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LUC IN A Quasi al traguardo l’ultima revisione del codice deontologico dell’ostetrica/o Ultimo Consiglio Nazionale straordinario 12-09-2009 L’ufficio di tutela legale nazionale FNCO Proposta di mappatura delle competenze core dell’ostetrica/o SPED. IN A.P. - 45% - ART. 2, COMMA 20/B, LEGGE 662-96 - FILIALE DI PARMA - FINITO DI STAMPARE NELL’OTTOBRE 2009 N umero 2 / 2009 - Anno lxxv - Issn 15 9 0-635 3 Mattioli 1885 2/0 9 ARTE E SCIENZA DELL’OSTETRICA/O ORGANO FEDERAZIONE NAZIONALE DEI COLLEGI DELLE OSTETRICHE

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LUCINA

Quasi al traguardo l’ultima revisione del codice deontologico dell’ostetrica/o

Ultimo Consiglio Nazionale straordinario 12-09-2009

L’ufficio di tutela legale nazionale FNCO

Proposta di mappatura delle competenze core dell’ostetrica/o

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Numero 2/2009 - Anno lxxv - Issn 1590-6353Mattioli 1885

2/09ARTE E SCIENZA DELL’OSTETRICA/OORGANO FEDERAZIONE NAZIONALE DEI COLLEGI DELLE OSTETRICHE

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Cara/o collega,in questo secondo numero dellaRivista Lucina per l’anno 2009,in questo secondo numero dellaRivista Lucina per l’anno 2009,Vi informo che il Comitato cen-trale ha approvato la bozza dellarevisione del Codice Deontologi-co dell’Ostetrica/o anno 2009. Ildocumento (visibile sul sito dellaFNCO www.fnco.it è statoconsegnato, per opportune os-servazioni/integrazioni/variazio-ni alle Presidenti dei Collegi, inoccasione dell’Assemblea Straor-dinaria del 12 settembre ‘09, lacui approvazione ci si auspicapossa avvenire quanto prima.L’ultima versione del CodiceDeontologico dell’ostetrica/o ri-sale all’anno 2000, fatta eccezio-ne per alcune piccole modificheintrodotte nel 2006, in adegua-mento alla normativa vigenteche, nota come Decreto Bersani,ha soppresso il tariffario minimo.

Modifica apportata il 28/11/2006

3.Rapporti con la Persona Assi-stita3.8. è stato depennata la se-

guente dicitura "nonché al-le indicazioni tariffariedell'organo professionale"

L’aggiornamento del CodiceDeontologico anno 2000: qualiprincipi guidaL’ostetrica/o, appartenendo alleprofessioni sanitarie intellettualiopera nel rispetto di un CodiceDeontologico che viene aggior-nato periodicamente dalla Fede-razione Nazionale dei Collegidelle Ostetriche, in quanto consi-derato documento in “progress”,che necessita quindi di continuerevisioni, approfondimenti, di-scussi e dibattuti. Esso indica iprecetti che appartengono ad unalegge morale universale e rifletteil modificarsi dello scenario sto-rico, sociale, culturale, antropolo-gico e dei valori della società.Dal 1999 il CD dell’ostetrica/o siinserisce in un processo di rifor-ma che ha visto coinvolte le pro-fessioni sanitarie non mediche,alle quali vengono attribuite nuo-ve funzioni e responsabilità.L’aggiornamento del 2000 si pro-pone, alle ostetriche ed ai cittadi-ni, con rilevanti novità nella for-mulazione e nei contenuti di moltiarticoli, sintetizza con chiarezzal’attuale fondamento della profes-sione e la sua maturità etico-mo-rale. Tale adeguamento si è resonecessario nel rispetto della legge42/99 “Disposizioni in materia diprofessioni sanitarie”, poiché con

ƒDEONTOLOGIA PROFESSIONALE

ƒ E D I T O R I A L E LUCINAOrgano della Federazione Nazionale dei Collegi delle Ostetriche

Anno LXXVI N. 2 - TrimestraleSped. in Abb. Post. - Art. 2-comma 20/CLegge 662/96 - Filiale di Parma

Direttore ResponsabileMiriam Guana

Comitato editorialeAntonella CinottiMaria Pompea SchiavelliCristiana PavesiIvana GerottoIolanda RinaldiMaria Vicario

SEGRETERIA DI REDAZIONE A. CinottiI. Rinaldi

RedazioneFederazione Nazionale dei Collegi delle OstetrichePiazza Tarquinia, 5/d - 00183 RomaTel. 06/7000943e.mail: [email protected]

Autorizzazione Tribunale di Roman. 329/49 del 7/2/49Issn 1590-6353

Finito di stampare Ottobre 2009

spa - Strada di Lodesana 649/sx, loc. Vaio43036 Fidenza (Parma)tel 0524/892111fax 0524/892006www.mattioli1885.com

Organo di informazione della Federazione Nazionale dei Collegidelle Ostetriche, inviato per posta a tutte le ostetriche italiane e atutti i rappresentanti delle istituzioni di interesse per la professione. È disponibile anche on line sul sito web www.fnco.itPeriodicità: bimestraleLa rivista si propone di diffondere tra le ostetriche maggiori infor-mazioni relative all’attività della FNCO, temi di attualità professio-nale, di politica sanitaria, attinenti la gestione della sanità pubbli-ca e la tutela della salute, in particolare di genere ed in ambito ri-produttivo, sia in ambito nazionale che internazionale, attraversola realizzazione di articoli, report e interviste. Sono trattate ancheproblematiche legali di interesse professionale. Sono inoltre pub-blicati studi prevalentemente in ambito organizzativo (manage-ment e formazione, storia) a firma delle ostetriche; contributi ri-guardo ad esperienze professionali e di vita associativa. Sonoinoltre dedicati spazi inerenti la vita, dei collegi e delle associazionidi settore (iniziative di tipo politico, sociale, scientifico, formativo,ecc.) La rivista promuove l’aggiornamento dei più importantieventi formativi che si svolgono in tutta Italia e all’estero.

Mattioli 1885

LUCINA viene inviata in omaggio a tutte le ostetriche iscritte agli albi professionali. Chi non lariceve può segnalarlo al Collegio di appartenenza onde consentire loro di effettuare verificadell’esattezza dell’indirizzo contenuto nel data base dell'Ente che quindi provvederà adaggiornarlo. Ad evitare disguidi, le ostetriche che cambiano domicilio sono pregate diinformare tempestivamente il Collegio di appartenenza. Gli articoli firmati impegnanosoltanto i loro Autori e non riflettono necessariamente gli orientamenti della rivista. Si ricordainoltre che la rivista è consultabile on-line sul sito www.fnco.it.

La informiamo che secondo quanto disposto dall’art. 13, comma 1, della legge 675/96 sulla“Tutela dei dati personali”, Lei ha il diritto, in qualsiasi momento e del tutto gratuitamente, diconsultare, far modificare o cancellare i Suoi dati o semplicemente opporsi al lorotrattamento per l’invio della presente rivista. Tale Suo diritto potrà essere esercitatosemplicemente scrivendo a: Federazione Nazionale dei Collegi delle Ostetriche - P.zzaTarquinia 5/d - 00183 ROMA.

Federazione Nazionale Collegi OstetrichePiazza Tarquinia 5/d - 00183 RomaTel. 06 7000943 - Fax 06 7008053 e-mail: [email protected], [email protected] - web: www.fnco.itOrario di apertura linea telefonica dedicata al pubblico/collegi (escluse le urgenze):Dal Lunedì al Venerdì dalle ore 10.00 alle ore 13.00e dalle ore 14.00 alle ore 15.00

N.B. Si ricorda che il fax, la posta elettronica e la segreteria telefonica sono attivi 24 ore su 24 e sono continuamente verificati dagli uffici amministrativi durante gli orari d’ufficio

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l’abrogazione del vecchio regola-mento dell’esercizio professionaledel 1975, i contenuti del codicedeontologico, vanno a definire,con i contenuti del profilo profes-sionale, dell’ordinamento didatti-co del corso di Laurea in Ostetri-cia e della formazione post-baseil “campo proprio delle attività edelle responsabilità dell’ostetri-ca/o”. Tale principio è stato am-piamente ripreso con la Legge21.8.2000 n. 251, che ha per tito-lo “Disciplina delle professioni sa-nitarie riabilitative, della preven-zione, nonché della professioneostetrica”.Rispetto al passato, visti questiultimi provvedimenti, il CD del-l’ostetrica/o ora detta non solole norme inerenti i doveri profes-sionali nei confronti della perso-na assistita, dei colleghi e delleistituzioni, ma definisce e raffor-za le competenze dell’ostetrica/onell’ambito della tutela della sa-lute sessuale-riproduttiva dellapersona rispetto agli eventi natu-rali del ciclo della vita: nascita,infanzia, adolescenza, gravidan-za, parto, puerperio, periodo del-la fecondità, menopausa e clima-terio. In quest’ottica l’interventodell’ostetrica/o supera i limiticonnessi al processo della nascitae comprende la globalità dei bi-sogni di salute nelle varie età.Nell’articolato codicistico si in-dividuano norme di carattere:• etico: tese al rispetto dei diritti

fondamentali dell’uomo qualila vita, la salute, l’autonomia, lalibertà, la dignità.;

• morale: si tratta di norme chemettono il professionista difronte alla propria coscienza(obiezione di coscienza);

• professionale: di natura e di fi-nalità disciplinari nelle quali

sono inclusi gli indirizzi com-portamentali ritenuti essenzialiper la categoria;

• sanitario: doveri inerenti le leg-gi sanitarie connesse con l’eser-cizio professionale;

• giuridico: regole correlate aldiritto penale e civile ed altreleggi dello Stato che suscitanoresponsabilità per l’ostetrica/o.

Nell’articolato codicistico si riaf-fermano inoltre i valori etici cheappartengono alla tradizione del-la professione ostetrica e si indi-viduano gli attuali precetti corre-lati con le leggi dello Stato e coni mutamenti della società.I valori appartenenti alla tradi-zione sono: la beneficità, il ri-spetto del segreto professionale,la tutela della salute nello specifi-co quella sessuale/riproduttiva,agire secondo scienza e coscien-za, l’aggiornamento professiona-le, la solidarietà umana, la tuteladella dignità e del decoro profes-sionale, il rispetto dei diritti fon-damentali dell’uomo.Tra i valori etici più innovatividella versione anno 2000, si rico-noscono nel codice: l’affermazio-ne del campo proprio delle atti-vità e responsabilità dell’ostetrica,l’autonomia culturale e operativa,l’impegno nella ricerca, il rispettodelle evidenze scientifiche, il rap-porto dialettico con gli altri pro-fessionisti, l’erogazione di pre-stazioni di qualità, l’obiezione dicoscienza, la pubblicità sanitaria,la messa a disposizione della col-lettività delle proprie competenzee la consapevolezza dei propri li-miti. Da menzionare, a parte, queivalori che esprimono il nuovorapporto con la persona assistitaquali: favorire la sua autodetermi-nazione nelle scelte assistenziali,garantire l’informazione e l’e-

spressione del consenso informa-to, la tutela del diritto della pri-vacy compreso il diritto delladonna all’anonimato sul parto, ac-cordarsi sull’onorario.

Revisione del Codice Deontolo-gico dell’Ostetrica/o anno 2009Già nel 2007 il Consiglio Nazio-nale della FNCO aveva espressol’esigenza di procedere ad unarevisione del Codice ed istituìun Gruppo di lavoro ad hoc.A distanza di 10 anni è quindi unimperativo procedere ad un ag-giornamento dei principi etici edeontologici che guidano l’ostetri-ca/o nell’esercizio professionale.Le ostetriche già negli anni1999/2000 ebbero la lungimiran-za di procedere ad una significa-tiva revisione del documento nelmomento in cui il legislatore di-scuteva e disciplinava da un latola Riforma ter del servizio SSNe dall’altro in materia di status eresponsabilità delle professionisanitarie non mediche (L.42)

In questa proposta di revisionedel CD oltre a riproporre i valorietici codificati nella precedenteversione, si indicano nuovi prin-cipi guida, quali:1.rafforzamento dell’etica nel-

l’ambito di uno scenario politi-co-sociale e socio-sanitario che,prima ancora di essere pianifi-catore e gestore della sanità,vuole essere promotore e garan-te della tutela della salute del-l’individuo e della collettività;

2.visione olistica dell ’assistitonell’ottica di “prendersi curaglobalmente della persona” enel rispetto della continuitàdelle cure ostetriche;

3.clinical governance, sistema en-tro il quale ciascun professioni-

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sta garantisce la propria parte diassunzione di responsabilità ecompetenza e di governo del si-stema, in un clima di massimacollaborazione ed integrazione;

4.adeguamento delle nuove com-petenze dell’ostetrica/o alla lu-ce dell’evoluzione della scienzae della conoscenza (procreazio-ne assistita, donazione del san-gue cordonale, diritti della par-toriente e del bambino, etc.);

5.evoluzione della disciplinaostetrica;

6.apertura e contributo al cam-

biamento verso modelli assi-stenziali innovativi basati sulleevidenze scientifiche.

L’assemblea Nazionale, nella se-duta straordinaria del 12 settem-bre ha condiviso la proposta delComitato Centrale di procederealla massima diffusione dell‘ulti-ma bozza di revisione del CDanno 2009, non solo su questoultimo numero della rivista Luci-na e pure sul sito web della FN-CO (www.fnco.it ); tutto ciò perun doveroso e democratico con-fronto e condivisione del docu-

mento da parte di tutte le ostetri-che italiane e con le associazioniscientifiche appartenenti alla di-sciplina ostetrica.In tal senso si invita tutti ad unaattenta lettura, ad un confronto edibattito presso le sedi dei vostricollegi e all’interno delle istitu-zioni lavorative, formative escientifiche.Si auspica che possa essere undocumento di utilità anche nellesedi accademiche, in particolareper chi sta formando le future ge-nerazioni.

