Comunicare con il corpo il proprio disagio · presente l’ossessione della magrezza....
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Comunicare con il corpo il proprio disagio
EDUCARE PER CRESCERE
GRANDI SI DIVENTA
Dott.ssa Maria Nobile Dott.ssa Maddalena Mauri
Comportamenti
Conteggio delle calorie
Dieta con restrizione calorica eccessiva
Esercizio fisico compulsivo
Giocherellare con il cibo
Check eccessivo del peso / delle forme corporee (anche senza la bilancia) [Body Checking]
Quali comportamenti problematici / sintomi osserviamo nel trailer?
Pensieri
Sono in salute
Sono forte
Ho il controllo
Paura di mangiare / di ingrassare
Deflessione dell’umore
Quali pensieri della protagonista sono riportati nel trailer?
Disturbi del comportamento alimentare
Cosa sono?
Sono disturbi PSICOLOGICI in cui il controllo dell’alimentazione diventa un modo per tenere sotto controllo la sofferenza psicologica
→ NON SIGNIFICA CHE SIANO UNA SCELTA di chi ne soffre, i DCA sono MALATTIE
Disturbi del comportamento alimentare
I più frequenti:
ANORESSIA
BULIMIA
BINGE EATING DISORDER (BED – Disturbo da Alimentazione Incontrollata)
ANORESSIA
Significa mancanza di appetito
È un sintomo che può essere presente anche in altre malattie psichiatriche e mediche
L’Anoressia Nervosa, colpisce tra lo 0.3 e l’1% delle giovani donne
BULIMIA
Significa «Fame da Bue»
È un sintomo che può essere presente anche in altre malattie mediche
La Bulimia Nervosa è accompagnata da comportamenti compensatori per NON ingrassare
BED – Binge Eating Disorder
Comportamenti bulimici, ma senza comportamenti di compenso per non ingrassare → chi ne soffre è solitamente sovrappeso o obeso
A differenza che nell’anoressia e nella bulimia, non è presente l’ossessione della magrezza
Caratteristiche generali
Età di insorgenza tipica è l’adolescenza o giovane età adulta
Negli ultimi anni l’età di insorgenza si sta abbassando
Molto più frequenti nelle femmine piuttosto che nei maschi
Sempre più frequenti nuove forme di disturbo (es: ortoressia)
Disturbi del comportamento alimentare
Anoressia Nervosa
Bulimia Nervosa
Disturbo da alimentazione incontrollata (BINGE)
Per la diagnosi clinica vanno escluse cause mediche o altri disturbi psichici (es: depressione)
Anoressia Nervosa
Caratteristiche principali:
Eccessiva attenzione al corpo e alla sua forma. L’autostima e l’autosvalutazione di sé sono centrate sulla forma e sul peso del corpo e sulla capacità di controllarli
Mantenimento volontario di un basso peso, anche in condizioni di sottopeso oggettivo: Body Mass Index < 17.5
Amenorrea (il criterio attualmente non è più necessario per la diagnosi ma rimane un criterio di gravità)
BMI Body Mass Index
L’indice di massa corporea è una rappresentazione del peso in funzione dell’altezza
BMI = PESO (in Kg) / ALTEZZA (in M) al quadrato
Valori di riferimento secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità:
Significativamente sottopeso 17.5 o inferiore
Sottopeso da 17.5 a 19
Basso peso da 19 a 20
Peso normale da 20 a 25
Sovrappeso da 25 a 30
Obesità 30 o superiore
Anoressia Nervosa
La severità del disturbo è attribuita in base all’indice di massa corporea:
Body Mass Index BMI = peso in kg/altezza in metri al quadrato
≤ 17: lieve
16-17: moderato
15-16: grave
<15: estremo
Le linee guida nazionali e internazionali prevedono il ricovero per BMI inferiore a 15
(una donna alta 1.65 metri e con un peso di 40 Kg)
Anoressia Nervosa
2 tipi di Anoressia Nervosa
Con Restrizione
Con Abbuffate/Condotte di Eliminazione
Anoressia Nervosa
Il quadro clinico delle pazienti con AN è caratterizzato da una perdita di peso molto brusca a seguito di un’alimentazione estremamente controllata e/o di eccessivo esercizio fisico, induzione di vomito o forte utilizzo di lassativi
I comportamenti alimentari sono ritualizzati: preferenza per cibi e bevande dal basso apporto
calorico, senza colore e senza sapore,
tendenza ad alimentarsi molto lentamente,
talvolta, incorrere nella finzione: masticare a lungo cibi per poi sputarli via
Lisa
Lisa, studentessa di 18 anni, si alza ogni mattina alle 6. La prima cosa che fa è pesarsi. Se il suo peso è diminuito è felice e soddisfatta. Fa colazione da sola, senza i suoi famigliari. Lisa pesa il suo cibo (due fette di pane e 20 g di marmellata dietetica) e lo mangia lentamente, tutta sola… Dopodiché si pesa nuovamente.
