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COMUNICAZIONE E DIVULGAZIONE DELLA FISICA - PERUGIA 9-12 NOVEMBRE 2010

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Un povero disoccupato presentò domanda di assunzione presso la Microsoft come addetto alle pulizie.

Il direttore del personale lo convocò e, dopo una rapida valutazione, decise di assegnarlo alla pulizia dei bagni dei programmatori di Windows Vista e gli disse: "Lei èassunto. Mi fornisca il suo indirizzo e‐mail perché io possa inviarle il contratto di lavoro ed il mansionario".

Il poveretto, perplesso, rispose che non aveva il pc e che, quindi, era privo di e‐mail.

Il direttore del personale, spiacevolmente sorpreso, disse: "Allora mi dispiace: se lei non ha una e‐mail virtualmente non esiste e, quindi, non posso assumerla!".

Il poveraccio, disperato, uscì dalla sede della Microsoft, senza sapere cosa fare e con solo 10 dollari in tasca.

Si diresse verso un supermercato e lì comprò una cassa di dieci chili di fragole.

In poche ore vendette tutte le fragole al dettaglio passando di porta in porta e duplicò il capitale iniziale entro mezzogiorno.Sorpreso ed entusiasta, ripeté l'operazione tre volte e rientrò a casa con 60 dollari.

A quel punto si rese conto che quel sistema gli avrebbe permesso di sopravvivere e, allora, vi si applicò in via continuativa uscendo sempre prima la mattina e rientrando sempre più tardi la sera. …


2 ANEDDOTO N. 1

Così facendo triplicò e quadruplicò il capitale ogni giorno.In poco tempo si comprò un carretto per aumentare il volume di lavoro e, successivamente, lo cambiò con un camioncino.Cosicché, in capo ad un anno, divenne il titolare di una piccola flotta di automezzi propri.

Dopo cinque anni era diventato il proprietario di una delle maggiori reti di distribuzione di derrate negli USA.

A quel punto, pensando al futuro della famiglia, decise di assicurarsi sulla vita.Chiamò un broker per stipulare una polizza.Questi, al termine della conversazione, gli chiese l'indirizzo e‐mail per inviargli il prospetto assicurativo.Il nostro uomo gli rispose che non lo aveva."Che strano" commentò l'assicuratore. "Lei non ha una e‐mail ed è riuscito a costruirsi un impero. Si figuri dove sarebbe ora, se lo avesse avuto“.L'uomo ci pensò su e poi rispose:"... a pulire bagni alla Microsoft“.


3 ANEDDOTO N. 1

Quale è la percezione che si ha nei confronti della tecnologia e più nello specifico del web?

Se non segui gli standard tecnologici della società in cui vivi non vieni riconosciuto come membro della stessa (comunità web – identità virtuale)

La mancanza di questa identità virtuale comporta un tuo minor sfruttamento delle opportunità

Pensate alla morale di questo aneddoto e riparliamone alla fine…


4MORALE DELLA

FAVOLA…

LA WEB TIMELINE


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6WEB 1.0

Unidirezionale

Assenza di comunità o gruppi

Interazione limitata

Primi tentativi di forum

Contenuti statici

Mancanza del mush‐up

Indifferenza nei confronti dello User

Difficoltà interpretative a causa del linguaggio e delle finalità


7WEB 1.0

Dato l'esiguo numero di scienziati che approcciano in questa fase il web, l'informazione che ricade sul pubblico risente in modo evidente di moltissimi fattori contingenti e in special modo della diversa visibilitàdegli autori: visibilità che è altra cosa dell'autorevolezza scientifica. Ma è chiara la netta distinzione tra il creatore dei contenuti e l'utilizzatore degli stessi.La figura dello scienziato comunicatore si afferma giàin questa prima fase di Web come indispensabile per la divulgazione.


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Rarissime sono all'inizio del 2000 le presenze nel web in lingua italiana di siti realizzati per la divulgazione della fisica e della scienza in generale ad un pubblico generico.

