#VenerdìDelCloud

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Se abbiamo la necessità di gestire più di un’istanza server,

il Private Cloud è ciò che di meglio possiamo abbracciare.

Un esempio di utilizzo?

Fra i tanti, possiamo demandare a una vApp (di fatto un cloud server)

il compito di mail server aziendale secondario.

Una sorta di asso nella manica da tirare fuori a costo zero al momento opportuno.

Private Cloud e mail server aziendale secondario: impariamo a configurare una vApp

per avere un cloud mail server di ‘scorta’

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Perché a costo zero?

Perché con la nostra soluzione di Private Cloud

è possibile creare tutte le vApp desiderate,

mantenendo sempre identici i costi mensili del servizio.

Ed ora vediamo come utilizzare il Private Cloud per

procedere alla creazione di un nuovo

mail server secondario.

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Tutto inizia con l’accesso all’interfaccia di vCloud Director associata al nostro Private Cloud.

Nel caso in cui non ricordassimo l’URL da raggiungere,

ci basta autenticarci al Pannello di Controllo di Cloud.it e

da qui selezionare il data center nel quale è attivo il

servizio.

Clicchiamo sul pulsante Gestisci e, in corrispondenza della voce Private Cloud, premiamo nuovamente Gestisci.

Nella nuova pagina è presente il link che ci dirigerà a vCloud Director.

A questo punto, non ci resta che inserire il Nome utente e la Password utilizzati al momento della creazione del Private Cloud.

Confermiamo con un clic su Login.

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Supponiamo che nel nostro cloud privato sia già presente una vApp

di una qualsiasi distribuzione Linux, ad esempio Ubuntu Server 12.04 LTS.

Questa apparirà nell’interfaccia grafica principale di vCloud Director.

Se l’istanza non è già avviata, facciamo un clic destro sulla macchina stessa e selezioniamo Avvia.

A vApp avviata, non ci resta che

interagire con la macchina:

come fare? Semplicemente cliccando

sullo screenshot

che appare nel riquadro

della vApp in questione.

E, dopo soli pochi secondi, ecco apparire la shell di Ubuntu 12.04 LTS.

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Se è la prima volta che accediamo alla macchina,

sarà necessario procedere al setup di una nuova password di amministrazione.

Compiliamo quindi login con root e, non appena viene richiesto l’inserimento della password di accesso attuale, digitiamo Da_Cambiare.

Possiamo quindi procedere alla scelta di una nuova chiave di accesso.

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Superata questa fase, possiamo dare inizio alla

configurazione del nostro mail server aziendale.

Prima di procedere all’installazione dei servizi giusti è però il caso di aggiornare tutti i pacchetti di sistema. Lanciamo quindi il comando:

apt-get update

e attendiamo la fine del processo. Al termine possiamo dare il via all’installazione

di Postfix che si occuperà della gestione della posta in uscita del mail server secondario presente nel nostro Private Cloud.

Digitiamo:

apt-get install postfix

Attendiamo che l’installazione sia al termine e, non appena apparirà la schermata in cui selezionare la configurazione del demone di Postfix,

optiamo per No configuration in modo da effettuare un setup più accurato del servizio.

L’installazione di Postfix è così terminata!

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Lanciamo il comando:

nano /etc/postfix/main.cf

e modifichiamo il file di configurazione del servizio (main.cf).

Più nel dettaglio, è necessario inserire le seguenti stringhe (se non già presenti):

myhostname = mail.dominio.it

mydomain = dominio.it

myorigin = $mydomain

inet_interfaces = all

mydestination = $myhostname, localhost.$mydomain, localhost, $mydomain

mynetworks = 192.168.1.0/24, 127.0.0.0/8

home_mailbox = Maildir/

dove mail.dominio.it è l’hostname del nostro server mail primario;

dominio.it è chiaramente il dominio utilizzato dal mail server

e 192.168.1.0/24, 127.0.0.0/8 indica le reti utilizzati dal mail server.

Fatto ciò, non ci resta che salvare le modifiche apportate a main.cf.

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Passiamo ora all’installazione e configurazione di Dovecot,

un altro software che, in accoppiata a Postfix, si occuperà della gestione

del flusso di mail in arrivo sul mail server secondario creato nel Private Cloud.

Per installarlo, digitiamo il comando:

apt-get install dovecot-common

Al termine, procediamo alla sua configurazione che avviene agendo sul file di configurazione dovecot.conf presente nella directory /etc/dovecot/. Anche in questo caso, avviamo il file con l’editor di testo nano e decommentiamo la riga:

protocols = imap pop3

in modo da abilitare la gestione dei protocolli IMAP e POP3.

Non ci resta che riavviare Dovecot con:

/etc/init.d/dovecot restart

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Come ogni mail server che si rispetti, è necessario far qualcosa per

tenere alla larga il pericolo di spam.

Cosa c’è di meglio di SpamAssassin?

Avviamone l’installazione lanciando il comando:

apt-get install spamassassin procmail

Fatto ciò, modifichiamo nuovamente il file main.cf (che abbiamo già modificato durante la

configurazione di Postfix e che si trova nella directory /etc/postfix/) aggiungendo

una nuova regola: solo così il software di gestione della posta in ingresso potrà far sì che

SpamAssassin filtri tutto ciò che di ’sporco’ tenta di invadere le nostre mailbox aziendali.

Aggiungiamo quindi la riga:

mailbox_command = /usr/bin/spamc | procmail -a “$EXTENSION”

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Salviamo le modifiche apportate e lanciamo:

nano /etc/default/spamassassin

per abilitare il filtro antispam, semplicemente

sostituendo ENABLE=0 con ENABLE=1.

La configurazione del nostro server mail aziendale secondario

nel Private Cloud è terminata.

D’ora in poi, nel caso in cui il nostro server di posta elettronica principale

smettesse di funzionare per qualsiasi motivo,

saremmo pronti ad evitare disservizi ai nostri utenti,

ricorrendo ad un cloud server già configurato per fare

le veci del nostro server mail.

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…alla prossima lezione

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