COMUNICATO STAMPA - Balena Festival · Poca musica dell’ultima ora. Session lunghe, sfide fra i...

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COMUNICATO STAMPA 27 APRILE 2019 “L’INDIE PRIMA CHE ESISTESSE L’INDIE”: A CHIUDERE IL BALENA FESTIVAL TARM E I HATE MY VILLAGE Nella serata finale, sul palco, anche il post-grunge dei Banana Joe Un finale con il botto, quello che aspetta il Balena Festival che giunge, con sabato, alla sua prima conclusione. Una serata che si concentra sui mostri sacri della musica italiana e che vedrà gli show prima degli I Hate My Village che porteranno sotto il tendone di Piazza delle Feste il loro disco omonimo fresco d’uscita, per poi lasciare spazio alla grinta e all’entusiasmo dei Tre Allegri Ragazzi Morti che presenteranno al pubblico genovese il loro ultimo disco Il sindacato dei sogni. Non mancheranno i talenti nostrani, come i Banana Joe, pronti a salire sul palco con il loro post-grunge e le sonorità rock-blues degli Axis. Apertura cancelli: 19.00 Inizio concerti: 21.00 Tre Allegri Ragazzi Morti Conosciuti per le loro performance mascherate e per i loro live di rock essenziale, Tre allegri ragazzi morti sono considerati uno dei pilastri della scena punk rock alternativa italiana fin dalla loro formazione, nel 1994. Nati sotto la guida del celebre fumettista Davide Toffolo, la band è formata dal batterista e membro originario Luca Masseroni e dal bassista Enrico Molteni, aggiuntosi alla band per il primo album ufficiale “Piccolo intervento a vivo” (1997 BMG/Ricordi), preceduto dagli auto-prodotti su audiocassetta “Mondo naïf” (1994), “Allegro pogo morto“ (1995) e “Si parte” (1996). “Piccolo intervento a vivo” è un live, per il primo disco di inediti (secondo i crismi della discografia vera e propria) bisognerà aspettare il 1999 con “Mostri e normali”, sempre per BMG/Ricordi. È con questo lavoro in bilico tra pop e rock che la notorietà e l’attività live della band cominciano a crescere notevolmente.

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COMUNICATO STAMPA 27 APRILE 2019 

  

“L’INDIE PRIMA CHE ESISTESSE L’INDIE”: A CHIUDERE IL BALENA FESTIVAL TARM E I HATE MY VILLAGE 

Nella serata finale, sul palco, anche il post-grunge dei Banana Joe  Un finale con il botto, quello che aspetta il Balena Festival che giunge, con sabato, alla sua prima conclusione. Una serata che si concentra sui mostri sacri della musica italiana e che vedrà gli show prima degli I Hate My Village che porteranno sotto il tendone di Piazza delle Feste il loro disco omonimo fresco d’uscita, per poi lasciare spazio alla grinta e all’entusiasmo dei Tre Allegri Ragazzi Morti che presenteranno al pubblico genovese il loro ultimo disco Il sindacato dei sogni. Non mancheranno i talenti nostrani, come i Banana Joe, pronti a salire sul palco con il loro post-grunge e le sonorità rock-blues degli Axis.  Apertura cancelli: 19.00 Inizio concerti: 21.00   Tre Allegri Ragazzi Morti Conosciuti per le loro performance mascherate e per i loro live di rock essenziale, Tre allegri ragazzi morti sono considerati uno dei pilastri della scena punk rock alternativa italiana fin dalla loro formazione, nel 1994.  Nati sotto la guida del celebre fumettista Davide Toffolo, la band è formata dal batterista e membro originario Luca Masseroni e dal bassista Enrico Molteni, aggiuntosi alla band per il primo album ufficiale “Piccolo intervento a vivo” (1997 BMG/Ricordi), preceduto dagli auto-prodotti su audiocassetta “Mondo naïf” (1994), “Allegro pogo morto“ (1995) e “Si parte” (1996).  “Piccolo intervento a vivo” è un live, per il primo disco di inediti (secondo i crismi della discografia vera e propria) bisognerà aspettare il 1999 con “Mostri e normali”, sempre per BMG/Ricordi. È con questo lavoro in bilico tra pop e rock che la notorietà e l’attività live della band cominciano a crescere notevolmente.  

