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Comune di Ostuni Ufficio Stampa RASSEGNA STAMPA selezione di ritagli-stampa ad uso del destinatario - non riproducibili sabato 28 marzo 2015 Sommario In attesa della Pasqua, una settimana ricca di musica ed eventi (La Gazzetta del Mezzogiorno) Incontro dei Comuni che aderiscono a “Città dell’Olio” (La Gazzetta del Mezzogiorno) Sport – Volley. Vincenzo Nacci lascia la Pallavolo 2000 Ostuni e vola in Venezuela (Quotidiano) Cronaca. Aggressione a colpi di casco: Dopo la condanna, l’arresto (La Gazzetta del Mezzogiorno) Cronaca. Arrestato dopo la condanna per lesioni aggravate (Quotidiano) Elezioni regionali. Le amicizie rotte dalla politica. Il caso di Ostuni (Quotidiano) Regione Puglia, non passa la legge Omnibus (La Gazzetta del Mezzogiorno) Regione Puglia. Commercio, stop carte: Ora basterà la “Scia” (La Gazzetta del Mezzogiorno) Emergenza ulivi. Xylella, taglio sospeso per gli ulivi a Oria (La Gazzetta del Mezzogiorno) Emergenza ulivi. Xylella, il Tar boccia gli abbattimenti (La Repubblica, ed. Bari) Emergenza ulivi. Xylella, il Tar blocca il taglio degli ulivi infetti (Corriere del Mezzogiorno) Emergenza ulivi. Xylella, il Tar sospende l’eradicazione a Oria (Quotidiano) Emergenza ulivi. Xylella, misure contro il batterio: I Paesi Ue si dividono (Quotidiano) Emergenza ulivi. Xylella, Via Crucis, sit-in, convegni e appelli per salvare gli ulivi (Quotidiano) “Green Philosophy”. Elogio dell’ulivo, albero dolce e “ospitale” (Corriere del Mezzogiorno) a cura di: Natalino Santoro Francesco Pecere Emilio Guagliani

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Comune di Ostuni

Ufficio Stampa

RASSEGNA STAMPA selezione di ritagli-stampa ad uso del destinatario - non riproducibili

sabato 28 marzo 2015

Sommario

• In attesa della Pasqua, una settimana ricca di musica ed eventi (La Gazzetta del Mezzogiorno)

• Incontro dei Comuni che aderiscono a “Città dell’Olio” (La Gazzetta del Mezzogiorno)

• Sport – Volley. Vincenzo Nacci lascia la Pallavolo 2000 Ostuni e vola in Venezuela (Quotidiano)

• Cronaca. Aggressione a colpi di casco: Dopo la condanna, l’arresto (La Gazzetta del Mezzogiorno)

• Cronaca. Arrestato dopo la condanna per lesioni aggravate (Quotidiano)

• Elezioni regionali. Le amicizie rotte dalla politica. Il caso di Ostuni (Quotidiano)

• Regione Puglia, non passa la legge Omnibus (La Gazzetta del Mezzogiorno)

• Regione Puglia. Commercio, stop carte: Ora basterà la “Scia” (La Gazzetta del Mezzogiorno)

• Emergenza ulivi. Xylella, taglio sospeso per gli ulivi a Oria (La Gazzetta del Mezzogiorno)

• Emergenza ulivi. Xylella, il Tar boccia gli abbattimenti (La Repubblica, ed. Bari)

• Emergenza ulivi. Xylella, il Tar blocca il taglio degli ulivi infetti (Corriere del Mezzogiorno)

• Emergenza ulivi. Xylella, il Tar sospende l’eradicazione a Oria (Quotidiano)

• Emergenza ulivi. Xylella, misure contro il batterio: I Paesi Ue si dividono (Quotidiano)

• Emergenza ulivi. Xylella, Via Crucis, sit-in, convegni e appelli per salvare gli ulivi (Quotidiano)

• “Green Philosophy”. Elogio dell’ulivo, albero dolce e “ospitale” (Corriere del Mezzogiorno)

a cura di:

