Comune soppresso di Castagné. Inventario dell'archivio ... dell... · Neuhauser, limitatamente al...

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Comune soppresso di Castagné. Inventario dell'archivio ([sec. XVIII fine]-1929) e degli archivi aggregati (1826-1929) a cura di Susy Neuhauser - Giuliana Campestrin Comune di Pergine Valsugana 2008

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Comune soppresso di Castagné. Inventario dell'archivio ([sec. XVIII fine]-1929)

e degli archivi aggregati (1826-1929)

a cura di Susy Neuhauser - Giuliana Campestrin

Comune di Pergine Valsugana

2008

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Caratteri del progetto Il progetto è nato come esperienza di tirocinio e quindi stesura di laurea della studentessa Susy Neuhauser, limitatamente al periodo preunitario. Il lavoro prodotto è stato quindi revisionato e integrato da Giuliana Campestrin con la schedatura della documentazione prodotta dall’ente nel periodo postunitario e la descrizione dei fondi aggregati. Tutte le schede sono state compilate seguendo le regole del manuale Sistema informativo degli archivi storici del Trentino. Manuale per gli operatori versione 1, Trento, Provincia autonoma di Trento, Soprintendenza per i beni librari e archivistici, 2006.

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Albero delle strutture Archivio del Comune soppresso di Castagné, [sec. XVIII fine] - 1929

Comune di Castagné, [sec. XVIII fine] - 1929

Comunità di Castagné, [sec. XVIII fine] - 1810

Atti degli affari della comunità, [sec. XVIII fine] - 1810

Comune di Castagné (ordinamento austriaco), 1818 - 1923

Verbali delle sedute della rappresentanza comunale, della deputazione e del

consiglio comunale, 1901 - 1924

Protocolli degli esibiti, 1868 - 1875

Carteggio ed atti degli affari comunali, 1818 - 1923

Registri anagrafici, 1850 - 1851

Elenchi dei coscritti, liste di leva e liste dei riformati, 1901 - 1922

Ruoli della leva in massa, 1919

Ruoli matricolari, 1923

Protocolli di revisione delle liste militari, 1851

Inventari del patrimonio comunale, 1919

Preventivi, conti consuntivi e documenti di corredo, 1818 - 1923

Comune di Castagné (ordinamento italiano), 1923 - 1929

Deliberazioni del consiglio, della giunta comunale e del podestà, 1924 - 1929

Indici delle deliberazioni del podestà, 1926 - 1928

Copie vistate delle deliberazioni del podestà, 1926 - 1928

Protocolli degli esibiti, 1925 - 1929

Carteggio ed atti, 1923 - 1929

Carteggio ed atti ordinati per oggetto, 1923 - 1929

Carteggio ed atti protocollati, 1924 - 1926

Carteggio ed atti classificati per categoria, 1927 - 1929

Repertori degli atti soggetti a tassa di registro, 1924 - 1929

Ruoli delle rendite patrimoniali e delle imposte e tasse, 1924 - 1929

Ruoli della tassa comunale sui cani, 1924 - 1928

Ruoli degli esercenti soggetti al dazio consumo, 1924 - 1928

Ruoli della tassa comunale sugli esercizi e rivendite, 1924 - 1929

Ruoli della tassa comunale di famiglia o fuocatico, 1924 - 1928

Ruoli della tassa sul bestiame, 1924 - 1928

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Ruoli per tasse diverse, 1924 - 1928

Matricole delle tasse comunali, 1925 - 1929

Inventari del patrimonio comunale, 1927 - 1929

Giornali di cassa, 1926 - 1929

Libri mastri della contabilità, 1926 - 1928

Bilanci di previsione, 1924 - 1929

Conti consuntivi, 1924 - 1928

Documenti di corredo ai conti consuntivi, 1924 - 1928

Registri di stato civile, 1924 - 1929

Registri degli atti di nascita, 1924 - 1929

Registri degli atti di matrimonio, 1924 - 1929

Registri degli atti di morte, 1924 - 1929

Registri degli atti di cittadinanza, 1924 - 1929

Registri della popolazione, 1924 - 1924

Liste elettorali, 1925 - 1929

Registri diversi, 1923 - 1929

Registri della categoria I, 1929 - 1929

Registri della categoria II, 1927 - 1928

Registri della categoria IV, 1923 - 1928

Registri della categoria V, 1927 - 1928

Registri della categoria XI, 1927 - 1928

Registri della categoria XIV, 1927 - 1928

Documentazione della fabbriceria della chiesa di San Vito in Castagné, 1826 - 1851

Rese di conto, 1844 - 1851

Documenti di corredo al conto consuntivo, 1826 - 1834

Carteggio ed atti, 1851

Documentazione del Beneficio Leonardelli Cerchier, 1834 - 1873

Rese di conto, 1843 - 1851

Documenti di corredo, 1834 - 1873

Carteggio ed atti, 1843 - 1851

Documentazione privata di Giuseppe Gretter di Castagné, 1852 - 1853

Carteggio ed atti, 1852 - 1853

Documentazione del Consiglio scolastico locale di Castagné, 1904 - 1915

Carteggio ed atti, 1904 - 1915

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Archivio della Congregazione di carità del Comune di Castagné, 1924 - 1929

Repertori degli atti soggetti a tassa di registro, 1924 - 1929

Bilanci di previsione, 1925 - 1928

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Albero dei soggetti produttori

Comunità di Castagné, Castagné, [sec. XVIII fine] - 1810 Successori: Comune di Castagné, Castagné, 1818 - 1923 Comune di Castagné, Castagné, 1923 - 1929

Comune di Castagné, Castagné, 1818 - 1923

Predecessori: Comunità di Castagné, Castagné, [sec. XVIII fine] - 1810 Successori: Comune di Castagné, Castagné, 1923 - 1929 Gestisce : Beneficio Leonardelli Cerchier, Castagné, 1834 - 1873 Concorre alla gestione di : Fabbriceria della chiesa di San Vito, Castagné, 1826 - 1851

Comune di Castagné, Castagné, 1923 - 1929

Predecessori: Comune di Castagné, Castagné, 1818 - 1923 Comunità di Castagné, Castagné, [sec. XVIII fine] - 1810 Concorre alla gestione di : Congregazione di carità del Comune di Castagné, Castagné, 1924 - 1929

Fabbriceria della chiesa di San Vito, Castagné, 1826 - 1851

Alla cui gestione concorre : Comune di Castagné, Castagné, 1818 - 1923

Beneficio Leonardelli Cerchier, Castagné, 1834 - 1873 È gestito da : Comune di Castagné, Castagné, 1818 - 1923

Giuseppe Gretter di Castagné, Castagné, 1852 - 1853

Consiglio scolastico locale di Castagné, Castagné, 1904 - 1915

Alla cui gestione concorre : Comune di Castagné, Castagné, 1923 - 1929

Congregazione di carità del Comune di Castagné, Castagné, 1924 - 1929 Alla cui gestione concorre : Comune di Castagné, Castagné, 1923 - 1929

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superfondo Archivio del Comune soppresso di Castagné, [sec. XVIII fine] - 1929 155 registri, 145 fascicoli, 17 filze, 2 buste, 1 volume, 14 documenti singoli metri lineari 2.6 Contenuto La documentazione prodotta e acquisita dal Comune soppresso di Castagné è stata descritta nel presente inventario sulla base delle cesure istituzionali della storia del Trentino e comprende una sezione preunitaria e una postunitaria. La sezione preunitaria si compone di due subfondi: il primo riguarda la comunità di Castagné, contenente documentazione dal secolo XVIII al 1810; il secondo comprende la documentazione prodotta dal Comune di Castagné all'epoca della dominazione austriaca dal 1818 al 1923, anno in cui venne introdotto anche in Trentino il sistema amministrativo italiano. Non è pervenuta documentazione prodotta nel periodo italico (1810-1818), perché all'epoca la villa di Castagné fu accorpata come frazione al Comune limitrofo di Susà. La parte postunitaria dell'archivio del Comune di Castagné di ordinamento italiano riguarda gli anni dal 1923 al 1928, anno in cui anche il Comune di Castagné, al pari di altri del mandamento perginese, venne soppresso, divenendo frazione del Comune di Pergine Valsugana. Completano il fondo i seguenti archivi aggregati: documentazione della fabbriceria della chiesa di San Vito in Castagné (1826-1851), documentazione del Beneficio Leonardelli Cerchier (1834-1873), documentazione privata di Giuseppe Gretter di Castagné (1852-1853), documentazione del Consiglio scolastico locale di Castagné (1904-1915) e l'archivio della Congregazione di carità del Comune di Castagné (1924-1929). La documentazione conservata risulta nel complesso piuttosto lacunosa, principalmente per quel che riguarda il periodo comunitario: i documenti concernenti tale periodo furono descritti in maniera analitica dalla Cooperativa Koinè nel 19901. Lo stato di conservazione della documentazione è generalmente discreto, salvo alcuni documenti danneggiati in varia misura dall'umidità e dal conseguente sviluppo di muffe ed altri microrganismi. Lingua Italiano, tedesco Storia archivistica L'archivio del Comune soppresso di Castagné si trova presso l'Archivio storico del Comune di Pergine Valsugana. Dal 2005 l'archivio si trova pertanto collocato nella sede di palazzo Cerra, in seguito al trasferimento dell'istituto di conservazione dalla vecchia sede ubicata nel sottotetto della Biblioteca comunale di Pergine Valsugana. Fino al 1989 l'archivio era conservato nella sede di piazza Municipio, frammisto ad altri fondi di enti estinti e comuni soppressi, oggi dipendenti, in quanto frazioni, dal Comune di Pergine Valsugana. Un'operazione di riordino e selezione della documentazione fu effettuata nel 1849 in occasione del rinnovo della rappresentanza comunale di Castagné. In una lettera il deputato Domenico Carlin biasimava infatti il sindaco Giuseppe Gretter per aver "ordinato l'armario2 per fare un prottocollo e registro regolare di tutte le carte comunali delle cessate rappresentanze perchè non vadino disperse, onde causare al comune una assai grandiosa spesa, giacchè ben potrà conoscere a quali circostanze va soggetto il comune. Il fare una tale spesa in pendenza di una nuova organizzazione di una nuova legge sarebbe una gran pazzia tanto più in quanto che sono carte che non contengono, né possono contenere il merito di essere registrate, ma anzi di essere vendute agli esercenti li botteghe, perchè

1 SOCIETÀ COOPERATIVA KOINÈ (a cura di), Comune di Pergine Valsugana. Inventario degli ex Comuni di Serso, Viarago, Madrano, Nogaré, Vigalzano, Costasavina, Roncogno, Susà, Castagné, s.l. 1990 (dattiloscritto). 2 L'armadio fu commissionato al falegname Agostino Ianeselli di Bosentino.

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in tale modo il comune ne avverebbe più vantaggio, quando però una tale spesa non fosse fatta gratis"3. A seguito della soppressione del Comune di Castagné, il suo archivio fu consegnato per competenza, dopo il 1929, al Comune di Pergine Valsugana. L'archivio fu censito, parzialmente ordinato ed inventariato nel 1979, senza per altro introdurre alcuna cesura istituzionale. Tale lavoro fu revisionato, completato e approfondito negli anni 1989-19904, applicando alle carte un ordinamento strettamente cronologico. I fascicoli cronologici così ottenuti furono condizionati in buste chiuse. Notizie relative alla storia dell'archivio del Comune di Castagné anteriori a questi interventi di riordino si deducono dal censimento descrittivo di Albino Casetti5, il quale, oltre ad indicare la consistenza dell'archivio, riporta dati inerenti anche gli archivi parrocchiali di Santa Caterina e di San Vito, attualmente conservati presso l'archivio parrocchiale di Canale di Pergine. Albino Casetti registra tra la documentazione dell'archivio parrocchiale di San Vito la presenza di esigua documentazione gastaldiale e comunitaria, tra cui un "Libro maestro dell'onoranda Gastaldia di Castagné con rese di conto dal 1758 al 1828". Per quel che riguarda la documentazione dell'ex Comune di Castagné, Albino Casetti scrive che "gli atti sono presso l'Archivio comunale di Pergine in una cassa". Le informazioni che egli riporta sono confermate dalla documentazione a tutt'oggi presente, eccetto un "Protocollo esibiti" relativo agli anni 1872-1879, non pervenuto. Documentazione aggregata - Documentazione della fabbriceria della chiesa di San Vito in Castagné (1826 – 1851) - Documentazione del Beneficio Leonardelli Cerchier (1834 – 1873) - Documentazione privata di Giuseppe Gretter di Castagné (1852 – 1853) - Documentazione del Consiglio scolastico locale di Castagné (1904 – 1915) - Archivio della Congregazione di carità del Comune di Castagné (1924 – 1929) Modalità di acquisizione e versamento L'archivio del Comune di Castagné fu depositato presso l'archivio del Comune di Pergine Valsugana a seguito della soppressione del Comune di Castagné, assorbito dal Comune di Pergine Valsugana in forza del Regio decreto del 29 novembre 1928, n. 2980. Criteri di ordinamento e inventariazione Al momento del riordino la documentazione si presentava raccolta in buste e in fascicoli, principalmente per quel che riguarda il carteggio e la documentazione contabile. Nel riordino del materiale si è proceduto applicando il metodo storico, cioè è stato rispettato o ripristinato, se possibile, l'ordine originario secondo cui l'ente produttore dell'archivio aveva organizzato la documentazione. I documenti del periodo comunitario sono stati ordinati in ordine cronologico, mentre il carteggio in generale è stato riordinato per annata in base al numero progressivo di protocollo, di repertorio, per oggetto o per categoria, oppure, in mancanza di questi strumenti, in ordine cronologico; i documenti relativi alla contabilità sono stati riordinati cronologicamente, mentre gli allegati sono stati riordinati per titoli di spesa, per numero progressivo oppure in ordine cronologico.

3 Archivio storico del Comune di Pergine (d'ora in poi ACP), Archivio del Comune soppresso di Castagné, "Pezzi formati sotto il capocomune Domenico Carlin e Giuseppe Gretter fino il 1849", 39, doc. 1849 gennaio 17. 4 SOCIETÀ COOPERATIVA KOINÈ (a cura di), Comune di Pergine Valsugana. Sezione separata dell'archivio comunale. Inventario degli ex comuni, s.l. 1989 (dattiloscritto), pp. 154-169; EAD. (a cura di), Comune di Pergine Valsugana. Inventario degli ex Comuni di Serso, Viarago, Madrano, Nogaré, Vigalzano, Costasavina, Roncogno, Susà, Castagné cit. 5 A. CASETTI, Guida storico-archivistica del Trentino, Trento 1961, pp. 152-153.

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Il lavoro di riordino si è svolto in diverse fasi. Inizialmente è stata effettuata una ricognizione generale della documentazione, cercando di strutturare il complesso archivistico in base alla storia istituzionale e alle competenze dell'ente produttore, isolando i fondi aggregati. In seguito si è passati all'esame delle singole unità (registri, volumi, fascicoli, filze, buste, carte sciolte), rilevandone e schedandone gli elementi significativi. La numerazione assegnata alle unità è progressiva e chiusa, in quanto il soggetto produttore è estinto e non si prevedono ulteriori incrementi. In un secondo tempo ci si è occupati dell'individuazione delle serie e della strutturazione del complesso archivistico, disponendo le unità documentarie all'interno delle serie stesse in ordine cronologico. Le serie sono state disposte, all'interno di ogni periodizzazione e di ogni fondo, secondo la seguente successione: prima le serie di documenti collocabili nelle categorie direttive, poi le serie ascrivibili alle categorie esecutive e infine le serie facenti parte delle categorie consuntive. Nella descrizione di ogni serie sono riportati la denominazione della serie stessa, gli estremi cronologici, la consistenza e una breve descrizione del contenuto. Nell’ambito di ogni serie sono descritte le unità archivistiche, delle quali si rilevano alcuni elementi identificativi essenziali. Il primo di essi è la segnatura, riportata in capo alla descrizione ad indicare la collocazione fisica del pezzo all’interno dell’archivio, costituita da un numero progressivo facente parte di una serie chiusa. La segnatura delle unità dei fondi aggregati, con numerazione parimenti chiusa per ogni fondo, è preceduta da lettera alfabetica convenzionale (A=documentazione della fabbriceria della chiesa di San Vito in Castagné, B=documentazione del Beneficio Leonardelli Cerchier, C=documentazione privata di Giuseppe Gretter di Castagné, D=documentazione del Consiglio scolastico locale di Castagné, E=archivio della Congregazione di carità di Castagné). Nel campo “Segnature precedenti” sono indicate eventuali segnature pregresse, compresa la segnatura attribuita dalla Cooperativa Koinè nel 1989 (in sigla SCK), così strutturata: il numero di quattro cifre (es. 1634) indica la singola unità documentaria, come nel caso dei registri, dei fascicoli di documenti contabili, delle buste pluriennali di carteggio. In quest’ultimo caso la collocazione fisica assegnata dalla Cooperativa all’unità archivistica all’interno della busta è stata evidenziata attraverso l’affiancamento al numero di quattro cifre di un numero progressivo separato da una virgola (es. 1634, 1 = fascicolo 1 della busta 1634). Nella descrizione generale delle singole unità, al campo segnatura segue il titolo, se originale indicato tra virgolette, oppure attribuito. I segni di interpunzione, i segni diacritici, le maiuscole e le minuscole sono riportati secondo l’uso moderno. Qualora il titolo non espliciti in maniera soddisfacente la natura della documentazione, si è ritenuto di darne una descrizione più approfondita nel campo contenuto. Il terzo elemento è costituito dagli estremi cronologici nella sequenza anno, mese, giorno, comprensivo talvolta della data topica con indicazione anche del microtoponimo, se significativo al fine di una definizione puntuale dell’unità. In assenza di indicazioni cronologiche certe, si è proceduto ad attribuire una data arrotondata almeno al secolo, sulla base di altri elementi, estrinseci (grafia) o di contenuto. Le date attribuite sono state collocate tra parentesi quadrate. Il quarto degli elementi descrittivi riguarda il contenuto. Si tratta di un campo estremamente vario, in quanto contiene tutti gli elementi che possono ampliare e completare la descrizione dell’unità: breve descrizione del contenuto, numerazione di protocollo e lacune, documenti significativi, allegati e via dicendo. Il quinto e ultimo elemento considera la descrizione estrinseca: viene specificata la lingua della documentazione e quindi la tipologia dell’unità descritta (registro, volume, fascicolo, busta, filza, documento singolo). Col termine fascicolo s’intende l’aggregazione in un’unica camicia degli atti di un’annata oppure di originali e copie di conti di uno stesso anno. Nella descrizione estrinseca si specifica, nel caso di registri, il tipo di legatura e infine, per ogni unità, il numero delle carte, con indicazione di quelle non numerate (n.n.), non protocollate (n.p.) e senza data (s.d). Nel caso di registri e volumi si specifica se la numerazione delle carte o delle pagine è originaria o mentale e,

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nel primo caso, se essa è parziale, incompleta o lacunosa. La consistenza delle carte comprende le sole pagine o carte scritte ed ignora quelle bianche, mentre vengono segnalate eventuali lacune. Non è stata indicata la natura del supporto scrittorio, poiché si tratta di documentazione esclusivamente cartacea e manoscritta. Criteri di selezione Nell'anno 2002 è stata effettuata un'operazione di selezione e scarto, limitatamente al periodo postunitario, autorizzata dal Servizio beni librari ed archivistici della Provincia autonoma di Trento con determina dirigenziale del 24 maggio 2002, n. 55 e deliberata dalla Giunta comunale con atto del 9 luglio 2002, n. 120. Incrementi previsti Poiché l'ente produttore è estinto, non si prevedono ulteriori incrementi. Condizioni di accesso La consultabilità della documentazione presente negli archivi comunali è regolamentata dall'art. 24 della legge provinciale 17 febbraio 2003, n. 1 "Nuove disposizioni in materia di beni culturali", che rinvia alla legislazione statale. Secondo quest'ultima i documenti presenti negli archivi comunali sono liberamente consultabili, ad eccezione di quelli a carattere riservato relativi alla politica interna o estera dello Stato, i quali possono essere consultati dopo 50 anni dalla loro emissione. Gli altri documenti sono consultabili 40 anni dopo la loro data, ad esclusione di quelli contenenti dati sensibili, idonei a rivelare lo stato di salute, la vita sessuale o i rapporti riservati di tipo familiare, i quali diventano accessibili dopo 70 anni dalla loro data. I documenti possono essere consultati presso la sala studio dell'Archivio storico del Comune di Pergine Valsugana nel rispetto del regolamento dello stesso, approvato con deliberazione consiliare del 12 luglio 2002, n. 53. Condizioni di riproduzione La riproduzione dei documenti è disciplinata dagli artt. 16 e 17 del Regolamento dell'Archivio storico del Comune di Pergine Valsugana, approvato con deliberazione consiliare del 12 luglio 2002, n. 53. Bibliografia A. CASETTI, Guida storico-archivistica del Trentino, Trento 1961, pp. 152-153. SOCIETÀ' COOPERATIVA KOINÈ (a cura di), Comune di Pergine Valsugana. Sezione separata dell'archivio comunale. Inventario degli ex comuni, s.l. 1989 (dattiloscritto), pp. 154-169. SOCIETÀ' COOPERATIVA KOINÈ (a cura di), Comune di Pergine Valsugana. Inventario degli ex Comuni di Serso, Viarago, Madrano, Nogaré, Vigalzano, Costasavina, Roncogno, Susà, Castagné, s.l. 1990 (dattiloscritto). S. NEUHAUSER, Inventario dell'archivio storico dell'ex Comune di Castagné. Periodo preunitario: [sec. XVIII]-1923, tesi di laurea (rel. Andrea Giorgi), Università degli studi di Trento, Facoltà di lettere e filosofia, Corso di laurea in scienze dei beni culturali, percorso archivistico-librario, a.a. 2006-2007, pp. 23-30. Bibliografia utilizzata per la compilazione della scheda A. ANTONIELLA , L'archivio comunale postunitario. Contributo all'ordinamento degli archivi dei comuni, Firenze 1979. P. CARUCCI, Le fonti archivistiche: ordinamento e conservazione, Roma 1983. A. CASETTI, Guida storico-archivistica del Trentino, Trento 1961. R. CERRI, L'archivio storico dell'ente locale come servizio pubblico, San Miniato (PI) 1999.

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R. GRASSI-P. POZZI-M. SAVOJA, Guida operativa alla descrizione archivistica. La descrizione inventariale, San Miniato (PI) 2001. E. LODOLINI, Archivistica. Principi e problemi, Milano 20009. Normative Regio decreto 29 novembre 1928, n. 2980, "Aggregazione dei comuni di Canezza, Castagné, Costasavina, Falesina, Ischia, Madrano, Nogaré, Roncogno, Serso, Susà, Viarago, Vigalzano e Vignola al Comune di Pergine e modificazione della denominazione di questo in Pergine Valsugana". Regolamento dell'Archivio storico del Comune di Pergine Valsugana approvato con delibera del Consiglio comunale di data 12 luglio 2002, n. 53. Legge provinciale 17 febbraio 2003, n. 1, "Nuove disposizioni in materia di beni culturali".

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fondo Comune di Castagné 150 registri, 131 fascicoli, 17 filze, 2 buste, 1 volume, 8 documenti singoli

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Ente Comunità di Castagné [sec. XVIII fine] - 1810 Luoghi San Vito Santa Caterina Santa Lucia (variante popolare del toponimo San Vito) Altre forme del nome Regola di Castegné Ville del Monte di Castagné Archivi prodotti Subfondo Comunità di Castagné Storia Dalle testimonianze documentarie presenti nell'archivio del cessato Comune di Castagné si può desumere che quella comunità aveva già acquisito una sua fisionomia e organizzazione negli ultimi decenni del XVIII secolo e si può inoltre supporre che essa fosse presente sul territorio già da qualche secolo, avendo testimonianze in tal senso nella documentazione dell'archivio comunale di Pergine6. Secondo Erminio Mastellotto7, seguendo un'interpretazione continuista, le comunità rurali trentine sarebbero sorte nei primi secoli dell'alto medioevo, quando, mancata una salda autorità centrale dopo la caduta dell'impero romano, le popolazioni delle valli sentirono il bisogno di organizzarsi autonomamente per la difesa e per l'utilizzo delle terre. Il punto centrale di unione di queste popolazioni divenne la chiesa locale, dove si svolgevano cerimonie religiose ed anche le attività pubbliche più importanti. Con il tempo vennero formandosi strutture locali di stampo assembleare in grado di elaborare regole vincolanti per tutti i membri della comunità, riguardanti i rapporti tra gli individui e lo sfruttamento delle risorse. Inizialmente queste regole ebbero la forma di consuetudini orali, ma più tardi vennero a formare il nucleo principale degli statuti o carte di regola8. Per Castagné non si hanno testimonianze specifiche riguardanti gli aspetti amministrativi e neppure esemplari di carte di regola; si può solo dedurre l'esistenza di una comunità che, sul finire del XVIII secolo, veniva chiamata regola9. È testimoniata l'esistenza di un gastaldo, di un regolano e di alcuni giurati10. Si può inoltre dire che il patrimonio della collettività veniva amministrato da specifiche

6 A titolo di esempio si veda ACP, XVI 113 contenente la stima di tutti i masi esistenti sul monte di Castagné risalente alla fine del secolo XVI. 7 E. MASTELLOTTO, L'archivio comunale trentino, Trento 1986 (dattiloscritto), pp. 6-7. 8 M. NEQUIRITO, Le carte di regola delle comunità trentine. Introduzione, storia e repertorio bibliografico, Mantova 1988, pp. 9-13. Sulle caratteristiche generali delle carte di regola si veda anche E. CAPUZZO, Carte di regola e usi civici nel Trentino, in "Studi trentini di scienze storiche", LXIV (1985), 4, pp. 371-421 ed in particolare, sulla tradizione statutaria nell'area perginese, si rimanda a G. CAMPESTRIN, Le antiche comunità del Perginese nei documenti dell'archivio comunale, in "Notizie del Comune di Pergine", 64/65 (2002), p. 19; EAD., Appunti per una storia della regola di Viarago, in Storia del paese nei documenti e nei ricordi. Viaracum, Vilrag, Viarac, Viarago, Pergine Valsugana (TN) 2004, pp. 189-193. 9 ACP, Archivio del Comune soppresso di Castagné, "Conto di me Giusepe Greter con la regola di Castegné nela forma come segue", 4. 10 ACP, Archivio del Comune soppresso di Castagné, "Locazione d'una malga spedita al messer Francesco quondam Pietro Toldo di Susà dall'onoranda gastaldia di Castagné", 3.

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figure, le quali provvedevano, tra l'altro, a redigere dei prospetti simili ai successivi stati patrimoniali, comprendenti il resoconto della parte attiva e della parte passiva11. In area perginese l'insieme delle regole formava in origine una grande gastaldia molto estesa, presieduta da un gastaldo, la quale, secondo Salvatore Piatti, risaliva al periodo longobardo, "precisamente quando il ducato di Trento si estese nella Valsugana fino al Cismon"12. Nel Trecento la grande gastaldia di Pergine si sfaldò perdendo parte dei suoi territori e al suo posto subentrò la giurisdizione del castello di Pergine guidata da un capitano. Durante l'esistenza della grande gastaldia e della successiva giurisdizione del castello di Pergine, il governo centrale, dato il frazionamento della popolazione in comunità microscopiche, sentì il bisogno di un'unione più ampia che comprendesse tutte le regole, che riducesse il numero di interlocutori, ma che fosse comunque rappresentativa di tutte le comunità perginesi. Da questa necessità nacque la grande comunità dei perginesi. Secondo Salvatore Piatti13, attestazioni dell'esistenza di questa comunità si hanno a partire dall'11 febbraio 1377, in un documento in cui si tratta dell'elezione di dodici uomini scelti per rappresentare le numerose comunità, al fine di guidare la grande comunità perginese per fare da controparte ai rappresentanti della giurisdizione del castello di Pergine e per risolvere i problemi comuni a tutte le regole. Questa grande comunità perginese non durò a lungo: dalla seconda metà del Quattrocento al primo decennio dell'Ottocento il territorio perginese e una parte della valle del Fersina si organizzarono in sette gastaldie minori, guidate da altrettanti gastaldi sottoposti alla giurisdizione del castello di Pergine, i quali formavano un direttivo incaricato di dare soluzione ai problemi comuni alle diverse regole. Non si può fissare una data precisa di nascita delle sette gastaldie, ma Salvatore Piatti14 ipotizza che esse siano venute a formarsi con il disgregarsi della grande gastaldia perginese e col nascere della giurisdizione del castello di Pergine, nonché con lo sfaldamento della grande comunità perginese. Le sette gastaldie indicate da Piatti, rimaste pressoché immutate per quanto concerne l'estensione durante tutta la loro esistenza, erano le seguenti15: - gastaldia di Pergine con Zivignago; - doppia gastaldia di Viarago con le regole di Viarago, Serso, Portolo, Canezza e Sant'Orsola16; - gastaldia di Madrano con le regole di Madrano, Nogaré, Canzolino, Vigalzano e Casalino17; - gastaldia di Susà con le regole di Susà, Roncogno, Costasavina e Canale18; - gastaldia di Castagné con gli abitati di Santa Caterina e San Vito; - gastaldia di Vignola con le regole di Vignola, Falesina, Ischia e Tenna; - gastaldia di Frassilongo con le regole di Frassilongo e Roveda. La divisione in gastaldie ha lasciato traccia nella documentazione della comunità di Castagné, ove è attestato un gastaldo nel 180619. L'organizzazione basata sulle comunità rurali e sulle gastaldie rimase praticamente invariata fino agli inizi del XIX secolo. Con l'avvento del Regno di Baviera, nel 1808, le carte di regola rimasero ancora in vigore, mentre più tardi, col decreto del 23 agosto 1810, venne estesa a tutto il Trentino la legislazione del napoleonico Regno d'Italia riguardante l'amministrazione dei comuni. 11 ACP, Archivio del Comune soppresso di Castagné, "Conto di me Giusepe Greter con la regola di Castegné nela forma come segue", 4. 12 S. PIATTI , Pergine. Un viaggio nella sua storia, Pergine Valsugana (TN) 1998, pp. 346-360. 13 Ibidem, pp. 346-360. 14 Ibidem, p. 352. 15 Ibidem, pp. 351-352. 16 Per approfondimenti riguardo la gastaldia di Viarago che godeva del privilegio del doppio voto nell'assemblea dei gastaldi, in considerazione della sua notevole estensione territoriale, si veda F. GHETTA-R. STENICO-M. ZAMPEDRI, La Gastaldia doppia di Viarago, in Storia del paese nei documenti e nei ricordi. Viaracum, Vilrag, Viarac, Viarago cit., pp. 277-335. 17 Per notizie riguardo la gastaldia di Madrano si veda S. PIATTI , Il piccolo mondo di Canzolino, Madrano e Vigalzano, Trento 1994, pp. 223-241. 18 Per notizie riguardo la gastaldia di Susà si veda S. PIATTI -J. PIVA , Canale nella storia, Trento 1998, pp. 106-117. 19 ACP, Archivio del Comune soppresso di Castagné, Carteggio ed atti dell'anno 1861, 47.

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Condizione giuridica L'antica organizzazione regoliera si fondava su un patrimonio consuetudinario che solo in tempi successivi venne codificato in forma scritta nelle cosiddette carte di regola. Esse costituirono il fondamentale strumento legislativo dell'organizzazione comunitaria e garantirono alla stessa l'esercizio autonomo di una sorta di bassa giurisdizione riguardo ai contenziosi di natura economica e nell'uso dei beni comuni che si sviluppavano con frequenza all'interno delle comunità. Dal punto di vista normativo la materia regoliera si situava al livello più basso di un contesto statutario assai composito, sia dal punto di vista della gerarchia delle fonti, che da quello della varietà degli esempi locali, ai cui vertici stavano gli statuti per la materia civile e 'criminale' (penale). Caratteristiche comuni agli statuti regolieri, pur all'interno di un panorama assai vario fatto di adattamenti alle esigenze e alle realtà dei singoli villaggi, furono una stesura (così come eventuali riforme e aggiunte) scaturita da esigenze e decisioni collettive e la necessità dell'approvazione da parte dell'autorità superiore competente per territorio: il principe vescovo, il conte del Tirolo, il dinasta feudale, gli organismi preposti all'amministrazione delle due preture cittadine di Trento e Rovereto. Oltre alle carte di regola, negli archivi comunali si rinvengono spesso normative accessorie per gli ambiti economici più diversi (acque, incendi, vettovaglie e così via), insieme ad altri atti di carattere amministrativo. Per ricostruire la vita delle antiche comunità si deve dunque fare riferimento a una documentazione complessiva assai composita. Funzioni, occupazioni e attività L'organizzazione in regole delle comunità rurali era diffusa su tutto il territorio trentino, indipendentemente dal contesto politico di appartenenza (vescovile o tirolese) dei diversi villaggi e dal tipo di vincolo degli stessi nei confronti delle due superiorità: diretto - talvolta mitigato da privilegi - o mediato dall'investitura concessa a favore di qualche casato nobiliare. Scopo dell'amministrazione regoliera era provvedere all'organizzazione interna di ogni comunità, secondo moduli improntati all'autogoverno, e inoltre disciplinare lo sfruttamento dei beni comuni e tutelare gli ambiti di possesso familiari, nonché dirimere i relativi frequenti contenziosi che ne derivavano, punendo le altrettanto numerose infrazioni che venivano commesse. Il territorio delle antiche comunità trentine, in origine indivisibile e inalienabile, era costituito: - in misura minore da beni cosiddetti 'divisi', poderi situati nei pressi dell'abitato assegnati ai diversi nuclei famigliari (fuochi) e nel corso del tempo divenuti simili a proprietà private, benché in parte ancora sottoposti a vincoli collettivi; in questo caso la normativa tutelava diritti individuali: rispetto dei confini, protezione da furti e da danni di vario genere, prescrizioni per la vendemmia, lo sfalcio dei prati e così via, secondo una normativa nutrita e legata alla realtà economica specifica delle diverse comunità; - in gran parte da ampie superfici boschive e pascolive sfruttate in comunione tra coloro che godevano dei diritti di incolato, i vicini, dove lo scopo della minuziosa regolamentazione era uno sfruttamento ragionato dei beni comuni, che dovevano innanzi tutto integrare il reddito delle singole famiglie. La diffusione dell'istituzione regoliera avveniva a diversi livelli. Nei casi più frequenti si trattava di singole regole autonome costituite da un villaggio (a volte formato da più nuclei abitati), fino a forme organizzative composte da più di una comunità (comunità di valle, vicinie e altre forme aggregative). Le comunità di villaggio trentine seguirono linee evolutive e processi di mutamento misurabili solo nel lungo periodo, mantenendo sempre una propria marcata autonomia riguardo all'uso del proprio territorio (fatte salve le prerogative di natura feudale), nonostante qualche intervento correttivo apportato nel corso dell'età moderna dagli apparati politici superiori. La crisi delle regole sopraggiunse solo nel tardo Settecento, con le riforme introdotte dai sovrani illuminati di casa d'Austria e dagli ultimi vescovi tridentini, volte al consolidamento dell'apparato amministrativo e

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alla riconduzione entro l'alveo statale delle fino ad allora numerose forme di autogoverno periferiche. Struttura amministrativa Le istituzioni amministrative presenti nelle comunità di antico regime furono diverse da una località all'altra ed ebbero competenze diverse a seconda delle specifiche esigenze20. A Castagné è attestata la presenza di un gastaldo, di un regolano e di alcuni giurati. Non si possiedono testimonianze documentarie riguardanti i compiti specifici delle istituzioni, ma in linea di massima si può supporre con buona probabilità che anche a Castagné, come nelle altre comunità rurali trentine, fosse presente il supremo organo deliberativo, cioè la regola maggiore o regola generale, vale a dire l'assemblea cui partecipavano tutti i capifamiglia abitanti nel territorio della comunità, che si riuniva una o più volte l'anno. Il gastaldo veniva eletto dai capifamiglia di tutta la giurisdizione e costituiva il tramite tra l'autorità del castello e le regole che si trovavano nell'ambito della gastaldia, per quel che riguardava la riscossione delle tasse e dei cosiddetti pioveghi dovuti al castello, che consistevano in una serie di servizi gratuiti prestati in determinati giorni dell'anno. In area perginese i gastaldi, uno per ciascuna delle sette gastaldie, era portatore degli interessi della propria gastaldia in occasione delle riunioni periodiche dei gastaldi. Il regolano era responsabile della gestione della cosa pubblica, veniva eletto dalla regola oppure scelto dal regolano maggiore che lo presentava alla regola per conferma. Aveva il compito di rappresentare la regola e la comunità all'interno del territorio, controllando l'andamento dell'amministrazione e salvaguardando gli interessi generali della comunità. I giurati, in numero variabile, controllavano e organizzavano ogni settore economico della comunità e si occupavano di rivedere i confini tra le diverse proprietà. Contesto generale Il territorio entro il quale si erano sviluppati gli ambiti comunitativi era politicamente e amministrativamente complesso e disomogeneo. Spiritualmente non tutto l'odierno Trentino apparteneva alla diocesi tridentina (ne erano escluse la Val di Fassa, la Valsugana e altre località minori situate nella parte sudorientale della regione), che si estendeva invece su una parte dell'odierno Sudtirolo-Alto Adige; politicamente alcune zone del territorio trentino a partire dal XIII secolo passarono al conte del Tirolo e poi a casa d'Austria (in Val d'Adige a nord di Trento, in Val di Non, in Val di Cembra, in Val di Fiemme, in alta Valsugana, in Vallagarina, verso il lago di Garda), altre non appartennero mai al vescovo di Trento (il Primiero, la bassa Valsugana e la Val di Fassa). Amministrativamente il territorio trentino era governato: - in parte direttamente dal principe vescovo (in particolare le Valli Giudicarie e la gran parte delle Valli di Non e Sole); - per un'altra parte da famiglie nobili vassalle dello stesso; - la pretura di Trento (vescovile) dal magistrato consolare; - una parte da famiglie nobili vassalle del conte del Tirolo; - la pretura di Rovereto (tirolese) da provveditori; - la Val di Fassa dal principe vescovo di Bressanone. L'organizzazione dei territori vescovili (suddivisi in gastaldie, scarie e deganie, sotto la supervisione di un vicedomino) quale si presentava nei primi secoli di vita del potere temporale tridentino, con

20 Il discorso è troppo complesso per essere affrontato in questa sede. Si rimanda pertanto a bibliografia specifica, utilizzata per questa scheda, in particolare E. MASTELLOTTO, L'archivio comunale trentino cit., pp. 6-32; S. PIATTI , Pergine. Un viaggio nella sua storia cit., pp. 346-360; M. NEQUIRITO, Le carte di regola delle comunità trentine. Introduzione, storia e repertorio bibliografico cit., pp. 9-16; ID. (a cura di), A norma di regola. Le comunità di villaggio trentine dal medioevo alla fine del '700 cit., pp. 45-48.

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gli inizi dell'età moderna si assestò su forme amministrative rimaste in vita sostanzialmente fino alla fine dell'antico regime. Le figure più diffuse sul territorio (oltre ad assessori, commissari, massari), dotate di competenze amministrative e giudiziarie erano: - i vicari (giudici in prima istanza); - i capitani (a volte detti luogotenenti - giudici in seconda istanza). Le unità amministrative distribuite sul territorio erano le giudicature (o giurisdizioni), rette appunto da capitani, vicari o altri ufficiali. Le giudicature che il principe territoriale (il vescovo o il conte del Tirolo) concedeva in amministrazione a terzi erano dette giurisdizioni patrimoniali: - la pretura di Rovereto (di dipendenza tirolese); - le giurisdizioni infeudate alla nobiltà, dette più precisamente giurisdizioni dinastiali, poiché un dinasta deteneva una serie ampia di prerogative, tra cui la potestà giudiziaria nei suoi primi livelli. Il diritto di regolanato maggiore, in origine detenuto dal vescovo e poi spesso ceduto alla nobiltà, permetteva a coloro che ne erano investiti un controllo diretto anche nella sfera economica delle comunità (presiedendo le riunioni di regola ed esercitando in appello la potestà giudiziaria rispetto alle sentenze pronunciate dai regolani delle ville). Gerarchia politica nel principato: - principe vescovo: la massima autorità (anche nella materia spirituale nell'ambito però della diocesi); - capitolo della cattedrale: diritto al governo in periodo di sede vacante e diritto di elezione del vescovo; - consiglio aulico: come organo politico costituito da membri laici (giurisperiti) e da canonici, presieduto dal vescovo, con la partecipazione del capitano tirolese della città di Trento; come massimo tribunale del principato costituito solo da membri laici (tribunale di terza istanza dopo le sentenze dei fori locali/di seconda per le cause di valore molto elevato, che in ultima istanza giungevano ai tribunali dell'impero di Spira e Wetzlar. Nei luoghi del principato dipendenti direttamente dal vescovo vi erano organi propri, preposti all'amministrazione economica, politica e giudiziaria del proprio ambito territoriale. Altrettanto in quelli dipendenti dalla contea del Tirolo. Le cause provenienti dalle zone del territorio trentino di pertinenza tirolese, dopo i pronunciamenti da parte dei fori locali, passavano al Tribunale d'Appello di Innsbruck. Fonti statutarie: - Landesordnung: fonte preminente per il Tirolo (in uso solo per pochi territori trentini annessi alla contea, in altri rimane lo Statuto di Trento, in altri ancora statuti propri); - Statuto di Trento: fonte preminente nel principato vescovile; - Statuti locali (di valle, dinastiali, di città e borgate ecc.): vigenza limitata e purché non in contrasto con lo Statuto di Trento; - carte di regola: normativa per l'organizzazione economica e civile delle comunità di villaggio. L'amministrazione ecclesiastica si intersecava con quella politica, cellule fondamentali dell'organizzazione diocesana erano le pievi, nate ancor prima dell'anno 1000, le quali influirono poi sull'articolazione politica del territorio. Lungo tutto l'antico regime nei territori asburgici fu assai forte il potere dei ceti o stati, gli Stände, cioè le componenti sociali del paese dotate di rilevanza politica, con le quali il principe territoriale condivideva la gestione del territorio. La dieta tirolese, il Landtag, una sorta di antico parlamento, era l'organo entro il quale periodicamente si riuniva la rappresentanza dei quattro ceti della contea (nobiltà, clero, città, contadini) per prendere decisioni soprattutto in merito alla materia fiscale. La dieta era dotata della facoltà di accogliere o meno le richieste fiscali inoltrate dal principe e dal diritto di organizzare all'interno della contea il prelievo. Le giurisdizioni del territorio (e quindi indirettamente le comunità rurali che vi facevano parte) partecipavano alla dieta all'interno della

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componente contadina. Con questo sistema furono rappresentate alle diete tirolesi anche alcune giurisdizioni appartenenti alla contea del Tirolo situate in territorio trentino. Il principato vescovile di Trento e quello di Bressanone presenziavano alle diete tirolesi in qualità di membri aggiunti, al solo scopo di versare i contributi loro spettanti per la difesa comune del territorio, onere cui furono tenuti stabilmente a partire dal 1511. Le giurisdizioni trentine vescovili e le comunità che vi facevano parte non avevano alcuna relazione con la dieta tirolese, essendo il territorio del principato rappresentato solo dal vescovo e dal capitolo. Verso la fine del Settecento, con le riforme attuate nella stagione dell'assolutismo illuminato, i ceti della contea furono gradualmente esautorati di molte prerogative. Nell'età riformista anche gli ambiti di autogoverno delle comunità furono maggiormente sottoposti agli uffici dello stato e regole iniziarono a essere subordinate agli organismi politici insediati sul territorio. Negli anni dal 1796 al 1801 sul territorio trentino si succedettero governi francesi e amministrazione austriaca, la quale aveva posto il principato vescovile sotto sequestro. Dopo la secolarizzazione dello stesso nel 1803 e la sua annessione alla contea del Tirolo, l'intera regione nel 1805 passò al regno di Baviera. La parte italiana del Tirolo, all'inizio diviso ancora nei due Circoli di Trento e Rovereto, nel 1808 venne riunita nel Circolo all'Adige, con capoluogo Trento. Il territorio fu diviso in giudizi distrettuali, con compiti di controllo anche sui giudizi patrimoniali e dinastiali loro annessi (cui rimase solo la giurisdizione in materia civile). La rivolta di Andreas Hofer del 1809 pose fine alla permanenza bavarese nel territorio trentino, il quale, con l'aggiunta della zona di Bolzano e privo del Primiero, nel 1810, dopo la sconfitta degli insorti, fu aggregato al Regno italico. Fonti archivistiche e bibliografia Fonti d’archivio Archivio storico del Comune di Pergine Valsugana. Archivio storico del Comune di Pergine Valsugana, Archivio del Comune soppresso di Castagné. I campi "Condizione giuridica", "Funzioni, occupazioni, attività" e "Contesto generale" sono desunti da M. NEQUIRITO-M. FAES (a cura di), Linee di sviluppo e cesure istituzionali nella storia dei comuni trentini dal Medioevo all'unione all'Italia descritte secondo le norme ISAAR, Provincia autonoma di Trento, Servizio beni librari e archivistici, Trento 2002. Bibliografia ARCADIA SOCIETÀ COOPERATIVA DI TRENTO (a cura di), Inventario dell'archivio storico del Comune di Centa San Nicolò e degli archivi aggregati, Trento 2005. ARCADIA SOCIETÀ COOPERATIVA DI TRENTO (a cura di), Inventario dell'archivio storico del Comune di Lavarone e degli archivi aggregati, Trento 2006. G. CAMPESTRIN, Appunti per una storia della regola di Viarago, in Storia del paese nei documenti e nei ricordi. Viaracum, Vilrag, Viarac, Viarago, Pergine Valsugana (TN) 2004, pp. 189-271. G. CAMPESTRIN-B. GRETTER, Analisi paleografia e tecnica di una stima del XVI secolo, in "Estimo e territorio. Rivista di scienze ambientali", LXV (2002), 2, pp. 29-40. G. CAMPESTRIN, Le antiche comunità del Perginese nei documenti dell'archivio comunale, in "Notizie del Comune di Pergine", 2002, 64/65, p. 19. E. CAPUZZO, Carte di regola e usi civici nel Trentino, in "Studi trentini di scienze storiche", LXIV (1985), 4, pp. 371-421. M. FAES- M. NEQUIRITO (a cura di), Linee di sviluppo e cesure istituzionali nella storia dei comuni trentini dal Medioevo all'unione all'Italia descritte secondo le norme ISAAR, Provincia autonoma di Trento-Soprintendenza per i beni librari e archivistici, 2004 (dattiloscritto). F. GHETTA- R. STENICO-M. ZAMPEDRI, La Gastaldia doppia di Viarago, in Storia del paese nei documenti e nei ricordi. Viaracum, Vilrag, Viarac, Viarago, Pergine Valsugana (TN) 2004, pp. 277-335.

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E. MASTELLOTTO, L'archivio comunale trentino, Trento 1986. M. NEQUIRITO (a cura di), A norma di regola: le comunità di villaggio trentine dal medioevo alla fine del '700, Provincia autonoma di Trento, Servizio beni librari ed archivistici, Trento 2002. M. NEQUIRITO, Le carte di regola delle comunità trentine, Mantova 1988. S. PIATTI , Pergine. Un viaggio nella sua storia, Pergine Valsugana (TN) 1998. S. PIATTI , Il piccolo mondo di Canzolino, Madrano e Vigalzano, Madrano (TN) 1994. S. PIATTI -J. PIVA , Canale nella storia, Trento 1998.

