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1 Con l’Europa investiamo nel vostro futuro ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE DI VERNOLE-CASTRI’-CAPRARICA Via della Repubblica,s.n.c. – 73029 - Tel. 0832892032 Fax 0832269378 email [email protected] – codice fiscale 93025100756

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Con l’Europa investiamo nel vostro futuro

ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE DI VERNOLE-CASTRI’-CAPRARICA Via della Repubblica,s.n.c. – 73029 - Tel. 0832892032 Fax 0832269378

email [email protected] – codice fiscale 93025100756

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”…educare un bambino non è riempire un vaso, ma è accendere un fuoco”

Michel de Montaigne (1533/1592)

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“ VISION” La consapevolezza che la scuola è comunità educante. Essa fornisce le chiavi per apprendere ad

apprendere, in un percorso formativo che durerà tutta la vita.

La Mission : APPRENDERE NEL BENESSERE PER RISPONDERE AI BISOGNI FORMATIVI DEGLI UTENTI

attraverso

• la valorizzazione della persona;

• l’ascolto;

• la professionalità;

• il cambiamento .

ANNO SCOLASTICO 2014 – 2015

D A T I I D E N T I F I C A T I V I

D e n o m i n a z i o n e Istituto Comprensivo di Vernole – Castrì - Caprarica Scuola dell’Infanzia, Primaria, Secondaria di 1° grado

S e d e l e g a l e S e g r e t e r i a D i r i g e n z a

Via della Repubblica – 73029 – Vernole (Le) Tel. 0832/892032 Fax 0832/269378 Tel. 0832/882259

I n d i r i z z i d e i p l e s s i

Scuola Infanzia Vernole Zona 167 Tel.: 0832/892192 Scuola Infanzia Strudà Via Acaya Tel.: 0832/851797 Scuola Infanzia Castrì Via Grassi-Garibaldi Tel.:0832/825582 Scuola Infanzia Caprarica Via Europa Tel.:0832/825529 Scuola Primaria Vernole V. della Repubblica Tel.: 0832/892032 Scuola Primaria Strudà Via Acaja Tel.: 0832/851797

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Scuola Primaria Castrì Via G.Mazzini Tel.:0832/825582 Scuola Primaria Caprarica Via F.Greco Tel.:0832/823012 S. Secondaria I grado Vernole Via Sant’Anna Tel.: 0832/891046 S. Secondaria I grado Castrì Via Brodolini Tel.:0832/822001 S. Secondaria I grado Caprarica Via F.Greco Tel.:0832/823012

P o s t a e l e t t r o n i c a

[email protected]

S i t o w e b www.istitutocomprensivovernole.it

C o d . I s t i t u t o LEIC85600E

C o d . F i s c a l e 93025100756

C o n t o c o r r e n t e Banca Popolare Pugliese – sede di Vernole -

D . S . G . A . Dott.ssa A.M Gammariello

D i r i g e n t e S c o l a s t i c o

Prof.ssa Maria Grazia Cucugliato

IL TERRITORIO / LE FAMIGLIE/GLI ALUNNI

L’Istituto Comprensivo di Vernole - Castrì - Caprarica nasce nel 2012, in base al Decreto Legge 98/2011 convertito nella legge n.

111/2011 che dispone la ristrutturazione della rete con la formazione di nuovi Istituti Comprensivi, nati dall’accorpamento di scuole con meno di 500 alunni e con almeno 1000 alunni. Gli Enti competenti (Regione e Provincia), hanno assegnato ai Comuni il compito di disporre un apposito piano; perciò l'amministrazione comunale di Vernole si è immediatamente attivata contattando le amministrazioni comunali di Caprarica e Castrì offrendo loro l'opportunità di unirsi con l'istituto comprensivo di Vernole, con sede in Vernole. In tal senso si sono pronunciate le Giunte comunali di Caprarica e Castrì ed i Consigli d'Istituto di Castrì, Caprarica e Vernole. La Giunta comunale di Vernole, con la Delibera 204 del 14 novembre 2011, ha concluso la procedura. Il bacino di utenza cui si rivolge l’Istituto comprende un ambito territoriale piuttosto ampio ma con caratteristiche similari, esso include:

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• il Comune di Vernole;

• la frazioni di Strudà, Acaya, Acquarica, Pisignano e Vanze;

• il Comune di Castrì;

• il Comune di Caprarica. Si rilevano presenze di alunni provenienti anche da altri centri viciniori. Ogni realtà locale dispone di un edificio scolastico, al quale gli enti preposti garantiscono l’ordinario funzionamento. Nell’ambito del territorio le diverse scuole, acquisite dall’Istituto, si impegnano a svolgere un ruolo attivo e di collaborazione sul piano culturale, pedagogico e organizzativo. Il territorio in cui è contestualizzato l’Istituto Comprensivo di Vernole- Castrì- Caprarica comprende una realtà ispirata alle tradizioni salentine e ai suoi dati storici, punto di riferimento per una popolazione comunque aperta alle innovazioni e agli stimoli provenienti da progettualità propositive. La piena collaborazione con gli enti locali fa sì che la scuola sia fonte di cultura e di scambio e il mondo del lavoro, tuttora legato in questi luoghi ad attività ataviche, diventi un’occasione per scoprire nuove opportunità sociali e potenzialità da sfruttare. La città è vista con distacco pur essendo geograficamente vicina e ogni singolo comune ha una sua identità ben definita.

L’agricoltura, l’artigianato e il commercio sono i settori portanti dell’economia, mentre cominciano ad emergere le caratteristiche della società dei consumi, che determinano problematiche e contraddizioni, quali: complessità, mancanza di spazi aggregativi, perdita dell’identità storico culturale, informatizzazione, forme di disadattamento, disoccupazione giovanile. Su tutto il territorio, si nota complessivamente un atteggiamento di fiducia nei confronti della scuola. Si evidenzia da parte delle famiglie un atteggiamento di collaborazione con l’istituzione scolastica e di riconoscimento del ruolo che gli è proprio nella trasmissione di cultura; a volte, tuttavia, emerge un eccessivo atteggiamento permissivo e di delega per sopperire alle difficoltà di gestire il processo di crescita dei figli. Ecco quindi che ad alunni motivati e particolarmente curati dalle famiglie si contrappongono alunni che presentano difficoltà proprio nel loro processo di crescita globale e che necessitano di un più consapevole intervento di tipo socio-educativo. Da quanto rilevato si deduce una popolazione scolastica piuttosto eterogenea dal punto di vista affettivo, emotivo, socio-culturale e cognitivo; emergono aspetti positivi quali la pressoché totale assenza di dispersione scolastica e tassi di ripetenza molto bassi . Si registra una bassa presenza di extracomunitari e per quasi tutti gli alunni la frequenza è regolare.

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CALENDARIO ANNO SCOLASTICO 2014/2015

• Inizio attività didattica: lunedì 15 settembre 2014

• Termine attività didattica: martedì 9 giugno 2015

• Termine attività educativa (nelle scuole d’infanzia): martedì 30 giugno 2015 Festività nazionali:

• tutte le domeniche;

• 1° novembre, festa di tutti i Santi;

• 8 dicembre, festa dell’Immacolata;

• 25 dicembre, Natale;

• 26 dicembre, S.Stefano;

• 1° gennaio, Capodanno;

• 6 gennaio, Epifania;

• Lunedì dopo Pasqua;

• 25 aprile, anniversario della Liberazione;

• 1° maggio, festa del Lavoro;

• 2 giugno, festa nazionale della Repubblica. Vacanze scolastiche:

• dal 23 dicembre 2014 al 06 gennaio 2015 (vacanze natalizie);

• dal 02 aprile al 7 aprile 2015 (vacanze pasquali);

• 02 maggio 2015 (ponte);

• 01 giugno 2015 (ponte).

• Ricorrenza del Santo Patrono – San Nicola (6 dicembre– plessi di Caprarica).

Ulteriori giorni di vacanza deliberati dal Collegio dei Docenti e dal Consiglio d’Istituto in data 27/06/2014:

• 16-17 febbraio 2015 (vacanze di Carnevale)- plessi di Vernole, Castrì e Strudà;

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• 17 febbraio 2015 (vacanze di Carnevale)- plessi di Caprarica.

ORGANIGRAMMA

DIRIGENTE SCOLASTICO Prof.ssa Maria Grazia Cucugliato

DSGA Dott.ssa A.M. Gammariello

COLLABORATORI DEL DIRIGENTE

Paladini Ernesto: 1° collaboratore Vicario De Carlo Anna Lisa: 2°collaboratore del Dirigente Scolastico

RESPONSABILI DI PLESSO

Scuola dell’ Infanzia Vernole: Conte Maria Antonietta Scuola dell’ Infanzia Strudà: Sciolti Vita Scuola dell’ Infanzia Castrì: Celentano Daniela Scuola dell’ Infanzia Caprarica: Paladini Ernesto Scuola Primaria Vernole: De Carlo Anna Lisa Scuola Primaria Strudà: Sciolti Vita Scuola Primaria Castrì: De Santis Lucia Scuola Primaria Caprarica: Leo Anna S. Secondaria di I grado Vernole: Patruno Elisabetta S. Secondaria di I grado Castrì: Leone Marinella S. Secondaria di I grado Caprarica: Paladini Ernesto

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DOCENTI INCARICATI DI FUNZIONE STRUMENTALE

AREA 1:Responsabile del coordinamento delle attività del POF; Cura attività INVALSI Leo Severina, Pasquino M. Antonietta AREA 2:Responsabili aggiornamento dei docenti. Responsabili del sito web d’istituto. Registro on line. Schede di valutazione Bertilaccio Roberta, Martina Gabriella AREA 3:Coordinamento attività di accoglienza, orientamento, continuità ed integrazione Patruno Elisabetta AREA 4: Attività di integrazione rivolte al benessere ed alla formazione degli studenti Rapporti con gli Enti Esterni. Organizzazione visite guidate e viaggi d’istruzione De Carlo Annalisa

DIRIGENTE SCOLASTICO

Ha la rappresentanza legale dell’Istituto e assicura lo sviluppo dell'interazione fra scuola-Enti locali-Istituzioni-articolazioni della società civile

E’ titolare delle relazioni sindacali d’Istituto E’ responsabile della gestione dell’Istituto, ha poteri di direzione, coordinamento e valorizzazione delle

risorse umane. E' responsabile della gestione delle risorse finanziarie e strumentali e dei risultati del servizio

DOCENTI

Realizzano il processo di insegnamento/apprendimento volto a promuovere lo sviluppo umano, culturale, civile e professionale degli alunni

Hanno autonomia culturale e professionale nell'esplicazione della loro funzione Hanno competenze disciplinari, pedagogiche, metodologico-didattiche, organizzativo-relazionali e di

ricerca Progettano la vita della scuola e vi partecipano con attività individuali e collegiali, di insegnamento e

funzionali all'insegnamento

ORGANI TECNICI

Dipartimenti disciplinari Funzioni Strumentali Comitato di valutazione

DIRETTORE SERVIZI GENERALI E AMMINISTRATIVI

Sovrintende, con autonomia operativa, ai servizi generali amministrativo-contabili e ne cura l’organizzazione, svolgendo funzioni di coordinamento, promozione delle attività e verifica dei risultati conseguiti dal personale ATA posto alle sue dirette dipendenze.

Ha autonomia operativa e responsabilità diretta nella definizione e nella esecuzione degli atti a

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carattere amministrativo contabile, di ragioneria e di economato

PERSONALE AMMINISTRATIVO E AUSILIARIO

Assistente amministrativo Svolge attività di diretta e immediata collaborazione con il DSGA. Ha competenza diretta nella tenuta dell’archivio e del protocollo. Ha rapporti con l’utenza ed assolve i servizi esterni connessi con il proprio lavoro

Collaboratore scolastico -E’ addetto ai servizi generali della scuola con compiti di accoglienza e sorveglianza nei confronti degli alunni, dei loro genitori e del pubblico -E’ addetto al servizio di pulizia in costanza d’uso dei locali, degli spazi scolastici e degli arredi -Ha compiti di custodia, sorveglianza generica sui locali scolastici e di collaborazione con i docenti

ORGANI COLLEGIALI

Consiglio d’Istituto -costituito da 19 componenti ( Dirigente Scolastico – D.S.G.A. - n° 8 genitori - n° 8 docenti - n° 2 A.T.A. ) -presieduto da un genitore eletto dai componenti

Collegio dei Docenti -costituito da tutti i docenti dei tre ordini di scuola -presieduto dal dirigente scolastico

Consiglio d’Intersezione - infanzia -costituito da tutti i docenti e da un rappresentante dei genitori per ogni sezione

Consigli di Interclasse - primaria - ciascuno costituito da tutti i docenti di un medesimo ordine di classe e da un rappresentante dei genitori per ogni classe

Consigli di Classe – secondaria -ciascuno costituito da tutti i docenti della classe e da 4 rappresentanti dei genitori

G.L.I (Gruppo di lavoro per l’inclusione) – a partire dall’anno scolastico 2013/14, i compiti del Gruppo di lavoro e di studio d'Istituto (G.L.H.I.) si estendono alle problematiche relative a tutti gli alunni con bisogni educativi speciali (B.E.S.) e, a tale scopo, esso assume la denominazione di Gruppo di lavoro per l'inclusione (G.L.I.), integrato, nelle sue componenti, come di seguito: Coordinatore del GLI, docenti di sostegno, docenti con incarico di funzione strumentale, docenti disciplinari con esperienza e/o formazione specifica, genitori ed esperti istituzionali o esterni in regime di convenzionamento con la scuola (Decreto istitutivo - prot.n. 1857 del 29 giugno 2013)

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COORDINATORI CONSIGLI INTERSEZIONE SCUOLA INFANZIA

Vernole:1^ Forcignanò Anna Rita; 2^Conte Maria Antonietta;3^ Mazzei Patrizia Strudà:1^ Rugge Rosa Castrì di Lecce: 1^ Guerra Anna Patrizia; 2^ Bray Maria Cristina Caprarica di Lecce: 1^Buttazzo Rita; 2^ Trisolino Antonia; 3^ Marullo Brizia

COORDINATORI DEI CONSIGLI DI INTERCLASSE SCUOLA PRIMARIA

Vernole: 1^A De Giorgi Anna 1^B Bertini Anna Maria 2^A De Giorgi Sabina 2^B De Matteis Vita 3^A Montinaro Lucia 4^A Leo Maria Grazia 4^B Saracino Nicoletta 5^ A De Carlo Anna Lisa 5^B Pasquino M. Antonietta Strudà : 1^U Gigante Loredana 2^U Antonucci Luigia 3^U Cucugliato Angelica 4^U Ingrosso Anna 5^U Lubelli Anna Immacolata Castrì di Lecce : 1^U Greco Gilda 2^U Ture Maria Rosaria 3^U Mattia Domenica 4^U Garrisi Domenica 5^U De Santis Lucia Caprarica di Lecce: 1^U Trisolino Anna 2^U Centonze Maria 3^U Leo Anna 4^U Franco Donata 5^U Delle Donne Adelaide

COORDINATORI CONSIGLI DI Vernole:

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CLASSE SCUOLA SEC.DI 1° GRADO

1^A Barone Gabriella; 2^A Battisti Maria Agnese; 3^A Leo Severina; 1^B Ingrosso Maria Cristina; 2^B Dascenzi Gloria;3^B Patruno Elisabetta; 1^C Greco Anna; 3^C Dell’Anna Anna Maria. Castrì di Lecce: 1^A Tesè Lucia; 2^A Cataldo Marcella;3^A Santoro Luigia; 2^B Bertilaccio Roberta Caprarica di Lecce: 1^A Lipari Antonella; 2^A De Iaco Adriana; 3^A Montinaro Antonia; 3^B Miccoli Raffaella

DOCENTI RESPONSABILI LABORATORI

Responsabili di plesso della Scuola Primaria e della Secondaria di 1° Grado

PROSPETTO ALUNNI/CLASSI ANNO SCOLASTICO 2014/15 Situazione al: 09/01/2015

SCUOLA DELL’INFANZIA

SEDE SEZIONE N° ALUNNI M F

TOTALE

VERNOLE 1^ 13 11 24

2^ 10 14 24

3^ 11 14 25

TOT. PLESSO 73

STRUDA’ 1^ 19 8 27

CASTRI DI LECCE 1^ 16 8 24

2^ 13 10 23

TOT. PLESSO 47

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CAPRARICA DI L. 1^ 10 10 20

2^ 11 9 20

3^ 12 7 19

TOT. PLESSO 59

TOTALE GENER. INFANZIA 206

SCUOLA PRIMARIA

SEDE CLASSE N° ALUNNI M F

TOTALE

VERNOLE 1^ A 10 (1 H psico) 9 19

1^ B 12 14 26

2^ A 7 8 (1 psic-istr. Domiciliare) 15

2^ B 13 9 22

3^ A 11 14(1 H psico) 25

4^ A 12 (1H vista) 6 18

4^ B 13 (1H psico) (1 H udito) 5 18

5^ A 11 (1H psico) 3 14

5^ B 7 (1 H psico) 16 23

TOT. PLESSO 180

STRUDA’ M F

1^U 11 8 19

2^U 12 5 17

3^U 4 15 19

4^U 7 9 16

5^U 6 3 9

TOT. PLESSO 80

CASTRI DI LECCE M F

1^ U 14 9 23

2^ U 12 13 25

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3^U 9 8 (1H psico) 17

4^ U 10 (1 H psico) 11 21

5^ U 12 (1 H psico) 7 19

TOT.PLESSO 105

CAPRARICA DI L. M F

1^U 16 8 24

2^U 7 9 16

3^U 10 8 18

4^U 9 6 15

5^U 10(1 H psico) 7 17

TOT. PLESSO 90

TOTALE GENERALE SC. PRIMARIA 455

SCUOLA SECONDARIA

VERNOLE CLASSE N° ALUNNI M F

TOTALE

1^ A 10 (1 H vista) 8 18

1^ B 9 10 (1 H psico) 19

1^ C 6 12 (1 H psico) 18

2^ A 13 11

24

2^ B 14 ( 1H psico) 12 26

3^ A 9 (1Hvista) (1 Hpsico) 12 21

3^ B 7 (1H psico) 14 (1 H psico) 21

3^ C 7 (1H psico) 12(1 H psico) 19

TOT. PLESSO 166

CASTRI DI LECCE M F

1^ A 16 11 27

2^ A 8 9(1 H udito) 17

2^ B 5 9 14

3^ A 15 14 29

TOT. PLESSO 87

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CAPRARICA DI L. M F

1^A * 10(1 H psico) 7 17

*(classi a tempo prol.) 2^A* 12 7 19

3^A * 7 6 13

** (classe a tempo nor.) 3^B * * 10(1H psico) 6 16

TOT. PLESSO 65

TOTALE GENERALE SC. SECOND. 320

Totale generale alunni: 979

RISORSE DELL’ISTITUTO

I NOSTRI PLESSI SONO DOTATI DI:

• Dirigenza - Ufficio DSGA - Segreteria

• Aule dei docenti - Aule delle classi

• Lavagne interattive multimediali - Laboratori multimediali

• Laboratori tecnico-artistici - Laboratorio musicale

• Laboratori scientifici -Laboratorio linguistico – multimediale

• Palestre

• Biblioteche

• Auditorium: luogo di incontri e manifestazioni culturali.

R I S O R S E P R O F E S S I O N A L I I N T E R N E

Dirigente Scolastico Docenti Scuola dell'Infanzia Docenti Scuola Primaria

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Docenti Scuola Secondaria di 1° Grado Direttore Servizi Generali Amministrativi Personale ATA Componenti del Consiglio d’Istituto e Giunta Esecutiva

Il Consiglio d’Istituto dura in carica tre anni: è presieduto da un genitore eletto a maggioranza assoluta in prima votazione (a maggioranza relativa nelle votazioni successive); esprime nel suo seno una Giunta Esecutiva, presieduta dal Dirigente, che ha il compito di predisporre il bilancio, i lavori del

Consiglio, l’esecuzione delle deliberazioni; dispone il bilancio preventivo e il conto consuntivo; dispone in ordine all’impiego dei mezzi finanziari.

Ha potere deliberante, su proposta della Giunta, per quanto concerne: organizzazione dell’attività della Scuola (nei limiti delle disponibilità di bilancio, fatte salve le competenze del Collegio dei Docenti e

dei Consigli di Classe); adozione del regolamento interno; acquisto, rinnovo e conservazione delle attrezzature tecnico-scientifiche e dei sussidi didattici; adattamento del calendario scolastico alle specifiche esigenze ambientali; criteri per la formazione e l’attuazione delle attività parascolastiche, interscolastiche, extrascolastiche; promozione di contatti con altre scuole; partecipazione dell’Istituto ad attività culturali; criteri generali relativi alla formazione delle classi, all’adattamento dell’orario delle lezioni e delle altre attività scolastiche alle

condizioni ambientali ed al coordinamento organizzativo dei Consigli di Classe o di Interclasse; esprime pareri sull’andamento generale, didattico ed amministrativo.

• La scuola può contare sugli incarichi e competenze professionali del Dirigente Scolastico, del DSGA, del personale amministrativo e ATA e di tutto il corpo docente. Questo, organizzato in intersezioni, interclassi, commissioni e dipartimenti coordinati da un docente responsabile, avanza proposte per la definizione da parte delle Equipe pedagogiche delle attività formative relative al progetto di scuola, tali da attuare la reale crescita personale di ogni discente attraverso processi personalizzati di apprendimento. � La Scuola firma protocolli d’intesa, convenzioni e accordi di collaborazione con agenzie formative, enti e associazioni per

assicurare una sinergia tra scuole e territorio.

GRUPPI DI LAVORO E COMMISSIONI

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La Scuola predispone speciali commissioni , a cui partecipano docenti nominati dal Dirigente con l’approvazione del Collegio:

1. Commissione per la valutazione dei titoli delle funzioni strumentali Dirigente Scolastico e docenti responsabili di plesso.

2. Dipartimenti disciplinari scuola dell’infanzia, scuola primaria e scuola secondaria di primo grado

• Dipartimento area umanistica (docenti di italiano, storia e geografia, docenti di lingue straniere, docenti di musica, docenti di arte e immagine e docenti di religione);

• Dipartimento area scientifica (docenti di matematica e scienze, docenti di tecnologia, docenti di educazione fisica)

• Dipartimento interdisciplinare dei docenti di sostegno (docenti di sostegno di tutti gli ordini di scuola) 3. Gruppo di lavoro H d’istituto (GLHO)

Docenti di classe (curriculari e di sostegno), specialisti dell’Unità Multidisciplinare dell’ASL, genitori degli alunni in situazione di handicap.

4. Gruppo di lavoro per l’inclusione (GLI) Dirigente Scolastico, Coordinatore GLI, personale docente (docenti curriculari e di sostegno), docenti con incarico di funzione strumentale, coordinatori di classe, specialisti dell’Unità Multidisciplinare dell’ASL.

5. Gruppo sportivo Responsabili del gruppo sportivo: Gentile Anna Maria; Pedone Luigi.

6. Commissione lavoro progetto recupero Barone Gabriella, Bertilaccio Roberta, Bizzarro Giuliana, De Iaco Adriana, Greco Anna , Ingrosso Maria Cristina, Libertini Daniela,

Montinaro Antonia, Segagni Patrizia 7. Commissione organizzazione orario

Per la Scuola Secondaria di primo grado: Dascenzi Gloria, Patruno Elisabetta (sede di Vernole),Gaetani Fernando, De Iaco Adriana (sede di Caprarica), Leone Marinella (sede di Castri).

Per la Scuola Primaria: De Carlo Anna Lisa, De Giorgi Anna Maria, Mazzei Luigia (sede di Vernole), Sciolti Vita, Lubelli Anna (sede di Strudà), De Santis Lucia, Garrisi Domenica (sede di Castri), Leo Anna, Delle Donne Adelaide (sede di Caprarica)

Per la Scuola dell’infanzia: Conte Maria Antonietta (sede di Vernole), Mangè Maria Antonietta (sede di Strudà), Celentano Daniela (sede di Castrì), Mercadante Maria Antonietta (sede di Caprarica)

8. Tutor dei docenti in anno di prova Ernesto Paladini e Marcella Cataldo per la Scuola Secondaria Maria Rosaria Ture per la Scuola Primaria Maria Antonietta Conte per la Scuola dell’Infanzia

9. Comitato di valutazione del servizio docenti Patrizia Segagni (Scuola Secondaria)

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Maria Rosaria Ture (Scuola Primaria) Simona De Lorenzi (Scuola Primaria) Maria Rosaria Rizzo (Scuola dell’Infanzia).

RESPONSABILI DELLA SICUREZZA

Scuola dell’Infanzia -Vernole

Conte Maria Antonietta Docente

De Carlo Vincenza Collaboratrice scolastica

Sicuro Teresa Docente

Scuola Primaria- Vernole

De Carlo Anna Lisa Docente

De Masi Giuseppe Collaboratore scolastico

Longo Francesca Collaboratrice scolastica

Nocera Luigia Assistente amministrativa

Potenza Giovanni Assistente amministrativo

Saracino Anna Maria Assistente amministrativa

Zanotti Piera Collaboratrice scolastica

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Scuola Secondaria –Vernole

Battisti Maria Agnese Docente

De Pascali Giuseppe Collaboratore scolastico

Leo Severina Docente

Libertini Daniela Docente

Marangio Lidia Collaboratrice scolastica

Patruno Elisabetta Docente

Plesso Strudà: Infanzia/Primaria

Lubelli Anna Immacolata Docente

Mangé Maria Docente

Sciolti Salvatore Collaboratore scolastico

Sciolti Vita Docente

Infanzia-Caprarica

Frigelli Maria Collaboratrice scolastica

Marra Antonella Collaboratrice scolastica

Mercadante Maria Antonietta Docente

Primaria/Secondaria-Caprarica

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Cucurachi Mario Collaboratore scolastico

Gaetani Fernando Docente

Leo Anna Docente

Antonia Montinaro Docente

Paladini Ernesto Docente

.

CARATTERISTICHE GENERALI DEL PIANO DI OFFERTA FORMATIVA

La Scuola prepara e diffonde un PIANO DI OFFERTA FORMATIVA (POF) attraverso cui definisce:

le finalità educative condivise;

i percorsi specifici finalizzati all'educazione e alla formazione dell'individuo;

le scelte didattiche funzionali al conseguimento degli obiettivi;

le risorse necessarie alla realizzazione del piano stesso.

Per rispondere concretamente a queste esigenze è necessario:

definire i modelli organizzativi adeguati alla realizzazione degli obiettivi di apprendimento e dei traguardi di competenza;

progettare le attività di sperimentazione, ricerca e sviluppo;

progettare azioni di continuità, orientamento, sostegno e recupero corrispondenti alle esigenze degli alunni concretamente

rilevate;

confrontarsi con il territorio, al fine di trarre il massimo della collaborazione.

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Il POF nasce da una analisi dei bisogni formativi e si sviluppa con l’apporto dei Dipartimenti disciplinari e delle proposte nate e approvate in ambito collegiale. “Il Piano dell’Offerta formativa è il documento fondamentale costitutivo dell'identità culturale e progettuale delle istituzioni scolastiche ed esplicita la progettazione curricolare, extracurricolare, educativa ed organizzativa che le singole scuole adottano nell'ambito della loro autonomia… “

ANALISI DEI BISOGNI FORMATIVI Per bisogni formativi si intendono le aspirazioni e le esigenze dei singoli alunni, delle loro famiglie e della comunità. La scuola, come servizio e come istituzione dello Stato, intende offrire una risposta, in termini di formazione degli alunni, in relazione:

• alle necessità e agli obiettivi educativi riconosciuti come rappresentativi dell’identità nazionale ed europea;

• alle necessità e agli obiettivi formativi che scaturiscono dall’analisi della realtà in cui la scuola stessa si colloca e su cui è impegnata ad intervenire per promuovere formazione e contribuire alla crescita culturale della comunità.

L’analisi del contesto territoriale e della situazione degli allievi che frequentano l’Istituto ha portato alla individuazione dei seguenti bisogni:

• acquisire progressivamente, in un percorso che parte dalla Scuola dell’Infanzia e si articola poi nell’ambito della Scuola Primaria e della Secondaria di I grado, un solido bagaglio culturale;

• acquisire stima di sé, accettando serenamente i propri punti di forza e i propri limiti;

• entrare in relazione con gli altri per avere la possibilità di comunicare, di esprimere le proprie emozioni ed opinioni, di confrontarle e difenderle, di acquisire regole di convivenza civile e democratica;

• possedere adeguati strumenti operativi e progettuali che consentano di accrescere gradualmente l'autonomia per un proficuo inserimento sia nei corsi di studio successivi, sia nel mondo del lavoro;

• acquisire capacità autonome di analisi critica della realtà, al fine di operare scelte consapevoli e responsabili;

• acquisire competenze nell'uso delle nuove tecnologie di informazione e di comunicazione,stabilendo una corretta "relazione" con esse;

• acquisire consapevolezza del valore inestimabile del nostro patrimonio naturalistico – ambientale;

• documentarsi sui problemi del territorio per partecipare alla vita della realtà sociale nella quale ci si inserirà.

Sulla base di tali presupposti, nel richiamarci alla legislazione vigente ed in particolare, all’art. 3 del Regolamento sull’autonomia (D.P.R. 8 marzo 1999, n° 275), ripresentiamo il nostro Piano dell’Offerta Formativa partendo dalle indicazioni ministeriali e sottolineando alcuni aspetti imprescindibili per una progettazione adeguata.

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PREMESSA AL CURRICOLO VERTICALE

“ Alla scuola spetta il compito di fornire supporti adeguati affinché ogni persona sviluppi una identità consapevole e aperta e la scuola stessa sia un luogo di accoglienza, di crescita e di scambio senza distinzioni e pregiudiziali, per tutti gli alunni e per le loro famiglie.” Dalla riflessione su questo importante passo del Documento sul curricolo nasce l’esigenza di fissare alcuni criteri progettuali fondamentali per il nostro Piano di Offerta Formativa, ponendo l’attenzione su alcune peculiarità della vita del fanciullo legate allo sviluppo di competenze adeguate al futuro che lo attende. In primis la necessità di acquisire un metodo, necessità che si manifesta sin dai primi passi all’interno della istituzione scolastica. Essa si concretizza nel percorso didattico dalla scuola dell’infanzia alla primaria e infine nella scuola secondaria come consapevolezza del “riuscire” in quanto pregiudiziale per l’accettazione di sé e dell’altro. In quest’ottica, la continuità da un ordine di scuola all’altro va considerata come un delicato passaggio. Per l’allievo è indispensabile individuare delle figure di riferimento, che siano guida nelle attività didattiche e laboratoriali, che lo supportino nel processo formativo, basandosi sul presupposto della naturale predisposizione del bambino all’interesse verso il mondo esterno,quindi all’apprendimento.

