ora i fattiAngelo Di Gati

Il cambio di passo amministrativo èavvenuto. I come e i perché non hannoormai alcun interesse. Anche troppe so-no state le analisi sui risultati elettorali.È questo, invece, il tempo delle decisio-ni e delle realizzazioni. Tutti, maggio-ranza e opposizione dell’amministra-zione capitolina, sono chiamati ad ope-rare rapidamente, abbandonando inutilipolemiche e defatiganti trattative, perrendere la città più vivibile. Ci rendia-mo conto delle difficoltà, soprattutto dicarattere finanziario, nell’amministrareuna città come Roma che richiede gran-de managerialità ed efficiente coordina-mento per ben organizzare e stimolareiniziative e proposte dei Municipi con lacollaborazione e la partecipazione deicittadini. Non si può più attendere; èl’ora dei fatti! I problemi non sono po-chi; mobilità, sicurezza, emergenza ca-sa, ambiente, decoro sono i settori suiquali maggiormente puntare con deter-minazione. La prima questione da af-frontare – come ha promesso il neo Sin-daco Ignazio Marino – è quello del tra-sporto pubblico che va reso più efficien-te in modo da disincentivare l’uso delmezzo privato. Sarà sempre caos sequotidianamente entrano in città più dicinquecentomila mila veicoli privati; sesi continuano a tollerare le soste selvag-

Editoriale

PERIODICO DI INFORMAZIONE E CULTURA DEL CENTRO STORICO E DEI QUARTIERI PRATI, DELLA VITTORIA, BORGO, TRIONFALE, BALDUINA, PRIMAVALLE, CASSIA

aSSEmBlEa IgEa a SaCrofanoGuendalina Galdi

Assemblea annuale e gita a Sacrofano. I soci dell’Associazio-ne culturale IGEA hanno così trascorso assieme una bella gior-nata fuori città e nello stesso tempo hanno provveduto al rispet-to della scadenza istituzionale prevista dallo Statuto. Ospiti delComune di Sacrofano i soci si sono riuniti nella palestra dellascuola elementare per la discussione del nutrito ordine del gior-no ed hanno, all’inizio dei lavori, nominato per acclamazioneDomenico Ardizzone Presidente dell’Assemblea il quale, coa-

VIaBIlItà E PErIColo SmogFederica Ragno

Seconda edizione del Concorso letterario“In PoChE ParolE”

Traffico, inquinamento, pericolo per la salute. Su questi temisi articolerà il convegno che l’associazione Igea sta preparandoper i prossimi mesi al fine di sensibilizzare le Istituzioni e gliorgani competenti. Obiettivo: elencare i non pochi disagi, piùvolte denunciati su questo giornale, per poi proporre e adottareadeguati provvedimenti. Siamo ormai al limite della sopporta-bilità e la questione è di non facile soluzione; richiede impegnoda parte del Comune, dei Municipi, della Azienda del trasporto

continua a pagina 3 continua a pagina 4

anno Xiv - n. 3 - giugno-LugLio 2013•Distribuzione gratuita•

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“Perché è stata lanciata la Seconda Edi-zione del Premio Letterario “In poche pa-role”? La domanda, nonostante la validarisposta già fornita da queste pagine, nelnumero aprile-maggio, ha continuato adessere rivolta all’Associazione. Anzi qual-cuno aveva già adombrato che volevamo,sull’onda del successo (critica, pubblicopresente in sala e numero elevato di rac-conti inviati alla Giuria), solo appagare ilnostro “ego”. Ovvero che stavamo ricer-cando quel bis, tanto auspicato dagli attoriquando cala il sipario. Forse. Secondol’Associazione, invece, il desiderio di ri-partire, di ricominciare da capo, proviene

soprattutto dall’esterno, soprattutto daquei numerosi dilettanti, cioè da quelli chepossono partecipare al nostro premio let-terario, che hanno quasi, e inconsciamen-te, appena è calato il sipario sulla primaedizione, sollecitato il bis del Concorso“In Poche Parole”. Come hanno fatto?

Intanto già uscendo dalla sala nei varicommenti si sentiva ripetere “un successoda replicare”. Lo abbiamo anche scritto,specificando, tra l’altro, che nella nostradecisione di rifare il Premio, c’era “so-prattutto il desiderio di leggere altri rac-

Subito un confronto con gli abitanti per risolvere i problemi del territorio

ComunE E munICIPI al laVorole nostre interviste ai nuovi Presidenti alfonsi, Barletta, torquati – I pro-grammi da realizzare – dialogo continuo con l’elettorato – le prime iniziative– la pesante carenza di fondi per il Sociale – Si chiede maggiore autonomia dibilancio per i municipi – traffico e Spazi pubblici comunali da rivedere –apertura di altri asili nido – molte le emergenze da superare – tutte le asso-ciazioni di cittadini invitate ad una più intensa collaborazione – Servizi di gu-stavo Credazzi, giovanni di gati ed Emanuela micucci, nelle pagg. 10-11 e 14.

“la realtà si capisce meglio dalleperiferie”. lo ha detto Papa fran-cesco durante l’incontro con i par-rocchiani della Chiesa Santi Elisa-betta e Zaccaria in via di Vallemurricana a Prima Porta. 44bambini hanno ricevuto dalle ma-ni del Pontefice l’ostia consacratadella Prima Comunione. dopol’omelia il Papa ha lungamentedialogato con i bambini.

continua a pagina 2

Il Papa in periferiaBagno dI follaa PrIma Porta

22 www.igeanews.it

Editoriale

conti originali, emozionanti, divertenti”.Poi ci sono giunti sollecitazioni e invitiche ci hanno fatto riflettere su un dato sta-tistico: gli scrittori dilettanti sono tantissi-mi forse migliaia e scarsamente appagati.

Un lato della cultura molto trascurato. Sa-rebbe sufficiente un semplice concorso.Per i “dilettanti”, infatti, basta partecipare,come ricordava Pierre De Coubertin. E,un’associazione di volontariato, come lanostra, come poteva non raccogliere l’in-vito?

LEGGETE E DIFFONDETE

IL GIORNALE DEI QUARTIERI

ge e i controlli di polizia sono carenti. Eche dire delle strade malandate, pienedi buche e dei marciapiedi rappezzati?L’abusivismo commerciale (venditoriambulanti e tavolini selvaggi), il sorge-re quotidiano di cartelloni giganti sonoaltre “piaghe” che vanno sanate per ri-dare dignità a Roma capitale. Non van-no infine dimenticati la trasparenza de-gli atti amministrativi e le informazioniai cittadini sui costi e le tempistiche direalizzazione delle opere pubbliche.Noi continueremo a fare la nostra parte.Rigido controllo e obiettiva informa-zione per il bene comune e negli inte-ressi della collettività.

angelo.digati@libero.it

dalla pagina 1

Seconda edizione del Concorso letterario

“In PoChE ParolE”dalla prima pagina

rEgolamEnto dEl ConCorSo

1. Ogni concorrente potrà inviare un unico racconto in prosa a tema libero maipubblicato, pena l’esclusione.

2. Ogni racconto non dovrà superare tassativamente le 5.000 battute (spazi inclu-si).

3. I racconti dovranno essere inviati esclusivamente per e-mail all’indirizzo con-corsoinpocheparole@gmail.com entro e non oltre il 10 novembre 2013 e la ceri-monia di premiazione avrà luogo entro il mese successivo.

