CONCERTO - blogs.uni-mainz.de · Festspiele con un Concerto di Gala e dirigere una pro-duzione...

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Eröffnungskonzert Römische Kantaten Georg Friedrich Händels Concerto inaugurale Cantate romane di Georg Friedrich Händel Deutsches Historisches Institut in Rom Istituto Storico Germanico di Roma Via Aurelia Antica 391 00165 Roma 17. Oktober 2007, 19.00 Uhr 17 ottobre 2007, ore 19.00 CONCERTO Palazzo della Cancelleria (Aula Magna) Piazza della Cancelleria 1 00186 Roma Programm | programma Internationale Tagung »Georg Friedrich Händel in Rom« Convegno internazionale »Georg Friedrich Händel a Roma« Deutsches Historisches Institut in Rom (Musikgeschichtliche Abteilung) Historisches Seminar (Abteilung I) der Johannes Gutenberg-Universität Mainz Istituto Storico Germanico di Roma (Sezione di Storia della Musica) Historisches Seminar (Abteilung I) dell'Università Johannes Gutenberg di Magonza Wir danken der UniCredit Group und der Botschaft der Bundesrepublik Deutschland in Italien für die finanzielle Unterstützung, die dieses Konzert ermöglicht hat. Ringraziamo l’UniCredit Group e l’Ambasciata della Repubblica Federale di Germania per il loro contributo finanziario che ha consentito la realizzazione di questo concerto.

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EröffnungskonzertRömische Kantaten Georg Friedrich HändelsConcerto inauguraleCantate romane di Georg Friedrich Händel

Deutsches Historisches Institut in RomIstituto Storico Germanico di RomaVia Aurelia Antica 39100165 Roma

17. Oktober 2007, 19.00 Uhr17 ottobre 2007, ore 19.00

CONCERTO

Palazzo della Cancelleria(Aula Magna)Piazza della Cancelleria 100186 Roma

Programm | programma

Internationale Tagung»Georg Friedrich Händel in Rom«

Convegno internazionale»Georg Friedrich Händel a Roma«

Deutsches Historisches Institut in Rom (Musikgeschichtliche Abteilung)Historisches Seminar (Abteilung I) der Johannes Gutenberg-Universität Mainz

Istituto Storico Germanico di Roma (Sezione di Storia della Musica)Historisches Seminar (Abteilung I) dell'Università Johannes Gutenberg di Magonza

Wir danken der UniCredit Group und der Botschaft derBundesrepublik Deutschland in Italien für die finanzielleUnterstützung, die dieses Konzert ermöglicht hat.

Ringraziamo l’UniCredit Group e l’Ambasciata dellaRepubblica Federale di Germania per il loro contributofinanziario che ha consentito la realizzazione di questoconcerto.

Georg Friedrich Händel (1685-1759)

Cantata Tu fedel? tu costante? (HWV 171)Cantata Notte placida e cheta (HWV 142)

Cantata Dietro l’orme fugaci (Armida abbandonata) (HWV 105)

Ausführende | interpreti

Roberta Invernizzi soprano

Il Complesso Barocco:Nicholas Robinson, Giulio D’Alessio violiniCaterina Dell’Agnello violoncelloPier Luigi Chiapparelli tiorba

Alan Curtis cembalo e direzione

Programm | programma

Die drei Kantaten sind für Sopran, zwei Violinen und Bassocontinuo komponiert, die Verfasser ihrer Texte unbekannt.Alle drei Kantaten handeln von unglücklicher Liebe.Damit zeigen sie, dass in dem durch die Vorstellungen derAccademia dell’Arcadia geprägten Ambiente Georg FriedrichHändels in Rom nicht nur einer lieblichen Hirtenidylle,sondern auch der Klage Klang und Raum gegeben wurde.Im gesellschaftlichen Umfeld des Marchese FrancescoMaria Ruspoli, das für Händels Rom-Aufenthalt bestimmendwar, wurden die mythologischen Hintergründe der Sujetsoffenbar ohne weiteres verstanden. Ruspoli ließ dieseKantaten, die vermutlich alle drei 1707 entstanden sind,nachweislich für den eigenen Gebrauch durch Händelsrömischen Hauptkopisten Antonio Giuseppe Angeliniabschreiben. Zwar wird bei jeder Kantate der Anlass derKlage deutlich, doch ist nur bei Armida abbandonata er-kennbar, wer eigentlich Klage führt.

