Comune di Tortona - Interazioni fra agricoltura e …...Introduzione nuove priorità come...

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Incontri pubblici per il nuovo PRG di Tortona IV forum: ambiente, paesaggio e cultura 19 Aprile 2012 - Università Dellepiane , Tortona (AL) Arch. Enrico Gottero Dottorando in pianificazione territoriale e sviluppo locale, Politecnico di Torino, [email protected] DIST - Dipartimento Interateneo di Scienze, Progetto e Politiche del Territorio INTERAZIONI TRA AGRICOLTURA E PAESAGGIO. Il ruolo dell’agricoltura nella tutela e valorizzazione del paesaggio rurale

Transcript of Comune di Tortona - Interazioni fra agricoltura e …...Introduzione nuove priorità come...

Incontri pubblici per il nuovo PRG di TortonaIV forum: ambiente, paesaggio e cultura

19 Aprile 2012 - Università Dellepiane , Tortona (AL)

Arch. Enrico GotteroDottorando in pianificazione territoriale e sviluppo locale, Politecnico di Torino,

[email protected] - Dipartimento Interateneo di Scienze, Progetto e Politiche del Territorio

INTERAZIONI TRA AGRICOLTURA E PAESAGGIO . Il ruolo dell’agricoltura nella tutela e valorizzazione del paesaggio

rurale

Intanto, cosa si intende per paesaggio?

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«una determinata parte di territorio, così come è percepita dalle popolazioni, il cui carattere deriva dall'azione di fattori naturali e/o umani e dalle loro interrelazioni (…)la «Convenzione si applica a tutto il territorio delle Parti e riguarda gli spazi naturali, rurali, urbani e periurbani. Essa comprende i paesaggi terrestri, le acque interne e marine. Concerne sia i paesaggi che possono essere considerati eccezionali, sia i paesaggi della vita quotidiana sia i paesaggi degradati (CEP, 2000).

il "senso" del paesaggio può essere trovato nellaintersezione di significati differenti (significatoolistico)

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�«quella forma che l’uomo, nel corso ed ai fini delle sue attività produttive agricole, coscientemente e sistematicamente imprime al paesaggio naturale» (Sereni, 1961, p. 29).

Cosa si intende per paesaggio rurale?

Ambito periurbano Ambito agricolo

zona di contatto tra città e campagna che contemporaneamente mantiene i segni della prima, mentre subisce l’attrazione della seconda. In altre parole un luogo precario, caratterizzato dall’intensità con cui si manifestano le pressioni ambientali e lo sfrangiamento urbano, in cui l’attività agricola, per sopravvivere, deve assumere significati diversi da quelli esclusivamente di natura economico-produttiva (Socco et al., 2005).

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Quali sfide deve affrontare?

Sprawl

Altri fattori di pressione puntuali e lineari Altri fattori di pressione puntuali e lineari

Fonte: Environmental Planning n.240

Diffusione insediativa apparentemente senza regole e forma

infrastrutture di trasporto, agricoltura intensiva industrializzata, infrastrutture puntuali, ecc.

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Spazio rurale

consumo di suolo

aree agricole

marginali

paesaggi antropici

effetti sulla percezione del territorio

variazione dell’uso del

suolo

manipolazione contesto paesaggistic

o

interferenze percettive e

visuali

riduzione tranquillità e

apertura visuale

perdita di biodiversità

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Come arginare tali fenomeni?

PACSecondo PilastroSviluppo

rurale

Potenziando la multifunzionalità dell’agricoltura

Rafforzando il ruolo degli agricoltori

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Riferimento

cronologicoEvento/Documento Cosa Cambia

1957 Trattato di Roma Introduzione della PAC tra gli obiettivi di sostegno della CEE

1958 Conferenza di Stresa Modalità con cui raggiungere gli obiettivi della PAC

1962 - Fu istituito il FEOGA e OCM

1968-1972 - Avviato un nuovo piano di ammodernamento

1983 - La Commissione introduce la limitazione della garanzia

1985 - Libro Verde sull’agricoltura europea , COM (85) 333

1986 Uruguay round La Commissione avviò un forte processo di rigenerazione della PAC

1992 Riforma Mc Sharry Introduzione principio di disaccoppiamento

1999 Agenda 2000Introduzione concetto multifunzionalità, secondo pilastro sviluppo rurale, misure agro

ambientali

1999 Consiglio Europeo di Berlino Mid-term review (MTR)

2003 Riforma Fischler Introduzione concetto disaccoppiamento e condizionalità

2003 Conferenza di Salisburgo Enunciati i principali obiettivi della nuova politica di sviluppo rurale

2005 Reg. (CE)1698/2005 Nuovo regolamento del Consiglio sullo sviluppo rurale

2006 Dec. 2006/144/CE Orientamenti strategici comunitari per lo sviluppo rurale (OSC)

2008 Health CheckIntroduzione nuove priorità come cambiamenti climatici, rispetto del protocollo di Kyoto,

energie rinnovabili, gestione delle risorse idriche, biodiversità.