Nella pratica didattica dobbiamo ricordare sempre che ogni bambino e ogni preadolescente segue un suo personale percorso a cui il docente deve riferirsi con il compito di agevolarne lo sviluppo, incoraggiando l’acquisizione dell’autonomia nel metodo.

EDUCAZIONE INTERCULTURALE - Finalità Un’altra affermazione del Documento del curricolo ci ha colpito:

“Nel suo itinerario formativo ed esistenziale lo studente si trova a interagire con culture diverse , senza tuttavia avere strumenti adatti per comprenderle e metterle in relazione con la propria”.

Questo limite evidenziato nel Documento ci spinge ad attivare percorsi sulla base di principi suggeriti dalla acuta analisi di Marina Medi, esperta di didattica interculturale, che sottolinea l’opportunità di progettare in tal senso anche se non ci sono “stranieri” in classe. L’educazione interculturale, infatti, interviene su aspetti dell’immaginario individuale e collettivo, su stereotipi e pregiudizi e ci deve coinvolgere tutti. Ciò vuol dire che l’educazione interculturale comincia nella pratica quotidiana della classe, non tanto studiando il diverso lontano, quanto comprendendo e vivendo il presente vicino.

Una didattica interculturale non fa finta che non esistano diversità fra persone, popoli e culture e che queste diversità non generino problemi d’incontro. L’educazione interculturale non è una materia in più, ma un’ottica con cui affrontare i contenuti disciplinari e deve essere realizzata in collegamento con le altre “educazioni”: educazione civica, educazione alla pace, allo sviluppo, ai consumi, all’ambiente. La nostra scuola segue poche precise linee guida per una programmazione tesa all’Educazione Interculturale,prima di tutto notando che la nostra società è composta da più culture, un tempo lontane, quali quelle africane e asiatiche;inoltre la storia recente ha visto flussi migratori di notevole entità verso le nostre regioni anche da popolazioni dell’Est Europa.

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Il nostro Salento, un tempo terra di conquista, è divenuto ora terra di accoglienza. Per questo, anche la scuola deve diventare multiculturale ed essere strumento di integrazione per tutti i figli di immigrati oltre che per i bambini nati sul nostro territorio da genitori immigrati. Tale compito è delegato alla istituzione scolastica anche dalla legislazione vigente, per cui il nostro istituto si propone piani di intervento mirati al completo inserimento di tutti gli alunni nel tessuto scolastico. Le finalità educative e didattiche contemplano una progettazione tesa a:

• Conoscenza della lingua italiana.

• Arricchimento lessicale per favorire la comunicazione.

• Scambio di informazioni sulle diverse tradizioni sociali e culturali.

• Conoscenza di differenti realtà in ambito storico-geografico.

• Valorizzazione del singolo allievo in quanto portatore di esperienze diverse

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CURRICOLO VERTICALE a. s. 2014/2015- Dalle Indicazioni Nazionali del 04/09/2012 AREA LINGUISTICA

ITA

LIA

NO

NUCLEI FONDANTI

ASCOLTARE E PARLARE LETTURA SCRITTURA RIFLESSIONE

SULLA LINGUA

INFANZIA

Ascolta e comprende la comunicazione verbale nelle sue varie forme (storie, racconti, messaggi e istruzioni)

Utilizza un lessico appropriato e partecipa alle conversazioni Esprime chiaramente i propri bisogni, i propri pensieri e le proprie emozioni e racconta esperienze, eventi e storie

Legge immagini e interpreta messaggi presenti nell’ambiente

Fa ipotesi e sperimenta le prime forme di comunicazione attraverso la scrittura

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PRIMARIA I-II-III

Ascolta e comprende testi di diverso tipo, ne individua il senso globale e le informazioni principali

Partecipa a scambi comunicativi attraverso messaggi semplici, chiari e pertinenti

Legge e comprende testi di vario genere appartenenti alla letteratura dell’infanzia, sia a voce alta, con tono di voce espressivo, sia con lettura silenziosa e autonoma

Produce testi legati alle diverse occasioni di scrittura proposte

Svolge attività esplicite di riflessione linguistica su ciò che si dice, si legge o si scrive

PRIMARIA IV-V

Ascolta e comprende testi orali “diretti” o “trasmessi dai media cogliendone il senso,le informazioni principali e lo scopo.

Partecipa a scambi comunicativi attraverso messaggi chiari e pertinenti, riuscendo a formulare semplici pareri personali, utilizzando un registro adeguato alla situazione

Legge e comprende testi di vario tipo, continui e non continui, ne individua il senso globale e le informazioni principali,utilizzando strategie di lettura adeguate agli scopi.

Produce testi legati alle diver-se occasioni di scrittura propo-ste, parafrasan-doli, comple-tandoli, trasformandoli.

Riconosce e analizza le diverse strutture e funzioni della lingua

LI

NG

UA

STR

AN

IER

A

NUCLEI FONDANTI

ASCOLTO LETTURA PARLATO SCRITTURA RIFLESSIONE SULLA

LINGUA

INFANZIA

PRIMARIA I-II-III

Ascolta, riconosce e comprende parole familiari e semplici espressioni. Esegue semplici comandi espressi in lingua

Legge e comprende semplici parole e frasi in L2

Interagisce in modo semplice, ponendo facili domande e/o rispondendo ad

Produce parole e semplici frasi in L2

Osserva coppie di parole simili

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AREA ARTISTICA E MOTORIA

esse

PRIMARIA IV-V

Ascolta, riconosce e comprende globalmente messaggi orali e semplici testi in lingua straniera. Esegue semplici consegne e comandi espressi in lingua

Legge e comprende parole e semplici testi scritti in L2

Interagisce in brevi scambi dialogici con frasi ed espressioni di uso frequente.

Produce semplici frasi e messaggi in L2

Osserva la struttura delle frasi e mette in relazione costrutti e intenzioni comunicative

AR

TE E

IM

MA

GI

NE

OSSERVARE E LEGGERE IMMAGINI ESPRIMERSI E COMUNICARE COMPRENDERE E APPREZZARE LE

OPERE D’ARTE

INFANZIA Legge e comprende immagini Usa tecniche e materiali differenti per produrre

Osserva, confronta e descrive immagini

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MO

VI

MEN

TO

,

IL LINGUAGGIO DEL CORPO E LA SUA RELAZIONE CON LO SPAZIO E ILMOVIMENTO

GIOCO E SPORT SICUREZZA E BENESSERE

PRIMARIA Osserva e descrive, legge e comprende immagini anche di opere d’arte

Produce e rielabora immagini attraverso tecniche, materiali e strumenti diversificati

Conosce e descrive i beni artistico-culturali del proprio territorio

SECONDARIA

Legge, comprende e rielabora immagini grafiche e multimediali, riconoscendone il valore culturale

Realizza elaborati utilizzando regole , tecniche e materiale polimaterico.

Descrive ,commenta in modo personale opere d’arte e beni culturali utilizzando il linguaggio verbale specifico

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INFANZIA

Conosce il corpo nella globalità e nelle sue parti, e relative funzioni Compie i movimenti richiesti nelle attività ludiche

Rispetta le regole nello svolgimento delle attività ludiche

Controlla gli schemi dinamici e posturali di base.

PRIMARIA

Acquisisce consapevolezza di sé, attraverso l’ascolto e l’osservazione del proprio corpo, la padronanza degli schemi motori e posturali, sapendosi adattare alle variabili spaziali e temporali

Partecipa attivamente ai giochi sportivi e non, organizzati anche in forma di gara, collaborando con gli altri, rispettando le regole e manifestando il senso di responsabilità

Comprende nelle varie occasioni di gioco il valore delle regole e del rispettarle. Si muove nell’ambiente di vita e di scuola rispettando i criteri di sicurezza per sé e per gli altri Percepisce e riconosce sensazioni di benessere legate all’attività ludico-motoria

SECONDARIA

Utilizza il linguaggio corporeo- motorio e migliora le capacità condizionali (forza, resistenza, rapidità, mobilità articolare)

E’ capace di rispettare le regole del gioco, e sperimenta i corretti valori dello sport e la rinuncia a qualunque forma di violenza attraverso il riconoscimento dell’esercizio di tali valori in contesti diversificati

Possiede conoscenze e competenze relative all’educazione alla salute, alla prevenzione e alla promozione di corretti stili di vita

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AREA STORICO – GEOGRAFICA

MU

SIC

A

ASCOLTARE, LEGGERE LO

SPARTITO INTERPRETARE E

COMUNICARE COMPRENDERE E ANALIZZARE OPERE

MUSICALI

INFANZIA

Si esprime con il corpo,spontaneamente e in modo guidato,da solo e in gruppo, in base a suoni,rumori, musica e indicazioni varie

Partecipa ad attività di ascolto e produzione musicale, utilizzando voce, corpo ed oggetti

PRIMARIA

Riconosce gli elementi di base all’interno di un brano musicale, traducendolo con parole e azione motoria

Esegue in gruppo semplici brani vocali e strumentali, curando l’espressività e l’accuratezza esecutiva

Confronta musiche ed espressioni emotive mettendole in relazione

SECONDARIA

Conosce ,analizza classifica e rielabora gli elementi costitutivi del linguaggio musicale.

Esegue brani vocali e strumentali di diversi generi e stili,solistici o d’insieme,curando la tecnica esecutiva e l’espressività.

Ascolta , confronta e analizza in modo critico opere d’arte musicali storicamente rilevanti.

STO

RI

A

ORGANIZZAZIONE DELLE INFORMAZIONI E STRUMENTI CONCETTUALI

PRODUZIONE ORALE E SCRITTA

USO DELLE FONTI

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GEO

GR

AFI

A

ORIENTAMENTO

LINGUAGGIO DELLA GEOGRAFICITA’ PAESAGGIO, REGIONE E SISTEMA TERRITORIALE

INFANZIA Colloca correttamente

Utilizza verbalmente semplici indicatori topologici

INFANZIA

Colloca nel tempo eventi ed esperienze

Racconta temporalmente le fasi di una storia, di un evento, di un’esperienza

PRIMARIA I-II-III

Colloca nel tempo fatti ed esperienze,riconoscendo tra loro rapporti di successione e contemporaneità.

Racconta esperienze personali ed altrui, seguendo un ordine logico e cronologico.

Individua le tracce e le usa come fonti del passato personale. Coglie semplici informazioni su momenti storici attraverso fonti diverse

PRIMARIA IV-V

Colloca fatti e oggetti nel tempo e nello spazio collegando tra loro eventi storici e caratteristiche geografiche del territorio.

Rielabora in forma scritta e orale, gli argomenti studiati, utilizzando il linguaggio disciplinare

Ricava informazioni da documenti di diversa natura utili alla comprensione di un fenomeno storico.

SECONDARIA

Conosce e utilizza la periodizzazione e la datazione storica, collocando i principali avvenimenti nel tempo e nello spazio, individuando rapporti di causa-effetto

Rielabora con pertinenza e chiarezza le conoscenze storiche acquisite utilizzando il linguaggio specifico . Comprende i problemi fondamentali del presente

Ricava informazioni da fonti di vario genere, utilizzandole

nella rielaborazione

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se stesso, oggetti e persone nello spazio

PRIMARIA I-II-III

Rappresenta graficamente spazi vissuti e percorsi utilizzando una simbologia convenzionale e non

Riconosce e descrive verbalmente, utilizzando indicatori topologici, gli spostamenti nello spazio

Legge gli elementi costitutivi dei vari ambienti

PRIMARIA IV-V

Si orienta utilizzando in modo appropriato gli indicatori spazio-temporali e le rappresentazioni cartografiche.

Espone le conoscenze utilizzando un Linguaggio specifico

Descrive gli elementi costitutivi dei vari paesaggi

SECONDARIA

Osserva, legge e analizza sistemi territoriali vicini e lontani, caratterizzandone gli aspetti fisici, storici, economici e culturali

Rielabora consapevolmente le informazioni apprese con il linguaggio tecnico della disciplina

Descrive i diversi sistemi territoriali utilizzando correttamente gli strumenti della geografia

AREA MATEMATICO – SCIENTIFICO - TECNOLOGICA

MA

TEM

ATI

CA

NUMERI

SOLUZIONE DI

PROBLEMI

SPAZIO E

FIGURE

RELAZIONI, DATI E PREVISIONI

INFANZIA Classifica, ordina secondo criteri diversi e valuta quantità.

Trova e usa strategie per risolvere semplici situazioni problematiche

Utilizza semplici simboli per registrare

Compie misurazioni utilizzando semplici strumenti

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PRIMARIA I-II-III

Usa il numero per contare, confrontare ordinare quantità e operare

Esplora,rappresenta (con disegni, parole, simboli) e risolve semplici problemi

Riconosce, descrive oggetti, e compie misurazioni convenzionali e non

Opera e argomenta su fatti numerici, logici statistici e

probabili utilizzando un linguaggio adeguato.

PRIMARIA IV-V

Padroneggia abilità di calcolo orale e scritto

Risolve problemi, analizzando il testo e individuando dati ed incognite, spiegando a parole il procedimento seguito

Descrive, classifica e opera con figure in base a caratteristiche geometriche

Utilizza rappresentazioni di dati adeguati e le sa impiegare per ricavare informazioni significative, formulare giudizi, prendere decisioni operando anche in situazioni di incertezza.

SECONDARIA

Padroneggia le tecniche e le procedure di calcolo nell’insieme R, anche ricorrendo alla loro rappresentazione in forma grafica. E’ consapevole dell’esistenza dei numeri irrazionali

Riconosce, formalizza e risolve problemi di vario genere, individuando le strategie risolutive più adatte.

Riconosce, confronta, disegna (con gli opportuni strumenti) ed analizza figure geometriche, nel piano e nello spazio, individuando varianti, invarianti e relazioni.

Analizza e interpreta dati e formula previsioni in contesti semplici, utilizzando elementi di statistica e probabilità

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SCIE

NZE

OSSERVARE ESPLORARE E

SPERIMENTARE UOMO, VIVENTI E AMBIENTE

INFANZIA

Esplora e scopre la realtà naturale ed artificiale, utilizzando tutti i canali sensoriali.

Formula semplici previsioni ed ipotesi

PRIMARIA I-II-III

Esplora il mondo attraverso i cinque sensi. Osserva, descrive e confronta gli elementi della realtà circostante.

Riconosce i diversi elementi di un ecosistema naturale e non. Riconosce la diversità dei vari esseri viventi

PRIMARIA IV-V

Esplora la realtà,utilizzando le procedure dell’indagine scientifica.

Riconosce e descrive i principali fenomeni del mondo fisico e biologico. Ha atteggiamenti di cura verso l’ambiente sociale e naturale e il proprio corpo.

SECONDARIA

Organizza l’osservazione di fenomeni naturali, interpretando lo svolgersi di fenomeni ambientali o sperimentalmente controllati. Raccoglie dati e descrive semplici fenomeni naturali utilizzando correttamente la terminologia scientifica

Ha una visione organica delle interazioni tra mondo fisico, mondo biologico e comunità umane Assume comportamenti e scelte personali ecologicamente sostenibili.

Rispetta e preserva la biodiversità nei sistemi ambientali

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TEC

NO

LOG

IA

PREVEDERE E OSSERVARE

VEDERE E OSSERVARE

INTERVENIRE E TRASFORMARE

INFANZIA

PRIMARIA I-II-III

Ordina e classifica corpi in base a proprietà individuate.

Osserva e analizza oggetti, strumenti e macchine d’uso comune utilizzati nell’ambiente,classificandoli in base alle loro funzioni.

PRIMARIA IV-V

Riconosce i materiali di alcuni oggetti di uso comune e ne individua le caratteristiche

Osserva e analizza oggetti, strumenti e macchine d’uso comune utilizzati nell’ambiente classificandoli in base alle loro funzioni.

SECONDARIA

Analizza, descrive e classifica utensili e macchine in relazione al loro funzionamento e al tipo di energia che richiedono

Esegue la rappresentazione grafica in scala usando il disegno tecnico

Usa le nuove tecnologie e i linguaggi multimediali per supportare il proprio lavoro, ricercare informazioni, selezionarle e sintetizzarle

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MAPPA CURRICOLO IN CONTINUITÀ’

CENTRALITÀ’ DELL’ALUNNO

Scuola dell’Infanzia

Scuola Primaria

Uguaglianza delle opportunità

formative

Cultura e orientamento

Formazione e identità personale

INTEGRAZIONE VALORIZZAZIONE

DIVERSITÀ - accoglienza - benessere - disponibilità al dialogo

CAMPI DI ESPERIENZA

- Abilità: operative/logiche comunicative/espressive - Capacità cognitive

CONVIVENZA CIVILE

- sicurezza - identità - autonomia - rispetto delle regole

INTEGRAZIONE VALORIZZAZIONE

DIVERSITÀ - accoglienza/accettazione

- motivazione alla scuola

- coinvolgimento

- partecipazione

ALFABETIZZAZIONE CULTURALE E

NUOVI SAPERI

- tutti i fondamentali tipi di linguaggi

- prima padronanza di quadri concettuali

- abilità e tecniche di indagine

CONVIVENZA CIVILE -autostima/autonomia

-solidarietà attiva

-disponibilità al dialogo

-diritti/doveri

-appartenenza al proprio territorio

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Scuola Secondaria di I Grado

INTEGRAZIONE VALORIZZAZIONE

DIVERSITÀ -accoglienza

-coinvolgimento/partecipazione.

-motivazione all’analisi e alla ricerca

DISCIPLINE

-padronanza di quadri concettuali e

contenuti

-abilità e tecniche di indagine

-linguaggi specifici

-operazioni intellettuali complesse

CONVIVENZA CIVILE

-corretta percezione di sé

-autonomia e autostima

-autovalutazione

-orientamento

-diritti e doveri

SUCCESSO SCOLASTICO

ORIENTAMENTO PROGETTAZIONE DEL PROPRIO FUTURO

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OBIETTIVI TRASVERSALI COGNITIVI Sulla base dei nuclei fondanti emersi nel Curricolo si sono stabiliti i seguenti obiettivi trasversali:

• Educare all’ascolto

• Educare alla consapevolezza del tempo e dello spazio.

• Educare alla lettura come attività fondamentale alla crescita culturale e umana.

• Educare all’osservazione, alla riflessione e alla produzione originale.

• Promuovere procedimenti sempre più scientifici in rapporto con lo sviluppo.

1. La SCUOLA DELL’INFANZIA si attiverà con le strategie di MEDIAZIONE DIDATTICA qui indicate:

• Esperienza diretta,esplorazione;

• Valorizzazione del gioco;

• Relazione personale significativa;

• Personalizzazione del percorso educativo;

• Osservazione. Il controllo degli apprendimenti e la conseguente VALUTAZIONE avverrà attraverso:

� l’osservazione diretta,schede strutturate,griglie; � comprenderà:

1. Verifica iniziale con lo scopo di rilevare le situazioni di partenza individuale; 2. Valutazione Intermedia per orientare il successivo itinerario operativo attraverso il controllo dei livelli di competenze raggiunti; 3. Valutazione Finale , per misurare gli esiti del processo educativo e quindi, il livello di efficacia del curricolo ipotizzato.

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2. La SCUOLA PRIMARIA E SECONDARIA si attiverà con le strategie di MEDIAZIONE DIDATTICA qui indicate: ● Valorizzazione delle esperienze e conoscenze degli alunni

• Percorsi didattici specifici

• Ricerca guidata

• Problematizzazione dei contenuti

• Apprendimento cooperativo

• Promozione del proprio modo di apprendere attraverso la conoscenza di sé

• Metodo induttivo e deduttivo

• Lezione frontale-dialogata

• Incentivazione delle attività laboratoriali

• Utilizzo più diffuso degli strumenti didattici multimediali interattivi

• Unitarietà di insegnamento-apprendimento Il controllo degli apprendimenti e la conseguente VALUTAZIONE avverrà attraverso:

• Osservazioni sistematiche;

• Esercitazioni individuali e collettive;

• Controllo e correzione dei compiti assegnati;

• Verifiche periodiche,in itinere e finali;

• Simulazioni INVALSI

L’Istituto Comprensivo pone particolare attenzione nei confronti degli alunni che manifestano difficoltà nel processo di apprendimento e nell’eventualità che vi siano alunni con difficoltà non specifiche i docenti programmeranno attività di recupero o di rinforzo nelle varie discipline interessate. Per i casi riconosciuti con regolare certificazione ASL come alunni portatori di DSA e per gli alunni in situazione di handicap la scuola, ottemperando a quanto stabilito dalla legislazione vigente,si impegna con le seguenti modalità

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Protocollo per l’inclusione degli alunni con Bisogni Educativi Speciali Letto e approvato dal Gruppo di lavoro per l’inclusione (GLI) coordinato dal prof. Ernesto Paladini. L’Istituto Comprensivo di Vernole, Castri e Caprarica si propone di potenziare la cultura dell’inclusione per rispondere in modo efficace alle necessità di ogni alunno che, con continuità o per determinati periodi, manifesti Bisogni Educativi Speciali. A tal fine, si intende:

• creare un ambiente accogliente;

• sostenere l’apprendimento attraverso una revisione del curricolo, sviluppando attenzione educativa a tutta la scuola;

• promuovere l’attività di partecipazione di tutti gli studenti al processo di apprendimento;

• promuovere pratiche inclusive attraverso una più stretta collaborazione fra tutte le componenti della comunità educante. Obiettivo principale è la riduzione delle barriere che limitano l’apprendimento e la partecipazione sociale attraverso l’utilizzo di facilitatori e l’analisi dei fattori contestuali, sia ambientali che personali. Destinatari Sono destinatari dell’intervento a favore dell’inclusione scolastica tutti gli alunni con Bisogni Educativi Speciali comprendenti:

• disabilità (ai sensi della Legge 104/92, Legge 517/77);

• disturbi evolutivi specifici (Legge 170/2010, Legge 53/2003);

• alunni con svantaggio socio-economico, svantaggio linguistico e/o culturale. Definizione di Bisogno Educativo Speciale Un bisogno educativo speciale emerge quando si presentano difficoltà in età evolutiva negli ambiti dell’educazione e dell’apprendimento. Gli alunni che manifestano particolari esigenze, a causa di ostacoli di vario genere che incontrano nel loro percorso scolastico, potrebbero avvalersi di un piano educativo personalizzato. La Direttiva ministeriale del 27 dicembre 2012 ricorda che “ogni alunno con continuità o per determinati periodi, può manifestare Bisogni Educativi Speciali: per motivi fisici, biologici, fisiologici o anche per motivi psicologici, sociali, rispetto ai quali è necessario che le scuole offrano adeguata e personalizzata risposta”.

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Risorse umane Dirigente Scolastico, Coordinatore GLI, personale docente (docenti curriculari e di sostegno), docenti con incarico di funzione strumentale, coordinatori di classe, specialisti dell’Unità Multidisciplinare dell’ASL. Gruppo di lavoro per l’inclusione (GLI) L’istituto comprensivo di Vernole, Castri e Caprarica ha istituito (decreto prot. n.1857 del 29 giugno 2013) il Gruppo di Lavoro per l’Inclusione (GLI) al fine di realizzare appieno il diritto all’apprendimento per tutti gli alunni in situazione di difficoltà come stabilito dalla D.M. 27 dicembre 2012 e dalla Legge 53/2003, attraverso la programmazione di un “Piano Annuale per l’Inclusione”. Compiti e funzioni del GLI

1. Rilevazione degli alunni con bisogni educativi speciali; 2. Raccolta e documentazione degli interventi educativo-didattici; 3. Consulenza e supporto ai colleghi sulle strategie e metodologie di gestione delle classi; 4. Raccolta e coordinamento delle proposte formulate dai G.L.H operativi (docenti della classe, specialisti dell’Unità multidisciplinare

dell’ASL e genitori degli alunni con BES); 5. Elaborazione nel mese di giugno di un “Piano Annuale per l’inclusione” (PAI); 6. Interfaccia con i servizi sociali e sanitari territoriali per attività di formazione, tutoraggio, ecc.

Consigli di classe I consigli di classe hanno il compito di indicare in quali casi sia opportuna e necessaria l’adozione di una personalizzazione della didattica ed eventualmente di misure compensative e dispensative sulla base di considerazioni pedagogiche e didattiche e sulla base della eventuale presenza di documentazione clinica e/o certificazione fornita dalla famiglia. A tal proposito, i docenti compilano la scheda di rilevazione dei bisogni educativi speciali predisposta dal GLI. I consigli di classe partecipano inoltre agli incontri periodici con gli operatori socio-sanitari dell’Unità multidisciplinare dell’ASL e i genitori degli alunni interessati (GLHO) e a redigere i piani educativi personalizzati

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Gruppo di lavoro H operativo (GLHO) Il GLHO elabora il piano educativo individualizzato in presenza della certificazione di disabilità, come stabilito dalla legge 104/92 e si riunisce per le verifiche periodiche. Collegio dei docenti All’inizio ogni anno scolastico discute e delibera gli obiettivi proposti dal GLI da perseguire e le attività da porre in essere che confluiranno nel PAI. Al termine dell’anno scolastico, verifica i risultati ottenuti, discute e delibera il Piano Annuale per l’Inclusione (PAI). Risorse strumentali La scuola è dotata di attrezzature e ausili informatici specifici e sussidi didattici in grado di rispondere in modo adeguato alle esigenze degli alunni con bisogni educativi speciali. Sono a disposizione del personale docente: lavagne interattive multimediali, dattilo braille, libri semplificati per alunni con difficoltà di apprendimento, libri per l’apprendimento dell’italiano L2 da utilizzare con alunni stranieri, ecc. All’inizio dell’anno, il GLI valuta le proposte eventualmente pervenute per l’acquisto di ulteriori sussidi didattici che si ritengono utili per facilitare le attività didattiche. Organizzazione scolastica generale Classi aperte, compresenze, uso specifico della flessibilità. Articolazione degli spazi e delle posizioni (eliminazione delle barriere architettoniche per garantire l’accessibilità interna ed esterna), ubicazione delle classi, posizione dei banchi, ecc. Accordi di collaborazione con gli operatori dell’ASL e le famiglie. Scelte metodologiche e didattiche Alunni in situazione di handicap All’interno delle varie classi con alunni in situazione di handicap si adottano strategie e metodologie che favoriscono l’inclusione e il lavoro di gruppo come l’apprendimento cooperativo e il tutoring, le attività di tipo laboratoriale, ecc. Per programmare gli interventi didattici in base alle esigenze degli alunni si attua, ove possibile, una programmazione per aree disciplinari.

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Verifica e valutazione: gli studenti diversamente abili sono valutati in base al Piano Educativo Individualizzato (PEI). Il PEI può essere curriculare o globalmente riconducibile alla programmazione oppure differenziato. Le verifiche, orali e scritte, concordate con i docenti curriculari possono essere equipollenti e/o prevedere tempi più lunghi di attuazione. Individuazione dei percorsi di apprendimento: nella programmazione educativa individualizzata si promuoveranno itinerari che sollecitino l’autonomia personale, sociale e didattica. Nell’adozione della programmazione differenziata si programmeranno raccordi possibili con la programmazione della classe in modo da favorire l’inclusione dell’alunno (Ved. Piano delle attività di sostegno per l’integrazione degli alunni in situazione di handicap). Alunni con DSA Gli alunni con disturbi specifici di apprendimento che non rientrano nelle categorie stabilite dalla Legge 104/92 possono usufruire di un piano di studi personalizzato nelle misure previste dalla Legge 170/2010. I disturbi di apprendimento che di solito si riscontrano sono i seguenti: dislessia (F81.0/315.02), disgrafia, disortografia, disturbo specifico della compitazione (F81.1/315.2), discalculia (F81.2/315.1). Il Consiglio di classe, qualora ravvisi difficoltà nel percorso scolastico dell’alunno che possono essere riconducibili a disturbi evolutivi specifici, informa la famiglia. In presenza di documentazione clinica presentata dalla famiglia, il Consiglio di classe predispone il piano educativo personalizzato (PEP) che prevede le misure compensative e dispensative. Alunni con svantaggio socioeconomico, linguistico e/o culturale Tali tipologie di BES devono essere individuate sulla base di elementi oggettivi come ad esempio, la segnalazione degli operatori sociali oppure di fondate considerazioni psicopedagogiche e didattiche. Gli interventi predisposti dovranno essere di carattere transitorio. Il Piano educativo personalizzato può essere attivato solo se la famiglia lo sottoscrive. In caso di rifiuto, la famiglia sottoscrive la non accettazione del piano. Il coordinatore del Gruppo di lavoro per l’inclusione (GLI) ritira i Piani educativi personalizzati dai coordinatori delle classi interessate e li consegna al Dirigente scolastico che ne prende visione e li firma. Per quanto riguarda le attività di sostegno per l’integrazione degli alunni in situazione di handicap, resta confermato il piano riportato di seguito.

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1. PIANO DELLE ATTIVITA’ DI SOSTEGNO PER L’INTEGRAZIONE SCOLASTICA DEGLI ALUNNI IN SITUAZIONE DI HANDICAP

Letto e approvato in sede dipartimentale coordinata dal prof. Paladini

o FINALITA’

Scopo del seguente piano è definire le modalità per una corretta gestione delle attività di sostegno attuate dall’Istituto, al fine di favorire per gli studenti in situazione di handicap, l’integrazione in ambito scolastico e la realizzazione del proprio progetto di vita, compatibilmente con le loro effettive capacità, difficoltà e bisogni. Integrazione e sostegno Il successo dell’integrazione scolastica è favorito dalla capacità di un Consiglio di Classe e non di un singolo docente di progettare percorsi personalizzati che tengano conto sia dei bisogni educativi del soggetto in situazione di handicap che di quelli del resto della classe.

