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La scuola in Lombardia Conferenza stampa per l’avvio dell’anno scolastico 2016-2017 Documentazione - settembre 2016

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La scuola in Lombardia Conferenza stampa per l’avvio dell’anno scolastico 2016-2017

Documentazione - settembre 2016

La scuola in Lombardia – settembre 2016

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Redazione ed editing a cura dell’USR Lombardia Direzione Generale I dati sono stati forniti dal sistema informativo del M.I.U.R e dai Dirigenti dell’USRLo

La scuola in Lombardia – settembre 2016

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INDICE

Saluto del Direttore Generale per l’avvio dell’anno scolastico

Sezione 1 - Priorità strategiche e ambiti di intervento dell’USR Lombardia

1.1 Il supporto ai Dirigenti Scolastici e la valutazione del loro operato

1.2 La progettualità dell’USR Lombardia e la legge 107

1.3 Promozione della legalità e prevenzione della corruzione: la progettualità regionale tra iniziativa

educativa e azione amministrativa

1.4 Le partnership, le reti di ambito e di scopo

1.5 La valutazione delle istituzioni scolastiche

Sezione 2 - I dati del sistema regionale di istruzione e formazione

2.1 Le scuole

2.1.1 Istituzioni scolastiche (sedi di Dirigenza scolastica) per tipologia

2.1.2 Scuole statali (punti di erogazione del servizio) per tipologia

2.1.3 Istituzioni scolastiche e scuole per provincia

2.1.4 Scuole per provincia e per ordine

2.1.5 Istituti scolastici statali con corsi IeFP (Istruzione e Formazione professionale) per provincia

2.1.6 Scuole non statali paritarie per provincia e per ordine

2.2 Gli alunni

2.2.1 Alunni delle scuole statali per provincia

2.2.2 Alunni in Lombardia dal 2002/2003 al 2015/2016

2.2.3 Alunni delle scuole non statali per provincia e per ordine

2.2.4 Alunni dei Percorsi IeFP (Istruzione e Formazione professionale) realizzati da istituzioni

scolastiche

2.2.5 Alunni con cittadinanza non italiana per provincia

2.2.6 Scelte dopo la scuola secondaria di primo grado

2.3 Classi e dotazioni organiche

2.3.1 Alunni e classi totali per provincia

2.3.2 Alunni e sezioni della scuola dell’infanzia per provincia

2.3.3 Alunni e classi di scuola primaria, per provincia e per anno di corso

2.3.4. Classi di scuola primaria a tempo pieno, per provincia ed incidenza percentuale

2.3.5 Alunni e classi di scuola secondaria di I grado, per provincia

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2.3.6 Alunni e classi di scuola secondaria di II grado, per provincia

2.3.7 Dotazioni organiche personale docente

2.3.8 Dotazioni organiche personale A.T.A.

2.4 Personale della scuola

2.4.1 Personale docente. Totale posti comuni

2.4.2 Personale docente. Totale posti di sostegno

2.4.3 Mobilità in entrata per ordine di scuola

2.4.4 Mobilità in uscita per ordine di scuola

2.5 Dirigenza scolastica

2.5.1 Dirigenti scolastici effettivi, con incarichi di reggenza e incarichi di presidenza

Sezione 3 - Esiti studenti lombardi

3.1 Esami di stato. Scuola sec. II grado a.s 2015-2016

3.2 Distribuzione dei diplomati per fascia di voto per provincia. Scuola sec. II grado a.s 2015-2016

3.3 Distribuzione percentuale dei diplomati per fascia di voto e provincia. Scuola sec. II grado a.s 2015-2016

3.4 Distribuzione dei diplomati per fascia di voto Licei 2015-2016 per provincia

3.5 Distribuzione dei diplomati per fascia di voto Tecnici 2015-2016 per provincia

3.6 Distribuzione dei diplomati per fascia di voto Professionali 2015-2016 per provincia

3.4 Distribuzione dei licenziati per fascia di voto- Scuola secondaria di I grado 2015-2016 per provincia

3.5 Distribuzione percentuale dei licenziati per fascia di voto- Scuola secondaria di I grado 2015-2016 per

provincia

Sezione 4 - Processi innovativi nella scuola

4.1 Istituti in cui si realizzano progetti di Alternanza scuola lavoro – Classi III

4.2 Istituti in cui si realizzano progetti di Alternanza scuola lavoro – Classi IV e V

4.3 Scuola digitale

4.4 Centri legalità

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Saluto del Direttore Generale per l’avvio dell’anno scolastico

Tradizionalmente questo è il giorno in cui, con slancio ed entusiasmo, si guarda all’anno scolastico che sta

per iniziare. È il giorno degli auguri, dei ringraziamenti, delle speranze e delle belle parole sul valore

dell’educazione, sull’importanza dell’istruzione per il futuro del Paese.

Un’importanza resa ancora più significativa se il pensiero corre ai nostri connazionali terremotati, che

proprio nella scuola vedono il segno della rinascita.

“L’educazione – scriveva Hannah Arendt – è lo spazio in cui si decide se amiamo abbastanza il mondo da

diventarne responsabili, di più, se lo amiamo abbastanza per salvarlo dalla rovina in cui cadrà certamente

senza […] questo arrivo di giovani […]”. Una riflessione che sento di condividere e che non può non essere

centrale all’avvio di un nuovo anno scolastico.

Lo scorso anno, con grande impegno, la scuola lombarda ha affrontato i numerosi cambiamenti dettati

dalla Legge 107 del 2015, che hanno comportato un lavoro gravoso nel risolvere le criticità che si sono

presentate. Interventi tanto complessi ed incisivi – penso, tra gli altri, al concorso docenti e alla mobilità

straordinaria senza precedenti – non possono essere esenti da difficoltà attuative. I “lavori” sono ancora in

corso, ma troveranno a breve il loro compimento.

A tal fine tutti noi impegneremo le nostre energie, nell’anno che si avvia, in favore dei nostri studenti, per

rispondere alla loro voglia di imparare e al loro desiderio di crescere, guardando con serenità al proprio

futuro. L’avvio di un nuovo anno scolastico rappresenta sempre l’inizio di una nuova avventura per la scuola

tutta. Lo è sicuramente per gli studenti che sono in un percorso di studio e di crescita; lo è per i genitori,

che nutrono molte aspettative educative e formative nei confronti della scuola che hanno scelto per i

propri figli; lo è per gli insegnanti che accolgono nelle classi nuovi discenti con la voglia e la curiosità di

approfondire la conoscenza reciproca; lo è per i Dirigenti Scolastici che governano il lavoro con un’accorta

regia e una paziente mediazione.

Nel primo giorno di scuola, dunque, voglio esprimere la mia vicinanza a tutti coloro che, con ruoli diversi,

vivono l’alba di questo anno scolastico. L’impegno dell’Amministrazione continuerà ad essere massimo,

insieme alla volontà di garantire una scuola di qualità, nella migliore tradizione lombarda, e di trovare

soluzioni condivise agli ostacoli.

A tutti l’augurio di buon anno scolastico.

Il Direttore Generale

Delia Campanelli

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Sezione 1 - Priorità strategiche e ambiti di intervento dell’USR Lombardia

La legge 107/2015 ha inteso dare una vigorosa spinta al processo di autonomia delle Istituzioni Scolastiche

e alla capacità della scuola di rispondere alle esigenze formative e culturali dei territori di riferimento.

L’organico dell’autonomia, gli ambiti territoriali, la ricerca di un incontro tra la domanda e l’offerta di

personale docente, la valorizzazione della professionalità docente e la formazione obbligatoria sono tutti

strumenti indirizzati a far sì che le istituzioni scolastiche abbiano maggiori possibilità di gestire al meglio il

proprio sistema.

A questi aspetti si aggiungono quegli snodi principali della riforma che guardano in particolar modo

all’innovazione dell’offerta formativa, ad una nuova e più flessibile concezione dell'attività didattica,

all’utilizzo della tecnologia digitale come strumento didattico di costruzione delle competenze, all’apertura

della scuola al territorio e al mondo del lavoro, attraverso una progettualità comune e l’alternanza scuola

lavoro.

Intorno a questi grandi temi ha operato, nello scorso anno, l’Ufficio Scolastico Regionale per la Lombardia,

mettendo a frutto una tradizione di ricerca, di progettualità e di lavoro in rete che da sempre connota la

scuola lombarda.

L’anno scolastico che è appena iniziato pone altre importanti sfide, quali la valutazione della Dirigenza

scolastica, lo sviluppo del Piano Triennale per la Prevenzione della corruzione, il consolidamento

dell’organico dell’autonomia. Temi questi di grande importanza e complessità, sui quali la scuola è

chiamata a confrontarsi e ad impegnarsi.

La scuola lombarda, tuttavia, nonostante la fatica che ogni cambiamento comporta, grazie alla ricchezza

delle esperienze realizzate negli anni e alle importanti alleanze che è riuscita a sviluppare, dispone oggi di

un terreno fertile e di un ampio repertorio di buone pratiche da cui partire per affrontare qualsiasi

trasformazione.

A partire da questi presupposti e in risposta a quanto richiesto dalla Legge 107/2015, si individuano le

priorità strategiche e i principali ambiti di intervento della Direzione Generale per l’anno scolastico

2016/17, di seguito riportati.

