CON ANNESSO CONVITTO NAZIONALE “TULLIANO” FRIC82900R ... · provvedono altresì alle spese...
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MINISTERO DELL’ISTRUZIONE DELL’UNIVERSITA’ DELLA RICERCA
UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE PER IL LAZIO
ISTITUTO COMPRENSIVO “M.T.CICERONE” ARPINO CON ANNESSO CONVITTO NAZIONALE “TULLIANO”
Via Vittoria Colonna - 03033 Arpino (FR) Tel. 0776/ 849254 Fax 0776/850394 [email protected]
Decreto Legislativo n° 81 del 09.04.2008 come modificato dal D.L.gs. n° 106 del 03.08.2009
“ Attuazione dell’ art. 1 della LEGGE 03.08.2007 n. 123 in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro”
APPLICAZIONE DELL’ ART. 17 c. 1 lett. a – con i contenuti di cui all’ art. 28 c. 2 e secondo modalità’ di cui all’ art. 29
DOCUMENTO DI VALUTAZIONE
DEI RISCHI APPENDICI 1) DATI NUMERICI E STATISTICI
SEZIONE 2 SCHEDE VALUTAZIONE DEL RISCHIO DI INCENDIO
SEZIONE 3 VALUTAZIONE DEI RISCHI PER LA SICUREZZA E LA SALUTE
Derivanti da STRESS LAVORO – CORRELATO
REVISIONE N. 8 - A.S. 2017 / 18 Revisione precedente a.s. 16-17 prot.9049/B15 del 07.10.2016
IL DIRIGENTE SCOLASTICO ll Responsabile del Servizio p.p.v. Il Rappresentante dei Datore di Lavoro Prevenzione e Protezione Lavoratori per la Sicurezza
prof. Bernardo M. Giovannone prof. Ing. Vittorio MILANI Ins. Marina Rea
Istituto Comprensivo Statale “M.T. CICERONE” Via Vittoria Colonna 03033 ARPINO (FR) Documento di Valutazione dei Rischi – D.Lgs. 81/08 e succ. 106/09 – Revisione n.8 a.s. 2017-18
Redatto dal Dirigente Scolastico e dal R.S.P.P. prof. ing. VITTORIO MILANI Proprietà riservata dell’ Istituto Scolastico in intestazione – Vietati l’ utilizzo non autorizzato e la duplicazione
SEZ. 0 - ANAGRAFICA AZIENDA 0.1 RAGIONE SOCIALE Denominazione Istituto Comprensivo “ M.T. CICERONE “
Natura giuridica Istituto Scolastico Statale
Macrosettore Istruzione M (Ateco 2002) P - 85 (Ateco 2007)
Attività codice ISTAT (Ateco 2007)
85.10.00 – primaria - scuole materne 85.20.00 – primaria primo grado - scuole elementari 85.31.10 - secondaria primo grado - scuole medie
Codice Fiscale - Partita IVA 82007070608
Codice meccanografico FRIC82900r
0.2 SEDE LEGALE Indirizzo Via Vittoria Colonna
Comune 03033 ARPINO (FR)
Codici Comune ISTAT 060010 – Catastale A433
Recapiti Tel. 0776 / 849254 – fax 0776 / 850394 mail:[email protected]
0.3 LEGALE RAPPRESENTANTE * Titolare Prof. Bernardo Maria Giovannone
Titolo Nomina Ufficio Scolastico Regionale del Lazio
Funzione Dirigente Scolastico pro tempore
Recapito – Indirizzo c/o sede legale dell’ Istituto – Via Vittoria Colonna
Comune 03033 ARPINO (FR)
* N.B. Identificato come Datore di Lavoro ai sensi di : art. 1 lett. c - D.M.P.I n° 292 del 21.06.96 art.2 c.1 lett.b - D.Lgs. 81/08 e succ. 106/09
0.4 COMPOSIZIONE DELL’ ISTITUTO L’ Istituto Scolastico in oggetto comprende n. 12 sedi scolastiche dislocate in 3 distinti comuni, per le quali nel successivo § 1.1 verranno in dettaglio indicate le rispettive localizzazioni e consistenze.
0.5 ENTI TERRITORIALI COMPETENTI SUGLI EDIFICI SCOLASTICI
Tutti gli edifici scolastici di cui al prec. §.04 sono di competenza dell’ Ente Comunale rispettivo:
Comune Indirizzo Recapiti
03033 ARPINO (FR) Via dell’ Aquila Romana Tel: 0776/914813 Fax: 0776/911017
03035 FONTANA LIRI (FR) Viale XXIX Maggio Tel: 0776/6525707 Fax:0776/6539149
03030 SANTOPADRE (FR) Piazza Guglielmo Marconi Tel: 0776/531814 Fax: 0776/531557
Titolo ai sensi di : art. 3 c. 1 lett. a - Legge n° 23 del 11.01.96
1. In attuazione dell'articolo 14, comma 1, lettera i), della legge 8 giugno 1990, n. 142,
provvedono alla realizzazione, alla fornitura e alla manutenzione ordinaria e
straordinaria degli edifici:
a) i comuni, per quelli da destinare a sede di scuole materne, elementari e
medie;
b) le province, per quelli da destinare a sede di istituti e scuole di istruzione secondaria
superiore, compresi i licei artistici e gli istituti d'arte, di conservatori di musica, di accademie, di
istituti superiori per le industrie artistiche, nonché di convitti e di istituzioni educative statali.
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Competenze
ai sensi di : art. 3 c. 2-3 - Legge n° 23 del 11.01.96 2. In relazione agli obblighi per essi stabiliti dal comma 1, i comuni e le province
provvedono altresì alle spese varie di ufficio e per l'arredamento e a quelle per le utenze
elettriche e telefoniche, per la provvista dell'acqua e del gas, per il riscaldamento ed ai
relativi impianti.
3. Per l'allestimento e l'impianto di materiale didattico e scientifico che implichi il
rispetto delle norme sulla sicurezza e sull'adeguamento degli impianti, l'ente locale
competente è tenuto a dare alle scuole parere obbligatorio preventivo sull'adeguatezza
dei locali ovvero ad assumere formale impegno ad adeguare tali locali contestualmente
all'impianto delle attrezzature.
Obblighi ai sensi di : art. 18 c.3 – D.Lgs. n° 81 del 09.04.08 e succ. 106/09 3. Gli obblighi relativi agli interventi strutturali e di manutenzione necessari per
assicurare, ai sensi del presente decreto legislativo, la sicurezza dei locali e degli edifici
assegnati in uso a pubbliche amministrazioni o a pubblici uffici, ivi comprese le
istituzioni scolastiche ed educative, restano a carico dell’amministrazione tenuta, per
effetto di norme o convenzioni, alla loro fornitura e manutenzione.
In tale caso gli obblighi previsti dal presente decreto legislativo, relativamente ai
predetti interventi, si intendono assolti, da parte dei dirigenti o funzionari preposti agli
uffici interessati, con la richiesta del loro adempimento all’amministrazione competente
o al soggetto che ne ha l’obbligo giuridico.
SEZ. 1 DATI NUMERICI E STATISTICI
(AGGIORNAMENTI ANNUALI) A.S. 2017 / 2018
1.1) DATI NUMERICI DELLE SEDI N.B. La consistenza attuale dell’ istituto di seguito riportata è suscettibile di fisiologiche minime variazioni nel corso dell’ a.s. ( con particolare riferimento al n° alunni ) ma le variazioni stesse , alla luce di quanto verificatosi anche nei precedenti a.s. , risultano comunque irrilevanti ai fini della stesura del presente D.V.R. , delle relative conclusioni , nonché degli adempimenti di legge connessi alla consistenza di ogni singola sede.
La consistenza attuale ( al 22.10.2017 ) dell’ istituzione scolastica è la seguente:
INF. PRIMARIA SEC.1°GR. TOT.
n° SCUOLE: 6 5 4 12
A n° CLASSI: 14 31 15 60
B n° ALUNNI: 252 467 281 1000
C n° PERSONALE DOCENTE: 35 57 40 132
D n° COLL. SCOLASTICI: 9 9 10 26
E n° PERSONALE DIRETTIVO- AMMINISTRATIVO 10
F n° EVENTUALI L.S.U : 6 7 6 13
G n° PERSONALE CONVITTO : CUCINA: 2 GUARDAROBIERI : 2 EDUCATORI: 6 COLL. SCOLASTICI : 5 15
H n° TOTALE PRESENZE vedere tabelle successive
n.b. - 3 edifici ospitano più scuole - Vari docenti di ogni ordine,collaboratori e LSU operano su più sedi
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RIPARTIZIONE TRA LE SEDI
COMUNE DI ARPINO (FR) 03033
SEDE A B C D E F G H
1: Via Vittoria Colonna TOTALE SEC.1°GR M.T. CICERONE
PRIMARIA CAPOLUOGO
14 6 8
254 134 120
46 24 22
7 5 2
10 10
2 1 1
2 1 1
321 175 146
2: LOC. PAGNANELLI TOTALE SCUOLA SEC.1°GR SCUOLA PRIMARIA SCUOLA INFANZIA
11 3 5 3
197 45 97 55
29 12 9 8
4 1 2 1
- 1 1 1 1
3 1 2
234 60
111 65
3: Loc. S. SOSIO TOTALE SCUOLA PRIMARIA SCUOLA INFANZIA
8 5 3
150 95 55
20 13 7
3 2 1
- 2 1 1
1 1
176 112 64
4: Loc. PANACCIO * INFANZIA CAPOLUOGO-PANACCIO
3 73 9 2 - 2 - 86
5: Loc. COLLEMAGNAVINO SCUOLA INFANZIA
Sede al momento dismessa - non funzionante
6: Piazza Municipio Cucine ex Convitto Nazionale
-- -- -- 5 - -- 4 9
COMUNE DI FONTANA LIRI (FR) 03035
SEDE A B C D E F G H
7: Via XXIX Maggio INFANZIA CAPOLUOGO
3 58 6 2 - 1 - 67
8: Via Roma 10 PRIMARIA CAPOLUOGO
7 90 11 1 - 1 - 103
9:Via dello Zippo * TOTALE SEC.1°GRADO
PRIMARIA CAPOLUOGO
4 3 1
63 44 19
18 15 3
1 1 1
- 1 - 83 61 24
COMUNE DI SANTOPADRE (FR) 03030
SEDE A B C D E F G H
10: Via IV Novembre INFANZIA CAPOLUOGO
2 36 7 1 - 1 - 45
11: Via S. Rocco * TOTALE PRIMARIA CAPOLUOGO
SEC.1°GRADO
8 5 3
90 46 44
19 8
11
2 1 1
- 1 - 112 55 56
12:Piazza Marconi SEC.1°GR SEDE STACCATA