Natalino Santoro

Francesco Pecere

Emilio Guagliani

lA GAZZETJA DELMEZZOGIORNO SABATO 28 MARZO 2015

Ostuni, una settimana ricca di musica ed eventi

resentate le iniziative che ca­. ratterizzeranno la "Città Bian­ca" nel prossl.mo fine settimana in attesa della Pasqua. Que­

st' Afuministraziòne non ha Ìnai lesinato per organizzare degli eventi anche di spèssore - ha detto il sindaco Coppola -quindi siamo stati pronti a rispondere all'invito di don Paolo Zofra dei SS. Mèdici per un requiem di Mozart stasera per poi spostarci domani, domenica delle Palma, sia con l'evento "La Passione", la rap­presentazione del momento cruciale di tutta la Santa Pasqua mentre, subito dopo, abbiamo organizzato con la "Di Venere Ensanible" un'opera sinfonica sempre a sfondo religioso". Si partirà stasera, alle

19.30 all'interno del Santuario SS. Medici Cosma e Damiano di Ostuni è in pro" gramma il Concerto del Coro Polifonico Jubilate di Conversano che, accompagna­to da Francesca Ruospo (soprano), Va­lentina Patella (contralto), Donato Lil­lo-Tarì (tenore), Lorenzo Salvatori (bass-baritono), Loretta Tanzarella (or­gano) e diretti dal maestro Donato Totaro, proporranno al pubblico ia"Messa di Re­quiem"K626 di Wolfgang Amadeus Mo­zart.. Domani, spazio all'evento organiz­zato col patrocinio del comune, dall'as­sociazione "Salviamo il Bianco" sulla "Passione" (si svolgerà nelle giornate del 29 marzo e del 1° aprile) e si strutturerà in tre passaggi: il processo romano a Gesù ed

"Ecce Homo", nel chiostr9 San Francesco del palazzo di città; la Via Crucis (su via Bixio Continelli) e la Crocifissione (su viale Oronzo Quaranta). Tutto è stato ambientato nel centro storico ostunese e nel suo nucleo più antico "La Terra" che sono da sempre l'obiettivo principale dell'associazione "Salviamo il Bianco". Alle 20.00 presso la basilica minore della Concattedrale, si svolgerà il concerto sin­fonico 'Giuseppe D'Egitto', uno spettacolo portato in scena dall'associazione mu­sicale "Di Venere Ensamble".L'opera, che s'ispira al Libro della Genesi e comporta un elevato numero di protagonisti, rap­presenterà un'importante occasione per coinvolgere il pubblico.

IA GAZZE1fA DR MEZZOGIORNO SABATO 28 MARZO 2015

~' Il!} tM [ 'l ASSEMBLEA REGIONALE PER FARE IL PUNm IN UNA DELLE PROVINCE Ptfi RAPP8ESE8TATIVE PER rouvtCOLTURA

I ComUni che ad;;~'~:~,,~;,'' onua.<tCittà dell'olio». ' . , . . : ~:;;.:· .. · ... - ~. - . ;~;~~~}(~ ·"~~·,·;>. . . " . . '

sitrover . o 8.CasaCatttonieraAnas . • FAsANÒ. A.Ssemble~ regi~ 4\lll'~ , ciazione nazionale "Città dell'Olio''.: ·1'a.ppun:

· tameùto è. per oggi, alle 10.~o, nell'Àlbetgabici;' •' sito nella casa. Cantoniera ex Anas di Mon' talbano. L'asS<lciazione è composta dai 32 Co­mUni pugliest undic.i del1a provincia di Jla,ri,. nove di quella di Foggia, quattro dellaBat, sette

. della i;>ròVincia di Lecce e, p~ la provincia di · , ::ilrindiSL Fasano.· . •· ·· .. • . • • : .·:. ''«ifòVQ!ÙÌò fortemente che l'assemblea .n.: .

. ililal~ fygicinale tlella rete. nazii>l)alè "yiità: . dell'Olfu" si tenesse da"nol ~afferma Renzo De

LeonardiS, · aSsèssore alle Attività produttiVè · . del Còmtine di Fasano, nonché vicecoordiÌ1a-· • ·

tore regionale di "Città dell'Olio" ·. Intanto perché della provincia brindisinàsiamoancora l'unico Comunè aderente al sodalliio nazionale e, dunque, iappre$entiamo in qilalcbe modo il tetritoriò cosi ricco di produzi!l11e oliviccila ed· oleicola e pai pèrcb,é il Parco regionale delle Dune costiere (all'interno del quale si situa nione regicinale di "Città dèll'Olio", giacché nibile legato alla mobilità dolce e a: risorse Y Albergabicl), grazie al faj;tivo, appassionatci e. rappi'esental'areanatoraleprotettainclusanei paesaggisti.J!he uniche al mondo. Non è un caso, competente direttore Gianfranco Ciola, pare territori comunali di Fasano e Ostuni e in par· infatti, la recente Volontà manifestata dai Co· essere Ìlitvvero - sottolinea De Leonardis - la tieolar modo le aree rurali del Pàrco, interes- munì di MonopolL Fasano, Ostun1 e Carovigno­"cull8.", ed.anzi il baluardo, della piana degl) sale da oliveti pluricenteruirì ~ttraversatl di avviaré la candidatura della piana olivètata

