Conferenza ME-MMT a Pisa - 3 marzo 2013

73

description

Le slides usate nella conferenza organizzata a Pisa dall'associazione ME-MMT Toscana - Economia per la Piena Occupazione. www.memmttoscana.info - www.memmt.info

Transcript of Conferenza ME-MMT a Pisa - 3 marzo 2013

Page 1: Conferenza ME-MMT a Pisa - 3 marzo 2013
Page 2: Conferenza ME-MMT a Pisa - 3 marzo 2013

Perché è importante capire l’economia?

• L'economia svolge un ruolo fondamentale per la vita di ogni cittadino. L’economia governa di fatto tutti gli aspetti delle nostre vite. L'economia salva o distrugge vite umane, crea benessere o enormi sofferenze.

• È fondamentale quindi comprendere l'economia (in particolare la macroeconomia e il sistema monetario) per poter fermare il disastro economico, sociale e umano che oggi ci sta mettendo in ginocchio

Mat

teo

Ber

nabè

– D

anie

le D

ella

Bon

ac

Page 3: Conferenza ME-MMT a Pisa - 3 marzo 2013

Che cos’è la Modern Money Theory?

• La Teoria della Moneta Moderna descrive il funzionamento della moneta moderna e come uno Stato a sovranità monetaria possa utilizzarla per creare piena occupazione e pieno stato sociale e promuovere il benessere di tutti i cittadini (famiglie e aziende)

• Tracceremo una possibile via d’uscita dal distastro economico presentando gli studi di eminenti economisti del passato e contemporanei.

Mat

teo

Ber

nabè

– D

anie

le D

ella

Bon

a

Page 4: Conferenza ME-MMT a Pisa - 3 marzo 2013

I nostri economisti di riferimento

Georg Friedrich Knapp John Maynard Keynes Abba P. Lerner

Hyman Minsky Wynne Godley

Mat

teo

Ber

nabè

– D

anie

le D

ella

Bon

a

Page 5: Conferenza ME-MMT a Pisa - 3 marzo 2013

I nostri economisti di riferimento

Warren Mosler Stephanie Bell Kelton Mathew Forstater

Bill Mitchell Randall Wray Alain Parguez

Mat

teo

Ber

nabè

– D

anie

le D

ella

Bon

a

Page 6: Conferenza ME-MMT a Pisa - 3 marzo 2013

Che cos’è la moneta?

LA MONETA È UN’ATTIVITÀ FINANZIARIA

• In ogni economia esistono 2 tipi di attività:• ATTIVITÀ REALI: oggetti concreti, che sono una

ricchezza «in sé» (case, terreni, cibo, ecc…)

• ATTIVITÀ FINANZIARIE: non hanno un’utilità intrinseca. Rappresentano il credito di un soggetto, a cui corrisponde il debito di un altro. (Altre attività finanziarie: titoli di Stato, obbligazioni, conti correnti)

Mat

teo

Ber

nabè

– D

anie

le D

ella

Bon

a

Page 7: Conferenza ME-MMT a Pisa - 3 marzo 2013

La moneta moderna• La moneta moderna non ha valore in sé. 1971: abolizione

del sistema aureo (la moneta viene svincolata dall’oro e non è più convertibile in alcuna merce).

• La moneta è un’attività accettata come mezzo per regolare gli obblighi di pagamento fra due soggetti.

• È di fatto un’unità di misura che regola il rapporto fra un creditore e un debitore.

• Ogni Stato sceglie questa unità di misura (unità di conto) che utilizza per la propria spesa e accetta come unico mezzo per il regolamento degli obblighi fiscali (pagamento imposte).

Mat

teo

Ber

nabè

– D

anie

le D

ella

Bon

a

Page 8: Conferenza ME-MMT a Pisa - 3 marzo 2013

Cosa dà valore alla moneta?

• Il fatto che la moneta emessa dallo Stato è l’unica forma di pagamento accettata per regolare gli obblighi fiscali.

• Ecco dunque che essa assume valore all’interno delle transazioni private (compravendita di beni e servizi).

Mat

teo

Ber

nabè

– D

anie

le D

ella

Bon

a

Page 9: Conferenza ME-MMT a Pisa - 3 marzo 2013

Moneta Sovrana e Moneta Non Sovrana

• Esistono oggi 2 tipi di moneta:

• MONETA SOVRANA(Dollaro, Sterlina, Yen, ecc…)

• MONETA NON SOVRANA

(Euro, Peso argentino 1991-2001)

Mat

teo

Ber

nabè

– D

anie

le D

ella

Bon

a

Page 10: Conferenza ME-MMT a Pisa - 3 marzo 2013

La moneta sovrana moderna

• Priva di valore intrinseco, quindi non convertibile (lo Stato non promette di convertirla in oro).