Sede al momento dismessa - non funzionante
* Le sedi 5, 11 e 12 ospitano provvisoriamente classi di altri edifici provvisoriamente inagibili o non utilizzati
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1.2) COMPUTO DEI LAVORATORI ai fini del D.Lgs.81/08
Il D.Lgs. 81/08 in questione definisce :
Articolo 2 – Definizioni GGGG a) «lavoratore»: persona che, indipendentemente dalla tipologia contrattuale, svolge un’attività
lavorativa nell’ambito dell‘organizzazione di un datore di lavoro pubblico o privato, con o senza
retribuzione, anche al solo fine di apprendere un mestiere, un’arte o una professione, esclusi gli
addetti ai servizi domestici e familiari. GGG
L’ allievo degli istituti di istruzione ed universitari e il partecipante ai corsi di formazione
professionale nei quali si faccia uso di laboratori, attrezzature di lavoro in genere, agenti chimici,
fisici e biologici, ivi comprese le apparecchiature fornite di videoterminali limitatamente ai periodi
in cui l’allievo sia effettivamente applicato alla strumentazioni o ai laboratori in questione;
GGGG
Altresì dispone :
Articolo 4 - Computo dei lavoratori
1. Ai fini della determinazione del numero di lavoratori dal quale il presente decreto legislativo fa
discendere particolari obblighi non sono computati: …………
c) gli allievi degli istituti di istruzione e universitari e i partecipanti ai corsi di formazione professionale
nei quali si faccia uso di laboratori, attrezzature di lavoro in genere, agenti chimici, fisici e biologici, ivi
comprese le attrezzature munite di videoterminali; …………
h) i lavoratori utilizzati nei lavori socialmente utili di cui al decreto legislativo 1° dicembre 1997, n. 468, e
successive modificazioni;
Pertanto ai fini della determinazione degli obblighi di legge il numero dei lavoratori presenti nell’ istituzione scolastica e in ciascuna sede, è desunto dal totale delle sole voci C, D, E di cui al precedente § 1.1.1 e RISULTA :
Anno scolastico: 2017 / 18
COMUNE DI ARPINO (FR) 03033
EDIFICIO 1: UFFICI – PRIMARIA - SECONDARIA 65(4)
EDIFICIO 2: SECONDARIA PRIMARIA E INFANZIA PAGNANELLI 36(2)
EDIFICIO 3: PRIMARIA E INFANZIA S.SOSIO 24(1)
EDIFICIO 4: INFANZIA CAPOLUOGO - PANACCIO 11(2)
EDIFICIO 5: INFANZIA COLLEMAGNAVINO non utilizzato --
EDIFICIO 6: CONVITTO NAZ. TULLIANO 7
COMUNE DI FONTANA LIRI (FR) 03035
EDIFICIO 7: INFANZIA CAPOLUOGO 8(1)
EDIFICIO 8: PRIMARIA CAPOLUOGO 12(1)
EDIFICIO 9: SECONDARIA SEZ STACCATA 20(1)
COMUNE DI SANTOPADRE (FR) 03030
EDIFICIO 10: INFANZIA CAPOLUOGO 8(1)
EDIFICIO 11: PRIMARIA CAPOLUOGO 22(1)
EDIFICIO 12: SECONDARIA SEZ STACCATA non utilizzato --
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1.3) QUADRO ORARIO DELLE ATTIVITA’ NEGLI EDIFICI
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1.4 ) ORGANIGRAMMA DELL’ ISTITUTO
Anno scolastico: 2017 / 18
DIRIGENTE SCOLASTICO: prof. Bernardo GIOVANNONE GIUGLIANO (NA) 11.04.1951 C.F. GVNBNR51D11E054F
RESPONSABILE DEI SERVIZI AMMINISTRATIVI: Sig.ra EVANGELISTA Tullia
COLLABORATORE VICARIO: ins. BOVE NILLA
SECONDO COLLABORATORE: prof.ssa QUERQUES Bianca Valeria
DOCENTI COLLABORATORI DI PLESSO: * evidenziate ed in corsivo le VARIAZIONI CORRENTE A.S.
COMUNE DI ARPINO (FR) 03033 EDIFICIO 1: 1.a MEDIA CENTRALE prof.ssa CERRONE Alessandra
1.b PRIMARIA CAPOLUOGO ins. RANALDI Milena
EDIFICIO 2: 2.a PRIMARIA PAGNANELLI ins. TERSIGNI Maria Grazia 2.b INFANZIA PAGNANELLI ins. ALTOBELLI Maria Rosaria
EDIFICIO 3: 3.a PRIMARIA S.SOSIO ins. BIANCHI Mirella 3.b INFANZIA S.SOSIO ins. SACCUCCI Morena
EDIFICIO 4: INFANZIA CAPOLUOGO – PANACCIO ins. MOLLICONE Luciana
EDIFICIO 5: non utilizzato
COMUNE DI FONTANA LIRI (FR) 03035
EDIFICIO 7: INFANZIA CAPOLUOGO ins. DI PALMA Angela
EDIFICIO 8: PRIMARIA CAPOLUOGO ins. GABRIELE Angela
EDIFICIO 9: MEDIA SEDE STACCATA prof.ssa SANTORO Lorenza
COMUNE DI SANTOPADRE (FR) 03030
EDIFICIO 10: INFANZIA CAPOLUOGO ins. PRESTIA Giuseppina
EDIFICIO 11: PRIMARIA CAPOLUOGO ins. FIORELLI Fiorella
MEDIA SEDE STACCATA prof.ssa SCAFI Evelina
EDIFICIO 12: non utilizzato
Coordinatore educatori SemiCollege GABRIELE Gilberto
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1.5 ) ORGANIGRAMMA AI FINI DELLA SICUREZZA Per il rispetto delle normative in materia di prevenzione ed infortuni ed igiene del lavoro
Anno scolastico: 2017 / 18
1) DATORE DI LAVORO:Dirigente Scolastico: prof. Bernardo GIOVANNONE RECAPITO: c/o Dirigenza SEDE CENTRALE tel. 0776 / 849296- 849454
2) RESPONSABILE DEL SERVIZIO PREVENZIONE E PROTEZIONE ( R.S.P.P.) prof . ing. MILANI VITTORIO RECAPITO: 329 / 9425274
3) RAPPRESENTANTE DEI LAVORATORI PER LA SICUREZZA ( R.L.S. ) ins. REA MARINA c/o Primaria ARPINO CAPOLUOGO tel. 0776 / 849256 Designazione RSU prot. 8566 del 03.10.2017
4) MEDICO COMPETENTE: Non viene nominato un medico competente in quanto non sono
presenti lavorazioni o attività in cui è richiesta la sorveglianza sanitaria obbligatoria (vedere schede relative).
EDIFICIO SCOLASTICO
ADDETTI SERVIZIO PREVENZIONE E
PROTEZIONE (A.S.P.P.)
INCARICATI PREVENZIONE
INCENDI (S.P.I.L.A.)
INCARICATI PRONTO SOCCORSO
(S.P.S.) COMUNE DI ARPINO (FR) 03033
1.a SCUOLA SEC. 1° GRADO
QUERQUES BIANCA VALERIA
POLSELLI MARCO
QUERQUES BIANCA VALERIA
1.b PRIMARIA CAPOLUOGO
REA MARINA
PESCE ANNA ANGELA
PALLESCHI MARIA GIOSELLINA
2.a PAGNANELLI PRIMARIA - MEDIA
DEL MASTRO ALESSANDRA
REA MARIA TERESA
DEL MASTRO ALESSANDRA
2.b PAGNANELLI INFANZIA
FERRI VALENTINA
GABRIELE MARA
RICCI EMANUELA
3.a S. SOSIO PRIMARIA
BIANCHI MIRELLA
CASINELLI REMO
BIANCHI MIRELLA
3.b S. SOSIO INFANZIA
SACCUCCI MORENA
PALLESCHI ROSANNA
PALLESCHI ROSANNA
4 INFANZIA PANACCIO –CAP.
SCAPPATICCI SILVIA
SCAPPATICCI IVANA
ZAGAROLI LUCIANA
6 CONVITTO TULLIANO
__ QUADRINI ROBERTO
VANO MARIA ROSARIA
COMUNE DI FONTANA LIRI (FR) 03035
7 INFANZIA CAPOLUOGO
DI PALMA ANGELA
DI PALMA ANGELA
DI PALMA ANGELA
8 PRIMARIA CAPOLUOGO
GABRIELE ANGELA
GABRIELE ANGELA
GABRIELE ANGELA
9 SCUOLA SEC. 1° GRADO
POMPEI SARA
BRUSCHETTI ELISA
FRANCHINI ELENA
COMUNE DI SANTOPADRE (FR) 03030
10 INFANZIA CAPOLUOGO
NOTARGIACOMO ANNA
NOTARGIACOMO ANNA
SCAPPATICCI GIUSEPPINA
11 PRIMARIA CAPOLUOGO
FIORELLI FIORELLA
MARTINO FELICE
SIMONE M. RITA
12 SCUOLA SEC. 1° GRADO
SCAFI EVELINA
SCAFI EVELINA
* evidenziate ed in corsivo le VARIAZIONI CORRENTE A.S. Come da designazioni prot. 7990/7991/7992- b15 del 12 / 09 / 14 e surroghe del corrente a.s. In conformità a D.Lgs. 81/08 e succ. 106/09 art. 18, c. 1, lett. b)
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SEZIONE 2 VALUTAZIONE DEL RISCHIO DI INCENDIO CONFORME A: DECRETO MINISTERO DEGLI INTERNI 10.03.1998
2.8..1 ) SCHEDE RIASSUNTIVE EDIFICI a.s. 2017-18
SEDE 1 – 03033 ARPINO (FR) Via Vittoria Colonna
TOTALE Sec.1° gr. M.T. CICERONE
PRIMARIA CAPOLUOGO
piani Sup. ca. m2
Classi Alunni Docenti Altri Dip.
TOT. PRES
2 780 + 3150
14 6 8
254 134 120
46 24 22
21 17 4
321 175 146
CLASSIFICAZIONE SECONDO D.M.I. 26.08.92 §1.2 e 5.0
Dal punto di vista dell’ edilizia scolastica, conformemente alla norma valutando le presenze contemporanee nell’ edificio, comunque minori di quelle totali di cui sopra, risulta di TIPO 2 ( tra 301 e 500 presenze )
ATTIVITA’ SOGGETTE AI CONTROLLI DEI VV.F. D.P.R. 151/11
Ai fini della prevenzione incendi risulta la situazione riportata nella seguente tabella, relativamente alle attività classificate dal NUOVO D.P.R. 01.08.11 N.151 (abroga e sostituisce D.M.16.02.82) e ai rispettivi limiti SCAGLIONATI
N° Tipologia Attività Ubicazione Quantitativi CLASSIF. Presente Limite
67(85) Scuole di ogni ordine e grado..
INTERNA < 321 pres. > 300 pres.
Cat. C C.P.I.
74(91) 2 Impianti DISTINTI per la produzione di calore ( C.T. metano )
ESTERNE 193,8
+ 399 kW
> 350 <700 kW
Cat. B (SCIA+VVT)
Nell’ immediato intorno della scuola non risultano altre attività classificate nel D.P.R. 151/11
CLASSIFICAZIONE DEL LIVELLO DI RISCHIO D’ INCENDIO D.M.I.10.03.98
L’ insediamento, presentando 2 attività di cui al D.P.R. 151/11 risulta classificato tra i luoghi a MEDIO RISCHIO DI INCENDIO ,come definiti al §1.4.4.b e 9.3 del citato D.M.I.
NUMERO DI ADDETTI AL SERVIZIO ANTINCENDIO 1 pr. + 1 sec.
