COMUNE DI OSNAGO...Studio Tecnico Dott. Ing. Arch. GIUSEPPE TRAVAGLINI Via Roma, 18 – 23827 Lierna...

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COMUNE DI OSNAGO

Provincia di LECCO

“PROGRAMMA 6000 CAMPANILI”

Riqualificazione della struttura

“SPAZIO OPERA F. DE ANDRE’”

PROGETTO ESECUTIVO

_____________________________________

RELAZIONE ILLUSTRATIVA

CON QUADRO ECONOMICO

STUDIO TECNICO Dott.Ing.Arch.

GIUSEPPE TRAVAGLINI

Via Roma n° 18

23827 LIERNA (Lecco)

Tel/fax: 0341-741536 / 0341-742528

E-mail: [email protected]

Data : Marzo 2014

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1. PREMESSA

Il Comune di Osnago, nell’ambito dell’area verde che ospita il “nucleo culturale” gestito

dallo stesso, dispone di una Sala Polifunzionale denominata “SPAZIO OPERA F. DE

ANDRE’”.

Detta struttura misura circa mq 550 ed esiste dal 1998, ma solo dal 2002 è stata intitolata

al noto artista, nel tempo sono stati attuati diversi lavori di adeguamento e miglioramento,

tuttavia a completamento di tutto quanto necessario per le attività del “nucleo culturale”,

devono essere disposte altre opere e adeguamenti oggetto del presente progetto (vedi

allegata la relazione di presentazione delle iniziative culturali).

Il “PROGRAMMA 6000 CAMPANILI” è per l’Amministrazione l’occasione per dare

attuazione alle opere di riqualificazione, infatti il bilancio annuale già prevedeva un importo

(insufficiente) per l’intervento, tuttavia l’opportunità del “Programma” sarebbe risolutivo.

Per quanto sopra l’Amministrazione Comunale ha dato incarico allo Studio dell’Ing. Arch.

Giuseppe Travaglini di Lierna (LC) Via Roma n. 18, di provvedere alla redazione del

presente progetto.

Di seguito si descrivono le opere, i tempi e i costi delle stesse.

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2. LO STATO DI FATTO

Al presente lo “Spazio Opera F. De Andrè” si compone di un capannone realizzato in

struttura metallica, con pareti di tamponamento di pannelli metallici tipo sandwich, di

forma rettangolare di mq (30x15) = mq 450. Il tutto integrato con :

- su uno dei lati corti con un corpo in muratura realizzato per creare il palco, i camerini

con servizi igienici oltre ai servizi igienici del pubblico, divisi fra uomini e donne,

ognuno composto da un servizio normale e un servizio per disabili, separati dalla sala

da un ampio antibagno con lavandini;

- sull’altro lato corto con un corpo in muratura realizzato per creare uno spazio bar.

Trattandosi di un ambiente adibito al pubblico spettacolo, il progetto dello stesso è stato

sottoposto al parere preventivo dei Vigili del Fuoco.

Infatti si dispone di parere favorevole al progetto comunicato con protocollo 3014/99,

fascicolo 41199.

I lavori sono stati completati nonostante l’evento negativo del fallimento dell’impresa

costruttrice. Ciò causando l’inconveniente di non disporre di tutte le certificazioni

necessarie al Nulla Osta di Prevenzione Incendi.

Allo stato attuale si dispone di Parere Favorevole Condizionato della Commissione per lo

Spettacolo datata 07/02/2003 con le seguenti prescrizioni :

A) Aspetti Antincendio

1. Documentazione resistenza al fuoco della struttura (colonne, controventi, soffitti ed

eventuali sedie da installare)

2. Impianto termico - marcatura C.E.

- prova tenuta gas

3. Funzionalità rete idrica antincendio con valori di pressione e portata, modalità di

prova, firma professionista abilitato Albi Ministero degli Interni ex Legge 818/84

4. Installare estintore da 6 kg in caldaia

5. Si fissa la capienza del locale pari a 300 persone

6. Formare squadra antincendio (idoneità Comando VV.FF.)

7. Piano di emergenza (D.M. 19/08/1996)

B) Aspetti sanitari

1. Eliminare tracce umidità

2. Sciacquoni WC con comando a pedale o gomito

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3. Scarico WC disabili da adeguare

4. Porte WC disabili aperte verso l’esterno

5. Impianto di climatizzazione estivo

6. Relazione di progetto impianto aria immessa con ricambi con aria esterna filtrata in

base a 300 persone

C) Aspetti elettrici

1. Riparare lampada emergenza 24 W a soffitto

2. Ripetizione segnaletica uscita di sicurezza in caso di apposizione di tendaggio,

quest’ultimo non deve intralciare l’esodo

Il tutto confermato dalla comunicazione per Prevenzione Incendi con protocollo 7901 del

07/02/2003 sempre relativa al fascicolo 41199.