4. I partecipanti dovranno indicare le proprie generalità complete: nome, cogno-me, indirizzo, data di nascita, numero telefonico e nel file del testo il titolo del rac-conto. L’invio del materiale implica automaticamente l’accettazione del regola-mento del Concorso e l’autorizzazione al trattamento dei dati personali in confor-mità a quanto stabilito dalla legge sulla privacy (D.lgs. 196/2003).

5. Il giudizio della Giuria del Concorso, composta da 5 esperti del settore, è inap-pellabile e insindacabile.

6. I primi tre racconti selezionati saranno premiati. La Giuria e l’AssociazioneCulturale Igea si riservano la facoltà di assegnare ulteriori riconoscimenti ai rac-conti maggiormente significativi.

7. L’Associazione Culturale Igea pubblicherà sul periodico Igea e sul sito del-l’associazione stessa www.igeanews.it i racconti premiati senza che nessun com-penso sia dovuto agli autori.

8. I vincitori del Concorso “In Poche Parole” saranno avvisati dei risultati dellaselezione almeno 15 giorni prima della cerimonia di premiazione.

Al fine di agevolare il lavoro della Giuria, gli autori sono pregati di inviare, ovepossibile, gli elaborati in anticipo rispetto al termine sopra indicato.

a Villa torlonia

moStra dI VIolInI

Violini costruiti artigianalmente, dipintida 21 artisti affermati nelle discipline piùdiverse, sono esposti nella Casina delle Ci-vette e nell’annessa dipendenza di VillaTorlonia in Via Nomentana. La mostra,inaugurata il 21 giugno scorso e che si pro-trarrà sino al 29 settembre prossimo, sta ri-scuotendo un notevole successo. I violinisono stati realizzati nel laboratorio bolo-gnese di Ezia Di Labio, liutaia, la quale èstata promotrice dell’incontro con i ventu-no artisti (pittori, poeti, musicisti, scrittori,sceneggiatori, illustratori) che hanno arric-chito i violini, appesi al soffitto della salaad effetto pioggia, con una rilevanteespressività visiva. L’evento, a cura di Lui-sa Mariani e Maria Grazia Massafra, è sta-to promosso dall’Assessorato alle Politi-che culturali-Sovrintendenza Capitolinadei Beni culturali, dalla Nuova Compagniadi Teatro Luisa Mariani e dai Servizi Mu-seali di Zètema Progetto Cultura.

PontE troVaJolI

Il “ponte della Musica” è stato dedicatoal maestro Armando Trovajoli, scomparsoil 28 febbraio scorso. Pianista, direttored’orchestra e soprattutto compositore, alui si devono le colonne sonore di celebrifilm – da Riso amaro a La Ciociara, da Ie-ri, oggi domani a Una giornata particola-re – e canzoni indimenticabili come Romanon fa la stupida stasera dalla commediamusicale Rugantino.

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diuvato dalla segretaria Paola Ceccarani,dopo aver ringraziato il Comune perl’ospitalità, ha invitato il Presidentedell’Associazione Angelo Di Gati a svol-gere la relazione sull’attività annuale esulla programmazione futura. Necessitàdi una efficace e capillare azione di prose-litismo per potenziare la funzione del vo-lontariato volta ad una migliore vivibilitànei Quartieri; problemi da risolvere qualitraffico, decoro, inquinamento; utilizzo evalorizzazione dei Parchi; maggiore svi-luppo alle iniziative culturali; pubblica-zione e diffusione del Periodico IGEA ef-ficace strumento di comunicazione; ur-genza di una pianificazione per meglioorganizzare le collaborazioni e i finanzia-menti sia per il giornale che per le varieiniziative sociali, culturali e ricreative.Sono stati questi gli argomenti illustratidal Presidente dell’Associazione e intor-no ai quali si è poi sviluppata la discus-sione. Nereo Mugnai, tesoriere dell’Asso-ciazione, ha relazionato sul bilancio delloscorso anno chiuso in positivo, mentreFederica Ragno ha illustrato pareri e datidel collegio sindacale. Numerosi gli inter-venti. Gustavo Credazzi ha sottolineatol’importanza delle Associazioni di volon-tariato le quali riescono, tra l’altro, ha in-dirizzare, anche politicamente, la scelta

dei cittadini; Federica Ragno e Guendali-na Galdi hanno rilevato l’importanza del-l’impegno per richiamare l’attenzione deigiovani alla partecipazione alla vita so-ciale nei quartieri; Carlo Pacenti ha elo-giato la decisione dell’Associazione Igeadi organizzare il Convegno sul traffico;Giorgio Bernardini ha auspicato azioni eincisive iniziative per stimolare le Istitu-zioni; Ferruccio Ferrari ha evidenziatol’importanza dell’informatica (IGEA èanche on-line) e ha invitato i soci ad unamaggiore collaborazione in tutti i settori.Dopo l’approvazione del bilancio e degliorgani Direttivi dell’Associazione l’As-sessore al Turismo del Comune di Sacro-fano, Isabella Felici, ha porto il salutodell’Amministrazione civica e ha rivoltoparole di stima e di elogio nei confrontidell’attività associativa di Igea. Al termi-ne dei lavori la rappresentante del Comu-ne, Signora Felici, nel corso di una inte-ressante visita, ha illustrato ai soci di Igeale caratteristiche storiche, culturali, archi-tettoniche di Sacrofano quali il vecchio eantico ghetto di una comunità ebraica delmedioevo, le opere militari (l’originariaRocca) e religiose (Chiese di S. Biagio eS. Giovanni Battista) dell’amena località.Con un brindisi augurale, al termine di unsimpatico convivio, si è conclusa la pia-cevole giornata.

Guendalina Galdi

Foto di gruppo dopo la visita guidata dall’assessore Isabella Felici.

l’assemblea dell’associazione Igea

VolontarIato E PartECIPaZIonEdalla prima pagina

I soci in assemblea nella scuola elementare di Sacrofano.

Cin Cin augurale.

Suggestivo panorama di Sacrofano.

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L’Associazione Igea si appresta ad or-ganizzare un altro convegno sul traffico esulla vivibilità delle nostre zone a sei annidal precedente, tenuto nell’ottobre del2007, con larga partecipazione di ammini-stratori municipali. Tante le promesse,scarsi gli interventi. È interessante, a que-sto proposito, ricordare i temi affrontatinegli ultimi 10 anni in vari modi e contante idee, tutti documentati su questa ri-vista, ed anche utili a prendere lo slancioper guardare meglio al futuro! Ridurre

l’inquinamento, decongestionare il traffi-co, proteggere l’ambiente: ogni spunto èstato “vissuto dall’interno” e non soltanto“annotato dall’esterno”, nel pieno espleta-mento di una Democrazia partecipata daparte di una cittadinanza attiva.

Con riferimento alle “grandi opere” dei3 Municipi che si “incontrano” in via Igea,l’Associazione già dal gennaio 2002 do-cumentava l’avanzamento dei lavori dellagalleria Giovanni XXIII, poi inaugurata il22-12-2004, ponendo anche l’attenzione,insieme ad altre Associazioni, sulle rica-dute sul traffico locale, tra le quali il venirmeno delle esigenze di allargare la viaTrionfale a spese della vivibilità di piazzaMonte Gaudio e dello spazio antistante lascuola N. Sauro (2005-2007). I lavori delPonte della Musica sul Tevere trovavanopuntuale spazio dal 2008 al 2011, mentremolti articoli trattavano del raddoppio divia Pineta Sacchetti, ancora oggi realizza-to solo in parte, e dell’allargamento delGrande Raccordo Anulare nel settore Nor-dOvest, con nuove uscite che avrebberoevitato trafficati attraversamenti urbani.Dal 2006 è stato proposto e discusso conle Istituzioni anche un progetto di funico-lare per congiungere piazzale Clodio conla sommità di Monte Mario.