Ruolo dell'insegnante di sostegno Sul piano legislativo, l’insegnante di sostegno assume la contitolarità della classe in cui opera, partecipa alla programmazione educativa e didattica e alla elaborazione e verifica delle attività di competenza dei consigli di classe e del collegio dei docenti. Sul piano didattico - organizzativo si caratterizza per essere un docente della classe, non assegnato al singolo alunno.

Modalità di intervento :

• in compresenza con gli insegnanti curriculari, con ricaduta positiva degli interventi individualizzati sia sull'alunno che sulla classe nel suo complesso.

• interventi saltuari di lavoro individualizzato con l'alunno in difficoltà fuori dall'aula (solo quando la programmazione prevede irrinunciabilmente attività con scarso margine di flessibilità).

o CAMPO DI APPLICAZIONE

La presente procedura si applica a tutte le attività educative e didattiche attuate dall’Istituto riferite agli alunni in situazione di handicap, allo scopo di:

• individuare quale tipo di operatività l’alunno è in grado di svolgere;

• realizzare un Piano Educativo Individualizzato (P.E.I);

• raggiungere attraverso l’attività educativa e didattica l’autonomia e l’integrazione del soggetto, fin dove è possibile.

o RESPONSABILITA’

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Responsabilità dei docenti di sostegno Attività:

• definire i tempi e le condizioni di collaborazione fra gli insegnanti;

• verificare e valutare il processo ed il livello di integrazione dell’alunno;

• redigere il Piano Educativo Individualizzato e la relazione finale;

• stabilire un rapporto privilegiato con l’alunno, la sua famiglia e gli operatori socio-sanitari;

• aiutare e sostenere sia l’alunno sia il gruppo classe in cui è inserito;

• individuare situazioni di disagio legate alla presenza dell’alunno in situazione di handicap per favorirne la soluzione;

• progettare e realizzare progetti educativi per l’integrazione degli alunni in situazione di handicap. Responsabilità del coordinatore dei docenti di sostegno Attività:

• mantenere contatti con le istituzioni;

• programmare gli incontri periodici con l’équipe socio-psico-pedagogica;

• gestire il coordinamento didattico dei docenti di sostegno;

• facilitare l’inserimento dei nuovi docenti di sostegno;

• facilitare le attività di sostegno e curare l’organizzazione delle risorse presenti a scuola;

• organizzare e gestire le problematiche relative all’handicap a livello d’Istituto.

o PROCEDURA Gestione della programmazione All’inizio dell’attività didattica, gli insegnanti di sostegno osservano il comportamento degli alunni in classe e si confrontano con ciascun docente curricolare per personalizzare il piano di lavoro, compatibilmente con le capacità dell’alunno in situazione di handicap e con la programmazione dell’attività didattica della classe in cui è inserito. Inoltre, organizzano incontri con tutti i soggetti coinvolti:

• famiglia;

• scuola di provenienza,

• assistenti ad personam. Tutte le informazioni raccolte da questi colloqui possono essere riportate sul registro dell’insegnante. L’insegnante di sostegno concorda con ciascun docente curricolare i contenuti del progetto per la relativa disciplina o per gruppi di discipline. Redige inoltre il “Piano Educativo Individualizzato” (P.E.I.) in cui vengono esplicitati:

• gli obiettivi educativi a lungo termine;

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• gli obiettivi didattici;

• i contenuti;

• i metodi e gli strumenti utilizzati;

• l’organizzazione degli interventi di sostegno;

• le modalità di verifica;

• i criteri di valutazione. Una prima versione del P.E.I. viene, quindi, proposta a ciascun insegnante curricolare che può apportare modifiche. La versione definitiva del P.E.I. viene preparata per la riunione del successivo consiglio di classe che l’approva e la sottoscrive (entro la fine del mese di novembre). Il P.E.I. originale è inserito nel fascicolo personale dello studente.

Durante tutto l’anno scolastico, l’insegnante di sostegno prende accordi con ciascun insegnante curricolare relativamente alle attività da proporre, alle modalità organizzative e alla funzione del singolo docente per ogni ora di compresenza. Concorda, inoltre, le modalità di proseguimento del lavoro nelle ore della disciplina in cui egli non è presente. Ogni insegnante curricolare si accorda con l’insegnante di sostegno e, per ciascuna ora di lezione, garantisce all’alunno in situazione di handicap una proposta didattica che rispetti le indicazioni del P.E.I. e gli accordi presi. Modalità di verifica Le modalità di verifica e i criteri di valutazione sono previsti dal P.E.I. e relativi ad obiettivi che possono essere differenziati ma equipollenti ai livelli previsti dai programmi ministeriali o alternativi e riferiti unicamente al percorso individualizzato. La valutazione si differenzia in relazione al percorso didattico svolto e agli obiettivi raggiunti dall’alunno in situazione di handicap. Verifica in itinere Le scelte adottate sono sottoposte a continua verifica: ciascun docente, curricolare o di sostegno, presta attenzione ai feedback che riceve dall’alunno e dai colleghi giornalmente, dalla famiglia e dall’équipe periodicamente. Verifica finale del percorso Al termine di ogni anno scolastico, l’insegnante di sostegno redige una relazione finale in cui, sulla base del P.E.I., descrive i criteri secondo cui si è svolto il percorso didattico ed esprime una valutazione globale.

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Per ogni bambino o bambina, la Scuola dell’Infanzia si pone le seguenti finalità:

SVILUPPO DELL’IDENTITÀ Rafforzamento degli atteggiamenti di sicurezza, della stima di sé e della fiducia nelle proprie capacità; saper affrontare nuove esperienze in un contesto sociale ampliato; esprimere positivamente l’affettività, le emozioni e sentimenti ed avere rispetto di quelle degli altri; sperimentare diversi ruoli e diverse forme d’identità: figlio, alunno, compagno, maschio o femmina, abitante di un territorio, sviluppando il senso di appartenenza nel proprio ambiente. SVILUPPO DELL’AUTONOMIA Acquisizione di capacità di interpretare e gestire il proprio corpo, di compiere scelte autonome nei diversi contesti; avere fiducia in sé e saper interagire con gli altri; esprimere con diversi linguaggi i sentimenti e le emozioni; esplorare la realtà e comprendere le regole della vita quotidiana; partecipare costruttivamente alle negoziazioni e alle decisioni motivando le proprie opinioni, le proprie scelte e i propri comportamenti assumendo atteggiamenti sempre più responsabili. SVILUPPO DELLE COMPETENZE Potenziamento dello sviluppo e/o consolidamento di abilità sensoriali, intellettive, motorie, linguistico/espressive e logico/critiche, oltre che capacità culturali e cognitive SVILUPPO DEL SENSO DELLA CITTADINANZA Vivere prime esperienze di cittadinanza porta a scoprire gli altri, i loro bisogni e la necessità di gestire la vita quotidiana attraverso regole condivise, implica il dialogo, l’attenzione al punto di vista dell’altro, il primo riconoscimento di diritti e doveri significa porre le fondamenta di un abito democratico eticamente orientato, aperto al futuro e rispettoso dell’ambiente, degli altri e della natura. ASPETTI METODOLOGICI DEL PROCESSO FORMATIVO Relazione Significativa tra pari e con gli adulti nei vari contesti di esperienza come condizione per fare, pensare e agire. Il Gioco in tutte le sue forme per assicurare ai bambini esperienze di apprendimento in tutte le dimensioni della loro personalità.

SCUOLA DELL’ INFANZIA

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L’esplorazione e la Ricerca per orientare e guidare la naturale curiosità del bambino nelle esperienze dirette a contatto con la natura, con le cose, con i materiali, con l’ambiente sociale e con la cultura .Scoprire gli altri, comprendere i bisogni e percepire la necessità di gestire i contrasti attraverso regole condivise che si definiscono nelle relazioni, nel dialogo, nell’espressione del proprio pensiero, nell’attenzione al punto di vista dell’ altro, nel primo riconoscimento dei diritti e dei doveri, ecc.. Porre le prime fondamenta di una società democratica aperta al futuro e rispettosa del rapporto uomo- natura.

I CAMPI DI ESPERIENZA - Traguardi per lo sviluppo delle competenze Le cinque aree, qui sotto riportate, rappresentano un indice tematico, in base al quale saranno promossi itinerari di apprendimento utili alla maturazione e allo sviluppo di tutte le dimensioni della personalità di ciascun bambino. In particolare, i traguardi per lo sviluppo della competenza, elencati nelle Nuove Indicazioni per il curricolo, saranno punti di riferimento per favorire esperienze volte allo sviluppo della competenza che il bambino aspirerà a raggiungere nel proprio percorso formativo. IL SÉ E L’ALTRO Il bambino gioca in modo costruttivo e creativo con gli altri, sa argomentare, confrontarsi, sostenere le proprie ragioni con adulti e bambini. Sviluppa il senso dell’identità personale, percepisce le proprie esigenze e i propri sentimenti, sa controllarli ed esprimerli in modo adeguato. Sa di avere una storia personale e familiare, conosce le tradizioni della famiglia, della comunità e le mette a confronto. Riflette, si confronta, discute con gli adulti e con gli altri bambini. Pone domande sui temi esistenziali e religiosi, sulle diversità culturali, su ciò che è bene o male, sulla giustizia, e ha raggiunto una prima consapevolezza dei propri diritti e doveri, delle regole del vivere insieme. Si orienta nelle prime generalizzazioni di passato, presente, futuro e si muove con crescente sicurezza e autonomia nei percorsi più familiari. Riconosce i più importanti segni della sua cultura e del territorio, le istituzioni, i servizi pubblici, il funzionamento delle città e delle piccole comunità. Questa area concerne:

l’apprendimento delle prime regole necessarie alla vita sociale e alla costruzione dell’identità; l’acquisizione di competenze che consentono di compiere scelte autonome; le relazioni solidali e cooperative.

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I DISCORSI E LE PAROLE

IL CORPO IN MOVIMENTO Il bambino vive pienamente la propria corporeità, ne percepisce il potenziale comunicativo ed espressivo, matura condotte che gli consentono una buona autonomia nella gestione della giornata a scuola. Riconosce i segnali e i ritmi del proprio corpo, le differenze sessuali e di sviluppo e adotta pratiche corrette di cura di sé, di igiene e di sana alimentazione. Prova piacere nel movimento e sperimenta schemi posturali e motori, li applica nei giochi individuali e di gruppo, anche con l’uso di piccoli attrezzi ed è in grado di adattarli alle situazioni ambientali all’interno della scuola e all’aperto. Controlla l’esecuzione del gesto, valuta il rischio, si coordina con gli altri nei giochi di movimento, nella danza, nella comunicazione espressiva. Conosce il proprio corpo, le sue diverse parti e rappresenta il corpo in stasi e in movimento. Quest’area concerne:

la presa di coscienza del corpo, delle sue funzioni, delle possibilità sensoriali ed espressive; lo sviluppo di una positiva immagine di sé attraverso le attività motorie; l’educazione alla salute, alla sensibilizzazione ad una corretta alimentazione e all’igiene personale.

L’ARTE, LA MUSICA E I “MEDIA” Il bambino segue con curiosità e piacere spettacoli di vario tipo (teatrali, musicali, visivi, di animazione…); sviluppa interesse per l’ascolto della musica e per la fruizione di opere d’arte. Comunica, esprime emozioni, racconta, utilizzando le varie possibilità che il linguaggio del corpo consente. Inventa storie e si esprime attraverso diverse forme di rappresentazione e drammatizzazione. Si esprime attraverso il disegno, la pittura e altre attività manipolative; utilizza materiali e strumenti, tecniche espressive e creative; esplora le potenzialità offerte dalle tecnologie. Scopre il paesaggio sonoro attraverso attività di percezione e produzione musicale utilizzando voce, corpo e oggetti. Sperimenta e combina elementi musicali di base, producendo semplici sequenze sonoro-musicali. Esplora i primi alfabeti musicali, utilizzando eventualmente i simboli di una notazione informale per codificare i suoni percepiti e riprodurli. Gestualità, arte, musica, multimedialità Quest’area concerne:

La comunicazione espressiva attraverso linguaggi differenti, verbali e non verbali.

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Il bambino usa la lingua italiana, arricchisce e precisa il proprio lessico, comprende parole e discorsi, fa ipotesi sui significati. Sa esprimere e comunicare agli altri emozioni, sentimenti, argomentazioni attraverso il linguaggio verbale che utilizza in differenti situazioni comunicative. Sperimenta rime, filastrocche, drammatizzazioni; inventa nuove parole, cerca somiglianze e analogie tra i suoni e i significati. Ascolta e comprende narrazioni, racconta e inventa storie, chiede e offre spiegazioni, usa il linguaggio per progettare attività e per definirne regole. Ragiona sulla lingua, scopre la presenza di lingue diverse, riconosce e sperimenta la pluralità dei linguaggi, si misura con la creatività e la fantasia. Si avvicina alla lingua scritta, esplora e sperimenta prime forme di comunicazione attraverso la scrittura, incontrando anche le tecnologie digitali e i nuovi media. Quest’area concerne:

l’esperienza relativa alla capacità comunicativa, che fa riferimento al linguaggio orale e all’esplorazione della lingua scritta. Tale esperienza si basa sul principio che la lingua si apprende all’interno di una varietà di contesti comunicativi e diventa lo strumento con il quale giocare creativamente per riflettere e a comprendere la realtà.

NUMERI E SPAZIO, FENOMENI E VIVENTI

Il bambino raggruppa e ordina oggetti e materiali secondo criteri diversi, ne identifica alcune proprietà, confronta e valuta quantità; utilizza simboli per registrarle; esegue misurazioni usando strumenti alla sua portata.

Sa collocare le azioni quotidiane nel tempo della giornata e della settimana. Riferisce correttamente eventi del passato recente; sa dire cosa potrà succedere in un futuro immediato e prossimo. Osserva con attenzione il suo corpo, gli organismi viventi e i loro ambienti, i fenomeni naturali, accorgendosi dei loro cambiamenti. Si interessa a macchine ed a strumenti tecnologici, sa scoprirne le funzioni e i possibili usi. Padroneggia sia le strategie del contare e dell’operare con i numeri sia quelle necessarie per eseguire le prime misurazioni di

lunghezze, pesi, e altre quantità. Individua le posizioni di oggetti e persone nello spazio, usando termini come avanti/dietro, sopra/sotto, destra/sinistra ecc.; segue

correttamente un percorso sulla base di indicazioni verbali Individua le posizioni di oggetti e persone nello spazio, usando termini come avanti/dietro, sopra/sotto, destra/sinistra ecc.; segue

correttamente un percorso sulla base di indicazioni verbali Ordine, misura, spazio, tempo, natura

Quest’area concerne: l’esplorazione sulla realtà; l’organizzazione delle proprie esperienze attraverso azioni consapevoli quali il raggruppare, il comparare, il contare, l’ordinare,

l’orientarsi e il rappresentare con disegni e con parole.

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FINALITÀ

Promozione del pieno sviluppo della persona La scuola

Fornisce all’alunno le occasioni per capire se stesso, per prendere consapevolezza delle sue potenzialità e risorse per progettare percorsi esperienziale e verificare gli esiti conseguiti in relazione alle attese.

Favorisce lo sviluppo delle capacità necessarie per imparare a leggere le proprie emozioni e a gestirle, per rappresentarsi obiettivi non immediati e perseguirli.

Promuove quel primario senso di responsabilità che si traduce nel fare bene il proprio lavoro e nel portarlo a termine, nell’avere cura di sé, degli oggetti, degli ambienti che si frequentano sia naturali che sociali.

Sollecita gli alunni ad una attenta riflessione sui comportamenti di gruppo. Facilita le condizioni di fruizione e produzione della comunicazione tra coetanei e dei messaggi provenienti dalla società nelle loro

molteplici forme. Crea contesti in cui gli alunni sono indotti a riflettere per comprendere la realtà e se stessi.

PROGETTAZIONE DIDATTICA NEL PRIMO CICLO D’ISTRUZIONE Nella Scuola del Primo ciclo la progettazione didattica promuove l’organizzazione degli apprendimenti in maniera progressivamente orientata ai saperi disciplinari. Le singole discipline sono considerate nella loro specificità, ma vengono proposte all’interno di tre grandi aree disciplinari:

area linguistico-artistico-espressiva; area storico-geografica; area matematica-scientifico-tecnologica.

Si sottolinea così l’importanza di un insegnamento disciplinare e interdisciplinare capace di far cogliere le interconnessioni fra i diversi saperi per avviare gli alunni ad una visione unitaria della conoscenza.

LA SCUOLA DEL PRIMO CICLO

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L’ALFABETIZZAZIONE CULTURALE DI BASE

Compito specifico del primo ciclo è promuovere l’alfabetizzazione di base attraverso l’acquisizione dei linguaggi simbolici che costituiscono la struttura della nostra cultura in un orizzonte allargato alle altre culture con cui conviviamo. La Scuola Primaria mira all’ acquisizione degli apprendimenti di base come primo esercizio dei diritti costituzionali. Ai bambini e alle che frequentano va offerta l’opportunità di sviluppare le dimensioni cognitive,emotive, affettive, sociali, corporee, etiche e religiose e di acquisire i saperi irrinunciabili . ( dalle Indicazioni nazionali per il Curricolo) “La Scuola Secondaria di primo grado rappresenta la fase in cui si realizza l’ accesso alle discipline come punti di vista sulla realtà e come modalità di interpretazione, simbolizzazione e rappresentazione del mondo.” ( dalle Indicazioni nazionali per il Curricolo) Compito peculiare di questo primo ciclo scolastico è porre le basi per l’ esercizio della cittadinanza attiva intesa come:

Costruzione del senso di legalità e sviluppo di un’ etica della responsabilità. Conoscenza e rispetto dei valori sanciti dalla Costituzione della Repubblica Italiana.

Impostazioni metodologiche di fondo

Valorizzare l’ esperienza e le conoscenze degli alunni. Attuare interventi adeguati nei riguardi delle diversità. Favorire l’ esplorazione e la scoperta. Incoraggiare l’ apprendimento collaborativi. Promuovere la consapevolezza del proprio modo di apprendere. Realizzare percorsi in forma di laboratorio.

VERIFICA – VALUTAZIONE

Le verifiche sono attuate con modalità diverse in differenti periodi dell’anno: in ingresso, in itinere e a conclusione. I test d’ingresso accerteranno, per ogni alunno, i prerequisiti indispensabili per l’insegnamento/apprendimento delle singole discipline e permetteranno l’individuazione dei bisogni formativi. Le verifiche, attuate in itinere e al termine di ciascuna unità d’apprendimento, prenderanno in esame i diversi livelli di sviluppo:

Metodologico: acquisizione ed uso di strumenti, competenze e abilità disciplinari; Cognitivo: interiorizzazione di concetti e conoscenze; Formativo: maturazione di atteggiamenti e consapevolezze.

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I criteri di valutazione delle prove di verifica si fonderanno essenzialmente: sul riferimento costante e preciso al livello di partenza (valutazione iniziale); sull’accertamento di conoscenze e abilità e sull’individuazione di aree di difficoltà in base alle quali programmare interventi di

recupero; sull’esame degli obiettivi conseguiti, in rapporto a quelli prefissati, nell’area cognitiva e comportamentale (valutazione sommativa o

finale). La valutazione avrà valore formativo in quanto, a conclusione di ogni unità di apprendimento e alla fine di ogni quadrimestre, permetterà di individuare condizioni di difficoltà o di eccellenza, in relazione alle quali saranno programmati interventi di recupero, potenziamento e sviluppo. Nel valutare gli alunni si terrà conto:

della situazione di partenza e del retroterra culturale e sociale di riferimento; dell’impegno dimostrato; dell’acquisizione di un metodo di lavoro idoneo; del grado di maturazione relazionale riferito anche ai comportamenti tenuti in classe e nel gruppo; del livello di maturazione culturale; delle capacità operative e/o logico-intellettive sviluppate.

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TABELLA PER L’ATTRIBUZIONE DEL VOTO DI COMPORTAMENTO SCUOLA PRIMARIA

VOTO

COMPORTAMENTO \ SOCIALIZZAZIONE \ PARTECIPAZIONE \ IMPEGNO

OTTIMO Comportamento responsabile. Rispetto consapevole verso gli altri e delle regole. Partecipazione attiva al dialogo educativo. Impegno produttivo.

DISTINTO Comportamento solidale. Rispetto verso gli altri e delle regole. Partecipazione e interesse al dialogo educativo. Impegno costruttivo.

BUONO Comportamento corretto. Rispetto verso gli altri e delle regole. Partecipazione al dialogo educativo. Impegno regolare.

SUFFICIENTE Comportamento sufficientemente corretto. Limitato il rispetto verso gli altri e delle regole. Partecipazione discontinua al dialogo educativo. Impegno incostante e superficiale.

INSUFFICIENTE Comportamento scorretto. Socializzazione conflittuale verso gli altri. Rispetto raro delle regole. Partecipazione apparente al dialogo educativo. Impegno sporadico o approssimativo.

TABELLA PER L’ATTRIBUZIONE DEL VOTO DI COMPORTAMENTO SCUOLA SECONDARIA DI 1° GRADO

VOTO

COMPORTAMENTO \ SOCIALIZZAZIONE \ PARTECIPAZIONE \ IMPEGNO

10 Comportamento responsabile. Rispetto consapevole verso gli altri e delle regole. Partecipazione attiva al dialogo educativo. Impegno produttivo.

9 Comportamento solidale. Rispetto verso gli altri e delle regole. Partecipazione e interesse al dialogo educativo. Impegno costruttivo.

8 Comportamento corretto. Rispetto verso gli altri e delle regole. Partecipazione al dialogo educativo. Impegno regolare.

7 Comportamento rispettoso. Settoriale il rispetto verso gli altri e delle regole. Partecipazione moderata al dialogo educativo. Impegno essenziale.

6 Comportamento sufficientemente corretto. Limitato il rispetto verso gli altri e delle regole. Partecipazione discontinua al dialogo educativo. Impegno incostante e superficiale.

5 Comportamento scorretto. Socializzazione conflittuale verso gli altri. Rispetto raro delle regole. Partecipazione apparente al dialogo educativo. Impegno sporadico o approssimativo.

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TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE AL TERMINE DELLA SCUOLA PRIMARIA L’allievo partecipa a scambi comunicativi (conversazione, discussione di classe o di gruppo) con compagni e insegnanti rispettando il turno e formulando messaggi chiari e pertinenti, in un registro il più possibile adeguato alla situazione. Ascolta e comprende testi orali “diretti” o “trasmessi” dai media cogliendone il senso, le informazioni principali e lo scopo. Legge e comprende testi di vario tipo, continui e non continui, ne individua il senso globale e le informazioni principali, utilizzando strategie di lettura adeguate agli scopi. Utilizza abilità funzionali allo studio: individua nei testi scritti informazioni utili per l’apprendimento di un argomento dato e le mette in relazione; le sintetizza, in funzione anche dell’esposizione orale; acquisisce un primo nucleo di terminologia specifica. Legge testi di vario genere facenti parte della letteratura per l’infanzia, sia a voce alta sia in lettura silenziosa e autonoma e formula su di essi giudizi personali. Scrive testi chiari e coerenti, legati all’esperienza e alle diverse occasioni di scrittura che la scuola offre; rielabora testi parafrasandoli, completandoli, trasformandoli. Riflette sui testi propri e altrui per cogliere regolarità morfosintattiche e caratteristiche del lessico; riconosce che le diverse scelte linguistiche sono correlate alla varietà di situazioni comunicative. Padroneggia e applica in situazioni diverse le conoscenze fondamentali relative all’organizzazione logico sintattica della frase semplice, alle parti del discorso (o categorie lessicali) e ai principali connettivi.

COMPETENZE AL TERMINE DEL PRIMO CICLO DI ISTRUZIONE – CLASSI TERZE DELLA S. S. DI I GRADO Lo studente al termine del primo ciclo, attraverso gli apprendimenti sviluppati a scuola, lo studio personale, le esperienze educative vissute in famiglia e nella comunità, è in grado di:

• affrontare in autonomia e con responsabilità le situazioni di vita tipiche della propria età, riflettendo ed esprimendo la propria personalità.

• comprendere enunciati e testi di una certa complessità

• esprimere le proprie idee e adottare un registro linguistico appropriato alle diverse situazioni.

• esprimersi a livello elementare in due lingue europee.

• utilizzare una lingua europea nell’uso delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione: posta elettronica, navigazione web, social network, blog, ecc…

Le sue conoscenze matematiche e scientifico-tecnologiche gli consentono di

• analizzare dati e fatti della realtà

• verificare l’attendibilità delle analisi quantitative e statistiche proposte da altri.

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• affrontare problemi e situazioni sulla base di elementi certi

• avere consapevolezza dei limiti delle affermazioni che riguardano questioni complesse che non si prestano a spiegazioni univoche.

• Utilizza in modo sicuro le tecnologie della comunicazione con le quali riesce a ricercare e analizzare dati ed informazioni e ad interagire con soggetti diversi.

• Possiede un patrimonio di conoscenze e nozioni di base ed è allo stesso tempo capace di ricercare e di procurarsi velocemente nuove informazioni e impegnarsi in nuovi apprendimenti anche in modo autonomo.

• Ha assimilato il senso e la necessità del rispetto delle regole nella convivenza civile.

• Ha attenzione per il bene comune e per le funzioni pubbliche alle quali partecipa nelle diverse forme in cui questa può avvenire: volontariato, azioni di solidarietà, servizio civile, ecc.

• Dimostra originalità e spirito di iniziativa.

• Si assume le proprie responsabilità e chiede aiuto quando si trova in difficoltà.

• Si impegna in campi espressivi ed artistici che gli sono congeniali

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PROGETTAZIONE ANNUALE TRASVERSALE

All’inizio dell’anno scolastico si è predisposta la progettazione annuale, punto di partenza di Unità di Apprendimento, finalizzate alla realizzazione del Progetto di Istituto e di continuità “L’energia nei mestieri e i mestieri dell’energia”

PROGETTO D’ISTITUTO E DI CONTINUITA’

"ARTI E MESTIERI"

" L'energia nei mestieri e i mestieri dell'energia"

Classi coinvolte: Tutte le classi (infanzia, primaria e secondaria) Risorse professionali: Docenti Personale ATA Famiglie Esperti dell’attività programmata Collaborazione con Enti e Associazioni locali

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Finalità generali:

Formare buoni cittadini che abbiano i mezzi, le conoscenze e le competenze per vivere da protagonisti il mondo del lavoro (La Buona Scuola)

Rafforzare l’apprendimento basato su esperienze concrete di lavoro(La Buona Scuola) Tramandare i “mestieri d’arte” (La Buona Scuola) Sensibilizzare i ragazzi alle tematiche ambientali ed energetiche in un'ottica di sviluppo sostenibile

Rimettere al centro la cultura del fare, conciliando innovazione e tecnologia e tradizione artigianale Avviare un sistema formativo integrato tra scuola ed enti e associazioni territoriali Promuovere un percorso di apprendimento attivo attraverso una didattica laboratoriale di cooperazione e scoperta Favorire l'uso delle tecniche di lavoro tradizionali e delle nuove tecnologie multimediali Adottare percorsi educativi e didattici personalizzati per superare le situazioni di disagio in base agli specifici bisogni formativi.

Obiettivi:

� Organizzare un semplice discorso orale su un tema affrontato in classe � Esporre le informazioni in maniera coerente, utilizzando un registro adeguato alla situazione comunicativa � Utilizzare testi di vario tipo per affrontare situazioni della vita quotidiana; � Ricavare informazioni esplicite ed implicite da testi espositivi ,per documentarsi su un argomento specifico o per realizzare scopi

pratici; � Scrivere testi di forma diversa sulla base di modelli sperimentati, adeguandoli a situazione, argomenti, scopo, destinatario e

selezionando le informazioni principali � Costruire oggetti con materiali facilmente reperibili a partire da esigenze e bisogni concreti. � Costruire e utilizzare correttamente il concetto di energia come quantità che si conserva; individuare la sua dipendenza da altre

variabili; riconoscere l’inevitabile produzione di calore nelle catene energetiche reali. � Fornire il proprio contributo alla realizzazione/esposizione del lavoro collettivo. � Conosce i benefici e i problemi legati all’utilizzo delle fonti energetiche esauribili e non. � Conoscere temi e problemi di tutela del paesaggio come patrimonio naturale e culturale e progettare azioni di valorizzazione. � Riconoscere e comprendere il valore della collaborazione e della solidarietà. � Sperimentare il senso del gruppo e della collaborazione. � Acquisire il concetto di risparmio energetico � Interiorizzare comportamenti rispettosi nei confronti dell’ambiente � Promuovere nuove professioni /mestieri legate al patrimonio artistico,alla creatività,alle tradizioni

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Linee metodologiche d’intervento (strumenti, materiali, metodi): - Utilizzo della biblioteca e dei laboratori di informatica per attività di ricerca anche attraverso l’uso delle nuove tecnologie; - Attività esperienziali soggettive e di gruppo - Attività di modelling (sull’esempio del rapporto tra vecchio artigiano e giovane apprendista) - Interviste e verbalizzazioni - Rappresentazioni grafiche e attività tecnico-espressive -Problem posing -Interazione -Investigazione -Procedure di Apprendimento: -Interpretazione -Elaborazione -Interazione -Realizzazione -Riflessione Tempi di attuazione Ottobre-Dicembre (Giugno) Criteri di verifica e valutazione: Si valuterà l’interesse, la partecipazione dell’alunno alle varie attività proposte. PRODOTTO FINALE: MOSTRA E SOCIALIZZAZIONE ALLE FAMIGLIE E SUL TERRITORIO DI QUANTO ELABORATO

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"ARTI E MESTIERI"

" L'energia nei mestieri e i mestieri dell'energia"

“Tutto è energia e questo è tutto quello che esiste. Sintonizzati alla frequenza della realtà che desideri e non potrai fare a meno di ottenere quella realtà. Non c'è altra via.