Nach einer eröffnenden Sonata klagt in Tu fedel? tucostante? (HWV 171) eine (nicht namentlich genannte)Hirtin ihren Geliebten Fileno an, nicht nur ihr Treue undbeständige Liebe versprochen zu haben, sondern zugleich»hundert Schöne zu lieben« (1. Aria »Cento belle ami«).Die musikalischen Mittel, mit denen Wut und Verzweiflungder enttäuschten Liebenden dargestellt werden, sind dort,wo die Hirtin die Treulosigkeit ihres Geliebten entlarvt, aufdie Singstimme und die erregte Sechzehntelbewegung derBässe reduziert und bewirken so eine dramatischeZuspitzung (3. Aria »Ma se, per oltraggiarmi«), ehe sichdann in der abschließenden Aria »Sì, crudel, ti lascerò«Gefasstheit artikuliert.

In Notte placida e cheta (HWV 142) stehen lyrische Bilderim Vordergrund. Es ist der Liebesschmerz, der denProtagonisten treibt. Vom Gedanken an seine GeliebtePhyllis lässt er sich in einen Traum entführen und findetdort seine Seligkeit, eine Situation, die klanglich in lyrischenAccompagnato-Rezitativen erfahrbar wird.

Nel 2000 è stato invitato a Halle per aprire l’Händel-Festspiele con un Concerto di Gala e dirigere una pro-duzione nuova di Radamisto con la regia di Lindy Hume.Nel ciclo delle opere händeliane (Radamisto, Rodelinda,Lotario ecc.), Arminio e Deidamia furono rappresentateper la prima volta in Italia.

Due recenti produzioni si sono concentrate sulle opere diVivaldi: la prima registrazione di Motezuma, capolavororitenuto perduto e restituito al pubblico da Curtis di cui èprevisto per il 2007/2008 un tour con allestimento scenicoe l’Ercole sul Termodonte, presentato con regia, scene ecostumi di John Pascoe al Festival di Spoleto 2006.

Per il 50mo anniversario dello stesso Festival nel 2007, haavuto luogo una nuova produzione di Pascoe di Ariodantedi Händel.

Nel futuro sono in programma anche una serie di tre operedi Christoph Willibald Gluck per il teatro di Poissy, la primamondiale di Tolomeo e Alessandro di Domenico Scarlattie la registrazione di Alcina di Händel.

Interpreti | Alan Curtis Einführung

Aber – wie von Götterhand – wird er aus dem Traumgerissen, in die Wirklichkeit zurückgeworfen und zu derEinsicht geführt, die dann in der fugenartigen Schlussarie»Che non si dà« zum Ausdruck gebracht wird: Der ersehnteFriede kann nur in der Wirklichkeit gefunden werden.

In Dietro l’orme fugaci (Armida abbandonata) (HWV 105)greift Händel eine Szene aus Torquato Tassos Gerusalemmeliberata (1575) auf und nutzt damit ein sehr beliebtesOpernsujet. Die Zauberin Armida hat den Kreuzritter Rinaldoin ihren Bann gezogen, der dadurch das Kriegsgeschehenvergisst. Als seine Kombattanten ihn mit List übers Meerzum Kreuzritterheer zurückholen, sinnt Armida auf Rache.Händels Kantate präsentiert im einleitenden Accompagnatozunächst die Vorgeschichte, ehe sie sich dann ganz auf deninneren Konflikt Armidas zwischen Hass und Liebekonzentriert.

Aus Wut und Hass werden im Accompagnato furioso»O voi, dell’incostante e procelloso mare orridi mostri«(Nr. 3) die schrecklichen Ungeheuer des Meeres beschworenund dazu aufgerufen, Rinaldo zu vernichten. Aus Liebegebietet dann Armida den Naturgewalten in der nachfol-genden Aria, der ein fließender Triolenrhythmus zu Grundeliegt, wieder Einhalt. Schließlich bittet sie in einer alsSiciliana betitelten Arie den Gott der Liebe (5. Aria »In tantiaffanni miei«), den »Verräter« nicht mehr lieben zu müssen.

Wie in einer Opernszene nutzt die Kantate das dramatischePotenzial solcher Lamenti und folgt damit der Traditioneiner auf Affektausdruck zielenden Musik, an deren AnfangClaudio Monteverdis berühmtes Lamento d’Arianna (1608)steht.

Sabine Ehrmann-Herfort

Il Complesso Barocco

Fondato ad Amsterdam da Alan Curtis, Il ComplessoBarocco ha cominciato la sua attività come orchestrainternazionale barocca con particolare interesse per lamusica italiana.

