CONFUCIANESIMO LE RELIGIONI TRADIZIONALI CINESI Prof. Vincenzo Cremone.
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CONFUCIANESIMO
LE RELIGIONI TRADIZIONALI CINESI
Prof. Vincenzo Cremone
Prof. Vincenzo Cremone
In Cina le religioni istituzionali e religioni
diffuse si equilibrano e si intersecano a
differenti livelli, nel sincretismo della
cosiddetta religione popolare come
nell'interazione tra taoismo, buddhismo e
confucianesimo. Il cinese può venerare più
divinità di religioni diverse senza che questo
gli crei dei problemi perché è fondamentale
per lui la funzione pratica della religione, e
non la sua identificazione.
Prof. Vincenzo Cremone
Confucio nacque a Tsou,
una borgata dello stato di
Lu (odierna Chueh-li nello
Shantung) nel 551 a.C.
Ricoprì modesti incarichi
governativi e, per ampliare le
sue conoscenze, nel 515 a.C. si
recò a Loyang, la capitale del
regno di Chou. Pare che in
questo periodo abbia
incontrato Lao Tzu (il
fondatore del Taoismo).
Prof. Vincenzo Cremone
Nel 501 a.C. (aveva ormai cinquant'anni) il
duca Ting lo nominò governatore di Chung-
Tu, capitale dello stato di Lu,
permettendogli di attuare il sogno della
sua vita: dimostrare sul piano pratico la
fondatezza delle sue idee etiche e
politiche. La sua amministrazione si rivelò
talmente perfetta che poté essere
paragonata al periodo aureo dei sovrani
mitici ed inoltre le leggi penali non vennero
più applicate perché non furono commessi
più crimini.
Prof. Vincenzo Cremone
A causa dell'invidia e
dell'inimicizia della corte
fu costretto ad andarsene
da Lu.
Egli allora si dedicò, con i suoi discepoli, a raccogliere e a riordinare i testi antichi .
Morì nel 479 a.C.Tomba di Confucio
Prof. Vincenzo Cremone
Tutto quello che ci è pervenuto del suo
pensiero è raccolto nei cosiddetti Quattro
Libri (Ssu Shu), che sono opera di
discepoli. Essi sono:
L’insegnamento di Confucio
I Dialoghi
Il Grande
Studio
Il Giusto
Mezzo
Il Libro di
Mencio
Prof. Vincenzo Cremone
Per sanare i mali della società per
Confucio era fondamentale la
restaurazione degli antichi valori
morali, degli usi rituali e delle
istituzioni del passato. E per prima
cosa bisognava salvare l'uomo. Per
riuscire in ciò, egli si rivolgeva in
primo luogo a quelli che considerava
i responsabili del disordine sociale: i
principi.
L’insegnamento di Confucio
Prof. Vincenzo Cremone
“Vi è governo quando il principe si comporta da principe, il ministro da ministro, il padre da padre, il figlio da figlio” (Dialoghi, 12,11).
Nel Grande Studio è
detto: "Dal Figlio
del Cielo all'ultimo
del popolo, per tutti
la cosa principale è
perfezionare la
propria persona”.
L’insegnamento di Confucio
Prof. Vincenzo Cremone
Ciò che conferisce all'uomo i sentimenti
di umanità, giustizia, altruismo ecc. viene
chiamato da Confucio col termine jen. Si
tratta di una virtù unica e completa in se
stessa, che riassume tutta la legge
morale oggettiva. In più vi è il li (ordine,
etichetta), che si riferiva ai riti e alle
cerimonie, ma esprimeva anche le norme
che dovevano regolare i rapporti umani
ed era quindi un codice di
comportamento morale e sociale in una
società organizzata gerarchicamente.
Questi due concetti costituiscono la base
del confucianesimo.
L’insegnamento di Confucio
Prof. Vincenzo Cremone
Jen è “rispetto, magnanimità, sincerità, sollecitudine, benevolenza”
L’insegnamento di Confucio
Jen è “amare gli uomini; è conoscere gli uomini”
Ciò che non vuoi sia fatto a te,
non fare agli altri(Dialoghi, 12,2)
Prof. Vincenzo Cremone
Il li è il retto comportamento e comprende anche un altro concetto molto importante, quello di hsiao, che comunemente è tradotto con pietà filiale. I genitori sono anzitutto venerati in quanto la vita stessa è generata da loro.
L’insegnamento di Confucio
Il li pervade tutte le cose, in quanto è la vera base del governare. Il rispetto per l’imperatore è il rispetto per il Cielo.
Prof. Vincenzo Cremone
In sintesi Più che una vera e propria religione il confucianesimo inizialmente era una dottrina morale, fatta di saggezza, equilibrio e senso pratico, elementi che caratterizzano la mentalità cinese. La perfezione consiste nel fare bene, con passione e buon gusto, le piccole cose di ogni giorno, realizzando una piena armonia interiore ed esteriore. I precetti centrali sono: autocontrollo, correttezza e bontà verso gli altri, culto degli antenati.
Studiare senza meditare è
inutile, meditare senza
studiare è pericoloso (Dialoghi, 2,15)
学而不思则罔,思而不学则殆。 为政
Prof. Vincenzo Cremone