Albert Einstein Attraverso un progetto interdisciplinare gli alunni della scuola dell’Infanzia , della Scuola Primaria e della scuola secondaria di primo grado,

metteranno in atto la loro creatività e le loro abilità manuali individuali, calandosi in una realtà ambientale compromessa da non corretti

comportamenti ambientali. Infatti si rifletterà sulle buone pratiche e sui provvedimenti da adottare e integrare nell’immediato per ridurre

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lo spreco di cibo e di energia nel Paese. Spreco di cibo e tutela dell’ambiente sono un binomio interdipendente: il cibo sprecato brucia

letteralmente risorse economiche ed ecologiche; per questo motivo è necessario passare dalla logica perversa dello spreco alla cultura del

riutilizzo, partendo dall’educazione ambientale nelle scuole e da regole chiare per tutti i cittadini. Attraverso il confronto tra antichi e

nuovi mestieri si realizzeranno lavori nei vari plessi, che verranno esposti durante una manifestazione in cui tutte le classi dell’Istituto si

incontreranno per condividere insieme il senso dell'appartenenza , della condivisione e della speranza.

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PREMESSA L’accoglienza è un momento fondamentale per l’inserimento dei nuovi alunni nel nuovo contesto scolastico. Viene attuata come indicato dalle indicazioni Nazionali come un momento di integrazione, conoscenza, di benessere individuale e di gruppo. L’accoglienza è anche una predisposizione mentale e uno stato d’animo, di continua apertura verso l’altro, che non si esaurisce all’inizio dell’anno, per questo per i docenti è un momento di osservazione di comportamenti e socialità utile per integrare e/o modificare le informazioni raccolte nell’analisi iniziale sulla conoscenza degli alunni.

OBIETTIVI E RISULTATI ATTESI

� Creare un clima sereno, favorevole alla comunicazione. � Favorire la conoscenza dei compagni nuovi. � Favorire la conoscenza fra adulti e alunni. � Favorire la conoscenza del nuovo ambiente. � Favorire la conoscenza dell’organizzazione del nuovo ambiente. � Favorire le relazioni nella nuova classe. � Individuare e attribuire ruoli dei ragazzi all’interno della classe. � Individuare i ruoli del personale all’interno della scuola. � Raccogliere informazioni sui ragazzi. � Favorire la trasmissione di notizie. � Diventare consapevoli della propria capacità di apertura verso l’altro e della necessità di costruire insieme l’apprendimento.

SVILUPPO DEL PROGETTO

a)Conoscenza: degli alunni tra di loro,dei docenti, del personale della scuola e delle funzioni svolte,, dei locali della scuola, dell’organizzazione della scuola (orari…) b)giochi di socializzazione c)Riflessione e racconto delle proprie emozioni d)conoscenza dell’ambiente scolastico d’Istituto (aule, laboratori, palestra, biblioteca…) e)Analisi del regolamento d’Istituto f)Compilazione schede relative alla presentazione di sé, alla storia scolastica e al rapporto con la scuola e al tempo libero.

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TEMPI DI REALIZZAZIONE Il progetto si articola su tre settimane. La prima settimana di scuola sarà dedicata alla fase di inserimento ed integrazione degli alunni nel nuovo contesto scolastico. Durante le due settimane successive i docenti dedicheranno le ore curriculari all’osservazione dei singoli alunni e alla rilevazione di alcune dinamiche comportamentali del nuovo gruppo classe per promuovere la socializzazione e il confronto tra i vari componenti del gruppo e per rilevare informazioni, sul piano cognitivo, di ciascun alunno, attraverso la somministrazione di test d’ingresso e di giochi di socializzazione.

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PREMESSA La scelta dell’orientamento scolastico viene vissuta dai ragazzi come prima decisione importante per il proprio futuro e, spesso, desta

ansia, preoccupazione o confusione, non solo in loro, ma anche nelle loro famiglie.

Sostenere i ragazzi in questo percorso di orientamento vuol dire fornire all’allievo gli strumenti necessari per l’attivazione di un processo

decisionale autonomo, attraverso una prima raccolta di dati ed informazioni sul Sé (interessi, autostima, motivazioni,) e sulle proprie

capacità (punti di forza e di debolezza) confrontate con il panorama formativo esistente.

L’attività di orientamento, infatti, deve stimolare il soggetto perché intervenga attivamente in una prospettiva di autodeterminazione,

creando le condizioni necessarie perché possa mettere in gioco aspetti del Sé (reale, ideale, futuro, professionale…), indispensabili per

aumentare la propria consapevolezza individuale.

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Affinché, non solo la scuola, ma anche le famiglie possano sostenere il ragazzo in questo percorso, aiutandolo in modo funzionale, è necessario

che esse siano consapevoli di tutti gli elementi (cognitivi, emotivi, relazionali e sociali) coinvolti in questo momento importante di scelta e di

progettualità. Pertanto il nostro Istituto ha programmato un Percorso di Orientamento che vede coinvolte tutte le componenti del processo di

formazione (alunni, genitori, docenti,extrascuola) affinché il problema della scelta sia vissuto in modo consapevole e non drammatico ed essa

alla fine avvenga tenendo conto di aspirazioni, interessi, attitudini e capacità del singolo, delle disponibilità della famiglia e delle prospettive

occupazionali. Esso ha quindi come obiettivo ottimale di far giungere l’alunno all’autovalutazione e all’autoorientamento. Il Progetto "Io

scelgo,Io studio" si inserisce in una serie di Progetti di Orientamento in Rete ,"Trinchese Doc" (I.I.S "Salvatore Trinchese di Martano)

,"DigiPa 3012" (Comune di Vernole), "GeOrientiamoci.Una rotta per l'Orientamento".(MIUR).,Progetto UGL.

FINALITA'

� Indirizzare gli alunni verso una scelta più consapevole della Scuola Secondaria di secondo grado

� Scegliere il percorso scolastico più adatto alle proprie attitudini

OBIETTIVI

� Creare uno sportello informativo e di orientamento integrato scolastico e professionale

� Promuovere nuove professioni /mestieri legate al patrimonio artistico, alla creatività, alle tradizioni

� Fornire agli alunni informazioni atte a costruire la consapevolezza delle proprie inclinazioni, aspirazioni e reali possibilità riguardo al

proprio futuro;

� Raccordare le Programmazioni didattiche in un'ottica di continuità del curriculo

� Saper raccogliere ed elaborare informazioni relative al mondo del lavoro

� Individuare e valutare le proprie abilità scolastiche generali ed il proprio rapporto con la scuola � Individuare e valutare interessi e attitudini � Sviluppare la consapevolezza del rapporto esistente tra scelte scolastiche e professionali e progetto si vita

ATTIVITA'

� Attività di conoscenza di sé: individuazione di risorse, limiti, interessi, attitudini. Confrontare l’idea di sé con gli altri � Bilancio di inizio terza media (iniziale)

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� Valutazione del rendimento scolastico per individuare le proprie competenze e i limiti � Riflessione su motivazioni e interesse verso la scuola � Brainstorming sulle motivazioni e individuazione delle proprie motivazioni (interne- esterne) � Test: attitudini e settori lavorativi � Lettura e discussione di materiale informativo sul lavoro nel XXI sec. � Incontro con rappresentanti del mondo del lavoro (Arti e Mestieri) – visita ad aziende del territorio (Progetto UGL) � Ricostruzione del proprio percorso orientativo � Individuazione di possibili percorsi scolastici � Osservazione e utilizzazione di materiale e fonti di informazione, dati statistici � Conoscenza del sistema scolastico superiore e delle opportunità scolastiche e formative del territorio � Brainstorming sulle motivazioni e individuazione delle proprie motivazioni (interne- esterne) � Raccogliere informazioni su chi lavora nella scuola � Classificare i lavori in base alle diverse modalità di svolgimento � Attività laboratoriali � Incontri con esperti � Incontri con le scuole superiori � Stage e open days � Manifestazioni sul territorio � Sportello informaGiovani � Consultazione del sito ministeriale www.istruzione.it/orientamento � Altro

ATTIVITA’ CON I GENITORI

� Presentazione dell’attività nei Consigli di Classe � Sportello Orientamento � Incontri dei genitori con esperti sull’orientamento (Volontari Servizio Civile – rappresentanti categorie produttive) � Incontri serali con rappresentanti degli istituti superiori del territorio � Incontro triangolare (genitori, alunni, insegnanti) per consiglio orientativo

Tempi Il progetto è rivolto alle classi Terze della Scuola Secondaria di I° Grado dell’Istituto Comprensivo e quindi ha durata annuale. Le attività previste nelle due fasi informativa e formativa si svolgeranno secondo un ordine temporale .Il progetto si articolerà prevalentemente nei mesi di Novembre, Dicembre, Gennaio, e quindi prima della scadenza per la presentazione delle domande di

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iscrizione alla Scuola Secondaria di Secondo Grado. Invece le visite alle aziende e gli incontri con i testimoni di impresa avranno luogo da Novembre a Febbraio, Marzo e Aprile.

Modalità di monitoraggio e valutazione - Momenti di dialogo e discussione in classe sulle problematiche relative alla scelta della Scuola Secondaria di Secondo Grado. - Confronto e discussione all’interno della Commissione orientamento e fra i docenti coinvolti nelle varie attività. - Confronto e discussione all’interno dei vari Consigli di Classe delle classi terze. - Confronto tra il Consiglio orientativo del Consiglio di Classe e la scelta finale del singolo alunno. - Questionario ad alunni e genitori - Eventuale ricaduta positiva o negativa sulle scelte successive effettuate dagli studenti. - Attività laboratoriali in classe (New letter )-Volontari Servizio civile -Altro Il monitoraggio avverrà nel corso dei mesi di attività di orientamento (Ottobre, Novembre, Dicembre , Gennaio e Febbraio) e la valutazione del percorso seguito inizierà quando gli alunni saranno chiamati ad effettuare la scelta della Scuola Secondaria di secondo Grado, per proseguire fino alla fine del corrente anno scolastico . Rientrano negli strumenti utilizzati questionari e test, testi di produzione scritta che ripercorrono le attività di orientamento svolte nel corso dell’anno, colloqui con gli studenti e i genitori.

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Progetti curriculari

Scuola dell’Infanzia Proponenti Titolo Finalità Fruitori Periodo di svolgimento

PAPILLONIDEA Associazione di

volontariato

“Nella tasca c’è un sorriso” Aumentare l’autostima, la fiducia negli altri e

aumentare la positività

Tutte le sezioni di Vernole, Strudà, Castrì e Caprarica

Ottobre/Maggio

Associazione Culturale Piccola Stella

“Laboratorio teatrale” Sensibilizzare i bambini alla solidarietà

Tutte le sezioni di Caprarica

Una giornata a dicembre

Istituto Comprensivo Vernole

Progetto d’Inglese “Let’s play with Peppa Pig”

Favorire l’apprendimento della Lingua Inglese in età

prescolare

Alunni di 5 anni della Scuola dell’Infanzia

dell’Istituto

Novembre/maggio

Scuola Primaria

Proponenti Titolo Finalità Fruitori Periodo di svolgimento

Fondazione Cardinale S. De Giorgi

“Verità, cultura e carità” Promuovere la cultura e l’interesse dei bambini e

dei ragazzi verso le origini e la storia del proprio

territorio.

Classi quarte e quinte Vernole, classe quinta Castrì, classi quarta e quinta Strudà, classe quinta Caprarica

Tutto l’anno

MINIBASKET “Corso di minibasket” Sviluppo delle capacità motorie cognitive e

coordinative attraverso il minibasket

Tutte le classi di Strudà Un’ora a settimana

SCUOLA “Istruzione domiciliare” Garantire il diritto allo studio

Alunna classe 2^A Alunno 4^ A

Tutto l’anno

EG 186 (tappia-mo il mondo)

Cooperativa sociale onlus EG 186

Aiutare quanti vivono in situazione di disagio e di

precarietà sociale

Scuola primaria di tutto l’Istituto

Tutto l’anno

FAMIGLIA DE CARLO “Amore e salvaguardia dell’ambiente”

Promozione tutela ambientale

classi quinte Vernole e Strudà

Dicembre/Giugno

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CONI PUGLIA “Progetto SBAM!” Percorso didattico-motorio

Classi quinte di Vernole e quinta di Strudà

Gennaio/Maggio

PRO LOCO DI VERNOLE “Giornata Nazionale del dialetto e delle lingue locali”

Drammatizzazione e canti in vernacolo

Classi quarte e quinte Vernole e Strudà

Dicembre/Gennaio

Dott. Chiara Armillis e Paola Armillis

“L’eco della Terra .Quale futuro immaginiamo?”

Sviluppare atteggiamenti, comportamenti, valori,

conoscenze e abilità indispensabili per vivere

in un mondo indipendente.

Classi quinte Caprarica e Castrì

In occasione della celebrazione della festa della Terra o nel mese di aprile

Compagnia teatrale DifferArt

Primi passi Conoscenza e scoperta del linguaggio teatrale

Classi quinte Vernole Marzo/giugno

In collaborazione con l’Università Bocconi

Giochi Matematici Gruppi di alunni delle classi quarte e quinte di

tutto l’Istituto

Novembre

OKRA “L’evoluzione tra arti e mestieri”

Conoscenza della Preistoria

Classi terze dell’Istituto Dicembre/Maggio

MIUR Libriamoci Coinvolgere il maggior numero di studenti, avvicinandoli ai libri attraverso attività di lettura ad alta voce organizzate con gli insegnanti, con l'unico scopo di far riscoprire ai più giovani il piacere della lettura.

Classi quinte Vernole Tre giorni a ottobre

Dott. Chiriatti Sportello d’ascolto Creare uno spazio di ascolto a scuola per

mettere a disposizione del bambino e

dell’adolescente una figura relazionale.

Tutte le classi dell’Istituto

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EXPO TOGHETER 2015 Consentire alle nuove generazioni uno scambio di esperienze e ampliare i propri orizzonti sul tema

“Nutrire il pianeta, energia per la vita”,

garantendo che competenze e conoscenze

acquisite dagli alunni siano condivise con la

comunità mondiale

Vernole 2 A e 4 A

Expo 2015 Realizzare una narrazione multimediale utilizzando

le nuove tecnologie

Classe 2 A Vernole

Associazione Culturale Piccola Stella

“Laboratorio teatrale” Sensibilizzare i bambini alla solidarietà

Tutte le classi dell’Istituto

Una giornata a dicembre

Prof. Otsos Pericklis Lingua neogreca e identità culturale

Classe quarta e quinta Castrì e quarta e quinta

di Caprarica

Dicembre/Maggio

Società LOAD Lezioni di ottimismo Conoscere gratuitamente gli strumenti di sviluppo

personale

Classe II A Vernole Novembre/dicembre

Dott.ssa DELLE DONNE

Promozione piante Officinali autoctone

Acquisire conoscenze sulle piante officinali

autoctone e naturalizzate del Sud-Italia

Classe I A Caprarica

Ottobre/ Gennaio

Scuola Secondaria I Grado

Proponenti Titolo Finalità Fruitori Periodo di svolgimento

Orientamento scolastico

Creare uno sportello informativo e di

Classi Terze dell’Istituto

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Digipa32

orientamento integrato scolastico e professionale

Scegliere il percorso scolastico più adatto alle

proprie attitudini Promuovere nuove

professioni /mestieri legate al patrimonio

artistico,alla creatività,alle tradizioni

Tutto l’anno

U.G.L. “La via dell’olivo: storia, cultura, trasformazione e salute”

Diffusione di un’ ampia conoscenza di una corretta

alimentazione

Classi Terze

Dell’Istituto

Novembre Dicembre

Dott.ssa DELLE DONNE

Promozione piante Officinali autoctone

Acquisire conoscenze sulle piante officinali autoctone

e naturalizzate del Sud-Italia

Classe I A Caprarica

Ottobre/ Gennaio

Prof.ssa GENTILE

ANNA MARIA

“Progetto nuoto”

Formazione della persona attraverso l’acquisizione e lo sviluppo di capacità, competenze ed abilità in campo motorio

Classi seconde Castrì

Gennaio/ Maggio

Società EKUBERG PHARMA s.r.l.

“Conoscere per prevenire” Condurre una vita sana nel significato indicato dall’O.S.M. della sanità, cioè fare scelte di stili di vita sana.

Classi terze dell’Istituto 2 incontri con esperti Dicembre-Febbraio

Prof. Ernesto De Carlo “Amore e salvaguardia dell’ambiente”

Promozione tutela ambientale

classi seconde di Vernole e classi seconde di Castrì

Dicembre/Giugno

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In collaborazione con l’Università Bocconi

Giochi matematici

Gruppi di alunni di tutto l’Istituto

Novembre

SCUOLA Giochi sportivi Classi prime scuola secondaria

Dicembre/Febbraio

MIUR Libriamoci Coinvolgere il maggior numero di studenti, avvicinandoli ai libri attraverso attività di lettura ad alta voce organizzate con gli insegnanti, con l'unico scopo di far riscoprire ai più giovani il piacere della lettura.

Classi prime scuola secondaria

Tre giorni a ottobre

Associazione RocaViva Progetto Roca Promuovere la scoperta, la tutela e la valorizza-zione del patrimonio paesaggistico della Mari-na di Roca , attraverso un concorso di idee per favorire la diffusione di comportamenti di citta-dinanza attiva

Classe I A Vernole Tutto l’anno

Coop. Terradimezzo e G.A.S.

Laboratori di astronomia Osserviamo la nostra stella

Classi prime di Vernole Una giornata a Novembre

Associazione “Il sogno di Fernando”

Progetto recupero Favorire il successo scolastico in sinergia con l’azione educativa della

scuola

Tutte le classi Castrì

Anno scolastico

Associazione “Il sogno di Fernando”

“Informazione sanitaria per alunni in età scolare”

Attività di informazione sanitaria e campagna di prevenzione per i ragazzi

in età scolare.

Tutte le classi Castrì Anno scolastico

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Dott. Chiriatti Sportello d’ascolto Creare uno spazio di ascolto a scuola per

mettere a disposizione del bambino e

dell’adolescente una figura relazionale.

Tutte le classi dell’Istituto

EG 186 (tappia-mo il mondo)

Cooperativa sociale onlus EG 186 Aiutare quanti vivono in situazione di disagio e di

precarietà sociale

Tutte le classi dell’Istituto Tutto l’anno

Teen Explorer Piano strategico generale Prevenzione della Salute nelle Scuole

Classi seconde Vernole e Castrì

Gennaio-Giugno

ARMA DEI

CARABINIERI

“Progetto legalità”

Favorire l’acquisizione di atteggiamenti e

comportamenti rispettosi della legalità democratica

e della convivenza

Classi terze Vernole

Novembre/ Dicembre

"Trinchese Doc" Progetto Orientamento in Rete con l'I.I.S.S."Salvatore Trinchese"

Martano

Fornire agli alunni informazioni atte a costruire la consape-volezza delle proprie inclinazioni,aspirazioni e reali possibilità riguardo al proprio futuro; Raccordare le Programma-zioni didattiche in un'ottica di continuità del curriculo

Classi Terze dell’Istituto

Ottobre-Giugno

MIUR

“GeOrientiamoci. Una rotta per l’orientamento”

Indirizzare gli alunni verso una scelta più consa-pevole della Scuola Secondaria di secondo grado.

Classi Terze dell’Istituto

Novembre/ Febbraio

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Prof.ssa MANCINO

ANNA MARIA

“Laboratorio Latino”

Favorire il rap -porto di continuità didattica formativa fra Scuola secon-daria di I grado e Scuola Secondaria di II grado

Classi terze Vernole e Castrì

Marzo/maggio

TUTTI GLI ORDINI DI SCUOLA PROGETTO D’ISTITUTO

Titolo Finalità Periodo di svolgimento

“ L’energia nei mestieri e i mestieri dell’energia”

Favorire un consapevole senso di identità e di cittadinanza valorizzando la cultura di

provenienza di ciascun alunno

Ottobre/Giugno

PROPOSTE DI ATTIVITA’ COMPLEMENTARI CURRICOLARI

ATTIVITA’ DI RECUPERO E POTENZIAMENTO Saranno attivati progetti di recupero, curriculari per alunni che necessitano di ripercorrere determinati itinerari operativi, al fine di colmare i divari di partenza e le difficoltà incontrate nel processo di apprendimento. Per gli alunni che dimostrano predisposizione all’approfondimento si opererà per il potenziamento delle abilità e lo sviluppo di capacità critiche progettando interventi diversificati per ogni disciplina coinvolta. Tali attività si potranno realizzare mediante una suddivisione delle classi in gruppi omogenei impegnati in laboratori operativi e in lezioni integrative. I gruppi eterogenei saranno invece utili per un apprendimento solidale, teso al recupero in situazioni di criticità, da risolvere tramite il confronto col coetaneo

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PERCORSO CURRICOLARE ALTERNATIVO ALL’INSEGNAMENTO DELLA RELIGIONE CATTOLICA “INTORNO A ME” L’insegnamento della Religione cattolica si inserisce nel quadro delle finalità della scuola e contribuisce alla formazione integrale degli alunni, con particolare attenzione alla loro dimensione religiosa, attraverso contenuti di valenza culturale. Nei plessi di Caprarica e Castrì tutti gli alunni seguono l’insegnamento della Religione. Nel plesso della Scuola Primaria di Vernole per chi non si avvale dell’insegnamento della Religione cattolica saranno organizzate attività alternative con le seguenti finalità: Sviluppare consapevolezza dei valori della vita, riflessioni sul messaggio della storia Destinatari: gli alunni che non si avvalgono dell’insegnamento della Religione Cattolica Docenti coinvolti: Cataldi R. – Montinaro L.

REGOLAMENTO USCITE DIDATTICHE, VISITE GUIDATE, VIAGGI D’ISTRUZIONE A.S. 2014/2015

Le uscite didattiche, le visite guidate e i viaggi di istruzione, si prefigurano come parte integrante e qualificante dell’offerta formativa e come momento privilegiato di conoscenza, comunicazione e socializzazione.

Tutte le iniziative devono essere coerenti con il programma didattico annuale, della cui progettazione costituiscono un complemento, un approfondimento e un momento operativo.

Il presente Regolamento si fonda sulla normativa vigente ed è stato elaborato al fine di definire in modo coordinato i compiti e gli adempimenti dell’Istituzione scolastica.

PREMESSA

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A. Le uscite didattiche, le visite guidate e i viaggi di istruzione, configurandosi come esperienze di apprendimento e di crescita della personalità e, quindi, come vere e proprie attività complementari della scuola, presuppongono un’adeguata programmazione didattica e culturale predisposta nelle scuole fin dall’inizio dell’anno scolastico.

B. Ogni visita guidata dovrà essere preceduta da un significativo momento preparatorio e seguita da un breve monitoraggio riguardante gli aspetti didattico-organizzativi, la qualità del servizio ed eventuali inconvenienti e/o disservizi registrati durante l’effettuazione dell’uscita

C. ( MODELLO D).

D. Destinatari dei viaggi sono tutti gli alunni regolarmente iscritti presso questa istituzione Scolastica. Alle iniziative in oggetto deve essere assicurata la partecipazione di almeno 2/3 degli alunni componenti le classi coinvolte, ma è auspicabile la presenza pressoché totale degli stessi.

Gli alunni che non partecipano al viaggio non sono esonerati dalla frequenza scolastica. Nello stesso periodo la scuola svolgerà attività didattica alternativa per coloro che non partecipano al viaggio.

Il Consiglio di Classe valuta la partecipazione o meno ai viaggi di istruzione degli studenti che hanno avuto provvedimenti disciplinari.

Di norma non dovrà essere prevista la partecipazione dei genitori alle visite e ai viaggi, trattandosi di attività scolastiche strettamente legate all'attività didattica o comunque integrative della stessa, come nel caso dei viaggi. La partecipazione dei genitori degli alunni potrà essere consentita, solo in casi eccezionali, autorizzati dal Dirigente Scolastico, sentito il parere dei docenti, alle seguenti condizioni:

• non dovrà comportare oneri a carico del bilancio del Consiglio di Istituto;

• i genitori dovranno partecipare a tutte le attività programmate per gli alunni;

• i genitori non dovranno risultare da interferenza all'attività didattica e culturale degli alunni.

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E. Le proposte devono essere presentate ai genitori nella prima assemblea di classe dell’anno scolastico e inviate alla Funzione Strumentale entro il 15 novembre( MODELLO A).

F. E’ obbligatorio acquisire il consenso scritto di chi esercita la potestà familiare. Il consenso scritto da parte delle famiglie dovrà essere preventivamente acquisito per tutte le iniziative tramite il modello allegato(MODELLO B). Solo per le uscite didattiche sul territorio, a piedi e in orario scolastico, sarà sufficiente che le famiglie vengano opportunamente e preventivamente informate dall'insegnante con avviso scritto.

G. I docenti individuati come accompagnatori hanno l’obbligo continuativo della vigilanza degli alunni per l’intera durata dell’iniziativa.

H. Tutti i partecipanti ad uscite e visite guidate o viaggi d’istruzione debbono essere in possesso del documento d’identità.

I. Tutti i partecipanti ai viaggi e alle visite (accompagnatori e alunni) dovranno essere garantiti da polizza assicurativa contro gli infortuni" (C.M. 291/1992).

Si intendono per: 1. USCITE DIDATTICHE SUL TERRITORIO: le uscite che si effettuano nell’arco di una sola giornata, per una durata non superiore all’orario scolastico giornaliero, nell’ambito del territorio del comune e/o dei comuni territorialmente contigui; 2. VISITE GUIDATE: le uscite che si effettuano nell’arco di una sola giornata, per una durata uguale o superiore all’orario scolastico giornaliero, al di fuori del territorio del comune e/o dei comuni territorialmente contigui; 3. VIAGGI D’ISTRUZIONE: le uscite che si effettuano in più di una giornata e comprensive di almeno un pernottamento.

Caratteristica comune di tutte le uscite è l'integrazione sia sul piano della normale attività della scuola sia sul piano della formazione generale della personalità degli alunni.

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Pertanto fondamento di queste iniziative saranno:

• le motivazioni culturali;

• le motivazioni educativo-didattiche;

• le motivazioni metodologiche emergenti indicate dai docenti nella programmazione educativa e didattica.

Considerata la necessità di garantire il completo svolgimento dei programmi di insegnamento, si ravvisa l’opportunità di contenere i viaggi entro i seguenti limiti:

o Le sezioni dell’Infanzia potranno effettuare uscite didattiche sul territorio in orario scolastico; o Le classi della Primaria potranno effettuare uscite didattiche e visite guidate in orario scolastico e/o della durata di un giorno; o Le classi I, II e III della Secondaria di primo grado potranno effettuare uscite didattiche e visite guidate in orario scolastico e/o della

durata di un giorno; o Le classi III della Secondaria di primo grado potranno effettuare un viaggio di istruzione di 2 o più giorni.

Non possono essere effettuati viaggi negli ultimi trenta giorni di scuola ed in coincidenza della fine del quadrimestre, salvo casi specifici valutati dal Dirigente Scolastico. Il numero delle iniziative da programmare è stabilito nel numero di due per anno scolastico, precisamente una a quadrimestre. Il Consiglio di Classe può prevedere la programmazione di entrambe le iniziative, in uno stesso quadrimestre, fissando le stesse già all’inizio dell’anno scolastico, secondo le disposizioni del vigente regolamento. Sono escluse dai limiti stabiliti, le sole uscite a piedi nel territorio e in orario scolastico, legate ad iniziative dell’Istituzione e/o di pubblico interesse, in collaborazione con Enti e Associazioni del territorio. Gli insegnanti devono informare, per iscritto il Dirigente Scolastico, almeno 5 giorni prima dell'uscita nel territorio. Nella comunicazione vanno specificati meta e orario previsti nonché le motivazioni educativo-didattiche. Gli insegnanti adotteranno tutte le misure di sicurezza e vigilanza.

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Si ricorda che ogni uscita concorre al cumulo “fino a 6 giorni”.

Il Collegio Docenti individua - mediante il presente Regolamento – i criteri e le finalità generali da seguire nella programmazione dei viaggi di istruzione e delle uscite formative. Il Consiglio di Classe/Interclasse/Sezione, d’intesa con il Dirigente Scolastico, programma le attività e gli obiettivi didattici, propone le mete, definisce il periodo e la durata, esamina gli aspetti organizzativi ed economici delle iniziative. La Figura Strumentale monitora le diverse fasi della programmazione, coordinando la realizzazione delle iniziative elaborate nei singoli Consigli di Classe/Interclasse/Sezione. Il Consiglio d’Istituto verifica l’applicabilità e l’efficacia del presente regolamento che determina i criteri e le linee generali per la programmazione e attuazione delle iniziative proposte; propone e decide eventuali variazioni al presente Regolamento; delibera annualmente il “ Piano delle Uscite”, presentato e approvato dal Collegio dei Docenti verificandone la congruenza con il presente Regolamento.

Il docente Funzione Strumentale per i viaggi di istruzione raccoglie e organizza le proposte dei Consigli di Classe ed elabora il Piano Annuale delle visite guidate e viaggi d’istruzione da sottoporre all’approvazione del Collegio dei Docenti prima di essere inserito nel POF. La Funzione Strumentale fornisce ai docenti tutte le informazioni relative all’uscita da effettuare; si occupa delle prenotazioni a mostre, spettacoli, ecc.; raccoglie e consegna in Segreteria i moduli per l'autorizzazione al viaggio degli alunni; si assicura che i partecipanti siano in possesso di tutti i documenti utili per la partecipazione al viaggio; riceve in consegna i documenti relativi all’uscita; raccoglie le relazioni finali dei docenti-referenti; provvede al monitoraggio della qualità dei servizi proposti presso docenti (MODELLO D). Entro la fine del mese di novembre il Dirigente Scolastico e la Funzione Strumentale per i viaggi di istruzione verificano la fattibilità del piano sotto l’aspetto organizzativo ed economico ed avviano l’attività negoziale con le agenzie specializzate in turismo scolastico ai sensi

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dell’art. 32 del Decreto 1/2/2001 n. 44. Per ogni meta saranno richiesti almeno tre preventivi. Verranno privilegiati viaggi a costo contenuto per consentire una maggiore partecipazione degli studenti.

L'intero onere finanziario relativo ai viaggi e alle visite di istruzione, quando non siano possibili contributi da parte dell'Amministrazione Comunale o quando la visita non sia offerta da Enti statali, locali e Privati, è ripartito tra i genitori degli alunni che partecipano all'iniziativa.