Dal 1992 l’ensemble ha preso sede in Italia e si è rivoltoanche verso la musica vocale del tardo Rinascimento e delBarocco, a partire dall’ultima fioritura del madrigale finoall’opera del XVIII secolo.

Considerato una delle più prestigiose orchestre europeecon strumenti originali, Il Complesso Barocco è ospite nellepiù importanti rassegne concertistiche e festivals in Europae Stati Uniti.

Alan Curtis

Nato in Michigan (U.S.A.), Alan Curtis ha insegnato perdiversi anni presso la University of California (Berkeley).Attualmente vive in Europa dove suona e dirige concertie opere liriche. I suoi interessi musicali relativi almelodramma spaziano da Monteverdi a Mozart.

In breve tempo si è affermato come un pioniere del ritornoagli strumenti originali ed alla prassi esecutiva filologicadelle opere barocche.

Molte tra le sue incisioni discografiche hanno ottenutoimportanti riconoscimenti e premi: l’Admeto di GeorgFriedrich Händel, la Susanna di Alessandro Stradella,l’Erismena di Francesco Cavalli, i Pièces de clavecin diLouis Couperin, le Variazioni Goldberg e le Suite Francesie Inglesi di Johann Sebastian Bach. Tra le sue produzionivanno annoverate quasi cento incisioni discografiche.

Interpreti | Il Complesso Barocco, Alan CurtisEinführung

Tutte e tre le composizioni sono cantate per soprano, dueviolini e basso continuo, di cui non si conoscono gli autoridei rispettivi libretti. Le tre cantate parlano tutte di amoriinfelici e in tal modo dimostrano che nell’ambiente in cuioperò Georg Friedrich Händel a Roma, contraddistintodalle rappresentazioni dell’Accademia dell’Arcadia, erapossibile dar voce non solo all’idillio pastorale, ma ancheal lamento doloroso.Nell’entourage del marchese Francesco Maria Ruspoli, unambiente determinante per il soggiorno romano di Händel,evidentemente lo sfondo mitologico del soggetto delle trecantate veniva compreso senza problemi. È certo cheRuspoli ordinò al principale copista romano di Händel,Antonio Giuseppe Angelini, di effettuare una copia delletre composizioni, scritte presumibilmente tutte e tre nel1707, per poterne disporre personalmente. Mentre inciascuna cantata viene esplicitata la ragione del lamentoamoroso, solamente nel caso di Armida abbandonata èpossibile riconoscere chi è che si lamenta.

Nella cantata Tu fedel? tu costante? (HWV 171) dopo unasonata iniziale una pastorella (di cui non viene detto ilnome) accusa il suo amato Fileno di averle promessofedeltà ed eterno amore, e di amare contemporaneamentealtre «cento belle» (aria n. 1: «Cento belle ami»). I mezzimusicali con cui viene raffigurata l’ira e la disperazionedell’innamorata delusa, nel momento in cui scoprel’infedeltà dell’amato, sono assai scarni e investonounicamente la parte vocale e l’agitato movimento disedicesimi dei bassi, ottenendo così un culmine drammatico(aria n. 3: «Ma se, per oltraggiarmi») che sfocia poi nellacalma dell’aria conclusiva «Sì, crudel, ti lascerò».

Nella cantata Notte placida e cheta (HWV 142), in cui unpersonaggio maschile si lamenta delle sue pene d’amore,predominano le immagini liriche. Spinto dal pensiero dellasua amata Fille il protagonista si lascia rapire da un sonnoristoratore in cui trova la sua beatitudine, una situazioneche viene espressa musicalmente da lirici recitativi

Testo introduttivo

Roberta Invernizzi (soprano)

Nata a Milano, ha studiato pianoforte e contrabbasso primadi dedicarsi al canto sotto la guida di Margaret Heyward.Si è specializzata successivamente nel repertorio vocaleantico, diventando una tra le soliste più richieste nel campodella musica barocca.

Ha cantato nei principali teatri italiani, europei e americani,sotto la direzione di Nikolaus Harnoncourt, Ton Koopman,Gustav Leonhardt, Andrew Parrott, Jordi Savall, Alan Curtis,Giovanni Antonini, Fabio Biondi, Antonio Florio, RinaldoAlessandrini, Ottavio Dantone e collabora frequentementecon Concentus Musicus Wien, Accademia Bizantina,Giardino Armonico, Cappella de la Pietà dei Turchini,Concerto Italiano, Europa Galante, La Risonanza, VeniceBaroque Orchestra, L’Archibudelli e la Radio TelevisioneSvizzera Italiana di Lugano.