2008 Recovery Plan Introduzione misure anticrisi

2009 Reg. (CE) 74/2009 Modifica del Reg. (CE)1698/2005 e introduzione nuove sfide

2009 Dec. 2009/61/CE Modifica degli OSC

Evoluzione della PAC

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PAC

Primo pilastroPolitiche di mercato

Produzione alimentare

Secondo PilastroPolitiche di Sviluppo rurale

Funzione rurale e ambientale

Come funziona la PAC?

La programmazione dellosviluppo rurale si basa su uncriterio fortementestrategico, articolato inquattro livelli:

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Perché la politica di sviluppo rurale è così rilevante?

� Circa il 60% del territorio Europeo è destinato all’attività agricola;� La maggioranza della popolazione vive in zone rurali;� La Politica Agricola Comune (PAC) utilizza circa il 30% del budget comunitario;� L’agricoltura è la forma prevalente di uso del suolo; � L’agricoltura è la forma prevalente per la gestione delle risorse naturali;

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Su quali concetti è stata costruita l’attuale politica di sviluppo rurale?

multifunzionalità

multisettorialità

potenzialità dell’agricoltura (e degli agricoltori) nellaproduzione di beni (alimentari, artigianali, ecc.) e servizi(salvaguardia e valorizzazione ambientale e paesaggistica,manutenzione del territorio, ecc.) per la società (Marzorati,2004; Voghera, 2006).

«servizi che attengono all’accoglienza, allo svago,all’intrattenimento, alla ristorazione, allo sport e algodimento dei beni culturali localizzati nelle aree rurali e neipiccoli centri» (Marzorati, 2004).

diversificazione dell’attività economica degli agricoltoriper dare origine a nuove fonti di reddito e contrastare lospopolamento, l’invecchiamento e l’abbandono dellecampagne.

ecocondizionalitàrispetto delle norme relative alla tutela dell’ambiente(obblighi direttive “Uccelli e Habitat”), la qualità dei prodottialimentari, la salute umana e il benessere degli animali.

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Direttiva Uccelli

Direttiva Habitat

Zone di protezione speciale (ZPS)

Siti d’interesse comunitario (SIC) e Zone speciali di conservazione (ZSC)

Rete Natura 2000

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Rete Natura 2000

Cos’è? area di tutela della natura istituita allo scopo di garantire la sopravvivenza delle specie, degli habitat e contribuire alla riduzione della perdita di biodiversità sul territorio europeo.

Da cosa è costituita? Suddivisa in nove regioni biogeografiche costituite

da condizioni ambientali e naturali analoghe.

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Qual è il legame che unisce le politiche ambientali a quelle per l’agricoltura?

Direttiva Habitat

Introduce il concetto di habitat seminaturali tra quelli da

tutelare e conservare

Rete Natura 2000 è attualmente parte integrante della PAC

Principio di condizionalità

indennità

investimenti non produttivimisure agro ambientali

finanziamento dei piani di gestione e protezione

tutela e riqualificazione del patrimonio rurale

azioni trasversali Leader

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Strategia Pan-Europea per la Diversità Biologica e del Paesaggio (PEBLDS),

1995

Reti ecologiche

Pan-European Ecological Network (PEEN) agisce su:

Aree Protette

Rete Natura 2000

conservare le specie e gli habitat

Parchi e riserve : l’attenzione è principalmente rivolta alle dotazioni in termini di fruibilità

Nonostante abbiano finalità diverse concorrono

nell’implementazione e nel consolidamento delle reti

ecologiche

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Come interagiscono il paesaggio rurale e le reti ec ologiche? Quali sono le correlazioni?