Perlopiù si tratta di traduzioni di siti esteri e quindi di contenuti estratti e limitati. Ricordiamo tra i più visitati:

Physics2000 a cura dell'Università di Milano

traduzione dal sito dell'Università del

Colorado

Progetto della Sissa

Nel 2002 nasce...

WEB 1.0

Progetto a cura di un gruppo di ricercatori dei Laboratori di Frascati che ottiene un buon successo in ambito soprattutto scolastico ma è ancora ben lontano dall'ambizioso intento di essere strumento di divulgazione scientifica generalizzato.

SCIENZA PER TUTTI


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La rivista Time dedica la copertina dell'ultimo numero di ogni anno ad una personalità illustre

che si è distinta per azioni e risultati: nel

2006 Grossman la dedicò ai soggetti della

rete.

PERCHE'?


10 WEB 2.0

Perchè la rete siamo noi!


11 WEB 2.0

Da User a PROSUMERProsumer deriva dalla fusione dei termini consumer e producer. Il termine fu coniato nel 1980 dallo scrittore statunitense Alvin Toffler, ma trova la sua maggiore applicazione con l'avvento del Web 2.0 che segna il passaggio dalla passiva fruizione di contenuti ed informazioni digitali alla produzione e condivisione della conoscenza in rete.


12 WEB 2.0

I prosumer sono coloro che vivono e popolano la rete, orientando, plasmando e modellando il mondo digitale attraverso le interazioni: al termine prosumer si associa quello di digital people

Popolazione digitaleIntelligenza collettiva folksonomie

Identitàvirtuale Social

networkingCOMUNICAZIONE E DIVULGAZIONE DELLA FISICA - PERUGIA 9-12 NOVEMBRE 2010

13 WEB 2.0

Da scienziato comunicatorea co-produttore di informazioni digitali

• Gli uomini di scienza si impegnano sempre più nella comunicazione e nasce un settore rivolto al pubblico e alla scuola.• Si incrementa l'interesse per la divulgazione molto legato all'apparire come individuo in questa crescente nuova comunitàdigitale (sviluppo dei blog “autobiografici” degli scienziati)

Creare una nuova cultura non significa solo fare individualmente delle scoperte originali, significa anche e specialmente diffondere criticamente delle verità giàscoperte, “socializzarle” e farle diventare un elemento di ordine intellettuale e morale (Antonio Gramsci)

WEB 2.0


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Da scienziato comunicatorea co-produttore di informazioni digitali

• L'identità dello scienziato divulgatore assume sempre più un ruolo fondamentale nel Web 2.0 proprio per la necessità che le informazioni digitali vengano in primis ad essere divulgate da esperti e poi condivise e sviluppate dal pubblico più o meno generico.• La mancanza dello scienziato produttore di contenuti porterebbe al pubblico elaborazioni semplificate o bianche‐o nere nelle quali si perderebbero gli aspetti più critici e professionali degli argomenti scientifici.

WEB 2.0


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Sotto il termine “reti sociali” (social networking) si trovano diverse tipologie di ambienti software in cui la gestione dell'identità cambia funzione: nelle reti professionali o di apprendimento, anziché mascherare l'identità (come avviene ad esempio negli ambienti di gioco), la tendenza è spesso quella di affermarla e di “scoprirla” a tutto tondo: l'identitàvirtuale in rete oggi passa dai profili pubblici in Facebook, MySpace, Twitter, o dalla costruzione del proprio spazio blog personale.

“To google someone”, cercare su Google informazioni su qualcuno, è un neologismo relativamente recente, ma prassi diffusa per reperireinformazioni e chiavi reputazionali di un individuo, indipendentemente dall'esserci entrati in contatto nel mondo fisico o della rete. Se poi il soggetto ricercato è un blogger famoso, le modalità per misurarne la reputazione si incrementano, al pari delle connessioni del soggetto.

I blogger si sono trasformati in protagonisti dell'informazione non mediata, acquisendo un'identità visibile da parte di un'audience potenzialmente globale.

