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Comunità Insieme Gennaio, mese della famiglia Sommario Gennaio, mese della famiglia I giovani? Dono prezioso per la società Uno sguardo di fede sulla famiglia La Chiesa si prepara al Family 2012 VII incontro mondiale delle famiglie Consiglio pastorale del 14.12.11 Alcuni spunti di riflessione Salone Gregorianum Al cinema sotto casa riflessioni sul primo ciclo Musica in Chiesa Natale in concerto: non più solo tre corali Calendario di Gennaio Vita della Parrocchia U na sana ed equilibra- ta riflessione antro- pologica è alla base del discorso sulla pace che Benedetto XVI ha rivolto a tutti all’inizio dell’anno. Anche noi, nel nostro cam- mino di catechesi per gli adulti stiamo ripercorrendo quei passi che ci consentono di avere una corretta visio- ne dell’uomo nel suo essere persona umana, libera e re- sponsabile. Il Papa quest’an- no chiede un’attenzione specifica all’educazione delle giovani generazioni, a propo- sito del loro vivere secondo giustizia e pace. Il Papa si ri- volge soprattutto agli adulti - in quanto genitori, docenti, responsabili politici - perché ad essi spetta il compito di un riferimento stabile su questi Gennaio 2012 I giovani? Dono prezioso per la società don Sergio Tomasello valori che fondano la convi- venza civile. Ma il Papa provoca anche i giovani stessi quando dice che “anch’essi devono avere il coraggio di vivere ciò che chiedono a coloro che li cir- condano”. I giovani sono quin- di stimolati a essere respon- sabili essi stessi della propria educazione alla giustizia e alla pace. La riflessione antropolo- gica permette al Pontefice di chiarire la visione dell’uomo che porta in sé l’immagine del Creatore: l’uomo è visto dun- que nella sua altissima dignità e nel suo corretto rapporto con tutti gli altri soggetti. La totalità della persona signi- fica anche non escludere la dimensione trascendente che salva l’uomo da ogni de- riva individualistica. In que- sta chiave si tratta dunque di formare i giovani e i ragazzi dentro una prospettiva di au- tentica libertà che risponde a un Altro, senza trascurare l’im- portanza di una corretta vita relazionale con tutti gli altri e soprattutto con Dio stesso. Il Papa mette in guardia da qualsiasi forma di educazio- ne o di modello che si ispira al relativismo, vera pecca del tempo presente, nel senso che riduce ciascuno di noi e lo rinchiude dentro il proprio “io”. Per educare alla giustizia e alla pace occorre aprire ogni persona - che è sempre un es- sere relazionale - al corretto rapporto con se stessi e con gli altri ispirando scelte che fanno da premessa per tutti i comportamenti sociali. Quali sono? Il Papa li espli- cita e credo che questa sia la parte più interessante del discorso: accrescere negli uo- mini la fiducia reciproca; in- segnare la capacità di un dia- logo costruttivo; la possibilità di dare o ricevere perdono, “un perdono che tante volte si vorrebbe ottenere ma che si fa più fatica a concedere”; dare esempio di vera carità reciproca, un linguaggio che i giovani apprezzano a pelle; far maturare la compassione nei confronti dei più deboli, con esperienze dirette nelle età della crescita. Questi atteggiamenti cre- scono anzitutto nel tempo dell’educazione che, come sappiamo, è un tema che sta a cuore non solo al Papa ma a tutta la Chiesa italiana che Comunità Pastorale SS. Redentore e S. Gregorio Magno segue a pagina 2 Parrocchia S. Gregorio Magno Gennaio 2011: famiglie che festeggiano anniversari importanti

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Comunità InsiemeGennaio, mese della famiglia

Sommario

Gennaio, mese della famiglia

I giovani? Dono prezioso per la società

Uno sguardo di fede sulla famiglia La Chiesa si prepara al Family 2012VII incontro mondiale delle famiglie

Consiglio pastorale del 14.12.11 Alcuni spunti di riflessione

Salone GregorianumAl cinema sotto casa riflessioni sul primo ciclo

Musica in Chiesa Natale in concerto: non più solo tre corali

Calendario di Gennaio

Vita della Parrocchia

Una sana ed equilibra-ta riflessione antro-pologica è alla base

del discorso sulla pace che Benedetto XVI ha rivolto a tutti all’inizio dell’anno.

Anche noi, nel nostro cam-mino di catechesi per gli adulti stiamo ripercorrendo quei passi che ci consentono di avere una corretta visio-ne dell’uomo nel suo essere persona umana, libera e re-sponsabile. Il Papa quest’an-no chiede un’attenzione specifica all’educazione delle giovani generazioni, a propo-sito del loro vivere secondo giustizia e pace. Il Papa si ri-volge soprattutto agli adulti - in quanto genitori, docenti, responsabili politici - perché ad essi spetta il compito di un riferimento stabile su questi

Gennaio 2012

I giovani? Dono prezioso per la societàdon Sergio Tomasello

valori che fondano la convi-venza civile.