“ LUCINA 2/09 ” 3

Figura 1 - Da sinistra: Presidente Miriam Guana, Tesoriera Maria Pompea Schiavelli, Segretaria Cristiana Pavesi,Consigliera Maria Vicario, Consigliera Ivana Gerotto, Consigliera Iolanda Rinaldi, Vicepresidente Antonella Cinotti

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Bozza revisione codice deontologico dell’ostetrica/o 2009

vedi sito www.fnco.it

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4 “ LUCINA 2/09”

Roma Centro Congressi Cavour12 settembre 2009

Comitato CentraleM. Guana, A. Cinotti, M.P.Schiavelli, C. Pavesi, I. Gerotto,I. Rinaldi, M. Vicario

Premessa

Care/i Presidenti,la presente adunanza straordina-ria è stata resa necessaria per af-frontare, in via prioritaria, la pro-blematica emergente connessa al-la revisione /riduzione di tutti iSettori Scientifico Disciplinari,

tra i quali anche il settore di no-stra pertinenza, il Med/47“Scienze Infermieristiche Oste-trico-Ginecologiche”.La ripresa dei lavori sulla riformaordinistica prospettò la necessitàdi un’assemblea straordinaria male risultanze dell’audizione - dellequali tutte le Presidenti sono sta-te informate a mezzo di report -il numero di richieste pervenuteda parte dei Collegi inferiore aquello previsto dal Regolamentoe la condivisione di numerosiCollegi del modus operandi e delcontenuto degli emendamentiproposti - anche su parere legale

dell’Avv. V. Cirese - hanno por-tato il Comitato Centrale a con-dividere, all’unanimità, di non in-dire il C.N. straordinario.Differentemente a quanto avve-nuto nel 2007/2008, i decreti diriforma fino ad oggi prospettatinon mettono in alcun modo indiscussione l’esistenza dell’ordineautonomo delle ostetriche ed almomento non resta che vigilaresulla criticità di alcuni elementiriguardanti l’assetto organizzativodegli ordini.Prima di approfondire la proble-matica del MED/47 - posta al se-condo punto dell’ordine del gior-

ƒRELAZIONE DEL PRESIDENTE MIRIAM GUANA

Consiglio Nazionale Straordinario - Roma, 12 settembre 2009

ƒ A S S E M B L E A P R E S I D E N T I D I C O L L E G I O

Carissime Colleghe, in qualità di Segretaria mi accingo ad introdurre la Relazione della Presidente Miriam Guanapresentata in occasione della recente Assemblea Nazionale Straordinaria del 12/09/2009. La Relazione, appro-vata definitivamente dal Comitato Centrale durante i lavori dell’11/09/2009 (verbale n 12 anno 2009), è stataintesa, strutturata e sviluppata al fine di essere sia un supporto logico alla riflessione delle Presidenti e di tutte leiscritte, sia una traccia esplicativa sulle attività condotte da questo Comitato Centrale. Il tentativo concettuale è quello di tenere fede al primo punto del programma politico presentato nel precedente n1/09 di Lucina, nel quale (pag 3) si illustra l’obiettivo di attivare e aumentare l’integrazione con le iscritte. È pro-prio nell’ottica di favorire la riflessione comune e la condivisione dei contesti che si stanno sviluppando, che vi invi-to alla lettura del documento.

La SegretariaCristiana Pavesi

Ordine Del Giorno

1. Verifica attività svolte dal Comitato Centrale nel primo semestre del mandato2. Settore scientifico disciplinare MED/473. Progetto rivista di Categoria 4. Presentazione bozza nuovo Codice Deontologico5. Varie ed eventuali

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no- appare doveroso procedere al-l’esame delle attività svolte dalComitato Centrale nel primo se-mestre del suo mandato, duranteun periodo caratterizzato da unaserie di questioni cruciali per il de-stino e lo sviluppo della Categoria.L’urgenza è di delineare le strate-gie e gli interventi che la FNCOdovrà attuare.Nell’occasione sarà inoltre utileaffrontare altre questioni partico-larmente emergenti per la catego-ria: il progetto della rivista, qualeorgano ufficiale di stampa dellaFNCO e che ha ripreso la suadiffusione dopo un anno e mezzodi sospensione, e la revisione delCodice Deontologico, la cui ulti-ma versione risale al 2000.Al fine di non togliere eccessivotempo alla discussione della pro-blematica prioritaria per cui sia-mo oggi convocati, è stato conse-gnato a tutti Voi un questionariodi gradimento, i cui items rispet-tano la sequenza delle attività de-clinate nel programma politicodel triennio 2009/2011 della FN-CO, pubblicato sulla Rivista Lu-cina n.1/09, la cui diffusione è ri-presa in questi giorni.Si chiede pertanto la vs. preziosaed autorevole collaborazione inmerito alla compilazione del que-stionario “A” da consegnare alpersonale di segreteria entro e nonoltre il termine della presente adu-nanza. Il risultato dei dati raccoltisarà comunicato successivamentea tutti i Collegi.Questo nuovo approccio all’ana-lisi delle aspettative e delle opi-nioni sul governo della FNCO daparte dei componenti dell ’As-semblea Nazionale ed alla misu-razione della loro soddisfazione, èfinalizzato a migliorare i processidi ascolto e di interazione tra i

diversi componenti dell’ organi-smo di rappresentanza nazionalee ad assicurare un’estesa condivi-sione della mission (scopo/fina-lità) e della vision (scenario futu-ro)della FNCO. Il miglioramentodella qualità di Governo dellaFNCO deve necessariamentepartire dal coinvolgimento di tut-ti i componenti nei processi dipianificazione e di elaborazionedelle linee di programmazionestrategica delle attività e degliobiettivi istituzionali.Si è voluto inoltre, in occasionedell’Assemblea, raccogliere i datianagrafici e professionali delle at-tuali Presidenti di Collegio, al fi-ne di avere una mappatura ade-guata dei loro dati socio-demo-grafici, della loro collocazione nelmondo del lavoro, delle loroesperienze professionali nonchédell’impegno che hanno maturatonella rappresentanza di categoria.In tal senso si è allegato alla pre-sente relazione un secondo que-stionario “B”.Si propone che i dati, corredatida fotografia, siano pubblicati sulsito web della FNCO.L’idea nasce dalla convinzioneche le competenze, la professio-nalità e l’impegno siano elementichiave per una qualsiasi organiz-zazione ed assumono un ruolostrategico in un processo di rin-novamento globale, per un raffor-zamento della FNCO e della Ca-tegoria all’esterno, in termini diqualità, trasparenza, credibilità edautorevolezza sociale.In tale ottica l’intera pubblicaamministrazione è chiamata adagire ed a rendere pertanto chiarele competenze dei soggetti che vioperano.L’obiettivo è anche quello di in-dividuare/valorizzare il capitale

intellettuale e di fare in manierache la FNCO possa contare (pa-rafrasando uno slogan utilizzandonel management) il professionistagiusto, al posto giusto ed al momen-to giusto.Si tratta di pura progettazione esperimentazione che passa attra-verso la giusta valorizzazione del-le competenze, delle specificità edelle abilità di ciascuno di noi eche ha come obiettivo il coinvol-gimento globale della comunitàdelle ostetriche italiane da mette-re a disposizione di tutta la col-lettività.Il documento in questione saràinviato anche tramite e-mail atutte le Presidenti con richiesta diconsegnarlo nel più breve tempopossibile.

Punto 1 O.d.G:Breve sintesi sulle attività delComitato Centrale nel 1° seme-stre del mandato

Appare opportuno evidenziareche le azioni intraprese da questoComitato Centrale sono state inbuona parte mediate da un preli-minare esame dello stato dell’artedelle attività istituzionali, contutte le azioni amministrative econtabili susseguenti nonché conla creazione e/o stabilizzazione ditutti i rapporti politico-istituzio-nali e del mondo scientifico.In secondo luogo il ComitatoCentrale ha orientato il proprioagire verso priorità istituzionaliche da troppo tempo rimanevanoin stand-by e che sono stati consi-derate urgenti.Si elencano gli ambiti d’interven-to principali:1. riforma ordinistica;2. riforma universitaria (revisione

SSD)

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3. attuazione direttiva 2005/36/CE

4. Lucina5. sito WEB 6. tutela del coordinamento oste-

trico 7. ristrutturazione sede FNCORiguardo ai punti 2 e 4 (riformauniversitaria e Lucina) seguiràapposita trattazione nel prosie-guo della relazione e nel rispettodell’Ordine del Giorno.Riguardo agli altri punti prece-dentemente indicati si riportanoin sintesi i fatti salienti.Circa la riforma ordinistica am-pia comunicazione e condivisionedella problematica è stata oppor-tunamente profusa.Vale la pena ricordare che, dopoil parere dell’Avv. V. Cirese sugliemendamenti della FNCO e suisuggerimenti dei Collegi provin-ciali, è stata inviata al referentedella 12° Commissione del Sena-to la nota con la quale si sonoproposti gli emendamenti for-malmente presentati da un sena-tore (come previsto dalla Legge edai Regolamenti parlamentari).Il termine per la presentazionedegli emendamenti al DDL 1142del sen. Boldi, adottato come te-sto base dalla 12° Commissione,era stato fissato per il21/07/2009. Da allora la Com-missione non ha ancora esamina-to gli emendamenti diffusamenteproposti e che siamo ancora inattesa di conoscere.Rimane inteso che, non appenaemergeranno delle novità e/o del-le criticità, Vi saranno pronta-mente comunicate.

L’attuazione della Direttiva2005/36/CE, sia per quanto ri-guarda l’assurdità della diagnosidi normalità della gravidanza da

parte del medico e sia per quantoconcerne l’implementazione delricettario per le ostetriche, è statopercepito da questo nuovo Comi-tato Centrale come un problemaassolutamente emergente da par-te di tutta la Categoria.In tale ottica è stato immediata-mente deliberato di richiedere adun esperto in diritto comunitariose la questione della diagnosi delmedico fosse un problema tutt’al-tro che chiuso, come prospettatoe temuto in occasione degli ulti-mi Consigli Nazionali.L’input positivo e risolutivo è sta-to determinato, oltre che da unprofondo senso di ingiustizia chesenz’altro ogni ostetrica sente evive nell’esercizio professionalequotidiano, anche alla luce di unanota della Presidente dell’EMAche pervenuta in FNCO in data18/03/2009, prima dello scorsoConsiglio Nazionale, prospettavatutta una serie di azioni che laFNCO poteva e doveva realizza-re prima che tale battaglia potevadefinirsi persa! Con un certo ottimismo il nuovoComitato Centrale ha quindi ri-chiesto ed acquisito un pareredell’Avv. Vania Cirese, esperta indiritto comunitario ed in profes-sioni sanitarie.Assolutamente in linea con quan-to già prospettato dalla Presiden-te EMA, l’avv. V. Cirese rendeconto di tutte una serie di azioniche ben possono e devono esserefatte nel prossimo futuro a tuteladella Categoria.In breve si comunica che, tra l’al-tro, sarà necessario attivare deiprocessi pilota che possano costi-tuire occasione utile per adire fi-no anche alla Corte Costituzio-nale. Si parlerà opportunamentedi questo argomento nel prossi-

mo corso per dirigenti di catego-ria, in quanto tra i relatori è statoinvitato anche l’avv. Cirese.Tale argomento verrà adeguata-mente affrontato anche nellaprossima Assemblea Nazionaleprogrammata per il 13 e 14 no-vembre 2009.

La ristrutturazione delle sedidella FNCO rappresenta un attodovuto per le leggi amministrati-ve e contabili che regolamentanoun istituzione pubblica. Tali leggirichiedono che a quanto stanziatoin bilancio conseguano precisescelte ed azioni valutabili sia intermini politici (l’operatività diun Governo!) sia più propria-mente economici (economicitàdella gestione).Inoltre il nuovo Comitato Cen-trale ha potuto verificare la ne-cessità istituzionale di procederealla ristrutturazione delle sedi vi-sto lo stato degli uffici sia in ter-mini di salubrità e sicurezza sia intermini di decoro istituzionale.Per quanto detto si è proceduto adare l’incarico all’Avv. A. Locon-te per l’assistenza in tutte le pro-cedure necessarie all’avvio di unagara pubblica, con preliminareelaborazione di un progetto (cheabbiamo esposto in questa sede edi un capitolato d’appalto, già ap-provati dal Comitato Centralenella seduta del 31/07/09.A breve sarà indetta la gara adevidenza pubblica per l’appaltodei lavori.Evidenziato quanto sopra, si pro-cede ora ad illustrare il questio-nario di gradimento (allegato1), quale strumento di verificadelle attività svolte dal nuovoComitato Centrale nel 1° seme-stre del suo mandato, con pre-ghiera di compilazione a tutti i

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presenti entro fine seduta. Si la-scerà pertanto uno spazio dedica-to a fine mattinata, prima dellapausa pranzo, in modo che tuttisiano messi nelle condizioni di ri-spondere con tranquillità alle do-mande proposte.

Punto 2 O.d.G.: Settore Scien-tifico Disciplinare Med/47 - Progetto di revisione da partedel CUN

Come già preannunciato, motivoprincipale della presente adunanzastraordinaria è il processo di revi-sione dei Settori Scientifico Disci-plinari (S.S.D.) in atto da partedel Consiglio Universitario Na-zionale (CUN) su richiesta del-l’attuale Ministro On Gelmini perl’ excursus normativo iniziato nel2007. Tale processo di revisionenon è altro che la ridefinizione de-gli ambiti di competenza delle di-scipline; in questa operazione èprevista la soppressione per alcunie l’accorpamento per altri.In questa adunanza, in qualità didirigenti di categoria di questomomento storico, dobbiamo assu-merci la responsabilità di effettua-re scelte consapevoli rispetto allepossibili sorti del nostro settorescientifico disciplinare che, in pri-mis, richiedono la piena consape-volezza della problematica.Le nostre scelte, ci auspichiamo,dovranno costituire un’ereditàproficua per le future generazio-ni, alle quali dovrà essere garanti-ta la tutela, lo sviluppo e l’affer-mazione degli ambiti di cono-scenza e competenza nel settoredi riferimento, in termini di atti-vità di ricerca e di didattica, neidiversi livelli di formazione e diattività assistenziale in ambitoostetrico, ginecologico, neonatale.

