Comune di Rovereto · STUDIO DI GEOLOGIA Applicata & Ambientale Dott. Geol. Gabriele Modena...

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Comune di Rovereto PROVINCIA DI TRENTO Progetto: APPRONTAMENTO A FINI LUDICO-SPORTIVI DELLA P. F. 1832/2 SITA IN C.C. ROVERETO Data: Giugno 2013 Oggetto: RELAZIONE GEOLOGICA (Sulle indagini – Caratterizzazione e modellazione geologica del sito) RELAZIONE GEOTECNICA (Sulle indagini – Caratterizzazione e modellazione geotecnica del sito) RELAZIONE AMBIENTALE CONOSCITIVA Archivio: Nr. 2013/653 N. Allegato: COMMITTENTE: COMUNE DI ROVERETO – SERVIZIO TERRITORIO – VIA CARTIERA, 13 Timbro e Firma: Sede fiscale e operativa: 38068 ROVERETO (TN) - Via Forni, 4 - E-mail: [email protected] - PEC: [email protected] CF: MDN GRL 65M19 H612Y - Partita I.V.A.: 01612750222

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Comune di Rovereto PROVINCIA DI TRENTO

Progetto:

APPRONTAMENTO A FINI LUDICO-SPORTIVI

DELLA P. F. 1832/2 SITA IN C.C. ROVERETO

Data:

Giugno 2013

Oggetto:

RELAZIONE GEOLOGICA (Sulle indagini – Caratterizzazione e modellazione geologica del sito)

RELAZIONE GEOTECNICA

(Sulle indagini – Caratterizzazione e modellazione geotecnica del sito)

RELAZIONE AMBIENTALE CONOSCITIVA

Archivio:

Nr. 2013/653 N. Allegato:

COMMITTENTE: COMUNE DI ROVERETO – SERVIZIO TERRITORIO – VIA CARTIERA, 13

Timbro e Firma:

Sede fiscale e operativa: 38068 ROVERETO (TN) - Via Forni, 4 - E-mail: [email protected] - PEC: [email protected] CF: MDN GRL 65M19 H612Y - Partita I.V.A.: 01612750222

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STUDIO DI GEOLOGIA Applicata & Ambientale

Dott. Geol. Gabriele Modena

Committente: Comune di Rovereto – Servizio Territorio. Progetto: Approntamento a fini ludico-sportivi della p. fond. 1832/2 in c.c. Rovereto.

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APPRONTAMENTO A FINI LUDICO-SPORTIVI DELLA P. F. 1832/2 SITA IN C.C. ROVERETO

PREMESSA Con Determinazione del Dirigente N. 42 di data 16/01/2013, il Comune di Rovereto ha

affidato allo scrivente l’incarico di redigere uno studio geologico, geotecnico e ambientale, comprensivo di indagini in sito, per l’approntamento a fini ludico-sportivi dell’area di proprietà comunale identificata catastalmente dalla p. fond. 1832/2 in c.c. Rovereto.

La presente relazione, seguendo i dettami del D.M. 14 gennaio 2008 (NTC/2008) e della corrispondente Circolare Ministeriale 2 febbraio 2009, n. 617 del C.S.LL.PP (CIRC/2009), è finalizzata alla ricostruzione del modello geologico del sito, imprescindibile per la definizione del successivo modello geotecnico di sottosuolo necessario alla progettazione. Per perseguire a tale scopo è stata eseguita, sulla base di un programma definito e diretto dallo scrivente, una specifica indagine a mezzo sondaggio meccanico e prove geotecniche in sito.

Sono presenti distintamente, come richiesto dalle NTC/2008 al § 6.1.2, una relazione geologica e una geotecnica solo fisicamente presentate in un unico documento.

Nella relazione geologica sono presentati i risultati delle indagini e dello studio geologico rivolto alla caratterizzazione e modellazione geologica del sito, il quale definisce i lineamenti geomorfologici della zona, la successione litostratigrafica locale e fornisce lo schema della circolazione idrica superficiale e sotterranea (§ 6.2.1 NTC/2008).

Nella relazione geotecnica sono invece esposti i risultati e l’interpretazione delle prove geotecniche in sito, della caratterizzazione e modellazione geotecnica preliminare del sito e le analisi effettuate per individuare le problematiche che possono influenzare in maniera significativa la fattibilità tecnica ed economica delle opere (§ 6.2.2 NTC/2008).

Per quanto riguarda gli aspetti ambientali è stata condotta un’indagine conoscitiva in sito finalizzata ad accertare lo stato qualitativo delle matrici ambientali suolo e sottosuolo, secondo le disposizioni normative previste dal DL.vo n. 152 del 3 aprile 2006.

Dato il carattere preliminare dello studio, che si pone l’obiettivo principale di verificare la fattibilità geologica/geotecnica dell’intervento nel suo complesso, dopo l’approvazione del progetto dovranno essere predisposti gli studi geologici, geotecnici e sismici di dettaglio necessari all’ottenimento del titolo abilitativo edilizio comunale e per la progettazione esecutiva delle strutture, come prescritto dalla CIRC/2009 che prevede la presenza delle relazioni specialistiche geologica, geotecnica e sismica (Cap. C10.1, punto 5.1).

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APPRONTAMENTO A FINI LUDICO-SPORTIVI DELLA P. F. 1832/2 SITA IN C.C. ROVERETO

RELAZIONE GEOLOGICA

(Sulle indagini – Caratterizzazione e modellazione geologica del sito)

Sommario 

1.1  PREMESSA ..................................................................................................................... 4 

1.1.1 Normativa e raccomandazioni di riferimento. .................................................................. 5 

1.2  PIANI DI GOVERNO DEL TERRITORIO ................................................................ 6 

1.2.1 Vincoli individuati dal Piano Generale di Utilizzo delle Acque Pubbliche (PGUAP). .... 6 

1.2.2 Vincoli individuati dalla Carta di Sintesi geologica (PUP). ............................................ 7 

1.2.3 Vincoli sulle risorse idriche. ............................................................................................. 7 

1.3  INDAGINI GEOGNOSTICHE ................................................................................... 13 

1.3.1  Indagine geofisica – Cenni metodologici e sintesi dei risultati. ..................................... 13 

1.4  INQUADRAMENTO GEOLOGICO E GEOMORFOLOGICO ............................ 15 

1.5  CARATTERI IDROGEOLOGICI ............................................................................. 15 

1.6  MODELLO GEOLOGICO DI RIFERIMENTO ...................................................... 17 

1.6.1 Grado di affidabilità del modello geologico di riferimento. ........................................... 17 

1.7  MODELLO SISMICO DI RIFERIMENTO .............................................................. 19 

1.8  ANALISI DELLE PERICOLOSITÀ GEOLOGICHE CON RIFERIMENTO AL PROGETTO E PRESCRIZIONI GEOLOGICHE DI INDIRIZZO ................ 21 

1.9  CONCLUSIONI ............................................................................................................ 22 

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1.1 PREMESSA La presente relazione, redatta su incarico e per conto del Comune di Rovereto, illustra

lo studio geologico effettuato per l’approntamento a fini ludico-sportivi dell’area di proprietà comunale identificata catastalmente dalla p. fond. 1832/2 in c.c. Rovereto. L’area in esame, indicata in fig. 1.1, è localizzata in prossimità della foce del torrente Leno.

L’area occupa una superficie di circa 7.500 m2 attualmente destinata a verde pubblico. L’Amministrazione comunale di Rovereto intende riqualificare tale area attraverso la realizzazione di spazi “open-air” attrezzati (verde pubblico, impianti sportivi, equipaggiamenti per la pesca sportiva, etc.) nonché la costruzione di piccole strutture per i servizi con l’intesa di approntare equipaggiamenti di pubblica utilità e convivenza.

La presente relazione, seguendo i dettami della norma vigente, D.M. 14 gennaio 2008 e Circolare Ministeriale 2 febbraio 2009, n. 617 del C.S.LL.PP., è finalizzata alla ricostruzione del modello geologico del sito, imprescindibile per la redazione del successivo modello geotecnico di sottosuolo necessario alla progettazione. Allo scopo è stata eseguita, sulla base di un programma definito e diretto dallo scrivente, un’indagine consistente in nr. 1 sondaggio meccanico a carotaggio continuo e condotto un rilievo geologico tecnico dell’area.

Figura 1.1 – Ubicazione dell’area da foto aerea.

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1.1.1 Normativa e raccomandazioni di riferimento.

Normativa nazionale

• ASSOCIAZIONE GEOTECNICA ITALIANA (1977) - "Raccomandazioni sulla programmazione ed esecuzione delle indagini geotecniche”.

• DECRETO MINISTERIALE LL. PP. 11 marzo 1988 - “Norme tecniche riguardanti le indagini sui terreni e sulle rocce, la stabilità dei pendii naturali e delle scarpate, i criteri generali e le prescrizioni per la progettazione, l’esecuzione e il collaudo delle opere di sostegno delle terre e delle opere di fondazione”.

• ORDINANZA n. 3274 del Presidente del Consiglio dei Ministri del 20 marzo 2003.

• DECRETO MINISTERIALE 14 gennaio 2008 “Norme tecniche per le costruzioni” e Circolare Ministeriale 2 febbraio 2009, n. 617 C.S.LL.PP. (raccoglie in forma unitaria le norme che disciplinano la progettazione, l’esecuzione ed il collaudo delle costruzioni secondo un impostazione coerente con gli Eurocodici e con la valutazione della pericolosità sismica per tutto il territorio nazionale secondo l’O.P.C.M., n. 3274/2003).

• DECRETO LEGISLATIVO 3 aprile 2006, n. 152 - "Norme in materia ambientale”.

Normativa provinciale

• DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA 15 febbraio 2006 - “Piano Generale di Utilizzazione delle Acque Pubbliche” e s.m.i.

• LEGGE PROVINCIALE 27 maggio 2008, n. 5 - “Approvazione del nuovo piano urbanistico provinciale”.

• Provincia Autonoma di Trento – Dipartimento Protezione Civile e Tutela del Territorio e Dipartimento Trasporti e Reti, maggio 2008, recante “Prima direttiva per l’applicazione del Decreto del Ministro delle Infrastrutture e Trasporti 14 gennaio 2008 in materia di nuove norme tecniche per le costruzioni”.

• Ordine degli Ingegneri delle Province Autonome di Trento e di Bolzano, Ordine dei Geologi della Regione Trentino Alto Adige-Südtirol, 8 novembre 2010, “Direttive per la redazione delle relazioni geologiche, geotecniche e sismiche ai sensi delle NTC/2008- e della normativa nazionale e provinciale collegata”.

• DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA PROVINCIA 11 maggio 2012, n. 9-84/Leg - Emanazione del regolamento recante "Regolamento di attuazione della legge provinciale 10 settembre 1993, n. 26 concernente "Norme in materia di lavori pubblici di interesse provinciale e per la trasparenza negli appalti"".

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1.2 PIANI DI GOVERNO DEL TERRITORIO Considerando la cartografia che individua e caratterizza sul territorio il rischio

idrogeologico vengono riportati gli estratti cartografici del PGUAP e della Carta di Sintesi geologica e delle Risorse idriche del PUP. Al riguardo si osserva quanto segue.

1.2.1 Vincoli individuati dal Piano Generale di Utilizzo delle Acque Pubbliche (PGUAP).

Il Piano Generale è approvato ai sensi e per gli effetti dell’articolo 14 del Decreto del Presidente della Repubblica 31/08/1972, n. 670 (Approvazione del testo unico delle leggi costituzionali concernenti lo statuto speciale per il Trentino-Alto Adige) e degli artt. 5 e 8 del Decreto del Presidente della Repubblica 22/03/1974, n. 381 (Norme di attuazione dello statuto speciale per la Regione Trentino-Alto Adige in materia di urbanistica e opere pubbliche), come da ultimo modificato dal D. Lgs. 11/11/1999, n. 463. Le aree a rischio sono suddivise in quattro classi di gravosità crescente (R1, R2, R3 ed R4) in funzione del livello di pericolosità dell’evento, della possibilità di perdita di vite umane e del valore dei beni presenti.

Come si nota dalla lettura della Carta del rischio Idrogeologico, della quale si fornisce un estratto in fig. 1.2 relativo al 6° aggiornamento entrato in vigore il giorno 27/02/2013 (Delibera di Giunta Provinciale n. 288/2013), l’ambito di intervento interferisce marginalmente con un’area a rischio medio (R2), per cui secondo quanto indicato dal PGUAP all’art. 18 la definizione degli interventi ammissibili è demandata al PUP.

L’andamento del Rischio Idrogeologico è legato alla Carta della pericolosità idrogeologica del PGUAP, della quale si allega un estratto in fig. 1.3. Sotto tale profilo l’ambito di intervento interferisce marginalmente con “aree a moderata pericolosità di esondazione” del fiume Adige associate a piene con periodo di ritorno centenario.

L’area interferisce marginalmente anche con “ambiti fluviali di interesse idraulico”, costituiti dalle aree nelle quali assume un ruolo preminente la possibilità di espansione dei corsi d'acqua e quindi di invaso delle piene (fig. 1.4). In base all’art. 32 comma 4 delle norme di attuazione del PGUAP, la realizzazione di qualsiasi intervento o manufatto negli ambiti fluviali di interesse idraulico è ammessa nel rispetto delle seguenti condizioni:

a) non si riduca apprezzabilmente la capacità di invaso complessiva dell'ambito o si prevedano interventi idraulicamente compensativi, fermo restando lo specifico assenso della competente autorità idraulica;

b) non si determini l’incremento delle condizioni di rischio idrogeologico;

c) non si determini l’aggravamento delle condizioni di pericolo nei territori posti a valle, anche al di fuori del territorio provinciale;

d) non si precluda la possibilità di attenuare o eliminare le cause che determinano la condizione di pericolo.

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1.2.2 Vincoli individuati dalla Carta di Sintesi geologica (PUP).

