiente fun-zionamento del laboratorio. Il responsabile dei servizi di biblioteca individua gli orari di apertura e le norme inerenti l’accesso ai prestiti, la consultazione, e la restituzione dei libri e del materiale didattico. La chiave di ciascun laboratorio deve essere chiesta al collaboratore scolastico impegnandosi a restituirla dopo l'uso. Ciascun laboratorio può essere utilizzato dai singoli docenti per attività di aggiornamento o altre attività con-nesse alla didattica (preparazione lezioni, ricerche, consultazione di CD-Rom…) e dagli alunni (classi, grup-pi) soltanto se accompagnati da un docente. Chiunque utilizzi il laboratorio deve provvedere alla compilazione del registro delle presenze ubicato nel la-boratorio medesimo. Eventuali guasti, disfunzioni, danneggiamenti o inconvenienti devono essere annotati sul “registro presenze” e segnalati tempestivamente al responsabile di laboratorio per gli opportuni interventi. Il docente accompagnatore è tenuto alla sorveglianza di tutto quanto avviene nell’aula durante le ore di labo-ratorio. In casi di atti vandalici o furti, oltre ad avvertire la direzione, l’insegnante coordinatore di plesso (o altro insegnante) provvederà a far intervenire i Carabinieri o la Polizia di Stato per il dovuto sopralluogo, redigendo nel contempo un esposto-denuncia. E’ fatto obbligo ad ogni insegnante di prestare particolare attenzione affinché ogni alunno rispetti le regole d'uso del laboratorio e lasci la postazione di lavoro in perfetto ordine, e per quanto riguarda il laboratorio d’informatica, acceda a siti web che siano di valenza educativa, non usi dischetti/dispositivi di memoria e-sterni estranei alla dotazione scolastica, non modifichi impostazioni quali aspetto del desktop, screen saver, suoni, caratteri, ecc.. Ove non sono presenti laboratori specifici, si prendono in considerazione le aule e/o i locali attrezzati. Ciascun plesso provvederà a predisporre un orario di fruizione di quanto disponibile nel plesso, redigendo un apposito quadro-orario da affiggere all’albo della scuola, fermo restando il principio che tutte le classi hanno il diritto a beneficiarne. Hanno comunque la precedenza quelle classi o quei gruppi di alunni per i quali l’utilizzo di un determinato laboratorio costituisce il requisito per l’effettuazione dell’attività stessa, concordata e deliberata dal Collegio Docenti

Regolamento aule d’informatica Le strumentazioni informatiche, la rete Internet e la posta elettronica devono essere utilizzati dai docenti e dagli alunni unicamente come strumenti di lavoro e di studio. Comportamento degli studenti Gli alunni sono tenuti a conoscere e seguire le regole del presente Regolamento, al fine di avere il laborato-rio di informatica sempre efficiente e di durare nel tempo. Pertanto devono: A. rispettare le consegne dell'insegnante sull'utilizzo del computer e delle reti; B. far attenzione a non danneggiare attrezzature e oggetti, ostacolare o disturbare il lavoro altrui;

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C. spegnere il proprio computer seguendo la giusta la procedura; D. mantenere in ordine la propria postazione di lavoro; al termine della lezione mettere al loro posto cuffie, mouse, tappetino, tastiera, sedie e quant’altro utilizzato; E. segnalare eventuali anomalie o guasti all'insegnante presente. È assolutamente vietato da parte degli alunni usare la postazione del Docente. Nell'aula non è consentito: F. il deposito di zaini e cappotti, salvo l’utilizzo alla prima o all’ultima ora di lezione; G. dondolarsi sulle sedie, spostarsi con le stesse da una posta azione all'altra; H. il consumo di cibo o bevande. Nell'eventualità della coincidenza con la ricreazione, gli alunni sono obbli-gati ad uscire dalla sala computer, consumare la propria merenda e rientrare a ricreazione ultimata sotto lo stretto controllo del Docente. Utilizzo di Internet L'accesso alla navigazione in Internet deve essere effettuato esclusivamente a mezzo della rete di istituto e solo per fini lavorativi o di studio. del docente. È vietato l'uso della stampante per usi privati. E’ vietato l'uso della rete internet (e/mail, forum, chat, blog, siti vari...) per scopi non legati ad attività didatti-ca. Biblioteca

I docenti hanno il compito di organizzare l’accesso delle proprie classi alla biblioteca, fermo restando il princi-pio che nessun allievo può accedere alla biblioteca senza la presenza di personale adulto addetto alla vigi-lanza. I libri scelti saranno segnati sull’ apposito registro dei prestiti. Il prestito non dovrebbe durare, in linea di massima, più di un mese. I docenti che firmano i fogli del prestito, sono responsabili dei libri registrati e devono curare che i propri allie-vi li restituiscano nel tempo concordato, controllarne lo stato di conservazione e farli ricollocare correttamente in base alla tipologia ed al numero d’ordine. Palestra

L’accesso alla palestra avviene nelle ore stabilite. Durante le lezioni gli allievi devono essere provvisti di abbigliamento idoneo. Per ragioni di sicurezza gli attrezzi di palestra devono essere usati secondo le modalità suggerite dall’insegnante e sotto il suo diretto controllo. La Palestra deve servire anzitutto agli alunni della Scuola, i quali avranno cura delle strutture e degli attrezzi. Il Consiglio d'Istituto esprimerà il proprio assenso all'uso della palestra da parte di organizzazioni sportive

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locali, purché queste si attengano alla normativa disposta da parte dell’Ufficio Scolastico Provinciale e dal Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca. Uso dei locali scolastici da parte di terzi I locali scolastici, gli spazi esterni e le palestre, previa delibera del Consiglio di Istituto e regolare permesso dell’Ente Comunale, possono essere utilizzati al di fuori dell'orario scolastico da gruppi, Enti e associazioni purché l'uso non sia di ostacolo all’attività didattica della scuola, non sia finalizzato a scopi di lucro e che le attività abbiano finalità culturali, sociali, educative, sportive o ricreative. Per l’uso della palestra, la Giunta deve valutare le richieste riguardanti attività sportive-ricreative previste per gli alunni interni della scuola o per gruppi e associazioni sportive che presentino dettagliato programma e finalità. L’autorizzazione sarà concessa solo se verranno rispettate da parte degli interessati le seguenti disposizioni: 1. indicazione di un responsabile; 2. pulizia dei locali dopo l’utilizzo (bagni e spogliatoi compresi nel caso di uso delle palestre); 3. rispetto dei locali, degli arredi e delle attrezzature presenti ed eventuale risarcimento in caso di danneg-giamento. Il non rispetto delle disposizioni comporterà la revoca dell’autorizzazione. I rappresentanti dei genitori eletti negli organi collegiali possono richiedere l'uso dei locali per assemblee scolastiche, previa richiesta scritta al DS contenenti gli argomenti posti all'ordine del giorno Danni ai materiali La buona conservazione di materiali, strutture, suppellettili è affidata alla cura e all'educazione delle varie componenti scolastiche. Qualora si verifichino ammanchi o danneggiamenti, il personale docente e A.T.A. è tenuto a segnalarlo immediatamente alla Dirigenza. Affermato il principio che il rispetto dei beni comuni, e nel caso particolare dei locali della scuola, è dovere civico, si stabiliscono i seguenti principi di comportamento: -gli alunni all'interno dell'edificio ci si devono muovere con calma, senza correre (anche durante la ricreazione) e in silenzio (durante le lezioni) per non disturbare gli altri -gli alunni sono tenuti a collaborare e ad accogliere indicazioni di comportamento da parte di tutto il personale della scuola affinché le persone, le strutture, l'arredamento e i materiali non siano danneggiati. -chi viene riconosciuto responsabile dei danneggiamenti dei locali è tenuto a risarcire il danno;se il danno è riparabile, per esempio nel caso di scritte sui muri o sui banchi, gli alunni responsabili saranno obbligati a ripulire o comunque a porre rimedio con la propria opera e a proprie spese al danno causato. -nel caso in cui il responsabile non venga individuato sarà l’intero gruppo classe ad assumersi l'onere del ri-sarcimento; - l'Istituto non risponde dei beni, preziosi o denaro, lasciati incustoditi Visite guidate e viaggi di istruzione

Tipologia viaggi

a) VIAGGI D’ISTRUZIONE E VISITE GUIDATE : comportano lo spostamento in sede diversa da quello dove è ubicata la scuola e comprendono viaggi di più giorni, visite di una giornata presso aziende, mostre, teatri, musei, gallerie, località di interesse storico e artistico, parchi naturali, ecc...;

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b) USCITE DIDATTICHE : visite di mezza giornata e visite che comportano lo spostamento a piedi nell’ambito del Comune, durante l’orario delle lezioni, per visitare mostre o assistere a manifestazioni culturali e sportive. Sono proposte dal Consiglio di classe e autorizzate dal Dirigente Scolastico previo consenso scritto dei genitori. c) VIAGGI CONNESSI AD ATTIVITÀ SPORTIVE : sono finalizzati a proporre agli allievi esperienze differenziate di vita ed attività sportive ( rientra in tale categoria anche la partecipazione a manifestazioni sportive). d) SPOSTAMENTI DEGLI ALUNNI DA UN PLESSO ALL’ALTRO DELL’ISTITUTO: sono gli spostamenti delle classi o delle sezioni in occasione di incontri, esami o altre attività scolastiche.

