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Comunità Insieme Giovani in festa... in attesa del GREST 2011! Il tabernacolo della Chiesa di San Gregorio Magno Sommario Dio non tenta nessuno Preghiamo la Madonna Stresa: un ritiro quasi estivo Comunità Pastorale in cammino Appunti per una pastorale familiare Riflessioni in famiglia Corso fidanzati: la Chiesa gioisce per il vostro amore Oratorio e dintorni Paolo VI una personalità innovativa Giovedì Santo giovani in preghiera Un’estate tutta insieme Grest 2011 quattro settimane in oratorio Campeggio tra la Presolana e l’Austria Calendario di Maggio Vita della Parrocchia N on indurci in tenta- zione. Quante volte avremo ripetuto que- sta invocazione contenuta nella preghiera più bella che ci sia. Se anche ci limitassimo a recitare il Padre Nostro una sola volta al giorno avremmo la possibilità di ripeterla tren- tamila volte in una vita. Ma… questa traduzione in italiano, se mal intesa, è essa stessa a indurci in tentazione: quella di attribuire a Dio la causa del male che compiamo, pen- sando “se è Dio stesso che mi induce al male, cosa posso farci? Quello che succede è perché Lui lo vuole”. E intanto ci scrolliamo di dosso ogni re- sponsabilità. Una traduzione più corretta è stata proposta qualche anno fa nella nuova versione ufficiale della Bib- Maggio 2011 Dio non tenta nessuno don Natale Castelli bia con queste parole: “non abbandonarci alla tentazio- ne”. Sì, perché Dio non tenta nessuno. Nella lettera di Gia- como si dice a chiare lettere: “Nessuno, quando è tentato, dica: “Sono tentato da Dio”; perché Dio non può essere tentato al male ed egli non tenta nessuno. Ciascuno piut- tosto è tentato dalle proprie passioni, che lo attraggono e lo seducono; poi le passio- ni concepiscono e generano il peccato, e il peccato, una volta commesso, produce la morte.” (Giac 1,13-15). Dio de- sidera suscitare in noi azioni buone, quindi non può spin- gerci al male, quasi a saggiare la nostra tenuta. Il tempo di Quaresima e di Pasqua ci è dato per tornare a essere cristiani convertendo- ci da una spiritualità distorta: infatti rischiamo di essere re- ligiosi senza essere cristiani. Abbiamo bisogno di seguire l’invito accorato di S. Paolo con cui abbiamo aperto la Quaresima: “vi supplichiamo in nome di Cristo: lasciatevi riconciliare con Dio”. Di quale riconciliazione abbiamo bi- sogno? Dobbiamo tornare a Dio tramite Gesù, ecco la no- stra conversione. Siamo an- cora schiavi di quella corazza, come tartarughe, che ci porta a difenderci da un dio (con l’iniziale minuscola) lontano da Cristo, un dio che mette alla prova chi gli è vicino, che punisce qui in terra per le malvagità, che non impedisce il dolore innocente, che man- da i terremoti come ammo- nimenti o le epidemie come novelle piaghe d’Egitto. Da un dio così non è meglio starse- ne alla larga? Eppure questi concetti li snoccioliamo ogni giorno. Quanti disastri hanno fatto frasi come “dio ha preso con sé tuo figlio perché gli vo- leva bene”, oppure “dio ti dà questa sofferenza per guarirti l’anima”: invece che consola- zione portano alla disperazio- ne, perché persino dio (sem- pre con l’iniziale minuscola) diventa nemico. Quando poi speriamo di sognare qualche defunto o diciamo “era de- stino…” ecco che non solo di Cristo, ma anche di Dio non ri- mane neppure l’ombra! Eppu- re siamo convinti di esprimere con questi sentimenti una vi- sione religiosa del mondo. Il problema è che si tratta della Comunità Pastorale SS. Redentore e S. Gregorio Magno segue a pagina 2 Parrocchia S. Gregorio Magno

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Comunità InsiemeGiovani in festa... in attesa del GREST 2011!

Il tabernacolo della Chiesa di San Gregorio Magno

Sommario

Dio non tenta nessuno

Preghiamo la Madonna Stresa: un ritiro quasi estivo

Comunità Pastorale in camminoAppunti per una pastorale familiare

Riflessioni in famigliaCorso fidanzati: la Chiesa gioisce per il vostro amore

Oratorio e dintorniPaolo VI una personalità innovativaGiovedì Santo giovani in preghiera

Un’estate tutta insiemeGrest 2011 quattro settimane in oratorioCampeggio tra la Presolana e l’Austria

Calendario di Maggio

Vita della Parrocchia

Non indurci in tenta-zione. Quante volte avremo ripetuto que-

sta invocazione contenuta nella preghiera più bella che ci sia. Se anche ci limitassimo a recitare il Padre Nostro una sola volta al giorno avremmo la possibilità di ripeterla tren-tamila volte in una vita. Ma… questa traduzione in italiano, se mal intesa, è essa stessa a indurci in tentazione: quella di attribuire a Dio la causa del male che compiamo, pen-sando “se è Dio stesso che mi induce al male, cosa posso farci? Quello che succede è perché Lui lo vuole”. E intanto ci scrolliamo di dosso ogni re-sponsabilità. Una traduzione più corretta è stata proposta qualche anno fa nella nuova versione ufficiale della Bib-