Ma il Papa provoca anche i giovani stessi quando dice che “anch’essi devono avere il coraggio di vivere ciò che chiedono a coloro che li cir-condano”. I giovani sono quin-di stimolati a essere respon-sabili essi stessi della propria educazione alla giustizia e alla pace. La riflessione antropolo-gica permette al Pontefice di chiarire la visione dell’uomo che porta in sé l’immagine del Creatore: l’uomo è visto dun-que nella sua altissima dignità e nel suo corretto rapporto con tutti gli altri soggetti. La totalità della persona signi-fica anche non escludere la dimensione trascendente che salva l’uomo da ogni de-riva individualistica. In que-

sta chiave si tratta dunque di formare i giovani e i ragazzi dentro una prospettiva di au-tentica libertà che risponde a un Altro, senza trascurare l’im-portanza di una corretta vita relazionale con tutti gli altri e soprattutto con Dio stesso.

Il Papa mette in guardia da qualsiasi forma di educazio-ne o di modello che si ispira al relativismo, vera pecca del tempo presente, nel senso che riduce ciascuno di noi e lo rinchiude dentro il proprio “io”. Per educare alla giustizia e alla pace occorre aprire ogni persona - che è sempre un es-sere relazionale - al corretto rapporto con se stessi e con gli altri ispirando scelte che fanno da premessa per tutti i comportamenti sociali.

Quali sono? Il Papa li espli-

cita e credo che questa sia la parte più interessante del discorso: accrescere negli uo-mini la fiducia reciproca; in-segnare la capacità di un dia-logo costruttivo; la possibilità di dare o ricevere perdono, “un perdono che tante volte si vorrebbe ottenere ma che si fa più fatica a concedere”; dare esempio di vera carità reciproca, un linguaggio che i giovani apprezzano a pelle; far maturare la compassione nei confronti dei più deboli, con esperienze dirette nelle età della crescita.

Questi atteggiamenti cre-scono anzitutto nel tempo dell’educazione che, come sappiamo, è un tema che sta a cuore non solo al Papa ma a tutta la Chiesa italiana che

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Parrocchia S. Gregorio Magno

Gennaio 2011: famiglie che festeggiano anniversari importanti

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2 COMUNITA’ INSIEME

I giovani? Dono prezioso per la societàsegue da pagina 1

ha voluto dedicare il decen-nio dal 2010 al 2020 al tema dell’educazione (Educare alla vita buona del Vangelo).

Ma quali attenzioni emergo-no verso la famiglia e la scuo-la? A quali condizioni esse possono essere luogo edu-cativo per i giovani? Il Papa richiama l’importante tema della presenza dei genitori nella vita familiare e quindi la necessità di conciliare meglio

i tempi del lavoro con i tempi della famiglia: solo con il tem-po trascorso insieme si pos-sono comunicare valori alti come la speranza nella vita, la giustizia nei rapporti e una pace autentica.

Per l’ambito scolastico inve-ce viene richiamata l’esigen-za di un cammino formativo che non sia in contrasto con la coscienza delle famiglie e con i loro principi religiosi:

“ogni ambiente educativo deve essere luogo di apertu-ra al trascendente e agli altri, liuogo di dialogo, di coesione e di ascolto in cui il giovane si senta valorizzato nelle proprie potenzialità e ricchezze inte-riori, e impari ad apprezzare i fratelli.”

Bello infine l’appello fina-le: “cari giovani, voi siete un dono prezioso per la società”. Di questi tempi una frase in-

coraggiante che non sempre si coglie nella realtà. E’ richie-sta però una contropartita: “non abbiate paura di impe-gnarvi, di afforntare anche la fatica e il sacrificio di scegliere le vie che richiedono fedeltà e costanza, umiltà e dedizione.”

In questo senso il Papa che-de ai giovani di essere essi stessi esempio e stimolo per gli adulti.

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“Nell’amore vissuto come comunione e servizio la bellezza della Trinità: famiglia torna protagonista!”

(Benedetto XVI)

Uno sguardo di fede sulla famiglia

Il Family 2012 è l’evento che ci invita a guardare alla famiglia con occhio

nuovo: la famiglia è una realtà “laica”, l’occhio nuovo è quello della fede. Se partiamo dall’eti-mologia di famiglia, troviamo nel Web questa risposta: nome collettivo, da “faama” (casa) che indica i membri della casa, uniti da legami di sangue. E’ un bel significato: contiene i concetti di casa e di sangue. La famiglia è una realtà laica, ma se vista con l’occhio della fede, appare come realtà spirituale.

