Comunicare con Successo estratto - claudiobelotti.it · sociologia, comunicazione… leggevo tutto....
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COMUNICARE CON
SUCCESSO. SCOPRI CON
LA PNL I SEGRETI DEI
GRANDI COMUNICATORI
di Claudio Belotti
Self Help. Allenamenti mentali da leggere in 60 minuti
Copyright © 2012 Good Mood
ISBN 978-88-6277-418-5
.................................................................................Introduzione 5
...................................................................LA PNL : TEORIA 10
........................................................Biografia di Claudio Belotti 16
Introduzione
Buongiorno sono Claudio Belotti Coach e Trainer. In questo
ebook condivideremo alcuni sistemi fondamentali per
comunicare efficacemente con chiunque, utilizzando i principi
della Programmazione Neuro-Linguistica.
Nella mia vita ho avuto la fortuna di fare numerose esperienze,
di vivere in diversi luoghi del mondo e di imparare tante cose.
Sono cresciuto con il mito dell’America un po’ per i telefilm, e
un po’ perché mio nonno fu prigioniero in Colorado durante la
seconda guerra mondiale. Il suo campo di prigionia era un parco
naturale dove mangiava in abbondanza e dove era trattato con
rispetto. Al termine del conflitto tornò sano, in forma e anche
con qualche dollaro in contanti. Per questa ragione parlava a me
e a mia sorella della sua avventura americana con passione e
gioia. Ti lascio immaginare quanto tutti fossero stanchi di sentire
la sua storia ma noi piccoli ne eravamo affascinati.
E la curiosità è rimasta, soprattutto per le persone e le culture
diverse.
Mi affascinano le persone, con le loro diversità e con
comportamenti a volte bizzarri a volte inspiegabili e ancora oggi
mi incuriosiscono i vari modi di vivere, pregare, mangiare.
Provengo da una famiglia normale, i miei genitori lavoravano
per pagare i conti e non avevano la possibilità di farci viaggiare,
non quanto avremmo voluto.
Poi sono cresciuto con la convinzione che fare turismo e
viaggiare siano cose diverse.
Viaggiare non significa visitare.
Se ricordo bene, in una scena del film di Bertolucci “Tea nel
Sahara”, uno dei protagonisti definisce il viaggiatore e lo
differenzia dal turista.
Il turista dice, “ha una data di ritorno precisa”, il viaggiatore
non sa quando tornerà.
Io volevo viaggiare, sia nel mondo, che nella vita, per conoscere,
crescere e migliorarmi. Questa voglia mi ha sempre spinto e
grazie a Dio non é ancora passata.
Anche per questo, ma anche per la mancanza di fondi, decisi di
imparare un lavoro che mi permettesse di viaggiare e vivere
ovunque. Scelsi il settore alberghiero. Pensavo che ci fosse
sempre un hotel che cercava personale. All’età di ventidue anni,
dopo un po’ di stagioni in Italia, dopo un’esperienza su una
nave, e un anno di Inghilterra, partii per gli USA, finalmente
l’America!
Il primo impatto fu entusiasmante, e traumatico allo stesso
tempo. Come in tutte le cose nuove della vita, c’era l’eccitazione
del sogno che si avvera e la paura dell’ignoto. Tutto era diverso,
ero solo, lontano da casa, lontano dalle cose conosciute, dalle
cose familiari. Ho tenuto la valigia fatta per settimane,
rimandando il mio ritorno giorno dopo giorno; non volevo
tornare a casa sconfitto e allora rimandavo la decisione di
tornare. Sembra banale o forse sciocco ma a volte basta
rimandare al giorno successivo, e dopo un po’ ci si abitua;
s’impara e si cresce, fino a poter gestire al meglio la nuova
situazione che poi diventa familiare.
Due anni dopo la valigia era vuota, in garage, ero ancora negli
USA, avevo tanti amici, un bel SUV e il mio americano condito
con un bell’accento italiano, mi stava aprendo tante porte.
La passione per quello che facevo, la voglia di lavorare e le
opportunità del mondo americano, mi portarono a fare carriera,
ero responsabile del ristorante di un albergo prestigioso, e gestivo
tante persone, alcune con più anni di lavoro di quanti ne avessi
io all’anagrafe.
Facevo del mio meglio, ma spesso commettevo errori di
comunicazione e gestione delle persone, senza volerlo, e senza
saperlo! Decisi che dovevo formarmi. Nessuno mi aveva
insegnato a comunicare, nessuno mi aveva dato dritte su come
gestire le persone, e nessuno mi aveva dato il manuale di
istruzioni del cervello.
Tutte le persone di successo e quelli che ammiravo, erano, e
sono, grandi comunicatori, quindi decisi che valeva la pena di
formarmi. Ne parlai con il mio capo, convinto che mi avrebbe
appoggiato. Se fossi migliorato, sarebbe stato un bene anche per
lui e per l’azienda.
