COMUNITÀ PARROCCHIALI SANTA CroCe S. AlberTo MAgNo · costruire relazioni buone con ognuno di voi...

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Anzitutto desidero presentarmi a chi mi incontra per la prima volta. Sono don Egidio e da circa due mesi sono il parroco delle parrocchie di Santa Croce e Sant’Alberto Magno. Prima di essere qui con voi sono stato parroco tra la gente della parrocchia di Cartura, un’esperienza importante, durata molti anni ed interrotta solo dalla richiesta del Vescovo che mi ha chiesto di cambiare. Eccomi allora qui, a vivere il mio primo Natale con voi. Non vi nascondo che la cosa mi dà emozione e curiosità. Mi emoziona e mi incuriosisce, come possono essere tutte le cose nuove e come può essere il vivere per la prima volta una festa così importante tra persone conosciute da poco e altre che ancora non conosco, ma che sono la mia nuova gente, le persone con cui ho iniziato a condividere la fede, i progetti e molto del mio futuro. Sono anche un po’ preoccupato; solo in piccola parte per questa avventura che ho iniziato tra voi, assai di più perché anche questo Natale arriva in una situazione ancora difficile dal punto di vista economico per diverse famiglie e in un contesto in cui tante persone stanno vivendo una sorta di disaffezione e disillusione verso la chiesa, soprattutto dopo alcune polemiche e circostanze scandalose che l’hanno coin- volta. Mi dispiace che a queste persone sia stato rubato il Natale e spero che nel fondo del loro cuore trovino forza e motivazioni per andare oltre, per non privarsi di questa Festa. Non sto qui a farvi la solita tiritera sul Natale consumistico ecc. ecc. in contrasto con il Natale vero che è quello di Gesù. Di questo, penso, ne siamo tutti convinti e certamente a fare festa non c’è niente di male. Desidero fare a tutti, a chi conosco e a chi non conosco, a chi crede e a chi credere fa fatica, e anche a chi non ci crede affatto o ha un altro credo, i miei più sinceri e sentiti auguri di Buon Natale. Auguri a tutti: possano essere davvero giorni vissuti con serenità con le persone care, con le persone che sono la vostra famiglia. Un abbraccio speciale a quanti non hanno più nessuno con cui festeggiare il Natale, ai quali que- sti giorni porteranno solo tristezza e desiderio che finiscano presto. Giungano a tutti voi gli auguri con le parole di questa poesia della teologa Adriana Zarri che ci porta al centro del Natale e che ci narra chi è davvero Dio e noi con lui. Buon Natale a tutti e felice anno nuovo. Possa, l’anno nuovo che è alle porte, essere felice e positivo per tutti; da parte mia penso che sarà senz’altro un tempo buono per fare conoscenza con quanti ancora non conosco e poter così costruire relazioni buone con ognuno di voi che in questo momento mi state leggendo. Grazie. E ancora, a tutti, Buon Natale! D. Egidio SANTA CROCE S. ALBERTO MAGNO • DICEMBRE 2015 • SANTA CROCE Corso Vittorio Emanuele II, 166 Tel. e Fax 049.880.14.38 E-mail: [email protected] Natale, festa per tutti S. ALBERTO MAGNO Via Marconi, 13/A Tel. e Fax 049.880.84.10 E-mail: [email protected] PADOVA COMUNITÀ PARROCCHIALI SANTA CROCE S. ALBERTO MAGNO Gesù bambino, dai piedini rosa come la nostra carne, come la nostra speranza, come la nostra vita; hai fatto bene a dimenticare la tua gloria accanto alle trombe degli angeli e a spegnere quel concerto del cielo; hai fatto bene a camminare come noi, a faticare come noi, ad aver fame e sete, stanchezza e sonno, gioia e dolore; e a piangere con i nostri occhi. Hai fatto bene a mostrarci così gli occhi di Dio, la fame di Dio, l’amore di Dio, l’impotenza di Dio; a dare un volto a Colui che non ha volto, a dare voce al silenzio del Verbo. Dio dai piedini rosa, Dio che ha freddo e che piange; piccolo cucciolo eterno, caduto nello scorrere del tempo; e che s’acquieta in braccio a sua madre, come un cucciolo d’uomo... da ... Adriana Zarri, La scala di Giacobbe

Transcript of COMUNITÀ PARROCCHIALI SANTA CroCe S. AlberTo MAgNo · costruire relazioni buone con ognuno di voi...

Anzitutto desidero presentarmi a chi mi incontra per la prima volta. Sono don Egidio e da circa due mesi sono il parroco delle parrocchie di Santa Croce e Sant’Alberto Magno. Prima di essere qui con voi sono stato parroco tra la gente della parrocchia di Cartura, un’esperienza importante, durata molti anni ed interrotta solo dalla richiesta del Vescovo che mi ha chiesto di cambiare.

Eccomi allora qui, a vivere il mio primo Natale con voi.Non vi nascondo che la cosa mi dà emozione e curiosità.

Mi emoziona e mi incuriosisce, come possono essere tutte le cose nuove e come può essere il vivere per la prima volta una festa così importante tra persone conosciute da poco e altre che ancora non conosco, ma che sono la mia nuova gente, le persone con cui ho iniziato a condividere la fede, i progetti e molto del mio futuro.