La sua discografia comprende oltre 60 incisioni ottenendonumerosi premi come Diapason d’or, Le Choc du Mondede la Musique, Goldberg 5 Stars, Grammophone Award eDeutscher Schallplattenpreis. Il suo disco solista »DolcissimoSospiro« con l’Accademia Strumentale Italiana e AlbertoRasi ha vinto il rinomato Midem Classical Award 2007.

Interpreti | Roberta Invernizzi

Testo introduttivo

accompagnati. Tuttavia egli è strappato dal sonno comeda una mano divina, precipita nuovamente nella realtà edè indotto alla constatazione finale, espressa nell’ultimaaria fugata «Che non si dà», che la pace agognata puòessere trovata solo nella realtà.

Nella cantata Dietro l’orme fugaci (Armida abbandonata)(HWV 105) Händel riprende una scena della Gerusalemmeliberata (1575) di Torquato Tasso che era già stata messain musica più volte nel teatro d’opera. La maga Armida haammaliato Rinaldo, il quale ha così dimenticato le vicendedella guerra in Terra Santa. Quando con l’astuzia i suoicommilitoni riescono a riportarlo via mare sul campo dibattaglia tra gli altri cavalieri crociati, Armida meditavendetta.

La cantata di Händel nel recitativo accompagnatointroduttivo presenta dapprima l’antefatto, per poiconcentrarsi completamente sul conflitto interiore diArmida, che si dibatte tra l’odio e l’amore. In preda all’irae all’odio, nel furioso recitativo accompagnato«O voi, dell’incostante e procelloso mare orridi mostri»(n. 3), Armida evoca i mostri marini affinché uccidanoRinaldo, ma poi, nell’aria successiva basata su un fluidoritmo di terzine, viene colta da sentimenti d’amore e ordinaalle forze della natura di placarsi. Al termine della cantata,in un’aria detta Siciliana, la protagonista prega il diodell’amore (aria n. 5: «In tanti affanni miei») affinché laliberi dalla sua passione per il «traditore».

Come in una scena d’opera la cantata sfrutta il potenzialedrammatico di questi lamenti e segue pertanto la tradizionedelle musiche miranti all’espressione degli affetti, all’originedelle quali si colloca il celebre Lamento d’Arianna (1608)di Claudio Monteverdi.

Traduzione: Marco Marica

Im Jahre 2000 wurde Curtis nach Halle eingeladen, umdas Galakonzert zur Eröffnung der Händel-Festspiele undeine Neuinszenierung von Händels Radamisto (Regie vonLindy Hume) zu dirigieren. Unter den Aufführungen vonHändelopern (Radamisto, Rodelinda, Lotario etc.) warendie von Arminio und Deidamia preisgekrönte italienischeErstaufführungen.

Zwei der neuesten Projekte sind Opern Antonio Vivaldisgewidmet: die Ersteinspielung von Motezuma, einverschollen geglaubtes Meisterwerk, das Curtis derÖffentlichkeit wieder zugänglich gemacht hat und mit demfür 2007/2008 eine Tournee geplant ist, und Ercole sulTermodonte, das beim Festival in Spoleto 2006 präsentiertwurde (Regie, Bühnenbild und Kostüme von John Pascoe).

Im Rahmen des 50. Jubiläums dieses Festivals im Jahr2007 wurde Pascoes Neuinszenierung von HändelsAriodante aufgeführt.

Die Planungen für die nächste Zukunft umfassen u.a. dreiOpern von Christoph Willibald Gluck für das Théâtre dePoissy, die Uraufführung von Tolomeo e Alessandro vonDomenico Scarlatti und die Einspielung von Händels Alcina.

Ausführende | Alan Curtis

CantataTu fedel? tu costante? | HWV 171

R e c i t a t i v oTu fedel? tu costante? Ah, non è vero.Tu usurpi ingiustamente titoli cosìbelli, empio Fileno! Tu fedel, cuiscintillano nel seno sempre novefaville? Tu costante, ch’il cuore vantidiviso in mille parti e mille?Incostante, infedele, traditore! Questi,Fileno, questi giusti titoli sono e pregituoi, onde, superbo, ir puoi spergiuro,menzognero. Tu fedel? tu costante?Ah, non è vero.

