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COMUNE DI SAN ZENONE DEGLI EZZELINI PROVINCIA DI TREVISO REGIONE VENETO INTERVENTO DI RISTRUTTURAZIONE EDIFICIO COMMERCIALE ESISTENTE PER LA REALIZZAZIONE DI UNA MEDIA STRUTTURA DI VENDITA RELAZIONE DIMOSTRATIVA DELLA NON SIGNIFICATIVITÀ SECONDO LA GUIDA METODOLOGICA PER LA VALUTAZIONE DI INCIDENZA AI SENSI DELLA DIRETTIVA 92/43/CEE E D.G.R. 2299 DEL 19/12/2014 Committente: BIZZOTTO S.P.A. Bassano del Grappa ZONCHEDDU E ASSOCIATI ing. Zoncheddu Brunello Zanon Battocchio geom. Andriollo Farronato Via Santa Chiara n° 25/d 36061 Bassano del Grappa (VI) Tel. 0424 510490 - Fax 0424 394266 - P.IVA 02244270241 [email protected][email protected] dott. ing. Marco Battocchio ottobre 2015

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COMUNE DI SAN ZENONE DEGLI EZZELINI

PROVINCIA DI TREVISO

REGIONE VENETO

INTERVENTO DI RISTRUTTURAZIONE EDIFICIO COMMERCIALE ESISTENTE PER LA REALIZZAZIONE DI

UNA MEDIA STRUTTURA DI VENDITA

RELAZIONE DIMOSTRATIVA DELLA NON SIGNIFICATIVITÀ SECONDO LA GUIDA METODOLOGICA PER LA VALUTAZIONE DI INCIDENZA AI SENSI DELLA DIRETTIVA 92/43/CEE E D.G.R. 2299 DEL 19/12/2014 Committente: BIZZOTTO S.P.A. Bassano del Grappa ZONCHEDDU E ASSOCIATI ing. Zoncheddu Brunello Zanon Battocchio geom. Andriollo Farronato Via Santa Chiara n° 25/d – 36061 Bassano del Grappa (VI) Tel. 0424 510490 - Fax 0424 394266 - P.IVA 02244270241 [email protected][email protected] dott. ing. Marco Battocchio

ottobre 2015

Intervento di ristrutturazione edificio commerciale esistente per la

realizzazione di una media struttura di vendita

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DIMOSTRAZIONE DI NON SIGNIFICATIVITÀ DEGLI IMPATTI 1. PREMESSA Nel mese di settembre 2015 la ditta Bizzotto S.P.A. di Bassano del Grappa affidava

all’ingegner Marco Battocchio dello Studio ZONCHEDDU E ASSOCIATI di Bassano del

Grappa la redazione della presente Relazione dimostrativa della non significatività per la

valutazione di incidenza ai sensi della direttiva 92/43/CEE e D.G.R. 2803 del

4/10/2002.

L’intervento edilizio in oggetto riguarda l’apertura di nuovi esercizi commerciali

caratterizzati da una superficie di vendita totale di 2.299 mq sul sedime di un’attività

preesistente ma unica; pur essendo pari a 7 il numero di attività commerciali di cui si

prevede l’insediamento, non si esclude la possibilità dell’insediamento di una struttura

dedita alla ristorazione o di tipo ricettivo-alberghiero con superficie lorda pari a 1500 mq;

per questo motivo ci si pone cautelativamente all’interno della classificazione “media

struttura”.

fig. 1 – il sito in esame.

I nuovi insediamenti commerciali troveranno collocazione al piano terra di un edificio

esistente attualmente adibito a sala espositiva; la destinazione artigianale del piano

semi-interrato rimarrà inalterata. Attualmente l’intero stabile non è utilizzato. Va

considerato che l’accesso esistente non subirà modifiche rimanendo in Via delle

Industrie (laterale sud della SP 248).

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Il presente elaborato è stato redatto al fine di valutare l’eventuale insorgere di impatti su

habitat e specie presenti nei Siti di Interesse Comunitaria (SIC) istituiti sulla base della

direttiva Habitat, o nelle zone di Protezione Speciale (ZPS) realizzate in esecuzione della

Direttiva Uccelli.