Nel tempo l’Amministrazione, con riferimento alle prescrizioni, ha provveduto a risolvere

alcuni punti per i quali è dotata della necessaria documentazione e certificazione.

Restano da risolvere :

A) Aspetti Antincendio

1. Documentazione resistenza al fuoco della struttura (colonne, controventature,

soffitti)

2. Impianto termico marcato C.E.

B) Aspetti sanitari

1. Comando a pedale o gomito per tutti i WC

2. Adeguare scarichi WC disabili

3. Modificare porte disabili con apertura verso l’esterno

4. Provvedere con impianto di climatizzazione estivo

Quest’ultimi aspetti formano oggetto degli unici interventi sulla struttura esistente dello

“Spazio Opera F. De Andrè”, ed essendo gli stessi di attuazione di quanto prescritto nel

parere di Prevenzione Incendi, non necessitano di ulteriore parere preventivo.

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3. IL PROGETTO

L’intervento presso lo “Spazio Opera F. De Andrè” è motivato da due esigenze :

a) Adeguare lo spazio per consentire l’uso in sicurezza della struttura in occasione

di manifestazioni con affollamento di 300 persone (vedi capitolo precedente “Lo

stato di fatto”)

b) Completare la dotazione di servizi dello spazio per confermare la sua vocazione

multifunzionale

Alla prima esigenza delle due sopra elencate appartengono i lavori di manutenzione

straordinaria della sala esistente quali :

- Pavimentazione del salone

- Adeguamento comandi servizi igienici

- Adeguamento porte servizi disabili

- Rifacimento delle pannellature fonoassorbenti sia verticali, sia orizzontali con

caratteristiche REI 60 e 120

- Adeguamento delle uscite di sicurezza larghezza 120

- Miglioramento dell’impianto di climatizzazione per un uso corretto sia estivo, sia

invernale

- Creazione di percorsi protetti all’intorno dell’edificio mediante posa di un porticato

Per l’esigenza di completamento della dotazione di servizi alla struttura, abbiamo :

- Creazione di un blocco cucina per le manifestazioni dei gruppi locali

- Dotazione del bar esistente di un servizio igienico per i clienti e di un immondezzaio utile

anche per il centro

- Completamento del tutto con un porticato per assicurare un minimo di protezione

durante le manifestazioni nel caso di pioggia

- Creazione di un punto fontanella pubblica in quanto l’intera area ne è sprovvista

- Costruire un deposito per le attrezzature esterne di uso occasionale

Le singole opere sopra elencate vengono realizzate con tipologie e materiali in continuità

con l’esistente, più in particolare :

- La pavimentazione del salone verrà attuata con materiale sintetico a bolli dello stesso

tipo di quello già utilizzato per il bar e gli ingressi

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- L’adeguamento dei comandi dei servizi igienici consiste nell’attuare quanto richiesto

dalla Commissione Spettacolo, come pure l’intervento sulle porte dei servizi per disabili.

- La rimozione della pannellatura si rende necessaria per sopperire a due esigenze

fondamentali : risparmio energetico e barriera rumore. Il materiale scelto riguarda

essenzialmente tipologie idonee a garantire il requisito antincendio.

- L’adeguamento delle uscite di sicurezza consiste nella sostituzione delle attuali porte di

m 1,00 di larghezza con altre nuove di m 1,20, oltre ad un sopraluce per migliorare i

rapporti illuminanti. Ovviamente le nuove porte dovranno essere idonee antincendio.

- Il miglioramento dell’impianto di climatizzazione riguarda prevalentemente la parte di

clima estivo, in quanto per il locale caldaia si sostituisce la caldaia con una di uguale

potenza e si prevedono solo interventi manutentivi e di scolo delle acque. L’impianto di

climatizzazione estivo sarà caratterizzato da :

1) Gruppo frigorifero raffreddato ad aria, supersilenziato, ad alto rendimento con

recupero del calore per impiego di post riscaldamento dell’unità di trattamento

dell’aria, completo di pompe e accumulo inerziale. Potenza frigorifera utile 195

KW

2) Unità di trattamento dell’aria di tipo modulare per esterni da 20.000 mc/h,

completa di sezione di miscela, filtrazione, batteria fredda, batteria di post

riscaldamento a bassa temperatura, unità ventilante. L’unità avrà un vano

tecnico di protezione delle unità di regolazione dei fluidi e delle temperature

interne.

3) Sistema di distribuzione dell’aria.

4) Impianti elettrici e quadri asserviti ai nuovi impianti.

