COMUNITA’ IN CAMMINOdel Signore ha parlato». Sali su un alto monte, tu che annunci liete notizie...

2
CALENDARIO LITURGICO 9 - 17 gennaio 2016 ORARI SS. MESSE Festive Camin: 8 – 10.00 - 11.30 - 18.30 Granze: 10. 00 Feriali e prefestiva a Granze 18.00 - a Camin 18.30 CONFESSIONI Sabato dalle ore 16.00 CAMIN GRANZE Sabato 9 genn. s S. Messa ore 18.30 - d. Bottaro Antonio; d. Vicel Alberto e Pizzocaro Carolina; d.ti Demetrio e Maria Domenica 10 genn. Battesimo del Signore S. Messa ore 8.00 - d.ti Guzzo Sante e De Toni Norma; d.ti fam Brigo e Fedetto S. Messa ore 10.00 - per la COMUNITA’ S. Messa ore 11.30 - per la COMUNITA’ S. Messa ore 18.30 - d.ta Rizzi Sandra (4° ann.) ; d.to Lazzaro Emilio Lunedì 11 gen. S. Messa ore 18.30 - d.ti fam Nardo Albano; d.to Sartore Ruggero Martedì 12 gen. S. Messa ore 18.30 - per la COMUNITA’ Mercoledì 13 gen. S. Messa ore 6.30 - presso abitazione Suore Francescane Missionarie di Asisi via Puglie 21 S. Messa ore 18.30 - per la COMUNITA’ Giovedì 14 gen. S. Messa ore 18.30 - d.to Bertato Orlando Venerdì 15 gen. S. Messa ore 18.30 - per la COMUNITA’ Sabato 16 gen. S. Messa ore 18.30 - d.ti Bertroldi Claudio; d.ti Ravazzolo Carlo eCarmela; d.ti LinaMarcello,Bruno Anna e Macchini Ennio Domenica 17 gen. S. Messa ore 8.00 - per la COMUNITA’ S. Messa ore 10.00 - d.ti Ribola Osiride e fam.; d.to Scibilia Giuseppe; d.ti Canton Carlo Fortunato e Aldina S. Messa ore 11.30 - per la COMUNITA’ S. Messa ore 18.30 - d ti. Paggetta Bellino e Innocenza, Pagnin Antonio e Adelina Sabato 9 gen. S. Messa ore 18.00 - per la COMUNITA’ Domenica 10 gen. Battesimo del Signore S. Messa ore 10.00 - def. Masiero Narciso e Anna ; d.ti Rizzi Nerina, Mosè e Flavio; d.ti Luise Secondo, Paola e Assunta ; d.ti Bozzato Bruno e Antonietta Giovedì 14 gen. S. Messa ore 18.00 - d.ti Cremonin Severina e Maritan Guido Sabato 16 gen. S. Messa ore 18.00 - per la COMUNITA’ Domenica 17 gen. S. Messa ore 10.00 - d.ti Pinato Elvira, Mario e Martino; d.ti Cremonin Severina e Maritan Guido COMUNITA’ IN CAMMINO Mi è sempre piaciuta la montagna, e a 12 anni ho avuto la mia iniziazione: la punta Castore, nel massiccio del Monte Rosa, a quota 4.200. Sono state importanti 3 cose, in quell’esperienza di vita: avere raggiunto una meta (e far vedere la fotografia agli altri), aver goduto di una straordinaria bellezza (che resta come un’eco interiore), aver fatto questo insieme ad altri. Da allora mi piace la montagna, ma molto di più accompa- gnare altri in montagna. L’equilibrio di questi 3 elementi, propri dell’itinerario della montagna e dell’iniziazione alla montagna, è variato nel tempo, a seconda delle persone accompagnate, e a seconda della mia evoluzione di vita. - Per un certo tempo è stato più importante raggiungere la meta, al punto da creare frustrazioni in me e negli altri se la meta non era raggiunta, e da selezionare i partecipanti in modo che non ci fossero soggetti deboli. Risponde all’esigenza di anda- re in montagna per dare prova di sé, per superarsi. E’ un aspet- to positivo, proprio di ogni rito di iniziazione, che suppone il su- peramento di prove. Esasperato, questo elemento porta all’esal- tazione della propria personalità, al guiness dei primati, alla vita come competizione. E, di conseguenza, alla selezione. - Ho imparato, invecchiando, quanto fosse importante affron- tare una camminata rallentando il passo, godendo e facendo godere del paesaggio, dei fiori e dei laghi, dell’azzurro del cielo, delle modulazioni dei fianchi delle montagne, dei giochi tra la nebbia e il sole. Ho imparato a non “consumare” la camminata, e a non dire più e a non fare dire più soltanto: “Ci abbiamo mes- so solo tre ore andata e ritorno”, ma: “E’ stato molto bello. Ab- biamo visto un camoscio, le stelle alpine, i gigli martagoni, la genziana purpurea”. - Sto rendendomi conto che le camminate che restano sono quelle nelle quali ho ricevuto e scambiato parole vere, le perso- ne camminando si sono aperte, la montagna ti ha educato all’a- scolto. Quante maschere sono cadute camminando lungo i sen- tieri, quanti pregiudizi hanno mostrato le loro crepe, quante pa- role regalate con frammenti di sé, nella gratuità. E questo ha spesso anche liberato preghiere sincere, spontanee, lode e rin- graziamento, richiesta di aiuto per sé e per gli altri. Ci sono ricordi di camminate nelle quali è stato importante non arrivare, rallentare e dire serenamente: ci arriveremo un’al- tra volta. Ma si sentiva che si era proprio per quello “arrivati”, che ci si era accolti e rispettati, che il passo più lento di chi non aveva fiato o stava male non era un passo derubato alla nostra voglia di vivere, ma regalato alla nostra capacità di rispetto e di accoglienza. Non