UNIONE DI BELLANO E VENDROGNO - Provincia di Lecco · 2020. 6. 23. · UNIONE DI BELLANO E...

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ARDEA s.r.l.Via Ugo Bassi n° 11 - 23900 LeccoTel. 0341/363443 - Fax 0341/287118e.mail: [email protected] Iva 02118210133

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Progettazione:

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UNIONE DI BELLANO E VENDROGNO

UFFICIO TECNICO DEL COMUNE DI BELLANO

Tel. 0341/821.124 - Fax 0341/820.850e.mail: [email protected]

Via Vittorio Veneto, 23 - 23822 Bellano (LC)

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Scala/scale

PEEG

LAVORI DI RIVALORIZZAZIONE DELL'ORRIDO DI BELLANO

PROGETTO DEFINITIVO/ESECUTIVO - AREA D'INTERVENTO "PROLUNGAMENTO PASSERELLE"

004

RELAZIONE TECNICA DI VERIFICA DI COMPATIBILITA' IDRAULICA

UNIONE DI

VERIFICA DI COMPATIBILITA’ IDRAULICA

Dervio (LC), Ottobre 201

LAVORI DI RIVALORIZZAZIONE DELL’ORRIDO DI BELLANO

PROTEA ASSOCIATI

DOTT. ING. CLAUDIA

Via Giacomo Matteotti, 66- ℡/� 0341.851176 - [email protected]/C.F: 03388100137

COMMITTENTE: UNIONE DI BELLANO E VENDROGNO (LC)

RELAZIONE TECNICA DI


2018 Dott. Ing


ASSOCIATI

LAUDIA ANSELMINI 23824 Dervio (LC)

[email protected]

BELLANO E VENDROGNO (LC)


Dott. Ing. Claudia Anselmini


STUDIO PROTEA ASSOCIATI DOTT. ING. CLAUDIA ANSELMINI Via Giacomo Matteotti, 66 – 23824 Dervio (LC)

℡/� 0341.851176 - [email protected]

L A V O R I D I R I V A L O R I Z Z A Z I O N E D E L L ’ O R R I D O D I B E L L A N O

Committente: Unione di Bellano e Vendrogno (LC)

Relazione tecnica di verifica di compatibilità idraulica 1

1 PREMESSA 2

2 INQUADRAMENTO GEOGRAFICO 3

3 INQUADRAMENTO IDROLOGICO ED IDRAULICO DEL BACINO 4

4 L’ORRIDO DI BELLANO E L’INTERVENTO DI AMPLIAMENTO IN PROGETTO 5

5 STIMA DELLA PORTATA DI PIENA DEL TORRENTE PIOVERNA 8

5.1 STUDIO IDROLOGICO E IDRAULICO DEL MAGGIO 2017 8

5.2 STUDIO IDROLOGICO E IDRAULICO DEL SETTEMBRE 1999 9

5.3 STIMA DELLA PORTATA DI RIFERIMENTO DEL TORRENTE PIOVERNA 10

6 INDIVIDUAZIONE SEZIONI SIGNIFICATIVE E CARATTERISTICHE 11

6.1 DESCRIZIONE PROBLEMATICHE NEL RICOSTRUIRE LE SEZIONI DI VERIFICA 11

6.2 SCELTA DELLE SEZIONI TOPOGRAFICHE SIGNIFICATIVE 13

6.3 RICOSTRUZIONE DELLA GEOMETRIA DELLE SEZIONI 14

7 VERIFICA DI COMPATIBILITA’ IDRAULICA 16

7.1 METODOLOGIA DI CALCOLO 16

7.2 INDIVIDUAZIONE DELLA GEOMETRIA 17

7.3 DETERMINAZIONE DELLA PENDENZA DELL’ALVEO 17

7.4 DETERMINAZIONE DEL COEFFICIENTE DI SCABREZZA 18

7.5 VALUTAZIONE INTERFERENZA CON VASCA DI CARICO ESISTENTE 18

8 SCHEDA DI VERIFICA IDRAULICA DI OGNI SEZIONE 21

8.1 SEZIONE 1 21

8.2 SEZIONE 2 25

8.3 SEZIONE 3 29

8.4 SEZIONE 4 33

8.5 SEZIONE 5 37

8.6 SEZIONE 6 41

8.7 SEZIONE 7 45

9 CONCLUSIONI 49






1 PREMESSA

La presente relazione tecnica è stata redatta al fine di analizzare la verifica di compatibilità idraulica delle

passerelle ancorate alle pareti rocciose sia esistenti che in progetto nell’ambito dei “LAVORI DI

VALORIZZAZIONE DELL’ORRIDO DI BELLANO”.

I percorsi sono ancorati alla stretta forra (meglio conosciuta come “l’Orrido di Bellano”) situata appena a

monte del centro storico del paese.

Sul fondo dello stretto canyon scorre il Torrente Pioverna, appartenente al Reticolo Idrico Principale (R.I.P.)

della Regione Lombardia ed identificato con la sigla LC043 (elenco AA.PP. 421). La verifica di compatibilità

idraulica è stata richiesta da parte dell’Amministrazione Comunale a supporto dei lavori di rivalorizzazione

che prevedono anche l’ampliamento del percorso attualmente esistente verso monte, al fine di aumentare il

tratto visitabile da parte dei numerosi turisti che frequentano l’Orrido nei periodi di apertura.

La presente relazione è strutturata con una parte introduttiva di inquadramento dell’area e dei luoghi, la

presentazione dei procedimenti adottati per l’esecuzione delle verifiche di compatibilità idraulica e quindi la

verifica di sette sezioni scelte in quanto ritenute di particolare importanza sia da un punto di vista critico sia

da un punto di vista progettuale.

La definizione della geometria delle sezioni è stata determinata sulla base della cartografia esistente

(aerofotogrammetrico del Comune di Bellano) e dei rilievi ad hoc effettuati sull’area (rilievo topografico e

rilievo Laser Scanner), mentre per l’ubicazione della passerella e della porzione in ampliamento si è fatto

riferimento alle tavole di progetto esecutivo della Società ARDEA S.r.l. di Lecco, progettista del nuovo tratto.