1. AriaCento belle ami, Fileno, e poi vantiaver in seno un costante e fido cor.Stolta è ben colei che crede ch’in tesia costanza e fede, empio, infidomentitor.

R e c i t a t i v oL’occhio nero, vivace di Filli a te dàpena; di Licori ti piace il labbrolusinghiero; di Lidia il biondo crineal tuo cuore è catena; in me ti piaceil brio: e con vario desio or per Lidia,or per Filli, or per Licori, ed or perme, vantando nel tuo seno nudrircostanti ardori, con volubile genio edincostante sei di tutte, o Fileno, infidotraditor, non fido amante.

2. AriaSe Licori, Filli ed io abbiam parte neltuo cuore, come poi dir, traditore,ch’il tuo core è tutto mio? Se a medoni, ed a Licori ed a Lidia il cor,Fileno, quanti mai racchiudi in senodillo, ingrato, quanti cori.

Du treu? Du beständig? Ach, es istnicht wahr. Zu Unrecht legst du dirsolch schöne Titel bei, herzloserFileno! Du treu, in dessen Brustimmer neue Funken aufglimmen?Du beständig, der du dich eines intausend und aber tausend Teilegespaltenen Herzens rühmst?Unsteter, Untreuer, Betrüger!Dies, Fileno, sind deine rechten Titelund Tugenden, auf die du stolz seinkannst, Eidbrüchiger, Lügner.Du treu? Du beständig?Ach, es ist nicht wahr.

Hundert Schöne liebst du, Fileno,und dann prahlst du, ein beständigesund treues Herz in der Brust zu haben.Recht töricht ist die, die glaubt, in dirseien Beständigkeit und Treue,herzloser, treuloser Lügner.

Die munteren schwarzen Augen derPhyllis lassen dir keine Ruhe, dufindest Gefallen an Licorisverlockenden Lippen, Lydias blondesHaar fesselt dein Herz, an mir liebstdu die Lebhaftigkeit; und mitwechselndem Begehren einmal fürLydia, dann für Phyllis, einmal fürLicori und dann wieder für mich, bistdu, Fileno, der du prahlst, in deinerBrust stete Leidenschaft zu nähren,mit deinem wechselhaften undunbeständigen Geist allen treuloserBetrüger und nicht treuer Geliebter.

Wenn Licori, Phyllis und ich in deinemHerzen Raum haben, wie kannst dudann sagen, Betrüger, dein Herz seiganz mein? Wenn du mir, Licori undLydia dein Herz schenkst, Fileno, wieviele birgst du denn dann in deinerBrust, sag, Undankbarer, wie vieleHerzen?

Il Complesso Barocco

Das von Alan Curtis in Amsterdam gegründete internatio-nale Ensemble widmet sich vor allem der italienischenBarockmusik.

Seit 1992 hat Il Complesso Barocco seinen Sitz in Italien.Über die Instrumentalmusik hinaus hat es sein künstle-risches Engagement auch auf die Vokalmusik der Spätrenais-sance und des Barock, von der letzten Blütezeit desMadrigals bis zur Oper des 18. Jahrhunderts, ausgedehnt.

Il Complesso Barocco gehört inzwischen zu den angese-hensten europäischen Orchestern, die mit Originalinstru-menten musizieren. Das Ensemble tritt in den bedeutend-sten Konzertreihen und Festivals Europas und der USAauf.

Alan Curtis

Der aus Michigan (USA) stammende Alan Curtis hatmehrere Jahre an der University of California (Berkeley)unterrichtet. Zur Zeit lebt er in Europa, wo er als Cembalistund Konzert- und Operndirigent tätig ist.

Sein Engagement auf dem Gebiet des Musiktheaters reichtvon den Werken Monteverdis bis zu Mozarts Œuvre.Schon früh wurde er zu einem Pionier der historischenAufführungspraxis von Barockopern.

Viele seiner fast hundert Einspielungen haben bedeutendePreise erhalten: Admeto von Georg Friedrich Händel,Susanna von Alessandro Stradella, Erismena von FrancescoCavalli, die Pièces de clavecin von Louis Couperin, dieGoldberg-Variationen und die Französischen und EnglischenSuiten von Johann Sebastian Bach.

Ausführende | Il Complesso Barocco, Alan Curtis

CantataR e c i t a t i voMa se non hai più d’un sol cuore inpetto, o tralascia d’amarmi, o fa chesola io sia dell’amor tuo graditooggetto, che a me più duole, e pesa,del non essere amata, l’esser da tetradita e vilipesa.

