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5 www.ilroma.net quotidiano.roma martedì 18 agosto 2015 PRIMO PIANO era il “Re” del teatro in movimento, pronto ad ac- cogliere nuove sfide rispettan- do sì l’importanza della tradi- zione teatrale napoletana ma con un occhio al futuro come dimostra il patrocinio della nuova cultura del “Far teatro a scuola” inaugurata all’Augu- steo, trasformato periodica- mente in “laboratorio teatrale” per le scuole che utilizzano la drammatizzazione a scopi for- mativi. I funerali si terranno oggi alle 12 a Napoli, nella Chiesa degli Artisti in piazza Trieste e Trento. La salma par- tirà alle 10,10 da Casamiccio- la con l’organizzazione del- l’agenzia Dominech e, prima di arrivare in chiesa per la ce- rimonia religiosa, percorrerà via Toledo sostando per un ul- timo saluto davanti al teatro Augusteo. di Ischia con la famiglia. Esequie oggi alle 12 in piazza Trieste e Trento __ Francesco Caccavale con l’allora presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi (Fotoservizio di Gilda Valenza) CON PINTO E BAUDO CON ARTURO BRACHETTI CON LA MOGLIE ALBA E FIORELLO CON GIORGIO NAPOLITANO CON VALENTINA STELLA I NUMEROSI AMICI ER RICORDARLO». GINO PAOLI: «CANTAVAMO ASSIEME LE CANZONI NAPOLETANE» gramma delle iniziative che cer- cheremo di realizzare con la mo- glie Alba e il figlio Peppe». Il re- gista Alessandro Cannavale è corso tra i primi ad abbracciare la moglie Alba a Lacco Ameno. «Era doveroso da parte mia nel ricordo di quella amicizia che le- gava mio padre Enzo a France- sco. Li univa la grande passione per i cani». «Ho vari ricordi di lui - commenta Gianfranco Gallo - da quando con mia madre mi por- tò a vedere la galleria del Teatro ancora in ristrutturazione, a quan- do recitai per pochissimi giorni una “Cantata dei Pastori” con mio padre e mio fratello. Era l’ultimo dei Borboni del Teatro napoleta- no». Il regista e scenografo Bru- no Garofalo ha ricordato che «con Francesco abbiamo vissuto insieme tante emozioni meravi- gliose, da Novecento Napoletano a Scugnizzi. Ho negli occhi, il suo sornione sorriso di soddisfazione nel veder palpitare all’unisono il cuore dei suoi appassionati “clien- ti”. Ma l’immagine che conser- verò, è quella di Francesco con una chitarra tra le mani. Le cono- sceva tutte, le canzoni napoleta- ne». Giacomo Rizzo conosceva Caccavale da oltre 30 anni: «La nostra - dice - era un’amicizia ve- ra che ci ha accompagnato sempre nei molti lavori insieme». Mari- sa Laurito ha ricevuto la notizia in Croazia ed è ancora incredula: «Francesco era un amico carissi- mo, una colonna per il teatro e la cultura napoletana. Sono stata nel suo teatro con tutti i miei spetta- coli». Lina Sastri era ad Ischia quando ha ricevuto la notizia. «Francesco era un amico per gli artisti e un uomo colto, curioso, avventuroso, sensibile e molto in- telligente». «Era una figura cen- trale nel panorama del teatro na- poletano - sostiene Mariano Ri- gillo -. Sono profondamente ad- dolorato per la sua improvvisa scomparsa. Ci incontavamo spes- so al ristorante “Leon d’oro” e si dilettava a declamare versi in na- poletano, soprattutto di Salvatore Di Giacomo». «Mi mancherà, co- me se mi mancasse un po’ del- l’anima di Napoli- dichiara Gino Paoli -. Anni di amicizia scandi- ti da serate a rincorrere nei ricor- di le vecchie canzoni napoletane. Ne sapeva tantissime e una sera dopo una cena in casa di amici ci fu una gara tra lui e Murolo a chi ne sapeva di più. Vinse lui». Sgo- mento e dolore anche per Peppi- no di Capri: «Sono sconvolto perché una persona piacevole e amabile come Francesco Cacca- vale non la trovi facilmente. Era un grande cultore musicale, oltre