Le norme di attuazione della Carta di Sintesi geologica disciplinano le indagini e le relazioni da espletare a supporto di progetti per opere ed interventi soggetti titolo abilitativo edilizio. Come si evince dall’estratto in fig. 1.5, relativo al 7° aggiornamento entrato in vigore il giorno 27.12.2012 (approvato con delibera di Giunta Provinciale nr. 2919/2012), l’area in esame è in larga parte compresa in “aree senza penalità” e, solo marginalmente, interferisce con “aree soggette a fenomeni di esondazione” Riguardo al controllo sismico tutto il territorio comunale rientra in “zona sismica 3 - area a bassa sismicità”.

Si riporta la caratterizzazione della categoria di penalità riguardante il settore esaminato, tratta dalle norme di attuazione del PUP 2008 che forniscono le disposizioni da applicare in ogni specifica tipologia di classe della Carta di Sintesi geologica:

Area soggetta a fenomeni di esondazione: area che, per caratteristiche morfologiche e idrogeologiche, può essere soggetta a fenomeni di esondazione; in tale area è fatto divieto di costruire locali interrati o seminterrati adibiti a qualsiasi uso; i locali adibiti ad uso residenziale devono essere realizzati ad una quota superiore al pelo libero dell’acqua del massimo invaso di esondazione così come definito da una specifica perizia. La realizzazione delle opere è subordinata alla presentazione di una relazione geologica e geotecnica che ne attesti la fattibilità e che sia estesa ad un territorio di ampiezza adeguata.

1.2.3 Vincoli sulle risorse idriche. In attuazione dell’art. 21 delle norme di attuazione del PUP, approvato con legge

provinciale 27/05/2008, n. 5, è stata redatta la “Carta delle risorse idriche” che riporta le sorgenti, i pozzi e le captazioni superficiali delle acque selezionate destinate al consumo umano definendone quindi le rispettive aree di tutela e disposizioni normative.

Dalla lettura del 1° aggiornamento della carta entrato in vigore il giorno 14/12/2012 (approvato con delibera di Giunta Provinciale nr. 2779/2012), del quale si riporta un estratto in fig. 1.6, si evince che l’area in esame rientra marginalmente in una “zona di protezione idrogeologica” per la salvaguardia di una captazione idropotabile meritevole di tutela, nella fattispecie rappresentata da due pozzi ad uso idropotabile siti in località Navesèl e utilizzati da Dolomiti Reti Spa nelle situazioni di emergenza idrica. La zona di protezione si identifica con il bacino idrogeologico delle emergenze naturali e artificiali della falda e rappresenta l’area di ricarica degli acquiferi. In base alle prescrizioni contenute nelle norme di attuazione del PUP […] nelle zone di protezione idrogeologica, fermi restando i vincoli e le prescrizioni di carattere igienico-sanitario, gli strumenti di pianificazione territoriale possono adottare misure relative alla destinazione del territorio interessato, limitazioni e prescrizioni per gli insediamenti civili, turistici, produttivi, agroforestali e zootecnici. Gli interventi riguardanti la dispersione degli scarichi in suolo - ad eccezione delle acque bianche non inquinate - sono subordinati alle prescrizioni contenute in una specifica relazione idrogeologica […].

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FIGURA 1.2 – ESTRATTO CARTA DEL RISCHIO IDROGEOLOGICO (PGUAP) 6° AGGIORNAMENTO – 27 febbraio 2013 – Delibera G.P. nr. 288/2013

AREA IN ESAME

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FIGURA 1.3 – ESTRATTO CARTA DELLA PERICOLOSITÀ (PGUAP) 6° AGGIORNAMENTO – 27 febbraio 2013 – Delibera G.P. nr. 288/2013

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FIGURA 1.4 – ESTRATTO DEGLI AMBITI FLUVIALI IDRAULICI (PGUAP) 6° AGGIORNAMENTO – 27 febbraio 2013 – Delibera G.P. nr. 288/2013

AREA IN ESAME

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FIGURA 1.5 – ESTRATTO CARTA DI SINTESI GEOLOGICA (PUP) 7° AGGIORNAMENTO – 27 dicembre 2012 – Delibera G.P. nr. 2919/2012

AREA IN ESAME

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FIGURA 1.6 – ESTRATTO CARTA DELLE RISORE IDRICHE (PUP) ART. 21 NORME DI ATTUAZIONE PUP 2008 – I AGGIORNAMENTO - 14 dicembre 2012

AREA IN ESAME

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1.3 INDAGINI GEOGNOSTICHE Per la ricostruzione del modello geologico del sito e la definizione del successivo

modello geotecnico di sottosuolo necessario alla progettazione, sono state eseguite, sulla base di un programma definito e diretto dallo scrivente, le seguenti attività di indagine:

• Nr. 1 sondaggio meccanico a carotaggio continuo fino alla profondità massima di 12 m con riferimento alla quota attuale del piano campagna della p. fond. 1832/2.

• Esecuzione di alcune prove penetrometriche dinamiche puntuali del tipo S.P.T. (Standard Penetration Test), realizzate all’interno del foro di sondaggio a profondità variabili, per la determinazione delle caratteristiche di consistenza dei terreni granulari (ghiaie e sabbie). L’utilizzo dei dati ottenuti è in questo caso solo parziale in quanto le prove effettuate sono state tutte sospese per “rifiuto” alla penetrazione, in quanto l’infissione del campionatore ha richiesto più dei 50 colpi/piede stabiliti dalla procedura standard a causa della presenza, davanti alla punta, di elementi quali ghiaie e ciottoli con dimensioni granulometriche superiori a quelle della punta stessa.

• Strumentazione del foro di sondaggio con piezometro a tubo aperto diametro 50 mm, sino alla profondità del fondo foro, per il monitoraggio del livello della falda acquifera ed effettuare il controllo delle fluttuazioni della sua superficie nel tempo.

• Nr. 2 misure di sismica passiva con tomografo digitale tridimensionale ad elevata dinamica (Tromino®, Micromed Geophysics). L’indagine geofisica è stata eseguita in collaborazione e con strumentazione del Museo Civico di Rovereto.

L’ubicazione delle indagini effettuate in sito è indicata nella fig. 1.7. Il report dei sondaggi, redatto a cura dell’impresa esecutrice Georicerche Srl di Due Carrare (PD), è invece allegato a fine documento e deve considerarsi parte integrante dello studio.

1.3.1 Indagine geofisica – Cenni metodologici e sintesi dei risultati.

All’interno dell’area di interesse sono state realizzate nr. 2 misure di sismica passiva; la prima, indicata con T1, ubicata pochi decimetri a ovest del piezometro recentemente installato; la seconda, indicata con T2, collocata nel settore sud-est dell’area.

Entrambe le registrazioni sono state acquisite con tomografo digitale tridimensionale ad elevata dinamica (Tromino®, Micromed Geophysics) campionando a 256 Hz per 20 minuti. L’analisi spettrale è invece stata condotta su finestre temporali di 20 secondi, calcolando poi in forma mediata il parametro HVRS (Horizontal to Vertical Spectral Ratio), frutto del rapporto tra la media delle componenti orizzontali del moto e la componente verticale, in funzione della frequenza. I picchi ottenuti nella curva del parametro HVRS corrispondono, in linea del tutto generale, alle frequenze di risonanza proprie del sottosuolo.

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In base alle curve HVSR ottenute (si vedano per i dettagli i report di seguito riportati) il passaggio tra bedrock (o bedrock like) e coltre sciolta è marcato dal picco a 1÷1,2 Hz, corrispondente alla frequenza di risonanza principale caratterizzante il sito. Tale valore, alla luce della natura della coltre di copertura (ghiaie e ciottoli in percentuali variabili in matrice fine limoso-sabbiosa; limi sabbiosi; limi argillosi e alcuni livelli argillosi), indica uno spessore dell’ordine del centinaio di metri di materiali sciolti, situazione coerente con i dati stratigrafici desunti da una perforazione profonda eseguita in zona Navicello che ha messo in evidenza la presenza del substrato roccioso a circa -150 m di profondità.

Con i dati di taratura disponibili derivanti dalla stratigrafia del sondaggio effettuato, considerando cautelativamente il limite inferiore del range di valori disponibili in letteratura per la velocità delle onde sismiche di taglio per simili terreni, sotto l’aspetto della caratterizzazione sismica il sito in esame può essere collocato in categoria B.

Figura 1.7 – Ubicazione indagini geognostiche.

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1.4 INQUADRAMENTO GEOLOGICO E GEOMORFOLOGICO L’area di interesse è interamente sita nel fondovalle della Val Lagarina, sulla sinistra

idrografica del fiume Adige, nella zona di intersezione tra la porzione distale meridionale dell’ampia conoide alluvionale del torrente Leno e la piana di esondazione attuale.

L’assetto fisiografico attuale del fondovalle lagarino nei dintorni di Rovereto è quello di un solco vallivo sovralluvionato, delimitato ad est e ad ovest da versanti rocciosi e solcato nel mezzo dal fiume Adige, risultato del succedersi di numerose fasi fluvioglaciali che hanno interessato la valle dall’inizio del quaternario. Il materiale di riempimento del solco vallivo è costituito inizialmente da depositi morenici di fondo e sedimenti fluvioglaciali abbandonati dal ghiacciaio atesino alla fine della glaciazione würmiana (circa 14.000 anni fa) ricoperti da una potente successione di sedimenti alluvionali depositati dal fiume Adige.

I depositi fluviali recenti, che rappresentano la parte superficiale delle esondazioni del fiume Adige, spaziano dalle lenti ghiaioso-sabbiose dei paleoalvei (zone a maggior energia) agli orizzonti sabbiosi e/o limoso-sabbiosi delle aree di esondazione e dei meandri tagliati tipici di un ambiente a bassa energia di deposizione. Lateralmente questi sedimenti si interdigitano, nel settore di fondovalle in esame, con gli apporti solidi attribuibili all’ampia conoide alluvionale del torrente Leno. Tali depositi sono generalmente formati da ghiaie grossolane assortite miste a sabbie ed è assente una qualsiasi matrice fine.

Alla conoide alluvionale del torrente Leno, come anche agli accumuli di frana dei “Lavini di Marco” a sud di Rovereto, sono attribuibili variazioni locali del percorso del fiume Adige. Questi ostacoli hanno in passato costretto il fiume ad aggirarli, spingendosi a ridosso del fianco occidentale della valle, condizionando la morfologia del territorio.

1.5 CARATTERI IDROGEOLOGICI L’idrografia superficiale della zona è schematizzabile con l’asta principale che percorre

il fondovalle, il fiume Adige, e dal suo affluente in sinistra idrografica, rappresentato dal torrente Leno, che ha depositato una spessa ed ampia conoide alluvionale. Al confine sud dell’area scorre incanalata la roggia Paiari che sfocia nell'Adige in località Navesèl.

Da un punto di vista idraulico il fiume Adige costituisce il locale livello di base della circolazione idrica, superficiale e sotterranea, e le sue variazioni regolano quelle dell’acquifero di fondovalle. La parte nord-orientale dell’area è sottesa dal conoide costruito dal torrente Leno quindi dal suo acquifero alluvionale sovrapposto per interdigitazione all’acquifero di fondovalle. Nella zona di studio i versanti della valle sono costituiti da massicci carbonatici che ospitano una circolazione idrica di tipo prevalentemente carsico, quindi un contributo all’acquifero viene anche da loro sversamenti nello stesso.

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STUDIO DI GEOLOGIA Applicata & Ambientale

Dott. Geol. Gabriele Modena

Committente: Comune di Rovereto – Servizio Territorio. Progetto: Approntamento a fini ludico-sportivi della p. fond. 1832/2 in c.c. Rovereto.

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La geometria dell’acquifero di questo settore del fondovalle lagarino è stata ricostruita partendo dalla stratigrafia di una perforazione profonda eseguita in località Navesèl per scopi idropotabili e spinta fino a 167 m dalla quota del piano campagna. La situazione idrostrutturale del sito risulta sostanzialmente caratterizzata dalla presenza nel sottosuolo di due acquiferi, separati da un livello di materiali coesivi di confinamento. Il primo orizzonte produttivo è di tipo freatico con spessore saturo intorno ai 30-40 m; esso si configura molto trasmissivo, in connessione idraulica diretta con il fiume Adige, ed è contraddistinto da una elevata vulnerabilità intrinseca. Il secondo livello, compreso tra 60 e 90m di profondità, è di tipo semiconfinato ed in condizioni di equilibrio idraulico con la falda freatica.

In linea generale la direzione del deflusso della falda acquifera in questa zona si orienta da nord-est verso sud-ovest, quindi secondo l’andamento radiale del conoide alluvionale del torrente Leno, come concordano anche tutti gli studi esaminati in bibliografia.

Per l’individuazione ed il controllo dell’eventuale falda acquifera, il foro di sondaggio eseguito in sito è stato strumentato con un piezometro da 2”, così completato:

• da m 0,0 a m 3,0 tubo cieco in PVC diam. int. 2” con chiusino terminale;

• da m 3,0 a m 12,0 tubo filtro microfessurato in PVC diam. int. 2” con tappo di fondo.

L’installazione del piezometro ha permesso di monitorare il livello piezometrico successivamente alla fine dei lavori di perforazione, nel periodo tra febbraio e giugno 2013. Nella tabella sotto sono riportate le misure rilevate, sia in quote relative (profondità) che assolute (riferite alla quota del piano campagna del piezometro: -170,60 m slm).

Data misura Profondità falda [m da p.c.]

Quota falda [m slm]

08-02-2013 4,90 165,70 11-02-2013 4,70 165,90 14-03-2013 4,65 165,95 22-04-2013 3,92 166,68 03-06-2013 3,20 167,40 19-06-2013 3,36 167,24

Da questi e da altri dati disponibili risulta che nella zona si verificano normalmente

escursioni del livello di falda tra i periodi di magra (generalmente mesi invernali) e quelli di massima (mesi tardo primaverili ed estivi) compresi tra 1 e 2 m. Va osservato che le rilevazioni si riferiscono ad un periodo caratterizzato da prolungate piogge quindi il valore massimo di livello registrato della falda, -3,2 m rispetto alla quota attuale del piano campagna (da rilievo: 170,60 m slm) può ritenersi quello prossimo alla massima risalita annuale. Il regime è parallelo a quello del vicino fiume Adige, con sfasamento temporale ridotto.