so se gli alpinisti sarebbero d’accordo su questo punto, che sia più importante in montagna crescere nella qualità delle relazioni piuttosto che nel superamento continuo dei propri limi- ti. In una cultura come la nostra lo sport conserva inevitabil- mente la prevalenza o della funzione del benessere fisico o di quella dell’esaltazione selettiva delle capacità del soggetto. Quello che non può essere discusso è che nel campo della fede, ciò che è decisivo è la qualità delle relazioni. La fede è un fatto relazionale, una libertà che precede e suscita la riposta di un’altra libertà e questo dentro una storia concreta di relazioni tra fratelli e sorelle. Questa duplice dimensione relazionale della fede, di un Dio che si autocomunica e che si lascia incontrare dentro una comunità, specifica la fede cristiana e di conseguen- za l’itinerario di iniziazione ad essa. Ogni educatore sa che tutto è strumentale all’incontro dei soggetti con il Signore Gesù e all’accoglienza della relazione con lui dentro relazioni filiali e fraterne. Strumentali sono i percorsi, strumentali i contenuti, strumentali, in un certo senso, i sacra- menti stessi. Il termine “strumentale” va inteso in questo senso: non sono essi (catechismi, contenuti, sacramenti, percorsi e ritmi) il fine dell’atto catechistico, ma sono invece gli spazi che rendono possibile il fine: l’atto, il contenuto e la professione di fede come adesione consapevole al Signore Gesù. La prova del nove di un itinerari di fede riuscito non è né il raggiungimento di de- terminate prestazione, ma la nascita di una relazione, il suo approfondimento, la sua continua purificazione, la sua matura- zione. Enzo Biemmi Cammino Pastorale 2015/2016 10.01.2016 nº 2 Battesimo del Signore NUMERI UTILI Cell. don Ezio 340 6407707- Parrocchia Camin Tel./fax 0498702750 - Granze 049 718213 Suore Francescane 0498704385 / www.parrocchiacamin.it; e-mail: [email protected]; Patronato 049 8702785 Scuola dell’Infanzia Camin 0498702442 Granze 049718316 «Viene dopo di me colui che è più forte di me e vi battezzerà in Spirito Santo e fuoco, vi immergerà nel vento e nel fuoco di Dio. Bella definizione del cristiano: Tu sei “uno immerso” nel vento e nel fuo- co, ricco di vento e di fuoco, di libertà e calore, di energia e luce, ricco di Dio. Il fuoco è il simbolo che riassume tutti gli altri sim- boli di Dio. Nel Vangelo di Tommaso Gesù afferma: stare vicino a me è stare vicino al fuoco. Il fuoco è energia che trasforma le cose, è la risurrezione del legno secco del nostro cuore e la sua trasfigurazio- ne in luce e calore. Il vento: alito di Dio soffiato sull’argilla di Adamo, vento leggero in cui passa Dio sull’Oreb, vento pos- sente di Pentecoste che scuote la casa. La Bibbia è un libro pieno di un vento che viene da Dio, che ama gli spazi aperti, riempie le forme e passa oltre, che non sai da dove viene e dove va, fonte di libere vite. Battesimo significa immersione. Uno dei più antichi simboli cristiani, quello del pesce, ricorda anche questa esperienza: come il piccolo pesce nell’ac- qua, così il piccolo credente è immerso in Dio, co- me nel suo ambiente vitale, che lo avvolge, lo so- stiene, lo nutre. Gesù stava in preghiera ed ecco, venne una voce dal cielo: «Tu sei il Figlio mio, l’amato: in te ho po- sto il mio compiacimento». Quella voce dal cielo annuncia tre cose, proclamate a Gesù sul Giordano e ripetute ad ogni nostro battesimo. Figlio è la prima parola: Dio è forza di generazione, che come ogni seme genera secondo la propria specie. Siamo tutti figli nel Figlio, frammenti di Dio nel mondo, specie della sua specie, abbiamo Dio nel sangue. Amato. Prima che tu agisca, prima di ogni merito, che tu lo sappia o no, ad ogni risveglio, il tuo nome per Dio è “amato”. «Tu ci hai amati per primo, o Dio, e noi parliamo di te come se ci avessi amato per primo una volta sola. Invece continuamente, di giorno in giorno, per la vita intera Tu ci ami per pri- mo» (Kierkegaard). Mio compiacimento è la terza parola, che contiene l’idea di gioia, come se dicesse: tu, figlio mio, mi piaci, ti guardo e sono felice. Si realizza quello che Isaia aveva intuito, l’esultanza di Dio per me, per te: «Come gode lo sposo l’amata così di te avrà gioia il tuo Dio» (ls 62,5). Se ogni mattina potessi ripensare questa scena, vedere il cielo azzurro che si apre sopra di me co- me un abbraccio; sentire il Padre che mi dice con tenerezza e forza: figlio mio, amato mio, mio com- piacimento; sentirmi come un bambino che anche se è sollevato da terra, anche se si trova in una posizione instabile, si abbandona felice e senza ti- more fra le braccia dei genitori, questa sarebbe la mia più bella, quotidiana esperienza di fede. (Hermes Ronchi)