Le visite guidate e i viaggi d'istruzione devono essere parte integrante dell'attività didattica e, pertanto, nella loro programmazione, si devono tener presenti i fini di formazione generale, culturale e di orientamento per le scelte future, pur perseguendo, come scopo collaterale, una migliore conoscenza tra insegnanti ed alunni e degli alunni tra loro. Le visite e i viaggi saranno programmati secondo le indicazioni delle disposizioni ministeriali e le modalità stabilite dal Collegio dei docenti e dal Consiglio di Istituto nelle loro delibere iniziali, da adottarsi all'inizio di ogni anno scolastico. Trattandosi di un momento educativo, alle gite e alle visite dovrebbero partecipare tutti gli studenti. Gli eventuali assenti potranno essere giustificati da seri motivi di salute, di famiglia o da altre gravi ragioni, mentre eventuali difficoltà di ordine finanziario saranno affrontate, per quanto possibile, dagli organismi competenti. Gli alunni non impediti dalle suindicate ragioni saranno comunque tenuti a presentarsi a scuola. Per le visite d'istruzione di singole classi e al di fuori del Comune, il docente proponente dovrà preventivamente acquisire l'assenso del Consiglio di classe prima di richiedere l'autorizzazione al Consiglio di Istituto. È compito della commissione gite: - raccogliere le proposte formulate nei consigli di classe e interclasse, - compilare in ogni sua parte il «modello» fornito dall’ufficio. Nessun cambiamento sarà possibile una volta approvato dal Consiglio di Istituto, salvo i casi di oggettiva impossibilità. È compito dei docenti accompagnatori : - predisporre un programma dettagliato nelle modalità e nei tempi di effettuazione, - precisare le finalità educative e didattiche che si vogliono perseguire; - utilizzare, se possibile, guide turistiche autorizzate, anche se ciò non esonera gli insegnanti accompagnatori dal documentarsi, onde poter meglio interessare gli alunni con opportune sollecitazioni. Il programma così formulato sarà oggetto di formale deliberazione del Consiglio di classe. - riferire ad iniziativa conclusa al Consiglio di classe. Nelle richieste di autorizzazione devono essere pre cisati : classe, numero degli allievi della classe e numero dei partecipanti, programma dettagliato nelle mete e nei tempi, eventuale previsione di una guida turistica, insegnanti accompagnatori e previsione di eventuali supplenti subentrati in caso di legittimo impedimento degli insegnanti designati. In casi particolari, potrà essere incaricato della vigilanza, in aggiunta ai docenti, anche il personale ATA. Non è consentito ai docenti ed ausiliari accompagnatori o comunque incaricati della vigilanza degli alunni condurre nelle gite propri familiari e congiunti. Al momento dell'adesione gli alunni dovranno versare l’intera quota. Se l’uscita è organizzata da un’Agenzia gli alunni verseranno l’acconto se richiesto. In caso di mancata partecipazione degli alunni per impedimento intervenuto successivamente alla stipula del contratto con agenzie, alberghi le quote saranno rimborsate nella misura riconosciuta dai suddetti contraenti. Per le uscite va richiesta l'autorizzazione scritta ai genitori. Durante le gite e le visite di istruzione gli alunni e gli accompagnatori saranno coperti, per eventuali infortuni e per la responsabilità civile, da apposita polizza che dovrà essere operante sin dall'inizio dell'anno scolastico. Tutti i partecipanti a viaggi o visite debbono essere in possesso di un documento di identificazione e debbono essere garantiti da polizza assicurativa contro gli infortuni . C.M. 291/92 ( 10.1 ; 10.2 ) . La scelta degli insegnanti accompagnatori è subordinata alla dichiarata disponibilità verbalizzata nei consigli di classe e interclasse. In caso di impossibilità a partecipare al viaggio da parte del docente, per gravi motivi, il Dirigente Scolastico lo sostituirà con un docente in servizio il giorno dell’uscita. Detto incarico comporta

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l’obbligo di un’attenta e assidua vigilanza degli alunni con l’assunzione delle responsabilità di cui all’art. 2047 del Codice Civile. La partecipazione degli alunni ai viaggi d’istruzione è obbligatoria in quanto completamento dell’attività didattica. Nessun viaggio può essere effettuato ove non sia assicurata la partecipazione della maggioranza degli alunni.

Norme di comportamento generali in maniera di sic urezza Per i problemi relativi alla sicurezza delle scuole il DS provvederà a redigere il piano di azione in ottemperanza al Testo Unico in materia di Salute e Sicurezza (D.l. 9 aprile 2008 n. 81 e precedenti); in ogni caso tutti gli operatori della scuola e alunni sono tenuti a: - tenere un comportamento corretto astenendosi dal compiere atti che possano arrecare danno a sé e ad al-tre persone; - attenersi scrupolosamente alle disposizioni ricevute; - osservare scrupolosamente tutte le prescrizioni in materia di sicurezza ed igiene richiamate da specifici car-telli; - non usare apparecchiature, impianti ed attrezzature senza autorizzazione; - non eseguire operazioni o manovre non di propria competenza, o di cui non si è a perfetta conoscenza: in casi dubbi occorre rivolgersi al responsabile; - non rimuovere gli estintori dalla posizione segnalata; - depositare i materiali nelle zone prestabilite e comunque in modo da non ingombrare, ostacolare e/o impe-dire, anche solo parzialmente l’accesso alle vie di sicurezza, al transito sulle vie di fuga (corridoi, scale di si-curezza, ecc..), in prossimità di mezzi ed impianti atti ad intervenire sugli incendi, ed in generale la normale circolazione; - ogni contenitore deve riportare l’etichetta con l’indicazione ben leggibile del contenuto; - non utilizzare bottiglie di bevande per il contenimento di altri liquidi, né abbandonare nell’ambiente quelle vuote; - segnalare tempestivamente al Dirigente Scolastico a al DSGA ogni eventuale anomalia o condizione di pe-ricolo rilevata; - in caso di infortunio, riferire al più presto ed esattamente al Dirigente Scolastico o al DSGA sulle circostan-ze dell’evento; - quando viene usato il materiale della cassetta di pronto soccorso provvedere a che si ripristini la scorta; - non accedere nelle zone o nei locali in cui vige il divieto di ingresso non autorizzato. Non circolare né sosta-re in detti locali o locali di sgombero degli edifici salvo giustificato motivo di lavoro e previa autorizzazione dei diretti superiori; - mantenere pulito ed in ordine il proprio ambiente; - disporre in modo ordinato, stabile e razionale gli attrezzi di uso comune; - adoperare gli attrezzi solamente per l’uso cui sono destinati e nel modo più idoneo evitando l’uso di attrezzi diversi da quelli predisposti o di apportare agli stessi modifiche di qualsiasi genere; - manipolare vetri o materiale acuminato alle persone addette e comunque con i guanti; Uso dei computer Chi usa il computer, ricordi che: • deve mantenere i videoterminali nella posizione definita secondo i principi di ergonometria delle norme di legge e di buona tecnica. Qualsiasi variazione che si rendesse necessaria deve essere concordata con il proprio responsabile; • deve orientare il monitor in modo da evitare riflessi e abbagliamenti; • deve far sì che la distanza degli occhi dallo schermo sia tra i 60 e gli 80 cm e che deve tenere il centro del video a un livello inferiore a quello degli occhi; • deve variare di tanto in tanto la posizione del corpo ed evitare di tenere a lungo il capo inclinato in avanti o in indietro; • deve fare una pausa di un quarto d’ora dopo due ore di lavoro continuativo

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Regolamento di disciplina adulti Tutte le componenti adulte dell’Istituto devono curare le relazioni tra essi usando gentilez-za,disponibilità, cortesia e discrezione Docenti

L’Insegnante esercita la propria attività : - in piena autonomia ed indipendenza in modo da promuovere lo sviluppo umano, culturale, civile e profes-sionale degli alunni, sulla base delle finalità e degli obiettivi previsti dagli ordinamenti scolastici. La funzione docente si esplica: - nelle attività individuali e collegiali - nella partecipazione alle attività di aggiornamento e di formazione in servizio. Rapporto con i colleghi: - comportamento ispirato a correttezza, lealtà e cooperazione per il principio dell’unitarietà dell’insegnamento e dell’interdisciplinarità necessaria per la formazione culturale degli alunni e per lo sviluppo dell’attività pro-fessionale; Rapporto con i genitori degli alunni: -correttezza, lealtà e trasparenza degli atti. Rapporto con gli alunni: -dialogo democratico, rispetto della pluralità delle idee, dignità nella diversità dei ruoli che garantiscano la re-alizzazione del diritto allo studio, formazione alla cittadinanza, valorizzazione dell’identità di genere, senso della responsabilità, autonomia individuale. Il docente deve : - illustrare e favorire la conoscenza ed il rispetto delle norme contemplate nel Regolamento di Istituto e nello Statuto delle Studentesse e degli Studenti, in modo da realizzare la maturazione del senso civico necessario all’armonica convivenza di tutti. -vigilare cinque minuti prima dell’inizio delle attività didattiche. Il ritardo sul posto di lavoro comporta gravi responsabilità civili e penali conseguenti all’omissione di vigilanza su minore. L’assenza per malattia o l’eventuale ritardo, deve essere tempestivamente comunicato all'istituto scolastico per permettere le dovute sostituzioni nelle classi. L'obbligo e la responsabilità della vigilanza vengono assunti da tutti gli insegnanti in servizio e si riferiscono alle proprie classi e a quelle dove sono previste occasionali supplenze per cui docenti avranno cura di non lasciare mai, per nessun motivo, gli alunni da soli. Ciascun docente ha la responsabilità della vigilanza della classe/sezione durante l'entrata degli alunni, la permanenza a scuola, l’uscita dalla medesima, gli spostamenti all’interno dello stesso plesso e all’esterno. I docenti hanno l’obbligo di : - annotare sul registro di classe le assenze, l’orario dell’ingresso in ritardo o dell’ uscita in anticipo degli alun-ni, l’avvenuta o la mancata giustificazione delle assenze. - indicare sempre, sul registro di classe, gli argomenti svolti. I registri personali devono essere debitamente compilati in ogni loro parte e rimanere nel cassetto a disposizione della Dirigenza. I docenti che sono tenuti al completamento d’orario, non possono allontanarsi da scuola, ma devono rimane-re a disposizione in sala professori per ogni evenienza. Al termine delle lezioni i docenti devono accertare che: - i locali utilizzati vengano lasciati in ordine e - il materiale utilizzato sia riposto negli appositi spazi. I docenti possono accedere agli Uffici di Segreteria per il disbrigo delle pratiche personali solo nelle ore in cui siano liberi dalle lezioni e negli orari previsti.