Come Vi è stato più volte antici-pato (vedi i notiziari FNCO, Lu-cina n.1/09), il processo di resty-ling in atto da parte del C.U.N.sembra portare verso un accorpa-mento di numerosi S.S.D. tra iquali anche il MED47 (già F23CScienze Infermieristiche Ostetri-co-Ginecologiche ) che in con-comitanza con l’istituzione deiDU fu attivato nel 1996.Il riconoscimento formale del sa-pere ostetrico nel sistema univer-sitario in Italia, è quindi un fattorecente. Neppure 3 lustri.Il settore, sulla base della declara-

toria vigente, ai sensi del DM4/10/2000, “si interessa dell’attivitàscientifica e didattico-formativa,nonché dell ’attività assistenziale aessa congrua nel campo della infer-mieristica speciale ostetrica e gineco-logica; il settore ha specifici ambiti dicompetenza nella teoria e metodolo-gia della ricerca e dell’assistenza in-fermieristica ostetrica e nell’assisten-za speciale ostetrico-neonatale e nellametodologia e organizzazione dellaprofessione del settore.”In sostanza alle ostetriche italianeè stata attribuita un’attività scien-tifica propria di didattica e di ri-cerca nell’attività assistenziale enell’organizzazione dei percorsidi cura in area ostetrica, neonata-le e ginecologica che ha valoriz-zato i rapporti di interdisciplina-rietà con le discipline affini.Oramai, da alcuni anni, si può af-fermare con orgoglio che la comu-nità di ostetriche italiane ha con-solidato il proprio linguaggio qua-le risultato di una significativa at-tività di ricerca, grazie anche allaelaborazione di tesi di tipo speri-mentale delle nostre colleghe, di-scusse a conclusione dell’iter for-mativo della laurea triennale, deimaster, e/o delle lauree magistrali.

In tal senso, è utile porre in evi-denza lo sforzo culturale di alcu-ne ostetriche italiane nel codifi-care sotto il profilo epistemologi-co “la natura” della disciplinaostetrica al fine di legittimarla nelmondo accademico.Con piacere ed orgoglio mi per-metto di comunicare a tutti i pre-senti che il linguaggio scientificocodificato nel testo “La disciplinaostetrica”, edito dalla MCGrawHill nel 2006, di cui diversiautori ed estensori sono presentiin questa assise, ha varcato i con-fini italiani. È stato infatti tradot-to in spagnolo per il mercato deiPaesi dell’America Latina ed ègià in vendita in Messico.

Riprendendo la questione delprocesso di revisione dei SSD, ilC.U.N , come si evince dal docu-mento approvato il 21 luglio2009, ritiene che la classificazio-ne e la codifica del sapere sonouna necessità essenziale per ladiffusione di conoscenza nelle di-verse sedi formative. L’evoluzioneculturale di una collettività esige,infatti, che questa codifica e/oclassificazione, non sia cristalliz-zata ma si adegui al contesto cul-turale e al continuo divenire delleconoscenze scientifiche.La necessità di una strutturazionedel sapere è una esigenza presentesin dall’antichità, vedi ad esempiola classificazione delle scienze se-condo il modello aristotelico (anti-ca Grecia 384 a.C.); vedi le arti deltrivio e del quatrivio ovvero, il mo-dello di classificazione medievaledelle materie di insegnamento incui si sono raccolte le singole co-munità di studiosi unite da inte-ressi e linguaggi comuni.Il CUN in questo attuale proces-so di revisione dei SSD si è posto

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degli indirizzi di comportamen-to, e dei principi di condivisione.La legittimità di un settore di-pende - come da documentoCUN allegato 3 - da:una sua ben definita identità, intermini di oggetto di studio, strut-tura interna, metodologie e lin-guaggio sufficienti da poter opera-re una adeguata analisi epistemo-logica.in ogni settore si deve configurareun’effettiva comunità scientifica(consistenza numerica di docenti);le affinità tra settori devono farriferimento ai rapporti di “vici-nanza” fra la ricerca scientifica e ladidattica universitaria (ciò accre-dita all’insegnamento delle disci-pline degli stessi settori) e quindi,non solo sul piano scientifico.La revisione della classificazionedei saperi oltre a comportare lamodifica delle declaratorie vi-genti comporta la variazione del-le procedure di reclutamento deidocenti a mezzo di concorso, lametodologia della loro chiamataa livello locale, nonché la loro fu-tura progressione di carriera.

Si fa presente che entro tre mesidalla pubblicazione in GU delDM di revisione dei SSD tutti iDocenti Universitari dovrannoafferire ai nuovi SSD. Questoovviamente varrà anche per i ri-cercatori ed i professori afferential MED/47 dipendenti nelle va-rie Università, che ad oggi risul-tano essere: due ricercatori e dueassociati appartenenti al profiloprofessionale di ostetrica/o. Neicasi di revisione dei SSD per iquali la corrispondenza non èunivoca il re-inquadramento av-verrà con decreto rettorale, a do-manda dell’interessato, e parerevincolante del CUN.L’ultimo processo di revisione -simile a quello in progress - si èverificato nel 1998 che comportòil passaggio dal F23C al MED47a seguito della riforma universi-taria introdotta con il DM509/99 e della revisione dellenorme concorsuali conseguentiall ’applicazione della L.210/1998 1. Tale Riforma uni-versitaria, come è noto, ha porta-to all ’istituzione delle laurea

triennale in Ostetricia e dellaLaurea specialistica (Scienze In-fermieristiche e Ostetriche) e deiMaster di 1°-2° livello.

La revisione dei SSD è pertantocorrelata ai meccanismi concor-suali non ancora codificati.

Alla riforma universitaria di diecianni fa, prima ancora di realiz-zarsi compiutamente in tutti isuoi aspetti, fece immediatamen-te seguito l’esigenza di una se-conda riforma universitaria fissa-ta dal DM 270/2004 per quantoriguarda l’aspetto degli ordina-menti didattici e dalla L.230/2005 per quanto riguarda lanormativa concorsuale dei do-centi universitari (idoneità scien-tifica nazionale e annuale profes-sori associati e ordinari) valutatida 5 commissari sorteggiati dauna lista nazionale di apparte-nenti ad un unico SSD.Il C.U.N. già nel 2007, su richie-sta dell ’allora ministro FabioMussi e per consentire l’attua-zione della nuova normativa con-

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Esempi di attuali declaratorie:

Rideterminazione settori scientifico-disciplinari (d.m. del 04/10/2000) Affinitàmed/47 scienze infermieristiche ostetrico-ginecologiche - Il settore si interessa dell’attività scientifica edidattico-formativa, nonché dell’attività assistenziale a essa congrua nel campo della infermieristica speciale ostetri-ca e ginecologica; il settore ha specifici ambiti di competenza nella teoria e metodologia della ricerca e dell’assisten-za infermieristica ostetrica e nell’assistenza speciale ostetrico-neonatale e nella metodologia e organizzazione dellaprofessione del settore.med/45 scienze infermieristiche generali, cliniche e pediatriche - Il settore si interessa dell’attivitàscientifica e didattico-formativa, nonché dell’attività assistenziale a essa congrua nel campo della infermieristica ge-nerale, pediatrica e neonatale; sono ambiti di competenza del settore la metodologia della ricerca in campo infer-mieristico, la teoria dell’assistenza infermieristica, l’infermieristica clinica, preventiva e di comunità, l’infermieristicadell’area critica e dell’emergenza e la metodologia e organizzazione della professione.med/40 - ginecologia e ostetricia - Il settore si interessa dell’attività scientifica e didattico-formativa, nonché del-l’attività assistenziale a essa congrua nel campo della fisiopatologia e clinica dell’apparato genitale femminile; sonospecifici ambiti di competenza la semeiotica funzionale e strumentale, la metodologia clinica, la terapia e la chirurgiatradizionale e mini-invasiva in ginecologia e ostetricia e gli aspetti ginecologici della endocrinologia, della fisiopatologiadella riproduzione umana, della oncologica e della medicina dell’età prenatale.

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corsuale, aveva avviato il processodi revisione dei Settori Scientifi-co Disciplinari fino ad elaborareun elenco di aggregazioni deiSSD (V. parere generale n. 3 delCUN del 07/06/2007) ed avendocura, però, di precisare che taleaggregazione era in via del tuttosperimentale e straordinaria, fi-nalizzata a risolvere, nell’imme-diato, le esigenze concorsuali peril reclutamento dei ricercatoriuniversitari, che però non ha avu-to nessun seguito.In data 18-19 giugno 2008 è av-venuto un incontro a Romapresso il CNR, nell’ambito delConvegno organizzato propriodal CUN su “Università e sistemapaese: per un governo partecipatodello sviluppo”. L’evento fu di notarilevanza pubblica (ne parlaronotutti gli organi di informazione!).In tale occasione, in cui è interve-nuto anche il Prof. L. Frati (Pre-sidente della Conferenza perma-nente dei corsi di laurea delle

professioni sanitarie), fu presen-tata la proposta di revisione deisettori scientifico disciplinari(come documentata agli atti delConvegno pubblicati sul sito delCUN).In tali atti è già chiaramente de-scritta la proposta di riformaquale frutto di “un’ampia ed arti-colata discussione nell ’ambito delCUN e fra il CUN e la comunitàscientifica ed anche all’interno dellevarie aree disciplinari che la com-pongono” (v. atti convegno).

Il 5 settembre 2008 (una annofa!) il ministro Gelmini ha for-malmente richiesto al CUN dielaborare una proposta di ridu-zione dei settori scientifico di-sciplinari nell’attesa della pub-blicazione del decreto sulla Go-vernance universitaria.

A seguito di notizie ufficiose cir-colanti nell’ambiente universita-rio in data 21/04/2009 l’attuale

Comitato Centrale apprende for-malmente (attraverso il sito delCUN) del progetto di revisionein atto, documentato attraverso lapubblicazione e diffusione del“Documento di lavoro del ConsiglioUniversitario Nazionale sulla revi-sione dei settori scientifico discipli-nari” del 8 aprile 2009.Il documento è stato tempestiva-mente inviato in data 21/4/09prot. 1442 (medesimo giorno!) atutte Voi Presidenti ed a tutti iCoordinatori dei Corsi di laureain ostetricia.Per avere informazioni da fonteautorevole sul destino del SSDMed 47, in data 6/05/2009, laPresidente Guana e la Vicepresi-dente Cinotti, hanno incontratoil Presidente del C.U.N. Prof.Lenzi presso la sede del Ministe-ro dell’Università.Dall’incontro è emerso che la ri-duzione dei SSD va a collocarsinell’area di una riforma più am-pia Volta a riformare la Gover-nance dell’Università .In data 23 luglio 2009 il CUN,sulla base delle indicazioni conte-nute nel documento di indirizzoapprovato nel corso della sedutadel 22 luglio, ha portato a termi-ne la sua proposta di accorpa-mento presentando 89 Macroset-tori ( termine che ha sostituito ladefinizione di “ambito”) e 196SSD .Da fonti non ufficiali si è saputoche per l’Area medica 06 sonoprevisti 12 Macrosettori e 30SSD (20 SSD meno rispetto alnumero attuale ).La prossima settimana il CUN (n.48 - 15,16 e 17 settembre 2009)completerà il lavoro relativo alledeclaratorie dei nuovi SSD.La proposta del CUN sarà for-malizzata dal MIUR attraverso

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Cosa è il CUN ( L. n.18 del 26/01/2006)Il Consiglio universitario nazionale (CUN) è organo elettivo di rap-presentanza del sistema universitario. Il CUN formula pareri e pro-poste al Ministero dell’ Università e della Ricerca, relativamente alleseguente materie:• a) obiettivi della programmazione universitaria;• b) criteri per la utilizzazione della quota di riequilibrio del fondo di finanzia-

mento ordinario delle università (F.F.O.);• c) criteri generali per l’ordinamento degli studi universitari, ai sensi del-

l’art.17, co.95, della L.15/05/1997 n.127;• d) regolamenti didattici di ateneo;• e) settore scientifico-disciplinari;• f) decreti ministeriali di cui all’art.17, co.69, della citata legge n.127/97;• g) ogni altra materia che il Ministro dell’ Università e della Ricerca ritenga di

sottoporre al parere del CUN.

Il CUN esprime il parere di legittimità sugli atti delle commissioni nelle proce-dure preordinate al reclutamento dei professori ordinari, associati e dei ricerca-tori. Restano ferme le competenze attribuite al CUN da specifiche norme. Inol-tre al suo interno, opera un Collegio di Disciplina, con il compito di svolgere iprocedimenti disciplinari a carico dei professori e dei ricercatori universita

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l’emanazione di un Decreto Mi-nisteriale.Ciascun nuovo SSD avrà, come iprecedenti, la declaratoria, deri-vante dalla revisione ed aggior-namento di quella attuale che neidentifica i contenuti scientificodisciplinari e, ove opportuno, as-sistenziali.In questa operazione di grandeassemblamento (e soppressione!)sono introdotti i “DescrittoriScientifico Disciplinari” che sin-tetizzano, solo ove necessario al-l’interno delle declaratorie, le ca-ratteristiche di alcuni specificiprofili scientifici, al fine di ga-rantire l ’identificazione dellespecificità essenziali per l’attivitàdidattica, scientifica e per l’areasanitaria assistenziale.Quale sia il contenitore in cui an-drà a confluire il MED 47 non ri-sulta ancora ben chiaro ma, da no-tizie diffuse in ambito accademico,sembra che si prospetti un settoredi “area tecnica” in cui confluireb-bero tutte le professioni sanitarie.Riassumendo, ad oggi le azioniposte in essere da questo CCsono state le seguenti:1. 21/4/09 la FNCO apprende del

progetto di riforma dei SSD;2. 21/4/09 la FNCO sensibilizza

Presidenti di Collegio e Coor-dinatori circa questo progettodi revisione;

3. 30/4/09 la FNCO richiede in-contro con il presidente delCUN - Prof. Lenzi;

4. 6/5/09 la Presidente e Vice-presidente FNCO incontranoil Presidente del CUN per lasensibilizzazione del problemae per comprendere lo stato delprogetto di revisione;

5. 30/06/09 la FNCO dirama uncomunicato stampa a seguitodi notizie di stampa che ren-

dono stringenti i tempi diriforma della Governance del-l’Università, riforma entro laquale, proprio come riferitodal Presidente del CUN, si in-serirà la revisione dei S.S.D.;

6. 26/7/09 la FNCO scarica dalsito del CUN il report dellaSessione del 21-23/7/09 delCUN;

7. 31/07/2009 la FNCO, previacondivisione in CC, lancia unappello al Ministro Gelminied al sottosegretario del MiurOn. G. Pizza;

8. 06/08/2009 la Presidente con-voca il Consiglio Nazionalestraordinario per la dataodierna;

9. 04/09/2009 la FNCO ha ri-chiesto un nuovo incontro conil Presidente del CUN al finedi fornirVi indicazioni ulte-riori sul destino della ns. SSDgià in occasione dell’Assem-blea straordinaria. Purtroppol’incontro fissato per il giorno10/09/2009, per impegni ur-genti e improrogabili tra ilProf. Lenzi ed il MinistroGelmini, è stato spostato a da-ta da definirsi a breve.