- La creazione di percorsi protetti ha lo scopo di migliorare il “comfort” delle utenze e nel

contempo garantire protezione a chi si trovasse sul posto in occasione di imprevisti ma

fastidiosi eventi piovosi tipici della stagione estiva dove si concentrano le occasioni d’uso

della struttura. I percorsi protetti consistono in tettoie o porticati autonomi

strutturalmente, quindi dotati di proprie pilastrate di sostegno, queste in cemento armato

e una copertura metallica a tamburo, costituita da pannellatura di copertura superiore

(pannelli sandwich), completa di lattoneria per la raccolta delle acque piovane. Oltre ad

una pannellatura inferiore di lamiera insonorizzata con funzione di chiusura. Il tutto

sorretto strutturalmente da travi reticolari in acciaio ancorate in appoggio o a sbalzo ai

pilastri.

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- Il blocco cucina è stato pensato come struttura autonoma rispetto alla sala polivalente,

pertanto realizzata in una propria costruzione con muri in laterizio opportunamente

coibentati. L’edificio cucina si compone di :

1) Reparto cottura e servizio piatti pronti con autonoma uscita

2) Reparto lavaggio e servizio ricevimento vettovaglie sporche con autonoma

uscita

3) Reparto bagni e spogliatoi degli addetti divisi in due reparti (maschi, femmine)

con ognuno il proprio servizio igienico

4) Reparto deposito per materiale confezionato non deperibile

Attorno al blocco cucina continuano i percorsi protetti descritti al punto precedente.

Il blocco cucina viene inserito in uno spazio compreso fra l’attuale edificio adibito a

spettacolo ed una collinetta con percorsi pedonali e scalette per raggiungere la vetta.

Per inserire l’edificio si rende necessario lo spostamento, di poco, del percorso alla base

della collinetta, nonché la deviazione della parte più bassa della scaletta che porta in

vetta alla collina.

I materiali di finitura dell’edificio cucina sono intonaci a civile per gli esterni, serramenti in

alluminio con taglio termico, pavimento in grès antiscivolo e ingelivi con gusce e

rivestimenti di uguale materiale.

- Il nuovo servizio igienico per il bar viene previsto per facilitare la clientela, trattasi di

unico servizio con caratteristiche idonee al superamento delle barriere architettoniche. I

materiali di costruzione sono simili a quelli della cucina, mentre le finiture sono idonee

all’uso. Attiguo al servizio, ma con accesso autonomo dall’esterno, viene realizzato un

locale immondezzaio con pareti impermeabili, dotato di attacco per acqua ad uso

lavaggio del locale stesso.

- Il porticato di circa 80 mq viene realizzato in continuità estetica e qualitativa dei percorsi

protetti ai quali si rimanda per la descrizione delle tipologie costruttive.

- La creazione di un punto fontanella è indispensabile per ogni emergenza : sete, pulizia,

gioco. La tipologia della fontanella sarà semplice, simile alle fontane di Milano dette

“vedovelle”, realizzate in ghisa con rubinetteria in ottone e pozzetto di raccolta acque al

piede.

- L’edificio ad uso deposito viene costruito con caratteristiche edili simili all’edificio cucina.

Lo spazio interno viene diviso in due locali autonomi con ingresso dall’esterno.

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4. RISPETTO DELLE NORMATIVE VIGENTI

Il complesso dello “Spazio Opera F. De Andrè” deve essere verificato rispetto alle

seguenti normative :

a) Igienico Sanitario b) Anticendio c) Strutture d) Ambientale Va premesso che lo spazio si compone di diversi ambienti separati fisicamente, aventi

ognuno funzioni diverse, quindi soggetti a parti diverse delle normative.

4.1 Regolamento Igienico Sanitario

La verifica in tal senso consistono nel rispetto del Regolamento d’Igiene Titolo terzo in

relazione ai diversi ambienti e funzioni, più precisamente abbiamo :

4.1.1 Locale caldaia

Per edificio Sala Polifunzionale, fisicamente separata essendo interrata a

margine della Sala Polifunzionale con separata struttura.

Questa ha dimensioni di mq 21 circa, con ampia apertura verso l’alto e

realizzata con muri in calcestruzzo. Il locale ha un sistema di smaltimento

acque che deve essere adeguato, per questo sono previste opere specifiche

in progetto. Il locale può essere definito coerente con il Regolamento d’Igiene.

4.1.2 Ambiente Sala Polivalente

Trattasi di capannone in struttura metallica affiancato da edificio in muratura

ad uso palco, camerini e servizi da un lato e struttura bar dall’altro. La struttura

bar può essere considerata separata dalla Sala Polivalente, pertanto viene

descritta con specifico riferimento, mentre la struttura palco è tutt’uno con la

Sala.

Con riferimento al Regolamento d’Igiene, consideriamo gli articoli da 3.8.0 a

3.8.4, più precisamente :

- Art. 3.8.0 Normativa generale. Si precisa che per l’uso dei locali si devono

rispettare le prescrizioni della Commissione Provinciale di

Vigilanza, nonché Vigili del Fuoco.

Quanto sopra sarà sicuramente fatto a fine lavori.

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- Art. 3.8.1 Cubatura minima. Si precisa che sono necessari mc 4,00 per

utente, oltre all’aereazione e climatizzazione.