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I docenti devono prendere visione dei piani di sfollamento dei locali della scuola e devono sensibilizzare gli alunni sulle tematiche della sicurezza. I docenti, ove accertino situazioni di pericolo o danni alle strutture, devono prontamente comunicarlo al DS. I docenti incontrano i genitori per le comunicazioni scuola-famiglia nell’ottica di un rapporto scuola/famiglia trasparente e collaborativo in occasioni di assemblee, colloqui quadrimestrali e incontri individuali E’ fatto obbligo a tutti i docenti di leggere le comunicazioni destinate ad essi, alle famiglie, agli alunni e di ap-porre la propria firma per presa visione. In ogni caso tutte le circolari e gli avvisi affissi all’albo della scuola o inseriti nell’ apposito registro si intendono regolarmente notificati. E’ fatto assoluto divieto per tutti, nessuno escluso, di maneggiare danaro a scuola. In caso di raccolta fondi per scopi umanitari sarà opportuno coinvolgere i genitori del Consiglio di Istituto e/o dei consigli di classe, in-terclasse o intersezione, previa intesa con lo scrivente. Norme generali personale amministrativo

Il ruolo del personale amministrativo è indispensabile non solo per il settore amministrativo ma anche per il supporto all’azione didattica dell’istituto pertanto ha il compito di: • garantire la qualità della relazione col pubblico e col personale, contribuire a determinare nella scuola un clima di accoglienza favorendo allo stesso tempo il processo comunicativo tra le diverse componenti che dentro o attorno alla scuola si muovono; • assolvere alle funzioni e ai compiti espressamente previsti nell’area di appartenenza e individuati dal CCNL e in particolare compiti inerenti la segreteria amministrativa, segreteria del personale e la segreteria didattica, • svolgere le proprie funzioni ed evadere le pratiche richieste con la massima sollecitudine ed efficienza con il coordinamento del Direttore dei Servizi Generali e Amministrativi nel rispetto delle disposi-zioni in materia di privacy, trasparenza e di accesso alla documentazione amministrativa previsto dalla legge.

Collaboratori scolastici

Supporto amministrativo e didattico L’azione dei collaboratori scolastici, prime persone con cui chiunque entri nella scuola viene a contatto, è in-dispensabile come supporto all’azione amministrativa e didattica. La loro azione,si esplica nei seguenti setto-ri: vigilanza alunni, pulizia dei locali e dei cortili, risposta al telefono, attività di fotocopiatura, vigilanza nell’edificio e controllo del movimento delle persone, supporto e collaborazione, relazioni e comportamento

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Il personale assegnato al plesso di servizio, può essere utilizzato in caso di necessità in altri plessi. I collaboratori scolastici nell'ambito dei propri compiti, della propria sede e turno di servizio sono tenuti a: 1. collaborare al complessivo funzionamento amministrativo, didattico e formativo dell’Istituto. 2. firmare, per presa visione, le circolari e gli avvisi. 3. prendere visione del calendario delle riunioni degli Organi Collegiali, tenendosi aggiornati circa l’effettuazione del loro necessario servizio. In ogni caso tutte le comunicazioni affisse all’albo della scuola o inserite nel registro delle comunicazioni della scuola si intendono regolarmente notificate a tutto il personale in servizio. 4. dovranno, in maniera sinergica, assicurare la pulizia degli spazi scolastici e degli arredi, oltre all'accoglien-za e alla sorveglianza nei confronti degli alunni, in modo particolare di quelli in situazione di handicap, e del pubblico, collaborando fattivamente con i docenti, qualora ce ne fosse bisogno. 5. curare la sorveglianza delle vie di accesso ai locali scolastici, evitando l'ingresso di persone estranee, se non autorizzate dal Dirigente Scolastico o da chi ne fa le veci, ma soprattutto evitando l'uscita di bambini temporaneamente non sotto il controllo degli insegnanti ( come, per esempio, quando si recano nei bagni). 6. Assicurare il costante mantenimento di idonee condizioni igieniche di tutti gli spazi scolastici, in particolare dei bagni che li collaboratori avranno cura di sorvegliare soprattutto durante la ricreazione degli alunni. 7. rispettare l'orario di servizio ,è assolutamente vietato abbandonare il proprio posto di lavoro senza essere preventivamente autorizzati. 8. Provvedere a qualsiasi compito interno connesso alla mansione funzionale, alle esigenze della scuola nel rispetto delle istruzioni emanate dal DS e dal DSGA. 9. Provvedere alla richiesta di fotocopie per uso amministrativo secondo le direttive del DSGA. 10. Provvedere all’ordinaria manutenzione del fotocopiatore, segnalando all’ufficio di segreteria eventuale sostituzione di toner, approvvigionamento carta, pulizia del vetro)e alla tempestiva segnalazione di anomalie nel funzionamento. 11. Non allontanarsi dal posto di servizio, tranne che per motivi autorizzati dal DSGA o dal DS. 12. Provvedere a compiti esterni necessari ed urgenti impartiti dal D.S. e dal DSGA connessi alla mansione (servizi e rapporti con l’ufficio postale, banca, altre scuole, ...). 13.Provvedere all'affissione di manifesti e alla consegna ai docenti di circolari e comunicazioni inviate dall'ufficio. 14.Provvedere a compiti di carattere materiale inerenti il servizio, compreso lo spostamento di suppellettili (banchi, sedie, ....) e sussidi 15. Prendere visione dell’orario di servizio dei singoli docenti e del piano supplenze orarie degli stessi. 16. Essere facilmente reperibili dai docenti per qualsiasi evenienza. non abbandonare mai, salvo casi assolutamente eccezionali, il piano o il reparto di competenza 17. Provvedere a coordinare le proprie attività con gli insegnanti che svolgono particolari funzioni in base alle specifiche istruzioni ricevute. 18. Collaborare con i docenti e con gli alunni nel mantenere con cura materiali, strumenti, ambienti scolastici. 19. Apertura, chiusura e sorveglianza dei locali I collaboratori scolastici, nell'ambito dei propri compiti, della propria sede e turno di servizio, sono tenuti a: a) Provvedere con attenzione e diligenza, con assunzione di responsabilità diretta per inadempienza o omis-sione, all'apertura e alla chiusura dei diversi plessi e dei relativi cancelli secondo le disposizioni del DS. b) Provvedere al momento dell’ingresso degli alunni ad aprire le porte di accesso degli edifici scolastici (al-meno due ante) cinque minuti prima dell’inizio delle attività didattiche (antimeridiane e pomeridiane) affinché gli alunni possano entrare ed essere accolti dai docenti della prima unità di lezione. c) Provvedere, completata l'entrata delle classi, a richiudere le porte d’ingresso e riprendere il servizio di propria pertinenza d) Provvedere a rimuovere I catenacci e le catene, posti a sbarrare l’apertura delle porte di emergenza, pri-ma dell’inizio dell'attività didattica, salvo richiudere le porte al termine della giornata scolastica. e) Provvedere alla custodia e sorveglianza con servizio di portineria degli ingressi dei plessi. h) Provvedere al rispetto degli orari di segreteria e della regolamentazione di accesso agli edifici scolastici. i) Provvedere alla sorveglianza degli alunni nelle aule, nei laboratori, e negli spazi comuni, anche in occasione di momentanea assenza degli insegnanti;

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Compiti inerenti la vigilanza e l’incolumità degli alunni I collaboratori scolastici, nell'ambito dei propri compiti, della propria sede e turno di servizio, devono provvedere a vigilare: A. sulla sicurezza ed incolumità degli alunni durante l’entrata, l’uscita, gli spostamenti all’interno degli am-bienti scolastici coadiuvando opportunamente il personale docente. B. sulla sicurezza ed incolumità degli alunni in caso di assenza del docente o di ritardo, in attesa che se ne disponga tempestivamente la sostituzione. C. sulla sicurezza ed incolumità degli alunni, in occasione del passaggio dell’insegnante da una classe all’altra al termine dell’ora di lezione, in caso di ritardo,assenza o allontanamento momentaneo del docente per necessità contingente ed urgente devono accogliere: D. all’interno della scuola gli alunni autorizzati all’entrata anticipata e gli alunni che usufruiscono del trasporto comunale garantendo l’adeguata sorveglianza prima dell'arrivo degli insegnanti. E. gli alunni che dovessero presentarsi in ritardo oltre l'ora d'ingresso, e previa autorizzazione del DS ac-compagnarli in classe. F. Collaborare con gli insegnanti nel prestare gli interventi di primo soccorso in caso di infortuni agli alunni (trattamento della zona contusa con ghiaccio, eventuali abrasioni con soluzione fisiologica e disinfettante). G. Avvertire la famiglia per il tramite degli uffici di segreteria e dietro indicazione dell’insegnante e dell’autorizzazione del D. S. di eventuali malori o indisposizioni degli alunni. H. Fornire ausilio materiale nelle attività finalizzate all’inserimento e all’integrazione degli alunni con disabili-tà (per esigenze di particolare disagio) e per le attività di cura alla persona e di ausilio materiale alle bambine e ai bambini della scuola dell’infanzia e primaria nell’uso dei servizi igienici e nella cura dell’igiene personale anche con incarichi aggiuntivi e specifici compensi. I. Non è prevista la sorveglianza dei bambini durante le assemblee e le riunioni dei genitori, questi, se pre-senti, dovranno essere sorvegliati dagli stessi genitori nel luogo della riunione. Compiti inerenti l’accesso al pubblico e alle famig lie I collaboratori scolastici, nell'ambito dei propri compiti, della propria sede e turno di servizio, sono tenuti a: - impedire a persone estranee, che non siano espressamente autorizzate dal DS, di entrare a scuola durante lo svolgimento delle lezioni; - gestire l’accesso agli uffici delle persone esterne, garantendo informazioni esaurienti sugli orari di apertura e sulla dislocazione degli uffici di presidenza o di segreteria; - consentire l’ingresso, previa autorizzazione del D.S. agli addetti alla sicurezza e agli operatori autorizzati ad eseguire interventi all'interno degli edificio o nei cortili interni; - fornire ai genitori informazioni esaurienti sui giorni e gli orari di ricevimento dei docenti; - consentire, previa autorizzazione del DS, l’ingresso a scuola dei genitori per: » la visione dei documenti all'Albo, per gli incontri con gli insegnanti nei giorni di ricevimento, per le attività istituzionali deliberate; » comunicazioni o necessità urgenti e straordinarie (Il collaboratore scolastico in servizio provvederà a infor-mare il docente o l’alunno interessato); » la richiesta di entrata ritardata o uscita anticipata dei propri figli, per particolari necessità di salute o di fami-glia, (Il collaboratore porterà il permesso di entrata o di uscita, firmato dal DS al docente che provvederà all’annotazione sul Registro di classe); » portare ai propri figli, solo in casi eccezionali, il materiale scolastico che gli stessi hanno dimenticato a casa (Il collaboratore scolastico in servizio provvederà a recapitarlo all’alunno interessato). Compiti inerenti la sicurezza - piani di sfollament o I collaboratori scolastici nell'ambito della propria sede e turno di servizio, sono tenuti a: - prendere visione delle mappe di sfollamento dei locali; - comunicare prontamente al DS e all’ufficio di segreteria eventuali situazioni di disagio, di disorganizzazione e di pericolo; - verificare, in ogni turno di lavoro, l’efficienza dei dispositivi di sicurezza individuali e collettivi e la possibilità di utilizzarli con facilità. - controllare sempre la praticabilità e l’efficienza delle vie di fuga.