Per capire si può ricorrere a un esempio biologico. La scienza ha appena scoperto che alla seconda duplicazione l’embrione ha già in sé tutti i caratteri della persona che si sta formando. Quattro cellule bastano a intravedere un “di più”: è il mistero della perso-na umana! Le cellule sono la

realtà naturale, la persona è la realtà spirituale che eccede la materia. Questa realtà è donata non dal Battesimo ma dall’esistenza: la possie-de chiunque appartenga al genere umano. L’occhio della fede vede Dio come autore del dono, vede la persona come mistero. Il Battesimo non aumenta la dimensione spi-rituale della persona umana, ma permette un incontro tra la persona e Gesù, che segna la storia dell’individuo in modo indelebile (un tempo si diceva “dà il carattere”). Dopo questo incontro Gesù non abbandona più il figlio dell’uomo che può vivere da figlio di Dio.

Veniamo alla famiglia. In cosa consiste la sua dimensione spi-rituale? Il riferimento alla casa a

La Chiesa si prepara al Family 2012don Natale Castelli

ai legami di sangue fa pensare che l’unione nell’amore tra un uomo e una donna comincia a essere quella cellula che con-tiene i caratteri della famiglia, a differenza di altre aggregazio-ni umane. Questa realtà natu-rale, se vista nella fede, allude già a un mistero, contiene una dimensione spirituale che non viene mutata nel matrimonio religioso, ma perfezionata: si tratta dell’amore degli sposi che chiede di durare fino alla morte fisica e che, nell’incon-tro con Gesù, può realizzare pienamente la sua vocazione. La Chiesa guarda con l’occhio della fede non solo i fidanzati ma anche le persone convi-venti o sposate civilmente e se ne prende cura. In che modo? Proponendo un cammino di fede. La realtà dell’amore rimane a disposizione della coppia uomo-donna: questo

è l’aspetto laico. Lo sguardo di fede vede questo amore come immagine del Creatore al punto che nella celebrazio-ne del matrimonio cristiano questa immagine si perfeziona nell’incontro con Cristo: l’unio-ne degli sposi cristiani diven-ta presenza stabile di Cristo nella Chiesa e nella società. Il Matrimonio cristiano è il Bat-tesimo della coppia. La Chiesa accompagna le coppie perché, scoprendo la fede, trovino pienezza nel Sacramento del Matrimonio. Il problema non è l’esistenza delle coppie convi-venti, ma l’assenza dello sguar-do di fede nella coppia mentre guarda a se stessa. Essa rischia di valutare il proprio destino con misure brevi, mantenen-dosi in uno stato provvisorio:

le coppie conviventi non cele-brano Matrimonio perché non considerano la fede come una cosa seria, gli altri motivi sono spesso secondari. La Chiesa si preoccupa di alimentare questo sguardo di fede all’in-terno delle coppie e in questo ripone speranza.

Purtroppo si assiste anche all’altro fenomeno preoccu-pante, quello post-celebrazio-ne: il naufragio di matrimoni sia civili sia religiosi. Anche in questo caso l’occhio della fede ci permette di guardare

a questa realtà con un po’ di speranza. Come la morte è il venir meno della vita fisica, così lo spegnersi dell’amo-re di tanti sposi è percepito come morte interiore, come venir meno della famiglia. Chi rimane in questo caso? Gesù, che è fedele a quell’unione a cui si è legato. Una fede forte permetterebbe di stare attac-cati a questa presenza? Se sì, possiamo sperare che la fede non sia estranea alla vita, come sembrano farci credere.

In quest’ultimo periodo, quando si parla del nuovo 2012 appena iniziato, capita quasi sempre di cogliere un accenno di incertezza, di dubbio su un futuro ogget-tivamente incerto, anche se spesso esasperato in negativo dagli organi di informazione, che sottolineano quasi esclu-sivamente le considerazioni di carattere economico. Certa-mente chi ha un po’ di decenni alle spalle non fatica a ricor-dare periodi ben più critici e difficili che la nostra società ha dovuto affrontare nel secolo scorso; a qualcuno di noi è capitato di ascoltare un’ome-lia, mentre era in vacanza, di un parroco che, provocatoria-mente me non troppo, ha defi-nito questo tempo “provviden-ziale”. Sì, provvidenziale pro-prio per recuperare l’essenza, la verità, l’importanza di tanti aspetti della nostra vita troppo a lungo dimenticati o nascosti da un benessere (falso) che ci è stato sbandierato fino a poco tempo fa.