Transcript of COMUNITA’ IN CAMMINOdel Signore ha parlato». Sali su un alto monte, tu che annunci liete notizie...

Page 1: COMUNITA’ IN CAMMINOdel Signore ha parlato». Sali su un alto monte, tu che annunci liete notizie a Sion! Alza la tua voce con forza, tu che annunci liete notizie a Gerusalemme.

CALENDARIO LITURGICO 9 - 17 gennaio 2016

ORARI SS. MESSE Festive Camin: 8 – 10.00 - 11.30 - 18.30 Granze: 10.00

Feriali e prefestiva a Granze 18.00 - a Camin 18.30

CONFESSIONI Sabato dalle ore 16.00

CA

MIN

GR

AN

ZE

Sabato 9 genn.s S. Messa ore 18.30 - d. Bottaro Antonio; d. Vicel Alberto e Pizzocaro Carolina; d.ti Demetrio e Maria

Domenica 10 genn. Battesimo del Signore

S. Messa ore 8.00 - d.ti Guzzo Sante e De Toni Norma; d.ti fam Brigo e Fedetto

S. Messa ore 10.00 - per la COMUNITA’

S. Messa ore 11.30 - per la COMUNITA’

S. Messa ore 18.30 - d.ta Rizzi Sandra (4° ann.) ; d.to Lazzaro Emilio

Lunedì 11 gen. S. Messa ore 18.30 - d.ti fam Nardo Albano; d.to Sartore Ruggero

Martedì 12 gen. S. Messa ore 18.30 - per la COMUNITA’

Mercoledì 13 gen. S. Messa ore 6.30 - presso abitazione Suore Francescane Missionarie di Asisi via Puglie 21 S. Messa ore 18.30 - per la COMUNITA’

Giovedì 14 gen. S. Messa ore 18.30 - d.to Bertato Orlando

Venerdì 15 gen. S. Messa ore 18.30 - per la COMUNITA’

Sabato 16 gen. S. Messa ore 18.30 - d.ti Bertroldi Claudio; d.ti Ravazzolo Carlo e Carmela; d.ti Lina Marcello,Bruno Anna e Macchini Ennio

Domenica 17 gen.