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1.6 MODELLO GEOLOGICO DI RIFERIMENTO L’analisi del log stratigrafico ottenuto dal sondaggio effettuato in sito ha permesso di

definire la stratigrafia di dettaglio dell’area indagata, come di seguito sintetizzato.

In superficie, sotto una coltre vegetale con spessore medio pari a circa 30 cm, sono presenti terreni di probabile riporto costituiti da terre e rocce con tracce di materiale di origine antropica fino alla profondità di circa 50 cm da piano campagna.

Da questa profondità si incontrano sedimenti naturali costituiti da ghiaie eterometriche con ciottoli di natura calcarea (diametro massimo da sondaggio 7-8 cm), da spigolose a subarrotondate, immerse in una abbondante matrice sabbiosa debolmente limosa, riferibili alle dinamiche deposizionali del torrente Leno (depositi di conoide).

Alla profondità di circa 4,5 m si assiste ad un passaggio sedimenti tipici di ambienti fluviali dotati di elevata energia attribuibili alle alluvioni del fiume Adige, costituiti da ghiaie eterometriche con ciottoli poligenici (diametro massimo da sondaggio 8-10 cm), prevalentemente subarrotondati, in una matrice fine sabbioso-limosa. Localmente sono presenti intercalazioni decimetriche a prevalente matrice sabbiosa che denotano, invece, il prevalere di fasi deposizionali caratterizzate da più bassa energia di trasporto.

Il modello geologico di riferimento del sito può quindi essere così schematizzato: m 0,0 – m 0,3 m Riporto di terreno vegetale a matrice limoso-argillosa. m 0,3 – m 0,5 m Riporto di terre e rocce contenente anche materiale di origine antropica

assimilabile a inerte proveniente dall’attività di costruzione e demolizione. m 0,8 – m 4,5 m Ghiaia eterometrica con ciottoli di natura calcarea, da spigolosa a

subarrotondata, in abbondante matrice sabbiosa debolmente limosa. m 4,5 – > 12 m Ghiaie eterometrica con ciottoli di natura poligenica prevalentemente

subarrotondata e immersa in una matrice fine sabbioso-limosa. Presenza di locali intercalazioni decimetriche a prevalente matrice sabbiosa.

1.6.1 Grado di affidabilità del modello geologico di riferimento. In relazione con la qualità e la quantità delle informazioni reperite e delle indagini

complessivamente eseguite in sito, facendo riferimento al metodo classificativo proposto dal Consiglio Nazionale Geologi nell’ambito del “Progetto Qualità 2010: standard metodologici e di lavoro” il modello geologico di riferimento può essere considerato buono1. Potrebbero eventualmente sussistere incertezze locali, intrinseche con la tipologia di sedimentazione, che comunque non inficiano la validità generale del modello geologico proposto.

1 Il modello geologico di riferimento viene qualificato attraverso una scala di attendibilità a cinque valori: 1=scarso; 2=mediocre; 3=sufficiente; 4=buono; 5=ottimo.

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Figura 1.8 – Modello geologico.

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Comm Proget

Pagin

1.7

geofiassimconfeServi

L’amconfiCons

mittente: Comutto: Appro

na 19

MODELL Per la def

fisica effettumilato alla fermato anchizio Geolog

Figura

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– Servizio Territludico-sportivi de

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torio. ella p. fond. 1832

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2/2 in c.c. Rovere

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TUDIO DI GEplicata & Ambie

tt. Geol. Gabri

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1.9.

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ele Modena

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Comm Proget

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mittente: Comutto: Appro

na 20

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ella 1.1: par

in esame titudine: ngitudine: asse d’uso: ta nominale

TO LIMITE

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enda: PVR = erazione orizzonntale; TC*= Pe

ella 1.2: coe

L (

LO 1,LD 1,LV 1,LC 1,

enda: SL = rafica; Kh = Cma attesa al sito

une di Rovereto –ontamento a fini l

rata in vigoricolosità sisampo liberorali previstento rigido or

osizione delale, utilizzanrincipali par

rametri sism

45,880211,0212III (Affo

: 50 anni

E (SL)

O)

lla vita (SLVcollasso (SL

Probabilità dntale massima

eriodo di inizio

efficienti sis

SS (-) ,200 1,200 1,200 1,200 1

Stato Limite; SCoefficiente sismo; β = coefficie

– Servizio Territludico-sportivi de

ore delle Nsmica di ba su sito di r

e dalle NTCrizzontale, s

l sito in esamndo il codicrametri e co

mici specific

202 293 ollamento si(Opere ordi

V) LC)

di superamentoal sito; Fo = Vdel tratto a velo

smici specifi

CC (-)

1,460 1,440 1,420 1,410

SS = Coefficiemico orizzontalente di riduzione

torio. ella p. fond. 1832

NTC/2008 lease, intesa criferimento C 2008 per sono funzion

me in termice di calcolooefficienti s

ci del sito in

ignificativoinarie)

PVR (%) 81 63 10 5

o dello Stato LValore massimoocità costante d

fici del sito i

ST (-)

1,000 1,000 1,000 1,000

ente di amplificle; Kv = Coeffie dell’acceleraz

2/2 in c.c. Rovere

e azioni siscome accelerigido a supla definizione dei segu

ini di latitudo della Geoismici speci

n esame.

o)

TR (anni)

45 75

712 1462

Limite considero del fattore di adello spettro in

in esame.

Kh (-)

0,010 0,013 0,042 0,056

cazione stratigrficiente sismico zione massima

STApp

Dot

to.

smiche di prazione orizperficie orizone della penti tre para

dine e longiostru Softwaifici del sito

ag (g)

0,043 0,056 0,147 0,193

rato; TR = Temamplificazione accelerazione o

Kv (-)

0,005 0,007 0,021 0,028

rafica; ST = Cverticale; amax

attesa al sito.

TUDIO DI GEplicata & Ambie

tt. Geol. Gabri

progetto si zzontale mazzontale (caericolosità ametri:

itudine, la care, disponio in oggetto

F0 (-)

2,527 2,498 2,473 2,450

empo di ritornodello spettro inorizzontale.

amax (m/s2) 0,500 0,658 1,732 2,269

Coefficiente di x = accelerazio

EOLOGIA entale

ele Modena

valutano aassima ag inategoria A).sismica, su

classe d’usobile in rete,

o.

TC* (sec) 0,243 0,258 0,283 0,288

o (anni); ag =n accelerazione

β (-)

0,200 0,200 0,240 0,240

amplificazioneone orizzontale

a n .

u

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1.8 ANALISI DELLE PERICOLOSITÀ GEOLOGICHE CON RIFERIMENTO AL PROGETTO E PRESCRIZIONI GEOLOGICHE DI INDIRIZZO L’area in esame occupa una superficie di circa 7.500 m2 che l’amministrazione

comunale intende riqualificare attraverso la realizzazione di spazi attrezzati: verde pubblico, impianti sportivi ed un eventuale bacino artificiale per la pratica della pesca sportiva. È inoltre prevista la costruzione di piccole strutture per i servizi, quali chioschi e similari.

Il terreno presenta una morfologia sub-pianeggiante esente da qualsiasi fenomeno di instabilità. Per quanto riguarda tali aspetti il sito è da considerarsi idoneo.

Come indicato dalla “Carta di Sintesi geologica” del PUP e dalla specifica cartografia del PGUAP, la parte dell’area più prossima al fiume Adige, per ragioni di quota, è invece sensibile a rischi di alluvionamento che porta ad ipotizzare, in caso di esondazione, una lama d’acqua di modesta entità su una parte dell’area. Il settore vincolato, evidenziato in fig. 1.10 con retinatura colore blu, occupa una superficie di circa 1.200 m2. Per ovviare a tale inconveniente e porre il sito in condizioni di sicurezza idraulica si ritiene pertanto indispensabile l’innalzamento del piano campagna dell’area, attraverso la posa in opera di un rilevato con altezza non inferiore a 1 m mediante riporto di materiale idoneo allo scopo. L’estensione della sopraelevazione al settore vincolato, essendo sovrapposto anche un ambito fluviale di interesse idraulico (fig. 1.4), dovrà essere valutata in fase di progettazione definitiva oltre che essere oggetto di una specifica autorizzazione da parte della competente autorità idraulica come previsto dall’art. 32 delle norme di attuazione del PGUAP.

Figura 1.10 – Settore soggetto a vincolo per fenomeni di esondazione (retinatura blu).

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1.9 CONCLUSIONI Su incarico e per conto del Comune di Rovereto - Servizio Territorio è stata redatta

la presente relazione geologica sulle indagini, caratterizzazione e modellazione geologica del sito per l’approntamento a fini ludico-sportivi dell’area di proprietà comunale identificata catastalmente dalla p. fond. 1832/2 in c.c. Rovereto.

Il presente studio consente di formulare nei confronti del progetto un giudizio di ammissibilità sia dal punto di vista geologico, geomorfologico che idrogeologico, a condizione che gli interventi vengano effettuati osservando le prescrizioni riportate.

La presente relazione è redatta in ottemperanza al D. M. 14 gennaio 2008 “Norme tecniche per le costruzioni” e soddisfa i requisiti urbanistici e normativi di rilevanza geologica, per cui costituisce documento progettuale idoneo per il rilascio della concessione ad edificare. In corso d’opera si dovrà controllare la rispondenza tra modello geologico di riferimento assunto in progetto e situazione effettiva, differendo di conseguenza il modello geotecnico ed il progetto esecutivo, così come previsto dalla normativa di settore. Rovereto, giugno 2013

Il Relatore Ordine dei Geologi della Regione Trentino-Alto Adige

– N. 164 Sezione “A” –

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APPRONTAMENTO A FINI LUDICO-SPORTIVI DELLA P. F. 1832/2 SITA IN C.C. ROVERETO

RELAZIONE GEOTECNICA

(Sulle indagini – Caratterizzazione e modellazione geotecnica del sito)

Sommario

2.1  PREMESSA ................................................................................................................... 24 

2.2  PARAMETRAZIONE GEOTECNICA ..................................................................... 24 

2.3  MODELLO GEOTECNICO DI RIFERIMENTO .................................................... 25 

2.4  VERIFICHE E PRESCRIZIONI GEOTECNICHE DI INDIRIZZO ..................... 28 

2.4.1  Innalzamento del piano campagna: modalità esecutive del rilevato di riporto. ............ 28 

2.4.2 Realizzazione bacino artificiale: indicazioni costruttive di massima. ............................ 29 

2.5  CONCLUSIONI ............................................................................................................ 31 

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2.1 PREMESSA Nella presente relazione vengono raccolte le informazioni di carattere geotecnico

emerse dai rilievi e dalle indagini complessivamente effettuate sito. Lo studio è finalizzato alla determinazione delle principali caratteristiche fisico-meccaniche del terreno ed alla definizione del modello geotecnico di sottosuolo necessario alla progettazione.

La presente relazione fa esplicito riferimento al modello geologico definito nella relazione geologica presentata nella parte prima del presente documento.

Nella presente sezione verranno trattati solo gli aspetti relativi alle indagini in sito, alla caratterizzazione e modellazione del “volume significativo” del terreno come previsto al punto 6.2.2 delle NTC/2008, focalizzando l’attenzione sulle principali problematiche geotecniche connesse con gli interventi previsti in progetto, rimandando quindi ulteriori indagini geognostiche e considerazioni alla fase del progetto definitivo-esecutivo.

2.2 PARAMETRAZIONE GEOTECNICA La parametrazione geotecnica dei sedimenti nel sottosuolo dell’area, trattandosi di

materiali a comportamento essenzialmente incoerente, è stata effettuata sulla base delle prove in sito di tipo S.P.T. (Standard Penetration Test) eseguite nel foro di sondaggio.

La prova SPT, compresa negli standard ASTM Designation D 1586-86, consente di determinare la resistenza che un terreno offre alla penetrazione dinamica di un campionatore infisso a partire dal fondo di un foro di sondaggio. La resistenza è funzione delle caratteristiche e del tipo di terreno. Essa consiste nel far cadere un maglio del peso di 63,5 kg da un’altezza di 760 mm su una testa di battuta fissata alla sommità di una batteria di aste alla cui estremità inferiore è avvitato il campionatore di dimensioni standardizzate.

Il numero di colpi (N) necessario per una penetrazione del campionatore pari a 300 mm (dopo 150 mm di infissione dinamica per il posizionamento), è il dato assunto come indice della resistenza alla penetrazione (NSPT). La prova di tipo SPT viene sospesa quando si ha “rifiuto” ossia quando l’infissione del campionatore, per la presenza davanti alla punta di elementi con dimensioni superiori a quelle della punta stessa, per un tratto di 150 mm, richiede più di 50 colpi/piede. In questo caso i valori a rifiuto ottenuti sono stati considerati nel calcolo della media adottando un valore cautelativo pari a 50 colpi/piede.

Poiché il numero dei colpi forniti dalla prova di tipo SPT è influenzato dal valore della pressione del terreno sovrastante, e quindi dalla profondità della prova stessa, per omogeneizzare le misure base si moltiplica il numero dei colpi misurati alle varie quote (NSPT) per un coefficiente correttivo CN che dipende dal valore della pressione verticale efficace σ’vo (vedi tabella di calcolo). Il valore NSPT corretto è indicato come N’SPT.

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La tabella sottostante riassume i valori NSPT misurati alle rispettive profondità:

Profondità (m) N. colpi/piede NSPT

3,00 - 3,45 Rifiuto (12 cm) 50

6,00 - 6,45 Rifiuto (8 cm) 50

La definizione dei parametri geotecnici caratteristici è stata effettuata utilizzando le seguenti correlazioni da valori normalizzati N’SPT:

• Angolo di resistenza al taglio φ – Road Bridge Specification - De Mello (1971):

φ = (15 * N’SPT)0,5 + 15

• Densità relativa Dr – Jamiolkowski (1988):

Dr = (N’SPT / 60)0.5 * 100%

CALCOLO DEL COEFFICIENTE CN E DETERMINAZIONE DEL VALORE N’SPT

N’SPT = Cn·NSPT Cn = 1/σvn - n = 0,56 (Jamiolkowski, 1985)

Profondità

(m)

γ

(kN/m3)

NSPT

σv

(kg/cm2)

CN

N’SPT

φ

(R.B.S.)