Cerchiamo allora di vivere da

VII Incontro mondiale delle famiglieLa Commissione Famiglia

cristiani, in maniera positiva, ogni attimo della nostra vita, riscoprendo ad esempio uno dei valori che la nostra chiesa sta mettendo in primo piano da un po’ di tempo: parliamo dell’accoglienza, dell’apertura del cuore verso chi ci circonda, un atteggiamento che assume un’importanza particolarmen-te rilevante durante questo periodo di preparazione al prossimo incontro mondiale delle famiglie. La Diocesi ha da tempo fornito diversi stru-menti per aiutare i fedeli in vista degli appuntamenti di fine maggio, fra questi deside-riamo segnalare due siti inter-net appositamente dedicati a tale evento, quello principale www.family2012.com e anche www.incrocinews.it su cui si trovano moltissime informa-zioni e aggiornamenti di inizia-tive, idee, ma anche soltanto riflessioni proposte dalle varie realtà della nostra comunità ambrosiana.

Come qualche sacerdote ha scritto «è uno spalancare

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4 COMUNITA’ INSIEME

lo sguardo sul mondo a par-tire da una realtà concreta e quotidiana come la famiglia» e ciò si può concretizzare in tanti modi diversi: ad esempio alcune parrocchie che hanno un loro sacerdote che opera in terra di missione stanno crean-do un collegamento, una sorta di gemellaggio, con le fami-glie che vivono in quei luoghi lontani, in modo da poterne poi ospitare alcune come rap-presentanza durante i giorni dell’incontro. Se ci riflettiamo questa esperienza d’incontro sarà un’opportunità particolar-mente importante, soprattutto per la nostra Chiesa che ha due millenni di storia alle spalle (e non vorremmo dire “vecchia”

di 2000 anni), con tante Chiese più giovani; entrambe hanno bisogno di arricchirsi l’una con l’altra, ognuna infatti ha doni da offrire.

All’inizio del mese si è anche svolto un convegno dal titolo “Quale famiglia per quale società» che, guarda caso, seguendo il titolo del tema dell’evento (La Fami-glia: il lavoro e la festa), si è posto l’obiettivo di ripensare il lavoro e la festa nella pro-spettiva di una famiglia unita e aperta alla vita, ben inserita nella società e nella Chiesa, attenta alla qualità delle rela-zioni oltre che all’economia dello stesso nucleo familiare. Fra l’altro, l’iniziativa si è pure

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VII Incontro mondiale delle famiglie

posta l’obiettivo di riflettere su come il sistema dei media orienti sempre più le relazioni familiari, scandendone tempi, spazi e ruoli, e porti con sè nuove sfide, alla luce dell’at-tuale emergenza educativa. Analogamente vogliamo segnalare un’iniziativa pro-mossa da Famiglia Cristiana che, a partire da lunedì 16 gen-naio, alle 21, presso l’Audito-rium don Alberione (via Giotto 36), proporrà quattro incontri mensili, il primo dei quali trat-terà il tema “Fare famiglia con il lavoro che non c’è. Giovani e lavoro”. Sono soltanto alcuni esempi di un’attenzione e un fermento che crediamo pos-sano solo fare bene alle nostre

comunità.Ci sembrava importante con-

dividere una riflessione su tali tematiche , soprattutto a parti-re da questo mese di Gennaio, tradizionalmente dedicato alla famiglia: come ogni anno la nostra parrocchia presenterà vari appuntamenti e occasioni di festa e fra questi vogliamo segnalare l’incontro che si svol-gerà il 20 sera, alle 21, presso il salone Gregorianum, in cui si parlerà in modo ancor più dettagliato della preparazione al convegno del 30/5 – 3/6. Il mese vedrà poi naturalmente il suo “culmine” Domenica 29, festa della famiglia, con ulte-riori momenti di incontro per tutti.

La precedente riunione aveve messo in evidenza la necessità di concentrarsi su quattro aree: famiglia, mondo giovanile, formazione dei lai-ci e presenza della Chiesa sul territorio della nostra Comu-nità Pastorale.

Si è concordato sull’esigen-za di individuare alcune pa-role chiave, per ognuna delle diverse aree. Un modo per identificare l’obbiettivo da raggiungere in un tempo de-finito. Per questo ci si è divisi in quattro diversi gruppi di lavoro.

Nel caso della famiglia, si è sottolineata la necessità di non concepirla come prota-gonista, non solo destinataria del progetto pastorale. Il sog-getto che agisce in quest’am-bito non è esclusivamente sa-cerdote. Si deve fare in modo che i laici diventino parte attiva di un processo in cui famiglie camminano con altre famiglie, crescendo insieme.

Il gruppo che ha riflettuto

Consiglio Pastorale del 14.12.11 Alcuni spunti di riflessioneLa Segreteria

sul mondo giovanile ha pro-posto di considerare la di-mensione della carità come un modo per attrarre i gio-vani che non stanno facendo un’esperienza cristiana forte. L’obbiettivo è incrementare la vita della comunità anche tramite iniziative di carità che nascono dalla fede che pone al centro la celebrazione dei sacramenti e dell’Eucarestia. La vita di comunità non va da nessuna parte se non è vissu-ta con carità.