(Fini, Cignognini 2009)COMUNICAZIONE E DIVULGAZIONE DELLA FISICA - PERUGIA 9-12 NOVEMBRE 2010

16 WEB 2.0

Partecipare attivamente e consapevolmente alla società digitale implica però dimensioni ben più complesse dell'accedere alla rete per acquisire informazioni: in questo senso, il solo “saper seguire e alimentare” le connessioni non garantisce di poter svolgere efficacemente i propri processi di apprendimento e conoscenza in rete; la necessità di “saper elaborare” i nodi (contenuti e relazioni), attraverso lo sviluppo del senso critico e creativo, è importante tanto quanto le abilità legate al proprio senso di rete, così come serve saper modulare la gestione dei processi e dei contesti fra gli aspetti formali e informali della propria identità digitale (Pettenati et al. 2009)

Lo scienziato comunicatore:•Deve partecipare alla comunità digitale per evitare la generalizzazione degli argomenti•Deve apprendere i processi per l'elaborazione dei nodi e la diffusione dell'informazione digitale.•Deve sviluppare un'identità mediatica che certifichi la sua reale autorevolezza per la produzione dei contenuti.


17 WEB 2.0

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18 WEB 2.0

In questa evoluzione come si pone la divulgazione della scienza?

• Nel Web 1.0 c'è stata una prima introduzione dello scienziato come narratore scientifico che non ha subito alcuna evoluzione nel Web 2.0

• I tentativi di apertura alla rete restano quelli visti nell'eraprecedente e quindi limitati ad un centinaio di siti tematici e di scarsa divulgazione che per adeguarsi all'evoluzione del web hanno attuato solo restyling grafici senza apportare alcunché di nuovo.

•Manca totalmente una vera “immersione” dello scienziato nella comunità digitale


19 WEB 2.0

Gli esempi di tentativi di “divulgazione” scientifica del Web 2.0

http://www.keplero.org

http://scienceblogs.com

http://www.unduezero.it/


20 WEB 2.0

http://ulisse.sissa.it/


21 WEB 2.0


22 WEB 2.0


23 WEB 2.0 •E' un blog.•Ha molti aspetti divulgativi•A causa della struttura“diaristica” è limitatonell'utilizzo degli strumentidel Web 2.0


24 WEB 2.0

•E' un blog.•Solo in inglese•Molto biografico•Ben organizzato


25 WEB 2.0

•Il sito su cui maggiormente avevamo puntato l’attenzione l’anno scorso si è trasformato in archivio•L’aggiornamento e l’interazione con i lettori èpassata al blog


26 WEB 2.0

•Completamente rinnovato graficamente•Pubblica post in stile blog•Permette agli utenti di porre domande e condividere contenuti•Mette a disposizione archivi relativi ad atti di convegni e altro materiale

Quali strumenti abbiamo a diposizione?

Il mush‐up… proviamoci noi!

COME TI METTO IN RETE LA SCIENZA!!!

• Siti internet già operativi

• Esperti già accreditati in diversi Social Network

• Blog di scienziati ed altri contenuti in rete

• Cosa manca?


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COME MIGLIORARE?


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Alcuni siti, nati nel Web 1.0 possono essere un buon punto di partenza per sviluppare un prodotto fruibile dalla comunità digitale. Vediamo a primo impatto quali cambiamenti basilari dovrebbero essere approntati per renderli “usabili”:

COME MIGLIORARE?

La visibilità degli autori è uno dei principi basilari del Web 2.0 (materiale sugli autori: photo, altri luoghi web dove trovarli, etc...)

La frequenza di pubblicazione dovrebbe essere regolare.

Tag cloud, feed, rss, page rank (rendiamo maggiormente visibili le informazioni ed il prodotto stesso – visibilità locale e globale)

Condivisione dei contenuti con gli altri strumenti (social network, blogs, etc...)

Contenuti multimediali (slideshow, video, webradio, etc)

Luogo di incontro (chat e forum permettono di identificare il sito come luogo di incontro per la condivisione e la produzione delleinformazioni digitali)


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