3. AriaSe non ti piace amarmi, forzar nonti poss’io, s’amor mi vuoi negar nonmi potrò doler. Ma se, peroltraggiarmi, quel cor che già fu mioad altri vuoi donar, io non saprò tacer.

R e c i t a t i v oMa il tuo genio incostante non puòlasciar d’amare, e ti fa sempre amanteor di questa, or di quella che sembraagl’occhi tuoi vezzosa e bella. Chefarò dunque? che farò? Spietato,infido, traditor, spergiuro, ingrato,più non mi tradirai. Sì, lasceròd’amarti, e tanto t’odierò quantot’amai.

4. AriaSì, crudel, ti lascerò, novo amantetroverò che per me sia tutt’amor. Senon trovo, tornerà all’antica libertà,senza amar, questo mio cor.

Doch wenn du nicht mehr als einHerz in deiner Brust hast, so lassentweder ab, mich zu lieben, oderlass mir allein deine Liebe gelten,denn mehr als nicht geliebt zu wer-den schmerzt und bedrückt es mich,von dir betrogen und gering geachtetzu werden.

Wenn es dir nicht gefällt, mich zulieben, kann ich dich nicht zwingen;wenn du mir deine Liebe verweigernwillst, werde ich mich nicht beklagenkönnen. Doch wenn du, mich zuschmähen, dein Herz, das einst meinwar, anderen schenken willst, werdeich nicht schweigen können.

Doch dein unbeständiger Geist kannes nicht lassen zu lieben und machtdich immer wieder zum Geliebtenjetzt dieser, dann jener, die deinenAugen reizvoll und schön erscheint.Was also soll ich tun? Was soll ichtun? Unbarmherziger, Treuloser,Betrüger, Eidbrüchiger, Undankbarer,du wirst mich nicht mehr betrügen.Ja, ich werde aufhören, dich zu liebenund dich so sehr hassen wie ich dichliebte.

Ja, Grausamer, ich werde dichverlassen, einen neuen Geliebtenwerde ich finden, der voll Liebe fürmich ist. Finde ich ihn nicht, so wirdmein Herz wieder wie dereinst freisein, ohne zu lieben.

Hallische Händel-AusgabeSerie V: Band 5Kantaten mit Instrumenten IIISeite XXVI-XXVIIÜbersetzung: Frieda Flesch© Bärenreiter-Verlag, Kassel

Tu fedel? tu costante? | HWV 171

Roberta Invernizzi (Sopran)

Roberta Invernizzi, geboren in Mailand, studierte zunächstKlavier und Kontrabass, bevor sie sich dem Gesangzuwandte. Nach dem Studium bei Margaret Heywardspezialisierte sie sich auf die Interpretation alter Musik undgehört inzwischen zu den gefragtesten Solistinnen imBereich der Barockmusik.

Sie hat unter der Leitung von Nikolaus Harnoncourt, TonKoopman, Gustav Leonhardt, Andrew Parrott, Jordi Savall,Alan Curtis, Giovanni Antonini, Fabio Biondi, Antonio Florio,Rinaldo Alessandrini und Ottavio Dantone in den wichtig-sten italienischen, europäischen und amerikanischenTheatern gesungen und arbeitet häufig mit den EnsemblesConcentus Musicus Wien, Accademia Bizantina, GiardinoArmonico, Cappella de la Pietà dei Turchini, Concerto Italiano,Europa Galante, La Risonanza, Venice Baroque Orchestra,L’Archibudelli und Radio Televisione Svizzera Italiana inLugano zusammen.

Ihre Diskographie umfasst mehr als 60 Einspielungen, fürdie sie mehrfach ausgezeichnet wurde (Diapason d’or, LeChoc du Monde de la Musique, Goldberg 5 Stars, Grammo-phone Award, Deutscher Schallplattenpreis).Ihre Solo-CD »Dolcissimo Sospiro« mit der AccademiaStrumentale Italiana unter der Leitung von Alberto Rasierhielt den renommierten Midem Classical Award 2007.

Ausführende | Roberta Invernizzi

R e c i t a t i v oNotte placida e cheta, che col tuofosco ammanto porgi grato riposo almio dolore, deh! Se potessi almenocol tuo grato sopore far ch’in sognovedessi dell’idol mio l’idea tutta ingioia cangiata ed in sorriso, prove-rebbe il mio core un paradiso.