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subfondo Comunità di Castagné, [sec. XVIII] - 1810 1 registro, 3 documenti singoli Soggetti produttori Comunità di Castagné, [sec. XVIII fine] - 1810 Contenuto Il subfondo è costituito da una sola serie comprendente un numero esiguo di unità. Si suppone che la documentazione relativa al periodo comunitario, attualmente non pervenuta, sia andata dispersa. Lingua Italiano

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serie Atti degli affari della comunità, [sec. XVIII fine] - 1810 1 registro, 3 documenti singoli Contenuto Secondo Erminio Mastellotto21 la documentazione prodotta dalle comunità trentine può essere generalmente organizzata nelle seguenti serie: - Carte di regola - Deliberazioni della regola - Atti, negozi e lettere - Cause e vertenze - Registri delle condanne e delle pene - Estimi e catasti - Steore e colte - Saldi o rese di conto degli amministratori comunitativi - Spese militari - Rese di conto degli amministratori delle chiese - Legati pii. Nell'archivio del Comune soppresso di Castagné è conservato solo un numero esiguo di atti prodotti dall'ente nel periodo comunitario, ovvero dalle sue origini fino al 1810, anno in cui la comunità di Castagné entrò a far parte del Regno d'Italia napoleonico22. Sono conservati quattro documenti, uno dei quali non datato, ma ascrivibile comunque al periodo comunitario. Lingua Italiano Criteri di ordinamento e inventariazione I documenti sono stati trovati in ordine cronologico. È stato mantenuto tale ordine, poiché le carte non appaiono correlate e sono prive di riferimenti archivistici. Bibliografia S. PIATTI , Pergine. Un viaggio nella sua storia, Pergine Valsugana (TN), 1998. Bibliografia utilizzata per la compilazione della scheda ARCADIA SOCIETÀ COOPERATIVA DI TRENTO (a cura di), Inventario dell'archivio storico del Comune di Lavarone e degli archivi aggregati, Trento 2006. ARCADIA SOCIETÀ COOPERATIVA DI TRENTO (a cura di), Inventario dell'archivio storico del Comune di Centa San Nicolò e degli archivi aggregati, Trento 2005. E. MASTELLOTTO, L'archivio comunale trentino, Trento 1986. 1 "Stato attivo. Nota deli stabili di mia madre Catarina Stelzer di Castagné" [sec. XVIII fine - sec. XIX inizio]

21 E. MASTELLOTTO, L'archivio comunale trentino cit., pp. 29-32. 22 S. PIATTI , Pergine. Un viaggio nella sua storia cit., pp. 346-360; E. MASTELLOTTO, L'archivio comunale trentino cit., pp. 6-32; ARCADIA SOCIETÀ COOPERATIVA DI TRENTO (a cura di), Inventario dell'archivio storico del Comune di Centa San Nicolò e degli archivi aggregati cit., pp. 38-39; ID. (a cura di), Inventario dell'archivio storico del Comune di Lavarone e degli archivi aggregati cit., pp. 51-52.

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Italiano Documento singolo, carta, c. 1 n.n. Segnature precedenti: 1603, 1 (SCK) 2 "Castagné per legati" 1802 dicembre ante 14 - 1804 gennaio 14 Carteggio tra la regola di Castagné, l'arciprete di Pergine don Francesco Tecini e il vicario speciale capitolare Zambaiti circa l'utilizzo dei proventi da legati. Italiano Documento singolo, carta, cc. 2 n.n. Segnature precedenti: 1603, 3 (SCK) 3 "Locazione d'una malga spedita al messer Francesco quondam Pietro Toldo di Susà dall'onoranda gastaldia di Castagné" 1806 aprile 29 con annotazione del 1808 giugno 2, Castagné, maso di Giovanni Battista Guglielmi di Pergine Il gastaldo di Castagné Michele del fu Michele Piva, il regolano Giovanni figlio di Tomaso Eccher e i giurati della regola di Castagné, agenti a nome della gastaldia di Castagné, cedono in locazione temporanea della durata di nove anni a Francesco del fu Pietro Toldo di Susà una malga posta nel monte di Castagné sopra il Maso Postel in località "Prà grande" al canone annuo di 98 fiorini. All'inizio: annotazione relativa ad un pagamento effettuato da Tomaso Eccher, gastaldo di Castagné, a favore di [Giovanni] de Paoli a saldo delle spese del presente atto e di quelle per la causa contro il sacerdote [Bonaventura] Leonardelli, 1808 giugno 2. Notaio: Giovanni de Paoli, vice cancelliere ed archivista di Pergine copia semplice [C], documento di cancelleria comunale Italiano Registro, carta, legatura in carta, cc. 10 n.n. Segnature precedenti: 1603, 4 (SCK) 4 "Conto di me Giusepe Greter a con la regola di Castegné nela forma come siegue" b 1810 maggio - 1810 agosto 30 Italiano Documento singolo, carta, cc. 2 n.n. Segnature precedenti: 1603, 5 (SCK) ___ a Giuseppe Gretter era Anwaldt della comunità di Castagné con funzioni di guardiaboschi e messo. b Sul v della seconda c.: "Avvere della regola".

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Ente Comune di Castagné 1818 - 1923 Luoghi San Vito Santa Caterina Santa Lucia (variante popolare del toponimo San Vito) Altre forme del nome Comune di Castegné Archivi prodotti Subfondo Comune di Castagné (ordinamento austriaco) Storia Nel 1802 i principati vescovili di Trento e Bressanone furono inseriti nello stato dinastico degli Asburgo e nel 1805 vennero annessi, con la pace di Presburgo, al Regno di Baviera. Con la pace di Parigi del 1810 il Trentino passò al Regno Italico, l'amministrazione divenne più centralizzata e i comuni vennero accorpati, passando da 400 a 10023. Sappiamo con certezza che a Castagné l'organizzazione in comunità rimase pressoché inalterata fino al 1810, mentre negli anni che vanno dal 1810 al 1817 la regola venne declassata a frazione del Comune di Susà. Con la sconfitta di Napoleone, tra il 16 e il 19 ottobre 1813, il Regno d'Italia crollò: le truppe austriache entrarono nuovamente in Trentino e lo occuparono. Nei primi mesi del 181424 venne emanato un editto per organizzare provvisoriamente i territori conquistati, lasciando di fatto invariate le istituzioni amministrative. Successivamente si ritornò al sistema amministrativo del 1805, caratterizzato da una progressiva e più ampia decentralizzazione delle funzioni e dei poteri, ripristinando i due Capitanati circolari di Trento e Rovereto25 e i Giudizi distrettuali26. L'autonomia dei comuni venne nuovamente raggiunta solo a seguito della circolare 31 agosto 1817, n. 20934-176027 e della circolare 4 novembre 1817, n. 11135-3818: dal 1° gennaio 1818 le frazioni sarebbero tornate ad essere comuni autonomi28. Questo spartiacque è ampiamente confermato dalla documentazione del 1818, comprendente il carteggio e il conto consuntivo del Comune di Castagné. Con l'emanazione del Regolamento comunale 26 ottobre 1819, n. 16829 i comuni del Trentino venivano suddivisi in tre categorie, a seconda del numero di abitanti: i comuni di campagna, le città minori e i centri urbani maggiori, ovvero Trento, Rovereto, Riva e Arco30. Secondo tale Regolamento31 e secondo le testimonianze presenti nella documentazione di Castagné, l'amministrazione dei comuni di campagna era molto semplice ed era affidata ad un capocomune, a

23 M. GARBARI, Strutture amministrative comunali nella provincia del Tirolo durante il secolo XIX, in P. SCHIERA (a cura di), La dinamica statale austriaca nel XVIII e XIX secolo, Bologna 1981, pp. 323-353. 24 Editto del commissario del Tirolo italico 1 marzo 1814. 25 Ordinanza 24 aprile 1815, in "Raccolta delle leggi provinciali per il Tirolo e il Vorarlberg", vol. I, 1815, pp. 142-144. 26 Patente sovrana 14 marzo 1817, n. 51, in "Raccolta delle leggi provinciali per il Tirolo e il Vorarlberg", vol. IV, parte I, 1817, pp. 165-258. 27 Istruzione 31 agosto 1817, n. 20934-1760, in Archivio comunale di Imèr, 1.2 "Ordinamento napoleonico", 1.2.1 "Carteggio ed atti", 1817, n. 89. 28 E. MASTELLOTTO, L'archivio comunale trentino cit., p. 81. 29 Regolamento comunale 14 agosto 1819 n. 168, in "Raccolta delle leggi provinciali per il Tirolo e Vorarlberg", vol. VI, 1819, pp. 756-796. 30 M. GARBARI, Aspetti politico-istituzionali di una regione di frontiera, in M. GARBARI-A. LEONARDI (a cura di), Storia del Trentino. L'età contemporanea 1803-1918, vol. V, Bologna 2003, pp. 30-35. 31 Ibidem, pp. 74-75.

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due deputati comunali, talvolta definiti assistenti e più tardi consiglieri, a un cassiere comunale e ad un esattore fiscale (steurale). Essi venivano eletti fra i censiti ed ogni carica, vincolante e della durata di un anno, necessitava della conferma del giudizio distrettuale e poteva essere ricoperta più volte dallo stesso individuo, previo voto favorevole del comune e approvazione del giudizio distrettuale. Un nuovo e più accurato Regolamento comunale si ebbe attraverso la legge comunale provvisoria del 17 marzo 184932, la quale aboliva le tre categorie di divisione dei comuni e istituiva due organi elettivi: la rappresentanza comunale e la deputazione comunale, con l'incarico di gestire il patrimonio del comune e di aver cura dell'ordine pubblico nei territori di loro competenza33. Nel novembre 1918 le truppe italiane entrarono vittoriose in Trento, ma l'annessione ufficiale del Trentino al Regno d'Italia si ebbe con la legge 26 settembre 1920. La legislazione italiana non entrò subito in vigore, anche se vi furono alcuni cambiamenti quali la sostituzione del termine capocomune con la denominazione di sindaco. Solo con l'entrata in vigore del Regio decreto 11 gennaio 1923, n. 934 vennero estesi di fatto alle nuove province le leggi e i regolamenti comunali e provinciali italiani. Nei comuni furono introdotti due nuovi organi elettivi: il consiglio comunale, il quale sostituì la rappresentanza comunale, e la giunta municipale, che prese il posto della deputazione comunale35. Condizione giuridica Comune di campagna. Ancora prima dell'effettivo decadere degli ordinamenti comunali italici furono emanate dal governo austriaco alcune norme riguardanti i comuni. Il "Metodo di stendere in avvenire i conti della facoltà delle Giurisdizioni e dei Comuni" (circolare governativa del 31 agosto 1817, n. 20934-1760) ripristinava le regole introdotte in tale ambito da Giuseppe II con l'ordinanza del 31 ottobre 1785. La circolare del Capitanato di Trento datata 4 novembre 1817, n. 11135, stabiliva il passaggio nel Circolo omonimo dall'organizzazione italica a quella austriaca, che doveva compiersi con il 1° gennaio 1818. Il "Regolamento delle Comuni e dei loro Capi nel Tirolo e nel Vorarlberg" del 26 ottobre 1819 ribadiva il ritorno all'organizzazione del 1805 e venne introdotto nel Tirolo italiano con il 1° gennaio 1821. La legge provvisoria comunale del 17 marzo 1849, n. 170, sancì per prima l'autogoverno comunale. Durante gli anni del neoassolutismo (1851-1861), una serie di ordinanze emanate di volta in volta annullò i princìpi liberali cui si atteneva la legge del 1849. Tra esse, quelle del 31 dicembre 1851, n. 4 (che stabiliva nuovi criteri nell'amministrazione pubblica), del 19 marzo 1852, n. 67 (che conferiva alle autorità politiche il diritto di confermare gli ufficiali comunali), del 15 gennaio 1852, n. 17 (che vietava la pubblicità delle discussioni in merito agli affari comunali). La legge comunale del 24 aprile 1859, n. 58, cedette di lì a poco il passo alle norme introdotte durante l'avvento del liberalismo. La legge-quadro del 5 marzo 1862, n. 18, passata alle diete provinciali per la discussione, elencava in ventisei articoli "le disposizioni fondamentali per l'ordinamento degli affari comunali" e

32 Keiserliches Patent vom 17 März 1849, n. 170, "womit ein provisorisches Gemeinde-Gesetz erlassen wird", in "Allgemeines Reichs Gesetz und Regierungsblatt fur dal Kaiserthum Oesterreich", 1849, pp. 203-222. 33 Legge comunale per la contea principesca del Tirolo 9 gennaio 1866, n. 1, in "Bollettino delle leggi e delle ordinanze per la contea principesca del Tirolo e il Vorarlberg". 34 Regio decreto 11 gennaio 1923 n. 9, in "Raccolta ufficiale delle leggi e dei decreti del Regno d'Italia", vol. I, pp. 37-51 (Gazzetta Ufficiale 13 gennaio 1923, n. 10). 35 E. MASTELLOTTO, L'archivio comunale trentino cit., pp. 77-97; S. PIATTI , Pergine. Un viaggio nella sua storia cit., pp. 395-403; M. GARBARI, Aspetti politico-istituzionali di una regione di frontiera, in M. GARBARI-A. LEONARDI (a cura di), Storia del Trentino. L'età contemporanea 1803-1918 cit., pp. 26-35; ARCADIA SOCIETÀ COOPERATIVA DI

TRENTO (a cura di), Inventario dell'archivio storico del Comune di Centa San Nicolò e degli archivi aggregati cit., pp. 9-12.

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rimandava a future leggi provinciali che avrebbero predisposto i regolamenti comunali nei diversi paesi della corona. La legge del 3 dicembre 1863, n. 115, emanata in esecuzione dell'art. II della legge comunale del 5 marzo 1862, concerneva la regolazione dei rapporti di incolato (Reichsgesetz über das Heimatrecht). Il 9 gennaio 1866, sulla base delle disposizioni fissate nella legge comunale del 5 marzo 1862, veniva emesso il "Regolamento comunale per la Contea principesca del Tirolo". Le leggi del 18 gennaio 1882, n. 2, e dell'8 giugno 1892, n. 261, furono motivate dalla necessità di mettere in atto un maggiore controllo circa l'amministrazione del patrimonio e dei redditi comunali. Funzioni, occupazioni e attività Per tutto il periodo che precedette la rivoluzione del marzo 1848 (il Vormärz) i comuni furono interamente sottoposti alle autorità superiori, con scarsa partecipazione delle popolazioni alla gestione locale. Nel "Metodo di stendere in avvenire i conti della facoltà delle Giurisdizioni e dei Comuni" del 31 agosto 1817, a seconda delle diverse "facoltà" e bisogni le comunità erano suddivise in comuni rurali e comuni di città (§6); i primi in comuni maggiori e "piccioli comuni" (§7). Dei comuni di città, per l'ambito trentino, facevano parte Trento, Rovereto, Riva, Arco. La circolare del Capitanato di Trento del 4 novembre 1817, n. 11135, riguardante l'organizzazione e futura amministrazione dei comuni nel Circolo di Trento stabiliva tra l'altro l'osservanza, a partire dal 1° gennaio 1818, dell'ordinanza governativa del 31 ottobre 1785 per l'amministrazione dei beni di ciascun singolo comune (la quale era annessa alla circolare del 3 aprile 1816, n. 7624). Il "Regolamento delle Comuni e dei loro Capi nel Tirolo e nel Vorarlberg" del 26 ottobre 1819, ribadiva il ritorno alle antiche individualità comunali vigenti fino al 1805, sciogliendo le aggregazioni introdotte sotto il Regno italico. Esso era rivolto alle "Comuni di campagna", alle "Città minori considerate come Comuni", alle "Città maggiori considerate come Comuni". Tale ordinamento sancì uno stretto controllo da parte statale, riducendo le amministrazioni comunali a mere esecutrici della volontà dello stato. La legge provvisoria comunale del 17 marzo 1849, n. 170, emanata parallelamente alla nuova costituzione del 4 marzo 1849, contemplava per i comuni un livello di autogoverno al passo con le esigenze delle dottrine liberali. Essa affermava preliminarmente che "Base fondamentale dello Stato libero si è il libero Comune" (Disposizioni generali, I), attribuendo al comune competenze naturali (concernenti tutti gli affari pubblici di interesse comunale che potevano essere affrontati con forze proprie) e delegate (riguardanti i compiti che al comune venivano affidati dallo stato). Alle autorità politiche non spettava alcuna ingerenza nei confronti dei comuni, la cui gestione era interamente affidata agli organi previsti per l'autoamministrazione. La legge comunale provvisoria considerava alla medesima stregua paesi e città, tuttavia prevedeva l'emanazione di statuti propri per le città di Innsbruck, Bolzano e Trento, alle quali, sottoposte direttamente ai Capitanati circolari, era inoltre conferita l'amministrazione politica in prima istanza per il proprio distretto. Con l'avviarsi della compagine statale verso forme assolutistiche anche lo spirito della legge provvisoria comunale del 1849 venne svuotato, emanando una serie di ordinanze che ne contraddicevano i principi. Queste disposizioni del Ministero degli Interni, insieme al complesso delle ordinanze degli anni 1850 e 1851 e a frammenti della legge comunale del 1849 costituirono i fondamenti dell'amministrazione comunale per un intero decennio. La legge comunale del 24 aprile 1859, n. 58 fu espressione della volontà del governo di accentrare nelle proprie mani tutta la pubblica amministrazione e non considerò più i comuni quali partner degli organi dell'amministrazione politica. Di tale legge solo le disposizioni sull'incolato furono applicate. Nel medesimo anno veniva emanata la patente di ottobre, mentre la costituzione del febbraio 1861 chiuse ufficialmente il periodo del neoassolutismo.

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Al termine di tale esperienza si impose subito la necessità di rinnovare alla luce dei nuovi indirizzi liberali l'apparato statale e di conferire una diversa impronta anche all'organizzazione comunale, secondo i princìpi di autoamministrazione. Un marcato autogoverno, con aspetti sia positivi, che negativi, da allora in poi caratterizzò le amministrazioni locali in Austria. La legge-quadro del 5 marzo 1862, n. 18, forniva solo una cornice normativa, il cui completamento era affidato poi alle leggi provinciali. Essa elencava pertanto solo "le disposizioni fondamentali per l'ordinamento degli affari comunali". Dal punto di vista delle competenze, delle funzioni e dell'ambito di attività dei comuni non si discostava di molto dagli indirizzi impressi alla normativa del 1849. Il comune, che era il principale depositario dell'autogoverno locale, non veniva considerato come organo dello stato, ma come un soggetto a sè stante, caratterizzato da interessi specifici e dotato perciò di un raggio d'azione proprio. Veniva pertanto ribadito quale punto fermo il conferimento ai comuni di una doppia sfera d'azione: quella naturale (tale espressione in questa legge veniva sostituita dal termine "indipendente") e quella delegata. Dell'art. VII, che permetteva ai comuni aggregatisi in base alla legge provvisoria del 17 marzo 1849 di tornare a scindersi, approfittarono, nell'ambito trentino, i comuni del Capitanato di Tione che in precedenza avevano operato tale scelta. La legge del 5 marzo 1862 ribadiva agli artt. XVII-XXI la possibilità per le Diete provinciali di istituire delle Rappresentanze di Distretto o di Circolo (previste anche nella legge comunale del 1849 e mai attivate) con relative Giunte, quali organi di raccordo tra i comuni e la Dieta, ma la Dieta tirolese rifiutò l'istituzione di dipartimenti politici così estesi, a motivo delle grandi distanze del paese e delle difficoltà di comunicazione. Il "Regolamento comunale per la Contea principesca del Tirolo" emanato il 9 gennaio 1866, quanto a competenze, funzioni e ambito di attività dei comuni, era conseguente alla legge del 5 marzo 1862. Un marcato autogoverno, con aspetti sia positivi, che negativi, da allora in poi caratterizzò le amministrazioni locali in Austria. Struttura amministrativa Sotto il dominio austriaco Castagné era classificato comune di campagna, e, come stabilito dal Regolamento del 26 ottobre 1819, era amministrato da vari ufficiali. Il capocomune era l'ufficiale più importante del comune e aveva il compito di mantenere l'ordine sociale, di controllare l'operato del cassiere e dell'esattore, nonché di eseguire gli ordini impartiti dal Giudizio distrettuale di Pergine. Si hanno testimonianze della sua esistenza già a partire dal 1819, all'interno del carteggio e dei conti preventivi e consuntivi. I deputati comunali, chiamati anche assistenti o consiglieri, erano due o tre e coadiuvavano il capocomune, sostituendolo in caso di assenza o malattia; si occupavano inoltre di firmare il conto consuntivo compilato dal capocomune. Testimonianze della loro esistenza si hanno a partire dal 1821. Il cassiere comunale, attestato dal 1852 ma presente probabilmente già nei primi decenni del XIX secolo, doveva occuparsi dell'amministrazione dei beni del comune e veniva controllato dal capocomune e dai deputati. È probabile che in tempi più recenti, e precisamente a partire dal 1870, entrambe le cariche fossero ricoperte dalla stessa persona. L'esattore comunale, attestato dal 1834, era definito anche ricevitore comunale e aveva il compito di riscuotere le steore, ovvero le tasse e le imposte. Si hanno inoltre sporadiche attestazioni di altre figure, quali il sindaco della chiesa, il capo sanitario, il sigurtà o fideiussore, il cursore comunale, il servo comunale, il guardiaboschi, l'ispettore scolastico e il deputato frazionale. La rappresentanza comunale, presente con sicurezza già nei primi decenni del XIX secolo anche se attestata solo a partire dal 1901, era un organo deliberativo e di sorveglianza senza compiti esecutivi36. Composta da membri che ricoprivano una carica gratuita e vincolante, veniva eletta dai cittadini e aveva il compito di eleggere la deputazione comunale, salvaguardare e soddisfare gli interessi e le necessità del comune, amministrando nella maniera più efficace il patrimonio

36 E. MASTELLOTTO, L'archivio comunale trentino cit., p. 88.

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comunale, stilando un inventario delle sostanze, operando per un'adeguata rendita della sostanza comunale e approvando ogni anno il bilancio preventivo e il conto consuntivo. Essa, tra gli altri compiti, doveva controllare l'operato della deputazione comunale e nominare gli organi amministrativi di tutti gli altri uffici comunali, eleggendo anche un cassiere comunale. La rappresentanza aveva durata triennale ed era composta da una media di dodici membri. Anche la deputazione comunale è attestata solo a partire dal 1901, data la perdita dei precedenti verbali, ma era presente già da tempo, essendo un organo amministrativo ed esecutivo indispensabile, eletto a maggioranza assoluta dei voti dalla rappresentanza comunale. Era composta dal capocomune e dai due consiglieri comunali ed aveva durata triennale. Il suo compito preminente era quello di rendere esecutive le deliberazioni della rappresentanza; altri compiti consistevano nel presiedere le sedute della rappresentanza e convocarne i membri, rappresentare il comune nei suoi rapporti esterni, nonché amministrarne il patrimonio comunale attenendosi strettamente al bilancio preventivo. Sottoscriveva documenti comportanti obblighi del comune verso terzi, a fine anno amministrativo trasmetteva alla rappresentanza il conto consuntivo e, in base a questo, formava il bilancio preventivo per l'anno successivo37. Contesto generale Il 21 aprile 1815 cessava il periodo di amministrazione provvisoria del Tirolo. A partire dal 1° maggio 1815 l'Austria incorporò ufficialmente il Dipartimento dell'Alto Adige, mentre il Congresso di Vienna confermava il passaggio dell'ex principato vescovile di Trento all'Austria, già avvenuto nel 1803. Con il 24 marzo 1816 i distretti di Trento e Bressanone ottenevano una loro rappresentanza (insufficiente per la parte italiana del territorio) alla Dieta di Innsbruck, ripristinata dopo la sua soppressione sotto la Baviera. Il 6 aprile 1818 il Tirolo venne incorporato nella Confederazione germanica, nata dalla dissoluzione dell'impero romano germanico e succeduta alla Confederazione del Reno crollata con Napoleone. I due Capitanati di Circolo di Trento e Rovereto furono ricostituiti a partire dal 1° maggio 1815. L'attività della Corte di giustizia di Trento cessava; con il 20 novembre 1815 veniva eretto un Giudizio civico provinciale a Trento e successivamente un Giudizio collegiale civile e criminale a Rovereto, ciascuno con competenze per i rispettivi Circoli. Il Tribunale d'Appello e Giudizio criminale superiore aveva sede a Innsbruck, mentre l'ultima istanza giudiziaria era costituita dal Supremo Tribunale di Giustizia di Vienna. La circolare del 17 luglio 1816 stabiliva che fosse riservata ai giudizi principeschi (sovrani) la giurisdizione criminale rispetto ai ripristinati giudizi patrimoniali nobili. Con la Patente imperiale del 14 marzo 1817 il Tirolo fu diviso in 99 distretti amministrativi (più 7 nel Vorarlberg); 95 vennero amministrati da cosiddetti Giudizi cumulativi con competenze sia in materia politico-amministrativa, che giudiziaria. Furono denominati Giudizi distrettuali (Landgerichte), sia che ci si riferisse ai 44 principeschi (statali), che ai 51 patrimoniali (sottoposti a un dinasta). Entro gli anni Quaranta dell'Ottocento i dinasti rinunciarono via via ai propri residui diritti giudiziari. Il Circolo di Trento era costituito da 10 giudizi principeschi e 11 patrimoniali; quello di Rovereto da 8 principeschi e 6 patrimoniali. Nei 4 distretti cittadini di Innsbruck, Bolzano, Trento e Rovereto l'amministrazione politica era di competenza dei Magistrati, istituiti in dette città rispettivamente in data 11 novembre 1820, 25 febbraio1821, 22 novembre 1825, 28 febbraio 1823. La nuova organizzazione giudiziaria decorreva dal 1° maggio 1817.

37 Per approfondimenti riguardo alle cariche amministrative presenti nel periodo comunitario si veda E. MASTELLOTTO, L'archivio comunale trentino cit., pp. 77-97; S. PIATTI , Pergine. Un viaggio nella sua storia cit., pp. 395-403; M. GARBARI, Aspetti politico-istituzionali di una regione di frontiera, in M. GARBARI-A. LEONARDI (a cura di), Storia del Trentino. L'età contemporanea 1803-1918 cit., pp. 26-35; ARCADIA SOCIETÀ COOPERATIVA DI TRENTO (a cura di), Inventario dell'archivio storico del Comune di Centa San Nicolò e degli archivi aggregati cit., pp. 9-12.

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Per quanto riguardava la materia penale, l'organizzazione dei giudizi criminali, secondo la circolare dell'i.r. Giudizio di Appello del 16 aprile 1817, prescriveva che i giudizi di prima istanza fossero: - inquirenti autorizzati anche a decidere (per la parte italiana il Giudizio civico provinciale di Trento e il Giudizio collegiale di Rovereto); - inquirenti senza diritto di decisione, detti anche Giudizi distrettuali (per la parte italiana Cles, Cavalese, Tione); - inquirenti competenti solo alla cattura dei sospettati di reato e all'assunzione dei rilievi informativi, detti semplicemente Giudizi (tutti gli altri). La circolare del Capitanato di Trento di data 4 novembre 1817, n. 11135, rivolta alle comunità del Circolo, esplicitava la dipendenza delle stesse dal Capitanato e dai Giudizi distrettuali. Dopo i moti del 1848 e il fallimento dell'Assemblea costituente di Vienna-Kremsier, fu pubblicata la nuova costituzione del 4 marzo 1849, la quale permetteva allo stato di tenere saldamente in pugno la trasformazione dello stesso in senso moderatamente borghese. Avendo alla base la separazione delle funzioni giudiziarie da quelle politico-amministrative, il 1° gennaio 1850 entrò in vigore la nuova organizzazione delle autorità amministrative politiche in Tirolo e Vorarlberg: - una Luogotenenza a Innsbruck per tutta la provincia; - tre Reggenze di Circolo, a Innsbruck, Bressanone e Trento; - per l'esercizio delle funzioni politiche i Capitanati distrettuali (sei nella parte italiana); - per l'esercizio delle funzioni giudiziarie i nuovi Giudizi distrettuali (26 per il Tirolo italiano), dotati di giurisdizione civile e penale in prima istanza. Il nuovo ordinamento giudiziario in vigore a partire dal 1° maggio 1850 prevedeva dunque per il Tirolo italiano: - 26 Giudizi distrettuali dotati di giurisdizione civile e penale in prima istanza; - la Corte di Cassazione di Vienna, dotata della giurisdizione penale in terza e ultima istanza; - un Senato a Trento dotato di giurisdizione civile in terza istanza e penale in seconda; - due Corti di Giustizia, a Trento e a Rovereto, dotate di giurisdizione civile in seconda istanza; - la Corte di Giustizia di Trento come Tribunale d'Appello, Corte d'Assise, Tribunale collegiale, mercantile e correzionale per la zona a nord di Trento; - la Corte di Giustizia di Rovereto come Tribunale d'Appello, Corte d'Assise, Tribunale collegiale, mercantile e correzionale per la zona a sud di Trento, comprese le Giudicarie; - una Camera di Commercio a Rovereto. La patente imperiale del 31 dicembre 1851 (Silvesterpatent) annullò la costituzione imperiale del 4 marzo 1849 e diede inizio al periodo del neoassolutismo. Al posto della Dieta furono attivate deputazioni 'consultive' a fianco dei governatori. L'amministrazione giudiziaria e quella politica ai livelli inferiori tornarono a essere unificate. Il 6 maggio 1854 vennero introdotti anche in Tirolo gli Uffici distrettuali misti, nella parte italiana detti anche Preture, i quali eliminarono gli ampi Capitanati distrettuali e incontrarono il favore della popolazione poiché, abbracciando all'incirca le dimensioni dei vecchi giudizi, erano ben distribuiti sul territorio. La contea del Tirolo e Vorarlberg veniva divisa in quattro Circoli, con sede a Innsbruck, Brixen, Trento e Bregenz, suddivisi in Distretti. Il Circolo di Trento per l'amministrazione politica era costituito da 25 Uffici distrettuali (Preture). Gli Uffici distrettuali corrispondevano ai Giudizi distrettuali Per le città di Trento e Rovereto con i dintorni erano competenti i rispettivi Magistrati civici. L'autorità giudiziaria entrò in vigore a partire dal 25 novembre 1854. Il Tribunale d'Appello per l'intera contea del Tirolo era a Innsbruck. Per l'amministrazione della giustizia nel Tirolo italiano vi erano: - due Tribunali circolari (a Trento per i Distretti di Trento e dintorni, a Rovereto per i Distretti di Rovereto e dintorni);

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- a Trento e Rovereto due Giudizi distrettuali delegati urbani, che esercitavano la giustizia nelle suddette città e dintorni; - gli Uffici distrettuali misti, aventi competenze in materia giudiziaria civile oltre che in quella politica. I Giudizi inquirenti in materia penale nel Circolo di Trento erano 8 (il Tribunale di Circolo di Trento, l'Ufficio distrettuale di Borgo, l'Ufficio distrettuale di Cavalese, l'Ufficio distrettuale di Primiero, l'Ufficio distrettuale di Cles, il Tribunale di Circolo di Rovereto, l'Ufficio distrettuale di Riva, l'Ufficio distrettuale di Tione). La crisi subentrata alla sconfitta austriaca nella seconda guerra di indipendenza italiana e alla perdita della Lombardia segnarono la fine del neoassolutismo nella monarchia e l'apertura alle forze liberali. Vennero emanate prima la legge fondamentale del 20 ottobre 1860, poi la più innovativa legge fondamentale del 26 febbraio 1861. Nel 1861, quale appendice alla legge fondamentale del 26 febbraio, venne approvato anche un nuovo Regolamento provinciale per il Tirolo, il quale suscitò ancora delusione nei politici trentini a causa della loro insufficiente presenza alla Dieta: 21 deputati su un totale di 68. Da allora fino al 1914 in Tirolo, nonostante le pressioni per un rinnovamento, non furono introdotte sostanziali modifiche nella costituzione provinciale, né nei criteri della rappresentanza. La sconfitta subita ad opera dei prussiani nel 1866 fece perdere all'Austria il ruolo-guida in Germania e provocò la cessione del Veneto all'Italia in seguito alla terza guerra di indipendenza. L'anno seguente le pressioni ungheresi portarono alla costituzione del 21 dicembre 1867, che decretava il cosiddetto Ausgleich, il compromesso che dava vita alla duplice monarchia austro-ungarica. I due tronconi di impero mantenevano in comune esercito e finanze, ma godevano ciascuno di un'organizzazione politico-amministrativa propria. La legge del 19 maggio 1868 sull'erezione delle autorità politico-amministrative nei diversi regni della corona procedette alla completa separazione tra amministrazione politica e funzioni giudiziarie. Le autorità politiche distrettuali venivano denominate Capitanati distrettuali, creati nel 1849, decaduti durante il neoassolutismo e ora rimessi in vita, i quali erano retti da un Capitano e assorbivano l'attività politica che in precedenza era delle Preture e degli Uffici distrettuali misti. Secondo l'ordinanza del Ministero degli Interni del 10 luglio 1868, la Contea principesca del Tirolo e Vorarlberg veniva divisa in 24 Capitanati distrettuali (in vigore a partire dal 31 agosto 1868), otto dei quali per la parte italiana. Le città di Trento e Rovereto, che in base al Regolamento comunale del 1862 erano state elevate a città statutarie, dal punto di vista politico-amministrativo erano equiparate ai Capitanati distrettuali, per l'ambito giudiziario invece dipendevano dall'omonimo Giudizio distrettuale. Mentre nell'ambito dell'Impero si ebbero diverse leggi elettorali, tese ad allargare sempre più il diritto di voto (1873, 1882, 1896, fino al suffragio universale maschile del 1907) nei comuni della monarchia per l'elezione delle Rappresentanze comunali la base elettorale rimase notevolmente più bassa. L'ultima provincia a rinnovare il proprio ordinamento interno fu il conservatore Tirolo. Il 2 febbraio 1914 finalmente ottenne la ratifica imperiale la nuova Landesordnung tirolese, che rappresentò in parte ancora un compromesso con il vecchio ordine. Fonti normative Editto del commissario Anton von Roschmann 1° marzo 1814 concernente la provvisoria organizzazione delle autorità politiche e lo stabilimento delle massime fondamentali per l'attuale amministrazione del Tirolo italiano ed illirico. Ordinanza 24 aprile 1815 "relativa al tempo in cui hanno da entrare in attività le autorità politiche organizzate definitivamente sotto la direzione di sua eccellenza il conte Fernando di Bissingen governatore". Patente sovrana 14 marzo 1817, n. 51, "Organizzazione dei giudizi distrettuali". Istruzione 31 agosto 1817, n. 20934/1760, "concernente i conti comunali, compilata per i comuni minori, secondo la prescrizione de' 31 ottobre 1785 in appendice alla circolare governiale".

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Regolamento 14 agosto 1819, n. 168, "Regolamento delle Comuni, e dei loro Capi nel Tirolo e Vorarlberg". Kaiserliches Patent vom 17 März 1849, n. 170, "womit ein provisorisches Gemeinde-Gesetz erlassen wird". Legge 9 gennaio 1866, n. 1, "colla quale viene emanato un Regolamento comunale ed un Regolamento elettorale pei comuni". Regio decreto 11 gennaio 1923, n. 9, "con cui si estendono alle nuove provincie la legge ed il Regolamento comunale e provinciale". Fonti archivistiche e bibliografia Fonti d’archivio Archivio storico del Comune di Pergine Valsugana, Archivio del Comune soppresso di Castagné. I campi "Condizione giuridica", "Funzioni, occupazioni, attività" e "Contesto generale" sono desunti da M. NEQUIRITO-M. FAES (a cura di), Linee di sviluppo e cesure istituzionali nella storia dei comuni trentini dal Medioevo all'unione all'Italia descritte secondo le norme ISAAR, Provincia autonoma di Trento, Servizio beni librari e archivistici, Trento 2002. Bibliografia ARCADIA SOCIETÀ COOPERATIVA DI TRENTO (a cura di), Inventario dell'archivio storico del Comune di Centa San Nicolò e degli archivi aggregati, Trento 2005. M. FAES-M. NEQUIRITO (a cura di), Linee di sviluppo e cesure istituzionali nella storia dei comuni trentini dal Medioevo all'unione all'Italia descritte secondo le norme ISAAR, Provincia autonoma di Trento-Soprintendenza per i beni librari e archivistici, 2004 (dattiloscritto). M. GARBARI, Strutture amministrative comunali nella provincia del Tirolo durante il secolo XIX, in La dinamica statale austriaca nel XVIII e XIX secolo a cura di P. SCHIERA, Bologna 1981, pp. 323-353. M. GARBARI, Aspetti politico-istituzionali di una regione di frontiera, in Storia del Trentino: l'età contemporanea (1803-1918) a cura di M. GARBARI-A. LEONARDI, vol. V, Bologna 2003, pp. 13-164. E. MASTELLOTTO, L'archivio comunale trentino, Trento 1986. S. PIATTI , Pergine. Un viaggio nella sua storia, Pergine Valsugana (TN) 1998.

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subfondo Comune di Castagné, 1818 - 1923 43 registri, 92 fascicoli, 3 filze, 6 documenti singoli Soggetti produttori Comune di Castagné, 1818 - 1923 Lingua Italiano, tedesco

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serie Verbali delle sedute della rappresentanza comunale, della deputazione e del consiglio comunale, 1901 - 1924 1 registro Contenuto La legge 17 marzo 1849, n. 17038 prevedeva la tenuta e la conservazione in archivio di un protocollo per la registrazione dei verbali delle sedute della rappresentanza comunale, i quali dovevano essere sottoscritti da chi presiedeva la seduta, da un membro appositamente nominato e dal segretario. Il verbale si articolava in una serie di deliberazioni prese in base ai vari punti all'ordine del giorno. Il Regolamento comunale emanato con legge 9 gennaio 1866, n. 139 definiva la rappresentanza comunale come un organo deliberativo e di sorveglianza ma senza potere esecutivo, affidato invece alla deputazione comunale, e affermava che la rappresentanza aveva l'obbligo di riunirsi almeno una volta ogni tre mesi o comunque ogni volta che fosse necessario o richiesto40. A partire dal 1923 la rappresentanza comunale venne sostituita dal consiglio comunale attraverso il Regio decreto del 11 gennaio 1923, n. 941. Nel Comune di Castagné i due organi si riunivano nella cancelleria comunale, con sede indifferentemente a San Vito o a Santa Caterina. In tempi più recenti è citato nei verbali come sede di riunione anche il locale scolastico dei rispettivi abitati. In linea teorica la rappresentanza comunale si doveva riunire in seduta ordinaria due volte all'anno, per esaminare il bilancio preventivo e il conto consuntivo, mentre la deputazione si riuniva ogni volta si rendesse necessario, ma in realtà si può dire che la rappresentanza, il consiglio e la deputazione comunale si riunivano almeno quattro volte l'anno, solitamente a marzo, maggio, agosto e dicembre come mesi preferenziali e spesso anche a gennaio, giugno e settembre. In alcuni anni si ebbero, almeno per la rappresentanza comunale, riunioni mensili. La seduta della rappresentanza era valida solo se erano riuniti almeno 2/3 dei membri e le deliberazioni venivano approvate con la maggioranza assoluta dei voti. Tali deliberazioni venivano registrate su un apposito protocollo che doveva essere sottoscritto dal presidente della seduta, cioè il sindaco, da uno o due membri della rappresentanza e dal verbalista. In ogni seduta venivano anche registrati i nomi dei membri presenti o assenti e i vari punti all'ordine del giorno, con le deliberazioni adottate al riguardo42. I verbali di sessione sono definiti talvolta "Atti" o "Atti di sessione", altre volte "Protocolli", "Protocolli di sessione" e spesso, principalmente nei primi anni, riportano poche informazioni sui luoghi di adunanza e su coloro che vi intervenivano. Negli anni più recenti si trovano indicazioni più precise riguardo alla composizione dell'organo, alla sede in cui si riuniva, alla data, giorno e ora, e al numero e nomi dei partecipanti alla seduta.

38 Keiserliches Patent vom 17 März 1849, n. 170, "womit ein provisorisches Gemeinde-Gesetz erlassen wird", in "Allgemeines Reichs Gesetz und Regierungsblatt fur dal Kaiserthum Oesterreich", 1849, pp. 203-222. 39 Legge comunale per la contea principesca del Tirolo 9 gennaio 1866, n. 1, "obbligatoria per la contea principesca del Tirolo, colla quale viene emanato un Regolamento comunale ed un Regolamento elettorale pei comuni", in "Bollettino delle leggi e delle ordinanze per la contea principesca del Tirolo e il Vorarlberg", 1866, pp. 1-21. 40 ARCADIA SOCIETÀ COOPERATIVA DI TRENTO (a cura di), Inventario dell'archivio storico del Comune di Centa San Nicolò e degli archivi aggregati cit., p. 49. 41 Regio decreto 11 gennaio 1923, n. 9, "con cui si estendono alle nuove provincie la legge ed il Regolamento comunale e provinciale", in "Raccolta ufficiale delle leggi e dei decreti del Regno d'Italia", 1923, vol. I, pp. 37-51 (Gazzetta Ufficiale, 13 gennaio 1923, n. 10). 42 E. MASTELLOTTO, L'archivio comunale trentino cit., pp. 88-99; ARCADIA SOCIETÀ COOPERATIVA DI TRENTO (a cura di), Inventario dell'archivio storico del Comune di Centa San Nicolò e degli archivi aggregati cit., p. 49.

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La serie comprende un registro delle sessioni del Comune di Castagné contenente i verbali di adunanza della rappresentanza comunale (che dal 1923 assume il nome di consiglio comunale) e della deputazione comunale. Lingua Italiano Bibliografia utilizzata per la compilazione della scheda ARCADIA SOCIETÀ COOPERATIVA DI TRENTO (a cura di), Inventario dell'archivio storico del Comune di Centa San Nicolò e degli archivi aggregati, Trento 2005. E. MASTELLOTTO, L'archivio comunale trentino, Trento 1986. Normative Kaiserliches Patent vom 17 März 1849, n. 170, "womit ein provisorisches Gemeinde-Gesetz erlassen wird". Legge 9 gennaio 1866, n. 1, "obbligatoria per la contea principesca del Tirolo, colla quale viene emanato un Regolamento comunale ed un Regolamento elettorale pei comuni". Regio decreto 11 gennaio 1923, n. 9, "con cui si estendono alle nuove provincie la legge ed il Regolamento comunale e provinciale". 5 "Libro sessioni comunali Castagné" 1901 marzo 21 - 1924 gennaio 27 - Verbali di sessione della Rappresentanza comunale di Castagné, 1901 marzo 21 - 1923 aprile 2; - verbali di sessione della Deputazione comunale di Castagné, 1902 agosto 13 - 1921 marzo 28; - verbali di sessione del Consiglio comunale di Castagné, 1923 maggio 21 - 1924 gennaio 27. Italiano Registro, carta, legatura in tela, cc. 176 (num. per pp. parziale) Segnature precedenti: 1604 (SCK)

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serie Protocolli degli esibiti, 1868 - 1875 1 registro Contenuto L'introduzione del registro di protocollo nei comuni del Trentino risale al periodo del napoleonico Regno d'Italia, attraverso la circolare del 16 dicembre 1811, n. 22140-344243. Il Regolamento del 14 agosto 1819, n. 16844 abolì le istituzioni del segretario e della cancelleria in tutti i comuni di campagna, ma il registro di protocollo, di fatto, continuò ad essere utilizzato, essendo considerato uno strumento utile di fronte alla crescente mole di documentazione prodotta dal comune. La notificazione del 29 novembre 184945 stabilì che "in ogni comune dovrà la Rappresentanza comunale destinare almeno un individuo alle mansioni di cancelleria, del quale possa il podestà servirsi nelle occorrenti scritturazioni"46. Il protocollo utilizzato ricalcava l'impostazione del vecchio registro napoleonico, che rimase in vigore fino all'introduzione della legislazione italiana47. Secondo un documento presente nel carteggio comunale del 184948, l'ordinamento per numero di protocollo fu applicato nel 1849/50, quando al sindaco Domenico Carlin subentrò il neoeletto Giuseppe Gretter. Nell'archivio del Comune soppresso di Castagné è conservato un unico registro di protocollo relativo agli anni dal 1868 al 1875, in cui vengono registrati quotidianamente i documenti spediti e ricevuti dall'ente. Ogni foglio del registro è suddiviso in finche contenenti i dati essenziali identificativi di ciascun documento e così ripartite: 1) Numero progressivo 2) Data della presentazione 3) Numero del protocollo della parte esibente 4) Cognome e nome dell'esibente 5) Oggetto dell'esibito 6) Data e tenore della risoluzione 7) Numero del fascicolo. Nella prima colonna è riportato il numero di protocollo assegnato al documento, che generalmente si trova in alto a destra sul verso dell'esibito, nella terza colonna si trova il numero assegnato al documento dal mittente, presente solitamente in alto a sinistra sul recto del documento. La data di presentazione è il giorno in cui il documento è ricevuto dal destinatario e coincide con il giorno in cui esso viene protocollato. La registrazione è di tipo sintetico: poche informazioni sistematiche e precise che permettono un rapido recupero e riconoscimento del documento. Poiché la colonna relativa al "Numero del fascicolo" non risulta compilata, si può dedurre che i documenti erano ordinati semplicemente in ordine di protocollo e che non vi era in uso il sistema di archiviazione per fascicoli tematici.

43 Circolare 16 dicembre 1811, n. 22140-3442 del prefetto del dipartimento dell'Alto Adige Alessandro Agucchi, in Archivio comunale di Caldes, 2 "Ordinamento italico", 2.3 "Carteggio ed atti degli affari comunali", 1812, b. 66, fasc. I "Amministrazione", n. prot. 5. 44 Regolamento 14 agosto 1819, n. 168, "delle comuni, e dei loro capi nel Tirolo e Vorarlberg", in "Raccolta delle leggi provinciali per il Tirolo e Vorarlberg", vol. VI, pp. 756-796. 45 Notificazione 29 novembre 1849 "emanata dall'i.r. Commissione d'attivazione del poter giudiziario pel Tirolo e Vorarlberg relativa all'organizzazione delle nuove autorità giudiziarie in questa provincia", in "Bollettino delle leggi e degli atti del Governo pel Tirolo e il Vorarlberg", 1849, fasc. I, pp. 1-57. 46 ARCADIA SOCIETÀ COOPERATIVA DI TRENTO (a cura di), Inventario dell'archivio storico del Comune di Centa San Nicolò e degli archivi aggregati cit., p. 51. 47 E. MASTELLOTTO, L’archivio comunale trentino cit., pp. 101-102. 48 ACP, Archivio del Comune soppresso di Castagné, "Pezzi formati sotto il capocomune Domenico Carlin e Giuseppe Gretter fino il 1849", 39.