FORMAZIONE DEGLI ADDETTI ALLA PREVENZIONE INCENDI, LOTTA ANTINCENDIO E GESTIONE DELL’ EMERGENZA
Corso di TIPO B 8 ore SVOLTO DURANTE A.S. 2002-03 Corso di TIPO C + 8 ore SVOLTO DURANTE A.S. 2005-06
AGGIORNAMENTO 5 ORE SECONDO CIRC.M.I.23.02.11 prot. DCFOM 00005987
SVOLTO 18/03 e 15/04 2015
AGGIORNAMENTO SUCCESSIVO SCADENZA TRIENNALE ENTRO A.S. 2018-19
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SEZIONE 2 VALUTAZIONE DEL RISCHIO DI INCENDIO CONFORME A: DECRETO MINISTERO DEGLI INTERNI 10.03.1998
2.8..2 ) SCHEDE RIASSUNTIVE EDIFICI a.s. 2017-18
SEDE 2 – 03033 ARPINO (FR) Loc. PAGNANELLI
TOTALE SCUOLA SEC. 1° GRADO
SCUOLA PRIMARIA SCUOLA INFANZIA
piani Sup. ca. m2
Classi Alunni Docenti Altri Dip.
TOT. PRES
1 470
11 3 5 3
197 45 97 55
29 12 9 8
8 3 3 2
234 60
111 65
CLASSIFICAZIONE SECONDO D.M.I. 26.08.92 §1.2 e 5.0
Dal punto di vista dell’ edilizia scolastica, valutando le presenze contemporanee nell’ edificio, minori di quelle totali di cui sopra, risulta di TIPO 1 ( tra 101 e 300 presenze )
ATTIVITA’ SOGGETTE AI CONTROLLI DEI VV.F. D.P.R. 151/11
Ai fini della prevenzione incendi risulta la situazione riportata nella seguente tabella, relativamente alle attività classificate dal NUOVO D.P.R. 01.08.11 N.151 (abroga e sostituisce D.M.16.02.82) e ai rispettivi limiti SCAGLIONATI
N° Tipologia Attività Ubicazione Quantitativi CLASSIF. Presente Limite
67(85) Scuole di ogni ordine e grado.. INTERNA < 234
pers.
> 151 < 300 pers.
Cat. B (SCIA+VVT)
74(91) Impianti per la produzione di calore alimentati (2 caldaie murali)
ESTERNA 33 + 36 kW
< 116 kW NON SOGGETTA
4.b(4) Depositi GPL in serbatoi fissi ESTERNA > 2 mc > 0,3 < 5 mc Cat. A
(SCIA)
Nell’ immediato intorno della scuola non risultano altre attività classificate nel D.P.R. 151/11
CLASSIFICAZIONE DEL LIVELLO DI RISCHIO D’ INCENDIO D.M.I.10.03.98
L’ insediamento, presentando 2 attività di cui al D.P.R. 151/11 , di cui 1 esterna,, risulta classificato tra i luoghi a MEDIO RISCHIO DI INCENDIO ,come definiti al §1.4.4.b e 9.3 del citato D.M.I.
NUMERO DI ADDETTI AL SERVIZIO ANTINCENDIO 1 inf. + 1 pr – sec.
FORMAZIONE DEGLI ADDETTI ALLA PREVENZIONE INCENDI, LOTTA ANTINCENDIO E GESTIONE DELL’ EMERGENZA
Corso di TIPO B 8 ore SVOLTO DURANTE A.S. 2002-03 Corso di TIPO C + 8 ore SVOLTO DURANTE A.S. 2005-06
AGGIORNAMENTO 5 ORE SECONDO CIRC.M.I.23.02.11 prot. DCFOM 00005987
SVOLTO 18/03 e 15/04 2015
AGGIORNAMENTO SUCCESSIVO SCADENZA TRIENNALE ENTRO A.S. 2018-19
Istituto Comprensivo Statale “M.T. CICERONE” Via Vittoria Colonna 03033 ARPINO (FR) Documento di Valutazione dei Rischi – D.Lgs. 81/08 e succ. 106/09 – Revisione n.8 a.s. 2017-18
Redatto dal Dirigente Scolastico e dal R.S.P.P. prof. ing. VITTORIO MILANI Proprietà riservata dell’ Istituto Scolastico in intestazione – Vietati l’ utilizzo non autorizzato e la duplicazione
SEZIONE 2 VALUTAZIONE DEL RISCHIO DI INCENDIO CONFORME A: DECRETO MINISTERO DEGLI INTERNI 10.03.1998
2.8.3 ) SCHEDE RIASSUNTIVE EDIFICI a.s. 2017-18
SEDE 3 – 03033 ARPINO (FR) Loc. S. SOSIO
TOTALE SCUOLA PRIMARIA SCUOLA INFANZIA
piani Sup. ca. m2
Classi Alunni Docenti Altri Dip.
TOT. PRES
1 1100
8 5 3
150 95 55
20 13 7
6 4 2
176 112 64
CLASSIFICAZIONE SECONDO D.M.I. 26.08.92 §1.2 e 5.0
Dal punto di vista dell’ edilizia scolastica, valutando le presenze contemporanee nell’ edificio, minori di quelle totali di cui sopra, risulta di TIPO 1 ( tra 101 e 300 presenze )
ATTIVITA’ SOGGETTE AI CONTROLLI DEI VV.F. D.P.R. 151/11
Ai fini della prevenzione incendi risulta la situazione riportata nella seguente tabella, relativamente alle attività classificate dal NUOVO D.P.R. 01.08.11 N.151 (abroga e sostituisce D.M.16.02.82) e ai rispettivi limiti SCAGLIONATI
N° Tipologia Attività Ubicazione Quantitativi CLASSIF. Presente Limite
67(85) Scuole di ogni ordine e grado..
INTERNA < 176 pers.
> 151 < 300 pers.
Cat. B (SCIA+VVT)
74(91) Impianti per la produzione di calore ( C.T. METANO ) ESTERNA 163,4 kW > 116
< 350 kW
Cat. A (SCIA)
Nell’ immediato intorno della scuola non risultano altre attività classificate nel D.P.R. 151/11
CLASSIFICAZIONE DEL LIVELLO DI RISCHIO D’ INCENDIO D.M.I.10.03.98
L’ insediamento, presentando 2 attività di cui al D.P.R. 151/11 , di cui 1 esterna, risulta classificato tra i luoghi a MEDIO RISCHIO DI INCENDIO ,come definiti al §1.4.4.b e 9.3 del citato D.M.I.
NUMERO DI ADDETTI AL SERVIZIO ANTINCENDIO 1 inf. + 1 prim.
FORMAZIONE DEGLI ADDETTI ALLA PREVENZIONE INCENDI, LOTTA ANTINCENDIO E GESTIONE DELL’ EMERGENZA
Corso di TIPO B 8 ore SVOLTO DURANTE A.S. 2002-03 Corso di TIPO C + 8 ore SVOLTO DURANTE A.S. 2005-06
AGGIORNAMENTO 5 ORE SECONDO CIRC.M.I.23.02.11 prot. DCFOM 00005987
SVOLTO 18/03 e 15/04 2015
AGGIORNAMENTO SUCCESSIVO SCADENZA TRIENNALE ENTRO A.S. 2018-19
Istituto Comprensivo Statale “M.T. CICERONE” Via Vittoria Colonna 03033 ARPINO (FR) Documento di Valutazione dei Rischi – D.Lgs. 81/08 e succ. 106/09 – Revisione n.8 a.s. 2017-18
Redatto dal Dirigente Scolastico e dal R.S.P.P. prof. ing. VITTORIO MILANI Proprietà riservata dell’ Istituto Scolastico in intestazione – Vietati l’ utilizzo non autorizzato e la duplicazione
SEZIONE 2 VALUTAZIONE DEL RISCHIO DI INCENDIO CONFORME A: DECRETO MINISTERO DEGLI INTERNI 10.03.1998
2.8.4 ) SCHEDE RIASSUNTIVE EDIFICI a.s. 2017-18
SEDE 4 – 03033 ARPINO (FR)
Loc. PANACCIO INFANZIA CAPOLUOGO-
PANACCIO
piani Sup. ca. m2
Classi Alunni Docenti Altri Dip.
TOT. PRES
1 452 3 73 9 4 86
CLASSIFICAZIONE SECONDO D.M.I. 26.08.92 §1.2 e 5.0
Dal punto di vista dell’ edilizia scolastica, valutando le presenze contemporanee nell’ edificio, minori di quelle totali di cui sopra, risulta di TIPO 0 ( meno di 100 presenze )
ATTIVITA’ SOGGETTE AI CONTROLLI DEI VV.F. D.P.R. 151/11
Ai fini della prevenzione incendi risulta la situazione riportata nella seguente tabella, relativamente alle attività classificate dal NUOVO D.P.R. 01.08.11 N.151 (abroga e sostituisce D.M.16.02.82) e ai rispettivi limiti SCAGLIONATI
N° Tipologia Attività Ubicazione Quantitativi CLASSIF. Presente Limite
67(85) Scuole di ogni ordine e grado.. INTERNA < 86 pers. < 100
pers. NON
SOGGETTA
67(85) Asili nido ( Comunale – non comunicante)
INTERNA < 24 pers. < 30 pers NON SOGGETTA
74(91) Impianti per la produzione di calore alimentati (C.T. metano)
ESTERNA 103,8 kW < 116 kW NON SOGGETTA
Nell’ immediato intorno della scuola non risultano altre attività classificate nel D.P.R. 151/11
CLASSIFICAZIONE DEL LIVELLO DI RISCHIO D’ INCENDIO D.M.I.10.03.98
L’ insediamento, NON presentando attività di cui al D.P.R. 151/11, risulta classificato tra i luoghi a BASSO RISCHIO DI INCENDIO ,come definiti al §1.4.4.c e 9.4 del citato D.M.I.
NUMERO DI ADDETTI AL SERVIZIO ANTINCENDIO 1
FORMAZIONE DEGLI ADDETTI ALLA PREVENZIONE INCENDI, LOTTA ANTINCENDIO E GESTIONE DELL’ EMERGENZA
Corso di TIPO B 8 ore SVOLTO DURANTE A.S. 2002-03 Corso di TIPO C + 8 ore SVOLTO DURANTE A.S. 2005-06
AGGIORNAMENTO 5 ORE SECONDO CIRC.M.I.23.02.11 prot. DCFOM 00005987
SVOLTO 18/03 e 15/04 2015
AGGIORNAMENTO SUCCESSIVO SCADENZA TRIENNALE ENTRO A.S. 2018-19
Istituto Comprensivo Statale “M.T. CICERONE” Via Vittoria Colonna 03033 ARPINO (FR) Documento di Valutazione dei Rischi – D.Lgs. 81/08 e succ. 106/09 – Revisione n.8 a.s. 2017-18
Redatto dal Dirigente Scolastico e dal R.S.P.P. prof. ing. VITTORIO MILANI Proprietà riservata dell’ Istituto Scolastico in intestazione – Vietati l’ utilizzo non autorizzato e la duplicazione
SEZIONE 2 VALUTAZIONE DEL RISCHIO DI INCENDIO CONFORME A: DECRETO MINISTERO DEGLI INTERNI 10.03.1998
2.8.5 ) SCHEDE RIASSUNTIVE EDIFICI a.s. 2017-18
SEDE 5 – 03033 ARPINO (FR)
Loc. COLLEMAGNAVINO SCUOLA INFANZIA
piani Sup. ca. m2
Classi Alunni Docenti Altri Dip.