Due diverse viste dell’Orrido di Bellano con la passerella oggetto di verifica di compatibilità idraulica.






2 INQUADRAMENTO GEOGRAFICO

Il Torrente Pioverna ha origine in corrispondenza della Bocchetta di Campione, situata tra le cime della

Grigna Settentrionale (“Grignone”) e della Grigna Meridionale (“Grignetta”) a quota 1.813 m s.l.m..

Il corso d’acqua, a parte un primo tratto iniziale, si sviluppa principalmente in direzione SudEst - NordOvest,

scorrendo sul fondovalle della Valsassina fino a sfociare nel Lago di Como, in corrispondenza del centro

abitato di Bellano, a quota 197 m s.l.m. circa.

Durante il suo percorso (oltre 20 km di lunghezza) riceve le acque di diversi affluenti minori sia in sponda

idrografica destra sia in sponda idrografica sinistra che lo rendono il principale corso d’acqua della

Valsassina ed in generale della porzione di Provincia di Lecco a Nord del capoluogo.

Il Torrente Pioverna scorre interamente nella Provincia di Lecco, in particolare, limitandosi alla sola asta

principale, nasce in territorio comunale di Pasturo, quindi segna il confine tra lo stesso Comune di Pasturo

ed i Comuni di Ballabio, prima, Cremeno e Barzio, poi. A questo punto attraversa nell’ordine i territori

comunali di Introbio, Primaluna, Cortenova e Taceno, segna il confine tra quelli di Parlasco e Vendrogno,

quindi entra nel Comune di Bellano dove termina la sua discesa sfociando nel Lago di Como e dando origine

alla conoide sulla quale sorge l’abitato di Bellano.

Inquadramento geografico del Torrente Pioverna.

T. PIOVERNA






3 INQUADRAMENTO IDROLOGICO ED IDRAULICO DEL BACINO

Il Torrente Pioverna è uno dei corsi d’acqua principali della Provincia di Lecco con una lunghezza dell’asta

principale superiore a 20 km ed una bacino idrografico di circa 157 km2.

Durante il suo percorso, al suo interno confluiscono le acque di diverse aste minori, delle quali le principali

sono nell’ordine: il Torrente Acquaduro ed il Torrente Troggia (in sponda idrografica destra all’altezza del

territorio comunale di Introbio) ed il Torrente Maladiga, sempre in sponda idrografica destra nel Comune di

Taceno.

I versanti caratterizzanti il bacino sono piuttosto acclivi, con una pendenza media di quasi 30°, nonché,

facendo riferimento alla cartografia del Progetto IFFI (Inventario dei Fenomeni Franosi in Italia) si può

osservare la presenza di diverse aree soggette a scivolamento rotazionale/traslativo ed anche alcune

soggette a fenomeni di colamento rapido.

Dal punto di vista geologico l’area del bacino è interessata dalla presenza di rocce di basamento cristallino

appartenenti alla formazione “Gneiss di Morbegno”, affioranti lungo i lineamenti idrologici principali. I depositi

superficiali sono principalmente caratterizzati da depositi glaciali e da detriti di falda e di versante.

Superficie bacino [km 2] 157,13

Quota massima bacino [m s.l.m.] 2.347,91

Quota minima bacino [m s.l.m.] 197,00

Quota media bacino [m s.l.m.] 997,64

Lunghezza asta [km] 22,30

Pendenza media versanti [°] 29,30

Pendenza media asta principale [°] 10,43

Per quanto riguarda l’utilizzo del suolo, facendo riferimento alla carta DUSAF 5.0 del Geoportale della

Regione Lombardia, si può osservare come la maggior parte del bacino sia costituito da territorio montano,

caratterizzato dalla presenza di boschi, pascoli e praterie di alta montagna; solo in corrispondenza del

fondovalle della Valsassina e del tratto terminale dove sorge il centro abitato di Bellano, lo stesso è costituito

da un ambiente antropizzato con presenza di centri abitati, insediamenti industriali ed attività agricole.

Il tratto oggetto della presente verifica di compatibilità idraulica ha un lunghezza complessiva di circa 120 m

e si estende dal nuovo attraversamento in progetto (passerella per l’ampliamento del percorso pedonale già

esistente) e l’attraversamento situato al limite di valle della stretta forra, dopo il quale la stessa si allarga per

poi formare l’alveo che attraversa il centro abitato di Bellano.






4 L’ORRIDO DI BELLANO E L’INTERVENTO DI AMPLIAMENTO IN

PROGETTO

L’Orrido di Bellano è una cascata naturale formata in tempi antichissimi dal Torrente Pioverna che nel corso

dei millenni ha scavato una profonda forra ed ha modellato le pareti rocciose costituenti le sponde.

All’interno della gola è stato creato un percorso pedonale sospeso sopra sul Torrente Pioverna, costituito da

una passerella pedonale ancorata alle pareti rocciose. Questa passerella permette di visitare questo

particolare ambiente ed ogni anno è frequentata da numerosi turisti di ogni età e nazionalità.

Il tratto attualmente esistente di questo percorso ha inizio in corrispondenza della Ca’ del Diavol, a poca

distanza dalla Chiesa Parrocchiale dei Santi Nazaro e Celso e degli stabilimenti dell’Ex Cotonificio Cantoni in

sponda idrografica destra.

Il percorso ha una lunghezza complessiva di circa 135 m su passerelle pedonali sospese e gradini, ai quali si

aggiungono circa 65 m del tratto pianeggiante in corrispondenza del terrazzamento situato sotto la Chiesa

dei Santi Rocco e Sebastiano ed in prossimità del Sentiero del Viandante (altro percorso turistico che si

estende per tutta la costa orientale del Lago di Como).

Vista del tratto iniziale (sinistra) e del terrazzamento in corrispondenza dell’attuale fine del percorso (destra).

In particolare il tratto in corrispondenza della stretta gola inizia appena attraversato il Torrente Pioverna su

una passerella sospesa in adiacenza alla tubazione in pressione a servizio del cotonificio da qui, si

riattraversa subito l’alveo del torrente tramite un’altra passerella sospesa, quindi si prosegue a risalire lo

stesso restando sempre in sponda idrografica destra.