Purtroppo non fu così. Non aveva intenzione di aiutarmi a
crescere; forse per paura o forse per ignoranza, rifiutò di darmi
qualsiasi supporto, né risorse per pagare i corsi, né tempo libero
per frequentarli. Decisi che un marsigliese frustrato non mi
avrebbe fermato, era in gioco la mia formazione, la mia vita, il
mio futuro e iniziai da solo, nel mio tempo libero con i miei
soldi.
Cominciai con i libri. Ne ho letti di tutti i tipi: psicologia,
sociologia, comunicazione… leggevo tutto. Poi scoprii gli audio
corsi, potevo sfruttare il tempo in auto o in palestra, e poi i
corsi… ne ho fatto di tutti i tipi, anche di stupidi, inutili o
addirittura strani, nei modi e nei contenuti.
Non trovavo nulla che mi piacesse. Questi corsi, in molti casi
cercavano di spiegare qualche teoria complicata da applicare
alla mia vita quotidiana; mi parlavano di persone, o significati
del loro comportamento sempre in modo arzigogolato, con
pochi riferimenti scientifici e con applicazioni pratiche che mi
lasciavano perplesso. Iniziai a pensare che forse mi mancava la
cultura di base per capire o che ero poco intelligente.
Poi il destino prese il sopravvento.
LA PNL : TEORIA
Una serie di coincidenze che ora non ti racconto, mi
portarono a decidere di leggere un libro di Programmazione
Neuro-Linguistica, chiamata anche PNL.
Il nome mi spaventò un po’. A cosa serve? A programmare le
menti? Diverse persone di cui mi fidavo me ne parlavano bene e
allora iniziai a studiare questa disciplina.
Da subito capii di aver trovato quello che cercavo, finalmente
qualcosa di scientifico, utile e soprattutto pratico! Mi immersi
nella materia e i risultati furono immediati.
Imparai presto che la Programmazione Neuro-Linguistica è
una metodica nata in California nella metà degli anni settanta.
Ha avuto origine da numerose discipline diverse, elaborate dai
due co-fondatori: Richard Bandler e John Grinder.
John Grinder era un professore di Linguistica all’Università di
Santa Cruz quando Bandler si iscrisse alla stessa università come
studente, per laurearsi in matematica. I due si conobbero e
cominciarono a collaborare.
Bandler era naturalmente attratto dagli individui eccezionali,
coloro, che ottenevano risultati straordinari nel loro campo.
Perciò decise di mettersi a osservarli, ascoltarli e studiare ciò che
facevano nel loro lavoro. Cominciò con Fritz Perls, l’innovativo
terapeuta fondatore della Gestalt Therapy. Scoprì di essere in
grado di capire e riprodurre i comportamenti e le tecniche
utilizzate da Perls, cioè di poter modellare i suoi modi, per poi
ripeterli con gli stessi risultati.
Avendo ottenuto risultati immediati e potenti grazie a quel
modellamento, con l’incoraggiamento di Grinder, Bandler passò
a studiare altri terapeuti tra cui Virginia Satir, una straordinaria
specialista familiare. Anche in questo caso Bandler identificò
alcuni “schemi ricorrenti” e, dopo averli applicati insieme a
Grinder, scoprì di essere in grado di replicare le sue terapie e di
ottenere simili risultati.
In seguito, grazie al noto antropologo Gregory Bateson che in
quegli anni viveva a Santa Cruz, Bandler e Grinder, ebbero la
fortuna di studiare da vicino il lavoro di Milton Erickson,
grandissimo ipnoterapista. In seguito al modellamento di
Erickson, Bandler e Grinder scoprirono ancora una volta, di
poter ottenere simili sorprendenti risultati.
Da quel punto d’inizio, la PNL si espanse, grazie anche al
contributo di ricercatori come Robert Dilts e di Anthony
Robbins, che contribuirono a renderla popolare. Nel frattempo
la disciplina si sviluppò incorporandone altre: la cibernetica, la
filosofia, la psicologia cognitiva, studi sulla mente “inconscia” e
la neurologia. Oggigiorno, la PNL è utilizzata con successo da
grandi aziende, leaders politici, sportivi e persone in tutto il
mondo.
Alla base della PNL, c’è un concetto semplice eppure spesso
ignorato: il “modeling”.
Il modellamento, è lo studio degli individui eccezionali per
scoprirne gli schemi, le abilità, le tecniche. Se qualcuno fa
qualcosa in modo efficace, ad esempio ha una comunicazione
straordinaria, la PNL lo studia per capire come fa, in modo che
altre persone possano raggiungere gli stessi risultati.