In Veneto il D.G.R. n. 2803 del 4 ottobre 2002, ha approvato specifici documenti di

indirizzo per la stesura della relazione di valutazione di incidenza e per la successiva

verifica a livello regionale. In particolare, al punto 2 definisce i “Criteri metodologici e

contenuti della relazione di valutazione di incidenza”, e, tra l’altro, con riguardo al campo

geografico di applicazione definisce che la necessità di redigere la relazione non è

limitata a piani e progetti ricadenti esclusivamente all’interno dei territori proposti come

S.I.C. o Z.P.S.

2. RIFERIMENTI NORMATIVI 2.1. Normativa Europea

- Direttiva 2001/42/CE “Valutazione degli effetti di determinati piani e programmi

sull’ambiente naturale” (Direttiva VAS)

- Direttiva 2014/52/CE “modifiche alla direttiva 2011/92/UE concernente la

valutazione dell'impatto ambientale di determinati progetti pubblici e privati”

2.2. Normativa Nazionale

- D.Lgs. n° 152/2006 “Norme in materia ambientale” (T.U. Ambiente)

- D.Lgs. n° 159/2011 “Codice delle leggi antimafia e delle misure di prevenzione,

nonché nuove disposizioni in materia di documentazione antimafia a norma degli

articoli 1 e 2 della legge 13 agosto 2010, n. 136 (art. 85)”

2.3. Normativa Regionale

- L.R. 26/03/1999, n° 10 “Disciplina dei contenuti delle procedure di valutazione d'

impatto ambientale”

- L.R. 27/12/2000, n° 24 “Modifiche alla LR 26/03/1999, n. 10 in materia di

Valutazione di Impatto Ambientale in attuazione del DPCM 3/09/1999”

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- L.R. 26/06/2008, n° 4 “Disposizioni di riordino e semplificazione normativa –

collegata legge finanziaria 2007 in materia di governo del territorio, parchi e

protezione della edilizia residenziale pubblica, mobilità ed infrastrutture”

- L.R. 28/12/2012, n° 50 "Politiche per lo sviluppo del sistema commerciale nella

Regione del Veneto"

- Reg. Reg. Veneto n° 1/2013 “Indirizzi per lo sviluppo del sistema commerciale”

- D.P.R. 28/12/2000 n° 445 “Testo Unico delle disposizioni legislative e

regolamenti materia di documentazione amministrativa”

- D.G.R. 01/10/2004, n° 2988 “Valutazione degli effetti di determinati piani e

programmi sull'ambiente”

- D.G.R. 24/10/2006, n° 3262 “Principi per l'attuazione della Direttiva 2001/42/CE

Comunità Europea”

- D.G.R. 31/10/2006 n° 3173 “Guida metodologica per la valutazione di incidenza”

- D.G.R. 7/08/2007, n. 2649 recepimento della Parte II del D.Lgs. 03/04/2006, n.

152 "Procedure per la valutazione ambientale strategica (VAS), per la

valutazione di impatto ambientale (VIA) e per l'autorizzazione integrata

ambientale (IPPC)"

- D.G.R. 22/07/2008, n° 1998 recepimento e disposizioni applicative del D.Lgs.

16/01/2008, n. 4 "Ulteriori disposizioni correttive ed integrative del D.Lgs.

03/04/2006, n. 152, recante norme in materia ambientale"

- D.G.R. 19/12/2014, n° 2299 “Nuove disposizioni relative all'attuazione della

direttiva comunitaria 92/43/Cee e D.P.R. 357/1997 e ss.mm.ii. Guida

metodologica per la valutazione di incidenza. Procedure e modalità operative"

- D.G.R. 27/11/2014, n° 2002 “approvazione del database della cartografia

distributiva delle specie della Regione del Veneto a supporto della valutazione di

incidenza (D.P.R. n. 357/97 e successive modificazioni, articoli 5 e 6)"

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3. INDIVIDUAZIONE DELL’AREA L’edificio ad uso commerciale oggetto del presente progetto di ristrutturazione è sito a

San Zenone degli Ezzelini in via delle Industrie ed individuato catastalmente al fg. 3

mapp.le 448; di seguito si riportano alcuni estratti cartografici con l’individuazione

dell’area oggetto di intervento.

fig. 2 – Ortofoto

fig. 3 – Estratto I.G.M.