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Pulizia dei locali scolastici in assenza di impres a di pulizia esterna

I collaboratori scolastici in servizio nei plessi non serviti da impresa di pulizia esterna, sulla base di un piano predisposto da apposito provvedimento del DSGA, concordato con il DS (che prevede le modalità e la ciclici-tà di pulizia di strutture scolastiche, aule, corridoi, bagni, scale), sono tenuti a: - svolgere le attività di pulizia quotidianamente, settimanalmente e mensilmente osservando i giusti criteri per quanto riguarda il ricambio dell'acqua di lavaggio e l'uso di prodotti di pulizia e sanificazione forniti dalla scuola. - avviare la pulizia dei bagni del piano di competenza dopo la ricreazione e mezzora prima della fine delle le-zioni, in considerazione che non è consentito agli alunni l'uso dei servizi nell'ultima ora di lezione, salvo casi assolutamente eccezionali; - prestare particolare cura nel lavare e disinfettare i sanitari ed i locali dei bagni con idonei prodotti igieniz-zanti; - procedere, dopo l'uscita delle classi, alla pulizia degli ambienti, degli arredi e delle relative pertinenze ad essi assegnati; - provvedere alla custodia (chiuso a chiave in apposito armadio o locale) e alla gestione del materiale di puli-zia secondo le istruzioni del DSGA e alla compilazione degli elenchi di materiale di pulizia da acquistare; - utilizzare in modo corretto i guanti in lattice monouso e i liquidi concentrati per la pulizia dei bagni, degli ambienti e delle suppellettili al fine di evitare sprechi; - rifornire i distributori o mettere a disposizione salviette e carta igienica nei bagni.

Norme generali genitori I genitori sono i responsabili più diretti dell’educazione e dell’istruzione dei propri figli e pertanto hanno il do-vere di condividere con la scuola tale importante compito; per tale scopo sarebbe opportuno che i genitori cercassero di: - trasmettere ai ragazzi il principio che la scuola è di fondamentale importanza per costruire il loro futuro e la loro formazione culturale; - stabilire rapporti corretti con gli insegnanti, collaborando a costruire un clima di reciproca fiducia e di fattivo sostegno; - controllare, leggere e firmare tempestivamente le comunicazioni sul libretto personale e sul diario; - partecipare con regolarità alle riunioni previste, alle assemblee di classe ed ai colloqui individuali con i do-centi nelle occasioni di ricevimento, allo scopo di mantenere vivo e proficuo il raccordo tra le famiglie e la scuola; - favorire la partecipazione dei figli a tutte le attività programmate dalla scuola; - osservare le modalità di giustificazione delle assenze, dei ritardi e delle uscite anticipate; - sostenere gli insegnanti controllando l’esecuzione dei compiti a casa.

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Regolamento di disciplina per le alunne e gli alunni dell'istituto

Il presente “Regolamento” individua i comportamenti che gli alunni devono tenere e quelli che invece configurano mancanze disciplinari in riferimento ai doveri elencati nello “Statuto” delle Studentesse e degli Studenti”,( adottato per la Scuola Secondaria di 1° grado e per quanto compatibile anche per la Scuola Primaria) ,le relative sanzioni, gli organi competenti ad irrogarle e il relativo procedimento. Con i provvedimenti disciplinari la scuola persegue finalità educative e costruttive come l'educazione al senso di responsabilità e lo stabilirsi di rapporti corretti tra le persone. Le sanzioni disciplinari non influiscono sulla valutazione del profitto, ma costituiscono un elemento essenziale per la valutazione del comportamento dell’alunno. Le sanzioni sono temporanee, sono ispirate al principio della riparazione del danno e tendono a rafforzare la possibilità di recupero, per cui all'alunno è offerta la possibilità di convertirle con attività di natura sociale e culturale a favore della comunità scolastica. Contro le sanzioni disciplinari è ammesso il ricorso entro quindici giorni dalla comunicazione all’organismo di garanzia. Ove il fatto costituente violazione disciplinare sia anche qualificabile come reato in base all’ordinamento penale, si ricorda che il Dirigente Scolastico sarà tenuto alla presentazione di denuncia all’autorità giudiziaria penale in applicazione dell’art 361 c.p.. Diritti degli studenti - L’alunno ha diritto al rispetto della propria persona in tutti i momenti della vita scolastica. - L’alunno ha diritto ad una formazione culturale e professionale qualificata che rispetti e valorizzi, l'identità di ciascuno e che sia al contempo orientativa. - L’alunno ha diritto ad un ambiente favorevole alla crescita integrale della persona nel rispetto dell’identità di ogni alunno. - L’alunno ha diritto di esprimere la propria opinione, nel rispetto delle persone e delle opinioni degli interlocu-tori. - L’alunno ha diritto di conoscere gli obiettivi educativo- formativi del suo curricolo e il percorso individuato per raggiungerli - L’alunno ha diritto di conoscere in modo trasparente e tempestivo le valutazioni ottenute per operare una corretta autovalutazione e migliorare il proprio rendimento. - L’alunno ha diritto all’ascolto delle sue necessità: può formulare richieste, sviluppare temi liberamente scelti e realizzare iniziative autonome. - L’alunno ha diritto di fruire di iniziative per il recupero degli apprendimenti anche in situazioni di svantaggio sociale. - L’alunno ha diritto di scegliere fra le diverse offerte formative integrative promosse dall’istituto. - L’alunno ha diritto di fruire di servizi di sostegno e promozione della salute e di assistenza psicologica. - L’alunno ha diritto di essere informato sulle norme che regolano la vita della scuola - L’alunno ha diritto alla partecipazione attiva e responsabile alla vita della scuola. - Gli studenti stranieri hanno diritto al rispetto della vita culturale e religiosa della comunità alla quale appar-tengono. La scuola promuove e favorisce iniziative volte all'accoglienza e alla tutela della loro lingua e cultu-ra e alla realizzazione di attività interculturali. - L’alunno ha diritto alla tutela della propria riservatezza anche ai sensi del codice della privacy - L’alunno ha diritto alla sicurezza degli ambienti, che debbono essere facilmente fruibili anche dagli alunni disabili. - L’alunno ha diritto ad un'adeguata strumentazione tecnologica.