Per tutti i viaggi si deve tener conto dell’esigenza di contenere le spese per evitare un eccessivo onere per le famiglie.

La gestione finanziaria dei viaggi deve avvenire secondo le procedure previste dalla normativa specifica attraverso il bilancio d’Istituto nel quale devono confluire gli importi versati dagli alunni: non è consentita gestione extra bilancio. Le eventuali rinunce, dopo l’approvazione del progetto, devono avere carattere eccezionale ed essere motivate. Le rinunce che intervengano dopo che è stato stipulato il contatto con l’ Agenzia comportano il pagamento delle penali previste. L’individuazione delle Ditte di trasporto e delle Agenzie di Viaggi a cui chiedere i preventivi di spesa compete al Dirigente Scolastico e alla Direzione Amministrativa. La scelta dei mezzi di trasporto e dei fornitori di servizi, deve essere effettuata tenendo conto dei criteri di economicità, senza tuttavia trascurare la buona qualità dei servizi stessi

Il Consiglio di Classe, Interclasse e/o Intersezione ad inizio anno scolastico, programma la proposta su apposito modulo (MODELLO A) in cui saranno chiaramente indicati:

• il docente coordinatore/referente;

• i docenti accompagnatori ed eventuali sostituti;

• la classe interessata;

• il periodo di svolgimento;

• l’itinerario;

• gli obiettivi didattico – educativi. Il modello firmato dal coordinatore/referente e dagli altri docenti coinvolti nell’iniziativa, costituisce una dichiarazione d’assunzione d’impegno circa la conduzione dell’iniziativa e l’obbligo continuativo della vigilanza sugli alunni.

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I docenti coordinatori di classe/referenti dovranno: - compilare e consegnare alla Funzione Strumentale, il modulo relativo ai dati delle visite guidate e del viaggio d’istruzione da

effettuare ( MODELLO A); - distribuire agli alunni, in tempi utili al compimento dell’iniziativa, la richiesta di autorizzazione, da far firmare ai genitori con

allegato il programma di viaggio (MODELLO B); - raccogliere le adesioni pervenute, compilare l’elenco dei partecipanti ed allegare la fotocopia del documento di riconoscimento di

ciascun alunno (MODELLO C); - compilare e consegnare alla Funzione Strumentale, ad iniziativa conclusa, una breve relazione (MODELLO D) riguardante gli aspetti

didattico-organizzativi, la qualità del servizio ed eventuali inconvenienti e/o disservizi registrati durante l’effettuazione dell’uscita.

La funzione di accompagnatore, per la particolarità dell’incarico, è svolta dal personale docente. Non è esclusa la partecipazione del capo d’istituto tenuto conto degli aspetti positivi che la sua persona rappresenta per gli alunni e per eventuali contatti con autorità. Considerata la valenza didattica ed educativa dei viaggi di istruzione, i docenti accompagnatori che hanno dato la disponibilità, devono appartenere alla classe. Nella programmazione dei viaggi deve essere prevista la presenza di un docente ogni 15 alunni. Se l'iniziativa interessa un'unica classe superiore a 15 alunni sono necessari 2 accompagnatori, se più classi, 1 ogni 15 alunni; un docente di sostegno ogni uno/ due alunni in situazione di handicap secondo le occorrenze ed eventuale assistente. Nel caso di un improvviso impedimento di un accompagnatore, il Dirigente provvederà, per quanto possibile, alla sua sostituzione con l’insegnante di riserva previsto obbligatoriamente nell’organizzazione del viaggio. In ogni caso, di norma, ciascuna classe deve avere un proprio insegnante come accompagnatore. I docenti accompagnatori, per quel che riguarda la sorveglianza, saranno in servizio "a tempo pieno" con "l'assunzione delle responsabilità di cui all'art.2047 del Codice Civile integrato dalla norma di cui all'art. 61 della legge 11 luglio 1980 n.312, che limita la responsabilità patrimoniale del personale della scuola ai soli casi di dolo e colpa grave" (C.M. 291/92 punto 8.1) Si può prevedere, su dichiarata disponibilità e reperimento di personale, la presenza di un collaboratore scolastico per uscite/visite e viaggi d’istruzione che coinvolgono più classi dell’Istituto.

Per ogni viaggio d’istruzione uno dei docenti accompagnatori funge da responsabile del viaggio. Il capocomitiva garantisce il rispetto del programma e assume le opportune decisioni nei casi di necessità, consulta tempestivamente il Dirigente Scolastico o la Funzione Strumentale ogni volta si renda opportuno o necessario.

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Gli alunni durante lo svolgimento dei viaggi sono tenuti a rispettare le regole previste dal Regolamento d’Istituto. Inoltre sono tenuti ad assumere comportamenti corretti nei confronti del personale addetto ai servizi turistici e rispettosi degli ambienti e delle attrezzature alberghiere, dei mezzi di trasporto messi a loro disposizione, dell’ambiente e del patrimonio storico-artistico. Per eventuali danni si riterranno valide le regole e le sanzioni previste dal patto di corresponsabilità compresi nel regolamento d’Istituto. Quindi, eventuali danni saranno risarciti dalle famiglie. Gli alunni sono tenuti a partecipare a tutte le attività didattiche previste dal programma, sotto la direzione e la sorveglianza dei docenti incaricati, senza assumere iniziative autonome. Eventuali episodi di violazione del regolamento di disciplina segnalati nella relazione dei docenti accompagnatori avranno conseguenze disciplinari in sede. Sarà comunque compito del Consiglio di Classe valutare il profilo disciplinare degli alunni, tenuto conto anche del comportamento mantenuto durante i viaggi d’istruzione . Il Consiglio di Classe potrà disporre la non ulteriore partecipazione delle classi a successivi viaggi d’istruzione.

Tutte le uscite avranno come sede di partenza e di arrivo, la Scuola o altra sede prestabilita. L'uscita/ visita guidata o il viaggio costituiscono vera e propria attività complementare della scuola; quindi vigono le stesse norme che regolano le attività didattiche. Per tutto quanto non previsto nel presente regolamento si rimanda alle norme scolastiche vigenti.

Secondo le disposizioni contenute nella Nota prot. n. 2209 del 11-4-2012, l’effettuazione di viaggi di istruzione e visite guidate deve tenere conto dei criteri definiti dal Collegio dei docenti in sede di programmazione dell’azione educativa (art. 7, D.lgs. 297/1994), e dal Consiglio di Istituto nell’ambito dell’organizzazione e programmazione della vita e dell’attività della scuola (art. 10, c. 3, lettera “e”, D.lgs. 297/1994). Per quanto non previsto dal presente Regolamento si fa riferimento alla previgente normativa in materia (a titolo esemplificativo, si citano: C.M. 291/1992; D.lgs 111/1995; C.M. 623/1996; C.M. 181/1997; D.P.C.M. 349/1999) che costituisce opportuno riferimento per orientamenti e suggerimenti operativi, pur non rivestendo carattere prescrittivo.

Tutti gli utenti possono proporre, quando ritenuto necessario, integrazioni e/o modifiche al presente Regolamento. Le proposte verranno esaminate dal Dirigente Scolastico prima di essere ammesse al parere del Collegio dei docenti e al Consiglio d’Istituto. Il presente Regolamento è soggetto a revisione periodica, secondo necessità.

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VALUTAZIONE DEL SISTEMA FORMATIVO Allo scopo di raccogliere elementi utili alla valutazione del sistema formativo, in itinere e nell’ultimo periodo di ogni anno scolastico, viene effettuata una rilevazione a campione mediante schede o questionari rivolti ai genitori degli alunni, agli alunni medesimi, al personale docente ed ATA in servizio. Tali schede o questionari vertono sugli aspetti organizzativi, didattici ed amministrativi del servizio erogato e consentono di esprimere una valutazione degli aspetti considerati. Alla fine di ogni anno scolastico, il Collegio dei Docenti esamina i risultati dell’indagine valutativa e assume coerenti determinazioni per il miglioramento dell’Offerta Formativa.

VALUTAZIONE INTERNA E VALUTAZIONE ESTERNA Allo scopo di attivare un sistema di valutazione funzionale e condiviso, l’Istituto ha inteso adottare, come metodologia di lavoro, un percorso che si snoda nelle fasi di progettazione, monitoraggio, valutazione e decisione. Il progetto di valutazione prevede due modalità, una interna e l’altra esterna. La valutazione interna ha le seguenti caratteristiche:

• Ha come dato valutativo primario le competenze

• Ha un orientamento descrittivo, analitico

• Si avvale di metodi quantitativi e qualitativi

• Mira a valutare le competenze in termini qualitativi, data la loro complessità

• Si muove in direzione della divergenza, della molteplicità, della complessità Il sistema di valutazione interna prevede: la valutazione degli apprendimenti e dei risultati, finalizzato a riconoscere dinamicamente lo stato dei processi di apprendimento, a valorizzare le potenzialità, a proporre strategie di intervento in situazioni di criticità, oltre ad osservare il percorso formativo degli allievi e registrare i risultati la valutazione della progettazione formativa., che accompagna l’iter di costituzione del POF, ne garantisce il controllo e la rimodulazione nelle diverse fasi di sviluppo (monitoraggio del POF, autovalutazione d’istituto) la valutazione dell’azione didattica, finalizzata alla verifica della qualità, congruità, coerenza e efficacia del processo (autovalutazione). Essa si concretizza nella:

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1.verifica dell’azione educativa, cioè la corrispondenza tra gli obiettivi specifici concordati nei C.d.C. e le finalità generali del C.d.D., e i comportamenti cognitivi della classe 2. verifica dell’azione didattica, cioè l’accertamento del livello generale di apprendimento della classe, nell’ottica di una eventuale rimodulazione delle strategie di lavoro. La valutazione esterna è caratterizzata dai seguenti fattori:

• Ha come dati primari le conoscenze e le abilità

• Ha un orientamento misurativo, sintetico

• Utilizza metodi quantitativi

• Misura il livello di apprendimento come scostamento rispetto allo standard

• Elabora livelli di apprendimento e standard nazionali

• Si muove in direzione dell’omologazione, dell’uniformità, della semplificazione Alla luce dell’importanza di un sistema di valutazione complessivo, che rapporti il livello del micro-sistema con il livello del macro-sistema, l’istituto ha adottato un sistema di valutazione esterna, che si snoda nei percorsi delineati dall’INVALSI.

ATTIVAZIONE REGISTRO ELETTRONICO Il registro elettronico è un sistema informatico che ha lo scopo di migliorare la comunicazione Scuola-Famiglia mediante l'uso delle nuove tecnologie. Oltre a favorire la comunicazione, il servizio è stato sviluppato anche allo scopo di potenziare l'offerta formativa, consentendo all'Istituto che lo utilizza di confermare e rafforzare la propria immagine ed il proprio prestigio sul territorio. Analogamente al registro cartaceo, quello elettronico permette al docente di registrare le assenze degli studenti, le valutazioni, l'attività svolta durante le lezioni. A differenza del registro tradizionale, quello elettronico fornisce un ulteriore canale di comunicazione per la famiglia che, dal momento dell’attivazione del sistema in via istituzionale, potrà informarsi in tempo reale sulle attività svolte dal proprio figlio in classe in modalità protetta. Il nostro Istituto rientra nel novero delle scuole che hanno aderito alla sperimentazione del sistema. Il registro elettronico, pertanto,

• migliora la comunicazione scuola-famiglia

• permette la comunicazione in tempo reale tra genitore ed insegnante

• agevola gli interventi educativi e didattici di recupero e di potenziamento

• favorisce la messa in rete delle informazioni tramite posta elettronica

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• accede alla banca dati degli esercizi per il miglioramento dell’apprendimento individuale dell’alunno

• realizza la diffusione di informazioni on line ed in tempo reale

• pone internet a servizio della didattica.

GESTIONE SITO-WEB Indirizzo www.istitutocomprensivovernole.it

Docenti responsabili Bertilaccio Roberta, Martina Gabriella

Destinatari Docenti, alunni e famiglie.

Obiettivi Obiettivo 1.Rappresentare l'identità della scuola Obiettivo 2. Rendere trasparente l'attività dell'istituzione scolastica attraverso: la trasparenza dell'informazione (circolari; calendario riunioni; eventi all'interno della scuola);gli strumenti di ricerca e orientamento interni al sito (mappa del sito); Registro elettronico. Obiettivo 3. Rendere trasparente l'attività di gestione e di aggiornamento del sito attraverso:l'indicazione del team responsabile del sito; l'aggiornamento periodico dei contenuti del sito. Obiettivo 4. Favorire pratiche collaborative tra le varie componenti della scuola e tra le agenzie formative operanti nel territorio attraverso: Servizio di news aggiornato su attività svolte all'interno della scuola; Strumenti di discussione, confronto e collaborazione; pubblicizzazione delle attività e delle iniziative organizzate dal territorio e provenienti dal mondo scolastico. Obiettivo 5. Offrire servizi didattici per gli studenti attraverso: pubblicazione di materiale didattico; schede di lavoro, attività didattiche, anche sotto forma ludica. Obiettivo 6 Offrire servizi per i genitori attraverso: Informazioni circa riunioni, incontri e iniziative; modulistica on line; consulenza on line (forum).

Elenco degli interventi Continuo aggiornamento del sito

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Tempi Tutto l’anno

Alla fine di ogni anno scolastico, il Collegio dei Docenti esamina i risultati dell’indagine valutativa e assume coerenti determinazioni per il miglioramento dell’Offerta Formativa. L’istituto stipula il Patto di Corresponsabilità educativa con famiglie e alunni per costruire un rapporto di fiducia reciproca che permetta di innalzare la qualità dell’Offerta formativa e guidare gli alunni al successo scolastico.

PATTO DI CORRESPONSABILITA’ La scuola, al fine di garantire itinerari di apprendimento che siano di effettiva soddisfazione di diritto allo studio, si impegna nei confronti dell’alunno a: � garantire un ambiente scolastico pulito, accogliente, sicuro per quanto di sua competenza; � esplicitare le norme che regolano la vita scolastica; � garantire il diritto allo studio in tutte le sue espressioni; � garantire il diritto al rispetto della vita culturale e religiosa della comunità alla quale appartiene; � creare un clima favorevole alla crescita integrale della persona e un servizio educativo – didattico di qualità; � favorire l’accettazione dell’”altro” e la solidarietà; � incoraggiare, gratificando, il processo di formazione di ciascuno, dialogare con gli alunni in modo pacato e teso al convincimento e al superamento di difficoltà personali e di apprendimento; � prevenire e/o reprimere atti di bullismo; � promuovere le motivazioni all’apprendere; � favorire momenti di ascolto e di dialogo; � rispettare i tempi e i ritmi dell’apprendimento; � prevenire e/o ridurre al massimo la dispersione scolastica; � favorire l’acquisizione ed il potenziamento di abilità cognitive e culturali che consentano la rielaborazione dell’esperienza personale; � esplicitare gli obiettivi didattici ed educativi del suo curricolo; � esplicitare le strategie didattiche, gli strumenti di verifica e i criteri di valutazione; � ricorrere alla sanzione del 5 in condotta, che comporta l’esclusione dello studente dallo scrutinio finale e la non ammissione all’esame, solo dopo n° 2 sanzioni disciplinari gravi (allontanamento dalle lezioni) comminate come conseguenza di azioni che offendono gravemente la dignità della persona o che provochino danni gravi alle strutture scolastiche, dopo aver esperito interventi di reinserimento responsabile dello studente nel corso dell’anno.

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� assicurare una valutazione trasparente e tempestiva, volta ad attivare nell’alunno un processo di auto-valutazione che lo aiuti a individuare i propri punti di forza e di debolezza e lo induca a migliorare il proprio rendimento; � far acquisire una graduale consapevolezza nelle proprie capacità per affrontare, con autonomia e sicurezza, i nuovi apprendimenti.

Gli alunni, al fine di essere protagonisti della loro crescita culturale e umana,

SI IMPEGNANO NEI CONFRONTI DELLA SCUOLA a: � frequentare con assiduità e impegnarsi nello studio in modo costante e metodico; � arrivare a scuola puntuali - per quanto riguarda la scuola primaria e la scuola secondaria, gli alunni per i quali saranno rilevati 10 e

più ritardi (5 m. di tolleranza rispetto all’orario di entrata) saranno penalizzati nella valutazione finale del comportamento; � portare tutto l’occorrente per le lezioni; � collaborare con gli insegnanti per mantenere in classe un clima favorevole di dialogo e d’apprendimento; � avere un comportamento improntato al rispetto delle persone e dei beni comuni come norma fondamentale di educazione e di

civiltà; � avere nei confronti del Dirigente Scolastico, dei docenti, del personale A.T.A. e dei loro compagni lo stesso rispetto, anche formale,

che chiedono per se stessi; � non portare in classe denaro o oggetti personali di valore, consapevoli che la scuola non è responsabile del loro smarrimento o

deterioramento; � rispettare le elementari norme igieniche nell’uso dei bagni; � rispettare i beni collettivi mantenendo l’ordine e la pulizia dei locali che lo ospitano, consapevoli che sono tenuti a risarcire danni

volontariamente arrecati ai locali della scuola o al materiale didattico; � rispettare le norme di sicurezza, adottando un comportamento corretto e adeguato alle diverse situazioni; � nell’arco dell’orario delle lezioni, non portare il telefono cellulare e qualsiasi strumento elettronico perché la scuola è provvista di

telefono fisso da utilizzare in caso di necessità dell’alunno; � far controfirmare dai genitori (o dagli esercenti la potestà genitoriale), le comunicazioni del Dirigente Scolastico e dei docenti; � rispettare, scrupolosamente, le direttive dei docenti.

I genitori, nell’ottica di una proficua collaborazione scuola – famiglia finalizzata ad una corretta formazione educativa, s’impegnano ad assicurare:

� la partecipazione ai periodici incontri Scuola – Famiglia, al fine di instaurare un dialogo costruttivo con i docenti; � il rispetto delle scelte educative e didattiche condivise; � il controllo quotidiano delle assenze, degli ingressi posticipati e delle uscite anticipate; � il controllo dell’impegno a domicilio e del profitto scolastico; � la presa visione delle comunicazioni del Dirigente Scolastico e dei docenti; � il risarcimento dei danni arrecati ai locali della scuola e al materiale didattico per atti di vandalismo;

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� la segnalazione alla scuola di eventuali problemi di salute al fine di favorire, all’occorrenza, interventi tempestivi, efficienti ed efficaci;

� la puntualità negli adempimenti burocratici richiesti dall’Ufficio didattico della scuola. Il Dirigente Scolastico

CARTA DEI SERVIZI I PRINCIPI FONDAMENTALI La carta dei servizi della scuola s’ispira, nei suoi principi fondamentali, agli articoli 3, 33 e 34 della Costituzione Italiana. La scuola intende attuare i diritti riconosciuti dalla Costituzione basando la propria organizzazione sui seguenti principi fondamentali:

• UGUAGLIANZA Nell’offerta del servizio scolastico non può esservi alcuna discriminazione per motivi riguardanti : sesso, razza, etnia, lingua, religione, opinioni politiche, condizioni psicofisiche e socio-economiche.

• IMPARZIALITÀ E REGOLARITÀ Il servizio scolastico viene offerto secondo criteri d’obiettività ed equità. Il servizio scolastico curricolare è gratuito. La scuola si impegna a garantire la vigilanza, la continuità del servizio nel rispetto delle norme sancite dalla legge e in applicazione delle disposizioni contrattuali del comparto scuola.

• ACCOGLIENZA E INTEGRAZIONE La scuola favorisce l’accoglienza dei genitori e degli alunni, con particolare riguardo alla fase di ingresso alle classi iniziali ed alle situazioni di particolare necessità. Con la collaborazione degli Enti Locali e dei servizi sociali dell’Azienda USL la scuola ricerca soluzioni adatte a risolvere le problematiche relative agli stranieri e agli alunni disabili. Il servizio scolastico è improntato al pieno rispetto dei diritti e degli interessi degli allievi. L’obbligo scolastico è assicurato con interventi di controllo della frequenza e di prevenzione dell’evasione della dispersione scolastica.

• PARTECIPAZIONE, EFFICIENZA E TRASPARENZA Il personale della scuola, i genitori e gli alunni sono protagonisti e responsabili dell’attuazione della carta. L’istituzione scolastica e gli Enti Locali, nell’ambito delle rispettive competenze, favoriscono le attività extrascolastiche per realizzare la funzione della scuola come centro di promozione culturale, sociale e civile. Consentono l’uso degli edifici e delle attrezzature, fuori dell’orario scolastico, nel rispetto del regolamento di Istituto. La scuola, al fine di promuovere ogni forma di partecipazione, garantisce la massima semplificazione delle procedure ed un’informazione completa e trasparente. L’organizzazione dell’attività scolastica si informa a criteri di efficienza, di efficacia e di flessibilità.

• LIBERTÀ DI INSEGNAMENTO ED AGGIORNAMENTO DEL PERSONALE

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La programmazione delle attività educative e didattiche avviene nel rispetto degli obiettivi formativi definiti da Indicazioni, assicurando la libertà d’insegnamento di ciascun docente, garantendo la formazione dell’alunno e contribuendo allo sviluppo armonico della sua personalità. Nei confronti dell’alunno la libertà di insegnamento deve tradursi nel rispetto della sua personalità e nel riconoscimento del diritto dello stesso all’istruzione. La libertà d’insegnamento deve trovare specifici spazi di corresponsabilità tra docenti. In collaborazione con istituzioni ed enti culturali, la scuola garantisce ed organizza le modalità di aggiornamento del personale affinché la qualità del servizio sia il più possibile adeguata alle esigenze cui deve rispondere. PARTE PRIMA AREA FORMATIVA E DIDATTICA La scuola è responsabile della qualità delle attività educative e si impegna a garantire l’adeguatezza alle esigenze formative e culturali degli alunni, nel rispetto di obiettivi educativi validi per il raggiungimento delle finalità istituzionali. La scuola garantisce la continuità educativa tra i diversi ordini e gradi dell’istruzione, al fine di promuovere un armonico sviluppo della personalità degli alunni attraverso i progetti continuità e orientamento. Nella scelta dei libri di testo e delle strumentazioni didattiche, la scuola assume come criteri di riferimento la validità, la funzionalità educativa e i costi contenuti. I docenti e il personale della scuola improntano i rapporti con gli alunni ai seguenti principi:

1. correttezza;

2. rifiuto di ogni forma d’intimidazione;

3. valorizzazione della personalità dell’alunno.

L’Istituto Comprensivo di Vernole – Castri - Caprarica elabora annualmente un Piano dell’Offerta Formativa contenente le indicazioni relative alle scelte educative, pedagogiche e culturali, unitamente alle risorse disponibili ed al loro utilizzo per il conseguimento dei migliori risultati formativi. La scuola rende pubblici i seguenti documenti tramite l’affissione all’albo e la pubblicazione sul sito della scuola

• Piano dell’Offerta Formativa 1. Regolamento d’Istituto

2. Patto educativo di corresponsabilità

3. Carta dei servizi

� Tra tutte le componenti che operano nella scuola si stabilisce un patto di corresponsabilità che costituisce un diritto-dovere da

realizzare all’interno degli obiettivi educativi definiti ai diversi livelli istituzionali.

� Il docente si impegna a:

1. esprimere la propria offerta formativa; 2. motivare il proprio intervento didattico; 3. spiegare le proprie strategie, gli strumenti di verifica, i criteri di valutazione.

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L’alunno deve: 1. conoscere gli obiettivi didattici e formativi del suo curricolo; 2. conoscere i percorsi per raggiungerli; 3. impegnarsi alla loro realizzazione.

Il genitore deve: 1. conoscere l’offerta formativa; 2. esprimere pareri e proposte; 3. collaborare nelle attività; 4. favorire la continuità del percorso formativo fra scuola e famiglia.

PARTE II - SERVIZI AMMINISTRATIVI UFFICIO DI SEGRETERIA L’orario di apertura al pubblico è dal lunedì al sabato ore 11,00/12.00 e il giovedì pomeriggio ore 16,00/18,00 . La scuola assicura la tempestività del contatto telefonico durante tutto l’orario di funzionamento dell’ufficio. Il rilascio di certificati è effettuato entro otto giorni dalla richiesta. Gli attestati ed i documenti sostitutivi del diploma sono consegnati agli interessati o ai genitori in tempo utile per l’iscrizione alle scuole superiori, secondo le direttive ministeriali. UFFICIO DI DIRIGENZA L’ufficio di Dirigenza riceve il pubblico su appuntamento telefonico e, nei casi di necessità urgenti,anche direttamente. TRASPARENZA DEGLI ATTI All’albo della scuola viene esposto:

1. Organico, orario di lavoro e funzioni del Personale di Segreteria;

2. Organici e orario di servizio dei docenti;

3. Composizione organi collegiali della scuola

4. Delibere del Consiglio d’Istituto di interesse pubblico; atti formali del Consiglio d’Istituto,

5. circolari, comunicazioni per docenti e genitori. Regolamento di Istituto.

PARTE III - CONDIZIONI AMBIENTALI DELLA SCUOLA Infanzia Primaria Secondaria hanno: Laboratorio multimediale con LIM Laboratorio Tecnologia e Arte Laboratorio di Scienze Biblioteca Sala riunioni

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Palestra PARTE IV - PROCEDURA DEI RECLAMI I reclami possono essere espressi in forma orale, scritta, telefonica, via fax e devono contenere generalità, indirizzo e reperibilità del proponente. I reclami orali possono essere proposti direttamente agli interessati (insegnanti, personale di segreteria, ausiliari) o al Dirigente Scolastico. I reclami telefonici debbono successivamente essere prodotti in forma scritta. I reclami anonimi non sono presi in considerazione se non sono circostanziati. Il Dirigente Scolastico su richiesta scritta, dopo avere esperito ogni possibile indagine in merito, risponde sempre in forma scritta, con celerità e, comunque, non oltre quindici giorni, attivandosi per muovere le cause che hanno provocato il reclamo. Qualora il reclamo non sia di competenza del Dirigente Scolastico, al reclamante sono fornite indicazioni circa il corretto destinatario. Su apposita richiesta il reclamo può essere demandato direttamente al Consiglio d’Istituto. Annualmente il Dirigente Scolastico formula per il Consiglio d’Istituto una relazione analitica dei reclami e dei successivi provvedimenti. La scuola intende garantire:

• l’IMPARZIALITÀ del servizio nella formazione di classi e sezioni;

• la VIGILANZA sull’ADEMPIMENTO dell’OBBLIGO SCOLASTICO e sulla FREQUENZA;

• la REGOLARITÀ e la CONTINUITÀ del servizio e delle attività educative;

• il DIRITTO di SCELTA delle famiglie;

• la PROFESSIONALITÀ docente, che si attua attraverso la LIBERTÀ di INSEGNAMENTO e l’AGGIORNAMENTO.

TEMPO SCUOLA

Anche le famiglie, come il personale docente e non docente, sono tenute al massimo rispetto dell’orario di entrata e di uscita per il buon funzionamento della scuola. Alcuni plessi hanno un orario differenziato (S.S.I Grado-tempo prolungato del plesso di Caprarica e Scuola Primaria a tempo pieno del plesso di Vernole, con servizio mensa) Per la Scuola Secondaria il tempo scuola è di 30 ore per il tempo normale e 38 ore per il tempo prolungato Per la Scuola Primaria il tempo scuola è di 27 ore per il tempo normale In particolare per la Scuola dell’Infanzia L’orario d’entrata sarà dalle h. 8,00 alle h. 9,15

I genitori accompagnano i bambini all’interno delle sezioni e li affidano ai collaboratori scolastici. I genitori possono fermarsi solo per il tempo indispensabile per comunicazioni urgenti.

All’uscita il bambino sarà affidato solo al genitore o a persona adulta delegata da questo. � In caso di ritardo all’uscita, l’insegnante che non rintracci alcun familiare è tenuta a contattare la polizia municipale o i Carabinieri

per segnalare la situazione.

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RAPPORTI CON LE FAMIGLIE

Il rapporto tra scuola e famiglia passa in prima istanza nel collegamento degli insegnanti di sezione con le singole famiglie. 1. Le assemblee e i colloqui individuali con i genitori si svolgeranno in orario extrascolastico ogni qualvolta se ne ravveda la

necessità. 2. Per ovvi motivi legati allo svolgimento ottimale delle assemblee e dei colloqui individuali, non è consentita la presenza dei

bambini. 3. Qualora durante il soggiorno a scuola un bambino necessiti di farmaci, il medico autorizzerà la loro somministrazione con

certificato medico. Tale somministrazione sarà effettuata esclusivamente da parte di un familiare o da un adulto delegato dalla famiglia stessa.

4. In caso di infortunio del bambino a scuola, l’insegnante, dopo aver prestato i primi soccorsi, avviserà la famiglia. Qualora il bambino abbia bisogno di essere portato al Pronto Soccorso occorre chiamare il 118 e contestualmente i genitori. I docenti dovranno presentare denuncia scritta all’Ufficio di Dirigenza per gli eventuali casi di infortunio verificatisi durante il loro servizio.

5. I genitori sono tenuti a comunicare alla Scuola con tempestività ogni cambio di domicilio o di numero di telefono. 6. Per qualsiasi comunicazione riguardante il bambino i genitori devono rivolgersi esclusivamente alle insegnanti e non ad altro

personale della scuola. 7.

In particolare per la Scuola Primaria:

Entrata/Uscita

Ritardi/Uscite Anticipate

� Gli alunni devono trovarsi all'ingresso della scuola almeno 5 minuti prima dell'inizio delle lezioni . � Al suono della campanella, gli alunni si radunano nell’atrio della scuola, dove sono accolti dai rispettivi docenti con cui si avviano

ordinatamente nelle rispettive classi. � Al termine delle lezioni, l'uscita degli alunni avviene ordinatamente sotto la stretta sorveglianza del personale docente. � All’ingresso, in caso di pioggia, gli alunni, accompagnati dai genitori sino all’ingresso dell’edificio scolastico, sono accolti dai

rispettivi docenti. � All’uscita, in caso di pioggia, gli alunni, accompagnati dai rispettivi docenti, saranno affidati ai genitori dinanzi alla porta d’ingresso. � L’alunno deve rispettare l’orario scolastico; con un ritardo superiore a 10 minuti può essere ammesso in classe solo previa

giustificazione firmata sul registro di classe da un genitore o da chi ne fa le veci. Più ritardi, giustificati e non, incidono sulla valutazione del comportamento.