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1.1 Il supporto alla Dirigenza Scolastica e la valutazione del suo operato

Con la legge 107/2015 si è aperta una fase nuova nella vita della scuola italiana e nell’operato dei Dirigenti

Scolastici, il cui ruolo è stato potenziato e rafforzato, dando piena attuazione all’Autonomia delle

Istituzioni scolastiche.

Le “nuove competenze” che sono state loro assegnate riguardano principalmente la dimensione

organizzativa e gestionale, ma toccano anche le definizione di indirizzi e priorità che incidono non solo

sulle scelte di gestione, bensì anche sulle attività della scuola.

I compiti loro attribuiti, infatti, interessano questioni di particolare rilevanza per la vita dell’istituzione

scolastica: l’elaborazione del Piano triennale dell’Offerta formativa triennale, la selezione dei docenti che

compongono l’organico dell’autonomia, funzionale alle esigenze didattiche, organizzative e progettuali

della scuola, la definizione dei criteri per la valorizzazione della professionalità docente, il coinvolgimento

delle famiglie, delle imprese e degli enti pubblici del territorio.

Da quest’anno scolastico, poi, l’azione dirigenziale sarà valutata, come previsto dai comma 93 e 94 della

legge 107/2015, con l’obiettivo di valorizzare e migliorare il profilo professionale del Dirigente scolastico

e, di conseguenza, tendere al miglioramento della comunità scolastica in cui operano.

La valutazione sarà condotta sulla base di tre criteri: la capacità di indirizzo e di gestione della scuola, la

capacità di valorizzare le risorse umane da parte del DS e l’apprezzamento dell’operato del dirigente da

parte della comunità scolastica e di coloro che vivono e lavorano nella scuola.

In sostanza la Direttiva 25 del 2016 punta su una figura di dirigente che ha come obiettivo della propria

azione il miglioramento del sistema scuola, con i valori della partecipazione, della collaborazione, della

valorizzazione del merito.

L’Ufficio Scolastico Regionale per la Lombardia, in adempimento alla Direttiva 25/2016, ha già cominciato

a mettere in atto le necessarie azioni relative alla stipula dei contratti dei Dirigenti scolastici. A breve,

inoltre, sarà formulato il piano di valutazione che coinvolgerà una prima parte di Dirigenti scolastici a

partire dal 2017.

In uno scenario evolutivo così delineato, saranno previste, per questo anno scolastico, azioni di formazione

e di supporto alla Dirigenza scolastica, in particolare sulla modalità più corretta ed efficace di formulare

obiettivi funzionali al miglioramento della scuola e valutare poi le azioni e i risultati ottenuti.

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1.2 La progettualità dell’USR Lombardia

Nei primi 12 mesi di attuazione della legge 107 del 16 luglio 2015, l’Ufficio Scolastico Regionale per la

Lombardia ha dato priorità assoluta agli interventi richiesti dalla legge stessa, in gran parte in continuità e a

completamento delle azioni da tempo realizzate nella nostra regione con la partecipazione di tutti i soggetti

coinvolti, a vario titolo, nel mondo della scuola.

La complessità dettata dalle numerose sollecitazioni messe in campo dalla “Buona Scuola” ha comportato

nello scorso anno scolastico un impegno particolare da parte dell’Ufficio Scolastico Regionale, sia per le

azioni amministrative legate, per esempio, alla gestione degli organici, sia nel guidare l’arricchimento

dell’offerta formativa attraverso un’attività di supporto, di formazione e di facilitazione dei rapporti tra

scuola e territorio.

Gli ambiti prioritari di intervento sono stati e sono definiti quest’anno, a partire dai bisogni delle scuole,

emersi anche dai piani di miglioramento formulati nell’ambito del Sistema Nazionale di valutazione e in

coerenza con le priorità nazionali indicate dal Ministro.

Essi riguardano:

a. La didattica per competenze

L’Ufficio scolastico regionale ha realizzato negli ultimi anni numerose esperienze rispetto alla diffusione di

pratiche didattiche innovative, centrate sull’attività laboratoriale e sulla progettazione per competenze, in

particolar modo nell’ambito dell’alternanza scuola lavoro e del primo ciclo d’istruzione, in cui la

certificazione delle competenze assume una funzione educativa prevalente.

Molte sono le azioni realizzate, dunque, per introdurre nelle scuole una formazione alla competenze.

In particolare nel primo ciclo d’istruzione è stato attivato un processo di ricerca-azione su importanti

questioni culturali e pedagogiche, tra le quali la connessione tra competenze chiave europee, profilo

dell'allievo e traguardi di competenze disciplinari, nonché l'utilizzo di enunciati descrittivi dei diversi

livelli di competenza, sostitutivi dei voti in decimi.

Per stimolare, inoltre, il confronto e la riflessione sul tema della certificazione delle competenze in atto

nel primo ciclo d’istruzione, l’Ufficio Scolastico Regionale ha organizzato nello scorso anno scolastico

“La giornata delle competenze”, un evento in ciascuna provincia, rivolto ai dirigenti scolastici, docenti e

genitori degli studenti, dedicata al tema.

In questo anno scolastico continueranno le azioni di supporto e saranno messe a disposizione delle

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scuole indicazioni sulle modalità di progettazione e di certificazione delle competenze.

b. L’alternanza scuola lavoro

L’alternanza scuola lavoro diventata obbligatoria con la Legge 107 a partire dallo scorso anno scolastico, ha

già in Lombardia una sua tradizione e rappresenta una realtà consolidata costruita in più di vent’anni di

lavoro in rete con il mondo del lavoro. Già prima dell’entrata in vigore della “Buona Scuola”, il 78% delle

nostre scuole era attivo nel dialogo con le aziende, con il coinvolgimento di 81.390 studenti a fronte di una

media italiana nelle scuole superiori del 10%”.

Nello scorso anno scolastico tutti gli studenti delle classi terze, ossia 74.727 studenti, sono stati coinvolti nei

percorsi di alternanza scuola lavoro, grazie ad un finanziamento di quasi 10 milioni di euro da parte del

MIUR. Inoltre, 509 scuole hanno scelto di realizzare l’alternanza anche nelle classi IV e V, pur non essendo

obbligatoria.

L’Ufficio Scolastico Regionale, come ormai da tradizione, ha messo in atto anche nello scorso anno azioni di

formazione e accompagnamento delle scuole in ciascuna provincia della regione (179 incontri in tutto con il

coinvolgimento della quasi totalità delle scuole) per facilitare la progettazione dei percorsi di alternanza e il

loro pieno inserimento nel curricolo scolastico. Con la collaborazione diretta delle associazioni

imprenditoriali e delle aziende, è stato, inoltre, realizzato un vero e proprio “Modello per la realizzazione

della formazione in alternanza scuola lavoro” fruibile attraverso una piattaforma di sostegno alla

progettazione, disponibile all’indirizzo http://www.alternanzascuolalavoro.it/, che consente alle scuole di

raccordare le prestazioni individuate di comune accordo tra il tutor scolastico e il tutor aziendale con le

competenze del profilo professionale definito dal riordino. Si rende così possibile una reale

personalizzazione dei percorsi e viene facilitata la valutazione sia delle competenze disciplinari, sia di quelle

comuni, coinvolgendo tutto il Consiglio di classe.

Per il corrente anno scolastico sono già state pianificate tre edizioni seminariali di formazione (due giornate

e mezzo di seminario residenziale) indirizzate a tutti i licei della Lombardia che, rispetto agli istituti tecnici e

professionali hanno un’esperienza meno consolidata nella realizzazione di percorsi in alternanza e, quindi,

maggiore bisogno di supporto e di occasioni di confronto.

Saranno, inoltre, garantiti anche quest’anno incontri di formazione in tutte le province sia sull’alternanza

scuola lavoro sia sull’impresa formativa simulata.

La Direzione Generale ha, inoltre, sottoscritto, nello scorso anno scolastico, diversi protocolli di intesa per

facilitare il rapporto delle scuole con il mondo del lavoro. Particolare rilievo ha il Protocollo di intesa

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sottoscritto nel mese di giugno con l’Ufficio Scolastico regionale per la Campania e le Confindustrie

lombarda e campana che rappresenta il primo accordo tra Nord e Sud Italia, nella prospettiva di valorizzare

le diverse esperienze delle due regioni, proponendo una modalità di realizzazione dell’alternanza scuola-

lavoro innovativa e orientata alla mobilità degli studenti a livello nazionale.

c. Orientamento – Dispersione – Inclusione

La Legge 107/2015 (art.1 comma7) richiama l’attenzione sulla centralità del ruolo strategico

dell’orientamento, nella lotta alla dispersione e all’insuccesso formativo, normando la necessità di

innovazioni didattiche, organizzative e territoriali per la costruzione di un “ sistema orientamento”.

In quest’ottica, l’USR per la Lombardia, in continuità con quanto già realizzato negli anni precedenti, in

collaborazione con le principali Università del territorio, sta realizzando l’azione formativa “Orientamento e

PTOF”, un progetto pilota di accompagnamento di 46 istituzioni secondarie di I e II grado delle province

lombarde in un percorso riflessivo sui loro singoli progetti e pratiche di orientamento, un contributo per il

miglioramento delle pratiche di orientamento, per l’istituzione o l’evoluzione di un sistema di orientamento

interno alla singola istituzione scolastica, ma in connessione con il contesto territoriale di appartenenza.