Tutela del territorio:

percezione del paesaggio:

� ruolo buffer zone (protezione dai fattori di pressione e di impatto); � spazio rurale e attività agricola : presidio e mitigazione f.d.p. lineari, estensivi, puntuali (vedi Risoluzione di Kiev,2003); � agricoltore come “custode” delle diversità biologiche e paesaggistiche, «difensore dello spazio e del paesaggio rurale» (Prestamburgo, 2006).

Se da una parte si preservano funzioni quali la biodiversità, dall’altra la valenza attribuita alle reti ecologiche dipende dalla percezione degli utenti del territorio, innescando relazioni decisionali che hanno potere di mantenere o modificare l’ambiente naturale (Malcevschi, 2010);

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non possono essere definiti come strumenti specifici o diretti a tutela del paesaggio rurale

Possono probabilmente concorrere ad attuare strategie e politiche indirette a tutela di esso

In alcuni casi (come Francia, Regno Unito, Svezia, Austria, ecc.) esistono degli strumenti di pianificazione territoriale complementari ad integrazione delle politiche rurali, allo scopo di consolidare e rafforzare il carattere ambientale di tali strategie e di implementare l’efficacia delle misure dei PSN e PSR nella gestione e tutela del paesaggio rurale

In Italia non esistono strumenti complementari del genere in grado di legare la politica di sviluppo rurale alla pianificazione territoriale, se non indirettamente attraverso le procedure di VAS e le prime sperimentazioni pratiche di integrazione

Le politiche rurali come strumento per la gestione e valorizzazione dello spazio rurale

Politiche integrate

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Alcuni esempi a diverse scaleCorone verdi

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Alcuni esempi a diverse scale

Landscape guidelines

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Alcuni esempi a diverse scale

Protezione e valorizzazione aree agricole periurbane

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Alcuni esempi a diverse scale

Corona verde-Reti ecologiche nei piani locali

Piano di Governo del territorio di Bergamo, 2010

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Alcuni esempi a diverse scale

Rapporto città/campagna

Parchi agricoli

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Alcuni esempi a diverse scaleReti ecologiche nei piani locali

Piano Strutturale Comunale di Reggio Emilia, 2011

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Bibliografia essenziale:

Antrop M. (2005) Rural Landscapes: past processes and future strategies, in Landscape and UrbanPlanning, Vol. 70, Issues 1-2, 15 January 2005, Pages 21-34. Cassatella C., Spaziante A., Murano C., Carbone M. (2009). Consumo di suolo, consumo di paesaggio? Prospettive di ricerca sulla misura delle ricadute dei Programmi di Sviluppo Rurale VA. Valutazione Ambientale,vol. 16, p. 12-17; Malcevschi S. (2010). Le reti ecologiche: categoria concettuale o progettuale? in: Ferroni F., Romano B. (Eds.) (2010). Biodiversità, consumo di suolo e reti ecologiche. La conservazione della natura nel governo del territorio. WWF Italia, Ministero dell’Università e della Ricerca Scientifica. Cogecstre Ed., p. 57-68.Marzorati P. (2004). Il sistema rurale. Una sfida per la progettazione tra salvaguardia, sostenibilità e governo delle trasformazioni Ri-Vista Ricerche per la progettazione del paesaggio, Anno 1, numero 2, Firenze: University Press; Peano A. (2006), Il paesaggio per il futuro del mondo rurale, Alinea, Firenze. Peano A. a cura di (2011), Fare paesaggio. Dalla pianificazione di area vasta all’operatività locale, Alinea,FirenzePrestamburgo S. a cura di (2006). Sviluppo rurale in Europa Urbanistica informazioni, n. 210, Roma: INU edizioni, p. 29-31, Disponibile su: www.urbanisticainformazioni.it/IMG/pdf/UI210.pdf (Ultimo acceso: 12/04/2012). Sereni E. (1961), Storia del paesaggio agrario italiano, Laterza, Roma – Bari. Socco C., Cavaliere A., Guarini S.M., Montrucchio M. (2005). La natura nella città. Il sistema del verde urbano e periurbano. Milano: FrancoAngeli. Voghera A. (2006). Prospettive in Europa in: Peano A., a cura di. Il Paesaggio nel futuro del mondo rurale. Esperienze e riflessioni sul territorio torinese, Firenze: Alinea editrice. Voghera A. (2011), Dopo la Convenzione Europea del Paesaggio. Politiche, piani e valutazione/After the European Landscape Convention. Policies, Plans and Evaluation, Alinea.

GRAZIE PER L’ATTENZIONE!