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Doveri degli alunni Gli alunni sono tenuti ad avere, nei confronti del DS, di tutto il personale scolastico e dei compagni, lo stesso rispetto, anche formale, che pretendono per sé: utilizzare adeguatamente formule di cortesia nel rivolgersi agli altri e sforzarsi di aumentare gradualmente la soglia di tolleranza delle interferenze altrui. LINGUAGGIO OFFENSIVO Gli alunni useranno sempre un linguaggio educato, corretto, rispettoso degli adulti e dei compagni, in classe, negli ambienti scolastici e in ogni altra forma di comunicazione compreso l’uso di strumenti elettronici. COMPORTAMENTI SCORRETTI Gli alunni non devono disturbare il regolare svolgimento delle lezioni o mettere in atto comportamenti scorretti quali ad esempio spintoni, sgambetti, giochi pericolosi Non saranno, in alcun modo, tollerati episodi di violenza che dovessero verificarsi tra gli alunni sia all’interno della scuola sia fuori. Tutti devono poter frequentare la scuola con serenità senza dover subire le prepotenze degli altri Ogni alunno è tenuto a: comportarsi, in ogni momento della vita scolastica, in modo adeguato alle circostanze, ai luoghi, alle persone, nel rispetto delle norme che regolano la vita dell’istituto e a vestire in modo rispettoso e consono all’ambiente. COMPORTAMENTI PREVARICATORI, MINACCIOSI, OPPRESSIVI, AGGRESSIVI O VIOLENTI Gli alunni non devono assumere comportamenti prevaricatori, oppressivi, minacciosi, aggressivi o violenti né si devono rendere responsabili di reati che violino la dignità e il rispetto della persona umana (ad es. violenza privata, minaccia, percosse, ingiurie, reati di natura sessuale etc.), oppure creare una concreta situazione di pericolo per l’incolumità delle persone (ad es. incendio o allagamento) ABBIGLIAMENTO Gli alunni devono presentarsi a scuola puliti e ordinati. Nelle scuole primaria e dell’infanzia i bambini e le bambine indosseranno l’apposita divisa (tuta o grembiule). Ogni alunno è tenuto a : 1)rispettare gli orari di ingresso della scuola. Gli alunni della scuola Secondaria di primo grado, in ritardo ri-spetto all’ora di ingresso, devono giustificare il ritardo al DS o ad uno dei suoi collaboratori con apposita giu-stifica scritta, fermo restando che risulteranno assenti per detta ora se l’appello è stato fatto all’atto dell’ingresso in classe. 2)a portare a scuola il materiale occorrente per le lezioni del giorno 3) ad avere cura dei propri oggetti personali. È vietato appropriarsi di oggetti, libri o materiali appartenenti ad altre persone o alla scuola. 4)a far visionare ai genitori e far loro firmare per presa visione le comunicazioni della scuola e le eventuali annotazioni degli insegnanti riconsegnandole con puntualità. 5) a frequentare regolarmente le lezioni, a favorirne lo svolgimento ed assolvere assiduamente gli impegni di studio evitando d’essere fonte di distrazione per i compagni e di disturbo per l’insegnante. Ogni alunno ha il dovere di: a) manifestare all’insegnante ogni difficoltà incontrata nel lavoro in classe e a casa, al fine di mettere a punto strategie opportune per superare l’ostacolo. b) occupare il posto in classe che gli è stato assegnato di norma dall'insegnante coordinatore; tale posto non potrà essere cambiato se non con il permesso dello stesso insegnante. c) rispettare il Regolamento di Istituto per quanto riguarda i permessi di uscita dall’aula, i permessi di entrata e uscita dall’istituto, i comportamenti negli ambienti scolastici. Nessun alunno può allontanarsi dall'aula senza il permesso dell'insegnante. Durante la prima e l’ultima ora di lezione non sarà permesso di uscire dalla classe, se non in casi del tutto eccezionali e a discrezione del do-cente. Ogni alunno deve avere cura del libretto delle giustificazioni Le uscite anticipate per motivi straordinari familiari e/o di salute, saranno consentite previa compilazione da parte del genitore, di apposito modulo da ritirare presso i collaboratori scolastici. Tale modulo dovrà essere controfirmato dal docente di classe e autorizzato dal DS o, in sua assenza, da uno dei suoi collaboratori. Ogni alunno deve tenere comportamenti : - corretti , educati e responsabili e rispettare le indicazioni degli insegnanti in ogni momento dell’ attività sco-lastica: al momento dell’ingresso e dell’uscita, al momento del cambio di insegnante, durante gli intervalli, du-rante gli spostamenti in altri ambienti, nei laboratori, nella palestra, durante le uscite didattiche e i viaggi di istruzione, negli spostamenti da un’aula all’altra.

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Gli studenti sono tenuti a : - utilizzare correttamente le strutture, le apparecchiature e i sussidi didattici rispettando i regolamenti interni relativi all'uso dei laboratori, della palestra, della biblioteca e a comportarsi nella vita scolastica in modo da non arrecare danni al patrimonio della scuola. - utilizzare i servizi in modo corretto, rispettando le più elementari norme di igiene e pulizia. Agli studenti è fatto divieto di: - utilizzare il telefono cellulare nelle aule, sia per comunicare, sia per scambiare SMS e MMS, sia per collegarsi ad internet, sia per scattare foto, sia per produrre filmati e registrazioni vocali. - di utilizzare qualsiasi altro dispositivo elettronico in grado di collegarsi ad Internet, di scattare foto, di produrre filmati e registrazioni vocali. - di tenere con sé, durante le sessioni d’esame di qualsiasi tipologia, anche spenti, telefoni cellulari e dispositivi trasmittenti collegabili ad internet o in grado di scattare foto, di filmare e di registrare. - di utilizzare durante le attività didattiche e di apprendimento, apparecchi riproduttori di musica. La scuola declina ogni responsabilità in caso di smarrimento, furto, rotture e danni causati da terzi. Coloro che scattano foto, filmano e producono registrazioni vocali per fini personali sono punibili con una sanzione amministrativa della cui applicazione è responsabile il Garante della privacy. L’ammenda prevista dall’art. 161 del Codice sulla privacy (Dlgs. N. 196/2003) . Gratificazioni Gli alunni che dimostrano comportamenti particolarmente collaborativi, responsabili, generosi, possono esse-re opportunamente gratificati secondo quanto stabilito dai consigli di classe,interclasse, intersezione. Norme disciplinari “I provvedimenti disciplinari hanno finalità educativa e tendono al rafforzamento del senso di responsabilità ed al ripristino di rapporti corretti all'interno della comunità scolastica, nonché al recupero dello studente at-traverso attività di natura sociale, culturale ed in generale a vantaggio della comunità scolastica.” Le sanzioni disciplinari e gli ambiti di intervento sono riferiti ai doveri riportati anche nel “Patto edu-cativo di corresponsabilità tra scuola e famiglia. Nessuna infrazione disciplinare connessa al comportamento può influire sulla valutazione del profitto. Nessuno può essere sottoposto a sanzioni disciplinari senza essere stato prima chiamato ad esporre le pro-prie ragioni. Le sanzioni si intendono applicabili per le stesse tipologie di comportamento quando avvengono all’interno dell’edificio scolastico e all’esterno, durante le attività curriculari, integrative, extracurriculari, uscite, visite guidate, viaggi d'istruzione e anche durante le sessioni di esame. Le sanzioni per le mancanze commesse durante le sessioni d’esame sono irrogate dalla commissione esa-minatrice, che ha competenza anche nei riguardi dei candidati esterni. I provvedimenti disciplinari hanno fi-nalità educativa e formativa e tendono al rafforzamento del senso di responsabilità, al ripristino dei rapporti corretti all'intento della comunità scolastica, alla crescita educativa data dalla presa di coscienza da parte dello studente dell'errore commesso e dell'impegno a non ripeterlo; Le sanzioni sono sempre temporanee, proporzionate all’infrazione disciplinare e ispirate, per quanto possibi-le, al principio della riparazione del danno; esse tengono conto della situazione personale dello studente al quale è offerta la possibilità di convertirle in attività in favore della comunità scolastica. La volontarietà nella violazione disciplinare e il grado di colpa nell’inosservanza delle disposizioni organizza-tive e di sicurezza sono elementi che concorrono a determinare la gravità dell’infrazione e il tipo di sanzione da applicare. La reiterazione di un comportamento che ha già dato luogo all’applicazione di una sanzione disciplinare, comporta l’applicazione di una sanzione disciplinare più grave o di grado immediatamente superiore. Nel caso di danneggiamenti e atti di vandalismo è richiesta la riparazione per quanto possibile del danno. Le sanzioni che non comportano allontanamento dalla comunità scolastica sono erogate, di norma, dal DS. Le sanzioni e i provvedimenti che comportano allontanamenti dalla comunità scolastica sono disposte dal Consiglio di Classe con la presenza della componente genitori. Il temporaneo allontanamento dello studente dalla comunità scolastica può essere disposto solo in caso di gravi o reiterate infrazioni disciplinari, per periodi non superiori a 15 giorni. Ogni sanzione deve essere motivo di riflessione e c rescita per tutto il gruppo classe che va sensibi-lizzato alla collaborazione con il singolo studente sanzionato. Allo studente viene data l’opportunità di convertire la sanzione con attività svolte a favore della comunità sco-lastica. La convocazione dei genitori, legata ad alcune sanzioni disciplinari, si deve configurare come mezzo d’informazione e di accordo per una concertata strategia di recupero.

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Nei periodi di allontanamento deve essere previsto un rapporto con lo studente e con i suoi genitori tale da preparare il rientro nella comunità scolastica. Mancanze disciplinari e relative sanzioni per gli a lunni della scuola primaria Nella scuola primaria, in considerazione della tenera età degli alunni, si pone particolare attenzione al carattere educativo dei provvedimenti da adottare in modo da sviluppare nel bambino la consapevolezza dell’esistenza e del rispetto delle regole della comunità. I docenti, facendo riferimento ai comportamenti descritti nei precedenti commi, possono assumere le seguenti sanzioni: richiamo verbale, richiamo scritto, comunicazione telefonica ai genitori, convocazione dei genitori. Nei casi gravi o di recidiva, i docenti della classe con il Dirigente Scolastico, possono decidere la sospensione dell’alunno dalle uscite didattiche o visite di istruzione e l’allontanamento temporaneo dalla classe con obbligo di frequenza. In questo secondo caso viene prevista una formazione su tematiche di rilevanza etico-sociale e/o con impegno in attività socialmente utili a beneficio della comunità. In casi gravissimi il consiglio di interclasse e il Dirigente Scolastico possono ricorrere all’allontanamento dalla comunità scolastica.

