CONFERENZA DI CONSENSO Cure palliative nel grande … · domicilio, nelle strutture residenziali e...
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CONFERENZA DI CONSENSO
Cure palliative nel grande anziano a domicilio, nelle residenze e in
hospice
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Dr.DanieleBellandimedicopalliativista-geriatra
FondazioneIstitutoOspedalierodiSospiroOnlus-APRIREnetwork
Riccione,15/11/2018XXVCONGRESSONAZIONALESICPLIMITIEORIZZONTINELLACURA
Perchéunaconferenzadiconsenso
Si osserva nei diversi setting di cura (ospedale,strutture socio sanitarie, cure intermedie eassistenzadomiciliare)ladifficoltàariconoscereilbisognodicurepalliativenelgrandeanziano;ovvero quando la cura e l’assistenza dapreventiva curativa, riabilitativa debba inveceassicurare interventi che massimizzino ilcomfort, il controllodeisintomidisturbanticonl’obiettivo di grantire la miglior qualità di vitapossibile.
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Laprecoceidentificazionedeigrandianzianichepotrebberobeneficiarediinterventipalliativisièdimostrataefficacesianelmigliorarelaqualitàdivitadeglianzianiedeilorofamiliari,sianelridurreicostidell’assistenzaafrontediunaappropriatezzadegliinterventiTemel2010,Greer2012,McNamara2013L’approcciopalliativoadanzianiospitidistruttureresidenzialimiglioragliesiticlinici,iprocessidiassistenzaelapercezionedellaqualitàdellecuredapartedeifamiliari.Inparticolaremiglioralagestionedeldoloreedeglialtrisintomidisturbanti,qualidispneaeastenia,el’appropriatezzadelleterapiefarmacologicheCiminoeMcPherson2014
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DefinizionedigrandevecchioPersonacheintraprendel’ultimotrattodelsuopercorsodiinvecchiamentoconnotatoda:-Etàavanzata≥85anni- Difficoltàprogressivari-costruirenuoviequilibricinico-funzionaliin
rispostaamodificazioniindottedalprocessodiinvecchiamento,dall’accumularsidellepatologiecroniche,dalrapportoconilcontestodivita
- Condizionedicrescentefragilità(maggiorvulnerabilitàcognitivaefisicaaglistress)
- Coesistenzadimultiplemalattiecronicheinteragentifraloro,«multiple,simultaneous,interactiveproblems»
- Altorischioopresenzadidisabilità- Elevataprevalenzadidecadimentocognitivo- Necessitadisupportosocio-sanitarioinpresenzadiunaretedi
supportospessodebole
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Panel giuria costituito da rappresentanti di: SocietàItalianadiGerontologiaeGeriatria(SIGG)FederazioneNazionaleOrdiniProfessioniInfermieristiche(FNOPI)SocietàItalianadiMedicinaGeneraleedellecureprimarie(SIMG)ConsiglioNazionaleOrdinedegliPsicologi(CNOP)SocietàItalianadiGeriatriaOspedaleTerritorio(SIGOT)SocietàItalianadiCurePalliative(SICP)OrdinedeiMediciChirurghieOdontoiatridiAnconaCentrodiRicercainEticaClinicaUniversitàdell’InsubriaVareseIstitutoSuperiorediSanità(ISS)AssociazioneGeriatriExtraospedalieri(AGE)AssociazioneInfermieridiFamigliaeComunità(AIFeC)AssociazioneItalianadiPsicogeriatria(AIP)
Roma24ottobre2018
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Curepalliativenelgrandeanzianoadomicilio,nelleresidenzeeinhospice
OBIETTIVIdellaConferenzadiconsenso:• Definire gli indicatori per identificare i grandianziani che necessitano di un approcciopalliativo.
• Identificare gli interventi palliativi appropriatiper l’assistenza e la cura del grande anziano, adomicilio,nellestruttureresidenzialieinhospice.
• Identificare gli interventi per il supporto allafamigliaeaicaregiverformalieinformali.