1. AriaZeffiretti, deh! venite,sol da voi porger si ponnonel mio sen con dolce sonnomormorando aure gradite.E allor poi dirò contento,vagheggiando di mia Fillenon severe le pupille:pur felice ebbi un momento.

R e c i t a t i v oMomento fortunato in cui l’almas’avviva quando di vita priva potearestar, da tante cure e tante, e se insogno godrò, quel solo istante, vivròsempre qual fui, fedele amante.

2. AriaPer un istantese in sogno, Amore,mi fai gioir,sempre costantet’offrisco il coresino al morir.A un giust’affettoquesta mercedenon puoi negar,e un sol dilettoa intatta fedesi può donar.

Stille und ruhige Nacht, die du mitdeinem dunklen Mantel meinemSchmerz wohltuende Ruhe spendest,ach, könntest du mich doch durchdeinen willkommenen Schlummerim Traum das Bild der Geliebtensehen lassen, ganz in Freude undLächeln verwandelt, dann fühlte meinHerz sich im Paradies.

Milde Zephyre, ach kommt, nur durcheuch können erquickende Lüfte, süßeWeisen flüsternd, in meine Sinnedringen.Und zufrieden werde ich dann meinerPhyllis zärtlich in die milden Augenblicken und sagen: einen Augenblicklang war ich wirklich glücklich.

Glücklicher Augenblick, in dem dieSeele auflebt, nachdem sie durch soviele, viele Sorgen des Lebens hätteberaubt werden können. Und wennich im Traum mich jenes einzigenAugenblicks erfreue, werde ich fürimmer leben als der, der ich war: eintreuer Liebender.

Amor, wenn du mich für einenAugenblick im Traum beglückst,opfere ich dir mein Herz, für immertreu bis in den Tod.Rechter Liebe kannst du diesen Lohnnicht versagen, und der unberührtenTreue kann einmal Lust geschenktwerden.

CantataNotte placida e cheta | HWV 142CantataDietro l’orme fugaci (Armida abbandonata) | HWV 105

4. AriaVenti, fermate, sì,nol sommergete, no;è ver che mi tradì,ma pur l’adoro.Onde crudeli, no,non l’uccidete;è ver che mi sprezzò,ma è il mio tesoro.

R e c i t a t i v oMa che parlo, che dico? Ah! ch’iovaneggio; e come amar potrei untraditore, infelice mio core? Rispondi,o Dio, rispondi! Ah! che tu ti confondi,dubbioso e palpitante, vorresti nonamare, e vivi amante.Spezza quel laccio indegno, che tieneavvinto ancor gl’affetti tuoi. Che fai,misero cor? Ah! tu non puoi.

5. AriaIn tanti affanni mieiassistimi almen tu,Nume d’amore!E se pietoso sei,fa ch’io non ami piùquel traditore.

Ja, Winde, haltet ein! Nein, ertränktihn nicht! Es ist wahr, dass er michverriet, aber ich bete ihn dennoch an.Grausame Wellen, nein, tötet ihnnicht! Es ist wahr, dass er michverschmähte, aber er ist meinGeliebter.

Doch was rede ich, was sage ich?Ach, ich rede wirr; wie könnte icheinen Verräter lieben, meinunglückliches Herz? Antworte, o Gott,antworte! Ach, du weißt nicht einnoch aus, bist unentschieden undklopfst erregt. Du möchtest nichtlieben und lebst doch nur liebend.Zerreiß das unwürdige Band, dasdeine Gefühle noch immer fesselt.Was tust du, armes Herz? Ach, dukannst es nicht.

In meinem großen Kummer hilfwenigstens du mir, Gott der Liebe!Und wenn du barmherzig bist, lassmich diesen Verräter nicht mehrlieben.

Hallische Händel-AusgabeSerie V: Band 4Kantaten mit Instrumenten IISeite XLVIII-XLIXÜbersetzung: Frieda Flesch© Bärenreiter-Verlag, Kassel

3. AccompagnatoMa già sento che spande l’ali placidee chete cortese sonno e le pupilleaggrava.Questo misero core tu lo soccorri,Amore; fa ch’io pur giunga a quel chetanto agogno; vientene, Amore, i raigià chiudo, e sogno.

4. AriaLuci belle,vaghe stelle,pur vi miroplacidette,vezzosetteverso me.Son felice,se mi licelo sperareal mio amorgrata mercé.