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fig. 4 – Estratto Mappa Catastale comune di San Zenone sez.A – fg. 3

4. LOCALIZZAZIONE DELL'INTERVENTO NEL TERRITORIO

Geografia

Il territorio del comune di San Zenone degli Ezzelini è pianeggiante a nord e a sud, ma al

centro è attraversato da una serie da modesti rilievi, ultime propaggini dei colli Asolani.

L'altitudine massima è la cima del colle San Lorenzo (245 m s.l.m.), all'estremità

occidentale; seguono, procedendo verso est, il Coll'Alto (236 m) e il monte Castellaro

(220 m). Il capoluogo si adagia sulle pendici meridionali dei colli, mentre Liedolo è stretto

tra il San Lorenzo e il Coll'Alto. Ca' Rainati, invece, si trova all'estremità sud,

completamente in pianura; qui, al confine con Riese Pio X, si ravvisa l'altitudine minima:

76 m. Numerosi i corsi d'acqua, ma nessuno è particolarmente rilevante: si cita il torrente

Giaretta, che lambisce San Zenone e Ca' Rainati e prossimo all’area in esame.

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fig. 5 – Estratto tav PAT

San Zenone è classificata nella zona 2 di rischio sismico (media sismicità).

Caratteristiche geografiche:

Zona geografica: Italia nord orientale

Latitudine: 45° 46’ 43,92” N

Longitudine: 11° 49’ 28,50” E

Zona altimetrica: pianura

Altitudine sito: 111 m s.l.m.

Suolo e clima

Il comune di San Zenone degli Ezzelini ed il relativo sito di progetto si inseriscono

nell'alta pianura Padana che si stende ai piedi delle Prealpi e del pedemonte degli

Appennini. Essa è caratterizzata da un suolo permeabile, composto da sabbie e ghiaie,

che non riesce a trattenere l'acqua piovana. Perciò questa penetra per decine di metri

sotto la superficie, fino ad incontrare uno strato di materiale impermeabile. Sulle rocce

impermeabili l'acqua scorre fino al punto in cui ha la possibilità di riaffiorare dalla falda

freatica, dando origine ai fontanili o risorgive.

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Per quanto riguarda il terreno esso è costituito da ghiaie limoso sabbiose con livelli

decimetrici di limi sabbiosi compatti e di falda si trova ad una profondità di circa

Il clima è caratterizzato da un'ampia escursione termica annuale con temperature medio

basse in inverno (0º/4 °C) ed alte in estate (25/30 °C).

Cenni storici

il territorio di San Zenone, come provano i reperti, fu abitato sin dalla preistoria. Si tratta

di utensili in pietra, come raschiatoi e armi, che fanno intuire la presenza di una

"fabbrica" neolitica (5.000-2.500 a.C.). Si suppone, infatti, che nella zona asolana si

trovassero gli insediamenti più importanti dell'attuale Trevigiano, mentre la pianura

sottostante era pressoché disabitata per la presenza di foreste.

I secoli successivi videro l'arrivo dei Protoliguri che portarono innovazioni nella tecnica,

tra cui la fusione dei metalli. Successero loro gli Euganei e, infine, i Veneti.

Nell'epoca romana, dall'inizio del IV secolo a.C. i Veneti entrarono in contatto con i

Romani, divenendone fedeli alleati. A partire dal II secolo a.C. la regione divenne

definitivamente assoggettata a Roma.

La zona, assegnata al municipium di Asolo, aveva importanza strategica e venne

valorizzata attraverso la centuriazione e la costruzione di due importanti arterie stradali:

la via Postumia e la via Aurelia. In tutto il comune abbondano i reperti dell'epoca, in

particolare lapidi e resti di abitazioni.

Nell'alto medioevo, anche dopo la caduta dell'Impero Romano, la zona mantenne il suo

ruolo chiave dal punto di vista militare.

In questo periodo il colle di San Zenone fu probabilmente fortificato, nell'ambito di un più

vasto sistema difensivo realizzato dai Longobardi. Fu forse la presenza del castello a

portare allo sviluppo di un insediamento con una chiesa. Si ritiene che quest'ultima

dipendesse inizialmente dalla pieve di Sant'Eulalia, ma verso il X secolo doveva aver

assunto autonomia ecclesiastica: nel 1152, tra le dipendenze del vescovo di Treviso, è

infatti citata la plebem S. Zenonis cum medietate castri et pertinentiis suis.