Maggio 2011

Dio non tenta nessunodon Natale Castelli

bia con queste parole: “non abbandonarci alla tentazio-ne”. Sì, perché Dio non tenta nessuno. Nella lettera di Gia-como si dice a chiare lettere: “Nessuno, quando è tentato, dica: “Sono tentato da Dio”; perché Dio non può essere tentato al male ed egli non tenta nessuno. Ciascuno piut-tosto è tentato dalle proprie passioni, che lo attraggono e lo seducono; poi le passio-ni concepiscono e generano il peccato, e il peccato, una volta commesso, produce la morte.” (Giac 1,13-15). Dio de-sidera suscitare in noi azioni buone, quindi non può spin-gerci al male, quasi a saggiare la nostra tenuta. Il tempo di Quaresima e di

Pasqua ci è dato per tornare a essere cristiani convertendo-

ci da una spiritualità distorta: infatti rischiamo di essere re-ligiosi senza essere cristiani. Abbiamo bisogno di seguire l’invito accorato di S. Paolo con cui abbiamo aperto la Quaresima: “vi supplichiamo in nome di Cristo: lasciatevi riconciliare con Dio”. Di quale riconciliazione abbiamo bi-sogno? Dobbiamo tornare a Dio tramite Gesù, ecco la no-stra conversione. Siamo an-cora schiavi di quella corazza, come tartarughe, che ci porta a difenderci da un dio (con l’iniziale minuscola) lontano da Cristo, un dio che mette alla prova chi gli è vicino, che punisce qui in terra per le malvagità, che non impedisce il dolore innocente, che man-da i terremoti come ammo-nimenti o le epidemie come

novelle piaghe d’Egitto. Da un dio così non è meglio starse-ne alla larga? Eppure questi concetti li snoccioliamo ogni giorno. Quanti disastri hanno fatto frasi come “dio ha preso con sé tuo figlio perché gli vo-leva bene”, oppure “dio ti dà questa sofferenza per guarirti l’anima”: invece che consola-zione portano alla disperazio-ne, perché persino dio (sem-pre con l’iniziale minuscola) diventa nemico. Quando poi speriamo di sognare qualche defunto o diciamo “era de-stino…” ecco che non solo di Cristo, ma anche di Dio non ri-mane neppure l’ombra! Eppu-re siamo convinti di esprimere con questi sentimenti una vi-sione religiosa del mondo. Il problema è che si tratta della

Comunità Pastorale SS. Redentore e S. Gregorio Magno

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Parrocchia S. Gregorio Magno

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2 Comunita’ inSieme

Sabato mattina, ore nove: i giovani della Comunità Pasto-rale si sono ritrovati all’oratorio del SS. Redentore per la recita delle Lodi, poi sono saliti su diverse macchina e si sono diretti verso il Lago Maggiore. Si è scelto di trascorrere questi due giorni di ritiro a Stresa, un comune della provincia di Ver-bania che si affaccia sul lago.

Siamo stati ospitati dal “Centro Internazionale di Studi Rosminiani” che ci ha offerto una bella vista sul lago e degli

angoli dove poter riflettere in tutta tranquillità su uno spe-cifico capitolo del Vangelo di Matteo, 18.

Quando tutti i partecipanti sono riusciti a trovare la casa dopo qualche esitazione sull’indirizzo, abbiamo inizia-to il ritiro facendo un piccolo quadro del capitolo sul quale dovevamo riflettere; tutto questo grazie a don Franco Santambrogio della Parrocchia di S. Francesca Romana.

Il tempo scorre veloce, così

Quest’anno il mese mariano ha avuto un inizio eccezionale, unendo la santità di Maria alla beatificazione di Giovanni Paolo II: proprio un Papa che era fedele custode del culto mariano, e che ha scritto per tutta la Chiesa la sua enciclica Redemptoris Mater a conclusione dell’Anno Mariano (1987).

Il Rosario nei cortili della nostra Parrocchia sarà un’altra occasione missionaria che ci aiuterà ad uscire dal recinto Parrocchiale per pregare più vicino alle case della gente, il lunedì nei luoghi religiosi (Istituto Gonzaga, Cappuccine di Madre Rubatto, Santuario S. Camillo), negli altri giorni nei vari cortili alle ore 21.00 e il venerdì nel cortile del nostro oratorio.

Di seguito il programma dei cortili:

Dio non tenta nessunosegue da pagina 1

visione non cristiana, ma pa-gana secondo cui ciò che ac-cade compie inesorabilmente un disegno già scritto nei mi-nimi particolari. Peccato che la nostra libertà verrebbe in questo modo annientata. Con la Pasqua, Gesù appare

ai suoi discepoli chiedendo di essere missionari: la prima

missione è nei riguardi di noi stessi, perché spesso assomi-gliamo a coloro che dicevano “se sei il Cristo scendi dalla croce e salva te stesso”, oppu-re siamo perplessi di fronte a un Padre così cinico da volere la morte del Figlio. Fortunata-mente il Vangelo è buona no-tizia e ci mostra che Dio non

Preghiamo la Madonna

Domenica 1 - In Chiesa: preghiera dei “Misteri della Luce”, nel ricordo di Giovanni Paolo II.Lunedì 2 - Pellegrinaggio alla Madonna di Fatima Martedì 3 - Lazzaretto 16Mercoledì 4 - F. Casati 22Giovedì 5 - Lecco 20Venerdì 6 - Cortile dell’Oratorio

