CONFERIMENTO UFFICI SEMIDIRETTIVI 1. – Fasc. n. 180/SD ... · 2.6) dott. Antonio NEGRO, ......

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19 CONFERIMENTO UFFICI SEMIDIRETTIVI 1. – Fasc. n. 180/SD/2016. Relatore: consigliere ZANETTIN Conferimento dell'ufficio semidirettivo di procuratore Aggiunto della Repubblica presso il Tribunale di TARANTO - vac. 9.5.2017 - dott. Argentino P. – pubblicato con telefax n. 22465 del 24.11.2016 La Commissione, all’unanimità, propone al plenum di deliberare: la nomina a Procuratore Aggiunto presso la Procura della Repubblica del Tribunale di Taranto, a sua domanda, della dott. Maurizio CARBONE, magistrato di V valutazione di professionalità, attualmente Sostituto Procuratore della Repubblica del Tribunale di Taranto previo conferimento delle funzioni semidirettive requirenti di primo grado. 177

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CONFERIMENTO UFFICI SEMIDIRETTIVI 1. – Fasc. n. 180/SD/2016. Relatore: consigliere ZANETTIN

Conferimento dell'ufficio semidirettivo di procuratore Aggiunto della Repubblica

presso il Tribunale di TARANTO - vac. 9.5.2017 - dott. Argentino P. – pubblicato con telefax

n. 22465 del 24.11.2016

La Commissione, all’unanimità, propone al plenum di deliberare:

la nomina a Procuratore Aggiunto presso la Procura della Repubblica del Tribunale di

Taranto, a sua domanda, della dott. Maurizio CARBONE, magistrato di V valutazione di

professionalità, attualmente Sostituto Procuratore della Repubblica del Tribunale di Taranto

previo conferimento delle funzioni semidirettive requirenti di primo grado.

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Proposta, all’unanimità, in favore del dott. Maurizio CARBONE

Conferimento dell’Ufficio semidirettivo

di Procuratore Aggiunto della Repubblica presso il Tribunale di Taranto

(magistrato uscente dott. Pietro Argentino, vacanza del 9.05.2017)

1. Il Consigliere Pierantonio Zanettin riferisce che hanno presentato domanda per la

copertura del posto suindicato i seguenti magistrati:

1. Lorenzo LERARIO, Desirè DIGERONIMO, Antonio COSTANTINI, Daniela

PUTIGNANO, Remo EPIFANI, Maurizio CARBONE, Achille BIANCHI, Isabella

GINEFRA, Mariano Evangelista BUCCOLIERO, Antonio NEGRO, Alessio COCCIOLI e

Angelo Vittorio Antonio CAVALLO.

Rileva preliminarmente che:

- la dott.ssa Isabella GINEFRA ha revocato la domanda.

- la dott.ssa Desirè DIGERONIMO non è legittimata in quanto – prima del mandato

elettorale – ha preso possesso presso la Procura della Repubblica di Roma in data 10.09.2013;

- il dott. Antonio COSTANTINI è stato successivamente alla domanda destinato ad altre

funzioni;

- il dott. Achille BIANCHI è stato destinato ad altro incarico;

2. Ciò premesso, illustra il percorso professionale dei candidati - individuati ai sensi

della circolare Consiliare P-14858-2015 del 28 luglio 2015, recante il nuovo Testo Unico

sulla dirigenza giudiziaria - secondo l’ordine di anzianità nel ruolo.

2.1) dott. Lorenzo LERARIO , nominato con D.M. 8.06.1987, è stato pretore a

Trinitapoli dal 7.04.1989 e poi d’ufficio pretore a Foggia, pretore a Bari dal 10.11.1993,

sostituto procuratore presso il Tribunale di Bari dal 30.07.1999; sostituto presso la Procura

generale di Bari dal 26.08.2011.

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2.2) dott.ssa Daniela PUTIGNANO, nominata con D.M. 23.06.1993, è stata

dall’11.10.1994 sostituto procuratore della Repubblica presso il Tribunale per i minorenni di

Taranto; dall’11.8.1998 sostituto procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Taranto.

2.3) dott. Remo EPIFANI, nominato con D.M. 23.06.1993, è stato dall'11.10.1994

sostituto alla Procura della Pretura circondariale di Foggia; dal 22.02.1999 sostituto presso la

Procura della Pretura circondariale di Taranto e presso la Procura del Tribunale di Taranto.