• Lo Stato è il monopolista della moneta (l’unica entità che ha il potere di emetterla legalmente).

• Tasso di cambio fluttuante (scambiata con altre monete a un tasso stabilito sul mercato come incontro di domanda-offerta; la moneta non è convertibile con altre monete a un rapporto fisso.

Mat

teo

Ber

nabè

– D

anie

le D

ella

Bon

a

Page 11: Conferenza ME-MMT a Pisa - 3 marzo 2013

La gerarchia della moneta sovrana

STATO

Banche

Aziende

Cittadini

Fino al 1971

ORO

STATO

Mat

teo

Ber

nabè

– D

anie

le D

ella

Bon

a

Page 12: Conferenza ME-MMT a Pisa - 3 marzo 2013

Creiamo il nostro Stato• Io, Stato, decido di adottare come moneta il fiorino e

stabilisco per legge che le imposte possono essere pagate soltanto in fiorini.

• Voi, cittadini, avrete bisogno di fiorini per pagarmi le imposte (pena: la galera o Equitalia), quindi dovete attendere che io emetta fiorini finalizzati alla realizzazione di qualcosa (scuola, strada, ospedale).

• Io, Stato, vi incaricherò di realizzare una di queste strutture, e vi pagherò per farlo, perché lavorerete per me.

• A questo punto avrete il denaro necessario per pagarmi le imposte.

Mat

teo

Ber

nabè

– D

anie

le D

ella

Bon

a

Page 13: Conferenza ME-MMT a Pisa - 3 marzo 2013

Ricapitolando…• Senza imposizione fiscale la moneta non ha

valore.• Senza la spesa dello Stato i cittadini non possono

pagare le tasse.• Le imposte non servono a finanziare la spesa.• È la spesa dello Stato che consente ai cittadini

di pagare le imposte e non il contrario.• Le imposte servono allo Stato a regolare

l’economia per evitare eccessi di domanda che possono portare a inflazione.

Mat

teo

Ber

nabè

– D

anie

le D

ella

Bon

a

Page 14: Conferenza ME-MMT a Pisa - 3 marzo 2013

A cosa servono le tasse?«Le tasse non finiscono da nessuna parte! Non vengono accumulate in nessun luogo e certamente non “finanziano” la spesa. Il settore non governativo non può pagare le sue tasse finché il governo non spende! È bene pensare alle tasse come a un drenaggio di liquidità che riflette la volontà da parte del governo di diminuire la capacità di spesa del settore non governativo».

Prof. Bill Mitchell(Università di Newcastle, Australia)

Mat

teo

Ber

nabè

– D

anie

le D

ella

Bon

a

Page 15: Conferenza ME-MMT a Pisa - 3 marzo 2013

I settori dell’economia

• Riepiloghiamo: in economia esistono attività reali e attività finanziarie.

• Queste attività sono detenute e accumulate da diversi settori:

• SETTORE PUBBLICO (lo Stato)• SETTORE PRIVATO (Banche, famiglie e aziende)• SETTORE ESTERO (Resto del mondo: nazioni estere, banche

estere, imprese estere, famiglie estere)

Quindi…

LO STATO NON SIAMO NOI!!!

Mat

teo

Ber

nabè

– D

anie

le D

ella

Bon

a

Page 16: Conferenza ME-MMT a Pisa - 3 marzo 2013

Il settore privato (noi)

• All’interno di questo settore la quantità di ricchezza finanziaria non può aumentare senza un intervento esterno.

• Le transazioni all’interno del settore privato non creano moneta nuova: per una persona che spende per acquistare un bene reale, ce ne sarà una che ricava vendendo quel bene. Non può esserci aumento di reddito per tutti contemporaneamente.

IMPRESEFAMIGLIEBANCHE

Mat

teo

Ber

nabè

– D

anie

le D

ella

Bon

a

Page 17: Conferenza ME-MMT a Pisa - 3 marzo 2013

Come si arricchisce il settore privato?

• Il settore pubblico è il soggetto che può creare ricchezza finanziaria al netto nel settore privato attraverso la spesa pubblica in deficit

• Lo Stato quindi deve spendere in deficit: spendere più di quanto toglie attraverso le imposte, altrimenti non può arricchire il settore privato.

STATOSPESA

PUB

BLIC

A

IMPRESEFAMIGLIEBANCHE

IMPO

STE

Mat

teo

Ber

nabè

– D

anie

le D

ella

Bon

a

Page 18: Conferenza ME-MMT a Pisa - 3 marzo 2013

Cosa deve fare uno Stato per arricchire i cittadini?

• Lo Stato virtuoso spende per i propri cittadini più di quanto gli toglie tramite le imposte.

• Quindi lo Stato virtuoso DEVE spendere in deficit per famiglie e imprese.