Lunedì 9 - Cappella Istituto GonzagaMartedì 10 - A. Tadino 13Mercoledì 11 - L. Settembrini 37Giovedì 12 - Napo Torriani 5Venerdì 13 - Cortile dell’Oratorio

Lunedì 16 - Cappuccine di Madre Rubatto, Settala 70

Martedì 17 - P.za Cincinnato 6Mercoledì 18 - F. Casati 26Giovedì 19 - S. Gregorio 27Venerdì 20 - Cortile dell’Oratorio

Lunedi 23 - Santuario S. Camillo de’ LellisMartedì 24 - F. Casati 21Mercoledì 25 - S. Gregorio 11Giovedì 26 - B. Marcello 91Venerdì 27 - Cortile dell’Oratorio

Lunedì 30 - Processione mariana dall’oratorio e conclusione in ChiesaMartedì 31 - Chiusura del mese mariano: ore 19 Pellegrinaggio alla Madonna del Bosco

vuole la morte di nessuno. Il mondo da evangelizzare non è un mondo ostile alla religio-ne, ma il nostro cuore che, se si nutre di vaga religiosità na-turale, rimane nell’ignoranza. Se Dio c’entra con la sofferen-za e con la morte, è perché Egli in Cristo la condivide con ogni uomo. Non è Dio che dà

sofferenza o prove o morte, piuttosto Egli si fa compagno di viaggio di tutti i sofferenti: a Tommaso, come oggi anche a noi, mostra non il trionfo, ma le piaghe subite ingiusta-mente, come segno di amore portato nella gloria della vita risorta.

Fabio Balduzzi

Stresa: un ritiro quasi estivo

abbiamo pranzato e ci siamo un po’ rilassati, chi con il pal-lone e chi con le carte, tutto questo sotto un bel sole estivo ma, per fortu-na, rinfrescati dalla brezza che il lago tra-sportava fino a noi. Finalmen-te è giunto il momento del vero incontro in cui avrem-mo riflettuto

sui primi 14 versetti del capi-tolo 18 del Vangelo secondo Matteo, prima grazie al com-

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Maggio 2011 3

“Davvero una bella occasione per riflettere, lontano da Milano e durante la Quaresima,

assieme ad altri ragazzi della mia età. E non è mancato neppure qualche momento di festa:

come non ricordare la torta di mezzanotte per il compleanno di Sofia?”

Comunità Pastorale in cammino

Stresa: un ritiro quasi estivo

La Pastorale Familiare è stato il tema principale del più recente incontro del Consiglio Pastorale della Comunità Pastorale. Lo scorso 13 aprile, presso una delle sale del SS. Redentore, la riunione è iniziata con una breve illustrazione di come le due Parrocchie affrontino attualmente questo tema importante e impegnativo. A San Gregorio esiste una “Commissione Famiglia” che si occupa di diverse attività. Per esempio le proposte per il mese di gennaio con il festeggiamento alle coppie che hanno raggiunto traguardi significativi di Matrimonio, o il ricordo del Battesimo dei piccoli battezzati nell’anno precedente. L’atten-zione a chi chiede il Battesimo è prioritaria. Importante è anche la gestione del corso per fidanzati che ha l’obiettivo di far parlare tra loro le giovani coppie instaurando un clima che crei affezio-ne. Altre attività sono l’organizzazione di momenti gioiosi, come la Messa dei Popoli, o le domeniche “insieme” in cui le famiglie si incontrano in oratorio suddivise per fasce d’età dei ragazzi, con momenti comuni di catechesi che terminano con un pranzo.

Il SS. Redentore non ha una “Commissione Famiglia” costitu-ita formalmente, ma esistono diversi gruppi e molti operatori pastorali in questo ambito e seguono principalmente il corso per i fidanzati e la catechesi battesimale.

È stata presentata anche l’attività svolta, all’interno della Comunità Pastorale, per “chi ha il cuore ferito”: un momento di preghiera e approfondimento per separati, divorziati e rispo-sati. Un gruppo di lavoro a cui partecipano una cinquantina di persone che soffrono e sentono il bisogno di essere accolti.

Dopo l’analisi della situazione, il dibattito ha permesso di esplorare diverse possibili linee di intervento. Un problema, per esempio, è il modo di rivolgersi alle coppie conviventi che non si sposano: viene rilevato che i giovani che partecipano al corso per fidanzati nella maggior parte dei casi già convivono e a volte hanno figli. È sbagliata l’equazione “conviventi uguale lontani” e sarebbe importante intercettare questi giovani, anche se non è sempre facile contattarli. Diventa quindi indispensabile una proposta di Pastorale Giovanile che prepari i giovani alle scelte mature di fede.

Da più parti viene sottolineata l’importanza dell’accompa-gnamento al Battesimo e l’affiancamento alle giovani coppie, operando una attività di vera e sentita accoglienza.