2.4) dott. Maurizio CARBONE , nominato con D.M. 8.7.1994, è sostituto procuratore

della Repubblica a Taranto dall’1.12.1995.

2.5) dott. Mariano Evangelista BUCCOLIERO, nominato con D.M. 30.05.1996, è dal

dicembre 1997 sostituto procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Taranto.

2.6) dott. Antonio NEGRO, nominato con D.M. 30.5.1996, è stato dal 15.12.1997

sostituto procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Crotone; dal 03.01.2001 sostituto

procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Brindisi; dal 18.11.2010 è sostituto

procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Lecce.

2.9) dott. Alessio COCCIOLI, nominato con D.M. 30.5.1996, è stato dal 15.12.1997

sostituto procuratore della Repubblica presso la Pretura circondariale e poi presso il Tribunale

di Taranto; dal 9.9.2009 sostituto procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Lecce.

2.10) dott. Angelo Vittorio Antonio CAVALLO , nominato con D.M. 24.2.1997, è dal

10.11.98 sostituto procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Messina.

3. La valutazione dei candidati.

Occorre in primo luogo rilevare che la normativa consiliare applicabile al concorso in

esame è quella contenuta nella circolare del 28 luglio 2015, recante il nuovo Testo Unico sulla

Dirigenza giudiziaria, che individua nella Parte I, sui Principi generali, le precondizioni

(indipendenza, imparzialità ed equilibrio) e i parametri generali per il conferimento di tutti gli

incarichi dirigenziali.

I parametri generali sono costituiti dal merito e dalle attitudini.

Il profilo del merito investe la verifica dell’attività giudiziaria svolta e ha lo scopo di

ricostruire in maniera completa la figura professionale del magistrato.

Quanto alle attitudini, il nuovo T.U. affianca agli indicatori generali, disciplinati nella

Sezione I della Parte II, degli indicatori specifici, ai quali è dedicata la Sezione II.

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Gli indicatori generali (artt. 7-13) sono costituiti da esperienze giudiziarie ed esperienze

maturate al di fuori della giurisdizione, che hanno consentito al magistrato di sviluppare

competenze organizzative, abilità direttive, anche in chiave prognostica, e conoscenze

ordinamentali. Rispetto a tali indicatori, fondamentale rilevanza assume la previsione di cui

all’art. 7 (Funzioni direttive e semidirettive in atto o pregresse) con la quale viene introdotto il

principio per cui ciò che rileva non è il formale possesso della carica direttiva o semidirettiva

quanto, piuttosto, i risultati conseguiti.

Gli indicatori specifici (artt. 15-23) si differenziano in ragione della tipologia degli

uffici messi a concorso, individuando, per ogni tipologia di incarico, le esperienze giudiziarie

che siano espressione di una particolare idoneità a ricoprire quelle funzioni.

Il Capo II fissa i criteri per la valutazione comparativa dei candidati, allo scopo di

individuare il miglior candidato da preporre all’ufficio. Il giudizio deve essere complessivo e

unitario sull’intero profilo professionale del magistrato. Quanto specificamente al profilo

attitudinale, il giudizio comparativo attribuisce “speciale rilievo” alla valutazione degli

indicatori specifici in relazione a ciascuna delle tipologie di ufficio, fermo restando che gli

indicatori generali devono essere sempre valutati quali ulteriori elementi costitutivi del

giudizio condotto secondo gli indicatori specifici.

L’articolo 15, riguardo agli Uffici semidirettivi giudicanti e requirenti di primo grado,

stabilisce che costituiscono indicatori specifici di attitudine semidirettiva, per posti quali

quello messo a concorso nella presente procedura, in primo luogo, le esperienze maturate nel

lavoro giudiziario, tenuto conto della specificità del settore in cui si colloca il posto da

conferire - penale, civile, lavoro - e i risultati conseguiti in termini qualitativi e quantitativi,

valutati in base agli elementi di cui all’articolo 8, considerando anche la loro durata quale

criterio di validazione; in secondo luogo, le pregresse esperienze direttive e semidirettive in

settori analoghi a quelli dell’ufficio da conferire, valutate in base agli elementi di cui

all’articolo 7, tenendo conto anche della loro durata quale criterio di validazione nonché delle

esperienze di collaborazione nella gestione degli uffici elencate all’art. 9.