Altrettanta attenzione veniva posta – suquesto giornale – agli aspetti più locali deltraffico e della vivibilità, ma certamentenon meno sentiti da tutti: basta ricordare,tra i tanti, la realizzazione di un marcia-piede protetto in via della Camillucciadall’istituto Don Orione fino a piazzaWalter Rossi (lato sinistro 2003-2004, latodestro dal 2008-2012); lo spostamento(ovvero eliminazione) del capolinea del999 dove, proprio a metà di via Igea, gliautobus fermi anche in doppia fila ostaco-lavano il normale fluire del traffico (2006-2008); la raggiungibilità dell’Ufficio Po-stale di via Sappada tramite gli autobus(2006-2008); i parcheggi “sotto” le piazzedel quartiere (Giovenale, Balduina, Mac-cagno, Medaglie d’Oro) con tutti i relativiproblemi e timori; ed anche il rispetto deldivieto di sosta in viale Parco della Vitto-ria per poter accedere alla scuola Leopardidurante i giorni delle elezioni!

L’Associazione IGEA, oltre a comunica-re e informare attraverso questo periodico,svolge un’attività di piena collaborazionecon le Istituzioni Pubbliche, da sola o insie-me ad altre Associazioni, interpretando conimpegno e continuità il ruolo indicato dal-l’articolo 118 della Costituzione ed il prin-cipio della sussidiarietà, ossia il fornire alleIstituzioni Comunali e Municipali i proprisuggerimenti, proposte e pareri, anche me-diante incontri specifici con Assessori, Con-siglieri, Presidenti di Municipio, Rappre-sentanze politiche, Funzionari pubblici. Econ rinnovato impegno, l’Associazione siaccinge ad organizzare un nuovo convegnosul traffico, sulla vivibilità e sulla sicurezzastradale dell’area centrata su via Igea, cre-ando così un momento di contatto tra la cit-tadinanza attiva e le Istituzioni, per esami-nare congiuntamente le criticità esistenti esoprattutto per impostare lo sviluppo di so-luzioni efficaci e rapidamente realizzabili,valutando le esigenze di tutti gli utenti dellaviabilità (commercianti, residenti, servizipubblici, automobilisti, pedoni…), e perse-guendo l’ottimizzazione dell’utilizzo dellerisorse disponibili, la riduzione delle causedi incidentalità e di rallentamento del traffi-co, l’aumento dell’efficienza e dell’effica-cia del servizio di trasporto pubblico.

4 www.igeanews.it4 www.igeanews.it

dalla prima pagina

pubblico (ATAC), delle Associazioni divolontariato, dei cittadini e – non ultimo –lo stanziamento dei necessari finanzia-menti. Sono ormai note le difficoltà quo-tidiane per il traffico veicolare in via Igeacausa – tra l’altro – di alti tassi di inquina-mento, atmosferico e acustico, dei qualinon si conoscono ancora con precisione idati perché sono state sempre ignorate lerichieste per l’installazione a piazza Wal-ter Rossi di una centralina. Potremmomancare di onestà intellettuale se non sot-tolineassimo che le soluzioni nel settoredella mobilità non sono facili da indivi-duare perché i flussi veicolari soprattuttonelle grandi città sono concatenati constrade e Quartieri limitrofi. Ad esempio sesi volesse modificare il traffico in via Igeal’esame si dovrebbe estendere anche invia della Camilluccia, via Trionfale, viaFani ecc. Le proposte su cui si sta lavo-rando sono diverse. Si va dal migliora-mento dei trasporti pubblici (vedi l’utiliz-zazione di autobus a grande capacità nelleore di punta) allo spostamento di alcune

fermate ATAC che determinano dei veri epropri “tappi” nel traffico quotidiano, col-locandone alcune in posizioni più strate-giche in modo da conciliare l’esigenzadegli utenti dei mezzi pubblici con quelladi fluidificare il traffico. Ricordiamo an-che la necessità di una migliore definizio-ne dei parcheggi, il riordino e la tariffa-zione degli stalli di sosta; la ridefinizionedelle aree e spazi di carico e scarico mer-ci, la riduzione e ricollocazione delle areetaxi. Tutti argomenti dei quali l’Associa-zione Igea si sta occupando, in vista delconvegno, e che saranno sottoposti all’at-tenzione delle Istituzioni pubbliche chia-mate ad indicare le soluzioni al fine di ga-rantire sicurezza e migliore vivibilità neiQuartieri. Per concludere vogliamo se-gnalare che, anche per nostro interessa-mento, in via della Camilluccia, all’altez-za del Centro Orionino, sono stati siste-mati i marciapiedi che possono – final-mente – facilitare la mobilità degli utentidel servizio pubblico anche se si attendeancora l’installazione di una pensilina.

nel mirino del convegno sul traffico indetto da Igea

VIaBIlItà E PErIColo SmogFederica Ragno

rIChIESta dI ProPoStE

In preparazione del convegno chie-diamo ai nostri lettori pareri, suggeri-menti e notizie su questo angosciosoproblema utilizzando il seguente indi-rizzo e-mail igea-traffico@libero.it.Intanto per migliorare il servizio pub-blico cominciamo a proporre:

1 – potenziamento del servizio ditrasporto radiale periferia-centro (viaTrionfale-Medaglie d’Oro) nelle oredi punta, anche con utilizzo di autobussnodati.

2 - in via Igea realizzazione di par-cheggio a spina;

3 – spostamento della fermata del48 e 911 di fine via Igea a piazza Wal-ter Rossi, e realizzazione di parcheg-gio a spina nello spazio liberato;

4 – avanzamento di 20 mt della pri-ma fermata di via della Camilluccia(dove inizia il marciapiede) ed elimi-nazione della fermata vicino a via deiGandolfi.

5 – arretramento della fermata divia Trionfale-angolo Villa Stuart (do-ve gli autobus ingombrano l’unicacorsia per andare dritti) al termine divia Prisciano (con la possibilità di la-sciare libera la corsia di svolta a sini-stra);

6 – spostamento delle due fermatecontrapposte di via Trionfale davantialla scuola N. Sauro a piazza MonteGaudio, più vicine alle abitazioni ed avia Stresa, per liberare le corsie dimarcia;

7 – spostamento della fermata davia Igea a via Trionfale dopo l’angolo(direzione Nord).

da ieri a… domani: Convegno sul traffico

la moBIlItà nEI noStrI quartIErICarlo Pacenti

L’immagine del caos perenne che ad ogni ora imperversa in via Igea

Il continuo “imbottigliamento”in via Igea

Il rispetto delle norme non esiste per moltiautomobilisti.

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nel comprensorio di via taverna

I laVorI PEr la PISCIna rIPrESI doPo 27 annI

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Finalmente in via Taverna sono co-minciati i lavori per la riapertura dellapiscina (nella foto sotto) annessa all’Isti-tuto Scolastico e chiuso nel 1986. Ci so-no voluti ben 27 anni e numerose gare diappalto per intoppi burocratici e finan-ziamenti insufficienti. Ma gli abitantidella zona, dopo tanto tempo, avanzanoancora delle riserve memori di aver assi-stito due volte all’apertura e alla interru-zione successiva dei lavori. Speriamo –comunque – che sia la volta buona.