Sono anche un po’ preoccupato; solo in piccola parte per questa avventura che ho iniziato tra voi, assai di più perché anche questo Natale arriva in una situazione ancora difficile dal punto di vista economico per diverse famiglie e in un contesto in cui tante persone stanno vivendo una sorta di disaffezione e disillusione verso la chiesa, soprattutto dopo alcune polemiche e circostanze scandalose che l’hanno coin-volta. Mi dispiace che a queste persone sia stato rubato il Natale e spero che nel fondo del loro cuore trovino forza e motivazioni per andare oltre, per non privarsi di questa Festa. Non sto qui a farvi la solita tiritera sul Natale consumistico ecc. ecc. in contrasto con il Natale vero che è quello di Gesù. Di questo, penso, ne siamo tutti convinti e certamente a fare festa non c’è niente di male.

Desidero fare a tutti, a chi conosco e a chi non conosco, a chi crede e a chi credere fa fatica, e anche a chi non ci crede affatto o ha un altro credo, i miei più sinceri e sentiti auguri di Buon Natale. Auguri a tutti: possano essere davvero giorni vissuti con serenità con le persone care, con le persone che sono la vostra famiglia. Un abbraccio speciale a quanti non hanno più nessuno con cui festeggiare il Natale, ai quali que-sti giorni porteranno solo tristezza e desiderio che finiscano presto.

Giungano a tutti voi gli auguri con le parole di questa poesia della teologa Adriana Zarri che ci porta al centro del Natale e che ci narra chi è davvero Dio e noi con lui.

Buon Natale a tutti e felice anno nuovo. Possa, l’anno nuovo che è alle porte, essere felice e positivo per tutti; da parte mia penso che sarà senz’altro un tempo buono per fare conoscenza con quanti ancora non conosco e poter così costruire relazioni buone con ognuno di voi che in questo momento mi state leggendo.

Grazie. E ancora, a tutti, Buon Natale!D. Egidio

SANTA CroCeS. AlberTo MAgNo

• DICEMBRE 2015 •

Santa CroCECorso Vittorio Emanuele II, 166Tel. e Fax 049.880.14.38E-mail: [email protected]

Natale, festa per tutti

S. aLBErto MaGnoVia Marconi, 13/A

Tel. e Fax 049.880.84.10E-mail: [email protected]

PADOVA

COMUNITÀ PARROCCHIALI

SANTA CroCeS. AlberTo MAgNo

Gesù bambino, dai piedini rosacome la nostra carne,come la nostra speranza,come la nostra vita;hai fatto bene a dimenticare la tua gloriaaccanto alle trombe degli angelie a spegnerequel concerto del cielo;hai fatto benea camminare come noi,a faticare come noi,ad aver fame e sete,stanchezza e sonno,gioia e dolore;e a piangere con i nostri occhi.Hai fatto benea mostrarci cosìgli occhi di Dio,la fame di Dio,l’amore di Dio,l’impotenza di Dio;a dare un voltoa Colui che non ha volto,a dare voceal silenzio del Verbo.Dio dai piedini rosa,Dio che ha freddo e che piange;piccolo cucciolo eterno,caduto nello scorrere del tempo;e che s’acquietain braccio a sua madre,come un cucciolo d’uomo...

da ... Adriana Zarri, La scala di Giacobbe

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Giu

bileo

2015

-2016

SANTA CroCe

SS. Messe Feriali: ore 16.00 - 19.00

SS. Messe Festive: Sabato ore 17.00 - 19.00

Domenica: ore 10.00 - 11.30 - 17.00 - 19.00

Confessioni: prima e dopo le SS. Messe

S. AlberTo MAgNo

SS. Messe Feriali: ore 7.45

SS. Messe Festive: Sabato ore 19.00

Domenica: ore 10.00 - 11.30 - 19.00

Confessioni: prima e dopo le SS. Messe

PreghierA CoMuNiTAriA

La fede cristiana vive nel tempo e vive di tempi. Ogni anno, infatti, attra-verso le celebrazioni liturgiche, la Chiesa ci aiuta a ripercorrere e rivivere le tappe principali della storia della nostra salvezza. Di per sé, non ne avremmo bisogno: nella croce e risurre-zione di Cristo noi siamo già stati salva-ti, una volta per sempre. Così, ad esempio, noi non celebriamo il Natale perché il 25 dicembre 2015 Gesù Cristo nascerà di nuovo. Egli è già nato due-mila anni fa. Ma la liturgia ci permette di lasciar entrare dentro al nostro oggi – a volte così ripetitivo e un po’ piatto – il sussulto della buona notizia del vangelo, cosicché quel passato possa trasformare il nostro presente e aprirlo alla speranza che solo Dio può donare.

Continuamente celebriamo il miste-ro che è Cristo, perché sempre di più Egli trasformi tutta la nostra esistenza. Credo che il tempo santo del Giubileo possa essere inteso in questo senso. Non è certamente un tempo “magico”, né tanto meno una pratica devoziona-

le, un residuo di una Chiesa medievale. No, il Giubileo è innanzi tutto un tempo speciale, è un’occasione preziosa che ci viene regalata perché la nostra fede possa crescere. E papa Francesco ha voluto che in questo tempo ciascuno di noi possa (ri)scoprire il volto misericor-dioso di Dio Padre: come il samaritano della parabola evangelica, Egli davvero si prende cura e della nostra vita, spes-so malconcia, ne sana le ferite, la accompagna verso un luogo sicuro in cui poter fermarsi e riprendere così le forze per proseguire il pellegrinaggio della vita.