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Le registrazioni riguardano la corrispondenza in arrivo e in partenza: in caso di documenti spediti dal comune i numeri delle colonne 1 e 3 sono identici. È probabile che i numeri progressivi, e quindi di protocollo, omessi corrispondano a minute non protocollate oppure si tratta semplicemente di errori meccanici di computo. In fase di riordino del carteggio è stata controllata la numerazione progressiva, annotando eventuali lacune. Sono stati confrontati i documenti registrati con i documenti conservati, ripristinando per questi l'ordine dato dal registro, quindi per numerazione di protocollo. Il registro originale termina al protocollo n. 122 dell'anno 1874, ma furono aggiunti dei fogli, presumibilmente tolti da un altro registro, di formato più piccolo e di uguale struttura, così da poter proseguire nelle registrazioni fino al 1875. La descrizione riporta sinteticamente la divisione degli anni all'interno del registro. Nell'archivio del Comune soppresso di Castagné il protocollo degli esibiti è presente dal 1868, ma data la presenza di carte protocollate anche nel periodo precedente si suppone che sia stato introdotto prima di tale data e che poi il registro sia andato perso. Nel suo censimento descrittivo, Albino Casetti registra nel 1957 la presenza di un secondo registro di protocollo relativo agli anni 1872-1879, non pervenuto49. Lingua Italiano Bibliografia utilizzata per la compilazione della scheda ARCADIA SOCIETÀ COOPERATIVA DI TRENTO (a cura di), Inventario dell'archivio storico del Comune di Centa San Nicolò e degli archivi aggregati, Trento 2005, p. 51. E. MASTELLOTTO, L'archivio comunale trentino, Trento 1986, pp. 101-102. Normative Circolare 16 dicembre 1811, n. 22140/3442, del prefetto del dipartimento dell'Alto Adige Alessandro Agucchi, contenente le disposizioni sulla tenuta dell'archivio comunale, del registro di protocollo con relativo indice, del registro dei mandati. Regolamento 14 agosto 1819, n. 168, "Regolamento delle Comuni, e dei loro Capi nel Tirolo e Vorarlberg" Notificazione 29 novembre 1849 "emanata dall'i. r. Commissione d'attivazione del poter giudiziario pel Tirolo e Vorarlberg relativa all'organizzazione delle nuove autorità giudiziarie in questa provincia". 6 "Protocollo degli esebiti del Comune di Castagné principiando il I gennaio 1868 inclusivo all'anno ****" 1868 gennaio 1 - 1875 aprile 5 "Protocollo degli esibiti del Comune di Castagné per l'anno 1868" e seguenti - 1868: "Protocollo degli esibiti del Comune di Castagné per l'anno 1868" (nn. 1-208), 1868 gennaio 1 - 1868 dicembre 28. Omessi: nn. 7, 63-65, 78, 115-116, 123, 138-139, 149, 162, 177, 181, 183; - 1869: "Protocollo degli esibiti del Comune di Castagné Capitanale dis(trettua)le per l'anno 1869" (nn. 1-359), 1869 gennaio 5 - 1869 dicembre 30. Omessi: nn. 3, 61, 80, 95, 104, 109, 114, 122, 128; - 1870: "Protocollo degli esibiti del comune di **** per l'anno 1870" (nn. 1-289), 1870 gennaio 4 - 1870 dicembre 31. Omesso: n. 111;

49 A. CASETTI, Guida storico-archivistica del Trentino cit., p. 153.

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- 1871. "Protocollo degli esibiti del Comune di Castagné per l'anno 1871" (nn. 1-248), 1871 gennaio 1 - 1871 dicembre 31. Omessi: nn. 4, 46; - 1872: "1872" b (nn. 1-283), 1872 gennaio 2 - 1872 dicembre 31. Omessi: 7-10, 52, 62, 254, 270; - 1873: "Protocollo degli esibiti del Comune di Castagné per l'anno 1873" (nn. 1-357), 1873 gennaio 4 - 1873 dicembre 30. Omessi: 5, 27, 53, 55, 61, 63, 76-77, 81, 94, 99-100, 116, 123, 131, 140, 142, 152-154, 166, 169, 172, 178, 183, 190, 195-196, 198, 208, 211-212, 225, 288, 291-292, 296, 299, 307, 329; - 1874: "Protocollo degli esibiti del Comune di Castagné per l'anno 1874" (nn. 1-343), 1874 gennaio 1 - 1874 dicembre 30. Omessi: 12, 21, 31, 36, 38, 42, 51, 70-71, 85, 89-91, 95, 98, 101, 107-108, 111, 125, 132, 134-135, 148, 155, 169, 185-186, 193, 203, 206, 221, 226-227, 231, 254, 258-259, 268, 270, 273, 283, 285, 292, 301-302, 304, 306, 317, 322, 325-326; - 1875: "Protocollo degli esibiti del Comune di Castagné per l'anno 1875" (nn. 1-74), 1875 - gennaio 3 - 1875 aprile 5. Italiano Registro, carta, legatura in mezza tela a, cc. 93 n.n. Segnature precedenti: 1614 (SCK) ___ a Una carta scritta di epoca contemporanea, sbiadita e illegibile, è stata utilizzata per rinforzare il dorso della legatura. b Poiché le registrazioni dell'anno 1872 cominciano sulla stessa carta contenente le ultime registrazioni dell'anno 1871, non vi è titolo originario.

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serie Carteggio ed atti degli affari comunali, 1818 - 1923 63 fascicoli, 3 filze, 6 documenti singoli Contenuto La serie comprende il carteggio e gli atti degli affari comunali relativi alla corrispondenza intrattenuta dal comune con uffici statali, enti e persone diverse, organizzata annualmente per fascicoli. Nella serie è presente anche documentazione protocollata dal Comune di Castagné relativa alla manutenzione degli edifici di culto di San Vito e di Santa Caterina e all'amministrazione di altri enti soggetti al comune, quali il Beneficio Leonardelli Cerchier. La serie presenta ampie lacune: in particolare non sono pervenuti atti relativi agli anni 1823, 1844, 1853, 1860, 1864-1865, 1867, 1874, 1876, 1879-1899, 1901-1903, 1905, 1913-1914 mentre per alcuni anni è pervenuto un numero esiguo di carte, talvolta ridotto ad un unico documento. Lingua Italiano, tedesco Criteri di ordinamento e inventariazione L'organizzazione del carteggio del Comune di Castagné non è lineare e standardizzata per tutti gli anni ed in generale questo è dovuto, secondo Erminio Mastellotto50, alle "lacune della legislazione austriaca in campo archivistico, per cui non si andava oltre a generiche raccomandazioni per una accurata conservazione del materiale documentario senza fornire indicazioni metodologiche"51. In alcuni casi la documentazione è ordinata per numero di protocollo: in tal caso nella descrizione sono riportati gli estremi dei numeri di protocollo, le eventuali lacune e i documenti privi di numero e/o di data. In altri casi i numeri di protocollo sono talmente scarsi o addirittura assenti che non è stato possibile mantenere l'ordinamento per numeri di protocollo e si è di conseguenza adottato un ordinamento cronologico. In questo caso la presenza di documenti numerati è evidenziata in nota, anche se i documenti sono stati ordinati cronologicamente. È inoltre indicata la consistenza dei documenti in ordine cronologico non protocollati ("n.p.") e senza data ("s.d."). È segnalata, inoltre, in ogni descrizione la presenza del registro di protocollo e del repertorio relativi, se pervenuti. Alcuni fascicoli erano ordinati cronologicamente, altri parzialmente per numero progressivo, che si presuppone sia di protocollo, pur non essendo pervenuti i rispettivi registri. Ove possibile, è stato ripristinato l'ordinamento per numero di protocollo con riscontro nei registri di protocollo o nei repertori, se pervenuti. Sono stati ripristinati gli allegati, rinvenuti in ordine cronologico, disgregati dai documenti originali. Gli allegati privi di indicazioni archivistiche o di contenuto esplicite sono stati inseriti alla fine degli atti protocollati in ordine cronologico. All'interno di alcuni fascicoli vi sono dei sottofascicoli contenenti documenti con lo stesso numero di protocollo perché facenti parte della stessa pratica e costituenti un'unica sottounità archivistica. Nel fascicolo relativo all'anno 1818 è presente una circolare emanata dal Capitanato circolare di Trento in data 10 novembre 181852 in cui si introducono i termini dell'anno militare, poi applicato nella registrazione e archiviazione degli atti. Si stabiliva che l'anno militare 1819 iniziava il 1° gennaio e terminava il 31 ottobre dello stesso anno. L'anno militare 1819/1820 sarebbe invece iniziato il 1° novembre 1819 e sarebbe terminato il 1° novembre 1820. Si ignora quando sia stato abbandonato l'uso dell'anno militare, avendo per gli anni successivi una documentazione troppo frammentaria per formulare ipotesi convincenti. Si può in ogni modo supporre che dal 1826 il

50 E. MASTELLOTTO, L’archivio comunale trentino cit., pp. 98-99. 51 ARCADIA SOCIETÀ COOPERATIVA DI TRENTO (a cura di), Inventario dell'archivio storico del Comune di Lavarone e degli archivi aggregati cit., pp. 61-70; ID. (a cura di), Inventario dell'archivio storico del Comune di Centa San Nicolò e degli archivi aggregati cit., p. 57. 52 ACP, Archivio del Comune soppresso di Castagné, Carteggio ed atti degli affari comunali dell'anno 1818, 7.

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sistema abbia cominciato ad oscillare e che a partire dal 1830 sia stato progressivamente abbandonato a favore dell'adozione dell'anno solare dal 1° gennaio al 31 dicembre. Il carteggio è organizzato in maniera eterogenea: - gli atti degli anni 1818-1821, 1824, 1826, 1826/27, 1831, 1835-1837, 1852, 1855-1857, 1862-1863, 1866, 1868-1873, 1878, 1910, 1918-1921, 1923 sono articolati in fascicoli per numero di protocollo; - gli atti degli anni 1821/22, 1825, 1828-1829, 1832-1834, 1838-1843, 1845-1854, 1858-1859, 1861, 1875, 1877, 1900, 1904, 1906-1907, 1909, 1911-1912, 1915, 1917, 1922 sono organizzati in fascicoli annuali in ordine cronologico; - negli anni 1830 e 1832/33/34 è presente il repertorio degli atti; - per gli anni 1868-1873 è presente il registro di protocollo; - per gli anni 1823, 1844, 1860, 1864-1865, 1867, 1874, 1876, 1879-1899, 1901-1903, 1905, 1908, 1911, 1913-1914 non è pervenuto il carteggio. Atti singoli relativi agli anni 190553, 190854, 191355 e 191656 sono pervenuti in allegato ad unità archivistiche descritte in altre serie del presente inventario e qui evidenziate in nota. Gli atti prodotti negli 1918-1920 erano conservati in forma di filza, ordinati in maniera approssimativa per numero di protocollo. Bibliografia utilizzata per la compilazione della scheda ARCADIA SOCIETÀ COOPERATIVA DI TRENTO (a cura di), Inventario dell'archivio storico del Comune di Lavarone e degli archivi aggregati, Trento 2006, pp. 61-70. ARCADIA SOCIETÀ COOPERATIVA DI TRENTO (a cura di), Inventario dell'archivio storico del Comune di Centa San Nicolò e degli archivi aggregati, Trento 2005, p. 57. E. MASTELLOTTO, L'archivio comunale trentino, Trento 1986, pp. 98-99. 7 Carteggio ed atti degli affari comunali dell'anno 1818 1818 aprile 16 - 1818 dicembre 26 Carteggio ed atti degli affari comunali in ordine di registrazione di protocollo, nn. 100, 109. Contiene fra l'altro: "Preliminare pel 1818" e documenti di corredo, 1818 giugno 18; contratto di locazione temporanea fra privati, 1818 aprile 26. Italiano Fascicolo, carta, cc. 14 n.n. (di cui cc. 2 n.p.) Segnature precedenti: 1605, 1 e 1603, 2 (SCK) 8 Carteggio ed atti degli affari comunali dell'anno militare 1819 1819 gennaio 3 - 1819 ottobre 27 Carteggio ed atti degli affari comunali in ordine di registrazione di protocollo, nn. 1 1/2-128. Presenti: nn. 1 1/2-13, 15-46, 49-58, 61-69, 73-77, 79-84, 86-95, 97-107, 109-116, 118-122, 124-128 a. Italiano, tedesco Fascicolo, carta, cc. 190 nn. (di cui cc. 8 n.p.) Segnature precedenti: 1605, 2 (SCK) ___

53 Il n. 42 del 1905 si trova nell' "Elenco dei coscritti ... nati nell'anno 1884" di cui al n. 82 del presente inventario. 54 Il n. 603 del 1908 si trova nel conto consuntivo del 1908, di cui al n. 121 del presente inventario. 55 I nn. 54 e 58 del 1913 si trovano nel conto preventivo del 1913, di cui al n. 130 del presente inventario. 56 Il n. 540 del 1916 si trova nel conto preventivo del 1916, di cui al n. 135 del presente inventario.

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a Sul verso dei documenti immediatamente precedenti viene annotato che gli atti protocollati con i numeri 47-48, 71, 78, 85, 96, 101, 117 sono conservati in un "fascicolo spostato", talvolta denominato "fascicolo secondo ", non pervenuto. 9 Carteggio ed atti degli affari comunali dell'anno militare 1819/1820 1819 novembre 14 - 1820 ottobre 30 Carteggio ed atti degli affari comunali in ordine di registrazione di protocollo, nn. 3-152. Presenti: nn. 3, 7-9, 11, 65-66, 70, 73, 77, 98, 109, 114-115, 117, 135, 152. Tedesco, italiano Fascicolo, carta, cc. 27 n.n. Segnature precedenti: 1605, 3 (SCK) 10 "Protocollo pell'anno militare 1820-21" a 1820 novembre 2 - 1821 ottobre 31 Carteggio ed atti degli affari comunali in ordine di registrazione di protocollo, nn. 1-100. Presenti: nn. 1-9, 11-24, 26-44, 46-65, 67-100. Contiene anche: al n. 60, bozza del conto preventivo per l'anno 1820/1821. Tedesco, italiano Fascicolo, carta, cc. 105 n.n. (di cui cc. 6 n.p.) Segnature precedenti: 1605, 4 (SCK) ___ a Il titolo è desunto dal v della prima carta. 11 "Scritture particolari" 1821 maggio 22 - 1821 giugno 8 Carteggio ed atti degli affari comunali dell'anno 1821, nn. 3-4. N. 3: "Scrittura pel guardaboschi", 1821 maggio 22; n. 4: "Pei maestri delle scuole", 1821 giugno 8. Italiano Fascicolo, carta, cc. 2 n.n. Segnature precedenti: 1605, 5 (SCK) 12 Carteggio ed atti degli affari comunali dell'anno militare 1821/1822 1821 dicembre 20 - 1822 luglio 5 Carteggio ed atti degli affari comunali in ordine cronologico. Contiene fra l'altro: rimarchi del delegato giudiziale al sistema preliminare del Comune di Castagné dell'anno 1821/1822, 1821 dicembre 20. Italiano Fascicolo, carta, cc. 3 n.n. Segnature precedenti: 1605, 6 (SCK) 13 Carteggio ed atti degli affari comunali dell'anno 1824 1824 marzo 7 - 1824 agosto 28 Carteggio ed atti degli affari comunali in ordine di registrazione di protocollo, nn. 65-74. Presenti: nn. 65, 71, 74. Italiano Fascicolo, carta, cc. 7 n.n. (di cui c. 1 n.p.)

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Segnature precedenti: 1605, 7 (SCK) 14 Carteggio ed atti degli affari comunali dell'anno 1825 1825 luglio 25 - 1825 settembre 29 Carteggio ed atti degli affari comunali in ordine cronologico. Contiene fra l'altro: documentazione relativa ai danni provocati dalla tempesta, 1825 luglio 9. Italiano Fascicolo, carta, cc. 12 n.n. (di cui c. 1 s.d.) Segnature precedenti: 1605, 8 (SCK) 15 Carteggio ed atti degli affari comunali dell'anno 1826 1826 gennaio 4 - 1826 ottobre 4 Carteggio ed atti degli affari comunali in ordine di registrazione di protocollo, nn. 1-71. Presenti: nn. 1-4, 6-20, 22, 24-25, 27-29, 31-32, 34, 36-66, 69-71. Italiano Fascicolo, carta, cc. 82 n.n. (di cui cc. 3 n.p.) Segnature precedenti: 1606, 1 (SCK) 16 Carteggio ed atti degli affari comunali degli anni 1826/1827 a 1826 novembre 13 - 1827 febbraio 27 Carteggio ed atti degli affari comunali in ordine di registrazione di protocollo, nn. 1-10. Presenti: nn. 1, 3-6, 8, 10. Italiano Fascicolo, carta, cc. 15 n.n. (di cui cc. 2 n.p.) Segnature precedenti: 1606, 2 (SCK) ___ a Per l'anno 1827 è pervenuto un unico documento protocollato con il n. 10. 17 Carteggio ed atti degli affari comunali dell'anno 1828 1828 aprile 4 - 1828 settembre 19 Carteggio ed atti degli affari comunali in ordine cronologico. Italiano Fascicolo, carta, cc. 4 n.n. Segnature precedenti: 1606, 3 (SCK) 18 Carteggio ed atti degli affari comunali dell'anno 1829 1829 marzo 14 - 1829 settembre 17 Carteggio ed atti degli affari comunali in ordine cronologico. Contiene fra l'altro: un documento relativo a somministrazioni militari segnato con il n. 28, 1829 luglio 11. Italiano Fascicolo, carta, cc. 4 n.n. Segnature precedenti: 1606, 4 (SCK) 19 Carteggio ed atti degli affari comunali dell'anno 1830

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1830 gennaio 1 - 1830 novembre 29 Carteggio ed atti degli affari comunali in ordine di repertorio, nn. 2-26. Contiene anche: repertorio degli atti a. Tedesco, italiano Fascicolo, carta, cc. 79 n.n. (di cui cc. 3 n.p.) Segnature precedenti: 1606, 5 (SCK) ___ a Sul v dell'ultima c. del repertorio, che in origine fungeva da camicia del fascicolo, il capocomune Antonio Pintarelli riportò la seguente annotazione: "Qui inchiusi si ritrovano i due fascicoli 1 e 2 dell'anno 1830". All'interno, al termine delle registrazioni, appare la seguente annotazione della stessa mano: "Resta chiuso il presente protocolo per l'anno 1830". 20 Carteggio ed atti degli affari comunali dell'anno 1831 1831 aprile 7 - 1831 novembre 15 Carteggio ed atti degli affari comunali in ordine di registrazione di protocollo, nn. 4-681. Presenti: nn. 4, 43, 681. Italiano Fascicolo, carta, cc. 4 n.n. Segnature precedenti: 1606, 6 (SCK) 21 Carteggio ed atti degli affari comunali degli anni 1832/1833/1834 1832 aprile 3 - 1834 settembre 6 Carteggio ed atti degli affari comunali in ordine di repertorio, nn. 1-41. Presenti: nn. 1-2, 4-6, 8-41. Contiene anche: repertorio degli atti a. Italiano, tedesco Fascicolo, carta, cc. 91 n.n. Segnature precedenti: 1606, 7 (SCK) ___ a Sul v del repertorio, che in origine fungeva da camicia del fascicolo, il capocomune Giovanni Battista Eccher Dolzer appose la seguente annotazione: "Portocolo l'anno 1834". 22 Carteggio ed atti degli affari comunali dell'anno 1832 1832 febbraio 1 - 1832 agosto 15 Carteggio ed atti degli affari comunali in ordine cronologico. Contiene fra l'altro: due documenti segnati rispettivamente con il n. 9 (1832 agosto 15) ed il n. 13 (1832 maggio 3). Italiano Fascicolo, carta, cc. 3 n.n. Segnature precedenti: 1606, 8 (SCK) 23 Carteggio ed atti degli affari comunali dell'anno 1833 1833 agosto 5 - 1833 dicembre 11 Circolari ed atti degli affari comunali in ordine cronologico. Italiano, tedesco Fascicolo, carta, cc. 16 n.n. Segnature precedenti: 1606, 9 (SCK)

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24 Carteggio ed atti degli affari comunali dell'anno 1834 1834 gennaio 4 - 1834 novembre 13 Circolari ed atti degli affari comunali in ordine cronologico. Contiene anche: "Conteggio del fondo primissariale di Santa Catterina in Castagné" o legato Gabrielli, 1834 febbraio 20; "Capitoli per il signor beneficiato primisario di San Vitto in Castegné", [1834 maggio 2] a. Tedesco, italiano Fascicolo, carta, cc. 14 n.n. Segnature precedenti: 1606, 10 (SCK) ___ a Si tratta di un'integrazione al documento conservato in minuta nell'unità successiva al n. 13. 25 Carteggio ed atti degli affari comunali degli anni 1834-1837 1834 maggio 2 - 1837 agosto Carteggio ed atti degli affari comunali in ordine di registrazione numerica, nn. 1-17. Presenti: 1-9, 11-17. Contiene fra l'altro: atti relativi ad un caso di colera al Maso Ungherle, 1836 agosto 14, n. 17. Italiano Fascicolo, carta, cc. 20 n.n. Segnature precedenti: 1606, 11 (SCK) 26 Circolari, notificazioni, avvisi e editti governativi a stampa 1835 febbraio 26 - 1836 novembre 1 Italiano, tedesco Fascicolo, carta, cc. 46 n.n. 27 Carteggio ed atti degli affari comunali degli anni 1835-1836 1835 aprile 22 - 1836 ottobre 25 Carteggio ed atti degli affari comunali in ordine di registrazione numerica, nn. 1-18. Contiene fra l'altro: atto di divisione di uno "spiazzo comune" sito al Maso Valcanover presso la cappella di Sant'Antonio, 1835 settembre 28, n. 6. Tedesco, italiano Fascicolo, carta, cc. 32 n.n. Segnature precedenti: 1607, 1 (SCK) 28 Carteggio ed atti degli affari comunali dell'anno 1836 1836 gennaio 11 - 1836 settembre 7 con allegati del 1835 e documenti fino al 5 ottobre 1837 Carteggio ed atti degli affari comunali in ordine cronologico. Contiene fra l'altro: "Carte per la strada delle regole", 1836 maggio 10. Tedesco, italiano Fascicolo, carta, cc. 17 n.n. Segnature precedenti: 1607, 2 (SCK) 29 Carteggio ed atti degli affari comunali dell'anno 1837 1837 gennaio 17 - 1837 dicembre 4

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Carteggio ed atti degli affari comunali in ordine cronologico. Contiene fra l'altro: carteggio relativo al cimitero allestito per la sepoltura dei colerosi del Maso Pianezza, 1837 settembre 20 - 1837 ottobre 23. Italiano, tedesco Fascicolo, carta, cc. 23 n.n. Segnature precedenti: 1607, 3 (SCK) 30 "Carte del Comune di Castagné per l'anno 1838" a 1838 gennaio 3 - 1838 ottobre 9 con un documento del 1837 Carteggio ed atti degli affari comunali in ordine cronologico. Contiene fra l'altro: "Stima del pubblico cemeterio destinato per gli colerosi dal Maso di Pianezza in Castagné", 1838 marzo 8; "Supplica per il campanil di San Vito", 1838 marzo 30; un documento segnato sul v "N. 4. Carte comunale". Italiano, tedesco Fascicolo, carta, cc. 37 n.n. Segnature precedenti: 1607, 4 (SCK) ___ a Il titolo è desunto dal primo documento di data 12 settembre 1837 che in origine fungeva da camicia del fascicolo. 31 Carteggio ed atti degli affari comunali dell'anno 1839 1839 gennaio 11 - 1839 settembre 15 Carteggio ed atti degli affari comunali in ordine cronologico. Italiano Fascicolo, carta, cc. 12 n.n. Segnature precedenti: 1607, 5 (SCK) 32 Carteggio ed atti degli affari comunali dell'anno 1840 1840 febbraio 3 - 1840 ottobre 12 Carteggio ed atti degli affari comunali in ordine cronologico. Italiano Fascicolo, carta, cc. 6 n.n. Segnature precedenti: 1607, 6 (SCK) 33 Carteggio ed atti degli affari comunali dell'anno 1841 1841 gennaio 8 - 1841 dicembre 15 con registrazioni fino al 1848 Carteggio ed atti degli affari comunali in ordine cronologico. Contiene fra l'altro: "conti con il qui presente Giovani Valgoi di opre, danaro riceuto e castagne dateli", 1841 luglio 8 - 1848 settembre 28; documento di trasferimento di proprietà del cimitero di Santa Caterina a favore del Comune di Castagné, 1841 settembre 22 a. Italiano Fascicolo, carta, cc. 23 n.n. Segnature precedenti: 1607, 7 e 1635 (SCK) ___ a Il Comune di Castagné aveva acquistato da Antonio Piva un terreno da adibire a cimitero di Santa Caterina già nell'anno 1805, ma nell'occasione non era stato stilato alcun documento. 34 "Cartte del Comune di Castagné per l'anno 1842" a

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1842 gennaio 24 - 1842 settembre 16 "Pezzi 1842. Riveduti" Carteggio ed atti in ordine cronologico. Contiene fra l'altro: carteggio relativo all'allestimento di nuovi cimiteri, 1842 gennaio 24 - 1842 aprile 4. Contiene anche: documenti relativi a divisioni ereditarie, segnati rispettivamente con i nn. 31 (1842 febbraio 2) e 34 (1842 marzo 29). Italiano, tedesco Fascicolo, carta, cc. 39 n.n. Segnature precedenti: 1607, 8 (SCK) ___ a Il titolo è desunto dal v del documento di data 1842 aprile 4. 35 Carteggio ed atti degli affari comunali dell'anno 1843 1843 marzo 7 - 1843 marzo 30 Italiano Fascicolo, carta, cc. 2 n.n. Segnature precedenti: 1607, 9 e 1637 (SCK) 36 Carteggio ed atti degli affari comunali dell'anno 1845 1845 gennaio 31 - 1845 dicembre 19 Carteggio ed atti degli affari comunali in ordine cronologico. Italiano, tedesco Fascicolo, carta, cc. 15 n.n. Segnature precedenti: 1607, 10 (SCK) 37 Carteggio ed atti degli affari comunali dell'anno 1846 1845 dicembre 31 - 1846 dicembre 4 Carteggio ed atti degli affari comunali in ordine cronologico. Tedesco, italiano Fascicolo, carta, cc. 25 n.n. (di cui c. 1 s.d.) Segnature precedenti: 1607, 11 (SCK) 38 "Carte comunali 1847/48" a 1847 gennaio 2 - 1849 gennaio 22 Carteggio ed atti degli affari comunali degli anni 1847-1848 in ordine cronologico. Contiene anche: "Giornale agrario dei distretti trentini e roveretani", VIII (1847), nn. 3-9. Tedesco, italiano Fascicolo, carta, cc. 91 n.n. Segnature precedenti: 1607, 12 e 1607, 13 (SCK) ___ a Il titolo è desunto dal v del documento di data 1 luglio 1848. 39 "Pezzi formati sotto il capocomune Domenico Carlin e Giuseppe Gretter fino il 1849" a 1848 marzo 12 - 1849 dicembre 20 Carteggio ed atti degli affari comunali dell'anno 1849 in ordine cronologico.

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Contiene fra l'altro: "Carte riguardo alla famiglia del fu Francesco Fontanari" per concessione di sussidio, 1848 marzo 12 - 1848 marzo 18; "Spezifica dalle opere per il Comune di Castagné per il cimiterio di Santa Cattarina fate dal maestro Conci Antonio da Migazone", 1849 settembre 9. Italiano Fascicolo, carta, cc. 61 n.n. Segnature precedenti: 1607, 14 (SCK) ___ a Il titolo è desunto dal v della seconda c. del documento di data 12 marzo 1848 che in origine fungeva da camicia del fascicolo. 40 Carteggio ed atti degli affari comunali degli anni 1850-1852 1850 gennaio 25 - 1852 dicembre 21 con documenti fino al 1855 Carteggio ed atti degli affari comunali in ordine di registrazione di protocollo, nn. 4-437. Presenti: nn. 4, 23-24, 28, 43, 127, 230-231, 233, 238-239, 242, 244, 246-249, 251-253, 255-261, 279-281, 284-295, 297-298, 300-301, 304-305, 307-308, 310, 312-315, 318, 320-332, 334-354, 356-366, 368-374, 377, 380, 386-387, 390, 393, 398, 401-405, 407-410, 415, 419-421, 423, 433, 436-437. Contiene fra l'altro: carteggio e atti relativi alla causa civile intentata dal capocomune Giuseppe Gretter contro il cessato cassiere comunale di Castagné Giovanni Battista Ochner e Antonio fu Domenico Pintarelli fideiussore per liquidazione conti con sentenza del Giudizio distrettuale di Pergine favorevole al Gretter, 1850 luglio 9 - 1855 marzo 13 con allegati dal 1849; stato della popolazione e del bestiame nel Comune di Castagné nell'anno 1850-1851, 1852 febbraio 27, n. 246. Italiano, tedesco Fascicolo, carta, cc. 249 n.n. Segnature precedenti: 1608, 1-3 (SCK) 41 Carteggio ed atti degli affari comunali dell'anno 1854 1854 febbraio 10 - 1854 settembre 3 Carteggio ed atti degli affari comunali in ordine cronologico. Contiene fra l'altro: stima di beni dotali, 1854 febbraio 10; documento di corredo al conto consuntivo dell'anno 1854, n. 36, 1854 agosto 20. Italiano Fascicolo, carta, cc. 6 n.n. Segnature precedenti: 1608, 5 (SCK) 42 Carteggio ed atti degli affari comunali dell'anno 1855 1855 gennaio 3 - 1855 novembre 10 Carteggio ed atti degli affari comunali in ordine di registrazione di protocollo, nn. 4-133. Presenti: nn. 4, 48-51, 54-61, 63-64, 66-69, 74, 76, 78-80, 84-88, 90, 92, 101-105, 111-113, 117, 120, 122-124, 126-133. Contiene fra l'altro: carteggio relativo ai colerosi di San Vito e dei Masi Faiti e Ungherle, 1855 agosto 9 - 1855 agosto 15, n. 120. Italiano Fascicolo, carta, cc. 90 n.n. Segnature precedenti: 1608, 6 (SCK) 43 Carteggio ed atti degli affari comunali dell'anno 1856

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1856 gennaio 2 - 1856 dicembre 15 Carteggio ed atti degli affari comunali in ordine di registrazione di protocollo, nn. 1-201. Presenti: nn. 1, 3-18, 20-65, 67-83, 85-134, 136-186, 188-197, 199, 201. Contiene fra l'altro: stato della popolazione e del bestiame nel Comune di Castagné nell'anno 1856, 1856 novembre 12 - 1856 novembre 17, nn. 188-189. Tedesco, italiano Fascicolo, carta, cc. 338 n.n. Segnature precedenti: 1609, 1 (SCK) 44 Carteggio ed atti degli affari comunali dell'anno 1857 1857 gennaio 1 - 1857 dicembre 30 Carteggio ed atti degli affari comunali in ordine di registrazione di protocollo, nn. 1-186. Presenti: nn. 1-6, 8-39, 41-47, 49-51, 53-116, 118-167, 169-179, 181, 183-186. Italiano, tedesco Fascicolo, carta, cc. 266 n.n. Segnature precedenti: 1609, 2 (SCK) 45 Carteggio ed atti degli affari comunali dell'anno 1858 1858 febbraio 4 - 1858 dicembre 22 Circolari ed atti degli affari comunali in ordine cronologico. Italiano, tedesco Fascicolo, carta, cc. 11 n.n. Segnature precedenti: 1609, 3 (SCK) 46 Carteggio ed atti degli affari comunali dell'anno 1859 1859 gennaio 11 - 1859 agosto 27 Circolari ed atti degli affari comunali in ordine cronologico. Italiano Fascicolo, carta, cc. 7 n.n. Segnature precedenti: 1609, 4 (SCK) 47 Carteggio ed atti degli affari comunali dell'anno 1861 1861 marzo 16 - 1861 dicembre 15 con documenti fino al 1863 Carteggio ed atti degli affari comunali in ordine cronologico a. Contiene fra l'altro: progetti e carteggio relativi ai lavori di ampliamento del cimitero di San Vito, 1861 aprile 25 - 1863 gennaio 3. Italiano Fascicolo, carta, cc. 23 n.n. Segnature precedenti: 1609, 5 (SCK) ___ a Due atti del 1861 risultano protocollati rispettivamente con i nn. 189 e 190. 48 Carteggio ed atti degli affari comunali dell'anno 1862 1861 dicembre 15 - 1862 aprile 22 Carteggio ed atti degli affari comunali in ordine di registrazione di protocollo, nn. 34 1/2; 57.

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Contiene fra l'altro: ode a stampa "Al molto reverendo signore don Pietro Eccher di Castagné nella faustissima occasione che prende possesso della parrocchia di Calceranica", Trento [1861]. Italiano Fascicolo, carta, cc. 4 n.n. Segnature precedenti: 1609, 6 (SCK) 49 "Esibiti del 1863" a 1863 gennaio 3 - 1863 dicembre 31 Carteggio ed atti degli affari comunali in ordine di registrazione di protocollo, nn. 4-135. Presenti: nn. 4-10, 12-23, 25-26, 28-41, 43-55, 58-62, 64-68, 70-73, 75-84, 87-90, 92-95, 97-135. Contiene fra l'altro: stato della popolazione del Comune di Castagné, 1863 giugno 18, n. 73. Italiano, tedesco Fascicolo, carta, cc. 194 n.n. (di cui cc. 8 n.p.) Segnature precedenti: 1610, 1 (SCK) ___ a Il titolo originale del fascicolo è desunto dal documento prot. n. 64 che fungeva da coperta. 50 Carteggio ed atti degli affari comunali 1864 gennaio 22 Atto relativo alla fornitura d'acqua in favore della canonica di San Vito. Italiano Documento singolo, carta, c. 1 n.n. 51 "Pezzi 1866" a 1866 gennaio 6 - 1866 dicembre 31 Carteggio ed atti degli affari comunali in ordine di registrazione di protocollo, nn. 1-145. Presenti: nn. 1-4, 6-9, 11-17, 19-64, 66-67, 69-114, 116-131, 133, 135-145. Contiene anche: ai prot. nn. 27, 48, 54 1/2, liste elettorali. Italiano, tedesco Fascicolo, carta, cc. 279 n.n. (di cui cc. 5 n.p.) Segnature precedenti: 1610, 2 (SCK) ___ a Il titolo originale del fascicolo è desunto dal documento prot. n. 144 che fungeva da coperta. 52 Carteggio ed atti degli affari comunali dell'anno 1868 1868 gennaio 1 - 1868 dicembre 28 Carteggio ed atti degli affari comunali in ordine di registrazione di protocollo, nn. 1-208. Presenti: nn. 119, 133, 139, 163, 194. Italiano Fascicolo, carta, cc. 29 n.n. (di cui cc. 14 n.p.) a Segnature precedenti: 1610, 3 (SCK) ___ a Per riscontro si veda il registro di protocollo di cui al n. 6 del presente inventario. 53 Carteggio ed atti degli affari comunali dell'anno 1869 1869 gennaio 5 - 1869 dicembre 30 Carteggio ed atti degli affari comunali in ordine di registrazione di protocollo, nn. 1-359 a.

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Presenti: nn. 4-9, 11-19, 21-60, 62-85, 87-94, 96-103, 105-108, 110-113, 115-122, 124-132 b, 134-149, 153-154, 156, 159, 163-165, 167 c, 169-170, 172-174, 178, 180-181, 184-185, 189-192, 195, 204, 206, 208, 211-214, 220, 223, 225, 227, 229, 233-235 d, 241, 243, 247-248, 250-254, 258, 263-267, 275, 278-279, 281¿283, 285, 286, 288, 290, 298-303, 305 e. Contiene anche: circolari relative all'elezione della rappresentanza comunale (n. 59, 1869 marzo 25) e della rappresentanza distrettuale (nn. 90 e 92 1/2, 1869 aprile 24); "Liste elettorali", 1869 aprile 10-1869 maggio 22. Italiano, tedesco Fascicolo, carta, cc. 306 n.n. (di cui cc. 20 n.p. e cc. 8 s.d.) Segnature precedenti: 1610, 4 (SCK) ___ a Per riscontro si veda anche il registro di protocollo di cui al n. 6 del presente inventario. Il documento protocollato con il n. 72 non è registrato sul registro di protocollo. b Sul documento protocollato con il n. 132 è riportata la notizia che il n. 133 "è ritornato a Gorizia". c Il documento protocollato con il n. 168 si trova al n. 2 nel fascicolo delle quietanze di pagamento dei poveri nel carteggio del 1870, di cui al n. 54 della presente serie. d Il documento protocollato con il n. 236 si trova al n. 8 nel fascicolo delle quietanze di pagamento dei poveri nel carteggio del 1870, di cui al n. 54 della presente serie. e Il documento protocollato con il n. 308 si trova al n. 10, il n. 316 al n. 11, il n. 346 al n. 15 nel fascicolo delle quietanze di pagamento dei poveri nel carteggio del 1870, di cui al n. 54 della presente serie. 54 Carteggio ed atti degli affari comunali dell'anno 1870 1870 gennaio 4 - 1870 dicembre 31 Carteggio ed atti degli affari comunali in ordine di registrazione di protocollo, nn. 1-289 a. Presenti: nn. 3-4, 9, 12-13, 15, 17-18, 21-23, 29-30, 34, 38 b, 40-43, 54-57, 59, 65-66, 68-77, 79, 81-82, 84-85, 87-88, 91-92, 94-99, 101-102, 104-110, 112, 114-121, 123, 125-127, 132-133, 136-147, 149, 153-162 c, 166-174, 177-178 d, 180-182, 184 e, 187, 191-192, 194, 195 f, 197-198, 201-205, 207-210, 218-219, 222-223, 226, 229, 232-234, 236-237, 239, 241-242, 245-247, 249-250, 255-258, 262-265, 268, 274, 277, 279, 282-283, 286. Contiene anche: quietanze per le spese sostenute a favore dei poveri (nn. 1-21), 1868 giugno 30-1870 febbraio 18. Italiano, tedesco Fascicolo, carta, cc. 212 n.n. Segnature precedenti: 1611, 1 (SCK) ___ a Per riscontro si veda anche il registro di protocollo di cui al n. 6 del presente inventario. b Il n. 38 si trova sul verso del n. 29. c I due allegati del documento protocollato con il n. 158 si trovano al n. 89 delle quietanze del 1870, di cui al n. 113 del presente inventario. d Il n. 178 probabilmente è un protocollo annullato: manca la firma e la data è errata. e Il documento protocollato con il n. 185 si trova al n. 66 delle quietanze del 1870, di cui al n. 113 del presente inventario. f Il documento protocollato con il n. 196 si trova al n. 70 delle quietanze del 1870, di cui al n. 113 del presente inventario. 55 Carteggio ed atti degli affari comunali dell'anno 1871 1871 gennaio 1 - 1871 dicembre 31 con documenti dal 1869 Carteggio ed atti degli affari comunali in ordine di registrazione di protocollo, nn. 1-248 a. Presenti: nn. 7 b, 41, 56, 180, 188. Contiene anche: quietanze per le spese sostenute a favore dei poveri (nn. 1-15) con allegati, 1869 luglio 9 - 1871 dicembre 31. Italiano

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Fascicolo, carta, cc. 50 n.n. Segnature precedenti: 1611, 2 (SCK) ___ a Per riscontro si veda anche il registro di protocollo di cui al n. 6 del presente inventario. b Il documento protocollato con il n. 10 si trova al n. 8 nel fascicolo delle quietanze di pagamento ... dei poveri. 56 Carteggio ed atti degli affari comunali dell'anno 1872 1872 maggio 12 - 1872 dicembre 12 Atti elettorali, accertamenti e procure in ordine cronologico. Contiene anche: un documento protocollato con il n. 182, 1872 agosto 29 a. Italiano Fascicolo, carta, cc. 69 n.n. (di cui cc. 6 s.d.) Segnature precedenti: 1611, 3 (SCK) ___ a Per riscontro si veda anche il registro di protocollo di cui al n. 6 del presente inventario. 57 Carteggio ed atti degli affari comunali dell'anno 1873 1873 gennaio 4 - 1873 dicembre 30 con documenti dal 1872 Carteggio ed atti degli affari comunali in ordine di registrazione di protocollo, nn. 1-357 a. Presenti: n. 265. Contiene anche: "Bollettino delle leggi e delle ordinanze per la Contea principesca del Tirolo e per il Vorarlberg", circolari e materiale a stampa b, 1872 novembre 24-1873 marzo 26. Italiano, tedesco Fascicolo, carta, cc. 47 n.n. (di cui cc. 36 n.p. e cc. 12 s.d.) Segnature precedenti: 1611, 4 (SCK) ___ a Per riscontro si veda anche il registro di protocollo di cui al n. 6 del presente inventario. b Tra il materiale a stampa si segnala il prospetto pubblicitario intitolato "Sichere und schnelle Heilung aller Augen-Krankheiten durch einen in zahlreichen fällen bewährten, von medicinischen Autoritäten anerkanten Augen-Balsam", Berlino [1872]. 58 Carteggio ed atti degli affari comunali dell'anno 1875 1875 giugno 5 - 1875 giugno 7 Carteggio ed atti degli affari comunali in ordine cronologico: - richiesta del preventivo comunale per l'anno 1874 avanzata dall'Ufficio delle imposte di Pergine per ispezione, 1875 giugno 5; - richiesta di informazioni sulla condotta di privati, 1875 giugno 7. Italiano Fascicolo, carta, cc. 2 n.n. Segnature precedenti: 1611, 5 (SCK) 59 Carteggio ed atti degli affari comunali dell'anno 1877 1877 settembre 23 - 1877 novembre 17 Carteggio ed atti degli affari comunali in ordine cronologico: - convocazione del Consorzio del Rio Borch, 1877 settembre 23; - convenzione per affidamento di minore, 1877 novembre 17. Italiano Fascicolo, carta, cc. 2 n.n.

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Segnature precedenti: 1611, 6 (SCK) 60 Carteggio ed atti degli affari comunali dell'anno 1878 1878 gennaio 4 - 1878 dicembre 23 Carteggio ed atti degli affari comunali in ordine di registrazione di protocollo, nn. 2-342. Presenti: nn. 2, 4, 6-8, 11-15, 18-21, 23-25, 28-29, 33-42, 46-47, 49-56, 58-59, 61, 63-65, 68-84, 86-88, 92, 94-95, 97-100, 103-108, 113-114, 116-125, 127-135, 137-138, 141-143, 145-146, 148-161, 163-175, 177-188, 190-203, 207, 210, 212, 216, 219-222, 224-227, 230-231, 333-335, 337-342. Italiano, tedesco Fascicolo, carta, cc. 245 n.n. (di cui cc. 7 n.p.) Segnature precedenti: 1611, 7 (SCK) 61 Carteggio ed atti degli affari comunali dell'anno 1900 1900 febbraio 5 tedesco Documento singolo, carta, c. 1 n.n. Segnature precedenti: 1612, 1 (SCK) 62 Carteggio ed atti degli affari comunali dell'anno 1904 a 1904 febbraio 1 Calmiere del pane per il mese di febbraio. Italiano Documento singolo, carta, c. 1 n.n. Segnature precedenti: 1612, 2 (SCK) ___ a Il documento protocollato con il n. 319 si trova nell' "Elenco dei coscritti ... nati nell'anno 1884" di cui al n. 82 del presente inventario. 63 Carteggio ed atti degli affari comunli dell'anno 1906 1906 agosto 4 Carteggio ed atti degli affari comunali in ordine cronologico. Contiene fra l'altro: "Regolamento dell'ospizio 'Regina Elena' per gli orfani e i figli della guerra del Trentino in Lenzima", Rovereto [1906]. Italiano Fascicolo, carta, cc. 9 n.n. (di cui cc. 7 s.d.) Segnature precedenti: 1612, 3 (SCK) 64 Carteggio ed atti degli affari comunali dell'anno 1907 1907 gennaio 7 - 1907 settembre 24 Carteggio ed atti degli affari comunali in ordine cronologico a. Italiano Fascicolo, carta, cc. 3 n.n. Segnature precedenti: 1612, 4 (SCK) ___ a Il documento datato 1907 gennaio 7 è protocollato con il n. 17.

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65 Carteggio ed atti degli affari comunali dell'anno 1908 1908 ottobre 10 Autorizzazione per la riscossione di un'addizionale d'imposta, prot. n. 703. Italiano Documento singolo, carta, c. 1 n.n. 66 Carteggio ed atti degli affari comunali dell'anno 1909 1909 gennaio 20 - 1909 luglio 24 Carteggio ed atti degli affari comunali in ordine cronologico a. Italiano Fascicolo, carta, cc. 6 n.n. Segnature precedenti: 1612, 5 (SCK) ___ a Il documento datato 1909 luglio 24 è protocollato con il n. 394. 67 Carteggio ed atti degli affari comunali dell'anno 1910 1910 gennaio 17 - 1910 agosto 20 Carteggio ed atti degli affari comunali in ordine di registrazione di protocollo, nn. 62-554. Presenti: nn. 62, 393, 554. Italiano Fascicolo, carta, cc. 3 n.n. Segnature precedenti: 1612, 6 (SCK) 68 Carteggio ed atti degli affari comunali dell'anno 1911 1911 maggio 23 Lettera accompagnatoria della Giunta provinciale del Tirolo al conto consuntivo del Comune di Castagné dell'anno 1910. Italiano Documento singolo, carta, c. 1 n.n. Segnature precedenti: 1612, 7 (SCK) 69 Carteggio ed atti degli affari comunali dell'anno 1912 1912 febbraio 15 - 1912 agosto 11 Carteggio ed atti degli affari comunali in ordine cronologico. Contiene fra l'altro: "Protocollo di sessione della rapresentanza comunale di Castagné tenuta il giorno 15 febraio 1912 ad ore 1". Italiano Fascicolo, carta, cc. 4 n.n. Segnature precedenti: 1612, 8 (SCK) 70 Carteggio ed atti degli affari comunali dell'anno 1915 1915 aprile 5 - 1915 settembre 14 Carteggio ed atti degli affari comunali in ordine cronologico.

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Contiene fra l'altro: "Protocollo di sesione della rapresentanza comunale di Castagné tenuta il giorno 8/8 1915 nella cancelria (sic) comunale di San Vitto"; due documenti protocollati con i nn. 470 (1915 settembre 14) e 524 (1915 ottobre 23). Italiano Fascicolo, carta, cc. 4 n.n. Segnature precedenti: 1612, 9 (SCK) 71 Carteggio ed atti degli affari comunali dell'anno 1916 1916 dicembre 24 Circolare del Consiglio provinciale d'agricoltura sezione di Trento relativa all "Insinuazione del bisogno di sementi", prot. n. 655, [1916] dicembre 30. Italiano Documento singolo, carta, c. 1 n.n. 72 Carteggio ed atti degli affari comunali dell'anno 1917 1917 maggio 25 - 1917 dicembre 22 Carteggio ed atti degli affari comunali in ordine di registrazione di protocollo a, nn. 393-865. Presenti: nn. 393, 782, 826, 865. Italiano Fascicolo, carta, cc. 5 n.n. Segnature precedenti: 1612, 10 (SCK) ___ a Si tratta di circolari inviate dall'I.r. Capitanato distrettuale di Trento e dall'I.r. Consiglio scolastico distrettuale di Trento. 73 Carteggio ed atti degli affari comunali dell'anno 1918 1918 gennaio 3 - 1918 luglio 31 Carteggio ed atti degli affari comunali (periodo austriaco), in ordine di registrazione di protocollo, nn. 2/1-375. Presenti: nn. 2/1-5, 7-10, 13-20, 23-27, 29, 32-37, 39-48, 50, 53, 55-61, 73, 75, 77, 81, 85-86, 88, 92, 94-96, 99-100, 102-103, 106-107, 109, 111-114, 117, 120, 123-126, 128, 129, 132, 135-142, 144-145, 147-149, 152-155, 157-158, 160-161, 163-164, 166, 168-169, 174-175, 178, 183-188, 191, 195-198, 204-205, 219, 225, 233, 245, 247, 249, 251-252, 254, 260-261, 266, 296, 302, 306-309, 313, 318, 320, 327, 332, 335, 344-345, 347, 351, 356, 364-365, 369, 373, 375. Italiano, tedesco Filza, carta, cc. 205 n.n. a (di cui cc. 19 n.p.) In origine gli atti erano condizionati in forma di filza, come dimostrano i fori laterali dei documenti. Segnature precedenti: 1612, 11 (SCK) ___ a Non ci sono minute di atti spediti dal comune. 74 Carteggio ed atti degli affari comunali dell'anno 1918 1918 novembre 6 - 1918 dicembre 24 Carteggio ed atti degli affari comunali (periodo italiano), in ordine di registrazione di protocollo, nn. 1-49. Presenti: nn. 1-8, 10-14, 17-21, 23-24, 26-30, 32-35, 40-41, 44, 47-49. Italiano

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Filza, carta, cc. 52 n.n. a In origine gli atti erano condizionati in forma di filza, come dimostrano i fori laterali dei documenti. Segnature precedenti: 1612, 12 (SCK) ___ a Non ci sono minute di atti spediti dal comune. 75 Carteggio ed atti degli affari comunali dell'anno 1919 1919 gennaio 10 - 1919 dicembre 31 Carteggio ed atti degli affari comunali in ordine di registrazione di protocollo, nn. 8-791. Presenti: nn. 8, 14, 16-29, 32, 38-39, 43, 46-48, 56-61, 63, 70, 96, 110-116, 119-122, 124-126, 132-135, 137-138, 140-141, 144-145, 152-154, 159, 172-173, 175, 179, 186-190, 193, 195-199, 203-207, 215, 217-218, 221, 223-226, 228-231, 234, 241, 243, 248-249, 251-253, 255, 257-258, 274, 276-278, 280-282, 291-293, 295-296, 300, 306, 310-311, 313-315, 323, 325-327, 330-331, 333, 348-352, 355-356, 358-359, 367-370, 374-375, 377-379, 383-384, 388-389, 400-404, 408-410, 412, 417, 422, 425-426, 428, 430, 434-436, 446-447, 449-452, 454, 458-459, 485-486, 490, 492, 508-509, 515, 517-521, 524, 526-529, 533, 546, 557, 559, 577, 582, 590-591, 598, 600, 604, 606, 611, 617-618, 624, 626, 645, 651, 652, 695-696, 714, 730, 746, 757, 781, 786, 789-791. Italiano Filza, carta, cc. 285 n.n. a (di cui cc. 21 n.p.) In origine gli atti erano condizionati in forma di filza, come dimostrano i fori laterali dei documenti. Segnature precedenti: 1612, 13 (SCK) ___ a Non ci sono minute di atti spediti dal comune. 76 Carteggio ed atti degli affari comunali dell'anno 1920 1920 gennaio 7 - 1920 dicembre 31 Carteggio ed atti degli affari comunali in ordine di registrazione di protocollo, nn. 1-760. Presenti: nn. 1-4, 6-7, 10, 13-22, 24-27, 29, 31, 33-35, 47-49, 54-55, 57, 65-68, 70-73, 80, 85-89, 93, 100, 113, 115, 117, 121, 123-127, 130, 132, 148-150, 152, 154-158, 165, 166, 168-171, 173-177, 184, 191, 197-198, 200, 202, 204, 206, 208-210, 220, 225-228, 238, 241, 243, 247, 255-256, 259, 266, 268, 270, 272, 278-279, 281, 283, 293-296, 298-299, 301-305, 311-312, 328-331, 333-334, 349, 351-352, 356-357, 364-365, 373, 376, 379, 381-383, 388, 391-392, 394, 398-401, 403, 407, 416-418, 423-424, 427, 439, 448-451, 456-457, 460, 464, 470-472, 478, 481, 486, 492, 496, 506, 510, 514-518, 520, 529, 541-542, 544-547, 556, 565, 572, 575, 578, 580, 582-583, 585-586, 588, 595-597, 601, 605, 606, 619-621, 623-624, 627-629, 631, 639, 642, 650-651, 654, 658, 660-663, 667-669, 673-674, 678, 690-691, 696-697, 702-704, 706, 711, 713, 714, 720-723, 725, 735-737, 739-743, 745, 755-760. Tedesco, italiano Fascicolo, carta, cc. 346 n.n. a (di cui cc. 36 n.p.) Segnature precedenti: 1613, 1 (SCK) ___ a È conservato solo un documento singolo spedito dal comune, poi rimandato indietro al mittente (n. 14, 1820 gennaio 4). 77 Carteggio ed atti degli affari comunali dell'anno 1921 1921 gennaio 4 - 1921 dicembre 26 Carteggio ed atti degli affari comunali in ordine di registrazione di protocollo, nn. 2/1-832.