Al termine del dibattito, don Natale ha sottolineato che i gruppi costituiti da giovani coppie sembrano avere due punti deboli: poca motivazione di fede e poco legame con la Comu-nità cristiana. C’è però una base “umana” comune che deve facilitare l’incontro. Pastorale Familiare inoltre significa che le famiglie devono essere protagoniste e non solo destinatarie di azioni. Da cosa partire? Battesimi, catechesi post-Cresima, corsi per fidanzati? “È un po’ il problema dell’uovo e della gallina” conclude don Natale. “La formazione dei ragazzi e adolescenti avviene, per forza di cose, con chi già c’è. Se vogliamo rivolgerci a chi invece si avvicina dall’esterno, dobbiamo partire dai corsi per i fidanzati: è il primo momento in cui la coppia sceglie qual-cosa per sé stessa, e non per i propri figli”. Insomma, parecchio materiale che il dibattito del Consiglio Pastorale della Comunità Pastorale propone affinché possano essere prese decisioni ope-rative nel breve periodo.

mento del don e poi indivi-dualmente.

Dopo la cena è venuto a farci compagnia don Sergio, con lui abbiamo passeggiato sul lungolago di Stresa e ci siamo presi un gelato. Non tutti hanno portato a termine il ritiro, infatti don Sergio ha riaccompagnato a casa uno di noi che doveva prepararsi per un importante esame univer-sitario.

Ma la serata non è finita così, le ragazze, prima di addor-mentarsi, hanno aspettato la mezzanotte per fare gli auguri a Sofia e soprattutto per man-giare un pezzo di torta.

Domenica mattina abbiamo continuato la nostra riflessione sui restanti versetti del capi-tolo, e come nell’incontro pre-cedente, c’è stato il momento della nostra rielaborazione

personale, che abbiamo potuto fare all’aria aperta. C’è anche chi si è fatto aiutare da qualche amico quadrupede, un asinello non molto conten-to di essere stato disturbato.

Essendo il giorno del Signore, ci è stata offerta la possibilità di celebrare la Messa nella chiesa dei Rosminiani, abbia-mo partecipato intensamente all’assemblea, sia fisicamente perché eravamo tutti sull’alta-re, sia spiritualmente perché abbiamo letto noi il Vangelo dialogato.

Dopo esserci rifocillati con un ottimo pranzo, abbiamo avuto un momento di comunicazio-ne nella Fede sul capitolo 18 di Matteo e su come ciascuno di noi ha vissuto il ritiro. Verso le tre del pomeriggio ci siamo salutati e siamo tornati allo smog milanese.

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Appunti per una pastorale familiareLa Segreteria

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4 Comunita’ inSieme

Sono proprio contento di vedervi qui, di sco-prire che ancora oggi

ci sono dei giovani che scel-gono di sposarsi in chiesa, che accettano l’impegno e la sfida che chiede il matrimo-nio cristiano: più o meno con queste parole ha esordito uno dei sacerdoti che si sono alter-nati durante gli otto incontri seguiti dai fidanzati nel per-corso di preparazione al ma-trimonio sacramento. Proba-bilmente a molti questa affer-mazione deve essere risultata addirittura eccessiva, un’as-sunzione di responsabilità che sembrava molto lontana o troppo alta rispetto alle loro aspettative di un matrimonio in chiesa; però un altro sacer-dote ha sottolineato “a noi ci chiudono per sei anni in un seminario per diventare pre-ti, a voi la chiesa chiede solo otto incontri alla sera, di due ore, per darvi questo sacra-mento”. Già, non c’è propor-zione, eppure alla fine si trat-ta sempre di rispondere alla vocazione, alla chiamata che Dio fa a ogni uomo per dare pieno compimento alla sua vita: in così poco tempo non pensiamo certo di sviscerare in modo approfondito tutte le tematiche che possono es-sere alla base di un matrimo-nio, ma forse ci sono almeno tre obiettivi che cerchiamo di indirizzare.

Il primo messaggio che ten-tiamo di comunicare ai fidan-zati è proprio che la chiesa gioisce per il loro amore (da qui il senso della frase con cui abbiamo iniziato questo te-sto): o meglio, a Dio importa di loro, interessa la loro feli-cità e la prima azione che Lui fa verso l’uomo è amarlo, non dargli dei comandamenti. Per tanti l’idea di chiesa si è fer-mata al catechismo o, peggio

ancora, è quella che si sono fatti dai mass media, non esi-ste quindi quasi mai un’espe-rienza diretta, concreta, fatta di volti e di persone. Ecco per-ché la prima delle otto serate parte con una presentazione molto fraterna, dove don Ser-gio, che solitamente ha già fatto una prima chiacchiera-ta con i fidanzati, crea subito un clima di amicizia e coglie l’opportunità per mettere le basi di questo percorso, ac-cennando ai fondamenti del matrimonio cristiano.