In alcuni punti particolarmente caratteristici e suggestivi, nonché in corrispondenza delle svolte con raggio

particolarmente ridotto sono presenti alcuni piccoli pianerottoli.

Si segnala inoltre la presenza di alcuni attraversamenti minori che terminano a ridosso della vicina parete

rocciosa costituente la sponda opposta o di alcune porzioni di percorso oggi dismesse e non più accessibili.






Vista di due porzioni della passerella esistente.

Il progetto di rivalorizzazione dell’Orrido di Bellano, al quale la presente verifica di compatibilità idraulica è a

supporto, prevede anche l’ampliamento di questo percorso verso monte, con la realizzazione di una

passerella pedonale sospesa, avente caratteristiche simili a quella già esistente, la quale permetterebbe la

formazione di un nuovo percorso ad anello inglobante al suo interno il tratto terminale in corrispondenza del

terrazzamento esistente sotto la Chiesa dei Santi Rocco e Sebastiano.

L’ intervento prevede la realizzazione di circa 140 m di nuovo camminameno, dei quali circa 80 m in sponda

idrografica sinistra, circa 45 m in sponda idrografica destra ed il resto relativi a due nuovi attraversamenti sul

corso d’acqua.

Stralcio Tav. PE01- “Planimetria generale di progetto” (Società ARDEA S.r.l.). In rosso la nuova passerella in progetto.

T. PIOVERNA






Render del collegamento tra passerella esistente e nuova passerella in corrispondenza dell’inizio della parte più stretta della forra (immagine messa a disposizione da parte della Società ARDEA S.r.l.).

Render della nuova passerella in progetto (immagine messa a disposizione da parte della Società ARDEA S.r.l.).






5 STIMA DELLA PORTATA DI PIENA DEL TORRENTE PIOVERNA

Per la stima della portata di piena del Torrente Pioverna si è fatto riferimento a due studi già effettuati

sull’area:

• “Studio idrologico e idraulico del Torrente Pioverna, Bellano (LC)” redatto nel Maggio 2017 da parte

dell’Università degli Studi di Milano - Bicocca (Responsabile scientifico Prof. Giovanni B. Crosta e

Prof. Paolo Frattini, Modellazione idrologica Dott. Luca Greggio, Modellazione idraulica Dott.ssa

Laura Acquafresca) per conto di RFI Rete Ferroviaria Italiana nell’ambito degli “Studi ed analisi di

approfondimento lungo tratte ferroviarie di competenza della DTP di Milano, segnalate a rischio

idrogeologico molto elevato dall’Autorità di Bacino del Fiume Po”;

• “Studio e perimetrazione delle aree a rischio idraulico del Torrente Pioverna nei Comuni di Bellano,

Introbio e Pasturo (LC)” redatto nel Settembre 1999 dal Prof. Ing. Domenico Zampaglione per conto

di Regione Lombardia.

5.1 STUDIO IDROLOGI CO E IDR AULICO DEL M AGGIO 2017

Lo studio redatto dall’Università di Milano - Bicocca per conto di RFI nel Maggio 2017 aveva l’obiettivo di

eseguire la verifica di compatibilità idraulica dell’attraversamento ferroviario della linea Lecco - Colico situato

in Località Bellano, a poca distanza, in direzione di valle, dall’area oggetto di studio (nel rilievo 3D effettuato

con il Laser Scanner si può osservare l’attraversamento ferroviario in questione al limite di valle del rilievo).

Per il calcolo della portata di piena al colmo sono state utilizzate delle precipitazioni sintetiche, calcolate a

partire dalle curve di possibilità climatica, attraverso l’istogramma Chicago, per tempi di ritorno pari a 2, 5,

100 e 200 anni.

Le verifiche idrauliche sono state effettuate considerando un grado di saturazione del terreno pari al 20%,

mentre la stima della portata solida è stata calcolata con l’approccio volumetrico proposto da Takahashi.

I valori di picco delle portate nei diversi tempi di ritorno considerati sono riportati nella seguente tabella:

Tempo di ritorno [anni] Portata di picco [m 3/s]

2 164,70

5 235,50

100 511,90

200 577,90






5.2 STUDIO IDROLOGI CO E IDR AULICO DEL SETTEMBRE 1999

Lo studio è stato redatto nel Settembre 1999 a supporto della perimetrazione delle aree a rischio idraulico, ai

sensi della L. 267/98, sul Torrente Pioverna ed ha come obiettivo la determinazione delle portate di piena

che potrebbero generarsi in predefinite sezioni dell’asta fluviale per prefissati tempi di ritorno.

Una delle sezioni prescelte è situata nel territorio comunale di Bellano, in corrispondenza dell’immissione del

Torrente Pioverna nel Lago di Como, quindi a valle dell’Orrido.

La determinazione delle portate di piena è stata ottenuta utilizzando una metodologia basata sull’analisi

probabilistica delle registrazioni pluviometriche e sulla generazione di un modello di trasformazione afflussi-

deflussi.

In particolare, per valutare la risposta di un bacino ad una sollecitazione di pioggia intensa è stato definito

l’idrogramma unitario istantaneo (IUH) caratteristico utilizzando il Modello Cinematico o di corrivazione ed

assumendo che durante una generica piena e dato il carattere torrentizio del bacino, i meccanismi di invaso

dei volumi idrici fossero governati dalla struttura del reticolo (Troutman e Karlinger, 1985; Rinaldo et al.

1991).

Una volta definito il modello di trasformazione afflussi-deflussi, per ciascuno dei tempi di ritorno presi in

considerazione (10, 20, 50, 100, 200 e 500 anni), è stato necessario individuare la pioggia critica in

corrispondenza di ogni sezione predefinita.

Considerando uno ietogramma ad intensità costante (pratica maggiormente diffusa), per individuare la parte

di esso che contribuisce effettivamente alla formazione dell’onda di piena si è fatto ricorso al metodo di

depurazione delle perdite del “Curve Number” elaborato dal Soil Conservation Service degli Stati Uniti

considerando una scarsa capacità di infiltrazione e saturazione del terreno. Per questo motivo è stata

attribuita una capacità di deflusso moderatamente alta (suolo di tipo C, CN pari a 80 ed infiltrazione iniziale

pari a 1 mm).