Il progetto prevede l’impianto di climatizzazione con ventilazione

per persona mc/h 30,00. Il volume che si considera a progetto è

solo quello della Sala con altezza m 4,30 (senza palco e senza

locali di servizio), pertanto abbiamo :

mc (25x15)x4,30 = mc 1612 sufficiente per circa 403 persone, il

nostro progetto prevede solo n° 300 posti a sedere (vedi tavola

di progetto).

- Art. 3.8.2 Servizi. Numericamente si prevedono un minimo di 4 servizi, le

caratteristiche degli stessi deve essere quella di Regolamento,

con le attrezzature previste al Capitolo 15 del Regolamento.

I servizi esistenti sono 4 : due normali e due per disabili, la

dotazione è quella prevista al Capitolo 15 del Regolamento.

Devono, come già detto, essere adeguati i comandi e le porte

disabili.

- Art. 3.8.3 Requisiti. L’edificio deve avere i requisiti previsti per le civili

abitazioni, fatta eccezione per quelli di aeroilluimazione, per i

quali si fa ricorso agli impianti tecnici idonei ad ottenere

condizioni ambientali previste dal Capitolo 6 o meglio dei punti

3.4.47 e 3.4.48. La ventilazione deve avere portata non inferiore

a mc 30 per persona/ora. I materiali devono rispettare le norme

antincendio.

L’edificio esistente ha le caratteristiche richieste, tuttavia per la

climatizzazione si sta provvedendo con il progetto come

indicato al punto 3.8.1.

- Art. 3.8.4 Divieto di fumare. Si prescrive opportuna cartellonistica.

L’edificio esistente è già dotato di quanto necessario.

In conclusione, per quanto riguarda la conformità al Regolamento d’Igiene

possiamo definire l’edificio esistente già conforme allo stesso, fatta eccezione

per il condizionamento estivo che è previsto nel presente progetto, nonché le

varianti ai servizi igienici sempre previste nel progetto.

Pertanto possiamo dire che il progetto rispetta tutte le norme igienico sanitarie.

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4.1.3 Ambiente bar

Trattasi di un edificio realizzato in muratura, costruito di recente (Anno 2009),

nel rispetto delle norme igieniche, infatti ha ottenuto normale licenza d’uso (il

bar è aperto al pubblico). Il presente progetto interviene con un piccolo corpo

di fabbrica a lato del bar per incrementare la dotazione con un servizio per

disabili, lo stesso viene realizzato nel rispetto della Legge 13/89 e nelle

norme generali per servizi igienici, infatti il locale è dotato do finestra diretta

sull’esterno, ha superficie superiore a mq 4,00 (superficie mq(1,7x3,5)=mq

5,95), si compone di locale WC e antibagno, è interamente piastrellato fino a

m 2,10 di altezza ed è stato dotato di guscia fra pavimento e rivestimento.

L’attrezzatura è completata da ausili per disabili, la rubinetteria e asciugamani

è a comando automatico (fotocellula).

In conclusione possiamo dire che il nuovo servizio progettato è conforme alle

norme igieniche come già lo è l’edificio bar esistente e attivo.

4.1.4 Blocco cucina

Trattasi di edificio in progetto, lo stesso è completamente staccato dagli altri

edifici, benchè esiste una continuità funzionale grazie ai percorsi protetti già

descritti in precedenza. L’edificio viene realizzato con muratura in laterizio,

coibentata con pannelli in polistirene, irrigidita da struttura in C.A..

Il Regolamento d’Igiene prescrive per le cucine annesse ad ambienti per feste

popolari, quanto indicata al Titolo IV articolo 4.5.17, più precisamente :

A) Locale spazio idoneo per : mondatura; pezzatura; cottura cibi;

preparazione piatti B) Vano per la detenzione delle sostanze e dei materiali non alimentari

Il progetto prevede un locale diviso in due spazi :

1) Cottura e preparazione, quest’ultime separate su diversi piani di lavoro:

carni; pesce; verdure; paste.

2) Lavaggio e conservazione, quest’ultima con banchi frigo separati come

sopra, oltre ad un abbattitore di temperatura (“salamandra”).

I due spazi hanno due accessi separati in modo che sporco e pulito non si

incontrino. Si dispone inoltre di due spogliatoi (uomo e donna) con relativi

servizi igienici e lavelli. Esiste anche un locale separato dove si conservano le

materie non alimentari.

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I primi due spazi misurano circa mq 40, gli spogliatoi con bagni misurano mq

12 circa e il locale per materiali diversi è di circa mq 6.

Tutti i locali sono pavimentati e rivestiti in materiale grès lavabile con gusce,

l’edificio è dotato di fognatura, rete idrica, esalatori e camini sul tetto (i fornelli

hanno cappa aspirante con canna fumaria autonoma).