Tanto considerato, osserva il relatore che, esaminati approfonditamente i fascicoli

personali degli aspiranti e la documentazione depositata nella presente procedura di copertura

di incarico semidirettivo, il dott. Maurizio CARBONE risulta senza dubbio il magistrato più

idoneo, per attitudini e merito, al conferimento dell’ufficio a concorso.

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3.1. Parametro del “merito”.

Tutte le valutazioni rese nel corso della carriera del dott. CARBONE sono positive. Il

parere attitudinale specifico del 18.12.2015 è positivo.

Dall’1.12.1995 ad oggi svolge le sue funzioni presso la Procura del Tribunale di Taranto

quale sostituto procuratore; ha fatto parte per quattro anni della sezione in materia di reati

ambientali e successivamente di quella in materia di reati di criminalità organizzata, usura e

reati societari; da sei anni è inserito nella sezione specializzata per i reati contro la P.A.

È stato più volte applicato presso la Direzione Distrettuale Antimafia (DDA) di Lecce e

la Procura generale della corte d'appello.

I rapporti informativi e i pareri espressi in occasione delle valutazioni di professionalità

hanno evidenziato le notevoli capacità professionali del dott. CARBONE.

Già il parere del Consiglio giudiziario presso la Corte d’Appello di Lecce del 24

gennaio 1997, propedeutico alla nomina a magistrato di Tribunale, ne apprezzava l’ottima

preparazione tecnico giuridica, la particolare predisposizione all’attività inquirente, svolta con

dedizione, capacità e competenza, la laboriosità ed operosità, l’innato equilibrio e l’elevata

sensibilità e signorilità del tratto; veniva altresì evidenziato che fin dai suoi primi anni di

servizio era stato applicato presso la DDA leccese per occuparsi di delicati processi di

criminalità organizzata.

Il parere del Consiglio giudiziario presso la Corte d’Appello di Lecce del 21 febbraio

2008 per la nomina a magistrato di corte di appello ribadiva i lusinghieri giudizi sulle capacità

professionali del dott. CARBONE, mettendone in luce la solida preparazione giuridica, la

significativa laboriosità (evidenziata da una produttività superiore alla media del suo ufficio e

dal pregevole livello qualitativo del suo lavoro), la grande competenza manifestata

nell’organizzazione del proprio lavoro e nel coordinamento dell’attività della polizia

giudiziaria, la capacità nella conduzione di delicate indagini di criminalità organizzata o per

reati contro la pubblica amministrazione, la costante disponibilità manifestata per applicazioni

o supplenze (numerose risultavano le applicazioni presso la DDA leccese, tra le quali si

segnalava quella per la operazione Paolo VI, nel cui ambito venivano attinti da misura

cautelare e poi tratti a giudizio numerosi esponenti di un pericoloso sodalizio operante in

Taranto).

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Il parere del Consiglio giudiziario presso la Corte d’Appello di Lecce del 24 marzo

2011 per il riconoscimento della quarta valutazione di professionalità attestava l’elevata

capacità professionale del dott. CARBONE, desunta dalla sua indiscussa capacità di

impostare proficue indagini anche in relazione ai procedimenti più complessi (segnalandosi

numerosi delicati procedimenti istruiti in materia di criminalità organizzata, usura, reati

contro la pubblica amministrazione), la sua notevole laboriosità, le buone conoscenze

informatiche, la cura per l’approfondimento e l’aggiornamento professionale, e ancora il

grande senso del dovere e l’attaccamento al lavoro. Si mettevano altresì in risalto ulteriori

elementi che ben disegnavano il suo elevato profilo professionali, quali l’esser stato

componente del Consiglio giudiziario e della Commissione flussi, e l’aver presieduto la

sottosezione di Taranto dell’Associazione Nazionale Magistrati.

Il parere del Consiglio giudiziario presso la Corte d’Appello di Lecce del 21 novembre

2014, nell'esprimere all'unanimità parere favorevole per la quinta valutazione di

professionalità, ha attestato l'elevata capacità professionale raggiunta dal dott. CARBONE,

«magistrato fortemente dedito al lavoro che esercita le funzioni requirenti con estremo rigore

ed equilibrio, diligente e laborioso, usa con padronanza gli strumenti informatici, cura

regolarmente l’aggiornamento professionale, possiede rilevanti capacità organizzative, ha

ottime capacità di direzione della polizia giudiziaria, e ha sempre manifestato disponibilità a

collaborare per il buon andamento del suo ufficio; grazie alle sue indiscusse qualità umane e

professionali, gode della piena stima dei colleghi, degli avvocati e del personale

amministrativo».