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Presenti: nn. 2/1, 15, 17-22, 24-25, 27, 38, 40-41, 45-46, 50-52, 59-60, 65-67, 71-72, 75, 77-79, 83-84, 93, 102-103, 106, 111 b, 114-115, 117, 119, 128, 130, 132-133, 145-146, 154, 156-157, 162-164, 171-176, 178, 188-189, 191-194, 197, 202, 206, 208-210, 212, 214-215, 217, 220, 224, 226-227, 229-231, 233-234, 342, 344-348, 350, 352, 356-357, 360, 362-364, 366-368, 372, 375-378, 382, 384, 386-388, 393, 398, 400-401, 403, 405-407, 411-412, 416, 418 b-420, 425-427, 430-432, 441, 444-446, 449, 455, 457, 459, 462-463, 467-474, 481-482, 492-496, 502, 510-512, 516, 519-523, 531, 534-535, 543, 546, 548-550, 553-554, 556, 559, 561-562, 565, 571-573, 575, 579-580, 582-583, 586, 589, 591, 594, 610, 613, 615, 618, 619, 622-625, 627, 631-633, 642-643, 648-649, 667, 670, 676, 678, 682, 684, 688, 690-691, 698-699, 706-709, 711, 713-715, 717, 720-721, 729-731, 737-744, 747, 749, 751, 753, 755, 758, 761-762, 765, 775, 780, 786-787, 789, 794-795, 799, 801-802, 804, 807, 819, 825, 827, 831-832. Italiano Fascicolo, carta, cc. 367 n.n. a (di cui cc. 56 n.p.) Segnature precedenti: 1613, 2 (SCK) ___ a Non ci sono minute di atti spediti dal comune. b Il documento protocollato con il n. 111 si trova sul recto del n. 106. c Il documento protocollato con il n. 419 si trova sul verso del n. 411. 78 Carteggio ed atti degli affari comunali dell'anno 1922 1922 marzo 30 - 1922 novembre 30 Carteggio ed atti degli affari comunali in ordine cronologico. Contiene fra l'altro: prot. nn. 140 (1922 febbraio 14), 206 (1922 marzo 3), 313 (1922 marzo 30), 591 (1922 luglio 17), 898 (1922 novembre 26), 909 (1922 dicembre 1), 925 (1922 dicembre 10); verbale di adunanza della rappresentanza comunale di Castagné, 1922 gennaio 29; carteggio relativo a lavori di manutenzione del cimitero di Santa Caterina, [1922 luglio] - 1922 agosto 6. Italiano Fascicolo, carta, cc. 29 n.n. Segnature precedenti: 1613, 3 (SCK) 79 Carteggio ed atti degli affari comunali dell'anno 1923 1923 aprile 10 - 1923 dicembre 11 Carteggio ed atti degli affari comunali in ordine di registrazione di protocollo, nn. 278-877. Presenti: nn. 278, 669, 876-877. Italiano Fascicolo, carta, cc. 12 n.n. (di cui c. 1 n.p.) Segnature precedenti: 1613, 4 (SCK)

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serie Registri anagrafici, 1850 - 1851 1 registro Contenuto La serie comprende un unico registro anagrafico che riporta lo stato della popolazione residente nel territorio comunale di Castagné tra il 1850 e il 1851. Il registro è diviso in 11 colonne che riportano i seguenti dati: - "Numero della casa"; - "Cognome e nome d'ogni individuo della famiglia"; - "Condizione" sociale; - "Età"; - "Numero delle famiglie, de' componenti la famiglia, degli agenti o servitù"; - "Numero di tutti gli individui"; - "Numero" dei maschi e delle femmine; - "Numero dei colpiti dal Vaiuolo, dei vaccinandi ossia non vaccinati, né colpiti dal vaiuolo"; - "Luogo di nascita"; - "Numero dei nativi di Castagné, dei nati in altri comuni della monarchia austriaca, dei nati in estero stato"; - "Annotazioni". Lingua Italiano Bibliografia utilizzata per la compilazione della scheda ARCADIA SOCIETÀ COOPERATIVA DI TRENTO (a cura di), Inventario dell'archivio storico del Comune di Centa San Nicolò e degli archivi aggregati, Trento 2005, p. 102. 80 "Ruolo della popolazione del Comune di Castagné nel Distretto capitanale di Trento pel 1850-1851" [1850] - 1851 febbraio 16 a Italiano Registro, carta, legatura in carta, cc. 22 n.n. Segnature precedenti: 1615 (SCK) ___ a Alla fine: "Castagné, li 14 febbraio 1851. Gretter consigliere e segretario".

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serie Elenchi dei coscritti, liste di leva e liste dei riformati, 1901 - 1922 4 registri Contenuto Le forze armate dell'impero austriaco si articolavano in esercito, marina, milizia territoriale, gendarmeria e leva in massa. Alla prestazione del servizio militare erano soggetti tutti i cittadini dello Stato di sesso maschile, sia residenti che immigrati con cittadinanza austriaca e ungherese. Il servizio militare durava tre anni nella linea e sette anni nella riserva. La prima tappa del servizio militare era l'obbligo di leva, per il quale ogni individuo doveva sottoporsi alla visita medica da parte della commissione di leva, la quale decideva l'abilità o l'inabilità del singolo al servizio militare. Quest'obbligo iniziava con il 1° gennaio dell'anno in cui il coscritto compiva il 21° anni di età e in alcuni casi durava fino al 31 dicembre dell'anno in cui compiva 36 anni. La leva militare era regolata dalla legge militare 5 dicembre 1868 e successive disposizioni, secondo la quale tutti gli individui soggetti all'obbligo di leva dovevano essere divisi in tre classi a seconda degli anni di nascita. La leva di un determinato anno comprendeva la classe I (individui che avevano 20 anni d'età), la classe II (individui che avevano 19 anni d'età), la classe III (individui che avevano 18 anni d'età). Gli elenchi dei coscritti, prescelti per adempiere alle operazioni di leva, dovevano essere compilati dal comune attraverso l'utilizzo dei registri di battesimo e dei nati consegnati dal parroco al capocomune, il quale pubblicava un avviso che invitava tutti i coscritti che si trovavano nel comune ad iscriversi presso la deputazione comunale del luogo di nascita o residenza entro l'inizio di dicembre dell'anno precedente alla leva. Fatto questo, il capocomune doveva procedere alla compilazione delle liste di leva o dei coscritti, redigendo tre diversi elenchi: uno per coloro che avevano diritto di residenza, uno per gli stranieri e uno per le persone considerate inabili al servizio. Le liste di leva dovevano essere chiuse alla fine di dicembre di ogni anno e fatte pervenire all'autorità politica distrettuale di competenza, la quale le controllava, le completava e le rispediva al capocomune che le affiggeva in pubblica visione nell'ufficio comunale per otto giorni57. Le operazioni di leva si svolgevano soprattutto da inizio marzo fino alla fine di aprile, quando il capocomune accompagnava i coscritti di sua pertinenza alla sede delle operazioni e certificava l'identità di ognuno58. Sono conservati tre registri contenenti gli elenchi dei coscritti e un registro contenente le liste di leva e dei riformati. Le unità archivistiche nn. 81-83 riportano la stessa struttura impostata su 15 colonne contenenti i seguenti dati: Numero progressivo; Numero della casa; Cognome e nome ed anche eventuale soprannome del coscritto; Giorno e luogo (distretto o provincia) della nascita; Religione; Stato (celibe od ammogliato con o senza figli); Istruzione scolastica avuta; Cognizioni di musica; Arte, industria od altra occupazione del coscritto; a) Cognome e nome del padre; b) Nome di famiglia e di battesimo della madre; Arte, industria od altra occupazione del padre; 57 ARCADIA SOCIETÀ COOPERATIVA DI TRENTO (a cura di), Inventario dell'archivio storico del Comune di Centa San Nicolò e degli archivi aggregati cit., p. 105. 58 E. MASTELLOTTO, L’archivio comunale trentino cit., pp. 125-131.

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Classi di età (I, II, III): Luogo dell'attuale dimora (comune, distretto, provincia) del coscritto; Se ed a mezzo di chi sia seguita l'insinuazione in iscritto ovvero a voce; Annotazioni del capocomune e dell'autorità distrettuale. La struttura dell'unità 84 è articolata in 5 colonne che riportano questi dati: Numeri; Cognome e nome degli iscritti, e indicazioni per i provenienti da leve anteriori; Nascita e residenza, e variazione alla lista di leva; Contrassegni personali, professione-istruzione; Decisioni del consiglio di leva, annotazioni circa le decisioni di rivedibilità pronunziate in rassegna sul conto degli inscritti arruolati. Lingua Italiano Bibliografia utilizzata per la compilazione della scheda ARCADIA SOCIETÀ COOPERATIVA DI TRENTO (a cura di), Inventario dell'archivio storico del Comune di Centa San Nicolò e degli archivi aggregati, Trento 2005, p. 105. E. MASTELLOTTO, L'archivio comunale trentino, Trento 1986, pp. 125-131. 81 "Elenco dei coscritti pertinenti per domicilio al sunnominato comune nati nell'anno 1883" a 1901 b Contiene anche: "Estratto dai registri di battesimo (nascita) rispettivamente di morte relativo ai maschi nati nell'anno 1883" b; "Nati nell'anno 1882"; "Notificazione, concernente l'obbligo di insinuazione delle persone soggette alla leva in massa" (3 esemplari). Italiano Registro, carta, legatura in carta, cc. 9 n.n. Segnature precedenti: 1616 (SCK) ___ a Sul v del piatto posteriore della coperta: "Militari coscritti e [...] in massa"; "Ruoli militari Castagné". b Sul r della prima c. dell' "Estratto": "Dall'ufficio curaziale, San Vito Castagné 30 giugno 1901. Padre Francesco Valentini". 82 "Elenco dei coscritti pertinenti per domicilio al sunnominato comune nati nell'anno 1884" 1905 a Italiano Registro, carta, legatura in carta, cc. 2 n.n. Segnature precedenti: 1617 (SCK); N. 42 (La segnatura si riferisce al numero di protocollo del 17 gennaio 1905.) ___ a Sul v dell'ultima c.: "N. 42 presentato 17/01/05". 83 "Elenco dei coscritti pertinenti per domicilio al sunnominato comune nati nell'anno 1886" 1904 a Italiano Registro, carta, legatura in carta, cc. 6 n.n. Segnature precedenti: 1618 (SCK); N. 319 (La segnatura si riferisce al numero di protocollo del 7 giugno 1904.)

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___ a Sul r seconda c.: "Dal Comune, Castagné 22/7 904, il consigliere Felice Pintarelli"; Sul v del piatto posteriore della coperta: "Castagné"; "N. 15330. Vedi foglio ufficiale n. 11"; "N. 319. Presentato 7/6 04". 84 "Liste di leva e dei riformati dell'anno 1900. Iscritti n. 6" [1922] Italiano Registro, carta, legatura in carta, cc. 4 n.n. Segnature precedenti: 1619 (SCK)

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serie Ruoli della leva in massa, [1919] con annotazioni del 1925 1 registro Contenuto La leva in massa, disciplinata dalla legge militare 5 dicembre 1868 e successive disposizioni, costituiva un corpo ausiliario che aveva la funzione di appoggiare in guerra l'esercito, la marina militare e la milizia territoriale, e per questo veniva attivata soltanto in caso di guerra. Erano soggetti alla leva in massa tutti i corpi che avessero qualche carattere militare, tutti gli ufficiali e i funzionari militari a riposo o fuori servizio e tutti i cittadini dello Stato che avevano dai 19 ai 42 anni di età e che, pur essendo abili al servizio militare, non erano stati inquadrati né nell'esercito, né nella milizia territoriale. Dal 1° al 31 ottobre, gli individui soggetti all'obbligo di leva in massa dovevano comunicare le proprie generalità ad una commissione appositamente nominata e presieduta dal capocomune, presso la deputazione comunale del luogo di residenza. Secondo la legge 10 marzo 1895 n. 1659, il compito della deputazione comunale era quello di formare, tenere in evidenza e revisionare i ruoli della leva in massa, nei quali doveva iscrivere tutti i pertinenti comunali soggetti a quest'obbligo. La revisione dei ruoli doveva avvenire ogni anno nei mesi di gennaio e febbraio, e consisteva nel togliere l'annata più vecchia e inserire la nuova annata in base agli elenchi parrocchiali. All'inizio di marzo i comuni dovevano presentare un estratto dei ruoli al Capitanato distrettuale di riferimento, che aveva compiti di controllo. Secondo la legge 14 maggio 1874 n. 29, gli individui soggetti all'obbligo della leva in massa dovevano partecipare a delle esercitazioni di tiro in appositi poligoni60. È conservato un solo registro della classe 1900, strutturato in 13 colonne che riportano in lingua tedesca e italiana i seguenti dati: - Numero; - Cognome ed eventuale soprannome dell'obbligato alla leva in massa; - Nome (di battesimo) dell'obbligato alla leva in massa; - Stato, condizione, occupazione (professione); - Domicilio e numero di casa nel comune di pertinenza; - Assente stabilmente dalla patria (nell'interno, paese e luogo; all'esterno, paese e luogo; di ignota dimora); - Ha servito nell'esercito, nella marina da guerra o nella milizia (comprese le riserve di supplemento) o nella gendarmeria, presso quale corpo di truppa e in che grado; - Inabile al servizio delle armi nella leva in massa e per quale motivo; - Inabile ad ogni servizio nella leva in massa e per quale motivo; - Motivazione dell'avvenuto aumento; - Motivazione dell'avvenuta diminuzione; - Annotazione. Lingua Italiano, tedesco Bibliografia utilizzata per la compilazione della scheda ARCADIA SOCIETÀ COOPERATIVA DI TRENTO (a cura di), Inventario dell'archivio storico del Comune di Centa San Nicolò e degli archivi aggregati, Trento 2005, p. 108. 59 Legge 10 marzo 1895, n. 16, "concernente l'istituto della difesa del paese per la contea del Tirolo e Vorarlberg", in "Bollettino delle leggi e ordinanze per la contea principesca del Tirolo e Vorarlberg", 1895, pp. 77-96. 60 E. MASTELLOTTO, L’archivio comunale trentino cit., pp. 125-131; ARCADIA SOCIETÀ COOPERATIVA DI TRENTO (a cura di), Inventario dell'archivio storico del Comune di Centa San Nicolò e degli archivi aggregati cit., p. 108.

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E. MASTELLOTTO, L'archivio comunale trentino, Trento 1986, pp. 125-131. Normative Legge 10 marzo 1895, n. 16, "concernente l'istituto della difesa del paese per la contea del Tirolo e pel Vorarlberg". 85 "Ruolo della classe di età della leva in massa (dell'anno di nascita) 1900" [1919] con annotazione del 1925 aprile 27 Italiano, tedesco Registro, carta, legatura in carta, cc. 2 n.n. Segnature precedenti: 1620 (SCK)

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serie Ruoli matricolari, [1923] con annotazioni del 1925 4 registri, 2 fascicoli Contenuto Nei ruoli matricolari veniva indicata la posizione dei giovani obbligati al servizio di leva. Sono conservati sei registri annuali relativi alle classi 1901-1906, strutturati in 4 colonne che riportano i seguenti dati: - Numero di matricola, arma o corpo; - Generalità; - Variazioni; - Indirizzo. Nel "Ruolo matricolare comunale dei militari" viene riassunta la posizione dei giovani per quel che riguarda il servizio militare, specificando il corpo di assegnazione e la data di congedo. Nel "Ruolo matricolare comunale dei militari della **** categoria" vengono elencati i giovani che devono sostenere il servizio militare, l'eventuale corpo di assegnazione o altre note (dispensa, rivedibilità, ecc.). Lingua Italiano Criteri di ordinamento e inventariazione La documentazione è ordinata in ordine di classe e non in ordine cronologico. 86 "Classe 1901. Comune di Castagné. Distretto militare di Trento. Ruolo matricolare comunale dei militari della **** categoria" e "Classe 1901. Comune di Castagné. Distretto militare di Trento. Ruolo matricolare comunale dei militari" [1923] Italiano Fascicolo, carta, cc. 6 n.n. Segnature precedenti: 1620, 1.1 (SCK) 87 "Classe 1902. Comune di Castagné. Distretto militare di Trento. Ruolo matricolare comunale dei militari di **** categoria" e "Classe 1902. Comune di Castagné. Distretto militare di Trento. Ruolo matricolare comunale dei militari" [1923] Italiano Fascicolo, carta, cc. 4 n.n. Segnature precedenti: 1620, 1.2 (SCK) 88 "Classe 1903. Comune di Castagné. Distretto militare di Trento. Ruolo matricolare comunale dei militari di **** categoria" [1923] Italiano Registro, carta, legatura in carta, cc. 2 n.n. Segnature precedenti: 1620, 1.3 (SCK)

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89 "Classe 1904. Comune di Castagné. Distretto militare di Trento. Ruolo matricolare comunale dei militari di **** categoria" [1923] Italiano Registro, carta, legatura in carta, cc. 4 n.n. Segnature precedenti: 1620, 1.4 (SCK) 90 "Classe 1905. Comune di Castagné. Distretto militare di Trento. Ruolo matricolare comunale dei militari" a [1923] con annotazioni del 1925 Italiano Registro, carta, legatura in carta, cc. 2 n.n. Segnature precedenti: 1620, 1.5 (SCK); N. 105 (La segnatura si riferisce al numero di protocollo del 10 febbraio 1923) ___ a Sul v dell'ultima c.: "N. 105. Presentato 10/2". 91 "Classe 1906. Comune di Castagné. Distretto militare di Trento. Ruolo matricolare comunale dei militari" [1923] Italiano Registro, carta, legatura in carta, cc. 2 n.n. Segnature precedenti: 1620, 1.6 (SCK)

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serie Protocolli di revisione delle liste militari, 1851 1 registro Contenuto Il registro riporta i nominativi di coloro che presentarono domanda per ottenere l'esonero dal servizio militare per difetto fisico, motivi di famiglia, condizione sociale o trasferimento in altro comune. La domanda veniva inoltrata dagli interessati al comune che a sua volta chiedeva parere al Capitanato distrettuale di riferimento da cui veniva autorizzata con decreto l'eventuale esenzione. In caso di risposta negativa i richiedenti potevano fare ricorso. È conservato un solo registro delle classi 1829-1830, strutturato in 9 colonne che riportano questi dati: - Numero progressivo (1-28); - Comune cui appartiene (il richiedente); - Cognome e nome; - Nome del padre e della madre; - Giorno, mese, anno della nascita; - Descrizione dei titoli prodotti, od esistenti per ottenere l'esenzione; - Indicazione dei relativi allegati; - Verificazione, e parere del Giudizio; - Decisione del Capitanato. Lingua Italiano 92 "Protocollo di revisione e rettifica delle liste coscrizionali degli individui maschi nati nel circondario del Comune di ****, Giudizio di ****, Circolo di Trento, dall'epoca del primo gennaio a tutto dicembre" a 1851 novembre 7 b Italiano Registro, carta, legatura in carta, cc. 4 n.n. Segnature precedenti: 1621 (SCK) ___ a Dal registro si desume che le classi revisionate sono quelle dei nati negli anni 1829-1830. b Sul v dell'ultima c.: nota di trasmissione del Capitanato distrettuale di Trento, 1851 novembre 7.

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serie Inventari del patrimonio comunale, 1919 1 registro Contenuto Il comune per far fronte alle spese utilizzava, oltre alle tasse versate dai contribuenti, anche gli utili ricavati dalla gestione del patrimonio comunale, che si componeva di beni mobili ed immobili, i quali venivano evidenziati mediante un inventario composto periodicamente dal comune e necessario per una razionale e ordinata gestione del patrimonio stesso. Nell'inventario venivano indicati gli immobili posseduti dal comune e il loro valore, i beni mobili e i capitali. A questo patrimonio definito attivo veniva poi sottratto il patrimonio passivo, quindi i debiti contratti dal comune, dando origine al cosiddetto "patrimonio depurato". L'istruzione del governo tirolese 31 agosto 1817, n. 20934-176061 recava il "metodo di stendere in avvenire i conti delle facoltà delle giurisdizioni e dei comuni", mentre il Regolamento comunale emanato con legge 9 gennaio 1866, n. 162 esplicava quali beni facessero parte di ciascun comune, indicando, oltre ai beni immobili e mobili di sua proprietà, anche "i fondi e gli istituti amministrati dall'ente comunale e destinati a scopi di pubblica utilità"63. Il patrimonio comunale doveva inoltre essere amministrato scrupolosamente in modo da trarne il maggior profitto possibile: gli utili infatti erano necessari per coprire il preventivo di spesa per il successivo anno finanziario, messi a frutto o ripartiti tra i membri comunali. La legge 8 giugno 1892, n. 1764 emanava istruzioni molto più precise per la redazione dell'inventario e stabiliva che alla compilazione e alla periodica revisione dell'inventario doveva provvedere una commissione opportunamente nominata dalla rappresentanza comunale. L'inventario, che doveva conformarsi ad un formulario emanato dalla giunta provinciale, alla quale doveva essere inviato l'originale una volta approvato e firmato, veniva abbozzato dalla commissione, esaminato e rettificato dalla rappresentanza che lo approvava, nonché firmato dal capocomune, da due membri della rappresentanza e da un consigliere comunale, solitamente il primo. L'inventario era uno strumento particolarmente importante perché in base ad esso la rappresentanza comunale formulava il conto consuntivo. Le variazioni occasionali nell'entità del patrimonio comunale dovevano essere dichiarate mediante appositi prospetti i quali venivano aggiunti all'inventario come appendici. Ogni tre anni la rappresentanza comunale doveva procedere alla revisione dell'inventario oppure, se necessario, redigerne uno nuovo65. È conservato un solo inventario dei beni dell'ex Comune di Castagné che riporta il patrimonio depurato alla fine del 1918. È strutturato in 10 colonne che riportano i seguenti dati: - Numero corrente; - Oggetto; - Superficie (ha, a, mq); - Rendita netta catastale (in corone austriache); - Valore (in corone austriache); - Annotazioni; 61 Istruzione del governo tirolese 31 agosto 1817, n. 20934-1760, in "Raccolta delle leggi provinciali per il Tirolo e il Vorarlberg", vol. IV, parte II, anno 1817, pp. 721 segg. 62 Legge comunale per la contea principesca del Tirolo 9 gennaio 1866, n. 1, "obbligatoria per la contea principesca del Tirolo, colla quale viene emanato un Regolamento comunale ed un Regolamento elettorale pei comuni", in "Bollettino delle leggi e delle ordinanze per la contea principesca del Tirolo e il Vorarlberg", 1866, pp. 1-21. 63 E. MASTELLOTTO, L’archivio comunale trentino cit., pp. 103-106. 64 Legge 8 giugno 1892, n. 17, "Amministrazione della sostanza comunale e dei redditi comunali", in "Bollettino delle leggi e delle ordinanze per la contea principesca del Tirolo e il Vorarlberg", 1892, pp. 91-100. 65 Ibidem, pp. 103-106; ARCADIA SOCIETÀ COOPERATIVA DI TRENTO (a cura di), Inventario dell'archivio storico del Comune di Lavarone e degli archivi aggregati cit., p. 72.

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- Riassunto del patrimonio del comune, delle frazioni, dei fondi ed istituti alla fine dell'anno ****; - Superficie (ha, a, mq); - Valore singolo (in corone austriache); - Valore totale (in corone austriache). Tra gli immobili di proprietà comunale figurano le due canoniche di Santa Caterina e di San Vito, i due locali scolastici di Santa Caterina e di San Vito, un prato di 500 mq a San Vito, un bosco di 200 mq "alle Poze" ed una casa con terreno al Maso Eccher. Lingua Italiano Bibliografia utilizzata per la compilazione della scheda ARCADIA SOCIETÀ COOPERATIVA DI TRENTO (a cura di), Inventario dell'archivio storico del Comune di Lavarone e degli archivi aggregati, Trento 2006, p. 72. E. MASTELLOTTO, L'archivio comunale trentino, Trento 1986, pp. 103-106. Normative Istruzione 31 agosto 1817, n. 20934/1760, "concernente i conti comunali, compilata per i comuni minori, secondo la prescrizione de' 31 ottobre 1785 in appendice alla circolare governiale". Legge 9 gennaio 1866, n. 1, "obbligatoria per la contea principesca del Tirolo, colla quale viene emanato un Regolamento comunale ed un Regolamento elettorale pei comuni". Legge 8 giugno 1892, n. 17, "Amministrazione della sostanza comunale e dei redditi comunali". 93 "Inventario sul patrimonio complessivo del Comune di Catagné (sic), Distretto politico di Trento alla fine dell'anno 1918" a 1919 Italiano Registro, carta, legatura in carta, cc. 2 n.n. Segnature precedenti: 1622 (SCK) ___ a Sulla coperta sono annotate le seguenti segnature: "III 863/.19" (in matita rossa); "N. 1396/III.4. Castagné (2 allegati)" (in matita).

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serie Preventivi, conti consuntivi e documenti di corredo, 1818 - 1923 29 registri, 27 fascicoli Sistema preliminare di tutta l'entrata ed uscita (1819 - 1866, con tale dicitura si intendeva il conto preventivo). Sommario di tutta l'entrata ed uscita (1818 - 1851, con tale dicitura si intendeva il conto consuntivo). Contenuto La circolare del governo del Tirolo 3 aprile 1816, n. 762466 ordinò a tutti i comuni di stendere i conti consuntivi dal 1805 al 1813 e di redigere i conti relativi agli anni 1814-1815 in base alle modalità previste all'ordinanza del governo del Tirolo 31 ottobre 1785. Questa ordinanza e l'istruzione 31 agosto 1817, n. 20934-176067 definirono inoltre il metodo di stesura dei conti: ogni comune era obbligato alla redazione e alla tenuta annuale del "Sommario di tutta l'entrata ed uscita", formato dalle somme d'entrata e d'uscita registrate sul libro mastro, e del "Sistema preliminare". La legge 8 giugno 1892, n. 1768 emanò una normativa più precisa concernente l'amministrazione del patrimonio e dei redditi comunali: ogni anno il capocomune doveva compilare il bilancio preventivo delle entrate e delle spese, adeguandosi ad un formulario emanato dalla Giunta provinciale. Esso veniva esposto alla pubblica visione per almeno quattordici giorni, prima di essere esaminato e approvato dalla rappresentanza comunale, e conteneva le previsioni di entrata e di uscita del comune per il nuovo anno. Successivamente esso veniva trasmesso alla Giunta provinciale. Il conto consuntivo era redatto dal capocomune sulla base delle registrazioni d'entrata ed uscita contenute nel giornale di cassa ed anche questo doveva essere esposto almeno per quattordici giorni prima del suo esame da parte della rappresentanza e della sua conseguente approvazione: dalla votazione era escluso il capocomune, essendo colui che presentava il documento. Anche il conto consuntivo doveva essere inviato alla Giunta provinciale del Tirolo, in originale e in copia, e come il bilancio preventivo anche il consuntivo doveva essere redatto annualmente. In base alla legge, inoltre, il comune non poteva eseguire alcun pagamento senza un apposito mandato emesso dal capocomune; ogni mandato doveva contenere l'entità della somma pagata, la specifica della spesa e la firma del capocomune o del cassiere comunale. Gli ordini di incasso e i mandati di pagamento costituivano le quietanze di pagamento o documenti di corredo69. Dal 1818 al 1872 il bilancio preventivo del Comune di Castagné porta la denominazione "Sistema preliminare di tutta l'entrata ed uscita", mentre il conto consuntivo viene definito "Sommario di tutta l'entrata ed uscita". Il "Sistema preliminare di tutta l'entrata e l'uscita" si componeva di tre sezioni: il "Sistema preliminare", l' "Allegato alla parte attiva" e l' "Allegato alla parte passiva", non sempre presenti nella documentazione di Castagné. Anche il "Sommario di tutta l'entrata e l'uscita" si componeva di tre parti: il vero e proprio "Sommario" e gli allegati della parte attiva e passiva. Solo dal 1880, in linea teorica, e dal 1905 secondo la documentazione in nostro possesso, le denominazioni diventano "Bilancio preventivo" e "Conto consuntivo". 66 Circolare del governo del Tirolo 3 aprile 1816 n. 7624, in "Raccolta delle leggi provinciali per il Tirolo e il Vorarlberg", vol. III, parte I, 1816, pp. 661 segg. 67 Istruzione del governo del Tirolo 31 agosto 1817 n. 20934-1760, in "Raccolta delle leggi provinciali per il Tirolo e il Vorarlberg", vol. IV, parte II, 1817, pp. 721 segg. 68 Legge 8 giugno 1892, n. 17, "Amministrazione della sostanza comunale e dei redditi comunali", in "Bollettino delle leggi e delle ordinanze per la contea principesca del Tirolo e il Vorarlberg", 1892, pp. 91-100. 69 ARCADIA SOCIETÀ COOPERATIVA DI TRENTO (a cura di), Inventario dell'archivio storico del Comune di Lavarone e degli archivi aggregati cit., p. 74; EAD. (a cura di), Inventario dell'archivio storico del Comune di Centa San Nicolò e degli archivi aggregati cit., pp. 116-117.

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Dapprima sia i preventivi che i consuntivi venivano compilati in tre moduli prestampati che venivano successivamente uniti, ma con l'emanazione della legge 8 giugno 1892 n. 1770 essi vennero redatti in appositi registri71. La serie contiene la documentazione contabile comunale organizzata per annate finanziarie e comprendente le seguenti tipologie documentarie: - conti preventivi con relativi allegati; - conti consuntivi con relativi allegati; - documenti di corredo al conto consuntivo talvolta suddivisi per titoli di spesa, in altri casi numerati in ordine progressivo o cronologico. I titoli di spesa più ricorrenti erano i seguenti: - Resto di cassa degli anni scorsi; - Interessi de' capitali; - Livelli e decime; - Salari; - Scuola; - Steore sui beni comunali; - Strade ed acque; - Mantenimento dei poveri; - Congrue ed altre funzioni ecclesiastiche; - Affitti di locali; - Spese diverse; - Spese incerte ed imprevedute; - Quota alla cassa stazionale. Nella descrizione delle unità di questa serie, per "carte sciolte" si intende la documentazione in allegato. Spesso nei conti preventivi, consuntivi e tra i documenti di corredo sono contenuti atti protocollati e carteggio, evidenziati nel campo contenuto. Lingua Italiano Criteri di ordinamento e inventariazione Preventivi, consuntivi e documenti di corredo sono stati descritti nel presente inventario in un'unica serie perché fino al 1827 venivano archiviati insieme, come si desume da una nota tergale dell'unità 104. Per uniformità si è poi mantenuto in sede descrittiva questo criterio anche per gli anni successivi. A riguardo Erminio Mastellotto scrive che "i bilanci preventivi e i conti consuntivi date la loro stretta connessione costituiscono un'unica serie archivistica"72. Bibliografia utilizzata per la compilazione della scheda ARCADIA SOCIETÀ COOPERATIVA DI TRENTO (a cura di), Inventario dell'archivio storico del Comune di Lavarone e degli archivi aggregati, Trento 2006, p. 74. ARCADIA SOCIETÀ COOPERATIVA DI TRENTO (a cura di), Inventario dell'archivio storico del Comune di Centa San Nicolò e degli archivi aggregati, Trento 2005, pp. 116-117. E. MASTELLOTTO, L'archivio comunale trentino, Trento 1986, pp. 116-121. Normative

70 Legge 8 giugno 1892, n. 17, "Amministrazione della sostanza comunale e dei redditi comunali", in "Bollettino delle leggi e delle ordinanze per la contea principesca del Tirolo e il Vorarlberg", 1892, pp. 91-100. 71 E. MASTELLOTTO, L’archivio comunale trentino cit., pp. 116-121. 72 Ibidem, p. 121.

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Circolare del Governo dei 3 aprile 1816, n. 7624, "Conti arretrati, non che debiti delle Giurisdizioni, e delle Comuni". Istruzione 31 agosto 1817, n. 20934/1760, "concernente i conti comunali, compilata per i comuni minori, secondo la prescrizione de' 31 ottobre 1785 in appendice alla circolare governiale". Legge 8 giugno 1892, n. 17, "Amministrazione della sostanza comunale e dei redditi comunali". 94 "Sommario di tutta l'entrata ed uscita del Comune di Castagné, Distretto di Pergine, Circolo di Trento per l'anno 1818" e documenti di corredo a 1818 "Castagné. Consuntivi 1818" Contiene in allegato: Titolo IV "Salari" nn. 6-7, 9; Titolo XII "Spese incerte ed imprevedute", nn. 31, 33-36. Italiano Registro, carta, legatura in carta, cc. 6 n.n. (più cc. 8 sciolte) Segnature precedenti: 1623 (SCK) ___ a Il preliminare del 1818 si trova nel carteggio del 1818, di cui al n. 7 del presente inventario, in quanto protocollato con il n. 100. 95 Minuta del "Sistema preliminare di tutta l'entrata ed uscita del Comune di Castagné, Distretto di Pergine, Circolo di Trento per l'anno 1819" ed allegati 1819 Italiano Registro, carta, legatura in carta, cc. 4 n.n. (più cc. 12 sciolte) Segnature precedenti: 1624 (SCK) 96 "Sommario di tutta l'entrata ed uscita del Comune di Castagné, Distretto di Pergine, Circolo di Trento per l'anno 1819" e documenti di corredo 1818 - 1819 "Castagné. Consuntivo del 1818/1819" Contiene in allegato: Titolo II, "Interessi de' capitali", n. 4. Contiene anche: quietanza rilasciata dall'I.r. Luogotenenza camerale di Trento alla Gastaldia di Castagné "per interesse di censo dovuto ai Minoriti", 1819 gennaio 31. Italiano Registro, carta, legatura in carta, cc. 6 n.n. (più cc. 3 sciolte) Segnature precedenti: 1625 (SCK) 97 "Sommario di tutta l'entrata ed uscita del Comune di Castagné, Distretto di Pergine, Circolo di Trento per l'anno 1819/20" 1819 - 1820 "Consuntivo Castagné pel 1819-20" Italiano Registro, carta, legatura in carta, cc. 5 n.n. Segnature precedenti: 1626 (SCK) 98

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"Sommario di tutta l'entrata ed uscita del Comune di Castagné, Distretto di Pergine, Circolo di Trento per l'anno 1820/21" e documenti di corredo 1820 - 1821 "Pel 1820/21" Italiano Registro, carta, legatura in carta, cc. 6 n.n. (più cc. 5 sciolte) Segnature precedenti: 1627 (SCK) 99 "Sommario di tutta l'entrata ed uscita del Comune di Castagné, Distretto di Pergine, Circolo di Trento per l'anno 1821/22" e documenti di corredo 1821 - 1822 "Consuntivo di Castagné pel 1821/22" Contiene in allegato: Titolo II, "Interessi de' capitali"; Titolo VI, "Steore sui beni comunali e curaziali"; "incassi fatti dal ricevitore Giovanni Battista Eccher Dolcer per l'anno 1821/22"; "Giornale de' mandati rilasciati dal capocomune Giovanni Maria Eccher Dolcer ai singoli creditori per l'anno 1821/22". Italiano Registro, carta, legatura in carta, cc. 5 n.n. (più cc. 10 sciolte) Segnature precedenti: 1628 (SCK) 100 "Sommario di tutta l'entrata ed uscita del Comune di Castagné, Distretto di Pergine, Circolo di Trento per l'anno 1822/23" e documenti di corredo 1822 - 1823 "Consuntivo di Castagné pel 1822/23" Contiene in allegato: Titolo II, "Interessi de' capitali cioè comunali". Italiano Registro, carta, legatura in carta, cc. 6 n.n. (più c. 1 sciolta) Segnature precedenti: 1629 (SCK) 101 "Sommario di tutta l'entrata ed uscita del Comune di Castagné, Distretto di Pergine, Circolo di Trento per l'anno 1823/24" 1823 - 1824 "Castagné 1823/24" Italiano Registro, carta, legatura in carta, cc. 6 n.n. Segnature precedenti: 1630 (SCK) 102 "Sistema preliminare di tutta l'entrata ed uscita del Comune di Castagné, Distretto di Pergine, Circolo di Trento per l'anno 1824/25" ed allegati a 1824 - 1825 "Castagné. Preventivo 1824/25" Italiano Registro, carta, legatura in carta, cc. 6 n.n. (più cc. 10 sciolte) Segnature precedenti: 1631 (SCK) ___ a Quattro allegati datati 1822 sono confermati, ovvero ritenuti validi, anche per gli anni 1823/24 e 1824/25.

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103 "Sistema preliminare di tutta l'entrata ed uscita del Comune di Castagné, Distretto di Pergine, Circolo di Trento per l'anno 1825/26" ed allegati 1825 - 1826 "Castegné 1825/26" "Preventivo" Italiano Registro, carta, legatura in carta, cc. 6 n.n. (più cc. 14 sciolte) Segnature precedenti: 1632 (SCK) 104 "Sistema preliminare di tutta l'entrata ed uscita del Comune di Castagné, Distretto di Pergine, Circolo di Trento per l'anno 1826/27" a 1826 - 1827 "Castagné 1826/27" Italiano Registro, carta, legatura in carta, cc. 6 n.n. Segnature precedenti: 1633 (SCK) ___ a Sul v dell'ultima c.: "Preventivi e consuntivi dal 1818 al 1827". Si presume che in origine i preventivi e i consuntivi dal 1818 al 1827 fossero condizionati in forma di un unico mazzo. 105 "Comune di Castagné. Sommario di tutta l'entrata ed uscita di detto comune, del Distretto di Pergine, Circolo di Trento per l'anno 1842/43" 1842 - 1843 Italiano Registro, carta, legatura in carta, cc. 4 n.n. Segnature precedenti: 1636 (SCK) 106 Minuta del "Sommario di tutta l'entrata ed uscita del Comune di Castagné dell'anno amministrativo 1850/1851" 1850 - 1851 "Sommario dell'ano amministrativo 1850/51" Italiano Registro, carta, legatura in carta, cc. 2 n.n. Segnature precedenti: 1638 (SCK) 107 "Comune di Castagné. Sistema preliminare di tutta l'entrata ed uscita di detto comune, del Distretto di Pergine, Circolo di Trento per l'anno amministrativo 1851/52" 1851 - 1852 Italiano Registro, carta, legatura in carta, cc. 5 n.n. Segnature precedenti: 1639 (SCK) 108 Documenti di corredo al sommario di tutta l'entrata ed uscita dell'anno amministrativo 1851-1852 1851 - 1853 "Nel conto 1851/52. Ricevute"

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Quietanze, nn. 1-64. Mancante: n. 2 Italiano Fascicolo, carta, cc. 100 n.n. Segnature precedenti: 1640 (SCK) 109 Documenti di corredo al sommario di tutta l'entrata ed uscita 1855 Nota di spesa dei "Medicinali ordinati dal sottoscritto medico di Castagné pei poveri di quel comune durante il colera, cioè dagli 8 agosto fino al 2 settembre 1855". Italiano, latino Fascicolo, carta, cc. 4 n.n. Segnature precedenti: 1641 (SCK) 110 "Comune di Castagné. Sistema preliminare di tutta l'entrata ed uscita di detto comune, del Distretto di Pergine, Circolo di Trento per l'anno amministrativo 1857/58" 1857 - 1858 Italiano Registro, carta, legatura in carta, cc. 2 n.n. Segnature precedenti: 1642 (SCK) 111 "Comune di Castagné. Sistema preliminare di tutta l'entrata ed uscita di detto comune, del Distretto di Pergine, Circolo di Trento per l'anno amministrativo 1866" 1866 Italiano Registro, carta, legatura in carta, cc. 6 n.n. Segnature precedenti: 1644 (SCK) 112 Documenti di corredo al sommario di tutta l'entrata ed uscita 1869 Quietanze, nn. 1-60. Mancano: nn. 12, 29, 32-33, 35, 38, 41-42, 49. Contiene fra l'altro, al n. 43: spese per "Riparazioni alle chiese e canoniche" di San Vito e Santa Caterina. Italiano Fascicolo, carta, cc. 111 n.n. (di cui c. 1 s.d.) Segnature precedenti: 1647 (SCK) 113 Documenti di corredo al sommario di tutta l'entrata ed uscita 1870 Quietanze, nn. 1-89. Mancano: nn. 3-13, 16-17, 20-22, 26-27, 30, 36, 39, 44-48, 50-54, 56-57, 67, 69, 74-75, 80, 84, 86-88. Italiano Fascicolo, carta, cc. 69 n.n. Segnature precedenti: 1648 (SCK)

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114 Documenti di corredo al sommario di tutta l'entrata ed uscita 1871 - 1872 Quietanze, nn. 2-90. Mancano: nn. 3, 5-13, 16, 18-19, 22, 26, 28, 33, 37-49, 55, 60-62, 65, 76-87, 89. Contiene fra l'altro, al n. 50: "Spese per fabriche e riatamenti comunalli pro 1871". Italiano Fascicolo, carta, cc. 65 n.n. Segnature precedenti: 1649 e 1650 (SCK) 115 "Preventivo del Comune di Castagné, Distretto politico di Trento per l'anno 1905 compilato dal capocomune ****" 1905 Contiene in allegato: "Prospetto delle imposte erariali". Italiano, tedesco Registro, carta, legatura in carta, cc. 2 n.n. (più c. 1 sciolta) Segnature precedenti: 1651 (SCK) 116 "Conto consuntivo del Comune di Castagné pro anno 1905" 1905 Originale e minuta Italiano Fascicolo, carta, 2 registri (cc. 8 n.n.+cc. 6 n.n.) Segnature precedenti: 1652 (SCK) 117 "Preventivo del Comune di Castagné, Distretto politico di Trento per l'anno 1906 compilato dal capocomune Carlo Fontanari e per cura di Felice Pintarelli" 1906 Italiano Registro, carta, legatura in carta, cc. 2 n.n. Segnature precedenti: 1653 (SCK) 118 Minuta del "Conto consuntivo del Comune di Castagné, Distretto politico di Trento compilato dal capocomune Fontanari Carlo per l'anno 1906" 1906 con allegato del 1907 In allegato: verbale dei revisori dei conti, 1907 aprile 8. Italiano Registro, carta, legatura in carta, cc. 2 n.n. (più c. 1 sciolta) Segnature precedenti: 1654 (SCK) 119 "Preventivo del Comune di Castagné, Distretto politico di Trento per l'anno 1907 compilato dal capocomune Carlo Fontanari" ed allegati 1907 In allegato: prot. n. 784, 1907 ottobre 27. Sul v dell'allegato: "Consuntivi e preventivi".

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Italiano Registro, carta, legatura in carta, cc. 8 n.n. (più c. 1 sciolta) Segnature precedenti: 1655 (SCK) 120 Minuta del "Conto consuntivo del Comune di Castagné, Distretto politico di Trento compilato dal capocomune Fontanari Carlo per l'anno 1907" 1907 Italiano Registro, carta, legatura in carta, cc. 8 n.n. Segnature precedenti: 1656 (SCK) 121 Minuta del "Conto consuntivo del Comune di Castagné, Distretto giudiziario di Pergine compilato dal capocomune Carlo Lunz per l'anno amministrativo 1908" e allegati 1908 In allegato: "Prospetto delle imposte erariali" (due esemplari) a. Italiano, tedesco Registro, carta, legatura in carta, cc. 10 n.n. (più cc. 2 sciolte) Segnature precedenti: 1657 (SCK) ___ a Un esemplare è protocollato con il n. 603. 122 Minuta del "Preventivo del Comune di Castagné, Distretto giudiziario di Pergine per l'anno 1909 compilato dal capocomune Carlo Lunz" e allegati 1909 In allegato: "Prospetto delle imposte erariali". Italiano, tedesco Registro, carta, cc. 19 n.n. (più c. 1 sciolta) Segnature precedenti: 1658 (SCK) 123 "Conto consuntivo del Comune di Castagné, Distretto giudiziario di Pergine compilato dal capocomune Carlo Lunz per l'anno amministrativo 1909" 1909 Italiano Fascicolo, carta, cc. 12 n.n. Segnature precedenti: 1659 (SCK) 124 "Preventivo del Comune di Castagné, Distretto giudiziario di Pergine per l'anno 1910 compilato dal capocomune Carlo Lunz" e allegati 1910 Originale e minuta a. In allegato: "Prospetto delle imposte erariali". Tedesco, italiano Fascicolo, carta, 2 registri (cc. 6 n.n.+cc. 8 n.n.+c. 1 sciolta) Segnature precedenti: 1660 (SCK) ___ a La minuta del registro riporta la seguente annotazione: "Preventivo pro 1910. Contiene la parte passiva come pure la parte attiva. Vedi la continuazione. Questo serve per uso d'ufficio".