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In particolare nella Scuola Secondaria di 1° grado Entrata/Uscita Assenze/Ritardi/Uscite anticipate.

� Gli alunni devono trovarsi all'ingresso della scuola almeno 5 minuti prima dell'inizio delle lezioni . Nel periodo più freddo dell’anno gli alunni potranno attendere il suono della campanella nell’atrio dell’edificio.

� L’ingresso nella scuola non è consentito prima dell’orario previsto. Al suono della campanella gli alunni si avvieranno ordinatamente nelle proprie aule.

� Al termine delle lezioni l'uscita degli alunni avviene ordinatamente sotto la stretta sorveglianza del personale docente. � Bisogna entrare a scuola con massima puntualità. L'alunno che arrivi a scuola con un ritardo superiore a 10 minuti può essere

ammesso in classe solo previa giustificazione firmata da un genitore o da chi ne fa le veci, con firma depositata. Più ritardi non giustificati incidono sulla valutazione del comportamento.

RAPPORTI SCUOLA/FAMIGLIA Come già espresso in altra sezione del documento la Scuola

• garantisce la continuità delle esperienze dell’alunno sviluppando i rapporti con le famiglie, informandole della propria offerta formativa e sui processi di apprendimento dei figli;

• riconosce il fondamentale ruolo educativo della famiglia e il valore del rapporto genitori/figli;

• si propone di condividere con le famiglie un progetto educativo, fondato sulla collaborazione, sulla reciproca assunzione di responsabilità e sul rispetto di regole comuni.

REGOLAMENTO D’ISTITUTO NORME DI COMPORTAMENTO PER GLI ALUNNI VALIDO PER TUTTI E TRE GLI ORDINI DI SCUOLA (fatto salvi i doverosi adattamenti alla diversa fascia d’età)

1. Gli alunni sono tenuti ad avere nei confronti del Dirigente Scolastico, di tutto il personale scolastico e dei compagni, lo stesso rispetto, anche formale, consono ad una convivenza civile.

2. Gli alunni sono tenuti a frequentare regolarmente le lezioni, a favorire lo svolgimento e ad assolvere assiduamente gli impegni di studio.

3. I ritardi saranno giustificati dai genitori. 4. I genitori sono invitati a controllare i compiti e le lezioni assegnate, le eventuali annotazioni degli insegnanti, le comunicazioni

della scuola. 5. Le assenze devono essere giustificate dai genitori tramite l’apposito libretto e devono essere presentate al rientro in classe,

all’inizio della prima ora di lezione all’insegnante che provvederà a controfirmare ed a prenderne nota sul registro. Se l’assenza

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dovuta a malattia supera i 5 giorni occorre presentare una certificazione medica. L’alunno che non giustifichi la sua assenza entro 3 giorni, dovrà essere accompagnato da uno dei genitori o da chi ne fa le veci. In caso di ripetute assenze, su segnalazione dei docenti della classe, potranno essere inviate tempestive comunicazioni alle famiglie.

6. Non è consentito agli alunni di uscire dall’edificio scolastico prima del termine delle lezioni. In caso di necessità i genitori dovranno preventivamente avvertire la scuola tramite richiesta scritta sul libretto e venire a prelevare personalmente lo studente (o delegare per iscritto un’altra persona maggiorenne che dovrà essere munita di documento di riconoscimento); quando le richieste di uscita anticipata ed ingresso ritardato sono numerose, il C.d.C. informerà per iscritto la famiglia. 7. In caso di astensione collettiva dalle lezioni, gli alunni devono presentare regolare giustifica, fatto salve le competenze del

Dirigente Scolastico e degli organi collegiali previste dalla vigente normativa in materia. Gli alunni presenti, in ogni caso, non devono essere privati del loro diritto a regolari lezioni, né devono in alcun modo risentire della particolare circostanza.

8. Al cambio dell’insegnante, negli spostamenti da un’aula all’altra, all’ingresso e all’uscita, gli alunni devono tenere un comportamento corretto ed educato. Non è permesso correre, uscire dalla classe senza autorizzazione, gridare nei corridoi e nelle aule, ecc.

9. Gli alunni possono recarsi nella sala insegnanti, in biblioteca, in palestra, nei laboratori solo con l’autorizzazione e sotto il controllo di un insegnante che se ne assume la responsabilità.

10. Durante l’intervallo sono da evitare tutti i giochi che possono diventare pericolosi, ad esempio spingersi, salire e scendere le

scale, ecc. Gli alunni dovranno seguire le indicazioni degli insegnanti e dei collaboratori scolastici. 11. I servizi vanno utilizzati in modo corretto e devono essere rispettate le più elementari norme di igiene e pulizia. 12. Saranno puniti con severità tutti gli episodi di violenza che dovessero verificarsi tra gli alunni sia all’interno della scuola sia fuori.

Tutti devono poter frequentare la scuola con serenità senza dover subire le prepotenze degli altri. 13. Nelle aule ci sono appositi contenitori per la raccolta dei rifiuti: è necessario utilizzarli correttamente. 14. Gli insegnanti e i collaboratori scolastici segnaleranno all’Ufficio del Dirigente Scolastico i nominativi degli alunni e/o le classi

che non rispettano queste regole. 15. Gli alunni sono tenuti a rispettare il lavoro e a seguire le indicazioni dei collaboratori scolastici che assicurano, con i docenti, il

buon funzionamento della scuola e di in alcuni momenti possono essere incaricati della sorveglianza di una classe o di un gruppo di alunni, durante le ore di lezione sorvegliano corridoi e servizi.

16. Gli alunni che, per motivi di salute, non potranno seguire le lezioni di Scienze Motorie dovranno presentare al Dirigente Scolastico la domanda di esonero, firmata dal genitore, unita al certificato medico di famiglia su modulo A.S. L. Per la pratica dell’attività sportiva integrativa, ( partecipazione ai giochi della gioventù ,iscrizione a eventuali corsi di nuoto,ecc.) dovrà essere presentato il certificato di stato di buona salute.

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17. Gli alunni sono tenuti a portare a scuola solo l’occorrente per i compiti, le lezioni e l’eventuale merenda. Non è consigliabile portare somme di denaro e oggetti di valore. La scuola in ogni caso non risponde comunque di eventuali furti.

18. Ogni studente è responsabile dell’integrità degli arredi e del materiale didattico che la scuola gli affida. Coloro che provocheranno guasti al materiale e/o alle suppellettili della scuola o del Comune saranno invitati a risarcire i danni.

SANZIONI DISCIPLINARI

Art. 1 PRINCIPI E CRITERI DI APPLICAZIONE DELLE SANZIONI � I provvedimenti disciplinari hanno finalità educativa e tendono al rafforzamento del senso di responsabilità ed al ripristino dei

rapporti corretti all’interno della comunità scolastica, nonché nel recupero dello studente attraverso attività di natura sociale,culturale e in generale a vantaggio della comunità scolastica..

� La responsabilità disciplinare è personale; la sanzione è pubblica e adottata secondo criteri di trasparenza. � Nessuno può essere sottoposto a sanzioni disciplinari senza essere stato prima invitato ad esporre le proprie ragioni. � La volontarietà, intesa come dolo, del comportamento costituente violazione disciplinare e il grado di colpa nell’inosservanza delle

disposizioni organizzative e di sicurezza che regolano la vita della scuola sono elementi che concorrono a determinare la gravità dell’infrazione e il tipo di sanzione da applicare.

� Le sanzioni sono sempre temporanee, proporzionate alla gravità dell’infrazione disciplinare e ispirate, per quanto possibile, al principio della riparazione del danno e non devono essere mortificanti ed inutilmente ripetitive. Esse tengono in considerazioni la situazione personale dell’alunno, della gravità del comportamento e delle conseguenze che da esso derivano.

� I provvedimenti disciplinari sono ridotti, o sospesi, con l’assunzione di responsabilità da parte dell’alunno, a cui è offerta la possibilità di convertire la sanzione in attività a favore della comunità scolastica ( archiviazione e fascicolazione, riordino di materiale di laboratorio e biblioteca- volontariato a favore dei compagni…) . Tali attività non devono essere lesive della dignità dell’alunno, devono essere da lui condivise e non devono esporre la scuola a eventuali responsabilità.

� L’alunno, attraverso il genitore, è tenuto al risarcimento di eventuali danni provocati alle strutture, alle attrezzature e agli arredi. Il risarcimento è un dovere, non una sanzione, e vale per tutta la classe nel caso in cui non venga individuato il responsabile del danneggiamento.

� Tutti i provvedimenti disciplinari concorrono a determinare il giudizio sul comportamento in sede di valutazione quadrimestrale. ART. 2 TIPOLOGIA DELLE SANZIONI DISCIPLINARI Agli alunni che manchino ai doveri scolastici ( art.3 DPR249/1998) e alle norme del regolamento d’istituto si applicano, secondo la gravità, le seguenti sanzioni:

• Richiamo verbale: un richiamo formale al rispetto dei doveri dell’alunno, da annotare per memoria sul registro personale e sul giornale di classe., per condotta occasionale non conforme ai principi di correttezza, lealtà e buona educazione; scorrettezze non gravi verso i compagni, i docenti o il personale; disturbo durante le lezioni; mancanze ai doveri di diligenza e puntualità; abbigliamento non consono all’ambiente scolastico. Il docente che rileva o accerta la violazione del regolamento disciplinare la

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contesta all’alunno che espone le proprie considerazioni e giustificazioni. Il docente impartisce il richiamo, che può costituire un precedente per l’irrogazione di una sanzione in forma di richiamo o di ammonizione scritta.

• Nota scritta non verbalizzata : viene applicata per violazioni di una certa entità e consiste in una nota motivata, inserita nel diario personale dell’alunno, per rendere nota la manchevolezza ai genitori. La nota deve essere sottoscritta dal docente e, successivamente , controfirmata da uno dei genitori ( o di chi ne fa le veci) per presa visione.

• Richiamo scritto: come per il precedente, è irrogato dal docente o dal Dirigente, in seguito alla segnalazione di chi ha rilevato o accertato il comportamento che costituisce la violazione disciplinare, in caso di recidiva dei comportamenti di cui sopra. Il richiamo scritto va registrato sul diario dell’alunno e deve essere controfirmato da un genitore entro il giorno successivo a quello dell’emanazione. Per verificare la puntuale comunicazione alla famiglia, contestualmente all’emanazione, deve essere riportata sul giornale di classe una breve annotazione, come promemoria, che consenta al docente della prima ora del giorno seguente di controllare la firma. Se il richiamo scritto non è controfirmato da un genitore entro il terzo giorno dall’emanazione, il coordinatore della classe provvederà a convocare i genitori a scuola. Il richiamo è un provvedimento personale per cui non ha alcun valore sanzionatorio richiami generici.

• Ammonizione scritta: per gravi scorrettezze verso i compagni, i docenti o il personale; disturbo continuato durante le lezioni; mancanze reiterate ai doveri di diligenza e puntualità; uso di apparecchiature non consentite o di oggetti utilizzati in modo improprio o inopportuno, mancato rispetto delle indicazioni di sicurezza nei locali della scuola; comportamenti non dolosi e senza colpa grave, che comportino danni alla scuola o al suo patrimonio ( in tali è dovuto il risarcimento del danno provocato da comportamenti colposi o non rispettosi delle disposizioni organizzative e di sicurezza della scuola). E’ irrogata dal consiglio di classe, attraverso il suo coordinatore, o dal Dirigente attraverso comunicazione formale allo studente e alla famiglia e l’annotazione per memoria sul giornale di classe. Per le infrazioni che prevedono l’ammonizione scritta, si procede nel seguente modo: o il docente o il collaboratore scolastico che rileva l’infrazione segnala per iscritto il fatto al coordinatore di classe, il quale invita

l’alunno ad esporre le proprie ragioni e informa il Dirigente per il provvedimento da adottare.

• Allontanamento dalla scuola da 1 a 3 giorni : irrogato con atto del consiglio di classe, può essere disposto solo in casi gravi o reiterate infrazioni disciplinari e per scorrettezze molto gravi, turpiloquio, ingiurie ed offese verso i compagni, i docenti o il personale; disturbo reiterato durante le lezioni; mancanze plurime ai doveri di diligenza e puntualità; assenza ingiustificata ed arbitraria; danneggiamento volontario di beni di modico valore di proprietà della scuola, dei compagni e del personale; violazioni gravi alle norme di sicurezza. Per le infrazioni che prevedono la sospensione dalle lezioni si procede nel modo seguente: o il docente o il collaboratore scolastico che rileva l’infrazione segnala per iscritto il fatto al Dirigente Scolastico entro 5 giorni

dall’accaduto; o il Dirigente Scolastico convoca entro 3 giorni il consiglio di classe ristretto ai soli docenti, invitando l’alunno e i genitori a

presentarsi in tale sede per esporre le proprie ragioni;

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o il consiglio, ascoltato l’alunno e i genitori, adotta la decisione che ritiene necessaria e ne riporta puntualmente a verbale adeguata motivazione;

o la comunicazione della decisione è effettuata in forma scritta a cura del Dirigente o dal coordinatore di classe ed è indirizzata all’alunno e ai genitori.

• Allontanamento dalla scuola da 3 ai 10 giorni: per recidiva dei comportamenti di cui al punto precedente, nel caso di ricorso, a vie di fatto e per gravi atti di violenza nei confronti dei compagni, docenti e personale scolastico; danneggiamento volontario o furto di oggetti di proprietà della scuola o di altri; molestie continuate nei confronti di altri.

• Allontanamento dalla scuola fino a 15 giorni: per recidiva dei comportamenti di cui al punto precedente, violenze intenzionale, offese gravi alla dignità della persona, atti e molestie sessuali per fatti avvenuti all’interno della scuola che comportino l’obbligo della denuncia penale.

• Allontanamento dalle uscite didattiche e dai viaggi di istruzione: irrogato con atto del consiglio di classe, può essere disposto solo dopo che l’alunno ha acquisito due o più note disciplinari e per scorrettezze molto gravi, turpiloquio, ingiurie ed offese verso i compagni, i docenti o il personale; disturbo reiterato durante le lezioni; mancanze plurime ai doveri di diligenza e puntualità; assenza ingiustificata ed arbitraria; danneggiamento volontario di beni di modico valore di proprietà della scuola, dei compagni e del personale; violazioni gravi alle norme di sicurezza.

• Diminuzione di un punto del voto di condotta: irrogato con atto del consiglio di classe, può essere disposto solo dopo che l’alunno ha acquisito due o più note disciplinari e per scorrettezze molto gravi, turpiloquio, ingiurie ed offese verso i compagni, i docenti o il personale; disturbo reiterato durante le lezioni; mancanze plurime ai doveri di diligenza e puntualità; assenza ingiustificata ed arbitraria; danneggiamento volontario di beni di modico valore di proprietà della scuola, dei compagni e del personale; violazioni gravi alle norme di sicurezza.

Impugnazione e ricorsi. Contro le sanzioni disciplinari è ammesso ricorso, da parte di chiunque vi abbia interesse, entro quindici giorni dalla comunicazione della loro irrogazione, all’apposito organo di garanzia interno alla scuola. Tale organo è costituito da due rappresentanti eletti dai genitori dai genitori, da un rappresentante dei docenti eletto dal Consiglio d’Istituto ed è presieduto dal Dirigente scolastico.

ORGANI COMPETENTI AD IRROGARE SANZIONI

� Al Docente competono: Il richiamo verbale, la nota sul registro di classe, il richiamo scritto per i genitori. � Al Consiglio di Classe, presieduto dal Dirigente Scolastico e con la componente genitori, spettano: La decisione di sanzioni che prevedono il risarcimento del danno e che attengono a percorsi formativi aggiuntivi, l’allontanamento dalla comunità scolastica per un periodo inferiore a 15 gg., la richiesta dell’intervento dell’assistente sociale. � Al Consiglio d’ Istituto spetta l’adozione di sanzioni e provvedimenti che implicano un allontanamento dalla Comunità Scolastica

superiore a 15 giorni. Procedimento di irrogazione delle sanzioni disciplinari e impugnazione

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Il procedimento si avvia con la “contestazione di addebito” per permettere allo studente di esporre le proprie ragioni e va annotata sul registro di classe insieme alle motivazioni addotte dall’alunno/a. Nel caso in cui venga convocata la famiglia, il Dirigente Scolastico procederà, per iscritto, indicando l’addebito. La sanzione verrà inflitta solo se le giustificazioni addotte non saranno ritenute valide. Impugnazioni:Da parte del genitore è ammesso ricorso contro le sanzioni disciplinari, entro 15 giorni dalla comunicazione, all’Organo di Garanzia interno alla scuola che si esprimerà nei successivi 10 giorni.

LA CARTA

DEI DIRITTI E DEI DOVERI

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L’Alunno

HA DIRITTO HA IL DOVERE

- all’istruzione

- a percorsi di insegnamento/apprendimento adeguati alle

proprie capacità

- di collaborare ai processi di insegnamento/apprendimento attraverso

un impegno costante che utilizzi al massimo le proprie potenzialità

- al benessere psicofisico nell’ambiente scolastico - di rispettare i coetanei,gli adulti e l’ambiente che lo ospita in modo che

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tutti possano star bene a scuola

-ad un curricolo formativo completo -di partecipare attivamente alle diverse proposte educative,di

comportarsi con serietà chiedendo aiuto laddove lo ritenga necessario

-all’uso di libri di testo validi e funzionali -di rispettare con cura il materiale scolastico

-di venire a scuola con l’occorrente necessario

-ad una scuola pulita,accogliente e sicura -di rispettare gli arredi e gli ambienti scolastici senza sporcare o

danneggiare materiali di tutti (banchi,sedie…)

-ad una accoglienza che lo aiuti a prevenire possibili difficoltà -di integrarsi con gli altri e con l’ambiente superando forme di

rifiuto,egocentrismo

-ad esprimere liberamente le proprie idee -di ascoltare e di rispettare le opinioni altrui

LA FAMIGLIA

HA DIRITTO HA IL DOVERE

- ad un servizio efficace ed efficiente

-di collaborare con l’istituzione SCUOLA

-di attenersi alle norme generali e ai Regolamenti specifici in materia di

Diritto allo studio e Obbligo scolastico

- ad una prestazione di servizio regolare, imparziale e trasparente - di accompagnare il figlio a scuola regolarmente e in orario

- alla conoscenza del PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA e del - di partecipare alle riunioni e ai colloqui che l’ISTITUTO organizza per

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percorso messo in atto per il proprio figlio informare sui processi di apprendimento e di socializzazione

- alla conoscenza delle valutazioni che la scuola fa sui livelli di

apprendimento degli alunni

- di recarsi a ritirare il Documento di Valutazione che viene predisposto

quadrimestralmente

CODICE DEONTOLOGICO DEI DOCENTI

Doveri verso la professione • Il docente si impegnerà, nell’ambito della sua professione, a porre in essere azioni volte a promuovere i diritti dell’infanzia e

dell’adolescenza.

• Si asterrà dall’assumere atteggiamenti e comportamenti (tono di voce e abbigliamento) lesivi del buon nome e del decoro della professione.

• Attiverà una corretta relazione con le famiglie e con gli allievi che gli sono affidati, uniformandosi costantemente ai parametri di efficacia e di efficienza.

• Ispirerà ogni sua azione ai principi di trasparenza, correttezza e diligenza.

• Collaborerà con tutte le componenti scolastiche per la realizzazione degli obiettivi esplicitati nel patto educativo.

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• Curerà la formazione in servizio e l’aggiornamento.

• E’ tenuto a valorizzare le competenze apprese dagli alunni in ambito extrascolastico.

• Il docente è tenuto a non divulgare dati sensibili sugli allievi che gli sono affidati.

• E’ tenuto al segreto d’ufficio per atti espressione di organi collegiali fino a pubblicazione degli stessi.

• Il docente depositario, nell’esercizio della sua funzione, di confidenze da parte degli allievi è tenuto al segreto professionale, salvo casi di necessità.

• E’ tenuto a non divulgare notizie atte a ledere il buon nome della scuola.

Doveri verso l’allievo

• Il docente porrà in essere atti a tutela del diritto allo studio e del pieno sviluppo della personalità dell’allievo.

• Favorirà il consolidamento dell’autonomia personale dell’allievo.

• Promuoverà e contribuirà al pieno sviluppo delle potenzialità di crescita personale e d’inserimento e partecipazione sociale degli allievi sia all’interno della Comunità scolastica sia in ambito extrascolastico.

• Le azioni educative e didattiche del docente saranno ispirate al massimo rispetto e tolleranza verso soggetti diversi per origini etniche e sociali, per convinzioni personali o religiose, per handicap o altro.

• Il docente si asterrà da comportamenti ed atteggiamenti che potrebbero determinare condizionamenti materiali o dipendenze psicologiche degli alunni.

• Il docente non interferirà in modo arbitrario nella sfera intima e privata degli allievi che gli sono affidati.

• Utilizzerà ogni occasione didattica e formativa a scopo educativo per facilitare il pieno concorso delle dinamiche relazionali.

• Utilizzerà la valutazione come mezzo di confronto, dibattito e crescita dell’alunno.

• Il docente avrà sempre presente che la sua azione formativa è sussidiaria rispetto a quella delle famiglie.

• L’insegnante si impegna a comunicare tempestivamente alla famiglia eventuali problematiche insorte nell’ambiente scolastico.

Doveri verso la società

• Il docente avrà un canale comunicativo privilegiato con le famiglie per favorire la piena maturazione dell’allievo

• Uniformerà le sue azioni educativo - didattiche agli indirizzi ministeriali, pur nell’autonomia di ricerca e sperimentazione didattica.

• Si attiverà per promuovere il perseguimento di una comunità di appartenenza, valorizzando tutte le opportunità educative che la società e il territorio possono offrire.

Per ogni altro aspetto si rimanda alla circolare sulle disposizioni cui i docenti sono tenuti ad attenersi nell’esercizio delle proprie funzioni.

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NORME DI COMPORTAMENTO PER IL PERSONALE AUSILIARIO

L'orario di servizio del personale deve essere funzionale a quello di funzionamento amministrativo e didattico dell’Istituto, pertanto la sua articolazione terrà conto delle esigenze organizzative e didattiche di ogni plesso scolastico debitamente programmate. Al personale ausiliario sono affidati compiti e connesse responsabilità in merito alla pulizia, sorveglianza e custodia dei locali. In particolare:

- assicurare l'igiene e la pulizia costante dei locali adibiti all'uso scolastico ed amministrativo al fine di garantire una permanenza a scuola confortevole per gli alunni e il personale.

- segnalare il momento dell'entrata, dell'uscita, del cambio dell'ora, dell'inizio e termine della ricreazione, mediante il suono del campanello, agli orari stabiliti.

- vigilare il portone di entrata ed uscita dalla Scuola: il personale ausiliario è responsabile della sorveglianza dei locali e della porta di ingresso agli stessi. Nessun genitore può accedere durante lo svolgimento delle attività didattiche se non munito di espresso invito da parte degli insegnanti o di permesso rilasciato dall'ufficio di direzione. L'ingresso è in ogni modo vietato agli estranei, pertanto non devono essere lasciate incustodite le porte attraverso le quali si accede alla scuola.

- Sorvegliare gli utenti nelle situazioni in cui sono a carico dell'Ente: il personale ausiliario deve dare assoluta priorità, tra le mansioni di cui è responsabile, alla sorveglianza dei piani, dei corridori e dei bagni, regolandone l'uso da parte degli alunni. Questi ultimi non devono essere lasciati incustoditi quando si trovano nei corridoi o nei servizi igienici, in qualsiasi momento della giornata scolastica. Allo stesso personale è altresì richiesto di collaborare con i docenti nella sorveglianza degli alunni nelle aule e nei laboratori in occasione di momentanee assenze degli stessi e di operare con gli insegnanti alle attività ausiliarie di vigilanza e accompagnamento dei bambini di scuola infanzia.

Fornire assistenza, in caso di lieve malore, agli alunni e, in caso di presunto o accertato grave malore, accompagnarli al Pronto Soccorso dell'Ospedale, chiamando l'autoambulanza. Contemporaneamente avvertirà i parenti e assisterà l'alunno fino all'arrivo dei parenti. Negli altri casi il personale scolastico rintraccerà telefonicamente i parenti, affinché provvedano personalmente a portare a casa l'alunno.

Il personale collabora al buon funzionamento dell’Istituto anche attraverso:

- predisposizione dei tavoli e partecipazione alla somministrazione dei pasti durante la mensa nella scuola dell’Infanzia. - produzione di copie con fotoriproduttori; - semplici lavori di manutenzione;

II lavoratore, ai sensi dell'art 5 del D.L.vo 626/94, è obbligato a prendersi cura della sicurezza e della salute propria e di quella dei

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presenti nei locali scolastici osservando le disposizioni e le istruzioni impartite con il piano rischi. A COMPLETAMENTO E INTEGRAZIONE DI QUANTO SU ESPOSTO SI RIPORTANO LE DIRETTIVE EMANATE CON N.PROT.2334 NEL CORRENTE ANNO SCOLASTICO DALLA DIRIGENTE PROF.SSA CUCUGLIATO

DISPOSIZIONI DI INIZIO ANNO SCOLASTICO 2014/2015 “NORME DI COMPORTAMENTO” Al fine di ottimizzare il servizio scolastico ed assicurare modalità di rapporto corrette ed efficaci all'interno dell’Istituto, per una attenta lettura, scrupolosa osservanza e applicazione, si invia di seguito la nota “Norme di comportamento”. Si tratta di un riepilogo di disposizioni, sia di tipo organizzativo, sia di tipo normativo che, pur non risultando esaustive delle problematiche scolastiche, possono costituire un’utile base di informazione. Per eventuali approfondimenti degli argomenti oggetto della presente circolare, si rinvia alla normativa vigente e alle altre circolari inviate: nella presente sono illustrati solo alcuni punti di particolare importanza, richiamati specificatamente all’attenzione per i delicati risvolti di responsabilità connessi.

1. MODALITA’ DI TRASMISSIONE DELLE CIRCOLARI INTERNE E’ obbligo e dovere di ciascuno apporre la propria firma, per presa visione e rispettare le circolari e gli avvisi diffusi, tramite cartaceo, posta elettronica e sito della scuola, dato che con questi sono veicolate le disposizioni di servizio interne, aventi valore normativo. In ogni caso tutte le circolari e gli avvisi affissi all’albo della direzione o inseriti nel Registro delle Circolari, depositato presso l’Ufficio di Segreteria, si intendono regolarmente notificati a tutto il personale. Le Circolari sono trasmesse tramite i docenti coordinatori di plesso; questi ultimi devono:

• conservarne copia in apposita cartellina per favorirne la diffusione e conoscenza tra tutto il personale e

• riconsegnare – tempestivamente ed opportunamente firmati - all’Ufficio di Segreteria gli eventuali moduli di “presa visione”.

2. OBBLIGHI DI VIGILANZA SUGLI ALUNNI- RESPONSABILITÀ’ CIVILE DEL PERSONALE DELLA SCUOLA Gli obblighi per i pericoli incombenti sugli alunni-utenti all'interno della comunità educativa sono quelli propri del fornitore di un servizio pubblico e risalgono fondamentalmente al dovere di vigilanza sui minori e alla predisposizione di ogni cautela indispensabile, affinché gli alunni possano usufruire del servizio in assenza di pericolo evitabile di danno alla persona. La vigilanza, con grado di intensità proporzionale al grado di sviluppo o maturazione psicomotoria dell'alunno, - ad opera di docenti e collaboratori scolastici - non ha soluzioni di continuità, dovendo decorrere dall'istante in cui questi entra nella "sfera" di vigilanza della scuola e fino al momento in cui rientra nella sfera di esercizio delle potestà genitoriali o familiari: in aula, negli spazi utilizzati per l'intervallo tra le lezioni, durante le attività pomeridiane extracurricolari, anche di intrattenimento, autorizzate dalla scuola, nelle palestre, nei laboratori, nel corso di visite guidate e viaggi di istruzione, all'entrata o all'uscita dalle aule o dall'edificio scolastico.

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E’ fatto obbligo per tutto il personale dipendente quanto segue: 1. In caso di assenza di un insegnante, il docente coordinatore di plesso dovrà disporre per la custodia degli alunni del collega assente.

La vigilanza degli alunni è demandata ad un docente delle classi o sezioni viciniori, il quale si avvarrà della collaborazione del personale ausiliario. Qualora un docente debba allontanarsi dalla classe deve informare ( a voce e per iscritto) il responsabile di plesso della assenza; il quale provvederà alla sostituzione. Il dirigente scolastico dispone, comunque, di affidare ai docenti e al personale ausiliario presenti, la vigilanza della classe che eventualmente fosse in attesa di supplente e/o nei momenti di precaria e temporanea assenza del titolare della classe medesima, anche, in ultima analisi, della divisione degli alunni nelle altre classi. In effetti, qualora, anche utilizzando personale C.S., non esistano soluzioni altre, tutti gli adulti presenti diventano civilmente e penalmente responsabili della tutela dei minori.

2. Connessa all'obbligo di vigilanza sulla scolaresca, incombe su ogni docente l'osservanza dell'orario scolastico: gli insegnanti si devono trovare a scuola 5 minuti prima dell'inizio delle lezioni e devono assistere all'uscita degli alunni, accompagnandoli al limite di pertinenza del plesso scolastico e consegnandoli ai genitori o a delegati maggiorenni.

3. L'ingresso nella scuola e nelle aule, così come l'uscita degli alunni, devono essere oggetto di concomitante sorveglianza da parte del personale ausiliario addetto e devono essere caratterizzate da una coordinata e ben organizzata sequenza di modalità, esplicitata per iscritto nel “Regolamento di istituto”.

4. Il trasferimento dei docenti da una classe all'altra deve essere organizzato con il supporto del personale ausiliario, potendo lo scambio indurre la conseguenza fisiologica che gli allievi, anche se per breve tempo, rimangano sforniti di sorveglianza.