Per affrontare il tema della presenza della Chiesa sul ter-ritorio della nostra Comunità Pastorale, si è partiti dalla co-statazione della vicinanza con la stazione centrale. Una zona ricca di stranieri. L’obbiettivo è avvicinare, accompagnare e accogliere coloro che sono lontani. Occorre educare all’apertura verso gli altri, or-ganizzare gruppi per la for-mazione all’accoglienza. Per l’emergenza c’è la Caritas, per l’integrazione sono necessari

programmi e azioni concrete promosse dal Consiglio Pasto-rale della Comunità.

La priorità è comunque sem-pre la formazione spirituale. Le parole chiave che sono sta-te proposte sono: conoscien-za, formazione permanente, andare verso, far sorgere il senso della vita. Viene propo-sto di identificare responsabili di caseggiato. Non è necessa-rio preoccuparsi di fare tutto. Bisogna però essere lievito, valorizzare la differenza an-dando verso gli altri con gioia.

Per la formazione degli adulti si è valutato importan-te partire da una semplice constatazione: cristiani non si nasce ma si diventa. Occorre per prima cosa entrare nella molteplicità dei vari aspetti della formazione e poi farne una sintesi efficace. Il criterio da seguire è quindi la molte-plicità e la successiva sintesi.

Al termine della presenta-zione dei quattro gruppi na-sce un breve dibattito. Si fa

notare che è opportuno es-sere prudenti nel proporre un progetto pastorale di lungo respiro, definito e completo in ogni dettaglio.

Forse è più efficace lavorare su un periodo di tempo limita-to, effettuando una continua revisione critica e confron-tandosi di volta in volta con i programmi pastorali proposti dalla Diocesi e con il cammino della comunità.

Al termine della riunione don Natale, traendo le con-clusioni, propone la stesura di un documento che segua le impostazioni discusse e che permette di verificare con fre-quenza il cammino intrapre-so. Per questo motivo viene costituito un piccolo nucleo di persone con il compito di preparare del materiale da proporre all’attenzione del Consiglio Pastorale, nella riu-nione del mese di febbraio.

La prossima riunione del Consiglio Pastorale sarà mer-coledì 18 gennaio.

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Salone GregorianumAl cinema sotto casa riflessioni sul primo cicloPaolo Ardizzone

Conduttore e comuni-cazione. Il primo ciclo del cineforum Al ci-

nema sotto casa si è appena concluso. Qualche novità. In-nanzitutto è cambiato il con-duttore. Fabrizio Bozzetti si è trasferito a Udine, insieme alla famiglia, lasciando un ricor-do di simpatia e competenza veri. In questo compito si sta cimentando ora Giulio Marti-ni, giornalista Rai, espertissi-mo di cinema. Inoltre è stato ultimato il modello per la co-municazione, che si compone di differenti media integrati: volantini, sito web, newsletter, face-book e ancora di più.

Le presenze. I film proiet-tati in questa prima decade hanno raccolto nel comples-so il solito consenso, anche se quest’anno le medie-voto sono leggermente calate. Il film vincitore del primo ciclo è stato Le donne del sesto pia-no. Una sorpresa: il film fran-

cese, non era conosciutissimo ma il pubblico non si è fatto condizionare. Il pluri-premia-to-favorito e assai distribuito Habemus papam, di Nanni Moretti, è stato battuto sul filo di lana, a dimostrare che nella programmazione un cinefo-rum deve guardare non i tan-to i grandi titoli, quanto anche le “chicche”, che ci allargano lo sguardo e ci portano l’intelli-genza della sorpresa. Questa opera è quindi la prima a qua-lificarsi per il ballottaggio di giugno, quando i meglio vo-tati dei tre cicli competeranno per aggiudicarsi il prestigioso premio GregOSCAR 2012. In-vece i meno apprezzati del primo ciclo sono stati Il pezzo mancante, documentario sul-la famiglia Agnelli (6.06 di me-dia voto) e Notizie degli scavi con Battiston e Ambra (5.71 di media).

La ragione sta nelle scelte di progettazione, che non di-

sdegnano di mettere in pro-gramma film meno conosciuti e provenienti da cinemato-grafie lontane. Ovviamente rimanendo nell’ambito della gradevolezza e della com-prensibilità. Per esempio The Tree of Life: per qualcuno un esercizio di retorica, per altri un capolavoro. Compito del cineforum è fornire gli stru-menti per poterlo vedere. Vd. sotto…

Il dibattito. Questo marchin-gegno delle votazioni coin-volge all’incirca la metà dei presenti e fa pensare al mo-mento forte del dibattito. Al di là della gag comica del rag. Fantozzi, è sempre più chiaro che il dibattito è il momento fondamentale della proposta intera. Perché si va al cinefo-rum? Detto in poche parole si va al cineforum perché vi si trovano – insieme alla proprio - un centinaio di altre persone che si trovano ad aiutarsi a ca-

pire il film, Sarebbe bello che si cogliesse il senso del dibat-tito: fare una fatica insieme, per capire meglio. Qualcuno riporta un pensiero, qualcu-no d’altro racconta un episo-dio della propria vita. Altri si limitano all’ascolto: va bene ugualmente: si entra in rela-zione, si condivide la propria umanità. E si impara a parlare di sé.