S. Messa ore 8.00 - per la COMUNITA’

S. Messa ore 10.00 - d.ti Ribola Osiride e fam.; d.to Scibilia Giuseppe;

d.ti Canton Carlo Fortunato e Aldina

S. Messa ore 11.30 - per la COMUNITA’

S. Messa ore 18.30 - d ti. Paggetta Bellino e Innocenza, Pagnin Antonio e Adelina

Sabato 9 gen. S. Messa ore 18.00 - per la COMUNITA’

Domenica 10 gen.

Battesimo del Signore

S. Messa ore 10.00 - def. Masiero Narciso e Anna ; d.ti Rizzi Nerina, Mosè e Flavio;

d.ti Luise Secondo, Paola e Assunta ; d.ti Bozzato Bruno e Antonietta

Giovedì 14 gen. S. Messa ore 18.00 - d.ti Cremonin Severina e Maritan Guido

Sabato 16 gen. S. Messa ore 18.00 - per la COMUNITA’

Domenica 17 gen. S. Messa ore 10.00 - d.ti Pinato Elvira, Mario e Martino; d.ti Cremonin Severina e Maritan Guido

COMUNITA’ IN CAMMINO

Mi è sempre piaciuta la montagna, e a 12 anni ho avuto la mia iniziazione: la punta Castore, nel massiccio del Monte Rosa, a

quota 4.200. Sono state importanti 3 cose, in quell’esperienza di vita: avere raggiunto una meta (e far vedere la fotografia agli altri), aver goduto di una straordinaria bellezza (che resta come un’eco interiore), aver fatto questo insieme ad altri.

Da allora mi piace la montagna, ma molto di più accompa-gnare altri in montagna. L’equilibrio di questi 3 elementi, propri dell’itinerario della montagna e dell’iniziazione alla montagna, è variato nel tempo, a seconda delle persone accompagnate, e a seconda della mia evoluzione di vita.

- Per un certo tempo è stato più importante raggiungere la meta, al punto da creare frustrazioni in me e negli altri se la meta non era raggiunta, e da selezionare i partecipanti in modo che non ci fossero soggetti deboli. Risponde all’esigenza di anda-re in montagna per dare prova di sé, per superarsi. E’ un aspet-to positivo, proprio di ogni rito di iniziazione, che suppone il su-peramento di prove. Esasperato, questo elemento porta all’esal-tazione della propria personalità, al guiness dei primati, alla vita come competizione. E, di conseguenza, alla selezione.

- Ho imparato, invecchiando, quanto fosse importante affron-tare una camminata rallentando il passo, godendo e facendo godere del paesaggio, dei fiori e dei laghi, dell’azzurro del cielo, delle modulazioni dei fianchi delle montagne, dei giochi tra la nebbia e il sole. Ho imparato a non “consumare” la camminata, e a non dire più e a non fare dire più soltanto: “Ci abbiamo mes-so solo tre ore andata e ritorno”, ma: “E’ stato molto bello. Ab-biamo visto un camoscio, le stelle alpine, i gigli martagoni, la genziana purpurea”.

- Sto rendendomi conto che le camminate che restano sono quelle nelle quali ho ricevuto e scambiato parole vere, le perso-ne camminando si sono aperte, la montagna ti ha educato all’a-scolto. Quante maschere sono cadute camminando lungo i sen-tieri, quanti pregiudizi hanno mostrato le loro crepe, quante pa-role regalate con frammenti di sé, nella gratuità. E questo ha

spesso anche liberato preghiere sincere, spontanee, lode e rin-graziamento, richiesta di aiuto per sé e per gli altri.

Ci sono ricordi di camminate nelle quali è stato importante non arrivare, rallentare e dire serenamente: ci arriveremo un’al-tra volta. Ma si sentiva che si era proprio per quello “arrivati”, che ci si era accolti e rispettati, che il passo più lento di chi non aveva fiato o stava male non era un passo derubato alla nostra voglia di vivere, ma regalato alla nostra capacità di rispetto e di accoglienza.

Non so se gli alpinisti sarebbero d’accordo su questo punto, che sia più importante in montagna crescere nella qualità delle relazioni piuttosto che nel superamento continuo dei propri limi-ti. In una cultura come la nostra lo sport conserva inevitabil-mente la prevalenza o della funzione del benessere fisico o di quella dell’esaltazione selettiva delle capacità del soggetto.