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L'identificazionedelgrandeanzianochenecessitadicurepalliative
CorradoCarabellese,GianbattistaGuerrini,DanieleBellandi,ErmellinaZanetti
Quesito 1 Quali indicatori identificano la prognosi e il bisogno
di cure palliative nel grande anziano? Quesito 2
L’utilizzo degli indici prognostici di mortalità migliora l’affidabilità prognostica nel grande anziano?
Quesito 3 Gli strumenti di valutazione del bisogno di cure palliative sono affidabili nell’identificare il bisogno di cure palliative
nel grande anziano?
1. Valutare periodicamente gli indicatori nutrizionali e lo statofunzionale in tutti i setting e, nei soggetti ospedalizzati, anche lafunzionecognitiva:ilprogressivopeggioramentoaumentailrischiodimortalitàa12mesi.
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2.Utilizzareneglianziani affetti dademenza laClinicalDementiaRatingScaleCDRe/o laBedfordAlzheimerNursingSeverityScale(BANS-S).Illoroutilizzomiglioral'affidabilitàprognostica.
2a. Non utilizzare routinariamente indici prognostici perl’identificazionedelgrandeanzianoconaspettativadivitalimitata.Non vi sono evidenze che tali indici migliorino l’affidabilitàprognostica.
3. Utilizzare sistematicamente uno strumento di valutazione delbisogno di cure palliative. Il loro utilizzomigliora in tutti i settingl’identificazione delle persone che necessitano di un approcciopalliativo.
STRUMENTI DI SCREENING UTILIZZATI IN PRIMARY CARE Percezionedeglioperatori(domandasorprendente):Indicatoriclinicigeneraliespecifici:
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Walsh RI et al., What Diagnostic tools exist for the early identification of Palliative care Patients in General Practice? A systematic review.Journal of palliative care. Vol.31, 2, 118-126, 2015
P.I.G.:GoldStandardsFrameworkPrognosticIndicatorGuidance–UK-2014
S.P.I.C.T.:SupportiveandPalliativeCareIndicatorsToolSupportiveandPalliativeCareIndicatorsTool–UK-2014
N.E.C.P.A.L.:NecesidadesPaliativas-Spagna(Catalogna)-2015
R.A.D.P.A.C.:RADboudIndicatorsforPalliativeCareNeeds-UK2012
3. Utilizzare sistematicamente uno strumento di valutazione delbisogno di cure palliative. Il loro utilizzomigliora in tutti i settingl’identificazione delle persone che necessitano di un approcciopalliativo.
STRUMENTIDIVALUTAZIONEMULTI-DIMENSIONALENEGLIANZIANIISTITUZIONALIZZATI
5STRUMENTI:1. Missoula-VITASQualityofLifeIndex2. ModifiedQualityofLifeConcernsintheEndofLifeQuestionnaire
(mQOLC-E)3. McMasterQualityofLifeScale(MQLS)4. InterRAIPalliativeCareinstrument(interRAIPC)5. PalliativecareOutcomeScale(POS)
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Hermans,K.,etAl (2014).Acomparativeanalysisofcomprehensivegeriatricassessmentsfor nursing home esidents receiving palliative care: A systematic review. Journal of theAmericanMedicalDirectorsAssociation,15(7)):467-476
3. Utilizzare sistematicamente uno strumento di valutazione delbisogno di cure palliative. Il loro utilizzomigliora in tutti i settingl’identificazione delle persone che necessitano di un approcciopalliativo.
STRUMENTIDIVALUTAZIONENEISERVIZIDIEMERGENZA-URGENZA
Valutazionesuduelivelli:inizialetriagediuninfermiereconcompetenzeavanzate nell’assistenza agli anziani o da un’assistente sociale, poivalutazionepiùdettagliatadapartediuncasemanager
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George, N., Phillips, E., Zaurova, M., Song, C., Lamba, S., & Grudzen, C. (2016). Palliative carecreeningandassessment in theemergencydepartment:Asystematic review. JournalofPainandSymptomManagement,51(1),108–119
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PierangeloLoraAprile
Quesito 4 La discussione sul fine vita e la pianificazione
anticipata delle cure migliorano la concordanza tra le preferenze della persona e le cure di fine vita
ricevute?