L’argomento è già stato trattato sullecolonne di questo periodico: nell’edizio-ne precedente e nei mesi di febbraio e

novembre dello scorso anno. Lo abbia-mo affrontato nell’ambito della nostrainchiesta che ha abbracciato la sistema-zione dell’intero comprensorio di via Ta-verna, via de Gubertnatis e via Allievo.Ma nella zona ci sono ancora due proble-mi da risolvere: la sistemazione del Par-co adiacente alla piscina e la caotica cir-colazione stradale in via Trionfale dovesfocia via Taverna.

L’area dove dovrebbe sorgere il parcoè stata recentemente – vedi foto – recin-tata dopo essere stata liberata da un ac-campamento di nomadi; si attendono orai lavori per la messa in opera delle strut-

ture necessarie. Per il Traffico di viaTrionfale (nella foto il caos del traffico)non sono pochi i malumori e le denunceper il divieto assoluto di brevi soste perautoveicolo ai margini della carreggiata.Si tratta di una strada a scorrimento ve-loce nonostante l’esistenza di tre istitutiscolastici e numerosi esercizi commer-ciali. È un non senso!

Sarebbe opportuno attribuire alla stra-da una classificazione diversa e, intanto,reperire un’area di parcheggio, permet-tere, su stretta sorveglianza dei VigiliUrbani, brevissime soste per espletaregli affari della quotidianità.

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Ancora sul problema del traffico poichésiamo ben consapevoli di quanto pesantene sia l’incidenza sulla vita quotidiana deicittadini: se Roma è la capitale europeacol numero più alto di auto (706 ogni1.000 abitanti) lo si deve indiscutibilmen-te all’altro primato della città, quello delservizio di mezzi pubblici più inefficienteed inefficace. E troppo spesso, alla ricercadi soluzioni ai problemi, si prendono deci-sioni da parte dell’Atac con l’avallo deiMunicipi, del tutto inadeguate o addirittu-ra controproducenti. Prendiamo ad esem-pio la zona Trionfale-Medaglie d’Oro,Balduina: per far fronte ad un grave defi-cit nel collegamento che riguardava le vie

Appiano-Proba Petronia, servite dal 990con una frequenza del tutto inadeguata,non si è trovato di meglio che deviare unaltro autobus, il 999, dal suo percorso perfargli doppiare quello del 990, ottenendocosì con un’unica mossa di far transitarespesso le due linee appaiate e sottoutiliz-zate (con frequenti incastri di due quandonon quattro autobus, due all’andata e dueal ritorno, in quel di via Appiano e zone li-mitrofe, per la presenza costante di mac-chine parcheggiate in seconda o terza filain strade di modestissima capienza) e diprivare nel contempo un tratto della viaTrionfale, tutta via Prisciano (e quindi ilquartiere Belsito) e la quasi totalità del viale delle Medaglie d’Oro di un autobus

fondamentale. La vecchia circolare infatti,grazie ad un percorso breve e veloce, tran-sitava molto spesso e contribuiva in mododeterminante ad alleggerire l’intensissimoflusso di passeggeri su un tragitto denso discuole, abitazioni, negozi, mercati ed uffi-ci; con la “sparizione” del 999 il 913, il991 e il 907 si rivelano del tutto insuffi-cienti ad assorbire tutta l’utenza del quar-tiere poiché fanno dei percorsi molto lun-ghi e quindi transitano raramente, troppospesso in ritardo, ed obbligano di conse-guenza ad attese snervanti un pubblicoesasperato che poi si trova a viaggiarecompresso ai limiti della capienza e del-l’umana sopportazione. Nelle ore di puntagli autobus sono talmente pieni che ognifermata diventa una battaglia, più o menocivile, più o meno sofferta, non semprevinta, per scendere o salire, con conse-

guenti perdite ulteriori di tempo che difermata in fermata incidono sempre piùsulla lentezza del mezzo. È del tutto evi-dente che è urgentissima una revisionedella mobilità del quartiere riportando il999 alla sua vecchia direttrice e trovandoper la zona Appiano-Proba Petronia unavera soluzione, probabilmente adottandoautobus più piccoli ed agili, vista la diffi-coltà di manovra negli spazi di quel com-plesso percorso, da utilizzare come velocecollegamento con una frequenza almenoraddoppiata. Certamente una riforma chepresenta dei costi, ma purtroppo moltospesso le variazioni a costo zero risultanosoltanto perniciose ed ormai siamo tuttiben consapevoli di come l’unica rispostaall’invadenza nevrotizzante ed inquinantedi auto e motorini sia l’offerta di un servi-zio pubblico finalmente degno di una me-tropoli moderna e civile.

Segnale incoraggiante

largo aI gIoVanIFrancesco Amoroso

La massiccia astensione che ha caratterizzato le recenti elezioni amministrative,con milioni di elettori rimasti a casa, ha manifestato il grande distacco esistente traPaese e Politica, proclamando di fatto che l’Astensione è il partito di maggioranza.

Secondo i dati, infatti, a Roma, nel primo turno, su 2.359.119 elettori solo 1 milio-ne e 245.000 cittadini avevano esercitato il diritto di voto con un astensionismo del47%. Nel secondo turno, il partito del non voto si è incrementato e solo 1 milione e62.000 romani si sono recati alle urne facendo arrivare l’astensione al 54%. Ma no-nostante l’astensionismo un segnale incoraggiante è venuto fuori: “La rottamazio-ne” – termine in voga nella politica odierna – è realmente cominciata, almeno neimunicipi della nostra città. Alla guida delle ex circoscrizioni è arrivato un nutritogruppo di giovani trentenni che rende reale il ricambio generazionale. Largo ai gio-vani dunque, e non solo a parole!

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SConfIttaNello sport, come nella vita, una scon-

fitta di misura spesso brucia più di una di-sfatta.

* * *Non bisogna mai offrire a quelli che

non ci vogliono bene lo spettacolo dellenostre sconfitte.

SContILetto in un cartello affisso all’interno

di un negozio nel centro di Bologna:“Non fatevi scrupolo nel chiederci unosconto, perché il nostro modo di rifiutarloè sempre molto garbato”.

SCooPC’è stato negli ultimi anni un peggiora-

mento qualitativo notevole nei giornaliche, anche per fronteggiare la concorren-za della TV, tendono a ricercare “scoop”ad ogni costo. Eloquente al riguardo una

vignetta di Altan, in cui si vede un giorna-lista che con fare accorato e sgomento co-munica al suo direttore: “Oggi, purtrop-po, non ci sono notizie!”. E il direttore, dirimando, senza scomporsi: “Benissimo,facciamo allora un titolone a nove colon-ne: Tragico vuoto!”.

SCrIttorIUn bravo scrittore non si riconosce tan-

to da ciò che pubblica, quanto da ciò chebutta nel cestino.

* * *Ci sono scrittori “logorroici” che rie-

scono ad esprimere in venti pagine coseper la quali… basterebbero due sole ri-ghe.

* * *Il famoso romanziere americano Ken

Follet ha scritto nel suo sito ufficiale diInternet: “Mi considererei fallito comescrittore se, per capirla, i miei lettori fos-

sero costretti a leggere due volte la stessafrase”.

* * *In un incontro con i giornalisti, fu chie-

sto allo scrittore e critico letterario fran-cese Jules Renard come si comportava disolito quando un amico gli inviava un li-bro con dedica. Renard rispose: “Beh,prima gli mando una lettera d’elogio e poileggo il libro cercando di trovarvi appigliche giustifichino la mia lettera”.