Quello che non può essere discusso è che nel campo della fede, ciò che è decisivo è la qualità delle relazioni. La fede è un fatto relazionale, una libertà che precede e suscita la riposta di un’altra libertà e questo dentro una storia concreta di relazioni tra fratelli e sorelle. Questa duplice dimensione relazionale della fede, di un Dio che si autocomunica e che si lascia incontrare dentro una comunità, specifica la fede cristiana e di conseguen-za l’itinerario di iniziazione ad essa.

Ogni educatore sa che tutto è strumentale all’incontro dei soggetti con il Signore Gesù e all’accoglienza della relazione con lui dentro relazioni filiali e fraterne. Strumentali sono i percorsi, strumentali i contenuti, strumentali, in un certo senso, i sacra-menti stessi.

Il termine “strumentale” va inteso in questo senso: non sono essi (catechismi, contenuti, sacramenti, percorsi e ritmi) il fine dell’atto catechistico, ma sono invece gli spazi che rendono possibile il fine: l’atto, il contenuto e la professione di fede come adesione consapevole al Signore Gesù.

La prova del nove di un itinerari di fede riuscito non è né il raggiungimento di de-terminate prestazione, ma la nascita di una relazione, il suo approfondimento, la sua continua purificazione, la sua matura-zione.

Enzo Biemmi

Cammino Pastorale

2015/2016

10.01.2016 nº 2

Battesimo del Signore

NUMERI UTILI Cell. don Ezio 340 6407707- Parrocchia Camin Tel./fax 0498702750 - Granze 049 718213 Suore Francescane 0498704385 / www.parrocchiacamin.it; e-mail: [email protected]; Patronato 049 8702785

Scuola dell’Infanzia Camin 0498702442 Granze 049718316

«Viene dopo di me colui che è più forte di me e vi battezzerà in Spirito Santo e fuoco, vi immergerà nel vento e nel fuoco di Dio. Bella definizione del cristiano: Tu sei “uno immerso” nel vento e nel fuo-co, ricco di vento e di fuoco, di libertà e calore, di energia e luce, ricco di Dio. Il fuoco è il simbolo che riassume tutti gli altri sim-boli di Dio. Nel Vangelo di Tommaso Gesù afferma: stare vicino a me è stare vicino al fuoco. Il fuoco è energia che trasforma le cose, è la risurrezione del legno secco del nostro cuore e la sua trasfigurazio-ne in luce e calore. Il vento: alito di Dio soffiato sull’argilla di Adamo, vento leggero in cui passa Dio sull’Oreb, vento pos-sente di Pentecoste che scuote la casa. La Bibbia è un libro pieno di un vento che viene da Dio, che ama gli spazi aperti, riempie le forme e passa oltre, che non sai da dove viene e dove va, fonte di libere vite. Battesimo significa immersione. Uno dei più antichi simboli cristiani, quello del pesce, ricorda anche questa esperienza: come il piccolo pesce nell’ac-qua, così il piccolo credente è immerso in Dio, co-me nel suo ambiente vitale, che lo avvolge, lo so-stiene, lo nutre. Gesù stava in preghiera ed ecco, venne una voce dal cielo: «Tu sei il Figlio mio, l’amato: in te ho po-sto il mio compiacimento». Quella voce dal cielo annuncia tre cose, proclamate a Gesù sul Giordano

e ripetute ad ogni nostro battesimo. Figlio è la prima parola: Dio è forza di generazione, che come ogni seme genera secondo la propria specie. Siamo tutti figli nel Figlio, frammenti di Dio nel mondo, specie della sua specie, abbiamo Dio nel sangue. Amato. Prima che tu agisca, prima di ogni merito, che tu lo sappia o no, ad ogni risveglio, il tuo nome per Dio è “amato”. «Tu ci hai amati per primo, o Dio, e noi parliamo di te come se ci avessi amato per primo una volta sola. Invece continuamente, di giorno in giorno, per la vita intera Tu ci ami per pri-mo» (Kierkegaard). Mio compiacimento è la terza parola, che contiene l’idea di gioia, come se dicesse: tu, figlio mio, mi piaci, ti guardo e sono felice. Si realizza quello che Isaia aveva intuito, l’esultanza di Dio per me, per te: «Come gode lo sposo l’amata così di te avrà gioia il tuo Dio» (ls 62,5). Se ogni mattina potessi ripensare questa scena, vedere il cielo azzurro che si apre sopra di me co-me un abbraccio; sentire il Padre che mi dice con tenerezza e forza: figlio mio, amato mio, mio com-piacimento; sentirmi come un bambino che anche se è sollevato da terra, anche se si trova in una posizione instabile, si abbandona felice e senza ti-more fra le braccia dei genitori, questa sarebbe la mia più bella, quotidiana esperienza di fede. (Hermes Ronchi)

Page 2: COMUNITA’ IN CAMMINOdel Signore ha parlato». Sali su un alto monte, tu che annunci liete notizie a Sion! Alza la tua voce con forza, tu che annunci liete notizie a Gerusalemme.