Le statistiche, comparate e aggiornate al 24.11.2016, denotano notevole produttività

3.2. Parametro delle “attitudini”.

Eccellenti risultano le attitudini organizzative maturate nel corso degli anni dal dott.

CARBONE.

Sul piano indicatori specifici rileva innanzitutto l'ampia esperienza maturata

nell'esercizio delle funzioni requirenti.

Dai pareri in atti emerge che il dott. CARBONE ha svolto le sue funzioni nelle diverse

sezioni specializzate istituite presso la Procura della Repubblica di Taranto: da quella in

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materia di reati ambientali a quella in materia di criminalità organizzata, usura e reati

societari, per poi arrivare alla sezione relativa ai reati contro la P.A.

Il Procuratore della Repubblica di Taranto ha sottolineato che il dott. CARBONE segue

moltissimi dei procedimenti dei quali ha diretto le indagini anche nello sviluppo

dibattimentale, dimostrando di apprezzare in modo corretto le varabili istruttorie e di saperle

leggere in un'ottica propria della valutazione giurisdizionale.

Nell'autorelazione in dott. CARBONE elenca in modo puntuale i numerosi

procedimenti che ha seguito nel corso della sua carriera. Dalla disamina degli stessi emerge la

particolare ampiezza delle esperienze professionali, avendo trattato delitti di omicidio anche

in ambito associativo mafioso, delitti contro la P.A., anche nei confronti di personaggi politici

locali (il processo a carico di Giancarlo Cito e quello a carico del senatore Giuseppe Nocco,

nell'ambito del quale provocò, ricorrendo per Cassazione avverso il provvedimento del

Tribunale del riesame, pronunciamento che costituisce un precedente importante in materia di

sequestro preventivo per equivalente), delitti di usura e di estorsione, reati in materia

ambientale, reati in materia di traffico di sostanze stupefacenti e contrabbando doganale.

Numerose sono le esperienze significative maturate dal dott. CARBONE nel corso della

sua ventennale attività di sostituto Procuratore a Taranto: da quelle che lo hanno visto

applicato alla DDA di Lecce (come ad esempio la c.d. operazione Paolo VI, nel corso della

quale venivano emesse numerose ordinanze di custodia cautelare in carcere nei confronti di

appartenenti al gruppo criminale facente capo a Perelli Stefano, operante nella città di

Taranto, per i reati di associazione a delinquere di tipo mafiose, traffico di stupefacenti,

numerosi tentati omicidi e quattro omicidi consumati, tra i quali anche quello ai danni di un

agente della locale Polizia Penitenziaria di Taranto, Carmelo Magli, ucciso in un agguato per

motivi legati alla sua attività) a quelle che lo hanno visto impegnato nella gestione di delicati

procedimenti nei confronti di esponenti politici locali e nazionali per delitti contro la P.A.

Il Procuratore della Repubblica di Taranto ha evidenziato le doti di equilibrio, fermezza

e impegno certamente superiori alla media che il dott. CARBONE ha manifestato, in uno con

la sua solida preparazione tecnico-giuridica nel corso della sua carriera, sia nella fase delle

indagini sia in quella dibattimentale. Nella gestione dell'udienza, nella conduzione di esame e

controesame di testimoni, nelle discussioni, anche in Corte di Assise, si è sempre dimostrato

preciso, puntuale e corretto tanto da essere anche molto apprezzato dai colleghi giudicanti e

dai rappresentati del Foro di Taranto.

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Come sottolineato nel parere attitudinale, la lettura degli atti prodotti permette di

evidenziare la capacità del dott. CARBONE di ricostruire in modo completo e puntuale, mai

superficiale, le vicende umane nonché il suo intuito nella individuazione degli snodi giuridici

posti alla base delle questioni affrontate. La sussunzione dei fatti negli schemi giuridici del

diritto penale è sempre corretta, segno della sua solida preparazione tecnico-giuridica. Il suo

stile è snello, agevole, privo di ridondanze e di artifici retorici e per questo risulta essere più

efficace.