che teatrale.Aveva scritto una bel- lissima musica e voleva comple- tarla con me. Ultimerò al più pre- sto in suo onore questo progetto con il mio amico Walter Esposi- to». In lacrime Mirna Doris: «Ho bellissimi ricordi di Francesco, lo porterò sempre nel cuore». in lacrime per l’improvvisa scomparsa NAPOLI. Gaetano Altieri (nella foto con Caccavale) racconta in lacrime le ultime ore trascorse accanto al suo amico di sempre:«Non riesco a crederci. Domenica pomeriggio stavamo chiacchierando nella hall del Regina Isabella quando improvvisamente mi ha chiesto di essere accompagnato nella mia casa a San Francesco per accarezzare i miei due cani Max e Chicca. L’ho accontentato subito, poi si è seduto al pianoforte ed ha suonato l’ultima sua bellissima composizione, in ricordo del suo amato cane Arturo. L’ho riaccompagnato in hotel e verso le undici, mentre eravamo con Alba e mia moglie Adriana ad ascoltare un po’ di musica da pianobar, si è allontanato per andare un attimo in camera, ma non è ritornato più. Di Francesco avevo un’ammirazione infinita per il suo coraggio e la sua capacità imprenditoriale, oltre all’amore per tutti gli animali. Un giorno gli regalarono una spasella con tanti pesci vivi, lui si fece accompagnare a Mergellina e li ributtò in mare». GAETANO ALTIERI: «L’HO VISTO DOMENICA IN HOTEL» «Amava molto anche gli animali» NAPOLI. Sal Da Vinci (nella foto con Caccavale) è stato tra i primi ad accorrere con la moglie Paola al Regina Isabella per abbracciare Alba Caccavale. «Starà lassù già a fare quattro chiacchiere con mio padre Mario, scomparso tre mesi fa. Un uomo eccezionale, un grande competente di musica, teatro e cinema. Aveva una cultura immensa non solo nel suo settore lavorativo. Ironico, giocherellone, amico di tutti. Un creativo. Personalmente gli devo tanto professionalmente. Ha sempre creduto in me, aprendomi le porte dei suoi teatri. Non dimenticherò mai il giorno in cui l’ho conosciuto. Era il 1979 e all’Augusteo si proiettava la prima del film “Napoli, storia d’amore”, in cui ero protagonista con mio padre e Paola Pitagora. Mi prese sotto al braccio e mi disse: guagliò tu sei bravo, ma non correre troppo, vai avanti con i piccoli passi e crescerai tanto. Il 10 agosto ci incontrammo agli aliscafi mentre andavo a Capri e mi disse con il suo solito sorriso che aveva un grande progetto per me. Speriamo che lo ha confidato alla sua Alba. Addio Francesco. Napoli ha perso un pezzo della sua storia teatrale e musicale». SAL DA VINCI: «ERA IRONICO E GIOCHERELLONE» «Non lo dimenticherò mai» NAPOLI. «Te ne sei andato all’improvviso - racconta Gino Rivieccio (nella foto), senza alcun preavviso. Un’uscita di scena che ci ha lasciato senza parole, che non ci ha dato neanche il tempo di realizzare quello che stava succedendo. Mi mancheranno i tuoi ricordi, le tue canzoni che amavi accompagnare al pianoforte nel tuo ufficio dell’Augusteo. Mi mancheranno i tuoi suggerimenti e i consigli se partecipare o meno a una manifestazione, se dirla o meno una battuta e mi mancheranno anche le sane dispute che ogni tanto facevamo. Da oggi l’Augusteo ha perso il suo faro, ma il suo palcoscenico continuerà a brillare della luce dei grandi artisti che vi sono passati in questi 24 anni, da Bramieri a Gaber, da Gassmann a Carmelo Bene e tanti altri. Ti ho voluto bene come un figlio e tu lo sai, anche se qualche volta ti ho fatto arrabbiare. Ti prometto che la poesia “’A madonna de’ mandarini” la farò come avresti voluto tu perché tu avevi sempre ragione. Ciao Francesco e grazie dell’amicizia che mi hai donato». MISI GINO RIVIECCIO: «SI È SPENTO UN FARO DELLO SPETTACOLO» «È stato un amico e un maestro»