In conclusione, si evince dallenostre azioni politiche intrapreseche l’obiettivo prioritario di que-sto Comitato centrale è la tuteladell’autonomia del proprio Set-tore Scientifico DisciplinareMED/47 Scienze infermieristi-che ostetrico-ginecologiche

…. Ma quali potrebbero esserele ricadute negative sulla comu-nità delle ostetriche italiane nelcaso in cui il MED 47 in questoprocesso di accorpamento e/odi soppressione dei SSD perdala sua autonomia?

Questo CC ne ha individuate di-verse nell’immediato e nel futuro;si auspica che le riflessioni del CCpossano fungere da stimolo per unproficuo dibattito/confronto conquesta Assemblea. I punti di debo-lezza si possono così individuare:1. La perdita di un proprio SSD,

tra l’altro di recente istituzione,potrebbe offuscare l’esistenzadi uno specifico sapere ed auto-nomia disciplinare, nonchédella già esigua propria comu-nità scientifica, se così si puòper noi definire. Ad oggi 2 ri-cercatori e 2 associati di matri-ce ostetrica! Mentre presentin.1 associati e n. 7 ricercatoridi matrice medica (quindi lacomunità scientifica del MED47 oggi è rappresentata da n.12 soggetti).

2. La compromissione della for-mazione disciplinare specificadella figura ostetrica già pre-sente nelle università italianedal 1700.

3. L’annullamento della forma-zione disciplinare specifica diuna figura rilevante e peculiareper il nostro sistema sanitariocon competenza in ambitoostetrico, ginecologico e neo-natale volta alla promozionedella salute di genere e alla tu-tela della fisiologia degli even-ti naturali del ciclo riprodutti-vo.

4. Perdita della caratterizzazionesociale e culturale della profes-sione ostetrica e della sue spe-cificità in ambito relazionale intermini di supporto e di presain carico globale della persona.

5. Allontanamento dalle specifi-che aree di ricerca nell’ambitodel caring, della salute globalee di genere, dello studio deiprocessi fisiologici del ciclo ri-

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produttivo, dei modelli orga-nizzativi dell’assistenza e del-l’offerta dei servizi in ambitomaterno-infantile pertinentiai bisogni emergenti nella col-lettività.

6. Ulteriore ostacolo all’arruola-mento di ricercatori di associa-ti e di ordinari ostetriche

Quale sarà il destino di queiSSD che non rispondono ai re-quisiti del CUN e che fissano lafondatezza di una autonomiadisciplinare? Ormai è cosa nota a tutti che iprimi a subire un restyling saran-no i saperi delle professioni sani-tarie compresi tra il MED 45 edil MED 50. La nostra politica, adoggi condotta, è stata quella ditutelare l ’autonomia delMED/47, come ribadito nei no-stri comunicati stampa.Ciò nonostante, a questo punto, ènecessario avere consapevolezzadegli ipotetici scenari sfavorevoli,così pure delle ricadute che sitenterà ora di descrivere (vedi Ta-bella 1):Dopo questa prima analisi sulleluci e sulle ombre degli ipoteticiscenari che il processo di revisio-ne dei SSD, ci auspichiamo chel’Assemblea arrivi ad offrire ulte-riori punti di vista in modo daavere un ulteriore supporto alledecisioni ed alle scelte che la ca-tegoria dovrà fare in manieraconsapevole e condivisa.I “giochi” non sono ancora con-clusi fino a quando non saràemanato il decreto sulla Gover-nance universitaria, ed al momen-to, considerati gli scenari futuri-bili, è ancora legittimo chiedersirispetto a quale soluzione sarebbeauspicabile arrivare.In quale area o in quale macro-settore sarebbe più strategico

essere accorpati e confluire ?E viceversa, in quale settore sa-rebbe, invece, meno indicatoconfluire ? Se la partita rimane ancora aper-ta, le decisioni politiche prese og-gi dall ’assemblea saranno tra-smesse con forza ed incisività alMinistro Gelmini, al presidentedel CUN e al vice ministro Fazio.Una volta invece chiusa la parti-ta, quali ulteriori azioni saràutile intraprendere ?

Altro dilemma è la codifica deidescrittori. Si auspica che la FN-CO possa avere la possibilità diinterloquire con il CUN in meri-to ai descrittori, prima che la suaproposta divenga decreto.In caso non ci sia nessuna possi-bilità di proposte da parte dellaFNCO al CUN, in quanto le de-cisioni prese sono inderogabili,quali le azioni intraprendere?

Punto 3 O.d.G:Progetto rivista di categoria giàLUCINA

Il nuovo Comitato Centrale haimmediatamente percepito la

questione di Lucina e della rivistadi categoria come un elementostrategico di importanza fonda-mentale.La comunicazione è un elementofondante di qualsiasi gruppo nongià nel senso comune di “renderenoto” quanto piuttosto nel sensoetimologico del termine (latino:communico =mettere in comune, farpartecipe) che più propriamenteporta gli individui a partecipare,condividere ed interagire.Non coinvolgere le ostetriche e lealtre istituzioni socio-sanitarie eprofessionali nel processo comuni-cativo crea, a nostro avviso, undanno in termini di crescita e svi-luppo rilevabile nel medio periodo.Il gap informativo di lunga duratanon è più sostenibile, come ribadi-to e segnalato da molte colleghe! In tale ottica questo nuovo Co-mitato Centrale ha adottato duestrategie:1. Breve termine: pubblicazione

immediata di Lucina per al-meno 3 numeri dell ’anno2009;

2. MEDIO TERMINE: indagi-ne di mercato finalizzata a co-noscere la formula contrattuale

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sostenibile per la pubblicazionepermanente della rivista per glianni 2010 e seguenti.

Per quanto concerne il primopunto la strategia è stata portataa termine attraverso un contrattopro-tempore, con oneri parzial-mente a carico della FNCO, perla pubblicazione dei 3 numeridell’anno 2009.Il primo numero è stato pubbli-cato on-line e diffuso alle Presi-denti di Collegio, Presidenti eCoordinatori CLO già dai primigiorni del mese di agosto. Laspedizione postale, per il concor-rere delle ferie, è invece avvenutail 01/09/2009.Per quanto riguarda il secondopunto ovvero l’indagine di mer-cato, la stessa si è resa necessariaper chiarire un problema di fon-do: i costi della rivista e la sosteni-bilità da parte della FNCO.

Dall’anno 1999 al 2008 la FN-CO ha intrattenuto un contrattodi edizione in base al quale l’edi-tore si impegnava a pubblicaresei numeri della rivista Lucinasenza alcun onere per la FNCOche riconosceva all ’editore lapossibilità di finanziarsi tramiteraccolta pubblicitaria, fatto salvoil diritto di veto per quelle pub-blicità che fossero ritenute nonconsone al ruolo istituzionale.Questo contratto è stato risoltodal precedente Comitato Cen-trale della FNCO nell’anno 2008a seguito delle difficoltà, segnala-te dall’editore, di mancato repe-rimento di sponsor che coprisse-ro i costi della pubblicazione.Nell’anno 2008 sono stati pub-blicati solo 2 numeri della rivista,uno dei quali con costi parzial-mente a carico FNCO.Senz’altro parte di tale difficoltà

è determinata da un generalizza-ta crisi del settore pubblicitario.Nell’ambito della salute il finan-ziamento degli eventi formativi,connessi all ’obbligo ECM, hafortemente penalizzato la spon-sorizzazione su altri settori come,ad esempio, la carta stampata.Il Comitato Centrale nel valutareinsostenibile il fatto che la pub-blicazione e diffusione della rivi-sta sia lasciata al reperimento in-certo di sponsorizzazioni ha vo-luto conoscere i costi della edi-zione, pubblicazione, stampa ediffusione della rivista così daconsentire a tutte noi una sceltaponderata sul futuro della rivistadi categoria.L’indagine di mercato all’uopoattivata ha avuto pertanto la pre-cipua finalità di conoscere i costidel mercato, con o senza sponso-rizzazioni.

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Il percorso formativo dell’ostetrica italiana TAVOLA SINOTTICA

1728 - Torino - 1° Scuola di ostetricia in Italia - Maestra ostetricaR. D. 10/02/1876 - Regolamento delle scuole di ostetricia per levatrici Legge. n. 921/1937 - Ordinamento delle scuole di ostetricia (Scuole annesse alle cliniche ostetrico-ginecologiche delle Università e Scuole autonome), dis-ciplina giuridica della professione, qualifica di ostetrica, vigilanza da parte del Ministero dell’istruzione (ora MIUR) - durata del corso: 3 anni - requisito diammissione: diploma suola media inferiore.R.D. N. 1630/1940 - Regolamentazione dell’ordinamento degli studi e s.m.i.L. 1252/1957 - Durata del corso di studi 2 anni - requisito di ammissione: diploma biennale di infermieri professionale e/o superamento esami deiprimi 3 anni della Facoltà di medicina e/oprova di ingresso . Durata complessiva: 4 anniL. 124/1971 - requisito di ammissione al corso biennale di infermieri professionale (propedeutico al corso in ostetricia): compimento di un biennio distudi successivo al diploma di scuola media inferiore.DPR N. 867/1975 - Modifiche al Corso di infermieri professionale (propedeutico al corso in ostetricia)- Durata 3 anni - Durata complessiva del corsoin ostetricia: 5 anniDpr 1029/1980 - Nuovo ordinamento degli studi delle scuole in Ostetricia e modifica al piano di studi in adeguamento alla Direttiva CEE del 1980 Legge n.168/1989 - Istituzione del Ministero dell’ UniversitàLegge n. 341/1990 - Riforma degli Ordinamenti didattici univeristari . Viene introdotto un nuovo titolo di studio: il Diploma Universitario - È istituito il CUN -È riordinata l’attività di docenza D.M. 24/07/1996 - Istituzione dei corsi di Diploma Universitario (in attuazione della L. 341/1990). L’ostetrica/o ha il Diploma Universitario - Durata delcorso: 3 anni - requisito di ammissione: diploma suola media superiore di durata quinquennale. Individuazione dei Settori Scientifico Disciplinari tra i qualiF20X “Ginecologia ed ostetricia” ed F23C “Scienze infermieristiche ostetrico-ginecologiche - Criticità: lo standard formativo partico e di tirocino nonrispetta le Direttive Europee.D.M. 509/1999 - “Regolamento recante norme concernenti l’autonomia didattica degli atenei” - ridefinizione ei titoli di studio - previsione di una laurea di1° livello (triennale) ed una laurea di 2° livello (laurea specialistica biennale)- Revisione delle norme concorsuali - Istituzione dei Dottorati di ricerca e deimaster universitariDM 4/10/2000 - Revisione dei settori scientifici disciplinari - Individuazione del MED/47DM 2/4/2001 - Determinazione delle classi di laurea universitarie delle professioni sanitarie tra cui anche quella di ostetrica.DM 270 del 22/10/2004 - Modifiche al Regolamento recante norme concernenti l’autonomia didattica degli atenei cui al DM 509/1999L. 230/2005 - Modifiche alla normativa concorsuale del personale docente. D.M. 19/02/2009 - Determinazione delle classi di laurea universitarie delle professioni sanitarie ai sensi del DM 270/2004.

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Ipotesi di scenari di accorpamento/soppressione

A

B

C

D

Accorpamento del MED/47 nelSSD delle scienze della salute del-la donna, della riproduzione e del-l’età evolutiva?

Ogni sapere incluso in questa declara-toria generale, potrebbe seguire unproprio descrittore scientifico discipli-nare

Accorpamento del MED/47 nelSSD delle scienze infermieristicheed ostetriche?

Ogni sapere incluso in questa declara-toria generale, potrebbe seguire unproprio descrittore scientifico discipli-nare

Accorpamento del MED/47 nelSSD delle scienze delle professionisanitarie?

Ogni sapere incluso in questa declara-toria generale, potrebbe seguire unproprio descrittore scientifico discipli-nare

Soppressione di tutti i SSD delleprofessioni sanitarie (dal MED/45al MED/50) accorpamento areamedica affine?

Ipotesi di un descrittore che identifichiuno specifico sapere

Sotto il profilo epistemologico, vi è una rilevante affinità in merito all’oggettodi studio ovvero i fenomeni riproduttivi del ciclo vitale della donna; dal 1500la scienza medica ostetrica e la midwifery hanno intrecciato un rapporto si-nergico sia sul piano clinico che sul piano formativo. Ovviamente cambia ilpunto di vista dell’osservazione: le ostetriche si interessano della fisiologia ed imedici della patologia RECLUTAMENTO DOCENTIRispetto alle prove dei docenti universitari: le candidate ostetriche si potreb-bero trovare di fronte ad una commissione solo di Professori appartenenti aquello specifico SSD (o misto se la quota dei Professori è inferiore alle indica-zioni ministeriali). Inoltre i candidati che parteciperanno potranno essere me-dici specialisti in ostetricia e ginecologia , pediatri e ostetriche.Il reclutamento del vincitore avverrà da parte dell’Università chiamante in re-lazione alle proprie esigenze (profilo di chiamata).

Modello Internazionale.In molti Paesi vi è un rapporto sinergico tra Midwifery e Nursing sotto il profi-lo scientifico, di politica sanitaria e professionale, nonché in ambito formativo.Sotto il profilo epistemologico vi è un’affinità con il metodo scientifico nellaprassi: il processo di assistenza alla persona secondo un approccio olistico.Inoltre affinità in merito alla attività assistenziali dirette alla prevenzione, curae salvaguardia della salute individuale e collettiva, come previsto nelle nor-mative vigenti: L. 251/00. Attualmente non vi è una comunità scientifica numerosa secondo i requisitiindicati dal CUN, per poter costituire un unica commissione d’esame prove-niente da un unico SSD. Attualmente sia nel MED 45/47 sono presenti docenti di matrice medica chepotranno operare la scelta di abbandonare questi settori e collocarsi in unonuovo (come indicato dal CUN).RECLUTAMENTO DOCENTIAi concorsi possono partecipare gli appartenenti allo stesso SSD: infermieri eostetriche. Gli infermieri in Italia sono più di 300.000, le ostetriche 16.000. Ogni 5 anni potranno essere banditi concorsi su questo settore. Potrebbe essere tutelata una comunità scientifica di ostetriche e infermieri.Il reclutamento del vincitore avverrà da parte dell’Università chiamante in re-lazione alle proprie esigenze (profilo di chiamata).