Durante il basso medioevo, nel 1036, al seguito dell'imperatore Corrado il Salico, giunse

in Italia Ezzelo, capostipite della potente casata degli Ezzelini. Successivamente, venne

investito di vari feudi distribuiti ai piedi del Grappa: tra questi è anche San Zenone.

Suo discendente fu il noto Ezzelino III, capo ghibellino che alla metà del Duecento era

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riuscito ad unificare sotto di sé tutto il Veneto sino a Brescia. Sconfitto e imprigionato nel

1259, morì tragicamente, pare, per sua volontà; il suo impero si disgregò rapidamente e

il fratello Alberico, suo principale alleato, fu costretto a rifugiarsi nel castello di San

Zenone. Nemmeno un anno dopo veniva assediato da una lega di varie città guelfe:

venne così imprigionato, torturato e ucciso, sorte che toccò a tutta la sua famiglia.

Dal 1314 San Zenone risulta essere tornata sotto il controllo trevigiano.

Nel 1339 la Repubblica di Venezia sottomise a sé il Trevigiano. In quello stesso anno fu

istituita la podesteria di Asolo, a cui furono assegnate anche San Zenone e Liedolo. Solo

nel 1388, tuttavia, la conquista della Serenissima si poté dire definitiva.

A parte la parentesi della guerra della Lega di Cambrai, il dominio veneziano portò un

lungo periodo di stabilità politica, a vantaggio dell'economia e del benessere (seppur

relativo) della popolazione.

Nel 1797 Napoleone pone fine alla Serenissima. Seguì un periodo di instabilità che vide

il Veneto passare dapprima all'Austria, poi di nuovo alla Francia e infine ancora

all'Austria (ora elevatasi ad Impero) che nel 1815 istituì il Regno Lombardo-Veneto[3].

Nel 1866 San Zenone passa, come tutto il Veneto, al Regno d'Italia: in questo periodo

viene completata la costruzione della nuova chiesa parrocchiale, in quanto la precedente

era pericolante.

5. DESCRIZIONE DEL PROGETTO

L’edificio oggetto del presente progetto attualmente, dopo vari utilizzi che sono andati da

autosalone a sala mostra di mobili, è inutilizzato. Pur senza grosse problematiche

l’edifico inutilizzato comincia a mostrare qualche segno di degrado. La proprietà vuole

valorizzare l’immobile così da poterlo mantenere in perfette condizioni manutentive.

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fig. 6 – Immagine del Fabbricatoattuale

fig. 7 – Planimetria Stato di fatto.

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Il progetto di ristrutturazione di un edificio ad uso commerciale, sito a Bassano del

Grappa San Zenone degli Ezzelini in via delle Industrie ed individuato catastalmente al

fg. 3 mapp.le 448 del Catasto del Comune di San Zenone, redatto dall’arch. Adriano

Cantele con studio a Bassano del Grappa in via Mure del Bastion, prevede la

ristrutturazione di un fabbricato esistente con la modifica della viabilità privata interna al

lotto e la realizzazione di alcune nuove separazioni interne per ricavare dall’attuale unico

attività commerciale nuovi esercizi commerciali più piccoli e flessibili. Tali esercizi sono

caratterizzati da una superficie di vendita totale di 2.299 mq sul sedime di un’attività

preesistente ma unica; pur essendo pari a 7 il numero di attività commerciali di cui si

prevede l’insediamento, non si esclude la possibilità dell’insediamento di una struttura

dedita alla ristorazione o di tipo ricettivo-alberghiero con superficie lorda pari a 1500 mq;

per questo motivo ci si pone cautelativamente all’interno della classificazione “media

struttura”.

Gli interventi esterno sono minimali e mantengono per la maggior parte le

pavimentazioni e sistemazioni esistenti; una modifica viene realizzata nell’accesso, che

sempre sulla posizione esistente, permette la creazione di un senso giratorio attorno

all’edificio. La realizzazione di una piccola rotatoria sul lato nord est del lotto permette un

agevole utilizzo del parcheggio presente sulla copertura dell’edificio.

Con la realizzazione della rotatoria si elimina l’accesso attualmente presente sulla strada

principale eliminando una probabile situazioni di pericolo .

fig. 8 – Planimetria di Progetto

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fig. 9 – Foto del fabbricato: prospetto SUD, OVEST e NORD

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6. INDIVIDUAZIONE VINCOLI

La pianificazione territoriale urbanistica dal livello comunale, fino a quello comunitario,

passando per il livello intercomunale, provinciale e regionale, ha inteso dare ordine alla

rapida e disordinata espansione industriale degli anni precedenti, con indirizzi e norme

volte a compensare la trasformazione del territorio.