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Il rapporto con la major ha però breve durata e la band pubblica l’EP “Il principe in bicicletta” nel 2000 con la neonata e da sé stessi fondata La Tempesta, che negli anni a seguire darà luce a buona parte della miglior musica indipendente italiana. Nel 2001 viene pubblicato “La testa indipendente”, prodotto da Giorgio Canali, che contiene una delle più conosciute canzoni della band: “Ogni adolescenza”. La prolifica carriera del gruppo prosegue nel 2004 con la pubblicazione de “Il sogno del gorilla bianco”, disco caratterizzato da leggere venature etniche.  Il trio pubblica il suo quinto album nel 2007, dal titolo “La seconda rivoluzione sessuale”, uno dei lavori più amati e che contiene il singolo “Il mondo prima”. Nel loro album “Primitivi del futuro” del 2010 iniziano ad essere presenti le prime influenze reggae che proseguono mescolate ad altri suoni di un’etnia immaginaria fino all’album “Nel giardino dei fantasmi”, rilasciato a dicembre 2012, sempre da La Tempesta.  A celebrare un 2013 che li ha visti come uno dei gruppi di punta della scena italiana, grazie anche al tour insieme a Jovanotti con cui hanno condiviso i palcoscenici dei maggiori stadi italiani, Tre allegri ragazzi morti intraprendono un tour europeo che ha toccato Londra, Bruxelles, Parigi e Barcellona. Nel luglio dello stesso anno pubblicano, in allegato facoltativo al numero 88 della rivista XL di Repubblica, un album live chiamato “Il fantastico introvabile live. Bootleg”.  

           

Il 2014 è dedicato al ventennale della band (#tarm20 - Una festa lunga un anno) con la pubblicazione dell’autobiografia a fumetti di Davide Toffolo “Graphic novel is dead”, la realizzazione di un musical basato sul fumetto “Cinque allegri ragazzi morti” e il tour “Aprile 1994” in cui la band ha eseguito per intero le prime cassette registrando una serie di sold out in tutta la penisola.  Nel 2015 Tre allegri ragazzi morti si esibiscono nel tour “Unplugged”, una serie di concerti acustici in locali di piccole dimensioni (da cui l’album “Unplugged - Live”) e nel maggio dello stesso anno la band pubblica l'album “Quando eravamo swing”, una raccolta di brani arrangiati in stile swing con l'Abbey Town Jazz Orchestra, con la collaborazione di Maria Antonietta nel brano “Occhi bassi serenade”, al quale è seguito il tour estivo di presentazione dell'album.  Il 12 gennaio 2016 la band annuncia il nuovo album dal titolo “Inumani” uscito nel marzo successivo per La Tempesta Dischi. Il 25 febbraio viene pubblicato il primo singolo estratto dal disco, "In questa grande città (La prima cumbia)", che vede la partecipazione di Jovanotti. Grazie ad “Inumani” Tre allegri ragazzi morti partecipano ad alcune trasmissioni televisive come “Quelli che… “ e “Che tempo 

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che fa”. Il tour di Inumani è composto da una sessantina di date, molte delle quali con ospiti speciali sul palco Monique Mizrahi ed Adriano Viterbini (Bud Spencer Blues Explosion).  Il 30 ottobre 2018 Tre allegri ragazzi morti pubblicano il nuovo singolo “Caramella”, seguito da “Bengala” e “Calamita”, brani che anticipano “Sindacato dei sogni”, il nuovo disco di inediti uscito il 25 gennaio 2019.   I TARM parlano di Sindacato dei sogni “Le giornate passate a registrare e ascoltare musica nell’accogliente cucina dell’Outside Inside Studio hanno in breve rafforzato la linea musicale del lavoro. Television, Dream Syndicate, Grateful Dead, presenti costantemente nelle discussioni attorno ai brani, e ancora Neu!, Can, Kraftwerk. No musica italiana. Poca musica dell’ultima ora. Session lunghe, sfide fra i chitarristi Enrico, Matt e Andrea. Passeggiate nel bosco e dormite nella grande sala di ripresa, fra gli strumenti. Questa la quotidianità delle registrazioni. Quattro dei dieci brani sono stati scritti nei giorni delle registrazioni e questo certifica l’atmosfera di ispirazione che il luogo ha regalato”. 

 I Hate My Village I Hate My Village è una nuova band nata dall’incontro tra Fabio Rondanini alla                           batteria (Calibro 35, Afterhours) e Adriano Viterbini alla chitarra (Bud Spencer                     Blues Explosion e molti altri). Accomunati dalla passione per la musica africana e curiosi di evolverne le                       sonorità, i due cominciano a provare assieme e ad appuntare le idee per poi                           registrare tutto insieme al produttore Marco Fasolo (Jennifer Gentle). Il risultato è sorprendente ed eccitante, in un secondo momento i due                       coinvolgono Alberto Ferrari (Verdena) alla voce, rendendo l’esperienza ancor più                   magica ed originale. Nasce così un suono nuovo e l’album “I Hate My Village”. 