Credo che solo quando noi per primi ne abbiamo fatto esperienza, possiamo lasciar trasparire anche sul nostro volto quella bontà misericordio-sa e indulgente che è il nome proprio del nostro Dio. E Lui solo sa, quanto abbiamo bisogno di vivere e sentire il suo perdono in noi, nelle nostre comu-nità cristiane, nelle famiglie e nelle relazioni di cui è intessuta la nostra quotidianità!

Forse potrebbe essere questo il senso di quel segno particolare, proprio del Giubileo, che è il passaggio per la «porta santa» delle basiliche o di altre chiese giubilari: attraverso la porta noi entriamo in una costruzione di pietra che ci ricorda la stanza interiore del nostro cuore, là dove ciascuno di noi è se stesso e in compagnia del buon Dio. E toccati dalla grazia di Dio, per quella porta siamo anche in grado di uscire verso l’esterno, verso il mondo, con le mani pronte a compiere le «opere di misericordia», che come sacramenti incarnano nella storia degli uomini la benevolenza di Dio.

In un tempo in cui sempre più spes-so «non abbiamo tempo», e in cui i mille impegni rischiano di prosciugare ogni minuto delle nostre giornate, ben venga un tempo diverso, un tempo santo e benedetto, un sussulto di gioia e di vita, perché gravido della presenza forte e consolante, onnipotente e umile, impetuosa e mite del Dio ricco in mise-ricordia e in perdono.

don Fabio Frigo

il giubileotempo di misericordia

Le “porte della misericordia” nella Diocesi di Padova e i principali appuntamenti giubilari:domenica 13 dicembre ore 16.00 apertura della porta della misericordia della Basilica

Cattedrale, le comunità parrocchiali dei sei vicariati cittadini sono invitate a partecipare a un breve pellegrinaggio, dalla chiesa del Seminario alla Cattedrale.

Le altre porte della Misericordia saranno aperte:domenica 20 dicembre nella Basilica pontificia di Sant’Antoniodomenica 27 dicembre nella Cappella della Casa di Reclusione Due Palazzi di Padovagiovedì 11 febbraio nel Santuario di Terrassa Padovana, dedicato alla Beata Vergine

della Misericordiamercoledì 17 febbraio nel Santuario di San Leopoldo Mandic. Le spoglie di San Leopoldo Mandic saranno a Roma, nella Basilica

vaticana di San Pietro, dal 3 al 17 febbraio 2016.

Giubileo della Misericordia

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Sinodo sulla Fam

iglia

Il 25 ottobre i Vescovi, riuniti nella XIV assemblea generale ordinaria, hanno consegnato l’esito del loro lavo-ro nelle mani di Papa Francesco per-ché possa, entro giugno, offrire al popolo di Dio delle linee guida per orientare gli sposi cristiani a vivere la loro vocazione e missione nel mondo contemporaneo.

La protagonista della chiamata e della missione nella Chiesa e nel mondo contemporaneo è la famiglia così come descritta da Gesù nel Vangelo (Mt 19,4-6): l’unione indissolubile monogamica, quindi fedele, di un uomo e una donna, aperta all’accoglienza e alla cura amorevole dei figli.

Quindi, contrariamente a quanto alcuni si aspettava-no, non si è messo in discussione l’identità della famiglia, ma altre forme di unione, famiglie allargate, coppie dello stesso sesso, poligamia o altro, costituiscono semmai l’oggetto di cura verso cui la Chiesa, e quindi ogni cristia-no, è chiamata ad operare con amore e misericordia, abbandonando, come Gesù nel Vangelo, ogni atteggia-mento giudicante per incoraggiare l’amore presente nelle diverse situazioni.

La novità grande di questo Sinodo, sta piuttosto nella volontà del Papa di partire direttamente dall’ascolto del popolo di Dio, per avviare un confronto sincero e radica-to nella vita reale. Il Papa, nell’ottobre 2014, con quelle 38 domande in preparazione al Sinodo, aveva tentato di coinvolgere tutti i credenti, fedele al suo concetto di gerarchia della Chiesa dove, come in una piramide capovolta, il popolo di Dio sta in alto e il Papa in basso a servire il suo gregge, e desiderava avviare il Sinodo partendo proprio dall’ascolto vero e profondo degli ulti-mi, di quelli più lontani, di quei cristiani che quasi fatica-no a considerarsi tali perché nonostante il battesimo e la loro fede in Dio, non si sentono parte della Chiesa.

Forse in ciò le nostre comunità cristiane non sono state pronte a rispondere? Sono riusciti i Vescovi, chia-

mati poi a partecipare al Sinodo, a farsi carico del vissu-to di tante diverse realtà?

Il Papa in questo senso ha voluto anche modificare le regole dei lavori sinodali introducendo tra i Vescovi, per la prima volta nella storia, un laico e due parroci con diritto di voto. Inoltre ha aumentato notevolmente il lavoro dei circoli, sottogruppi di circa 25 persone, in modo da facilitare la partecipazione diretta e un confron-to più ampio su apposite domande e non solo come in passato, l’apporto, esclusivamente ex catedra, di alcuni.

L’intento del Papa infatti è quello di aiutarci a leggere la verità del progetto di Dio sulla coppia, nelle esperienze umane, ascoltando le famiglie reali, imperfette che comunque ogni giorno cercano tra mille difficoltà, di vivere l’amore gratuito verso il coniuge, verso i figli, e verso la società tutta, arricchendola di speranza e futuro.