In gita a Posina

LITURGIA PAROLA 10 gennaio 2016 Battesimo del Signore

1ª Lettura : Dal libro del profeta Isaìa Is 40,1-5.9-11

«Consolate, consolate il mio popolo – dice il vostro Dio. Parlate al cuore di Gerusalemme e gridatele che la sua tribolazione è compiuta la sua colpa è scontata, perché ha ricevuto dalla mano del Signore il doppio per tutti i suoi peccati». Una voce grida: «Nel deserto preparate la via al Signore, spianate nella steppa la strada per il nostro Dio. Ogni valle sia innalzata, ogni monte e ogni colle siano abbassati; il terreno accidenta-to si trasformi in piano e quello scosceso in vallata. Allora si rivelerà la gloria del Signore e tutti gli uomini insieme la vedranno, perché la bocca del Signore ha parlato». Sali su un alto monte, tu che annunci liete notizie a Sion! Alza la tua voce con forza, tu che annunci liete notizie a Gerusalemme. Alza la voce, non temere; annuncia alle città di Giuda: «Ecco il vostro Dio! Ecco, il Signore Dio viene con potenza, il suo braccio esercita il dominio. Ecco, egli ha con sé il premio e la sua ricompensa lo precede. Come un pastore egli fa pascolare il gregge e con il suo brac-cio lo raduna; porta gli agnellini sul petto e conduce dolcemente le pe-core madri». Parola di Dio. Rendiamo grazie a Dio Salmo: Benedici il Signore, anima mia. Sei tanto grande, Signore, mio Dio! Sei rivestito di maestà e di splendo-re, avvolto di luce come di un manto, tu che distendi i cieli come una tenda. R Costruisci sulle acque le tue alte dimore, fai delle nubi il tuo carro, cam-mini sulle ali del vento, fai dei venti i tuoi messaggeri e dei fulmini i tuoi ministri. R Quante sono le tue opere, Signore! Le hai fatte tutte con saggezza; la terra è piena delle tue creature. Ecco il mare spazioso e vasto: là rettili e pesci senza numero, animali piccoli e grandi. R

Tutti da te aspettano che tu dia loro cibo a tempo opportuno. Tu lo provvedi, essi lo raccolgono; apri la tua mano, si saziano di beni. R Nascondi il tuo volto: li assale il terrore; togli loro il respiro: muoiono, e ritornano nella loro polvere. Mandi il tuo spirito, sono creati, e rinnovi la faccia della terra. R 2ª Lettura: Dalla lettera di san Paolo apostolo a Tito Tt 2,11-14.3,4-7 Figlio mio, è apparsa la grazia di Dio, che porta salvez-za a tutti gli uomini e ci insegna a rinnegare l’empietà e i desideri mon-dani e a vivere in questo mondo con sobrietà, con giustizia e con pietà, nell’attesa della beata speranza e della manifestazione della gloria del nostro grande Dio e salvatore Gesù Cristo. Egli ha dato se stesso per noi, per riscattarci da ogni iniquità e formare per sé un popolo puro che gli appartenga, pieno di zelo per le opere buone. Ma quando apparvero la bontà di Dio, salvatore nostro, e il suo amore per gli uomini, egli ci ha salvati, non per opere giuste da noi compiute, ma per la sua misericor-dia, con un’acqua che rigenera e rinnova nello Spirito Santo, che Dio ha effuso su di noi in abbondanza per mezzo di Gesù Cristo, salvatore nostro, affinché, giustificati per la sua grazia, diventassimo, nella spe-