3,00-3,45 19,0 50 0,73 1,37 68 > 40°

6,00-6,45 19,0 50 1,14 0,93 46 > 40°

2.3 MODELLO GEOTECNICO DI RIFERIMENTO In base ai dati ottenuti dalle prove in sito è possibile fornire il modello geotecnico con

la parametrazione dei litotipi definiti nel modello geologico di riferimento. La parametrazione fisico-meccanica delle principali unità geotecniche individuate si basa, oltre che sui dati delle prove in sito, anche su prove e indagini condotte nella zona su terreni omologhi.

Livello geotecnico 1 È costituito dallo strato sommitale fino a -0,5 m di profondità da piano campagna e dovrà essere asportato preventivamente a qualsiasi operazione di costruzione essendo costituito da terreno di riporto con scarse caratteristiche geotecniche e di addensamento.

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Livello geotecnico 2 Si riscontra fino alla profondità di 4,5 m dall’attuale piano campagna ed è costituito da ghiaie eterometriche con ciottoli di natura calcarea (diametro massimo da sondaggio 7-8 cm), da spigolose a subarrotondate, immerse in una matrice sabbiosa localmente debolmente limosa (depositi di conoide torrente Leno). Nel complesso presenta buone caratteristiche di addensamento ed è caratterizzato da comportamento incoerente. La determinazione dei valori caratteristici dei parametri geotecnici è stata effettuata facendo riferimento ai dati delle prove penetrometriche SPT eseguite all’interno del foro di sondaggio, previa normalizzazione del dato. In considerazione dei valori di rifiuto complessivamente ottenuti, imputabili alla presenza davanti alla punta del campionatore di ciottoli con dimensioni superiori a quelle della punta stessa, per la determinazione dei parametri geotecnici medi relativi a questo livello è stato cautelativamente adottato un valore NSPT = 50 c/p.

Livello geotecnico 3 Si riscontra al letto del livello precedente sino alla massima profondità raggiunta con l’indagine (12 m). Nel dettaglio si tratta di sedimenti attribuibili alle attività deposizionali del fiume Adige e sono costituiti da ghiaie eterometriche con ciottoli di natura poligenica (diametro massimo da sondaggio 8-10 cm) prevalentemente subarrotondate e immerse in una matrice fine sabbioso-limosa. Localmente sono presenti intercalazioni decimetriche a prevalente matrice sabbiosa. Il comportamento geotecnico del livello è complessivamente incoerente e il grado di addensamento sempre piuttosto elevato. I relativi parametri geotecnici sono stati stimati sulla base di conoscenze precedentemente acquisite dallo scrivente per questo tipo di sedimenti utilizzando correlazioni da prove in sito di tipo SPT.

SINTESI DEI PRINCIPALI PARAMETRI GEOTECNICI

Livello

geotecnico

Classificazione

A.G.I

Peso di volume

γ [kN/m3]

Angolo

di attrito

φ [°]

Densità relativa

Dr [%]

Coesione efficace

C’ [kPa]

1

DA ASPORTARE PREVENTIVAMENTE

2

ADDENSATO

19,0

39°

90%

0

3

ADDENSATO

18,5

37°

80%

0

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Figura 2.1 - Proposta di modello geotecnico.

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2.4 VERIFICHE E PRESCRIZIONI GEOTECNICHE DI INDIRIZZO Nel presente capitolo si passa ad un esame in prospettiva geotecnica degli interventi che

si rendono necessari all’approntamento dell’area, come di seguito sintetizzato:

• innalzamento del piano campagna: modalità esecutive del rilevato di riporto;

• realizzazione bacino artificiale: indicazioni costruttive di massima.

In questa fase saranno fornite delle indicazioni di massima con l’obiettivo principale di individuare particolari problematiche che possano influenzare in maniera significativa la fattibilità tecnica ed economica degli interventi Per quanto riguarda la caratterizzazione e la modellazione geologica del sito si fa riferimento alla specifica relazione geologica.

2.4.1 Innalzamento del piano campagna: modalità esecutive del rilevato di riporto. Per risolvere i problemi di tipo idraulico legati alla possibilità di alluvionamento

dell’area è stato previsto l’innalzamento mediante la realizzazione di un rilevato di riporto di altezza on inferiore a 1m, previa asportazione dello strato superficiale di riporto.

Nella parte inferiore del rilevato di riporto potrà essere privilegiato l’utilizzo di materiale granulare scarso in fino con dimensione massima non superiore ai 15-20 cm, per ottenere un orizzonte ad elevata porosità efficace dello spessore di circa 30-40 cm.

La parte superiore del rilevato andrà effettuata utilizzando materiale con fuso granulometrico più distribuito, con una percentuale in fino (passante ASTM 200) del 10-20% e dimensione massima non superiore ai 10 cm, messo in opera per strati non eccedenti i 30 cm di spessore e compattato con opportuno sistema dinamico (rullatura) per il raggiungimento di una densità in sito non inferiore al 90% della densità AASHO modificata.

Per le caratteristiche del terreno di sottofondo non si ravvisano problemi di natura geotecnica e basterà procedere alla preparazione del piano secondo quanto previsto dalle specifiche CNR UNI 10006, che prevedono l’asportazione della coltre superficiale di riporto ed il raggiungimento di un modulo di deformazione Md > 15.000 kPa.

Per quanto riguarda lo strato di fondazione, nella zona interessata sia dagli impianti sportivi che dalle piccole strutture per i servizi, la densità in sito per una profondità di 30 cm dovrà invece risultare non inferiore al 95% della densità AASHO modificata.

Le prove di controllo sul sottofondo e su ogni strato di formazione del rilevato di riporto dovranno essere eseguite con riferimento alla normativa UNI 146/1992 in ragione di una ogni 500 m2 di superficie sino al raggiungimento dei moduli di deformazione previsti.

La realizzazione del rilevato di riporto deve rispettare i criteri e le modalità di cui al capitolo § 6.8 delle NTC/2008 e della corrispondente CIRC/2009.

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STUDIO DI GEOLOGIA Applicata & Ambientale

Dott. Geol. Gabriele Modena

Committente: Comune di Rovereto – Servizio Territorio. Progetto: Approntamento a fini ludico-sportivi della p. fond. 1832/2 in c.c. Rovereto.

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2.4.2 Realizzazione bacino artificiale: indicazioni costruttive di massima. La prima fase per la preparazione del bacino è l’esecuzione dello scavo. La profondità

massima dell’invaso, considerando 2 m di battente idrico2 e circa 0,5 m di sottofondo, comporterà l’asportazione del terreno in sito per una profondità massima di circa 2 m, dovendosi trovare il livello dell’acqua nel bacino ad una quota di almeno 50 cm più bassa rispetto a quella del futuro piano campagna rialzato circostante. La profondità a cui è collocata la superficie piezometrica, sulla base delle rilevazioni effettuate, consentirà l’esecuzione dell’eventuale scavo senza interferenze con la falda soggiacente.

La realizzazione dello scavo per la formazione del bacino dovrà rispettare i criteri e le modalità di cui al capitolo § 6.8 delle NTC/2008. Nel breve termine, utilizzando la combinazione dei coefficienti parziali di cui al punto 6.8.2, potranno essere profilati con pendenza 3/2 (circa 56°) rispetto all’orizzontale, in assenza di sovraccarichi nella zona al ciglio dello scavo e con l’accortezza di mantenere sempre una fascia di rispetto dai confini e dalle strutture esistenti pari ad almeno 1,5 volte la profondità dello scavo stesso.

Il substrato di base è costituito da depositi grossolani che nel complesso presentano buone caratteristiche geotecniche e di addensamento. Le caratteristiche di permeabilità del terreno sono invece elevate tali da richiedere un’adeguata impermeabilizzazione del fondo del bacino mediante teli in PVC oppure con membrane elastometriche tipo EPDM.

Come indicato nello schema proposto in fig. 2.2 è preferibile che l’invaso non presenti una sezione costante su tutta la profondità. Partendo dal fondo le sponde si dovranno pertanto innalzare per circa 1,5 m con inclinazione di massimo 45° rispetto all’orizzontale e quindi realizzare un tratto in orizzontale di almeno 2 m con battente idrico non superiore a 50 cm. Il ripiano è soprattutto pensato per garantire una maggiore sicurezza agli utenti dell’impianto. Le scarpate che raccordano il gradino al piano campagna circostante avranno inclinazione non superiore a 25°. Al piano finito sarà realizzato un piano orizzontale lungo circa 2 m, al termine del quale verrà scavata una trincea di ancoraggio di profondità di circa 1 m che sarà poi riempita in massi allo scopo di fissare la membrana impermeabilizzante.

Figura 2.2 – Sezione tipo di un bacino artificiale per la pratica della pesca sportiva.

2 Altezza minima consigliata per mantenere l’equilibrio biologico con una certa facilità e nel tempo.

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Dott. Geol. Gabriele Modena

Committente: Comune di Rovereto – Servizio Territorio. Progetto: Approntamento a fini ludico-sportivi della p. fond. 1832/2 in c.c. Rovereto.

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Eseguito lo scavo si dispone uno strato in terra vegetale di spessore 20 cm per la regolarizzazione del fondo. Sullo strato di terreno viene quindi disposto un geotessile con buone caratteristiche di resistenza meccanica sul quale viene poi disposta la membrana impermeabilizzante. All’interno della trincea di ancoraggio, oltre che la membrana, sarà ancorato anche il geotessile. La membrana impermeabilizzante verrà quindi coperta mediante la stesa di uno strato di materiale ghiaioso e quindi posti ciottoli e massi in modo da rendere il bacino il più naturale possibile e idoneo alla presenza della fauna ittica. Il mantenimento del livello sarà garantito dalla realizzazione di una soglia che ne consentirà il deflusso.

Poiché l’impianto dovrà essere alimentato con acqua proveniente da locali corsi d’acqua è opportuna l’adozione di sistemi che garantiscano il più possibile un costante livello dell’acqua all’interno del bacino. Dovranno quindi essere previsto manufatti in corrispondenza sia del punto di derivazione che di restituzione entrambi dotati di:

• saracinesche o altri dispositivi atti a consentire la completa chiusura sia dell’alimentazione che dello scarico nel corso d’acqua;

• dispositivi atti a controllare il livello dell’acqua all’interno del bacino;

• facile accesso per il prelievo di campioni di acqua in ingresso e in uscita dal bacino per gli eventuali necessari controlli e analisi.

Per scongiurare inquinamenti al corpo idrico che riceve le acque di deflusso e garantire buoni standard di qualità delle specie ittiche introdotte, si ritiene indispensabile prevedere il monitoraggio periodico delle acque, utilizzando opportuni indicatori chimico-fisici, microbiologici e biologici. Gli invasi artificiali, rispetto ai corsi d’acqua, essendo ambienti chiusi caratterizzati da immissioni ed emissioni d’acqua limitate e quindi da un tasso di ricambio dell’acqua piuttosto lento, sono infatti più vulnerabili alla contaminazione di sostanze potenzialmente inquinanti. Da evitare quindi rilasci idrici sul suolo o per dispersione nel sottosuolo che potrebbero compromettere la qualità delle acque sotterranee.

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Committente: Comune di Rovereto – Servizio Territorio. Progetto: Approntamento a fini ludico-sportivi della p. fond. 1832/2 in c.c. Rovereto.

Pagina 31

2.5 CONCLUSIONI Su incarico e per conto del Comune di Rovereto - Servizio Territorio è stata redatta

la presente relazione geotecnica sulle indagini, caratterizzazione e modellazione geologica preliminare del sito per l’approntamento a fini ludico-sportivi dell’area di proprietà comunale identificata catastalmente dalla p. fond. 1832/2 in c.c. Rovereto.

Le analisi e le verifiche condotte consentono di formulare nei confronti del progetto esaminato un giudizio di ammissibilità sotto il profilo geotecnico sempre a condizione che vengano osservate le prescrizioni tecniche riportate nel seguente elaborato. Rovereto, giugno 2013

Il Relatore Ordine dei Geologi della Regione Trentino-Alto Adige

– N. 164 Sezione “A” –

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PROVINCIA AUTONOMA DI TRENTO

COMUNE DI ROVERETO

REPORT SULL’INDAGINE GEOGNOSTICA DEI TERRENI A SUPPORTO DELLA PROGETTAZIONE DI “APPRONTAMENTO A FINI LUDICO-SPORTIVI DELL’AREA IDENTIFICATA CATASTALMENTE DALLA P.FOND.1832/2 C.C. ROVERETO” NEL COMUNE DI ROVERETO (TN)

COMMITTENTE: “Dr. Geol. Gabriele Modena”

MR 7.5-03R commessa 016/2013/S

verbale di accettazione 016/2013/S-V

certificato n.016/2013/S-R del 14/02/2013

pag. 1 di 7

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ai sensi dell’art. 59 del D.P.R. n. 380/01

INDICE

Capitolo Pagina

1. PREMESSA 3

2. METODOLOGIA E RISULTATI DELL’INDAGINE 4

ALLEGATI

PLANIMETRIA

STRATIGRAFIE CON SCHEMA DEL PIEZOMETRO

PROVE SPT

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ai sensi dell’art. 59 del D.P.R. n. 380/01

1. PREMESSA

Su incarico e per conto del Dr. Geol. Gabriele Modena, e sotto la sua

supervisione, è stata effettuata un’indagine geognostica finalizzata allo studio

dei terreni a supporto della progettazione di “APPRONTAMENTO A FINI

LUDICO-SPORTIVI DELL’AREA IDENTIFICATA CATASTALMENTE DALLA

P.FOND. 1832/2 C.C.ROVERETO”, Comune di Rovereto (TN).

Come richiesto dalla Committenza è stato realizzato n.1 sondaggio (S1) a

carotaggio continuo, spinto alla profondità massima di 12.00 m da p.c.

I lavori sono stati eseguiti dal 7 all’ 8 febbraio 2013.

Le indagini, sono state eseguite secondo le norme A.G.I. (1977) relative

all’esecuzione delle indagini geotecniche.