• DEBITO PUBBLICO = CREDITO PRIVATO

STATO

Spesa 100

IMPRESEFAMIGLIEBANCHE

Imposte 50

Mat

teo

Ber

nabè

– D

anie

le D

ella

Bon

a

Page 19: Conferenza ME-MMT a Pisa - 3 marzo 2013

Il settore estero (import-export)• Ricchezza finanziaria netta per

il settore privato può arrivare anche dal settore estero, nel momento in cui le esportazioni superano le importazioni

STATO

SPESA

PUB

BLIC

A

FAMIGLIEIMPRESEBANCHE

IMPO

STE

ESTERO

Ricavi daEXPORT

Spesa per IMPORT

Mat

teo

Ber

nabè

– D

anie

le D

ella

Bon

a

Page 20: Conferenza ME-MMT a Pisa - 3 marzo 2013

Il debito pubblico, in uno Stato sovrano, NON è un problema

• non ha bisogno di finanziare la propria spesa con l’imposizione fiscale.

• Non ha bisogno di prendere in prestito la valuta attraverso l’emissione di titoli di Stato.

• Non può esaurire i soldi perché non ha alcun limite finanziario (se non quelli autoimposti) ed è SEMPRE solvibile: per spendere non deve “trovare” prima il denaro quindi…

IL DEBITO PUBBLICO NON È UN PROBLEMA

LO STATO…

Mat

teo

Ber

nabè

– D

anie

le D

ella

Bon

a

Page 21: Conferenza ME-MMT a Pisa - 3 marzo 2013

Il debito pubblico• La somma dei deficit annuali rappresentati dalla spesa

dello Stato meno le tasse [G-T]

• Rappresenta il risparmio privato: è la ricchezza finanziaria dei cittadini

• Il debito dello Stato NON è il debito dei cittadini perché lo Stato non è come una famiglia (Lo Stato emette la sua moneta, i cittadini la utilizzano)

Mat

teo

Ber

nabè

– D

anie

le D

ella

Bon

a

Page 22: Conferenza ME-MMT a Pisa - 3 marzo 2013

Esempio di spesa pubblica• Lo Stato decide di costruire una scuola (costo: 100

fiorini)• Lo Stato emette 100 fiorini e incarica una o più imprese

di realizzare la scuola, quindi accredita sui loro c/c i 100 fiorini.

• Lo Stato nel proprio bilancio registra un deficit di -100 fiorini, che rappresentano il credito delle aziende private e dei lavoratori che realizzano la scuola.

• Quindi:• Il saldo dello Stato è -100• Il saldo del settore privato è +100

Mat

teo

Ber

nabè

– D

anie

le D

ella

Bon

a

Page 23: Conferenza ME-MMT a Pisa - 3 marzo 2013

Debito pubblico = Ricchezza privata

Mat

teo

Ber

nabè

– D

anie

le D

ella

Bon

a

Page 24: Conferenza ME-MMT a Pisa - 3 marzo 2013

Italia

1996 1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011

-10%

-5%

0%

5%

10%

15%

Government Balance

Private Balance

Year

Per

cent

of G

DP

Mat

teo

Ber

nabè

– D

anie

le D

ella

Bon

a

Page 25: Conferenza ME-MMT a Pisa - 3 marzo 2013

Regno Unito

1996 1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011

-15%

-10%

-5%

0%

5%

10%

15%

Government Balance

Private Sector Balance

Year

Per

cent

of G

DP

Mat

teo

Ber

nabè

– D

anie

le D

ella

Bon

a

Page 26: Conferenza ME-MMT a Pisa - 3 marzo 2013

Giappone

1996 1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011

-15%

-10%

-5%

0%

5%

10%

15%

20%

Government Balance

Private Balance

Year

Per

cent

of G

DP

Mat

teo

Ber

nabè

– D

anie

le D

ella

Bon

a

Page 27: Conferenza ME-MMT a Pisa - 3 marzo 2013

“Non ci sono soldi…” ?!

«Una volta che la gente ha capito il funzionamento della moneta moderna, il governo non può più giustificarsi dicendo che non ci sono soldi per implementare i servizi pubblici, costruire ospedali, scuole e infrastrutture. La capacità di spesa dello Stato a moneta sovrana è di fatto illimitata»

Prof.ssa Stephanie Bell Kelton

(Università del Missouri, Kansas City)

Mat

teo

Ber

nabè

– D

anie

le D

ella

Bon

a

Page 28: Conferenza ME-MMT a Pisa - 3 marzo 2013

Cosa può fare uno Stato a moneta sovrana oggi secondo la MMT?

