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RELAZIONE REGIONE AUTONOMA FRIULI-VENEZIA GIULIA COMUNE DI TRIESTE Servizio Pianificazione Urbana comune di trieste piazza Unità d'Italia 34121 Trieste tel 040/8751 www.comune.trieste.it Partita iva 002210240321 Roberto Cosolini Il Sindaco Marina Cassin il Direttore Area Città e Territorio Progettisti: arch. Maria Antonietta Genovese dott. Roberto Prodan Collaboratori: arch. Francesco Lomuscio geom. Andrea Conti Valorizzazione Patrimonio Immobiliare 2013 Variante n° 123 al P.R.G.C. Trieste, giugno 2013

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RELAZIONE

REGIONE AUTONOMA FRIULI-VENEZIA GIULIA

COMUNE DI TRIESTEServizio Pianificazione Urbana

comune di triestepiazza Unità d'Italia34121 Triestetel 040/8751www.comune.trieste.itPartita iva 002210240321

Roberto CosoliniIl Sindaco

Marina Cassin

il Direttore AreaCittà e Territorio

Progettisti: arch. Maria Antonietta Genovese dott. Roberto Prodan

Collaboratori: arch. Francesco Lomuscio geom. Andrea Conti

Valorizzazione Patrimonio Immobiliare2013

Variante n° 123 al P.R.G.C.

Trieste, giugno 2013

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Relazione

Premessa

La Regione Friuli Venezia Giulia con propria legge del 21 ottobre 2008, n. 12, ha introdotto alcune modifiche ed integrazioni alla legge regionale 5/2007 (Riforma dell’urbanistica e disciplina dell’attività edilizia e del paesaggio). L’art. 63 della legge 5/2007, integrato con l’art 1 comma 22 della legge 12/2008, ha recepito la previsione statuale in materia di Piano delle alienazioni e valorizzazioni del patrimonio immobiliare di Regioni, Province, Comuni ed altri enti locali, di cui all’art. 58 D.L. 112/2008 convertito in Legge 133/2008. La norma equipara la deliberazione del Consiglio Comunale di approvazione di tale specifico Piano alle varianti non sostanziali allo strumento urbanistico generale comunale di cui all’art. 17 D.P.Reg. 086/2008. Essendo la delibera consiliare prevista dalla norma in un provvedimento di “approvazione”, si ritiene che il procedimento di formazione previsto dall’art. 17 D.P.Reg. 086/2008, commi da 3 a 5 (fase di adozione ed osservazioni), non sia applicabile alla speciale procedura prevista dalla norma statuale indicata, restando comunque applicabili le altre norme contenute nell’art. 17 citato per quanto compatibili. Considerato che L’amministrazione Comunale di Trieste, ha predisposto il nuovo “Piano delle alienazioni e delle valorizzazioni” e tale strumento costituisce variante non sostanziale al vigente PRGC, si provvede di seguito ad individuare le modifiche urbanistiche conseguenti all’approvazione del Piano. Gli immobili individuati dal servizio Demanio e Patrimonio Immobiliare sono : l’edificio di via San Marco 52, l’edificio con area di pertinenza denominato Casa don Marzari sita al civico n. 109 di via San Nazario in località Contovello, il locale al pianoterra dell’edificio di via U. Foscolo 5 e 7 già adibito a centro civico, le officine di Via di Basovizza 60, un’area da destinare a parcheggio in Piazza Foraggi, gli edifici di via Campo Marzio 11-13, l’area non ancora riqualificata della ex Fabbrica Macchine di S.Andrea ed alcuni parcheggi presso le autorimesse di San Giovanni e via Carli .