5. AccompagnatoO delizie d’amor, sazie mie vogliesaranno al fin. Se in mar placido echeto di gioie e di piacer, ma… chiindiscreto mi rompe il sonno edogni ben mi toglie?Ah, conosca il mortale:

6. AriaChe non si dàqua giù pace gradita,se non altro che un sognoè la sua vita.

Aber ich fühle schon, dass wohl-tätiger Schlaf seine ruhigen undsanften Schwingen ausbreitet undsich auf meine Lider senkt.Steh diesem armen Herzen bei, Amor,lass mich doch erlangen, was ich sosehr ersehne!Komm, Amor, ich schließe schon dieAugen und träume!

Schöne Augen,liebliche Sterne,sanft und zärtlichmir zugewandtschaue ich euch nun.Ich bin glücklich,wenn es mir vergönnt ist,auf den ersehnten Lohnfür meine Liebe zu hoffen.

O Wonnen der Liebe, endlich werdensich meine Wünsche erfüllen. Wennim ruhigen und stillen Meer derFreuden und Wonnen, aber… werunterbricht so dreist meinen Schlafund nimmt mir alles Glück?Ach, erkenne, Sterblicher:

Hier auf Erden wird derersehnte Friedendem nicht zuteil,dessen Leben nichtsals ein Traum ist.

Hallische Händel-AusgabeSerie V: Band 4Kantaten mit Instrumenten IISeite XLVIII-XLIXÜbersetzung: Frieda Flesch© Bärenreiter-Verlag, Kassel

CantataNotte placida e cheta | HWV 142 CantataDietro l’orme fugaci (Armida abbandonata) | HWV 105

1. AccompagnatoDietro l’orme fugaci del guerrier, chegran tempo in lascivo soggiornoascoso avea, Armida abbandonata ilpie movea; e poi che vide al fine chel’oro del suo crine, i vezzi, i sguardi,i preghi, non han forza che leghi ilfuggitivo amante, fermò le stanchepiante, e assisa sopra un scoglio,colma di rio cordoglio, a quel leggieroabete, che il suo ben le rapia, le luciaffisse, piangendo e sospirando cosìdisse:

2. AriaAh! crudele, e pur ten’ vai,e mi lasci in preda al duolo,e pur sai che sei tu soloil diletto del mio cor.Come, ingrato, e come puoiinvolare a questo sen,il seren de’ lumi tuoi,se per te son tutta ardor?

R e c i t a t i v oPer te mi struggo, infido, per telanguisco, ingrato; ah! pur lo sai chesol da tuoi bei rai per te piagato hoil seno, e pur tu m’abbandoni, infidoamante.

3. AccompagnatoO voi, dell’incostante e procellosomare orridi mostri, dai più profondichiostri a vendicarmi uscite, e controquel crudel incrudelite; sì, sì, siavostro il vanto e del vostro rigore, unmostro lacerar di voi maggiore; onde,venti, che fate, che voi nol sommerge-te? Ah! no, fermate.

Den schwindenden Fußstapfen desKriegers, den sie lange Zeit an laster-haftem Ort verborgen hatte, folgtedie verlassene Armida. Und als sieschließlich sah, dass das Gold ihresHaares, die Reize, die Blicke, die Bittennicht die Macht hatten, denfliehenden Geliebten zu halten,gebot sie ihren müden Füßen,stehen zu bleiben, setzte sich auf eineKlippe und richtete, erfüllt vonfurchtbarem Kummer, die Augen aufdas schlanke Boot, das ihr denLiebsten raubte, und weinend undseufzend sprach sie:

Ach! Grausamer, so gehst du fort undüberlässt mich meinem Schmerz,obwohl du weißt, dass du alleinmeines Herzens Freude bist.Wie, Undankbarer, wie kannst dudiese Brust der Klarheit deiner Augenberauben, da ich ganz in Liebe fürdich entbrenne?

Nach dir verzehre ich mich, Untreuer,nach dir sehne ich mich,Undankbarer. Ach! Du weißt wohl,dass nur durch deine schönen Augenmein Herz verwundet ist, und dochverlässt du mich, treuloser Geliebter.

Oh, ihr schrecklichen Ungeheuer desunbeständigen und stürmischenMeeres, taucht auf aus den tiefstenHöhlen, um mich zu rächen, und seidgrausam gegen diesen Grausamen!Ja, euch und eurer Unbarmherzigkeitgebühre der Ruhm, ein Ungeheuer,größer als ihr selbst, zerrissen zuhaben. Wellen, Winde, was tut ihr,dass ihr ihn nicht verschlingt? Ach,nein! Haltet ein!