Anoressia Nervosa
Spesso non sono consapevoli del sotto-peso e dei rischi che stanno correndo
DISPERCEZIONE CORPOREA: Non è una bugia, non è un capriccio, è un sintomo che spesso è co-presente all’Anoressia Nervosa: DISTURBO DELL’IMMAGINE CORPOREA
Disturbo dell’immagine corporea
Immagine Corporea: l’immagine che abbiamo nella nostra mente della forma, dimensione, taglia del nostro corpo e i sentimenti che proviamo rispetto a queste caratteristiche e rispetto alle singole parti del nostro corpo (Slade, 1988).
Si costruisce nel tempo con l’esperienza, coinvolgendo aspetti biologici, psicologici e sociali.
Disturbo dell’immagine corporea
Il corpo in adolescenza va incontro a cambiamenti rapidi e continui, con manifestazioni come l’aumento di peso, l'acne, l’accentuarsi delle forme che possono contribuire a una maggiore difficoltà nell’accettazione della propria forma fisica → È UN PERIODO DI MAGGIORE VULNERABILITÀ DAL PUNTO DI VISTA EMOTIVO E PSICOLOGICO
Disturbo dell’immagine corporea
L’insoddisfazione per il proprio corpo è molto diffusa in entrambi i sessi in tutta la popolazione, a volte può però arrivare a livelli di sofferenza molto gravi → Caratteristica spesso presente nei DCA e nei disturbi da dirmorfismo corporeo
Nei DCA spesso c’è una modalità patologica di percepire, di valutare e di vivere il proprio corpo, con emozioni di disgusto e vergogna
Pazienti anoressiche, anche molto sottopeso, percepiscono il proprio corpo come orribile e grasso, a volte indossano vestiti ampi per nascondersi
Alessandra Mi sento un maiale. Il mio stomaco è così teso! Orribile. Odio il modo in cui i jeans mi fasciano la pancia.
Barbara Dopo aver «risolto» i problemi di anoressia nervosa, ha iniziato a
chiedere con insistenza ai genitori di sottoporsi a filler delle labbra e a un intervento di rinoplastica. Ha 16 anni.
Nucleo Psico-patologico
Bassa Autostima
Perfezionismo e bassa flessibilità cognitiva
Paura di perdere il controllo
Vergogna
Il controllo del peso è ciò che garantisce una sensazione di autonomia e indipendenza
Bulimia Nervosa
Caratteristiche principali:
Eccessiva attenzione al corpo e alla sua forma
Abbuffate ricorrenti, nelle quali i pazienti sperimentano la sensazione di perdita di controllo
Comportamenti di compensazione per il controllo del peso: restrizione dietetica, vomito autoindotto, lassativi
Ciò che realmente distingue AN e BN è il dimagrimento. Spesso le pazienti con Bulimia sono normopeso.
Spesso i pazienti passano da una diagnosi all’altra
Bulimia Nervosa
La severità del disturbo è attribuita in base al numero di condotte compensatorie per settimana:
1-3 per settimana: lieve
4-7: moderato
8-13: grave
14 o più: estremo
Può capitare che i pazienti nascondano il disturbo per anni. Quando lasciano prove delle abbuffate o dei comportamenti di compenso è una silenziosa richiesta di aiuto
Crisi Bulimica
Cosa sono? Ingestione di grandi quantità di cibo, in poco tempo, che continua fino a che il paziente non si sente così pieno da star male.
Le pazienti si vergognano molto di questo comportamento, per cui le abbuffate avvengono in solitudine.