TOT. PRES
1 125 Sede al momento dismessa - non funzionante
CLASSIFICAZIONE SECONDO D.M.I. 26.08.92 §1.2 e 5.0
Dal punto di vista dell’ edilizia scolastica, valutando le presenze contemporanee nell’ edificio, minori di quelle totali di cui sopra, risulta di TIPO 0 ( meno di 100 presenze )
ATTIVITA’ SOGGETTE AI CONTROLLI DEI VV.F. D.P.R. 151/11
Ai fini della prevenzione incendi risulta la situazione riportata nella seguente tabella, relativamente alle attività classificate dal NUOVO D.P.R. 01.08.11 N.151 (abroga e sostituisce D.M.16.02.82) e ai rispettivi limiti SCAGLIONATI
N° Tipologia Attività Ubicazione Quantitativi CLASSIF. Presente Limite
67(85) Scuole di ogni ordine e grado.. INTERNA < 20 pers. < 100
pers. NON
SOGGETTA
74(91) Impianti per la produzione di calore alimentati (caldaia murale) ESTERNA < 35 kW < 116 kW NON
SOGGETTA
4.b(4) Depositi GPL in serbatoi fissi ESTERNA > 2 mc > 0,3 < 5
mc
Cat. A (SCIA)
Nell’ immediato intorno della scuola non risultano altre attività classificate nel D.P.R. 151/11
CLASSIFICAZIONE DEL LIVELLO DI RISCHIO D’ INCENDIO D.M.I.10.03.98
L’ insediamento, presentando 1 attività di cui al D.P.R. 151/11, ma esterna all’ edificio, risulta classificato tra i luoghi a BASSO RISCHIO DI INCENDIO ,come definiti al §1.4.4.c e 9.4 del citato D.M.I.
NUMERO DI ADDETTI AL SERVIZIO ANTINCENDIO 1
FORMAZIONE DEGLI ADDETTI ALLA PREVENZIONE INCENDI, LOTTA ANTINCENDIO E GESTIONE DELL’ EMERGENZA
Corso di TIPO B 8 ore SVOLTO DURANTE A.S. 2002-03 Corso di TIPO C + 8 ore SVOLTO DURANTE A.S. 2005-06
AGGIORNAMENTO 5 ORE SECONDO CIRC.M.I.23.02.11 prot. DCFOM 00005987
SVOLTO 18/03 e 15/04 2015
AGGIORNAMENTO SUCCESSIVO SCADENZA TRIENNALE ENTRO A.S. 2018-19
Istituto Comprensivo Statale “M.T. CICERONE” Via Vittoria Colonna 03033 ARPINO (FR) Documento di Valutazione dei Rischi – D.Lgs. 81/08 e succ. 106/09 – Revisione n.8 a.s. 2017-18
Redatto dal Dirigente Scolastico e dal R.S.P.P. prof. ing. VITTORIO MILANI Proprietà riservata dell’ Istituto Scolastico in intestazione – Vietati l’ utilizzo non autorizzato e la duplicazione
SEZIONE 2 VALUTAZIONE DEL RISCHIO DI INCENDIO CONFORME A: DECRETO MINISTERO DEGLI INTERNI 10.03.1998
2.8.6 ) SCHEDE RIASSUNTIVE EDIFICI a.s. 2017-18
SEDE 6 – 03033 ARPINO (FR)
Piazza Municipio Cucine convitto Nazionale
TULLIANO
piani Sup. ca. m2
Classi Alunni Docenti Altri Dip.
TOT. PRES
1 600 -- -- -- 9 9
CLASSIFICAZIONE SECONDO D.M.I. 26.08.92 §1.2 e 5.0
NON PERTINENTE
ATTIVITA’ SOGGETTE AI CONTROLLI DEI VV.F. D.P.R. 151/11
Ai fini della prevenzione incendi risulta la situazione riportata nella seguente tabella, relativamente alle attività classificate dal NUOVO D.P.R. 01.08.11 N.151 (abroga e sostituisce D.M.16.02.82) e ai rispettivi limiti SCAGLIONATI
N° Tipologia Attività Ubicazione Quantitativi CLASSIF. Presente Limite
74(91) Impianti per la produzione di calore a gas (cucine) INTERNA < 116 kW < 116 kW NON
SOGGETTA
74(91) Impianti per la produzione di calore alimentati ( C.T. gasolio) INTERNA 698 kW > 350
< 700 kW
Cat. B (SCIA+VVT)
12(15) Depositi comb. liquidi ( gasolio) ESTERNA > 1 mc > 1 < 9
mc
Cat. A (SCIA)
4.a(4) Depositi GPL in bombole ESTERNA < 0,3 mc < 0,3 mc NON
SOGGETTA
Nell’ immediato intorno della scuola non risultano altre attività classificate nel D.P.R. 151/11
CLASSIFICAZIONE DEL LIVELLO DI RISCHIO D’ INCENDIO D.M.I.10.03.98
L’ insediamento, presentando 2 attività di cui al D.P.R. 151/11, ma esterna all’ edificio, risulta classificato tra i luoghi a MEDIO RISCHIO DI INCENDIO, come definiti al §1.4.4.c e 9.4 del citato D.M.I.
NUMERO DI ADDETTI AL SERVIZIO ANTINCENDIO 1
FORMAZIONE DEGLI ADDETTI ALLA PREVENZIONE INCENDI, LOTTA ANTINCENDIO E GESTIONE DELL’ EMERGENZA
Corso di TIPO B 8 ore SVOLTO DURANTE A.S. 2002-03 Corso di TIPO C + 8 ore SVOLTO DURANTE A.S. 2005-06
AGGIORNAMENTO 5 ORE SECONDO CIRC.M.I.23.02.11 prot. DCFOM 00005987
SVOLTO 18/03 e 15/04 2015
AGGIORNAMENTO SUCCESSIVO SCADENZA TRIENNALE ENTRO A.S. 2018-19
Istituto Comprensivo Statale “M.T. CICERONE” Via Vittoria Colonna 03033 ARPINO (FR) Documento di Valutazione dei Rischi – D.Lgs. 81/08 e succ. 106/09 – Revisione n.8 a.s. 2017-18
Redatto dal Dirigente Scolastico e dal R.S.P.P. prof. ing. VITTORIO MILANI Proprietà riservata dell’ Istituto Scolastico in intestazione – Vietati l’ utilizzo non autorizzato e la duplicazione
SEZIONE 2 VALUTAZIONE DEL RISCHIO DI INCENDIO CONFORME A: DECRETO MINISTERO DEGLI INTERNI 10.03.1998
2.8.7 ) SCHEDE RIASSUNTIVE EDIFICI a.s. 2017-18
SEDE 7 – 03035 FONTANA LIRI (FR)
Via XXIX Maggio INFANZIA CAPOLUOGO
piani Sup. ca. m2
Classi Alunni Docenti Altri Dip.
TOT. PRES
1 365 3 58 6 3 67
CLASSIFICAZIONE SECONDO D.M.I. 26.08.92 §1.2 e 5.0
Dal punto di vista dell’ edilizia scolastica, valutando le presenze contemporanee nell’ edificio, minori di quelle totali di cui sopra, risulta di TIPO 0 ( meno di 100 presenze )
ATTIVITA’ SOGGETTE AI CONTROLLI DEI VV.F. D.P.R. 151/11
Ai fini della prevenzione incendi risulta la situazione riportata nella seguente tabella, relativamente alle attività classificate dal NUOVO D.P.R. 01.08.11 N.151 (abroga e sostituisce D.M.16.02.82) e ai rispettivi limiti SCAGLIONATI
N° Tipologia Attività Ubicazione Quantitativi CLASSIF. Presente Limite
67(85) Scuole di ogni ordine e grado.. INTERNA < 67 pers. < 100
pers. NON
SOGGETTA
74(91) Impianti per la produzione di calore alimentati ( C.T. metano) ESTERNA < 116 kW < 116 kW NON
SOGGETTA
Nell’ immediato intorno della scuola non risultano altre attività classificate nel D.P.R. 151/11
CLASSIFICAZIONE DEL LIVELLO DI RISCHIO D’ INCENDIO D.M.I.10.03.98
L’ insediamento, non presentando attività di cui al D.P.R. 151/11, risulta classificato tra i luoghi a BASSO RISCHIO DI INCENDIO ,come definiti al §1.4.4.c e 9.4 del citato D.M.I.
NUMERO DI ADDETTI AL SERVIZIO ANTINCENDIO 1
FORMAZIONE DEGLI ADDETTI ALLA PREVENZIONE INCENDI, LOTTA ANTINCENDIO E GESTIONE DELL’ EMERGENZA
Corso di TIPO B 8 ore SVOLTO DURANTE A.S. 2002-03 Corso di TIPO C + 8 ore SVOLTO DURANTE A.S. 2005-06
AGGIORNAMENTO 5 ORE SECONDO CIRC.M.I.23.02.11 prot. DCFOM 00005987
SVOLTO 18/03 e 15/04 2015
AGGIORNAMENTO SUCCESSIVO SCADENZA TRIENNALE ENTRO A.S. 2018-19
Istituto Comprensivo Statale “M.T. CICERONE” Via Vittoria Colonna 03033 ARPINO (FR) Documento di Valutazione dei Rischi – D.Lgs. 81/08 e succ. 106/09 – Revisione n.8 a.s. 2017-18
Redatto dal Dirigente Scolastico e dal R.S.P.P. prof. ing. VITTORIO MILANI Proprietà riservata dell’ Istituto Scolastico in intestazione – Vietati l’ utilizzo non autorizzato e la duplicazione
SEZIONE 2 VALUTAZIONE DEL RISCHIO DI INCENDIO CONFORME A: DECRETO MINISTERO DEGLI INTERNI 10.03.1998
2.8.8 ) SCHEDE RIASSUNTIVE EDIFICI a.s. 2017-18
SEDE 8 – 03035 FONTANA LIRI (FR)
Via Roma 10 PRIMARIA CAPOLUOGO
piani Sup. ca. m2
Classi Alunni Docenti Altri Dip.
TOT. PRES
1 780 7 90 11 2 103*
CLASSIFICAZIONE SECONDO D.M.I. 26.08.92 §1.2 e 5.0
Dal punto di vista dell’ edilizia scolastica, valutando le presenze contemporanee nell’ edificio, minori di quelle totali di cui sopra, risulta di TIPO 0 ( meno di 100 presenze )
ATTIVITA’ SOGGETTE AI CONTROLLI DEI VV.F. D.P.R. 151/11
Ai fini della prevenzione incendi risulta la situazione riportata nella seguente tabella, relativamente alle attività classificate dal NUOVO D.P.R. 01.08.11 N.151 (abroga e sostituisce D.M.16.02.82) e ai rispettivi limiti SCAGLIONATI
N° Tipologia Attività Ubicazione Quantitativi CLASSIF. Presente Limite
67(85) Scuole di ogni ordine e grado.. INTERNA < 100
pers.
< 100 pers.