La condivisione di libri. Sta funzionando bene l’iniziativa del book-crossing (o sharing che dir si voglia). In una nic-chia del ridotto è allineata una discreta quantità di libri che possono essere liberamente portati, liberamente prele-vati e liberamente restituiti .Si trovano autori da Gadda a Scerbanenco, da Heming-way a Wilbur Smith ecc. (ma potrebbero non esserci già più…). Diamoci un compito per il secondo ciclo: mettiamo un piede nel dibattito.

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6 COMUNITA’ INSIEME

Il Maestro Nicolò Gattoni alla tastieradell’organo Balbiano Vigezzi Bossi

Musica in ChiesaNatale in concerto: non più solo tre corali

Come ogni anno, nell’imminenza del Natale, si è rinno-

vato l’appuntamento con le Corali del nostro Decanato che hanno proposto un con-certo: non voleva essere tanto un’esibizione quanto piutto-sto un momento per ritrovarsi insieme, guidati alla riflessione attraverso la musica.

Questa volta è stata pro-prio la chiesa di San Gregorio a ospitare i vari gruppi e lo stesso coro “di casa” si è pre-sentato per primo aprendo la serata con un brano classico di Haendel, “S’accese un astro in ciel”, un’aria abbastanza fami-liare anche per i fedeli. Subito dopo è stata la volta di “Jesu Redemptor”, un brano molto arioso, che ha proposto alcuni passaggi tecnicamente inte-ressanti e che ha valorizzato la solida componente maschile del coro; il celebre “Amazing Grace” ha visto invece protago-nista più la parte femminile, in un arrangiamento particolare del maestro Thomas Scardoni. Il repertorio del coro si è certa-mente attenuto alla tradizione natalizia passando a un altro classico (quel “Sai dov’è fratello mio”), che però è stato qui pro-posto nella sua versione con testo inglese originale, con un eccellente finale da parte dei soprani: i quali sono stati ancora in primo piano nel con-clusivo “Adeste Fideles”, che ha visto poi tutto il coro trascinato nella conclusione dalle note corpose dell’organo.

Una piacevole sorpresa è venuta poi dal Coro della Scuola S. Gregorio, diretto dalla professoressa Laura Gal-livanone, una presenza assai nota sia a San Gregorio, dove è cresciuta, che al SS. Redentore, dove ora risiede: i suoi giova-ni coristi, tutti ragazzini della scuola media, hanno prima

proposto il noto “Gli angeli delle campagne”, per passare poi all’altrettanto celebre “Là, là sulla montagna”, rivisitato in chiave spiritual, molto coin-volgente, ottimamente gui-dato dalle note della tastiera e ritmato dal battimano del pubblico.

È stata quindi la volta della corale del SS. Redentore che ha esordito con una preghiera ricca e armoniosa dal punto di vista musicale, “In excelsis gloria”, a cui ha fatto seguito un breve Kyrie Eleison, la cui morbidezza ha fatto da inter-mezzo per preparare i canti successivi, tutti di carattere religioso, mentre le voci sem-bravano quasi adagiarsi sulle note dell’organo. La bella esecuzione si è poi conclusa con un immancabile “Astro del ciel”, con cui la corale ha splendidamente rivolto a tutti gli auguri di Natale.

Il successivo Coro Reden-tore ha visto nuovamente la presenza di Laura Gallivano-ne come direttrice di questo gruppo, composto da famiglie e ragazzi della parrocchia, che hanno in comune la passione del canto. E “passione” è stato proprio il sentimento che il coro ha saputo trasmettere a tutti gli ascoltatori, a partire dall’ingresso davvero sugge-stivo di tutti i componenti del coro che hanno preso posto arrivando sull’altare sulle note del famoso spiritual Kumbaya, in una versione molto ricca dal punto di vista strumentale, con piano, chitarra e percussioni. Analogamente la delicatezza dell’“Angelo di Dio” ha saputo incantare nella sua essenziali-tà, prima di passare al sugge-stivo “Jesus, what a wonderful child”, guidato prevalente-mente dalle voci più giovani; ottima quindi l’esecuzione a cappella di “Ride King Jesus”,

per finire con l’atmosfera gospel di “Amen (This little light of mine”).