Procedimento Per le mancanze disciplinari di minore gravità, per le quali è prevista l'irrogazione di sanzioni fino alla convocazione dei genitori, il docente o il coordinatore di classe comminerà la sanzione solo dopo aver ascoltato le ragioni dell’alunno ed entro 7 giorni dall’avvenuta conoscenza del fatto. Per le infrazioni disciplinari di maggiore gravità che competono al consiglio di classe o al consiglio di istituto, il Dirigente Scolastico, prima della riunione del consiglio di classe o di istituto ed entro il termine di 10 giorni dal momento in cui viene a conoscenza del fatto, convoca l’alunno assistito dai genitori, per contestare le infrazioni e per ascoltare le ragioni a difesa dell’alunno. Il procedimento dovrà concludersi con la sanzione o con l’atto di archiviazione entro 30 giorni dalla contestazione. Il consiglio di classe convocato per assumere provvedimenti disciplinari si riunisce con la presenza dei rappresentanti dei genitori. Durante il periodo di allontanamento è previsto un rapporto con lo studente e con i suoi genitori al fine di preparare il rientro dello studente sanzionato nella comunità scolastica. Nei periodi di allontanamento superiori ai quindici giorni, in coordinamento con la famiglia e, ove necessario, anche con i servizi sociali e l'autorità giudiziaria, la scuola promuove un percorso di recupero educativo che miri all'inclusione, alla responsabilizzazione e al reintegro, ove possibile, nella comunità scolastica. La recidività è comunque motivo aggravante nell’adozione di provvedimenti disciplinari. I provvedimenti disciplinari sono comunicati alla famiglia per iscritto. Contro le sanzioni disciplinari è ammesso ricorso, da parte di chiunque vi abbia interesse, entro quindici giorni dalla comunicazione della loro irrogazione, all’organo di garanzia.

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Organo di garanzia

A norma dell’art. 5 dello Statuto modificato dal DPR n. 235 del 21/11/2007 viene istituito un Organo di Garanzia interno, che rimane in carica 3 anni scolastici così composto:

• Dirigente Scolastico • 1 docente designato dal Consiglio di Istituto • 2 rappresentanti eletti dai genitori, in occasione dell’elezione del consiglio di istituto

Le decisioni sono assunte a maggioranza assoluta dei membri presenti. A parità di voti prevale il voto del Dirigente Scolastico. Nel caso di decadenza di un membro della componente genitori subentra il primo dei non eletti. Qualora faccia parte dell’Organo di Garanzia lo stesso soggetto che ha irrogato la sanzione, ad esclusione del Dirigente Scolastico o del suo delegato in quanto membro di diritto, questo verrà sostituito su indicazione del Consiglio di Istituto, scegliendo tra i membri della medesima componente all’interno del Consiglio di Istituto stesso. Nel caso in cui sia presente nell’organismo di garanzia il genitore dell’alunno sanzionato, il genitore non potrà partecipare alla votazione

RAPPORTI TRA LA SCUOLA E LA FAMIGLIA

Le modalità e i criteri per lo svolgimento dei rapporti con la famiglia sono stabiliti dal Consiglio di Istituto su proposta del Collegio dei docenti allo scopo di assicurare la completa accessibilità al servizio. Durante le ore di lezione non è possibile richiedere colloqui e informazioni ai docenti; per comunicazioni urgenti relative al proprio figlio i genitori si rivolgeranno al collaboratore scolastico che provvederà ad avvisare l’insegnante. Il rapporto scuola - famiglia si realizza attraverso: • il funzionamento degli appositi organi collegiali • incontri quadrimestrali, per l’illustrazione e la consegna dei documenti di valutazione degli alunni • incontri periodici (ricevimento) • incontri individuali su richiesta della famiglia o su convocazione da parte degli insegnanti (in quest’ultimo

caso, il giorno e l’ora degli incontri saranno fissati dagli insegnanti). Per motivi di responsabilità e sicurezza e per evitare disturbo, i genitori sono invitati a lasciare a casa i propri figli in occasione dei colloqui e delle assemblee con i docenti; essi sono comunque responsabili dei propri figli che eventualmente fossero presenti nei locali scolastici in occasione dei colloqui stessi.

Criteri per la formazione delle classi, l’assegnazi one dei docenti, la scelta dei libri

Iscrizioni Le iscrizioni alla scuola dell’infanzia, primaria e secondaria dell’Istituto saranno accettate garantendo l’equa distribuzione degli alunni nei plessi nei limiti previsti dalla legge e comunque cercando di evitare ogni riduzione di organico d’Istituto. Viene riconosciuta al Dirigente Scolastico la facoltà di valutare, sulla base di esigenze documentate, casi particolari ed eccezionalmente urgenti, che verranno poi comunicati al Consiglio di Istituto. Le iscrizioni degli alunni si effettuano nei periodi e secondo le indicazioni previsti dalla circolare che viene annualmente emanata dal MIUR. Formazione e assegnazione delle classi e delle sezi oni

a) criteri per determinare il modello di tempo - sc uola delle classi di nuova formazione sulla base degli indici di formazione delle classi stabiliti dalle norme e dai regolamenti vigenti e delle prevalenti richieste di tempo – scuola delle famiglie (infanzia: 25, 40, 50 ore settimanali; primaria: 24, 27, 30,

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4 0 ore settimanali; secondaria: 30, 36 ore settimanali), si formano le classi che raggiungono il numero minimo di alunni previsto. Per la scuola dell’infanzia il numero minimo è 18, per la scuola primaria 15, per la scuola secondaria 18.

b) criteri di ammissione alle classi da formare qua lora le domande siano superiori al numero di posti disponibili L’utente ha la facoltà di scegliere la nostra scuola tra le istituzioni che erogano il servizio scolastico. Si garantiscono criteri oggettivi nella individuazione degli aventi diritto alla frequenza. In caso di eccedenza di domande hanno diritto di priorità i seguenti alunni: a) che abbiano fratelli frequentanti questa scuola b) che abbiano fratelli che nell’anno scolastico precedente a quello dell’iscrizione abbiano frequentato la classe terza presso questa scuola. L’ultima ipotesi riguarda il volontario cambiamento da parte della famiglia della scelta espressa nel modulo di iscrizione. Resta salva in ogni caso la facoltà del Dirigente Scolastico di valutare casi particolari e riservati. c) criteri per la formazione delle sezioni della sc uola dell'infanzia Le classi della scuola dell'infanzia sono formate nel rispetto dei seguenti criteri: 1. equilibrio numerico tra le diverse sezioni 2. eterogeneità al loro interno, attraverso un'equa distribuzione degli alunni secondo le seguenti indicazioni: - maschi e femmine - periodo di nascita - fasce d'età - alunni diversamente abili - alunni stranieri 3. assegnazione di piccoli gruppi di bambini provenienti dall'asilo nido nella stessa sezione, distribuendoli equamente nelle classi e seguendo le indicazioni delle educatrici 4. assegnazione alla stessa sezione di bambini che già si frequentano nell'extrascuola (su richiesta della famiglia ) 5. assegnazione di fratelli o gemelli nella stessa sezione, dopo eventuale colloquio con la famiglia 6. assegnazione di un alunno con vincoli di parentela con un docente, in una sezione diversa da quella affidata al docente d) criteri e modalità per la formazione delle class i della scuola primaria Sulla base dei criteri indicati al comma successivo, viene definita da parte delle insegnanti della primaria una bozza dei gruppi-classe alla quale verranno allegate le eventuali osservazioni delle insegnanti della scuola dell’infanzia. Criteri di formazione delle classi prime: - equilibrio numerico - omogeneità tra le classi ed eterogeneità al loro interno, attraverso un’equa distribuzione degli alunni - elementi delle osservazioni - presenza equilibrata di: - femmine e maschi - alunni diversamente abili - alunni stranieri - assegnazione di piccoli gruppi di alunni provenienti dalla medesima sezione ad una stessa classe, per

evitare l’isolamento - assegnazione di fratelli o gemelli alle classi, dopo eventuale colloquio richiesto dalle famiglie - assegnazione di alunni con vincoli di parentela con un docente in sezione diversa da quella affidata al

docente Il Dirigente, infine, sentite le insegnanti, stabilisce i gruppi classe. e) criteri per la formazione delle classi della scu ola secondaria Le classi della scuola secondaria di primo grado saranno formate secondo i seguenti criteri: • equilibrio numerico • omogeneità tra le classi ed eterogeneità al loro interno, attraverso un’equa distribuzione degli alunni

secondo le valutazioni indicate nel documento di valutazione e nelle relazioni dei docenti del ciclo precedente

• presenza equilibrata di: - femmine e maschi

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- alunni diversamente abili - alunni stranieri

• assegnazione di piccoli gruppi di alunni provenienti dalla stessa classe o dallo stesso Comune ad una stessa classe, per evitare l’isolamento

• assegnazione di fratelli o gemelli alle classi, dopo eventuale colloquio richiesto dalle famiglie • assegnazione degli alunni che ripetono la classe, di norma, nella stessa sezione • assegnazione di alunni con vincoli di parentela con un docente in sezione diversa da quella affidata al

docente f) scelta dell'inglese potenziato e della seconda l ingua per la scuola secondaria Si formeranno classi omogenee rispetto all’inglese potenziato e alla seconda lingua scelta. La scelta dell’inglese potenziato e della seconda lingua verrà presa in considerazione solo dopo aver soddisfatto i criteri di formazione delle classi stabiliti nel presente regolamento.

Sdoppiamento di classe

Nel caso di sdoppiamento di classe si applicheranno i seguenti criteri: a) suddivisione degli alunni in fasce di livello (suddivisione per maschi e femmine) sulla base delle valutazioni espresse dai docenti; b) eventuali altri spostamenti degli alunni saranno sempre possibili a discrezione del Dirigente Scolastico per particolari gravi casi.