Il disegno di progetto a titolo dimostrativo riporta gli spazi occupati dai vari

arredi, tuttavia gli arredi non fanno parte delle opere da appaltare.

Per tutto quanto sopra descritto possiamo ritenere il blocco cucina conforme al

Titolo IV del Regolamento d’Igiene.

4.1.5 Conclusioni

Per quanto fin qui descritto possiamo definire il progetto conforme con le

norme igieniche.

4.2 Norme Antincendio

Di seguito si esaminano i vari ambienti e funzioni in progetto per verificare la

conformità con le norme di prevenzione incendi.

4.2.1 Locale caldaia

Trattasi di locale interrato esistente per il quale il progetto interviene solo per

migliorare il sistema di smaltimento delle acque piovane che raggiungono la

quota del piano di appoggio della caldaia, oltre alla sostituzione della caldaia

come prescritto dal Parere del Comando Provinciale di Lecco.

Per quanto sopra il progetto non necessita di altra approvazione preventiva dei

lavori.

4.2.2 Ambiente Sala Polivalente

L’edificio esistente era stato realizzato in base ad un progetto che operava nel

rispetto della normativa del D.M. 19 agosto 1996.

Il presente progetto interviene solo a titolo manutentivo per la sostituzione

delle protezioni alle parti metalliche, inizialmente ottenute con vernici

intumescenti, mentre ora si provvede con rivestimenti di pannelli specifici (tipo

pannelli Supralux-S, classe 0 della ditta Eraclit) REI 60, come pure la

protezione della copertura sarà sostituita con controsoffitti REI 120 della

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stessa tipologia. Va segnalato che detti pannelli hanno anche capacità

fonoassorbenti.

Con l’occasione si adeguano dimensionalmente le porte per uscite di

sicurezza. Gli altri interventi sull’interno dell’edificio esistente sono di ordinaria

manutenzione (finiture e tinteggiature). Per quanto sopra possiamo ritenere il

progetto coerente con la “Regola tecnica di prevenzione incendi per la

progettazione di locali di pubblico intrattenimento”. Infatti gli interventi previsti

nel progetto sono quelli richiesti nel Parere di Prevenzione Incendi, quindi non

necessitano di ulteriore parere preventivo.

4.2.3 Ambiente bar

L’edificio è esistente e funzionante, lo stesso è da intendersi edificio contiguo

ma isolato dalla Sala Polivalente, per questo è stato opportunamente

compartimentato.

Le pareti divisorie sono REI 60 e il locale è dotato di aperture contrapposte

nonostante abbia una superficie di soli mq 66,50 aperti al pubblico e mq 25 di

magazzino e servizi.

L’ambiente non è soggetto a parere preventivo per prevenzione incendi.

4.2.4 Blocco cucina

Trattasi come già detto di edificio in progetto con dimensioni totali di circa mq

60, la progettazione ha considerato la regola tecnica del D.M. 12 aprile 1996,

tuttavia la potenza installata è inferiore a 116 KW, pertanto l’attività non è

soggetta a parere preventivo per prevenzione incendi.

Per la descrizione degli ambienti si rimanda alle considerazioni riportate nel

paragrafo dedicato al Regolamento d’Igiene.

4.2.5 Depositi

Trattasi di edificio in progetto di mq 40 circa di copertura da destinare a

materiali d’arredo (tavoli e sedie) con basso carico d’incendio, per questo non

soggetto a parere preventivo.

4.2.6 Conclusioni

Per quanto fin qui considerato e descritto possiamo definire il progetto

conforme alle regole di prevenzione incendi.

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4.3 Strutture

La valutazione del progetto per i problemi strutturali è da riferire alla condizione dei

quattro ambienti fin qui considerati, precisando che il Comune di Osnago è di zona

sismica 4.

4.3.1 Caldaia

La struttura caldaia esiste da prima del 2000 ed è stata regolarmente

collaudata. Trattandosi di struttura scatolare compatta, ma soprattutto

interrata, non ha sicuramente problemi strutturali di tipo sismico. In ogni caso il

progetto non prevede interventi sulla struttura esistente, pertanto non si

rendono necessarie ulteriori verifiche statiche.

4.3.2 Ambiente Sala Polivalente

La struttura della Sala Polivalente esiste in opera da prima dell’anno 2000,

trattasi di una struttura metallica regolarmente collaudata il 12 dicembre 2000

dall’Ing. Umberto Panzeri di Merate (LC). La struttura risulta idonea per le sole

norme vigenti al momento della costruzione, in particolare per quanto riguarda

i carichi da neve e le azioni sismiche.

Il progetto non prevede interventi alle strutture, ma solo manutenzione a

pavimenti e rivestimenti interni.

Per quanto sopra il progetto non necessita di verifiche statiche.