Le abbuffate sono accompagnate da sensazione di perdita di controllo e, successivamente, da fortissimo senso di colpa
Circolo Vizioso
Dieta
Calo di peso
Fame
Paura di perdere il controllo
Preoccupazione per il peso, insoddisfazione per il proprio corpo,
insoddisfazione verso se stessi
Perdita di controllo: Abbuffata
Anoressia
Bulimia
Effetti del digiuno
MINNESOTA STUDY
Modificazioni del comportamento alimentare: preoccupazione per il cibo, aumento del tempo per consumare pasti, collezione di ricette, aumentato uso di spezie, occasionali abbuffate
Modificazioni emotive e sociali: umore deflesso, ansia, irritabilità, labilità emotiva
Modificazioni cognitive: diminuita capacità di concentrazione
Modificazioni fisiche: disturbi del sonno, diminuita tolleranza al freddo, perdita di capelli, bradicardia e ipotensione
SONO REVERSIBILI!
Effetti del digiuno
MINNESOTA STUDY
Modificazioni del comportamento alimentare: preoccupazione per il cibo, aumento del tempo per consumare pasti, collezione di ricette, aumentato uso di spezie, occasionali abbuffate
Modificazioni emotive e sociali: umore deflesso, ansia, irritabilità, labilità emotiva
Modificazioni cognitive: diminuita capacità di concentrazione
Modificazioni fisiche: disturbi del sonno, diminuita tolleranza al freddo, perdita di capelli, bradicardia e ipotensione
SONO REVERSIBILI!
Disturbo da alimentazione incontrollata
Caratteristiche principali:
Ricorrenti abbuffate, senza comportamenti compensativi, nelle quali il paziente sperimenta la sensazione di perdere il controllo
Le abbuffate sono associate a
Rapidità nel mangiare
Sentirsi «pieni da stare male»
Assenza di fame
Mangiare da soli a causa della vergogna
Sentimenti di disgusto verso se stessi
Disturbo da alimentazione incontrollata
La severità del disturbo è attribuita in base al numero di abbuffate per settimana:
1-3 per settimana: lieve
4-7: moderato
8-13: grave
14 o più: estremo
L’età media di insorgenza è più elevata rispetto agli altri disturbi dell’alimentazione (30 anni)
I pazienti con BED sono predisposti all’obesità
A differenza delle abbuffate presenti nella Bulimia Nervosa, i pazienti con BED tendono a iper-alimentarsi per tutta la giornata
Ortoressia
Orthos (giusto) e Orexis (appetito): indica l’ossessione psicologica di mangiare sano
Maggior prevalenza nei maschi, in parallelo con la diffusione della Vigoressia
Chi ne soffre può trascorrere più di 3-4 ore al giorno a pensare a quali cibi scegliere, a come prepararli e consumarli, pretendendo solo ciò che fa stare bene, che può non corrispondere a ciò che piace realmente
È presente pianificazione dei pasti con diversi giorni di anticipo, al fine di evitare i cibi ritenuti dannosi e preparazione del cibo secondo procedure particolari ritenute esenti da rischi per la salute
Isolamento Sociale
Vigoressia
Dipendenza patologica dall’esercizio fisico dovuta a una preoccupazione ossessiva per l’aspetto fisico e dal desiderio di modificarlo aspirando alla perfezione
L’esercizio fisico è praticato superando i limiti normalmente posti dallo sforzo, dalla noia e dalla stanchezza
Dispercezione dell’immagine corporea: Le pazienti con AN si vedono sempre più grasse di quel che
sono
I pazienti vigoressici (in prevalenza di sesso maschile) si vedono sempre più magri di quel che sono e non abbastanza muscolosi
Alimentazione: dieta molto rigida e salutista, prediligendo alimenti iperproteici, mentre sono quasi completamente evitati i cibi ricchi di grassi e carboidrati. Uno strappo alla regola, accompagnato da un gran senso di colpa, è combattuto facendo ore e ore di esercizio fisico
Molto frequente l’uso (e l’abuso) di integratori e sostanze anabolizzanti
Anoressia alcolica o drunkoressia
Ridurre la quantità di cibo assunto per poter aumentare l'assunzione di alcol senza aumentare il peso corporeo
Caratteristiche: saltare i pasti, al fine di “evitare” le calorie o compensare
l’aumentato apporto calorico dal consumo di bevande alcoliche,
eccessivo esercizio fisico al fine di compensare le calorie consumate dal bere,
bere quantità eccessive di alcol al fine di avere la nausea e vomitare
È un fenomeno molto recente e molto diffuso soprattutto nei college americani
Cause dei disturbi del comportamento alimentare?