5. La "ricreazione" costituisce fase dell'attività scolastica in cui permane e si accentua l'obbligo di vigilanza sugli alunni, a ragione della maggiore pericolosità di questa attività. Esige un impegno e una attenzione particolarmente intensa da parte dei docenti del plesso che devono fornire direttive organizzative e prevedere la pericolosità del gioco fatto praticare e/o dell'attrezzatura didattica e ricreativa, anche nei confronti degli alunni di sezione/classe diversa dalla propria o loro affidati momentaneamente. I docenti sono coadiuvati dal personale ausiliario.

E’ fatto divieto, per non incorrere in responsabilità civili ai sensi delle norme citate, di “mettere fuori dalla porta” alunni che restano così senza vigilanza. In caso di frequenti e gravi atti di indisciplina si informino i genitori e si presenti una relazione dettagliata all’ Ufficio di Direzione.

E’ obbligo dei docenti segnalare per iscritto alle famiglie, richiedendo la firma per presa visione a) variazioni nel calendario o nell'orario scolastico; b) eventuali scioperi del personale scolastico; c) uscite didattiche (anche a piedi, se programmate) e visite di istruzione.

L'insegnante, inoltre, risponde dei danni causati dai propri alunni a se stessi, ai compagni, a terzi, sia nella scuola che fuori, qualora essi ne siano allontanati senza preavviso scritto ai familiari.

Dalla non osservanza di tali disposizioni deriva la responsabilità del docente, da cui consegue la condanna al risarcimento dei danni.

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Pur tuttavia, in materia di responsabilità civile vi sono numerose pronunce della giurisprudenza che appaiono costanti e cioè che la responsabilità dell’insegnante non è chiamata in causa quando egli possa dimostrare che l’evento dannoso è stata causato nonostante la sua presenza e sorveglianza; ovvero non vi è colpa “in vigilando” prevista dall’art. 2048 del C.C. A riguardo, per esemplificazione, si riportano testi normativi e decisioni giurisprudenziali. Codice civile art. 47 1^ comma: Danno cagionato all’incapace In caso di danno cagionato da persone incapaci di intendere e di volere, il risarcimento è dovuto da chi è tenuto alla sorveglianza dell’incapace, salvo che provi di non aver potuto impedire il fatto. Codice civile art. 2048 3^ comma: Responsabilità’ dei genitori, dei tutori, dei precettori e dei maestri d’arte. I precettori e coloro che insegnano un mestiere o un arte sono responsabili del danno cagionato dal fatto illecito dei loro allievi o apprendisti, nel tempo in cui sono sotto la loro vigilanza. Le persone indicate nei commi precedenti sono liberate da responsabilità soltanto se provano di non aver potuto impedire il fatto. Decisioni Giurisdizionali “Deve ritenersi la responsabilità prevista dall’art. 2048 del C.C. nel caso del precettore che si sia allontanato dallo spogliatoio di una palestra, mentre vi erano ancora degli allievi sottoposti alla sua vigilanza e uno di costoro, reagendo a uno scherzo di un compagno, abbia cagionato a quest’ultimo delle lesioni”. (Tribunale di Milano) Secondo la Cassazione commette reato di interruzione di pubblico ufficio il docente che lascia scoperta la classe, affidandola ad un bidello o ad un collega, senza giustificato motivo. D’altro canto, sempre la Cassazione, con la sentenza n° 1683/97, precisa che il docente che abbia diligentemente sorvegliato i suoi alunni all’uscita da scuola, non è responsabile di fatti che per la loro “repentinità” ed “imprevedibilità” abbiano impedito un suo “tempestivo ed efficace intervento”.

Nel proprio specifico, i collaboratori scolastici − vigilano sulla sicurezza ed incolumità degli alunni, in particolare durante gli intervalli, negli spostamenti e nelle uscite per recarsi ai

servizi o in altri locali;

− sorvegliano gli alunni in caso di uscita dalle classi, di ritardo, assenza o allontanamento momentaneo dell’insegnante;

− impediscono, con le buone maniere, che gli alunni possano svolgere azioni di disturbo nei corridoi, conducendoli con garbo alle loro classi;

− riaccompagnano nelle loro classi gli alunni che, al di fuori dell’intervallo o senza seri motivi, sostano nei corridoi;

• sono tolleranti e disponibili con gli alunni, non dimenticando mai che la funzione della scuola è quella di educare specialmente quegli allievi che ne hanno più bisogno.

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3. VIGILANZA LOCALI SCOLASTICI • La vigilanza degli edifici scolastici è affidata al personale ausiliario che, agli orari stabiliti, deve provvedere, dopo aver accertato che

tutto sia in ordine, alla chiusura dei cancelli delle scuole al fine di garantire la sicurezza degli alunni e il regolare svolgimento delle attività scolastiche. Le porte e i cancelli degli edifici scolastici devono rimanere chiusi a chiave per tutto il tempo di permanenza a scuola degli alunni e non solo durante i momenti di ricreazione. I collaboratori scolatici sorvegliano l’uscita dalle classi e dalle porte e/o cancelli esterni, prima di dare inizio alle pulizie.

• Durante lo svolgimento delle lezioni, possono accedere ai locali scolastici solo coloro che sono stati preventivamente autorizzati - dall'insegnante coordinatore di plesso (se genitori), - per iscritto o tramite telefonata al plesso, da parte della direzione (se estranei).

E' opportuno comunque che il visitatore sia sempre annunciato al docente dal collaboratore scolastico e accompagnato alla classe.

• I collaboratori scolastici si terranno informati dei giorni e degli orari in cui si svolgono assemblee, colloqui, ecc., collocati sempre in orari non di lezione.

• Non si devono dare informazioni di alcun tipo a persone sconosciute. Nel caso si verificasse tale richiesta, il personale scolastico inviterà tali persone a recarsi in Direzione.

4. NORME COMPORTAMENTALI GENERALI PER I COLLABORATORI SCOLASTICI I collaboratori scolastici: ALL’INGRESSO MATTUTINO:

− aprono le finestre;

− controllano i bagni;

− devono essere presenti all’ingresso e all’uscita degli alunni, poiché i genitori accompagnano gli alunni all’entrata della scuola e li attendono all’uscita;

− in caso di trasporto, hanno l’obbligo di accogliere gli alunni nel tragitto entrata principale – cancello. DURANTE LE LEZIONI:

− sono facilmente reperibili da parte degli insegnanti per qualsiasi evenienza; DURANTE LA RICREAZIONE:

− sono presenti nel plesso vicino ai bagni per sorveglianza; ALL’USCITA:

− in caso di trasporto, hanno l’obbligo di accompagnare gli alunni - loro affidati dal docente di classe - nel tragitto entrata principale – cancello. Si dà disposizione ai docenti di affidare ai CS per lo scuolabus solo gli alunni risultanti dagli elenchi forniti e aggiornati dall’EE.LL.

− collaborano al complessivo funzionamento didattico e formativo;

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− favoriscono l’integrazione degli alunni diversamente abili;

− comunicano immediatamente al docente coordinatore di plesso l’eventuale assenza dell’insegnante dall’aula, per evitare che la classe resti incustodita;

− collaborano con gli insegnanti nella raccolta delle presenze ai pasti e nella predisposizione egli elenchi dei partecipanti al servizio mensa;

− evitano di parlare ad alta voce;

− prendono visione del calendario delle riunioni che si svolgono nel plesso, tenendosi aggiornati circa l’effettuazione del necessario servizio.

Al temine del servizio tutti i collaboratori scolastici di qualunque turno dovranno controllare, quanto segue:

− che tutte le luci siano spente

− che i rubinetti dei servizi siano chiusi

− che siano chiuse porte e finestre (serrande, tapparelle, persiane, ecc.) di aule e laboratori

− che ogni cosa sia al proprio posto e in ordine

− che siano chiuse porte e/o cancelli d’ingresso della scuola

− che sia correttamente inserito l’antifurto ove installato

− gli addetti agli uffici di segreteria e direzione controllano che siano chiuse porte e finestre.

5. SORVEGLIANZA IGIENICA I collaboratori scolastici sono tenuti a

− tenere i servizi igienici sempre decorosi, puliti e accessibili;

− provvedere al termine delle lezioni alla quotidiana pulizia con acqua e detersivi disinfettanti dei servizi e degli spazi, nonché delle suppellettili delle aule affidate;

_ riporre i materiali di pulizia in luogo chiuso non accessibile agli alunni .

6. NORMATIVA DI SICUREZZA − Tutto il personale scolastico deve conoscere la Normativa di Sicurezza relativa agli aspetti generali e a quelli specifici dell’ attività nel

proprio plesso, come da documentazione presente nel plesso medesimo: Registro dei controlli, Documento di valutazione dei Rischi, Piano di Emergenza. In particolare, è fatto obbligo di prendere visione delle mappe di sfollamento dei locali e di controllare quotidianamente la praticabilità ed efficienza delle vie di esodo, nonché l’efficienza dei dispositivi di sicurezza e la possibilità di utilizzarli con facilità.

− E’ assolutamente vietato ostruire con mobili, arredi, anche solo temporaneamente, le vie di fuga e le uscite di sicurezza. Si ricorda che le porte di sicurezza devono essere usate solo in situazione di emergenza.

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− All’inizio di ogni turno di lavoro, i collaboratori scolastici devono accertare l’efficienza dei dispositivi di sicurezza e la possibilità di utilizzarli con facilità.

− I docenti hanno, inoltre, l’obbligo di istruire gli alunni in materia di sicurezza, in modo che anche da parte loro vi sia la massima attenzione a questi fondamentali aspetti culturali e normativi.

7. “LA SICUREZZA E LA TUTELA DELLA SALUTE DEI LAVORATORI NEI LUOGHI DI LAVORO” T.U. 81/2008 E SUCCESSIVE MODIFICHE - AMBIENTI SCOLASTICI: SEGNALAZIONI "SITUAZIONI A RISCHIO"

Il D.L.vo 81/2008 stabilisce norme e prescrizioni in materia di sicurezza e di tutela della salute da applicarsi a tutti i luoghi pubblici. Il decreto coinvolge nella gestione della salute tutti i lavoratori e prevede, quindi, la formazione e l’informazione degli stessi nell’ottica di un’unitarietà strategica delle attività volte ad eliminare i rischi nei luoghi di lavoro. L'art. 20 del D.L.vo 81/2008 enumera gli obblighi dei lavoratori:

1. Ogni lavoratore deve prendersi cura della propria salute e sicurezza e di quella delle altre persone presenti sul luogo di lavoro, su cui ricadono gli effetti delle sue azioni o omissioni, conformemente alla sua formazione, alle istruzioni e ai mezzi forniti dal datore di lavoro. 2. I lavoratori devono in particolare: a) contribuire, insieme al datore di lavoro, ai dirigenti e ai preposti, all'adempimento degli obblighi previsti a tutela della salute e sicurezza sui luoghi di lavoro; b) osservare le disposizioni e le istruzioni impartite dal datore di lavoro, dai dirigenti e dai preposti, ai fini della protezione collettiva ed individuale; c) utilizzare correttamente le attrezzature di lavoro, le sostanze e i preparati pericolosi, i mezzi di trasporto, nonché i dispositivi di sicurezza; d) utilizzare in modo appropriato i dispositivi di protezione messi a loro disposizione; e) segnalare immediatamente al datore di lavoro, al dirigente o al preposto le deficienze dei mezzi e dei dispositivi di cui alle lettere c) e d), nonché qualsiasi eventuale condizione di pericolo di cui vengano a conoscenza, adoperandosi direttamente, in caso di urgenza, nell'ambito delle proprie competenze e possibilità e fatto salvo l'obbligo di cui alla lettera f) per eliminare o ridurre le situazioni di pericolo grave e incombente, dandone notizia al rappresentante dei lavoratori per la sicurezza; f) non rimuovere o modificare senza autorizzazione i dispositivi di sicurezza o di segnalazione o di controllo; g) non compiere di propria iniziativa operazioni o manovre che non sono di loro competenza ovvero che possono compromettere la sicurezza propria o di altri lavoratori; h) partecipare ai programmi di formazione e di addestramento organizzati dal datore di lavoro; i) sottoporsi ai controlli sanitari previsti dal presente decreto legislativo o comunque disposti dal medico competente.

Si dispone che ciascun insegnante/ATA, durante l'anno scolastico, comunichi tempestivamente per iscritto, le carenze riscontrate nelle aule o negli ambienti interni ed esterni del plesso, ponendo particolare attenzione allo stato delle prese, degli interruttori e di quanto possa essere, per l'alunno e per il personale medesimo, fonte di pericolo.

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All’inizio e alla fine anno scolastico, i docenti addetti, con la collaborazione di tutti i docenti del plesso, dopo accurata ricognizione, inoltreranno alla Direzione un esauriente verbale sullo stato degli ambienti, onde consentire tempestivi interventi a cura dell'autorità competente. In ottemperanza alla normativa vigente, in ogni plesso nel corso dell'anno scolastico, si effettuino almeno due "prove di esodo" documentate con apposito verbale in duplice copia, di cui l’una conservata nel plesso, l’altra consegnata in direzione. Si ricorda che il modulo di evacuazione (e una penna) devono essere tenuti in mezzo al registro per la immediata compilazione presso il punto di raccolta.

8. DIVIETO DI UTILIZZO DI SOSTANZE TOSSICHE E’ assolutamente vietato, per qualunque attività, l’utilizzo di sostanze che possano rivelarsi tossiche o dannose per gli alunni quali: colle non dichiaratamente atossiche, vernici, solventi, ecc. Prima di proporre agli alunni attività che richiedono l’uso di sostanze particolari o alimenti (pasta, farina, legumi, ecc.) occorre verificare che non vi siano casi di allergie specifiche o intolleranze ai prodotti.

9. INFORTUNI Pur rammentando gli obblighi dell’istituzione scolastica per i pericoli incombenti sugli alunni-utenti all'interno della comunità educativa che risalgono fondamentalmente al dovere di vigilanza sui minori e alla predisposizione di ogni cautela indispensabile affinché gli alunni possano usufruire del servizio in assenza di pericolo evitabile di danno alla persona, in caso di infortunio è obbligo:

• denunciare all'INAIL l'infortunio non guaribile in 3 giorni (fa fede il certificato medico o del Pronto Soccorso), entro 48 ore dalla comunicazione del fatto;

• denunciare all'autorità di Pubblica Sicurezza l'infortunio non guaribile in 3 giorni (come sopra). Ne consegue che, in caso di infortunio occorso ad un alunno o ad un docente/Ata durante l'orario scolastico, si deve inoltrare alla Direzione 1. da parte del/i docente/i-collaboratori scolastici presenti al fatto, per iscritto, immediatamente, una relazione contenente la descrizione

dell'infortunio e altri dati utili. 2. eventuali dichiarazioni spontanee di alunni o testimoni. 3. certificato del Pronto Soccorso o altro certificato medico. In caso di inosservanza della suddetta procedura le sanzioni pecuniarie sono elevatissime; si invita, perciò, al massimo scrupolo nell'osservare i tempi descritti.

10. INFORTUNIO ALUNNI: RIAMMISSIONE In caso di infortunio occorso agli alunni presso l’I.C., per il quale è stato inoltrato all’Ufficio di Direzione il certificato medico del Pronto Soccorso (o altro certificato medico) e si è effettuata denuncia all’INAIL o all’autorità di P.S (infortunio non guaribile in 3 giorni), non è consentita la riammissione a scuola se anticipata rispetto alla prognosi medica.

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L’ammissione alla frequenza delle attività scolastiche è però possibile qualora i genitori presentino certificato di guarigione o di riammissione a scuola rilasciato dal medico/pediatra di base. All’occorrenza, i docenti richiedano e consegnino in direzione il citato certificato di guarigione. In caso di infortunio occorso agli alunni al di fuori dell’orario e dell’I.C., di cui il docente non sia in possesso di certificazione medica con prognosi definita, è sufficiente far compilare ai genitori il predisposto modulo di assunzione di responsabilità.

11. SOMMINISTRAZIONE DI FARMACI SALVAVITA ALL’INTERNO DELLA SCUOLA La somministrazione di farmaci è esclusa in ogni caso, essendo necessario per essa il controllo medico. In casi particolari, autorizzati dai medici del Servizio di Pediatria di Comunità dell’ASL, se la diagnosi prescrive una terapia comprendente farmaci da assumere (salvavita), i docenti e/o il personale ausiliario provvedono alla somministrazione dei presidi terapeutici nell’arco temporale in cui l’alunno/a frequenta la scuola, limitatamente al proprio orario di servizio. In questo caso è necessario acquisire agli atti della scuola (registro di classe) specifica autorizzazione rilasciata tramite apposito modulo compilato dai medici dell’ASL., previa visione della documentazione sanitaria utile per la valutazione del caso in possesso del genitore; detto modulo deve essere completato in tutte le sue parti in modo chiaramente leggibile senza possibilità di equivoci e/o errori, indicante con precisione il farmaco, le dosi, le modalità di somministrazione. Il Servizio di Pediatria di comunità, il DS e gli insegnanti interessati costruiscono uno specifico “percorso di intervento” circa le modalità di somministrazione dei farmaci, con la disponibilità a fornire ogni informazione e collaborazione necessaria per un corretto intervento, nel rispetto delle reciproche competenze. Le indicazioni precise in merito al luogo in cui si trovano i farmaci necessari dovranno essere conservate nel registro di classe insieme al resto della documentazione.

12. MATERIALE SANITARIO Possono essere praticati dal personale docente e ausiliario alcuni interventi quali:

- Medicazione di piccole ferite; - Applicazione locale di creme per piccole contusioni o per punture d’insetti dopo aver consultato il medico o genitore .

Il materiale sanitario essenziale in ciascun plesso è custodito nelle apposite cassette di primo soccorso. Chiunque utilizzi la penultima confezione è tenuto ad avvertire il personale incaricato per il rinnovo della scorta.

13. CRITERI GENERALI PER L’ALLONTANAMENTO DEGLI ALUNNI Il bambino può essere allontanato dagli insegnanti, dopo aver avvertito e affidato ai genitori l’alunno, qualora presenti:

� Congiuntivite purulenta � Diarrea (due o più scariche) � Febbre superiore a 37,5° (temperatura ascellare, se temperatura interna considerare 38°) � Parassitosi

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� Vomito (2 o più episodi) � Esantemi con febbre o cambiamenti del normale comportamento (torpore, pianto continuo …).

Il bambino allontanato può riprendere la normale frequenza dopo almeno 2 giorni di sospensione dalla collettività, compreso quello di allontanamento, indipendentemente dall’ora in cui il minore è stato “ritirato”, senza la necessità di presentare il certificato medico. Per le seguenti patologie:

� Congiuntivite purulenta � Parassitosi � Esantemi”.

Il bambino può essere riammesso prima con certificato del medico curante, redatto su apposito modulo rilasciato dalle insegnanti, che attesti la non presenza della malattia che ha portato l’allontanamento. In caso il genitore non presenti al medico il modulo di allontanamento questi redigerà un certificato di riammissione specificando la diagnosi. In nessun caso oltre a quelli riportati nel regolamento può essere accettato un certificato medico che “accorci” il periodo di sospensione.

14. ORARIO DI SERVIZIO DOCENTI L’orario di servizio va rispettato rigorosamente sia per quanto riguarda le attività didattiche di lezione sia per le attività funzionali all’insegnamento (ore settimanali di programmazione, riunioni, ecc...). Si ricorda che il ritardo nella presa di servizio, può dar luogo all’avvio di procedimenti disciplinari. Ogni team consegni all’Ufficio di Segreteria

• l’orario provvisorio entro il 10 settembre 2012

• l’orario definitivo entro il 25 settembre 2012 compilando l’apposito modulo.

15. ORARIO DI SERVIZIO COLLABORATORI SCOLASTICI I collaboratori scolastici sono tenuti a prestare servizio, salvo diverse disposizioni del DSGA, nei plessi di competenza secondo le mansioni loro assegnate il cui prospetto è consegnato durante i primi giorni di settembre. Si raccomanda il rigoroso rispetto dell’orario di servizio. Le variazioni di orario devono essere richieste per iscritto con congruo anticipo, con la firma di tutti i collaboratori scolastici coinvolti, debitamente motivate. E’ assolutamente vietato allontanarsi dal posto di lavoro senza la richiesta preventiva di permessi orari o per motivi autorizzati dal DSGA e dal Dirigente Scolastico. Chi contravviene a detta disposizione risponderà del proprio operato nelle opportune sedi e con le conseguenze previste dalla Legge, anche e soprattutto in relazione agli obblighi di vigilanza degli alunni, precipui per il personale della scuola.

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16. VARIAZIONI DI ORARIO DOCENTI Le richieste di cambio di turno fra docenti possono essere autorizzate se funzionali alle attività didattiche/educative. Devono essere comunicate al Dirigente e al Responsabile di plesso. Esse devono pervenire con congruo anticipo e per iscritto, con la firma di tutti i docenti coinvolti, debitamente motivate. Richieste di variazione di eventuale orario di contemporaneità dei docenti saranno autorizzate se giustificate da valide motivazioni che saranno trascritte sul registro e nell’apposito modulo di richiesta. La medesima procedura vale per la programmazione didattica nella scuola primaria, in quanto facente parte dell’orario di servizio. Tale attività si attua in incontri collegiali dei docenti del team. E’ assolutamente vietato allontanarsi dal posto di lavoro senza la richiesta preventiva di permessi orari o per motivi autorizzati dal Dirigente Scolastico. Chi contravviene a detta disposizione risponderà del proprio operato nelle opportune sedi e con le conseguenze previste dalla Legge, anche e soprattutto in relazione agli obblighi di vigilanza degli alunni, precipui per il personale della scuola.

17. SERVIZIO STRAORDINARIO Eventuali prestazioni di lavoro straordinario dovranno essere concordate e autorizzate. Il lavoro straordinario svolto senza autorizzazione non sarà tenuto in considerazione.

18. MANIFESTAZIONI CON I GENITORI – ORARIO AGGIUNTIVO DEI COLLABORATORI SCOLASTICI Per la buona riuscita delle manifestazioni con i genitori, le richieste di effettuazione di ore aggiuntive e/o orario straordinario dei collaboratori scolastici devono essere avanzate - per iscritto, almeno 10 giorni prima dell’evento, al DS tramite il DSGA - dal docente coordinatore del plesso, previa accordo condiviso con le colleghe e acquisita disponibilità del personale ausiliario. Si ricorda che i collaboratori scolastici possono prestare fino a 7 ore e 12 minuti continuative; in eccedenza è obbligatoria una pausa pasto di almeno mezz’ora. Le richieste pervenute devono essere autorizzate con visto scritto del DS, sentito il parere del DSGA. Qualora le precedenti disposizioni non siano rispettate, la scrivente sarà costretta a non riconoscere l’eventuale orario aggiuntive effettuato perché non preventivamente autorizzato.

19. PERMESSI BREVI Sono quantificati per una durata non superiore alla metà dell’orario giornaliero e nel limite annuo corrispondente all'orario settimanale di insegnamento (25 ore per gli insegnanti di scuola materna, 22 per i docenti di scuola elementare, 18 per i docenti di scuola media); per il personale ATA non possono eccedere le 36 ore nel corso dell’anno scolastico. Vanno recuperati entro 2 mesi dalla fruizione e la concessione dei permessi è condizionata dal fatto di non nominare supplente e di non creare in alcun modo disservizio. Il comma 3 dell’art.16 del CCNL 2006/2009 recita:

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entro i due mesi lavorativi successivi a quello della fruizione del permesso, il dipendente è tenuto a recuperare le ore non lavorate in una o più soluzioni in relazione alle esigenze di servizio. Il recupero da parte del personale docente avverrà prioritariamente con riferimento alle supplenze o allo svolgimento di interventi didattici integrativi, con precedenza nella classe dove avrebbe dovuto prestare servizio il docente in permesso. Si precisa in particolare che:

• In riferimento alle “supplenze”, i docenti saranno contattati dal Responsabile di Plesso o dall’Ufficio di Segreteria.

• In riferimento allo “svolgimento di interventi didattici integrativi”, gli interessati dovranno contattare personalmente la scrivente, definendo per iscritto le modalità dello svolgimento dell’intervento integrativo che si intende effettuare. Si esclude la possibilità di recupero nei momenti di “routine” se non in caso di assenza di altro personale.

Per motivi organizzativi si dispone che il responsabile di plesso riporti il tutto ( inclusi i ritardi e le uscite anticipate) su un registro da depositare in segreteria.

20. ASSENZE PER MALATTIA

Per quanto concerne le assenze per malattia, la normativa attualmente in vigore prevede che, il Dirigente Scolastico può disporre la visita fiscale sin dal primo giorno di assenza. A tale proposito e allo scopo di evitare spiacevoli conseguenze ed eventuali trattenute della retribuzione, il personale deve obbligatoriamente:

• rispettare scrupolosamente le fasce orarie di reperibilità: 09.00 – 13.00 e 15.00 - 18.00.

• comunicare tempestivamente alla segreteria l’eventuale variazione di domicilio durante la malattia.

• comunicare preventivamente in segreteria, per via telefonica, fax o posta elettronica, l’eventuale necessità di effettuare accertamenti diagnostici, visite mediche, ecc., durante la fascia oraria di reperibilità. Questo per permettere la comunicazione dell’ assenza all’Ausl.

Si precisa che qualsiasi documentazione presentata a posteriori per motivare l’assenza dal proprio domicilio, avrà rilievo solo per esclusivi casi di circostanze imprevedibili ed indipendenti dalla volontà dell’interessato.

• Qualora il dipendente, che in caso di malattia, dopo avere presentato una certificazione medica attestante una prognosi pari alla propria settimana lavorativa, escludendo il sabato e la domenica (o la domenica e il lunedì), rimanga ancora assente per tutta la settimana successiva, i giorni di domenica e sabato (o lunedì) sono da ricomprendere e computare senza soluzione di continuità in un unico periodo di assenza per malattia.

21. ASSENZE La procedura complessa della nomina dei supplenti impone: - puntualità e precisione nella richiesta/comunicazione di assenza da effettuarsi entro le ore 7,30 per gli Ata e le ore 8 per i docenti

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- vigilanza sugli alunni da parte degli insegnanti presenti in attesa che arrivi il supplente, anche tramite la divisione degli alunni in tutte le altre classi - invio in segreteria di tutta la documentazione con tempestività. Le richieste di assenza vanno ovviamente limitate ai soli casi di necessità.

Per la concessione dell’assenza per motivi di salute si inoltri comunicazione scritta, a cui va allegato il certificato medico attestante la prognosi qualora la certificazione non sia reperibile d’ufficio sul sito INPS (es. visite specialistiche). Tale documentazione, da inviare anche a mezzo raccomandata con avviso di ricevimento, dovrà pervenire in segreteria entro i cinque giorni successivi all'inizio della malattia, o all'eventuale prosecuzione della stessa. Le assenze per motivi di famiglia o per altri motivi (partecipazione esami, matrimonio, ecc...) devono essere richieste con anticipo di almeno 5 giorni.

22. ASSENZE DA ORGANI COLLEGIALI L’assenza a riunioni “obbligatorie” di organi collegiali devono essere richieste per iscritto ed essere giustificate con idonea documentazione. In caso di fatti improvvisi che determino l’assenza, è consentito effettuare la richiesta per via telefonica e inoltrare successivamente idonea documentazione a giustificazione. In caso di impossibilità ad inoltrare la richiesta prima dell’incontro, sarà cura dell’interessato avvertire il mattino successivo quanto prima e comunque non oltre le ore 12,00. Dopodiché d’ufficio si richiederà all’interessato per iscritto motivo dell’assenza e relativa documentazione a giustificazione. Anche l'entrata posticipata o l'uscita anticipata da riunioni obbligatorie devono essere richieste per iscritto, documentate ed autorizzate.

23. ASSEMBLEE SINDACALI Le ore annuali a disposizione dei docenti sono 10 annue. Tali ore rappresentano un diritto per coloro che sono in servizio durante le assemblee. Come chiarito dall’ARAN, qualora l’assemblea si svolga fuori orario di servizio del docente (es. giorno libero), tali ore non possono essere recuperate dalle ore di insegnamento o da quelle di carattere collegiale. La normativa ritiene, infatti, che chi non è in servizio possa autonomamente e senz’alcun vincolo, esercitare il proprio diritto di partecipazione.

24. DOCUMENTI SCOLASTICI - DOCENTI Vanno compilati sistematicamente in tutte le loro parti, secondo le indicazioni decise dal Collegio dei docenti. Si ricorda che i documenti scolastici

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1. devono essere rigorosamente tenuti a scuola e debitamente aggiornati. 2. fanno "fede" per tutti gli adempimenti amministrativi 3. sono riposti, a fine anno, agli atti della Direzione per necessità d'archivio.

E' indispensabile, quindi, che siano completati con estremo zelo e custoditi con cura, nel rispetto della L. 196/2003.

25. DOCUMENTO DI VALUTAZIONE La firma sul documento di valutazione dell’alunno deve essere apposta dal “genitore o da chi ne fa le veci”. Pertanto è titolato alla firma del citato documento il genitore o chi esercita legalmente la “patria potestà” e non altri, anche se parenti.

26. VERBALIZZAZIONE DEGLI INCONTRI I docenti sono tenute a verbalizzare qualsiasi incontro o riunione che si tiene nei locali scolastici, ai fini di valutare attentamente anche in altra sede i problemi sorti e studiarne le soluzioni.

27. SUSSIDI DIDATTICI In considerazione dell'elevato costo di acquisto e di riparazione dei sussidi didattici, nonché delle responsabilità in merito alla conservazione dei beni mobili dello Stato, si comunicano le seguenti disposizioni: - ogni plesso il responsabile prenderà in consegna i sussidi e si occuperà delle operazioni di prestito e restituzione, in base ad un

apposito regolamento interno che ogni plesso provvederà a stilare. - al termine delle lezioni, i sussidi dovranno essere conservati nel luogo più sicuro del plesso (armadi di sicurezza, stanze blindate o con

chiusure di sicurezza). - a fine anno scolastico il responsabile dei sussidi, dopo accurata verifica, con apposito verbale provvederà alla formale "riconsegna" dei

beni al DSGA, segnalando eventuali guasti o rotture o mancanze.