I valori di picco delle portate nei diversi tempi di ritorno considerati in corrispondenza della sezione posta alla

foce nel Lago di Como sono riportati nella seguente tabella:


10 321

20 381

50 461

100 522

200 584

500 669






5.3 STIM A DELL A PORTATA DI RIFERIMENTO DEL TORRENTE P IOVERN A

Confrontando i valori di picco delle portate definite negli studi descritti nei paragrafi precedenti, si può

osservare come, per i tempi di ritorno di 100 e 200 anni, considerando i diversi metodi utilizzati, l’ubicazione

della sezione di chiusura leggermente differente (550 m circa), i valori possono definirsi confrontabili

(differenze di massimo 10 m3/s circa).

Per questo motivo, vista la bontà degli studi sopracitati, per la definizione della portata di riferimento del

Torrente Pioverna si è deciso di fare riferimento allo “Studio idrologico e idraulico del Torrente Pioverna,

Bellano (LC)” redatto nel Maggio 2017 da parte dell’Università degli Studi di Milano - Bicocca per conto di

RFI Rete Ferroviaria Italiana nell’ambito degli “Studi ed analisi di approfondimento lungo tratte ferroviarie di

competenza della DTP di Milano, segnalate a rischio idrogeologico molto elevato dall’Autorità di Bacino del

Fiume Po” in quanto:

• Sezione di chiusura, quindi anche estensione e caratteristiche del bacino sotteso, simili a quelle del

caso in oggetto (la sezione di valle dell’Orrido è situata circa 20 m a monte del ponte della ferrovia);

• Lo studio è stato redatto nel Maggio 2017, quindi molto più recentemente rispetto a quello del Prof.

Ing. Domenico Zampaglione (Settembre 1999); pertanto anche la situazione dei luoghi risulta essere

confrontabile con quella attuale;

• I valori di portata sono stati cautelativamente arrotondati per eccesso rispetto a quelli riportati nello

studio effettuato dall’Università di Milano - Bicocca.

I valori di portata assunti ed utilizzati nel proseguo per effettuare le verifiche di compatibilità idraulica delle

sezioni caratteristiche scelte sono pertanto:


100 512

200 578






6 INDIVIDUAZIONE SEZIONI SIGNIFICATIVE E CARATTERISTICHE

Prima di effettuare le verifiche di compatibilità idraulica si è proceduto alla scelta delle sezioni in

corrispondenza delle quali effettuare tale verifica.

La scelta di queste sezioni è ricaduta su quelle ritenute dalla scrivente più significative e caratteristiche sia

da un punto di vista progettuale, per la nuova porzione in ampliamento, sia da un punto di vista di criticità

idraulica (particolari restringimenti/allargamenti, cambi di pendenza, ecc, tenendo comunque presente le

particolari caratteristiche dei luoghi).

Per effettuare tale scelta, nonché per ricavare poi la geometria delle diverse sezioni, si è fatto riferimento ai

seguenti strumenti:

• Cartografia comunale esistente (aerofotogrammetrico del Comune di Bellano);

• Rilievo topografico comprendente anche l’andamento della morfologia dei versanti in direzione

dell’ampliamento previsto;

• Rilievo mediante laser scanner di tutta l’area dell’Orrido dal suo ingresso (Ca’ del Diavol) al termine

dell’ampliamento previsto .

6.1 DESCRIZIONE PROBLEMATI CHE NEL RICOS TRUIRE LE SEZIONI DI VERIFICA

Date le caratteristiche dei luoghi, con la stretta forra e la presenza di parti di versante aggettanti, per la scelta

e la riproduzione della geometria delle sezioni si è dovuto fare affidamento ai differenti strumenti.

In particolare, l’aerofotogrammetrico comunale permette di inquadrare tutta l’area dell’Orrido mediante le

curve di livello riportate; tuttavia la precisione delle stesse non è attendibile, soprattutto in corrispondenza

della forra e delle pareti aggettanti.

Estratto aerofotogrammetrico comunale in corrispondenza dell’Orrido.

Il rilievo mediante laser scanner ha permesso di ottenere una nuvola di punti che rappresenta con buona

risoluzione lo stato di fatto dei luoghi.






Sebbene da un punto di vista grafico e tridimensionale questo sia l’unico strumento che permette di definire

l’andamento delle pareti rocciose in corrispondenza del tratto in forra con particolare precisione, modellando

anche le porzioni di parete a sbalzo, la lettura delle cavità di fondo è risultata difficoltosa data la loro

inaccessibilità.

Vista del modello 3D derivante dal rilievo laser scanner generale (sinistra) e di alcuni tratti particolari (destra). Si può osservare la risoluzione del rilievo e la presenza degli elementi quali vegetazione,cavi della corrente, ecc.

Il rilievo topografico mediante stazione totale, permette un’elevata precisione dei punti battuti; tuttavia la

morfologia dei luoghi non ha consentito, per motivi di sicurezza, di effettuare il rilievo su tutta l’area di

interesse in quanto per alcuni tratti non accessibile alla vista.

Rilievo topografico con stazione totale (sinistra) e vista in pianta dell’area rilevata (destra).






Il rilievo si è quindi limitato all’area di nuovo ampliamento ed a quella in corrispondenza del terrazzamento

presente sotto la Chiesa dei Santi Rocco e Sebastiano.

Inoltre, il rilievo, effettuato in data 26 Gennaio 2018, è stato spinto fino alla quota del pelo libero dell’acqua,

dove possibile, ossia per quei punti che risultavano visibili dal terrazzamento e non limitati dalla presenza

della vegetazione, dei muretti o della roccia.

6.2 SCELTA DELLE SEZIONI TOPOGR AFI CHE SIGNIFI CATIVE

Date le difficoltà nel ricavare delle sezioni topografiche rappresentanti lo stato reale dei luoghi, si è deciso di

limitare le verifiche di compatibilità idraulica ad alcune sezioni particolarmente significative.

Particolare attenzione è stata data all’area di nuovo ampliamento, in corrispondenza della quale, grazie

anche al rilievo topografico con stazione totale e ad una morfologia del territorio meno estrema (la forra

presenta una maggiore larghezza senza particolari porzioni di roccia aggettante) la ricostruzione delle

sezioni di verifica è stata meno difficoltosa.