NON SOGGETTA
74(91) Impianti per la produzione di calore alimentati ( C.T. metano) ESTERNA 97 kW < 116 kW NON
SOGGETTA
Nell’ immediato intorno della scuola non risultano altre attività classificate nel D.P.R. 151/11
CLASSIFICAZIONE DEL LIVELLO DI RISCHIO D’ INCENDIO D.M.I.10.03.98
L’ insediamento, non presentando attività di cui al D.P.R. 151/11, risulta classificato tra i luoghi a BASSO RISCHIO DI INCENDIO ,come definiti al §1.4.4.c e 9.4 del citato D.M.I.
NUMERO DI ADDETTI AL SERVIZIO ANTINCENDIO 1
FORMAZIONE DEGLI ADDETTI ALLA PREVENZIONE INCENDI, LOTTA ANTINCENDIO E GESTIONE DELL’ EMERGENZA
Corso di TIPO B 8 ore SVOLTO DURANTE A.S. 2002-03 Corso di TIPO C + 8 ore SVOLTO DURANTE A.S. 2005-06
AGGIORNAMENTO 5 ORE SECONDO CIRC.M.I.23.02.11 prot. DCFOM 00005987
SVOLTO 18/03 e 15/04 2015
AGGIORNAMENTO SUCCESSIVO SCADENZA TRIENNALE ENTRO A.S. 2018-19
Istituto Comprensivo Statale “M.T. CICERONE” Via Vittoria Colonna 03033 ARPINO (FR) Documento di Valutazione dei Rischi – D.Lgs. 81/08 e succ. 106/09 – Revisione n.8 a.s. 2017-18
Redatto dal Dirigente Scolastico e dal R.S.P.P. prof. ing. VITTORIO MILANI Proprietà riservata dell’ Istituto Scolastico in intestazione – Vietati l’ utilizzo non autorizzato e la duplicazione
SEZIONE 2 VALUTAZIONE DEL RISCHIO DI INCENDIO CONFORME A: DECRETO MINISTERO DEGLI INTERNI 10.03.1998
2.8.9 ) SCHEDE RIASSUNTIVE EDIFICI a.s. 2017-18
SEDE 9 – 03035 FONTANA LIRI (FR) Via dello Zippo
TOTALE SEC.1°GRADO
PRIMARIA CAPOLUOGO * ( provv.)
piani Sup. ca. m2
Classi Alunni Docenti Altri Dip.
TOT. PRES
1 1400 4 3 1
63 44 19
18 15 3
2 83 61 24
N.B. L’ edificio ospita solo temporaneamente anche la Scuola infanzia, fino a termine dei lavori di ristrutturazione del rispettivo edificio 6.
CLASSIFICAZIONE SECONDO D.M.I. 26.08.92 §1.2 e 5.0
Dal punto di vista dell’ edilizia scolastica, valutando le presenze contemporanee nell’ edificio, minori di quelle totali di cui sopra, risulta a regime e anche provvisoriamente di TIPO 0 ( meno di 100 presenze )
ATTIVITA’ SOGGETTE AI CONTROLLI DEI VV.F. D.P.R. 151/11
Ai fini della prevenzione incendi risulta la situazione riportata nella seguente tabella, relativamente alle attività classificate dal NUOVO D.P.R. 01.08.11 N.151 (abroga e sostituisce D.M.16.02.82) e ai rispettivi limiti SCAGLIONATI
N° Tipologia Attività Ubicazione Quantitativi CLASSIF. Presente Limite
67(85) Scuole di ogni ordine e grado.. INTERNA < 83
pers.
< 100 pers.
NON SOGGETTA
74(91) Impianti per la produzione di calore alimentati ( C.T. metano) ESTERNA > 116
kW
> 116
< 350 kW
Cat. A (SCIA)
Nell’ immediato intorno della scuola non risultano altre attività classificate nel D.P.R. 151/11
CLASSIFICAZIONE DEL LIVELLO DI RISCHIO D’ INCENDIO D.M.I.10.03.98
L’ insediamento, presentando 1 attività di cui al D.P.R. 151/11, ma esterna all’ edificio, risulta classificato tra i luoghi a BASSO RISCHIO DI INCENDIO ,come definiti al §1.4.4.c e 9.4 del citato D.M.I.
NUMERO DI ADDETTI AL SERVIZIO ANTINCENDIO 1
FORMAZIONE DEGLI ADDETTI ALLA PREVENZIONE INCENDI, LOTTA ANTINCENDIO E GESTIONE DELL’ EMERGENZA
Corso di TIPO B 8 ore SVOLTO DURANTE A.S. 2002-03 Corso di TIPO C + 8 ore SVOLTO DURANTE A.S. 2005-06
AGGIORNAMENTO 5 ORE SECONDO CIRC.M.I.23.02.11 prot. DCFOM 00005987
SVOLTO 18/03 e 15/04 2015
AGGIORNAMENTO SUCCESSIVO SCADENZA TRIENNALE ENTRO A.S. 2018-19
Istituto Comprensivo Statale “M.T. CICERONE” Via Vittoria Colonna 03033 ARPINO (FR) Documento di Valutazione dei Rischi – D.Lgs. 81/08 e succ. 106/09 – Revisione n.8 a.s. 2017-18
Redatto dal Dirigente Scolastico e dal R.S.P.P. prof. ing. VITTORIO MILANI Proprietà riservata dell’ Istituto Scolastico in intestazione – Vietati l’ utilizzo non autorizzato e la duplicazione
SEZIONE 2 VALUTAZIONE DEL RISCHIO DI INCENDIO CONFORME A: DECRETO MINISTERO DEGLI INTERNI 10.03.1998
2.8..10 ) SCHEDE RIASSUNTIVE EDIFICI a.s. 2017-18
SEDE 10 – 03030 SANTOPADRE (FR)
Via IV Novembre INFANZIA CAPOLUOGO
piani Sup. ca. m2
Classi Alunni Docenti Altri Dip.
TOT. PRES
1 370 2 36 7 2 45
CLASSIFICAZIONE SECONDO D.M.I. 26.08.92 §1.2 e 5.0
Dal punto di vista dell’ edilizia scolastica, valutando le presenze contemporanee nell’ edificio, minori di quelle totali di cui sopra, risulta di TIPO 0 ( meno di 100 presenze )
ATTIVITA’ SOGGETTE AI CONTROLLI DEI VV.F. D.P.R. 151/11
Ai fini della prevenzione incendi risulta la situazione riportata nella seguente tabella, relativamente alle attività classificate dal NUOVO D.P.R. 01.08.11 N.151 (abroga e sostituisce D.M.16.02.82) e ai rispettivi limiti SCAGLIONATI
N° Tipologia Attività Ubicazione Quantitativi CLASSIF. Presente Limite
67(85) Scuole di ogni ordine e grado.. INTERNA < 45 pers. < 100
pers. NON
SOGGETTA
74(91) Impianti per la produzione di calore alimentati ( C.T. metano ) ESTERNA 58 kW < 116 kW NON
SOGGETTA
Nell’ immediato intorno della scuola non risultano altre attività classificate nel D.P.R. 151/11
CLASSIFICAZIONE DEL LIVELLO DI RISCHIO D’ INCENDIO D.M.I.10.03.98
L’ insediamento, NON presentando attività di cui al D.P.R. 151/11, risulta classificato tra i luoghi a BASSO RISCHIO DI INCENDIO ,come definiti al §1.4.4.c e 9.4 del citato D.M.I.
NUMERO DI ADDETTI DESIGNATI AL SERVIZIO ANTINCENDIO 1
FORMAZIONE DEGLI ADDETTI ALLA PREVENZIONE INCENDI, LOTTA ANTINCENDIO E GESTIONE DELL’ EMERGENZA
Corso di TIPO B 8 ore SVOLTO DURANTE A.S. 2002-03 Corso di TIPO C + 8 ore SVOLTO DURANTE A.S. 2005-06
AGGIORNAMENTO 5 ORE SECONDO CIRC.M.I.23.02.11 prot. DCFOM 00005987
SVOLTO 18/03 e 15/04 2015
AGGIORNAMENTO SUCCESSIVO SCADENZA TRIENNALE ENTRO A.S. 2018-19
Istituto Comprensivo Statale “M.T. CICERONE” Via Vittoria Colonna 03033 ARPINO (FR) Documento di Valutazione dei Rischi – D.Lgs. 81/08 e succ. 106/09 – Revisione n.8 a.s. 2017-18
Redatto dal Dirigente Scolastico e dal R.S.P.P. prof. ing. VITTORIO MILANI Proprietà riservata dell’ Istituto Scolastico in intestazione – Vietati l’ utilizzo non autorizzato e la duplicazione
SEZIONE 2 VALUTAZIONE DEL RISCHIO DI INCENDIO CONFORME A: DECRETO MINISTERO DEGLI INTERNI 10.03.1998
2.8.11 ) SCHEDE RIASSUNTIVE EDIFICI a.s. 2017-18
SEDE 11– 03030 SANTOPADRE (FR)
Via S. Rocco TOTALE
PRIMARIA CAPOLUOGO SEC.1°GRADO (provv.) *
piani Sup. ca. m2
Classi Alunni Docenti Altri Dip.
TOT. PRES
1 460 8 5 3
90 46 44
19 8 11
3 112 55 56
CLASSIFICAZIONE SECONDO D.M.I. 26.08.92 §1.2 e 5.0
Dal punto di vista dell’ edilizia scolastica, valutando le presenze contemporanee nell’ edificio, minori di quelle totali di cui sopra, risulta a regime di TIPO 0 ( meno di 100 presenze ) e solo PROVVISORIAMENTE di TIPO 1 ( tra 101 e 300 presenze )
ATTIVITA’ SOGGETTE AI CONTROLLI DEI VV.F. D.P.R. 151/11
Ai fini della prevenzione incendi risulta la situazione riportata nella seguente tabella, relativamente alle attività classificate dal NUOVO D.P.R. 01.08.11 N.151 (abroga e sostituisce D.M.16.02.82) e ai rispettivi limiti SCAGLIONATI
N° Tipologia Attività Ubicazione Quantitativi CLASSIF. Presente Limite
67(85) Scuole di ogni ordine e grado.. INTERNA < 112
pers.
< 100 pers.
NON SOGGETTA
74(91) Impianti per la produzione di calore alimentati ( C.T. metano ) ESTERNA 58 kW < 116 kW NON
SOGGETTA
Nell’ immediato intorno della scuola non risultano altre attività classificate nel D.P.R. 151/11
CLASSIFICAZIONE DEL LIVELLO DI RISCHIO D’ INCENDIO D.M.I.10.03.98
L’ insediamento, NON presentando attività di cui al D.P.R. 151/11, risulta classificato tra i luoghi a BASSO RISCHIO DI INCENDIO ,come definiti al §1.4.4.c e 9.4 del citato D.M.I.
NUMERO DI ADDETTI DESIGNATI AL SERVIZIO ANTINCENDIO 1
FORMAZIONE DEGLI ADDETTI ALLA PREVENZIONE INCENDI, LOTTA ANTINCENDIO E GESTIONE DELL’ EMERGENZA
Corso di TIPO B 8 ore SVOLTO DURANTE A.S. 2002-03 Corso di TIPO C + 8 ore SVOLTO DURANTE A.S. 2005-06
AGGIORNAMENTO 5 ORE SECONDO CIRC.M.I.23.02.11 prot. DCFOM 00005987
SVOLTO 18/03 e 15/04 2015
AGGIORNAMENTO SUCCESSIVO SCADENZA TRIENNALE ENTRO A.S. 2018-19
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SEZIONE 2 VALUTAZIONE DEL RISCHIO DI INCENDIO CONFORME A: DECRETO MINISTERO DEGLI INTERNI 10.03.1998
2.8.12 ) SCHEDE RIASSUNTIVE EDIFICI a.s. 2017-18
SEDE 12– 03030 SANTOPADRE (FR)
Piazza Marconi SEC. 1° GR. SEDE STACCATA
piani Sup. ca. m2
Classi Alunni Docenti Altri Dip.