ranza, eredi della vita eterna. Parola di Dio. Rendiamo grazie a Dio Canto al Vangelo: Alleluia, alleluia. Viene colui che è più forte di me, disse Giovanni; egli vi battezzerà in Spirito Santo e fuoco. Alleluia. † Vangelo: Dal vangelo secondo Luca Lc 3,15-16.21-22 In quel tempo, poiché il popolo era in attesa e tutti, riguardo a Giovanni, si domandavano in cuor loro se non fosse lui il Cristo, Giovanni rispose a tutti dicendo: «Io vi battezzo con acqua; ma viene colui che è più forte di me, a cui non sono degno di slegare i lacci dei sandali. Egli vi battezzerà in Spirito Santo e fuoco». Ed ecco, mentre tutto il popolo veniva battezzato e Gesù, ricevuto anche lui il battesimo, stava in preghiera, il cielo si aprì e discese sopra di lui lo Spirito Santo in forma corporea, come una colomba, e venne una voce dal cielo: «Tu sei il Figlio mio, l’amato: in te ho posto il mio compiacimento». Parola del Signore. Lode a te o Cristo

Liturgia della Parola: domenica 17 gen. II a del tempo ord. Isaia. 62,1-5; Salmo. 95; 1 Corinzi 12,4-11; Giovanni 2,1-11

Domenica 10 gennaio BATTESIMO del SIGNORE - genitori e bambini 2a elem. ore 10.00 Villa Bellini– ACR

Lunedì 11 gennaio ore 21.00 prove coro in chiesa a Camin

Martedì 12 gennaio ore 21.00 in patronato incontro direttivo “Associazione Noi”

Mercoledì 13 gennaio ore 15.30 catechesi 3a media di Camin , in chiesa incontro con don Daniele; ore 21.00 incontro catechisti in sala S. Antonio a Camin.

Giovedì 14 gennaio ore 21.00 incontro per i genitori dei ragazzi di 5a elem. e 1a media di Camin e di Granze , in chiesa a Camin

Venerdì 15 gennaio ore 15.30 catechesi 2a media, in chiesa; ore 16.30 catechesi 4a elem.; ore 21.00 in chiesa a Camin, don Daniele incontra genitori, padrini e madrine dei cresimandi di 3a media

Sabato 16 gennaio ore 15.00 confessioni e prove cresimandi 3a media

Domenica 17 gennaio Scuola dell’Infanzia Madonna Incoronata aperta (ore 10.00/12.00)

Non dimentichiamo di

essere sempre generosi

verso la parrocchia per

la sistemazione delle

diverse strutture: nelle

diverse ricorrenze, sa-

cramenti, celebrazioni

messe...

NELLA CASA DEL PADRE: affidiamo al Signore il caro

nostro fratello BRUNO DANZI, di anni 74, di Granze.

Era originario dal quartiere Forcellini e da circa 15 anni abitava a Granze. E’ stato uomo buono, gioioso di vivere, dedito al lavoro dove era presenza stimata. Era portato

all’amicizia e alla compa-gnia. Siamo accanto alla cara Fiorella, alle sorelle, ai familiari e ai tanti ami-

ci che lo ricordano con affetto. Ci guida la cer-tezza che dopo il cammi-no terreno, fatto anche di sacrifici e di sofferen-ze, c’è la pienezza di vita

nel cielo. E’ quanto chie-diamo nella preghiera per il nostro amico e fra-tello. Il funerale è lunedì alle ore 10.45 nella chie-sa di Granze.

Per rafforzarci nella fede e rinnovarci nella vita ci siamo immersi nel mistero della nascita di Gesù, che è a dire nel mistero della Misericor-dia di Dio che ci ama infinitamente. Siamo entrati per questa porta per uscirne ed essere “misericordiosi come il Padre” Termina il cammino che abbiamo seguito insieme ai ragazzi “Aprire alla misericordia” .. scoprendo le diverse per e preziose che fanno la nostra vita e come essere “misericordiosi” (le opere di Misericordia) In questa domenica 10 gennaio ai ragazzi che hanno fatto il cammino, verrà consegnato un piccolo simpatico dono: “Gustate e vedete come è buono e dolce il Signore!”. BRAVI! Il cammino del giubileo conti-nua…. Ancora in questa domenica in chiesa c’è il cesto vivere e la cas-setta per le nostre offerte che saranno di aiuto a

1) “Centro di ascolto vicariale”

2) Famiglie bisognose Varie sono state le occasioni in cui siamo stati interpellati in questo tempo a essere solidali e genrosi: quanto realiz-

zato e raccolto verrà rendicontato sul foglio par-rocchiale prossimo

CORSO FIDANZATI: E’ indirizzato ai giovani che intendono sposarsi nel 2016 o più

avanti. Non è un obbligo: è una preparazione per una scelta fon-damentale . Il primo incontro

è mercoledì 20 gennaio alle ore 21,00 presso la sala S.