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Valutazione Ambientale Strategica Con deliberazione giuntale n° 133 dd 11.04.2013 è stata avviato il procedimento di V.A.S. della Variante in argomento mediante verifica di assoggettabilità alla procedura, ai sensi del D.lgs 152/06 e s.m.i. e della L.R. 16/2008. Espletata la procedura di verifica di assoggettabilità alla Vas, verificato che la stessa non determina effetti significativi sull’ambiente, non rientra tra la fattispecie di cui all’articolo 3, comma 2, lettera b) della citata Direttiva 2001/42/CE e non è rilevante in termini di attuazione della normativa ambientale comunitaria, è stato ritenuto di escludere la Variante dal processo di Valutazione Ambientale Strategica.

La variante Per rendere possibile la valorizzazione e l’alienazione del patrimonio immobiliare individuato si rendono necessarie le modifiche al PRGC di seguito dettagliatamente evidenziate.

Via San Marco 52: Sull’elaborato A – Zonizzazione, viene modificata l’attuale zona U2 “zone di verde pubblico e verde attrezzato” inserendo l’edificio nella zona B2 “ zone della prima fascia periferica ad alta intensità edilizia; di conseguenza viene ridotto il servizio n. 25 sugli elaborati B e Ba nella zona di quartiere 18. Contesto:

L’edificio si trova nel rione di San Vito a ridosso della zona portuale dell’ex cantiere navale San Marco e subito sotto la grande viabilità Triestina che collega il porto nuovo con l’autostrada.

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Costruito nei primi anni del Novecento, attualmente, l’edificio di quattro piani si trova in uno stato di abbandono e secondo il PRGC vigente l’area su cui insiste è destinata a zona U2 “zone di verde pubblico e verde attrezzato”.

L’area, inoltre, risulta interessata dal rispetto ferroviario.

Vincoli

L’area non è interessata da nessun tipo di vincolo ambientale - paesaggistico , inoltre, la verifica effettuata se l’edificio esistente rientri tra i beni vincolati ai sensi della Parte II del D.Lgs.42/04, ha dato esito negativo.

Via San Nazario 109: L’area di proprietà comunale, attualmente destinata a zona U1 “zone per servizi ed attrezzature pubbliche”, viene modificata in zona B5 “zone della periferia a bassa densità edilizia” nell’elaborato A – Zonizzazione; mentre negli elaborati B e Ba viene modificato il relativo servizio n. 18 nella zona di quartiere 2. Contesto: L’immobile, già sede di una casa di riposo per anziani, si trova in località Contovello nel Borgo San Nazario, costruito tra gli anni cinquanta e sessanta, per ospitare gli esuli istriani.

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Attualmente risulta inutilizzato, secondo il PRGC vigente l’area che comprende l’edificio e l’area di pertinenza è destinata a zona U1 “zone per servizi ed attrezzature pubbliche”.

Vincoli

L’area è interessata dal vincolo “beni paesaggistici” ai sensi della Parte III del D.Lgs.42/04, mentre l’edificio esistente non rientra tra i beni vincolati ai sensi della Parte II del D.Lgs.42/04 in quanto edificato da meno di 70 anni.

Tutta la zona inoltre è interessata dal vincolo idrogeologico.

Via Foscolo 5 e 7: Viene eliminata la destinazione a servizio pubblico del locale al piano terra, con conseguente eliminazione del servizio n. 17 sugli elaborati B e Ba nella zona di quartiere 19, rimane immutata la zonizzazione prevista come B0 “zone del centro urbano di pregio ambientale” sull’elaborato A – Zonizzazione.

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Contesto: L’immobile al piano terra, già sede del Centro Civico ed ora locato, fa parte di un complesso residenziale edificato negli anni Settanta. Il locale di circa 200 mq si trova nel centro della città ed è individuato dal PRGC vigente come servizio pubblico n. 17 nel rione di Barriera Vecchia sugli elaborati B e Ba.

Vincoli

L’area non è interessata da nessun tipo di vincolo ambientale - paesaggistico.