TOT. PRES
1 260 Sede al momento dismessa –
non funzionante
CLASSIFICAZIONE SECONDO D.M.I. 26.08.92 §1.2 e 5.0
Dal punto di vista dell’ edilizia scolastica, valutando le presenze contemporanee nell’ edificio, minori di quelle totali di cui sopra, risulta di TIPO 0 ( meno di 100 presenze )
ATTIVITA’ SOGGETTE AI CONTROLLI DEI VV.F. D.P.R. 151/11
Ai fini della prevenzione incendi risulta la situazione riportata nella seguente tabella, relativamente alle attività classificate dal NUOVO D.P.R. 01.08.11 N.151 (abroga e sostituisce D.M.16.02.82) e ai rispettivi limiti SCAGLIONATI
N° Tipologia Attività Ubicazione Quantitativi CLASSIF. Presente Limite
67(85) Scuole di ogni ordine e grado.. INTERNA < 56 pers. < 100
pers. NON
SOGGETTA
74(91) Impianti per la produzione di calore alimentati ( C.T. gasolio) ESTERNA > 116
kW
> 116
< 350 kW
Cat. A (SCIA)
12(15) Depositi comb. liquidi ( gasolio) ESTERNA > 1 mc > 1 < 9
mc
Cat. A (SCIA)
Nell’ immediato intorno della scuola non risultano altre attività classificate nel D.P.R. 151/11
CLASSIFICAZIONE DEL LIVELLO DI RISCHIO D’ INCENDIO D.M.I.10.03.98
L’ insediamento, presentando 2 attività di cui al D.P.R. 151/11, ma esterne all’ edificio, risulta classificato tra i luoghi a BASSO RISCHIO DI INCENDIO ,come definiti al §1.4.4.c e 9.4 del citato D.M.I.
NUMERO DI ADDETTI DESIGNATI AL SERVIZIO ANTINCENDIO 1
FORMAZIONE DEGLI ADDETTI ALLA PREVENZIONE INCENDI, LOTTA ANTINCENDIO E GESTIONE DELL’ EMERGENZA
Corso di TIPO B 8 ore SVOLTO DURANTE A.S. 2002-03 Corso di TIPO C + 8 ore SVOLTO DURANTE A.S. 2005-06
AGGIORNAMENTO 5 ORE SECONDO CIRC.M.I.23.02.11 prot. DCFOM 00005987
SVOLTO 18/03 e 15/04 2015
AGGIORNAMENTO SUCCESSIVO SCADENZA TRIENNALE ENTRO A.S. 2018-19
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Classificazione di resistenza al fuoco delle costruzioni Decreto del Ministero dell' Interno 9 marzo 2007
Software VV.F. Claraf vers. 2.0
Valore orientativo del carico d'incendio specifico di progetto per attività
Carico d'incendio specifico [MJ/m²]
Tipologia di attività: Scuola materna Carico d'incendio = 300 N.B. (cautelativo – Scuola generica = 285)
Frattile 80%: 1,22 → [MJ/m²] (q f ) = 366
δq1 Fattore di rischio in relazione alla dimensione del compartimento Superficie: → da 1000 a 2500 [m²] = 1,4 N.B. (cautelativo – solo per edificio 1 )
δq2 Fattore di rischio in relazione al tipo di attività svolta = 1,0 Classe di rischio II: N.B. (cautelativo – solo per edifici 1-2 ) Aree che presentano un moderato rischio di incendio come probabilità di innesco, velocità di propa-gazione di un incendio e possibilità di controllo dell'incendio stesso da parte delle squadre di emergenza
δn Fattore di protezione Sistemi automatici di estinzione ad acqua * = 1 Sistemi automatici di estinzione ad altro estinguente * = 1
Sistemi di evacuazione automatica di fumo e calore * = 1
Sistemi automatici di rilevazione, segnalazione e allarme di incendio * = 1
Squadra aziendale dedicata alla lotta antincendio * = 1
Rete idrica antincendio interna * = 1 Rete idrica antincendio interna e esterna * = 1
Percorsi protetti di accesso * = 1 Accessibilità ai mezzi di soccorso VV.F. = 0,9 N.B. ( * cautelativo- assunti comunque assenti )
(q f,d) Carico d'incendio specifico [MJ/m²]
= q f x δq1 x δq2 x δn = 300 x 1,22 x 1,4 x 1,0 x 0,9 = 461,16
Classe di riferimento per il livello di prestazione III = 45
Classe minima per il livello di prestazione III = 20 Requisiti di resistenza al fuoco secondo D.M.I. 26.08.92 = REI 60
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Sez. 3 VALUTAZIONE DEI RISCHI PER LA
SICUREZZA E LA SALUTE Derivanti da STRESS LAVORO - CORRELATO
3.1. IL RISCHIO STRESS LAVORO CORRELATO
La recente approvazione del D.Lgs 81/08 in materia di sicurezza negli ambienti di lavoro, introduce l’obbligo di valutazione dello stress lavoro correlato in tutte le aziende secondo i contenuti dell’Accordo Interconfederale per il recepimento dell’accordo quadro europeo sullo stress lavoro-correlato concluso l’8 ottobre 2004 tra UNICE/UEAPME, CEEP E CES – 9 giugno 2008. L’Accordo quadro europeo mira a promuovere la crescita di consapevolezza e comprensione dello stress da parte dei datori di lavoro, dei lavoratori e dei loro rappresentanti alzando l’attenzione sui segnali che potrebbero denotare problemi di stress lavoro-correlato. Lo scopo della valutazione del rischio stress lavoro correlato è quello di guidare e sostenere datori di lavoro e lavoratori nella riduzione del rischio attraverso l’analisi degli indicatori oggettivi aziendali e l’eventuale rilevazione delle condizioni di stress percepito dai lavoratori.
La proposta di metodo di valutazione del rischio stress lavoro correlato ha valore di indicazione minima per le aziende, con particolare riferimento alle piccole e medie.
Fondamentale è, come per tutti gli altri rischi, l’assegnazione della valutazione ai soggetti della prevenzione aziendale: Datore di Lavoro, RSPP, RLS, MC, oltre ad eventuali altri soggetti interni/esterni indicati dalle organizzazioni. Si articola in tre FASI principali: FASE 1. valutazione indicatori oggettivi di stress al lavoro (compilazione della check list)
FASE 2. identificazione della condizione di rischio e pianificazione delle azioni di miglioramento
FASE 3. valutazione percezione dello stress al lavoro dei lavoratori, attraverso compilazione di questionari di percezione, analizzati in modo aggregato (obbligatoria solo per rischio alto)
FASE 1 -VALUTAZIONE INDICATORI OGGETTIVI STRESS LAVORO CORRELATO
L’intervento consiste nella valutazione degli indicatori oggettivi fonti di stress al lavoro attraverso l’utilizzo della check list contenente parametri tipici delle condizioni di stress riferibili ai DATI AZIENDALI ed al CONTESTO e CONTENUTO del lavoro (come previsto dall’Agenzia Europea sulla salute e sicurezza al lavoro e nell’Accordo Europeo).
Il gruppo aziendale della prevenzione può compilare una scheda unica per l’azienda oppure, per livelli di complessità organizzativa più elevata, decidere di utilizzare la check per partizioni organizzative o mansioni omogenee.
La compilazione delle tre aree della Check identifica la condizione di rischio BASSO – MEDIO – ALTO in riferimento agli indicatori.
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- AREA INDICATORI AZIENDALI (10 indicatori):
- AREA CONTESTO DEL LAVORO ( 6 aree di indicatori)
- AREA CONTENUTO DEL LAVORO (4 aree di indicatori)
INDICATORI AZIENDALI CONTESTO DEL LAVORO CONTENUTO DEL LAVORO
Infortuni Funzione e cultura organizzativa
Ambiente di lavoro ed attrezzature di lavoro Assenza per malattia
Assenteismo Ruolo nell’ambito dell’organizzazione
Pianificazione dei compiti Ferie non godute
Rotazione del personale Evoluzione della carriera Carico di lavoro – ritmo di lavoro
Turnover Autonomia decisionale – controllo del lavoro
Orario di lavoro
Procedimenti/ Sanzioni disciplinari
Richieste visite straordinarie Rapporti interpersonali sul lavoro
Segnalazioni stress lavoro Interfaccia casa lavoro – conciliazione vita/lavoro* Istanze giudiziarie
Ad ogni indicatore è associato un punteggio che concorre al punteggio complessivo dell’area. I punteggi delle 3 aree vengono sommati (secondo le indicazioni) e consentono di identificare il proprio posizionamento nella TABELLA DEI LIVELLI DI RISCHIO.
AREA TOTALE PUNTEGGIO PER AREA
CONTESTO DEL LAVORO
CONTENUTO DEL LAVORO
INDICATORI AZIENDALI *
TOTALE PUNTEGGIO RISCHIO
ISTRUZIONI Si segna con la X la risposta e nella casella punteggio si riporta il valore della risposta
N INDICATORE Diminuito Inalterato Aumentato PUNTEGGIO NOTE
1 ...
0
□
2
□
4
□
2
Si segna con la X la risposta e nella casella punteggio si riporta il valore della risposta in PUNTEGGIO FINALE Quando vediamo la casella “CORREZIONE PUNTEGGIO”, riportiamo dopo il segno “-“ il valore della risposta e trascriviamo nel PUNTEGGIO FINALE il risultato
X
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N INDICATORE Si No CORREZIONE PUNTEGGIO
PUNTEGGIO FINALE NOTE
1 .... 0
□
1
□
1
2 .... 0
□
1
□
1 - 0 1
3 .... 0
□
1
□
1 - 1 0
TOTALE PUNTEGGIO 2
(1+1+0)
Nella casella “TOTALE PUNTEGGIO” si deve inserire la somma del punteggio finale di ogni indicatore
DATA COMPILAZIONE Entro 31/12/2018 (D.L.gs 81/08 Art. 29 c.3) Revisione biennale anticipata per insediamento
nuova Rappresentante Lavoratori per la Sicurezza
MANSIONE/REPARTO Intero Istituto Scolastico – in base ai risultati della presente valutazione non sono necessarie ulteriori diversificazioni per sedi o per mansioni
COMPILATA DA: Contrassegnare i referenti aziendali coinvolti in questa fase, indicando a lato il nominativo.