Lista d’attesa per la scuola dell’infanzia Il Consiglio di Istituto, una volta formato, stabilirà i criteri da adottare per inserire i nuovi iscritti alla scuola dell’infanzia. Criteri per l’assegnazione dei docenti alle classi Il Dirigente Scolastico dispone l'assegnazione dei docenti alle classi sulla base dei criteri generali stabiliti dal Consiglio di Istituto e di concrete proposte formulate dal Collegio dei Docenti: Scuola dell’infanzia -Anzianità di servizio -Disponibilità Scuola primaria e secondaria -Continuità (per le classi esistenti) -Anzianità di servizio (da graduatoria interna d’istituto) -Disponibilità

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Criteri per la scelta dei libri di testo

Nella scelta dei libri di testo, l’istituto comprensivo “Cena” si attiene alle norme che disciplinano la materia, e si ispira a criteri di validità culturale, funzionalità educativa e di rispondenza ai bisogni degli alunni, valutando l’adeguatezza del linguaggio alla fascia d’età degli alunni, nonché la praticità d’uso, l’economicità e il peso. Tale operazione vedrà coinvolta anche la componente genitori che avrà la possibilità di esaminare i testi e di esprimere il proprio giudizio. In merito alle adozioni, il Collegio Docenti stabilisce di limitare la scelta dei libri di testo di ciascuna disciplina per tutte le sezioni della scuola a un’unica adozione, al fine di dare unitarietà agli strumenti didattici. A conclusione della fase di scelta, il DS convoca il C.d.C. con i rappresentanti dei genitori affinché siano espressi pareri motivati sulle adozioni dei libri di testo deliberate dal collegio dei docenti. AUTOVALUTAZIONE D’ ISTITUTO Il nostro Istituto aderisce ai Monitoraggi Nazionali promossi dal Ministero della Pubblica Istruzione.

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CAPITOLO VI

AREA RICERCA E SVILUPPO

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Arricchimento dell’offerta formativa

Attività curriculari

Il plesso della Scuola secondaria “G. Cena” ha due corsi ad indirizzo musicale che si configurano come specifica offerta formativa e non vanno confusi con laboratori o attività musicali e strumenti di vario tipo. Questi ultimi costituiscono un apprezzabile e auspicabile ampliamento dell’offerta didattica di un Istituto nell’ambito dell’Educazione Musicale, ma sono organizzati con modalità e finalità diverse se pur collaterali.

Il corso di musica sperimentale nasce nel 1976 per desiderio del Preside prof. Sebastiano Ripepi, e fa eco alla richiesta di quei tempi di cultura musicale. Infatti in quel periodo, sempre per l’interessamento del pre-side Ripepi si apre l’attuale conservatorio cittadino “O. Respighi.” Fino all’anno 1999/2000 la dicitura esatta era “corso sperimentale ad indirizzo musicale”, ma con il D.M. 201/99 i corsi sperimentali sono ricondotti ad ordinamento e quindi lo studio dello strumento musicale è equiparato alle altre materie curriculari.

Dall’ anno scolastico 2006/2007 le cattedre di strumento sono diventate otto: clarinetto, pianoforte, tromba, violino, violoncello, chitarra, flauto traverso e percussioni

L’insegnamento dello strumento musicale si svolge durante le ore del pomeriggio e si articola in due lezioni individuali di ascolto-partecipativo settimanali e di due ore di laboratorio per la pratica orchestrale e di mu-sica d’insieme a settimana

L’orario di lezione è suddiviso in due momenti di ascolto, momenti di produzione musicale e lezione di teo-ria e solfeggio

Le lezioni di strumento teoria e solfeggio e musica d’insieme vengono svolte presso la sede centrale “G.Cena”

Per l’accesso al corso di strumento è prevista una apposita prova orientativo-attitudinale predisposta dalla Scuola per gli alunni che all’atto dell’iscrizione abbiano manifestato la volontà di frequentare i corsi: L’attivazione dell’indirizzo Musicale nella Scuola Secondaria di primo Grado costituirà il necessario raccor-do tra la formazione musicale di base e l’alta formazione musicale infatti si dà vita ad un percorso che par-tendo dalla scuola di base potrebbe trovare la naturale conclusione nel conservatorio di musica presente nella nostra città

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Gli alunni dopo un breve periodo di esplorazione vengono ripartiti in gruppi per l’insegnamento dei diversi strumenti musicali; gli strumenti presenti come materia di studio sono: violino, violoncello, pianoforte, clari-netto, tromba, chitarra, flauto traverso e percussioni

Tutti i ragazzi che scelgono questa attività fanno esperienza di musica di insieme come componenti di va-ri gruppi musicali e formano l'Orchestra della scuola. Solisti, gruppi ed orchestra hanno l'opportunità di svol-gere attività performative durante l'anno scolastico partecipando a concerti, saggi e concorsi musicali apposi-tamente organizzati per gli studenti delle Scuole medie

La materia “strumento musicale” diventa a tutti gli effetti curriculare e in sede di valutazione esprime un giu-dizio analitico sul livello di apprendimento raggiunto da ciascun alunno al fine della valutazione globale. In sede dell’esame di licenza viene verificata la competenza musicale raggiunta nel triennio sia sul versante della pratica esecutiva sia su quello teorico

Obiettivi: - Sviluppare le attitudini ritmico-musicali già presenti nel ragazzo - Prendere possesso della scrittura e della simbologia musicale tradizionale - Sviluppare i concetti di durata, di dinamica e di agonica - Il dominio tecnico del proprio strumento al fine di produrre eventi musicali tratti dai repertori della tradizione scritta e orale con consapevolezza interpretativa, sia nella restituzione dei processi formali, sia nella capacità della attribuzione di senso - Capacità di produrre autonome elaborazioni di materiali sonori, pur all'interno di griglie predisposte - Un primo livello di capacità performativa con tutto ciò che ne consegue in ordine alle possibilità di controllo del proprio stato emotivo, in funzione dell'efficacia della comunicazione - Divertirsi insieme . Contenuti: - Ricerca di un corretto assetto psico-fisico: postura, percezione corporea, rilassamento, respirazione, equili-brio in situazioni dinamiche, coordinamento - Autonoma decodificazione allo strumento dei vari aspetti delle notazioni musicali: ritmico, metrico, drastico, agonico, dinamico timbrico armonico - Lettura ed esecuzione del testo musicale che dia conto, a livello interpretativo della comprensione e del ri-conoscimento dei suoi parametri costruttivi - Acquisizione da parte degli alunni di un metodo di studio basato sull'individuazione dell'errore della sua cor-rezione - Promo della dimensione ludico-musicale attraverso la musica d'insieme e la conseguente interazione di gruppo. Metodologia: Oltre alla tecnica dello strumento, l'esperienza orchestrale si pone come strumento metodologico privilegiato. Infatti l'evento musicale prodotto da un insieme ed opportunamente progettato sulla base di differenziate ca-pacità operativo strumentali consente, da parte degli alunni, la partecipazione all'evento stesso, anche a pre-scindere dal livello strumentale raggiunto.

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LABORATORI DEL TEMPO PROLUNGATO

Le attività di laboratorio si svolgono in orario pomeridiano per la durata di due ore settimanali. Esse espandono e intensificano il curricolo attraverso approfondimenti di contenuti e adozione di metodologie ope-rative e progettuali. I ragazzi, mediante tali attività: -entrano in relazione con i docenti,esperti e tra di loro; -hanno l’opportunità di esprimersi attraverso la messa in gioco e l’acquisizione di competenze; -acquisiscono e consolidano le conoscenze (sapere); - mettono in pratica operazioni e procedure che attivano atti logici, pensiero e intelligenze (saper fare); -mettono in gioco e modificano i propri comportamenti (saper essere). La progettazione si sviluppa tenendo conto delle linee didattico -educative espresse dal POF: - soddisfazione dei bisogni espressi dagli studenti e dalle famiglie; - necessità di confrontarsi con la realtà esterna; - stimolare nuovi percorsi di ricerca e di sviluppo della formazione; - migliorare il benessere della persona, dal punto di vista della sicurezza e dello star bene con se stessa.

Laboratori Scuola Secondaria (Lunedì 14.06-15.54)

LUNEDI Classi prime

tutte

MARTEDI

Classi seconde (escluso sez. musicali)

MERCOLEDI

Classi terze (escluso sez. musicali)

VENERDI

Solo seconde e terze sezio-ni musicali

LINGUISTICO

SPORTIVO

TEATRALE

ORCHESTRA

SCIENTIFICO

LINGUISTICO

CINEFORUM

MUSICALE

SCIENTIFICO

GIORNALISMO

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SPORTIVO

CINEFORUM

LINGUISTICO

INFORMATICO

SPORTIVO

INFORMATICO

ARTISTICO

AMPLIAMENTO E ARRICCHIMENTO DELL’OFFERTA FORMATIVA DELL’ISTITUTO COM-PRENSIVO Per offrire a tutti gli alunni maggiori opportunità di conoscenze e di esperienze e per stimolare nuovi interessi,ogni scuola prevede, all’interno della programmazione di classe/sezione o di plesso e, in alcuni casi,nella scuola secondaria, anche con rientri pomeridiani: -Attività di potenziamento della lingua inglese, con madrelingua; Certificazioni europee Dele, Ket; -Attività Musicali Orchestra della scuola studio di: Pianoforte, clarinetto, tromba, violoncello, violino, flauto traverso, percussioni, chitarra; -Partecipazione ad attività motorie, psicomotorie,avviamento alla pratica sportiva e adesione a ma-nifestazioni sportive (Calcetto, Basket, Tennis da tavolo,football) -Attività legate all’area della convivenza civile(educazione alla legalità,ambientale,alla salu-te,alimentare,stradale, all’affettività ecc..) in collaborazione con le associazioni ed enti del territorio -Promozione alla lettura -Esplorazioni e visite guidate nel territorio -Organizzazione di gite e viaggi di istruzione (campi scuola, settimana bianca, ecc..) -Partecipazione ed organizzazione di attività di recitazione e spettacoli -Corsi di informatica

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-Corsi di potenziamento: matematica -Corsi di avviamento allo studio del latino e del greco -Corsi di recupero delle attività di base -Laboratorio di Ceramica e artigianato -Prevenzione del disagio (in collaborazione con ASL Centro Minori - Associazioni) -Astronomia -Alfabetizzazione per alunni provenienti da altre nazioni -Integrazione alunni diversamente abili -Comenius scambi culturali con altre scuole Le attività di Ampliamento delle Offerta Formativa possono essere gratuite o prevedere contributi, a costi contenuti, a carico delle famiglie