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125 "Conto consuntivo del Comune di Castagné, Distretto giudiziario di Pergine compilato dal capocomune Carlo Lunz per l'anno amministrativo 1910" 1910 Italiano Registro, carta, legatura in carta, cc. 11 n.n. Segnature precedenti: 1661 (SCK) 126 "Preventivo del Comune di Castagné, Distretto giudiziario di Pergine per l'anno 1911 compilato dal capocomune Carlo Lunz" e allegati 1911 Originale e minuta. In allegato: "Prospetto delle imposte erariali"; rimarchi della Giunta provinciale del Tirolo al conto preventivo dell'anno 1911, 1911 gennaio 5; prot. n. 214, 1911 aprile 14.. Italiano, tedesco Fascicolo, carta, 2 registri (cc. 2 n.n.+cc. 2 n.n.+ cc. 3 sciolte) Segnature precedenti: 1662 (SCK) 127 "Conto consuntivo del Comune di Castagné, Distretto giudiziario di Pergine compilato dal capocomune Piva Giovanni per l'anno amministrativo 1911" e documenti di corredo 1911 Originale e minuta. In allegato: documento di corredo prot. n. 848, 1911 novembre 27. Italiano Fascicolo, carta, cc. 14 n.n. Segnature precedenti: 1663 (SCK) 128 "Preventivo del Comune di Castagné, Distretto giudiziario di Pergine per l'anno 1912 compilato dal capocomune Piva Giovanni" e allegati 1912 In allegato: "Prospetto delle imposte erariali" (due esemplari); rimarchi della Giunta provinciale del Tirolo al preventivo per l'anno 1912, 1912 gennaio 3; prot. n. 439, 1912 giugno 1. Italiano, tedesco Fascicolo, carta, cc. 20 n.n. Segnature precedenti: 1664 (SCK) 129 "Conto consuntivo del Comune di Castagné, Distretto giudiziario di Pergine compilato dal capocomune Piva Giovanni per l'anno amministrativo 1912" e documenti di corredo 1912 Originale e minuta. In allegato: "Tasse scolastiche San Vitto 1913"; "Tassa scolastica Santa Catterina 1913". Italiano Fascicolo, carta, cc. 15 n.n. Segnature precedenti: 1665 (SCK) 130

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"Preventivo del Comune di Castagné, Distretto giudiziario di Pergine per l'anno 1913 compilato dal capocomune Piva Giovanni" e allegati 1913 Originale a e minuta. In allegato: "Prospetto delle imposte erariali". Italiano, tedesco Fascicolo, carta, cc. 12 n.n. Segnature precedenti: 1666 (SCK) ___ a L'originale è protocollato con il n. 58 (1913 gennaio 30). 131 "Conto consuntivo del Comune di Castagné, Distretto giudiziario di Pergine compilato dal capocomune Piva Giovanni per l'anno amministrativo 1913" 1913 Italiano Fascicolo, carta, cc. 12 n.n. Segnature precedenti: 1667 (SCK) 132 "Preventivo del Comune di Castagné, Distretto giudiziario di Pergine per l'anno 1914 compilato dal capocomune Piva Giovanni" e allegati 1914 Originale e minuta. In allegato: "Prospetto delle imposte erariali"; prot. n. 338, [1914] aprile 13. Italiano, tedesco Fascicolo, carta, cc. 16 n.n. Segnature precedenti: 1668 (SCK) 133 "Conto consuntivo del Comune di Castagné, Distretto giudiziario di Pergine compilato dal capocomune Piva Giovanni per l'anno amministrativo 1914" 1914 Originale e minuta. Italiano Fascicolo, carta, cc. 12 n.n. Segnature precedenti: 1669 (SCK) 134 "Preventivo del Comune di Castagné, Distretto giudiziario di Pergine per l'anno 1915 compilato dal capocomune Piva Giovanni" e allegati 1915 Originale e minuta. In allegato: "Prospetto delle imposte erariali"; prot. n. 98, [1915] marzo 11; prot. n. 187, 1915 aprile 6. Italiano, tedesco Fascicolo, carta, cc. 11 n.n. Segnature precedenti: 1670 (SCK) 135

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"Preventivo del Comune di Castagné, Distretto giudiziario di Pergine per l'anno 1916 compilato dal capocomune Piva Giovanni" e allegati 1916 Originale e minuta. In allegato: prot. n. 340, [1916] agosto 2. Italiano Fascicolo, carta, cc. 11 n.n. Segnature precedenti: 1671 (SCK) 136 "Preventivo del Comune di Castagné, Distretto giudiziario di Pergine per l'anno 1917 compilato dal capocomune Piva Giovanni" e allegati 1917 Originale e minuta. In allegato: "Prospetto delle imposte erariali"; prot. n. 186, [1917] aprile 6. Italiano, tedesco Fascicolo, carta, cc. 12 n.n. Segnature precedenti: 1672 (SCK) 137 "Preventivo del Comune di Castagné, Distretto giudiziario di Pergine per l'anno 1918 compilato dal capocomune Piva Giovanni" e allegati 1918 In allegato: "Preventivo della comunità scolastica di Castagné, distretto scolastico di Trento, per l'anno 1918", 1917 dicembre 28; prot. n. 130, [1918] maggio 12. Italiano Fascicolo, carta, cc. 11 n.n. Segnature precedenti: 1673 (SCK) 138 Minuta del "Preventivo del Comune di Castagné, cartegio dei conti e preventivi per gli anni 1915, 1916, 1917, 1918" 1915 - 1918 Italiano Registro, carta, legatura in carta, cc. 15 n.n. Segnature precedenti: 1674 (SCK) 139 "Conto consuntivo del Comune di Castagné, Distretto giudiziario di Pergine compilato dal capocomune Piva Giovanni per l'anno amministrativo 1915, 1916, 1917, 1918 1915 - 1918 Originale e minuta a. Italiano Fascicolo, carta, cc. 6 n.n. Segnature precedenti: 1675 (SCK) ___ a Uno degli esemplari fu redatto ad uso dei revisori dei conti. 140 Minuta del "Preventivo del Comune di Castagné, Distretto giudiziario di Pergine per l'anno 1919 compilato dal capocomune Piva Giovanni" e allegati

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1919 In allegato: "Notta del preventivo del Comune di Castagné nel magio 1919"; "Prospetto delle imposte erariali". Italiano, tedesco Registro, carta, legatura in carta, cc. 8 n.n. (più cc. 2 sciolte) Segnature precedenti: 1676 (SCK) 141 "Conto consuntivo del Comune di Castagné, Distretto giudiziario di Pergine compilato dal sindaco Piva Giovanni per l'anno amministrativo 1919" 1919 Originale a e minuta. Italiano Fascicolo, carta, cc. 10 n.n. Segnature precedenti: 1677 (SCK) ___ a Nell'originale è contenuta anche la "Motivazione del conto consultivo dell'anno 1919 conpilato dal sindaco Piva Giovanni del Comune di Castagné li 6 magio 1920". 142 "Preventivo del Comune di Castagné, Distretto giudiziario di Pergine per l'anno 1920 compilato dal capocomune Piva Giovanni" e allegati 1920 Originale e minuta. In allegato: prot. n. 292, 1920 giugno 9. Italiano Fascicolo, carta, cc. 11 n.n. Segnature precedenti: 1678 (SCK) 143 "Conto consuntivo del Comune di Castagné, Distretto giudiziario di Pergine compilato dal sindaco Piva Giovanni per l'anno amministrativo 1920" 1920 Originali e minute. Italiano Fascicolo, carta, cc. 21 n.n. Segnature precedenti: 1679 (SCK) 144 Minuta del "Preventivo del Comune di Castagné, Distretto giudiziario di Pergine per l'anno 1921 compilato dal capocomune Piva Giovanni" e allegati 1921 In allegato: "Prospetto delle imposte erariali"; carteggio ed atti relativi al preventivo per l'anno 1921a, 1920 novembre 26 - 1921 aprile 29. Italiano Fascicolo, carta, cc. 6 n.n. (più cc. 5 sciolte) Segnature precedenti: 1680 (SCK) ___ a Tre documenti sono protocollati con i nn. 390, 671, 706. 145

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"Conto consuntivo del Comune di Castagné, Distretto giudiziario di Pergine compilato dal sindaco Pedrotti Angelo per l'anno amministrativo 1921" 1921 Italiano Registro, carta, legatura in carta, cc. 2 n.n. Segnature precedenti: 1681 (SCK) 146 "Preventivo del Comune di Castagné, Distretto giudiziario di Pergine per l'anno 1922 compilato dal capocomune Pedrotti Angelo" e allegati 1922 In allegato: "Prospetto delle imposte erariali"; carteggio ed atti relativi al bilancio di previsione per l'anno 1922, 1921 dicembre 15 - 1922 giugno 17. Italiano Fascicolo, carta, cc. 2 n.n. (più cc. 3 sciolte) Segnature precedenti: 1682 (SCK) 147 Documenti di corredo al conto consuntivo dell'anno 1922 1922 In allegato: Rubrica I, "Salari", nn. 86, 126, 128-129, 132, 134, 137; Rubrica II, "Diete e spese di viaggi", nn. 131, 146; Rubrica III, "Spese di cancelleria"; Rubrica IV, "Spese di culto per le chiese e uffici divini", nn. 56, 64, 92, 96, 139-142; Rubrica V, "Scuole", nn. 7, 9, 11, 21-22, 24, 31, 43, 50-51, 61, 68-71, 82, 85, 89, 103, 112, 115-117, 120, 135, 143; Rubrica VI, "Spese sanitarie", nn. 81, 93; Rubrica VII, "Spese per i poveri", nn. 3, 6, 8, 15-17, 19, 26-30, 32-33, 36-38, 41-42, 44, 46, 52-53, 58, 66, 76-78, 83, 94, 98-101, 116, 119, 125; Rubrica VIII, "Polizia contro gli incendi", nn. 2, 110, 122, 124, 136, 138; Rubrica X, "Boschi", n. 144; Rubrica XII, "Strade, ponti e acquedotti comunali", nn. 47, 49, 63, 72-73, 79-80, 90-91, 95, 105-106, 108, 127; Rubrica XIV, "Affitti", nn. 4-5, 34-35, 54; Rubrica XIX, "Spese diverse", nn. 7, 10, 12-14 18, 20, 23, 25, 39-40, 45, 48, 55, 57, 59-60, 62, 67, 74, 84, 87-88, 102, 104, 107, 109, 111, 113-114, 120-121, 127, 130, 133, 145; Rubrica XXI, "Denari altrui", nn. 75, 97. Italiano Fascicolo, carta, cc. 223 n.n. a Segnature precedenti: 1683 (SCK) ___ a 18 documenti sono protocollati con i nn. 70, 93, 94, 116, 230, 231, 235, 243, 295, 378, 621, 686, 768, 837, 846, 905, 909, 971. 148 "Preventivo del Comune di Castagné, Distretto giudiziario di Pergine per l'anno 1923 compilato dal capocomune Pedrotti Angelo" 1923 Italiano Registro, carta, legatura in carta, cc. 2 n.n. Segnature precedenti: 1684 (SCK) 149 Minuta del "Conto Consuntivo dell'anno 1923 compilato dal sindaco Pedrotti Angelo" 1923 In allegato: verbale di verifica della cassa comunale per la chiusura dell'esercizio finanziario 1923, 1924 gennaio 1 (originale e minuta).

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Italiano Registro, carta, legatura in carta, cc. 12 n.n. Segnature precedenti: 1685 (SCK)

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Ente Comune di Castagné 1923 - 1929 Luoghi San Vito (con i masi Toldi, Posser, Faiti, Osler, Dolzer, Postel, Puller, Pianezza, Pocher, Tasin, Frizzi, Sercer, Lunzi, Ungherle, Poper) Santa Caterina (con i masi Eccher, Pergher, Gretter, Valcanover, Canella, Canevet, Vigabona, Begher, Stauder) Santa Lucia (variante del toponimo Castagné San Vito) Archivi prodotti Subfondo Comune di Castagné (ordinamento italiano) Storia Con Ordine di servizio di data 29.5.1915 del Comando supremo del Regio esercito italiano viene costituito un Segretariato generale per gli affari civili come organo tecnico politico amministrativo per i territori occupati. A ciascun distretto politico è destinato un Commissario civile. Finita la guerra, con ordinanza di data 19.11.1918 del Capo di Stato maggiore del Regio esercito, l'amministrazione della Venezia Tridentina viene affidata ad un Governatore degli affari civili, il quale con Regio decreto di data 24.7.1919, n. 1251, viene sostituito da un Commissario generale civile, coadiuvato da vice Commissari. Gli organi amministrativi previsti dalla legislazione comunale austriaca continuano la loro attività anche negli anni immediatamente successivi alla conclusione del primo conflitto mondiale e all'annessione del Trentino al Regno d'Italia, sancita ufficialmente con la legge di data 26 settembre 1920 che converte in legge il Regio decreto 6 ottobre 1919, n. 1804, riguardante l'approvazione del Trattato di St. Germain tra Italia ed Austria (ciò sulla base delle norme di diritto internazionale). Comunque, fin dal novembre del 1918 i capicomuni mutano formalmente la loro denominazione in quella italiana di sindaci. Fin dall'instaurarsi del Governo provvisorio militare guidato dal Pecori Giraldi emerge il non facile impatto fra due realtà istituzionali diverse: quella centralista e verticista dello Stato italiano e quella austriaca caratterizzata dal decentramento delle funzioni e delle competenze legislative. Il passaggio dal governatorato militare a quello civile, avvenuto nell'agosto 1919 con l'arrivo di Luigi Credaro, sembra acuire i problemi sorti nel dopoguerra riguardo all'incertezza nell'attribuzione delle competenze e delle funzioni alle istituzioni periferiche: i Trentini continuano a chiedere il mantenimento delle ampie autonomie amministrative provinciali e comunali e tali istanze sono recepite nel testo della legge di annessione. L'opera di Credaro e l'attività delle Commissioni consultive centrali e periferiche investite di compiti costituenti per l'assetto delle nuove province, non valgono a realizzare l'ordinamento auspicato per il precipitare della situazione politica italiana dove il sistema liberale sta sgretolandosi sotto i colpi delle forze nazionaliste e fasciste. La marcia su Bolzano e Trento nei primi giorni dell'ottobre 1922 e successivamente quella su Roma e l'instaurarsi del governo Mussolini, troncano ogni speranza di mantenere in vita l'assetto autonomistico, incompatibile con un regime teso a trasformarsi da autoritario in totalitario e quindi a eliminare ogni spazio di libertà decisionale. In base al Regio decreto di data 04.02.1915 ("Nuovo testo unico della legge comunale e provinciale"), entrato in vigore in Trentino a seguito del Regio decreto di data 11.1.1923, n. 9, il Regno si divide in Province, Circondari, Mandamenti e Comuni. In ogni Provincia vi sono un Prefetto, con funzioni esecutive, un Vice Prefetto, un Consiglio di Prefettura, con funzioni consultive e amministrative, e una Giunta amministrativa, presieduta dallo stesso Prefetto, con funzioni anche giurisdizionali.

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In ogni Circondario vi è un Sottoprefetto che esegue gli ordini del Prefetto. Le deliberazioni dei Consigli e delle Giunte comunali sono trasmesse ai Prefetti e rispettivamente ai Sottoprefetti e diventano esecutive se rimandate con il visto del Prefetto o del Sottoprefetto o se il decreto di sospensione non è pronunziato entro il termine di 15 giorni (1 mese per bilanci e conti consuntivi). Il Prefetto inoltre può ordinare, a spese del comune, le indagini che crede necessarie. Sono sottoposte all'approvazione della Giunta provinciale amministrativa, invece, le deliberazioni che riguardano significative transazioni di carattere soprattutto immobiliare e i regolamenti. Questa organizzazione è praticamente confermata dal Regio decreto di data 3.3.1934, n.383. La Giunta provinciale amministrativa e il Ministro dell'Interno esaminano le regolarità dei singoli stanziamenti e, previa notificazione dei propri rilievi alle amministrazioni interessate, apportano ai bilanci eventuali modifiche. Gli organi che amministrano la Provincia sono il Consiglio provinciale e la Deputazione cui si aggiunge un Presidente (con Regio decreto di data 30.12.1923). Per i comuni c'è la possibilità di unirsi in consorzi fra loro o con la Provincia, per provvedere a particolari servizi ed opere di comune interesse. Con Regio decreto 21.1.1923, n. 93, viene istituita la Provincia di Trento (comprendente anche Bolzano), con i Circondari, corrispondenti ai Distretti politici. Con Regio decreto legge di data 2.1.1927, n. 1, viene istituita la Provincia di Bolzano e contemporaneamente vengono soppresse tutte le Sottoprefetture. Il Regio decreto legge datato 23 ottobre 1925, n. 2113, istituisce un servizio ispettivo sui comuni e sulle province: gli ispettori, con visite periodiche e saltuarie, accertano l'ordinato funzionamento delle amministrazioni e il regolare andamento dei pubblici servizi di loro competenza. Il Prefetto ha la facoltà di adottare sanzioni disciplinari, con provvedimento definitivo a carico dei segretari, impiegati, agenti e salariati che svolgano azione incompatibile con le generali direttive del Governo. Con l'avvento del Fascismo si ha una politica di accentramento delle cariche che vede l'istituzione di Podestà di nomina regia nei comuni del Regno (Regio decreto legge 03.09.1926, n. 1910) mentre il Prefetto diventa "unico solo rappresentante autorità di Governo nella Provincia" (telegramma di Mussolini del 13 giugno 1923). A Roma viene invece istituito un Governatorato che svolge le competenze del comune (cfr. Regio decreto di data 3.3.1934, n.383, titolo VIII). La perdita delle libertà assicurate dal sistema decentrato è vissuta dalle popolazioni come una violazione della loro stessa identità e l'aggregazione dei comuni è vista come la fine del diritto di gestire in proprio gli interessi della comunità. Il Comune di Castagné viene soppresso nell'ambito di tale politica con Regio decreto 29 novembre 1928, n. 2980 e viene aggregato al Comune di Pergine Valsugana insieme ai comuni un tempo autonomi di Canezza, Costasavina, Falesina, Ischia, Madrano, Nogaré, Roncogno, Serso, Susà, Viarago, Vigalzano e Vignola. Da un atto del 29 settembre 1928 si apprende tuttavia che la popolazione locale mal sopportò tale decisione ormai ventilata, auspicando invece la costituzione di un comune autonomo comprendente le frazioni di Susà, Castagné, Costasavina e Roncogno che già avevano collaudato esperienze di servizi consorziati (consorzio podestarile e segretarile, condotta medica, zootecnica e ostetrica). Gli abitanti ritenevano infatti che "l'unione di questo comune a Pergine porterebbe grave danno economico a questa popolazione esclusivamente rurale, la quale se unita con gli altri comuni finitimi verrebbe a formare un blocco omogeneo per affinità di interessi e con una saggia amministrazione potrebbe provvedere ai propri bisogni che sono molto limitati in confronto alle esigenze di un centro urbano". Tali comuni confinanti erano inoltre "allacciati fra di loro da comode strade di montagna" e "la distanza da un comune all'altro non è superiore ai due chilometri". Inoltre "il dover affluire a Pergine per i bisogni d'ufficio porterebbe ... perdita di tempo prezioso con grave pregiudizio dei lavori agricoli", posto che "sia contrario agli intendimenti del Capo del Governo il voler urbanizzare le popolazioni agricole le quali devono essere mantenute nel loro ambiente se si vuole ottenere l'attaccamento dell'agricoltore alla propria terra". Le proposte degli abitanti di

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Castagné non sortirono tuttavia gli effetti desiderati e, come detto, anche Castagné fu annesso come frazione al Comune di Pergine Valsugana. Condizione giuridica Con il Regio decreto datato 11 gennaio 1923, n. 9, vengono estesi al Trentino il Testo unico della legge comunale e provinciale, approvato con Regio decreto datato 4 febbraio 1915, n. 148; i decreti luogotenenziali datati 4 gennaio 1917, n. 129, 13 febbraio 1919, n.156, e 23 marzo 1919, n.504; i Regio decreto datati 18 settembre 1919, n.1825 e 20 ottobre 1921, n. 1576; i Regi decreti legge datati 8 settembre 1922, n. 1285 e 21 dicembre 1922, n. 1654; il Regolamento per l'esecuzione della legge comunale e provinciale, approvato con Regio decreto del 12 febbraio 1911, n. 297, modificato con Regio decreto datati 18 aprile 1920, n. 585 e 7 aprile 1921, n. 559. L'art. 25 del decreto datato 11 gennaio 1923, n. 9 stabilisce che entro tre mesi dalla sua entrata in vigore dovranno aver luogo le elezioni generali amministrative per i consigli provinciali, nonché per i consigli comunali che hanno perduto due terzi dei loro membri. Con Regio decreto datato 24 settembre 1923, n. 2013 sono estese alle nuove Province le disposizioni relative allo stato civile. Il Regio decreto del 30 dicembre 1923, n. 1923, "Riforma della legge comunale e provinciale", introduce alcune modifiche al Testo unico del 1915, quindi con la legge del 4 febbraio 1926, n. 237 ed, infine, con il Regio decreto del 3 settembre 1926, n. 1910 fu esteso l'ordinamento fascista ai comuni del Regno. Con Regio decreto 29 novembre 1928, n. 2980 il Comune di Castagné viene soppresso e aggregato al Comune di Pergine Valsugana. Funzioni, occupazioni e attività La sostanziale differenza introdotta dall'ordinamento italiano rispetto al precedente consiste nel fatto che, mentre prima i comuni venivano divisi in 3 classi, a seconda delle dimensioni, e ogni classe aveva determinate competenze, ora tutti i comuni, di qualsiasi entità, hanno i medesimi compiti. Le competenze del Comune di Castagné emergono dall'elenco delle serie, appartenenti all'archivio postunitario, classificate secondo il titolario stabilito dalla circolare del Ministero dell'Interno del 1° marzo 1897, n. 17100-2, applicata dal Comune di Castagné dal 1927. Le 15 categorie previste dal titolario sono le seguenti: -Categoria I: Amministrazione; -Categoria II: Opere Pie e Beneficenza; -Categoria III: Polizia urbana e rurale; -Categoria IV: Sanità e Igiene; -Categoria V: Finanze; -Categoria VI: Governo; -Categoria VII: Grazia, Giustizia e Culto; -Categoria VIII: Leva e Truppe; -Categoria IX: Istruzione pubblica; -Categoria X: Lavori pubblici, poste-telegrafi, telefoni; -Categoria XI: Agricoltura, industria e commercio; -Categoria XII: Stato civile, censimento, statistica; -Categoria XIII: Esteri; -Categoria XIV: Varie; -Categoria XV: Sicurezza pubblica. Ogni comune è obbligato a tenere un inventario dei beni mobili e immobili; può contrarre mutui, pur con una certa garanzia e, in conformità alle leggi, imporre dazi e alcuni tipi di tasse; è obbligato a fare spese per gli uffici e per l'archivio comunale; per gli stipendi, per il servizio di riscossione e pagamenti, per le imposte dovute al comune, per servizio sanitario (medici e levatrici), per la

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conservazione del patrimonio comunale, per il pagamento dei debiti esigibili, per la sistemazione e la manutenzione delle strade comunali, dei porti, degli edifici ed acquedotti e dei cimiteri comunali, per l'istruzione elementare, per l'illuminazione, per i registri dello stato civile, per la festa nazionale, per le elezioni, per la polizia locale, per il carcere mandamentale ecc. Con l'avvento del Fascismo, il podestà, di nomina regia, svolge le competenze già esercitate dal consiglio, dalla giunta e dal sindaco, come si evince dall'art. 5 della legge comunale e provinciale datata 4 febbraio 1926 n. 237. Struttura amministrativa In base al Regio decreto 4 febbraio 1915 n. 148, entrato in vigore in Trentino a seguito del Regio decreto 11 gennaio 1923 n. 9, presso ogni comune doveva essere istituito un consiglio comunale che provvedesse all'elezione della giunta comunale. Presso il Comune di Castagné il consiglio, entrato in funzione a partire dal febbraio 1923, era composto da 15 membri, compreso il sindaco e i due assessori. Le sedute del consiglio, convocate presso la sede municipale o la casa privata del sindaco pro tempore, erano presiedute da un presidente (in genere il sindaco) nominato tra i presenti e si svolgevano alla presenza del segretario comunale. Le sedute venivano indette in forma ordinaria con cadenza mensile; in via straordinaria venivano convocate al bisogno. La giunta comunale era formata dal sindaco e da due assessori. Il consiglio comunale era l'organo di indirizzo e di controllo politico-amministrativo, mentre alla giunta spettavano tutti gli atti di amministrazione non riservati per legge o statuto al consiglio. Con Regio decreto legge 4 febbraio 1926 n. 237, in seguito all'estensione dell'ordinamento podestarile a tutti i comuni del Regno d'Italia, i consigli e le giunte comunali furono prosciolti e le loro competenze furono demandate alla figura del podestà. La prima seduta podestarile presso il Comune di Castagné risale al 3 luglio 1926. Fin dal 1924 i Comuni di Ischia, Susà, Castagné, Costasavina e Roncogno si consorziarono per la gestione del servizio di segretaria, il cui organico era costituito dalla figura del segretario comunale e del diurnista. Con Regio decreto 14 maggio 1926 Giovanni Serra veniva nominato podestà per l'amministrazione del Comune di Castagné in forma consorziata con i Comuni di Susà, Costasavina e Roncogno. Il Comune di Ischia era stato invece associato per amministrazione podestarile al Comune di Tenna. Lo stesso Serra con deliberazione podestarile del 3 luglio 1926, n. 1 nominò Giovanni Battista Biasi, già sindaco del comune, a proprio rappresentante per il Comune di Castagné. Con deliberazione del podestà del 24 luglio 1926 n. 2 approvata dal prefetto in data 9 ottobre 1926 n. 34162/IIa veniva costituito il Consorzio per il servizio del segretario tra i Comuni di Susà, Castagné, Costasavina e Roncogno, esteso poi con deliberazione del 25 gennaio 1926 al servizio di tutto il personale amministrativo, stabilito in organico unico per tutto il consorzio intercomunale. Capofila del consorzio era il Comune di Susà il quale si impegnava a curare gli interessi di ciascun comune consorziato, ad emettere i mandati, a ripartire le spese, anticipate per ogni semestre dai comuni interessati in proporzione al numero degli abitanti. La pianta organica comprendeva le figure del segretario comunale, dell'applicato, del servo o cursore comunale, detto anche messo guardia. Il segretario comunale era responsabile dell'osservanza ed esecuzione di tutte le norme e disposizioni di legge riguardanti i comuni, curava la stesura e la pubblicazione dei verbali del podestà, provvedendo anche ad inoltrarli alle autorità competenti per la loro approvazione; rendeva pubbliche le disposizioni, gli ordini e i decreti emessi dal podestà, vigilando sull'osservanza degli stessi; teneva l'archivio e tutti i registri prescritti dalla legge, la contabilità comunale, gli atti e le scritture delle opere di beneficenza e degli istituti amministrati direttamente dal comune, i registri di stato civile, le liste di leva, le liste elettorali, l'anagrafe con l'incarico di curarne la formazione e la revisione; firmava i mandati di pagamento; aveva la custodia dei valori, delle carte e dei documenti importanti; stipulava contratti per conto e nell'interesse del comune; compilava i bilanci alla luce

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delle disposizioni di legge, delle indicazioni e dei pareri del podestà; riscuoteva i diritti di segreteria e di stato civile. L'applicato era tenuto al disbrigo di tutti gli adempimenti ordinari e straordinari a lui affidati dal podestà o dal segretario, rispondendone dell'esatta esecuzione; il segretario poteva delegargli il compito di tenere l'archivio, il protocollo e di compilare i registri. Era compito del servo comunale provvedere ai servizi di notificazione, intimazione, affissioni di avvisi, decreti, documenti ecc. riguardanti l'amministrazione comunale e i rapporti di questa con i privati; sorvegliare sui servizi comunali, pubblica sicurezza, polizia urbana con titolo di agente della forza pubblica; provvedere alla pulizia e al riscaldamento degli uffici comunali. Il servizio di pulizia fu in seguito assegnato ad altra persona con incarico annuale. Il podestà provvedeva a nominare 3 rappresentanti locali in seno alla rappresentanza consorziale per il servizio di segreteria. Il Comune di Castagné assumeva invece altro personale dipendente direttamente dal comune da cui era salariato, quale il guardiaboschi, i pompieri, l'esattore e la levatrice e concorreva al pagamento di altre figure di pubblica utilità assunte da altri enti, quali i curati e i sacrestani degli abitati di San Vito e Santa Caterina. Con deliberazione del podestà del 3 febbraio 1928, il Comune di Castagné si consorziò con il Comune di Calceranica per la gestione del servizio ostetrico nell'abitato di Santa Caterina, e con il Comune di Susà per l'erogazione dello stesso servizio nell'abitato di San Vito. Il Comune di Castagné era rappresentato all'interno della rappresentanza del Consorzio sanitario ostetrico di Susà e Castagné San Vito da due delegati locali e da uno nell'omologo consorzio tra il Comune di Calceranica e l'abitato di Santa Caterina. Il Comune di Castagné aderì al Consorzio sanitario dei Comuni di Ischia, Susà, Castagné, Costasavina e Roncogno fin dalla sua costituzione, approvata con decreto prefettizio di data 12 novembre 1924, n. 40624/IIIa. La gestione dell'ente spettò dapprincipio al Comune di Ischia, quindi a partire dal 1926 al Comune di Susà. Il Comune di Castagné era rappresentato all'interno dell'assemblea consorziale sanitaria medica in numero di 1 rappresentante ogni 5 consiglieri per complessivi 3 rappresentanti. Tale numero fu riconfermato anche in seguito alla soppressione dei consigli comunali. Per quel che riguarda la condotta veterinaria, il Comune di Castagné aderiva al Consorzio unico pel servizio del veterinario istituito fra i 18 comuni del mandamento di Pergine con sede a Pergine, provvedendo ad inviare un rappresentante locale di nomina podestarile in seno alla rappresentanza consorziale. Fonti normative Circolare del Ministero dell’Interno Div. III, Sez. II, 1 marzo 1897, n. 17100-2, "Istruzioni per la tenuta del protocollo e dell'archivio per gli uffici comunali". Regio decreto 4 febbraio 1915, n. 148, "che approva il nuovo testo unico della legge comunale e provinciale". Regio decreto 24 luglio 1919, n. 1251. Regio decreto 11 gennaio 1923, n. 9, "con cui si estendono alle nuove provincie la legge ed il Regolamento comunale e provinciale". Regio decreto 24 settembre 1923, n. 2013, "Estensione alle nuove provincie delle disposizioni relative all'ordinamento dello stato civile". Legge 4 febbraio 1926, n. 237, "'Istituzione del potestà e della consulta municipale nei comuni con popolazione non eccedente i 5000 abitanti". Regio decreto legge 3 settembre 1926, n. 1910, "Estensione dell'ordinamento podestarile a tutti i comuni del regno". Regio decreto 29 novembre 1928, n. 2980, "Aggregazione dei comuni di Canezza, Castagné, Costasavina, Falesina, Ischia, Madrano, Nogaré, Roncogno, Serso, Susà, Viarago, Vigalzano e

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Vignola al Comune di Pergine e modificazione della denominazione di questo in Pergine Valsugana". Fonti archivistiche e bibliografia Fonti d’archivio Archivio storico del Comune di Pergine Valsugana, Archivio del Comune soppresso di Castagné. Ad esclusione delle notizie specifiche sul Comune di Castagné, i campi "Storia", "Condizione giuridica" e "Funzioni, occupazioni, attività" sono desunti da M. NEQUIRITO-M. FAES (a cura di), Linee di sviluppo e cesure istituzionali nella storia dei comuni trentini dal Medioevo all'unione all'Italia descritte secondo le norme ISAAR, Provincia autonoma di Trento, Servizio beni librari e archivistici, Trento 2002. Bibliografia M. FAES-M. NEQUIRITO (a cura di), Linee di sviluppo e cesure istituzionali nella storia dei comuni trentini dal Medioevo all'unione all'Italia descritte secondo le norme ISAAR, Provincia autonoma di Trento-Soprintendenza per i beni librari e archivistici, 2004 (dattiloscritto). B. FILIPPI, 100 anni di cooperazione a Castagné (1901-2001), Pergine Valsugana (TN) 2001.

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subfondo Comune di Castagné, 1923 - 1929 106 registri, 39 fascicoli, 14 filze, 1 volume, 2 buste Soggetti produttori Comune di Castagné, 1923 - 1929

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serie Deliberazioni del consiglio, della giunta comunale e del podestà, 1924 - 1929 2 registri Contenuto I registri della serie riportano i verbali delle adunanze del consiglio e della giunta comunale di Castagné dal 17 febbraio 1924 al 2 maggio 1926 e quindi, di seguito, le deliberazioni del podestà del Comune di Castagné dal 3 luglio 1926 al 5 gennaio 1929. È presente un solo verbale di sessione della giunta comunale datato 29 novembre 1924 e sottoscritto dai membri di quell'organo, ovvero il sindaco e i due assessori. Nei verbali delle riunioni del consiglio, dette talvolta "sedute comunali", si riportano la data, l'ora e il luogo dell'adunanza, i nomi dei consiglieri presenti e di quelli assenti per stabilire la validità della seduta, il nome del segretario con funzione di verbalista, il nome del presidente dell'adunanza, l'ordine del giorno e gli esiti della discussione. Seguono quindi le firme autografe per approvazione di tutti i convenuti. Nelle delibere del podestà, a una parte protocollare contenente indicazioni cronologiche e topiche, segue una parte espositiva supportata da precisi richiami a disposizioni di legge e atti acquisiti dal comune e quindi la parte dispositiva con eventuali clausole o precisazioni. L'atto risulta sottoscritto in originale dal podestà e dal segretario e corroborato dal timbro del comune. In fondo viene annotato l'esito, in genere positivo, dell'esposizione della delibera all'albo pretorio. A margine di ciascun provvedimento viene riportato il richiamo ad atti di approvazione, sospensione, rinvio, revoca o annullamento dello stesso da parte dell'autorità competente. Lingua Italiano 150 "Registro delle deliberazioni del consiglio o della giunta" 1924 febbraio 17 - 1927 aprile 23 - Deliberazioni del consiglio comunale, 1924 febbraio 17 - 1926 maggio 2; - deliberazione della giunta comunale, 1924 novembre 29; - deliberazioni del podestà, 1926 luglio 3 - 1927 aprile 23. Italiano Registro, carta, legatura in carta, cc. 29 n.n. Segnature precedenti: 1696 (SCK) 151 "Deliberazioni del consiglio comunale di Castagné dal 1927 al 1928" 1927 aprile 28 - 1929 gennaio 5 Italiano Registro, carta, legatura in carta, cc. 41 n.n. Segnature precedenti: 1697 (SCK)

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serie Indici delle deliberazioni del podestà, 1926 - 1928 5 registri Contenuto Negli indici delle delibere podestarili, prescritti dal Regio decreto 12 febbraio 1911 n. 29773, vengono registrati gli elementi identificativi essenziali di tali atti, ovvero il numero del provvedimento, la data, l'oggetto, il protocollo di spedizione e di arrivo degli atti presso gli uffici delle autorità competenti per la loro approvazione (Regia Prefettura della Provincia di Trento, poi R. Prefettura della Venezia Tridentina o Giunta provinciale amministrativa), la data, il numero e il sunto dei provvedimenti emanati da queste ultime ed eventuali annotazioni. Lingua Italiano Normative Regio decreto 12 febbraio 1911, n. 297, "che approva il Regolamento per la esecuzione della legge comunale e provinciale". 152 "Indice cronologico delle deliberazioni del podestà dal 3 luglio 1926" 1926 luglio 3 - 1928 dicembre 29 con annotazioni fino al 18 febbraio 1929 Italiano Registro, carta, legatura in carta, cc. 21 n.n. Segnature precedenti: 1698 (SCK) 153 "Anno 1926. Elenco delle deliberazioni riguardanti spese sul conto bilancio 1926" 1926 luglio 24 - 1926 dicembre 31 Italiano Registro, carta, legatura in carta, cc. 2 n.n. Segnature precedenti: 1698 (SCK) 154 Indice delle deliberazioni del podestà con rilevanza contabile 1926 luglio 24 - 1928 giugno 12 Italiano Registro, carta, legatura in carta, cc. 3 n.n. Segnature precedenti: 1698 (SCK) 155 "Anno 1927. Elenco delle deliberazioni riguardanti spese sul conto - bilancio 1927" 1927 gennaio 25 - 1927 novembre 28 Italiano Registro, carta, legatura in carta, cc. 2 n.n. Segnature precedenti: 1701, 1 (SCK)

73 Regio decreto 12 febbraio 1911 n. 297, all. 4, nn. 10-11, in "Raccolta ufficiale delle leggi e dei decreti del Regno d'Italia", 1911, vol. II, pp. 1013-1092 (Gazzetta Ufficiale 21 aprile 1911, n. 94).

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156 "Anno 1928. Elenco delle deliberazioni riguardanti spese sul conto. Bilancio 1928" 1928 gennaio 21 - 1928 dicembre 29 Italiano Registro, carta, cc. 3 n.n. Segnature precedenti: 1704, 30 (SCK)

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serie Copie vistate delle deliberazioni del podestà, 1926 - 1928 1 filza Contenuto La serie è costituita da un'unica unità in cui sono contenute le deliberazioni del podestà del Comune di Castagné inviate in copia conforme all'originale per acquisire il visto di approvazione dalle autorità superiori competenti (Regia Prefettura della Provincia di Trento, poi Regia Prefettura della Venezia Tridentina o Giunta provinciale amministrativa). Nell'unità sono compresi gli allegati delle delibere e carteggio accompagnatorio o interlocutorio protocollato ed assegnato di norma alla categoria I del titolario Astengo. Spesso i singoli atti sono contrassegnati dalla segnatura "a.a. Deliber. (o Del., Delib.)" (=agli atti. Deliberazioni). Lingua Italiano 157 Copie vistate delle deliberazioni del podestà 1926 gennaio 27 - 1928 aprile 7 con visti fino al 1929 Contiene anche: carteggio ed atti protocollati. 1926: prot. nn. 265; 128-130, 135, 174, 178, 192, 245-247, 255-257, 271, 311-312, 333, 342, 352, 356, 359-360, 363-365, 375, 414, 417, 426, 440-441, 455; 1927: prot. nn. 14, 32, 42, 57, 83, 93-95, 138, 175-177, 184, 259, 309, 323, 395, 398-399, 409, 443, 447, 475, 477, 487-488, 496, 527, 580, 582, 638, 649, 680-682, 686, 720, 731, 744, 797, 802, 810, 824, 930, 980; 1928: prot. nn. 8, 30, 38, 51-52, 69-70, 72, 73, 91, 95, 98, 110, 149, 153, 159-160, 176-177, 219, 225, 233-234, 376-380, 386-387, 389, 391-392, 461-462, 465-467, 497, 503, 508, 524, 534-536, 540, 571-574, 604, 622-623, 664, 681-682, 710, 713, 737, 760, 786, 798, 801, 864, 869, 937, 980-981, 1024, 1026, 1039; 1929: prot. nn. 5, 22, 54, 65, 70. Italiano Filza, carta Segnature precedenti: 1699 (SCK); Del.; Delib.; Deliber. (La segnatura fa riferimento alla denominazione della serie (Delibere/Deliberazioni).)

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serie Protocolli degli esibiti, 1925 - 1929 2 registri Contenuto A seguito dell'estensione dell'ordinamento amministrativo italiano alle nuove province, la tenuta dei registri di protocollo fu prescritta e disciplinata dalla circolare del Ministero dell'Interno n. 17100-2 del 1° marzo 189774. In base a tale direttiva il registro di protocollo, annuale, doveva riportare il numero progressivo di ciascun documento acquisito o spedito dall'ente, la data di acquisizione o di spedizione, il destinatario, l'oggetto e l'indice di classificazione, non sempre riportato con sistematicità nei registri in uso presso il Comune di Castagné, ove compare la dicitura generica "Agli atti", talvolta seguita dalla categoria di assegnazione. Nei registri di protocollo pervenuti viene riportata anche la data dei documenti in arrivo con le relative segnature e memoria dei procedimenti attivati da ciascun atto protocollato (archiviazione agli atti o altra procedura). Lingua Italiano Bibliografia utilizzata per la compilazione della scheda A. ANTONIELLA , L'archivio comunale postunitario. Contributo all'ordinamento degli archivi dei comuni, Firenze 1979, pp. 110-115. Normative Circolare del Ministero dell’Interno Div. III, Sez. II, 1 marzo 1897, n. 17100-2, "Istruzioni per la tenuta del protocollo e dell'archivio per gli uffici comunali". 158 "Protocollo degli esebiti del Comune di Castagné" [1925] novembre 1 - 1928 settembre 22 - Nn. 751-878, [1925] novembre 1 - 1925 dicembre 31; - "Anno 1926", nn. 1-359, 1926 gennaio 3 - 1926 maggio 22; - nn. 1-464, 1926 maggio 15 - 1926 dicembre 31; - "Anno 1927", nn. 1-992, 1927 gennaio 3 - 1927 dicembre 31; - "Anno 1928", nn. 1-810, 1928 gennaio 3 - 1928 settembre 22. Italiano Registro, carta, legatura in mezza tela, cc. 284 n.n. Segnature precedenti: 1705 (SCK) 159 Protocollo degli esibiti 1928 settembre 24 - 1929 febbraio 18 - Nn. 811-1121, 1928 settembre 24 - 1928 dicembre 31 con annotazioni fino al 1 febbraio 1929; - nn. 1-70, 1929 gennaio 2 - 1929 febbraio 18. Italiano Registro, carta, legatura in carta, cc. 41 n.n. Segnature precedenti: 1706 (SCK) 74 Circolare del Ministero dell’Interno Div. III, Sez. II, 1 marzo 1897, n. 17100-2, "Istruzioni per la tenuta del protocollo e dell'archivio per gli uffici comunali", in A. ANTONIELLA, L'archivio comunale postunitario. Contributo all'ordinamento degli archivi dei comuni, Firenze 1979, pp. 110-115.

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serie Carteggio ed atti, 1923 - 1929 34 fascicoli, 13 filze, 1 volume Contenuto A seconda dei criteri di inventariazione originari, la serie è stata articolata in tre sottoserie, ovvero: carteggio ed atti relativi a pratiche pluriennali afferenti ad un medesimo affare, carteggio ed atti conservati in ordine di protocollo, carteggio ed atti protocollati ed organizzati in categorie in base al titolario Astengo. Lingua Italiano, tedesco Criteri di ordinamento e inventariazione La serie del carteggio ed atti prodotta dall'ente dopo l'annessione al Regno d'Italia è stata ordinata in base alle caratteristiche delle diverse sottoserie. Il carteggio organizzato per pratiche è stato ordinato in successione cronologica; il carteggio protocollato, in ordine di numero di protocollo progressivo; il carteggio per categorie, in ordine crescente di categoria. Nella descrizione estrinseca non è stata indicata la consistenza delle unità di carteggio, eccetto per i registri e i volumi.

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sottoserie Carteggio ed atti ordinati per oggetto, 1923 - 1929 7 fascicoli, 1 filza Contenuto La sottoserie comprende la documentazione, per lo più protocollata, relativa ad affari di durata pluriennale. Si tratta in genere di pratiche relative alla manutenzione di immobili di proprietà comunale (edifici e strade) o a risarcimenti per danni di guerra, di documentazione prodotta da commissioni comunali, oppure di atti seriali omogenei per oggetto e tipologia, ma non sempre protocollati e classificati. Lingua Italiano 160 Carteggio ed atti relativi alla costruzione degli edifici scolastici di San Vito e di Santa Caterina 1923 - 1927 con allegati dal 1922 Contiene fra l'altro: atti protocollati (nn. 506/1924, 643/1924, 91/1925, 626/1925, 658/1925, 271a/1926, 56/1927, 97/1927; progetti degli edifici scolastici e preventivi predisposti dal muratore Carlin Fortunato di Susà, 1922 luglio 20, dall'impresa Carlin&Bernabè di Pergine, 15 dicembre 1924 - 17 dicembre 1924 e dall'ing. Eduino Maoro di Pergine, 1926 marzo 16. Italiano Fascicolo, carta Segnature precedenti: 1701, 7 (SCK) 161 "Morte. Certificati medici d'ispezione cadaverica" 1925 - 1928 Contiene anche: permessi di seppellimento, verbali di consegna del cadavere, autorizzazioni al trasporto di salme, atti di morte. Italiano Filza, carta Segnature precedenti: 1704, 17 (SCK) 162 Carteggio ed atti relativi alla manutenzione della strada Pergine-Caldonazzo-Levico 1925 - 1928 - "Concorrenza stradale Pergine-Caldonazzo-Levico. Domanda di scioglimento", 1925 - 1928; - "Strada Levico-Pergine-Caldonazzo. Manutenzione", 1927 - 1928. Italiano Fascicolo, carta Segnature precedenti: 1703, 8 (SCK) 163 Carteggio ed atti relativi al risarcimento dei danni provocati dalla guerra all'acquedotto di San Vito 1926 - 1928 con documenti dal 1919 Italiano Fascicolo, carta Segnature precedenti: 1703, 12 (SCK)

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164 Carteggio ed atti relativi ai lavoratori agricoli 1927 - 1929 - "Castagné. Matricole agricoltori. Comitato comunale". 1927: prot. nn. 463-464, 512, 600; 1928: prot. n. 656. - "Agricoltori". 1928: prot. nn. 548, 576, 711. - "Lavoratori agricoli". 1927: prot. n. 491, 661; 1928: prot. nn. 191, 365, 445, 517, 706, 821, 866, 910-911, 995, 1025, 1048; 1929: prot. n. 31. Italiano Fascicolo, carta Segnature precedenti: 1704, 5 (SCK) 165 Carteggio ed atti della Commissione censuaria comunale di Castagné 1928 Italiano Fascicolo, carta Segnature precedenti: 1703, 10 (SCK) 166 Decreti penali per appropriazione di frutta 1928 - 1929 Prot. nn. 951/1928, 992/1928, 1040/1928, 62/1929, 69/1929. Italiano Fascicolo, carta Segnature precedenti: 1704, 11 (SCK) 167 Carteggio ed atti relativi all'assegno di completamento congrua spettante ai curati di Santa Caterina e di San Vito 1929 gennaio 5 Italiano Fascicolo, carta Segnature precedenti: 1704, 13 (SCK)

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sottoserie Carteggio ed atti protocollati, 1924 - 1926 3 fascicoli Contenuto La sottoserie si compone di tre fascicoli contenenti la documentazione prodotta e acquisita dal Comune di Castagné in ordine di registrazione di protocollo, come riportato nei rispettivi registri. Lingua Italiano 168 Carteggio ed atti 1924 - Carteggio ed atti in ordine di registrazione di protocollo, nn. 71-650. Presenti: nn. 71, 82, 128, 160, 195, 247, 301, 318, 367b, 431, 436, 449-451, 457, 465a, 465b, 496, 502, 504, 511, 534, 583a, 583b, 631, 637, 650. Contiene fra l'altro: spese protocollate per spedalità, 1924 aprile 27 - 1925 febbraio 19 con allegato del 1923. Contiene anche: fatture per manutenzione strade comunali, 1926 maggio 23 - 1926 luglio 7; documento di ipoteca, 1921 marzo 8; circolare relativa all'introduzione del libro della scuola, 1924 maggio 20; fattura per fornitura di gesso, 1924 novembre 5 - 1924 dicembre 4 a. - Carteggio ed atti in ordine cronologico, 1924 gennaio 27 - 1924 aprile 23. Contiene fra l'altro: "Contratti per il dazio consumo 1924" e per l'industria, 1924 febbraio 19 - 1924 febbraio 24. Italiano Fascicolo, carta Segnature precedenti: 1700, 1 (SCK) ___ a Tale documentazione fu rilegata insieme al carteggio relativo alle spese per spedalità. 169 Carteggio ed atti 1925 - Carteggio ed atti in ordine di registrazione di protocollo, nn. 9-835. Presenti: nn. 9, 19-20, 30, 35-36, 41, 47, 66, 70, 82, 92, 94, 96, 108, 188, 223, 370, 423, 523, 540, 554, 690, 738, 770, 835. Contiene fra l'altro: carteggio protocollato relativo all'istituzione della condotta veterinaria consorziale, 1925 gennaio 7 - 1927 maggio 3 con allegati dal 1924. - Carteggio ed atti in ordine cronologico, 1925 gennaio 31 - 1925 dicembre 14. Contiene fra l'altro: convenzioni di abbonamento per il dazio consumo, 1925 agosto 24; 1925 settembre 7. Italiano Fascicolo, carta Segnature precedenti: 1700, 3 (SCK) 170 Carteggio ed atti 1926

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- Carteggio ed atti in ordine di registrazione di protocollo, nn. 183-322. Presenti: nn. 183, 264, 276, 310, 322. Contiene fra l'altro: convenzioni di abbonamento per il dazio consumo, 1926 febbraio 2. - Carteggio ed atti in ordine di registrazione di protocollo, nn. 30-375. Presenti: nn. 30, 100-101, 114, 144, 153, 232-233, 239, 256-257, 375. Contiene fra l'altro: carteggio relativo alla chiusura temporanea e alla riattivazione della rivendita di privativa n. 2 a Santa Caterina, 1926 giugno 11 - 1926 settembre 1; "Contratto cessione suolo cimitero comunale" per sepoltura privata, 1926 giugno 13 - 1926 agosto 9. - Carteggio ed atti in ordine cronologico, 1926 gennaio 15 - 1926 dicembre 31. Italiano Fascicolo, carta Segnature precedenti: 1700, 5 (SCK)

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sottoserie Carteggio ed atti classificati per categoria, 1927 - 1929 24 fascicoli, 12 filze, 1 volume Contenuto La sottoserie comprende atti protocollati e classificati in base al titolario Astengo esteso dall'ordinamento amministrativo italiano alle nuove province con circolare del Ministero dell'Interno n. 17100-2 del 1° marzo 189775. Gli atti, in genere condizionati in forma di filza, cui fu aggiunto in seguito ulteriore carteggio relativo alla stessa categoria, sono classificati per sola categoria, senza alcuna partizione gerarchica in classi e fascicoli. All'interno di ciascuna filza la documentazione appartenente alla stessa categoria è ordinata per anno. La categoria di assegnazione degli atti è riportata raramente nel registro di protocollo, mentre viene puntualmente annotata sui singoli documenti. Lingua Italiano Bibliografia utilizzata per la compilazione della scheda A. ANTONIELLA , L'archivio comunale postunitario. Contributo all'ordinamento degli archivi dei comuni, Firenze 1979, pp. 110-115. Normative Circolare del Ministero dell’Interno Div. III, Sez. II, 1 marzo 1897, n. 17100-2, "Istruzioni per la tenuta del protocollo e dell'archivio per gli uffici comunali". 171 "Categoria I. Anno 1927" 1927 Carteggio ed atti, prot. nn. 30, 54, 132, 143, 151, 159, 174, 231, 237, 277, 325, 339, 341, 386, 413, 428, 430, 455, 459, 545, 554, 570, 579, 584, 601, 633, 696, 711, 734, 795, 830, 832, 843, 845, 865, 896, 907, 940, 962-963, 978, 985. Contiene anche: "Prospetto ritenute di ricchezza mobile su mercedi e paghe e salari corrisposti nell'anno 1927", 1927. Italiano Fascicolo, carta Segnature precedenti: 1700, 6 (SCK) 172 "Categoria II. Anno 1927 1927 Carteggio ed atti, prot. nn. 100-101, 127, 262, 266, 334, 431, 539, 562, 686, 741, 747, 835, 868, 917, 965-966, 977. Contiene anche: "Elenco dei poveri aventi diritto alla assistenza gratuita del medico, alla somministrazione gratuita dei medicinali, alle prestazioni gratuite del veterinario", 1927. Italiano Fascicolo, carta 75 Circolare del Ministero dell’Interno Div. III, Sez. II, 1 marzo 1897, n. 17100-2, "Istruzioni per la tenuta del protocollo e dell'archivio per gli uffici comunali", in A. ANTONIELLA, L'archivio comunale postunitario. Contributo all'ordinamento degli archivi dei comuni, Firenze 1979, pp. 110-115.