Siamo pronti ora ad avviare questo Sinodo, questo cammino insieme (dal greco sin = con e odòs = cammi-no) nelle nostre comunità? O siamo di quei cristiani che aspettano dalla Chiesa solo un documento, che pochi leggeranno, su cui al massimo discutere o innescare giu-dizi?

Il Sinodo non avrà fallito nel suo intento, solo se sapremo avviare un ‘cammino insieme’, nelle nostre famiglie, nelle nostre comunità sempre più variegate e sofferenti, fatte anche di separati, divorziati e risposati,

vedove, omosessuali, extracomunitari, laici e pre-sbiteri. Solo alla luce del Vangelo, potremo legge-re, in ogni situazione di vita e superando le diffe-renze culturali, le tracce preziose dell’amore di Dio e, confidando nella Sua infinita misericordia, aprire il cuore alla speranza.

Occorrerà, con le parole del Papa a conclusio-ne del concilio, tornare a “camminare insie-me” realmente per portare in ogni parte del mondo, in ogni Diocesi, in ogni comunità e in ogni situazione la luce del Vangelo, l’ab-braccio della Chiesa e il sostegno della misericordia di Dio.

Lisetta Giorio Bressan

SiNoDo SullA FAMigliALa vocazione e la missione della famiglia nella Chiesa e nel mondo contemporaneo

Marc Chagall (1954-1957)Coppia di sposi, opera della serie «Cantico dei Cantici»

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Attu

alità

L’anno che sta finendo, dal punto di vista della pastorale, ha avuto come elemento importante e cronologica-mente centrale il cambio di parroco.

Come una scossa, inaspettata, era arrivata a maggio la notizia: non se l’aspettavano i parrocchiani, non se l’aspettava don Moreno, neanche don Egidio - abbiamo saputo poi - se l’a-spettava: sembrava che la parrocchia si dovesse bloccare, le attività fermarsi; regnava un clima di perplessità, di incertezza sul futuro, di malinconia per il distacco. Poi con calma, a mente fredda, durante l’estate si è pianificato il passaggio, si sono date le “conse-gne”, si è conosciuto, prima in via informale poi ufficiale, don Egidio. E si è capito che le cose sarebbero conti-

nuate, senza traumi, che essere stati preoccupati era una reazione troppo emotiva. Soprattutto si è capito, pro-prio quando ci è mancato il Parroco, quanto questi sia stato (don Moreno) e sia (don Egidio) importante.

Passati gli arrivederci, i saluti, i discorsi ufficiali, le autorità, i rinfreschi, ecco finalmente ritornare la quotidiani-tà parrocchiale, fatta di attività settima-nali, di incontri, di gruppi, di riunioni. Ecco arrivare la festa di sant’Alberto, la Madonna della Salute, la Cresima, l’i-nizio dell’Avvento. Tutto come prima? Non esattamente. Sono stati mesi intensi, in cui il Consiglio Pastorale Parrocchiale è stato chiamato più volte in causa nella gestione del passaggio. Si dice tanto che i laici devono essere

più protagonisti nella vita delle nostre comunità: durante l’ “interregno” tra un parroco e l’altro siamo stati costret-ti ad interessarci e a prenderci più a cuore la Parrocchia, e questo è stato sicuramente un’esperienza positiva, perché l’obbligo formale ha generato al suo interno riflessioni e motivazioni, e con queste sarà possibile affrontare meglio gli impegni futuri.

Consiglio Pastorale Parrocchiale

FESTA DI SANTA CROCESi è tenuta da lunedì 14, giorno dell’esal-

tazione della Croce, fino al 20 settembre la festa della parrocchia di Santa Croce a Padova.

Lunedì la S. Messa solenne delle 19,00 animata dalla Schola Cantorum parrocchiale ha aperto i festeggiamenti che sono prosegui-ti nel pomeriggio di mercoledì 16 con un pel-legrinaggio e visita guidata a Carceri d’Este, novità di quest’anno per favorire un momento di aggregazione e per visitare la grandiosa abbazia, che vanta un millennio di storia e che conserva affreschi e opere di grande bellezza: una meta che quindi ha unito cultura e spiri-tualità.

È seguito venerdì 18 una serata musicale in patronato, con karaoke e pastasciutta a volontà, mentre sabato 19 è stato dedicato al classico torneo di palo, una variante del cal-cetto, seguito da una pizzata tutti insieme. Domenica 20 settembre la festa si è chiusa con l’unica celebrazione eucaristica delle 11.00, animata dal coro parrocchiale e alla quale tutti i parrocchiani sono stati invitati a partecipare. Dopo la S. Messa, è stato allestito presso il centro parrocchiale un pranzo buffet aperto a tutti.

È stato un momento per “fare famiglia” e da parte di don Moreno per salutare e ringra-ziare le comunità che in questi anni lo hanno accolto e gli sono state vicine.

FESTE PARROCCHIALIFESTA DI SANT’ALBERTO MAGNO

La festa della Parrocchia di Sant’Alberto Magno ha avuto quest’an-no un significato e un sapore speciale.

Tre sono le fortunate coincidenze che fanno sì che la festa di quest’anno rimarrà negli annali: è stata celebrata proprio nel giorno dedicato a Sant’Alberto Magno (domenica 15 novembre), ha segnato l’apertura dell’anno pastorale, e per la prima volta il nuovo parroco don Egidio ha visto le due comunità riunite insieme.