Il dott. CARBONE utilizza in maniera pienamente soddisfacente sia la sua segreteria sia

la sottosezione di P.G. a lui assegnata, evidenziando notevoli attitudini e capacità

organizzative.

È stato più volte designato per incarichi di coordinamento: in data 7.4.2005 veniva

designato quale magistrato referente per il coordinamento delle indagini riguardanti i reati

relativi alla immigrazione clandestina e alla trotta di persone; in data 19.3.2010 veniva

nominato referente del protocollo organizzativo tra la Procura Generale di Lecce e

l'Associazione Bancaria Italiana (ABI) per la razionalizzazione, segretezza e riservatezza

negli accertamenti bancari in materia penale e per l’applicazione di misure di prevenzione

patrimoniali.

Si è distinto nella elaborazione dei protocolli di gestione delle udienze, d'intesa con i

rappresentanti del Consiglio dell'Ordine degli Avvocati.

È stato designato quale magistrato responsabile tecnico operativo del Progetto

interregionale/transnazionale per la diffusione di best practises negli uffici giudiziari italiani,

cui ha aderito la Procura della Repubblica di Taranto.

Sul piano degli indicatori generali è stato dall'aprile 2005 sino ad aprile 2008

componente del Consiglio giudiziario della Corte di Appello di Lecce, nonché componente e

coordinatore della Commissione flussi

Ha svolto in più occasioni i compiti di magistrato affidatario e di magistrato

collaboratore del Consiglio giudiziario per il tirocinio degli uditori giudiziari del distretto di

Lecce assegnati al Tribunale di Taranto.

È stato magistrato di riferimento dei VPO di Taranto.

È stato più volte relatore in convegni, dibattiti e incontri. Ha partecipato in qualità di

relatore al seminario per la facilitazione del dispiegamento di personale civile nelle missioni

PSDC - Bruxelles, 28 settembre 2012. Ha partecipato alla terza Conferenza sul tema dei

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Rapporti tra le ispezioni e le giurisdizioni dei giudici dei Paesi della VE - Roma 4 e 5 giugno

2012.

4. La comparazione con gli altri candidati

L’art. 25 del nuovo Testo Unico fissa la finalità del giudizio comparativo, ossia preporre

all’Ufficio da ricoprire il candidato più idoneo per attitudini e merito, avuto riguardo alle

esigenze funzionali da soddisfare e, ove esistenti, a particolari profili ambientali. In

riferimento al merito, la disposizione prevede che il giudizio vada svolto sulla base del

positivo superamento della più recente valutazione di professionalità quadriennale.

Quanto alle attitudini, la valutazione comparativa è disciplinata dall’art. 26 del

medesimo Testo Unico. La disposizione prevede che si proceda alla valutazione analitica dei

profili dei candidati mediante disamina degli indicatori e specifici, previsti nella Parte II,

Capo I, attuativi ed esplicativi delle disposizioni di cui all’art. 12, commi 10, 11 e 12 del

d.lgs. n. 160 del 2006. Il giudizio attitudinale è formulato in maniera complessiva e unitaria,

frutto della valutazione integrata e non meramente cumulativa degli indicatori. Nell’ambito di

tale valutazione, tuttavia, la norma puntualizza che “speciale rilievo” è attribuito agli

indicatori specifici, individuati negli articoli da 15 a 23 in relazione a ciascuna delle tipologie

di Ufficio. Gli indicatori generali, di cui agli articoli da 7 a 13, sono utilizzati quali ulteriori

elementi costitutivi del giudizio attitudinale. Le successive disposizioni contenute nel Capo II,

dedicato alla valutazione comparativa, definiscono i criteri di valutazione per il conferimento

delle singole tipologie di incarico.

L’Ufficio messo a concorso nella presente procedura è quello di Procuratore Aggiunto

presso il Tribunale di Taranto.

L’articolo 27 del Testo Unico, sui criteri di valutazione per uffici semidirettivi,

giudicanti e requirenti, di primo e secondo grado prevede che, a tal fine, hanno speciale

rilievo, in posizione pariordinata tra loro, gli indicatori di cui agli articoli 15 (indicatori

specifici per gli uffici semidirettivi di primo grado) e 16 (indicatori specifici per gli uffici

semidirettivi di secondo grado), e tra questi, per i soli uffici giudicanti, la maggiore durata di

esercizio delle funzioni nel settore specifico in cui si colloca il posto da conferire.