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Segnature precedenti: 1700, 7 (SCK) 173 "Categoria III. Anno 1928" a 1927 Carteggio ed atti, prot. nn. 26, 47, 777. Italiano Filza, carta Segnature precedenti: 1700, 8 (SCK) ___ a La documentazione contenuta nella filza fu prodotta e acquisita nell'anno 1927. 174 "Categoria IV. Anno 1927" 1927 Carteggio ed atti, prot. nn. 3, 156, 197-198, 302, 340, 524, 556, 568-569, 612, 710, 736-737, 779, 793, 833-834, 924. Italiano Filza, carta Segnature precedenti: 1700, 9 (SCK) 175 "Categoria V. Anno 1927" 1927 con documenti del 1926 Carteggio ed atti, prot. nn. 28, 38-39, 50, 63, 66, 75, 81, 87, 100, 103, 120, 123, 125, 137, 145, 147, 150, 157, 164-165, 167, 170-171, 173, 178, 195-196, 200-201, 205, 207, 209-210, 218, 221, 223-225, 229-230, 235, 237, 239, 250, 252-253, 256-257, 291-293, 299, 301, 305, 313, 318, 347, 349, 351, 353, 361, 364, 376, 378, 380-382, 385, 388, 391, 414, 421, 429, 432, 448, 452-453, 456, 463, 465, 475a, 478, 486, 498, 503, 505, 519-521, 526, 528, 531-532, 552-553, 557-558, 561, 563, 569, 572, 574, 580, 595, 597, 606-607, 614, 616, 619, 637, 639, 645, 647, 658, 660, 665, 671, 685, 688, 698-699, 708, 720, 723, 731, 743, 745, 757, 765, 770, 775-776, 786-787, 808, 813-814, 817-818, 831, 840, 842, 846-847, 858, 862, 869, 877, 882, 884, 892, 905-906, 914, 942, 947, 959, 964, 970, 984, 986, 988. Contiene fra l'altro: pratica relativa alla liquidazione degli usi civici, 1926 dicembre 12 a - 1927 febbraio 2. Contiene in allegato: prot. 268/1926. Italiano Fascicolo, carta Segnature precedenti: 1701, 1 (SCK) ___ a Prot. n. 422. 176 "Bilancio preventivo 1928. Agli atti 24.10.1928. V" 1927 - 1928 Carteggio ed atti protocollati relativi al bilancio preventivo per l'anno 1928. Contiene fra l'altro: 1927: prot. nn. 876, 958, 968. 1928: prot. nn. 31, 143, 340, 546, 600, 843, 919. Italiano Volume, carta, legatura in carta, cc. 56 n.n.

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Segnature precedenti: V (La segnatura si riferisce alla categoria di assegnazione degli atti e risale al 1928.); 1703, 9 (SCK) 177 "Categoria VI. Anno 1927" 1927 Carteggio ed atti, prot. nn. 21, 33, 188, 213, 226-227, 279, 348, 585, 611, 636, 674, 729, 755, 922. Italiano Filza, carta Segnature precedenti: 1701, 2 (SCK) 178 "Categoria VII. Anno 1927" 1927 Carteggio ed atti, prot. nn. 7, 166, 248, 604, 657, 815, 926. Italiano Filza, carta Segnature precedenti: 1701, 3 (SCK) 179 "Categoria VIII. Anno 1927" 1927 Carteggio ed atti, prot. nn. 9, 12, 20, 23, 55, 67-68, 73, 74, 158, 183, 189, 212, 275, 284-285, 303, 312, 354, 360, 365-366, 369, 373, 375, 410, 418-419, 423, 427, 449, 502, 591, 603, 609, 695, 707, 722, 727, 751, 764, 766, 841, 863, 866-867, 943. Italiano Fascicolo, carta Segnature precedenti: 1701, 4 (SCK) 180 "Categoria IX. Anno 1927" 1927 con allegati dal 1926 Carteggio ed atti, prot. nn. 51, 219, 269, 324, 336, 419, 560, 812, 941. Contiene in allegato: "Elenco dei fanciulli obbligati alla scuola" negli anni scolastici 1926/27 e 1927/28 presso i centri scolastici di San Vito e Santa Caterina, 1926 settembre 22 - 1927 marzo 31; "Elenco degli scolari esonerati" dalla frequenza a San Vito negli anni scolastici 1925/26 e 1926/27, 1927 giugno 6; "Elenco degli scolari che hanno totalmente adempiuto all'obbligo scolastico" presso la scuola di Santa Caterina, 1927 giugno 22; "Alunni usciti dalla scuola nell'anno 1925/26" di Santa Caterina, 1926 luglio 9. Italiano Fascicolo, carta Segnature precedenti: 1701, 5 (SCK) 181 "Categoria X. Anno 1927" 1927 con documenti del 1926 Carteggio ed atti, prot. nn. 10, 151, 202, 214, 218, 261, 274, 371, 481, 578, 593, 617, 629, 634, 663, 676-677, 730, 733/a, 738, 851, 903, 953, 987. Contiene fra l'altro: permessi di fabbrica rilasciati a: - Fontanari Pietro, costruzione di un acquedotto in loc. "Pianezza di Castagné"; - Lunz Giovanni, costruzione di una tettoia in loc. "Maso Gretter";

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- Fontanari Dionigio, ampliamento casa di abitazione in loc. "Maso Pianezza". Contiene anche: "Deviazione strada comunale dal rivo Spini al Maso Osler", 1926 dicembre 21 - 1927 agosto 8. Italiano Fascicolo, carta Segnature precedenti: 1701, 6 (SCK) 182 "Categoria XI. Anno ****" 1927 Carteggio ed atti, prot. nn. 24-25, 35-37, 48-49, 53, 59, 64, 77-78, 80, 98, 119, 134-135, 144, 148-149, 160, 162, 172, 181, 203, 217, 222, 242-247, 254-255, 258, 263, 268, 270-271, 273, 280-281, 283, 287-289, 304, 311, 314-315, 326-330, 338, 362, 368, 372, 411-412, 415, 426, 449, 460, 462, 480, 489, 493-495, 506-507, 510-511, 522-523, 525, 529-530, 541, 544, 546, 555, 566-567, 573, 581, 586, 592, 596, 598, 608, 610, 622-623, 632, 635, 644, 651, 657, 662, 666, 673, 691, 706, 709, 732a, 733, 735, 736a, 737a, 746, 748-749, 753, 769, 772, 791-792, 796, 811, 820, 844, 852, 854, 862, 902, 911, 920-921, 923, 944-946, 951, 954, 973-974, 976. Contiene fra l'altro: verbale della sezione forestale, 1927 febbraio 11; atti e stampati relativi al "Censimento generale industriale e commerciale", 1927 agosto 22 - 1927 agosto 30; "Elenco delle licenze di esercizio e autorizzazioni speciali di vendita bevande superalcooliche", 1927. Italiano Fascicolo, carta Segnature precedenti: 1702, 1 (SCK) 183 Carteggio ed atti delle categorie V, X e XI 1927 con documenti dal 1906 - "N. 1. Assicurazioni incendi" dei fabbricati comunali (chiese di San Vito e Santa Caterina, edificio scolastico di Santa Caterina con annesso magazzino dei pompieri, canonica di Santa Caterina), 1928 con polizze assicurative dal 1906; - "N. 2. Strade. Quinquennio 1 settembre 1924 al 31 agosto 1929": atti relativi all'asta per la manutenzione dei tronchi stradali del Comune di Castagné, 1924 con documenti del 1919; - "N. 3. Frazione Castagné. Licenze commercio", 1927 - 1928. Italiano Fascicolo, carta Segnature precedenti: 1702, 2 (SCK) 184 "Categoria XII. Anno 1927" 1927 Carteggio ed atti, prot. nn. 47, 60, 90, 96, 152, 264, 265, 294, 332, 390, 446, 470, 484, 538, 576, 602, 640, 641, 721, 780, 794, 829, 928, 972. Contiene anche: elenco dei celibi (minuta e 2 esemplari), 1927; "Elenco degli obbligati al pagamento della tassa sui celibi dell'anno 1902-1903", [1927]; "Elenco nominativo delle persone residenti in questo comune inscritte nei ruoli dei contribuenti la tassa celibi, nati dall'anno 1901 all'anno 1862, morti nell'anno 1927 o che hanno contratto matrimonio nel corrente anno", 1927. Italiano Fascicolo, carta Segnature precedenti: 1702, 3 (SCK) 185

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"Categoria XIII. Anno 1927" 1927 con documenti del 1926 Carteggio ed atti, prot. nn. 29, 128, 238, 249, 933, 983, 989. Contiene anche: prot. nn. 453/1926. Italiano Filza, carta Segnature precedenti: 1702, 4 (SCK) 186 "Categoria XIV. Anno 1927" 1927 Carteggio ed atti, prot. nn. 61, 99, 141, 153, 190, 286, 290, 320-321, 359, 370, 404, 416, 433, 438, 466, 492, 504, 621, 659, 672, 689-690, 704, 781, 801, 883, 899, 975. Contiene fra l'altro: carteggio relativo all'apertura di un albergo a Maso Valcanover in loc. "alla Paluda", 1927 maggio 30 - 1927 ottobre 31. Italiano Filza, carta Segnature precedenti: 1702, 5 (SCK) 187 "Categoria XV. Anno 1927" 1927 Carteggio ed atti, prot. nn. 27, 58, 65, 76, 82, 86, 127, 131, 133, 163, 204, 266, 310, 322, 333, 346, 394, 408, 434-435, 458, 461, 469, 500, 503, 587-589, 594, 636, 705, 718, 739, 762, 798, 800, 809, 823, 827, 849, 871, 927, 935, 955. Italiano Filza, carta Segnature precedenti: 1702, 6 (SCK) 188 "Categoria I. Amministrazione" 1928 Carteggio ed atti, prot. nn. 10, 35, 48, 117, 182, 206, 227, 252, 344, 364, 368, 385, 475, 482, 484-485, 501-502, 511-512, 545, 562, 571, 582, 592, 615, 633, 687, 693, 695, 804, 865, 887, 915, 935, 951, 1079, 1109. Contiene fra l'altro: verbali di verifica della cassa comunale, 1928 giugno 14 - 1928 luglio 23. Italiano Fascicolo, carta Segnature precedenti: 1702, 7 (SCK) 189 "Categoria II. Opere pie e beneficenza" 1928 Carteggio ed atti: - "Spedalità": prot. nn. 186, 278, 779, 875, 914, 934, 963, 988, 1001, 1015, 1058. Contiene anche: prot. n. 788/1927, 101/1926. Contiene fra l'altro: fascicolo personale di spedalità, 1928-1929 (prot. nn. 207, 217, 679, 710, 798, 823, 864, 926, 937, 998, 999, 1083, 19/1929). - "Pensioni": prot. nn. 145, 154, 249, 265, 274, 336, 398, 522, 565-566, 683, 756, 780, 811, 1104. Contiene anche: prot. n. 932/1927. - "Diverse", prot. nn. 519, 643, 663, 736, 789, 852.

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- "Celebrazione del pane", prot. nn. 180, 229, 281, 330. - Protocolli diversi della categoria II, nn. 81, 99, 131, 183, 203, 294, 346, 360, 456-457, 1084, 1091. Italiano Fascicolo, carta Segnature precedenti: 1702, 8 (SCK) 190 "Categoria IV. Sanità e igiene" 1928 Carteggio ed atti, prot. nn. 35, 37, 76, 80, 108, 114, 128, 302, 407, 454, 521, 530, 538, 569, 583, 616, 685, 750, 788, 830, 832, 1014, 1030. Contiene anche: prot. n. 952/1927. Italiano Filza, carta Segnature precedenti: 1703, 1 (SCK) 191 "Categoria V. Finanza" 1928 Carteggio ed atti, prot. nn. 1, 20, 25, 30-32, 36, 40, 42, 45, 49, 90, 94, 102-103, 120-121, 130, 152, 157-158, 171, 172, 184, 193, 196-198, 205, 228, 239, 245, 251, 263, 277, 283, 284, 324, 348, 371, 373, 395, 396, 405, 406, 424, 427-428, 430, 432, 437, 448, 452, 463, 478, 486, 487, 532, 553, 559, 563, 575, 577, 599, 605, 615, 617, 621, 624, 634-635, 638, 658, 683, 689, 728, 729, 733, 738, 749, 755, 765, 768, 774, 742, 804, 816, 826, 833, 837, 839, 867-868, 878, 888, 897, 908, 932, 958-959, 962, 967, 977, 1003, 1011, 1021, 1066, 1096, 1102, 1105, 1110, 1113, 1121. Contiene fra l'altro: carteggio ed atti relativi al "Dazio consumo", 1928. Italiano Fascicolo, carta Segnature precedenti: 1703, 2 (SCK) 192 Carteggio ed atti della categoria V relativi al bilancio preventivo per l'anno 1929 1928 Prot. nn. 815, 883, 895, 930, 950, 991, 1103. Italiano Fascicolo, carta Segnature precedenti: 1703, 11 (SCK); V (La segnatura si riferisce alla categoria di assegnazione degli atti e fu attribuita nel 1928) 193 "Categoria VI. Governo" 1928 Carteggio ed atti, prot. nn. 492, 525, 593-594, 639-640, 669-670, 688, 703-705, 722-723, 753, 794, 803, 813, 818-820, 825, 828-829, 831, 835-836, 847, 863, 874, 880, 882, 893, 898, 916-918, 921, 949, 953, 960-961, 986, 1022, 1057, 1073, 1086. Contiene fra l'altro: "Elenco dei soci della Famiglia cooperativa di Castagné" e dei dipendenti, "Lista dei soci della Cassa rurale di Castagné", [1928] a. Italiano Filza, carta Segnature precedenti: 1703, 3 (SCK) ___

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a Per la storia della Famiglia cooperativa e della Cassa rurale di Castagné, si veda B. FILIPPI, 100 anni di cooperazione a Castagné (1901-2001), Pergine Valsugana (TN) 2001. 194 "Categoria VII. Grazia, giustizia e culto" 1928 Carteggio ed atti, prot. nn. 356, 369, 416, 425, 619, 676, 678, 894, 899, 1092. Italiano Fascicolo, carta Segnature precedenti: 1703, 4 (SCK) 195 "Categoria VIII. Leva e truppe" 1928 Carteggio ed atti, prot. nn. 15, 56, 83, 134, 136, 161, 174-175, 194, 199, 231, 248, 272, 282, 287, 291, 297, 331, 354, 394, 429, 434, 440, 476, 480, 523, 542, 590, 625, 649, 731, 752, 777, 855, 890, 931, 948, 990, 1056, 1072. Contiene anche: prot. nn. 508/1927 e 533/1927; prot. nn. 276/1928 e 505/1928 del Comune di Susàa. Italiano Fascicolo, carta Segnature precedenti: 1703, 5 (SCK) ___ a Tali atti furono condizionati per errore nella presente unità. 196 "Categoria IX. Istruzione pubblica" 1928 Carteggio ed atti, prot. nn. 222, 279, 505, 650, 842, 1018, 1041, 1099. Contiene anche: prot. n. 902 a. Contiene fra l'altro: fabbisogno scolastico delle scuole di Santa Caterina e San Vito, 1928-1929. Italiano Fascicolo, carta Segnature precedenti: 1703, 6 (SCK) ___ a L'atto, archiviato sotto la categoria XI, fu per errore condizionato nella presente unità. 197 "Categoria X. Lavori pubblici" 1928 Carteggio ed atti, prot. nn. 44, 79, 97, 129, 155, 179, 241, 339, 418, 513, 637, 648, 677, 697, 732, 800, 881, 912, 954, 957. Contiene fra l'altro: domanda di fabbrica e concessione edilizia rilasciata a Giuseppe Fontanari per ampliare la propria casa di abitazione sita in loc. "Maso Puller", 1928 aprile 11 - 1928 aprile 30. Italiano Fascicolo, carta Segnature precedenti: 1703, 7 (SCK) 198 "Categoria XI. Agricoltura, industria e commercio" 1928

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Carteggio ed atti, prot. nn. 17, 27, 43, 61, 116, 119, 128, 200, 204, 222, 262, 289, 306, 323, 328, 359, 366, 374, 393, 413, 415, 443-444, 455, 471-472, 477, 493-494, 520, 531, 539, 568, 584, 599, 606, 636, 666, 684, 719, 730, 751, 757, 767, 772, 775, 793, 806, 810, 817, 834, 840, 851, 858, 862, 879, 891, 896, 903-905, 920, 922, 976, 993, 1031, 1046-1047, 1049-1050, 1074, 1087-1088, 1093, 1111. Italiano Filza, carta Segnature precedenti: 1704, 1 (SCK) 199 Carteggio ed atti della categoria XI relativi allo stato degli utenti pesi e misure 1927 - 1928 Italiano Fascicolo, carta Segnature precedenti: 1704, 2 (SCK); XI 200 Carteggio ed atti della categoria XI relativi al listino prezzi base dei generi di prima necessità 1927 - 1928 Italiano Fascicolo, carta Segnature precedenti: 1704, 3 (SCK); a.a. XI 201 Carteggio ed atti della categoria XI relativi alla "Sessione forestale 1928" 1928 Italiano Fascicolo, carta Segnature precedenti: XI; 1704, 4 (SCK) 202 "Categoria XII. Stato civile, censimento, statistica" 1928 Carteggio ed atti, prot. nn. 211, 220, 266, 388, 451, 496, 555, 561, 564, 586, 647, 739, 764, 792, 799, 1019. Contiene fra l'altro: censimento delle famiglie numerose residenti nel Comune di Castagné al 30 giugno 1928. Italiano Fascicolo, carta Segnature precedenti: 1704, 6 (SCK) 203 "Categoria XIII. Esteri" 1928 Carteggio ed atti, prot. nn. 14, 113, 230, 261, 766, 889. Italiano Filza, carta Segnature precedenti: 1704, 7 (SCK) 204 "Categoria XIV. Sicurezza pubblica"

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1928 Carteggio ed atti, prot. nn. 5, 11, 33-34, 47, 55, 64, 67, 96, 125, 166, 168, 178, 195, 226, 236, 280, 334, 337, 343, 370, 404, 468, 483, 509, 533, 537, 558, 580, 607, 613, 674, 707, 744, 773, 776, 807, 814, 844-845, 942, 1016, 1181. Contiene anche: anno 1927 prot. nn. 715, 731, 742, 790, 859, 982. Italiano Fascicolo, carta Segnature precedenti: 1704, 8 (SCK) 205 "XIV. Denuncie infortuni" 1928 Pratica di denuncia di infortunio agricolo, prot. n. 942. Italiano Fascicolo, carta Segnature precedenti: XIV; 1704, 9 (SCK) 206 "Categoria XV. Affari diversi" 1928 Carteggio ed atti, prot. nn. 62, 92, 106-107, 112, 137, 150, 246, 258, 277, 301, 314, 325, 341, 397, 403, 408, 410, 421-423, 435-436, 438, 498, 577, 618, 632, 641-642, 667, 686, 708, 759, 769, 787, 805, 808, 812, 853, 884-885, 900, 927, 929, 955, 965, 1052, 1065, 1069, 1098. Contiene anche: prot. n. 898/1927 a Italiano Filza, carta Segnature precedenti: 1704, 10 (SCK) ___ a L'atto fu passato per competenza al Comune di Susà e protocollato dalla cancelleria comunale con il n. 112. 207 Carteggio ed atti della categoria V 1929 Prot. n. 44. Italiano Fascicolo, carta Segnature precedenti: 1704, 12 (SCK)

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serie Repertori degli atti soggetti a tassa di registro, 1924 - 1929 1 registro Contenuto In osservanza dell'art. 4 della legge 14 luglio 1887, n. 4702 i segretari erano tenuti alla compilazione in carta libera dei repertori degli atti soggetti a tassa di registro, da presentarsi ogni semestre al ricevitore dell'Ufficio del registro del distretto di appartenenza, anche in assenza di registrazioni. Il ricevitore provvedeva ad apporvi il visto, dichiarando il numero delle registrazioni o la loro assenza. In base all'art. 113 della legge 13 settembre 1874, n. 2076 i repertori dovevano essere presentati entro i mesi di gennaio e di luglio di ciascun anno. Nel repertorio venivano annotati in ordine cronologico la data dell'atto soggetto ad imposta di registro, comprensiva di anno, mese e giorno, la natura dell'atto, le generalità delle parti, i beni in oggetto, l'annotazione di avvenuta registrazione, comprensiva della data e degli importi riscossi. Lingua Italiano 208 "Repertorio degli atti soggetti a tassa di registro riflettenti l'amministrazione comunale" (tit. int.) 1924 luglio - 1929 gennaio 10 All'inizio: annotazione del pretore di Pergine relativa alla vidimazione del presente repertorio, 1928 luglio 19. Italiano Registro, carta, legatura in carta, cc. 4 n.n. Segnature precedenti: 1707 (SCK)

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serie Ruoli delle rendite patrimoniali e delle imposte e tasse, 1924 - 1929 30 registri Contenuto Nel periodo di esistenza del Comune di Castagné la tenuta e la compilazione dei ruoli delle rendite patrimoniali e delle tasse comunali era disciplinata dal Regolamento approvato con Regio decreto 23 giugno 1897, n. 237 e dal Testo unico delle leggi per la riscossione delle imposte dirette approvato con Regio decreto 17 ottobre 1923, n. 1401. Nei registri dei ruoli, qui suddivisi in sottoserie in base al tipo di imposta, venivano annotati i nomi dei contribuenti e gli importi dovuti con annotazione delle rate di versamento. Il prefetto della provincia di Trento provvedeva a rendere esecutivi i ruoli che venivano poi affissi all'albo pretorio del comune per 8 giorni consecutivi, trascorsi i quali si procedeva alla riscossione degli importi stabiliti, salvo contestazioni pervenute entro detto termine. Presso il Comune di Castagné erano istitute le tasse sui cani, sul dazio consumo, sugli esercizi e le rivendite, sulla famiglia o fuocatico, sul bestiame, per la non prestazione al riattamento delle strade comunali, sull'appalto della caccia e sulle capre. Lingua Italiano

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sottoserie Ruoli della tassa comunale sui cani, 1924 - 1928 6 registri Contenuto L'imposta sul possesso di cani variava a seconda dei tipi di cani, classificati in cani di lusso o di affezione, cani da caccia, cani da guardia nelle case di abitazione e cani da guardia per gli edifici rurali. Alla quota di imposta, stabilita dal Consiglio comunale e in epoca successiva dal podestà, veniva aggiunto l'aggio spettante all'esattore. Nei registri vengono riportati i nominativi dei contribuenti, comprensivi della professione esercitata e del luogo di abitazione con specifica della località, il numero e il tipo di cane tassato, l'importo totale della tassa, l'aggio spettante all'esattore, la quota d'imposta complessiva, eventuali osservazioni della giunta comunale che disponeva la compilazione dei ruoli, il giorno di avvenuto pagamento e il numero della quietanza rilasciata. Lingua Italiano 209 "Ruolo dei contribuenti per la tassa sui cani per l'anno 1924" 1924 ottobre 15 Originale vistato e copia semplice. Italiano Fascicolo, carta, 2 registri di cc. 2 n.n.+cc. 2 n.n. Segnature precedenti: 32; 1708 e 1709 (SCK) 210 "Ruolo della tassa comunale sui cani per l'anno 1925" 1925 agosto 30 Originale vistato. Italiano Registro, carta, legatura in carta, cc. 6 n.n. Segnature precedenti: 38; 1710 (SCK) 211 "Ruolo della tassa comunale sui cani per l'anno 1926" 1926 Originale vistato. In allegato: verbale di deliberazione del podestà, 1927 agosto 20 (copia autentica del 1927 agosto 25). Italiano Registro, carta, legatura in carta, cc. 5 n.n. Segnature precedenti: N. 740 (La numerazione si riferisce al numero di protocollo del presente ruolo spedito dal Comune di Castagné "all'esattore per la riscossione" in data 23 settembre 1927.); 1711 (SCK) 212 "Ruolo della tassa comunale sui cani per l'anno 1927" 1927

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Originale vistato. Italiano Registro, carta, legatura in carta, cc. 4 n.n. Segnature precedenti: 52; 1712 (SCK) 213 "Ruolo della tassa comunale sui cani per l'anno 1928" 1928 Originale vistato. Italiano Registro, carta, legatura in carta, cc. 4 n.n. Segnature precedenti: 48; 1713 (SCK) 214 "Ruolo supplettivo contribuenti tassa cani. Anno 1928" 1928 Originale vistato. Italiano Registro, carta, legatura in carta, cc. 2 n.n. Segnature precedenti: 47; 1714 (SCK)

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sottoserie Ruoli degli esercenti soggetti al dazio consumo, 1924 - 1928 8 registri Contenuto Gli esercenti titolari di rivendite erano tenuti al versamento della tassa di dazio consumo calcolata in base al tipo di esercizio, al consumo annuo e allo stato di prosperità o di decrescenza dell'esercizio, come denunciato nei contratti di abbonamento. Alla quota di dazio consumo comunale venivano aggiunti l'imposta di addizionale governativo e l'aggio spettante all'esattore. Nei registri vengono riportati i nominativi dei contribuenti, il domicilio, in genere il tipo di esercizio e la sua dislocazione, gli importi dovuti, l'epoca dei pagamenti frazionati in rate e il numero della quietanza rilasciata. 215 "Anno 1924. Registro-ruolo degli esercenti soggetti al dazio consumo e sottoposti pel pagamento e per la vigilanza all'Ufficio daziario" 1924 ottobre 15 Originale vistato. Italiano Registro, carta, legatura in carta, cc. 2 n.n. Segnature precedenti: 1715 (SCK); N. 80 (Il numero fa riferimento alla segnatura di protocollo. Il documento risulta infatti protocollato in arrivo il 31 gennaio 1925 con n. di prot. 80.) 216 "Anno 1925. Registro-ruolo degli esercenti soggetti al dazio consumo e sottoposti pel pagamento e per la vigilanza all'Ufficio daziario" 1925 agosto 30 Originale vistato. Italiano Registro, carta, senza coperta, cc. 2 n.n. Segnature precedenti: 1716 (SCK) 217 "Ruolo dazio consumo comunale e addizionale governativo per l'anno 1925" 1925 settembre 30 con registrazioni di pagamento fino al 1925 dicembre 14 Orginale vistato. Italiano Registro, carta, legatura in carta, cc. 2 n.n. Segnature precedenti: 29; 1717 (SCK) 218 "Anno 1926. Ruolo speciale compilato in base alle singole convenzioni di abbonamento per il dazio consumo del Comune di Castagné" 1926 marzo 12 con registrazioni di pagamento fino al 1926 dicembre 28 Originale vistato. Italiano Registro, carta, senza coperta, cc. 2 n.n. Segnature precedenti: 1718 (SCK); 39

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219 "Anno 1926. Ruolo speciale per il dazio consumo del Comune di Castagné. Supplettorio" [1926] con registrazioni di pagamento fino al 1927 febbraio 18 Originale vistato. Italiano Registro, carta, legatura in carta, cc. 2 n.n. Segnature precedenti: 1719 (SCK); 45 220 "Ruolo dazio consumo anno 1928" [1928] con registrazioni di pagamento fino al 1928 luglio 9 Originale vistato. Italiano Registro, carta, senza coperta, cc. 2 n.n. Segnature precedenti: 1720 (SCK); 53 221 "Anno 1928. Ruolo supplettivo degli esercenti soggetti al dazio consumo e sottoposti pel pagamento e per la vigilanza all'Ufficio daziario" 1928 luglio 16 con registrazioni di pagamento fino al 1929 gennaio 21 Originale vistato. Italiano Registro, carta, senza coperta, cc. 2 n.n. Segnature precedenti: 1721 (SCK); 54 222 "Anno 1928. Ruolo supplettivo degli esercenti soggetti al dazio consumo e sottoposti pel pagamento e per la vigilanza all'Ufficio daziario" 1928 luglio 17 Originale vistato. Italiano Registro, carta, senza coperta, cc. 2 n.n. Segnature precedenti: 1722 (SCK)

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sottoserie Ruoli della tassa comunale sugli esercizi e rivendite, 1924 - 1929 3 registri Contenuto I titolari di esercizi e rivendite erano soggetti a tassazione comunale determinata in base al tipo della rivendita o esercizio. Nei registri vengono riportati i nominativi dei contribuenti, il loro domicilio, il tipo di esercizio o rivendita soggetti a tassa, la categoria di assegnazione, l'importo della tassa fissa di ogni esercizio, l'aggio spettante all'esattore, il totale delle tasse dovute, eventuali annotazioni da parte della giunta comunale, la data, il numero e l'importo delle quietanze rilasciate al momento del pagamento. Lingua Italiano 223 "Ruolo della tassa comunale sugli esercizi e rivendite per l'anno 1924" 1924 novembre 17 Minuta e originale vistato. Italiano Registro, carta, senza coperta, 2 registri di cc. 2 n.n.+cc. 2 n.n. Segnature precedenti: 1723 e 1724 (SCK); 25 224 "Ruolo della tassa comunale sugli esercizi e rivendite per l'anno 1925" 1925 agosto 30 Minuta e originale vistato. Italiano Registro, carta, senza coperta, 2 registri di cc. 2 n.n.+cc. 2 n.n. Segnature precedenti: 36; 1725 e 1726 (SCK) 225 "Ruolo della tassa comunale sugli esercizi e rivendite per l'anno 1929" [1929] Minuta Italiano Registro, carta, senza coperta, cc. 2 n.n. Segnature precedenti: 1727 (SCK)

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sottoserie Ruoli della tassa comunale di famiglia o fuocatico, 1924 - 1928 5 registri Contenuto In base alla classe di reddito ciascun nucleo famigliare residente era tenuto al versamento della tassa comunale di famiglia o fuocatico. Nei registri vengono riportati i nominativi dei capifamiglia soggetti a tassa fuocatico, il domicilio della famiglia, il reddito annuo complessivo del nucleo famigliare, la classe di appartenenza della famiglia in base al reddito, l'ammontare della tassa, l'aggio di riscossione spettante all'esattore, l'importo totale dell'imposta di famiglia, eventuali annotazioni della giunta comunale, la data, gli importi e il numero delle quietanze di pagamento. Lingua Italiano 226 "Ruolo della tassa comunale di famiglia o fuocatico per l'anno 1924" 1924 ottobre 15 Originale vistato e minuta. In allegato (alla minuta): elenco dei documenti trasmessi dalla R. Prefettura della Venezia Tridentina al Comune di Castagné, 1925 febbraio 26. Italiano Registro, carta, legatura in carta, 2 registri di cc. 12 n.n.+cc. 12 n.n. Segnature precedenti: 1728 e 1729 (SCK); 30 227 "Ruolo della tassa comunale di famiglia o fuocatico per l'anno 1925" 1925 agosto 30 In allegato: attestazioni rilasciate dal sindaco in merito al presente ruolo, 1925 dicembre 14. Italiano Registro, carta, legatura in carta, cc. 14 n.n. Segnature precedenti: 35; 1731 (SCK) 228 "Ruolo della tassa comunale di famiglia o fuocatico per l'anno 1927" 1927 gennaio 3 Originale vistato. Italiano Registro, carta, legatura in carta, cc. 15 n.n. Segnature precedenti: 1732 (SCK); 55 229 "Ruolo supplettivo della tassa comunale di famiglia o fuocatico per l'anno 1927" 1928 giugno 30 Originale vistato. Italiano Registro, carta, legatura in carta, cc. 2 n.n. Segnature precedenti: 1733 (SCK); 51

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230 "Ruolo della tassa comunale di famiglia o fuocatico per l'anno 1928" 1928 giugno 30 Originale vistato. Italiano Registro, carta, legatura in carta, cc. 15 n.n. Segnature precedenti: 50; 1734 (SCK)

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sottoserie Ruoli della tassa sul bestiame, 1924 - 1928 5 registri Contenuto I possessori di bestiame erano tenuti al versamento della relativa tassa in base al tipo di bestiame posseduto, classificato in buoi e tori, vacche, manze e giovenche, vitelli da macello, vitelli da allevamento sopra i 12 mesi, maiali oltre i 50 kg di peso, verri e scrofe, pecore, agnelli non poppanti, capre, montoni, caproni e capretti, cavalli da lavoro, cavalli per comodità personale e stalloni o di lusso, asini, muli e bardotti. Nei registri vengono riportati i nominativi dei contribuenti, il loro domicilio, il numero e il tipo di capi di bestiame posseduto, il totale dei capi posseduti, l'importo complessivo della tassa, l'aggio di riscossione spettante all'esattore, il totale dell'imposta, la data, l'ammontare e il numero delle bollette rilasciate all'atto del pagamento. Lingua Italiano 231 "Tassa sul bestiame. Ruolo dei contribuenti per l'anno 1924" 1924 agosto 24 Originale vistato. Italiano Registro, carta, legatura in carta, cc. 16 n.n. Segnature precedenti: 1735 (SCK); 24 232 "Ruolo suppletorio della tassa comunale sui bestiami per l'anno 1924" 1924 dicembre 21 Originale vistato e minuta. Italiano Registro, carta, legatura in carta, 2 registri di cc. 2 n.n.+cc. 2 n.n. Segnature precedenti: 1736 e 1737 (SCK); 33 233 "Tassa sul bestiame. Ruolo dei contribuenti per l'anno 1925" 1925 agosto 30 Minuta. Italiano Registro, carta, legatura in carta, cc. 16 n.n. Segnature precedenti: 1738 (SCK); 37 234 "Tassa sul bestiame. Ruolo dei contribuenti per l'anno 1927" 1927 gennaio 3 Originale vistato. Italiano Registro, carta, legatura in carta, cc. 16 n.n. Segnature precedenti: 56; 1739 (SCK)

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235 "Tassa sul bestiame. Ruolo dei contribuenti per l'anno 1928" 1928 giugno 30 Originale vistato. Italiano Registro, carta, legatura in carta, cc. 16 n.n. Segnature precedenti: 49; 1740 (SCK)

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sottoserie Ruoli per tasse diverse, 1924 - 1928 3 registri Contenuto Nella sottoserie sono compresi i ruoli di tasse diverse e non continuative nel tempo, ovvero la tassa per la non prestazione al riattamento delle strade comunali disposta dagli artt. 5 e 7 della legge 30 agosto 1868, n. 4613; la tassa per l'appalto della caccia; la tassa sulle capre ripartita tra il comune, cui spettava 1/4 degli incassi, e all'erario cui spettavano 3/4 degli incassi. Lingua Italiano 236 "Ruolo delle tasse per la non prestazione al riattamento delle strade comunali articoli 5 e 7 legge 30 agosto 1868 n. 4613 pro 1924" [1924] Originale. Italiano Registro, carta, legatura in carta, cc. 2 n.n. Segnature precedenti: 1741 (SCK); 31 237 "Ruolo della tassa appalto caccia dell'anno 1924" 1925 marzo 7 Originale. Italiano Documento singolo, carta, c. 1 Segnature precedenti: 1743 (SCK) 238 "Ruolo per la riscossione della tassa sulle capre per l'anno 1928" 1928 luglio 2 Orginale vistato. In allegato: prot. n. 761/1928. Italiano Registro, carta, legatura in carta, cc. 3 n.n. Segnature precedenti: 1742 (SCK); 57

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serie Matricole delle tasse comunali, 1925 - 1929 con registrazioni fino al 1931 2 registri Contenuto Nei registri matricola delle tasse comunali vengono riportati i soli nominativi dei contribuenti ad una determinata tassa, oppure i prospetti generali delle diverse imposte e tasse cui sono soggetti i contribuenti registrati. Nella "Matricola dei contribuenti alla tassa di famiglia o focatico per l'anno 1925" vengono così annotati soltanto i nominativi di coloro che erano tenuti al versamento della tassa sul nucleo famigliare. Nella "Matricola tasse comunali anni 1926-1930" vengono invece registrati in ordine alfabetico i nominativi dei contribuenti con specifica del patronimico e del luogo di abitazione. Segue l'indicazione dei diversi tipi di tassa (sul bestiame, sui cani, di famiglia, dazio consumo su bevande e generi diversi, su esercizi e rivendite, sui boschi, sull'acqua) con gli importi, se dovuti, per i singoli anni registrati. Lingua Italiano 239 "Matricola dei contribuenti alla tassa di famiglia o focatico per l'anno 1925" [1925] Minuta. Italiano Registro, carta, legatura in carta, cc. 8 n.n. Segnature precedenti: 1730 (SCK) 240 "Matricola tasse comunali anni 1926-1930" 1926 - 1929 con registrazioni fino al 1931 "Matricola unica delle tasse comunali. Anni 1926-1930" Matricola generale delle tasse sul bestiame, sui cani, di famiglia, del dazio consumo, di esercizio, sui boschi e sull'acqua a. Incollato all'interno del piatto posteriore della coperta: "Tariffa per la applicazione della tassa sul bestiame", [anni '20 sec. XX]. Italiano Registro, carta, legatura in carta, cc. 45 n.n. Segnature precedenti: 1744 (SCK) ___ a I nomi dei contribuenti sono elencati in ordine alfabetico.

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serie Inventari del patrimonio comunale, 1927 - [1929] 3 registri, 1 fascicolo Contenuto Gli inventari descritti in questa serie furono redatti in vista della soppressione del Comune di Castagné e del passaggio del patrimonio della frazione al Comune di Pergine Valsugana. Nella registrazione dei beni mobili vengono indicati in dettaglio i singoli beni, il luogo in cui si trovano, la data di acquisto ed il valore reale o presunto. Nella registrazione dei beni immobili vengono indicati il comune catastale di riferimento, la partita tavolare, il numero di foglio della mappa, la località, il numero della particella, la descrizione dell'immobile, l'estensione, eventuali iscrizioni di diritti, servitù, ipoteche, aggravi o altro. Lingua Italiano 241 "Inventario dei mobili e degli oggetti scolastici di proprietà del Comune" di Castagné presenti negli edifici scolastici di San Vito e di Santa Caterina 1927 gennaio 23 - 1927 gennaio 24 Italiano Fascicolo, carta 242 "Inventario mobili e attrezzi pompieristici" presenti nel magazzino dei pompieri di San Vito e di Santa Caterina 1928 agosto 31 Italiano Registro, carta, legatura in carta, cc. 2 n.n. 243 Inventario del patrimonio immobiliare del Comune di Castagné [1929] Italiano Registro, carta, legatura in carta, cc. 13 n.n. 244 "Inventario dei mobili e oggetti di proprietà del Comune" di Castagné consegnati al Comune di Pergine Valsugana [1929] Italiano Registro, carta, senza coperta, cc. 2 n.n.

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serie Giornali di cassa, 1926 - 1929 3 registri Contenuto La tenuta del giornale di cassa, indispensabile per la compilazione del conto consuntivo, era prescritta dal Regio decreto 12 febbraio 1911, n. 297, "che approva il Regolamento per l'esecuzione della legge comunale e provinciale", all. 4, n. 1576. Nel giornale di cassa vengono infatte registrate tutte le attività e le passività del comune in ordine cronologico. Per ciascuna viene specificata la data, il nominativo del debitore o creditore, il titolo dell'entrata o dell'uscita e gli importi incassati o versati. Lingua Italiano Normative Regio decreto 12 febbraio 1911, n. 297, "che approva il Regolamento per la esecuzione della legge comunale e provinciale". 245 "Provincia di Trento. Comune di Castagné. Giornale di cassa. Entrata. Anno 1926" 1926 febbraio 6 - 1926 dicembre 31 Italiano Registro, carta, legatura in carta Segnature precedenti: 1756, 1 (SCK) 246 "Provincia di Trento. Comune di Castagné. Giornale di cassa. Spesa. Anno 1926" 1926 febbraio 8 - 1926 novembre 8 Italiano Registro, carta, legatura in carta Segnature precedenti: 1756, 2 (SCK) 247 "Giornale per la registrazione delle entrate e delle spese" 1928 gennaio 12 - 1929 marzo 13 - Giornale delle entrate e delle uscite, 1928 gennaio 12 - 1928 dicembre 31; - giornale delle entrate e delle uscite, 1929 gennaio 7 - 1929 marzo 13. Italiano Registro, carta, legatura in mezza tela Segnature precedenti: 1760 (SCK)

76 Regio decreto 12 febbraio 1911, n. 297, "che approva il Regolamento per l'esecuzione della legge comunale e provinciale", all. 4, n. 15, in "Raccolta ufficiale delle leggi e dei decreti del Regno d'Italia", 1911, vol. II, pp. 1013-1092 (Gazzetta Ufficiale 21 aprile 1911, n. 94).

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serie Libri mastri della contabilità, 1926 - 1928 3 registri Contenuto La tenuta dei libri mastri della contabilità, indispensabili per la redazione del conto consuntivo, era prescritta dal Regio decreto 12 febbraio 1911, n. 297 "che approva il Regolamento per l'esecuzione della legge comunale e provinciale", all. 4, n. 1577. Nei libri mastri vengono registrate le attività e le passività del comune raggruppate sotto specifiche denominazioni articolate in titoli, capitoli, categorie, articoli e lettere di bilancio. All'interno dei registri si trovano le seguenti partizioni: - Parte I. Entrate comunali. Residui attivi; - Parte I. Entrate comunali. Competenze; - Prospetto degli stipendi e salari dovuti ai dipendenti del comune; - Prospetto degli storni fra i diversi articoli di bilancio e dei prelevamenti dal fondo di riserva - Elenco cronologico dei mandati emessi; - Parte II. Spese comunali. Residui passivi; - Parte II. Spese comunali. Competenze. Lingua Italiano Normative Regio decreto 12 febbraio 1911, n. 297, "che approva il Regolamento per la esecuzione della legge comunale e provinciale". 248 "Libro mastro delle entrate e delle spese. Esecizio 1926" 1926 Italiano Registro, carta, legatura in carta Segnature precedenti: 1757 (SCK) 249 "Libro mastro delle entrate e delle spese. Esecizio 1927" 1927 Italiano Registro, carta, legatura in carta Segnature precedenti: 1758 (SCK) 250 "Libro mastro delle entrate e delle spese comunali. Anno 1928" 1928 Italiano Registro, carta, legatura in mezza tela Segnature precedenti: 1759 (SCK) 77 Regio decreto 12 febbraio 1911, n. 297 "che approva il Regolamento per l'esecuzione della legge comunale e provinciale", all. 4, n. 15, in "Raccolta ufficiale delle leggi e dei decreti del Regno d'Italia", 1911, vol. II, pp. 1013-1092 (Gazzetta Ufficiale 21 aprile 1911, n. 94).

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serie Bilanci di previsione, 1924 - 1929 6 registri Contenuto Con Regio decreto 11 gennaio 1923, n. 978, che recepiva a sua volta il Regio decreto 4 febbraio 1915 n. 14879, furono estese alle provincie di nuova acquisizione le norme per la formazione, deliberazione e compilazione dei bilanci di previsione, i quali riflettono le previsioni delle entrate finanziarie a favore dell'ente tramite le rendite patrimoniali, le imposte comunali, le sovraimposte di proventi diversi e le previsioni di spesa a carico dell'ente determinate da oneri patrimoniali, spese generali e diverse. In conformità a quanto disposto dall'art. 1 della legge 6 luglio 1912, n. 76780, il bilancio doveva rimanere esposto all'albo pretorio per otto giorni consecutivi e quindi depositato presso la segreteria comunale per venti giorni in visione per eventuali reclami. Trascorso detto termine, il bilancio passava alla Giunta provinciale amministrativa per il visto di approvazione. Lingua Italiano Criteri di ordinamento e inventariazione L'estremo cronologico indicato nella descrizione delle singole unità archivistiche si riferisce all'anno dell'esercizio finanziario. Talvolta sono pervenuti più esemplari del medesimo bilancio di previsione in forma di minuta preparatoria, originale vistato, copia semplice ad uso interno o conforme all'originale, di cui si è dato conto nel campo contenuto. Normative Regio decreto 4 febbraio 1915, n. 148, "che approva il nuovo testo unico della legge comunale e provinciale". Regio decreto 11 gennaio 1923, n. 9 "con cui si estendono alle nuove provincie la legge ed il Regolamento comunale e provinciale". 251 "Bilancio di previsione dell'entrata e della spesa per l'esercizio finanziario 1924" 1924 Copia semplice. In allegato: elenco dei residui attivi e passivi del Comune di Castagné (due esemplari), 1924. Italiano Registro, carta, legatura in carta, pp. 108 Segnature precedenti: 1745 (SCK) 252 "Esercizio finanziario 1925. Bilancio di previsione dell'entrata e della spesa" 1925

78 Regio decreto 11 gennaio 1923, n. 9, in "Raccolta ufficiale delle leggi e dei decreti del Regno d'Italia", 1923, vol. I, pp. 37-51 (Gazzetta Ufficiale 13 gennaio 1923, n. 10). 79 Regio decreto 4 febbraio 1915, n. 148, "che approva il nuovo testo unico della legge comunale e provinciale", in "Raccolta ufficiale delle leggi e dei decreti del Regno d'Italia", 1915, vol. I, pp. 269-386 (Gazzetta Ufficiale 8 marzo 1915, n. 59). 80 Legge 6 luglio 1912, n. 767, art. 1.