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martedì 18 agosto 2015

PRIMO PIANO

era il “Re” del teatro

in movimento, pronto ad ac-cogliere nuove sfide rispettan-do sì l’importanza della tradi-zione teatrale napoletana macon un occhio al futuro comedimostra il patrocinio dellanuova cultura del “Far teatro ascuola” inaugurata all’Augu-

steo, trasformato periodica-mente in “laboratorio teatrale”per le scuole che utilizzano ladrammatizzazione a scopi for-mativi. I funerali si terrannooggi alle 12 a Napoli, nellaChiesa degli Artisti in piazzaTrieste e Trento. La salma par-

tirà alle 10,10 da Casamiccio-la con l’organizzazione del-l’agenzia Dominech e, primadi arrivare in chiesa per la ce-rimonia religiosa, percorreràvia Toledo sostando per un ul-timo saluto davanti al teatroAugusteo.

di Ischia con la famiglia. Esequie oggi alle 12 in piazza Trieste e Trento

__ Francesco Caccavale con l’allora presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi (Fotoservizio di Gilda Valenza)

CON PINTO E BAUDO CON ARTURO BRACHETTI CON LA MOGLIE ALBA E FIORELLO CON GIORGIO NAPOLITANO CON VALENTINA STELLA

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ER RICORDARLO». GINO PAOLI: «CANTAVAMO ASSIEME LE CANZONI NAPOLETANE»

gramma delle iniziative che cer-cheremo di realizzare con la mo-glie Alba e il figlio Peppe». Il re-gista Alessandro Cannavale ècorso tra i primi ad abbracciare lamoglie Alba a Lacco Ameno.«Era doveroso da parte mia nelricordo di quella amicizia che le-gava mio padre Enzo a France-sco. Li univa la grande passioneper i cani». «Ho vari ricordi di lui- commenta Gianfranco Gallo -da quando con mia madre mi por-tò a vedere la galleria del Teatroancora in ristrutturazione, a quan-do recitai per pochissimi giorniuna “Cantata dei Pastori” con miopadre e mio fratello. Era l’ultimodei Borboni del Teatro napoleta-no». Il regista e scenografo Bru-no Garofalo ha ricordato che«con Francesco abbiamo vissutoinsieme tante emozioni meravi-gliose, da Novecento Napoletanoa Scugnizzi. Ho negli occhi, il suosornione sorriso di soddisfazionenel veder palpitare all’unisono il

cuore dei suoi appassionati “clien-ti”. Ma l’immagine che conser-verò, è quella di Francesco conuna chitarra tra le mani. Le cono-sceva tutte, le canzoni napoleta-ne». Giacomo Rizzo conoscevaCaccavale da oltre 30 anni: «Lanostra - dice - era un’amicizia ve-ra che ci ha accompagnato semprenei molti lavori insieme». Mari-sa Laurito ha ricevuto la notiziain Croazia ed è ancora incredula:«Francesco era un amico carissi-mo, una colonna per il teatro e lacultura napoletana. Sono stata nelsuo teatro con tutti i miei spetta-coli». Lina Sastri era ad Ischiaquando ha ricevuto la notizia.«Francesco era un amico per gliartisti e un uomo colto, curioso,avventuroso, sensibile e molto in-telligente». «Era una figura cen-trale nel panorama del teatro na-poletano - sostiene Mariano Ri-gillo -. Sono profondamente ad-dolorato per la sua improvvisascomparsa. Ci incontavamo spes-

so al ristorante “Leon d’oro” e sidilettava a declamare versi in na-poletano, soprattutto di SalvatoreDi Giacomo». «Mi mancherà, co-me se mi mancasse un po’ del-l’anima di Napoli- dichiara GinoPaoli -. Anni di amicizia scandi-ti da serate a rincorrere nei ricor-di le vecchie canzoni napoletane.Ne sapeva tantissime e una seradopo una cena in casa di amici cifu una gara tra lui e Murolo a chine sapeva di più. Vinse lui». Sgo-mento e dolore anche per Peppi-no di Capri: «Sono sconvoltoperché una persona piacevole eamabile come Francesco Cacca-vale non la trovi facilmente. Eraun grande cultore musicale, oltreche teatrale.Aveva scritto una bel-lissima musica e voleva comple-tarla con me. Ultimerò al più pre-sto in suo onore questo progettocon il mio amico Walter Esposi-to». In lacrime Mirna Doris: «Hobellissimi ricordi di Francesco, loporterò sempre nel cuore».