4.3.3 Ambiente bar

L’edificio bar occupa in parte l’immobile sopra descritto (magazzino e

spogliatoio), mentre è completamente separata la struttura destinata al

pubblico. Quest’ultima è stata realizzata nell’anno 2009 in muratura, con criteri

coerenti con la normativa vigente (D.M. 14 gennaio 2008).

Il collaudo dell’intero progetto del 2008 ha comportato implicitamente

valutazioni strutturali sull’immobile in struttura metallica del punto precedente.

In ogni caso il presente progetto non prevede interventi sulla struttura portante

dell’ambiente bar (struttura in C.A.) ma solo una apertura laterale sul muro di

tamponamento per accedere al nuovo servizio igienico. Quest’ultimo verrà

realizzato con struttura autonoma, unitamente al locale immondezzaio,

pertanto solo questa aggiunta sarà soggetta a futuro collaudo.

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4.3.4 Blocco cucina e depositi

Il blocco cucina e depositi con tutti i percorsi protetti ed il portico sono strutture

di nuova progettazione per le quali il progetto produce verifiche sismiche e per

le quali si produrrà un nuovo collaudo.

4.3.5 Conclusioni

Per quanto fin qui considerato e descritto le opere in progetto possono essere

definite conformi con la normativa per strutture in zona sismica 4.

4.4 Ambiente

La zona di intervento non è soggetta a vincoli paesaggistici o idrogeologici.

L’insieme di tutti gli edifici considerati nel progetto distano dal vicino cimitero oltre 50

metri.

La progettazione ha considerato l’esigenza del contenimento del rumore per quanto

riguarda le attività che si svolgono all’interno degli edifici.

Tutte le attività che prevedono scarichi di acque reflue domestiche sono state

progettate con collegamento alla rete comunale di fognatura.

Le acque meteoriche vengono raccolte nella rete di pluviali di tutte le coperture.

Il blocco cucina ha una canna fumaria per la cappa posta a monte dei fornelli, la

stessa immette i fumi in atmosfera a distanza di oltre 10 metri dalle abitazioni.

Per tutto quanto sopra indicato, possiamo ritenere il progetto coerente con la

normativa ambientale vigente.

4.4.1 Valutazione di impatto paesaggistico del progetto

Con riferimento ai criteri regionali (PTPR) ed al D.G.R. 8/11/2002 n° 7/11045

“Linee guida per l’esame paesistico dei progetti” nonché alle NTA del PTCP

della Provincia di Lecco, sappiamo che la “classe di sensibilità” del sito è

bassa (3), mentre l’incidenza del progetto (per le sole opere aggiunte) è bassa

in quanto migliorativa dello stato attuale, quindi di valore 1, pertanto il valore

finale di rilevanza è 3x1 = 3, il che non rende necessario promuovere un

parere della Commissione del Paesaggio.

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4.4.2 Valutazione rumore

Il progetto si inserisce in zona acustica di Classe III “Area di tipo misto” con

valori ammessi per immissione pari a dB (A) 60 diurni e valori di emissione

pari a dB (A) 55 diurni (DPCM 14/11/97).

Sapendo che l’edificio esistente ha tamponamento in pannelli sandwich, per i

quali pur non disponendo di certificazione si può accettare un valore di Rw 43

dB, dovendo aumentare il valore di almeno ∆Rw = 12 dB, è necessario

provvedere con una struttura interna di cartongesso e materasso di lana di

roccia di almeno 6 cm in modo da ottenere una massa aerica di almeno 30

kg/mq circa con un miglioramento di ∆Rw = 14 dB in termini di protezione,

quindi un totale di 57 dB. Le autorizzazioni per le manifestazioni devono

considerare i suddetti valori.

4.4.3 Geologia

La valutazione geologica dell’area di intervento è stata ampiamente

documentata dagli studi geologici resisi necessari per la realizzazione della

collinetta in terra che si trova a confine dell’area di intervento.

Abbiamo quindi abbondante letteratura a firma dei geologi dr. Maurizio Zuntini,

dr. Maurizio Penatti e dr. Marialuisa Todeschini. Gli ultimi due sono anche

estensori dello studio allegato al PGT.

In sintesi possiamo dire che l’area di intervento si trova in zona geologica

sismica 4 di classe I senza particolari limitazioni.

Non sono presenti vincoli geologici di particolare natura.

Trattasi di zone di fondo valle (24a) con presenza di depositi alluvionali e

fluvioglaciali granulari e/o coesivi.

In breve si può concludere che trattasi di terreni di buone caratteristiche

geologiche.

Alla profondità delle fondazioni dovremmo avere :

Nspt 15-20 colpi; Peso specifico 1,75 t/mc; Angolo d’attrito 31°; Modulo

elastico 150 kg/mc; Kw = reazione con piastra diametro 30 cm 6-8 kg/cmc

a un metro di profondità con : B=0,7 m avremo Qam=7,0 t/mq cedimenti 0,8 cm

B=1,5 m avremo Qam=8,0 t/mq cedimenti 2,2 cm

La presente relazione viene assunta anche a base di calcolo delle strutture in

progetto.