Modello prospettato dal CUN (anche in documenti precedenti)Che cosa ci accomuna da un punto di vista epistemologo?

RECLUTAMENTO DOCENTICommissione mista Attualmente sia nel MED 46/48/49/50 sono presenti docenti di matrice me-dica che potranno operare la scelta di abbandonare questi settori e collocarsiin uno nuovo (come indicato dal CUN).Potrebbe essere tutelata una comunità scientifica delle professioni sanitarieOgni 5 anni potranno essere banditi concorsi su questo settore Il reclutamento del vincitore avverrà da parte dell’Università chiamante in re-lazione alle proprie esigenze.

Annullamento dei saperi delle professioni sanitarie in un settore ben definito,pertanto nessun bando di concorso per la copertura di uno specifico SSD.

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Il dato emergente è che il costoannuale per la pubblicazione di 6numeri della rivista con caratte-ristiche tecniche “più economi-che” si aggira intorno ad ◊100.000,00 (+/-) senza sponsor.La maggior parte delle case edi-trici non descrivono costi certi afronte di inserzioni pubblicitariema prevedono eventuali mecca-nismi a scalare dai costi enunciatio comunque sulla base di percen-tuali prestabilite.Solo due case editrici prospettanocosti decisamente ridotti di circala metà ed ipotizzabili impegni diedizione, pubblicazione e diffu-sione della rivista sia senza inser-zioni pubblicitarie (per un costodi circa ◊ 50.000,00) sia con in-serzioni pubblicitarie il cui even-tuale introito sarebbe comunquea scalare sul costo sopra accenna-to.Siamo qui pertanto per analizza-re quale sia la scelta più consonae sostenibile.Resta inteso che un progetto dipubblicazione “costante” della ri-vista di categoria richiede entratestabili. Il bilancio attuale dellaFNCO ha entrate correnti, coin-cidenti con le quote contributivedei Collegi, sufficienti a gestire leuscite correnti attuali.L’avanzo di amministrazionedella FNCO, data la sua variabi-lità, non può coprire delle uscitecerte che deriverebbero da uncontratto sottoscritto con terzi,se non in via transitoria.Pertanto la copertura dei costi daparte della FNCO per la pubbli-cazione della rivista richiede ne-cessariamente un aumento dellequote quantomeno dal 2011,provvedendo così a coprire i costidella rivista per il 2010 con l’a-vanzo di amministrazione. Men-

tre i costi degli anni 2011 e 2012con l’aumento delle quote.L’aumento delle quote ipotizza-bile non può essere inferiore ad ◊5.00 ad iscritta. Tale aumentocoinciderebbe, tra l’altro, con l’a-deguamento ISTAT a far datadall’ultimo anno di aumento del-le quote (2001);

Alternativa possibile sarebbe lapubblicazione on-line della rivi-sta di categoria e l ’invio telemati-co a tutte le ostetriche, dotando pre-viamente ciascuna iscritta di unindirizzo di posta elettronica certi-ficata, reso peraltro obbligatoriodalla normativa vigente.Il costo orientativo per un’attiva-zione per tutte le ostetriche ita-liane è di circa ◊ 3,00 ad ostetri-ca che la FNCO potrebbe finan-ziare per il primo anno (perun’operazione complessiva di cir-ca ◊ 50.000) anche con l’avanzodi amministrazione. Dal secondoanno la quota sarà a carico delleiscritte.Ciascun Collegio valuterà in au-tonomia se aumentare le quoteconsiderando che la posta elet-tronica certificata sarebbe utiliz-zabile anche per tutte le comuni-cazioni istituzionali tra Collegied iscritti (convocazioni Assem-blee incluse) con abbattimentodegli attuali costi dei Collegi.Entrambe le ipotesi devono esse-re valutate ed approvate da que-sto Consiglio Nazionale così daconsentire una giusta formula-zione del preventivo finanziarioper l ’anno 2010 e per indireeventualmente la gara ad eviden-za pubblica per la pubblicazionedella rivista Lucina.Definite le scelte di carattereoperativo (invio telematico o car-taceo) ed economico, è opportu-

no condividere con Voi tutti an-che una scelta su un eventualerestyling della rivista di catego-ria, come, ad esempio, la sceltadel nome.Come già indicato, il C.C. hadeliberato di sostituire il Comi-tato scientifico con un Comitatodi redazione in funzione dell’in-dividuazione dello scopo della ri-vista quale organo ufficiale di ca-tegoria e non quale rivista scien-tifica.Pertanto la linea editoriale segui-ta è quella di raccogliere tutti gliarticoli di carattere istituzionale,socio sanitario e politico.Proposta di delibera:1. Modalità di diffusione carta-

cea o telematica.2. Aumento delle quote a valere

dal 2011 nel caso in cui si de-cida per la rivista cartacea.

3. Attivazione di posta elettroni-ca certificata a tutti gli iscrittinel caso in cui si decida per larivista telematica.

Punto 4 O.d.G:Presentazione bozza nuovo Co-dice Deontologico FNCO

È presentata a tutti Voi una boz-za di revisione del Codice Deon-tologico approvata all’unanimitàdal nuovo Comitato Centrale indata 31/07/2009.Il nuovo Comitato Centrale, sul-la base delle consegne effettuateil 28/03/2009, giorno del suo in-sediamento, ha lavorato sullabozza di documento di revisionedel C.D. agli atti della FNCO.Come risulta dai verbali del pre-cedente governo federale, taledocumento non era stato ancoraformalmente approvato dal CC.Da una lettura approfondita deiverbali e degli atti pregressi sievince che le revisioni al docu-

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mento sono state prodotte dallapast president, Maria Vicario, daFederica Oliva (ostetrica di Na-poli) e da Giorgio Giuliani. Taledocumento fu sottoposto al pare-re del Centro Interuniversitariodi Ricerca Bioetica delle univer-sità napoletane.Il documento a noi consegnatonon può definirsi un prodottodel Gruppo di lavoro istituito inseno al Consiglio Nazionale nelmese di aprile 2007 giacché nonsi evince, dai verbali ed atti dellaFNCO, che tale gruppo di lavoroabbia in qualche maniera condi-viso un documento e/o contri-buito alla revisione.Risulta agli atti solo un encomia-bile lavoro delle colleghe di Tori-no, prodotto su impulso della pa-st president del Collegio MonicaMolinar Min, componente delGruppo di Lavoro costituito inseno al Consiglio Nazionale so-praccitato.Il lavoro fu fatto pervenire inFNCO quando il processo di re-visione era già stato inviato alCIRB.Al fine di non disperdere le ener-gie investite, e per conciliare ognicontributo, la bozza di documen-to approvata dal nuovo ComitatoCentrale è pertanto consegnata atutte voi per un’analisi critica cheporti ad un ulteriore contributo.Si prega di coinvolgere anche ipropri iscritti alla revisione dei

doveri deontologici, in modo chesi possa dire che la versione del2009 sia il risultato di un respon-sabile contributo etico deontolo-gico di tutta la comunità delleostetriche italiane.La bozza di documento dovràessere approvata nella prossimaadunanza di Consiglio Naziona-le, in vista della quale prego tuttele colleghe a volere condividerein seno ai propri Consigli Diret-tivi e/o Assemblee degli iscritti leproposte di revisione e di far per-venire eventuali contributi e/oosservazioni entro e non oltre ilprossimo 11/10/2009.Al fine di facilitare la trasmissio-ne a tutti gli iscritti si propone ladiffusione di tale bozza sul nu-mero 2 di Lucina e sul sito web.Fatta la necessaria premessa tec-nica si elencano di seguito i prin-cipi guida che hanno portato allarevisione dell ’attuale CodiceDeontologico vigente:1. rafforzamento dell’etica nel-

l’ambito di uno scenario poli-tico-sociale e socio-sanitarioche, prima ancore di esserepianificatore e gestore dellasanità, vuole essere promotoree garante della tutela della sa-lute dell’individuo e della col-lettività;

2. visione olistica della personaassistita nell’ottica di “pren-dersi cura globalmente dellapersona” nel rispetto della

continuità assistenziale;3. clinical governance, sistema

entro il quale ciascun profes-sionista garantisce la propriaparte di assunzione di respon-sabilità e competenza e di go-verno del sistema, in un climadi massima collaborazione edintegrazione;

4. adeguamento delle nuovecompetenze dell ’ostetrica/oalla luce dell’evoluzione dellascienza e della conoscenza(procreazione, sangue cordo-nale, diritti della partoriente edel bambino, etc.);

5. evoluzione della disciplinaostetrica;

6. apertura e contributo al cam-biamento verso modelli assi-stenziali innovativi basati sulleevidenze scientifiche.

In questa sede vogliamo condivi-dere con voi, per esplicita appro-vazione, il modus operandi dellarevisione ed approvazione delCodice Deontologico.Questo Comitato Centrale au-spica che il documento possa es-sere approvato nella prossima as-semblea del 2009, in modo darenderlo applicativo nel 2010.Con questo ultimo punto si con-clude la relazione presentata.Auspicando di avere sufficiente-mente argomentato e svisceratotutti i punti dell’OdG, si ringra-ziano tutti i presenti in sala perl’attenzione dimostrata.

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10 miliardi di euro la stima delgiro d’affari delle cause di risarci-mento danni. In 10 anni sono au-mentate del 66% le richieste dirisarcimento per errori in sanità edanni causati alla salute. Un’inda-gine condotta in 16 paesi europeiha confermato l’incremento intutta Europa dei ricorsi giudiziaricontro i sanitari con un primatonon invidiabile dell’Italia nellaquale si calcola che il numerodelle denunce concernenti la re-sponsabilità in sanità si aggirisulle 15mila all’anno contro lecirca 4mila della Francia e dellaDanimarca, le 8mila del RegnoUnito e addirittura le mille dellaSlovacchia.Il problema è, quindi, recepito inmodo pressante in tutte le nazio-ni, tanto da aver indotto il Consi-glio d’Europa ad organizzare unaConferenza sulla responsabilitàmedica che si è svolta a Strasbur-go nel mese di giugno 2008, cui èseguita una serie di interventi nor-mativi nei vari settori nel 2009.Una parola non detta, una pro-messa di troppo, la convinzioneche l’operatore sanitario sia onni-potente, che tutti debbano essereguariti, sono il lievito del conten-zioso e le complicanze impreviste

divengono i presupposti per an-dare in Tribunale.Le aspettative sulla medicina so-no tali che la si equipara a unascienza esatta.Si è sviluppata la cultura per cuinel settore sanitario si può sem-pre risolvere il problema: se cosìnon è la colpa è del professioni-sta. È molto facile, di fronte aqualcosa che, si presume, non hafunzionato limitarsi alla colpevo-lizzazione dell’operatore diretta-mente coinvolto che, in realtà, èsolamente l’ultimo e più deboleanello della catena degli eventiche hanno innescato l’errore.Centinaia di agenzie assicurative sisono riconvertite alla causa di re-sponsabilità professionale; la Leg-ge Bersani ha reso possibile il “pat-to quota lite”, legalizzando il “farea mezzi” tra avvocato e paziente.Ora al centro del business ci sonole colpe professionali, anche se incaso di assoluzione, chi ha accu-sato non esborsa un euro.Se su internet si digita la voce“malasanità”, si spalanca mezzomilione di pagine, la porta apertasu una giungla di mani volonte-rose pronte a tendersi al danneg-giato. Agenzie di franchising intutta Italia e procacciatori d’affari

che allungano il biglietto da visitanei reparti, con la certezza chedenunciare il sanitario non ha ri-schi: niente anticipi né penali, sevinci si fa a mezzi.il “Tribunale del malato” oggi ri-schia di essere travolto da un’allu-vione di richieste (ventimila con-tatti all’anno).I contenziosi crescono e si devecercare con il lumicino un profes-sionista che non sia stato rag-giunto almeno da un’indagine perpresunta malpractice o richiestadi risarcimento.Già nel 2002 la Procura Generaledella Corte di Cassazione, soste-neva che “…bisogna considerareche la scienza medica, proprioperché in continua evoluzione,non acquisisce mai il carattere didefinitività, pertanto è evidente laproblematicità di un trasferimen-to di “certezze momentanee” dalcampo medico a quello giuridico”La sanità è un ramo in perdita”dicono i brokers e le assicurazionidisdettano al primo presunto er-rore.Una situazione che influisce ne-gativamente sulle condizioni dilavoro e che ha anche un elevatocosto sociale in relazione alla te-nuta dei sistemi sanitari regionali:

ƒL’UFFICIO DI TUTELA LEGALE NAZIONALEF.N.C.O.