Via di Basovizza 60: L’area all’interno del comprensorio scolastico viene scorporata e destinata a zona B5 “zone della periferia a bassa densità edilizia” nell’elaborato A - Zonizzazione; conseguentemente sugli elaborati B e Ba viene modificato il perimetro del servizio 1 della zona di quartiere 4. Contesto: L’area interessata si trova al confine tra i comuni censuari di Opicina e Banne, all’interno del comprensorio scolastico “Altipiano”. Attualmente l’area si trova in locazione ed è utilizzata come officina per autoveicoli.

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Occupa una superficie di circa 2.100 mq e confina direttamente con la viabilità principale che collega Opicina con Trebiciano all’altezza della diramazione per Banne.

Vincoli

L’area è interessata dal vincolo idrogeologico.

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Piazza Foraggi:

L’area individuata nel PUP viene destinata a zona ZP1 per la realizzazione del parcheggio, gli elaborati da modificare sono l’elaborato A – zonizzazione, C – Viabilità e D – Norme Tecniche di Attuazione dove viene normata la nuova zona omogenea. Normativa zona ZP1 – Area di parcheggio In tali zone sono ammessi esclusivamente parcheggi pubblici e/o privati. Per gli impianti esistenti sono ammessi, con strumento diretto, interventi fino alla ristrutturazione edilizia. Prescrizioni per la zona ZP1 di Piazza Foraggi In tale zona potranno essere realizzati parcheggi interrati, a raso, in elevazione. Strumenti di intervento Gli interventi si attuano con strumento diretto. Indici e parametri Distanza tra i fabbricati La distanza minima tra le pareti dei nuovi edifici e quelle degli edifici antistanti è prescritta in ml 10. Altezza massima consentita: ml. 12 Considerata la presenza sotto il piano stradale di via della Tesa del canale di scorrimento del torrente Settefontane, nelle opere fondazionali o comunque in fase di cantieramento del nuovo parcheggio devono essere previste delle opportune opere revisionali per preservare detto canale. Deve essere garantito il passaggio pedonale/ciclabile che attraversa la piazza e si attesta sul fronte Est della nuova area destinata a parcheggio.

Contesto:

L’area individuata per la realizzazione del parcheggio, previsto dal Programma Urbano dei Parcheggi in Piazza Foraggi, si trova sul lato sud della piazza che confina con la via della Tesa. Attualmente l’area è utilizzata come spazio libero di parcheggio per le autovetture ed il PRGC

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vigente prevede degli interventi sulla canalizzazione delle autovetture sull’ incrocio regolato, ad oggi, da impianti semaforici.

Vincoli

L’area non è interessata da nessun tipo di vincolo ambientale - paesaggistico.

Via di Campo Marzio 11-13: Gli edifici vengono scorporati dall’ attuale zona U2a e destinata a zona B1 “zone del centro urbano” nell’elaborato A - Zonizzazione; conseguentemente sugli elaborati B e Ba viene modificato il perimetro del servizio 52 della zona di quartiere 17. Contesto: L’area interessata dalla variante si trova all’incrocio della via di Campo Marzio con la via Giulio Cesare e si affaccia su Piazzale Gioacchino Alessi. Gli edifici attualmente ospitano delle attività commerciali e si trovano subito a ridosso dell’area destinata al mercato ortofrutticolo di Trieste.

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Vincoli

L’area non è interessata da nessun tipo di vincolo ambientale – paesaggistico; la verifica effettuata per l’edificio di Via Campo Marzio 13 (Sacra Hosteria e pertinenza) ai sensi della Parte II del D.Lgs.42/04 ha dato esito negativo, mentre l’edificio di Via Campo Marzio 11 non supera il limite previsto in 70 anni per l’inclusione ope legis nel vincolo.