Pertanto il secondo obietti-vo è proporre a questi ragazzi, che chiedono un sacramento alla chiesa, non un’istituzio-ne, ma una comunità di cre-denti, di cui loro stessi sono chiamati a fare parte: poiché

si è tutti in cammino, tutti con il proprio passo, sicuramen-te diverso, anche all’interno della stessa coppia, ma tutti ugualmente amati da Dio. Molti arrivano a fare questo corso con una certa ritrosia, un po’ prevenuti, c’è quella sensazione latente di sentir-si giudicati perché magari si convive da anni (nell’ultimo gruppo ce erano 12 coppie

Riflessioni in famigliaCorso fidanzati la Chiesa gioisce per il vostro amoreLe coppie Rossi Zaninello

su 16, e addirittura 4 di que-ste con già un figlio); ma se un compito noi coppie animatrici possiamo darci non è sicura-mente quello di giudicare, ma semmai di accompagnare e accogliere. Per questa ragione la nostra gratitudine va a quei sacerdoti relatori che presen-tano, con la loro esperienza, una chiesa vicina alla gente e quindi a loro, che vuole amar-li: lasciano sempre un segno positivo queste serate con don Enzo (che parla del sacra-mento del matrimonio), don Marco (la fede) e don Carlo (morale), che in quest’ultimo corso ci ha fatto davvero un grande regalo ritornando a San Gregorio, offrendo innan-zi tutto una testimonianza personale, prima ancora di

una catechesi.Infine la nostra speranza è

che questi incontri suscitino nei fidanzati l’interesse, la cu-riosità, ma soprattutto il de-siderio di parlarsi, di confron-tarsi tra di loro come coppia: nelle due serate in cui delle coppie di sposi condivido-no alcuni aspetti della loro esperienza il tema del dialogo viene spesso enfatizzato, poi-

ché crediamo che sia un fon-damento imprescindibile per un’unione bella e gioiosa, e quindi indissolubile. E proprio durante l’ultima serata, quan-do ci ritroviamo tutti insieme nella nostra cappellina per una veglia di preghiera e un momento finale di scambio, diversi fidanzati riconoscono che il percorso fatto insieme non li ha lasciati indifferenti; anzi spesso sono ritornati a parlare su ciò che avevano ascoltato, a riflettere su certe tematiche (talora per la prima volta), su quanto altri avevano detto, ed è bello che alcune amicizie tra di loro nascano durante queste sere.

Tutto bello dunque? Certa-mente il corso fidanzati a San Gregorio riscuote un certo

apprezzamento ma la nostra speranza è che l’interesse di-mostrato per certi temi non venga meno, che qualche coppia senta il bisogno di continuare un confronto e un approfondimento e che al-tre giovani coppie si facciano avanti per dare una mano in questo cammino di accompa-gnamento al matrimonio.

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Oratorio e dintorniPaolo VI una personalità innovativa

Una figura indelebile per la Chiesa cat-tolica. Quella che

abbiamo rivisitato, accompa-gnati dalla testimonianza di don Luigi Parisi, in uno degli ultimi incontri di catechesi: Paolo VI, che con i suoi 15 anni di pontificato ha saputo ele-varsi a personalità di grande valore. Sulla scia di un discor-so iniziato da Giovanni XXIII, il suo non fu certo un cammino semplice. Rispetto al prede-cessore ebbe un’immagine pubblica differente, apparen-do più distaccato, austero ed introverso; i più non compre-sero mai il suo modo pacato e forse a volte timido di cercare il dialogo con le masse. In realtà aveva mutuato dai suoi studi diplomatici un’attitudine alla mediazione, a tal punto da sembrare quasi un tempo-reggiatore. Nella sua figura, secondo le opposte fazioni politiche, appariva una sorta di timore per la conflittuali-tà, ma le descrizioni di chi lo conobbe più da vicino raccon-tavano di una persona brillan-te, profondamente spirituale, umile e riservata, un uomo di cortesia infinita. Da una parte c’erano gli ultratradizionalisti ad attaccarlo con accuse di eccessivo modernismo (seb-bene i punti fermi della fede rimasero invariati) parallela-mente i settori ecclesiastici più vicini alle idee socialiste ne contestavano l’immobilismo. In tutto questo, Paolo VI riuscì sempre a mostrare con coeren-za quali sono le vie della fede e dell’umanità attraverso le quali è possibile avviare una solida-le collaborazione verso il bene comune. Legato ad un’intensa vita spirituale, portò a compi-mento il Concilio con grande capacità di mediazione, garantendo la solidità dottri-nale cattolica in un periodo di

rivolgimenti ideologici, apren-do ai temi del Terzo mondo e della pace. Fu peraltro il primo papa a viaggiare in aereo per fare visita ai luoghi della vita di Cristo, in Terrasanta (nel corso del pontificato fece tappa in tutti e cinque i continenti) e nel 1967 annunciò l’istituzione della Giornata mondiale della pace. In un periodo difficile per la Chiesa, di forte anta-gonismo ai valori tradizionali da un punto di vista storico e culturale, rimase celebre la sua frase: “Aspettavamo la prima-vera, ed è venuta la tempesta”, quando la società era attra-versata da contrasti politici e sociali. Allo stesso modo, le diverse vedute con il mondo laico lo portarono ad asserire che “è contrario al genio del cattolicesimo, al regno di Dio, indugiare nel dubbio e nell’in-certezza circa la dottrina della fede”. Ristabilì l’amicizia tra la Chiesa e il mondo del lavoro in tempi difficili, quando la notte di Natale del 1966 celebrò la messa di mezzanotte a Firen-ze, città ferita dall’alluvione; due anni dopo fece lo stesso nelle acciaierie dell’Italsider a Taranto. Piuttosto rilevante anche il fatto che si mobilitò in prima persona dopo il seque-stro di Aldo Moro: implorò pubblicamente i rapitori chiedendone la liberazione “senza condizioni”. Tentativo inutile, ma in occasione del rito funebre di Moro recitò un’omelia ritenuta da alcuni una della più belle nella storia della Chiesa moderna. Con la sua elezione a pontefice, peraltro, venne meno l’ipotesi di sospendere il Concilio Vati-cano II, chiuso dopo quattro sessioni di lavoro il 7 dicembre 1965. Durante l’ultima seduta pubblica, spiegò come il con-cilio avesse rivolto la mente della Chiesa verso la direzione

antropocentrica della cultura moderna. Per volere di Papa Giovanni Paolo II, l’11 maggio 1993 il cardinale Camillo Ruini,

al tempo Vicario per la Città di Roma, ha aperto il processo diocesano per la sua causa di beatificazione.