NON esiste un’unica causa
Il modello scientifico di riferimento per la spiegazione delle cause dei DCA è quello BIO-PSICO-SOCIALE
Per avere in mente la complessità della dinamica dei DCA bisogna tenere presenti
Fattori predisponenti
Fattori scatenanti
Fattori di mantenimento
Fattori Predisponenti
• Individuali
• Familiari
• Culturali
Fattori Scatenanti
• Difficoltà psicologiche e ambientali: insoddisfazione per peso e corpo
• Dieta restrittiva: soddisfazione derivante dal controllo
Fattori di Mantenimento
• Sintomi del digiuno
• Rinforzi ambientali
Vulnerabilità
Disturbo Alimentare
Fattori Predisponenti
Fattori individuali:
Età (adolescenza)
Idealizzazione della magrezza (rinforzata dai mass-media: magro = vincente)
Perfezionismo
Tratti ossessivi, ansiosi o depressivi
Pensiero dicotomico
Sovrappeso, anche modesto, in infanzia o adolescenza
Fattori Predisponenti
Fattori familiari:
Clima criticante, anche sull’aspetto fisico
Particolare attenzione dei genitori per l’aspetto fisico
Insoddisfazione corporea dei genitori
Fattori culturali:
Idealizzazione della magrezza
Sentirsi potenti: potere derivante dalla capacità di controllo sul proprio corpo, particolarmente ricercato nella fase di sviluppo e cambiamento dell’adolescenza
Fattori Scatenanti
Diete dimagranti, soprattutto se «fai da te»
Distacco dalla famiglia
Fine di una relazione affettiva
Cambio di scuola, perdita di amici
Molestie psicologiche o fisiche
Lutti, malattie, crisi familiari
Eventi critici in generale, che mettono in discussione autostima e autonomia
Fattori di Mantenimento
Sono l’obiettivo principale da «colpire» in terapia
I pazienti con DCA si alleano con il disturbo e non con i curanti. Spesso vengono portati dai medici per volere dei genitori, ma inizialmente non sono motivati alla cura
Il DCA si è sviluppato per proteggerli da un altro problema, da qualcosa che li fa davvero soffrire
Fattori di Mantenimento
Sindrome da Digiuno: dopo una prima fase di euforia e iperattività, si sviluppano una serie di sintomi
Fisici - Digestivi
Psicologici - Attenzione selettiva per il cibo
Isolamento sociale (momenti conviviali in cui è coinvolto il cibo sono fonti di ansia) → le pazienti tendono a evitare qualsiasi relazione e qualsiasi aiuto esterno
Controllo del cibo come strumento per controllare l’ansia
Fattori di Mantenimento
Vomito autoindotto: sia come fattore fisiologico sia psicologico («posso lasciarmi andare tanto so che vomiterò»). C’è la tendenza a spingere l’abbuffata oltre i limiti naturali (sentirsi «pieni da scoppiare»)
Dinamiche famigliari: vantaggi secondari della malattia, sono molto influenti soprattutto se si tiene conto che spesso il DCA si sviluppa per una difficoltà nell’individuazione/raggiungimento dell’autonomia; si assiste a una vera e propria fase di regressione
Consigli e conclusioni
Dai Disturbi del Comportamento Alimentare si guarisce!!!
La diagnosi precoce è essenziale per la buona riuscita del trattamento
Non sottovalutare alcun segnale
Rivolgersi a specialisti medici o delle professioni sanitarie che lavorino in equipe
Grazie per l’attenzione!
Contatti:
Maddalena Mauri, psicologa
Bibliografia • Fairburn, La terapia
cognitivo comportamentale dei disturbi dell’alimentazione, Eclipsi
• Vanderlinden, Vincere l’anoressia, Positive press
• State of Mind, il giornale delle scienze psicologiche, http://www.stateofmind.it/