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Italiano Registro, carta, legatura in carta, pp. 74 Segnature precedenti: 1747 (SCK) 253 "Bilancio di previsione dell'entrata e della spesa per l'esercizio finanziario 1926" 1926 Originale vistato. Italiano Registro, carta, legatura in carta, pp. 108 Segnature precedenti: 1749 (SCK) 254 "Bilancio di previsione dell'entrata e della spesa per l'esercizio finanziario 1927" 1927 Copia conforme. In allegato: nota di trasmissione dal Comune di Brentonico, [1927]. Italiano Registro, carta, legatura in carta, pp. 108 Segnature precedenti: 1751 (SCK) 255 "Bilancio di previsione dell'entrata e della spesa per l'esercizio finanziario 1928" 1928 Originale vistato. Italiano Registro, carta, legatura in carta, pp. 108 Segnature precedenti: 1753 (SCK) 256 "Bilancio di previsione dell'entrata e della spesa per l'esercizio finanziario 1929" 1929 Originale vistato. Italiano Registro, carta, legatura in carta, pp. 104 Segnature precedenti: 1755 (SCK)

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serie Conti consuntivi, 1924 - 1928 5 registri Contenuto Le procedure di compilazione e approvazione dei conti consuntivi erano disciplinate dalle seguenti norme: - Regio decreto 12 febbraio 1911, n. 29781 in base al quale si stabiliva che il conto consuntivo doveva essere organizzato nello stesso modo del bilancio preventivo e doveva dimostrare le entrate e le spese effettive delle competenze dell'anno, l'entrata e la spesa per movimento di capitali, le partite di giro, i residui attivi e passivi degli esercizi precedenti, il conto totale; - Regio decreto 30 dicembre 1923, n. 283982; - Regio decreto 23 ottobre 1925, n. 2289, convertito in legge il 24 maggio 1926, n. 89883. Nei conti consuntivi sono registrate pertanto tutte le riscossioni corrispondenti alle risultanze dei ruoli e delle reversali emesse dall'ente e tutti i pagamenti effettuati con i relativi mandati ripartiti per titoli. Presso il Comune di Castagné il conto consuntivo veniva presentato dall'esattore consorziale e sottoposto a controllo da parte dei revisori dei conti e del Consiglio comunale o del podestà. Dopo l'approvazione da parte di questi ultimi, l'ufficio comunale provvedeva alla sua pubblicazione e al suo invio all'autorità tutoria per il visto di esecutività, allegando anche i relativi documenti giustificativi delle entrate e delle uscite. Lingua Italiano Criteri di ordinamento e inventariazione L'estremo cronologico indicato nella descrizione delle singole unità archivistiche si riferisce all'anno dell'esercizio finanziario. Talvolta sono pervenuti più esemplari del medesimo bilancio di previsione in forma di minuta preparatoria, originale vistato, copia semplice ad uso interno o conforme all'originale, di cui si è dato conto nel campo contenuto. Normative Regio decreto 12 febbraio 1911, n. 297, "che approva il Regolamento per la esecuzione della legge comunale e provinciale". Regio decreto 30 dicembre 1923, n. 2839, "Riforma della legge comunale e provinciale". 257 "Conto consuntivo dell'entrata e dell'uscita dell'esercizio finanziario 1924 reso dal signor Dalla Torre Giovanni" 1924 Italiano

81 Regio decreto 12 febbraio 1911, n. 297, "che approva il Regolamento per la esecuzione della legge comunale e provinciale", in "Raccolta ufficiale delle leggi e dei decreti del Regno d'Italia", 1911, vol. II, pp. 1013-1092 (Gazzetta Ufficiale 21 aprile 1911, n. 94). 82 Regio decreto 30 dicembre 1923, n. 2839, "Riforma della legge comunale e provinciale", in "Raccolta ufficiale delle leggi e dei decreti del Regno d'Italia", 1923, pp. 8862-8903 (Gazzetta Ufficiale 8 gennaio 1924, n. 6). 83 Regio decreto 23 ottobre 1925, n. 2289, "Portante disposizioni circa le responsabilità degli amministratori dei comuni e delle provincie e l'approvazione dei conti dei detti enti", convertito in legge il 24 maggio 1926, n. 898 (Gazzetta Ufficiale 7 giugno 1926, n. 130).

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Registro, carta, legatura in carta, pp. 136 Segnature precedenti: 1746 (SCK) 258 "Conto consuntivo dell'entrata e dell'uscita dell'esercizio finanziario 1925 reso dal signor Giovanni Dalla Torre" 1925 Minuta. Italiano Registro, carta, legatura in carta, pp. 136 Segnature precedenti: 1748 (SCK) 259 "Conto consuntivo dell'entrata e dell'uscita per l'esercizio finanziario 1926 reso dal signor Giovanni Dalla Torre" 1926 Minuta. Italiano Registro, carta, legatura in carta, pp. 152 Segnature precedenti: 1750 (SCK) 260 "Conto consuntivo dell'entrata e dell'uscita per l'esercizio finanziario 1927 reso dal signor Giovanni Dalla Torre" 1927 con allegati fino al 1936 Copia semplice. In allegato: copia del decreto del Consiglio di Prefettura della Provincia di Trento con cui si approva il presente conto consuntivo, 1935 settembre 30; atto di consegna del messo comunale, 1936 marzo 17. Italiano Registro, carta, legatura in carta Segnature precedenti: 1752 (SCK) 261 "Conto consuntivo dell'entrata e dell'uscita per l'esercizio finanziario 1928 reso dal signor Giovanni Dalla Torre" 1928 con allegati fino al 1936 Copia semplice. In allegato: copia del decreto del Consiglio di Prefettura della Provincia di Trento con cui si approva il presente conto consuntivo, 1935 settembre 30; atto di consegna del messo comunale, 1936 marzo 17. Italiano Registro, carta, legatura in carta, pp. 152 Segnature precedenti: 1754 (SCK)

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serie Documenti di corredo ai conti consuntivi, 1924 - 1928 2 buste, 3 fascicoli Contenuto La serie comprende i documenti giustificativi al conto consuntivo, costituiti da reversali di cassa (ordini di incasso dati al cassiere consorziale che giustificano le entrate), mandati di pagamento (ordini di pagamento dati al cassiere consorziale che giustificano le uscite), e pezze d'appoggio (fatture, quietanze, ricevute, note di spese, atti di liquidazione ...) che accompagnano le reversali e i mandati. In allegato ai documenti di corredo sono spesso presenti atti protocollati e carteggio di varia natura. Lingua Italiano Criteri di ordinamento e inventariazione I documenti di corredo sono ordinati in base all'annata dell'esercizio finanziario di riferimento e suddivisi in documenti attestanti residui attivi, entrate, residui passivi e uscite. All'interno di ciascuna partizione i documenti sono classificati per articoli. 262 Documenti di corredo al conto consuntivo per l'anno 1924 1924 Mandati di pagamento. Contiene fra l'altro: mandati di pagamento per restauro della chiesa e della canonica di San Vito. Italiano Fascicolo, carta Segnature precedenti: 1761 (SCK) 263 Documenti di corredo al conto consuntivo per l'anno 1925 1925 - Residui attivi; - residui passivi; - mandati di pagamento. Italiano Fascicolo, carta Segnature precedenti: 1762 (SCK) 264 Documenti di corredo al conto consuntivo per l'anno 1926 1926 - Residui attivi; - residui passivi; - mandati di pagamento. Italiano Fascicolo, carta Segnature precedenti: 1763 (SCK)

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265 Documenti di corredo al conto consuntivo per l'anno 1927 1927 - Residui attivi; - reversali di incasso; - residui passivi; - mandati di pagamento. Italiano Busta, carta Segnature precedenti: 1764 (SCK) 266 Documenti di corredo al conto consuntivo per l'anno 1928 1928 con documenti dal 1924 - Residui attivi; - reversali di incasso; - residui passivi; - mandati di pagamento. Contiene anche: verbali per erogazione di spese sui fondi a calcolo e impreviste, 1928 dicembre 15 - 1928 dicembre 29; "Copie delle deliberazioni di storni tra articoli del bilancio 1928", 1928 dicembre 18 - 1928 dicembre 29; "Gestione extraesattoriale del sindaco Biasi Giovanni Battista. Riportata sul conto 1928", 1924 aprile 23 - 1926 maggio 15. Italiano Busta, carta Segnature precedenti: 1765 (SCK)

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serie Registri di stato civile, 1924 - 1929 24 registri Contenuto Il Regio decreto 24 settembre 1923, n. 201384 rese obbligatoria, a partire dal 1° gennaio 1924, la tenuta dei registri di stato civile presso tutti i comuni istituiti in Trentino: sotto il regime austriaco tale adempimento era stato svolto dai parroci e dai curati. Rientrano nei registri di stato civile i registri degli atti di nascita, i registri degli atti di matrimonio, i registri degli atti di morte e i registri degli atti di cittadinanza, qui descritti in apposite sottoserie. Lingua Italiano Modalità di acquisizione e versamento I registri di stato civile del Comune soppresso di Castagné sono conservati presso l'ufficiale di stato civile del Comune di Pergine Valsugana. Criteri di selezione I registri di stato civile sono soggetti a conservazione illimitata nel tempo. Condizioni di riproduzione Previa motivata richiesta, si rilasciano copie conformi di certificati di stato civile. Normative Regio decreto 24 settembre 1923, n. 2013, "Estensione alle nuove provincie delle disposizioni relative all'ordinamento dello stato civile".

84 Regio decreto 24 settembre 1923, n. 2013, "Estensione alle nuove provincie delle disposizioni relative all'ordinamento dello stato civile", in "Raccolta ufficiale delle leggi e dei decreti del Regno d'Italia", 1923, vol. IV, pp. 5770-5773 (Gazzetta Ufficiale 4 ottobre 1923, n. 233).

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sottoserie Registri degli atti di nascita, 1924 - 1929 6 registri Contenuto I registri degli atti di nascita, vidimati preventivamente dal pretore della circoscrizione, sono tenuti dall'ufficiale di stato civile del Comune di Pergine Valsugana. Una copia di tali registri fu inviata all'organo giudiziario per le procedure di competenza. Lingua Italiano Modalità di acquisizione e versamento I registri degli atti di nascita del Comune soppresso di Castagné sono conservati presso l'ufficiale di stato civile del Comune di Pergine Valsugana. Criteri di selezione I registri di stato civile sono soggetti a conservazione illimitata nel tempo. Condizioni di riproduzione Previa motivata richiesta, si rilasciano copie conformi degli atti di nascita. 267 Atti di nascita 1924 Italiano Registro, carta Segnature precedenti: 1770 (SCK) 268 Atti di nascita 1925 Italiano Registro, carta Segnature precedenti: 1771 (SCK) 269 Atti di nascita 1926 Italiano Registro, carta Segnature precedenti: 1772 (SCK) 270 Atti di nascita 1927 Italiano Registro, carta Segnature precedenti: 1773 (SCK)

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271 Atti di nascita 1928 Italiano Registro, carta Segnature precedenti: 1774 (SCK) 272 Atti di nascita 1929 Italiano Registro, carta Segnature precedenti: 1775 (SCK)

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sottoserie Registri degli atti di matrimonio, 1924 - 1929 6 registri Contenuto I registri degli atti di matrimonio, vidimati preventivamente dal pretore della circoscrizione, sono tenuti dall'ufficiale di stato civile del Comune di Pergine Valsugana. Una copia di tali registri fu inviata all'organo giudiziario per le procedure di competenza. Lingua Italiano Modalità di acquisizione e versamento I registri degli atti di matrimonio del Comune soppresso di Castagné sono conservati presso l'ufficiale di stato civile del Comune di Pergine Valsugana. Criteri di selezione I registri di stato civile sono soggetti a conservazione illimitata nel tempo. Condizioni di riproduzione Previa motivata richiesta, si rilasciano copie conformi degli atti di matrimonio. 273 Atti di matrimonio 1924 Italiano Registro, carta Segnature precedenti: 1776 (SCK) 274 Atti di matrimonio 1925 Italiano Registro, carta Segnature precedenti: 1777 (SCK) 275 Atti di matrimonio 1926 Italiano Registro, carta Segnature precedenti: 1778 (SCK) 276 Atti di matrimonio 1927 Italiano Registro, carta Segnature precedenti: 1779 (SCK)

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277 Atti di matrimonio 1928 Italiano Registro, carta Segnature precedenti: 1780 (SCK) 278 Atti di matrimonio 1929 Italiano Registro, carta Segnature precedenti: 1781 (SCK)

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sottoserie Registri degli atti di morte, 1924 - 1929 6 registri Contenuto I registri degli atti di morte, vidimati preventivamente dal pretore della circoscrizione, sono tenuti dall'ufficiale di stato civile del Comune di Pergine Valsugana. Una copia di tali registri fu inviata all'organo giudiziario per le procedure di competenza. Lingua Italiano Modalità di acquisizione e versamento I registri degli atti di morte del Comune soppresso di Castagné sono conservati presso l'ufficiale di stato civile del Comune di Pergine Valsugana. Criteri di selezione I registri di stato civile sono soggetti a conservazione illimitata nel tempo. Condizioni di riproduzione Previa motivata richiesta, si rilasciano copie conformi degli atti di morte. 279 Atti di morte 1924 Italiano Registro, carta Segnature precedenti: 1782 (SCK) 280 Atti di morte 1925 Italiano Registro, carta Segnature precedenti: 1783 (SCK) 281 Atti di morte 1926 Italiano Registro, carta Segnature precedenti: 1784 (SCK) 282 Atti di morte 1927 Italiano Registro, carta Segnature precedenti: 1785 (SCK)

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283 Atti di morte 1928 Italiano Registro, carta Segnature precedenti: 1786 (SCK) 284 Atti di morte 1929 Italiano Registro, carta Segnature precedenti: 1787 (SCK)

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sottoserie Registri degli atti di cittadinanza, 1924 - 1929 6 registri Contenuto I registri degli atti di cittadinanza, vidimati preventivamente dal pretore della circoscrizione, sono tenuti dall'ufficiale di stato civile del Comune di Pergine Valsugana. Una copia di tali registri fu inviata all'organo giudiziario per le procedure di competenza. Lingua Italiano Modalità di acquisizione e versamento I registri degli atti di cittadinanza del Comune soppresso di Castagné sono conservati presso l'ufficiale di stato civile del Comune di Pergine Valsugana. Criteri di selezione I registri di stato civile sono soggetti a conservazione illimitata nel tempo. Condizioni di riproduzione Previa motivata richiesta, si rilasciano copie conformi degli atti di cittadinanza. 285 Atti di cittadinanza 1924 Italiano Registro, carta Segnature precedenti: 1788 (SCK) 286 Atti di cittadinanza 1925 Italiano Registro, carta Segnature precedenti: 1789 (SCK) 287 Atti di cittadinanza 1926 Italiano Registro, carta Segnature precedenti: 1790 (SCK) 288 Atti di cittadinanza 1927 Italiano Registro, carta Segnature precedenti: 1791 (SCK)

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289 Atti di cittadinanza 1928 Italiano Registro, carta Segnature precedenti: 1792 (SCK) 290 Atti di cittadinanza 1929 Italiano Registro, carta Segnature precedenti: 1793 (SCK)

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serie Registri della popolazione, 1924 1 registro Contenuto L'art. 31 del Regio decreto 12 novembre 192185 disponeva che, in occasione del VI censimento della popolazione, i comuni del Trentino dovessero procedere alla formazione del registro della popolazione strutturato in fogli di casa, fogli di famiglia e fogli individuali contenenti rispettivamente dati identificativi delle abitazioni, dei nuclei famigliari e delle persone residenti. Lingua Italiano Condizioni di accesso I registri della popolazione sono conservati presso l'ufficiale di stato civile del Comune di Pergine Valsugana che ne disciplina l'accesso. Normative Regio decreto 12 novembre 1921, n. 1594, "che detta norme per il censimento generale della popolazione nei territori annessi al regno in virtù delle leggi 26 settembre 1920, n. 1322 e 19 dicembre 1920, n. 1778". 291 Anagrafe della popolazione del Comune di Castagné 1924 Italiano Registro, carta Segnature precedenti: 1794 (SCK)

85 Regio decreto 12 novembre 1921, n. 1594, "che detta norme per il censimento generale della popolazione nei territori annessi al regno in virtù delle leggi 26 settembre 1920, n. 1322 e 19 dicembre 1920, n. 1778", in "Raccolta ufficiale delle leggi e dei decreti del Regno d'Italia", 1921, vol. IV, p. 3885.

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serie Liste elettorali, 1925 - 1929 1 registro, 1 fascicolo Contenuto Le liste elettorali contengono i nominativi degli aventi diritto al voto. Le norme per la formazione delle liste permanenti degli elettori, sia in occasione delle elezioni amministrative che politiche, furono fissate dagli artt. 28-29 della legge comunale e provinciale del 186586, introdotte in Trentino con Regio decreto 11 gennaio 1923, n. 987. Lingua Italiano Normative Regio decreto 8 giugno 1865, n. 2321, "col quale è approvato il Regolamento per l'esecuzione della legge sull'amministrazione comunale e provinciale annessa a quella del 20 marzo 1865, n. 2248". Regio decreto 11 gennaio 1923, n. 9 "con cui si estendono alle nuove provincie la legge ed il Regolamento comunale e provinciale". 292 "Lista elettorale unica permanente politica ed amministrativa per il quadriennio 1925-1929" 1925 agosto 17 a Italiano Registro, carta, legatura in carta, cc. 30 n.n. Segnature precedenti: 1700, 2 (SCK) ___ a La data si riferisce al visto di autenticazione apposto dalla Commissione elettorale provinciale. 293 "Revisione delle liste elettorali amministrative per l'anno 1926. Elenco di coloro che hanno compiuto o compiono al 31 maggio 1926 il ventunesimo anno di età ed hanno titolo all'iscrizione d'ufficio nella lista elettorale amminitrativa" ed allegati 1925 ottobre 30 con visto della commissione elettorale comunale di Pergine del 29 gennaio 1926 In allegato: - "Elenco secondo delle proposte di cancellazione dalla lista elettorale politica per l'anno 1926" con certificati di morte allegati; - "Elenco terzo delle domande di inscrizioni nella lista elettorale politica che la Commisisone elettorale comunale propone di non accogliere" in bianco; - "Elenco quarto degli elettori politici che risultano emigrati in via permanete all'estero" in bianco; - "Elenco quinto degli elettori politi che si trovano nelle condizioni previste dall'art. 4 del Regio decreto 25 settembre 1921, n. 1359". Italiano Fascicolo, carta, legatura in carta, cc. 11 n.n.

86 Regio decreto 8 giugno 1865, n. 2321, "col quale è approvato il Regolamento per l'esecuzione della legge sull'amministrazione comunale e provinciale annessa a quella del 20 marzo 1865, n. 2248", in "Raccolta ufficiale delle leggi e dei decreti del Regno d'Italia", anno 1865, vol. XII, pp. 1181-1225. 87 Regio decreto 11 gennaio 1923, n. 9, "con cui si estendono alle nuove provincie la legge ed il Regolamento comunale e provinciale", in "Raccolta ufficiale delle leggi e dei decreti del Regno d'Italia", 1923, vol. I, pp. 37-51 (Gazzetta Ufficiale 13 gennaio 1923, n. 10).

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Segnature precedenti: 1700, 4 (SCK)

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serie Registri diversi, 1923 - 1929 18 registri Contenuto La serie comprende registri relativi a diversi settori dell'amministrazione comunale, in parte classificati dall'ente produttore, in parte associati per analogia alle categorie del titolario Astengo. Alcuni registri furono compilati in adempimento a prescrizioni di legge, altri furono invece introdotti per motivi di ordine pratico. Lingua Italiano

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sottoserie Registri della categoria I, 1929 1 registro Contenuto La sottoserie comprende un unico registro relativo alla riscossione dei diritti di segreteria e di stato civile spettanti per l'anno 1929 per il rilascio di atti, vidimato su ciascuna carta dal podestà, ma privo di registrazioni. Lingua Italiano 294 "Registro dei diritti di segreteria e di stato civile riscossi nell'anno 1929. Comune di Castagné" 1929 gennaio 1 Le pagine del registro risultano tutte vidimate dal podestà, ma non vi fu apposta alcuna registrazione. Italiano Registro, carta, legatura in carta, cc. 8 n.n. Segnature precedenti: 1704, 16 (SCK)

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sottoserie Registri della categoria II, 1927 - 1928 1 registro Contenuto La sottoserie comprende un unico registro contenente l'elenco dei libretti di lavoro rilasciati a fanciulli operai minorenni. Nel registro vengono riportati il numero progressivo del libretto, le generalità dei titolari (cognome, nome e paternità dei fanciulli), la data di nascita del fanciullo, la data della prima visita medica effettuata dal fanciullo (finca non compilata), la data di rilascio del libretto, dichiarazioni relative ad eventuali stati di incapacità intellettuale del fanciullo (finca non compilata). Lingua Italiano 295 "Registro dei libretti rilasciati ai fanciulli operai minorenni" 1927 aprile 7 - 1928 giugno 12 Italiano Registro, carta, legatura in carta, cc. 2 n.n. Segnature precedenti: II (La segnatura si riferisce alla categoria di assegnazione del registro.); 1704, 23 (SCK)

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sottoserie Registri della categoria IV, 1923 - 1928 1 registro Contenuto La sottoserie comprende un unico registro contenente le generalità del bambino vaccinato (cognome, nome e paternità), la data di nascita, la data di vaccinazione, l'esito, il numero e l'esito delle inoculazioni effettuate, la data della rivaccinazione, eventuali annotazioni. Lingua Italiano 296 "Registro delle vaccinazioni" 1923 luglio 6 - 1928 maggio 18 Italiano Registro, carta, legatura in carta, cc. 5 n.n.

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sottoserie Registri della categoria V, 1927 - 1928 5 registri, 1 fascicolo Contenuto La sottoserie comprende alcuni registri funzionali alla contabilità comunale, con particolare riguardo ad alcuni prospetti necessari per la determinazione di specifiche tasse ed imposte, in particolare la tassa sui cani e sui celibi. Quest'ultima fu istituita con Regio decreto 19 dicembre 1926 n. 2132 a decorrere dal 1° gennaio 1927 e riguardava i celibi tra i 25 e i 65 anni, tenuti alla contribuzione di una quota fissa cui si aggiungeva un'aliquota variabile in ragione dell'ammontare del reddito individuale. Il gettito dell'imposta sul celibato era devoluto all'Opera Nazionale Maternità e Infanzia. Lingua Italiano 297 "Elenco dei celibi che si spedisce in doppio esemplare alla spettabile Agenzia delle imposte di Trento" 1927 - 1928 Italiano Registro, carta, legatura in carta, cc. 7 n.n. Segnature precedenti: 1704, 26 (SCK) 298 "Registro dei cani" [1928] 2 esemplari Italiano Registro, carta, legatura in carta, cc. 3 n.n.+2 n.n. Segnature precedenti: 1704, 25 (SCK) 299 "Tasse comunali 1928. Ricorsi e proteste" contro la tassa sul bestiame 1928 giugno 19 Contiene in allegato: dichiarazioni di possesso e richieste di rettifica, 1927 gennaio 5 - 1928 gennaio 16; composizione della "Commissione comunale di prima istanza per la decisione dei ricor[si] contro le tasse comunali dell'anno 1927, 1927 maggio 20. Italiano Registro, carta, legatura in carta, cc. 5 n.n. (più cc. 6 sciolte) Segnature precedenti: 1704, 21 (SCK) 300 "Elenco dei pensionati a carico del bilancio dello Stato, delle provincie, dei comuni" 1928 settembre 17 Italiano Registro, carta, legatura in carta, cc. 4 n.n. Segnature precedenti: 1704, 22 (SCK)

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301 "Elenco dei possessori di veicoli" [1927] - 1928 Italiano Registro, carta, legatura in carta, cc. 4 n.n. Segnature precedenti: 1700, 8 (SCK); V 302 "Elenco delle note e parcelle rimaste insolute al 31 dicembre 1928" 1928 [dicembre 31] Originale e 2 copie semplici. Italiano Fascicolo, carta, cc. 6 n.n. Segnature precedenti: 1704, 27 (SCK)

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sottoserie Registri della categoria XI, 1927 - 1928 5 registri Contenuto Nella sottoserie sono compresi alcuni registri della categoria XI relativa agli ambiti dell'agricoltura, dell'industria e del commercio. Lingua Italiano 303 "Registro dei pescatori" [1927] Italiano Registro, carta, legatura in carta, cc. 5 n.n. Segnature precedenti: 1702, 1 (SCK); XI 304 "Registro professioni arti e mestieri" 1927 gennaio 31 - 1927 febbraio 21 Italiano Registro, carta, legatura in carta, cc. 2 n.n. Segnature precedenti: XI (La segnatura si riferisce alla categoria di assegnazione del registro.); 1704, 24 (SCK) 305 "Elenco industriali e commercianti" del Comune di Castagné [1928] Italiano Registro, carta, legatura in carta, cc. 4 n.n. Segnature precedenti: 1704, 18 (SCK) 306 "Elenco degli appartenenti alle confederazioni e federazioni sindacali nazionali" [1928] - "Gruppo datori di lavoro"; - "Gruppo dei prenditori di lavoro. Sindacati fascisti"; - "Lavoratori esercenti una libera attività non intellettuale"; - "Impiegati, salariati ecc." Italiano Registro, carta, legatura in carta, cc. 14 n.n. Segnature precedenti: 1704, 19 (SCK) 307 "Elenco delle licenze d'esercizio di caccia senza arma da fuoco" 1928 agosto 20 - 1928 ottobre 5 Italiano Registro, carta, legatura in carta, cc. 2 n.n.

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Segnature precedenti: 1704, 20 (SCK)

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sottoserie Registri della categoria XIV, 1927 - 1928 2 registri Contenuto Nella sottoserie sono compresi alcuni registri classificati nella categoria XIV riservata ad argomenti miscellanei e qui confusa con la categoria XV relativa ad affari di pubblica sicurezza, cui i registri sembrano afferire per contenuti. Nell' "Elenco licenze di porto d'armi" si registrano la data della domanda di rilascio del porto d'armi, le generalità del richiedente comprensive del patronimico, i dati identificativi della licenza (autorità che la rilascia, ovvero la Questura di Trento, la data, il numero) e del relativo libretto. Nel "Registro carte personali di legittimazione per l'esercizio della caccia" si registrano le generalità dei richiedenti comprensive del patronimico, la data del rilascio, il numero della carta e la data di scadenza. Lingua Italiano 308 "Elenco licenze di porto d'armi" 1927 agosto 18 - 1928 novembre 13 Italiano Registro, carta, legatura in carta, cc. 2 n.n. Segnature precedenti: 1704, 15 (SCK); XIV (La segnatura si riferisce alla categoria di assegnazione del registro.) 309 "Registro carte personali di legittimazione per l'esercizio della caccia rilasciate dalla regia Prefettura della Provincia di Trento pel circondario di ****" 1927 agosto 31 - 1927 settembre 29 Italiano Registro, carta, legatura in carta, cc. 2 n.n. Segnature precedenti: 1704, 14 (SCK); XIV (La segnatura si riferisce alla categoria cui è stato assegnato il registro.)

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Ente Fabbriceria della chiesa di San Vito in Castagné 1826 - 1851 Luoghi San Vito Santa Lucia (variante popolare del toponimo San Vito) Altre forme del nome Fabbrica della chiesa di San Vito Archivi prodotti Fondo Documentazione della fabbriceria della chiesa di San Vito in Castagné Storia Si presume che la chiesa di San Vito sia esistita almeno fin dal 1330, tuttavia testimonianze più dettagliate si desumono dagli Atti visitali dei vescovi di Feltre che visitarono la chiesa insieme agli altri edifici di culto della diocesi tra il 1533 e il 1782. Nel 1630 la chiesa fu riedificata e consacrata l'anno successivo; nel 1642 essa risulta intitolata ai santi Vito e Modesto. Ampliata e benedetta nel 1898, fu consacrata il 9 settembre 1899. Nel documento del 1330, in cui per la prima volta viene attestata l'esistenza della chiesa, il vescovo di Feltre Gorgia de Lusia, su istanza di due procuratori della comunità di Castagné, impose al pievano della chiesa di Santa Maria di Pergine, pena la scomunica, di provvedere a celebrare o far celebrare messe nella chiesa di San Vito e di Santa Margherita a Castagné, come era consuetudine anche in passato, di benedire le uova in tempo di Pasqua e di amministrare il sacramento della confessione durante la Quaresima. Nel 1481, forse in occasione del cambio di intitolazione della chiesa di Santa Margherita in chiesa di Santa Caterina, i fabbricieri, ovvero i sindaci della chiesa Leonardo del fu Antonio Poper e Bonfardo da Valcanojer di Castagné supplicarono il vescovo di Feltre Angelo Fasolo di rinnovare la validità del documento concesso nel 1330 che elencava gli obblighi del pievano di Pergine verso le chiese del monte di Castagné. Se ne deduce che, nel periodo comunitario, i sindaci della chiesa si occupavano non solo della gestione del patrimonio delle due chiese di San Vito e di Santa Margherita, poi Santa Caterina, ma anche della salvaguardia dei diritti della comunità in ambito ecclesiastico. Si suppone che la chiesa di San Vito sia stata dotata di un sacerdote stabile agli inizi del secolo XVII. A quell'epoca risale infatti il primo Libro dei morti, le cui registrazioni iniziano nel 1628, mentre solo nel 1704 furono concessi il fonte battesimale e il tabernacolo, presupposti per l'elevazione della chiesa a curazia. Richieste in tal senso erano state inoltrate dalla comunità fin dal 1699, adducendo a motivo la distanza considerevole dalla chiesa matrice (3, 4 miglia), disagevole soprattutto durante il periodo invernale, e le attività agricole cui era dedita la popolazione locale, che la esponeva al pericolo di incidenti repentini anche mortali, senza la possibilità di ricevere i conforti della fede, a causa delle distanze e dell'impervietà delle strade che collegavano la pieve ai diversi masi. Le trattative tra l'arciprete di Pergine Domenico Prada e la comunità di Castagné, rappresentata tra gli altri anche dall'amministratore dei beni della chiesa Biagio Toldo, si conclusero il 17 novembre 1704 con la sottoscrizione di apposita convenzione in virtù della quale si concedeva alla chiesa dei Santi Vito e Modesto di Castagné un sacerdote stabile, il battistero e il tabernacolo a vantaggio anche della chiesa di Santa Caterina, inglobata nella curazia unica di San Vito di Castagné. Il pievano in cambio riservò alla canonica di Pergine il diritto di celebrare i funerali dei capifamiglia, di riscuotere le decime e le primizie già istituite nel passato e, per compensare la concessione del fonte battesimale, di esigere anche un capretto all'anno.

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Con decreto dell'Ordinariato di Trento del 1810 la curazia unica per gli abitati di San Vito e di Santa Caterina fu smembrata e le due comunità cristiane si divisero, istituendo ciascuna una propria fabbriceria facente capo alle singole chiese indipendenti l'una dall'altra. La documentazione pervenuta in aggregato al fondo comunale è posteriore a tale data e riguarda esclusivamente l'amministrazione dei beni della chiesa curata di San Vito88. Funzioni, occupazioni e attività Dall'esigua documentazione pervenuta nel fondo comunale, si desume che la fabbriceria della chiesa di San Vito in Castagné era retta da un solo fabbriciere, detto anche sindaco, tenuto all'amministrazione del patrimonio della chiesa, di cui doveva rendere conto alla comunità civile attraverso rese di conto annuali corredate da pezze d'appoggio. La sorveglianza sull'amministrazione dei beni ecclesiastici fu prerogativa degli organi locali di governo fino al Concordato tra Stato austoungarico e Chiesa romana del 1855. Fonti archivistiche e bibliografia Fonti d’archivio Archivio diocesano tridentino Archivio parrocchiale di Pergine Archivio della parrocchia di Castagné Bibliografia A. COSTA, La chiesa di Dio che vive in Trento, Trento 1986, p. 255. A. GORFER, Le valli del Trentino. Trentino occidentale, Calliano (TN) 1977, p. 824. Sit laus plena. 3° Congresso eucaristico decanale. Pergine (Vals.) - Domenica 28 agosto 1955, Trento [1955], p. 38. S. PIATTI , Pergine. Vita e cammino di una comunità cristiana, Pergine Valsugana (TN) 2006, pp. 296-312.

88 Il presente profilo è stato redatto sulla base di S. PIATTI , Pergine. Vita e cammino di una comunità cristiana, Pergine Valsugana (TN) 2006, pp. 296-307.

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fondo Documentazione della fabbriceria della chiesa di San Vito in Castagné, 1826 - 1851 2 registri, 4 fascicoli, 1 documento singolo Soggetti produttori Fabbriceria della chiesa di San Vito in Castagné, 1826 - 1851 Contenuto L'esigua documentazione pervenuta riguarda aspetti patrimoniali e contabili della fabbriceria della chiesa di San Vito in Castagné. Lingua Italiano Modalità di acquisizione e versamento La documentazione della fabbriceria della chiesa di San Vito è pervenuta in aggregato all'archivio del Comune di Castagné. Bibliografia utilizzata per la compilazione della scheda G. PUGNET, Repertorio per le amministrazioni delle Chiese, dei Benefizi e delle Fondazioni pie contenente istruzioni, prescritti, ordinanze e leggi nonché decisioni del Supremo Tribunale amministrativo e della Suprema Corte di Giustizia in materie di amministrazione ecclesiastica con ispeciale riguardo alle Diocesi del Tirolo, Trento 1888.

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serie Rese di conto, 1844 - 1851 2 registri, 1 documento singolo Contenuto All'amministrazione dei beni e degli affari della chiesa furono preposti specifici funzionari detti sindaci di chiesa, massari, o, in epoca più recente, fabbricieri, nominati dal curatore d'anime ed operanti sotto la sua responsabilità. Al termine dell'anno amministrativo, coincidente con l'anno solare, essi erano tenuti a rendere conto del loro operato, specificando le entrate e le uscite dell'ente amministrato. Dagli esemplari conservati presso l'archivio del Comune soppresso di Castagné, datati tra il 1844 e il 1852, si evince che il fabbriciere provvedeva alla compilazione della resa di conto, sottoponendola a controllo preliminare da parte dei revisori. Questa veniva poi inoltrata per approvazione alla Rappresentanza comunale di Castagné che a sua volta provvedeva ad inviarla al Giudizio distrettuale di Pergine per la liquidazione finale. Le principali voci di entrata erano rappresentate dagli interessi su capitali concessi in prestito a enti e privati, da decime e diritti fondiari riscossi a favore della chiesa curata e da rendite occasionali (offerte, questue ...). Le principali voci di uscita erano invece rappresentate dalle spese per il mantenimento di messe e fondazioni, per l'onorario del fabbriciere, per la manutenzione degli immobili e per l'acquisto di suppellettili a favore della chiesa. Lingua Italiano A1 "Conto intorno all'entratta ed uscitta della venerabile chiesa curata di San Vito in Castagné nell'anno 1844 sotto l'amministrazione del fabbriciere Giuseppe Gretter" 1845 febbraio 16 "Conto del 1844" Italiano Registro, carta, legatura in carta, cc. 4 n.n. Segnature precedenti: 1645 (SCK) A2 "Dupplicato. Conto intorno all'entratta ed uscitta della venerabile chiesa curata di San Vito in Castagné incominciando col primo gennaio a tutto il dicembre 1848 sotto l'amministrazione del fabbriciere Giuseppe Gretter" 184[9] marzo 28 con annotazione del 1849 luglio 13 Italiano Registro, carta, legatura in carta, cc. 4 n.n. Segnature precedenti: 1646 (SCK) A3 Verbale di revisione della resa di conto della chiesa di San Vito in Castagné per l'anno 1851 1852 luglio 25 "Beneficio primissariale" Italiano Documento singolo, carta, cc. 2 n.n.

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serie Documenti di corredo al conto consuntivo, 1826 - 1834 3 fascicoli Contenuto La serie comprende documenti di corredo numerati, allegati come pezze d'appoggio a resoconti non pervenuti della chiesa curata di San Vito in Castagné. Si tratta in genere di quietanze di pagamento per acquisti, imposte e manutenzione degli immobili. Lingua Italiano A4 Documenti di corredo al sommario di tutta l'entrata ed uscita della chiesa di San Vito in Castagné per l'anno 1826/27 1826 - 1827 Quietanze nn. 1 a, 4, 8, 1826 ottobre 14-1827 ottobre 31. Italiano Fascicolo, carta, cc. 3 n.n. Segnature precedenti: 1635 e 1636 (SCK) ___ a La quietanza n. 1 riporta anche la segnatura depennata n. 6. A5 Documenti di corredo al sommario di tutta l'entrata ed uscita della chiesa di San Vito in Castagné per l'anno 1828/29 1828 - 1829 Quietanze nn. 4-5, 7-13 a 1828 aprile 2 - 1829 novembre 12. Italiano Fascicolo, carta, cc. 9 n.n. Segnature precedenti: 1637 e 1638 (SCK) ___ a La quietanza n. 5 riporta anche la segnatura n. 16; la quietanza n. 8 riporta anche le segnature n. 13 1/2 e n. 16 (depennata); la quietanza n. 9 riporta anche la segnatura n. 5. A6 Documenti di corredo al sommario di tutta l'entrata ed uscita della chiesa di San Vito in Castagné per l'anno 1833/34 1833 - 1834 Quietanze nn. 2-3, 1833 aprile 1 - 1834 aprile 21. Italiano Fascicolo, carta, cc. 3 n.n. Segnature precedenti: 1640 e 1642 (SCK)

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serie Carteggio ed atti, 1851 1 fascicolo Contenuto La serie comprende un unico fascicolo contenente atti relativi ad un contenzioso con privati per taglio di legname in un bosco di proprietà della chiesa curata di San Vito in Castagné. Lingua Italiano A7 Carteggio relativo alla "Provocazione" di Giuseppe Gretter in rappresentanza della fabbriceria della chiesa di San Vito in Castagné contro Barbara vedova di Giovanni Battista Pedrotti da Castagné in merito al taglio di piante di larice nel bosco detto "della Monegaria ossia Zarch" 1851 marzo 13 - 1851 luglio 2 Italiano Fascicolo, carta, cc. 3 n.n. Segnature precedenti: 1608, 2 (SCK)

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Ente Beneficio Leonardelli Cerchier 1834 - 1873 Luoghi San Vito Santa Lucia (variante popolare del toponimo San Vito) Altre forme del nome Beneficio Cerchier Beneficio Serchier Beneficio Zerchier Beneficio Leonardelli Beneficio di San Vito Primissaria di San Vito in Castagné Archivi prodotti Fondo Documentazione del Beneficio Leonardelli Cerchier Storia Con testamento del 24 dicembre 1664 Stefano del fu Francesco Leonardelli detto "Cerclerius" di Castagné istituì nella chiesa di San Vito un beneficio fondato sul Maso di San Vito89, in seguito denominato anche Maso Faiti, sito sul Monte di Castagné, costituito da una casa e da diversi terreni di pertinenza. Il beneficiato, nominato dalla regola e gastaldia di Castagné, cui spettavano lo ius patronatus e lo ius praesentandi, era obbligato a celebrare messa in perpetuo nella chiesa di San Vito nei giorni di domenica, mercoledì e venerdì per la salvezza dell'anima del testatore e di quella dei suoi parenti, a partire dal biennio successivo al primo anniversario della sua morte. Stefano nominò erede universale della propria sostanza il nipote Francesco del fu Ventura Leonardelli da Erla di Piné e i suoi discendenti. Con testamento del 23 dicembre 1666, Agnese del fu Cristoforo Fontanari dal Dosso di Costasavina, vedova del fu Francesco Leonardelli, lasciò a favore del beneficio istituito dal marito, la sua dote del valore di 180 ragnesi con l'obbligo di celebrare una messa in settimana, oltre a quelle disposte dal pio legato. Il documento di fondazione del beneficio, emesso dalla cancelleria del vescovo di Feltre Bartolomeo Gerio in data 10 ottobre 1671, interpretando la volontà dei coniugi Leonardelli, decretava così l'istituzione di "unam perpetuam capellaniam pro uno perpetuo capellano in ecclesia Sancti Viti Castaneti"90. La gestione del fondo primissariale spettava alla comunità di San Vito che provvedeva alla nomina di un amministratore. Nel 1847, per supplire alle deficienze di congrua per il mantenimento del curato locale, il Giudizio distrettuale di Pergine propose di convertire ufficialmente il beneficio in fondo curaziale, ma senza successo, in considerazione della sua natura di "capellania succursale di cura d'anime, necessaria perchè la popolazione di San Vito possa udire la messa la festa e osservare il precetto della Chiesa"91. In realtà, nella resa di conto del beneficio per l'anno 1843-1844, appare un versamento di 40 fiorini d'Impero a favore del curato "per supplimento di congrua" ed una fornitura di legna per il

89 Il testatore aveva acquistato detto maso circa tre anni prima da Angelica vedova Montel con atto rogato dal notaio Giovanni "de Paulis" di Pergine. 90 Archivio della parrocchia di Pergine Valsugana, XVI.C.26, doc. 10 ottobre 1671. 91 Archivio della parrocchia di Pergine Valsugana, XVI.C.26, doc. 16 gennaio 1890.

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valore di 19 fiorini e 52 carantani92, tuttavia nel 1849 il beneficio inoltrò domanda formale per ottenere lo svincolo da tali oneri. Nei periodi di vacanza del beneficio, si provvide a supplire alla mancanza di un officiante rivolgendosi in genere ai frati francescani del convento di Pergine, oppure al curato locale. Nel 1881 la gestione del patrimonio passò alla fabbriceria della chiesa di San Vito. Condizione giuridica legato semiparrocchiale Funzioni, occupazioni e attività Il Beneficio Leonardelli Cerchier, noto anche come Primissaria di San Vito, fu in origine amministrato da un delegato della comunità e quindi del Comune di Castagné ed era finalizzato al mantenimento della primissaria nell'abitato di San Vito. Era compito dell'amministratore: "1. Sorvegliare esattamente che non siano deterioratto ma bensì miglioratto detto Benefizio. 2. Incassare tutte le entratte di quest'anno a norma della locazione, e patto fra il colono Antonio Palaoro e don Ciola dovendo vendere i generi col mezo d'asta e cossì pure rascuotere da esso colono Antonio Palaoro l'affitto dei pratti e della foglia di gelso giusta la stima già eseguita. 3. Osservare che siano ed anzi fare celebrare le due solite messe in settimana pel Benefizio Serchier e cossì pure nei giorni festivi provvedere stante l'assenza di primissario almeno qualche sogeto che celebri la messa prima festiva. 4. Pagare ove occorono le gravezze del Benefizio col tenore esatto sul speso e ricevuto ed alla fine dell'incasso produre a codesto comune il relattivo suo conto, e quindi si accorda all'amministratore pel suoi incomodi un palmario del 5 per 100, di quanto risulterà il totale incasso delle entratte di detto Benefizio, osservando anche che occorendo in qualche affare l'amministratore sarà assisitito dal comune"93. Fonti archivistiche e bibliografia Fonti d’archivio Archivio diocesano tridentino. Archivio della parrocchia di Pergine Valsugana, XVI.C.26. Archivio della parrocchia di Castagné.

92 ACP, Archivo del Comune soppresso di Castagné, Documentazione del Beneficio Leonardelli Cerchier di Castagné, B1. 93 ACP, Archivo del Comune soppresso di Castagné, Documentazione del Beneficio Leonardelli Cerchier di Castagné, B8, doc. 15 luglio 1843.

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fondo Documentazione del Beneficio Leonardelli Cerchier, 1834 - 1873 5 fascicoli, 3 documenti singoli Soggetti produttori Beneficio Leonardelli Cerchier, 1834 - 1873 Lingua Italiano Storia archivistica La documentazione, di natura contabile, relativa al Beneficio Leonardelli Cerchier di Castagné, è pervenuta in aggregato all'archivio del Comune soppresso di Castagné, in quanto ente gestore del pio legato fino al 1881. Ulteriore carteggio relativo all'amministrazione del Beneficio (manutenzione e locazione degli immobili, nomina degli amministratori, adempimenti missari, capitoli del primissario ...), si trova nella serie del carteggio protocollato del Comune di Castagné a partire dal 1826. Bibliografia utilizzata per la compilazione della scheda G. PUGNET, Repertorio per le amministrazioni delle Chiese, dei Benefizi e delle Fondazioni pie contenente istruzioni, prescritti, ordinanze e leggi nonché decisioni del Supremo Tribunale amministrativo e della Suprema Corte di Giustizia in materie di amministrazione ecclesiastica con ispeciale riguardo alle Diocesi del Tirolo, Trento 1888.

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serie Rese di conto, 1843 - 1851 2 fascicoli Contenuto Al termine del proprio mandato che scadeva nella festività di san Giorgio (23 aprile), l'amministratore del Beneficio Leonardelli Cerchier, di nomina comunale, era tenuto a rendere conto del proprio operato, specificando le entrate e le uscite dell'ente amministrato per il periodo di propria competenza. Le principali entrate del beneficio erano rappresentate dalle rendite dei beni patrimoniali in dotazione (affitti, censi ...), mentre le uscite riguardavano gli oneri missari, le spese gestionali a favore dell'amministratore pari al 5% degli utili, il pagamento di steore, imposte e decime e le spese di manutenzione degli immobili. Lingua Italiano B1 Atto di liquidazione e resa di conto del Beneficio Leonardelli Cerchier per gli anni 1843 e 1844 presentata dall'amministratore Giovanni Battista Pedrotti 1845 luglio 26 - 1846 marzo 20 Italiano Fascicolo, carta, cc. 6 n.n. Segnature precedenti: 1607, 10 (SCK) B2 "Conto sull'amministrazione del Beneficio Leonardelli Serchier sugli anni 1849, 1850, 1851 sostenuta dal vice amministratore Giuseppe Gretter, cioè dal san Giorgio 1849 al san Giorgio 1852" 1852 aprile 26 Minuta e originale. Italiano Fascicolo, carta, 2 registri di cc. 4 n.n.+cc. 4 n.n. Segnature precedenti: 1608, 3 (SCK)

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serie Documenti di corredo, 1834 - 1873 2 fascicoli, 3 documenti singoli Contenuto La serie comprende le quietanze di pagamento rilasciate dall'amministratore del beneficio, ovvero dal capocomune pro tempore di Castagné, per manutenzione degli immobili del beneficio, per salari, celebrazioni di messe, imposte. Lingua Italiano B3 "Riceputa del Beneficio di San Vitto in Castagné" 1834 novembre 20 Quietanza di versamento di imposte (steora erariale, sovraimposta comunale, sovraimposta stazionale e decima). Italiano Documento singolo, carta, c. 1 n.n. Segnature precedenti: 1634 (SCK) B4 Quietanza di pagamento 1865 luglio 20 Quietanza di pagamento a favore di Giovanni Anesi di Tressilla per manutenzione della casa del Beneficio Cerchier. Italiano Documento singolo, carta, c. 1 n.n. Segnature precedenti: 1643 (SCK) B5 Quietanza 1866 novembre 20 Quietanza di pagamento dell'onorario spettante al geom. Carlo Mariotti per manutenzione degli stabili del Beneficio di San Vito a. Italiano Documento singolo, carta, c. 1 n.n. Segnature precedenti: 1645 (SCK) ___ a La quietanza è segnata "6" (depennato), "8", "g". B6 Documenti di corredo al conto consuntivo del Beneficio Leonardelli Cerchier 1867 Quietanze, nn. 3 - 12 (segnate anche con lettera alfabetica da a a m). Italiano Fascicolo, carta, cc. 11 n.n. Segnature precedenti: 1646 (SCK)

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B7 Documenti di corredo al conto consuntivo del Beneficio Leonardelli Cerchier 1871 - 1873 Quietanze, nn. 7-12. Manca: n. 10 Contiene anche: resa di conto dell'amministratore Giuseppe Carlin per l'anno 1871. Italiano Fascicolo, carta, cc. 8 n.n. Segnature precedenti: 1649 e 1650 (SCK)

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serie Carteggio ed atti, 1843 - 1851 1 fascicolo Contenuto La serie consta di un unico fascicolo contenente carteggio relativo agli obblighi dell'amministratore del beneficio e all'amministrazione del patrimonio di dotazione. Lingua Italiano B8 "Atti risguardanti il Beneficio Leonardelli Serchier" 1843 - 1851 Contiene fra l'altro: contratti di locazione delle proprietà di pertinenza del Beneficio Cerchier, 1843 agosto 18 - 1843 ottobre 29. Italiano Fascicolo, carta, cc. 14 n.n.