Vania CireseAvvocato CassazionistaDocente Diritto Sanitario Università degli Studi “Tor Vergata” RomaDocente Diritto Penale Università di Malta – RomaUfficio Legale Nazionale FNCO

ƒ T U T E L A L E G A L E D E L L A P R O F E S S I O N E O S T E T R I C A

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si calcola che per coprire il feno-meno della richiesta di risarci-menti le regioni spendano circa500milioni di Euro l’anno in po-lizze per assicurare strutture sani-tarie e personale.Quanti siano gli “errori” è impossi-bile dirlo. Agli annunci quasi ter-roristici – 60.000 morti l’anno –seguono le smentite: 75 i casi piùcomplessi arrivati al terzo grado digiudizio nel 2006; 175 gli eventisentinella registrati dal Ministero.Intanto esplode la moda delle de-nunce esplorative, ossia: “Ci pro-viamo”. La materia è tecnica, èdifficile ipotizzare la calunnia,CT e pazienti non rischiano nep-pure con una denuncia infondata.La “denuncia esplorativa” fa scat-tare le indagini, l’autopsia in casodi morte, la consulenza tecni-ca…e tutti gli inconvenienti eco-nomici e di danno all’immagineper il professionista.Il rapporto tra operatore sanitarioe paziente è pressoché unico,coinvolge dinamiche che, a volte,generano fenomeni per alcuniversi suggestivi.La relazione che si instaura la sidefinisce, in alcuni casi, asimme-trica e per questa sua singolarenatura produce meccanismi di di-fesa reciproca. Tutto questo, in unclima di diffidenza e pregiudizioche amplifica la sensazione di es-sere comunque e sempre sul“banco degli imputati”, a prescin-

dere da errori o colpe, protagoni-sta di una sorta di “processoKafKiano” in cui nulla è certotranne l’identità del colpevole.Il paziente va in studio con il co-dice penale sotto il braccio, i pro-fessionisti si arroccano dietro lamedicina difensiva: tanti esami,solo interventi non rischiosi, atutto svantaggio per il cittadino eper il sistema.Né le sentenze della Cassazione,né il Ministro, né il legislatoreprendono in esame la prevenzio-ne dei rischi in medicina e il defi-cit organizzativo di cui il profes-sionista non ha certo colpa!Il clima scarsamente sereno coin-volge anche le ostetriche che congli interventi legislativi fine anninovanta e duemila, si sono visteattribuire un nuovo ruolo, sicura-mente di maggior rilievo e auto-nomia professionale, quindi piùqualificante ma anche legato apiù serie responsabilità (L. 42/99;251/2000 D. 2005/36 CE). Leostetriche maggiormente compe-tenti nei corsi di laurea, nei corsidi formazione post-base, nei tiro-cini specialistici, sono preparate asvolgere con autonomia funzio-nale attività dirette alla preven-zione, cura, salvaguardia della sa-lute individuale e collettiva incoerenza con le funzioni indivi-duate dalle norme istitutive delrelativo profilo professionale ecodice deontologico utilizzando

nuove e più rispondenti metodo-logie di pianificazione per gliobiettivi di assistenza e tuteladella salute con specifico riferi-mento alla donna e al bambino.Le nuove competenze, la nuovaprofessionalità portano nuove re-sponsabilità perché rispetto alpassato, l’ostetrica, membro del-l’equipe sanitaria, svolge l’inter-vento assistenziale di propriacompetenza sempre più speciali-stico e rispondente a complesse earticolate esigenze delle pazienti,è in grado di individuare situa-zioni potenzialmente patologicheche richiedono la collaborazionedel medico, adotta le misure diemergenza, assolve autonoma-mente a numerosi compiti con-nessi all’espletamento del partofisiologico, alla gestione del tra-vaglio di parto, all’assistenza allapuerpera e al neonato. Significa-tive disposizioni legislative hannodato un volto di maggior autono-mia all’ostetrica e le aree di inter-vento sono destinate ad aumenta-re nel processo di integrazioneeuropea e nella politica sanitariadella UE, tesa a valorizzare ilruolo delle professioni sanitarienon mediche. La strategia euro-pea in materia di sanità pone al-tre sfide alle ostetriche per stareal passo con i tempi, la politicasanitaria europea definisce obiet-tivi e rafforzando la collaborazio-ne degli Stati membri nei settori

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Posta elettronica certificata

Si ricorda che, l’art. 6 della legge 82/2005 “Codice dell’amministrazione digitale” ha introdotto l’obbligo per lepubbliche amministrazioni di dotarsi di PEC per qualsiasi scambio di informazioni e documenti.Si evidenzia che potrebbero essere apportate modifiche al Codice dell’amministrazione digitale (l.82/2005) al finedi introdurre vincoli temporali e sanzioni per le amministrazioni inadempienti.Inoltre, secondo sempre quanto disposto dalla legge 2/2009 (art. 16 , comma 6), entro il 29 novembre 2009tutti gli iscritti all’Albo dovranno dotarsi di PEC.Tutte le Ostetriche e tutti i Collegi devono dotarsi di PEC affinché per ogni Collegio ed ogni iscrit-ta/o vi sia la possibilità di ricevere e spedire per via elettronica qualsiasi comunicazione da e per laPubblica Amministrazione

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in cui non sono in grado di ope-rare da soli e contribuire odiffondere conoscenze, informa-zioni, coordinare interventi dimiglioramento di prevenzione ecura, sicurezza dei pazienti, pro-fessionalità degli operatori sani-tari.Cambia il ruolo delle istituzioninazionali, e l’approccio coopera-tivo per rispondere a mutamentidemografici, economici, sociali eculturali della popolazione euro-pea.L’esigenza di un coordinamentodelle soluzioni orientate alla coo-perazione, chiama in causa il ruo-lo delle istituzioni europee nellavalorizzazione del principio disussidiarietà, nell’ottica di incen-tivo della collaborazione tra ini-ziative nazionali quale base per lamigliore efficienza dei servizi sa-nitari, per il rinnovamento istitu-zionale dei sistemi sanitari ispira-ti dal processo di integrazioneeuropea, in uno “spazio sanitarioeuropeo”, di fatto già esistente.Le evidenze emerse con riferi-mento al fenomeno della mobi-lità (di pazienti ed operatori sani-tari) testimoniano un processo diintegrazione socio-economicoche si avvia ad un coordinamentoaffinché il più alto livello di tute-

la della salute si concretizzi intutte le politiche dell’Unione, in-crementando il valore aggiuntodelle scelte nazionali.Se gli Stati membri sono respon-sabili per l’organizzazione e l’of-ferta dei servizi sanitari al lorointerno, l’UE ha il compito di as-sicurare il coordinamento e l’in-tegrazione delle politiche nazio-nali.In ogni occasione di rinnovamen-to istituzionale del sistema sani-tario nazionale, di fronte alle sfi-de del processo di integrazioneeuropea, nelle scelte di valorizza-zione del profilo professionaledell’ostetrica, nelle iniziative di-dattiche di miglioramento dellecompetenze, nella consulenza,prevenzione, tutela in caso dicontenzioso, subito dai propriiscritti, la FNCO ha voluto evuole essere presente, in manieraattiva.Così è sorta l’idea di disporre diun proprio, dedicato ufficio legi-slativo e di tutela legale, familia-rizzato con le problematiche edaspettative della professione oste-trica per suggerire al legislatoreinterventi utili ed essere presentesulla scena della rappresentativitàdemocratica con un fattivo con-tributo; per favorire indirizzi giu-

risprudenziali più omogenei e dimaggior tutela; per rispondere aiquesiti, ai dubbi che si presentanonelle esperienze concrete della vi-ta professionale; per favorire di-battiti, incontri di studio, scambidi esperienze e conoscenze, pernon perdere le occasioni di farsentire la voce delle ostetriche,presso gli organi rappresentativi,al Ministero, in Parlamento, nelleaule di giustizia, nei convegni lo-cali, nazionali ed internazionali,per favorire le autonomie locali,territoriali, ed il rispetto della di-gnità professionale; per rafforzareil rapporto di fiducia con le pa-zienti, per essere presenti sullascena europea, presso le autoritàcomunitarie.Il servizio legale, a parte gli studidi settore, in coerenza con gliobiettivi della FNCO potrà pre-parare proposte, disegni di legge,programmi da sottoporre alle au-torità competenti, nazionali edinternazionali per avanzare nelcammino della tutela nella pro-fessione sanitaria, migliorare lecondizioni di lavoro, per rivaluta-re la dignità e la fondamentaleimportanza della professioneostetrica nella società, per ripri-stinare la serenità e il rapporto fi-duciario con le pazienti.

Attuazione della Direttiva Europea 2005/36/CE D. Lgs 206/2007 art. 48

Tutte le ostetriche italiane e comunitarie sono invitate a segnalare alla FNCO (utilizzando il forum di pag. 19 di-sponibile sul sito www.fnco.it) qualsiasi caso di danno professionale ed economico conseguente al recepimentodella direttiva 2005/36/CE avvenuto, IN Italia, con il D.LGS 206/2007.

L’ ART. 48 DEL D. LGS. 206/2007 prevede che la gravidanza sia diagnosticata come normale da un sog-getto abilitato alla professione medica, in contrasto con la direttiva europea e con il quadro normativo italia-no che regolamenta l’esercizio professionale dell’ostetrica attribuendole completa autonomia nella gestione dellagravidanza fisiologica.

I casi concreti serviranno alla FNCO per attivare strategie processuali volte a rilevare, nelle sedi giu-diziarie ed istituzionali opportune, il contrasto sopra descritto.

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Il servizio intende essere di ausi-lio alla Presidenza, al direttivo,alle rappresentanze locali, per unsereno confronto e ravvicina-mento sotto il profilo culturale,legale, sociale ed etico, stimolan-do riforme ed indirizzi di mag-gior tutela, nell’obiettivo del mi-glioramento della sicurezza dellecure erogate dal Servizio Sanita-rio e dell’integrazione europea.Il servizio legale offrirà la pro-pria consulenza con pareri scrittied orali sulle tematiche di settoreper i casi concreti che la Presi-denza e gli organi centrali sotto-porranno all’attenzione; proporràed assicurerà la partecipazioneattiva a convegni, seminari, gior-nate di studio, gruppi di lavoroper favorire l’approfondimentoed il dibattito su novità e que-stioni medico-legali di interessedelle ostetriche; stimolerà l’ini-ziativa e collaborerà a corsi di

formazione, master, occasioni diaggiornamento professionale.Favorirà la conduzione di accordidi particolare vantaggio con pri-marie compagnie assicurative perla tutela giudiziaria e risarcimen-to dei danni a terzi; assicurerà pergli iscritti FNCO che ne faccianorichiesta un servizio “privilegiato”di pronta consulenza e difesa ingiudizio garantita da esperienzaprofessionale specialistica di set-tore maturata in oltre 20 anni,mettendo a disposizione una va-sta raccolta di indirizzi giurispru-denziali e dottrinali continua-mente aggiornata, e la collabora-zione con consulenti tecnici dicomprovata competenza.Potrà essere attivata una fasciaoraria giornaliera di “pronto inter-vento” telefonico fra gli iscrittiFNCO che abbiano necessità dievadere questioni urgenti e riceve-re primi orientamenti medico-le-

gali per casi concreti; potranno es-sere segnalate sul sito e sulla rivi-sta FNCO novità legislative e giu-risprudenziali, argomenti ed espe-rienze significative.La sanità da sempre ha richiestoscelte e politiche collettive: la dif-fusione della conoscenza, la pro-mozione della ricerca, la partecipa-zione attiva della cittadinanza, inun pluralismo che chiama le pro-fessionalità ad essere presenti sullascena e conferire contributi signifi-cati, nel rispetto dei diritti fonda-mentali, base della democrazia.Le ostetriche si dotano di unostrumento in più, ed al passo coni tempi per svolgere un ruolo fat-tivo nella politica sanitaria na-zionale ed europea.Buon 2010!

Per problemi di carattere giuridicoe legale scrivere al seguente indiriz-zo Email: [email protected]

RACCOMANDATA A.R.Spett.le FNCOFederazione Nazionale Collegi OstetrichePiazza Tarquinia 5/d00183 - Roma

Oggetto: denuncia di casi in cui profili di difformità della normativa nazionale (art. 48 D.Lgs. 206/2007) rispetto a quella co-munitaria (Direttiva 2005/36CE), hanno prodotto per l’ostetrica danni di tipo economico-professionale, sviamento e perditadella clientela, conflitto con il medico, effetti distorsivi del mercato e della libera professione ostetrica.

Gentile Collega iscritto,- poiché la normativa comunitaria riconosce l’accesso e l’esercizio dell’attività di diagnosi della gravidanza normale (contemplando le attivitàdi accertare, sorvegliare, controllare l’evoluzione della gravidanza fisiologica anche effettuando i necessari esami) in autonomia, ciò rien-trando nelle competenze del profilo professionale dell’ostetrica;- poiché l’art. 48 n. 2 lett. b del Dlgs 206/2007, invece, sottrae all’ostetrica l’attività di diagnosi della gravidanza normale, attri-buendola in esclusiva al medico;nel caso fossi rimasto personalmente vittima di una delle ipotesi indicate per brevità nell’oggetto della presente comunicazione, Ti invitiamo adarcene contezza compilando il formulario sotto riportato che vorrai restituirci firmato anche a mezzo posta.

cognome – nome: ___________________________________________________________________________________________________data e luogo di nascita – codice fiscale: ________________________________________________________________________________indirizzo: ___________________________________________________________________________________________________________recapito telefonico – indirizzo e-mail: __________________________________________________________________________________descrizione completa del caso: ___________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________

documentazione allegata: _______________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________

Data,Firma___________________________________________________

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IntroduzioneLo status ed il profilo di compe-tenza dell’ostetrica/o (core com-petence), rispetto all’attuale cor-nice di riferimento legislativonazionale ed europeo, assumononuove prospettive e autonomie.Le diverse leggi di riforma sani-tarie e universitarie di questi ul-timi tre lustri oltre a rafforzare leresponsabilità professionali ap-partenenti al ruolo tradizionale(assistenza alla donna ed alfeto/neonato nel percorso nasci-ta), indicano competenze nuoveed in progress derivanti: dal rico-noscimento epistemologico delladisciplina ostetrica all’interno de-gli Atenei; dagli emergenti emutevoli bisogni/problemi di sa-lute sessuale/riproduttiva delladonna nell’arco del suo ciclo vita-le; dalla realizzazione di attivitàproprie del Clinical Governanceostetrico; dall ’introduzione dinuovi modelli assistenziali inambito materno/infantile inospedale e sul territorio (consul-torio e domicilio) coerenti con gliobiettivi di salute indicati dalP.O.M.I.; dalla valorizzate delleevidences based obstetrics and

midwifery; dalla riorganizzazio-ne dei servizi all’interno dei di-partimenti materno/infantile esalute della donna delle Aziendesanitarie (ospedaliere e territoria-li); dalla formazione professionalecontinua (ECM) ed avanzata(Master, Laurea Magistrale)In questo articolo si intende for-nire una proposta di mappaturadelle competenze dell’ostetrica/o,in supporto al proprio esercizioprofessionale, in un momentostorico caratterizzato da signifi-cativi rinnovamenti ma talvoltaanche fonte di incertezze inter-pretative delle potenzialità rico-nosciute al profilo. Potrebbequindi rappresentare per ogniprofessionista un’opportunità pereffettuare un bilancio delle com-petenze acquisite, ovvero una at-tenta autovalutazione della situa-zione attuale, quale punto di par-tenza per l'elaborazione di unprogetto che consenta uno svilup-po continuo delle performances.Inoltre una mappatura dellecompetenze:• è da intendersi una ricerca sullo

sviluppo del proprio profiloprofessionale, in cui devono es-

sere coinvolti nella sua defini-zione, i professionisti stessi, leFederazioni, i Collegi, le asso-ciazioni scientifiche dello spe-cifico ambito disciplinare.