Era un bel po’ di tempo che non si vedeva così tanta partecipazione alla Santa Messa con la presenza importante dei ragazzi del catechismo di entrambe le parrocchie e delle loro famiglie. Giustamente don Egidio ci ha ricordato che l’importante è non dimenticare “la strada che porta alla Chiesa” durante il resto dell’anno. Due comu-nità in preghiera si sono unite in un clima di raccoglimento, ma anche di quell’allegria por-tata dai tanti bambini presenti.

Dopo la S. Messa c’è stata grande partecipazione all’ormai tradizionale “secondo tempo” con il pranzo in patronato. Ben rappresentate erano tutte le componenti della nostra parrocchia: dai ragazzi con i loro genitori, agli anziani, alla rap-presentanza della Comunità di Santa Croce, agli amici Croati e agli amici storici di Salboro. Il tutto si è svolto in un clima di familiarità e serenità nel quale si percepiva anche una rinnovata volontà delle due comunità di “fare strada insieme” con uno spirito nuovo rispetto al pas-sato.

Un grazie di cuore va detto a tutti coloro che in qualsiasi forma hanno contribuito alla buona riuscita della festa.

Marco Centanini

il CAMbio Di PArroCo: DOPO LA SCOSSA, LA RIPRESA DELLA QUOTIDIANITÀ

* * *

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Missioni

Sono don Giampaolo Assiso, sacer-dote missionario, compagno di ordina-zione del vostro (ex) parroco don Moreno. Con grande gioia mi è arrivata anche quest’anno la disponibilità del gruppo missionario di Santa Croce a finanziare-aiutare un progetto del quar-tiere dell’Arbolito in Ecuador, dove opero come missionario. Un gruppo missionario che ringrazio moltissimo per la sua attenzione, delicatezza e generosità. E lo dico perché sono ormai 4-5 anni che ricevo grandi aiuti da voi.

* * *Ecco il progetto a cui sarà destina-

tala la cifra raccolta dal Gruppo Lavoro-Missionario.PROGETTO DOPOSCUOLA

Si chiama “Semillas de Mostaza” e significa “Semi di senape”. Il vangelo dice che sono i semi più piccoli che, se coltivati, diventano alberi molto gran-di. È un progetto rivolto ai potenziali ragazzi di strada, dai 7 ai 16 anni, cioè quelli che dopo la scuola si riversereb-bero sulle strade, perché i genitori sono al lavoro e nessuno li controlla.

Allora noi li ospitiamo in alcune aule della parrocchia (sono otto e tuttora in costruzione ed abbellimento). Alle ore 14.00 è proposto lo studio assistito (fare i compiti per casa), poi alle 15.30 il gioco, la merenda e una preghiera conclusiva fino alle ore 17.00. I ragaz-zi sono circa 40, ma vorremmo che il numero aumentasse.

Per fare questo, deve però aumen-tare il numero degli educatori che li assistono. Finora gli educatori fissi sono 5: una suora elisabettina, una giovane vice-coordinatrice e tre volontari statu-nitensi della fondazione “Rostro (=Volto) di Cristo”. Nei pomeriggi da lunedì a venerdì questi 5 amici sono impegnati nel doposcuola. Li assistono alcuni giovani volontari della parroc-chia, che però sono condizionati dagli orari di scuole superiori e università, e quindi non possono garantire un servi-zio continuativo. La parrocchia s’impe-gna a pagare mensilmente una coordi-natrice e una vice, ma gli educatori sono insufficienti.

Contare sul solo volonta-riato è difficile, soprattutto se si tratta di giovani universitari, che devono comunque pagar-si le spese universitarie. Il nostro desiderio sarebbe met-tere a contratto altri educatori, che considererebbero questo servizio come una possibilità di pagarsi l’università.

Ultimamente sono stati anche comprati tavoli e ban-

chi nuovi per favorire lo studio assistito, ma in futuro bisognerà adeguare e migliorare le aule di studio, che hanno bisogno di lavagne, pavimenti, finestre, ventilatori…• Costruzione e messa a norma di

tutte le otto aule (pavimenti, luci, ventilatori): Euro 700 x 8 = 5600,00

• 10 tavoli di studio con 20 banchi per la catechesi e il doposcuola: Euro 300 x 10 = 3000,00

• Assunzione di un giovane universi-tario della parrocchia come educa-tore per doposcuola: Euro 200 x 12 = 2400,00

• Assunzione di un guardiano per il terreno della nuova parrocchia (12 mesi): Euro 350 x 12 = 4200,00

Che Dio vi benedicapadrecito Juan Pablo

Il Gruppo LAVORO-MISSIONARIO, durante la tradizionale MOSTRA-VENDITA di ottobre u.s., ha ricavato Euro 3450,00 di cui Euro 3000,00 destinati a don Giampaolo Assiso per il progetto sopra descritto, mentre i rimanenti Euro 450,00 sono stati offerti alla parrocchia per l’uso della Sala del Redentore e per le tante necessità della stessa.

Notizie dall’ecuador

ProgeTTo DoPoSCuolA “SeMillAS De MoSTAzA”

Quanto spazio occupano 186 litri di olio? 243 chili di pasta? 254 chili di pelati? La risposta è: poco. Poco se messo a confronto con le cifre del rendiconto finale di una giornata di volontariato del Gruppo Giovani della Parrocchia. Anche quest’anno infatti giovani e animatori hanno partecipato alla giornata della Colletta Alimentare, che si è svolta in tutta Italia lo scorso 28 novembre. Posizionati con pettorine gialle,

volantini e soprattutto coi sacchetti della spesa da consegnare vuoti e ritirare pieni, i ragazzi sono stati fuori dal supermercato Alì di via Siracusa, per diverse ore di fila.