Al fine di una governance del fenomeno della dispersione scolastica, insieme a Regione Lombardia si è

attivato nello scorso anno, un Gruppo di Lavoro interistituzionale, per far dialogare le banche dati dei due

soggetti, in modo da avere un quadro completo e soprattutto corrispondente alla realtà scolastica e

formativa lombarda.

Nell’ambito del Piano Nazionale del MIUR sulla prevenzione alla dispersione scolastica, il progetto “La

Scuola al Centro”, rivolto a quattro Città metropolitane d’Italia con alti tassi di dispersione, ha finanziato

ben 84 Istituti dell’Area metropolitana di Milano, che quest’estate, per la prima volta, non hanno chiuso i

battenti con la fine dell’attività didattica, ma si sono trasformati in centri vivi di formazione e di

aggregazione, offrendo attività e percorsi di didattica integrativa per i ragazzi, luoghi d’ incontro e di

aggregazione per le famiglie e i cittadini.

Per quanto riguarda la promozione dell'inclusione degli alunni con BES, l'Ufficio Scolastico Regionale ha

supportato la costituzione nelle diverse province, presso i Centri Territoriali, degli sportelli AUTISMO, in

grado di fornire consulenza alle scuole e alle famiglie e di promuovere formazione del personale e

coordinamento con gli altri Enti deputati agli interventi per l'integrazione dei soggetti con autismo. Ha poi

dato un contributo decisivo alla realizzazione di attività formative del personale della scuola, promosse dal

MIUR, in relazione al Piano Nazionale previsto dalla Legge 107/2015, finalizzate al consolidamento di figure

di staff incaricate del coordinamento di tutte le azioni all'interno delle istituzioni scolastiche. A tali iniziative

di formazione ha partecipato un docente per ogni istituzione scolastica.

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In relazione alle misure per l'integrazione degli alunni stranieri, l'USR ha individuato e finanziato progetti

volti all'inclusione e alla alfabetizzazione anche di minori non accompagnati, presentati dalle scuole ai sensi

dei DD.DD 829 e 830 del 2015 oltre naturalmente a garantire come di consueto le linee di finanziamento

per li progetti delle scuole collocati in Aree a rischio per la dispersione e nelle aree a forte processo

migratorio.

d. Scuola digitale

La legge 107/2015 ha “istituzionalizzato” il Piano Nazionale Scuola Digitale (PNSD) - un progetto nato

sperimentalmente nel 2008 e finalizzato a favorire l’innovazione del sistema scolastico, attraverso una

pluralità di azioni tra cui Piano LIM, Cl@ssi 2.0, Scuole 2.0, Editoria digitale scolastica, diffusione della rete

Wi-fi – prevedendo la promozione, da parte delle scuole, di iniziative coerenti con lo sviluppo delle

competenze digitali degli studenti.

Non si tratta, tuttavia, di una mera introduzione di tecnologie nella didattica né di sostenere

semplicemente l’utilizzo critico e responsabile dei social media o di favorire l’acquisizione di competenze

riferite al pensiero computazionale; si tratta, anche, di avviare una rivoluzione epistemologica e culturale

nella scuola, che coinvolga docenti, discenti e l’intero personale scolastico, e di intraprendere con loro un

percorso condiviso di innovazione organizzativa, sociale e istituzionale che dia nuova energia, nuove

opportunità alla scuola italiana e in cui il “digitale” sia strumento abilitante, connettore e volano di

cambiamento.

Per la realizzazione di questi obiettivi, il PNSD prevede di investire in quattro ambiti: strumenti,

competenze, contenuti, formazione e accompagnamento, avvalendosi delle risorse finanziarie stanziate

appositamente dalla legge 107/2015 e dall’Unione Europea, attraverso la nuova programmazione dei PON

Istruzione 2014-2020.

Il PNSD richiede, altresì, di individuare in ogni scuola degli “animatori digitali”, per attivare le politiche

innovative in esso contenute e coinvolgere in questo processo di cambiamento tutto il personale, gli

studenti e le loro famiglie.

All’interno di tale cornice normativa e coerentemente con la stessa, l’Ufficio scolastico regionale per la

Lombardia, che nel corso degli anni scorsi ha fortemente investito su modelli e ambienti di apprendimento

innovativi, ha dato seguito alle iniziative previste dal PNSD, istituendo 11 Poli formativi, dislocati nelle

diverse province e deputati all’organizzazione e alla gestione delle attività degli animatori digitali, e 1 Polo

formativo regionale del Team per l’innovazione, concepito per supportare e accompagnare adeguatamente

l’innovazione didattica nelle scuole e le azioni degli animatori digitali, coadiuvato da 38 snodi territoriali,

individuati per la formazione in servizio sull’innovazione didattica e organizzativa.

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e. Promozione della cultura della legalità e della corresponsabilità

L’Ufficio Scolastico Regionale sta lavorando per supportare le scuole nella realizzazione dell’educazione

della Legalità in un’ottica di certificazione delle competenze, di curricolo verticale, di rete con il territorio, di

percorsi di alternanza scuola-lavoro e di progettazione europea.

E’ stata realizzata una specifica governance che si basa su 13 Centri di Promozione della Legalità (CPL), reti

costituite da scuole, enti, associazioni, istituzioni e imprese del territorio guidate da una scuola capofila. I

13 CPL (uno per ogni provincia, due a Milano, uno per la città e uno per il territorio provinciale), formalizzati

con decreto direttoriale prot. 243/2015, in seguito alla firma di una Convenzione con Regione Lombardia,

hanno l’obiettivo di introdurre nelle scuole spazi in cui sia possibile esercitare un’educazione alla Legalità,

Risultano strategiche inoltre le progettualità che l’USRLo condivide con l’Associazione Nazionale Magistrati,

l’Arma dei Carabinieri, la Polizia Postale e delle Comunicazioni, la Polfer, la Guardia di Finanza, l’Agenzia

delle Entrate, Unioncamere e l’Ordine degli Avvocati.

L’attenzione dell’USRLo è rivolta altresì al potenziamento nelle scuole delle competenze chiave di

cittadinanza in un’ottica di cittadinanza europea (in collaborazione con Europe Direct – Regione

Lombardia), culturale (promozione della lettura attraverso, in particolare, le iniziative di Bookcity Milano e

l’adesione al Patto della Lettura di Milano; attuazione del protocollo MIUR – Mibact, che si è concretizzato

con il Protocollo USRLo e Museo Interattivo del Cinema (MIC Museo) e la costituzione del Tavolo di

didattica della storia), scientifica (protocollo USRLo e IEO) e digitale (in collaborazione con Polizia Postale e

delle Comunicazioni e Co.re.com Lombardia).

Per l’anno scolastico 2016-2017 è stato prodotto un Piano regionale delle attività di educazione alla Legalità

al quale si rimanda per i dettagli. http://www.istruzionelombardia-progetti-legalita.it/wp-

content/uploads/2015/09/PIANO-REGIONALE-della-legalita-USRL-3.pdf

f. I Centri di Promozione della Protezione civile (CPPC), reti di scopo tra cittadinanza attiva ed

educazione alla sostenibilità

L’Ufficio Scolastico regionale e la Direzione Generale Sicurezza, Protezione civile e Immigrazione di Regione

Lombardia hanno stipulato un accordo, nel marzo 2016, per realizzare una collaborazione stabile inter –

istituzionale al fine di promuovere e favorire la diffusione della cultura della protezione civile nelle scuole

della Lombardia.

Saranno istituiti in Lombardia, nell’anno scolastico 2016-2017, i Centri di Promozione della Protezione

civile (CPPC), reti di scuole e associazioni/istituzioni del settore, quali centri che agevolano il mondo della

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scuola e quello della Protezione civile, attraverso anche la sperimentazione delle attività pratiche svolte

dalla Protezione Civile e raccogliendo i fabbisogni formativi locali.

http://www.istruzione.lombardia.gov.it/protlo_8134_18_maggio_2016/

g. Bullismo/cyberbullismo

L’USR Lombardia ha un patrimonio significativo di esperienze formative sui temi del bullismo e del

cyberbullismo, rivolte ai docenti e agli studenti, realizzate grazie ad una rete con il territorio che si è

consolidata negli anni e che vede la collaborazione con la Polizia Postale e delle Comunicazioni, la Questura

e il Co.re.com di Regione Lombardia.

E’ stato elaborato dal Nucleo operativo, istituito presso l’USRLo, un Documento d’indirizzo

http://www.istruzione.lombardia.gov.it/protlo_10880_30_giugno_2016/ in cui sono sintetizzati i piani

d’intervento di questo Ufficio per l’anno scolastico 2016-2017, dei quali si richiamano, a titolo

esemplificativo, due azioni:

1. attivazione di un monitoraggio per identificare le modalità che le scuole stanno utilizzando per

affrontare il fenomeno del bullismo/cyberbullismo;

2. identificazione di nuclei operativi di esperti/docenti che possano operare nei rispettivi ambiti

territoriali.

h. L’educazione ambientale e allo sviluppo sostenibile

L’USR Lombardia, così come è dettagliato nelle “Linee d’indirizzo dell’educazione ambientale e della

sostenibilità” http://www.istruzione.lombardia.gov.it/wp-content/uploads/2015/02/lineeguida.pdf, sta

favorendo progetti che, promossi in collaborazione con enti ed associazioni, sono finalizzati allo sviluppo

dell’educazione alla sostenibilità, dell’educazione ambientale e dell’educazione alimentare.