* * *A giudicare dalla lunghezza di tanti

libri usciti negli ultimi tempi, compresialcuni bestsellers che per dimensioni as-somigliano addirittura a dizionari (unarecente opera di Eco, “Baudolino”, è diben 526 pagine; “La mia storia” di Ca-tharine Graham è di 590; un libro diGiorgio Faletti, “Io uccido”, sfiora le700 pagine; il recente volume di BrunoVespa “Da Mussolini a Berlusconi”,

quasi 900) vien fatto di pensare che po-chi scrittori sanno rispettare quella mas-sima che gli antichi rètori chiamavano“brevitas”. La quale non è altro che lacaratteristica stilistica e concettuale chepermette di condensare in breve spazioun mondo intero.

* * *Il racconto è il romanzo di un pigro; il

romanzo è il racconto di un parolaio.* * *

I libri che si vendono di più sono, di so-lito, quelli che si leggono di meno.

* * *Grande merito di molti scrittori è scri-

vere bene; di tanti altri non scrivere affat-to.

* * *Un critico ha detto che per scrivere un

lungo romanzo bisogna non aver nulla dimeglio da fare. La stessa cosa si può direper l’improbabile lettore di siffatto ro-manzo-fiume.

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scuola di lingue è… il letto.

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Incontro con il Presidente del Primo municipio Sabrina alfonsi

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La neo Presidente del 1° Municipio Sabrina Alfonsi

Passata la bolgia elettorale, restano esono molti, i problemi del Municipio. Ilprimo, il Centro Storico allargato, è ilCuore di Roma è presenta le questioni piùscottanti. Qualcuno parla addirittura di unsecondo Sindaco, ma per il momento ilconfronto è improprio.

Incontriamo Sabrina Alfonsi, la nuovapresidente – vincitrice del 1° e del 2° tur-no elettorale: scelta dai 2/3 dei votanti –nella sede del Municipio, tra i Fori all’om-bra del Campidoglio.

Ora che si è ampliato a nord con l’ac-quisizione dell’ex XVII – in questi giornisi sta decidendo se trasferire parte del-l’Istituzione nella sede di Circonvallazio-ne Clodia – il territorio e la popolazionedella City sono quelli di una città mediogrande. “Come Trieste” dice la presidentecon orgoglio e simpatia, accennando peròsubito alla differenza tra una città dal bi-lancio autonomo e un semplice Municipiocon funzioni limitate e prevalentementedelegate.

Ma l’impegno è palpabile. Da appenatre giorni al lavoro, la nuova amministra-zione è già in piena attività. I compiti chel’attendono sono difficili e impegnativi.Ma la nuova dirigente, benché giovane ègià esperta di amministrazione: è già statapiù volte assessore, alla scuola e alle pariopportunità, e anche vice presidente del IMunicipio.

Le condizioni per un buon lavoro, “pere con” la popolazione – 200 mila abitanti,

molti quartieri famosi, decine di rioni – cisono. C’è aria nuova in città e speriamo lecose vadano per il senso giusto.

Le prime parole di Sabrina Alfonsi sonodi fiducia: “I Fori pedonali si avvicinano.Abbiamo già sentito i pareri degli abitantie non sono mancate le proteste e le criti-che, ma la maggioranza è favorevole. Adagosto dovrebbe partire il progetto per lapedonalizzazione che attualmente è allostudio”. Con il nuovo sindaco Marino do-vrebbe aumentare l’importanza dei Muni-cipi e si dovrebbero ridurre le distanze trail palazzo e la gente”.

“E questo è anche il mio impegno”. Ag-giunge la dinamica presidente. “Se dalComune di Roma avremo una maggiore

autonomia di bilancio, rispetto a quella at-tuale, magari con meno deleghe, ma so-stanziali, potremo fare un buon lavoro peri cittadini e il vasto territorio da ammini-strare. Composto da alcuni tra i luoghi piùbelli ma anche delicati e difficili della cit-tà di Roma”.

“A Testaccio si devono chiudere al piùpresto i cantieri. A Trastevere si deve ri-durre la congestione del traffico e a Borgoe Prati ci vuole un piano parcheggi. Neinostri quartieri ci sono più auto che perso-ne: ci vuole più equilibrio per tornare a vi-vere al meglio la nostra bellissima città”.

“Siamo di fronte a molte emergenze cheandranno affrontate con decisione, masempre con il coinvolgimento responsabi-

le della gente che deve sentire di parteci-pare e non solo di subire scelte calatedall’alto”.

“Penso già a una rete dei centri anziani,le persone più deboli della società chedobbiamo tutelare. Ma anche delle altrerealtà associative del territorio per il mas-simo coinvolgimento e contributo dellagente”.

“Mai più lo scandalo di via Giulia, la re-gina delle Roma rinascimentale, che han-no cercato di deturpare con astruse costru-zioni. Ma tutto il territorio del nuovo gran-de I Municipio, fino al confine nord di viaIgea avrà la stessa considerazione: saremotutti abitanti del Centro Storico”.

Buon lavoro Presidente!

al Parco Sant’onofrio

la “fESta d’EStatE” ha fatto trEdICIStefano Bernardini

Una bella giornata di sole e una grande cornice di pubblicohanno fatto da corona all’annuale “Festa d’Estate” – tredicesi-ma edizione - promossa dell’associazione sant’Onofrio – On-lus con la collaborazione di altre Associazioni del quartiereche si è svolta nell’area del Parco di Via Luigi Morandi. Unappuntamento divenuto ormai fisso per gli abitanti della zona.Una opportunità per scambiarsi opinioni e pareri su vari temiche interessano l’intero quartiere: traffico, smog, collegamentipubblici, verde, scuole e sanità sono stati gli argomenti più“trattati”. Il “piatto forte” è stato però il dibattito sulla ‘situa-zione del verde nel quadrante nord-est della città’ con la parte-cipazione del neo-assessore all’ Ambiente del Comune di Ro-ma, Estella Marino, del presidente della Commissione Am-biente della Regione Lazio, Eugenio Patanè e del neo presi-dente del Municipio XIV, Valerio Barletta, alla sua prima uscita pubblica. In un clima disteso sono state affrontate le principaliproblematiche che affliggono i ‘polmoni verdi’ della zona: dalla difficile accessibilità alla scarsa manutenzione delle aree “vinco-late”. Le istituzioni presenti hanno promesso massimo impegno per migliorare la situazione e per rendere fruibile a tutti un patri-monio di verde pubblico che probabilmente non ha eguali in Europa. Emozionato il neo presidente Barletta che ha ribadito l’im-pegno del Municipio nella tutela e per la fruibilità delle aree verdi.

Alla “Festa d’Estate”, uno “spazio” particolare è stato dedicato ai bambini che sotto l’occhio vigile delle operatrici della Ludo-teca dell’Arciragazzi, hanno potuto sperimentare una miriade di attività ludiche; per i più grandi non sono mancate attività cultu-rali come letture di libri promosse dall’ Associazione H2 e presentazione di fossili rinvenuti nel territorio ad opera di Lidia Guar-dati Zaccaria, un salto indietro nel tempo quando ancora Monte Mario era coperto dalle acque del mare.

Dopo il dibattito, a cura dei ragazzi del Carpet della scuola Nazario Sauro, la serata è proseguita con l’esibizione di un cantau-tore che ha coinvolto i presenti con canzoni romane e con vari intermezzi sonori e teatrali.