Area ex Fabbrica Macchine di S.Andrea (mensa ex CRDA):

Viene modificata la destinazione per la parte non ancora riqualificata dell’ex comprensorio Fabbrica Macchine di S. Andrea (edificio mensa e spogliatoi), dall’attuale zona V3 -Zona di rispetto militare alla zona U1 – zone per servizi ed attrezzature pubbliche nell’elaborato A – Zonizzazione, conseguentemente vengono modificati gli elaborati B e Ba. Normativa zona V3 - Zone di rispetto militare Tali zone sono destinate a servizi ed attrezzature di interesse militare. Gli interventi si attuano secondo le disposizioni di legge vigenti in materia.

Normativa zona U1 - zone per servizi ed attrezzature pubbliche Sono costituite delle aree riservate alla sola costruzione di edifici di interesse pubblico ed impianti di pubblica utilità. In tali aree trovano localizzazione sia edifici ed attrezzature di proprietà comunale che di altri soggetti, sia ad attrezzature di interesse pubblico di proprietà o gestione privata.

…………….omissis……………… Contesto:

L’immobile di via Carli 12 con l’area di pertinenza è l’ultimo lotto del comprensorio ex Fabbrica Macchine di S. Andrea a non essere ancora stato oggetto di riqualificazione. Il grandioso stabilimento denominato Fabbrica Macchine di Sant’ Andrea, sviluppatosi dalla modesta officina di fonderia di metalli di Giorgio Strudthoff della metà dell’Ottocento, sino ad arrivare ai massimi vertici dell’industria meccanica

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nazionale, chiuse la propria vicenda nel 1971, dopo 136 anni d’interrotta attività. Negli anni Cinquanta del Novecento la fabbrica Macchine aveva raggiunto la sua massima estensione, coprendo un’area di 85 mila metri quadrati, occupata da grandiosi fabbricati, fra i quali l’ “Edificio per spogliatoi e Mensa “ progettato dall’arch. Marcello D’Olivo negli anni 1956-1957, costruzione che sarebbe stata risparmiata dalla demolizione eseguita dal Lloyd Adriatico Assicurazioni che aveva acquisito la proprietà di tutto il complesso. L’edificio terminato nel 1958, si sviluppa complessivamente su cinque livelli e deve le sue notevoli dimensioni al fatto di essere stato progettato per ospitare circa duemila operai. Attualmente versa in stato di grave abbandono ed è stato oggetto di numerosi e pesanti atti di vandalismo. L’area risulta accessibile da un ingresso principale sulla Via Carli e dalla strada che costeggia la nuova piscina Bianchi su cui insiste l’ingresso secondario carrabile.

Vincoli

Ai sensi della Parte II del D.Lgs.42/04 l’edificio risulta soggetto all’art. 10 “Immobili ed aree di notevole interesse pubblico”; nota n. 644 del 3/2/2009 della Soprintendenza per i beni architettonici e paesaggistici di Trieste.

In conclusione si evidenzia che la modifica azzonativa, da zona “militare” a zona per “servizi” non comporta trasformazioni rilevanti o sostanziali modifiche per quanto attiene le funzioni insediabili e che, comunque, la tutela del bene rimane garantita dal vincolo puntuale attribuito.

Autorimesse di San Giovanni e Via Carli: Viene predisposta una variazione normativa per l’alienazione di parcheggi all’interno delle strutture. Inoltre per il sito di Viale Raffaello Sanzio (San Giovanni) l’area dell’autorimessa viene inserita nella nuova zona ZP1 “Area di parcheggio”, conseguentemente vengono modificati gli elaborati A – zonizzazione e D – Norme Tecniche di Attuazione. Normativa zona U1 - zone per servizi ed attrezzature pubbliche Sono costituite delle aree riservate alla sola costruzione di edifici di interesse pubblico ed impianti di pubblica utilità. In tali aree trovano localizzazione sia edifici ed attrezzature di proprietà comunale che di altri soggetti, sia ad attrezzature di interesse pubblico di proprietà o gestione privata. Si registrano diverse configurazioni relativamente alle condizioni di proprietà dei siti ed ai requisiti giuridici dei diversi soggetti legittimati ad attuare la realizzazione dei servizi, che esemplificativamente si indicano come segue:

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a) immobili di proprietà comunale o da acquisire tramite espropri, sulle quali il Comune ha eseguito o intende eseguire o gestire il servizio; b) immobili di proprietà di Enti pubblici istituzionalmente competenti su cui vengono realizzati servizi pubblici a gestione diretta; c) immobili di proprietà di Enti religiosi su cui vengono realizzati servizi la cui gestione può essere sia diretta sia assicurata da altri soggetti a tali Enti collegati, fermo restando che per detti immobili sono ammesse le attività di cui all'art. 16 lettere a) e b) della Legge 20.5.85 n. 222 di recepimento del Concordato tra Santa Sede e Repubblica Italiana. Si fa riferimento anche ad ogni altra normativa contenuta in atti concordatari con culti diversi da quello cattolico o accordi ed intese corrispondenti; d) immobili di proprietà privata su cui vengono realizzati servizi di interesse pubblico la cui gestione può essere sia diretta sia assicurata da altri soggetti collegati.

…………….omissis……………… Prescrizioni particolari per la zona U1 del Parcheggio di Via Carli Nell’impianto di via Carli potranno trovare localizzazione sia parcheggi di proprietà comunale che di proprietà privata. I parcheggi di proprietà privata non concorrono a realizzare servizi di interesse pubblico e sono sottratti alla disciplina prevista per gli interventi individuati al comma 3 lett. D).

Contesto per la struttura di Viale Sanzio:

L’area del parcheggio multipiano si trova al centro del rione di San Giovanni, proprio davanti al Piazzale Gioberti, delimitata da Viale Raffello Sanzio a Nord e via San Cilino a Est, da quest’ultima si accede al piazzale esterno dove si trovano i parcheggi destinati alla piscina realizzata nel ex maneggio poco distante.

Vincoli

L’area non è interessata da nessun tipo di vincolo ambientale - paesaggistico .

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Valutazione degli aspetti paesaggistici In base all’art. 17 comma 11 del Regolamento di attuazione della Parte I urbanistica, della L.R. 5/2007, e s.m.i. la variante è corredata dalla seguente valutazione degli aspetti paesaggistici per i siti interessati dal vincolo.

Valutazione

Le politiche del paesaggio, ai sensi del D.Lgs. 42/2004 “Codice dei beni culturali e del

paesaggio”e s.m.i. sono definite dal Ministero e dalla Regione che devono assicurare

adeguate forme di tutela e valorizzazione del territorio nella prospettiva dello

sviluppo sostenibile; in particolare le Regioni devono individuare gli ambiti, definiti in

relazione alla tipologia, alle caratteristiche naturali, storiche di rilevanza e integrità

dei valori paesaggistici, da sottoporre a specifica normativa d’uso attraverso

adeguate prescrizioni.

La Regione Friuli Venezia Giulia, con LR 30/2005 si è posta l’obiettivo di affidare ai

Comuni la fase gestionale della materia paesaggio per assumere esclusivamente

funzioni di indirizzo e monitoraggio delle trasformazioni del territorio. È’ quindi

evidente la responsabilità del PRGC in materia di impatto sul paesaggio.

Per la presente relazione paesaggistica si seguirà quanto al DPCM 12 dicembre 2005

“Individuazione della documentazione necessaria alla verifica della compatibilità

paesaggistica degli interventi proposti, ai sensi dell’art. 146, comma 3, del Codice dei

beni culturali e del paesaggio di cui al decreto 22 gennaio 2004 n. 42”,

proporzionalmente al livello di dettaglio stabilito dalla scala di rappresentazione del

Piano.

La relazione paesaggistica mediante opportuna documentazione, dovrà dar conto sia

dello stato dei luoghi (contesto paesaggistico) e area di intervento prima

dell’esecuzione delle opere previste, sia delle caratteristiche progettuali

dell’intervento, nonché rappresentare nel modo più chiaro ed esaustivo possibile lo

stato dei luoghi dopo l’intervento.