Proseguiranno, dunque, anche nell’anno scolastico 2016-2017 i progetti con le scuole in collaborazione con

Arpa, Area parchi Lombardia, Fondazione Lombardia Ambiente (FLA), Fondazione Cariplo e Regione

Lombardia (DG Ambiente, Energia e Sviluppo sostenibile e DG Agricoltura), per proseguire la diffusione

nelle scuole primarie delle pubblicazioni interattive sui temi dell’ambiente e per consolidare il progetto dal

titolo “L’ABC contro lo spreco alimentare. Il sistema educativo – formativo in Lombardia per la lotta allo

spreco alimentare”.

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i. Educazione alle differenze

L’Ufficio Scolastico Regionale per la Lombardia ha attivato un progetto sull’Educazione alle differenze

nell’ottica della prevenzione di ogni forma di estremismo violento con l’obiettivo sia di individuare le

buone pratiche diffuse in Lombardia sull’ambito tematico in oggetto ma anche di formare personale in

grado di prevenire e gestire nelle scuole ogni forma di radicalizzazione. Il progetto ha previsto la

costituzione di una commissione tecnico-scientifica e l’attivazione di monitoraggi territoriali, i cui risultati

sono stati utilizzati per strutturare un corso di formazione per docenti che prenderà avvio nell’anno

scolastico 2016-2017. http://www.istruzione.lombardia.gov.it/protlo_1648_29_gennaio_2016/

j. Didattica integrata

Nell’anno scolastico 2016-2017 nascerà la rete di scopo dedicata ai progetti di didattica integrata con

l’obiettivo di guidare tutte le scuole a valorizzare i propri piani di studi, basati su impianti progettuali e

organizzativi in grado di sostenere l’apprendimento per competenze. In Lombardia nel corso dell’anno

scolastico 2015/2016 sono già state formate 30 figure di sistema su un modello di didattica integrata che

prevede la connessione tra area umanistica e area tecnico-scientifica a partire dall’inserimento nelle scuole

della retorica, delle pratiche deliberative e del pensiero critico applicati a tematiche scientifiche.

http://www.istruzione.lombardia.gov.it/protlo_5430_21_aprile_2015/

k. L’istruzione degli adulti

Il nuovo sistema per l’istruzione degli adulti, conseguente al DPR 262/12 e alle successive linee guida, ha

visto da subito protagonista il sistema scolastico lombardo. Fin dal 2014-15, con un anno di anticipo

sull’uniforme applicazione nazionale, sono stati creati in Lombardia con decreto MIURDRLO R.U. 1004 del 5

giugno 2014 19 CPIA (Centri provinciali per l’istruzione degli adulti), istituzioni scolastiche autonome di

nuovo e specifico ordinamento. Il sistema prevede una rete di primo livello, provinciale o subprovinciale

sulla base delle diverse condizioni locali, che aggrega i vecchi Centri territoriali permanenti e si occupa

dell’istruzione a scopo di alfabetizzazione all’italiano L2 e della realizzazione dei percorsi di istruzione di I

livello (che portano in due passaggi prima al conseguimento del titolo di studio di istruzione secondaria di I

grado e poi al conseguimento della certificazione delle competenze di base di cui al DM 139/2007). Una

rete di secondo livello aggrega al CPIA, in organizzazione funzionale, le diverse sedi territoriali, in cui gli

istituti secondari superiori offrono istruzione per gli adulti al fine del conseguimento del titolo di studio di

istruzione secondaria di II grado (percorsi di istruzione di II livello). Il percorso è diviso in tre periodi didattici

e termina con l’esame di stato.

La scuola in Lombardia – settembre 2016

15

Una ulteriore rete di terzo livello aggrega i CPIA con gli altri soggetti formativi sul territorio di riferimento e

provvede all’organizzazione di corsi sulla base delle necessità specifiche dell’utenza.

I CPIA sono caratterizzati dalla certificazione delle competenze degli studenti, dalla contabilizzazione nel

percorso formativo delle procedure di orientamento, dalla presenza della formazione a distanza, dalla forte

individualizzazione e personalizzazione dei percorsi di studio e dalla capacità di riconoscere i crediti acquisti

nei diversi contesti formali, non formali e informali in cui l’adulto abbia svolto apprendimento. Minori

impossibilitati alla frequenza dei corsi ordinari, o in situazioni molto specifiche, possono essere accolti nei

CPIA e nei corsi della rete di secondo livello.

I CPIA sono sostenuti da accordi significativi stretti con la partnership dei diversi uffici dell’USR e degli

AA.TT. con i competenti assessorati degli enti locali, con l’amministrazione delle istituzioni penitenziarie

(rientra nelle competenze del CPIA l’istruzione in carcere), con la regione Lombardia.

Nello scorso mese di agosto è stato firmato un protocollo di intesa tra Ufficio Scolastico Regionale, Regione

Lombardia e i CPIA contro la dispersione scolastica e a favore dell’ampliamento dell’offerta formativa dei

centri, che consente in via sperimentale il conseguimento di una qualifica professionale da parte degli

iscritti all’istruzione degli adulti.

l. La sperimentazione del Liceo coreutico

Con il DM 264 del 5 agosto 2016, il Ministro ha approvato il progetto di sperimentazione per l’avvio di un

Liceo coreutico quinquennale presso il Convitto Longone che lavorerà di intesa con l’Accademia Teatro alla

Scala di Milano.

La sperimentazione, la prima sul territorio lombardo, partirà già dall’a.s. 2016/17 e offrirà ai giovani una

nuova opportunità di poter intraprendere un percorso di studi che possa esaltare le singole capacità

culturali e artistiche.

L’Ufficio Scolastico Regionale sta mettendo in atto tutte le azioni necessarie per l’avvio efficace del

progetto.

La scuola in Lombardia – settembre 2016

16

1.3 Promozione della legalità e prevenzione della corruzione: la progettualità regionale tra

iniziativa educativa e azione amministrativa

Il contributo che il sistema scolastico regionale intende fornire alla costruzione di una cultura diffusa della

legalità, a garanzia di una prevenzione efficace della corruzione nella pubblica amministrazione, agisce

lungo due direttrici operative: le azioni di prevenzione della corruzione previste dal Piano Triennale per la

Prevenzione della Corruzione e l’articolata progettualità regionale di promozione dell’educazione alla

legalità nelle scuole lombarde, già riportata nel paragrafo 1.2.

Con riferimento al sistema scolastico, è fondamentale richiamare il cambio di paradigma introdotto dalla

L.190 sul “concetto di corruzione” che è ora assunto, in senso molto esteso, come sinonimo di

“malamministrazione”: l’azione di prevenzione riguarda comportamenti, azioni e atteggiamenti illegittimi, a

prescindere dalla loro rilevanza penale, che possono rappresentare un possibile inquinamento dell’azione

ammnistrativa. Non vi è dubbio che, particolarmente in questa accezione, i fenomeni di corruzione

interessino potenzialmente anche le scuole e il personale scolastico.

Con la recente emanazione delle specifiche Linee guida dell’ANAC (Delibera ANAC n.430 del 13/04/’16),

sono stati finalmente declinati gli orientamenti complessivi della L.190 nello specifico contesto scolastico e

disegnato un particolare assetto organizzativo delle attività di Prevenzione della corruzione centrato sul

Responsabile della Prevenzione della Corruzione (RPC) - individuato nel Direttore dell’Ufficio Scolastico

Regionale che svolge le funzioni di RPC per tutte le istituzioni scolastiche statali della regione - e sulla

predisposizione e attuazione di un Piano Triennale di Prevenzione della Corruzione (PTPC) delle Istituzioni

scolastiche, recentemente approvato dal Ministro e pubblicato sul sito USRLo

http://www.istruzione.lombardia.gov.it/wp-content/uploads/2013/07/PTPC-USR-Lombardia-Definitivo.pdf.

Fin dalle prime settimane del nuovo anno scolastico, pertanto, verranno progressivamente avviate le

seguenti attività, previste dal PTPC come prime in ordine di attuazione:

- Inserimento, tra gli obiettivi da perseguire indicati negli incarichi individuali di tutti i Dirigenti

scolastici e validi anche al fine delle nuove procedure di valutazione dei dirigenti stessi,

dell’attuazione delle iniziative promosse dal PTPC mediante l’adozione, in ciascuna Istituzione

scolastica, di misure efficaci per garantire la trasparenza e prevenire fenomeni corruttivi e di

malamministrazione.

- Avvio di un tavolo tecnico per la “gestione del rischio di corruzione”

- Avvio della funzione di segnalazione protetta di condotte illecite da parte di dipendenti mediante

una casella di posta elettronica dedicata (whistleblower)

La scuola in Lombardia – settembre 2016

17

1.4 Le partnership, le reti di ambito e di scopo

La Legge 107/15 prevede, al comma 70, che gli Uffici scolastici regionali promuovano la costituzione di

reti tra le istituzioni scolastiche del medesimo ambito territoriale. A tal fine l’USR Lombardia, pur

consapevole delle difficoltà legate alla conclusione dell’anno scolastico, ha inteso tener fede alla

scadenza del 30 giugno indicata dalla legge stessa ed ha avviato il processo organizzativo di costituzione

delle reti: nelle giornate del 28 e 29 giugno tutti i dirigenti scolastici delle scuole lombarde sono stati

invitati, nell’ambito di conferenze di servizio appositamente convocate, a sottoscrivere specifici accordi

di “rete generale” per ciascuno dei 35 ambiti territoriali in cui è suddivisa la nostra regione.