• Creare la piena occupazione: diventare datore di lavoro di ultima istanza per chiunque voglia lavorare• Realizzare il pieno Stato sociale

Mat

teo

Ber

nabè

– D

anie

le D

ella

Bon

a

Page 29: Conferenza ME-MMT a Pisa - 3 marzo 2013

«La finanza funzionaleper il pieno impiego»«In virtù del suo potere di creare/distruggere la moneta fiat e del suo potere di ritirare moneta dalle persone mediante la tassazione [lo Stato] è in posizione di tenere il livello di spesa nell'economia al livello richiesto per [mantenere il pieno impiego]»

Abba P. Lerner

Mat

teo

Ber

nabè

– D

anie

le D

ella

Bon

a

Page 30: Conferenza ME-MMT a Pisa - 3 marzo 2013

Costi della disoccupazione• COSTI DIRETTI:• Perdita di reddito • COSTI INDIRETTI:

• Esclusione sociale• Perdita di know-how• Danni psicologici

(depressioni, suicidi)• Salute scarsa e riduzione

della speranza di vita• Perdita di motivazioni• Disgregazione della vita

familiare e delle relazioni umane (divorzi, violenze domestiche)

• Aumento della criminalità

Il Prof. Bill Mitchell, in una ricerca condotta sulla disoccupazione negli Stati Uniti, ha calcolato che gli Usa, ogni giorno, sacrificano una cifra compresa tra i 6 e gli 8 miliardi di dollari di Pil non prodotto.

Mat

teo

Ber

nabè

– D

anie

le D

ella

Bon

a

Page 31: Conferenza ME-MMT a Pisa - 3 marzo 2013

I Programmi di LavoroGarantito (PLG)

• Lo Stato sovrano, attraverso la spesa in deficit, può acquisire la funzione di datore di lavoro di ultima istanza. Significa che può assicurare un posto di lavoro a ogni singolo disoccupato.

• I PLG sono i progetti in cui lo Stato decide di impiegare i disoccupati.

• Lo Stato stabilisce un salario minimo che possa permettere al lavoratore di vivere in modo decoroso.

• Lo Stato individua i settori su cui il mercato non ritiene conveniente investire (es: servizi socio-sanitari e di pubblica utilità, green jobs), in seguito forma i lavoratori che verranno poi impiegati sul campo.

Mat

teo

Ber

nabè

– D

anie

le D

ella

Bon

a

Page 32: Conferenza ME-MMT a Pisa - 3 marzo 2013

Il PLG è anti-ciclico• Elemento stabilizzatore anti-ciclico: il PLG si espanderà

quando l’economia è in fase di recessione e si ridurrà quando l’economia sarà in crescita.

• Recessione Lo Stato assume (Il PLG si espande) Aumentano i redditi Aumenta la domanda di beni/servizi Aumenta la produzione di beni/servizi Le imprese private riniziano ad assumere Il PLG si riduce

Mat

teo

Ber

nabè

– D

anie

le D

ella

Bon

a

Page 33: Conferenza ME-MMT a Pisa - 3 marzo 2013

Benefici del PLG

• Aumento del reddito (Pil).• Scomparsa degli ammortizzatori sociali: sussidi di

disoccupazione, cassa integrazione e altre forme di spese “tampone” e assistenzialiste.

• Sensibile abbattimento dei costi sociali (criminalità, depressione, suicidi, violenze domestiche).

• Il PLG garantisce l’attività e l’esperienza dei lavoratori, quindi evita la perdita di conoscenze e competenze, utili per essere riassorbiti dalle imprese del settore privato.

Mat

teo

Ber

nabè

– D

anie

le D

ella

Bon

a

Page 34: Conferenza ME-MMT a Pisa - 3 marzo 2013

Il caso EuroL’Unione Monetaria Europea è un caso eccezionale e unico nella storia:

• La valuta è DIVISA dallo Stato: Euro è una valuta straniera per i singoli Stati.

• Stati dell’Eurozona hanno ceduto la loro sovranità monetaria e il loro potere di emissione della moneta: non sono più EMETTITORI che possono creare l’Euro ma solo UTILIZZATORI dell’Euro

Mat

teo

Ber

nabè

– D

anie

le D

ella

Bon

a

Page 35: Conferenza ME-MMT a Pisa - 3 marzo 2013

Chi emette l’Euro?

BCE

Banche

STATO

Famiglie e Aziende

Mat

teo

Ber

nabè

– D

anie

le D

ella

Bon

a

Page 36: Conferenza ME-MMT a Pisa - 3 marzo 2013

STATO

BC

Banche

Aziende e famiglie

BCE

Banche

STATO

Aziende e famiglie

La piramide del denaro con l’Euro

Mat

teo

Ber

nabè

– D

anie

le D

ella

Bon

a

Page 37: Conferenza ME-MMT a Pisa - 3 marzo 2013

Cosa significa questo per gli Stati dell’Eurozona?