Si sono poi volute verificare delle sezioni, lungo il tratto di passerella già esistente, ritenute particolarmente

critiche da un punto di vista idraulico, ossia quella in corrispondenza dell’inizio della forra e quella in

corrispondenza del tratto finale della stessa, dove è presente anche un breve attraversamento dell’alveo del

Torrente Pioverna. La criticità di queste sezioni è dovuta alla ridotta larghezza della forra, nonché al cambio

di pendenza del fondo alveo.

In conclusione sono quindi state scelte un totale di 7 sezioni ritenute significative: 5 in corrispondenza del

nuovo tratto in ampliamento e 2 in corrispondenza di quello esistente, alle quali è stata assegnata una

numerazione crescente da valle verso monte.

Vista in pianta delle sezioni scelte come significative.






6.3 R ICOS TRUZIONE DELL A GEOMETRI A DELLE SEZIONI

Per la ricostruzione della geometria delle sezioni si sono utilizzati tutti e tre gli strumenti descritti ai paragrafi

iniziali di questo capitolo.

In particolare, dove erano presenti i punti battuti dal rilievo topografico mediante stazione totale si è fatto

riferimento ad esso; per la porzione sommitale delle sezioni si è fatto riferimento alla cartografia

dell’aerofotogrammetrico comunale; infine per la porzione a quote inferiori e per il tratto in forra (più in

generale per tutte quelle zone in corrispondenza delle quali non era stato possibile effettuare il rilievo

mediante stazione totale) è stato utilizzato il rilievo topografico 3D mediante laser scanner.

Al fine di ricavare la profondità del fondo alveo, si è proceduto, mediante il software Leonardo XE, a

discretizzare la nuvola di punti con colorazioni differenti per ogni metro di altezza (limitandosi a quelle quote

di interesse) così da poter correlare dei punti noti provenienti dal rilievo topografico o comunque quotati nelle

cartografie di progetto messe a disposizione da parte della Società ARDEA S.r.l. (terrazzamento, passerella

esistente, attraversamenti esistenti) con punti chiaramente identificabili nel rilievo 3D. Osservando le diverse

colorazioni presenti sul modello discretizzato tra questi punti noti ed il fondo alveo, è stato possibile ricavare

un’indicazione della profondità del fondo alveo.

Si precisa che tale profondità è comunque relativa alla quota di pelo libero dell’acqua presente il giorno del

rilievo mediante laser scanner ed è quindi cautelativa rispetto alla reale quota del fondo alveo.

Inoltre, sempre grazie al rilievo 3D è stato possibile definire l’andamento delle sezioni in corrispondenza

della forra che presentavano delle porzioni di parete particolarmente aggettante che, data l’entità, se non

considerate avrebbero reso non corretta la verifica idraulica della sezione, in quanto la sezione stessa non

sarebbe corrisposta alla reale situazione dei luoghi.

Vista del profilo della nuvola di punti con diversa colorazione sulla base della quota per la porzione inferiore.






Vista in pianta della nuvola di punti con diversa colorazione sulla base della quota per la porzione inferiore.

Particolare in corrispondenza della Sezione 1 con passerella di attraversamento alla fine della forra (sinistra) e della Sezione 2 in corrispondenza del tratto iniziale della forra stessa (destra).






7 VERIFICA DI COMPATIBILITA’ IDRAULICA

Le verifiche di compatibilità idraulica sono state eseguite considerando una portata di massima piena di

riferimento con tempo di ritorno pari a 100 anni e pari a 200 anni per ogni sezione.

7.1 METODOLOGI A DI C ALCOLO

La verifica in corrispondenza delle sezioni in oggetto, al passaggio della portata di piena centennale e

duecentennale, è stata eseguita considerando la canalizzazione a pelo libero nell’ipotesi di moto uniforme,

considerando cioè che la corrente sia caratterizzata da traiettorie rettilinee e parallele con valori costanti nel

tempo e nello spazio di tutte le grandezze caratterizzanti la corrente stessa (altezza idrica, velocità media

nella sezione trasversale, portata, distribuzione di pressione, etc.).

La verifica idraulica è stata eseguita stimando l’altezza idrica necessaria affinché la sezione rilevata,

schematizzata ed assimilata a figure geometriche semplici (trapezi) sulla base delle caratteristiche e delle

dimensioni rilevate durante il sopralluogo effettuato sul posto, permetta di smaltire la portata di riferimento

calcolata come descritto nel precedente capitolo.

Per fare questo si è utilizzata la relazione di CHEZY:

AoVoQ ⋅=

con:

Vo Velocità media dell’acqua nel tratto considerato;

Ao Area media della sezione considerata occupata dall’acqua.

La velocità è definita dalla legge del moto uniforme (formula di Chezy):

( )iRoCoVo ⋅⋅=

con

i Pendenza dell’alveo;

Ro Raggio idraulico dato dal rapporto fra l’area della sezione bagnata ed il contorno bagnato della

sezione stessa;

Co Coefficiente di scabrezza del fondo alveo al quale sono state assegnate varie espressioni da

diversi autori.

Tra le formule più comunemente impiegate per la stima del coefficiente di scabrezza si ricordano quelle di:

• Gaukler-Strickler: Co = ks R1/6;

• Manning: Co = (1 / n) R1/6;

• Bazin: Co = 87 / (1 + f R1/2);

• Kutter: Co = (100 R1/2) / (m + R1/2).






Con:

ks Coefficiente di Strickler (corrispondente 1/n)

n Coefficiente di Manning;

f Coefficiente di Bazin;

m Coefficiente di Kutter.

L’andamento della scala delle portate dipende dalla forma della sezione di deflusso.

Nota la portata e la forma geometrica della sezione, può essere dunque valutata dalla relazione di Chezy, la

definizione delle principali grandezze idrometriche, esplicitando il raggio idraulico.

7.2 INDIVIDU AZI ONE DELL A GEOMETRI A

La verifica idraulica è stata eseguita sulla scorta del sopralluogo effettuato e del rilievo geometrico eseguito

in corrispondenza delle sezioni di ogni attraversamento.