VALUTAZIONE DELLE ATTIVITA’ DEL PIANO AI FINI DEL S UCCESSO SCOLASTICO

PROGETTO ALUNNI DIVERSAMENTE ABILI I Responsabile del Progetto : D’Andrea L’inserimento degli alunni in situazioni di handicap è finalizzato alla piena integrazione di ognuno; attraverso l’offerta di ogni possibile opportunità formativa, la scuola si propone l’obiettivo di consentire a ciascuno il pieno svilu ppo delle proprie potenzialità . Pertanto:

• vengono definiti i criteri guida per il loro inserimento nella scuola, in maniera da realizzare un pas-saggio “morbido” dalla Scuola elementare alla Media

• si stabilisce che la responsabilità nei riguardi degli alunni diversamente abili viene assunta da tutto il Consiglio di classe, tramite la condivisione della conoscenza specifica del caso e della realizzazione delle linee di intervento

• la contitolarità nel considerare l’alunno come parte integrante della classe e nel considerare l’insegnante di sostegno corresponsabile dell’azione educativa e didattica della classe stessa

• tutti gli insegnanti elaborano, relativamente alla propria disciplina, la programmazione individuale per l’alunno diversamente abile, in collaborazione con l’insegnante di sostegno, la famiglia e gli operatori sanitari

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• l’individualizzazione dell’insegnamento si realizza attraverso la programmazione di particolari inter-venti che tengono conto delle specificità degli alunni, sia per favorire loro integrazione nel gruppo-classe sia per consentire l’acquisizione di competenze e conoscenze attraverso una didattica operati-va.

Il Consiglio di classe prepara, per gli alunni BES e DSA, un piano educativo personalizzato (PEP) compilato in ogni sua parte formalizzando i tempi e d i metodi PROGETTO SPORT A SCUOLA

Responsabile del Progetto Prof. Pappone Si propone di offrire agli alunni una serie di iniziative che abbiano come denominatore comune lo sport e che siano coerenti con gli obiettivi formativi e con le scelte metodologiche della scuola. Il progetto si propone di offrire agli alunni della scuola una serie di iniziative che abbiano come comune de-nominatore lo SPORT, e che siano coerenti con gli obiettivi formativi e con le scelte metodologiche della scuola. Le attività proposte sono divise in:

• attività opzionali, ma in orario scolastico (i laboratori sportivi); • attività opzionali, in orario extra scolastico, di preparazione ai Giochi Sportivi Studenteschi; • attività opzionali, in orario extra scolastico, di ampliamento dell’offerta formativa;

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CAPITOLO VII

AREA DELL’ORGANIZZAZIONE

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PIANO ANNUALE DELLE ATTIVITA’

All’inizio dell’anno scolastico il Direttore SGA formula una proposta di piano delle attività con-tenente la ripartizione delle mansioni tra il personale in organico, l’organizzazione dei turni e degli orari.

Il Dirigente scolastico, verificatone la congruenza rispetto al POF, sentito il personale ATA, adotta il piano delle attività.

L’attuazione dello stesso è affidata al Direttore SGA, il quale individua anche il personale a cui assegnare le mansioni, i turni e gli orari sulla base dei criteri indicati nel presente contratto e dispo-ne l’organizzazione del lavoro comprendente gli impegni da svolgere per tutto l’anno scolastico.

All’albo della scuola sarà esposto un prospetto analitico con l’indicazione di mansioni, turni ed orari, assegnati a ciascuna unità di personale, copia del prospetto sarà consegnato ai delegati sin-dacali che sottoscrivono il presente accordo.

CALENDARIO INCONTRI a.s. 2014 – 2015

Piano annuale delle attività ( Plesso scuola secondaria di I grado )

MESE GIORNO ORARIO ATTIVITA’

SETTEMBRE Lunedì 1 Martedì 2

Venerdì 5

Lunedì 8 Martedì 9

Mercoledì 10 Giovedì 11

Giovedì 25

10.00-12.00 10.00-11.00 11.00-12.00 10.30-12.30 9.30-12.00 9.30-12.00 9.30-12.00 10.30-12.30

16.30-18.30

Presa di servizio-Assemblea doc. seconda-ria

Assemblea doc.primaria Assemblea doc.infanzia

Collegio dei docenti Riunione di dipart. e doc. sost

CdC classi prime

CdC classi seconde e terze Collegio dei docenti

Collegio dei docenti

OTTOBRE Lunedì 13 sez A-F

Martedì 14 sez C-B

Mercoledì 15 sez E

Ore 16-17 1^A-3^F-1^B-1^C-1^E ore 17-18 2^A-1^F-2^B-2^C-2^E ore 18-19 3^A-2^F-3^B-3^C-3^E

Consigli di classe

Giovedì 30

16.30-17.30 17.30-18.00 18.00-19.00

Collegio dei docenti Riunione genitori classi prime

Elezioni rappresentanti dei geni-tori

NOVEMBRE Lunedì 17 sez A-C

Martedì 18 sez B-E

Mercoledì 19 sez F

ore16-17 1^A-2^C-1^B-1^E-1^F ore17-18 2^A-3^C-3^B-2^E-3^F ore18-19 3^A-1^C-2^B-3^E-2^F

Consigli di classe

Primi 15’ rappresentanti dei genito-ri

DICEMBRE Giovedì 4

16.00-17.00 17.00-18.30

Ricevimento genitori Classi prime

Classi seconde e terze

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FEBBRAIO Lunedì 2 sez E

Martedì 3 sez A-C

Mercoledì 4 sez B-F

ore16-17 1^E-1^A-1^C- 1^B-2^F ore17-18 3^E-2^A-3^C-2^B-1^F ore18-19 2^E-3^A-2^C-3^B-3^F

SCRUTINI

MARZO Giovedì 19 16.30-18.30 Collegio dei docenti APRILE

Lunedì 13 sez C-E

Martedì 14 sez A-F

Mercoledì 15 sez B

ore16-17 2^E-1^C-1^A-3^F-1^B ore17-18 1^E-2^C-3^A-1^F-3^B ore18-19 3^E-3^C-2^A-2^F-2^B

Consigli di classe Primi 15’ rappresentanti dei genito-

ri

Giovedì 16

16.00-17.00 17.00-18.30

Ricevimento genitori Classi prime

Classi seconde e terze

MAGGIO Giovedì 7 16.30-17.30 Riunione per dipartimento

Martedì 12

16.30-18.30

Collegio dei docenti

Lunedì 18 sez E-F

Martedì 19sez C

Mercoledì 20 sez A-B

ore16-17 1^E-1^F-1^C-1^A-1^B ore17-18 3^E-2^F-2^C-2^A-2^B ore18-19 2^E-3^F-3^C-3^A-3^B

Consigli di classe(prescrutini)

GIUGNO Mercoledì 3

Ore 14 3^F Ore 15 3^C Ore 16 3^E Ore 17 3^B Ore 18 3^A

SCRUTINI CLASSI TERZE

Giovedì 4

Ore 14 2^A Ore 15 2^C Ore 16 2^E Ore 17 2^F Ore 18 2^B

SCRUTINI CLASSI SECONDE

Venerdì 5 Ore 14 1^B Ore 15 1^F Ore 16 1^A Ore 17 1^C Ore 18 1^E

SCRUTINI CLASSI PRIME

Data da stabilire 17.30-18.00

Collegio dei docenti

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La scuola dell’infanzia si riunisce periodicamente e secondo le necessità.

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CAPITOLO VIII

AREA DELLA VALUTAZIONE

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L’AUTOVALUTAZIONE E IL MONITORAGGIO “Alle singole istituzioni scolastiche spetta la responsabilità dell’autovalutazione, che ha la funzione di introdurre modalità riflessive sull’intera organizzazione dell’offerta educativa e didattica della scuola, ai fini del suo continuo miglioramento, anche attraverso dati di rendicontazione sociale o da-ti che emergono da valutazioni esterne”. (Indicazioni per il Curricolo) Con l’autonomia, la scuola è tenuta a rendere conto delle proprie scelte e delle proprie azioni orga-nizzative ed educative in rapporto al contesto sociale entro cui opera ed al sistema di istruzione di cui fa parte. Da ciò la necessità di un sistema di valutazione della propria progettualità formativa, per mezzo del quale la singola scuola assume le proprie responsabilità e rende conto del proprio lavoro e dei suoi esiti. Il momento autovalutativo, in quanto capacità di valutare criticamente il proprio operato e possibilità di apprendere dall’esperienza, diventa quindi la base di revisione delle proprie scelte. In particolare, la prassi autovalutativa può svolgere una serie di compiti, quali: � Fornire una guida all’azione di sviluppo , nel raccordo fra momento valutativo ed azione miglio-rativa; � Consentire un controllo sistematico dei risultati , occasione di verifica e revisione interna; � Valorizzare l’identità della scuola : la scuola interroga se stessa e il suo funzionamento, ricono-scendo le proprie peculiarità e i propri difetti; � Legittimare l’autonomia della scuola : la scuola si fa carico dei risultati del proprio lavoro e ne “rende conto” ai soggetti interni ed esterni, potenziando in questo modo la sua natura professionale e la propria autonomia decisionale. L’autovalutazione si qualifica come primo passo di un processo di miglioramento della scuola: il processo di costante revisione delle proprie scelte e comportamenti è finalizzato a produrre un miglioramento, sia della consapevolezza professionale dei singoli individui operanti nella scuola, sia delle modalità di lavoro organizzativo e di progettazione collegiale, sia della qualità dei processi di insegnamento-apprendimento. Nel nostro Istituto, la valutazione del servizio offerto avviene attraverso la somministrazione alle fa-miglie e agli studenti, di un questionario relativo al funzionamento della scuola in generale, da un punto di vista logistico, delle relazioni fra le varie componenti, della didattica, della professionalità. La valutazione degli esiti ha fatto individuare priorità di interventi, nella prospettiva di cambiamenti e miglioramenti da mettere in atto.