Gli Stati hanno PERSO la loro SOVRANITA’ MONETARIA:

• Gli Stati devono finanziarsi sul mercato: prendere in prestito il denaro necessario a finanziare la propria spesa (sanità, pensioni, scuola...) sul mercato dei capitali privati.

• I privati (in gran parte banche) stabiliscono le condizioni di prestito (il tasso d’interesse) in base alla situazione economica dei vari paesi (SPREAD).

Mat

teo

Ber

nabè

– D

anie

le D

ella

Bon

a

Page 38: Conferenza ME-MMT a Pisa - 3 marzo 2013

Debito Pubblico degli Stati dell’Eurozona

• Come si ripaga questo debito?

1. Le imposte servono realmente a ripagare il debito e gli euro vengono presi dall’economia reale (famiglie e aziende).

2. Lo Stato può essere costretto a tagliare la spesa pubblica (sanità, pensioni, scuola…).

3. Lo Stato può vendere beni pubblici o privatizzare i servizi.

4. Contrarre nuovi debiti attraverso l’emissione di titoli di stato (alle condizioni dei mercati).

Mat

teo

Ber

nabè

– D

anie

le D

ella

Bon

a

Page 39: Conferenza ME-MMT a Pisa - 3 marzo 2013

«Quel che è avvenuto in effetti è che entrando nell’euro, Spagna e Italia si sono effettivamente ridotte a Paesi del terzo mondo che DEVONO PRENDERE IN PRESTITO UNA MONETA STRANIERA CON TUTTI I DANNI CHE CIÒ IMPLICA. In particolare, da quando i Paesi dell’Eurozona non possono stampare moneta, nemmeno in caso di emergenza, sono soggetti a interruzioni di fondi [da parte dei mercati] diversamente dai paesi che emettono la propria valuta – e il risultato è quello che vediamo oggi»

Paul Krugman, Premio Nobel per l’economia

New York Times, 10 novembre 2011

Da emittenti a utilizzatori della valuta

Mat

teo

Ber

nabè

– D

anie

le D

ella

Bon

a

Page 40: Conferenza ME-MMT a Pisa - 3 marzo 2013

Un debito che è un problema:

«[...] hanno perso la loro capacità di emettere debito in una moneta sulla quale hanno il pieno controllo. Di conseguenza, una perdita di fiducia degli investitori può, attraverso aspettative che si auto realizzano, condurre il Paese al fallimento. Ciò non avviene per i Paesi che possono emettere debito nella propria valuta. In questi Paesi la banca centrale può sempre fornire liquidità al [governo, nda] sovrano per evitare il fallimento».

Paul De Grauwe, The governance of a fragile Eurozone, 2011

Mat

teo

Ber

nabè

– D

anie

le D

ella

Bon

a

Page 41: Conferenza ME-MMT a Pisa - 3 marzo 2013

Rischio “fallimento”…«La Spagna NON HA UN SOLDO IN CASSA per pagare i servizi pubblici e se la BCE non avesse comprato i titoli di Stato, il Paese sarebbe fallito […] È meglio dire le cose come stanno sensatamente e tranquillamente».

Cristobal Montoro, Ministro del Bilancio spagnolo

20 luglio 2012

Mat

teo

Ber

nabè

– D

anie

le D

ella

Bon

a

Page 42: Conferenza ME-MMT a Pisa - 3 marzo 2013

Rischio voluto! «[…] per ragioni sia politico-ideologiche sia tecnologiche

l'Unione ha fatto la scelta di liberalizzare i movimenti di capitali al suo interno ma anche all'esterno. Come lei dice, vantaggio per i risparmiatori meno per i governi. E quindi questa libertà, forse più ancora delle altre, mette in rapporto più stretto mercato e politica, toglie un vincolo all'operatività di mercati e IRROBUSTISCE UN VINCOLO SULL'OPERATORE PUBBLICO. […] Gli Stati membri si illudono se pensano se pensano di avere ancora una piena sovranità fiscale nazionale. Essi l'hanno già LARGAMENTE PERDUTA A VANTAGGIO DEI MERCATI».

Mario Monti, Intervista sull'Italia in Europa, a cura di Federico Rampini, 1998.

Mat

teo

Ber

nabè

– D

anie

le D

ella

Bon

a

Page 43: Conferenza ME-MMT a Pisa - 3 marzo 2013

Rischio voluto!!!

«Con l'asta dei BoT del luglio 1981 iniziava, dieci anni fa, un nuovo regime di politica monetaria. Si inaugurava, infatti, il cosiddetto “divorzio” fra Tesoro e Banca d' Italia: una “separazione dei beni” che esimeva la seconda dal garantire in asta il collocamento integrale dei titoli offerti dal primo. [...] Da quel momento in avanti la vita dei ministri del Tesoro si era fatta più difficile e a ogni asta il loro operato era SOTTOPOSTO AL GIUDIZIO DEL MERCATO».