• indirizza le ostetriche versouno standard riconosciuto diprestazioni necessarie perun’assistenza ostetrica, gineco-logica e speciale-neonatale og-gettivamente di qualità.

• Orienta coloro che formerannoi futuri professionisti verso ciòche i committenti delle presta-zioni professionali e dei proces-si di cura e di assistenza si at-tendono da loro".

Rispetto al modello generaledelle competenze ostetriche pro-posto nello schema n. 1. in que-sto lavoro ci si limiterà ad ana-lizzare nel dettaglio le competen-ze tecnico-professionali distinti-ve dell’ostetrica/o, articolate inmacro-competenze (macro-re-sponsabilità professionali, otticapositiva) in cui sono raggruppatele skills affini con le diverse fasidel Processo di Midwifery Ma-nagement.Le competenze TECNICOPROFESSIONALE sono rap-

ƒPROPOSTA DI MAPPATURA DELLE COMPETENZE CORE DELL’OSTETRICA/O

M. Guana1, A. Colosio 21Presidente FNCO, Professore Associato SSD MED 47, Università degli studi di Brescia 2Ostetrica, Dottore Specialista in Scienze Infermieristiche ed ostetriche, Azienda Osp. Desenzano del Garda (Brescia)

ƒ Q U A L I T À E R I C E R C A

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presentate dai saperi e dalle tec-niche connesse all'esercizio delleattività richieste dai processi dilavoro dell’ostetrica/o.A completamento della mappa-tura delle competenze nel model-lo proposto nello schema 1, se-guiranno altri articoli.

Significato di competenzaEsistono diversi attribuiti, neltempo, al concetto di competen-za. Etimologicamente esistonodue interpretazioni, fra loro nep-pure parzialmente concordi. Sce-gliendo l'una o l'altra di questecambia totalmente il senso delsuo significato .Per "competenza" potrebbe, in-fatti, intendersi "ciò che compe-te", "ciò che è di pertinenza"; maanche, in senso difforme, "ciò dicui si è competenti", "ciò che siha competenza di fare". In sintesicompetenza potrebbe essere sino-nimo di "pertinenza" oppure di"capacità" (Rodriguez. 2002).Anche se nelle principali lingueeuropee questo termine derivadal verbo latino competere, chesignifica mettere a capo, conver-gere nel medesimo punto, oppurecercare di ottenere in modo con-corrente e ancora, in senso figu-rato, spettare, appartenere a.Attualmente la lingua italiana,francese e tedesca conservanocome primo significato quello diorigine giuridica (competenza èpotere necessario a svolgere com-piti determinati in ambito giudi-ziario e amministrativo, dunque ildiritto di agire in un certo cam-po), mentre la lingua inglese po-ne l’accento sul fare (saper farebene qualcosa). (Maggi 2001) .Parecchi autori hanno fornitouna propria definizione di com-petenza, che varia in relazione al-

l’approccio su cui sono stati im-prontati i loro studi e le loro ela-borazioni teoriche, di seguito nesono riportati alcuni esempi:• (Klemp 1980) La competenza

“è una caratteristica intrinsecadi un individuo causalmentecollegata ad una performanceeccellente in una mansione.”

• (Argyris 1982) Competente è“chi è capace di progettare erealizzare corrispondenze traintenzioni e risultati dell’azionee di scoprire e correggere gli er-rori o le eventuali mancate cor-rispondenze”.

• Woodruffe, riprendendo Kram-pen (1988) afferma che “le per-sone agiscono in maniera com-petente in una situazione data,soltanto se sono interessate alleconseguenze della loro azione”(trad. italiana 1996)

• .” (Guion 1991) Le competen-ze sono “caratteristiche indivi-duali intrinseche” che indicano“i modi di comportarsi e dipensare che si ripetono nelleloro grandi linee nelle diversesituazioni e perdurano per unperiodo di tempo ragionevol-mente lungo

• (Schon 1992)L’essenza dellacompetenza sta nella “capacitàdi dialogo con il contesto”.

• (Woodruffe 1992)La compe-tenza è “un insieme di modellidi comportamento che il titolaredeve possedere in una posizioneper eseguire con efficacia com-piti e funzioni…Ciascuna com-petenza consiste in un gruppo dicomportamenti…le competenzecome le intendiamo noi riguar-dano i comportamenti che lepersone debbono esplicare persvolgere la mansione in modocompetente.”

• (T. Hooghiemstra 1992)Com-

petenza è “il contributo persona-le e specifico di ciascun collabo-ratore” in un’organizzazione.

• (Spencer & Spencer 1993). “lacompetenza è parte integrantee duratura della personalità del-l ’individuo”. Attribuire allacompetenza questo carattere distabilità è necessario per “predi-re il comportamento in un’am-pia gamma di situazioni e dicompiti di lavoro”.

• (Spencer & Spencer 1995) “Percompetenza intendiamo unacaratteristica intrinseca che ècausalmente collegata a unaperformance efficace e superio-re in una mansione. Una com-petenza può essere un trattodella personalità, una motiva-zione, un’abilità, un aspettodell’immagine di sé e del ruolosociale, o un corpo di cono-scenze”.

• (G. Sarchielli 1996) Per com-petenze si intende “la capacitàdi interpretare il contesto (lesue incoerenze, incertezze, mi-nacce ecc.), di individuare po-tenziali soluzioni, di trasferirlenella pratica e di sedimentarleanche in regole non scritte.”

• (Wikipedia 2008). Per compe-tenza si intende la capacità de-gli individui di combinare, inmodo autonomo, tacitamente oesplicitamente e in un contestoparticolare, i diversi elementidelle conoscenze e delle abilitàche possiedono.

Le competenze secondo il mo-dello di D. Mc Clelland e R.Boyatzis,La definizione maggiormentecondivisa, in ambito organizzati-vo, è quella che fa riferimento almodello delle competenze di D.Mc Clelland e R. Boyatzis, chestudia il comportamento della

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persona nelle attività lavorativeall’interno di una organizzazionee, in particolare, le persone cheriescono ad offrire una perfor-mance eccellente.Secondo questo modello “Lacompetenza è una caratteristicaintrinseca individuale che è cau-salmente collegata ad una perfor-mance efficace o superiore in unamansione, e che è misurata sullabase di un criterio prestabilito”.(Boyatzis 1982) In questa ottica il termine ha as-sunto prevalentemente l’accezio-ne inglese, che pone l’accento sulfare e fare bene una cosa.La letteratura manageriale defi-nisce le competenze come la ca-pacità delle persone di utilizzarerisorse proprie, dell’organizzazio-ne e dell’ambiente, dando luogo acomportamenti che consentonodi affrontare con successo la va-rietà e la complessità delle situa-zioni di lavoro.Le competenze sono, dunque, uninsieme, non una semplice som-matoria o aggregato di sapere e disaper fare (condizione necessariama non sufficiente per determi-nare la loro efficacia), rappresen-tano l’effettiva utilizzazione di al-cune delle risorse di cui si dispo-ne in modo personale ed origina-le, mirato e responsabile, in rife-rimento ad un compito, presta-zione o alla risoluzione concreta erispetto ad un contesto specifico.Sono fattori costitutivi dellacompetenza: motivazione, imma-gine di sé, tratti, abilità e cono-scenze .Per motivazione si intende “l’in-teresse ricorrente per la situazio-ne o condizione di un obiettivo,presente nella mente e che spin-ge, dirige e seleziona il comporta-mento dell’individuo. (Mc Clel-

land 1971)”.I tratti sono invece caratteristichefisiche o generale predisposizionea reagire o a comportarsi in undato modo ad una situazione oinformazione; l’immagine di sé èrappresentata dall’insieme di at-teggiamenti, valori e concetto disé. Complessivamente fattori,possono essere denominati carat-teristiche personali profonde in-terne del soggetto che determina-no la disponibilità e la volontà amettere in atto il bagaglio di ri-sorse che rendono capaci di tro-vare soluzioni innovative e rapideai problemi in modo creativo,flessibile e responsabile.La Conoscenza rappresenta il ba-gaglio culturale accumulato dalsoggetto durante la sua formazio-ne. Secondo.Spencer e Spencer (1993) le co-noscenze e le skills tendono adessere caratteristiche osservabili,mentre l’immagine di sé, i tratti ele motivazioni sono nascoste nel-l’intimo della persona.La Skill rappresenta la capacitàdi eseguire un determinato com-pito intellettivo o fisico. Si, per-

ché le competenze si traduconosempre in azione (dunque semprecontestualizzate e finalizzate adun qualcosa) e sono sempre colle-gate con l’azione positiva, appro-priata, riuscita (di successo): sitratta di comportamenti efficacied effettivi che si traducono inprestazioni efficaci (skilled). Sipuò anche parlare di capacità diusare, non a caso o per prove dierrori, ma sulla base di acquisi-zioni padroneggiate ed esercitarein modo mirato, originale e re-sponsabile, abilità e conoscenzein situazioni diverse.

Competenza Vs azioni compe-tentiSecondo alcuni studiosi, piutto-sto che parlare di competenzedella persona (potenzialità chepuò attuarsi ma può anche nonattuarsi), sarebbe più opportunoparlare di azioni competenti inquanto solo ad azione compiutapossiamo inferire il possesso ef-fettivo di competenze: la compe-tenza non risiede nelle risorse(conoscenza, capacità) da mobili-tare, ma nella mobilitazione stes-

Figura 1 - Iceberg delle competenze: rappresentazione del modello diSpencer Spencer (1993)>

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sa di queste risorse, e cioè nellacapacità di mobilitare saperi chesi sono saputi selezionare, inte-grare e combinare. Si tratta diuna vera e propria costruzione adhoc (intendiamo un valore ag-giunto) e non della applicazionedi qualcosa, di una combinazionedi vari elementi che vengono se-lezionati tra quelli posseduti, or-ganizzati ed utilizzati in funzionedell’obiettivo da realizzare in uncerto contesto.Le competenze implicano un uti-lizzo creativo di un insieme dimolti fattori ed anche la disponi-bilità ad acquisire,se necessario,nuove conoscenze e a modificarsiper affrontare efficacemente lediverse situazioni. Questo vuoldire che, ne la capacità, ne le co-noscenze, da sole, possono pro-durre una competenza, in quantorequisiti necessari e fondamenta-li, ma non sufficienti per produr-re competenza.Alcuni autori considerano lacompetenza in verità solo una di-mensione cognitiva e/o profes-sionale intercambiabile con altredimensioni soggettive di uso piùcorrente quali conoscenze, abilità,capacità o per affiancarsi ad esse.Le abilità, le conoscenze, e leabitudini di lavoro sono determi-nanti visibili solo attraverso ilcomportamento e performancelavorativa.Qualità personali, ossia, tratticaratteriali, motivazioni, concet-to di sé, abilità cognitive, som-mate alle esperienze di apprendi-mento, sono determinanti non vi-sibili correlate alla competenza.In altre parole il soggetto deve,per poter produrre una perfor-mance superiore, mobilitare (mo-tivazione), in modo soddisfacentee flessibile, tutte le sue risorse

(attitudini, conoscenze e capa-cità) nei compiti e nei ruoli che livengono affidati (contesto).Le competenze possono esseredistinte in:• Competenze soglia : Fattori

indispensabili per una presta-zione di valore medio, necessariper svolgere un certo ruolo ;

• competenze distintive: Ciò chedistingue gli eccellenti dagli al-tri.

Core competence dell’ostetri-ca/o: le competenze irrinuncia-biliGli elementi imprescindibili perla mappatura delle competenzedell’ostetrica/o sono da ritenersi:1. Le Normative nazionali ed euro-pee• il quadro normativo nazionale

in ambito sanitario ed universi-tario;

• gli obiettivi di salute previstidalle normative italiane e dalleraccomandazioni U.E. e OMS;

• il quadro normativo europeo:Decreto Legislativo 6 novem-bre 2007, n. 206 "Attua-zione della direttiva2005/36/CE relativa al ricono-scimento delle qualifiche pro-fessionali, nonche' della diretti-va 2006/100/CE che adeguadeterminate direttive sulla libe-ra circolazione delle persone aseguito dell'adesione di Bulga-ria e Romania "

• I diritti/doveri contenuti nelcodice deontologico nazionale(2000) ed internazionale ICM(2005).

2. I modelli teorico-concettuali delladisciplina ostetrica (MED 47);• il quadro dei valori filosofici di-

sciplinari• le esigenze e gli orientamenti

dell'attuale mercato del lavoro

sia nel pubblico e sia nel priva-to dove i professionisti si realiz-zano;

3. I bisogni di salute di genere e ses-suale-riproduttiva• l'evoluzione dei bisogni e dei

problemi di salute in particola-re in campo sessuale riprodutti-vo e connessi con gli eventi/fe-nomeni naturali del ciclo vitaledella donna;

• le aspettative dell'utenza, so-prattutto delle donne;

4. Le aspettative delle ostetriche• le aspettative del gruppo pro-

fessionale/o.Il profilo di competenza si puòrappresentare come un modellodi core-competence proprio per-ché competenze “core”, il nucleo“forte”, ossia competenze irri-nunciabili e necessarie per rispet-tare le indicazioni della L. 42/99,L. 251/00 e le Direttive Europee.Considerati gli studi effettuati daIsfol (Istituto per lo sviluppo del-la formazione professionale deilavoratori) dai cultori della disci-plina Infermieristica ed ostetrica, le competenze irrinunciabilidella professione ostetrica posso-no essere così suddivise:1.Di base cioè l'insieme delle co-

noscenze (e delle loro capacitàd'uso) che costituiscono sia labase minima per l'accesso al la-voro, sia il requisito per l'acces-so a qualsiasi percorso di for-mazione ulteriore. Sono le ca-pacità che tutti i professionistidevono possedere all’ingressonel mondo del lavoro. Nel casodella professione ostetriche gliobiettivi formativi previsti nellanormativa universitarie …

2.Trasversali; sono le capacità co-municative e relazionali cheogni professionista dovrebbepossedere in qualunque settore

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Figura 2 - Mappa delle competenze dell’ostetrica/o>

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professionale. Entra in gioconelle diverse situazioni lavorati-ve e consente al soggetto di tra-sformare i saperi in comporta-menti lavorativi efficaci in con-testi specifici;

3.Tecnico professionale; costituitadai saperi e dalle tecniche con-nesse all'esercizio delle attivitàrichieste dai processi di lavoronella specifica professione.