Adriano Ancona

Giovedì santo, grande Messa solenne in Coena Domini. Molti i giovani che hanno partecipato alla celebrazione. Come mancare a un momen-to così importante del Triduo Pasquale: il ricordo dell’istitu-zione dell’Eucaristia? Termina-ta la Messa però la serata non è finita. Come ormai consuetudi-ne, un bel gruppetto di adole-scenti e giovani si sono fermati nelle sale della Parrocchia, con i sacerdoti.

Un breve momento convi-viale, per stare un po’ insieme condividendo fraternamente il cibo che ciascuno aveva por-tato da casa. Durante la cena sono stati stabiliti dei “turni di adorazione”. Già perché lo scopo della serata non era mangiare con gli amici e i coetanei, ma “fare la guardia” a Gesù. Fermarsi per almeno mezzora di meditazione in Chiesa, davanti al tabernacolo nel vecchio altare laterale. Nes-suno si è tirato indietro.

Aiutati da una meditazione scritta e proposta dagli edu-catori, tutti i ragazzi si sono avvicendati a passare un po’ di tempo in adorazione e pre-ghiera. I più grandi hanno aiu-tato i più piccoli e i turni sono stati rispettati, senza troppi problemi e senza eccezioni.

Nessuno si è addormentato e non si sono sentite neppure le lamentazioni a cui spesso si lasciano andare i più giovani, quando viene proposto qual-cosa di impegnativo. “Uffa che

noia” e “ma chi me lo ha fatto fare” sono frasi che non hanno trovato spazio sulla bocca (ma soprattutto nel cuore) dei ragazzi presenti in Chiesa e oratorio, quella notte.

Infatti, puntuali alle 23.30, quando la Chiesa ha comin-ciato a ripopolarsi di fedeli per la solenne chiusura della gior-nata, i giovani hanno guidato l’Ufficio di Letture: una lunga preghiera che la Chiesa pro-pone al popolo di Dio.. nono-stante fosse quasi mezzanotte, e fossero reduci da una Santa Messa solenne e durata ben più di un’ora!

Due gli insegnamenti tratti dal comportamento dei gio-vani di San Gregorio, in occa-sione del Giovedì Santo. Non bisogna aver paura di osare, proponendo loro qualcosa di valido anche se difficile: sono capaci di comprender-ne l’importanza e aderiscono senza farsi troppi problemi, se supportati dal loro gruppo di appartenenza.

Ma, soprattutto, sanno dare un esempio concreto alla Comunità. Gli stessi ragazzi che magari qualcuno guarda di traverso perché portano i pantaloni con il cavallo basso o che conducono una vita normale e un po’ chiassosa, ma che riescono a capire il significato di proposte serie e concrete che gli adulti devono trovare il coraggio di fare, senza scoraggiarsi.

Giovedì Santo giovani in preghieraPierantonio Palerma

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6 Comunita’ inSieme

Battibaleno, insegnaci a contare i nostri giorni. È questo lo slogan scelto per l’oratorio estivo del 2011. A San Gregorio Magno, come già lo scorso anno, l’esperien-za di GREST (oratorio estivo, appunto) durerà quattro set-timane, da lunedì 13 giugno a venerdì 8 luglio. Le attività organizzate occuperanno l’intera giornata, dalle 9.00 alle 17.00. I ragazzi avranno anche la possibilità di pranza-re insieme, portando da casa un secondo piatto e le bibite. Il primo piatto caldo sarà cuci-nato direttamente in oratorio. È data però la possibilità, a chi lo desidera, di pranzare a casa sfruttando una “pausa pranzo” dalle 12.30 alle 14.30. E poi... di nuovo tutti insieme.

È un’esperienza nuova, che permette di conoscere nuovi amici e aiuta a scoprire la bel-lezza della vita comunitaria.

Sarà un tempo davvero pieno, ricco di esperienze, relazioni, attività, iniziative. Soprattutto carico di gioia autentica e passione vera. I ragazzi, accompagnati da educatori e animatori, si accorgeranno quanto il tempo insieme possa scorrere veloce-mente. Così veloce che vale la pena di gustar-lo e viverlo in ogni sua dimensione, anzi in ogni suo istante.

L’oratorio sarà così uno s p e c c h i o della vita quotidiana, in cui il tempo trascorso in modo ordina-

Un’estate tutta insiemeGrest 2011 quattro settimane in oratorio

to e intenso procura al cuore la serenità di essere dentro una “linea” che può condurre lon-tano e far crescere nella verità.