_ · ulivi e dèlle aree naturali da pre8ervare e so. dall'antico traeciato della via Traiana, tra mas· all'Unesco come patrimonio monillale stenere a fmi ambientali e turistici». serie storiche, insediamenti rupestri e frantoi dèll'ilmanità; proposta fortemente sostenuta

Il Parco regionale dèlle Dune Costiere sem· !pagei dove r Albergabici sVolgerà un'azione dall'associazione nazionalè "Città dell'Olio", bra, quindL essere la naturale sede della riU· lmpartante di "promozione del tnrismo soste- poiché, se accolta, l'area'in questione potrebbe

,)"F.,,. . -- . . .e' ~ ..• : • .·-,, . •· ..,;, ;. ~" . •

ess.,. il primo paesaggio olivico~ al nÌòildo ·' ~COJ?:osdut~' come patiimoirlo' dell'~ità:;: per questo, all'assemblea regionale di sabato parteciperà anche il Comune· di Ostunl. c<in il. sindaco Gianfranco Coppola e l'asS.ssore alle

·Attività produttive Giovanni Fedele, invitati a presenziare con !'auspicio· che ànche Ili Città Bianca prossimamente aderisca alla r.ete na· zionale "Città dèll'Olio".

. Allaì:iùnionedioggiparteciperannoanche il presidente nazionaTu del sodalizio Enrico Lupi e il direttore Antonio Balenzano: mi' occasione per manifestarevlcinanzaalla·comunità di oli· vicoltori puilJiesi ·e ·salentini coinvolti dall'espander.i deliB. Xylella fastidiosa che ri· schlà di compromettere oltre al patrimonio oli· vicolo, la storia e l'identità stessa della Puglia.

di Francescò PECERE

OSTUNI - Si avvicina ine­sorabilmente il divorzio . pro­grammato, tra la Pallavolo 2000 Ostunì e coach. Vincenzo Nacci, in procinto di trasferir­si in sud-America per riprende~ re la guida della naziomile ve~ neztielana irì preparaziòne· del­la World League di questa estate .. Da quando Nacci ha ac­cettato l'invito a prendère la guida della' squadra ostunese .ha. vinto qrtattro gare su sei e le due perse ·èon il risultato di 3 a 2,in casa.della prima.e ter­za · in classifica. ·se inoltre · si considera che capitan .Guàltie-

SABATO 28 MARZO 2015

Nacci salutal'Ostuni e vola in Venezùela

·Coach Vincenzo: ~facci lascia la Pallavolo 2000 per traslérÌrsi in V!Ìnezuela

ti. e. compagni,. in quattro di · queste· sei gare hanno incontra- · to lè prime quattro della clas­se, espugnando ì1 parquet del Torre s.s,, e imponendosi nel­l'ultima di èampionato sul

. Martano, un ruolino di marcia · di tutto rispetto portando .a ca­

sa 12. punti su 18 disponibili. , , «Sono soddisfatto del lavo" .

ro che ìn questo periodo abbia­mo. svolto e penso che i risulta­ti.• siano la conferma dei pro-

. gressi che questo gruppo ha ot­tenuto - . ammette Vincenzo

· N acci -. Sapevo che il mio in~ carico 'era; pro-tempore e tutto

-·--- ·- ,- " -·-.-·"'-•'·~-~·"=n'T ~"~='=" -'-'··-~"=='·<•n·~-.0>, ,,, , ,._,,.,,,,""="=-~<

questo un po' mi dispiace per­ché sono convinto che i ragaz­zi possono ancora migliorare e giocare àlla pari con tutti. Ri­tornare ad allenare ad Ostuni è stato un amarcord molto pia­cevole,. lavorare per la società da cui sono partito è sempre stimolante, con un gruppo di amici a cui tengo in maniera particolare».