Sebbene le sezioni, essendo caratterizzate da fondo alveo naturale e pareti anche aggettanti con presenza

di fenomeni di erosione o deposito in atto, presentano una geometria complessa, come indicato in

precedenza queste vengono schematizzate utilizzando figure geometriche semplici quali trapezi. Per una

migliore schematizzazione la sezione verificata può essere composta da più figure geometriche semplici,

aventi differenti dimensioni, variando l’altezza del pelo libero dell’acqua.

Schematizzazione con figure geometriche semplici della Sezione 1 in corrispondenza della fine della forra.

7.3 DETE RMINAZIONE DELL A PENDENZ A DELL ’ ALVEO

La pendenza dell’alveo necessaria per l’esecuzione delle verifiche di compatibilità idraulica non può limitarsi

alla pendenza rilevata in corrispondenza della sezione, ma deve tenere in considerazione anche la

pendenza media di un tratto più ampio del corso d’acqua.






Per questo motivo è stata assunta per ogni sezione una pendenza media considerando anche l’andamento

del fondo alveo a monte ed a valle della sezione stessa.

7.4 DETE RMINAZIONE DEL COEFFICIENTE DI SC ABRE ZZ A

Per la determinazione del coefficiente di scabrezza di Kutter si è fatto riferimento alla tabella riportata nel

“Manuale tecnico del geometra e del perito agrario” Edizione Signorelli Milano 1973 riportato di seguito.

7.5 VALUTAZI ONE INTERFE RENZ A CON V ASC A DI C AR ICO ESISTEN TE

Prima di passare alla presentazione delle schede di verifica eseguite per ognuna delle sezioni considerate,

si vuole valutare la possibile interferenza tra la nuova passerella in progetto e la vasca di carico esistente in

sponda idrografica sinistra ed a quote più elevate (quota 275 m s.l.m. circa).

Sulla base delle informazioni messe a disposizione da parte dell’Ing. Leonardo Zulian di Fri-El Green Power

S.p.a., Società che gestisce la vasca di carico in oggetto, il funzionamento della stessa prevede l’attivazione

dello scarico di superficie in due possibili situazioni:

• SCARICHI PROGRAMMATI: rilascio ai fini paesaggistici (cascata Orrido), il quale viene attivato

negli orari di apertura dell’area turistica dell’Orrido con una portata minima pari a 0,64 m3/s;

• SCARICHI ORDINARI e STRAORDINARI: sfioramento dovuto ai fuori servizio dell’impianto,

transitori, manovre idrauliche, ecc. con una portata rilasciata fino ad un massimo 8,44 m3/s.






Vista della cascata generata dallo scarico della vasca di carico (sinistra) e dello sfioratore superficiale della vasca (destra).

In particolare, lo sfioratore superficiale della vasca (o scarico di superficie) è situato in corrispondenza della

spalla destra della struttura ed è costituito da uno stramazzo in parete grossa di larghezza 15 m posto a

quota 275 m s.l.m..

In accordo con quanto comunicato da parte della Società che gestisce la vasca di carico, la portata massima

scaricata e convogliata nel Torrente Pioverna risulta pertanto essere pari a 8,44 m3/s, in coincidenza di

sfioramenti dovuti a fuori servizio dell’impianto, transitori, manovre idrauliche, ecc.; pertanto, se confrontata

con i valori delle portate di piena di riferimento del corso d’acqua principale (pari a 512 m3/s e 578 m3/s

rispettivamente per tempo di ritorno centennale e duecentennale), tale quantità risulta del tutto trascurabile e

gli effetti che la stessa può generare in corrispondenza della confluenza irrilevanti.

Si precisa inoltre che, essendo la sezione di chiusura del bacino, per la definizione delle portate di

riferimento, posta a valle della forra, la presenza della vasca di carico, quindi il suo contributo in termini di

portata, è già stata considerata nella stima effettuata nel Capitolo 5 della presente relazione.

L’interferenza tra le acque provenienti dalla vasca di carico e la nuova passerella in progetto è quindi dovuta

alla sola possibilità che la cascata, generata dalle acque di scarico, possa impattare con le strutture del

nuovo tracciato in progetto.

Tale possibilità non è però realistica in quanto, come osservabile anche dalle immagini sopra riportate, la

morfologia del versante permette di incanalare le acque della cascata; in particolare è presente un costone

roccioso che impedisce alle acque provenienti dalla vasca di divagare verso la nuova passerella in progetto

separando la stessa dalla zona percorsa dalle acque in caduta. Il tracciato della nuova passerella in

progetto, con particolare riferimento al limite di monte costituito da un terrazzo avente scopo di belvedere, si

interrompe ad una distanza di circa 6 ÷ 7 m, in direzione di valle, dalla cascata.

Per questi motivi si ritiene nulla l’interferenza t ra in nuovo tracciato in progetto e la vasca di car ico

esistente .






Vista della cascata generata dalla vasca di carico. Si possono osservare anche il costone roccioso che incanala le acque della stessa ed il limite del nuovo tracciato in progetto.

Render dell’attraversamento e del terrazzamento finale della nuova passerella in progetto (immagine messa a disposizione da parte della Società ARDEA S.r.l.).

COSTONE

ROCCIOSO LIMITE PASERELLA IN

PROGETTO

6 ÷ 7 m






8 SCHEDA DI VERIFICA IDRAULICA DI OGNI SEZIONE

8.1 SEZIONE 1

SEZIONE 1 TORRENTE PIOVERNA

LOCALIZZAZIONE

Comune

UNIONE DI BELLANO E VENDROGNO (LC)

Località

Orrido di Bellano

UBICAZIONE SU AEROFOTOGRAMMETRICO COMUNALE







CARATTERISTICHE GEOMETRICHE DELLA SEZIONE

Tipologia

Sezione in forra con pareti aggettanti. È presente la passerella pedonale che attraversa il corso d’acqua ad un’altezza di circa 13 m rispetto al fondo alveo.