Il costo dell’iscrizione è di € 10,00 per tutti, indipendente-mente dal numero di settima-ne frequentate. Comprende la maglietta, il cappellino e la quota assicurativa. All’iscrizio-ne bisogna poi aggiungere € 18,00 alla settimana per pagare la merenda, l’uscita settimana-le in piscina (e relativo viaggio), il materiale per le varie attività e i primi piatti caldi del pranzo. La quota settimanale è ridotta a € 15,00 per chi non intende fermarsi a pranzo. Il venerdì si effettuerà, tutte le settimane, una gita che verrà pagata a parte di volta in volta, in base ai costi necessari per raggiun-gere la destinazione scelta. Son previste riduzioni nel caso di famiglie che iscrivano più di un figlio all’oratorio estivo. Il modulo per l’iscrizione può essere ritirato in parrocchia e deve essere riconsegnato alla segreteria dell’oratorio da venerdì 6 maggio a domenica 29 maggio.

Che altro dire? Impossibile mancare... se vieni anche tu, l’estate sarà più bella!

L’oratorio sta già pensando alle vacanze, in previsione della prossima estate. Ed immanca-bile, ecco che anche quest’an-no viene proposta l’esperienza del campeggio, in scaletta per il mese di luglio. Tutto questo dopo il Grest, che accompa-gnerà i ragazzi quando avverrà la chiusura delle scuole. Dopo-dichè, il 9 luglio si parte. Sarà un’esperienza di condivisione e di formazione cristiana, ma anche di divertimento e vita comune. Per i ragazzi delle medie, la destinazione mon-tana prescelta è Colere (situa-ta a 1.550 metri), un piccolo paese delle provincia di Ber-gamo ai piedi della Presolana. Una vacanza che durerà una settimana, presso l’Hotel Plan del Sole. Il costo è di 200 €, da versare in Segreteria all’atto di iscrizione con una caparra di 50 € che deve pervenire entro il 4 giugno. Affrettatevi, dato

che le iscrizioni sono limitate a 100 posti.

Meta estera, invece, per i più grandi delle superiori. Che saranno in Austria, poco dopo il confine, ad Imst (altitudine di 1.080 metri), dal 17 al 26 luglio. Per informazioni sulla casa che li ospiterà si può visitare il sito www.alpetour.it, digitando su Landhaus Linser a Teilwiesen-Imst. La quota di partecipazio-ne è di 200 € se versata entro il 31 maggio, e 250 € se perve-nuta entro il 30 giugno.

Dato che l’esperienza ha un forte valore formativo, nessu-no deve sentirsene escluso per motivi di natura economi-ca: è necessario sottoporre il problema a don Federico o a don Sergio. Altre informazio-ni in merito sono disponibili presso la Segreteria del nostro oratorio.

Campeggio tra la Presolana e l’Austria

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Maggio 2011 7

CALENDARIO DI FEBBRAIO

Domenica 1- ii DomeniCa Di PaSQua - in albis depositis Inizio del mese di maggio, con esposizione in Chiesa della statua della Madonna ore 21.00, in Chiesa, recita del S. Rosario e meditazione con testi del beato Giovanni Paolo II Lunedì 2 - Ore 18.00 partenza per il pellegrinaggio alla Chiesa della Madonna di Fatima. piazza Madonna di

Fatima,1, preghiera dalle 19.00 alle 20.00 Ore 18.30 Incontro decanale degli animatori in vista dell’Oratrorio estivo (a S. Francesca Romana)Mercoledì 4 - Ore 20.45 nella cappellina del SS. Redentore: preghiera “per chi ha il cuore ferito” (separati, divorziati, risposati)Giovedì 5 - Ore 21.00 Incontro di Catechesi dei giovani della Comunità Pastorale (sul profeta Geremia) Ore 18.00 S. Messa con Adorazione Eucaristica. Ore 19,00 Vesperi e BenedizioneVenerdì 6 - 1° venerdì del mese: ore 18.00 S. Messa del Sacro Cuore di Gesù Iniziano le iscrizioni per l’Oratorio Estivo 2011 Ore 21.00 Recita del Santo Rosario nel cortile dell’oratorio; segue incontro “con gelato” dei membri del

Consiglio Pastorale della Comunità PastoraleSabato 7 - Ore 09.30 Ritiro spirituale per i ragazzi di 4° elementare e i loro genitori, con termine alle ore 12.30 Nei locali della Parrocchia, banchetto vendita a favore dell’UNITALSIDomenica 8- iii DomeniCa Di PaSQua Ore 16.00 Battesimi Nei locali della Parrocchia, banchetto vendita a favore dell’UNITALSI Ore 20.45 Incontro di formazione per gli educatori della Comunità PastoraleLunedì 9 - Ore 21.00 S. Rosario presso la cappella dell’Istituto Gonzaga, via Vitruvio 41Martedì 10 - Ore 17.00 Confessioni per i ragazzi di IV Elementare, con prove in preparazione della Prima Comunione Ore 18.00 S. Messa ed esequie per tutti i defunti della Parrocchia (secondo martedì del mese) Ore 21.00 Confessioni per i genitori e parenti dei comunicandi (in Chiesa)Mercoledì 11- Ore 21.00 Consiglio Pastorale ParrocchialeGiovedì 12 - Ore 18.00 S. Messa con Adorazione Eucaristica. Ore 19,00 Vesperi e Benedizione Ore 21.00 Ultimo incontro di Scuola Decanale della Parola per i giovani (in S. Francesca Romana) Venerdì 13 - Ore 21.00 Recita del Santo Rosario nel cortile dell’oratorioDomenica 15- iV DomeniCa Di PaSQua ore 10.00 S. messa di Prima ComunioneLunedì 16 - Ore 18.30 Incontro decanale degli animatori in vista dell’Oratorio estivo (a S. Gregorio Magno) Ore 21.00 S. Rosario presso suore Cappuccine di Madre Rubatto, via Settala 70Martedì 17 - Ore 09.00 opartenza per Costa Masnaga, dove è sepolto don Pasquale Ripamonti, pranzo e nel