Il timone della prima squa­dra della Pàllavolo 2000 Ostu­

. ni, passerà nelle mani di Gia­como Viva, già responsabile tecnico. della squadra di serie D ostunese, sempre coadiuva­to da coach Rob.erto 1 Bianchi. Insieme cercheranno di porta­re la formazione del presiden­te Blasi, ai play off.

Q~2~!~t~~iiò SABATO 28 MARZO 2015

·lii1Hli I carabinieri hanno arrestato il 26enne che sette anni fa picchiò un coetaneo

Aggressione a colpi di casco Dopo la condanna, l'arresto di Danilo SANTORO

La giustizia presenta il con­to. A distanza di oltre sette an­ni da una violenta rissa, scatu­rita per un futile motivo, si so' no riaperte le porte del carcere per il 26enne della città bian­ca Flavio Melpignano. Il gio­vane, ieri, è_ stato arrestato e condotto nella casa circonda­riale di Brindisi.

I c.arabinieri di Ostuni, di­retti dal maresciallo Domeni­co Barletta, hanno provveduto ad eseguire uu ordine di carce­razione emesso dall'ufficio esecuzioni penali della Procu-. ra generale della Repubblic.a presso la corte d'Appello di Lecce. "Il giovane deve espiare la pena cumulativa definitiva di 3 anni e 2 mesi di reclusio­ne, per lesioni aggravate. I fat­ti risalgono al 2008.

L'allora l9enne, insieme ad altri tre giovani, secondo laccusa si rese protagonista dell'aggressione nei confronti di un ragazzo ostunese. Alla base della violenta rissa una

banale discussione iniziata per un parcheggio. Il tutto avven­ne nei pressi dell'ospedale ci­vile di. Ostuni nel pomeriggio del 24 gennaio 2008:. la lite scaturì . per un possibile urto dell'auto della.vittima ai danni dello.scooter di uno dei mino­renni, e degenerò in pochi mi­nuti. Tra reazioni verbali

. scomposte ed offese recipro-che, sbucò improvvisamente un casco, con il quale la vitti­ma sarebbe·. stata colpita più volte, da una schiera di giova­nissimi, tra i quali àppurito Melpignano.

Dalla ricostruzione delle forze .dell'ordine, il ragazzo tramortito e con evidenti segni di violenza sllbita rimase a ter-. ra per alcuni minuti, prima che alcuni passanti intervenis­sero per aiutarlo. Gli aggresso­ri provarono a foggire, !Ua su.­bito dopo vennero identificati e bloccati; La vittima fu tra­sportata al "Perrino " di Brine disi dove gli fu riscontrata una frattura alia mandibola.

La gravità dei traumi portò

38 I mesi che il giovane dovrà scontare in cella

t.:anno in cui maturò il violento pestaggio

la vittima, ad una prognosi che dagli iniziali 60 giorni, è stata prolungata fino a 300 giorni. Anche il medico lega­le, convocato su richiesta del­la procura di Brindisi, accertò la }lresenza di una malforma­zione permanente _alla mandi-

JFATII I carabinieri hanno

eseguito l'arresto del 26enne Flavio

Melpignano, chiamato a

scontare una pena di 3 anni e 2 mesi per un pestaggio

boia . della vittima, - costretta Ilei . corso _degli .anni anche ad una serie di interventi di chi­r~~gia' plastica. Nel 2011 a

·quasi tre anni dal futile litigio, terminato con una rissa ·ctai conto_pii _·· inllnmaginabile per le dinijmiche e le frat;ure ripor, tate dàl giovane os.tunese, Fla­vio Melpignano, :fu,condariria­to a -3;canni e 4 mèsi'di reclu-. sfon~·0n:::- -·_:_· __ -·--;~;."::'<~>> ::·,··---~·;'.--

Il '~ollegio giudicante del tri_bunale di Brindisi, presiedu­to da Gabriele Perrìa, pur rico­

.... nascendogli le attenuanti gene-riche, ritenne Melpignano re­sponsabile di lesioni gravissi­me con laggravante di futili motivi. -· _ ·

Nel corso del 201_1, il tribu"". nale dei minori di Lecce deci­se di assolvere, laltro giovane allora· minorenne,: .individuato dalle forze delle ordine, subito dopo l'aggressione.