L’intervento in oggetto comporta una lieve trasformazione dell’area che non comporta

una perdita di risorse naturali , non prevedendo un’estensione su aree verdi / agricole, e

di caratteri culturali, storici o testimoniali. L’impatto nel territorio circostante è comunque

molto piccolo e comunque in una parte dell’ambito comunale già urbanizzata, fortemente

antropizzata ed infrastrutturata attualmente sede di numerose attività

commerciali/produttive in piena attività sorte negli ultimi decenni lungo la strada statale.

PATI – Piano di assetto del Territorio Intercomunale.

Con Deliberazione n. 1790 del 16 giugno 2009 (Bur n. 55 del 07/07/2009) la Giunta

regionale del Veneto ha ratificato, ai sensi dell'art. 15, comma 6, della Legge

Regionale n. 11 del 23.04.2004, l'approvazione del Piano di Assetto del Territorio

Intercomunale dei Comuni di San Zenone degli Ezzelini e Fonte (TV) a seguito degli

esiti della Conferenza dei Servizi del 06.05.2009.

Si riporta di seguito la Carta dei Vincoli e della Pianificazione Territoriale da dove si vede

che il sito in esame è soggetto ai seguenti vincoli:

- Vincolo Paesaggistico D Lgs 42/2004 – Aree di notevole interesse pubblico

- Vincolo Paesaggistico D Lgs 42/2004 – Corsi d’acqua

- Si nota la vicinanza con un’area a rischio di incidente rilevante

Dall’analisi della carta delle Invarianti non è emerso alcun vincolo.

Dall’analisi della carta delle Fragilità non è emerso alcun rischio di tipo idro-geologico

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fig. 10 – Carta dei Vincoli e della Pianificazione Territoriale

P.T.C.P. – Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale

In data 23.03.2010 ai sensi dell'art. 23 della L.R. n. 11/2004, con Delibera della Giunta

Regionale n. 1137 è stato approvato il Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale

P.T.C.P.).

Piano Territoriale della Provincia di Treviso richiama in particolare l’attenzione sulla

qualità dei servizi, sulla forma urbana, sulla tutela dell’ambiente e sull’efficienza delle

infrastrutture, con la consapevolezza che solo attraverso la visione complessiva dei

fattori di valorizzazione, sviluppo e sostenibilità, la pianificazione urbanistica può creare

le condizioni per il benessere futuro.

Si riportano di seguito la Carta delle Fragilità 2 -1 A e la Carta delle Reti Ecologiche 3 - 1

A dalle quali non si individuano criticità per quanto riguarda invece il sistema ambientale,

l’area in oggetto risulta essere “Area condizionata dall’urbanizzato”, al di fuori di ambiti

quali parchi, aree critiche, varchi ecologici ed aree di potenziale completamento della

rete ecologica.

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fig. 11 – estratto PTCP – tav 2 1 A

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fig. 12 – estratto PTCP – tav 3 1 A

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RETE NATURA 2000

Il Consiglio delle Comunità Europee, in accordo con quanto stabilito dalle convenzioni

internazionali, ha adottato il 21 maggio 1992 (92/43/CEE – direttiva Habitat) un’apposita

direttiva con la quale viene costituita la rete ecologica Natura 2000, formata da ambiti

territoriali in cui si trovano tipologie di habitat con specie di interesse comunitario.

Tali disposizioni sono state recepite dallo Stato Italiano con il D.P.R. 8 settembre 1997

n.357 “Regolamento recante attuazione della direttiva 92/43/CEE relativa alla

conservazione degli habitat naturali e seminaturali, nonché della flora e della fauna

selvatiche”

La Regione Veneto ha individuato 156 proposti siti di importanza comunitaria, elencati in

allegato al D.M. 3 aprile 2000.

Per tali siti valgono le disposizioni statali e comunitarie in materia.