Tale documento costituisce il “Resoconto dell’attività svolta sul sito” così

come previsto dal comma 8 della Circolare Ministeriale 08 settembre 2010, n.

7619/STC.

Al presente report sono allegati i seguenti certificati:

• planimetria con l’ubicazione dei sondaggi effettuati (cert. n. 016/2013/S-

PL);

• una tavola contenente la colonna stratigrafica con la descrizione dei

terreni estratti nel corso dei sondaggi a rotazione, con la documentazione

fotografica dei terreni attraversati (cert. n.016/2013/S-Sx);

• certificati relativi alle prove SPT realizzate nel corso dei sondaggi con i

valori di Nspt (cert. n. 016/2013/S-SPTx);

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2. METODOLOGIA E RISULTATI DELL’INDAGINE

Come accennato in premessa, nel corso delle indagine è stato effettuato un

sondaggio a rotazione a carotaggio continuo spinto alla profondità massima

di 12.00 metri da p.c. in cui, successivamente, è stato installato un tubo

piezometrico con diametro pari a 65 mm, per il monitoraggio della falda.

Per portare a termine l’incarico è stata utilizzata una perforatrice idraulica

modello Puntel PX 800 con 850 Kgm di coppia allestita su carro cingolato e

dotata di pompa fanghi da 200 l/min (fig. 1).

Figura 1 - Perforatrice idraulica Puntel Px 800.

Durante le operazioni di perforazione sono stati prelevati campioni

rimaneggiati ordinati in cassette catalogatrici e un tecnico specializzato ha

provveduto alla redazione della colonna stratigrafica ed alla documentazione

fotografica.

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ai sensi dell’art. 59 del D.P.R. n. 380/01

I campioni di terreno prelevati sono stati classificati e descritti analiticamente

nelle tavole allegate, le quali, oltre a rappresentare le successioni dei terreni

attraversati, riportano anche le profondità delle prove S.P.T. effettuate nonché

tutti i dati relativi al sondaggio (∅ carotiere, rivestimento etc.).

Il sondaggio a carotaggio continuo è stato realizzato, con carotiere semplice

∅ 101 mm (carote da 86 mm) e vista la natura dei terreni, si è provveduto al

rivestimento del foro mediante utilizzo di tubi di rivestimento in acciaio ∅ 127

mm, con lunghezza di ogni elemento pari a 1.50 m e con scarpa ad inserti in

vidia.

Nel corso del sondaggio a carotaggio continuo, sono state eseguite alcune

prove S.P.T. (Standard Penetration Test) mediante utilizzo di dispositivo

Nenzi.

Questa prova permette la determinazione delle caratteristiche di consistenza

dei terreni rinvenuti e consiste nell’infiggere a fondo foro un campionatore di

dimensioni standardizzate per una profondità di tre tratte di misura pari a 150

mm ciascuna e calcolare il numero di colpi necessario all’infissione di

ciascuna tratta (N1+N2+N3), misurando così la resistenza che il terreno

stesso offre alla penetrazione dinamica.

Il numero di colpi (N) necessario per una penetrazione della punta pari a 300

mm è il dato assunto come indice della resistenza alla penetrazione (NSPT

=N2+N3).

Quando la somma dei colpi necessari all’infissione di una tratta risulta

superiore a 50 si considera la prova a rifiuto (RIF).

Di seguito si riportano le caratteristiche del sistema di infissione:

Peso maglio: 63.5 Kg

Corsa caduta maglio: 760 mm

Diametro esterno campionatore: 51 mm

Lunghezza campionatore: 457 mm

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ai sensi dell’art. 59 del D.P.R. n. 380/01

La tabella sottostante riassume i valori NSPT misurati alle rispettive profondità:

Sondaggio Profondità N° Colpi NSPT

S1 3.00-3.45 50/12 cm Rif.

S1 6.00-6.45 50/8 cm Rif.

Ultimate le operazioni di perforazione, il foro di sondaggio è stato attrezzato

con una camicia in PVC atossico adeguatamente microfessurata, avente

diametro int. 51.6 mm – ext. 60 mm.

In corrispondenza delle parti fessurate, l’intercapedine tra la parete dal foro ed

il piezometro è stata riempita con un dreno composto da ghiaia silicea

calibrata, mentre la parte sommitale dell’intercapedine, in corrispondenza del

tratto cieco, è stata sigillata con una miscela di cemento e bentonite (fig.2).

I piezometri sono stati realizzati secondo lo schema riportato nella tabella

sottostante:

Piezometro Tratto cieco da m a m

Tratto fessurato da m a m

S01 0.00-3.00 3.00-12.00

Figura 2: Schema di un piezometro a tubo aperto

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ai sensi dell’art. 59 del D.P.R. n. 380/01

La testa del piezometro è stata protetta con un tappo filettato o a pressione e

un pozzetto in ferro.

Alla fine dell’installazione nel piezometro è stato eseguito un accurato

lavaggio con l’immissione di acqua a pressione dal fondo del tubo. fino a

completa chiarificazione dell'acqua estratta.

All’interno del piezometro, in data:

- 08/02/2013 è stata riscontrata la presenza di acqua di falda a circa

4.90 m da p.c.;

- 11/02/2013 è stata riscontrata la presenza di acqua di falda a circa 4.70 m da p.c.;

-

Due Carrare, 14 febbraio 2013

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PLANIMETRIA

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PROVINCIA DI TRENTO

COMUNE DI ROVERETO

RIPRESA AEREA UBICAZIONE INDICATIVA DEL SONDAGGIO

pag 1 di 1 commessa 016/2013/S

verbale di accettazione 016/2013/S-V

certificato n. 016/2013/S-PL del 11/02/2013

MR 7.5-03Q

IL TECNICO

Dott. Geol. Sergio Drago

IL DIRETTORE DI LABORATORIO

Ing. Alessandro Stella

S1

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STRATIGRAFIE

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AZIENDA CON SISTEMA DI GESTIONE QUALITA'

UNI EN ISO 9001:2008 CERTIFICATO DA SGS

Autorizzazione del Ministero delle Infrastrutture n. 5023 del 24/05/2011esecuzione e certificazione di indagini geognostiche, prelievo di campioni

e prove in sito art. 59 D.P.R. 380/2001 - Circolare 7619/STC del 08/09/10

Il Responsabile di sitoDott. Geol. Sergio Drago

Il DirettoreDott. Ing. Alessandro Stella

STRATIGRAFIASCALA 1 :50 Pagina 1/1

Certificato n° 016/2013/S-S1 del 14/02/2013 Verbale di accettazione n° 016/2013/S-V del 06/02/2013 Commessa: 016/2013/S

Committente:

Riferimento:

Coordinate:

Perforazione:

Sondaggio:

Data:

Quota:

Dr. Geol. Gabriele Modena

Cantiere di Rovereto (TN)

A carotaggio continuo

S01

7-8/02/2013

ømm

Rv

Ar s

Pz metribatt.

LITOLOGIA Campioni RP VT Prel. %0 --- 100

Standard Penetration Test

m S.P.T. NRQD %0 --- 100

prof.

m D E S C R I Z I O N E

127

101

1

2

3

4

5

6

7

8

9

10

11

12

3,0 50/12cm Rif

6,0 50/8cm Rif

0,5

Terreno vegetale.

0,8Sabbia media-grossa di colore beige con ghiaino (ø max 1cm).

4,5

Ghiaia eterodimensionale (ø max 3 cm) da spigolosa a subarrotondata di natura calcarea, con ciottoli spigolosi(ø max 7 cm) in abbondante matrice fine di colore bisncastro.

4,7 Sabbia media-grossa leggermente limosa, di colore marrone scuro-verdastro.

12,0

Ghiaia eterodimensionale (ø max 2 cm) da spigolosa a subarrotondata di natura calcarea, con ciottoli daspigolosi a subarrotondati sparsi (ø max 8 cm) di natura calcarea e magmatica.

Foro attrezzato con piezometro a tubo aperto in PVC atossico (diam. 2'').Rilevata presenza di acqua di falda in foro.

MR 7.5-03B

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AZIENDA CON

SISTEMA DI GESTIONE QUALITA'

UNI EN ISO 9001:2008

CERTIFICATO DA SGS

Autorizzazione del Ministero delle Infrastrutture n. 5023 del 24/05/2011esecuzione e certificazione di indagini geognostiche, prelievo di campioni

e prove in sito art. 59 D.P.R. 380/2001 - Circolare 7619/STC del 08/09/10

Certificato n° 016/2013/S-S1 del 14/02/2013 Verbale di accettazione n° 016/2013/S-V del 06/02/2013 Commessa: 016/2013/S

Committente:

Riferimento:

Sondaggio:

Data:

Dr. Geol. Gabriele Modena

Cantiere di Rovereto (TN)

S01

7-8/02/2013

Fotografie - Pagina 1/2 Pagina 1

Cassetta n° 1 - profondità da m 0,00 a m 5,00

Cassetta n° 2 - profondità da m 5,00 a m 10,00

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AZIENDA CON

SISTEMA DI GESTIONE QUALITA'

UNI EN ISO 9001:2008

CERTIFICATO DA SGS

Autorizzazione del Ministero delle Infrastrutture n. 5023 del 24/05/2011esecuzione e certificazione di indagini geognostiche, prelievo di campioni

e prove in sito art. 59 D.P.R. 380/2001 - Circolare 7619/STC del 08/09/10

Certificato n° 016/2013/S-S1 del 14/02/2013 Verbale di accettazione n° 016/2013/S-V del 06/02/2013 Commessa: 016/2013/S

Committente:

Riferimento:

Sondaggio:

Data:

Dr. Geol. Gabriele Modena

Cantiere di Rovereto (TN)

S01

7-8/02/2013

Fotografie - Pagina 2/2 Pagina 2

Cassetta n° 3 - profondità da m 10,00 a m 15,00

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AZIENDA CON

SISTEMA DI GESTIONE QUALITA'

UNI EN ISO 9001:2008

CERTIFICATO DA SGS

Autorizzazione del Ministero delle Infrastrutture n. 5023 del 24/05/2011esecuzione e certificazione di indagini geognostiche, prelievo di campioni

e prove in sito art. 59 D.P.R. 380/2001 - Circolare 7619/STC del 08/09/10

Il Responsabile di sitoDott. Geol. Sergio Drago

Il DirettoreDott. Ing. Alessandro Stella

SCHEDA PIEZOMETRO

Certificato n° 016/2013/S-S1 del 14/02/2013 Verbale di accettazione n° 016/2013/S-V del 06/02/2013 Commessa: 016/2013/S

Committente:

Riferimento:

Coordinate:

Perforazione:

Sondaggio:

Data:

Quota:

Dr. Geol. Gabriele Modena

Cantiere di Rovereto (TN)

A carotaggio continuo

S01

7-8/02/2013

Tipo di piezometro A tubo aperto

Denominazione PZ.1

Data di installazione 08/02/2013

Lunghezza del tubo (m) 12.00

Diametro del tubo (mm) 65

Tubo finestrato (m) 9.00

Tratto cementato (m) 0.00-1.00

Tappo impermeabile (m) 1.00-3.00

Tratto filtrante (m) 3.00-12.00

Tipo di filtro Ghiaino siliceo

Tipo di chiusino In ferro

Spurgo eseguito SI

RILIEVO DEL LIVELLO DELL'ACQUA

Data Prof. (m) Data Prof. (m)

8/02/2013 4,90

11/02/2013 4,70

SCHEMA PIEZOMETRO

P.C.

FONDO FORO12,00 m

TRATTO

CEMENTATO

1,00 m

TAPPO IMPERM.

3,00 m

TRATTO

DRENANTE

12,00 m

TUBO CIECO

3,00 m

TUBO

FINESTRATO

12,00 m

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PROVE SPT

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Committente: Dr. Geol. Gabriele Modena

Località: Borgo Sacco - Rovereto (TN)

Progetto:

Data prova: 08/02/2013 Sondaggio n. S01

Dispositivo utilizzato SPT Nenzi

15 cm 30 cm 45 cm

1 3.0 50/12 cm P.C.

2 6.0 50/8 cm P.C.

Note e osservazioni:

Accettazione n. 016/2013/S-V

Certificato n. 016/2013/S-SPT-S01 del 14/02/2013

Commessa 016/2013/S

PROVE PENETROMETRICHE DINAMICHE SPT (UNI EN ISO 22476-3:2005)

Indagine geognostica dei terreni a supporto della progettazione di "APPRONTAMENTO A FINI LUDICO-SPORTIVI DELL'AREA

IDENTIFICATA CATASTALMENTE DALLA P.FOND. 1832/2 C.C. Rovereto"

Prova n. Inizio prova (m da p.c.)N. Colpi

Note

Decreto autorizzativo n. 5023 del 24/05/2011 per il rilascio dei certificati relativi alle prove geotecniche in sito sui terreni

ai sensi dell'art. 59 del D.P.R. n. 38/01

pag 1 di 1

MR 7.5-03C

IL TECNICO

Dott. Geol. Sergio Drago

IL DIRETTORE DI LABORATORIO

Ing. Alessandro Stella

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STUDIO DI GEOLOGIA Applicata & Ambientale

Dott. Geol. Gabriele Modena

Committente: Comune di Rovereto – Servizio Territorio. Progetto: Approntamento a fini ludico-sportivi della p. fond. 1832/2 in c.c. Rovereto.

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APPRONTAMENTO A FINI LUDICO-SPORTIVI DELLA P. F. 1832/2 SITA IN C.C. ROVERETO

RELAZIONE AMBIENTALE CONOSCITIVA

(Ai sensi del DL.vo n. 152 del 3 aprile 2006 e s.m.i.) La presente relazione, redatta su incarico del Comune di Rovereto - Servizio Territorio,

descrive i risultati dell’indagine ambientale conoscitiva effettuata sul sito di proprietà comunale individuato catastalmente dalla p. fond. 1832/2 in c.c. Rovereto, attualmente ad uso verde pubblico e destinato a riqualificazione per finalità ludico-sportive e ricreative, allo scopo di accertare lo stato qualitativo delle matrici ambientali suolo e sottosuolo.