Il totale della raccolta per il super-mercato affidatoci è stato di quasi 15 quintali, pari a 135 scatoloni. Oltre al risultato concreto, la cosa più eviden-te era vedere i nostri ragazzi sorri-denti di fare qualcosa di utile al prossimo, stanchi (stare in piedi per

così tante ore stancherebbe chiun-que) ma contenti di stare insieme, faticare insieme, sacrificare un po’ di tempo per gli altri, insieme.

19ª giornata nazionale della ColleTTA AliMeNTAre

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Vita

Par

rocch

iale

Il giorno 28 novembre 34 ragazzi delle nostre parrocchie di S. Croce e di S. Alberto Magno

hanno ricevuto il dono della S. Cresima. Ci sembra bello ricordare quel giorno speciale con le parole di don Daniele Prosdocimo che ha conferito loro il sacramento. Don Daniele si è rivolto ai ragazzi, rendendoli ancora più parteci-pi di ciò che stava loro accadendo, della responsabilità che comportava e della gioia che ne conseguiva. È stato come un padre che accompagna ma dopo invia, responsabilizza, gioisce per questa maturità raggiunta. Ha consegnato loro un mezzo per comunicare, per crescere: la preghiera.

Così si è rivolto a loro:

“Lo Spirito Santo che è amore vuole costruire comuni-tà. La nostra fede oggi è interpellata! Stiamo vivendo anche in un momento forte del cammino liturgico verso il Natale del Signore. Avvento è attesa di qualcosa che deve capita-re. Al centro di questo tempo c’è Maria Santissima. Sono le donne che attendono. La vostra mamma vi ha atteso. Pensate al momento in cui siete nati, noi oggi iniziamo un tempo di attesa. E Gesù ci dice “guardate in alto”.

Voi ragazzi avete tanta energia, ma si può dire che state vivendo un nuova nascita. Ciò che sta avvenendo in voi è un miracolo: il vostro cambiamento, la vostra crescita. I vostri genitori vi hanno consacrato col battesimo, ora lo Spirito Santo Amore viene a confermare che voi siete figli di Dio e vuole darvi i doni necessari per crescere nel bene. Questo è il tempo per iniziare a camminare con le proprie gambe e a prendersi responsabilità.

Voi avete detto “la cresima non è un addio ma un avvio”. È proprio vero: la cresima è un “partiamo”. Non lasciatevi prendere dalla paura. Questa non deve albergare nei vostri cuori perché Gesù ci dice che quando si è in una realtà in cui c’è vita e possiamo alzare lo sguardo verso Dio, la liberazione è vicina!

La certezza è che il Signore che ci ha creato, che ci invia, quel Signore ci aspetta. Quando uno sa da dove viene e qual

è la meta non ha paura. Guardate da dove venite e dove state andando: il Signore viene per tutti noi. Noi dobbiamo mostrare gli uni agli altri questa strada. Dobbiamo riscoprire la bellezza di ciò che siamo per Dio: ognuno di noi deve dire all’altro: “Guarda quanto sei prezioso, quanto bene hai den-tro di te”. In particolare La vostra vita sia una vita attenta, che veglia che manifesta il bene.

Papa Francesco dice a voi: “Ragazzi, sempre di più dob-biamo fare scelte controcorrente”. Ci sono situazioni che ci appesantiscono e non ci fanno vedere il bene. La proposta che vi faccio per scoprire in ciascuno di voi il bene è la pre-ghiera: imparate a pregare, un pochino alla volta, per qual-che minuto al giorno, ma tutti i giorni. La preghiera fa rien-trare in noi stessi e ci fa ritrovare Dio che abita in noi.

La domenica poi non dimenticate di incontrare lo Spirito Santo che come oggi viene continuamente. Levate il capo, guardate avanti. La cresima non è un addio ma un avvio. Il cammino non è di paura ma di speranza.

Questo è un gran impegno che don Daniele ha voluto dare ai ragazzi, la preghiera, l’andare controcorrente molto difficile a questa età. Ma in queste situazioni grande è anche l’impegno della comunità intera che deve accompa-gnare questi ragazzi rendendoli felici di essere cristiani, di saper comunicare la loro fede con gioia, di resistere a ciò che accade.

È un impegno che ci prendiamo, noi come catechiste, noi come comunità felici di essere ancora in cammino insieme.

le catechiste

Si è compiuto in questi giorni un passo importante per la storia del nostro gruppo scout PADOVA 3 di S. Croce che si è unito al gruppo scout PADOVA 1 della Madonna Incoronata.

Dopo un percorso di riflessione che ha impegnato in questi ultimi due anni tutti insieme i rispettivi capi verso questa scelta, abbiamo ricevuto in questi giorni la notizia che l’Associazione Nazionale delle Guide e degli Scouts d’Europa Cattolici ha autorizzato la nascita del nuovo gruppo PADOVA 13 SAN LEOPOLDO.

Anche la scelta del nome non è stata casuale. Infatti s. Leopoldo, oltre ad essere un Santo famigliare in modo par-ticolare per la nostra città è stato sempre considerato il Santo che getta ponti tra le persone. Il Santo dell’ecumenismo che prima di tutto è un venirsi incontro tra cristiani. Tutto questo corrisponde pro-prio ai nostri intenti. Gettare dei ponti nel nostro territorio tra giovani di parroc-chie diverse che hanno obiettivi comuni nell’educare e nell’educarsi ad essere buoni cristiani e buoni cittadini.