Nella rete sono inoltre comprese le zone di protezione speciale (Z.P.S.) classificate dagli

Stati membri ai sensi della direttiva 79/409/CEE (direttiva "Uccelli") e sottoposte a

normative analoghe a quelle previste per le Z.S.C.

fig. 13 – i siti NATURA 2000 prossimi al fabbricato

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Come evidenziato nella presente relazione, la realizzazione della struttura di vendita non

determina effetti negativi significativi sugli habitat e sulle specie animali nel sito di rete

Natura 2000. L’area di realizzazione del progetto è infatti esterna alle seguenti zone

insistenti nel territorio limitrofo:

Dalla cartografia precedente si individuano i seguenti SITI:

Nominativo Cod. Distanza(km)

COLLI ASOLANI IT 3240002 5,8

MASSICCIO DEL GRAPPA IT 3230022 5,9

PRAI DI CASTELLO DI

GODEGO IT 3240026 5,6

GRAVE E ZONE UMIDE

DELLA BRENTA IT 3260018 7,5

Considerate quindi le notevoli distanze da tali aree sensibili e considerando la notevole

antropizzazione esistente tra queste aree ed il sito di progetto, si può asserire che non vi

è perdita di aree di habitat, non vi è frammentazione (a termine o permanente, in

relazione all'entità originale), non vi è perturbazione (a termine o permanente, anche a

distanza dal sito) ed infine non vi sono cambiamenti negli elementi principali dei sito

sensibili.

Comunque è stato redatto lo screening per la valutazione se ci sono o meno effetti

significativi sulle arre individuate a seguito dell’intervento in progetto.

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PAI - Piano di Assetto Idrogeologico

Si sono analizzate le carte del PAI del Bacino del Brenta-Bacchiglione nel quale rientra il

sito in esame come limite orientale del bacino; non c’è una cartografia specifica nelle

tavole di pericolosità idraulica e neanche nei più aggiornati decreti segretariali di

aggiornamento.

P.T.R.C. - Piano Territoriale Regionale di Coordinamento

Il PTRC della Regione Veneto (adottato con DGR n° 7090 in data 23.12.1986 ed

approvato con DCR n° 250 in data 13.12.1991), per quanto riguarda gli aspetti naturali e

di tutela paesaggistica. Per la specifica area in questione, un esame dei documenti

preliminari di piano non ha evidenziato particolari indicazioni del piano.

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RELAZIONE DIMOSTRATIVA DELLA NON SIGNIFICATIVITÀ

SECONDO LA GUIDA METODOLOGICA PER LA VALUTAZIONE DI INCIDENZA AI SENSI DELLA

DIRETTIVA 92/43/CEE E D.G.R. 2803 DEL 4/10/2002

7. SCREENING DEGLI IMPATTI DEL PROGETTO DI RISTRUTTURAZIONE.

SIC - ZPS di riferimento:

Nominativo Cod. Distanza(km)

COLLI ASOLANI IT 3240002 5,8

MASSICCIO DEL GRAPPA IT 3230022 5,9

PRAI DI CASTELLO DI

GODEGO IT 3240026 5,6

GRAVE E ZONE UMIDE

DELLA BRENTA IT 3260018 7,5

Viste le distanze ed il tipo intervento si valutano insieme tutti i siti

INDICATORE VALUTAZIONE

PERDITA DI SUPERFICIE DI HABITAT I siti presentano vari tipi di habitat, anche

molto diversi, tuttavia l’intervento non si

inserisce in alcuno di questi.

FRAZIONAMENTO DELL’HABITAT La realizzazione del progetto non comporta

alcun frazionamento ulteriore degli habitat

presenti nel sito protetto.

INQUINAMENTO ACUSTICO L’opera in progetto non produce emissioni

acustiche superiori ai limiti previsti dalla

legge e, comunque limitati alla fase di

realizzazione dell’opera.

IMPATTO VISIVO L’intervento riprisitna una situazione di

costruzione già esistente. La sistemazione

della viabilità esterna migliora le attuali

condizioni architettoniche/viabilistiche

miglioreranno la percezione visiva.

UTILIZZO DI RISORSE NATURALI L’intervento non prevede alcuna riduzione

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della superficie a verde.

INFRASTRUTTURE L’opera in progetto non necessita di

infrastrutture di nuova realizzazione e utilizza

la viabilità e i sottoservizi a rete esistenti.

Le uniche lievi modifiche alla viabilità sono

all’interno del lotto.