Beniamino Andreatta, Il divorzio tra Tesoro e Bankitalia e la lite delle comari, 26 luglio 1991, Il sole 24ore

Mat

teo

Ber

nabè

– D

anie

le D

ella

Bon

a

Page 44: Conferenza ME-MMT a Pisa - 3 marzo 2013

Qualcuno ci aveva avvisato

«Se un governo non ha più la propria valuta, non solo rinuncia “al controllo sulla politica monetaria” normalmente intesa; ma anche la sua capacità di spesa viene vincolata in un modo del tutto nuovo. Se un governo non ha la sua banca centrale con la quale può emettere assegni liberamente, la sua spesa può essere finanziata solamente sottoscrivendo prestiti sul mercato aperto […] e ciò POTREBBE RISULTARE ECCESSIVAMENTE COSTOSO O PERSINO IMPOSSIBILE, in particolare in “situazione di particolare emergenza”».

Wynne Godley, Observer, 31 agosto 1997

Mat

teo

Ber

nabè

– D

anie

le D

ella

Bon

a

Page 45: Conferenza ME-MMT a Pisa - 3 marzo 2013

Cosa sappiamo della crisi?

• Mario Monti (neo premier), 2011: «l'imperativo categorico[...] rimane

quello della riduzione debito pubblico. E' un'esigenza fondamentale e ogni deviazione farebbe sprofondare il Paese in un abisso».

• Mario Monti, 2012: «numerosi governi italiani non si sono neanche posti il problema del disavanzo pubblico» e quindi «il problema non e' l'austerity di oggi, ma l'assenza di disciplina in un passato non lontano».

• Herman Van Rompuy (presidente Consiglio Europeo ), 2012: «[le misure di austerità, nda] non sono imposte dalle istituzioni europee, ma sono la conseguenza di cattivi governi».

• Giorgio Napolitano, 2012: «Non possiamo lasciare il peso di un abnorme debito pubblico sulle spalle delle generazioni future senza macchiarci di una vera e propria colpa storica e morale».

Mat

teo

Ber

nabè

– D

anie

le D

ella

Bon

a

Page 46: Conferenza ME-MMT a Pisa - 3 marzo 2013

Riepilogando:

• Il nostro debito pubblico è troppo alto, per colpa dei governi corrotti del passato.

• Ciò ha portato i mercati a temere la nostra bancarotta.

• A chiedere tassi d’interesse più elevati (spread) rispetto ai paesi più affidabili.

• Sacrifici richiesti (austerità) sono necessari per rimediare alle colpe del passato.

Mat

teo

Ber

nabè

– D

anie

le D

ella

Bon

a

Page 47: Conferenza ME-MMT a Pisa - 3 marzo 2013

La ricetta per uscire dalla crisi si chiama Austerita’

• STATO DEVE AVERE BILANCIO IN PAREGGIO (inserito nelle Costituzioni nazionali in conformità Al Fiscal Compact nel corso del 2012).

• TAGLI ALLA SPESA PUBBLICA (scuola, sanità, pensioni, aiuti alle imprese…).

• AUMENTO DELL’IMPOSIZIONE FISCALE

Mat

teo

Ber

nabè

– D

anie

le D

ella

Bon

a

Page 48: Conferenza ME-MMT a Pisa - 3 marzo 2013

I dati dicono qualcos’altro:

Mat

teo

Ber

nabè

– D

anie

le D

ella

Bon

a

Page 49: Conferenza ME-MMT a Pisa - 3 marzo 2013

Il debito pubblico infatti stava diminuendo

Mat

teo

Ber

nabè

– D

anie

le D

ella

Bon

a

Page 50: Conferenza ME-MMT a Pisa - 3 marzo 2013

Quale debito stava aumentando?

Mat

teo

Ber

nabè

– D

anie

le D

ella

Bon

a

Page 51: Conferenza ME-MMT a Pisa - 3 marzo 2013

Con chi si stava indebitando il settore privato?

Mat

teo

Ber

nabè

– D

anie

le D

ella

Bon

a

Page 52: Conferenza ME-MMT a Pisa - 3 marzo 2013

Mettiamo insieme i pezzi....

Mat

teo

Ber

nabè

– D

anie

le D

ella

Bon

a

Page 53: Conferenza ME-MMT a Pisa - 3 marzo 2013

Quando aumenta il debito pubblico?

Mat

teo

Ber

nabè

– D

anie

le D

ella

Bon

a

Page 54: Conferenza ME-MMT a Pisa - 3 marzo 2013

Perché aumenta il debito pubblico dal 2007?