Abbiamo scelto la prossima Veglia di Natale come momento di preghiera per

dare solennità a questo inizio e per affi-dare all’intercessione di S. Leopoldo questo nuovo cammino. Il Santo dell’u-nità ci sia di esempio e ci accompagni!

Ci troveremo nella Chiesa del Santuario alle 19.30 di domenica 13 dicembre. I nostri assistenti, don Egidio Chelin e don Carlo Cavallin ci chiede-ranno di esprimere solennemente que-sto nuovo impegno. Meditando insieme sul Natale di Gesù avremo modo di offrire a Lui anche il nostro nascere in questa nuova storia di unità e fraternità. E L’augurio di “BUONA STRADA” che tra scout ci scambieremo non sarà la solita consuetudine, ma un vero invito ad una buona nuova vita insieme!

Paoletta olivi

PADoVA 13 SAN leoPolDo

Cresima 2015

nasce il nuovo Gruppo Scout

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Vita Parrocchiale

Facciamo il punto della situazione per quanto riguarda il percorso di Iniziazione Cristiana, riassumendo quelle che sono le tappe principali di questo cammino, fortemente voluto dalla Chiesa di Padova. La rinnovata proposta diocesana di cammino di ICFR (Iniziazione Cristiana dei Fanciulli e dei Ragazzi) è arrivata alla seconda fase, che a sua volta si suddivide in quattro tempi.

Il primo tempo del percorso di Iniziazione Cristiana, detto “Prima evangelizzazione”, prevede un coinvol-gimento graduale dei genitori che chie-dono il completamento dell’Iniziazione Cristiana per i loro figli.

Il secondo tempo, chiamato “Primo discepolato”, prevede per i genitori la continuazione del percorso iniziato,

attraverso alcuni incontri che favoriran-no una sempre più adeguata accoglien-za della proposta di fede.

Il terzo tempo è determinato dall’ul-tima Quaresima, in cui le famiglie vivranno con i propri figli la celebrazio-ne dei sacramenti della Cresima e dell’Eucarestia.

Il quarto tempo prevede che i geni-tori siano invitati a continuare il cammi-no iniziato e ad accogliere altre offerte di formazione da parte della comunità parrocchiale.

Nella nostra comunità, costituita da Sant’Alberto e Santa Croce, i gruppi impegnati in questo cammino sono tre:

Gruppo Gallicantus, giunto alla seconda tappa del “Primo discepolato”, che ha dato inizio al nuovo anno con il rito della consegna della Croce, partico-

larmente sentito e partecipato da bam-bini ed adulti.

Gruppo Emmaus, giunto alla prima tappa del “Primo discepolato”, che pro-segue il cammino con rinnovato entu-siasmo e forte desiderio, da parte delle famiglie, di ritrovarsi e confrontarsi.

Timido ma speranzoso inizia il primo tempo di “Prima evangelizzazione” il nuovo gruppo, che aspetta di darsi il nome dopo una scelta condivisa con genitori, accompagnatori e bambini.

Crediamo fortemente che tutte le persone coinvolte in questa esperienza vivano gli incontri come occasione per riscoprire aspetti essenziali della propria fede, con la consapevolezza di poterli trasmettere ai propri figli con semplicità e gioia.

Come sempre rinnoviamo l’invito a “farsi avanti” per i prossimi anni e a far parte, perché no, della squadra.

i catechistigli accompagnatori degli adulti

iniziazione Cristiana

lA PerlA Dell’iNiziAzioNe CriSTiANA

Gli orientamenti pastorali che tracciano il cammino che la Diocesi è invitata a fare, quest’anno ci suggeriscono di metter-ci “in cerca di perle preziose” (Mt 13,45). Sicuramente rappre-senta una perla preziosa per le nostre Comunità Cristiane il percorso di rinnovamento della Catechesi che passa sotto il nome di Cammino di Iniziazione Cristiana che quest’anno inizia il suo terzo anno di attività.

Una prima riflessione riguarda la consapevolezza che tutta la Comunità Cristiana è coinvolta nell’esperienza del generare alla fede, come missione fondamentale che la Chiesa ha rice-vuto in dono dal Signore.

Una seconda riflessione riguarda il coinvolgimento dei genitori nel cammino di Iniziazione Cristiana. Viene offerta a loro una proposta di cammino di fede per aiutarli ad appro-fondire il compito e a scoprire la bellezza di essere i primi educatori alla fede dei propri figli.

Stefano Zanetti

ORGANIzzAzIONE DEI GRUPPI

Gruppo Iniziazione al primo anno di camminoAccompagnatori dei genitori: Claudia e Antonio Busato.Catechiste: Alessandra Trento, Francesca Freato, Antonella Coppo.

Gruppo Emmaus al secondo anno di camminoAccompagnatori dei genitori: Francesca e Stefano ZanettiCatechiste: Paoletta Olivi e Elisa Giove.

Gruppo Gallicantus al terzo anno di camminoAccompagnatori dei genitori: Luigina Fontana, Miriam Gasparin, Rosa Foscaro.Catechiste: Isabella Fede, Teresa Calzoni, Sr Rosa.