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5. GLI IMPIANTI

Il progetto degli impianti è descritto dagli elaborati : Tavola 5 che riporta l’indicazione e

posizione di tutti gli elementi idrosanitari e arredi cucina, Tavola 7 “Canalizzazioni” con

rete idrica, gas e smaltimento acque, e Tavola 9 “Impianto elettrico” con indicazione della

rete di terra, il circuito di consegna energia, i circuiti elettrici e illuminazione artificiale.

5.1 Impianto idrico sanitario

Il progetto individua nel computo metrico estimativo la descrizione e le tipologie

dell’impianto. Ogni scelta o dubbio deve essere discussa con la D.L la quale è da

interpellare anche per la verifica e accettazione dei tipi di materiali da impiegare.

Sono in particolare da curare i comandi dei singoli elementi dei bagni, infatti

quest’ultimi devono essere automatici (fotocellule) e a pedale, mai a manovra diretta.

E’ previsto di adeguare anche i comandi dei sanitari esistenti nella Sala

Polifunzionale.

5.2 Impianto di riscaldamento

L’unico impianto di riscaldamento da realizzare è quello del blocco cucina che è

previsto autonomo con le seguenti valutazioni :

- temperatura esterna - 5 °C

- temperatura interna + 20 °C

- temperatura mandata + 70 °C

- temperatura ritorno + 60 °C

- salto termico 10 °C

La caldaia avrà potenzialità utile di 27.000 Kcal al focolare, sarà di tipo a camera

stagna ed accensione elettronica, massima pressione di esercizio 4 bar. Il tutto

completo di termostato di regolazione, termostato di sicurezza a riarmo manuale,

termometro, vaso di espansione a membrana, valvola di sicurezza, elettropompa di

circolazione, bollitore di accumulo 100 litri con elettropompa di carico, valvola

automatica di scarico acqua.

Lo scarico dei fumi prevede kit sdoppiatore per scarico gas combusti in canna e

presa d’aria o scarico concentrico, terminale presa d’aria, il tutto con prolunghe, curve

e staffe per quanto serve.

Rubinetteria varia a impianto modul/rame, il tutto completo di radiatori e termostati

ambiente.

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5.3 Impianto gas

Tubazioni in polietilene “Dalmine 55” nel tratto interrato DN 50 e DN 40, giunti

dielettrici, tubazioni in acciaio zincato per alimentare cucina (SS Mannesman) φ1/2” e

φ3/4” per caldaia riscaldamento φ1” parte generale.

5.4 Impianto elettrico

Le tavole di riferimento individuano i seguenti ambienti :

a) Blocco cucina : luogo con pericolo di esplosione ma con generatori di calore

superiori a 35 KW e inferiori a 116 KW

b) Portico : luoghi ordinari soggetti a norme generali

c) Servizio igienico : luoghi ordinari soggetti a norme generali

d) Depositi : luoghi ordinari soggetti a norme generali

Dati di progetto – Alimentazione

1. Trifase 400/230 V, monofase-neutro 230 V, con prelievo contatori installati in

apposito vano su confine area

2. Frequenza 50Hz

3. Sistema TT

Dati progetto – Esercizio

1. Trifase 400/230 V, monofase-neutro 230 V da quadro generale di distribuzione QG

da realizzare

2. Frequenza 50 Hz

3. Sistema TT

4. Corrente in corto circuito presunta alla consegna 16 KA

5. Corrente in corto circuito presunta all’ingresso del quadro generale QG con linea in

cavo unicolare FG7R, formazione 3 (1x35)+1x25 Nmmq di lunghezza pari a circa

40 m : 8,84 KA

Classificazione progettuale CEI-02 TERBT :

Nessun riferimento a documenti precedenti.

Le tavole di riferimento sono numerate :

9a Destinazione d’uso e messa a terra

9b Circuito consegna energia

9c Disposizione circuiti elettrici

9d Illuminazione artificiale e circuiti luce

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5.5 Impianto fognatura e tombinature

La rete di tombinature e fognature è interamente di materiale plastico PVC con

dimensioni da 100 a 160 mm di diametro, completa di pozzetti, pozzo assorbente,

ispezioni e allacciamenti alla rete comunale preferibilmente in cameretta.

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6. COSTI E TEMPI DEL PROGETTO

Il progetto di riqualificazione della struttura “SPAZIO OPERA F. DE ANDRE’” prevede un

investimento complessivo di € 994.000,00 dei quali ben € 254.931,04 sono importi a

disposizione dell’Amministrazione per IVA, Spese Tecniche e accantonamenti vari.

L’importo delle opere da appaltare è di € 739.068,96 di tale importo circa € 30.000,00

vengono stimati per oneri della sicurezza.