Trattandosi di ufficio semidirettivo requirente di primo grado, varranno, pertanto, gli

indicatori previsti dal citato articolo 15, che stabilisce far parte di tali elementi attitudinali,

oltre a taluni indicatori non rilevanti per l’ufficio di cui verte, i seguenti:

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a) le esperienze maturate nel lavoro giudiziario, tenuto conto della specificità del settore

in cui si colloca il posto da conferire - penale, civile, lavoro - e i risultati conseguiti in termini

qualitativi e quantitativi, valutati in base agli elementi di cui all’articolo 8, considerando

anche la loro durata quale criterio di validazione.

b) le pregresse esperienze direttive e semidirettive in settori analoghi a quelli

dell’ufficio da conferire, valutate in base agli elementi di cui all’articolo 7, tenendo conto

anche della loro durata quale criterio di validazione nonché le esperienze di collaborazione

nella gestione degli uffici di cui all’art. 9.

Ciò premesso, deve rilevarsi che la preferenza accordata al dott. CARBONE trova

titolo, a norma delle citate disposizioni del Testo Unico, innanzitutto, nelle esperienze

maturate nelle funzioni requirenti che ha svolto ininterrottamente dall’1.12.1995,

dall'assunzione delle funzioni presso la Procura della Repubblica a Taranto. È stato assegnato,

nel tempo, a diverse sezioni specializzate della Procura di Taranto. Ha fatto parte per quattro

anni della sezione in materia di reati ambientali e successivamente di quella in materia di reati

di criminalità organizzata, usura e reati societari; da sei anni è inserito nella sezione

specializzata per i reati contro la P.A. Ha maturato proficue esperienze professionali

conducendo importanti e articolate indagini afferenti a reati di criminalità organizzata

(numerose sono state invero le sue applicazioni presso la DDA di Lecce) e contro la Pubblica

Amministrazione, dando prova di doti dialettiche in complessi dibattimenti, brillantemente

conclusi.

Eccellenti le capacità di coordinamento della polizia giudiziaria e del personale

amministrativo a lui assegnato.

Ha ricoperto più volte incarichi di responsabilità organizzativa, dimostrando di

possedere elevate attitudini specifiche (magistrato referente per il coordinamento delle

indagini riguardanti i reati relativi alla immigrazione clandestina e alla trotta di persone;

referente del protocollo organizzativo tra la Procura Generale di Lecce e l'Associazione

Bancaria Italiana per la razionalizzazione, segretezza e riservatezza negli accertamenti bancari

in materia penale e per l’applicazione di misure di prevenzione patrimoniali). È stato

designato quale magistrato responsabile tecnico operativo del Progetto

interregionale/transnazionale per la diffusione di best practises negli uffici giudiziari italiani,

cui ha aderito la Procura della Repubblica di Taranto.

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Si è distinto nella elaborazione dei protocolli di gestione delle udienze, d'intesa con i

rappresentanti del Consiglio dell'Ordine degli Avvocati.

Sul piano degli indicatori generali è stato componente del Consiglio giudiziario della

Corte di Appello di Lecce, nonché componente e coordinatore della Commissione flussi.

Ha svolto in più occasioni i compiti di magistrato affidatario e di magistrato

collaboratore del Consiglio giudiziario per il tirocinio degli uditori giudiziari del distretto di

Lecce assegnati al Tribunale di Taranto. È stato magistrato di riferimento dei VPO di Taranto.

È stato più volte relatore in convegni, dibattiti e incontri anche di rilievo internazionale.

Tanto rilevato in termini generali, passando alle singole comparazioni, il dott.

CARBONE possiede un profilo attitudinale sicuramente superiore rispetto agli altri candidati

e prevale nei confronti del dott. Lorenzo LERARIO, sostituto presso la Procura Generale di