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“Carico” di entusiasmo, di speranza peril futuro e, in particolare, di fiducia nellapartecipazione dei cittadini, Valerio Bar-letta, 27 anni, il più giovane Presidentedei quindici Municipi, laureato a pieni vo-ti in Scienze Politiche, ci ha concesso que-sta intervista nel corso della quale gli ab-biamo rivolto alcune domande su i più im-portanti problemi che interessano il terri-torio del Quattordicesimo Municipio (exMunicipio XIX).

Presidente, lei si accinge a guidareun municipio che conta circa 200milaabitanti, come una media città d’Italia.nonostante le difficoltà sociali, econo-miche del momento, è la sua giovane etàche le dà tanta forza e fiducia?

Anche! Tenga presente che ho semprecreduto nella partecipazione e nella colla-borazione degli uomini, in particolare neigiovani. Ci sono ora nuove e fresche forzenei settori amministrativi e deliberativi.Ciò fa ben sperare.

non ritiene che la sua opera possa es-sere inficiata o “strozzata” dal fatto chei municipi non hanno, ancora, la pienaautonomia?

No! È una sfida e anche una lotta chedobbiamo affrontare con idee e propostenuove al fine di completare il percorso perottenere l’Istituzione del Comune Metro-

politano. La politica, nel suo alto signifi-cato, oltre che passione è anche fantasia.

ma veniamo alle questioni più attualie concrete. mobilità, valorizzazione deiParchi, asili nido, utilizzazione dellestrutture pubbliche. quali prospettive?

Procediamo con ordine. Mobilità: si ri-prenderà presto l’esame del Piano partico-lareggiato del traffico che prevede setteinterventi, il primo dei quali quello relati-vo al fornice di S. Filippo Neri. Sarannorivisti tutti i flussi da e verso via Trionfale,da Galleria Giovanni XXIII a via Chiaru-gi, compresa la zona di via Taverna dove,finalmente, sarà riaperta la Piscina. Unimpegno preciso sarà preso, in collabora-zione con i Presidenti dei Municipi Primoe Quindicesimo, per rendere più efficienteil treno regionale FL3 che va trasformatoin una veloce metropolitana. Per l’utilizzoe la valorizzazione dei Parchi (Pineto, Ca-sal del Marmo, Insugherata, Monte Ma-rio) bisognerà approvare un Piano comu-ne d’intesa con le altre Istituzioni quali laRegione, e Roma Natura. Asili Nido: altridue potranno accogliere i bambini oggi inattesa; in via Alfonso Gallo e a Monte

Mario (asilo Bellingeri). Per le strutturepubbliche attualmente non utilizzate nonsaranno poche le iniziative per ridare allagente i servizi richiesti nei settori, dellacultura, dello sport e della ricreazione.

Iniziative per il complesso di S. ma-ria della Pietà?

Non poche! Innanzi tutto sorgerà ilCentro culturale dedicato a Maria AngelaMelato che è deceduta nel Padiglione An-tea della struttura in questione. Inoltre sa-rà sostenuta l’attività del Museo dellaMente e sarà creata una sede stabile perl’orchestra giovanile di Monte Mario eper tutte le altre realtà (cori, compagnieteatrali ecc..) che operano nel territorio.

Infine una nota dolente. Al termine del-l’intervista il neo Presidente Valerio Bar-letta ha espresso rammarico per l’impossi-bilità di trasferire gli uffici da via Battisti-ni al 16simo Padiglione di S. Maria dellaPietà come previsto dalla Convenzionecon la ASL firmata dal predecessore Al-fredo Milioni. Il trasferimento sarebbe do-vuto avvenire entro il 31 agosto prossimo,ma non sarà possibile perché i lavori nonsono iniziati e ulteriori spese per 600mila

euro gravano sul bilancio. Pertanto l’am-ministrazione pubblica dovrà continuarepagare l’affitto di 240 mila euro l’anno. Echissà fino a quando…

lo Sportello del Cittadino

moBIlItàE IStanZE

Sono andate a buon fine le ultimedue istanze raccolte dallo Sportello delCittadino di Via Antonio Serra sullamobilità di quartiere nelle zone del Mu-nicipio XV. In via del Sesto Miglio, in-fatti, la “Municipale” , ha ripristinato ildoppio senso nel tratto compreso travia Lubriano e via Lucio Cassio, ancheper garantire una maggiore sicurezzadel traffico, mentre l’annosa questionedi Via Bartolomeo Gosio, senso unicosi, senso unico no, si è finalmente con-clusa con l’introduzione del senso uni-co a salire dall’incrocio con via Issel fi-no a via Flemming, regolarizzando an-che la sosta.

Ex XX: chiamiamolo milvioSi cercano i nomi. A trenta giorni dalla nuova consiliatura i Municipi, scesi a 15 do-

po il riordino della loro geografia, secondo la delibera capitolina approvata l’11 marzoscorso, dovrebbero avere un nome. Non più Municipio numero romano tot, ma unaprecisa indicazione, magari storica. L’ex XIX, ora XIV, già era stato battezzato: MonteMario, dimenticandosi che il suo territorio oltre al già citato monte, abbraccia variquartieri, alcuni dei quali nuovissimi. L’ex XVII, accorpato al Primo Municipio, oCentro Storico, non ha alcun problema. Non esiste più, punto e basta. Qualche incer-tezza, invece, potrebbe esserci per l’ex XX (Cassia - Flaminia), ora XV. Il suo territo-

rio abbraccia diverse zone dal Della Vittoria aTor di Quinto, dalla Tomba di Nerone (parte)alla Giustiniana, dall’Isola Farnese a GrottaRossa, dal Labaro a Prima Porta, dal Foro Ita-lico alla Farnesina, dall’Acqua Traversa a LaStorta spingendosi sino a Cesano e Martigna-no. Come conciliare? Soprattutto come farcomprendere con un semplice nome tutto ilterritorio? Forse chiamandolo “Milvio”, dalPonte, ma soprattutto dal piazzale fin tropponoto e non solo per la “movida”.

festa della Pizzae dei mestieri

A Ottavia ,nei giardinetti di Via Tarsia,per iniziativa dell’Associazione Cultu-rale Lucchina - Ottaviae con il Patroci-nio della Regione, si è svolta la festa del-la Pizza e… dei Mestieri. È stato un suc-cesso per la partecipazione del numero-so pubblico e per le interessanti relazionisui problemi sociali. Ha aperto i lavori laPresidente dell’Associazione Lucchina-Ottavia, Giovanna D’Annibale, e sonointervenuti, tra gli altri, Porsia Dartizio,Antonio Gaeta, Domenico Ciardulli. Lamanifestazione stata allietata dal grup-po “ Fundacao Capoeira” che si è esibitonell’arte marziale brasiliana dissimulatanella danza. Da precisare che Capoeira èuna lotta di liberazione e anche storia,arte, musica e canto.

a colloquio con il neo Presidente del municipio XIV

ValErIo BarlEtta: InVIto alla CollaBoraZIonEGiovanni Di Gati

Il neo Presidente del Municipio XIV Valerio Barletta.