La costituzione di reti di scuole - che in Lombardia rilancia e valorizza un’esperienza di cooperazione, tra

scuole che agiscono sul medesimo territorio o che sviluppano comuni progettualità, già assai ricca di

modelli consolidati e di buone pratiche - rappresenta un importante tassello del quadro complessivo

disegnato dalla L.107/15 finalizzato alla valorizzazione dell’autonomia delle scuole, in vista dello

sviluppo pieno e diffuso di una cultura e una pratica collaborativa, per una più efficace corrispondenza

dei sistemi scolastici locali ai bisogni formativi di ciascun territorio.

Nelle prime settimane del nuovo anno scolastico l’USR provvederà a convocare localmente, per ciascun

ambito territoriale, una prima seduta della Conferenza dei dirigenti scolastici nel corso della quale verrà

autonomamente designata l’istituzione scolastica capo-fila e avviata l’attività della rete. Tale attività, già

ampiamente radicata in Lombardia (per esempio la Rete Alternanza, la Rete delle scuole che

promuovono salute, la Rete dei Centri di promozione della legalità), potrà articolarsi mediante

l’attivazione di “reti di scopo” che, richiamandosi all’art.7 del DPR 275/99, perseguiranno obiettivi e

attività comuni sulla base di uno specifico progetto.

1.4 La valutazione delle istituzioni scolastiche

La promozione del cambiamento e del miglioramento della scuola necessita di un puntuale processo di

valutazione sulla significatività dei percorsi compiuti e dei risultati conseguiti.

L’Ufficio Scolastico Regionale per la Lombardia ha una tradizione consolidata di diffusione tra le scuole

lombarde dei principi e degli strumenti della valutazione e negli anni ha già offerto formazione e supporto

alle scuole impegnate nell’esercizio dell’autovalutazione di istituto, come richiesto dal Sistema Nazionale di

Valutazione.

La scuola in Lombardia – settembre 2016

18

Nello scorso anno scolastico le scuole, a conclusione della prima fase di autovalutazione, sono state

impegnate nella definizione dei piani di miglioramento e alcuni istituti scolastici sono stati coinvolti nella

fase di valutazione esterna.

La sequenza delle varie fasi, come stabilite nella direttiva n.11 del 2014, ha fatto sì che le scuole potessero

dapprima riflettere su se stesse ed autovalutarsi secondo i protocolli stabiliti dall’Invalsi, così da rendere

più agevole il confronto dialogico in sede di valutazione esterna, ed infine, programmare e progettare le

attività di miglioramento più adeguate al proprio profilo.

Per quanto riguarda la fase di valutazione esterna, in Lombardia sono state realizzate 16 visite da aprile a

maggio da parte dei Nuclei esterni di valutazione (NEV), composti secondo la formulazione di cui al comma

2, art. 6 del DPR 80/13, da un dirigente tecnico regionale e da due valutatori esperti. Altre visite si sono

svolte, inoltre, in regione, prevalentemente su scuole paritarie, da parte di team coordinati da dirigenti

tecnici dell’amministrazione centrale.

In questo anno scolastico, nel periodo autunnale, si aprirà poi una seconda fase di visite che coinvolgerà

altre 16 istituzioni scolastiche.

Lo svolgimento delle visite prevede una fase di esame documentale, una visita di tre giorni con prima

restituzione, la compilazione del Rapporto di valutazione esterna e la visita conclusiva a cura del team per

la discussione in presenza di quest’ultimo.

Oltre a consentire la messa in pratica di molti degli strumenti di analisi e di interpretazione diffusi

dall’Ufficio Scolastico Regionale nel corso del tempo, la pratica di autoanalisi richiesta alle scuole visitate e

riscontrata dalla valutazione esterna porta concretamente a contatto la comunità dei diversi istituti con il

punto di vista di esperti del servizio scolastico e consente un produttivo confronto tecnico e culturale. Dalle

visite svolte, certo campionarie, emerge nelle istituzioni scolastiche il fenomeno del radicarsi delle pratiche

della valutazione come pratiche di sistema che fanno parte ormai del modo concreto con cui le scuole

interpretano la propria funzione e la disegnano per la propria utenza e con il concorso di quest’ultima.

Il Sistema Nazionale di Valutazione, dunque, sta dando prova della validità di una proficua messa in

collaborazione tra le scuole e i soggetti esterni deputati alla loro valutazione, realizzando così quel sistema

di accountability che è il necessario corollario all’autonomia scolastica.

La scuola in Lombardia – settembre 2016

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Sezione 2 - I dati del sistema regionale di istruzione e formazione

2.1 Le Scuole

Tabella 2.1.1 – Istituzioni scolastiche (sedi di Dirigenza scolastica) per tipologia

Tipologia Istituzioni scolastiche

Direzione didattica 2

Istituto comprensivo 777

Secondaria primo grado 1

Secondaria secondo grado 346

Convitti ed educandati 4

CPIA 19

TOTALE 1.149

Tabella 2.1.2 – Scuole statali (punti di erogazione del servizio) per tipologia*

Tipologia Scuole

Infanzia 1.329

Primaria 2.214

Secondaria primo grado 1.188

Secondaria secondo grado* 729

Direzione didattica 4

Convitti ed educandati 4

CPIA 19

TOTALE 5.487

*I punti di erogazione del servizio comprendono i corsi serali.

La scuola in Lombardia – settembre 2016

20

Tabella 2.1.3 – Istituzioni scolastiche e scuole per provincia

Provincia Istituzioni scolastiche Scuole

Bergamo 141 668

Brescia 145 765

Como 67 377

Cremona 44 278

Lecco 43 222

Lodi 29 162

Mantova 52 327

Milano 333 1.236

Monza e Brianza 99 362

Pavia 55 384

Sondrio 36 199

Varese 105 484

TOTALE 1.149 5.464

Tabella 2.1.4 – Scuole per provincia e per ordine*

Provincia Infanzia Primaria I grado II grado Convitti/

educandati Totale

Bergamo 121 287 167 92 1 668

Brescia 162 320 174 109 765

Como 85 181 79 32 377

Cremona 92 97 52 37 278

Lecco 47 102 45 28 222

Lodi 49 64 33 16 162

Mantova 119 109 64 35 327

Milano 299 471 273 191 2 1.236

Monza e Brianza 78 145 81 58 362

Pavia 125 145 74 40 384

Sondrio 66 76 37 19 1 199

Varese 86 217 109 72 484

TOTALE 1.329 2.214 1.188 729 4 5.464

*Nel conteggio sono esclusi i CPIA e le Direzioni didattiche

La scuola in Lombardia – settembre 2016

21

Tabella 2.1.5 – Istituti scolastici statali con corsi IeFP (Istruzione e Formazione professionale) per provincia

Provincia Istituti scolastici

Bergamo 14

Brescia 16

Como 5

Cremona 5

Lecco 6

Lodi 2

Mantova 1

Milano 18

Monza-Brianza 2

Pavia 5

Sondrio 6

Varese 7

TOTALE 87

Tabella 2.1.6 – Scuole non statali paritarie per provincia e per ordine*

Provincia Infanzia Primaria I grado II grado Tot. scuole Tot.

classi/sez.