La serata ha visto infine la corale di Santa Francesca Romana che si è presentata con “Salve, o dolce Vergine” di mons. Marco Frisina, uno dei più importanti composi-tori contemporanei di musica sacra, passando poi a due brani a cappella molto sug-gestivi, soprattutto il primo, in latino, dove le voci maschili hanno quasi ricreato l’atmo-sfera di un monastero. Il loro repertorio ha visto quindi “Con

Luca Zaninello

te Gesù” di Jean Sibelius, una preghiera in cui le voci sono state guidate armoniosamen-te dalle note dell’organo, per concludere con “Esulta e gio-isci”, della tradizione inglese, apprezzabile soprattutto nel suo crescendo finale.

L’eccellente acustica della nostra chiesa ha certamente valorizzato tutte le corali, che si sono poi ritrovate tutte insie-me per un brano conclusivo, regalando a ogni ascoltatore una bella serata, non solo dal punto di vista musicale ma anche comunitario.

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Gennaio 2012 7

CALENDARIO DI FEBBRAIO

Domenica 1 - OTTAVA DEL NATALE - Giornata mondiale della PaceMercoledì 4 - Partenza per la tre giorni per adolescenti e dicottenni della Comunità Pastorale a Cimbergo (BS)Venerdì 6 - EPIFANIA DEL SIGNORE (di precetto); orario festivo delle S. Messe Ore 17.30 Secondi Vesperi dell’Epifania e bacio del Bambino Gesù con riposizione della statua. Durante tutte le S. Messe, all’offertorio, saranno raccolti viveri non deperibili da destinare ad

alcune famiglie bisognose della nostra città. Ore 18.00 S. Messa solenne con la partecipazione della Corale di S. Gregorio MagnoSabato 7 - Termina la tre giorni per adolescenti e diciottenniDomenica 8 - BATTESIMO DEL SIGNORE - orario festivo delle S. Messe Ore 10.00 S. Messa con la pertecipazione delle famiglie di tutti i battezzati nel 2011. Segue rinfresco per tutti. Lunedì 9 - Riprendono gli incontri di catechesi e gruppi, nei giorni e alle ore consueteMartedì 10 - Ore 21.00 Incontro a San Gregorio delle coppie repsonsabili della Pastorale Familiare (Decanato Venezia)Mercoledì 11 - Ore 21.00 Consiglio di oratorioGiovedì 12 - Ore 18.30 Riprende l’Adorazione Eucaristica dopo la S, Messa delle 18.00, seguita dal Vespero e dalla

Benedezione Eucaristica Ore 21.00, incontro di catechesi per i “giovani junior” presso S. Gregorio Magno Venerdì 13 - Ore 20.45 incontro di Catechesi per gli adulti e i giovani, presso il cinema Palestrina (Via Palestrina 9): “Il Senso Cristiano della Vita” - don Gildo Conti, docente di teologia e filosofiaSabato 14 - Uscita di Comunità Insieme Domenica15 - II DOMENICA DOPO L’EPIFANIA - orario festivo delle S. Messe Ore 16.30 Incontro di Azione Cattolica presso S. Gregorio Magno Ore 20.45 Incontro di preghiera e formazione per gli educatori (presso SS. Redentore)Martedì 17 - Giornata per l’approfondimento e lo sviluppo del dialogo ebraico - cristianoMercoledì 18 - Inizio della settimana di preghiera per l’unità dei cristiani: durante le S. Messe del giorno reciteremo la

preghiera proposta e approfondiremo il tema dell’ecumenismo nelle omelie. Ore 21.00 Convocazione del Consiglio Pastorale della Comunità Pastorale Giovedì 19 - Adorazione Eucaristica dopo la S, Messa delle 18.00, sul tema della Settimana per l’Unità dei Cristiani,

seguita dal Vespero e dalla Benedezione Eucaristica Ore 21.00 incontro di catechesi per i giovani (junior e senior) presso san Gregorio MagnoVenerdì 20 - Ore 21.00 Serata Caritas Decanale su “Family 2012”, presso il Salone Gregorianum, in preparazione

all’incontro mondiale delle famiglie. Interverranno don Luca Violoni, rappresentante della fondazione Family 2012 e una coppia di sposi che ha partecipato a un precedente incontro mondiale delle famiglie.