NOMINATIVO/I
x□ DATORE DI LAVORO Dirigente Scolastico : prof. Bernardo M. GIOVANNONE
x□ RSPP prof. Ing. Vittorio MILANI
x□ RLS Ins. Marina REA neo insediata dal 03.10.2017
□ MEDICO COMPETENTE
□ DIRETTORE PERSONALE
□ RESPONSABILE QUALITA’
□ RESPONSABILE UNITA’ PRODUTTIVA
□ EVENTUALI ALTRI SPECIALISTI (Psicologo,…)
□
X
X
X
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INDICATORI AZIENDALI
Gli indicatori aziendali sono riferiti all’andamento negli ultimi 3 anni
INDICATORI AZIENDALI
N INDICATORE Diminuito Inalterato Aumentato PUNTEGGIO NOTE
1 INDICI INFORTUNISTICI
0
□
2
x□
4
□ 2
2 ASSENZA PER MALATTIA (non maternità)
0
□
2
x□
4
□ 2
3 ASSENTEISMO
0
□
2
x□
4
□ 2
4 % FERIE NON GODUTE
0
□
2
x□
4
□ 2
5 % ROTAZIONE DEL PERSONALE NON PROGRAMMATA
0
□
2
X□
4
□ 2
6 CESSAZIONE RAPPORTI DI LAVORO/ TURNOVER
0
□
2
X□
4
□ 2
7 PROCEDIMENTI/SANZIONI DISCIPLINARI
0
x□
2
□
4
□ 0
8 RICHIESTE VISITE MED. STRAORDINARIE MEDICO COMPETENTE
0
x□
2
□
4
□ 0
9
SEGNALAZIONI SCRITTE MEDICO COMPETENTE DI CONDIZIONI STRESS AL LAVORO
0 - NO
X□
4 - SI
□ 0
10 ISTANZE GIUDIZIARIE PER LICENZIAMENTO/ DEMANSIONAMENTO
0 - NO
X□
4 - SI
□ 0
TOTALE PUNTEGGIO 12
INDICATORE No Si
ISTANZE GIUDIZIARIE PER MOLESTIE MORALI/SESSUALI
0
X□
SITUAZIONE CHE VINCOLA LA VALUTAZIONE ALL’APPROFONDIMENTO SOGGETTIVO DELLO STRESS
LAVORO CORRELATO
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CONTESTO DEL LAVORO
FUNZIONE E CULTURA ORGANIZZATIVA
N INDICATORE Si No CORREZIONE PUNTEGGIO
PUNTEGGIO FINALE NOTE
1 Presenza organigramma aziendale 0
X□
1
□
0
2 Presenza di procedure aziendali 0
X□
1
□
0
3 Diffusione delle procedure aziendali ai lavoratori
0
X□
1
□
0
4 Presenza di obiettivi aziendali 0
X□
1
□
0
5 Diffusione degli obiettivi aziendali ai lavoratori
0
X□
1
□
0
6 Presenza di un sistema di comunicazione aziendale (bacheca, internet, busta paga, volantini….)
0
X□
1
□
0
7 Effettuazione riunioni/incontri tra dirigenti e lavoratori
0
X□
1
□
0
8 Presenza di un piano formativo per lo sviluppo professionale dei lavoratori
0
X□
1
□
0
9 Presenza di momenti di comunicazione dell’azienda a tutto il personale
0
X□
1
□
0
TOTALE PUNTEGGIO 0
RUOLO NELL’AMBITO DELL’ORGANIZZAZIONE
N INDICATORE Si No CORREZIONE PUNTEGGIO
PUNTEGGIO FINALE NOTE
1 I lavoratori conoscono la linea gerarchica aziendale
0
X□
1
□
0
2 I ruoli sono chiaramente definiti 0
X□
1
□
0
3
Vi è una sovrapposizione di ruoli differenti sulle stesse persone (capo turno/preposto/responsabile qualità)
0
X□
1
□
1 - 0 1
4
Accade di frequente che i dirigenti /preposti forniscano informazioni contrastanti circa il lavoro da svolgere
0
X□
1
□
1 - 0 1
TOTALE PUNTEGGIO 2
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EVOLUZIONE DELLA CARRIERA
N INDICATORE Si No CORREZIONE PUNTEGGIO
PUNTEGGIO FINALE NOTE
1 E’ presente un piano di sviluppo professionale per tutti i lavoratori
0
□
1
X□
1
2 E’ presente un piano di sviluppo professionale solo per i dirigenti
0
□
1
X□
1
3 Sono definiti i criteri per l’ avanza-mento di carriera
0
X□
1
□
0
4 Esistono sistemi premianti in relazione al raggiungimento degli obiettivi di produzione
0
□
1
X□
1
5 Esistono sistemi premianti in relazione al raggiungimento degli obiettivi di sicurezza
0
□
1
X□
1
6 Esistono sistemi premianti in relazione alla corretta gestione del personale da parte dei dirigenti/capi
0
□
1
X□
1
TOTALE PUNTEGGIO 5
AUTONOMIA DECISIONALE – CONTROLLO DEL LAVORO
N INDICATORE Si No CORREZIONE PUNTEGGIO
PUNTEGGIO FINALE NOTE
1 Il lavoratore può decidere l’ordine di esecuzione dei compiti
0
□
1
X□
1 1
2 Il lavoro dipende da compiti precedentemente svolti da altri
0
X□
1
□
1 - 0 1
3 I lavoratori hanno sufficiente auto-nomia per l’esecuzione dei compiti
0
X□
1
□
0
4 I lavoratori hanno a disposizione mo-dalità di partecipazione alle decisioni aziendali
0
X□
1
□
0
5 Sono predisposti strumenti di parte-cipazione decisionale dei lavoratori alle scelte aziendali
0
X□
1
□
0
TOTALE PUNTEGGIO 2
RAPPORTI INTERPERSONALI SUL LAVORO
N INDICATORE Si No CORREZIONE PUNTEGGIO
PUNTEGGIO FINALE NOTE
1 Possibilità di rivolgersi al dirigente superiore da parte dei lavoratori
0
X□
1
□
0
2 Momenti di aggregazione con tutto il personale
0
X□
1
□
0
3 Sono presenti rigidi protocolli di supervisione sul lavoro svolto
0
□
1
X□
1 - 1 0
TOTALE PUNTEGGIO 0
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INTERFACCIA CASA LAVORO – CONCILIAZIONE VITA/LAVORO
N INDICATORE Si No CORREZIONE PUNTEGGIO
PUNTEGGIO FINALE NOTE
1 Possibilità di effettuare la pausa pasto in luogo adeguato - mensa aziendale
0
□
1
X□
1
2 Possibilità di orario flessibile 0
X□
1
□
0
3 Possibilità di raggiungere il posto di lavoro con mezzi pubblici
0
X□
1
□
0
TOTALE PUNTEGGIO 1 *
* Se il risultato finale è uguale a 0, nella TABELLA FINALE CONTESTO DEL LAVORO alla voce “INTERFACCIA CASA LAVORO” si inserisce il valore -1 * Se il risultato finale è superiore a 0, nella TABELLA FINALE CONTESTO DEL LAVORO alla voce “INTERFACCIA CASA LAVORO” si inserisce il valore 0
CONTENUTO DEL LAVORO
AMBIENTE DI LAVORO ED ATTREZZATURE DI LAVORO
N INDICATORE Si No CORREZIONE PUNTEGGIO
PUNTEGGIO FINALE NOTE
1 Esposizione a rumore superiore al secondo valore d’azione
0
□
1
X□
1 - 1 0
2 Inadeguato confort acustico (ambiente non industriale)
0
□
1
X□
1 - 1 0
3 Rischio chimico 0
□
1
X□
1 - 1 0
4 Microclima adeguato 0
X□
1
□
0
5 Adeguata illuminazione 0
X□
1
□
0
6 Inadeguata movimentazione manuale dei carichi
0
X□
1
□
1 - 0 1
7 Disponibilità DPI 0
X□
1
□
0
8 Lavoro a rischio di aggressione fisica 0
□
1
X □
1 - 1 0
9 Cartellonistica chiara ed immediata 0
X□
1
□
0
10 Esposizione a vibrazione superiore al limite d’azione
0
□
1
X□
1 - 1 0
11 Adeguata manutenzione macchine ed attrezzature
0
X□
1
□
0
TOTALE PUNTEGGIO 1
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PIANIFICAZIONE DEI COMPITI
N INDICATORE Si No CORREZIONE PUNTEGGIO
PUNTEGGIO FINALE NOTE
1 Il lavoro subisce frequenti interruzioni 0
□
1
X□
1 - 1 0
2 La mansione del lavoratore è chiaramente definita
0
X□
1
□
0
3 E’ presente un lavoro caratterizzato da alta monotonia
0
X□
1
□
1 - 0 1
4 Lo svolgimento della mansione richiede di eseguire più compiti contemporaneamente
0
X□
1
□
1 - 0 1
5 I compiti sono chiaramente pianificati 0
X□
1
□
0
TOTALE PUNTEGGIO 2
CARICO DI LAVORO – RITMO DI LAVORO
N INDICATORE Si No CORREZIONE PUNTEGGIO
PUNTEGGIO FINALE NOTE
1 I lavoratori hanno autonomia nell’esecuzione dei compiti
0
X□
1
□
0
2 Ci sono variazioni imprevedibili della quantità di lavoro
0
X□
1
□
1 - 1 0
3 Vi è assenza di compiti per lunghi periodi nel turno lavorativo
0
□
1
X□
1 - 1 0
4 E’ presente un lavoro caratterizzato da alta ripetitività
0
□
1
X□
1 - 1 0
5 Il ritmo lavorativo per l’esecuzione del compito, è prefissato
0
□
1
X□
1 - 1 0
6 Il ritmo di lavoro è determinato dalla macchina
0
□
1
X□
1 - 1 0
7 Il lavoratore non può agire sul ritmo della macchina
0
□
1
X□
1 - 1 0
8 I lavoratori devono prendere decisioni rapide
0
□
1
X□
1 - 1 0
TOTALE PUNTEGGIO 0
ORARIO DI LAVORO
N INDICATORE Si No CORREZIONE PUNTEGGIO
PUNTEGGIO FINALE NOTE
1 E’ presente regolarmente un orario lavorativo superiore alle 8 ore
0
□
1
X□
1 - 1 0
2 Viene abitualmente svolto lavoro straordinario
0
□
1
X□
1 - 1 0
3 E’ presente orario di lavoro rigido (non flessibile)?
0
□
1
X□
1 - 1 0
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Redatto dal Dirigente Scolastico e dal R.S.P.P. prof. ing. VITTORIO MILANI Proprietà riservata dell’ Istituto Scolastico in intestazione – Vietati l’ utilizzo non autorizzato e la duplicazione
4 La programmazione dell’orario varia frequentemente
0
□
1
X□
1 - 1 0
5 Le pause di lavoro non sono chiaramente definite
0
□
1
X□
1 - 1 0
6 E’ presente il lavoro a turni 0
□
1
X□
1 - 1 0
7 E’ presente il lavoro a turni notturni
0
□
1
X□
1 - 1 0
8 E’ presente il turno notturno fisso o a rotazione
0
□
1
X□
1 - 1 0
TOTALE PUNTEGGIO 0
FASE 2: IDENTIFICAZIONE DELLA CONDIZIONE DI RISCHIO
INDICATORI AZIENDALI
INDICATORE TOTALE
PUNTEGGIO PER INDICATORE
BASSO 0 – 25%
MEDIO 25 – 50%
ALTO 50 – 100%
DA A DA A DA A
12
0 10 12 26 28 40
TOTALE PUNTEGGIO 12
0 2 5
CONTESTO DEL LAVORO
INDICATORE TOTALE
PUNTEGGIO PER INDICATORE
BASSO 0 – 25%
MEDIO 25 – 50%
ALTO 50 – 100%
DA A DA A DA A
Funzione e cultura organizzativa 0
0 2 3 5 6 9
Ruolo nell’ambito dell’organizzazione 2 0 1 2 3 4
Evoluzione della carriera 5
0 2 3 4 5 6
Autonomia decisionale – controllo del lavoro 2
0 1 2 3 4 5
Rapporti interpersonali sul lavoro 0
1 2 3
Interfaccia casa lavoro – conciliazione vita/lavoro *
0 *
TOTALE PUNTEGGIO 9 0 7 8 14 15 27
* se il punteggio totale dell’indicatore “Interfaccia casa lavoro” è uguale a 0, inserire il valore -1. se superiore a 0, inserire il valore 0
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CONTENUTO DEL LAVORO
INDICATORE TOTALE
PUNTEGGIO PER INDICATORE
BASSO MEDIO ALTO
DA A DA A DA A
Ambiente di lavoro ed attrezzature di lavoro 1 0 3 4 7 8 11
Pianificazione dei compiti 2 0 2 3 4 5 6
Carico di lavoro – ritmo di lavoro 0 0 2 3 5 6 8
Orario di lavoro 0 0 2 3 5 6 8
TOTALE PUNTEGGIO 3 0 8 9 17 15 33
I punteggi delle 3 aree vengono sommati (secondo le indicazioni) e consentono di identificare il proprio posizionamento nella TABELLA DEI LIVELLI DI RISCHIO.