Bari dal 26.08.2011. Il dott. LERARIO ha svolto funzioni di pretore fino al 1999, quando ha

assunto le funzioni di sostituto procuratore presso il Tribunale di Bari. Nonostante il buon

profilo professionale del dott. LERARIO, deve ritenersi prevalente sul piano comparativo il

profilo del dott. CARBONE per l’assegnazione delle funzioni messe a concorso. Risalente nel

tempo e relativa all'esercizio di funzioni giudicanti è l'esperienza di pretore mandamentale del

dott. LERARIO, lì dove il dott. CARBONE ha maturato una rilevante esperienza nel

coordinamento di complesse indagini in ogni ambito di competenza della Procura, ricoprendo

nel tempo posizioni di responsabilità organizzativa interna all'ufficio. Eccellente, inoltre, è la

capacità dimostrata nella gestione del dibattimento. Il dott. CARBONE risulta prevalere

anche sul piano degli indicatori generali, tenendo conto delle specifiche competenze in

materia di ordinamento giudiziario e del contributo offerto per la formazione dei magistrati. In

definitiva, il profilo professionale del dott. CARBONE, tenendo conto degli indicatori

generali e specifici per la valutazione delle attitudini e del profilo del merito, risulta

comparativamente più adeguato rispetto a quello del dott. LERARIO per ricoprire l’incarico

messo a concorso.

Il dott. CARBONE risulta prevalere anche nei riguardi della dott.ssa Daniela

PUTIGNANO, sostituto procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Taranto

dall’11.8.1998. Il percorso professionale della dott.ssa PUTIGNANO è contrassegnato dallo

svolgimento di funzioni requirenti, nei primi anni di carriera presso il Tribunale per i

minorenni di Taranto. Pur avendo anche la dott.ssa PUTIGNANO un buon profilo

professionale, prevalente sul piano comparativo è l'esperienza maturata dal dott. CARBONE,

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che oltre a vantare un maggior numero di anni in funzioni requirenti ordinarie ha dimostrato

di possedere specifiche attitudini organizzative nella gestione del lavoro proprio e altrui,

coordinando efficacemente le risorse a lui affidate. Rilevanti i contributi offerti per il

miglioramento della gestione dell'ufficio attraverso la stipula di protocolli e l'inserimento in

progetti di innovazione. Il dott. CARBONE risulta prevalere anche sul piano degli indicatori

generali, avendo riguardo alle specifiche competenze ordinamentali e al contributo offerto

nell'ambito della formazione. In definitiva, il profilo professionale del dott. CARBONE,

tenendo conto degli indicatori generali e specifici per la valutazione delle attitudini e del

profilo del merito, risulta comparativamente più adeguato rispetto a quello della dott.ssa

PUTIGNANO per ricoprire l’incarico messo a concorso.

Del pari recesssivo è il profilo del dott. Remo EPIFANI, sostituto procuratore presso la

Procura del Tribunale di Taranto. Il dott. EPIFANI ha sempre funzioni requirenti, prima a

Foggia e poi a Taranto. Ha fatto parte (fino agli inizi dell’anno 2009) della sezione

specializzata in reati finanziari, fallimentari e commerciali. Successivamente è entrato a far

parte della sezione specializzata in reati dei pubblici ufficiali contro la pubblica

amministrazione. Nonostante il buon profilo professionale posseduto anche dal dott.

EPIFANI, prevalenti sul piano comparativo risultano le maggiori attitudini specifiche del dott.

CARBONE, che ha maturato proficue esperienze professionali conducendo importanti

edarticolate indagini afferenti a reati di criminalità organizzata e contro la Pubblica

Amministrazione, portando brillantemente a termine complessi dibattimenti. Eccellenti le

capacità di coordinamento della polizia giudiziaria e del personale amministrativo a lui

assegnato. A suo favore, inoltre, vanno richiamati i diversi incarichi di responsabilità

organizzativa del tempo ricoperti. Il dott. CARBONE risulta prevalere anche sul piano degli

indicatori generali, considerata la sua partecipazione al settore della formazione dei magistrati

e la conoscenza approfondita dell'ordinamento giudiziario. In definitiva, il profilo

professionale del dott. CARBONE, tenendo conto degli indicatori generali e specifici per la

valutazione delle attitudini e del profilo del merito, risulta comparativamente più adeguato

rispetto a quello del dott. EPIFANI per ricoprire l’incarico messo a concorso.

Parimenti recessivo è il profilo del dott. Evangelista BUCCOLIERO, sostituto

procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Taranto dal dicembre 1997. Il dott.