Domenica 22 - III DOMENICA DOPO L’EPIFANIA - orario festivo delle S. Messe Ore 16.00 BattesimiLunedì 23 - Ore 18.30 catechesi distinte per gruppi preado e ado Ore 19.30 preghiera in cappella per l’unità dei cristiani, per preado, ado, 18enni e giovani; segue cena

comunitaria per tutti Mercoledì 25 - Festa della conversione di S. Paolo Conclusione della settimana di preghiera per l’unità dei cristiani Ore 20.45 Quarto incontro di preghiera per separati, divorziati e nuove unioni (al SS. Redentore)Giovedì 26 - Memoria dei SS. Timoteo e Tito Adorazione Eucaristica dopo la S, Messa delle 18.00, seguita dal Vespero e dalla Benedezione Eucaristica Ore 21.00, incontro di catechesi per i “giovani junior” presso S. Gregorio MagnoVenerdì 27 - Ore 20.45 incontro di Catechesi per gli adulti e i giovani, presso il cinema Palestrina (Via Palestrina 9): “Il Cammino della Vita” - Silvia Meroni, dottore in filosofiaSabato 28 - Ore 18.00 S. Messa di apertrura della Festa della S. Famiglia: benedizione del pane e consegna della

preghiera da usare in famigliaDomenica 29 - Festa della S. Famiglia Durante tutte le SS. Messe, benedizione del pane e consegna della preghiera da usare in famiglia Ore 10.00 Durante la S. Messa benediremo tutte le coppie che festeggiano un anniversario significativo

di matrimonio (10-20-25-30... anni di vita insieme). Segue rinfresco offerto dalla Parrocchia Ore 12.30 Pranzo comunitario per tutte le famiglie; durante il pranzo è prevista un’animazione per tutti,

grandi e piccini - prenotarsi per tempo presso la portineria.Martedì 31 - Memoria di San Giovanni Bosco Ore 21.00 incontro formativo per i genitori dei ragazzi di V Elementare (II Tema)

Calendario di GennaioEventi e appuntamenti importanti per la nostra comunità

Page 8: Comunità Pastorale SS. Redentore e S. Gregorio Magno ... · Uno sguardo di fede sulla famiglia La Chiesa si prepara al Family 2012 ... del 14.12.11 Alcuni spunti di riflessione Salone

8 COMUNITA’ INSIEME

Anonimi contributo mensile Euro 560Offerte di N. N. per Parrocchia Euro 805Offerte per battesimi Euro 300Offerte per matrimoni Euro 200Offerta funerali Euro 200Offerte per i poveri Euro 600Offerte presepe in chiesa Euro 171

La tradizionale ven-dita delle stelle di Natale ha genera-to un ricavo netto di euro 780,00 che verranno destinati alle esigenze della Parrocchia. Ringraziamo inol-tre chi ha voluto donare dei pacchi contenti alimenti destinati a due fa-miglie assitite dalla Parrocchia

Offerte per la Parrocchia Dall’archivio parrocchiale

Celebrazioni liturgicheSANTE MESSE FESTIVE

Ore 8.30, 10.00, 11.30, 18.00 - Prefestiva ore 18.00

SANTE MESSE FERIALIOre 9.00, 18.00 (ore 17.30: recita del S. Rosario)

Giovedì al termine della S. Messa delle ore 18.00 Adorazione Eucaristica

segue alle 19.00 recita comunitaria del Vespero e Benedizione Eucaristica

CONFESSIONISabato dalle ore 16.00 alle 19.00; in altri giorni e

orari chiedere in sacrestiaoppure direttamente a don Sergio Tomasello.

Il Centro d’Ascolto è aperto tutti i mercoledì dalle ore 9.00 alle 11.00 e tutti i venerdì dalle ore 16.00 alle 18.00 (tranne festivi). Il numero del Centro di Ascolto è: 02-29403170.

La portineria è aperta tutti i giorni dalle ore 8.00 alle 12.00 e dalle ore 15.00 alle 19.00.Domenica e festivi dalle ore 15.00 alle 19.00.

Il sito della Parrocchia: www.sangregoriomilano.itcon possibilità di inserire commenti, osservazio-ni, suggerimenti e messaggi per la redazione di “Comunità Insieme”

Notizie utili

Mese di dicembre

Ci hanno preCeduto

nella Casa del padre

Giuseppina Confalonieri ved. Calderinivia Tadino, 37

Giovanni Castellanivia R. Boscovich, 40

sono rinati in Cristo

Marc Glenson Hernandezdi Magdaleno e Gina De Asis

Giorgia Mallamodi Alessandro e Greta Germanili

si sono sposati in Cristo

Giuliano Maggiolini e Valeria Saino

don Natale Castelli (parroco): tel. 347 8517657 - [email protected] Sergio Tomasello (vicario per la parrocchia S. Gregorio): tel. 339 2752279 - [email protected] vicari della Comunità Pastorale: don Alessandro Noseda: tel. 328 8861369 - don Gigi Colombo: tel. 347 8033042Parrocchia San Gregorio Magno: numeri di telefono: 02-29409888 e 02-29524890 fax 02-29403170 indirizzo e-mail: [email protected] indirizzo e-mail: [email protected] (Centro d’Ascolto)

Contatti