L’area di indagine non è un sito sottoposto, attualmente o in passato, a procedure di bonifica ai sensi dell’art. 242 del DL.vo n. 152 del 3 aprile 2006 così come modificato dal DL.vo n. 4 del 16 gennaio 2008. In base ai dati storici disponibili, non si ha notizia o riscontro di passati utilizzi dell’area per la lavorazione e/o stoccaggio temporaneo o definitivo di materiali inquinanti, né episodi di interramento di sostanze pericolose. L’area non appartiene, infine, a zone interessate da fenomeni naturali che abbiano determinato il superamento di una o più concentrazioni soglia contaminazione riconosciute dall’autorità competente.

Considerata la notevole estensione dell’area in esame, circa 6.500 m2, sono state eseguite nr. 8 trincee con escavatore meccanico. La localizzazione dei punti di indagine è stata effettuata rispettando, ove possibile anche per la presenza del collettore intercomunale di fognatura nera che attraversa l’intera area, un criterio casuale-sistematico a griglia con maglia quadrata di lato 25 m. In fig. 3.1 è indicata l’ubicazione delle trincee effettuate.

All’interno di ogni trincea effettuata sono stati estratti nr. 2 campioni di terreno, per un totale quindi di nr. 16 campioni di terreno da avviare alle analisi di laboratorio. Tutti i campioni, in linea di massima, sono stati prelevati alle seguenti profondità: • Campione C1: riporto superficiale, tra -0,1 m e -0,5 m di profondità da p.c.. • Campione C2: suolo, insaturo, tra -0,5 m e -2 m di profondità da p.c..

Le operazioni di scavo sono state eseguite in ottemperanza alle disposizioni ANISIG, verificando l’assenza di perdite di carburante, lubrificanti, olii ed altre sostanze dal mezzo meccanico utilizzato. Gli scavi sono stati realizzati procedendo gradatamente per evitare rimescolamenti tra diversi livelli di terreno attraversato, il materiale estratto dallo scavo è quindi stato accumulato sul fianco dello scavo stesso ad una distanza sufficiente a permettere il prelievo di campioni in condizioni di sicurezza. Al termine delle operazioni di esame visivo e campionamento ogni trincea è stata richiusa riportando il terreno scavato.

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Le procedure e le modalità operative di campionamento e formazione dei campioni si sono uniformate ai principi generali della UNI 10802. Data l’omogeneità del materiale si è scelto di ridurre il numero di campioni da sottoporre ad analisi chimiche miscelando il materiale prelevato alla stessa profondità da nr. 2 trincee adiacenti (esempio: S1C1+S2C1). La frazione granulometrica superiore ai 2 cm è stata eliminata manualmente in campo mentre l’omogeneizzazione e la quartatura è stata effettuata a campione finale.

I campioni di terreno prelevati sono stati analizzati ai sensi del DL.vo n. 161/2012. I risultati delle analisi chimiche, i cui certificati di analisi sono allegati alla fine del documento, sono stati confrontati con i limiti tabellari espressi dal DL.vo n. 152/2006 per siti a destinazione urbanistica verde pubblico (Tabella 1-A allegato 5 al titolo V parte IV).

La presente indagine ambientale effettuata ha evidenziato: • sullo strato sommitale fino a -0,5 m di profondità da p.c. la presenza di terreno di

probabile riporto costituito da terre e rocce con tracce di materiale di origine antropica assimilabile a inerte proveniente dall’attività di costruzione e di demolizione;

• da -0,5 m fino alla quota di fondo scavo (2 m) la presenza del terreno naturale autoctono costituito da ghiaie eterometriche con ciottoli (depositi di conoide);

• in tutti i campioni di terreno prelevati il rispetto dei limiti delle Concentrazioni Soglia Contaminazione (CSC) imposti dalla Colonna A Tabella 1 allegato 5 al titolo V parte IV del DL.vo n. 152/2006 per siti con destinazione urbanistica verde pubblico;

• un lieve superamento dei limiti normativi delle CSC imposti dal DL.vo n. 152/2006 per siti con destinazione urbanistica verde pubblico (Tabella 1-A) per quanto riguarda il parametro idrocarburi pesanti con C>12. La contaminazione è confinata solamente allo strato sommitale fino alla profondità massima di 50 cm e riguarda il “campione C1” ottenuto dalla miscelazione del materiale prelevato dalle trincee S1+S2.

A seguito dei riscontri analitici nella zona di esecuzione delle trincee S1 e S2 è stato effettuato un approfondimento di indagine sulla stessa porzione d’area che ha confermato i risultati precedentemente ottenuti. Si conferma pertanto che in questo areale lo strato sommitale presenta un lieve superamento del parametro idrocarburi C>12 rispetto ai limiti normativi delle CSC di riferimento per siti con destinazione urbanistica verde pubblico (Tabella 1-A – DL.vo n. 152/2006). Da evidenziare che la contaminazione è confinata al solo strato sommitale e non ha prodotto contaminazioni al terreno naturale sottostante.

Rovereto, giugno 2013

Il Relatore Ordine dei Geologi della Regione Trentino-Alto Adige

– N. 164 Sezione “A” –

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2 +

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2

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0.1

0.7

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3.9

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S8C

1

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0.2

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0.1

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71.8

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1 +

S6C

1

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12.2

S3C

1 +

S4C

1

4.0

0.1

2.4

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<0.1

7.4

18.4

25.5

<0.1

45.7

13.7

S1C

1 +

S2C

1

2.7

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1.6

5.7

<0.1

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6.9

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Figura 3.1 - Ubicazione dei punti di indagine ambientale (trincee).

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____ -----'- Dott. Thomas Gerola, _chimico

Spett.Comune di Rovereto - Servizio TerritorioVia Cartiera, 1338068 Rovereto TN

CERTIFICATO DI ANALISI 13LA00480

DATI CAMPIONENumero ordine: 13-000180

Data di ricevimento: 14/03/2013

Data emissione CdA: 19/03/2013

Matrice: terreniDati identificativi: Terreno da sondaggio - Campione S1C1 + S2C1 - Profondità 0,1 - 0,5 m dal p.C.

Note al ricevimento: Richiesta caratterizzazione ai sensi del Decreto n. 161 del 06/10/2012

DATI CAMPIONAMENTO

Campionamento a cura di: Dott. Thomas Gerola

Data: 14/03/2013

Prelievo eseguito presso: Approntamento a fini ludico-sportivi della p. fondo 1832/2 in c.c. Rovereto

Punto di prelievo: trincea

Modalità: 18 incrementi eseguiti sul materiale prelevato da nr 2 trincee spinte alla profondità indicata, miscelazione equartatura a campione finale.

Condizioni ambientati: coperto

RISULTATI ANALITICI Unità di Limite l!ill Limite !!mProva Metodo di prova misura Valore massimo massimo Inizio Fine

Residuo secco 105°C CNR IRSA 2 Q.64 Vol.2 1984 % 91.9 15/03 15/03

Frazione granulometrica < 2mm Metodo interno % 67.9 15/03 15/03

Composti inorganici:

Arsenico EPA 3051A 2007 + EPA 6020A 2007 mg/Kg s.s. 2.7 20 50 15/03 18/03

Cadmio EPA 3051A 2007 + EPA 6020A 2007 mg/Kg s.s. 0.2 2 15 15/03 18/03

Cobalto EPA 3051A 2007 + EPA 6020A 2007 mg/Kg s.s. 1.6 20 250 15/03 18/03

Cromo totale EPA 3051A 2007 + EPA 6020A 2007 mg/Kg s.s. 5.7 150 800 15/03 18/03

Cromo esavalente (VI) EPA 3060A 1996 + APAT CNR IRSA mg/Kg s.s. < 0.1 2 15 15/03 18/033150C Man 29 2003

Mercurio EPA 3051A 2007 + EPA 6020A 2007 mg/Kg s.s. < 0.1 5 15/03 18/03

Nichel EPA 3051A 2007 + EPA 6020A 2007 mg/Kg s.s. 6.9 120 500 15/03 18/03

Pagina 1 di 2

Domicilio Fiscale:Via Brione, 5138068 ROVERETO (TN)P iva 02080050228 - CF GRLTMS71E04H612ZTe!. 338 5985099

Studio:c/o Laboratori Tèralab s.r.l.

Via del Garda, 48/E38068 Rovereto (TN)

Fax 0464 665431

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___________ Dott. Thomas Gerola _chimico

Segue certificato di analisi 13LAOO480

RISULTATI ANALITICI Unità di Limite l!lli Limite 11mProva Metodo di prova misura Valore massimo massimo Inizio Fine

Piombo EPA 3051A 2007 + EPA 6020A 2007 mg/Kg s.s. 50.2 100 1000 15/03 18/03

Rame EPA 3051A 2007 + EPA 6020A 2007 mg/Kg s.s. 23.1 120 600 15/03 18/03

Selenio EPA 3051A 2007 + EPA 6020A 2007 mg/Kg s.s. < 0.1 3 15 15/03 18/03

Zinco EPA 3051A 2007 + EPA 6020A 2007 mg/Kg s.s. 65.8 150 1500 15/03 18/03

Idrocarburi:

Idrocarburi C maggiore di 12 EPA 3550C 2007 + EPA 8015D 2003 mg/Kg s.s. 70.7 50 750 15/03 19/03

(#): 1) Colonna A, Tabella 1, Allegato 5 al Titolo V alla Parte Quarta del Decreto Legislativo 152/20062) Colonna B, Tabella 1, Allegato 5 al Titolo V alla Parte Quarta del Decreto Legislativo 152/2006

Note al Certificato di Analisi: analisi eseguite sull'aliquota di granulometria inferiore a 2 mm e valori riferiti alla totalità deimateriali secchi, comprensivi dello scheletro, come previsto dall'Allegato 2 al Titolo V del D.Legislativo 152/2006

I risultati contenuti nel presente certificato di analisi sono riferiti esclusivamente al campione sottoposto a prova/e. E'vietata la riproduzione parziale del presente certificato, salvo autorizzazione scritta del sottoscritto.

Pagina 2 di 2

Domicilio Fiscale:Via Brione, 5138068 ROVERETO (TN)P iva 02080050228 - CF GRLTMS71E04H612ZTel. 3385985099

Studio:c/o Laboratori Tèralab s.r.l.

Via del Garda, 48/E38068 Rovereto (TN)

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___________ Dott. Thomas Gerola, _chimico

Spett.Comune di Rovereto - Servizio TerritorioVia Cartiera, 1338068 Rovereto TN

CERTIFICATO DI ANALISI 13LA00481

DATI CAMPIONENumero ordine: 13-000180

Data di ricevimento: 14/03/2013

Data emissione CdA: 18/03/2013

Matrice: terreni

Dati identificativi: Terreno da sondaggio - Campione S3C1 + S4C1 - Profondità 0,1 - 0,5 m dal p.c.

Note al ricevimento: Richiesta caratterizzazione ai sensi del Decreto n. 161 del 06/10/2012

DATI CAMPIONAMENTO

Campionamento a cura di: Dott. Thomas Gerola

Data: 14/03/2013

Prelievo eseguito presso: Approntamento a fini ludico-sportivi della p. fondo 1832/2 in c.c. Rovereto

Punto di prelievo: trincea

Modalità: 18 incrementi eseguiti sul materiale prelevato da nr 2 trincee spinte alla profondità indicata, miscelazione equartatura a campione finale.

Condizioni ambientali: coperto

RISULTATI ANALITICI Unità di Limite l!lli Limite l!0Prova Metodo di prova misura Valore massimo massimo Inizio Fine

Residuo secco 105°C CNR IRSA 2 0.64 verz 1984 % 86.6 15/03 15/03

Frazione granulometrica < 2mm Metodo interno % 45.2 15/03 15/03

Composti inorganici:

Arsenico EPA 3051A 2007 + EPA 6020A 2007 mg/Kg s.s. 4.0 20 50 15/03 18/03

Cadmio EPA 3051A 2007 + EPA 6020A 2007 mg/Kg s.s. 0.1 2 15 15/03 18/03

Cobalto EPA 3051A 2007 + EPA 6020A 2007 mg/Kg s.s. 2.4 20 250 15/03 18/03

Cromo totale EPA 3051A 2007 + EPA 6020A 2007 mg/Kg s.s. 6.4 150 800 15/03 18/03

Cromo esavalente (VI) EPA 3060A 1996 + APAT CNR IRSA mg/Kg s.s. < 0.1 2 15 15/03 18/033150C Man 29 2003

Mercurio EPA 3051A 2007 + EPA 6020A 2007 mg/Kg s.s. < 0.1 5 15/03 18/03

Nichel EPA 3051A 2007 + EPA 6020A 2007 mg/Kg s.s. 7.4 120 500 15/03 18/03

Pagina 1 di 2

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Via del Garda, 48/E38068 Rovereto (TN)

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___________ Dott. Thomas Gerola, _chimico

Segue certificato di analisi 13LAOO481

RISULTATI ANALITICI Unità di Limite l!ill Limite!tmProva Metodo di prova misura Valore massimo massimo Inizio Fine

Piombo EPA 3051A 2007 + EPA 6020A 2007 mg/Kg s.s. 18.4 100 1000 15/03 18/03

Rame EPA 3051A 2007 + EPA 6020A 2007 mg/Kg s.s. 25.5 120 600 15/03 18/03

Selenio EPA 3051A 2007 + EPA 6020A 2007 mg/Kg s.s. < 0.1 3 15 15/03 18/03

Zinco EPA 3051A 2007 + EPA 6020A 2007 mg/Kg s.s. 45.7 150 1500 15/03 18/03

Idrocarburi:

Idrocarburi C maggiore di 12 EPA 3550C 2007 + EPA 8015D 2003 mg/Kg s.s. 13.7 50 750 15/03 15/03

(#): 1) Colonna A, Tabella 1, Allegato 5 al Titolo V alla Parte Quarta del Decreto Legislativo 152/20062) Colonna B, Tabella 1, Allegato 5 al Titolo V alla Parte Quarta del Decreto Legislativo 152/2006

Note al Certificato di Analisi: analisi eseguite sull'aliquota di granulometria inferiore a 2 mm e valori riferiti alla totalità deimateriali secchi, comprensivi dello scheletro, come previsto dall'Allegato 2 al Titolo V del D.Legislativo 152/2006

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CERTIFICATO DI ANALISI 13LA00482

DATI CAMPIONENumero ordine: 13-000180

Data di ricevimento: 14/03/2013

Data emissione CdA: 18/03/2013

Matrice: terreni

Dati identificativi: Terreno da sondaggio - Campione S5C1 + S6C1 - Profondità 0,1 - 0,5 m dal p.c.