Nelle mC>tiv.azioni che spin­sero il giudice Maria Rita Ve, rardo a prosciogliere ]'altro im­putato, le versioni non sempre coerenti .da parte della vittima, nell'esposizione dei fatti,

IA GAZZElIA. DEL MEZZOGIORNO SABATO 28 MARZO 2015

TRE ANNI E DUE· MESI

Arrestato dopo la condanna , per lesioni aggravate

e OSTUNI. Lesioni aggravate: questo il reato per cui Flavio Melpignano, 25 anni, ostunese, è stato condannato in via defi­nitiva. Raggiunto da un ordine di carèe­razione, emesso a suo carico dalla Procura generale presso la Corte di appello di Lecce, l'altro ieri il 25enne ostunese è stato ar-

Flavio Melpignano

restato ed è fmito in carcere. Deve espiare la pena cu­mulativa di tre an­ni e due mesi di reclusione. A dare esecuzione al provvedimento re­strittivo sono stati i carabinieri della stazione di Ostu­ni. Ricevuto l'ordì-ne di carcerazio­

ne, i militari dell' Armahanno rintracciato Melpignano e· glielo hanno notificato. Il giovane è· stato condotto in caserma, e a seguire è stàto condotto nella casa circon­dart?1e-di via Appia, a Brindisi.

IL VOTO Q~~!~l.aiiò

SABATO 28 MARZO 2015

Cala il gelo tra Ncd e Forza Italia fii Finito l'idillio tra Forza Ita­lia e- Nuovo Centrodestra? Pa­re proprio di sì. Almeno nella provincia di Brindisi, dove la nuova alleanza non ha però avuto nemmeno il tempo di es­sere testata. A poche settimane dalle elezioni regionali e da quelle ammìstrative, infatti, un terremoto si abbatte sulla coali­zione di centrodestra. Il coordi­natore provinciale di Ncd Ciro A.-rgese (nella foto accanto), in­fatti, ha annundato la ,sospen­sione di tutti gli accordi rag­giunti fino ad oggi con Forza Italia grazie al dialogo aperto sul territorio grazie alle trattati­ve condotte dallo stesso Arge­se e dal senatore Pietro !urla-ro.

-<<Non- possiamo accettare -attacca Argese - r atteggiamen-

di Francesco RIBEZZO PICCININ

Mai mischiare politica e ami­cizia, se non si vuole rischiare di finire bruciati. Lo hanno im"' parato a proprie spese molti" poli­tici, ultimi dei quali lex senato­re Michele Saccomanno ed il consigliere regionale Maurizio Friolo, esponenti di spicco del , centrodestra ed entrambi di casa a Torre Santa Susanna. Friolo, infatti, da ex "delfino" di Sacco­rnanno si trova oggi a combatte­re lex senatore sul fronte delle prossime elezioni amministrati- ' ve. Saccomanno, infatti, sarà candidato sindaco per lo schiera­mento composto da Fratelli d'I­talia, Movimento Schittulli, Ncd e Fiamma Tricolore. A contrap­porsi alla sua candidatura, un al- · tro inedico, Antonio Trinchera, sostenuto da Forza Italia ed in particolare proprio da Friolo.

Ma questa non .è l'unica spaccatura che si è consumata nel centrodestra in provincia di Brindisi. Altrettanto clamorosa, infatti, è la rottura - all'ombra dello scontro nazionale tra Fitto e Berlusconi - di un rapporto" di amicizia che durava ormai da molti anni: quello tra il deputato cegliese Nicola Ciracì e l'ex par­lamentare, nonché commissario regionale di Forza Italia, Luigi Vitali. Quest'ultimo, infatti, è stato testimone di nozze di Ci­racì ma oggi pare diventato il nemico numero uno del deputa­to cegliese. Mentre di quelli che i racconti tramandano si trovas­sero in prima fila alle stesse noz­ze, molti hanno preso strade di­verse. Massimo Ferrarese, che per anni è stato- lontano da For­za Italia, recentemente si è riav­vicinato al partito azzurro tessen­do da diligente regionale di Ncd gli accOrdi tra i' berlusconiani e il -partito di Alfano in vista di elezioni. Luciano Sardelli, inve­ce, si trova sullo schiaramento opposto e da dirigente dell'Ude sostiene la candidatura a gover­natore di Michele Emiliano con la coalizione di centrosinistra. Massimiliano Baldari, infine, ha da poco lasciato il ruolo di com­missario.cittadino di Forza Italia a Latianò.