4.Tecnico professionali trasversalial settore sanitario; dimostrano

la contestualizzazione del mo-dello nell ’ambito sanitario,identificando le Aree di atti-vità/funzioni caratterizzantiche descrivono le competenzetipiche di ogni professionista,laureato triennale, che opera inquesto settore.

In questo articolo come già anti-cipato nell’introduzione, si ana-lizzeranno quelle tecnico-profes-sionali, articolate in macro-com-petenze (macro-responsabilità

professionali, ottica positiva) incui sono raggruppate le capacitàdistintive e affini, incluse nellediverse fasi del Processo diMidwifery Management Le capacità distintive (irrinun-ciabili) di tipo tecnico professio-nale specifico sono declinate inprestazioni professionali, qui diseguito riportate nella tabella 2,in cui si identificano le attivitàed i comportamenti di competen-za dell’ostetrica/o.

Macro-competenze Macro-responsabilità nel PMM

1° Macrocompetenza Accertamento dello stato di salute della persona attraverso l’applicazione del processo dimidwifery management (PMM)

2° Macrocompetenza Diagnosi ostetrica (di salute/benessere, di rischio, di anomalia) secondo un approccio olistico

3° Macrocompetenza Gestione del processo assistenziale area ostetrica, ginecologica e neonatale

4° Macrocompetenza Promozione della salute/ benessere globale della donna, in relazione agli eventi ed aifenomeni naturali / fisiologici del ciclo della vita

5° Macrocompetenza Caring ostetrico (Competenze relazionali)

6° Macrocompetenza Realizzazione- attuazione degli interventi assistenziali nel percorso nascita

7° Macrocompetenza Realizzazione- attuazione degli interventi assistenziali al neonato

8° Macrocompetenza Realizzazione- attuazione degli interventi ginecologici

Tabella 1 - Le macro competenze tecnico-professionali del profilo ostetrico presenti in questo modello sono: >

Macro-competenze /attività tecnico pro-fessionali

1° Macrocompetenza

Accertamento dello statodi salute della personaattraverso l’applicazionedel processo di midwiferymanagement (PMM)

MAPPATURA DELLE COMPETENZE DELL’OSTETRICA/O

Capacità distintive o irrinunciabili

- Rilevare lo stato di salute globale della donna mediante la semeiotica ostetrica- Individuare i fattori e gli indici di rischio connessi con la salute/benessere in campo

sessuale/riproduttivo- Rilevare lo stato di salute del feto mediante l’utilizzo di tecnologia appropriata- Individuare tempestivamente i segni e sintomi associati ad una anomalia, patologia ecc. e/o

e disagi della sfera psicoemotiva e sociale- Accertamento dello stato di salute del neonato

Tabella 2 ->

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2° Macrocompetenza

Diagnosi ostetrica (di salute, di rischio, dianomalia) secondo unapproccio olistico

3° Macrocompetenza

Gestione del processo as-sistenzialearea ostetrica, ginecolo-gica e neonatale

4° Macrocompetenza

Promozione della salute/benessere globale delladonna, in relazione aglieventi ed ai fenomeninaturali / fisiologici delciclo della vita

- Formulare una diagnosi dei bisogni e dei problemi di salute in campo sessuale riproduttivo se-condo un approccio olistico (Bisogni/problemi della sfera fisica, psico-emotiva, sociale e va-loriale).

- Formulare una diagnosi di salute/benessere nella persona, nella diade (materno/fetale, ma-dre/bambino) nella triade (genitori e bambino), nella coppia, nella famiglia e nella collettività.

- Formulare una diagnosi di rischio perinatale (BRO –ARO in gravidanza nel travaglio di parto, inpuerperio;

- Formulare una diagnosi si anomalia anatomo-funzionale ossia devianza, alterazione dei para-metri fisiologici o dagli standard di normalità a carico della donna del feto e del neonato

- Definire gli obiettivi assistenziali considerate le risorse e la scelta consapevole della personaassistita (autodeterminazione della donna)

- Formulare un piano personalizzato, stabilendo le priorità assistenziali in base alla natura delladiagnosi ostetrica (bassa, media e alta priorità, di benessere, basso rischio, alto rischio ostetri-co ecc.)

- individuare gli interventi assistenziali tenuto conto del grado di responsabilità: diretta, co-re-sponsaibilità, d’equipe, delegata.

- Individuare interventi nel rispetto delle evidenze scientifiche (EBM- EBO)

- Realizzare gli interventi pianificati in autonomia, nel rispetto del “ campo proprio delle attivitàe responsabilità professionali”, nonché le prescrizioni terapeutiche e tenuto conto degli aspettimedico-legali e deontologici

- Collaborare con lo specialista nel processo diagnostico clinico di fronte a patologie, in partico-lare nelle emergenze e durante l’esecuzione di procedure mirate

- Nel lavoro in equipe collaborare con altri professionisti della salute nell’ambito di interventi disalute pubblica e di fronte a qualsiasi condizione patologica

- Nel lavoro in equipe gestire l’intervento assistenziale di propria competenza- Individuare le situazioni cliniche che richiedono la presenza tempestiva del medico - Attivarsi rapidamente di fronte alle emergenze in attesa del medico- Praticare le inderogabili misure di emergenza in assenza del medico- Coinvolgere la persona assistita nella definizione del piano di assistenza di base - Collaborare con gli altri professionisti nell’attivare l’offerta socio-assistenziale alle fasce deboli,

agli adolescenti agli immigrati- Promuovere l’auto-cura nella persona - Registrare i dati clinici emersi nella fase di diagnosi e le cure erogate nella cartella

clinica/ostetrica, nelle schede sanitarie, sul partogramma, sul diario clinico ecc.- Valutare le cure ostetriche erogate in relazione agli obiettivi raggiunti (stato di salute della

persona assistita ed efficacia delle prestazioni

- Promuovere/realizzare counselling preconcezionale - Collaborare nella prevenzione dell’IVG e delle gravidanze indesiderate- Promuovere una maternità e paternità responsabile - Promuovere le competenze del ruolo materno e genitoriale - Promuovere/tutelare la salute della gravida nell’ambiente di lavoro- Promuovere la salute della gestante, della partoriente della puerpera- Promuovere la salute nel neonato e del bambino - Promuovere la salute negli adolescenti - Promuovere l’allattamento al seno - Promuovere interventi di educazione compresa quella sessuale alla persona in relazione alla

fasi della vita, alla coppia, alla famiglia e alla collettività - Tutelare la salute della persona nell’ambiente di lavoro- Prevenire e vigilare sugli incidenti domestici

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5° Macrocompetenza

Caring ostetrico(Competenze relazionali)

6° Macrocompetenza

Realizzazione- attuazio-ne degli interventi assi-stenziali nel percorso na-scita

- Vigilare sulla violenza sessuale e domestica- Collaborare con i servizi scolastici- Promuovere il benessere sessuale del singolo e della coppia - Promuovere la salute della donna in menopausa/ climaterio - Prevenire i tumori della sfera genitale femminile, compresa la mammella- Promuovere il benessere del perineo- Promuovere stili di vita sani e modificare quelli a rischio nella persona, nella famiglia e nella

collettività- Promuovere un’educazione alimentare- Promuovere la salute globale della famiglia

- Gestire il consenso informato - Agire nel rispetto della deontologia professionale - Consulenza ostetrica - Consulenza neonatale- Consulenza ginecologica- Favorire l’autodeterminazione della donna, della coppia nelle scelte - Mettere in atto una relazione di aiuto - Sostegno/supporto alla coppia - Relazione di aiuto nel lutto ostetrico- Conselling prenatale- Counselling nell’allattamento al seno- Counselling in caso di IVG- Counselling sessuologico - Sostegno alla partoriente in caso di non riconoscimento del figlio - Sostegno psico-emotivo alla donna in puerperio- Sostegno psico-emotivo alla donna con problemi della sfera ginecologica- Sostegno alla famiglia (garantire il legame madre-bambino-padre) - Relazione di aiuto alla coppia infertile- Favorire l’accoglienza del neonato nella famiglia- Gestire una richiesta di aiuto di fronte ad una richiesta sessuologica- Gestire gruppi d auto-aiuto - Favorire il coping- Sostegno alla persona con disagio

gravidanza- Counseling in merito alle indagini prenatali- Controllo della gravidanza fisiologica (in autonomia) - valutazione e monitoraggio dello stato

di benessere materno/fetale compreso quello strumentale- Diagnosi di eventi patologici (individuazione precoce dei fattori di rischio materno-fetali e di

anomalie) mediante l’utilizzo di tecnologie avanzate- Informazione educazione sanitaria e counselling alla gestante ed alla coppia- Prescrizione degli esami nella gestante - Partecipazione agli interventi ostetrici strumentali/chirurgici- Gestione dei corsi di educazione alla salute e di accompagnamento nel percorso nascita - Assistenza/cura alla gestante affetta da patologia ostetrica - Partecipazione a programmi di assistenza materna e neonatale- Pratica delle inderogabili misure di emergenza in assenza del medicoparto- Sorveglianza dello stato di salute materno-fetale - Assistenza/cura al parto spontaneo (in autonomia) – pratica dell’episiotomia e della sutura - Relazione di aiuto alla partoriente

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10. a cura di Adalgisa Caraffini, Alexander Gior-dano – La filosofia e il modello delle cureostetriche icm 2005 Siryo on line, anno 1, n.1 Luglio/agosto 2008 http://www.ostetri-chesiryo.com/allegati/56.pdf

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12. L. 43/2006 ”Disposizioni in materia di pro-fessioni sanitarie infermieristiche, ostetrica,riabilitative, tecnico-sanitarie e della preven-zione e delega al Governo per l’istituzionedei relativi ordini professionali”

13. Decreto Ministeriale 24 aprile 2000 - Ado-zione del progetto obiettivo materno-infanti-le relativo al “PSN per il triennio 1998-2000” è stabilito che “le ostetriche, il perso-nale infermieristico ed ausiliario siano coor-dinate dall’ostetrica coordinatore nell’areaostetrica e ginecologica.

14. Decreto Legislativo 6 novembre 2007, n. 206"Attuazione della direttiva 2005/36/CE rela-tiva al riconoscimento delle qualifiche profes-sionali, nonche' della direttiva 2006/100/CEche adegua determinate direttive sulla liberacircolazione delle persone a seguito dell'ade-sione di Bulgaria e Romania "

7° Macrocompetenza

Realizzazione- attuazio-ne degli interventi assi-stenziali al neonato

8° Macrocompetenza

Realizzazione- attuazio-ne degli interventi gine-cologici

- Attività di competenza giuridico-amministrativo e medico-legale- Diagnosi tempestiva delle anomalie del travaglio di parto e richiesta dell’intervento del

medico- Collaborazione con lo specialista nelle patologie del parto e negli interventi connessi - Pratica delle inderogabili misure di emergenza in assenza del medicoPuerperio- Assistenza/cura della puerpera nel post-partum e in puerperio – perinela care- Diagnosi precoce delle anomalie a carico della puerpera.- Collaborazione con il medico in caso di patologie del puerperio- Sostegno psicoemotivo alla donna ed in merito all’allattamento materno- Informazione/Educazione in merito alle cure da prestare al neonato

- Sorveglianza sullo stato di salute del neonato alla nascita e nel primo mese di vita- Individuazione precoce delle eventuali anomalie (diagnosi) e richiesta dell’intervento medico- Pratica delle inderogabili misure di emergenza in assenza del medico (rianimazione primaria

del neonato)- Collaborare con l’equipe in caso di neonato patologico alla nascita- Realizzare la rianimazione primaria alla nascita- Partecipare alla realizzazione della rianimazione assistita nel neonato- Fornire le cure primarie al neonato- Assistenza globale al neonato - Sostegno alla famiglia (garantire il legame madre-bambino-padre)- Sostegno alla donna nell’allattamento al seno

- Prevenzione secondaria dei tumori dell’apparato genitale femminile - Recupero delle funzioni della zona pelviperineale (rieducazione pelviperineale) - Assistenza alla donna in menopausa - Assistenza alla donna, alla coppia infertile- Assistenza/cura alla donna con patologie ginecologiche benigne- Asssitenza /cura alla donna con patologie oncologiche ginecologiche- Assistenza preoperatoria, intraoperatoria e post operatoria negli interventi ginecologici- Assistenza alla donna con patologie infettive dell’apparato genitale- Assistenza alla donna in ambito uro ginecologico

04-Guana 10-11-2009 15:22 Pagina 28

Page 30: ARTE E SCIENZA DELL’OSTETRICA/O ORGANO … · ha soppresso il tariffario minimo. Modifica apportata il 28/11/2006 3.Rapporti conla Persona Assi-stita ... le ostetriche che cambiano

Raccomandato da:› World Health Organisation (WHO)› Worldwide Alternatives to ViolencE(WAVE)› Association for Infant Mental Health(AIMH)› National Family & Parenting Institute› The Centre for Parent and Child

Support (The Munro Centre, Guy’sHospital)› CPHVA Parent and Family SupportGroup› Health Research Unit, Oxford› King’s College London› National Childbirth Trust› National Council of Voluntary Child

Care Organisations (NCVCCO)› The Brazelton Centre UK/USA› The National Literacy Trust (Talk to your Baby)› Parenting UK› Royal College of Midwives› The Solihull Approach...

Questo libro, frutto dell’espe-rienza di due professioniste delsettore, è molto di più di unsemplice manuale illustrato:accompagnati da un testo sem-plice e da tanti utili consigli, deiveri e propri racconti per imma-gini catturano tutti i segreti diun rapporto molto speciale, perimparare a capirsi ancor primadelle parole.

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