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al centro orionino di via della Camilluccia

la fESta dEI PoPolI

dIS-IntEgrIamoCI…In una dIVErSa normalItà

Flavia Virga

In una domenica con un tempo un po’incerto, nuvole all’orizzonte pronte a pre-sagire un pomeriggio da trascorrere a ca-sa, magari a poltrire davanti la TV, ad assi-stere agli ultimi disastrosi, tristi scenaripolitici o, ancora, ad attendere il fischio fi-nale di una partita di calcio. Eppure, neltraffico post partita, su via Trionfale si av-verte qualcosa di nuovo, qualcosa che par-la di amore, qualcosa che Dis-integra lanostra frenetica quotidianità. Presso il tea-tro della Parrocchia di Sant’Andrea Avel-lino, una compagnia teatrale dai linea-menti un po’ bizzarri si accinge a salire suun palco per portare in scena uno spetta-colo dal nome “Gli amici a questo servo-no”. Beh, direte, cosa c’è di nuovo? C’èche quello spettacolo è frutto di un lavorocostante, è un inno alla vita che si apre aquelle realtà che pochi di noi conosconodavvero. Gli attori sono truccati in manie-ra buffa, da dilettanti di arte, ma da porta-tori di vita. Guido, Gabriella Luciano,Giancarlo, Luisa, Giuseppe, Sergio sonopersone diversamente abili che hanno de-ciso di mettersi in gioco, di decidere qualeruolo intraprendere e hanno vinto le loroemozioni, le loro paure. A portare avanti

l’iniziativa è stata l’Associazione di Vo-lontariato Carlo Iavazzo che, nata nel1976, dispone oggi di alcuni locali dellaParrocchia di San Saturnino di via Volsi-nio (quartiere Trieste-Salario), ma che siestende lungo l’amore, la passione, l’emo-zione che trapela dagli occhi dei volontariche ne fanno parte. Credo che riuscire a ri-cavare del tempo per gli altri risulti oggidifficile più che mai. Troppo spesso ci la-sciamo condizionare dagli appunti segnatiin agenda, dal poco tempo che le abitudinici riservano, forse bisognerebbe provare areggere lo sguardo divertito di Giulio, avincere i tranelli di Giancarlo, a sosteneree resistere al silenzio eloquente di Ga-briella, alla determinazione di Luisa, allebattute di Giuseppe, forse bisognerebbeprovare a controllare quel fremito che tiprende quando Sergio si commuove peressere lì, su quel palco, per un giorno, daprotagonista, forse bisognerebbe provaretutto questo per capire che siamo noi, noicon la nostra presunzione di sentirci “nor-mali”, a dovere imparare da loro, a dovererinunciare a quell’impegno di troppo perdedicare del tempo per migliorare la no-stra vita.

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anche quest’anno nel Centro orionino, in via della Camilluccia, si è svolta lafesta dei Popoli. È stato – come nel passato – un felice e sereno incontro tragruppi di diversa appartenenza culturale e religiosa. dopo la celebrazione eu-caristica, alla quale ha fatto seguito un momento interreligioso di preghiera,c’è stato il pranzo multietnico caratterizzato da sapori e colori di varie tradi-zioni culinarie. Contributi musicali, danzanti e teatrali hanno concluso la ma-nifestazione.

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Dopo aver scritto dei racconti pubblica-ti in diverse antologie Marta Pastorino (aTorino, dove vive, collabora ai laboratoridella Scuola Holden di Baricco) si è ci-mentata in un primo romanzo che ho lettod’un fiato in un pomeriggio e terminato atarda notte. La sua è una scrittura essen-ziale e intensa che ti cattura subito. È la

storia di Anna, una ragazza che, per con-trasti con la sua famiglia, abbandona la fa-coltà di veterinaria frequentata con ottimirisultati e, lasciata la sua casa, si improv-visa in un’altra città badante di Maria, si-gnora novantatreenne, cieca, bisognosa dicure e compagnia. Maria ha un nipote,Giovanni, che ha vissuto a lungo con leima che ora non si fa più vedere e del qualelei parla continuamente con amore e no-stalgia. La stessa notte in cui la vecchia si-gnora muore Anna partorisce un bambino,lo abbandona in ospedale per ripartire poialla ricerca di se stessa e di Giovanni. Loincontra a Torino e da lui, danzatore, im-para il linguaggio del corpo e, forse, impa-ra anche a vivere. (TR)

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L’autobiografia di Pupi Avati è curiosae divertente. Al compimento dei 74 annil’autore ha avvertito l’esigenza di raccon-tare la sua vita, di risalire all’infanziacampagnola e bolognese. Il pregio dell’etàadulta, o per meglio dire della vecchiaia,gli fa dire ch’egli conosce tutte le età, tuttii linguaggi. Una volta, quando si era bam-bini, ci dicevano: “se non sei buono, imorti verranno a tirarti per i piedi” ma deimorti Pupi Avati non ha certo paura, orasono effigiati su un’intera parete della suacasa di Roma e con essi egli ha un dialogo

immaginario e costante. Dapprima, e an-cora oggi, innamorato del jazz, da Bolo-gna con un gruppo di amici suonatori vain tournée in giro per l’Italia e intanto percampare fa il venditore di bastoncini dipesce surgelato della Findus. Il suo sguar-do però è sempre rivolto al cinematografo.Gli inizi in quest’ultimo campo sono dap-prima faticosi e deludenti, ma l’entusia-smo e la costanza nel perseguire le sueaspirazioni non l’abbandonano mai. Poic’è la calata su Roma, l’incontro con regi-sti, attori, sceneggiatori e le importantiamicizie, Fellini e Pasolini fra le altre. Leporte di Cinecittà e poi dell’America sispalancano. Avati ha scritto un importanteromanzo. Lasciatevi trasportare dai suoisogni, dalla poesia, dalla fantasia, dal-l’umanità di questo regista ed ora anchegrande raccontatore. (TR)

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Ancora un appassionante thriller psico-logico dell’ormai celebre autrice di giallicon protagonista Erica Falck e sullo sfon-do Fjällbacka, la cittadina sulla costa occi-dentale svedese. Erica, frugando in soffit-ta, trova un baule e dentro il baule, tra altrioggetti appartenuti a sua madre, dei diaried una medaglia di epoca nazista avvoltain una camicina da neonato macchiata disangue. Turbata, si rivolge ad un anziano

professore di storia nella convinzione chel’oggetto rinvenuto possa farle scoprireaspetti sconosciuti della vita di sua madre.Lo storico, apparentemente, non le dà no-tizie rilevanti ma dopo due giorni vienetrovato assassinato. Ha così inizio un’in-quietante investigazione, tra intrighi e de-litti del passato e del presente, dipanatacon la consueta abilità della scrittrice nelcomunicare atmosfere, definire personag-gi, rendere l’ambiente chiuso e provincia-le dove tutti sanno tutto degli altri e di tuttiè lecito sospettare. (PC)

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È l’alba a Vigata, un usignolo canta esveglia Montalbano; ma a cantare in realtàè un vagabondo che ha passato la nottesulla veranda del commissario per riparar-si dal temporale; in quel mentre arriva unatelefonata di Catarella ad annunciare che èstato commesso un omicidio. La vittima èun ragioniere dalla vita apparentementedel tutto tranquilla; è stato assassinato conun colpo di rivoltella mentre prendeva uncaffè nella sua villetta al mare e la casanon presenta segni di effrazione. Comin-cia così l’ultima indagine del commissariopiù amato d’Italia, per continuare inol-trandosi poi in altre storie laterali che for-se contribuiranno alla soluzione del di-lemma forse no, ma sicuramente ravvive-ranno il racconto, arricchiranno la galleriadi personaggi come sempre tratteggiatiper accenni di dialogo e di descrizioni, fa-ranno assaporare il clima della situazionee del luogo e si svolgeranno nel ritmo enella leggerezza della consueta smaglianteironia. (PC)