Di seguito si riporta il quadro economico dettagliato.

A) Importi a base d’appalto € 739.068,96 di cui per oneri della sicurezza € 30.000,00

B) Importi a disposizione dell’Amministrazione: - IVA lavori 10% € 73.906,90

- Accantonamento commissariale

e spese AVCP € 22.547,07

- Spese Tecniche :

- Progettazione con IVA e Cassa € 50.498,24

- D.L., C.A. e Coordinamento

Sicurezza con IVA e Cassa € 50.625,12

- Progettazione impianti con IVA e Cassa € 12.561,12

- Studio acustico con IVA € 4.880,00

- Studio geologico con IVA e Cassa € 2.488,80

- Collaudo C.A. e Certificazione Energetica € 2.791,36

- Spese catastali € 5.075,20

- Arredi € 26.500,00

- RUP e arrotondamenti € 3.057,23

Totale Importi a disposizione dell’amministrazione € 254.931,04

TOTALE IMPEGNO DI SPESA € 994.000,00

Il tempo previsto per l’esecuzione delle opere è di giorni 160, avendo considerato di

lavorare nella stagione con meteorologia favorevole.

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Con riferimento al D.M. 11 dicembre 1978 possiamo definire che i lavori prevedono

l’impiego di una squadra tipo di :

- operai specializzati 2

- operai qualificati 2

- manovali specializzati 3

La manodopera ha quindi una incidenza del 40%, i materiali incidono per il 44%, i

trasporti del 6% ed i noli del 10%.

Da una prima analisi sommaria si prevede l’impiego di 948 giornate uomo e l’intervento di

non meno di due imprese oltre ad artigiani autonomi.

Ai fini degli art. 82 (offerta prezzi) e 83 (economicamente più vantaggiosa) della Legge 9

agosto 2013, abbiamo che il costo netto della manodopera deve dividersi in :

1) Costo netto manodopera 62%

2) Costo sicurezza aziendale 4%

3) Spese generali manodopera 14%

4) Utile d’impresa per manodopera 20%

Per quanto sopra, con riferimento all’importo a base d’appalto al netto di oneri per la

sicurezza ed economie :

€ 739.068,96 - € 30.000,00 - € 5.000,00 = € 704.068,96

avremo :

- costo personale

€ 704.068,96 x 0,40 x 0,62 = € 174.609,10

- costo sicurezza aziendale

€ 704.068,96 x 0,40 x 0,04 = € 11.265,10

ottenendo il valore dei lavori su cui verificare il ribasso contrattuale

€ 704.068,96 - € 174.609,10 - € 11.265,10 = € 518.194,76

Resta inteso che per le economie contrattuali ex art. 179 del Regolamento Generale si

applicano i ribassi con gli stessi criteri e percentuali di riferimento, escludendo dal ribasso

anche gli oneri di noli e trasporti, quest’ultimi al netto delle spese generali e utili

d’impresa.

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7. INDICAZIONI PER IL PSC

Il Piano di Sicurezza e Coordinamento dovrà considerare che il cantiere è inserito in un

parco pubblico con un unico ingresso, pertanto dovranno con molta attenzione essere

separate le zone di intervento da quelle fruibili dalla collettività.

Inoltre dovranno essere definiti gli esatti spazi necessari al cantiere in quanto lo stesso

dovrà essere recintato con recinzione metallica sicura e non di semplice delimitazione.

Altri problemi evidenziabili a livello preliminare sono di raccomandare la ricerca dei

sottoservizi esistenti e di valutare con attenzione tutte le interferenze ambientali.

Il PSC del Progetto Esecutivo non potrà essere completo in quanto in massima parte

dovrà essere adeguato al POS dell’impresa.

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8. ALLEGATI

Il presente Progetto Esecutivo comprende i seguenti elaborati :

Tav. 1 Inquadramento generale

Tav. 2 Pianta, sezioni e prospetti STATO DI FATTO (scala 1:100)

Tav. 3 Pianta, sezioni e prospetti SOVRAPPOSIZIONE (scala 1:200)

Tav. 4 Pianta, sezioni e prospetti PROGETTO (scala 1:100)

Tav. 5 Pianta arredi (scala 1:100)

Tav. 6 Particolari costruttivi (scala 1:10)

Elab. 7 Particolari carpenteria

Tav. 8 Pratica Cementi Armati

Tav. 9 Canalizzazioni (scala 1:200)

Elab. 10 Relazione illustrativa con Quadro Economico

Elab. 11 Computo metrico estimativo

Elab. 12 Capitolato Speciale d’Appalto

Elab. 13 Elenco Prezzi

Elab. 14 Schema di contratto

Elab. 15 Fotodocumentazione

Elab. 16 Piano di manutenzione

Elab. 17 Piano di Sicurezza e Coordinamento con cronoprogramma

e planimetria organizzativa cantiere

IL PROGETTISTA