BUCCOLIERO è stato assegnato alla sezione reati sessuali e tutela fasce deboli, poi alla

sezione esecuzione e infine alla sezione ambiente; è stato altresì assegnatario di diversi

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procedimenti di competenza della DDA. Pur avendo mostrato durante il suo percorso

professionale di possedere capacità organizzative, comprovate dalla efficiente organizzazione

del lavoro suo e della sua segreteria, nonché dal costante e regolare contenimento e

smaltimento delle pendenze, senz'altro prevalenti sul piano comparativo sono le maggiori

attitudini specifiche possedute dal dott. CARBONE, che ha saputo gestire con successo

complesse indagini investigative, successivamente portate a dibattimento. Eccellente il suo

contributo al buon andamento dell'ufficio, anche attraverso la partecipazione a progetti di

innovazione e la realizzazione di protocolli d'intesa con il Consiglio dell'ordine degli avvocati.

Prevalenti sono altresì le attitudini generali del dott. CARBONE, in ragione del contributo

offerto a formazioni magistrati e della conoscenza approfondita dell'ordinamento giudiziario.

In definitiva, il profilo professionale del dott. CARBONE, tenendo conto degli indicatori

generali e specifici per la valutazione delle attitudini e del profilo del merito, risulta

prevalente rispetto a quello del dott. BUCCOLIERO.

Parimenti recessivo è il profilo del dott. Antonio NEGRO, che dal 18.11.2010 è

sostituto procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Lecce. Il dott. NEGRO ha svolto

funzioni requirenti penali dal 1997 al 2001 quale sostituto procuratore della Repubblica

presso il tribunale di Crotone, ove si è occupato anche di procedimenti in materia di

criminalità organizzata, dal 2001 al 2010 quale sostituto procuratore della Repubblica presso

il tribunale di Brindisi ove si è occupato dei procedimenti in materia di “fasce deboli”,

immigrazione, reati contro la p.a. e delitti contro il patrimonio e la persona, dal 2010 è

sostituto procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Lecce, ove si è occupato

principalmente di reati in materia di tutela dell'ambiente e contro la pubblica amministrazione.

Pur avendo coordinato importanti indagini in materia di criminalità organizzata, tutela del

territorio e dell'ambiente, nonché ex art. 609 bis c.p., prevalenti sul piano comparativo

risultano le maggiori attitudini specifiche del dott. CARBONE, che ha svolto un maggior

numero di anni nell'esercizio delle funzioni requirenti, dimostrando di eccellere nell'istruzione

di complessi procedimenti sia in fase di indagini sia in sede dibattimentale in tutti i settori in

cui ha operato. Significativi gli incarichi ricoperti di responsabilità organizzativa e gli apporti

forniti al buon andamento di ufficio, anche sul piano dell'innovazione. Il dott. CARBONE

risulta prevalere anche sul piano degli indicatori generali (affidatario di magistrati in tirocinio

e VPO, costantemente impegnato nel settore della formazione e componente del consiglio

giudiziario) e del merito, come illustrati in precedenza. Il profilo professionale del dott.

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CARBONE, tenendo conto degli indicatori generali e specifici per la valutazione delle

attitudini e del profilo del merito, risulta comparativamente più adeguato rispetto a quello del

dott. NEGRO per ricoprire l’incarico messo a concorso.

Il dott. CARBONE, infine, prevale anche sui dottori Alessio COCCIOLI e Angelo

Vittorio Antonio CAVALLO, rispettivamente sostituti procuratori della Repubblica presso il

Tribunale di Lecce e Messina. Pur avendo sempre ricoperto funzioni requirenti, dimostrando

buone capacità organizzative, né il dott. COCCIOLI, né il dott. CAVALLO hanno sin qui

maturato esperienze prevalenti rispetto al dott. CARBONE, che ha istruito complessi

procedimenti sia in fase di indagini sia in sede dibattimentale e ha contribuito efficacemente

al buon andamento dell'ufficio partecipando a progetti di innovazione e alla realizzazione di

protocolli con l'Ordine degli avvocati. Il profilo del dott. CARBONE prevale anche sul piano

degli indicatori generali e del merito, in ragione dell’elevato profilo culturale posseduto e

delle competenze ordinamentali maturate nel corso degli anni.

Tanto premesso, la Commissione, preso atto di quanto sopra, all’unanimità,

delibera

la nomina a Procuratore Aggiunto presso la Procura della Repubblica del Tribunale di

Taranto, a sua domanda, della dott. Maurizio CARBONE, magistrato di V valutazione di

professionalità, attualmente Sostituto Procuratore della Repubblica del Tribunale di Taranto

previo conferimento delle funzioni semidirettive requirenti di primo grado.

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