Il nostro scaffalePaola Ceccarani – Tilde Richelmy

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una sgradevole sorpresa per il neo Presidente, daniele torquati, primo di centrosinistra

manCano I fondI PEr CaSa E I SErVIZI SoCIalIEmanuela Micucci

Il primo impatto è la notizia di un’emer-genza sociale, che scombina l’agenda deiprimi 100 giorni di governo di DanieleTorquati, il nuovo Presidente del XV Mu-nicipio (ex XX), il primo di centrosinistradopo 20 anni. Serve subito una ingente ci-fra, un milione e 305mila euro per poterfar fronte alle necessità impellenti dei ser-vizi sociali, per impedire cioè che, dal 1°luglio fino a fine anno, chiudano i centridiurni per anziani fragili e per le personecon disabilità, cessi l’assistenza per glialunni disabili a scuola, le case famigliaper ragazzi  che non possano pagare piùgli affitti, non venga più garantita l’assi-stenza domiciliare e altri servizi a minori eanziani del municipio. Non solo: nel bi-lancio 2013 manca anche la copertura fi-nanziaria per l’emergenza casa: 210milaeuro. Un imprevisto che non ci voleva.

“Appena arrivato in Municipio – spiegaTorquati a Igea – il direttore mi ha conse-gnato una lettera del Comune, datata 7giugno, dove si spiegava che dal Bilanciomunicipale 2013 mancavano un milione e305mila euro per servizi e progetti essen-ziali previsti nel Piano Regolatore Socia-le, in molti casi attivi da diversi anni. Dal1° luglio non avranno una copertura finan-ziaria e le associazioni, le cooperative, gliutenti che offrono e ricevono i servizi po-tranno rivalersi nei confronti dell’ammini-strazione municipale passata e attuale perla sospensione delle attività”.

tempi strettissimi, dunque, per tro-vare 1,5 milioni di euro.

“Li cercheremo – dice Daniele Torqua-ti – nelle pieghe del Bilancio municipale edel Piano Regolatore Sociale. Ma la solu-zione potrà arrivare solo dal Bilancio diRoma Capitale, che spero il Sindaco Ma-rino approvi in tempi rapidi”.

La palla, quindi, passa al Campidoglio,che già un anno fa, a giugno 2012 negliSati Generali del Sociale e della Famiglia,aveva denunciato con l’allora SindacoGianni Alemanno e Assessore alle Politi-che sociali Sveva Belviso la “possibilechiusura dei servizi sociali per 25mila per-sone a causa del taglio del 90% imposto

dal Governo Monti ai fondi per le politi-che sociali”.

Di fatto, uno scaricare tutto il peso dellespese del welfare sulle spalle degli enti lo-cali, che non ce la fanno a reggerlo. Comemostra il XV Municipio, che adesso si tro-va a dover garantire, senza averne le risor-se, 50mila euro per il servizio di assisten-za domiciliare, altri 90 mila per quella aidisabili (Saich), a cui vanno destinati altri100mila euro per i centri diurni dell’Asso-ciazione Porta Aperta e della cooperativasociale Cassiavass. Per pagare le rette deibambini e degli adolescenti in istituti e ca-se famiglia occorrono 240mila euro, men-tre 15mila servono per l’assistenza domi-ciliare ai coetanei in famiglia (Sismif). Eancora 25mila per il centro diurno anzianifragili e altri 185mila per l’assistenza do-miciliare (Sada) e altri servizi per gli an-ziani. Infine, 210mila euro per affrontareil problema casa delle famiglie.

Legato alla situazione delle casse muni-cipali figura anche uno dei primi progettiche Torquati vuole realizzare nei primi 6

mesi del suo mandato: 5-8mila euro daifondi della Presidenza per un progetto diOpen Data che prevede, oltre alla direttaweb delle riunioni del Consiglio munici-pale, la pubblicazione on line di tutti gliatti del Consiglio e della Giunta. Digitaleanche il piano di rilancio del Mercato diPonte Milvio, ora in via Riano, attraversouna piattaforma municipale per l’e-com-merce per la prenotazione da casa dei pro-dotti.

“Nella zona di Ponte Milvio – spiegaancora Torquati – partirà un progetto spe-rimentale di raccolta degli oli esausti deinegozi che permetterebbe di avere un utilecome già avviene a Formello e Anguillara.Inoltre verrà annullata la delibera di Gia-comini sui marciapiedi “fai da te”, anchese non sarà possibile eliminare subitoquelli già realizzati”.

I progetti sono tanti, Torquati non hanessuna difficoltà ad annunciarli, vuoleche il suo Municipio sia davvero una casadi vetro, aperta a tutti i cittadini.

“Verranno avviati – annuncia il neo Pre-

sidente – uno studio e una verifica dei pia-ni occupazionali del suolo pubblico conl’aiuto dei residenti e dei commercianti.Entro un anno sarà fatta una ricognizione,mai realizzata, delle zone del municipioda dove provengono i bambini iscritti aogni nido e dei posti presenti in ogni strut-tura così da abbattere le liste d’attesa. Perl’edilizia scolastica, che da gennaio 2014passerà al Comune anche per le superiori,destineremo dei fondi per la manutenzio-ne ordinaria ai presidi. Largo, poi, alleConsulte, come una nuova sulla Scuola, eai 4 Tavoli per le necessità degli anziani,minori, immigrati, disabili. Le associazio-ni saranno coinvolte nella manutenzione epulizia delle aree verdi e nella riqualifica-zione delle stazioni della ferrovia per Vi-terbo, lungo la Cassia. Il Fleming conti-nuerà ad avere il proprio mercato a PiazzaMonteleone di Spoleto. E, infine, i matri-moni civili si celebreranno alla Torretta diPonte Milvio”.

Poi sorridendo come se si aspettasse ladomanda successiva, conclude la nostralunga intervista asserendo che “non siaprirà nessun registro delle unioni civili,perché è una questione che riguarda legginazionali, nonostante Marino proponga ilcontrario”.

Uscendo dalla sede del Comitato Elet-torale di La Storta, mi sorge un piccolodubbio: che abbia letto il  mio articolo sulflop dei registri civili nei Municipi???

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Il PErIodICo IgEaContinuiamo la pubblicazione delle foto delle edicole dove potete trovare ilnostro giornale. In questo numero l’edicola Caponi Enrico di via Crescen-zio e l’edicola Canali in piazza Madonna del Cenacolo. A tutti i titolari del-le edicole e dei locali dov’è reperibile la nostra pubblicazione va il nostroringraziamento per la collaborazione.

Periodico di Informazione e CulturaGiugno-Luglio 2013

Editrice – associazione Igeainfo@igeanews.it

direttore responsabileAngelo Di Gati

CaporedattoreFerruccio Ferrari Pocoleri

CaposervizioGustavo Credazzi

redazione – amministrazioneVia dei Giornalisti, 52Tel.06.35454285 – 333.4896695redazione@igeanews.it

hanno collaborato: Francesco Amoroso, Stefano Bernar-dini, Paola Ceccarani, Giovanni DiGati, Guendalina Galdi, Eugenio Ma-ria Laviola, Emanuela Micucci, Fa-bio Ferrari Pocoleri, Carlo Pacenti,Federica Ragno, Tilde Richelmy, Fla-via Virga.

Stampatipograf Stamperia edizioni d’arteVia Costantino Morin, 26/A00195 Roma – Tel. 06.3724146info@tipografroma.itwww.tipografroma.it

tiratura 10.000reg. tribunale di roma n. 472 del 6 novembre 2001

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