in lacrime per l’improvvisa scomparsa

NAPOLI. Gaetano Altieri (nella foto conCaccavale) racconta in lacrime le ultimeore trascorse accanto al suo amico disempre:«Non riesco a crederci. Domenicapomeriggio stavamo chiacchierando nellahall del Regina Isabella quandoimprovvisamente mi ha chiesto di essereaccompagnato nella mia casa a SanFrancesco per accarezzare i miei due caniMax e Chicca. L’ho accontentato subito,poi si è seduto al pianoforte ed hasuonato l’ultima sua bellissima composizione, in ricordo del suoamato cane Arturo. L’ho riaccompagnato in hotel e verso leundici, mentre eravamo con Alba e mia moglie Adriana adascoltare un po’ di musica da pianobar, si è allontanato perandare un attimo in camera, ma non è ritornato più. DiFrancesco avevo un’ammirazione infinita per il suo coraggio ela sua capacità imprenditoriale, oltre all’amore per tutti glianimali. Un giorno gli regalarono una spasella con tanti pescivivi, lui si fece accompagnare a Mergellina e li ributtò in mare».

GAETANO ALTIERI: «L’HO VISTO DOMENICA IN HOTEL»

«Amava molto anche gli animali»

NAPOLI. Sal Da Vinci (nella foto conCaccavale) è stato tra i primi ad accorrerecon la moglie Paola al Regina Isabella perabbracciare Alba Caccavale. «Starà lassùgià a fare quattro chiacchiere con miopadre Mario, scomparso tre mesi fa. Unuomo eccezionale, un grande competentedi musica, teatro e cinema. Aveva unacultura immensa non solo nel suo settorelavorativo. Ironico, giocherellone, amicodi tutti. Un creativo. Personalmente glidevo tanto professionalmente. Ha sempre creduto in me,aprendomi le porte dei suoi teatri. Non dimenticherò mai ilgiorno in cui l’ho conosciuto. Era il 1979 e all’Augusteo siproiettava la prima del film “Napoli, storia d’amore”, in cui eroprotagonista con mio padre e Paola Pitagora. Mi prese sotto albraccio e mi disse: guagliò tu sei bravo, ma non correre troppo,vai avanti con i piccoli passi e crescerai tanto. Il 10 agosto ciincontrammo agli aliscafi mentre andavo a Capri e mi disse conil suo solito sorriso che aveva un grande progetto per me.Speriamo che lo ha confidato alla sua Alba. Addio Francesco.Napoli ha perso un pezzo della sua storia teatrale e musicale».

SAL DA VINCI: «ERA IRONICO E GIOCHERELLONE»

«Non lo dimenticherò mai»

NAPOLI. «Te ne sei andato all’improvviso -racconta Gino Rivieccio (nella foto), senzaalcun preavviso. Un’uscita di scena che ci halasciato senza parole, che non ci ha datoneanche il tempo di realizzare quello che stavasuccedendo. Mi mancheranno i tuoi ricordi, letue canzoni che amavi accompagnare alpianoforte nel tuo ufficio dell’Augusteo. Mimancheranno i tuoi suggerimenti e i consiglise partecipare o meno a una manifestazione, se dirla o meno unabattuta e mi mancheranno anche le sane dispute che ogni tantofacevamo. Da oggi l’Augusteo ha perso il suo faro, ma il suopalcoscenico continuerà a brillare della luce dei grandi artisti chevi sono passati in questi 24 anni, da Bramieri a Gaber, daGassmann a Carmelo Bene e tanti altri. Ti ho voluto bene comeun figlio e tu lo sai, anche se qualche volta ti ho fatto arrabbiare.Ti prometto che la poesia “’A madonna de’ mandarini” la faròcome avresti voluto tu perché tu avevi sempre ragione. CiaoFrancesco e grazie dell’amicizia che mi hai donato». MISI

GINO RIVIECCIO: «SI È SPENTO UN FARO DELLO SPETTACOLO»

«È stato un amico e un maestro»