Comunicazione Non Verbale e Public Speaking

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Un'introduzione alla comunicazione non verbale e al public speaking pensata come breve appendice a corsi di comunicazione generale o come punto di partenza per corsi centrati su CNV, PNL e public speaking

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La Comunicazione Non Verbalee il

Public Speaking

Massimiliano MESENASCO

Corso di Formazione LA PROTEZIONE CIVILE 2.0Rieti - 16 novembre 2013

@MMesenasco

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“You don’t get a second chance to make a first impression”

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Gli esseri umani comunicano attraverso

Linguaggio Verbale

Linguaggio non Verbale

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Il linguaggio verbale rappresenta di fatto la base della civiltà, rendendo possibile ogni forma

di comunicazione mediata.

Il suo significato è interamente convenzionale.

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Il linguaggio non verbale si basa su un’interdipendenza fra fattori culturali e

neurofisiologici.

Il suo significato è meno dipendente dalle convenzioni rispetto a quello del linguaggio

verbale.

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Secondo vari studi, il linguaggio non verbale influisce dal 60% (Birdwhistell,1970) al 93%

(Mehrabian, 1971) nel risultato dell’interazione.

Il ruolo più importante è giocato dal linguaggio del corpo.

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Le quattro componenti fondamentali della Comunicazione Non Verbale:

Sistema ParalinguisticoSistema Cinesico

ProssemicaAptica

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Il Sistema Paralinguistico è costituito da tutti i suoni che emettiamo a prescindere dal

significato delle parole.

Ad esempio:

tono e frequenza della vocepause

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Il Sistema Paralinguistico è influenzato da fattori fisiologici ma anche sociali (es. tono della voce).

Il silenzio è altamente comunicativo e può assumere diversi significati: assenso, dissenso,

concentrazione, superiorità...

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Colin Firth interpreta Re Giorgio VI nel film “Il Discorso del Re”

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Il Sistema Cinesico comprende i movimenti degli occhi, del volto e del corpo.

Ad esempio:

mimica faccialegestualità

contatto oculare

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La mimica facciale è composta da 44 espressioni di base (Ekman e Friesen, 1978). La loro

combinazione genera un’infinità di possibili espressioni non sempre facili da decodificare.

Mimica facciale e gestualità sono strettamente dipendenti dalla cultura di riferimento.

Anche la postura comunica e presso alcune istituzioni (es. esercito) o culture (es. Giappone)

è rigidamente codificata.

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Silvio Berlusconi fa il gesto delle corna al vertice UE dei Ministri degli Esteri nel 2002.

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La Prossemica rispecchia uno degli istinti più diffusi nel mondo animale, la gestione dello

spazio e del territorio.

Come gli animali, anche gli esseri umani gestiscono il proprio spazio secondo logiche

molto precise e rigide.

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Possiamo identificare quattro zone principali (Hall, 1966), dalla più interna alla più esterna:

zona intima: fino a 50 cm di distanza

zona personale: da 50 cm a un metro

zona sociale: da uno a tre/quattro metri

zona pubblica: oltre i quattro metri

Tali distanze sono strettamente legate ai fattori culturali.

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Ovviamente anche la posizione dell’emittente rispetto al ricevente gioca un ruolo

fondamentale.

In questo caso sono spesso in gioco potere e autorità.

Le “regole del tavolo” sono basilari, soprattutto nei rapporti professionali.

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Barack Obama parla ad una folla di 100.000 persone a St. Louis nel 2008

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L’Aptica è costituita da tutte le varie forme di contatto fisico.

Insieme alla gestualità, è uno dei fattori più evidenti nello stereotipo dell’Italiano.

Nella nostra cultura il contatto fisico è infatti molto diffuso, tuttavia all’estero non è sempre

così.

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La Stretta di Mano

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Una delle prime e più diffuse forme di contatto fisico è la stretta di mano.

Un tempo principalmente appannaggio degli uomini, la stretta di mano è oggi normalmente

adottata dalle donne.

La stretta di mano può sembrare un gesto semplice ma può variare in numerosissimi

aspetti.

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Stretta di mano fra Barack Obama e Mitt Romney al termine di un dibattito elettorale.

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Un breve excursus sulla stretta di mano...

Per semplificare possiamo dividere le strette in tre categorie:

uguaglianzadominanza

sottomissione

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Strette di uguaglianza

La presa è diretta, la mano viene offerta in posizione perfettamente verticale, la forza

applicata è uguale a quella ricevuta, la durata è di circa tre secondi.

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Strette di dominanza

- palmo rivolto verso il basso- forza eccessiva- doppia presa- stretta di mano da seduti

Ognuna di queste modalità può essere neutralizzata con un “antidoto” specifico, che

però spesso pone il nostro interlocutore in una posizione di sottomissione.

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Strette di sottomissione

- palmo rivolto verso l’alto- forza insufficiente- presa sfuggente- presa con inchino

Per rispondere all’inchino è importante utilizzare la stessa inclinazione del nostro interlocutore,

ciò è fondamentale quando si ha a che fare con orientali.

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Parlare in Pubblico

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“Anche i migliori oratori hanno paura [...] l’unica differenza tra i professionisti e i novizi è che i primi

hanno imparato a disciplinare i mal di pancia”

Edward R. Murrow

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Considerate le esigenze e le aspettative del pubblico:

- imparare qualcosa- trovare spunti di ispirazione- spera di divertirsi- desidera incontrare altre persone interessate allo stesso argomento- vuole vivere un’esperienza positiva- è stato costretto a partecipare dal capo, dal partner...

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Combattere la paura:

- arrivare in anticipo all’evento- provare le apparecchiature- camminare sul palco per ambientarsi- sedere in platea per assumere il punto di vista del pubblico- parlare con qualcuno del pubblico prima di iniziare

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Secondo John Medina della Seattle Pacific University, la maggior parte delle persone è in grado di concentrare la propria attenzione per un intervallo massimo di...

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10 minuti

Per questo motivo è meglio articolare i propri discorsi in punti di 10 minuti.

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Alcuni brevi consigli:

- Comunicare una posizione chiara già nel titolo Ogni intervento contiene dei punti di vista, siate chiari

- Valutare attentamente il tipo di pubblico a cui vi rivolgete

- Formulare in modo sintetico i punti del discorso

- Conoscere le probabili obiezioni sollevate da un pubblico attento ed esperto

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A cosa stare attenti secondo la retorica classica?

- Inventio

- Elocutio

- Dispositio

- Actio

- Memoria

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Idee per coinvolgere il pubblico?

- Chiedere di cambiare posto

- Chiedere un’alzata di mani

- Fare domande e lasciare che il pubblico risponda a voce alta

- Sottoporre al pubblico un semplice problema da risolvere collettivamente

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Tips & Tricks

- Le slide non sono necessariePer tenere il filo del discorso potete utilizzare un piccolo post-it piegato da tenere in mano

- Identificate le persone più favorevoli nel pubblicoIn ogni platea c’è qualcuno che annuisce più degli altri e da cui partiranno applausi e commenti

- L’abito fa il monacoIl look conta ma non solo quello: credenziali, presentazione, slide, dispense...

- Il linguaggio non verbale deve essere coerente

- Lo storytelling è fondamentale

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Massimiliano MESENASCO [email protected]@MMesenasco

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