• Scoppia la crisi dei mutui sub prime negli Stati Uniti

• I governi nazionali sono chiamati a intervenire per salvare le banche a rischio fallimento (Commissione Europea: 1600 miliardi di euro dal 2008 al 2011!!!).

• In una fase di recessione automaticamente calano le entrate e aumentano le spese sociali (sussidi di disoccupazione, cassa integrazione….).

Mat

teo

Ber

nabè

– D

anie

le D

ella

Bon

a

Page 55: Conferenza ME-MMT a Pisa - 3 marzo 2013

La risposta al problema sbagliato…

• Il problema non è il debito pubblico ma quello PRIVATO, PRIVATO, PRIVATO, PRIVATO, PRIVATO!!!!!

• Cosa succede se applichiamo tagli alla spesa e aumento dell’imposizione fiscale (austerità) al settore privato?

• Cala il reddito disponibile (spesa di qualcuno è il reddito di qualcun altro!) delle famiglie e delle imprese.

Mat

teo

Ber

nabè

– D

anie

le D

ella

Bon

a

Page 56: Conferenza ME-MMT a Pisa - 3 marzo 2013

La spirale deflattiva:

MENO VENDITE

e

MENO PRODUZIONE

PIU’ DISOCCUPAZIONE e

PIU’ AZIENDE CHE CHIUDONO

MENO REDDITI

e

MENO INVESTIMENTI

MENO CAPACITA’ DI SPESA

e

MENO DOMANDA DI BENI E SERVIZI

Mat

teo

Ber

nabè

– D

anie

le D

ella

Bon

a

Page 57: Conferenza ME-MMT a Pisa - 3 marzo 2013

Aumenta la disoccupazione

Mat

teo

Ber

nabè

– D

anie

le D

ella

Bon

a

Page 58: Conferenza ME-MMT a Pisa - 3 marzo 2013

Crollano gli investimentiM

atte

o B

erna

bè –

Dan

iele

Del

la B

ona

Page 59: Conferenza ME-MMT a Pisa - 3 marzo 2013

Il debito pubblico non cala, anzi…

Mat

teo

Ber

nabè

– D

anie

le D

ella

Bon

a

Page 60: Conferenza ME-MMT a Pisa - 3 marzo 2013

Diventa più difficile ripagare i debiti…

Mat

teo

Ber

nabè

– D

anie

le D

ella

Bon

a

Page 61: Conferenza ME-MMT a Pisa - 3 marzo 2013

L’austerità non può funzionare:

«La crisi ha a che fare con una mancanza di crescita. I mercati obbligazionari non attaccherebbero i governi – uno dopo l’altro – se le loro economie stessero crescendo e la disoccupazione fosse bassa […] Non dobbiamo dimenticare un’idea basilare per cui la SPESA E’ UGUALE AL REDDITO, che a sua volta CREA OCCUPAZIONE»

Prof. Bill Mitchell

Mat

teo

Ber

nabè

– D

anie

le D

ella

Bon

a

Page 62: Conferenza ME-MMT a Pisa - 3 marzo 2013

Piano B: diventare più competitivi…

• «Le nostre decisioni in parte hanno contribuito ad aggravare la crisi economica» (Mario Monti, 2012).

• MA «Il consolidamento fiscale è inevitabile nel contesto attuale e concede il tempo necessario per le riforme strutturali. […] Gli effetti negativi possono essere compensati dalla riforma del mercato del lavoro e da altre riforme. […] Il pregiato modello sociale ed economico dell'Europa - che garantisce la sicurezza del lavoro e gli ammortizzatori generosi - è obsoleto» (Mario Draghi, 2012).

• Infatti, «[..] il rilancio della crescita deve avvenire attraverso un impegno senza tregua per il miglioramento della competitività e non attraverso un ulteriore indebitamento» (Mario Monti, 2012).

Mat

teo

Ber

nabè

– D

anie

le D

ella

Bon

a

Page 63: Conferenza ME-MMT a Pisa - 3 marzo 2013

Problema:• Se un paese ha un surplus nei confronti del resto del

mondo significa che qualche altro paese è in deficit nei suoi confronti.

• Non può esserci un Paese CREDITORE senza almeno un altro Paese DEBITORE.

• Quindi non tutti i paesi possono essere in surplus contemporaneamente a meno di non esportare su Marte, Saturno….

Mat

teo

Ber

nabè

– D

anie

le D

ella

Bon

a

Page 64: Conferenza ME-MMT a Pisa - 3 marzo 2013

Come si fa a diventare competitivi?

« […]gli Stati che individualmente hanno tentato di aumentare le esportazioni nette nel momento in cui la domanda interna calava, dal momento che i tassi di cambio con gli altri membri dell'Eurozona sono fissi, hanno avuto come unica alternativa quella di mantenere o ridurre i salari e i prezzi interni».