Note al ricevimento: Richiesta caratterizzazione ai sensi del Decreto n. 161 del 06/10/2012

DATI CAMPIONAMENTO

Campionamento a cura di: Dott. Thomas Gerola

Data: 14/03/2013

Prelievo eseguito presso: Approntamento a fini ludico-sportivi della p. fondo 1832/2 in c.c. Rovereto

Punto di prelievo: trincea

Modalità: 18 incrementi eseguiti sul materiale prelevato da nr 2 trincee spinte alla profondità indicata, miscelazione equartatura a campione finale.

Condizioni ambientali: coperto

RISULTATI ANALITICI Unità di Limite f!ill Limite f!I2lProva Metodo di prova misura Valore massimo massimo Inizio Fine

Residuo secco 105°C CNR IRSA 2 Q.64 Vol.2 1984 % 86.3 15/03 15/03Frazione granulometrica < 2mm Metodo interno % 91.1 15/03 15/03

Composti inorganici:

Arsenico EPA 3051A 2007 + EPA 6020A 2007 mg/Kg s.s. 5.7 20 50 15/03 18/03

Cadmio EPA 3051A 2007 + EPA 6020A 2007 mg/Kg s.s. 0.2 2 15 15/03 18/03

Cobalto EPA 3051A 2007 + EPA 6020A 2007 mg/Kg s.s. 3.6 20 250 15/03 18/03Cromo totale EPA 3051A 2007 + EPA 6020A 2007 mg/Kg s.s. 10.4 150 800 15/03 18/03Cromo esavalente (VI) EPA 3060A 1996 + APAT CNR IRSA mg/Kg s.s. < 0.1 2 15 15/03 18/03

3150C Man 29 2003Mercurio EPA 3051A 2007 + EPA 6020A 2007 mg/Kg s.s. 0.1 5 15/03 18/03

Nichel EPA 3051A 2007 + EPA 6020A 2007 mg/Kg s.s. 10.8 120 500 15/03 18/03

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Fax 0464 665431

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__ ~ Dott. Thomas Gerola, _chimico

Segue certificato di analisi 13LAOO482

RISULTATI ANALITICI Unità di Limite iIill Limite r.mProva Metodo di prova misura Valore massimo massimo Inizio Fine

Piombo EPA 3051A 2007 + EPA 6020A 2007 mg/Kg s.s. 28.3 100 1000 15/03 18/03

Rame EPA 3051A 2007 + EPA 6020A 2007 mg/Kg s.s. 41.1 120 600 15/03 18/03

Selenio EPA 3051A 2007 + EPA 6020A 2007 mg/Kg s.s. < 0.1 3 15 15/03 18/03

Zinco EPA 3051A 2007 + EPA 6020A 2007 mg/Kg s.s. 80.3 150 1500 15/03 18/03

Idrocarburi:

Idrocarburi C maggiore di 12 EPA 3550C 2007 + EPA 8015D 2003 mg/Kg s.s. 12.2 50 750 15/03 15/03

(#): 1) Colonna A, Tabella 1, Allegato 5 al Titolo V alla Parte Quarta del Decreto Legislativo 152/20062) Colonna B, Tabella 1, Allegato 5 al Titolo V alla Parte Quarta del Decreto Legislativo 152/2006

Note al Certificato di Analisi: analisi eseguite sull'aliquota di granulometria inferiore a 2 mm e valori riferiti alla totalità deimateriali secchi, comprensivi dello scheletro, come previsto dall'Allegato 2 al Titolo V del D.Legislativo 152/2006

I risultati contenuti nel presente certificato di analisi sono riferiti esclusivamente al campione sottoposto a prova/e. E'vietata la riproduzione parziale del presente certificato, salvo autorizzazione scritta del sottoscritto. /~'~;i::;iC7:~

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Fax 0464 665431

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___________ Dott. Thomas Gerola _chimico

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CERTIFICATO DI ANALISI 13LA00483

DATI CAMPIONENumero ordine: 13-000180

Data di ricevimento: 14/03/2013

Data emissione CdA: 18/03/2013

Matrice: terreni

Dati identificativi: Terreno da sondaggio - Campione S7C1 + S8C1 - Profondità 0,1 - 0,5 m dal p.c.

Note al ricevimento: Richiesta caratterizzazione ai sensi del Decreto n. 161 del 06/10/2012

DATI CAMPIONAMENTO

Campionamento a cura di: Dott. Thomas Gerola

Data: 14/03/2013

Prelievo eseguito presso: Approntamento a fini ludico-sportivi della p. fondo 1832/2 in c.c. Rovereto

Punto di prelievo: trinceaModalità: 18 incrementi eseguiti sul materiale prelevato da nr 2 trincee spinte alla profondità indicata, miscelazione e

quartatura a campione finale.

Condizioni ambientali: coperto

RISULTATI ANALITICI Unità di Limite !!ill Limite !tmProva Metodo di prova misura Valore massimo massimo Inizio Ffne

Residuo secco 105°C CNR IRSA 2 Q.64 Vol.2 1984 % 85.5 15/03 18/03

Frazione granulometrica < 2mm Metodo interno % 80.2 15/03 18/03

Composti inorganici:

Arsenico EPA 3051A 2007 + EPA 6020A 2007 mg/Kg s.s. 3.9 20 50 15/03 18/03

Cadmio EPA 3051A 2007 + EPA 6020A 2007 mg/Kg s.s. 0.2 2 15 15/03 18/03

Cobalto EPA 3051A 2007 + EPA 6020A 2007 mg/Kg s.s. 2.9 20 250 15/03 18/03

Cromo totale EPA 3051A 2007 + EPA 6020A 2007 mg/Kg s.s. 9.8 150 800 15/03 18/03

Cromo esavalente (VI) EPA 3060A 1996 + APAT CNR IRSA mg/Kg s.s. < 0.1 2 15 15/03 18/033150C Man 29 2003

Mercurio EPA 3051A 2007 + EPA 6020A 2007 mg/Kg s.s. 0.1 5 15/03 18/03

Nichel EPA 3051A 2007 + EPA 6020A 2007 mg/Kg s.s. 9.2 120 500 15/03 18/03

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Dott. Thomas Gerola--------------------------------- -------------------------------chimico

Segue certificato di analisi 13LAOO483

RISULTATI ANALITICI Unità di Limite l!lli Limite 1tI21Prova Metodo di prova misura Valore massimo massimo Inizio Fine

Piombo EPA 3051A 2007 + EPA 6020A 2007 mg/Kg s.s. 24.6 100 1000 15/03 18/03

Rame EPA 3051A 2007 + EPA 6020A 2007 mg/Kg s.s. 49.8 120 600 15/03 18/03

Selenio EPA 3051A 2007 + EPA 6020A 2007 mg/Kg s.s. < 0.1 3 15 15/03 18/03

Zinco EPA 3051A 2007 + EPA 6020A 2007 mg/Kg s.s. 71.8 150 1500 15/03 18/03

Idrocarburi:

Idrocarburi C maggiore di 12 EPA 3550C 2007 + EPA 80150 2003 mg/Kg s.s. 20.9 50 750 15/03 18/03

(#): 1) Colonna A, Tabella 1, Allegato 5 al Titolo V alla Parte Quarta del Decreto Legislativo 152/20062) Colonna B, Tabella 1, Allegato 5 al Titolo V alla Parte Quarta del Decreto Legislativo 152/2006

Note al Certificato di Analisi: analisi eseguite sull'aliquota di granulometria inferiore a 2 mm e valori riferiti alla totalità deimateriali secchi, comprensivi dello scheletro, come previsto dall'Allegato 2 al Titolo V del D.Legislativo 152/2006

I risultati contenuti nel presente certificato di analisi sono riferiti esclusivamente al campione sottoposto a prova/e. E'vietata la riproduzione parziale del presente certificato, salvo autorizzazione scritta del sottoscritto. __-~--_, "

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CERTIFICATO DI ANALISI 13LA00484

DATI CAMPIONENumero ordine: 13-000180

Data di ricevimento: 14/03/2013Data emissione CdA: 18/03/2013

Matrice: terreni

Dati identificativi: Terreno da sondaggio - Campione S1C2 + S2C2 - Profondità 0,5 - 2,0 m dal p.c.

Note al ricevimento: Richiesta caratterizzazione ai sensi del Decreto n. 161 del 06/10/2012

DATI CAMPIONAMENTO

Campionamento a cura di: Dott. Thomas Gerola

Data: 14/03/2013

Prelievo eseguito presso: Approntamento a fini ludico-sportivi della p. fondo 1832/2 in c.c. Rovereto

Punto di prelievo: trincea

Modalità: 18 incrementi eseguiti sul materiale prelevato da nr 2 trincee spinte alla profondità indicata, miscelazione equartatura a campione finale.

Condizioni ambientali: coperto

RISULTATI ANALITICI Unità di Limite l!W Limite f1mProva Metodo di prova misura Valore massimo massimo Inizio Fine

Residuo secco 105°C CNR IRSA 2 Q.64 Vol.2 1984 % 94.7 15/03 15/03

Frazione granulometrica < 2mm Metodo interno % 45.9 15/03 15/03

Composti inorganici:

Arsenico EPA 3051A 2007 + EPA 6020A 2007 mg/Kg s.s. 0.8 20 50 15/03 18/03

Cadmio EPA 3051A 2007 + EPA 6020A 2007 mg/Kg s.s. 0.1 2 15 15/03 18/03Cobalto EPA 3051A 2007 + EPA 6020A 2007 mg/Kg s.s. 0.7 20 250 15/03 18/03

Cromo totale EPA 3051A 2007 + EPA 6020A 2007 mg/Kg s.s. 3.7 150 800 15/03 18/03Cromo esavalente (VI) EPA 3060A 1996 + APAT CNR IRSA mg/Kg s.s. < 0.1 2 15 15/03 18/03

3150C Man 29 2003Mercurio EPA 3051A 2007 + EPA 6020A 2007 mg/Kg s.s. 0.1 5 15/03 18/03

Nichel EPA 3051A 2007 + EPA 6020A 2007 mg/Kg s.s. 4.2 120 500 15/03 18/03

Pagina 1 di 2

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___________ Dott. Thomas Gerola _chimico

Segue certificato di analisi 13LAOO484

RISULTATI ANALITICI Unità di Limite l!lli Limite!tmProva Metodo di prova misura Valore massimo massimo Inizio Fine

Piombo EPA 3051A 2007 + EPA 6020A 2007 mg/Kg s.s. 5.0 100 1000 15/03 18/03

Rame EPA 3051A 2007 + EPA 6020A 2007 mg/Kg s.s. 3.9 120 600 15/03 18/03

Selenio EPA 3051A 2007 + EPA 6020A 2007 mg/Kg s.s. < 0.1 3 15 15/03 18/03

Zinco EPA 3051A 2007 + EPA 6020A 2007 mg/Kg s.s. 24.3 150 1500 15/03 18/03

Idrocarburi:

Idrocarburi C maggiore di 12 EPA 3550C 2007 + EPA 8015D 2003 mg/Kg s.s. < 10.0 50 750 15/03 15/03

(#): 1) Colonna A, Tabella 1, Allegato 5 al Titolo V alla Parte Quarta del Decreto Legislativo 152/20062) Colonna B, Tabella 1, Allegato 5 al Titolo V alla Parte Quarta del Decreto Legislativo 152/2006

Note al Certificato di Analisi: analisi eseguite sull'aliquota di granulometria inferiore a 2 mm e valori riferiti alla totalità deimateriali secchi, comprensivi dello scheletro, come previsto dall'Allegato 2 al Titolo V del D.Legislativo 152/2006

I risultati contenuti nel presente certificato di analisi sono riferiti esclusivamente al campione sottoposto a prova/e. E'vietata la riproduzione parziale del presente certificato, salvo autorizzazione scritta del sottoscritto.

Domicilio Fiscale:Via Brione, 5138068 ROVERETO (TN)P iva 02080050228 - CF GRL TMS71 E04H612ZTel. 338 5985099

Pagina 2 di 2

Studio:c/o Laboratori Tèralab s.r.l.

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CERTIFICATO DI ANALISI 13LA00485

DATI CAMPIONENumero ordine: 13-000180Data di ricevimento: 14/03/2013

Data emissione CdA: 25/03/2013

Matrice: terreni

Dati identificativi: Terreno da sondaggio - Campione S3C2 + S4C2 - Profondità 0,5 - 2,0 m dal p.c.

Note al ricevimento: Richiesta caratterizzazione ai sensi del Decreto n. 161 del 06/10/2012

DATI CAMPIONAMENTO

Campionamento a cura di: Dott. Thomas Gerola

Data: 14/03/2013

Prelievo eseguito presso: Approntamento a fini ludico-sportivi della p. fondo 1832/2 in C.c. Rovereto

Punto di prelievo: trinceaModalità: 18 incrementi eseguiti sul materiale prelevato da nr 2 trincee spinte alla profondità indicata, miscelazione e

quartatura a campione finale.

Condizioni ambientali: coperto

RISULTATI ANALITICI Unità di Limile !!tll Limile lim.