Photo credits Paolo de Francesco  I Hate My Village è il nuovo progetto e testimonia l’amore viscerale dei due per la  musica africana, un amore nato sui palchi - accompagnando maestri quali                     Bombino e Rokia Traoré - e poi cresciuto in sala prove con la curiosità di chi ha                                 

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costantemente voglia di contaminarsi e divertirsi nell’ampliare il proprio                 orizzonte. Jam dopo jam prendono forma 9 incredibili tracce in cui melodie e ritmi dalla                           Madre Africa si fondono con timbriche occidentali, ottenendo una miscela di                     straordinario effetto. Questo risultato si amplifica ulteriormente grazie al                 contributo di uno dei personaggi chiave del rock nostrano dagli anni ’90: Alberto                         Ferrari (Verdena) si inserisce con la sua inconfondibile vocalità donando                   all’amalgama strumentale un ulteriore elemento capace di unire mondi -                   apparentemente lontani - che in I Hate My Village sembrano coesistere da                       sempre. Il suono che deriva da questo magico incontro è coraggioso e innovativo. In                         cabina di regia Marco Fasolo lo restituisce in maniera emozionante,                   dimostrandosi ancora una volta uno dei produttori più visionari e abili, tanto nel                         riprendere l’energia dei musicisti in gioco, quanto nel raccontare tutti i variopinti                       paesaggi sonori della loro scrittura. Un viaggio in un mondo senza frontiere: questo è I Hate My Village, dal 18 gennaio                               2019 in orbita grazie a La Tempesta International.    Banana Joe I Banana Joe sono un trio genovese, composto dal cantante e bassista Andrea                         Gnisci, dal chitarrista Fulvio Masini ed Emanuele Benenti batterista. Portano in                     giro so norità che oscillano tra il post grunge e la musica psichedelica degli anni                             

60-70.  Per l'energia rock delle loro         esibizioni e l'appeal sul pubblico, in           poco tempo si fanno conoscere nei           locali del nord-ovest italiano,       conquistando chi li ascolta grazie         alla loro voglia di distinguersi e alla             loro travolgente carica live,       condividendo il palco con grandi         artisti come Sick Tamburo,       Punkreas, Omar Pedrini, The       Winstons, Cosmic Dead e       Caparezza. Nel 2018 sono entrano a           

far parte della famiglia di Pioggia Rossa Dischi, presentando il loro primo singolo                         "Neve", distribuito in tutti gli store digitali e seguito dal videoclip ufficiale del                         brano. Lo scorso ottobre 2018 è uscito “Supervintage”, registrato e prodotto                     presso Unbox Studio Genova da Fulvio Masini e masterizzato da GreenFog Studio. 

    

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  Balena Festival La manifestazione, che affida la direzione artistica a Luca Pietronave, promotore                     dell’ormai ultradecennale Mojotic Festival di Sestri Levante, nasce grazie alla                   collaborazione di Porto Antico di Genova S.p.A. con diverse realtà musicali del                       territorio: Aluha, Circolo CANE, Pioggia Rossa Dischi e Greenfog Studio. 

Balena Festival organizzato e diretto da menti giovani e dinamiche, vuole portare in città una nuova idea di cultura pop, offrendo al pubblico musica e intrattenimento di qualità, in un’ottica di condivisione e aggregazione. Raccogliendo l’eredità lasciata dalla rassegna Supernova, che negli ultimi quattro anni ha permesso a numerosi artisti di esibirsi a Genova, lo staff pone un’attenzione particolare al programma delle serate: "Abbiamo cercato di captare quale fosse la musica che il pubblico genovese avrebbe voluto ascoltare dal vivo - spiega Luca Pietronave, direttore artistico del Balena Festival - e provato a strutturare una line up il più coerente possibile . Tra un artista, una band e le altre c'è un gioco di richiami, come in una playlist, che fa del nostro festival un unico grande concerto tutto da vivere".   Un risultato che non sarebbe stato possibile senza l'unione di tante energie e tante esperienze. "Il festival prende corpo grazie a un lavoro di squadra - continua Pietronave - e non è un caso che ciò accada in un periodo così complicato per la città . Vogliamo dimostrare che la cultura c'è ed è vibrante, che esiste un'energia positiva attorno alla musica". 

 IL PROGRAMMA 27/04 Tre Allegri Ragazzi Morti // I Hate My Village // Banana Joe // Axis 

 BIGLIETTI Acquista online a questo link. Oppure nei seguenti punti vendita di Genova: 

- FLAMINGO RECORDS STORE – Piazza delle Vigne 24r - DISCO CLUB – Via San Vincenzo 20r - GREENFOG STUDIO – Corso Perrone 22 (Cornigliano) - ACQUARIO DI GENOVA C/O ACCOGLIENZA GRUPPI – Ponte Spinola (area 

Porto Antico) - PGP VIAGGI – Via Quinto, 100/R  - TABACCHERIA TREDICIBIS – Piazzale Parenzo, 23B  - TABACCHERIA LUCENTE – San Pacoret de Saint Bon, 1R  - VIDEOFORUM – Piazza della Vittoria, 45-47r  - DUEMILA GRANDI EVENTI – Via Archimede 28/14 - GENOA MUSEUM AND STORE – Via al Porto Antico 4 - MEDIAWORLD GENOVA – Centro Commerciale Fiumara (Sampierdarena)  - STORE XX SETTEMBRE – Mondadori Via XX Settembre 27/R - TABACCHERIA 248 – Via Pacoret de Saint Bon 1/R