Htot 23,25 m

h1 7,30 m

h2 5,95 m

h3 10,00 m

b1 1,70 m

b2 5,00 m

b3 3,60 m

b4 8,25 m

α 77°

β 83°

γ 77°

Pendenza alveo media tratto 12,35 %

Coefficiente scabrezza di Kutter m

2,00

Alveo naturale con pareti lisce e prive di vegetazione o materiale depositato, ma con continui cambi di geometria dovuti alle pareti aggettanti ed al fondo caratterizzato da salti e pozze.

Altezza passerella 13,00 m da fondo alveo (piano calpestio)

Sezione vista da monte:

Passerella

esistente








La sezione è in grado di smaltire una portata Q = 5 12,262 m3/s > Q100 con le seguenti caratteristiche:

Altezza idrica h 8,37 m

Perimetro bagnato Pb 18,84 m

Area bagnata A 29,922 m2

Velocità V 17,12 m/s

Franco in corrispondenza della passerella 4,27 m







SCALA DELLE PORTATE

CONCLUSIONI

La Sezione 1 risulta verificata sia per portate con tempo di ritorno di 100 anni sia per portate con tempo di

ritorno pari a 200 anni, in quanto in entrambi i casi la quota idrometrica relativa alla piena non raggiunge la

quota di intradosso della passerella; pertanto la sezione risulta idraulicamente sufficiente .

Il franco ottenuto in entrambi i casi è largamente superiore al metro.







RAPPRESENTAZIONE SEZIONE (non in scala)






8.2 SEZIONE 2


LOCALIZZAZIONE

Comune


Località

Orrido di Bellano









Tipologia

Sezione in forra con pareti fortemente aggettanti. È presente la passerella pedonale in sponda idrografica destra ad un’altezza di circa 9 m rispetto al fondo alveo.

Htot 10,75 m

h1 5,70 m

h2 3,15 m

h3 1,90 m

b1 1,05 m

b2 6,00 m

b3 3,60 m

b4 3,85 m

α 67°

β 69°

γ 86°



2,00

Alveo naturale con pareti lisce e prive di vegetazione o materiale depositato, ma con continui cambi di geometria dovuti alle pareti aggettanti ed al fondo caratterizzato da salti e pozze.

Altezza passerella 9,30 m circa da fondo alveo (piano calpestio)


Passerella

esistente

Terrazzamento




















SCALA DELLE PORTATE

CONCLUSIONI




Tuttavia si segnala come il franco ottenuto sia pro ssimo al metro nel caso della Q100 e inferiore nel

caso di portata con tempo di ritorno pari a 200 ann i; per questo motivo, date anche le incognite in

gioco, le approssimazioni effettuate e le velocità, si ritiene che il passaggio durante eventi di pien a

estremi, sia da considerare critico .






8.3 SEZIONE 3


LOCALIZZAZIONE

Comune


Località

Orrido di Bellano









Tipologia

Sezione in corrispondenza del tratto in forra; le pareti non risultano essere particolarmente aggettanti. È presente la passerella pedonale in sponda idrografica destra ad un’altezza di circa 10 m rispetto al fondo alveo. Da questo punto inizia il tratto in ampliamento con un attraversamento in sponda idrografica sinistra (tale attraversamento è però costituito da una scala con un incremento di quota; pertanto la situazione più critica è quella in corrispondenza della passerella esistente).

Htot 17,00 m

h1 9,90 m

h2 7,10 m

b1 2,65 m

b2 8,25 m

b3 16,95 m

α 74°

β 59°



2,50

Alveo naturale con pareti lisce e con presenza di vegetazione sporadica (qualche ciuffo d’erba), ma con continui cambi di geometria dovuti alle pareti aggettanti ed al fondo caratterizzato da salti e pozze.



Passerella

esistente

Terrazzamento




















SCALA DELLE PORTATE

CONCLUSIONI










8.4 SEZIONE 4


LOCALIZZAZIONE

Comune


Località

Orrido di Bellano









Tipologia

Sezione in corrispondenza della chiusura del tratto di passerella in ampliamento con il collegamento della stessa all’attuale porzione terminale del terrazzamento esistente sotto la Chiesa dei Santi Rocco e Sebastiano.

Rispetto alle precedenti è caratterizzata da una maggiore ampiezza dell’alveo e da una minore pendenza media del fondo.

Sulla sponda idrografica sinistra, ad un’altezza di circa 9,50 m da fondo alveo, a quota inferiore rispetto al terrazzamento esistente sulla sponda opposta, è prevista la passerella del progetto di ampliamento.

Htot 12,05 m

h1 3,85 m

h2 8,20 m

b1 5,95 m

b2 10,30 m

b3 18,05 m

α 61°

β 65°



3,00

Alveo naturale con pareti ricoperte da vegetazione localmente anche di alto fusto, sul fondo sono presenti possibili zone di deposito; continui cambi di geometria dovuti alla morfologia delle pareti rocciose ed al fondo alveo.

Altezza passerella in progetto 9,50 m da fondo alveo (piano calpestio)


Passerella

in progetto

Terrazzamento




















SCALA DELLE PORTATE

CONCLUSIONI



quota di intradosso della passerella in progetto, la quale è situata ad una quota inferiore rispetto al piano del

terrazzamento esistente; pertanto la sezione risulta idraulicamente sufficiente .







8.5 SEZIONE 5


LOCALIZZAZIONE

Comune


Località

Orrido di Bellano









Tipologia

Sezione in corrispondenza del tratto di passerella in ampliamento caratterizzata da una maggiore ampiezza dell’alveo e da una minore pendenza media del fondo rispetto alle sezioni precedenti.

La nuova passerella in progetto è prevista su entrambe le sponde: in sponda idrografica sinistra ad un’altezza di circa 8,50 m da fondo alveo, mentre in sponda idrografica destra ad un’altezza di circa 10,50 m.

Htot 41,20 m

h1 13,20 m

h2 28,00 m

b1 14,95 m

b2 29,90 m

b3 62,50 m

α 60°

β 60°



3,00


Altezza passerella

Sponda sinistra: 9,00 m da fondo alveo (piano calpestio)

Sponda destra: 10,50 m da fondo alveo (piano calpestio)


Passerella

in progetto

Passerella

in progetto













Franco in corrispondenza della passerella 4,98 m (sponda sx) 6,98 m (sponda dx)






Franco in corrispondenza della passerella 4,75 m (sponda sx) 6,75 m (sponda dx)

SCALA DELLE PORTATE

CONCLUSIONI


ritorno pari a 200 anni su entrambe le sponde, in quanto in ambedue i casi la quota idrometrica relativa alla

piena non raggiunge la quota di intradosso della passerella; pertanto la sezione risulta idraulicamente

sufficiente .