Prova Metodo di prova misura Valore massimo massimo Inizio Fine

Residuo secco 105°C CNR IRSA 2 Q.64 Vol.2 1984 % 91.0 18/03 18/03

Frazione granulometrica < 2mm Metodo interno % 55.3 18/03 18/03

Composti inorganici:

Arsenico EPA 3051A 2007 + EPA 6020A 2007 mg/Kg s.s. 2.5 20 50 18/03 25/03

Cadmio EPA 3051A 2007 + EPA 6020A 2007 mg/Kg s.s. 0.1 2 15 18/03 25/03

Cobalto EPA 3051A 2007 + EPA 6020A 2007 mg/Kg s.s. 1.8 20 250 18/03 25/03

Cromo totale EPA 3051A 2007 + EPA 6020A 2007 mg/Kg s.s. 5.8 150 800 18/03 25/03

Cromo esavalente (VI) EPA 3060A 1996 + APAT CNR IRSA mg/Kg s.s. < 0.1 2 15 18/03 25/033150C Man 29 2003

Mercurio EPA 3051A 2007 + EPA 6020A 2007 mg/Kg s.s. < 0.1 5 1a/O~ 25/0~

Nichel EPA 3051A 2007 + EPA 6020A 2007 mg/Kg s.s. 4.9 120 500 18/03 25/03

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___________ Dott. Thomas Gerola, _chimico

Segue certificato di analisi 13LAOO485

RISULTATI ANALITICI Unità di Limite !iill Limite l!mProva Metodo di prova misura Valore massimo massimo Inizio Fine

Piombo EPA 3051A 2007 + EPA 6020A 2007 mg/Kg s.s. 12.8 100 1000 18/03 25/03

Rame EPA 3051A 2007 + EPA 6020A 2007 mg/Kg s.s. 14.5 120 600 18/03 25/03

Selenio EPA 3051A 2007 + EPA 6020A 2007 mg/Kg s.s. < 0.1 3 15 18/03 25/03

Zinco EPA 3051A 2007 + EPA 6020A 2007 mg/Kg s.s. 65.8 150 1500 18/03 25/03

Idrocarburi:

Idrocarburi C maggiore di 12 EPA 3550C 2007 + EPA 8015D 2003 mg/Kg s.s. < 10.0 50 750 18/03 18/03

(#): 1) Colonna A, Tabella 1, Allegato 5 al Titolo V alla Parte Quarta del Decreto Legislativo 152/20062) Colonna B, Tabella 1, Allegato 5 al Titolo V alla Parte Quarta del Decreto Legislativo 152/2006

Note al Certificato di Analisi: analisi eseguite sull'aliquota di granulometria inferiore a 2 mm e valori riferiti alla totalità deimateriali secchi, comprensivi dello scheletro, come previsto dall'Allegato 2 al Titolo V del D.Legislativo 152/2006

I risultati contenuti nel presente certificato di analisi sono riferiti esclusivamente al campione sottoposto a prova/e. E'vietata la riproduzione parziale del presente certificato, salvo autorizzazione scritta del sottoscritto.

Pagina 2 di 2

Domicilio Fiscale: .Via Brione, 5138068 ROVERETO (TN)P iva 02080050228 - CF GRL TMS71 E04H612ZTel. 338 5985099

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Spett.Comune di Rovereto - Servizio TerritorioVia Cartiera, 1338068 Rovereto TN

CERTIFICATO DI ANALISI 13LA00486

DATI CAMPIONENumero ordine: 13-000180

Data di ricevimento: 14/03/2013

Data emissione CdA: 25/03/2013

Matrice: terreni

Dati identificativi: Terreno da sondaggio - Campione S5C2 + S6C2 - Profondità 0,5 - 2,0 m dal p.c.

Note al ricevimento: Richiesta caratterizzazione ai sensi del Decreto n. 161 del 06/10/2012

DATI CAMPIONAMENTO

Campionamento a cura di: Dott. Thomas Gerola

Data: 14/03/2013

Prelievo eseguito presso: Approntamento a fini ludico-sportivi della p. fondo 1832/2 in c.c. Rovereto

Punto di prelievo: trincea

Modalità: 18 incrementi eseguiti sul materiale prelevato da nr 2 trincee spinte alla profondità indicata, miscelazione equartatura a campione finale.

Condizioni ambientali: coperto

RISULTATI ANALITICIUnità di Limite l!ill Limite!tm

Prova Metodo di prova misura Valore massimo massimo Inizio Fine

Residuo secco 105°C CNR IRSA 2 Q.64 Vol.2 1984 % 91.5 18/03 18/03Frazione granulometrica < 2mm Metodo interno % 51.5 18/03 18/03Composti inorganici:

Arsenico EPA 3051A 2007 + EPA 6020A 2007 mg/Kg s.s. 0.4 20 50 18/03 25/03Cadmio EPA 3051A 2007 + EPA 6020A 2007 mg/Kg s.s. 0.1 2 15 18/03 25/03Cobalto EPA 3051A 2007 + EPA 6020A 2007 mg/Kg s.s. 1.3 20 250 18/03 25/03Cromo totale EPA 3051A 2007 + EPA 6020A 2007 mg/Kg s.s. 3.7 150 800 18/03 25/03Cromo esavalente (VI) EPA 3060A 1996 + APAT CNR IRSA mg/Kg s.s. < 0.1 2 15 18/03 25/03

3150C Man 29 2003Mercurio EPA 3051A 2007 + EPA 6020A 2007 mg/Kg s.s. < 0.1 5 18/03 25/03Nichel EPA 3051A 2007 + EPA 6020A 2007 mg/Kg s.s. 3.1 120 500 18/03 25/03

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___________ Dott. Thomas Gerola. _chimico

Segue certificato di analisi 13LAOO486

RISULTATI ANALITICI Unità di Limite !till Limite l!mProva Metodo di prova misura Valore massimo massimo Inizio Fine

Piombo EPA 3051A 2007 + EPA 6020A 2007 mg/Kg s.s. 6.9 100 1000 18/03 25/03

Rame EPA 3051A 2007 + EPA 6020A 2007 mg/Kg s.s. 9.0 120 600 18/03 25/03

Selenio EPA 3051A 2007 + EPA 6020A 2007 mg/Kg s.s. < 0.1 3 15 18/03 25/03

Zinco EPA 3051A 2007 + EPA 6020A 2007 mg/Kg s.s. 46.6 150 1500 18/03 25/03

Idrocarburi:

Idrocarburi C maggiore di 12 EPA 3550C 2007 + EPA 80150 2003 mg/Kg s.s. < 10.0 50 750 18/03 18/03

(#): 1) Colonna A, Tabella 1, Allegato 5 al Titolo V alla Parte Quarta del Decreto Legislativo 152/20062) Colonna S, Tabella 1,Allegato 5 al Titolo V alla Parte Quarta del Decreto Legislativo 152/2006

Note al Certificato di Analisi: analisi eseguite sull'aliquota di granulometria inferiore a 2 mm e valori riferiti alla totalità deimateriali secchi, comprensivi dello scheletro, come previsto dall'Allegato 2 al Titolo V del D.Legislativo 152/2006

I risultati contenuti nel presente certificato di analisi sono riferiti esclusivamente al campione sottoposto a prova/e. E'vietata la riproduzione parziale del presente certificato, salvo autorizzazione scritta del sottoscritto.

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Spett.Comune di Rovereto - Servizio TerritorioVia Cartiera, 1338068 Rovereto TN

___________ Dott. Thomas Gerola, _chimico

CERTIFICATO DI ANALISI 13LA00487

DATI CAMPIONENumero ordine: 13-000180

Data di ricevimento: 14/03/2013

Data emissione CdA: 25/03/2013

Matrice: terreni

Dati identificativi: Terreno da sondaggio - Campione S7C2 + S8C2 - Profondità 0,5 - 2,0 m dal p.C.

Note al ricevimento: Richiesta caratterizzazione ai sensi del Decreto n. 161 del 06/10/2012

DATI CAMPIONAMENTO

Campionamento a cura di: Dott. Thomas Gerola

Data: 14/03/2013

Prelievo eseguito presso: Approntamento a fini ludico-sportivi della p. fondo 1832/2 in c.c. Rovereto

Punto di prelievo: trincea

Modalità: 18 incrementi eseguiti sul materiale prelevato da nr 2 trincee spinte alla profondità indicata, miscelazione equartatura a campione finale.

Condizioni ambientali: coperto

RISULTATI ANALITICI Unità di Limite zn Limite ftmProva Metodo di prova misura Valore massimo massimo Inizio Fine

Residuo secco 105°C CNR IRSA 2 Q.64 Vol.2 1984 % 88.1 18/03 18/03

Frazione granulometrica < 2mm Metodo interno % 64.5 18/03 18/03

Composti inorganici:

Arsenico EPA 3051A 2007 + EPA 6020A 2007 mg/Kg s.s. 2.3 20 50 18/03 25/03

Cadmio EPA 3051A 2007 + EPA 6020A 2007 mg/Kg s.s. 0.2 2 15 18/03 25/03

Cobalto EPA 3051A 2007 + EPA 6020A 2007 mg/Kg s.s. 2.1 20 250 18/03 25/03

Cromo totale EPA 3051A 2007 + EPA 6020A 2007 mg/Kg s.s. 7.5 150 800 18/03 25/03

Cromo esavalente (VI) EPA 3060A 1996 + APAT CNR IRSA mg/Kg s.s. < 0.1 2 15 18/03 25/033150C Man 29 2003

Mercurio EPA 3051A 2007 + EPA 6020A 2007 mg/Kg s.s. 0.1 5 18/03 25/03

Nichel EPA 3051A 2007 + EPA 6020A 2007 mg/Kg s.s. 5.7 120 500 18/03 25/03

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Dott. Thomas Gerola--------------------------------- -------------------------------chimico

Segue certificato di analisi 13LAOO487

RISULTATI ANALITICI Unità di Limite zu Limite !.1mProva Metodo di prova misura Valore massimo massimo Inizio Fine

Piombo EPA 3051A 2007 + EPA 6020A 2007 mg/Kg s.s. 16.2 100 1000 18/03 25/03

Rame EPA 3051A 2007 + EPA 6020A 2007 mg/Kg s.s. 30.6 120 600 18/03 25/03

Selenio EPA 3051A 2007 + EPA 6020A 2007 mg/Kg s.s. < 0.1 3 15 18/03 25/03

Zinco EPA 3051A 2007 + EPA 6020A 2007 mg/Kg s.s. 75.1 150 1500 18/03 25/03

Idrocarburi:

Idrocarburi C maggiore di 12 EPA 3550C 2007 + EPA 80150 2003 mg/Kg s.s. 11.5 50 750 18/03 18/03

(#): 1) Colonna A, Tabella 1, Allegato 5 al Titolo V alla Parte Quarta del Decreto Legislativo 152/20062) Colonna B, Tabella 1, Allegato 5 al Titolo V alla Parte Quarta del Decreto Legislativo 152/2006

Note al Certificato di Analisi: analisi eseguite sull'aliquota di granulometria inferiore a 2 mm e valori riferiti alla totalità deimateriali secchi, comprensivi dello scheletro, come previsto dall'Allegato 2 al Titolo V del D.Legislativo 152/2006

I risultati contenuti nel presente certificato di analisi sono riferiti esclusivamente al campione sottopostoa.prova/e, E'vietata la riproduzione parziale del presente certificato, salvo autorizzazione scritta del sottoscritto. /','.:\\~,"C! - c·,.2-,.

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(#): Colonna A, Tabella 1, Allegato 5 al Titolo V alla Parte Quarta del Decreto Legislativo 152/2006

Note al Certificato di Analisi: analisi eseguite sull'aliquota di granulometria inferiore a 2 mm e valori riferiti alla totalità deimateriali secchi, comprensivi dello scheletro, come previsto dall'Allegato 2 al Titolo V del D.Legislativo 152/2006

I risultati contenuti nel presente certificato di analisi sono riferiti esclusivamente al campione sottoposto a prova/e. E'vietata la riproduzione parziale del presente certificato, salvo autorizzazione scritta del sottoscritto .

___________ Dott. Thomas Gerola _chimico

Spett.Comune di Rovereto - Servizio TerritorioVia Cartiera, 1338068 Rovereto TN

CERTIFICATO DI ANALISI 13LA01182

DATI CAMPIONENumero ordine: 13-000482

Data di ricevimento: 20/06/2013

Data emissione CdA: 24/06/2013

Matrice: terreniDati idenlificalivi: Terreno da sondaggio - Campione 1-Bis

Note al ricevimento: Approntarnento a fini ludico-sportivi della p. fondo 1832/2 in c.c. Rovereto

DATI CAMPIONAMENTO

Campionamento a cura di: Cliente

RISULTATI ANALITICI Unità di LimiteProva Metodo di prova misura Valore massimo

Residuo secco 105°C CNR IRSA 2 Q.64 Vol.2 1984 % 97.4

Frazione granulometrica < 2mm Metodo interno % 51.9

1drocarburi:

Idrocarburi C maggiore di 12 EPA 3550C 2007 + EPA 8015D 2003 mg/Kg s.s. 69.5 50

20/06 20/06

20/06 20/06

20/06 20/06

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CERTIFICATO DI ANALISI 13LA01183

DATI CAMPIONENumero ordine: 13-000482

Data di ricevimento: 20106/2013

Data emissione CdA: 24/06/2013Matrice: terreni

Dati identificativi: Terreno da sondaggio - Campione 2-Bis

Note al ricevimento: Approntamento a fini ludico-sportivi della p. fondo 1832/2 in c.c. Rovereto

DATI CAMPIONAMENTO

Campionamento a cura di: Cliente

RISULTATI ANALITICI Unità di LimiteProva Metodo di prova misura Valore massimo

Residuo secco 10SoC CNR IRSA 2 Q.64 Vol.2 1984 % 90.1

Frazione granulometrica < 2mm Metodo interno % 66.5

Idrocarburi:

Idrocarburi C maggiore di 12 EPA 3550C 2007 + EPA 8015D 2003 mg/Kg s.s. 50.0 50

20/06 20/06

20/06 20/06

20/06 20/06

(#): Colonna A, Tabella 1, Allegato 5 al Titolo V alla Parte Quarta del Decreto Legislativo 152/2006

Note al Certificato di Analisi: analisi eseguite sull'aliquota di granulometria inferiore a 2 mm e valori riferiti alla totalità deimateriali secchi, comprensivi dello scheletro, come previsto dall'Allegato 2 al Titolo V del D.Legislativo 152/2006

I risultati contenuti nel presente certificato di analisi sono riferiti esclusivamente al campione sottoposto a prova/e.vietata la riproduzione parziale del presente certificato, salvo autorizzazione scritta del sottoscritto.

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