Bergamo 237 34 26 48 345 1.522

Brescia 284 26 23 40 373 1.414

Como 135 13 13 29 190 718

Cremona 49 8 3 6 66 256

Lecco 96 9 7 15 127 455

Lodi 43 5 4 2 54 171

Mantova 38 3 2 5 48 145

Milano 452 92 67 112 723 3.673

Monza e Brianza 120 21 18 34 193 958

Pavia 70 8 7 17 102 332

Sondrio 30 1 1 2 34 97

Varese 203 21 21 51 296 1.206

TOTALE 1.757 241 192 361 2.551 10.947

* I dati sono relativi all'a.s. 2015/16, aggiornati al 1 gennaio 2016

La scuola in Lombardia – settembre 2016

22

2.2 Gli alunni

Tabella 2.2.1 – Alunni delle scuole statali per provincia *

Provincia infanzia primaria I grado II grado totale di cui disabili

Bergamo 9.576 51.890 30.999 45.622 138.087 4.204

Brescia 13.174 60.120 35.226 49.851 158.371 3.611

Como 6.481 26.187 15.569 18.830 67.067 2.280

Cremona 5.675 14.901 8.945 16.058 45.579 1.593

Lecco 3.202 14.794 8.469 13.655 40.120 1.138

Lodi 3.461 10.086 6.242 9.761 29.550 680

Mantova 8.687 19.091 11.151 14.350 53.279 1.964

Milano 35.596 132.881 79.987 110.978 359.442 11.339

Monza e Brianza 11.018 38.475 22.807 30.875 103.175 3.185

Pavia 8.532 21.824 13.405 19.555 63.316 1.898

Sondrio 3.204 8.107 5.072 7.919 24.302 567

Varese 7.278 39.059 22.982 38.847 108.166 2.960

TOTALE 115.884 437.415 260.854 376.301 1.190.454 35.419

* I dati sono riferiti all’Organico di fatto (OF) aggiornati al 30/08/2016

Tabella 2.2.2 – Alunni in Lombardia dal 2002/2003 al 2016/2017*

Anno scolastico infanzia primaria I grado II grado totale Incremento

annuale

2002/2003 102.831 367.727 226.888 313.727 1.011.173

2003/2004 105.498 375.614 229.917 315.642 1.026.671 1,53%

2004/2005 107.590 381.414 231.186 317.959 1.038.149 1,12%

2005/2006 109.082 388.918 231.855 324.089 1.053.944 1,52%

2006/2007 109.530 398.902 231.455 331.680 1.071.567 1,67%

2007/2008 112.154 404.688 233.270 335.026 1.085.138 1,27%

2008/2009 114.542 408.403 239.952 335.392 1.098.289 1,21%

2009/2010 118.589 413.306 247.351 338.885 1.118.131 1,81%

2010/2011 119.659 417.621 252.616 340.401 1.130.297 1,09%

2011/2012 120.636 419.666 255.873 345.701 1.141.876 1,02%

2012/2013 121.039 424.982 259.470 354.923 1.160.414 1,62%

2013/2014 121.968 430.707 259.395 360.263 1.172.333 1,03%

2014/2015 121.520 433.653 258.965 367.761 1.181.899 0,82%

2015/2016 118.553 436.426 260.252 370.489 1.185.720 0,32%

2016/2017 115.884 437.415 260.854 376.301 1.190.454 0,40%

Incremento tot % 12,69% 18,95% 14,97% 19,95% 17,73%

* I dati si riferiscono all’organico di fatto (OF) aggiornati al 30/08/2016

La scuola in Lombardia – settembre 2016

23

Tabella 2.2.3 – Alunni delle scuole non statali per provincia e per ordine*

Provincia infanzia primaria I grado II grado totale di cui

disabili di cui

stranieri

Bergamo 20.845 5.260 3.562 3.837 33.504 524 2.692

Brescia 21.342 4.028 2.757 3.062 31.189 440 3.096

Como 9.713 1.991 1.417 2.140 15.261 247 843

Cremona 3.425 1.219 414 525 5.583 82 580

Lecco 6.081 1.543 931 946 9.501 230 634

Lodi 2.627 799 276 101 3.803 50 305

Mantova 2.321 267 132 199 2.919 114 238

Milano 45.715 15.935 9.043 12.913 83.606 1.192 8.255

Monza e Brianza 12.495 3.767 2.479 3.098 21.839 383 1.044

Pavia 3.740 1.181 613 787 6.321 190 561

Sondrio 1.747 88 61 44 1.940 11 58

Varese 16.291 3.143 2.327 3.145 24.906 402 1.525

TOTALE 146.342 39.221 24.012 30.797 240.372 3.865 19.831 * I dati degli alunni sono relativi all'a.s. 2015/16 aggiornati all'1 gennaio 2016

Tabella 2.2.4 – Alunni dei percorsi IeFP (Istruzione e Formazione professionale) realizzati da istituzioni scolastiche

Provincia n. Studenti cl. I n. Studenti cl. II n. Studenti cl. III

n. Studenti cl. IV

Totale Alunni

Bergamo 611 668 652 480 2.411

Brescia 657 651 498 210 2.031

Como 208 239 258 196 901

Cremona 102 111 199 58 470

Lecco 175 162 185 187 709

Lodi 113 113 116 47 389

Mantova 90 97 76 94 357

Milano 689 827 753 438 2.758

Monza e Brianza 41 49 18 45 153

Pavia 207 275 306 159 947

Sondrio 111 101 77 33 322

Varese 409 415 383 304 1.511

TOTALE 3.413 3.708 3.521 2.251 12.959

La scuola in Lombardia – settembre 2016

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Tabella 2.2.5 – Alunni con cittadinanza non italiana per provincia*

Provincia Alunni con cittadinanza

non italiana di cui nuovi ingressi Alunni nomadi

Bergamo 22.524 1.170 157

Brescia 29.619 1.108 143

Como 7.972 260 13

Cremona 8.080 156 95

Lecco 4.596 233 5

Lodi 4.822 162 3

Mantova 9.949 213 44

Milano 72.826 3.365 960

Pavia 9.433 609 99

Sondrio 1.687 27 0

Varese 12.809 476 75

TOTALE 184.317 7.779 1.594 * I dati degli alunni con cittadinanza non italiana sono relativi all'a.s. 2015/16, tratti dalle rilevazioni integrative.

Tabella 2.2.6 – Scelte dopo la scuola secondaria di primo grado*

Provincia Licei % Istituti Tecnici

% Istituti

Professionali % TOTALE

Bergamo 4.527 42,9% 3.990 37,8% 2.027 19,2% 10.544

Brescia 4.177 35,6% 4.751 40,5% 2.798 23,9% 11.726

Como 2.031 47,3% 1.591 37,1% 670 15,6% 4.292

Cremona 1.439 41,9% 1.381 40,2% 614 17,9% 3.434

Lecco 1.406 42,4% 1.288 38,9% 620 18,7% 3.314

Lodi 872 40,3% 986 45,6% 304 14,1% 2.162

Mantova 1.464 44,2% 1.237 37,3% 611 18,4% 3.312

Milano 13.469 51,7% 8.540 32,8% 4.057 15,6% 26.066

Monza e Brianza 3.734 51,4% 2.659 36,6% 876 12,1% 7.269

Pavia 1.828 42,3% 1.547 35,8% 947 21,9% 4.322

Sondrio 598 32,9% 694 38,2% 525 28,9% 1.817

Varese 3.801 43,0% 3.576 40,4% 1.466 16,6% 8.843

TOTALE 39.346 45,2% 32.240 37,0% 15.515 17,8% 87.101 *I dati della scelta indirizzo si riferiscono all’organico di fatto (OF) e sono aggiornati al 30/8/2016

La scuola in Lombardia – settembre 2016

25

2.3 Classi e dotazioni organiche

Tabella 2.3.1 – Alunni e classi totali per provincia

Provincia Alunni di cui disabili Classi

Bergamo 138.087 4.204 6.289

Brescia 158.371 3.611 7.439

Como 67.067 2.280 3.094

Cremona 45.579 1.593 2.079

Lecco 40.120 1.138 1.862

Lodi 29.550 680 1.379

Mantova 53.279 1.964 2.494

Milano 359.442 11.339 16.111

Monza e Brianza 103.175 3.185 4.626

Pavia 63.316 1.898 2.919

Sondrio 24.302 567 1.216

Varese 108.166 2.960 4.693

TOTALE 1.190.454 35.419 54.201

Tabella 2.3.2 – Alunni e sezioni della scuola dell’infanzia per provincia

Provincia

Bambini Sezioni

Totale di cui a orario

ridotto di cui alunni con

handicap Totale di cui a orario

ridotto

Bergamo 9.576 102 273 389 4

Brescia 13.174 245 244 568 11

Como 6.481 20 163 281 1

Cremona 5.675 2 135 235 0

Lecco 3.202 31 90 143 1

Lodi 3.461 2 60 139 0

Mantova 8.687 263 161 343 0

Milano 35.596 63 551 1.486 2

Monza e Brianza 11.018 171 204 444 7

Pavia 8.532 272 112 338 12

Sondrio 3.204 35 44 145 2

Varese 7.278 52 186 296 2

TOTALE 115.884 1.258 2.223 4.807 42

La scuola in Lombardia – settembre 2016

26

Tabella 2.3.3 – Alunni e classi di scuola primaria, per provincia e per anno di corso

Provincia Totale alunni

di cui disabili

Totale classi I II III IV V

Pluri-classi

Bergamo 51.890 1.769 2.569 10.238 10.592 10.477 10.261 10.322 72

Brescia 60.120 1.487 3.014 11.826 12.174 12.072 12.091 11.957 53

Como 26.187 882 1.310 5.185 5.274 5.292 5.213 5.223 32

Cremona 14.901 550 746 3.037 2.963 3.049 2.943 2.909 8

Lecco 14.794 501 761 2.931 3.033 3.014 2.930 2.886 43

Lodi 10.086 262 513 1.970 2.158 1.990 1.989 1.979 0

Mantova 19.091 801 970 3.937 3.791 3.792 3.854 3.717 17

Milano 132.881 4.388 6.165 26.059 26.961 26.738 26.524 26.599 17

Monza e Brianza 38.475 1.372 1.797 7.535 7.824 7.745 7.660 7.711 2

Pavia 21.824 720 1.067 4.267 4.434 4.463 4.323 4.337 67

Sondrio 8.107 182 445 1.614 1.522 1.683 1.583 1.705 29

Varese 39.059 1.232 1.821 7.674 7.976 7.775 7.797 7.837 10

TOTALE 437.415 14.146 21.178 86.273 88.702 88.090 87.168 87.182 350

Tabella 2.3.4 – Classi di scuola primaria a tempo pieno, per provincia ed incidenza percentuale rispetto al totale

Provincia Classi totali di cui a tempo pieno % classi t.p.