«Nothingaboutmewhitoutme» Gerteis1993
4. Discutere con la persona e la sua famiglia del fine vita perpianificare le cure: ciò migliora la concordanza tra le preferenzedellapersonaelecuredifinevitaricevute.
Ci sonoevidenzeper ritenereche,nel “grandeanziano”, ci sideveporre ilproblemadirealizzare l’attuazione dell’autonomia attraverso la comunicazione delle possibilievoluzioniprognostiche.
• Norme(DAT,Art.1,c3–Legge38–Codicedeontologicodelmedicoedell’infermiere)
Cisonoevidenzecheladiscussionesullapianificazionedellecureedellaprognosimiglioralaqualitàdivitadeigrandianzianiedeilorofamigliari.
• OntarioHealthTechnologyAssessmentSeries;B.Thoonsen.,etAL.;Robins-BrowneKetal
Ci sonoevidenze relativeall’efficaciadella comunicazioneprogressivanella relazionedicura con il grande anziano per salvaguardare il delicato equilibrio tra diritto allaconsapevolezzaemantenimentodellasperanza.
Documento,sullabasedellaesperienzadiestensoriespertiincurepalliative
SonodisponibiliLineeGuidaspecificheperlacomunicazioneprogressivadellaprognosiaigrandianzianiconlimitataaspettativadivitaeailorofamigliari.
ClaytonJM,HancockKMetAL:LineeGuidaAustralianePREPARED 17
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L'assistenzainfermieristicapalliativaErmellinaZanetti,CinziaBertelli,SimonettaDiMeo,
SerenaSperotto
Quesito 5
Quali modelli di assistenza palliativa si correlano
ad esiti migliori?
5b.Aumentarelecompetenzedeiteamdicurepalliativedomiciliaridi base e specialistiche permigliorare il controllo dei sintomi e laqualitàdellavita.
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5c. Garantire la continuità delle cure nelle transizioni tra servizi,struttureeluoghidicuraoquandoèrichiestaunarispostarapidaaseguitodiunrepentinocambiamentodellostatoclinico.
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L'alimentazioneel'idratazioneGiovanniZaninetta,FedericoNicoli,ErmellinaZanetti
Quesito 6 Quali sono i criteri per iniziare, non iniziare o
sospendere la nutrizione artificiale?
Quesito 7 Quali sono i criteri per iniziare, non iniziare o
sospendere l’idratazione artificiale?
6a. Adottareunaproceduradecisionale che coinvolga la persona, i suoifamiliari e gli operatori sanitari per iniziare/non iniziare/sospendere lanutrizioneartificiale;quandolapersonanonfosseingradodicomunicareconsiderare le Disposizioni Anticipate di Trattamento, se disponibili. Laprocedura dovrà considerare la condizione clinica, i benefici attesi, ipossibilidanni, laqualitàdellavitae ilbenesserepsicologicoespiritualedellapersona.
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6b.Iniziarelanutrizioneartificialesoloquandovisialaragionevoleipotesiclinica che la sopravvivenza prevista per l’evoluzione naturale dellamalattia sia ridotta dalla concomitante malnutrizione, secondariaall’impossibilitàdiassumerealimentiperviaorale.
6c. Nella persona con demenza in fase avanzata non ricorrereall’alimentazione tramite gastrostomia percutanea. Tale procedura nonmiglioralasopravvivenzaedèassociataadunaltorischiodicomplicanze.
SINPE,2002;Finucaneetal.,1999;Sampsonetal.,2009;Cochrane,PhillipGoodetal.,2008
6d.Sospendere la nutrizione artificiale quandonon simanifesta ilbeneficioatteso.