È un po’ come quando una volta si andava a fare l’apprendista
in una bottega. Per esempio, da un bravo falegname per
imparare. A volte insegnava lui, ma spesso si doveva “rubare il
lavoro”, perché la persona non aveva tempo o voglia di
insegnare.
La PNL è molto utile perché ci insegna come raggiungere un
livello di performance straordinario in vari campi. Ci offre anche
strumenti per realizzare un cambiamento personale.
Niente di quello che ci dice la PNL è nuovo: la novità sta
nell’avere identificato gli schemi e di averli organizzati, per
raggiungere un dato obiettivo.
Ora che ti ho raccontato l’origine della PNL, cerchiamo di darle
una definizione formale, a partire dai tre elementi che formano il
suo nome.
Programmazione
Per programmazione si intende l’abilità che noi abbiamo di
organizzare la comunicazione e la percezione della realtà, o per
dirla in modo semplice, si tratta del nostro modo di pensare e di
esprimerci che abbiamo imparato nel tempo.
La cultura ci influenza. Ad esempio, il gesto delle corna, in
California significa due. Il gesto che facciamo in Italia per dire
due, in Inghilterra invece è un gestaccio.
C’è poi l’esperienza personale. Per alcune persone le cose
hanno significati diversi, non perché appartengono a culture
diverse, ma perché hanno un’educazione familiare o una storia
personale diversa. Conosco persone che considerano una
gentilezza parlare con qualcuno senza fare giri di parole; altri
che lo considerano una scortesia.
Questo è il bello: siamo tutti diversi e diamo significati diversi
alle cose.
Neuro
E’ il sistema nervoso attraverso il quale percepiamo e
processiamo la realtà. Nonostante noi siamo tutti esseri umani, ci
sono delle differenze. Gli uomini sono diversi dalle donne, nel
senso che hanno un cervello diverso; anche gli adolescenti sono
diversi dagli adulti. C’è poi da considerare lo stato d’animo in
cui ci si trova.
Sei stanco o riposato? Questi sono tutti fattori che influenzano
il modo di pensare e la percezione che si ha delle cose.
Hai mai notato che dopo una bella cena, dopo aver bevuto un
po’ di buon vino, alla seconda grappa la pensi in modo diverso?
Linguistica
Si intende il sistema di linguaggio, cioè il codice con cui
comunichiamo e diamo significato alle cose. Per esempio le
parole o i gesti o i simboli. Ci sono tanti modi di comunicare. Il
segno della croce è un codice, come la parola mamma, o il
colore rosso per i segnali stradali. Tutti modi diversi che il nostro
cervello interpreta a modo suo.
Questa è in poche parole una breve descrizione della PNL.
Biografia di Claudio Belotti
È uno dei pionieri del Coaching. Negli ultimi 20 anni ha
lavorato come Coach e Trainer con migliaia di persone in 4
continenti utilizzando le sue capacità di comprensione della
natura umana aiutando managers, imprenditori, dirigenti, atleti
professionisti, uomini e donne in tutto il mondo a migliorare la
loro vita. È l’unico europeo dei 4 “Senior Trainers” al mondo
scelti personalmente da Anthony Robbins come docente alla
“Anthony Robbins Leadership Academy” al “Leadership
Programme” e alla “Mastery University”.
Ha il massimo livello di specializzazione in PNL che la “Society
of NLP” (fondata dai creatori della PNL, Richard Bandler e
John Grinder) riconosce a pochissime persone al mondo ed è
l’unico italiano ad avere il titolo di “Master Trainer in NLP for
Business”. Si è formato in PNL con Richard Bandler (con il
quale collabora come assistente nei corsi americani), si è
specializzato in Linguistica con John Grinder (co-creatore PNL),
in Time Line Therapy con Tad James e in Coaching e
Leadership con Robert Dilts.
È il maggior esperto italiano in Dinamiche a Spirale e collabora
direttamente con Chris Cowan e Natasha Todorovic.
Tra le aziende sue clienti ci sono alcune realtà importanti come:
Gruppo Armani, Gruppo Angelini, Bulgari, BMW, Credit
Suisse, Google, ING Direct, IBM, l’Oreal, NH Hoteles, Procter
& Gamble, Riva Yacht, Zurich. Fra le associazioni ed enti
Pubblici con cui ha collaborato ci sono: Amministrazione
Giudiziaria Italiana, Centro Nazionale Trapianti, Confindustria,
Consiglio Nazionale del Notariato, Cassa Forense di Roma
È docente di Allenamento Mentale per la Federazione Italiana
Pallavolo e ha affiancato professionisti e squadre di vari sport nel
raggiungimento di risultati importanti, attualmente collabora
con Pallacanestro Olimpia EA7 Emporio Armani Milano e con
il settore giovanile dell’Inter FC.