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Carlo Magno e l’Europa nell’Alto Medioevo

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Carlo Magno e l’Europa

nell’Alto Medioevo

I Carolingi

I Franchi erano un popolo barbarico che aveva occupato la zona della Francia.

Dal V all’VIII secolo erano stati governati dai Merovingi ma nel 743, dopo

una serie di «re fannulloni» Pipino d’Heristal, maestro di palazzo, depose il

re merovingio e diede avvio alla dinastia dei Carolingi.

Il figlio di Pipino, Carlo Martello (piccolo Marte) aveva esteso il regno con

una serie di vittorie, tra le quali quella a Poitiers del 733 quando aveva

fermato l’avanzata islamica in Europa.

Pipino il breve riuscì a stringere relazioni con

il papa fino a farsi nominare patricius

romanorum.

Alla sua morte il regno passò a Carlo e

Carlomanno, ma quest’ultimo morì presto e

Carlo prese il titolo di re da solo.

Carlo Magno

Carlo Magno fu in carica 47 e segnò profondamente la storia. Combatté in

Italia contro i Longobardi, in Germania contro i Sassoni e in Spagna contro

gli Arabi costruendo un regno che occupava tutta l’Europa occidentale.

Nella notte di Natale dell’800 Leone III a Roma lo incoronò imperatore del

Sacro Romano Impero. Si creava un legame tra impero e papato che sarebbe

durato per molti secoli.

Ma Carlo Magno fu anche un grande

riformatore, nonostante la tradizione vuole che

fosse analfabeta.

Carlo Magno

Carlo Magno costruì un immenso regno e pose Aquisgrana come capitale

Con Carlo Magno nasce il sistema vassallatico, con conti, marchesi e duchi,

tutti dipendenti dal re secondo un sistema piramidale

schema del sistema vassallatico

Carlo Magno

Con il passare del tempo e in periodi di indebolimento della figura

dell’imperatore, il feudo che doveva essere concesso per un periodo limitato

finiva per diventare sempre più un bene di proprietà del signore.

Due sono le tappe importanti di questo cambiamento:

877 Capitolare di Quierzy Carlo il Calvo, discendente di Carlo Magno

concede ai grandi feudatari di cedere il feudo ai figli.

1037 Constitutio de feudis Corrado II estende il diritto di ereditarietà anche

ai feudatari minori.

Carlo Magno

Nonostante fosse analfabeta Carlo Magno amava la cultura e sostenne la sua

promozione. Istituì le Scuole Palatine, cioè le scuole di palazzo, per la

formazione dei funzionari imperiali. Promosse la creazione di manoscritti e

nel suo periodo nacque la minuscola carolina, una scrittura che in breve

uniformò buona parte delle scritture europee.

Il sistema vassallatico diede il via al

feudalesimo, cioè alla organizzazione della

società in feudi, piccoli villaggi autonomi e

affidati dal re al feudatario. Questo sistema

ridusse gli scambi e i commerci e fu a lungo

esempio della crisi generale che aveva

caratterizzato il Medioevo.

esempio di scrittura minuscola carolina

Carlo Magno

Le guerre contro gli islamici divennero presto oggetto di narrazione e poi veri

e propri eventi leggendari. Dalla battaglia di Roncisvalle e dalla morte del

paladino di Carlo Magno, Orlando nacque il ciclo Carolingio che sarà la base

della cultura letteraria europea nei secoli a venire.

la tradizione dei pupi siciliani racconta

le gesta di Orlando e degli altri paladini

Economia curtense

Nell’Alto medioevo la riduzione dei commerci, le difficoltà di comunicazione

e l’abbandono delle grandi strade romane determinò la chiusura dei villaggi

su se stessi. Gli stessi rapporti di lavoro cambiarono adattandosi al nuovo

sistema economico e sociale che sorse dopo la caduta di Roma.

Il centro dell’economia fu la curtis, l’azienda agricola del nobile o del

monastero che si divideva in due parti, la pars dominica del padrone e la

pars massaricia, che il padrone divideva in mansi che affidava a famiglie di

contadini che in cambio davano prodotti agricoli e corvée cioè lavoro da

svolgere nella pars dominica.

Questo sistema, conseguenza della creazione dei grandi latifondi che si era

avuta nella fine del periodo romano, portò alla chiusura dei villaggi su se

stessi, all’interruzione dei commerci, alla riduzione dell’uso della moneta, allo

spopolamento delle città e all’aumento delle aree boschive e forestali.

Economia curtense

Anche la società subì importanti modifiche:

In primo luogo ci fu un vero e proprio tracollo demografico. La popolazione

europea scese dai 70 mln del III secolo ai 20 mln nell’VIII secolo. Le grandi

città non avevano più di qualche migliaio di abitanti, mentre Roma era stata

una città che aveva sfiorato i due milioni di abitanti.

Ci fu un impoverimento dei mezzi e delle tecniche di produzione, con

strumenti semplici fatti in legno e con la rotazione biennale.

Cambiò anche il rapporto di sudditanza: se nel periodo romano c’erano gli

schiavi, uomini considerati alla stregua di oggetti di proprietà del padrone, ora

ci sono i servi della gleba cioè servi della terra, perché dalla terra traevano la

loro schiavitù al padrone.

Economia curtense

Il sistema economico curtense fu riconosciuto e organizzato da Carlo Magno

intorno all’800 attraverso il Capitulare de villis, un documento che specifica

il modo in cui dovevano essere condotte le aziende agricole.

APP Vedi scheda di approfondimento allegata

La fine dei Carolingi

Dopo la morte di Carlo Magno l’Impero ebbe una breve vita unitaria,

nonostante la Ordinatio imperii, una legge che imponeva che l’Impero non

potesse essere diviso.

I suoi successori, Lotario, Pipino e Ludovico il germanico, figli di Ludovico il

Pio, entrarono in guerra per dividersi il territorio e nel 843 con il Trattato di

Verdun si dividevano l’Impero in tre parti:

Lotario: Impero e Italia

Ludovico: Germania

Carlo il calvo: Francia

La fine dei Carolingi

Questa divisione sarà molto importante perché per la prima volta appare una

divisione dei territori in tre grandi aree, che in seguito porteranno alla nascita,

prima identitaria e solo dopo politica, delle tre nazioni: Italia, Germania e

Francia.

Nell’842 Carlo e Ludovico

con il Giuramento di

Strasburgo giurano davanti

agli eserciti fedeltà reciproca

e per essere capiti dai soldati

lo fanno non in latino ma in

francese e tedesco. È la prima

testimonianza di queste due

lingue.

I Carolingi scompaiono

nell’888 con la morte di Carlo

il grasso.