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L’idratazioneparenterale può alleviare il disagio associato alla disidratazionedelle mucose e alla secchezza del cavo orale, ma può peggiorare gli edemiperiferici,l’ascite,ilversamentopleuricoeaumentarelesecrezionibronchiali.Nelle persone con prognosi breve l’idratazione non apporta vantaggi, anzipotrebbeesserecausadicomplicanzedelquadroclinico.(Nakajimaetal.,2014;Moritaetal.,2005).
7a. Adottare una procedura decisionale che coinvolga la persona, i suoifamiliari e gli operatori sanitari per iniziare/non iniziare/sospenderel’idratazioneartificiale;quandolapersonanonfosseingradodicomunicareconsiderare le Disposizioni Anticipate di Trattamento, se disponibili. Laproceduradovràconsiderarelacondizioneclinica,ibeneficiattesi,ipossibilidanni, la qualità della vita e il benessere psicologico e spirituale dellapersona.Nellepersonecon insufficienzacardiaca, stasipolmonare,edemi,ascite, sintomi da aumento della pressione endocranica utilizzarepreferibilmentelasomministrazioneipodermica.
7b. Sospendere l’idratazione artificiale quando non simanifesta ilbeneficioatteso.
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Lavalutazionedeldolorenellapersonanoncomunicante
DeborahChiesa,ErmellinaZanetti
Quesito 8
Per valutare la presenza di dolore in una persona non in grado di comunicare è efficace l’adozione
di uno strumento oggettivo di valutazione del dolore?
8a.Adottareunapprocciomultidimensionaleperlavalutazionedeldolorenellapersonanoncomunicante.
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8b. Valutare la presenza di dolore nelle persone non comunicantiosservando il comportamento durante le attività della vita quotidiana:modifichedelcomportamentoabituale (relazionieattività)suggerisconola presenza di dolore. Il caregiver o l’operatore sanitario che meglioconosce l’assistito è il più adatto a cogliere i cambiamenti delcomportamento.
8c.Adottareunostrumentoosservazionalepervalutare lapresenzadeldolore, scegliendo quello più applicabile nel contesto, considerandonel’utilitàclinica.
Criteriperlasceltadellostrumentoosservazionale• Applicabilità(feasibility)nellapraticaquotidiana:
• facilitàdiutilizzo• fempodellasomministrazione
• Utilitàclinica,theusefulnessofthemeasureforthedecisionmaking:capacitàdellostrumentodi• guidarelasceltadeltrattamentoel’efficaciadeglianalgesici(responsiveness)• individuarelevariazionidell’intensitàdeldolore
Lichtener2014
Criteriperlasceltadellostrumentoosservazionale• Applicabilità(feasibility)nellapraticaquotidiana:
• facilitàdiutilizzo• fempodellasomministrazione
• Utilità clinica, the usefulness of themeasure for thedecisionmaking:capacitàdellostrumentodi• guidare la sceltadel trattamentoe l’efficaciadeglianalgesici(responsiveness)
• individuarelevariazionidell’intensitàdeldolore
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Lichtneretal,2014
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LaterapiafarmacologicaDeborahChiesa,GianbattistaGuerrini,Corrado
Carabellese,DanieleBellandi
Quesito 9 Quali farmaci sono considerati potenzialmente inappropriati nei pazienti anziani con limitata
aspettativa di vita? Quesito 10
Quali sono i farmaci da utilizzare per il trattamento del dolore nel grande anziano?
9a. Verificare sistematicamente, di pari passo con l’evoluzioneclinica, gli obiettivi delle terapie: trattamento patologia/e, terapiasostitutiva,controllosintomi,curedifinevita.
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9b. Effettuare periodicamente la riconciliazione terapeutica perindividuare, in relazione all'evoluzione clinica, i farmacipotenzialmenteinappropriatieilrischiodinonaderenza.
Therapeutic reconciliation is theprocess thatusually follows therapeuticrecognition, inwhich thedrugs takenby thepatient are comparedwiththoserecommended,andpotentialdrugrelatedproblemsareidentified.