Bergamo 2.569 411 16,0%

Brescia 3.014 638 21,2%

Como 1.310 261 19,9%

Cremona 746 146 19,6%

Lecco 761 131 17,2%

Lodi 513 424 82,7%

Mantova 970 189 19,5%

Milano 6.165 5.653 91,7%

Monza e Brianza 1.797 1.510 84,0%

Pavia 1.067 293 27,5%

Sondrio 445 118 26,5%

Varese 1.821 490 26,9%

TOTALE 21.178 10.264 48,5%

La scuola in Lombardia – settembre 2016

27

Tabella 2.3.5 – Alunni e classi di scuola secondaria di I grado, per provincia

Provincia Alunni di cui disabili Classi

Bergamo 30.999 1.353 1.422

Brescia 35.226 1.171 1.631

Como 15.569 817 698

Cremona 8.945 434 410

Lecco 8.469 360 373

Lodi 6.242 202 284

Mantova 11.151 580 510

Milano 79.987 4.091 3.647

Monza e Brianza 22.807 1.137 1.064

Pavia 13.405 691 628

Sondrio 5.072 160 246

Varese 22.982 977 1.006

TOTALE 260.854 11.973 11.919

Tabella 2.3.6 – Alunni e classi di scuola secondaria di II grado, per provincia

Provincia Alunni di cui disabili Classi

Bergamo 45.622 809 1.909

Brescia 49.851 709 2.226

Como 18.830 418 805

Cremona 16.058 474 688

Lecco 13.655 187 585

Lodi 9.761 156 443

Mantova 14.350 422 671

Milano 110.978 2.309 4.813

Monza e Brianza 30.875 472 1.321

Pavia 19.555 375 886

Sondrio 7.919 181 380

Varese 38.847 565 1.570

TOTALE 376.301 7.077 16.297

La scuola in Lombardia – settembre 2016

28

Tabella 2.3.7 – Dotazioni organiche personale docente*

Provincia Infanzia Primaria Sec. I grado Sec. II grado Totale posti

sostegno Totale posti

Bergamo 774 3.894 2.548 3.343 1.837 12.396

Brescia 1.119 4.527 2.856 3.916 1.448 13.866

Como 561 1.991 1.239 1.463 844 6.098

Cremona 470 1.162 734 1.272 721 4.359

Lecco 284 1.218 690 1.044 415 3.651

Lodi 269 876 491 801 357 2.794

Mantova 686 1.429 896 1.229 947 5.187

Milano 2.970 11.077 6.741 8.526 4.578 33.892

Monza e Brianza 881 3.173 1.965 2.364 1.115 9.498

Pavia 664 1.665 1.063 1.571 702 5.665

Sondrio 288 679 432 696 256 2.351

Varese 590 2.857 1.842 2.879 1.419 9.587

TOTALE 9.556 34.548 21.497 29.104 14.639 109.344

*Per dotazione organica si intendono i posti interi, sommati alle ore equivalenti ai posti. Le dotazioni organiche non comprendono i posti in deroga. I dati sono aggiornati al 30/08/2016

Tabella 2.3.8 – Dotazioni organiche personale A.T.A.*

Provincia DSGA Ass. Amm. Ass.Tecn. Coll. Scol. Altri profili Totale

Bergamo 139 823 225 2.157 24 3.368

Brescia 141 916 281 2.441 13 3.792

Como 67 391 120 1.091 0 1.669

Cremona 43 279 95 780 11 1.208

Lecco 42 236 68 642 0 988

Lodi 29 179 51 513 12 784

Mantova 51 320 89 898 0 1.358

Milano 329 2.082 567 5.668 22 8.668

Monza e Brianza 99 593 150 1.610 3 2.455

Pavia 55 377 93 1.033 8 1.566

Sondrio 32 178 33 505 10 758

Varese 105 630 200 1.624 0 2.559

TOTALE 1.132 7.004 1.972 18.962 103 29.173

*I dati sono aggiornati al 30/08/2016

La scuola in Lombardia – settembre 2016

29

2.4 Personale della scuola

Tabella 2.4.1 – Personale docente – Totale posti comuni

Provincia infanzia primaria I grado II grado TOTALE

Bergamo 774 3.892 2.257 3.038 9.961

Brescia 1.119 4.524 2.619 3.434 11.696

Como 561 1.991 1.142 1.317 5.011

Cremona 470 1.162 652 1.161 3.445

Lecco 284 1.214 636 911 3.045

Lodi 269 871 411 715 2.266

Mantova 686 1.429 828 1.007 3.950

Milano 2.970 11.060 5.743 7.713 27.486

Monza e Brianza 881 3.168 1.664 2.082 7.795

Pavia 664 1.665 947 1.376 4.652

Sondrio 288 679 397 634 1.998

Varese 590 2.857 1.725 2.682 7.854

TOTALE 9.556 34.512 19.021 26.070 89.159

Tabella 2.4.2 – Personale docente – Totale posti di sostegno

Provincia

POSTI OD complessivi

proporzionali 2016/2017

Posti totali necessari

2016/2017 di cui deroghe

Posti totali 2015/2016

di cui deroghe

Bergamo 1.481 1.997 516 1.944 553

Brescia 1.440 2.057 617 1.890 470

Como 859 1.205 346 1.127 400

Cremona 574 795 221 749 206

Lecco 403 589 186 529 148

Lodi 262 375 113 343 108

Mantova 710 971 261 931 323

Milano 4.540 6.683 2.143 6.445 2.150

Monza e Brianza 1.108 1.716 608 1.604 623

Pavia 705 980 275 924 297

Sondrio 224 302 78 289 65

Varese 1.119 1.522 403 1.426 456

TOTALE 13.425 19.192 5.767 18.201 5.799

La scuola in Lombardia – settembre 2016

30

Tabella 2.4.3 - Mobilità in entrata per ordine di scuola*

Provincia Infanzia Primaria I grado II grado

Bergamo 27 428 264 537

Brescia 30 543 204 526

Como 17 223 94 220

Cremona 11 159 53 218

Lecco 12 137 62 146

Lodi 4 114 43 124

Mantova 10 332 60 182

Milano 69 2.050 705 1.896

Pavia 5 220 64 189

Sondrio 16 57 38 73

Varese 16 227 141 393

TOTALE 217 4.490 1.728 4.504

Tabella 2.4.4 - Mobilità in uscita per ordine di scuola*

Provincia Infanzia Primaria I grado II grado

Bergamo 6 519 375 545

Brescia 21 402 269 581

Como 19 189 134 224

Cremona 21 180 76 206

Lecco 10 100 76 164

Lodi 12 139 62 146

Mantova 81 298 117 174

Milano 245 2.683 1.014 1.559

Pavia 64 236 97 181

Sondrio 2 43 60 112

Varese 6 275 166 415

TOTALE 487 5.064 2.446 4.307

*I dati sono relativi alla Diffusione Mobilità 2016 - Fasi B, C e D

La scuola in Lombardia – settembre 2016

31

2.5 Dirigenza scolastica

Tabella 2.5.1 – Dirigenti scolastici effettivi, con incarichi di reggenza e incarichi di presidenza

Provincia Dirigenti Effettivi Incarichi di reggenza

Incarichi di presidenza

Istituzioni scolastiche

Bergamo 117 22 2 141

Brescia 123 22 0 145

Como 59 8 0 67

Cremona 39 5 0 44

Lecco 35 8 0 43

Lodi 27 1 1 29

Mantova 44 8 0 52

Milano 283 47 3 333

Monza e Brianza 87 11 1 99

Pavia 49 6 0 55

Sondrio 28 7 1 36

Varese 97 8 0 105

TOTALE 988 153 8 1.149

La scuola in Lombardia – settembre 2016

32

3 - Esiti studenti lombardi

Tabella 3.1 – Esami di stato - Scuola sec. II grado a.s 2015-2016 per provincia

Provincia Ammessi Diplomati Non diplomati % Diplomati su

ammessi

Bergamo 5.705 5.665 40 99,30%

Brescia 7.022 6.983 39 99,44%

Como 1.755 1.751 4 99,77%

Cremona 2.664 2.664 0 100,00%

Lecco 1.555 1.541 14 99,10%

Lodi 1.538 1.535 3 99,80%

Mantova 2.132 2.124 8 99,62%

Milano 21.998 21.859 139 99,37%

Pavia 2.690 2.663 27 99,00%

Sondrio 880 878 2 99,77%

Varese 5.423 5.367 56 98,97%

TOTALE 53.362 53.030 332 99,38%

Tabella 3. 2 – Distribuzione dei diplomati per fascia di voto e provincia - Scuola sec. II grado a.s 2015-2016