AREA TOTALE PUNTEGGIO PER AREA
CONTESTO DEL LAVORO 9
CONTENUTO DEL LAVORO 3
INDICATORI AZIENDALI * 2
TOTALE PUNTEGGIO RISCHIO 14
* Se il risultato del punteggio è compreso tra 0 a 10, si inserisce nella tabella finale il valore 0 Se il risultato del punteggio è compreso tra 12 e 26 si inserisce nella tabella finale il valore 2 Se il risultato del punteggio è compreso tra 28 e 40 si inserisce nella tabella finale il valore 5
TABELLA DI LETTURA: TOTALE PUNTEGGIO RISCHIO
DA A LIVELLO DI
RISCHIO NOTE
0 14 RISCHIO BASSO 25%
L’analisi degli indicatori non evidenzia particolari condizioni organizzative che possono determinare la presenza di stress correlato al lavoro, si consiglia di monitorare l’organizzazione ogni due anni (in assenza di cambiamenti organizzativi). Per ogni condizione identificata di devono adottare comunque le azioni di miglioramento mirate.
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15 30 RISCHIO MEDIO 50%
L’analisi degli indicatori evidenzia condizioni organizzative che possono determinare la presenza di stress correlato al lavoro. Per ogni condizione identificata di devono adottare comunque le azioni di miglioramento mirate. Si consiglia di attuare una politica di prevenzione per lo stress al lavoro e di coinvolgere attivamente il
medico competente ed i preposti. Monitoraggio annuale degli indicatori.
31 60 RISCHIO
ALTO + di 50%
L’analisi degli indicatori evidenzia condizioni organizzative che indicano la presenza di stress correlato al lavoro. Si deve effettuare una valutazione della percezione dello stress dei lavoratori, coinvolgendo il medico competente o altre figure specializzate. Monitoraggio delle condizioni di stress e dell’efficacia delle azioni di miglioramento .
FASE 3: VALUTAZIONE PERCEZIONE DELLO STRESS DEI LAVORATORI
Quando sia stata sufficientemente compresa la natura dei fattori oggettivi di progettazione ed organizzazione del lavoro ed attuate le misure di miglioramento identificate, in caso di rischio ALTO è necessario procedere alla valutazione soggettiva dello stress lavoro-correlato.
METODO
Questo livello di intervento implica procedere con identificazione delle figure aziendali, responsabili aziendali (direttori di struttura), resp. qualità ed eventuali consulenti che devono essere coinvolti per la definizione di:
- campione/settori/unità operative in cui intervenire in modo prioritario - scelta del questionario - modalità di rilevazione che garantiscano a tutti i lavoratori l’informazione, la
partecipazione e l’anonimato - modalità di analisi dei risultati per aggregazioni di interesse aziendale - pianificazione delle azioni di miglioramento
I QUESTIONARI
Il processo di cambiamento delle percezioni e dei comportamenti al lavoro, insito nella valutazione e gestione dello stress al lavoro, presuppone coinvolgimento ed adesione di tutte le parti aziendali dalla dirigenza ai lavoratori. La scelta dello strumento di valutazione più adatto alla realtà aziendale aumenta la partecipazione, riduce le barriere al cambiamento e costituisce il primo passo per la prevenzione stessa. Come ben specificato nell’Accordo quadro europeo la finalità della valutazione è offrire ai datori di lavoro ed ai lavoratori un quadro di riferimento per individuare e prevenire o gestire problemi di stress lavoro-correlato, non è invece quello di attribuire la responsabilità dello stress all’individuo. I questionari soggettivi non hanno quindi la funzione di identificare “il soggetto con il problema” ma di consentire la rilevazione anonima delle percezioni dei lavoratori che, aggregate per area/reparto, contribuiscono ad identificare le condizioni legate al Contesto e Contenuto del lavoro su cui intervenire per eliminare, ridurre e gestire la condizione di stress al lavoro.
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I questionari maggiormente riconosciuti ed adottati per la valutazione dello stress lavoro correlato sono: o JCQ - Job Content Questionnaire (Karasek 1985) o QUESTIONARIO ISPESL “le persone ed il lavoro” (Fattorini 2002) o PSS – Perceived Stress Scale (Cohen et al. 1983) o OSI - Occupational Stress Inventory (Cooper et al. 1988) o JSQ - Job Stress Questionnaire (Hurrel 1988, NIOSH) o OSQ - Occupational Stress Questionnaire (Elo et al. 1992) o JSS - Job Stress Survey (Spielberg 1994) o OCS – Occupational Check up System (Leiter e Maslach, 2005) o M_DQ10 - Organizational Questionnaire 10 (D’Amato, Majer 2005) o Benessere organizzativo – Magellano PA (Avallone 2004) o (Q-Bo) - Test di valutazione del rischio stress lavoro-correlato nella prospettiva
del benessere organizzativo (De Carlo 2008)
AZIONI DI MIGLIORAMENTO/ MISURE DI PREVENZIONE
Per mettere in atto un percorso di riduzione del rischio e miglioramento continuo, l’organizzazione deve utilizzare la valutazione dello stress come base per la condivisione (discussione e comunicazione) dei risultati utili per la gestione del rischio, ma anche per la (ri)progettazione dei fattori organizzativi di disagio . La prevenzione, l’eliminazione o la riduzione dei problemi di stress lavoro-correlato può comportare l’adozione di misure che possono essere collettive, individuali o di entrambi i tipi ed introdotte sottoforma di specifiche misure mirate a fattori di stress individuati. La responsabilità di stabilire le misure adeguate da adottare spetta al datore di lavoro che integra la politica aziendale con la partecipazione e la collaborazione del gruppo ed individua le misure di prevenzione e può adottare un codice di condotta aziendale. Gli interventi per la riduzione dei rischi, già programmati con la valutazione degli indicatori oggettivi, si integrano con le misure derivanti dalla valutazione degli indicatori soggettivi tra i quali:
• la formazione dei dirigenti e dei lavoratori per migliorare la loro consapevolezza e la loro comprensione nei confronti dello stress, delle sue possibili cause e del modo in cui affrontarlo, e/o per adattarsi al cambiamento
• l’informazione e la consultazione dei lavoratori e/o dei loro rappresentanti, in conformità alla legislazione europea e nazionale, ai contratti collettivi e alle prassi.
La valutazione dello stress lavoro correlato, come parte dei SGSL, dovrebbe prevedere una fase di monitoraggio del miglioramento delle condizioni di salute e sicurezza dei lavoratori già in fase di pianificazione. Questo livello di monitoraggio può prevedere l’analisi periodica degli indicatori oggettivi e degli indicatori di salute attraverso la verifica con medico competente o specialisti designati ed il livello di attuazione delle misure di prevenzione identificate per la riduzione del rischio.
DEVONO ESSERE RESTITUITI I DATI E LE AZIONI DI MIGLIORAMENTO A TUTTI I LAVORATORI
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4 ) MODALITA’ DI AGGIORNAMENTO DEL D.V.R. Da parte di questo istituto vengono regolarmente aggiornate ad inizio di ogni a.s. le sole Sezioni del Documento di Valutazione dei Rischi ( D.V.R. ) che lo richiedono :
1) AGGIORNAMENTI ANNUALI sez. 1 appendici 1.1 Dati numerici e statistici sez. 2 appendici 2.1 Schede riassuntive per la valutazione rischio
incendio ( D.M. 10.03.98 ) sez. 7 Incarichi al personale ed alunni Piano di Emergenza
ed Evacuazione ( D.M. 26.08.92 e 10.03.98 ) 2) REVISIONI PERIODICHE BIENNALI :
sez.3 Valutazione dello stress lavoro – correlato precedente a.s. 16-17 attuale a.s.17-18 prossima a.s.19-20
In base all’ art. 29 c. 3 - D.lgs. 81/08 e SUCC. 106/09 , sono disciplinati gli obblighi di revisione come segue :
3. La valutazione dei rischi deve essere immediatamente rielaborata, nel rispetto delle modalità di cui
ai commi 1 e 2, in occasione di modifiche del processo produttivo o della organizzazione del lavoro
significative ai fini della salute e sicurezza dei lavoratori, o in relazione al grado di evoluzione della
tecnica, della prevenzione o della protezione o a seguito di infortuni significativi o quando i risultati
della sorveglianza sanitaria ne evidenzino la necessità.
A seguito di tale rielaborazione, le misure di prevenzione debbono essere aggiornate.
Nelle ipotesi di cui ai periodi che precedono il documento di valutazione dei rischi deve essere
rielaborato, nel rispetto delle modalità di cui ai commi 1 e 2, nel termine di trenta giorni dalle
rispettive causali;
Verranno pertanto eventualmente aggiornate le
sez.3.x Valutazione dei rischi ambientali e strutturali
relativamente alle sedi scolastiche che lo comportino, in quanto :
a) Riattivate operativamente a conclusione di lavori consistenti di manutenzione e /o adeguamento
b) Interessate momentaneamente da affollamento superiore al consueto, in quanto ospitassero provvisoriamente classi di altre sedi durante eventuali lavori di adeguamento , QUALORA NE RISULTI IN CONSEGUENZA MAGGIORE CLASSIFICAZIONE DELLA SEDE ( D.M. 26.08.92 e 10.03.98 ) nell’ ambito delle sopracitate sez. 6.1 del D.V.R.
Viene sottoscritto dallo stesso D.S. , dal R.S.P.P., e dal R.L.S. in attuazione dell’ art. 28 c.2 - D.Lgs. 81/08 e succ. 106/09 AI SOLI FINI DELL’ ATTRIBUZIONE DI DATA CERTA
IL DIRIGENTE SCOLASTICO ll Responsabile del Servizio p.p.v. Il Rappresentante dei Datore di Lavoro Prevenzione e Protezione Lavoratori per la Sicurezza
prof. Bernardo M. Giovannone prof. Ing. Vittorio MILANI Ins. Marina Rea