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Persona Giuseppe Gretter di Castagné 1852 - 1853 Luoghi Castagné Forma autorizzata del nome Giuseppe Gretter di Castagné Archivi prodotti Fondo Documentazione privata di Giuseppe Gretter di Castagné Funzioni, occupazioni e attività Giuseppe Gretter fu capocomune di Castagné dal 1849 al 1850, quindi dal 1852 al 1857 e dal 1861 al 1865. Fu fabbriciere della chiesa curata di San Vito in Castagné nel 1844, 1848 e 1852, viceamministratore del Beneficio Leonardelli Cerchier dal 1849 al 1851 e primo consigliere comunale nel biennio 1866-1867.

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fondo Documentazione privata di Giuseppe Gretter di Castagné, 1852 - 1853 1 fascicolo Soggetti produttori Giuseppe Gretter di Castagné, 1852 - 1853 Lingua Italiano Modalità di acquisizione e versamento L'esigua documentazione privata inerente gli affari personali condotti da Giuseppe Gretter di Castagné è pervenuta in aggregato all'archivio del Comune soppresso di Castagné frammista agli atti comunali prodotti negli anni in cui egli esercitò la carica di capocomune.

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serie Carteggio ed atti, 1852 - 1853 1 fascicolo Contenuto La serie è costituita da un'unica unità relativa ad una causa giudiziaria sostenuta da Giuseppe Gretter di Castagné in qualità di privato per affari personali, indipendenti dalla carica di sindaco del Comune di Castagné che si trovava ad esercitare in concomitanza a tali vicende. Lingua Italiano C1 Carteggio ed atti relativi alla causa civile sommaria intentata da Giuseppe Gretter di Castagné contro Antonio Caldonazzi oste di Civezzano in punto di credito per aggio valuta a seguito della vendita di "graspato" con sentenza della Giudicatura distrettuale di Civezzano favorevole al Gretter 1852 marzo 18 - 1853 novembre 2 Italiano Fascicolo, carta, cc. 19 n.n. (di cui cc. 3 s.d.) Segnature precedenti: 1608, 4 (SCK)

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Ente Consiglio scolastico locale di Castagné 1904 - 1915 Luoghi San Vito Archivi prodotti Fondo Documentazione del Consiglio scolastico locale di Castagné Storia Il Consiglio scolastico locale aveva funzioni di sorveglianza sulle scuole popolari pubbliche e sugli asili infantili. Prima della legge n. 7/1892 era in vigore il "Regolamento politico per le scuole elementari" pubblicato l'11 agosto 1805: la scuola aveva carattere conservativo-religioso-morale-politico; era affidata alla chiesa la sorveglianza scolastica, l'approvazione dei programmi e dei libri di testo, la proposta dei maestri definitivi e la nomina degli assistenti e dei supplenti; erano addossate ai comuni le spese per gli edifici e gli stipendi dei maestri. In seguito, la legge del 25 maggio 1868, n. 48, recante le disposizioni di massima sui rapporti della scuola con la chiesa, demandava la suprema direzione e sorveglianza su tutto ciò che riguardava l'istruzione e l'educazione al Ministero dell'istruzione, al Consiglio scolastico provinciale, al Consiglio scolastico distrettuale e al Consiglio scolastico locale94. Con la legge del 30 aprile 1892, n. 7, entrata in vigore il 1° gennaio 1894, veniva nominato un Consiglio scolastico locale in ogni comunità scolastica. La documentazione prodotta dal Consiglio scolastico locale di Castagné data tuttavia a partire solo dal 1904. Negli anni del primo conflitto mondiale, tra il 1915 e il 1918, il Trentino era diviso in territori occupati dal Regio Esercito austriaco e territori non occupati. In questi ultimi giunse in data 20 maggio 1915 l'ordine telegrafico di chiudere immediatamente le scuole nelle città e nei paesi dichiarati zona di guerra e lo stesso giorno molti maestri irredentisti furono imprigionati dai gendarmi austriaci. Invece nel periodo di massima occupazione del Trentino da parte del Regio Esercito, alla fine dell'anno scolastico 1916, il Segretario Generale per gli affari civili aveva organizzato la scuola elementare in 72 località appartenenti al distretto di Borgo, Primiero, Rovereto e Tione95 b, tra cui dunque anche Castagné dove la scuola rimase operativa almeno fino al 1917. Con la riforma scolastica promossa tramite numerosi decreti da Giovanni Gentile nel corso del 1923 ed entrata in vigore il 1° ottobre 1924, si sopprimeva ogni rappresentanza elettiva e ogni organo di gestione locale e si riformava lo stato giuridico della scuola96 c: l'organizzazione gestionale prevedeva dunque una struttura amministrativa verticalizzata in vista del rafforzamento del potere centrale97 d. Condizione giuridica In seguito alla riforma attuata da Maria Teresa d'Austria con l'emanazione dell' "Allgemeine Schulordnung" del 6 dicembre 1774 e da Francesco I con il "Regolamento politico per le scuole elementari" dell' 11 agosto 1805 (che riprendeva l'Ordinanza aulica del febbraio 1787), entrata in

94 E. LEONARDI, La scuola elementare trentina dal Concilio di Trento all'annessione alla Patria, Trento 1959, p. 234. 95 Ibidem, pp. 41-42. 96 Q. ANTONELLI, Per una storia della scuola elementare trentina. Alfabetizzazione ed istruzione dal Concilio di Trento ai giorni nostri, Trento 1998, pp. 217-218. 97 Ibidem, pp. 247-248.

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vigore nei circoli di Bolzano, Trento e Rovereto dopo la pace di Vienna del 1818, si delinea la legislazione scolastica trentina che restò in vigore fino al 1869. Soltanto con le due leggi del 1982 si attuava una riforma scolastica giunta fino agli anni Trenta del '900: la legge del 30 aprile 1892, n. 8 per la Contea principesca del Tirolo concernente le scuole popolari pubbliche e la legge del 30 aprile 1892, n. 7, in vigore il 1° gennaio 1894 e concernente la sorveglianza sulla scuole, con la quale era istituito il Consiglio scolastico locale (artt. 1-20). La riforma Gentile del 1923, che comprendeva un vasto numero di decreti e ordinanze riguardanti l'istruzione ad ogni livello, entrata in vigore dal 1° luglio 1924, sopprimeva il Consiglio scolastico locale. In particolare la soppressione del Consiglio scolastico locale rientrava fra le norme dettate dal Regio decreto datato 20 dicembre 1923, n. 3113 (anch'esso in vigore dal 1° febbraio 1924) concernente le scuole popolari nei territori annessi al Regno italiano. Fra gli atti ufficiali degli anni 1923-1924 si trova una circolare del Regio Provveditorato che in data 6 marzo 1924 dettava le norme per la liquidazione del Consiglio scolastico locale. In essa è detto che in seguito alla profonda riforma apportata alla legislazione scolastica preesistente con i Regi decreti dal 1° ottobre 1923 in poi, quasi tutte le mansioni, affidate dalla legge del 30 aprile 1892, n. 7 ai Consigli scolastici locali, furono assegnate ad altri organi (patronati, sindaci, direttori didattici, ispettori). Funzioni, occupazioni e attività Il Consiglio scolastico locale, nominato dal 1892 in ogni comunità scolastica, aveva la funzione di sorveglianza sulle scuole popolari pubbliche e sugli asili infantili, sui corsi speciali di insegnamento collegati alle scuole popolari pubbliche ed infine, sui corsi di perfezionamento per ragazze del circondario scolastico. Il Consiglio scolastico controllava l'ordinamento scolastico locale e l'osservanza delle leggi scolastiche e delle disposizioni delle autorità superiori. In particolare controllava la retribuzione corrisposta e i contributi, pagati con fondi locali, ai maestri; amministrava il fondo scolastico locale, se esisteva, e il patrimonio delle fondazioni scolastiche (o ne sorvegliava l'amministrazione); vigilava sull'edificio, sui fondi e sulle suppellettili della scuola e ne teneva l'inventario; custodiva i documenti della scuola; compilava annualmente il rapporto sull'andamento della scuola; decideva l'accettazione di scolari di altri circondari scolastici e dei bambini inferiori ai sei anni; promuoveva la frequentazione della scuola e proponeva al Consiglio scolastico distrettuale le punizioni per la mancata frequenza; ripartiva sui singoli giorni della settimana le ore d'insegnamento stabilite dal piano d'istruzione e stabiliva in quali ore del giorno si dovesse impartire l'istruzione; sorvegliava che l'istruzione durasse effettivamente quanto stabilito; vigilava sulla disciplina scolastica e sul comportamento degli alunni fuori della scuola; controllava il comportamento di maestri; accordava ai maestri i permessi (fino a tre giorni) per personali incombenze; risolveva le divergenze fra maestri e fra maestri e comune o autorità; informava, dava pareri e faceva proposte alle rappresentanze comunali e alle varie autorità; determinava in base alla legge il numero di maestri necessario. Secondo il Regio decreto n. 3113/1923 (art. 4), fino al 30 giugno 1924 la gestione dei servizi scolastici doveva continuare a funzionare con il concorso finanziario degli enti scolastici locali, territoriali e istituzionali esistenti. Detti enti dovevano contribuire alle spese per le scuole pubbliche popolari nella misura risultante dai relativi bilanci dell'anno 1923. Invece, secondo la circolare del R. Provveditorato della Venezia Tridentina datata 6 marzo 1924 i Consigli scolastici locali, come dettato dal Regio decreto n. 3113/1923, dovevano funzionare dal 1° febbraio al 1° luglio 1924 quali "uffici di stralcio", cioè l'opera dei suddetti Consigli si doveva limitare a liquidare gestioni arretrate o a trattare vertenze di indole economico-amministrativa. Dunque vi rientravano i Consigli scolastici locali che amministravano eventuali patrimoni quali speciali fondazioni scolastiche, stabili intavolati a nome del Consiglio scolastico locale, patrimoni speciali ecc. e i Consigli che si occupavano della gestione amministrativa dei fondi necessari al coprimento delle spese richieste dal regolare funzionamento di scuole il cui mantenimento spettava

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a più comuni insieme (riparto della spesa fra comuni, riscossione quote relative, provvista di mezzi didattici, di arredi scolastici, di materiale per il riscaldamento ecc.). La circolare aggiunge che i Consigli rappresentanti un solo comune, cui non spettavano le incombenze sopra citate, dovevano già considerarsi sciolti, con l'incarico di passare, entro il mese di marzo, alla consegna degli atti e degli eventuali avanzi di gestione ordinaria al rispettivo comune. Struttura amministrativa Il Consiglio scolastico locale era composto dai rappresentanti della chiesa cattolica, della scuola, dei comuni formanti la comunità scolastica, dal sorvegliante della scuola locale e, ove presente, dal patrono della scuola. Tale figura non è tuttavia attestata presso il Consiglio scolastico locale di Castagné. Il curatore d'anime del territorio cui apparteneva la scuola rappresentava gli interessi religiosi della scolaresca e aveva diritto di voto; presso la comunità di Castagné poteva supplire nell'insegnamento ai maestri in caso di assenza in qualità di sostituto. Il dirigente della scuola rappresentava la scuola nel Consiglio. I rappresentanti del comune locale erano eletti dalla rappresentanza comunale. Nel Consiglio entrava anche il capocomune locale e la rappresentanza comunale locale eleggeva anche due sostituti. Tutti gli eleggibili nella rappresentanza comunale erano anche eleggibili nel Consiglio scolastico locale. Secondo la decisione del Consiglio scolastico distrettuale, il Consiglio scolastico locale era composto di un numero di membri fra 2 e 5 e ripartito sui rispettivi comuni in base al censo e al numero della popolazione. Le elezioni erano fissate ogni sei anni e gli eletti duravano in carica finché non si fosse formato un nuovo Consiglio scolastico; tutti i membri erano rieleggibili. Nel caso di dimissioni di un membro, si effettuava un'elezione per sostituirlo fino alla scadenza del mandato dell'intero Consiglio. L'ingiustificato rifiuto ad entrare nel Consiglio o ad assumere la carica di presidente era punito dal Consiglio scolastico distrettuale con una multa in denaro e si dovevano indire nuove elezioni. Le multe inflitte erano versate nel fondo scolastico locale. I membri del Consiglio scolastico locale eleggevano a maggioranza assoluta di voti un presidente (detto anche preside) ed il suo sostituto. Il rappresentante della chiesa potava rifiutare l'elezione; i maestri delle scuole popolari non potevano ricoprire la carica di presidente o sostituto. Nel caso in cui il presidente e il sostituto fossero impediti ad assumere la direzione del Consiglio, la presidenza era assegnata al più anziano fra i membri del Consiglio. Il presidente rappresentava il Consiglio scolastico locale all'esterno e doveva aver cura del corretto adempimento delle attribuzioni del Consiglio; distribuiva gli affari da trattare agli altri membri, metteva in esecuzione le deliberazioni e si occupava degli affari correnti; aveva il diritto di sospendere le esecuzioni delle deliberazioni in contrasto con la legge purché entro otto giorni rimettesse al Consiglio scolastico distrettuale l'oggetto sospeso. In caso di vertenze urgentissime di affari non correnti, il presidente poteva prendere da solo le disposizioni senza convocare il Consiglio in seduta straordinaria, ma era tenuto a farle approvare nella seduta di Consiglio successiva. Secondo le norme dettate dalla legge n. 7/1892 (artt. 1-20), la costituzione del Consiglio scolastico locale doveva essere notificata alle rappresentanze comunali della comunità scolastica e al Consiglio scolastico distrettuale. Il Consiglio scolastico locale esercitava la sorveglianza tramite il sorvegliante scolastico locale, nominato dal Consiglio scolastico distrettuale. Il sorvegliante scolastico, in forza della sua nomina, era membro del Consiglio scolastico locale; egli non poteva rappresentare due persone nel Consiglio quindi le cariche di presidente del Consiglio e di sorvegliante non potevano essere riunite in una sola persona. Il sorvegliante aveva l'obbligo di visitare frequentemente la scuola, doveva consultarsi con il dirigente della scuola e portare in Consiglio le osservazioni fatte.

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Tutti i membri del Consiglio scolastico locale potevano visitare la scuola ma in particolare il rappresentante della chiesa cattolica doveva controllare frequentemente lo stato dell'educazione morale-religiosa, portando a conoscenza il Consiglio delle mancanze riscontrate e delle proposte da considerare. Spettava però esclusivamente al Consiglio scolastico locale prendere disposizioni, all'interno della sfera di sua competenza. Il Consiglio si riuniva di regola una volta al mese a seduta ordinaria, ma il presidente poteva convocare un'assemblea straordinaria dietro richiesta di due membri. I membri del Consiglio dovevano essere invitati ad ogni assemblea e, perché questa fosse valida, dovevano intervenire la maggioranza dei consiglieri. Le decisioni erano prese a maggioranza assoluta di voti ed in caso di parità era decisivo il voto del presidente. Ogni seduta doveva essere messa a protocollo, per altro non pervenuti tra la documentazione prodotta dal Consiglio scolastico locale di Castagné. I membri del Consiglio scolastico locale non potevano essere presenti a discussioni e votazioni riguardanti i loro propri interessi personali; essi inoltre non avevano diritto a nessuna retribuzione per il disbrigo degli affari, ma la comunità scolastica li risarciva per eventuali spese sostenute. Nel periodo di transizione dall'Austria all'Italia, il Trentino conserva l'organizzazione scolastica austriaca, compresi gli organismi di sorveglianza. Nacque un acceso dibattito fra cattolici e laici per le questioni organizzative, fra le quali anche il Consiglio scolastico locale. Secondo la relazione del maestro Miorelli del 1919 "la scuola appartiene giuridicamente al Comune, il quale nomina i propri maestri, quantunque i contributi comunali per il mantenimento della scuola siano minimi e gravino sul distretto e sulla provincia ... Della propria scuola il Comune è sommamente geloso"98 e. Datato 15 dicembre 1920 è l'intervento sulla rivista "La scuola redenta" nella quale i maestri laici chiedevano una scuola laica e sollecitavano l'abolizione dei Consigli scolastici locali che rappresentavano un'ingerenza della gerarchia ecclesiastica nel governo della scuola. La "Riforma Gentile" sopprimeva infine ogni rappresentanza elettiva e ogni organo di gestione locale sostituendoli con i Consigli scolastici regionali e i Consigli di disciplina di nomina ministeriale. Con il Regio decreto n. 3113/1923 concernente le disposizioni per le scuole elementari nei territori annessi, l'amministrazione scolastica per tutti i comuni, eccettuati i capoluoghi di provincia, era affidata al Regio Provveditorato (art. 3). Secondo l'art. 5 del succitato Regio decreto i prefetti interessati per ragioni di territorio erano incaricati di provvedere, inteso il provveditore competente, alla nomina di commissari straordinari con l'incarico di liquidare e ripartire fra i comuni, che facevano parte della medesima circoscrizione scolastica amministrativa, il patrimonio mobiliare e immobiliare, e la quota dei crediti e dei debiti in dipendenza dei rapporti preesistenti, così di diritto pubblico come di diritto privato. A Commissari per la predetta liquidazione e ripartizione dovevano essere preferibilmente nominati i sottoprefetti nel cui territorio era compreso il maggior numero di comuni. Contesto generale Il Consiglio scolastico locale aveva una fitta rete di rapporti esterni per la struttura organizzativa della scuola popolare austriaca. L'autorità immediatamente superiore al Consiglio scolastico locale era l'I.R. Consiglio scolastico distrettuale che incaricato della sorveglianza sulle scuole popolari pubbliche e sugli istituti sottostanti al Consiglio locale. I distretti scolastici coincidevano con i distretti politici ed in Trentino erano 10: Borgo, Cavalese, Cles, Primiero, Riva, Rovereto città, Rovereto distretto, Tione, Trento città e Trento distretto. Le città con proprio statuto comunale infatti formavano un proprio distretto. Il Consiglio scolastico distrettuale, fra le sue numerose competenze (cfr. art. 27 della legge n. 7/1892), doveva dettare disposizioni per la costituzione dei Consigli scolastici locali, nominava i sorveglianti locali e vigilava sull'attività degli stessi; disponeva ispezioni straordinarie nelle scuole e stabiliva, sentito il consiglio scolastico locale, l'epoca per le ferie legali presso le scuole popolari pubbliche, in considerazioni dei luoghi dove esse erano situate. In pratica il Consiglio scolastico 98 A. SPADA, Per la nostra sistemazione giuridica. L'Amministrazione della scuola, in "Diritti e doveri. Organo della sezione magistrale trentina della Nicolò Tommaseo", Trento 1921.

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distrettuale, con sede nel capoluogo del distretto, funzionava da tramite fra l'organo superiore con sede ad Innsbruck e la moltitudine di consigli scolatici locali dispersi sul territorio. L' I.R. Consiglio scolastico provinciale era, nella provincia, la suprema autorità di sorveglianza sulle scuole e vi sottostavano tutti gli istituti di educazione ed insegnamento di ogni ordine e grado. Esso rifletteva per struttura interna la diversa composizione nazionale del Tirolo ed era il diretto interlocutore del Ministero di culto e istruzione. Al vertice della struttura statale vi era il Ministero del culto e dell'istruzione dal quale dipendevano gerarchicamente le autorità sopracitate. Fonti normative Regolamento politico per le scuole elementari di Francesco I dell'11 agosto 1805, che nei Circoli di Bolzano, Trento e Rovereto entrerà in vigore solamente dopo la pace di Vienna, nel 1818, dopo il passaggio del Tirolo al Regno d'Italia. Legge del 25 maggio 1868, n. 48, "Introduzione del controllo statale della scuola, cioè la direzione e la sorveglianza di tutto quello che riguarda l'istruzione e l'educazione non spetta più alla chiesa, ma allo stato." Legge dei 30 aprile 1892, n. 7, valevole per la Contea principesca del Tirolo concernente la sorveglianza sulle scuole. Legge 30 aprile 1892, n. 8, valevole per la contea principesca del Tirolo concernente le scuole popolari pubbliche. Regio decreto 20 dicembre 1923, n. 3113, "Disposizioni concernenti le scuole elementari nei territori annessi". Circolare 6 marzo 1924 del regio provveditore agli studi di Trento per la liquidazione dei consigli scolastici locali. Fonti archivistiche e bibliografia Fonti d’archivio Archivio storico del Comune di Pergine Valsugana, Archivio del Comune soppresso di Castagné, Documentazione del Consiglio scolastico del Comune di Castagné. Salvo lievi adattamenti, il presente profilo istituzionale è desunto da A. GUASTALLA (a cura di), Consiglio scolastico locale. Profilo storico-istituzionale del Consiglio scolastico locale, redatto nel 1999 secondo le norme internazionali ISAAR (CPF), Provincia autonoma di Trento, Servizio beni librari e archivistici, 1999 (dattiloscritto). Bibliografia Q. ANTONELLI (a cura di), Per una storia della scuola elementare trentina. Alfabetizzazione ed istruzione dal Concilio di Trento ai giorni nostri, Trento 1998. A. GUASTALLA (a cura di), Consiglio scolastico locale. Profilo storico-istituzionale del Consiglio scolastico locale, redatto nel 1999 secondo le norme internazionali ISAAR (CPF), Provincia autonoma di Trento, Servizio beni librari e archivistici, 1999 (dattiloscritto). E. LEONARDI, La scuola elementare trentina dal Concilio di Trento all'annessione alla Patria, Trento 1959. A. SPADA, Per la nostra sistemazione giuridica. L'amministrazione della scuola, in "Diritti e Doveri. Organo della sezione magistrale trentina della Niccolò Tommaseo", Trento 1921.

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fondo Documentazione del Consiglio scolastico locale di Castagné, 1904 - 1915 4 fascicoli, 2 documenti singoli Soggetti produttori Consiglio scolastico locale di Castagné, 1904 - 1915 Contenuto La documentazione comprende carteggio amministrativo ed interlocutorio. Lingua Italiano, Tedesco Modalità di acquisizione e versamento Il fondo consta di un numero esiguo di documentazione pervenuta in aggregato all'archivio del Comune soppresso di Castagné.

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serie Carteggio ed atti, 1904 - 1915 4 fascicoli, 2 documenti singoli Contenuto La serie consta di 6 unità contenenti carteggio amministrativo ed interlocutorio in massima parte protocollato con segnatura comprendente il numero di protocollo assegnato, la data di presentazione del documento, il giorno dell'evenutale risposta con indicazione sommaria del provvedimento adottato (es. "N. 45, presentato 12.2.905, Spedito preventivo 1.3"). Lingua Tedesco, italiano Criteri di ordinamento e inventariazione La documentazione è stata ordinata per annate di protocollo. D1 Carteggio ed atti protocollati 1904 Prot. n. 24, 1904 dicembre 11 a. Italiano Documento singolo, carta, cc. 2 n.n. Segnature precedenti: 1612, 2 (SCK) ___ a La data si riferisce alla data del documento. D2 Carteggio ed atti protocollati 1905 Prot. nn. 43, 45, 53, 88, 97, 1905 febbraio 1-1905 novembre 25 a. Italiano Fascicolo, carta, cc. 8 n.n. (di cui cc. 2 n.p.) Segnature precedenti: 1612, 2 (SCK) ___ a La data si riferisce alla registrazione di protocollo. D3 Carteggio ed atti protocollati 1906 Prot. nn. 11, 20, 1906 febbraio 14 - 1906 novembre 30. Italiano Fascicolo, carta, cc. 5 n.n. (di cui cc. 3 n.p.) Segnature precedenti: 1612, 3 (SCK) D4 Carteggio ed atti protocollati 1907 Prot. nn. 8, 12, 32, 34, 49-51, 57, 60, 62, 103, 1907 gennaio 12 - 1907 dicembre 11. Italiano

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Fascicolo, carta, cc. 14 n.n. (di cui c. 1 n.p.) Segnature precedenti: 1612, 4 (SCK) D5 "Tassa e somministrazione scolastica San Vito" e Santa Caterina 1908 Computo delle tasse scolastiche a carico dei genitori degli alunni frequentanti la scuola di San Vito e di Santa Caterina, 1908 luglio 13. Italiano Fascicolo, carta, cc. 4 n.n. D6 Carteggio ed atti 1915 In allegato: "Notizia scolastica", 1914/15. Italiano Documento singolo, carta, cc. 3 n.n. Segnature precedenti: 1612, 9 (SCK)

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Ente Congregazione di carità del Comune di Castagné 1924 - 1929 Luoghi Castagné Archivi prodotti Fondo Archivio della Congregazione di carità del Comune di Castagné Storia Le autorità napoleoniche si dimostrarono assai attente al problema della pubblica assistenza e beneficenza, istituendo in Trentino le Congregazioni di carità in base al Decreto Vicereale del 15 febbraio 1811, n. 49. All'art. 2 si stabiliva che: "in ogni comune del Dipartimento dell'Alto Adige e dei Cantoni di Tobiano e Primiero tutti gli spedali, orfanotrofi, luoghi pii, lasciti e fondi di pubblica beneficenza ... avranno una sola e medesima amministrazione che prenderà il titolo di Congregazione di carità". Con l'annessione del Trentino all'Austria venne sostanzialmente confermata la normativa vigente in materia di assistenza e beneficenza pubblica, e l'unica legge che nomina la Congregazione di carità è l'editto del commissario in capo del Tirolo De Roschmann del 1° marzo 1814. In base all'art. 118 del suddetto editto si stabiliva che "La Reggenza riconosce i segnalati servizi, che nel corso dei tre ultimi anni hanno essi (si tratta degli "Istituti di beneficenza esistenti sotto il nome di Congregazioni di carità") prestato a favore dell'umanità languente, e pel sostegno, e promozione delle rispettive fondazioni, e si ripromette dai medesimi eguale zelo, ed impegno disinteressato per l'avvenire, ed in questa fiducia Essa non tarda a provvisoriamente confermarli ne' luoghi, ove esistono, e di invitarli ad esporle tutte quelle circostanze, che riguardano il compimento del numero dei Membri, che vi appartengono, l'amministrazione della sostanza, ed il miglioramento di tali istituti." In aggiunta, l'art. 119 estendeva la possibilità di istituzione della Congregazione di carità per quegli Istituti di beneficenza situati nelle frazioni o nei paesi non capoluogo di comune, dimostrando che la rendita lorda dei loro Istituti ammontasse a 500 fiorini o più: alla politica centralistica del Regno d'Italia, che vedeva nelle Congregazioni di carità un valido strumento per controllare meglio il sistema assistenziale pubblico, si opponeva ora una evidente spinta al decentramento amministrativo messa in atto dall'Impero, che intendeva attribuire maggiore facoltà di autodeterminazione alle singole istituzioni piuttosto che all'ente che le amministrava. E ciò pur mantenendo sempre separate l'amministrazione e le competenze della Congregazione - o delle istituzioni che le facevano capo - da quelle dei comuni relativi. La Congregazione di carità del Comune di Castagné fu tuttavia istituita solo in seguito all'annessione del Trentino al Regno d'Italia e all'assorbimento della legislazione vigente in materia. Essa non apportava significativi cambiamenti né alla struttura né agli scopi della precedente istituzione. Prevedeva comunque un riordino amministrativo delle Congregazioni di carità e degli enti di pubblica assistenza e beneficenza ed il ritorno ad un loro maggior controllo da parte dello Stato, in base a diversi provvedimenti di carattere generale (legge del 3 agosto 1862, n. 753, entrata in vigore col 1° gennaio 1863; relativo Regolamento di esecuzione del 27 novembre 1862, n. 1007; legge del 17 luglio 1890, n. 697, modificata con la legge del 4 marzo 1928, n. 413, entrata in vigore col 19 maggio 1928; Regolamento di attuazione - ossia Regio decreto - del 5 febbraio 1891, n. 99; Regio decreto del 26 aprile 1923, n. 976). In particolare, il Regio decreto del 22 aprile 1923, n. 982 entrato in vigore col 16 maggio 1923 estendeva al Trentino la legge del 17 luglio 1890, n. 6972, precisando: l'obbligo di provvedere entro sei mesi alla nomina dei componenti delle Congregazioni di carità e alla compilazione curata dai Prefetti di "elenchi, inventari e stati" previsti nel Regio decreto del 12 gennaio 1890, n. 6594; l'affidamento entro un anno di tutti gli istituti attualmente

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amministrati dai comuni, provincie e da altri enti pubblici a speciali amministrazioni autonome (previa l'erezione in ente morale se ve ne fosse stata necessità), quando non ricorressero gli estremi della legge del 17 luglio 1890, n. 6972 per il concentramento nella Congregazione di carità o sotto un'unica amministrazione. I fondi di beneficenza, in precedenza amministrati dai comuni e dagli altri enti pubblici, venivano dunque concentrati nella Congregazione di carità. Inoltre nella Circolare della Regia Prefettura della Venezia Tridentina datata 27 giugno 1923 si ricordava l'obbligo di istituire la Congregazione di carità in ogni comune entro il termine di sei mesi. La Congregazione di carità del Comune di Castagné fu soppressa al momento della cessazione del Comune di Castagné, aggregato al Comune di Pergine Valsugana. Condizione giuridica Per quanto concerne la legislazione italiana in materia di pubblica assistenza e beneficenza, il Regio decreto del 26 aprile 1923, n. 976, regolamentava l'amministrazione delle Congregazioni e degli enti che vi facevano capo, mentre il Regio decreto del 22 aprile 1923, n. 982, determinava l'estensione al Trentino della legislazione italiana vigente sulle istituzioni pubbliche di beneficenza. Le principali leggi dello Stato italiano che regolavano tale materia erano state, fino ad allora, la legge del 3 agosto 1862, n. 753, sull'amministrazione delle opere pie e la legge Crispi del 17 luglio 1890, n. 6972 (modificata in seguito con il Decreto legge n. 2841 del 30 dicembre 1923 che cambiò la dizione "istituzioni pubbliche di beneficenza" in "istituzioni pubbliche di assistenza e beneficenza" e poi con la legge del 4 marzo 1928, n. 413). Nel 1891 era stato inoltre emanato il Regolamento di attuazione (Regio decreto del 5 febbraio 1891, n. 99) che precisava ulteriori norme per l'amministrazione delle Congregazioni e di tutte le istituzioni pubbliche di assistenza e beneficenza. La legge del 4 marzo 1928 riformava per l'ultima volta le Congregazioni, finché, in base all'art. 5 della legge del 3 giugno 1937, n. 847, esse vennero dichiarate soppresse e sostituite con gli Enti Comunali di Assistenza. Funzioni, occupazioni e attività Nel corso della sua storia, indipendentemente dai passaggi di ordinamento statuale, la Congregazione di carità in Trentino ebbe quale compito fondamentale l'assistenza e la beneficenza di persone in particolari difficoltà economiche (poveri, anziani, inabili al lavoro, fanciulli esposti, donne partorienti) o fisico-psichiche (malati e mentecatti) che da essa ricevevano sussidi in modo diretto - generi di prima necessità - o, molto spesso, attraverso l'assistenza e le cure prestate da altre istituzioni di cui la Congregazione si accollava le spese. Le entrate della Congregazione di carità di Castagné erano rappresentate da finanziamenti del comune di appartenenza che aveva istituito una specifica voce di bilancio. Struttura amministrativa Dopo l'annessione del Trentino all'Italia, il Regio decreto del 22 aprile 1923, n. 982 e, per specifiche competenze amministrative, il Regio decreto del 24 settembre 1923, determinavano l'adeguamento alla legislazione italiana vigente sulle istituzioni pubbliche di beneficenza. La Congregazione di carità e le istituzioni da essa amministrate erano regolamentate in Italia con la legge del 3 agosto 1862, n. 753, in base alla quale in ogni comune dello Stato vi era una Congregazione di carità che amministrava genericamente tutti i beni destinati a favore dei poveri per legge, o quando, nell'atto di fondazione, non venisse determinata l'amministrazione, l'opera pia o l'ente pubblico destinatario della disposizione, o ancora quando la persona incaricata della gestione fosse impossibilitata ad accettare l'incarico. Anche in questi casi, tuttavia, il consiglio comunale avrebbe potuto proporre, a vantaggio dei propri abitanti, l'istituzione di una amministrazione speciale. Le singole istituzioni erano regolamentate agli artt. 1-25 e 30-38 e nel Regolamento di esecuzione della suddetta legge emesso nel 27 novembre 1862, n. 1007. Si ricordava inoltre che la sorveglianza su di esse spettava all'autorità governativa, alle deputazioni provinciali e ai consigli comunali; l'amministrazione competeva invece alle Congregazioni di carità

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o ad altre persone e istituzioni per quelle opere i cui statuti non contemplassero le deliberazioni di nomina degli amministratori della Congregazione. La designazione delle istituzioni amministrate dalle Congregazioni di carità spettava principalmente, in via di proposta, al consiglio comunale che ne avrebbe fatto la consegna con apposita deliberazione. L'autorità comunale doveva indagare se nel comune vi fossero lasciti o beni destinati a favore dei poveri e impediti alla loro destinazione: riconoscendone l'esistenza, avrebbe informato il Prefetto fornendo inoltre notizie dettagliate circa l'entità e la destinazione della fondazione. Le Congregazioni dovevano avvisare il consiglio comunale del rifiuto o impossibilità degli amministratori ed esecutori testamentari a promuovere la costituzione in ente morale di una pia fondazione locale. La Congregazione o il consiglio comunale dovevano inoltre procedere all'esecuzione dei testamenti che indicassero un'opera assistenziale, qualora gli incaricati di costituirla quale "ente morale" ne fossero impossibilitati. Successivamente, la legge Crispi del 17 luglio 1890, n. 6972, stabiliva che le istituzioni pubbliche di assistenza e beneficenza fossero amministrate dalla Congregazione di carità o da "corpi morali, consigli, direzioni ed altre amministrazioni speciali istituite dalle tavole di fondazione o dagli statuti regolarmente approvati". Tale legge veniva posta in esecuzione con i Regolamenti approvati con Regio decreto del 5 febbraio 1891, n. 9. In base al Regolamento amministrativo, la Congregazione di carità doveva essere costituita in ogni comune, anche se non aveva beni da amministrare e doveva tenere: un archivio per conservare i registri di protocollo per la corrispondenza in arrivo e in partenza e per altri atti di gestione amministrativa e contabile; una rubrica alfabetica divisa per materie per facilitare la ricerca degli atti; un registro cronologico delle deliberazioni; un elenco preciso ed aggiornato, diviso per categorie a seconda della natura dei beni, delle carte, titoli e documenti relativi ai singoli elementi del patrimonio amministrato; un inventario altrettanto ordinato ed aggiornato di tutti i beni che costituivano il patrimonio di ogni singola istituzione amministrata. Nel Regolamento di contabilità venivano descritte le norme relative alla gestione del patrimonio delle istituzioni pubbliche di beneficenza, all'"esercizio annuale", al "bilancio di previsione", al "servizio di riscossione, di cassa e dei depositi", al "rendimento dei conti". Le normative che succedevano alla legge del 1890 e ai Regolamenti del 1891 non avrebbero portato rilevanti cambiamenti nell'amministrazione delle Congregazioni di carità fino al Regio decreto del 26 aprile 1923, n. 976, col quale il Ministro dell'Interno dichiarava sciolte le amministrazioni delle Congregazioni e di tutte le istituzioni pubbliche di beneficenza esistenti in uno stesso comune, e imponeva di affidarne la gestione a speciali commissari o commissioni incaricate di proporre le opportune riforme. In base alla legge del 17 luglio 1890, n. 6972 le Congregazioni di carità erano composte da un presidente e da 4 membri nei comuni con popolazioni non superiore a 10.000 abitanti e di 8 membri, oltre al presidente, negli altri. Inoltre, per decisione del Prefetto, in caso di donazione o lascito, poteva essere ammesso a far parte della Congregazione il benefattore o la persona da esso designata per la gestione di tale bene. Il presidente era nominato dal consiglio comunale e rimaneva in carica per 4 anni. Anche gli altri membri erano eletti dal consiglio comunale nella sessione di autunno e, per assumere o continuare il loro ufficio, erano obbligati a rendere il conto di una eventuale precedente amministrazione e a non avere avuto vertenze con la Congregazione. Essi inoltre assumevano l'incarico appena eletti, si rinnovavano per un quarto ogni anno ed erano sempre rieleggibili; nei primi tre anni la scadenza del loro mandato era estratta a sorte, in seguito determinata dall'anzianità. Nei Regolamenti per l'esecuzione della legge del 17 luglio 1890 emessi con Regio decreto del 5 febbraio 1891, n. 99, venivano stabilite, tra l'altro, molte norme relative a casi particolari in cui potevano variare il numero e l'elezione degli amministratori delle Congregazioni. La legge del 4 marzo 1928, n. 413, riformava l'amministrazione della Congregazione di carità in quanto prevedeva che essa fosse amministrata da un presidente assistito da un comitato di "patroni" composto da: 4 membri nei comuni con popolazione inferiore a 20.000 abitanti; 6 per quelli con popolazione superiore a 20.000 abitanti; 8 nei comuni con popolazione superiore a 100.000 abitanti. Il presidente veniva nominato dal Prefetto "tra le persone particolarmente competenti in materia di

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assistenza e beneficenza"; i "patroni" venivano nominati dallo stesso Prefetto "su terne presentate dalle Associazioni sindacali comunali legalmente riconosciute agli effetti della legge 3 aprile 1926, n. 563". Nei comuni dove mancassero queste "Associazioni sindacali", le terne venivano designate dalle "Associazioni sindacali di 1° grado legalmente riconosciute, nella cui giurisdizione è compreso il comune per il quale la designazione è richiesta". Le persone designate dovevano però appartenere, "per residenza o per esercizio di attività produttiva", al comune stesso. Il presidente e i "patroni" duravano in carica per 4 anni e potevano essere sempre rieletti, tenendo però presente le condizioni di ineleggibilità già previste dalla legge del 17 luglio 1890, n. 6972. Su deliberazione del presidente e sentito il parere del comitato dei "patroni", poteva comunque essere ammesso al suddetto comitato il benefattore o una persona da esso designata per la gestione del bene donato; tenuto conto della natura dell'istituzione e del valore del patrimonio, poteva inoltre esservi ammesso il fondatore o il rappresentante di un'opera pia amministrata dalla Congregazione di carità. Il Prefetto aveva facoltà di: sospendere o revocare il presidente con decreto motivato; disporre, "per gravi ragioni di opportunità amministrativa", lo scioglimento del comitato dei "patroni" o sospenderne la nomina (in tal caso avrebbe provveduto il presidente o, se impossibilitato, una persona da lui delegata con i requisiti per la nomina a "patrono"); delegare uno dei "patroni" per le funzioni di presidente, in caso di assenza o di impedimento di quest'ultimo; dichiarare decaduti, su proposta del presidente o anche d'ufficio con provvedimento definitivo, i "patroni" che, senza giustificati motivi, non intervenissero alle sedute per più di tre mesi consecutivi. Il presidente convocava o presiedeva il comitato dei "patroni"; per la validità delle delibere era necessaria la presenza della metà dei componenti, oltre il presidente: i pareri venivano emessi con la maggioranza assoluta dei voti. Il presidente doveva comunque provvedere nei casi di impossibilità di pronunciamento per mancanza del numero legale. Egli esercitava tutte le funzioni e deliberava su tutti gli affari riguardanti la gestione della Congregazione, mentre il comitato dei "patroni" aveva funzioni esclusivamente consultive. Il parere dei "patroni" era obbligatorio per le deliberazioni soggette all'approvazione della giunta provinciale amministrativa e per tutte le proposte di riforma relative agli istituti amministrati dalla Congregazione. In caso di discordia tra il parere del comitato e le proposte del presidente, costui doveva darne conto nel verbale di deliberazione. Contesto generale Con il Regio decreto del 26 aprile 1923 lo Stato italiano pose l'amministrazione delle Congregazioni di carità nelle mani di appositi commissari o commissioni, a loro volta dipendenti dal Ministero dell'Interno, mentre già con la legge del 17 luglio 1890, n. 6972 alle Congregazioni furono sottoposte tutte le istituzioni pubbliche benefiche. Il comune, attraverso il suo consiglio, operava una funzione di controllo sul consiglio di amministrazione della Congregazione. Fonti normative Decreto del viceré Eugenio Napoleone 15 febbraio 1811, n. 49, "che estende al dipartimento dell'Alto Adige ed ai cantoni di Tobiano e Primiero il sistema amministrativo della pubblica beneficenza esistente negli altri dipartimenti". Editto del commissario Anton von Roschmann 1° marzo 1814 concernente la provvisoria organizzazione delle autorità politiche e lo stabilimento delle massime fondamentali per l'attuale amministrazione del Tirolo italiano ed illirico. Legge 3 agosto 1862, n. 753, "sull'amministrazione delle opere pie". Legge 17 luglio 1890, n. 6972, Norme sulle istituzioni pubbliche di assistenza e beneficenza. Regio decreto 5 febbraio 1891, n. 33 e n. 99, "col quale, in esecuzione della legge 17 luglio 1890, n. 6973 (serie III), si approvano i regolamenti sulle istituzioni pubbliche di beneficenza". Regio decreto 22 aprile 1923, n. 982, "che dispone la pubblicazione nei territori annessi della legislazione sulle istituzioni pubbliche di beneficenza".

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Regio decreto 26 aprile 1923, n. 976 "che da' facoltà al Ministro dell'interno di dichiarare sciolte le amministrazioni delle Congregazioni di carità e di tutte le istituzioni pubbliche di beneficenza esistenti in uno stesso comune, e di affidarne la gestione a speciali commissari o commissioni". Circolare 27 giugno 1923, n. 32687-II-2 della R. Prefettura della Venezia Tridentina, "Istituzioni pubbliche di beneficenza". Regio decreto 24 settembre 1923, n. 2242, Estensione delle disposizioni dell'articolo 5 (I comma) del Regio decreto 29 aprile 1923, n. 1164, ai conti delle istituzioni di pubblica beneficenza non ancora deliberati dalle rispettive amministrazioni al momento dell'entrata in vigore del precedente decreto 4 febbraio 1923, n. 335. Regio decreto 30 dicembre 1923, n. 2841, Riforma della legge 17 luglio 1890, n. 6972, sulle istituzioni pubbliche di assistenza e beneficenza. Legge 4 marzo 1928, n. 413, "Riforma dell'amministrazione delle Congregazioni di carità". Legge 3 giugno 1937, n. 847, "Istituzione in ogni comune del regno dell'Ente comunale di assistenza". Fonti archivistiche e bibliografia Fonti d’archivio Archivio storico del Comune di Pergine Valsugana, Archivio del Comune soppresso di Castagné, Archivio della Congregazione di carità del Comune di Castagné. Salvo lievi adattamenti, il presente profilo istituzionale è desunto da C. SALA (a cura di), Congregazione di carità. Profilo storico-istituzionale della Congregazione di carità, redatto nel 1999 secondo le norme internazionali ISAAR (CPF), Provincia autonoma di Trento, Servizio beni librari e archivistici, 1999 (dattiloscritto). Bibliografia B. BORTOLI-C. GRANDI (a cura di), Un secolo di legislazione assistenziale nel Trentino (1814-1918), Trento 1983. L'Archivio vecchio della Congregazione di Carità di Trento, in "Archivio Trentino". I. PASTORI BASSETTO, La Congregazione di Carità di Trento nella prima metà dell'Ottocento, in C. GRANDI-A. LEONARDI-I. PASTORI BASSETTO, Popolazione, assistenza e struttura agraria nell'Ottocento trentino, Trento 1978. Regolamento interno dell'ufficio amministrativo della Congregazione di Carità di Trento, Trento 1892.

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fondo Archivio della Congregazione di carità del Comune di Castagné, 1924 - 1929 3 registri Soggetti produttori Congregazione di carità del Comune di Castagné, 1924 - 1929 Contenuto L'archivio della Congregazione di carità del Comune di Castagné consta di un numero esiguo di unità di carattere contabile. Ulteriore documentazione è conservata frammista agli atti protocollati e nelle categorie II e V del carteggio del Comune di Castagné. Lingua Italiano

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serie Repertori degli atti soggetti a tassa di registro, 1924 - 1929 1 registro Contenuto In osservanza dell'art. 4 della legge 14 luglio 1887, n. 4702 i segretari erano tenuti alla compilazione in carta libera dei repertori degli atti soggetti a tassa di registro, da presentarsi ogni semestre al ricevitore dell'Ufficio del registro del distretto di appartenenza, anche in assenza di registrazioni. Il ricevitore provvedeva ad apporvi il visto, dichiarando il numero delle registrazioni o la loro assenza. In base all'art. 113 della legge 13 settembre 1874, n. 2076 i repertori dovevano essere presentati entro i mesi di gennaio e di luglio di ciascun anno. Nel repertorio venivano annotati in ordine cronologico la data dell'atto soggetto ad imposta di registro, comprensiva di anno, mese e giorno, la natura dell'atto, le generalità delle parti, i beni in oggetto, l'annotazione di avvenuta registrazione, comprensiva della data e degli importi riscossi. Lingua Italiano E1 "Repertorio degli atti soggetti a tassa di registro riflettenti la Congregazione di carità" (tit. int.) 1924 luglio 9 - 1929 gennaio 10 Italiano Registro, carta, legatura in carta, cc. 3 n.n. Segnature precedenti: 1795 (SCK)

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serie Bilanci di previsione, 1925 - 1928 2 registri Contenuto I bilanci di previsione della Congregazione di carità venivano compilati in base alla legge 17 luglio 1890, n. 6972, al Regolamento amministrativo approvato con Regio decreto 5 febbraio 1891, n. 99, alla legge 29 dicembre 1901, n. 538, al Regio decreto 30 dicembre 1923, n. 2841 e alla legge 17 giugno 1926, n. 1187. Dalle voci di bilancio annotate, si desume che le entrate della Congregazione di carità di Castagné erano costituite esclusivamente da sussidi comunali e fondi pubblici, mentre le spese prevedevano sovvenzioni ai bisognosi in forma di assistenza sanitaria (somministrazione medicinali e cure) e primaria (somministrazione alimenti e vestiario), oltre alle spese di amministrazione. I bilanci avevano validità triennale e, in forza dell'art. 3 della legge 29 dicembre 1901, n. 538, venivano esposti all'albo pretorio per otto giorni consecutivi. Lingua Italiano Normative Legge 17 luglio 1890, n. 6972, Norme sulle istituzioni pubbliche di assistenza e beneficenza. Regio decreto 5 febbraio 1891, n. 33 e n. 99, "col quale, in esecuzione della legge 17 luglio 1890, n. 6973 (serie terza), si approvano i regolamenti sulle istituzioni pubbliche di beneficenza". Legge 29 dicembre 1901, n. 538, "portante disposizioni per il personale di ragioneria dell'amministrazione provinciale dell'interno e circa la pubblicazione dei bilanci e conti delle istituzioni di beneficenza". Regio decreto 30 dicembre 1923, n. 2841, "Riforma della legge 17 luglio 1890, n. 6972, sulle istituzioni pubbliche di assistenza e beneficenza". Legge 17 giugno 1926, n. 1187, Riforma dei Regi decreti 30 dicembre 1923, nn. 2841 e 3048, sulle istituzioni pubbliche di assistenza e beneficenza. E2 "Bilancio di previsione per gli esercizi 1925-1926-1927" (tit. int.) 1927 aprile 15 Copia conforme all'originale. Italiano Registro, carta, legatura in carta, cc. 2 n.n. Segnature precedenti: 1796 (SCK) E3 "Congregazione di carità. Bilancio preventivo degli anni 1928-1929-1930 e rispettivi allegati" 1928 marzo 20 Contiene anche: verbale di verifica di cassa, 1927 dicembre 31. Italiano Registro, carta, legatura in carta, cc. 6 n.n. Segnature precedenti: 1797 (SCK)