S. Kelton e L. R. Wray Can Euroland survive?, 2009

Mat

teo

Ber

nabè

– D

anie

le D

ella

Bon

a

Page 65: Conferenza ME-MMT a Pisa - 3 marzo 2013

Quindi per diventare più competitivi:

Due possibilità:

1) Si svaluta la MONETA

2) Si svalutano i SALARI.

Oggi, con l’Euro, non potendo svalutare la moneta, l’unica

opzione è quella di SVALUTARE I SALARI dei lavoratori!

Mat

teo

Ber

nabè

– D

anie

le D

ella

Bon

a

Page 66: Conferenza ME-MMT a Pisa - 3 marzo 2013

Quali finalità nasconde davvero l’austerità…

• (S)VENDITA DEI BENI PUBBLICI

• PROFITTI PER LE ISTITUZIONI FINANZIARIE CHE PRESTANO SOLDI AGLI STATI

• VINCOLO ESTERNO FORTE PER IMPORRE MODERAZIONE SALARIALE AI LAVORATORI (se aumenta la disoccupazione i lavoratori sono costretti ad accettare salari più bassi)

• CREAZIONE DI MASSE DI DISOCCUPATI DISPOSTI A LAVORARE PER STIPENDI “CINESI

Mat

teo

Ber

nabè

– D

anie

le D

ella

Bon

a

Page 67: Conferenza ME-MMT a Pisa - 3 marzo 2013

Sapevano?• «Non dobbiamo sorprenderci che l’Europa abbia bisogno

di CRISI, e di GRAVI CRISI, per fare passi avanti. I passi avanti dell’Europa sono per definizione cessione di parti delle sovranità nazionali a un livello comunitario. È chiaro che il potere politico, ma anche il senso di appartenenza dei cittadini a una collettività nazionale, possono essere pronti a queste cessioni solo quando il costo politico psicologico del non farle diventa superiore al costo del farle, perchè c’è una crisi in atto visbile, conclamata».

Mario Monti, 2011

Mat

teo

Ber

nabè

– D

anie

le D

ella

Bon

a

Page 68: Conferenza ME-MMT a Pisa - 3 marzo 2013

Sapevano???

«Sono sicuro che l’euro ci costringerà a introdurre un nuovo insieme di strumenti di politica economica. Proporli adesso è politicamente impossibile. Ma UN BEL GIORNO CI SARÀ UNA CRISI e si creeranno i nuovi strumenti».

Romano Prodi, 2001

Mat

teo

Ber

nabè

– D

anie

le D

ella

Bon

a

Page 69: Conferenza ME-MMT a Pisa - 3 marzo 2013

Non è un happy ending…• Il vincolo esterno dei mercati, la perdita di sovranità

monetaria e le rigidità del cambio derivanti dall'adozione dell'Euro, la crisi e lo spettro del fallimento dello Stato, i governi che cadono sotto i colpi dello spread sono tutti strumenti funzionali all'approvazione di riforme che chiaramente mirano a “disciplinare” il mondo del lavoro, destinate a far peggiorare in modo permanente le condizioni di lavoro e di vita di milioni di persone in Europa per i prossimi decenni.

• L’Euro, oggi, è lo strumento che tiene insieme tutto questo!!!

Mat

teo

Ber

nabè

– D

anie

le D

ella

Bon

a

Page 70: Conferenza ME-MMT a Pisa - 3 marzo 2013

Dopo che si fa?

• 1) L’Italia annuncia che tasserà unicamente nelle nuove Lire;

• 2) Tutti i pagamenti da parte del governo saranno effettuati in nuove Lire;

• 3) Ri-unione del ministero del Tesoro con la Banca d’Italia;

• 4) Il tasso di cambio sarà variabile e libero;• 5) Il governo finanzia un PLG;• 6) Il governo rinegozia i contratti da Euro a Lire (in base

al codice civile) compresi i mutui contratti con le banche italiane;

• 7) Tutti i c/c saranno assicurati dalla Banca d’Italia.

Mat

teo

Ber

nabè

– D

anie

le D

ella

Bon

a

Page 71: Conferenza ME-MMT a Pisa - 3 marzo 2013

Mat

teo

Ber

nabè

– D

anie

le D

ella

Bon

a

Page 72: Conferenza ME-MMT a Pisa - 3 marzo 2013

www.memmttoscana.info

Mat

teo

Ber

nabè

– D

anie

le D

ella

Bon

a

Page 73: Conferenza ME-MMT a Pisa - 3 marzo 2013

Per approfondire:

• memmt.info (italiano)

• neweconomicperspectives.org (inglese)

• moslereconomics.com (inglese)

• bilbo.economicoutlook.net (inglese)

Mat

teo

Ber

nabè

– D

anie

le D

ella

Bon

a