8.6 SEZIONE 6


LOCALIZZAZIONE

Comune


Località

Orrido di Bellano









Tipologia

Sezione in corrispondenza del tratto di passerella in ampliamento caratterizzata sia da una minore ampiezza dell’alveo sia da una minore pendenza media del fondo rispetto alla sezione precedente di valle.

La nuova passerella in progetto è prevista su entrambe le sponde ad un’altezza di circa 10,50 m da fondo alveo.

Htot 33,00 m

h1 7,00 m

h2 26,00 m

b1 2,05 m

b2 11,20 m

b3 36,75 m

α 57°

β 64°



3,00


Altezza passerella

Sponda sinistra: 9,00 m da fondo alveo (piano calpestio)

Sponda destra: 10,50 m da fondo alveo (piano calpestio)


Passerella

in progetto

Passerella

in progetto













Franco in corrispondenza della passerella 2,58 m (sia in sponda sx sia in sponda dx)






Franco in corrispondenza della passerella 2,16 m (sia in sponda sx sia in sponda dx)

SCALA DELLE PORTATE

CONCLUSIONI


ritorno pari a 200 anni su entrambe le sponde, in quanto in ambedue i casi la quota idrometrica relativa alla

piena non raggiunge la quota di intradosso della passerella; pertanto la sezione risulta idraulicamente

sufficiente .

Il franco ottenuto in entrambi i casi è superiore al metro.






8.7 SEZIONE 7


LOCALIZZAZIONE

Comune


Località

Orrido di Bellano









Tipologia

Sezione in corrispondenza del tratto di passerella in ampliamento caratterizzata da un’ampiezza dell’alveo simile a quella della precedente sezione di valle, ma da una maggiore pendenza media del fondo rispetto alla stessa.

La nuova passerella in progetto in questo tratto prevede l’attraversamento che unisce le due sponde ad un’altezza di circa 10,00 m da fondo alveo.

Htot 32,60 m

h1 6,15 m

h2 26,45 m

b1 4,35 m

b2 11,22 m

b3 27,55 m

α 60°

β 73°



3,00




Passerella

in progetto




















SCALA DELLE PORTATE

CONCLUSIONI



quota di intradosso della passerella dell’attraversamento previsto nei lavori di ampliamento della stessa;

pertanto la sezione risulta idraulicamente sufficiente .

Il ranco ottenuto in entrambi i casi è largamente superiore al metro.






9 CONCLUSIONI

La presente relazione tecnica è stata redatta al fine di analizzare la verifica di compatibilità idraulica delle

passerelle ancorate alle pareti rocciose che percorrono la stretta forra (meglio conosciuta come “l’Orrido di

Bellano”) situata appena a monte del centro storico di Bellano.

Sul fondo della stretta forra scorre il Torrente Pioverna, appartenente al Reticolo Idrico Principale (R.I.P.)

della Regione Lombardia ed identificato con la sigla LC043 (elenco AA.PP. 421).

La verifica di compatibilità idraulica è stata richiesta da parte dell’Amministrazione Comunale a supporto dei

lavori di rivalorizzazione che prevedono anche l’ampliamento del percorso attualmente esistente verso

monte, al fine di aumentare il tratto visitabile da parte dei numerosi turisti che frequentano l’Orrido nei periodi

di apertura dello stesso.

La documentazione prodotta consiste in una parte introduttiva di inquadramento dell’area e dei luoghi,

nonché nella presentazione dei procedimenti adottati per l’esecuzione delle verifiche di compatibilità

idraulica; quindi nella verifica di sette sezioni scelte in quanto ritenute significative sulla base della loro

importanza sia progettuale sia di criticità idraulica.

La portata del Torrente Pioverna è stata definita facendo riferimento allo “Studio idrologico e idraulico del

Torrente Pioverna, Bellano (LC)” redatto nel Maggio 2017 da parte dell’Università degli Studi di Milano -

Bicocca per conto di RFI Rete Ferroviaria Italiana a supporto della verifica di compatibilità idraulica

dell’attraversamento ferroviario situato poco a valle dell’area oggetto di studio. In particolare sono state

considerate le portate corrispondenti a tempi di ritorno di 100 e 200 anni.

I risultati ottenuti mostrano come tutte le sezioni scelte siano idraulicamente sufficienti a consentire il

passaggio della portata di piena sia centennale sia duecentennale con un franco rispetto all’intradosso del

ponte superiore al metro, eccetto che per la Sezione 2 per la quale il franco massimo dell’intradosso della

passerella con la quota di pelo libero duecentennale risulta essere pari a 0,74 m (il franco con la quota di

pelo libero nel caso di portata di piena centennale risulta di poco superiore al metro).

Sulla base delle informazioni rilasciate da parte del Gestore della vasca di carico, situata a monte, è stata

valutata anche la possibile interferenza del tracciato della nuova passerella in progetto con le operazioni di

scarico della vasca stessa. In particolare si ritiene che non vi sia alcuna interferenza tra i l tracciato in

progetto e la vasca di carico .

Concludendo si evidenzia che le verifiche sono state eseguite in condizioni di incertezza vista la difficile

accessibilità e conseguente modellazione delle cavità. Considerando le attuali condizioni dei luoghi (stato di

manutenzione, vegetazione, materiale depositato, ecc), si consiglia tuttavia una costante e adeguata

manutenzione degli stessi, in particolare relativamente allo sfalcio della vegetazione in corrispondenza delle

pareti rocciose ed alla rimozione del materiale depositato, soprattutto in corrispondenza dell’area di nuovo

ampliamento ed in prossimità del restringimento che da inizio al tratto in forra con pareti rocciose aggettanti.

Dervio (LC), Ottobre 2018 Dott. Ing. Claudia Anselmini

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