Provincia 60 61-70 71-80 81-90 91-99 100 100 e lode

totale

Bergamo 439 1.812 1.768 1.055 417 152 22 5.665

Brescia 543 2.221 2.207 1.314 435 229 34 6.983

Como 137 563 522 356 124 44 5 1.751

Cremona 174 735 806 540 235 141 33 2.664

Lecco 118 497 466 279 137 41 3 1.541

Lodi 99 434 452 314 147 75 14 1.535

Mantova 114 659 634 434 174 88 21 2.124

Milano 1.981 7.282 6.566 3.908 1.418 621 83 21.859

Pavia 210 741 801 545 235 110 21 2.663

Sondrio 47 246 276 181 84 34 10 878

Varese 518 1.785 1.595 900 391 156 22 5.367

TOTALE 4.380 16.975 16.093 9.826 3.797 1.691 268 53.030

La scuola in Lombardia – settembre 2016

33

Tabella 3.3 – Distribuzione percentuale dei diplomati per fascia di voto e provincia - Scuola sec. II grado

a.s 2015-2016

Provincia 60 61-70 71-80 81-90 91-99 100 100 e lode

Bergamo 7,75% 31,99% 31,21% 18,62% 7,36% 2,68% 0,39%

Brescia 7,78% 31,81% 31,61% 18,82% 6,23% 3,28% 0,49%

Como 7,82% 32,15% 29,81% 20,33% 7,08% 2,51% 0,29%

Cremona 6,53% 27,59% 30,26% 20,27% 8,82% 5,29% 1,24%

Lecco 7,66% 32,25% 30,24% 18,11% 8,89% 2,66% 0,19%

Lodi 6,45% 28,27% 29,45% 20,46% 9,58% 4,89% 0,91%

Mantova 5,37% 31,03% 29,85% 20,43% 8,19% 4,14% 0,99%

Milano 9,06% 33,31% 30,04% 17,88% 6,49% 2,84% 0,38%

Pavia 7,89% 27,83% 30,08% 20,47% 8,82% 4,13% 0,79%

Sondrio 5,35% 28,02% 31,44% 20,62% 9,57% 3,87% 1,14%

Varese 9,65% 33,26% 29,72% 16,77% 7,29% 2,91% 0,41% DATO REGIONALE 7,39% 30,68% 30,34% 19,34% 8,03% 3,56% 0,66%

Tabella 3.4 - Distribuzione dei diplomati per fascia di voto - Licei 2015/2016 per provincia

Provincia 60 61-70 71-80 81-90 91-99 100 100 e lode totale

Bergamo 133 693 874 601 261 111 18 2.691

Brescia 169 832 975 666 227 151 26 3.046

Como 29 172 202 150 74 24 5 656

Cremona 37 230 342 274 134 94 22 1.133

Lecco 40 182 218 153 83 28 2 706

Lodi 35 155 172 171 86 49 9 677

Mantova 29 222 240 200 95 56 13 855

Milano 652 3.230 3.519 2.398 917 474 70 11.260

Pavia 79 288 413 334 154 79 16 1.363

Sondrio 12 92 123 88 45 20 5 385

Varese 162 604 689 441 213 101 13 2.223

TOTALE 1.377 6.700 7.767 5.476 2.289 1.187 199 24.995

La scuola in Lombardia – settembre 2016

34

Tabella 3.5 – Distribuzione dei diplomati per fascia di voto – Tecnici 2015/2016 per provincia

Provincia 60 61-70 71-80 81-90 91-99 100 100 e lode totale

Bergamo 188 750 537 297 111 34 4 1.921

Brescia 223 819 710 360 128 48 6 2.294

Como 42 234 181 151 30 15 0 653

Cremona 86 294 253 163 65 27 9 897

Lecco 53 242 193 105 48 13 1 655

Lodi 51 226 209 101 45 21 5 658

Mantova 42 235 215 142 51 23 5 713

Milano 788 2.366 1.769 867 300 96 11 6.197

Pavia 80 285 278 148 61 21 5 878

Sondrio 23 75 80 66 28 11 5 288

Varese 207 654 501 271 96 36 8 1.773

TOTALE 1.783 6.180 4.926 2.671 963 345 59 16.927

Tabella 3.6 - Distribuzione dei diplomati per fascia di voto - Professionali 2015/2016 per provincia

Provincia 60 61-70 71-80 81-90 91-99 100 100 e lode totale

Bergamo 103 295 272 109 33 5 0 817

Brescia 133 507 438 232 69 27 0 1.406

Como 65 148 125 49 14 2 0 403

Cremona 46 167 153 70 28 14 2 480

Lecco 25 70 48 20 5 0 0 168

Lodi 11 44 57 31 11 4 0 158

Mantova 35 161 129 55 18 5 1 404

Milano 445 1.382 984 449 119 35 0 3.414

Pavia 42 141 85 41 15 7 0 331

Sondrio 12 79 73 27 11 3 0 205

Varese 140 453 331 137 57 12 0 1.130

TOTALE 1.057 3.447 2.695 1.220 380 114 3 8.916

La scuola in Lombardia – settembre 2016

35

Tabella 3.7 - Distribuzione dei licenziati Scuola secondaria di primo grado per fascia di voto 2015/2016 per provincia

Provincia Sei Sette Otto Nove Dieci Dieci e lode totale

Bergamo 1.639 1.932 1.753 1.234 350 229 7.137

Brescia 2.734 2.822 2.368 1.827 637 295 10.683

Como 968 1.156 927 661 137 81 3.930

Cremona 545 565 438 289 86 43 1.966

Lecco 595 754 634 432 109 29 2.553

Lodi 271 283 243 205 50 29 1.081

Mantova 845 948 688 486 130 98 3.195

Milano 6.169 7.995 6.908 4.688 1.404 639 27.803

Pavia 904 850 646 479 152 70 3.101

Sondrio 354 347 266 164 50 19 1.200

Varese 1.604 1.679 1.381 896 248 89 5.897

TOTALE 16.628 19.331 16.252 11.361 3.353 1.621 68.546

Tabella 3.8 – Distribuzione percentuale dei licenziati Scuola secondaria di primo grado per fascia di voto 2015/2016 per provincia

Provincia % Sei % Sette % Otto % Nove % Dieci % Dieci e

lode

Bergamo 22,96% 27,07% 24,56% 17,29% 4,90% 3,21%

Brescia 25,59% 26,42% 22,17% 17,10% 5,96% 2,76%

Como 24,63% 29,41% 23,59% 16,82% 3,49% 2,06%

Cremona 27,72% 28,74% 22,28% 14,70% 4,37% 2,19%

Lecco 23,31% 29,53% 24,83% 16,92% 4,27% 1,14%

Lodi 25,07% 26,18% 22,48% 18,96% 4,63% 2,68%

Mantova 26,45% 29,67% 21,53% 15,21% 4,07% 3,07%

Milano 22,19% 28,76% 24,85% 16,86% 5,05% 2,30%

Pavia 29,15% 27,41% 20,83% 15,45% 4,90% 2,26%

Sondrio 29,50% 28,92% 22,17% 13,67% 4,17% 1,58%

Varese 27,20% 28,47% 23,42% 15,19% 4,21% 1,51%

DATO REGIONALE 25,80% 28,23% 22,97% 16,20% 4,55% 2,25%

La scuola in Lombardia – settembre 2016

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4 – Processi innovativi nella scuola

Tabella 4.1 – Istituti in cui si realizzano progetti di Alternanza scuola lavoro – Classi III

Provincia Alunni Classi Scuole

Bergamo 9.017 368 94

Brescia 9.850 426 108

Como 3.750 156 31

Cremona 3.401 138 39

Lecco 2.781 116 27

Lodi 1.932 87 17

Mantova 2.999 138 34

Milano 21.846 925 188

Monza e Brianza 5.950 244 56

Pavia 3.857 170 41

Sondrio 1.647 77 19

Varese 7.697 295 72

TOTALE 74.727 3.140 726

Tabella 4.2 – Istituti in cui si realizzano progetti di Alternanza scuola lavoro – Classi IV e V

Provincia Licei Istituti tecnici Istituti

professionali IeFP

Bergamo 14 24 16 16

Brescia 12 27 21 16

Como 5 8 5 5

Cremona 6 8 5 5

Lecco 2 9 3 6

Lodi 3 6 2 3

Mantova 9 11 4 1

Milano 36 52 27 12

Monza e Brianza 15 18 8 2

Pavia 5 9 6 5

Sondrio 3 7 4 2

Varese 11 17 12 6

TOTALE 121 196 113 79

La scuola in Lombardia – settembre 2016

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Tabella 4.3 Scuola Digitale

Tipologia Azione Formativa Numero e tipologia

di Poli Personale soggetto alla formazione

Azione formativa DM 762/2014

1 Polo Regionale

Bando regionale nel quale è stato designato un Polo Formativo Regionale, responsabile della formazione del Team per l’innovazione, concepito per supportare e accompagnare adeguatamente l’innovazione didattica nelle scuole, nonché l’attività dell’Animatore digitale

Poli Animatori digitali 11 Poli Provinciali

Poli formativi responsabili dell’organizzazione e

della gestione delle attività e dei percorsi di

formazione per gli Animatori digitali in

Lombardia

Snodi Territoriali PON 2014-2020 38 Poli suddivisi per

Ambiti Territoriali

Snodi Formativi Territoriali individuati per la formazione in servizio sull’innovazione didattica e organizzativa, rivolta al personale della scuola

Tabella 4.4 Centri di promozione della legalità

Provincia Numero istituti Di cui

istituti comprensivi Di cui

istituti secondari di secondo grado

Numero associazioni/enti/i

stituzioni

Bergamo 60 31 29 20

Brescia 79 52 28 6

Como 61 47 14 30

Cremona 19 7 12 14

Lecco 7 2 5 14

Lodi 11 7 4 12

Mantova 25 20 5 26

Milano centro 12 1 12 13

Milano periferia 4 3 1 8

Monza e Brianza 115 80 35 13

Pavia 12 9 3 6

Sondrio 22 10 12 5

Varese 45 28 17 18

TOTALE 472 297 177 185

La scuola in Lombardia – settembre 2016

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La scuola in Lombardia – settembre 2016

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Ufficio Scolastico Regionale per la Lombardia Via Pola,11 – 20124 Milano Tel. 02 5746271 www.istruzione.lombardia.gov.it