10a.Utilizzare, per il trattamento del dolore cronico nei pazientianziani, il paracetamolo o, se non efficace, i farmaci oppioidi.Utilizzare antidepressivi e anti-convulsivanti per il trattamento deldoloreneuropatico.
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10b. Non utilizzare gli antinfiammatori non steroidei per iltrattamentodilungaduratadeldolorecroniconeipazientianziani.
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LagestionedelleinfezioniGianbattistaGuerrini,CorradoCarabellese,DanieleBellandi
Quesito 11
È appropriata la terapia antibiotica nell’anziano con aspettativa di vita limitata?
11b.Prescrivere il trattamentoantibioticonel sospetto clinico chesial'infezionelacausadidolore,dispneaoaltrisintomi.
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Antimicrobial treatment of suspected pneumoniaepisodes is associated with prolonged survival butnot with improved comfort in nursing homeresidentswithadvanceddementia.
Givensetal,2010
11c. Attuare sempre interventi palliativi per ridurre la sofferenzadellapersona,chesiprocedaomenoadunaterapiaantibiotica.
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VanderMaidenetal,2015
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GliinterventidisupportoallafamigliaPaolaPonton,ErmellinaZanetti,ElenaLucchi,CinziaBertelli,SimonettaDiMeo,
SerenaSperotto
Quesito 12
Quali interventi di supporto al caregiving sono efficaci?
12a. Considerare le risorse del sistema famigliare, i bisognirelazionali, emotivi e affettivi, la possibile resilienza dei singolimembri, le preoccupazioni e le aspettative dei caregiver al fine dipianificaregliinterventidisupporto.
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12b. Considerare il livello di alfabetizzazione sanitaria e diistruzione dei caregiver per fornire informazioni comprensibili eutilizzabili; tuttavia nessuno strumento di valutazionedell'alfabetizzazione sanitaria tra quelli proposti in letteratura hadimostratodimigliorareirisultati.
• Alfabetizzazione sanitaria: abilità cognitive e sociali chedeterminanomotivazione e capacità degli individui di accederealle informazioni, di comprenderle e di utilizzarle in modo dapromuovereemantenereunabuonasalute(WHO,1998)
TestofFunctionalHealthLiteracy–TOFHLA(Parkeretal.1995)NewestVitalSign–NVS(Ciccarellietal.2010)
12c.Valutareifattoridirischiolegatiallecaratteristicheindividualidelcaregiver,ilburden,ilbenessereelasaluteelerisorseadisposizionedelcaregiver(individuali,sociali,relazionali,economiche)
• ZARITBURDENINTERVIEW(Zaritetal.,1980)• Curare l’approccio valutativo, longitudinale e periodico, al caregiver (National consensusdevelopmentconferenceforcaregiverassessment,2006)
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12d. Pianificare interventi di sostegno al compito di cura deicaregiver tenendo contodelle risorse del sistema famigliare, dellepreoccupazioni dei caregiver e del loro livello di alfabetizzazionesanitaria.Possibiliinterventi–idatidiefficaciadegliinterventisonoincoerentiesono:(Cochrane2011,Lopez-Hartman2012)
1. Respitecare2. Interventiindividuali,dalcounsellingallaformazione3. Interventidigruppo(gruppidipari)4. AccessoallaInformation&CommunicationTechnology5. Interventiintegrati
12e. Adottare un modello di case management affidando il compito dicase manager ad un professionista con le competenze necessarie arisponderealbisognoespressodalcaregiver.
Modellodicasemanagement1. Valutazionediassistito,caregiver,risorsedisponibiliedeventuali
discrepanze2. Stesuradiunelencodiproblemi3. Interventimultidisciplinariintegrati.Casemanagerinfermiereo
assistentesociale4. Contattitelefonicialcaregiver,mensili:consulenzaemonitoraggio5. Supportodigruppotrapari:formazionemultidisciplinaresuproblemi
comuni(Yu,2016;Lopez–Hartmannetal.,2012)
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12f.Promuoverelacollaborazionetraprofessionistisanitariesocialiperpianificareinterventiintegratidisupportoalcaregiver.