A tal fine, ai sensi dell’art. 146, comma 3 del Codice e delle Linee Guida per la

stesura della Relazione Paesaggistica, la relazione deve indicare:

lo stato attuale del bene paesaggistico interessato;

gli elementi di valore paesaggistico in esso presenti, nonché le eventuali

presenze di beni culturali tutelati dalla parte II del Codice;

gli impatti sul paesaggio delle trasformazioni proposte;

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gli elementi di mitigazione e compensazione necessari;

Deve contenere anche tutti gli elementi utili all’Amministrazione competente per

effettuare la verifica di conformità dell’intervento alle prescrizioni contenute nei piani

paesaggistici urbanistici e territoriali ed accertare:

la compatibilità rispetto ai valori paesaggistici riconosciuti dal vincolo;

la congruità con i criteri di gestione dell’immobile o dell’area;

la coerenza con gli obiettivi di qualità paesaggistica.

Trattandosi in questo caso di una variante urbanistica finalizzata a un cambio di

destinazione d’uso, la relazione paesaggistica verrà conformata al dettaglio

territoriale delle modifiche.

La modifica proposta prevede la riclassificazione di un’immobile e relativa area

pertinenza da zona servizi U1 “zone per servizi ed attrezzature pubbliche” a zona

per la residenza B5 “zone della periferia a bassa densità edilizia” per una superficie di

5.100 mq.

Inquadramento territoriale dell’area

L’immobile oggetto di modifica è localizzato nel rione di Borgo S. Nazario nella

frazione di Prosecco. Attestato sulla viabilità che porta da Prosecco verso il

Santuario Mariano di Monte Grisa, è inserito in un contesto edificato tra gli anni

cinquanta e sessanta, per ospitare gli esuli istriani. Il piano regolatore vigente

classifica l’area zona servizi U1 “zone per servizi ed attrezzature pubbliche“ con

destinazione specifica “casa di riposo Don Marzari”

ESTRATTO PRGC

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Stato dei luoghi

L’immobile in argomento, costruito negli anni 70 dall’ Opera per l’Assistenza ai

Profughi Giuliani e Dalmati per fini assistenziali, è attualmente inutilizzato.

Collocato in posizione baricentrica del Borgo San Nazario, sorto negli anni 50-60

per ospitare gli esuli istriani, funge da ideale collegamento tra i piccoli condomini di

edilizia popolare di tre-quattro piani e i più recenti interventi tipici della periferia a

bassa densità edilizia, composti da edifici mono o bi famigliari.

L’edificio, attorniato da un parco alberato per complessivi 5.000 mq, si sviluppa su

quattro livelli di cui uno seminterrato; ha una volumetria totale di circa 15.000 metri

cubi con un’altezza massima di 12 m tranne per il corpo scale ed ascensore dove

l’altezza massima diventa di 15 m. Il lotto confina su tre lati con la viabilità pubblica.

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Dalle rappresentazioni fotografiche (http://it.bing.com/maps/) è possibile osservare

che il contesto su cui insiste il fabbricato è completamente urbanizzato.

Lo stato dei luoghi conferma di fatto i requisiti per la variazione urbanistica che si

intende effettuare, in quanto sussistono le seguenti caratteristiche:

il lotto si trova in un’area completamente urbanizzata;

è contiguo ad aree già edificate;

Aree tutelate per legge

L’area di intervento è individuata all’interno di beni paesaggistici individuati ai sensi

della parte III del Dlgs 42/2004. Le aree tutelate per legge, così meglio rappresentate

nell’estratto della ricognizione dei vincoli sono le seguenti:

- Aree sottoposte a vincolo paesistico-ambientale (di cui all’art. 136 del Dlgs

42/2004)

Tutta l’area inoltre risulta interessata dal vincolo idrogeologico.