pomeriggio visita a un Santuario Mariano della BrianzaGiovedì 19 - Ore 17.00 Confessioni per i ragazzi di V Elementare Ore 18.00 S. Messa con Adorazione Eucaristica. Ore 19,00 Vesperi e Benedizione Ore 21.00 Catechesi per i giovani della Comunità Pastorale Venerdì 20 - Ore 21.00 Recita del Santo Rosario nel cortile dell’oratorioDomenica 22- V DomeniCa Di PaSQua ore 10.00 Festa dei Popoli con la presenza del coro elykia Ore 16.30 Ultimo incontro degli adulti di Azione CattolicaLunedì 23 - Ore 21.00 S. Rosario presso il Santuario di S. CamilloGiovedì 26 - Ultimo giorno della catechesi per i ragazzi Ore 21.00 Catechesi per i Giovani della Comunità Pastorale Ore 18.00 S. Messa con Adorazione Eucaristica. Ore 19,00 Vesperi e BenedizioneVenerdì 27 - Ore 21.00 Recita del Santo Rosario nel cortile dell’oratorioSabato 28 - Nel pomeriggio Festa dell’Oratorio: giochi e tornei - Conclusione dell’anno oratorianoDomenica 29- Vi DomeniCa Di PaSQua - Festa dell’oratorio ore 10.00 S. messa con la partecipazione di tutte le famiglie dei ragazzi del catechismoLunedì 30 - Ore 21.00 Ritrovo presso il cortile dell’Oratorio: processione e conclusione in Chiesa (sono invitate tutte

le famiglie dell’Oratorio e in particolare i bambini della Prima Comunione con la veste bianca)Martedì 31 - Ore 19.00 Chiusura del Mese Mariano, pellegrinaggio al Santuario della Madonna del Bosco (con la

Comunità Pastorale)

Calendario di MaggioEventi e appuntamenti importanti per la nostra comunità

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8 Comunita’ inSieme

Anonimi contributo mensile Euro 640Offerte di N. N. Euro 700Offerte per battesimi Euro 50Offerte per funerali Euro 500Offerta per i ceri del triduo Euro 561Offerte per il progetto Sri Lanka Euro 1080Abbonamenti per Il Segno Euro 50

La tradizionale of-ferta per l’ulivo benedetto, in oc-casione della Do-menica delle Pal-me, è stata di euro 2530,75. Un grazie a tutti coloro che hanno contribuito, soprattutto parte-cipando alla pro-cessione che ha percorso le vie del nostro quartiere.

Offerte per la Parrocchia Dall’archivio parrocchiale

Celebrazioni liturgicheSante meSSe FeStiVe

Ore 8.30, 10.00, 11.30, 18.00 - Prefestiva ore 18.00

Sante meSSe FeRiaLiOre 9.00, 18.00 (ore 17.30: recita del S. Rosario)

Giovedì al termine della S. Messa delle ore 18.00 Adorazione Eucaristica

segue alle 19.00 recita comunitaria del Vespero e Benedizione Eucaristica

ConFeSSioniSabato dalle ore 16.00 alle 19.00; in altri giorni e

orari chiedere in sacrestiaoppure direttamente a don Sergio Tomasello.

il Centro d’ascolto è aperto tutti i mercoledì dalle ore 9.00 alle 11.00 e tutti i venerdì dalle ore 16.00 alle 18.00 (tranne festivi). Il numero del Centro di Ascolto è: 02-29403170.

La portineria è aperta tutti i giorni dalle ore 8.00 alle 12.00 e dalle ore 15.00 alle 19.00.Domenica e festivi dalle ore 15.00 alle 19.00.

il sito della Parrocchia è: www.sangregoriomilano.itcon possibilità di inserire commenti, osservazio-ni, suggerimenti e messaggi per la redazione di “Comunità Insieme”

Notizie utili

Mese di aprile

Ci hanno preCeduto

nella Casa del padre

Ugo Cocchivia Panfilo Castaldi, 23

Aldo Cesare Parabonivia Alessandro Tadino, 25

Enso Dentivia Panfilo Castaldi, 26

sono rinati in Cristo

Giulia Laraiadi Davide e Maria Da Penha

Laura Laraiadi Davide e Maria Da Penha

don natale Castelli (parroco): tel. 347 8517657 - [email protected] Sergio tomasello (vicario per la parrocchia S. Gregorio): tel. 339 2752279 - [email protected] vicari della Comunità Pastorale: don Federico Bareggi: tel. 349 0920012 - don Gigi Colombo: tel. 347 8033042Parrocchia San Gregorio magno: numeri di telefono: 02-29409888 e 02-29524890 fax 02-29403170 indirizzo e-mail: [email protected] indirizzo e-mail: [email protected] (Centro d’Ascolto)

Contatti