Antonio, vicino alla chiesa. Dare un cenno di partecipazione in

parrocchia.

CONCORSO PRESEPI: I bellissimi erano

tutti i presepi che i nostri ragazzi, supportati dai genitori, hanno realizzato nelle proprie case.

La speciale giuria ha però voluto valorizzare l’impegno,

l’arte e la bravura in alcuni: A CAMIN:

1° classificato: Pagnin Elena e Francesca; 2°: Daniele Cristina; 3° Cremonese Luca.

Premio attualità: Baracco Gaia e Luca; Premio comu-nità: Elena, Luca, e Francesco Zattin.

A GRANZE:

1° classificato: Rosso Tommaso e Irene; 2° Luca Zago: 3° Masiero Giulia e Rachele

SONO APERTE LE ISCRIZIONI ALLE SCUOLE dell’INFANZIA

Madonna Incoronata a Camin e Sacro Cuore a Granze:

per l’anno scolastico 2016/2017 dei bambini nati nel 2011/2012/2013 e per la Sezione Primavera

(bambini del 2014)

SCUOLA APERTA: Domenica 10 gennaio

2016 a Granze ore 9.30/11.30 Domenica 17 gennaio

2016 a Camin ore 10/12.00

VIENI A CONOSCERCI !

FESTA DELLA BEFANA 6 gennaio 2016 A CAMIN: Eravamo abbastan-

za numerosi a festeggiare la Be-fana e a dare l’addio alle ultime ore di festa…. La nostra piazza, un pò ridotta, alla fine era quasi piena … Un GRAZIE a tutti quelli che hanno preparato con cura le diverse cose: alle numerose e

simpatiche Befane, agli infaticabili venditori di biglietti, agli artisti del Teatro dei burattini “Mascha e Orso”, ai realizzatori del falò che è stato splendido… Un GRAZIE a tutti quelli che hanno tentato la fortuna acquistando i biglietti… Non sempre si può vincere. Sarà per un'altra volta! Intanto con quanto raccolto diamo una mano alla

realizzazione del Nuovo Centro Sportivo...di Camin.

NUMERI ESTRATTI LOTTERIA BEFANA: TABLET 2612; CELLULARE SMARTPHONE 3585; BUONO BENZINA 1481; BIDONE ASPIRATUTTO 1192; CHITAR-RA CLASSICA 2026; BICI 4172; ACCAPPATOIO 2608; CESTA VIVERI 2438; CESTA VIVERI 2477; CESTA VI-VERI 1183; CESTA VIVERI 4350; CESTA VIVERI 1321; SET ASCIUGAMANI 3024; CESTA SORPRESA 2864; CE-STA VIVERI 4413; CESTA VIVERI 1130; PACCO DONO 2852; PACCO NATALE 1479; STAMPANTE BROTHER 1925; SET ASCIUGAMANI 1753; PACCO DONO 4138; PACCO NATALE 4459; CESTA VIVERI 2433; CESTA VI-VERI 4472; IL PANETTONE 1670; CESTA VIVERI 3324; CESTA VIVERI 3399; SET BUONGUSTAIO 2736; IL PA-NETTONE 4228; PACCO NATALE 3034. I premi vanno ritirati in canonica a Camin.

A GRANZE: La befana

era simpatica e sembra-va anche, a differenza di altre Befane, abbastanza giovane… Applauditissi-ma e accolta soprattutto dai piccoli della Scuola dell’Infanzia. E anche qui: calze per tutti, cioc-colata, divertimento. Un GRAZIE a tutti.

ALLE VALLI E’ arrivata in anticipo, alla sera del 5

gridando, scoppiettando, tra petardi e altro… soprattut-to con tante calze.. per piccoli e grandi. Graditissimi la soppressa, pancetta, salame, vino buono e cioccolata

per tutti… e simpaticissimi e numerosi i partecipanti. E’ una tradizione da non perdere!

Parrocchie di Camin e Granze

“Gustate e vedete

quanto

è buono e dolce

il Signore”

(dal salmo 33)

Cammino di Avvento/Natale dicembre 2015

RICORDIAMOCI DEL DONO NA-TALIZIO … tanti hanno già portato la busta….. Se ci siamo scordati pos-siamo farlo nelle prossime solennità !