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Estratto ricognizione dei vincoli:

Le destinazioni d’uso attribuite all’area

La variante urbanistica in oggetto ha riclassificato la destinazione d’uso da “zona per

servizi ed attrezzature pubbliche” (U1) a “zona della periferia a bassa densità

edilizia” (B5).

Le norme del vigente piano regolatore prevedono per la nuova destinazione le

seguenti possibilità edificatorie:

ART. 5.2.7. - B5 - zone della periferia a bassa densità edilizia

Attività e destinazione d'uso ammesse:

Residenza; Attività commerciali e pubblici esercizi in genere; Attività direzionali, studi ed uffici; Attività artigianali di servizio alla residenza; Istituzioni religiose, culturali, scolastiche, sanitarie, sportive, assistenziali e simili, a

carattere pubblico e privato; Locali per le attività ricreative e lo spettacolo; Alberghi, pensioni e simili; Autorimesse pubbliche o private compatibili con la viabilità.

Strumenti di intervento: Gli interventi si attuano con strumento diretto.

Indici e parametri in zona B5 Indice volumetrico fondiario massimo: 1,00 mc/mq. Rapporto di copertura: E' consentita una occupazione massima del 40% della superficie del lotto. Altezza massima: L'altezza massima è stabilita in ml 7.50.

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Distanza tra i fabbricati:

La distanza minima tra pareti dei nuovi edifici e quelle degli edifici antistanti, non potrà essere inferiore alla media delle altezze delle pareti fronteggianti. Per i nuovi edifici è prescritta la distanza minima assoluta di ml 10.00 tra pareti finestrate e pareti di edifici antistanti. Distanza dai confini proprietà:

Fatto salvo quanto stabili dal comma precedente, la distanza minima dai confini è prescritta in ml. 5.00. E ammessa l'edificazione a confine. Distanza dai confini stradali:

E' prescritta una distanza minima di ml 10.00 dal ciglio opposto della strada salvo diversa indicazione eventualmente contenuta negli elaborati grafici di P.R.G.C. relativa a fasce di rispetto stradale. E' obbligatorio costruire a filo strada edifici che sorgano su lotti compresi tra edifici già costruiti a filo strada ed ai quali vanno ad aderire, fatta salva l'eventuale diversa prescrizione indicata negli elaborati grafici di P.R.G.C.

Valutazioni paesaggistiche alla modifica

Considerato il contesto totalmente antropizzato su cui andrà ad insediarsi la

previsione ed essendo altresì privo di elementi strutturanti il paesaggio o elementi

lineari/puntuali, si valuta che la modifica prevista non comporterà interferenze

significative alla componente paesaggistica

Conclusioni

Sulla scorta delle indicazioni contenute al comma 11, art. 17 del regolamento

urbanistico (DPR n. 086/Pres, 20 marzo 2008) di attuazione della LR n. 5/2007, visti i

contenuti strutturati all’interno del presente documento, si ritiene di esprimere una

valutazione di compatibilità paesaggistica per l’istanza di variante in oggetto.

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Gli elaborati della variante

La variante risulta costituita dai seguenti elaborati:

o Relazione di variante

o Elaborato A : zonizzazione - stato di fatto (1:5000)

o Elaborato A : zonizzazione - variante (1:5000)

o Elaborato B : servizi - stato di fatto (1:5000)

o Elaborato B: servizi - variante (1:5000)

o Elaborato Ba : attrezzature e servizi - stato di fatto

o Elaborato Ba: attrezzature e servizi - variante

o Elaborato C : viabilità - stato di fatto (1:5000)

o Elaborato C : viabilità - variante (1:5000)

o Elaborato D : Norme Tecniche di Attuazione - stato di fatto

o Elaborato D : Norme Tecniche di Attuazione- variante

o Asseverazione geologica

o Relazione di non incidenza