E proprio, a causa delle forti

Vitali testimone delle nozze di Ciracì: ora è suo awersario

to di alcuni esponenti di Forza Italia in provincia di Brindisi di prepotenza, prevaricazione e volontà di "comandare" in casa d'altri». Il riferimento, ve­rosimilmente, è al neo commis­sario regionale (oltre che pro­vinciale) di Forza Italia Luigi Vitali, che ha avuto diiettamen­te da Silvio Berlusconi l'incari­co di riorganizzare il partito in Puglia ma che si sta scontran­do con la massiccia presenza su_ tutti i territori di esponenti fittiani, che contestano la sua

Argese «Sospesi tutti gli accordi Non possiamo accettare nessuna prevaricazione»

nomina e conducono contro di lui una guerra $enza quartiere.

Le dichiaiaiioni di Agese ' arrivano poco dopo la_ riunione dei coordinatori provinciali del Nuoyo_ Centrodestra in Puglia, che si è svolto a Bari. «Ci sia­mo seduti al tavolo provinciale del centrodestra - prosegue Ar­gese - con _serietà e spirito di collaborazione, ma mentre Ncd in ogni Comune ha fatto di tlitto per trovare l'unità del centrodestra intero, Forza Ita­lia predicava bene ma agiva di­versamente. Le furbizie e le fu­ghe in avanti non fanno certo bene ad una coalizione che in pròvincia di Bpndisi è stata sempre divisa. E necessaria -la convocazione urgente di un ta­volo provinciale di tutto il cen-

' trodestra, che ristabilisca le re-

gole di convivenza, altrimenti ognuno per la sua strada a pre:::_ scfudere ·dalle regionali».

E c'è . perfino chi, come I' èx capo di Gabinetto di Mas­simo Ferrarese Antonio Panet­telle, preferirebbe che il tavolo "del chiarimento" non fosse nemmeno convocato. «Ritengo - scrive infatti Panettella in ri­sposta alla presa di posizione di Argese - che sia più corret­to che ognuno vada per la pro­pria strada. Non c'è più tempo per le convocazioni». Alle prossime elezioni, infatti, man­ca ormai davvero poco e sareb­be assolutamente controprodu­cente avvicinarsi ulteriomiente a quella data senza alcuna cer­tezza sUlle coalizioni in cam­po.

Ma nella querelle inteiYie:­ne anche il vice presidente del­la Pròvincia Francesco Locoro-

Ciro Argese

Locorotondo «Ci vogliono trascinare in una guerra inutile e che non ci appartiene»

tondo, anch'egli esponente del Nuovo Centrodestra. «Ciro, giustissimo .. Ci vògliOiio porta­re - scrive Locorotondo, capo­gruppo Ncd in consigli<? comu­nale a Ceglie - in una guerra e in un modo di far politica che a noi non appartiene e che non ci interessa. Noi del Nuovo Centrodestra siamo e saremo sempre e solo per il buon go­verno del nostro t~rrìtorio, co­me avviene già sia in Provin­cia che_ a Ceglie».

Cosa accadrà ora? Non re­sta che attendere la mossa di Forza Italia, ed in particolare

.del commissario regionale Vi­tali, che oltre alla "fronda" in­terna dei fittiani a livello regio­nale, ora si trova ad affrontare, a livello -provinciale, la rabbia del Nuovo Centrodestra per le polemiche e le incertezze di Forza Italia. F.R.P.

Centrodestra allo sbando per lo scontro Fitto-Berlusconi. Ma anche la sinistra non fa eccezione

Tanzarella ed Epifani: l'asse storico spezzato dal sostegno a Coppola

.Brindisi Consales e Ferrarese: "laboratorio" a rischio per gli accordi regionali

DIVORZI Da sinistra: Luigi Vitali e Nicola Ciracì; Giovanni Epifani e Domenico T anzare!la; Mimmo Consales e Massimo Ferrarese. ln basso, invece, l'ex senatore Michele Saccomanno con il suo ex "delfino" • Maurizio Friolo