28. USCITE E VIAGGI DI ISTRUZIONE 1) Si intendono per:

• USCITE DIDATTICHE SUL TERRITORIO: le uscite che si effettuano nell’arco di una sola giornata, per una durata non superiore all’orario scolastico giornaliero, nell’ambito del territorio del comune e/o dei comuni territorialmente contigui;

• VISITE GUIDATE: le uscite che si effettuano nell’arco di una sola giornata, per una durata uguale o superiore all’orario scolastico giornaliero, al di fuori del territorio del comune e/o dei comuni territorialmente contigui;

• VIAGGI D’ISTRUZIONE: le uscite che si effettuano in più di una giornata e comprensive di almeno un pernottamento. I viaggi d’istruzione devono contribuire a:

� Migliorare il livello di socializzazione tra studenti e tra studenti e docenti; � Migliorare l’adattamento alla vita di gruppo ed educare alla convivenza civile; � Sviluppare il senso di responsabilità e autonomia; � Sviluppare un’educazione ecologica e ambientale; � Favorire la conoscenza diretta di aspetti significativi della realtà storica, culturale ed ambientale promuovendo l’incontro tra realtà

e culture diverse;

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� Sviluppare la capacità di interpretare criticamente l’evoluzione storica, culturale e sociale del nostro territorio; � Rapportare la preparazione culturale dei discenti con le esigenze espresse dalla realtà economica e territoriale di riferimento; 2. I Viaggi d’Istruzione - visite guidate

I Viaggi vanno predisposti per l’intera classe. Non possono comunque essere effettuati ove non sia assicurata la partecipazione di almeno 2/3 degli alunni componenti le singole classi coinvolte. Per la sorveglianza/vigilanza degli alunni è previsto per tutti gli ordini di Scuola un docente ogni 15 alunni Non possono essere effettuati viaggi oltre il 30 maggio e/o in coincidenza della fine del quadrimestre, salvo casi specifici legati alla peculiarità del progetto ( scambi, visite in ambienti naturalistici o presso enti istituzionali). Non sono vincolate dai sopraindicati termini di tempo le uscite didattiche la cui organizzazione presenti caratteristiche di estemporaneità (visite a mostre, musei, partecipazione a spettacoli teatrali, cinematografici ecc.) purché concordati con i colleghi e autorizzati dal Dirigente Scolastico. Programmazione: I viaggi d’istruzione, ivi compresi quelli connessi ad attività sportive, presuppongono, in considerazione delle motivazioni culturali didattiche e professionali che ne costituiscono il fondamento e lo scopo preminente, una precisa, adeguata programmazione didattica e culturale predisposta fin dall’inizio dell’anno scolastico. Tale fase programmatica rappresenta un momento di particolare impegno dei docenti e degli organi collegiali. Il piano dei viaggi d’istruzione è presentato al Consiglio d’Istituto, entro il mese dicembre di ogni anno, utilizzando gli orientamenti programmatici dei Consigli di Classe, di Interclasse e sezione (con la presenza dei genitori), dei quali si rende promotore il Collegio dei Docenti. Criteri generali: Regole generali da rispettare nell’organizzazione dei viaggi d’istruzione:

• divieto di organizzare viaggi oltre il 30 maggio (salvo che per le attività sportive o per quelle collegate con l’educazione ambientale);

• opportunità di evitare iniziative in coincidenza di attività istituzionali (scrutini, elezioni), o nei giorni prefestivi;

• tutti i partecipanti devono essere garantiti da apposita polizza assicurativa contro gli infortuni ed essere in possesso di un documento di identificazione. Accompagnatori: Per viaggi di istruzione-visite guidate della durata di un giorno, si prevede un docente accompagnatore per non più di 15 alunni nonché un docente di sostegno o della classe fino a 2 alunni portatori di handicap. Nell’individuare l’accompagnatore del gruppo, si preferisce il docente che propone la gita o un docente che insegna nella classe. Gli accompagnatori hanno i seguenti compiti: - attuare una costante e assidua vigilanza sugli alunni; - assicurare la perfetta efficienza organizzativa del viaggio d’istruzione assumendo ogni notizia utile circa il percorso, la meta e la piena

capacità di adempimento degli impegni contrattuali assunti da terzi;

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- assicurarsi, per quanto possibile, che i luoghi da visitare non presentino pericoli; - in caso di ritardo rispetto all’orario previsto per il rientro, avvertire telefonicamente la scuola (o un rappresentante di classe se, quando

sorge la necessità di avvisare, il personale dell’ufficio di segreteria ha terminato l’orario di servizio); Documentazione da acquisire agli atti:

• Modulo di richiesta;

• Programma analitico del viaggio/Relazione illustrativa degli obiettivi culturali e didattici dell’iniziativa;

• Preventivo assenso scritto dei genitori per gli alunni;

• Elenco nominativo degli alunni partecipanti distinto per classe e dei docenti accompagnatori;

• Dichiarazioni sottoscritte circa l’assunzione dell’obbligo della vigilanza dei docenti accompagnatori di competenza dell’Ufficio di segreteria;

• Relazione dei docenti accompagnatori a conclusione del viaggio.

• Prospetto comparativo delle offerte di almeno tre agenzie viaggi o ditte autotrasportatrici interpellate;

• Polizza assicurativa infortunio di tutti i partecipanti.

• Certificazioni varie, come previsto dalla normativa, relativamente all’automezzo da utilizzare. Durata dei viaggi e periodi di effettuazione

Considerata la necessità di garantire il completo svolgimento dei programmi di insegnamento, si ravvisa l’opportunità di contenere i viaggi entro i seguenti limiti:

•Le classi dell’Infanzia potranno effettuare uscite didattiche sul territorio in orario scolastico;

•Le classi della Primaria potranno effettuare uscite didattiche e visite guidate in orario scolastico e/o della durata di un giorno;

• Le classi I, II e III della Secondaria di primo grado potranno effettuare uscite didattiche e visite guidate in orario scolastico e/o della durata di un giorno;

• Le classi III della Secondaria di primo grado potranno effettuare un viaggio di istruzione di 2 o più giorni.

29. USO TELEFONO E CELLULARE Il telefono della Scuola deve essere usato solo ed esclusivamente per motivazioni gestionali, organizzative e didattiche. Si raccomanda la “brevità” delle comunicazioni per evitare difficoltà di collegamento in caso di urgenza, sia da parte dell’utenza che da parte dell’Ufficio. C.M. n° 362/1998 : l’utilizzo del telefono cellulare da parte di tutto il personale, soprattutto da parte dei docenti durante le ore di lezione, è comportamento non consentito in quanto si traduce in una mancanza di rispetto nei confronti degli alunni e reca un elemento di disturbo al corretto svolgimento delle ore di lezione...le quali non possono essere utilizzate per attività personali dei docenti. La stessa regola deve essere estesa al personale ATA.

30. DIVIETO DI FUMARE NEGLI AMBIENTI SCOLASTICI La Legge 11 Novembre 1975 n. 584, la Legge 16.1.2003 n. 3, il DPCM 23.12.2003 vietano tassativamente di fumare in ogni locale delle scuole di ogni ordine e grado e nei locali adibiti a pubblica riunione. I docenti e i collaboratori scolastici, oltre ad essere tenuti a rispettare rigorosamente la legge, sono obbligati a farla rispettare a terzi.

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Inoltre, poiché la scuola è promotrice delle attività di prevenzione nei confronti di tutte le dipendenze, ivi compreso il tabagismo, i docenti e i collaboratori scolastici, quali modelli significativi per i giovani alunni, non devono in alcun modo contravvenire alle sopra citate norme: esempi negativi vanificherebbero di fatto ogni sforzo didattico.

31. TRASMISSIONE D'ATTI D'UFFICIO Si raccomanda che le comunicazioni e le eventuali istanze alle autorità scolastiche superiori siano fatte tramite l'Ufficio di Segreteria.

32. RICHIESTE ALL'AUTORITA' MUNICIPALE Ogni richiesta deve essere inoltrata alla Direzione che provvederà ad interessare l'Amministrazione Comunale.

33. COMUNICAZIONE ALLA CUCINA PER ASSENZA DELLA CLASSE DAL SERVIZIO DI MENSA In occasione di uscite, viaggi di istruzione o altre manifestazioni che prevedano l’assenza della classe dalla mensa, i docenti interessati avranno cura di avvisare il personale di cucina almeno sette giorni prima dell’evento, anche tramite il personale collaboratore scolastico. Ciò per consentire la giusta quantificazione di acquisto di derrate.

34. CRITERI GENERALI PER L’IGIENE DEGLI ALIMENTI - ALIMENTI PROVENIENTI DALL’ESTERNO “Avendo adottato norme atte ad interrompere la catena di trasmissione delle malattie a trasmissione oro-fecale che vanno dall’igiene personale a quella degli alimenti, non può essere concessa l’introduzione dall’esterno di alcun alimento a consumo collettivo (es. torte) se non confezionato da strutture artigianali o industriali, strutture sottoposte alle stesse norme e controlli di quelle “interne” alla scuola. Essendo comunque presente, anche in caso di confezioni artigianali-industriali, il problema della conservazione è vietata l’introduzione in comunità di cibi con farcitura o guarnitura con panna e/o crema, cibi che risultano facilmente deperibili” (disposizioni ASL).

35. ANAGRAFE DELLE PRESTAZIONI E DEGLI INCARICHI DEI PUBBLICI DIPENDENTI Come è noto, per i dipendenti pubblici vige il divieto di svolgere incarichi retribuiti che non siano stati conferiti o preventivamente autorizzati dalle amministrazioni alle quali organicamente appartengono, con alcune opportune esclusioni soggettive ed oggettive previste dalla norma. In correlazione con il riferito divieto, la medesima norma impone alle amministrazioni pubbliche diverse da quelle di appartenenza, agli enti pubblici economici e ai soggetti privati che intendono conferire incarichi retribuiti a dipendenti pubblici, di richiedere preventivamente l'autorizzazione alle amministrazioni di appartenenza dei dipendenti stessi. La violazione di questi obblighi è sanzionata. Quanto sopra per opportuna conoscenza.

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36. D.LEG. N° 196 DEL 30 GIUGNO 2003, ARTT. DA 33 A 36, “CODICE SULLA PROTEZIONE DEI DATI PERSONALI” E ALLEGATO B “DISCIPLINARE TECNICO IN MATERIA DI MISURE MINIME DI SICUREZZA”(DIRITTO DI ACCESSO E PRIVACY) - FASCICOLO INFORMATIVO PER INSEGNANTI

1. REGOLAMENTO SULLA TUTELA E RISERVATEZZA DEI DATI PERSONALI E SENSIBILI 2. DOCUMENTO PROGRAMMATICO PER LA SICUREZZA 3. D.M.P.I. N. 305 DEL 7 DICEMBRE 2006

DATO PERSONALE Qualunque informazione relativa a persona fisica, persona giuridica, ente o associazione, identificati o identificabili, anche indirettamente, mediante riferimento a qualsiasi altra informazione, ivi compreso il numero di identificazione personale. DATI IDENTIFICATIVI Dati personali che permettono l’identificazione diretta dell’interessato. DATI SENSIBILI Dati personali idonei a rivelare l’origine razziale ed etnica, le convinzioni religiose, filosofiche o di altro genere, le opinioni politiche, l’adesione a partiti, sindacati, associazioni od organizzazioni a carattere religioso, filosofico, politico o sindacale, nonché i dati personali idonei a rivelare lo stato di salute e la vita sessuale. Il “REGOLAMENTO SULLA TUTELA E RISERVATEZZA DEI DATI PERSONALI E SENSIBILI ” disciplina il trattamento dei dati nella Istituzione scolastica in attuazione di quanto disposto dal D.Leg.vo 196 del 30 giugno 2003. L’ Istituzione scolastica, nel trattamento e nella trasmissione di dati e documenti, deve operare al fine di garantire il rispetto dei diritti, delle libertà fondamentali, della dignità delle persone giuridiche e fisiche, con particolare riferimento alla riservatezza e all’identità personale. Il “DOCUMENTO PROGRAMMATICO PER LA SICUREZZA” definisce lo stato di attuazione, nelle scuole dell’Istituto, di quanto disposto dalla normativa vigente in materia di privacy, con riferimento alla struttura organizzativa e funzionale dell’istituzione scolastica per il trattamento dei dati personali e sensibili, per le rispettive competenze, da parte del corpo docente e del personale ATA. I dati personali e sensibili trattati dai docenti riguardano essenzialmente gli alunni; i dati personali e sensibili trattati dal personale di segreteria riguardano sia gli alunni che il personale della scuola. NORME PER IL PERSONALE DOCENTE con contratto a tempo indeterminato e con contratto a termine. I soggetti sopra citati, in relazione alle operazioni di dati personali e sensibili ai quali hanno accesso nell’espletamento della funzione che è loro propria e/o per gli incarichi che sono stati loro affidati, in ottemperanza alla normativa vigente che regola la materia, dovranno attenersi in modo scrupoloso alle modalità contenute nell’atto di nomina a incaricato e nel Documento Programmatico della Sicurezza. DATI TRATTATI DAI DOCENTI I dati personali trattati dai docenti sono contenuti in banche dati su supporto cartaceo e/o informatico che si possono classificare in:

− basi di dati alle quali hanno accesso più docenti

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− basi di dati alle quali ha accesso un singolo docente. Le banche dati cui hanno accesso più docenti sono:

− il registro di classe

− il registro dei verbali del consiglio di classe

− la documentazione relativa alla programmazione didattica

− i documenti di valutazione

− la documentazione dello stato di handicap

− i certificati medici degli allievi

− la corrispondenza con le famiglie Le banche dati cui ha accesso il singolo docente sono:

− il registro personale

− gli elaborati I dati personali devono essere conservati in adeguati armadi o cassetti dotati di serratura efficiente. I dati idonei a rivelare lo stato di salute degli alunni, trattati esclusivamente per finalità previste dalla legge, vanno conservati separatamente da altri dati personali. Tali dati consistono essenzialmente in certificati medici consegnati dai genitori ai docenti per scopi definiti da norme di legge (giustificazione assenze, esonero da attività motoria, necessità di particolari diete alimentari ecc). Dopo la ricezione i dati vanno custoditi in appositi contenitori chiusi. E’ fatto obbligo di seguire con la massima attenzione quanto sopra e quanto disposto e nel Documento Programmatico della Sicurezza, in particolare nell’Allegato n° 1, anche per le conseguenze che l’inosservanza della norma comporta.

37. D. LGS. 30 GIUGNO 2003, N. 196 - CODICE IN MATERIA DI PROTEZIONE DEI DATI PERSONALI: NOTIZIE E IMMAGINI RELATIVE A MINORI

E’ tuttora vigente il divieto di pubblicazione e di divulgazione di notizie e di immagini che, in vario modo, possano consentire l'identificazione di un minore. La pubblicazione di immagini dei minori su stampe, prodotti video e siti internet può avvenire solo ed esclusivamente previa autorizzazione dei genitori. Nel caso di documentazione didattica contenente notizie e/o foto degli alunni (testi, cd, ecc.), anche e sopratutto se consegnata ai genitori (si intenda che è assolutamente vietata la divulgazione e distribuzione ad estranei), è obbligo del docente compilatore apporre sul testo o cd una etichetta adesiva con la dicitura: “La presente documentazione è esclusivamente destinata a visione/proiezione private a carattere familiare e/o scolastico. Ne è assolutamente vietata la divulgazione, la diffusione, l’esecuzione in pubblico, la duplicazione e il noleggio”. Si ammonisce che eventuali riprese filmate effettuate dai genitori degli alunni coinvolti in manifestazioni scolastiche di vario tipo devono essere destinate esclusivamente a proiezioni di carattere familiare. Ne è assolutamente vietata la divulgazione, l’esecuzione in pubblico, la duplicazione e il noleggio.

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38. PEDICULOSI Al fine di un efficace intervento di carattere preventivo riguardante la pediculosi (pidocchi del capo), il Servizio di Pediatria di Comunità dell’ASL e la Scuola raccomandano alle Famiglie di controllare accuratamente i propri figli almeno una volta alla settimana (le sedi preferite dai pidocchi sono le zone dietro le orecchie e le nuca). Nel caso in cui il controllo risultasse positivo o dubbio, i Genitori sono invitati

1. a cominciare tempestivamente il trattamento, acquistando in farmacia un prodotto specifico per la pediculosi e attenendosi alle indicazioni date dalla casa farmaceutica;

2. anche se il trattamento è di solito sufficiente, si consiglia di passare tra i capelli bagnati il pettine a trama fitta, cercando di asportare tutte le lendine (uova del pidocchio), eventualmente inserendo fra i denti del pettine un filo per rendere la trama più fitta;

3. per prudenza, è opportuno eseguire un secondo trattamento 7/10 giorni dopo il primo, per uccidere i pidocchi nati dalle uova sopravissute al primo trattamento.

4. controllare le teste degli altri componenti della famiglia. L’infestazione da pidocchi colpisce sia i capelli puliti sia i capelli sporchi tramite

8. un contatto diretto testa a testa 9. indirettamente per mezzo di pettini, spazzole, copricapo…

perciò non deve suscitare vergogna o creare emarginazione. La pediculosi è una malattia infettiva per cui è previsto l’allontanamento per almeno 24 ore dalla collettività in modo di permettere all’alunno di effettuare il trattamento specifico. Pertanto, nella circostanza di “sospetta” pediculosi o di presenza di lendini, al fine di salvaguardare la salute pubblica dell’intera comunità classe/sezione, i docenti avvisano i genitori e dispongono l’ allontanamento dell’alunno da scuola (utilizzando l’apposita modulistica ASL). Il rientro è subordinato alla presentazione di certificazione medica, rilasciata gratuitamente dal medico di base, attestante l’esclusione di “malattie infettive”.

39. BIBLIOTECA Al fine di una rapida consultazione e di un proficuo utilizzo, si ricorda che gli elenchi dei libri in dotazione, distinti per discipline ed aree tematiche, sono stati consegnati in copia ad ogni plesso. La richiesta dei testi va inoltrata all'insegnante addetta alla biblioteca, che provvederà a registrare prestito e restituzione contrassegnati dalla firma dell'insegnante richiedente. Analoga procedura è adottata per il prestito delle Riviste Didattiche a cui la scuola è abbonata e per l'accesso alla Sezione audiovisivi di Circolo (videocassette-diapositive-cassette audio ecc.).

40. ENTRATA E USCITA ALUNNI 1. I genitori accompagnano gli alunni all’entrata della scuola e li attendono all’uscita.

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2. In presenza del trasporto, i collaboratori scolastici hanno l’obbligo di accogliere e di accompagnare gli alunni nel tragitto entrata principale - cancello, accertandosi che gli stessi salgano sullo scuolabus.

3. Si dà disposizione di far salire sullo scuolabus solo gli alunni risultanti dagli elenchi forniti e aggiornati dall’EE.LL. 4. Nel caso in cui il genitore o persona maggiorenne delegata non si presenti al momento dell’uscita dalla scuola,

- il personale docente conduce l’alunno all’interno dell’edificio scolastico, effettua un primo tentativo di contattare telefonicamente la famiglia per chiedere spiegazioni del ritardo e prendere accordi circa il “ritiro” dell’alunno; quindi, qualora i tempi si allunghino, affida l’alunno al collaboratore scolastico in servizio, lo informa degli accordi intercorsi con i genitori, fornisce eventualmente il numero telefonico della famiglia per ulteriori necessità di contatto, lo informa qualora siano in essere situazioni particolari in merito all’affidamento dell’alunno, nel rispetto delle norme sulla privacy.

- Il collaboratore scolastico trattiene l’alunno, attendendo che si presenti la persona alla quale può essere legittimamente affidato. Nel caso di ritardo prolungato (oltre i 30 minuti), il personale collaboratore scolastico prende contatto con la Polizia Municipale per gli adempimenti del caso.

5. Diversamente, nell’eventualità in cui, per motivi afferenti l’attività didattica di particolari momenti dell’anno scolastico, i genitori degli alunni di alcune sezioni/classi e i rispettivi docenti si accordino per effettuare uscite anticipate rispetto al normale orario, si ribadisce che tale accordo non riduce de facto l’orario scolastico deliberato dagli organi competenti. Ne consegue che la scuola è funzionante per tutto l’orario deliberato, e pertanto:

- qualora all’orario prefissato i genitori o maggiorenni delegati non si presentino per il “ritiro” (per qualsiasi ragione, anche se firmatari dell’ accordo), i docenti e i collaboratori (in relazione al numero degli alunni rimasti) sono in normale servizio per l’intero tempo scolastico deliberato dagli organi collegiali. Ovviamente il docente avrà facoltà di contattare la famiglia per ulteriori accordi;

- non è dato attivare la procedura di cui al precedente punto 4. Solo ed esclusivamente nel caso in cui tutti gli alunni della sezione/classe siano stati consegnati ai genitori o ai delegati, i docenti e i collaboratori sono autorizzati a non completare il proprio turno di servizio, avendo già prestato o dichiarando di prestare in futuro il servizio non effettuato.

41. USCITA ANTICIPATA ALUNNI E' consentita l'uscita anticipata o momentanea degli alunni dalla scuola solo dietro richiesta scritta e firmata dal genitore, che si incarica di ritirarli da scuola personalmente. Nel caso in cui un genitore intenda prelevare il proprio figlio prima del termine delle lezioni per un periodo prolungato, la richiesta deve essere debitamente motivata e il permesso deve essere rilasciato dalla Direzione.

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42. RISPETTO DEGLI ORARI DA PARTE DEGLI ALUNNI Si raccomanda di sollecitare al rispetto dell’orario, in modo che l’attività didattica possa avere effettivo inizio alle ore prestabilite. Tale puntualità va rispettata, ovviamente, anche per quanto riguarda le attività pomeridiane, secondo gli orari definiti. L'ingresso degli alunni a scuola è consentito nei 5 minuti precedenti l'inizio delle lezioni, orario in cui la vigilanza è di competenza dei docenti. Si richiama l'attenzione dei docenti sulla necessità di fare opera di persuasione nei confronti dei genitori riguardo il rispetto dell'orario scolastico.

43. RISPETTO DELLE REGOLE DA PARTE DEGLI ALUNNI Gli alunni devono presentarsi in classe ordinati, forniti di quanto occorre per il regolare svolgimento delle lezioni e delle esercitazioni. In classe è obbligatorio l’uso del grembiule. Gli alunni devono comportarsi con educazione e gentilezza all’interno dell'Istituto, non devono trattenersi a conversare nei locali dei servizi igienici e nei corridoi, né correre, né schiamazzare, né urlare. Sono tenuti a rispettare l'ambiente in cui vivono ed a non sporcarlo. La conservazione delle aule e delle suppellettili è affidata alla cura e all’educazione degli allievi. I responsabili di danni alle cose saranno oggetto di sanzioni; i loro genitori potranno essere chiamati a risarcire i danni provocati. In caso di mancata individuazione di responsabili, determinata da connivenza dell'intera classe, questa è considerata responsabile dei danni arrecati. E’ proibito portare oggetti che possono danneggiare le persone e l'ambiente in generale. L’Istituto non è responsabile di beni e oggetti appartenenti agli alunni, lasciati incustoditi o dimenticati nel suo ambito. Il non rispetto delle regole della comunità scolastica da parte degli alunni, su cui non è stato produttivo alcun percorso di comprensione e di modifica dei comportamenti scorretti, implica delle sanzioni:

• informazione alla famiglia, da parte degli insegnanti, del comportamento scorretto;

• informazione alla famiglia, da parte della Direzione, del comportamento scorretto.

44. ASSENZE ALUNNI Assenze dovute a motivi sanitari o non sanitari non preventivamente comunicate al personale insegnante, di oltre 5 giorni consecutivi, richiedono per la riammissione il certificato medico. Nel computo dei giorni di assenza non vanno compresi i giorni festivi e di sospensione dell’attività didattica (es., sabato nel caso di settimana corta) se sono all’inizio o alla fine del periodo di assenza. La riammissione tramite certificato medico è altresì richiesta per tutte le malattie infettive soggette a notifica ( es. varicella, parotite...) anche se il periodo di assenza è stato inferiore a sei giorni. Assenze non legate a motivi sanitari e preventivamente comunicate al personale insegnante non necessitano di certificato medico per la riammissione qualunque sia il periodo di assenza. Sono da segnalare per iscritto alla Direzione i casi di alunni assenti per lunghi periodi, per gli adempimenti di competenza.

45. ASSICURAZIONE ALUNNI Con Circolare a parte saranno date disposizioni in merito.

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Si ricorda in questa sede l'opportunità di seguire con la massima attenzione tale operazione per una tutela civile che consenta maggior tranquillità e serenità alle famiglie ed agli operatori della scuola.

46. LIBRI DI TESTO E MATERIALE DIDATTICO - PESO. Per norma ed opportuna conoscenza, con preghiera di estenderla ai genitori per la dovuta sorveglianza e aiuto nel “fare la cartella” con i soli strumenti necessari per la singola giornata scolastica in relazione all’orario delle discipline fornito, si inviano stralci

della C.M. 12 NOVEMBRE 1994, N. 286: “…particolare delicatezza riveste problema relativo peso testi scolastici per riflessi che medesimo può avere su stato salute alunni…il peso dei testi, se non contenuto entro ragionevoli limiti, può essere causa, per allievi, di inconvenienti di natura sanitaria. Si richiami responsabile attenzione su esigenza che, nel programmare azione educativa e didattica, competenti organi collegiali ed in special modo docenti, attraverso una azione tra loro concertata in relazione anche at carico orario giornaliero lezioni, tengano nella dovuta considerazione il problema che interessa adottino, con il coinvolgimento delle famiglie, idonee soluzioni che rendano possibile, specie per la fascia della scuola dell'obbligo, una equa distribuzione dei testi scolastici e del materiale didattico nell'arco della settimana”; e della nota prot. 5922 del 30/11/2009: “... infine, si sottolinea l’importanza del fatto che lo zaino venga indossato in maniera corretta, facendo sì che il carico venga ripartito simmetricamente sul dorso e non su un solo lato: un carico asimmetrico comporta come noto carico aumentato per il rachide in atteggiamento posturale non fisiologico.”

47. LABORATORIO INFORMATICA L’ ordinamento non consente l’utilizzo di software di cui non si abbia regolare licenza d’uso. Si invita al rispetto della norma.

48. FOTOCOPIE Si fa presente che la legge n°633 del 22 aprile 1941 Art.171 lettera a) prevede sanzioni penali per chi, senza averne diritto, a qualsiasi scopo riproduce un’opera altrui.

49. ABBIGLIAMENTO Si raccomanda a tutto il personale l’adozione di un abbigliamento consono al ruolo educativo rivestito nonché al luogo dedicato all’istruzione di minori.

50. SITO DELLA SCUOLA All’ indirizzo internet www.comprensivovernole.it sono reperibili:

1. Piano dell’Offerta formativa 2. Regolamento d’Istituto 3. Circolari interne

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INDICE ( In allestimento) Logo dell’Istituto……………………………………………………….. pag. 1 Dati identificativi……………………………………………………… “ 3 Vision e la mission……………………………………………………… “ 3 Il territorio, le famiglie, gli alunni……………………………………. “ 4 Calendario scolastico ………………………………………………… “ 6 Organigramma………………………………………………………… “ 7 Risorse professionali interne………………………………………….. “ 14 Commissioni…………………………………………………………… “ 15

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Caratteristiche generali del P.O.F…………………………………… “ 19 Analisi dei bisogni formativi….. ……………………………………… “ 19 Premessa al Curricolo verticale…………………………………………. “ 20 Educazione Interculturale………………………………………………. “ 21 Curricolo Verticale……………………………………………………… “ 22

� Area Linguistica……………………………………………….. “ 23 � Area Artistica e motoria……………………………………….. “ 25 � Area Storico-geografica……………………………………….. “ 28 � Area Matematico-scientifica-tecnologica……………… “ 30

Mappa curricolo in continuità…………………………………………… “ 33 Obiettivi trasversali cognitivi…………………………………………… “ 35 Impegno per gli alunni DSA……………………………………………. “ 36 Piano di integrazione per gli alunni in situazione di handicap “ 41 Scuola dell’Infanzia – Finalità………………………………………….. pag. 44

� Campi d’esperienza – Sviluppo delle competenze “ 45 Scuola del Primo Ciclo - Finalità………………………………………….. “ 48

� Alfabetizzazione culturale di base……………………………… “ 49 � Verifica e valutazione……………………………………………… “ 49

Attribuzione voto di comportamento……………………………………… “ 51 Competenze in uscita - Scuola Primaria………………………………… “ 52 Competenze in uscita – Scuola Secondaria……………………………… “ 52

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Progettazione annuale trasversale………………………………………… “ 54 Progetto d’Istituto e di Continuità ………………………………………… “ 54 Prog. d’Istituto “L’energia nei mestieri e i mestieri nell’energia “ 57 Progetto Accoglienza ………………………………………………. “ 59 Progetto Orientamento ………………………………………………. “ 64 Progettazione curriculare ………………………………………… …………. ”68 Alternativa all’insegnamento di Religione……………………………… “ 75 Regolamento uscite didattiche, visite e viaggi d’Istruzione…………”75 Valutazione del Sistema Formativo………………………………………….. “ 83 Informazioni sul Registro Elettronico………………………………………… “ 84 Gestione Sito Web……………………………………………………………………. “ 85 Patto di Corresponsabilità……………………………………………………… “ 86 Carta dei Servizi – Principi Fondamentali…………………………………….. pag. 88

� Parte I – Area formativa e didattica………………………………….. “ 89 � Parte II - Servizi Amministrativi…………………………………….. “ 90 � Parte III – Condizioni ambientali della scuola………………………. “ 90 � Parte IV – Procedura dei Reclami……………………………...…… “ 90 � Tempo Scuola………………………………………………………… “ 91

Regolamento di Istituto……………………………………………………….. “ 93

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Sanzioni Disciplinari………………………………………………………… . “ 95 Carta dei Diritti e dei Doveri…………………………………………………. “ 98 Codice deontologico dei docenti……………………………………………… “ 101 Norme per il personale ausiliario……………………………………………… “ 102 Direttive sulle norme di comportamento……………………………………… “106