ADeSioNi 2016

È TEMPO DI RINNOVO!Nel mese di gennaio 2016, alcune domeniche saranno

dedicate al rinnovo dell’adesione al NOI, prima e dopo le Sante Messe del mattino.Ricordiamo che l’iscrizione a questa associazione è necessaria per chiunque desideri frequentare il Patronato: bambini, giovani e adulti. L’adesione al NOI ci permette di essere in regola con le leggi e l’assicurazione, di poter accedere al bar interno, di usufruire degli ambienti e della cucina, di partecipare al GREST e di giocare nei cortili.L’iscrizione fatta subito è di 5 Euro per i bambini e di 6 Euro per gli adulti. Da marzo la quota salirà a 10 Euro.

5 per milleGrazie ai 258 parrocchiani che nel 2013 hanno devoluto il loro 5X1000 alla nostra Parrocchia.Grazie a queste firme quest’anno abbiamo ricevuto Euro 9.607,89 utilizzati per sostenere le iniziative del Patronato (i soldi ricevuti hanno vincoli precisi e possono essere utilizzati solo per questa finalità). Se questo aiuto continuerà, potremo proporre ulteriori progetti. Per quando sarà tempo della dichiarazione dei red-diti, segnaliamo il nostro codice fiscale:

80035630286Grazie ancora

La rappresentazione della Natività di Gesù risale a S. Francesco che realizzò un presepe a Greccio nel 1223; allo spirito della caritas francescana si deve poi l’universale diffusione di questa spiri-tuale liturgia che accomuna in un unico atto di fede popoli e razze.

Anche oggi molte famiglie della nostra parrocchia

stanno allestendo il presepe per rinnovare questa tradizione che aiuterà soprattutto i più piccoli ad entrare meglio nel vero spirito del Natale.

Quanti desiderano, possono invitare don Egidio a vedere il proprio presepe e a recitare una pre-ghiera di benedizione con la famiglia riunita attorno ad esso.

PRESEPIO IN FAMIGLIA

SI COMPIRONOPER LEI I GIORNI DEL PARTO (Lc 2,6)

Perché, Signore, proprio lì sulla strada per Betlemme? La fertilità nascente irrompe impetuosa: è NATO!

Il Dio della vita sceglie da subito la solitudine, il nascondimento, la povertà, il rifugio, l’esule;

l’orante nella notte, la porta stretta dell’obbedienza al Padre per troppo amore, nell’umiltà.

Quella nascita in quel posto scrive nella storia di ogni cuore il programma della nostra salvezza, che molto più tardi comprenderemo.

Ora, una cascata di scintillanti stelle fan scivolare tutto lo stuolo d’angeli, che festosi ondeggiano cantando al Salvatore del mondo.

L’intensa luce nella notte buia sveglia i pastori che subito s’affrettano ad adorare il Dio della gloria. Poveri, analfabeti dal cuore puro comprendono, credono, e adorano.

Gli altri dormono. Genti da lontano, re di altri popoli arrivano puntuali - studiosi delle scritture - portando doni. A noi la scelta.

Oh Dio che ci hai amati fino ad annullarti nella nostra terrestricità, perdonaci i momenti di incredulità, affondati come siamo nella melma della vanità.

Il tuo “piccolo” incontenibile cuore imploda il nostro vecchio cuore; allora, nel dolce incontro, delicato dono della misericordia,

canteremo anche noi l’alleluja degli angeli, pur nella nostra caducità.

Maria Antonia Zanon ofs

Concerto di Natale

IN NATALE DOMINIcoro dell’ACCADEMIA DEGLI ERRANTI

Giovedì 17 dicembre 2015 - ore 21.00 - Sala del Redentorele offerte raccolte saranno destinate alle attività di volontariato e di aiuto sociale della Parrocchia.

AVVENTO - NATALEPREPARAZIONE:La S. Messa quotidiana con le letture e le preghiere.

I MARTEDÌ DI AVVENTO Ore 16.00: S. Messa con riflessioni, a S. Croce in cappella invernale.Ore 21.00: Riflessione sul Vangelo della domenica successiva, a S. Alberto in canonica.Novena di Natale da Mercoledì 16 dicembre.

CELEBRAZIONI PENITENZIALI:

Celebrazione: venerdì 18 dicembre, ore 21.00 a S. Leopoldo.

Scout: Veglia di Natale: domenica 13 dicembre, ore 19.30 a San Leopoldo.

Giovani e adulti: giovedì 24 dicembre tutta la giornata.

CELEBRAZIONI• 24 dicembre - Notte di Natale

S. CROCE: SS. Messe ore 22.00 e 24.00 S. ALBERTO MAGNO: S. Messa ore 23.00

• 25 dicembre - Santo Natale - SS. Messe con orario festivo

• 26 dicembre - S. Stefano S. CROCE: SS. Messe ore 17.00 - 19.00 S. ALBERTO MAGNO: S. Messa ore 19.00

• Domenica 27 dicembre - Festa della S. Famiglia di Nazareth: ricordiamo tutte le famiglie. SS. Messe con orario festivo.

• 31 dicembre - S. Silvestro - SS. Messe di ringraziamento S. CROCE: SS. Messe ore 17.00 - 19.00 S. ALBERTO MAGNO: S. Messa ore 19.00

• 1 gennaio 2016 - Festa di Maria Madre di Dio SS. Messe con orario festivo. Giornata Mondiale della Pace.

• 6 gennaio - Epifania del Signore - SS. Messe con orario festivo.

• Domenica 10 gennaio - Festa del Battesimo di Gesù

• 18-25 gennaio - Settimana di preghiera per l’unità dei cristiani: Chiamati per annunziare a tutti le opere meravigliose di Dio (1 Pietro 2,9)