Allegato “A”:

“dimostrazione di non significatività degli impatti”

(DGR 2803 del 4/10/2002)

TITOLO DEL PROGETTO INTERVENTO DI RISTRUTTURAZIONE

EDIFICO COMMERCIALE ESISTENTE PER

RICAVARE 7 UNITA’ - MEDIA STRUTTURA

DI VENDITA

CODICE, DENOMINAZIONE,

LOCALIZZAZIONE E

CARATTERISTICHE DEL SITO NATURA

2000

In ordine di distanza

Codice sito: IT 3240026

Sito: PRAI DI CASTELLO DI GODEGO

Codice sito: IT 3240002

Sito: COLLI ASOLANI

Codice sito: IT 3230022IT 3260018

Sito: MASSICIO DEL GRAPPA

Codice sito: IT 3260018

Sito: GRAVE E ZONE UMIDE DELLA

BRENTA

DESCRIZIONE DEL PROGETTO Il progetto di ristrutturazione di un edificio ad

uso commerciale, sito a Bassano del Grappa

San Zenone degli Ezzelini in via delle

Industrie ed individuato catastalmente al fg.

3 mapp.le 448 del Catasto del Comune di

San Zenone, redatto dall’arch. Adriano

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Cantele con studio a Bassano del Grappa in

via Mure del Bastion, prevede la

ristrutturazione di un fabbricato esistente con

la modifica della viabilità privata interna al

lotto e la realizzazione di alcune nuove

separazioni interne per ricavare dall’attuale

unico attività commerciale nuovi esercizi

commerciali più piccoli e flessibili. Tali

esercizi sono caratterizzati da una superficie

di vendita totale di 2.299 mq sul sedime di

un’attività preesistente ma unica; pur

essendo pari a 7 il numero di attività

commerciali di cui si prevede l’insediamento,

non si esclude la possibilità

dell’insediamento di una struttura dedita alla

ristorazione o di tipo ricettivo-alberghiero con

superficie lorda pari a 1500 mq; per questo

motivo ci si pone cautelativamente all’interno

della classificazione “media struttura”.

PROGETTO DIRETTAMENTE

CONNESSO O NECESSARIO ALLA

GESTIONE DEL SITO (SE

APPLICABILE)

Nessuno

DESCRIZIONE DI ALTRI PROGETTI

CHE POSSANO DARE EFFETTI

COMBINATI

Nessuno

VALUTAZIONE DELLA NON SIGNIFICATIVITA’ DEGLI EFFETTI

Intervento di ristrutturazione edificio commerciale esistente per la

realizzazione di una media struttura di vendita

VALUTAZIONE DI INCIDENZA AMBIENTALE

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DESCRIZIONE DI COME IL PROGETTO DA

SOLO E PER AZIONE COMBINATA INCIDA

SUL SITO NATURA 2000

Non si riscontrano situazioni impattanti

generate dall’opera.

SPIEGAZIONE DEL PERCHE’ GLI EFFETTI

NON SI DEBBANO CONSIDERARE

SIGNIFICATIVI

Dall’esame degli indicatori analizzati

attraverso lo screening non risultano

effetti significativi che non possano

essere comunque mitigati.

CONSULTAZIONE CON GLI ORGANI ED

ENTI COMPETENTI

Nessuna

RISULTATI DELLA CONSULTAZIONE Nessuno

VALUTAZIONE RIASSUNTIVA

Dall’esame degli indicatori analizzati attraverso lo screening non risultano effetti

significativi. Anzi considerata la tipologia delle opere da realizzarsi nei lavori di

ristrutturazione di un edificio commerciale e la distanza dalla perimetrazione del S.I.C –

Z.P.S.. si ritiene che le opere non incidano sullo stesso e pertanto tale progetto sia

escluso dalla Valutazione di Incidenza Ambientale.

DICHIARAZIONE FIRMATA DEL PROFESSIONISTA

Non è probabile possano verificarsi effetti significativi sul sito Natura 2000 ,e relativa

buffer zone, per l’ “INTERVENTO DI RISTRUTTURAZIONE EDIFICO COMMERCIALE

ESISTENTE PER RICAVARE 7 UNITA’ - MEDIA STRUTTURA DI VENDITA” da

realizzarsi in San Zenone degli Ezzelini

ottobre 2015 dott. ing. Marco Battocchio

Si allega doc SIC.