''C'eravamo tanto alleati'' Le amicizie rotte dalla politica Rapporti cancellati, intese decennali dimenticate In tutta la provincia l'effetto delle prossime elezioni frizioni iilteme al partito, basate sempre sullo scontro tra Fitto e Berlusconi, Latiano rischia di es­sere l'unico Comune italiano con più di 15mila abitanti (dun­que tra quelli in cui è previsto il ricorso al ballottaggio) a non a Vere nemmeno una lista con il simbolo di Foiza Italia. Ma di ex runici ora schifil-ati su fronti· opposti è piena la politica di centrodestra brindisina, soprat­tutto nelle ultime settimane. A Mesagne, ad esempio, sono mol­ti i fuoriusciti dal partito e perfi­no quella che era un tempo la coaliziove a sostegno dell'ex sin­daco Vincenzo Incalza si è com­pletamente frantumata. Un'altra rottura pesante riguarda invece Carovigno, dove i rapporti tra il consigliere regionale de La Pu-

glia Prima di Tutto (la lista di Raffaele Fitto) Franco De Biasi ed il senatore, Vittorio Zizza (fit­tiano "anomalo" in quanto a dif­ferenza di altri non ha avuto nul­la da ridire sulla nomina a com­missario regionale di Vitali) sa­rebbero diventati tesi a causa della prossima, pare, candidatu­ra di De Biasi a sindaco di Caro­vigno.

Non fa eccezione, in .que"sto quadro di conflittualità diffusa e di "fratelli coltelli", nemmeno San Vito dei Normanni, dove il sindaco uscente Alberto Màgli è stato "scarkato" da Forza Italia e al quale è stata preferita, co­me candidata alla guida della cit­tà, Silvana Errico. Ma per un rapporto di amicizia che vacilla, un ciltro1 si rafforza. Ed è quello

tra il coordinatore regionale Vi­tali ed il senatore Zizza, che pu­re aveva sostenuto l'ex sottose~ gr~tario nell'ultimo congresso di Forza Italia, vinto proprio da Vitali. Da più parti si mormora, però, che a quei tempi i rapporti tra i due fossero tutt'altro che

positivi_ e che, invece, r attuale senatore avesse fatto convergere i voti dei suoi fedelissimi su Vi­tali solo pet_ esplicita richiesta di Raffaele Fitto, al quale a sua volta la decisione era stata co­municata da Berlusconi in perso­na.

In questo quadro, però, è an­cora tutta da chiarire quella che si _mormora possa essere la pros­sima mossa di Vitali, ovvero quella di nominare commissruio cittadino di Forza Italia a San Vito dei Normanni l'ex vice sin­daco di Magli Giuseppe Boggia, togliendo l'incarico all' runico Zizza. Forse un modo per prova­re a far in qualche maniera riav­vicinare Magli, ricucendo alme­no quello strappo dei tanti che si sono prodotti nelle ultime set-timane. -

Molto diversa la situazione nel centrosinistra, che im1anzitut­to non deve affrontare un am­biente infuocato come quello causato dallo scontro Fitto-Ber­lusconi e che, tendenzialmente, ha la pazienza di cominciare la battaglia interna - anche cruenta - solo dop·o la conCiusione del periodo : elettorale. Ad Ostuni, però, la rottura di uno storico rapporto nello schieramento che sostiene la candidatura a gover­natore di Michele Emiliano si è già consumata ed è quella tra l'ex sindaco socialista Domeni­co Tanzarella ed il consigliere regionale uscente Giovanni Epi~ fani. Entrambi, infatti, correran­no per un posto a Bari. Ma la frattura tra socialisti e democrati­ci risale, in realtà, a subito dopo le ultime anuninistrative, quan­do il Pd decise di offrire il suo sostegno al sindaco Gianfranco Coppola, che con i soli voti del­la coalizione di centrodestra non avrebbe avuto i numeri per go­vernare. In quel momento, si è spezzata una alleanza storica, che d-Urava da oltre vent'anni.

A Brindisi città, invece, sem­bra ormai destinato alla rottama­zione il cosiddetto Laboratorio che vedeva insieme Pd e Nuovo Centrodestra (ex Ude) e dllnque Massimo Ferrarese e Mimmo Consales. Ncd infatti, fatte salve le fibrillazioni delle ultime ore, si prepara a scendere in crunpo con Forza Italia. Impossibile, dunque, prevedere cosa accadrà alla maggioranza consiliare subi­to dopo i risultati delle elezioni regionali, che po_trebbero sanci­re la fine di un "esperimento" avviato nel 2009 con la candida­tura a presidente della Provincia di Massimo Ferrarese.

L:ex senatore Sacco man no e il suo "delfino" Friolo ai ferri corti

IA GAZZETIA DEL MEZZOGIORNO SABATO 28 MARZO 2015

Regione, non passa la legge Omnibus Stop alla proroga sugli accreditamenti delle Rsa e i rifiuti: nuova lite tra Pd e vendoliani

e BARI. Non passa il «colpo di coda» del consiglio regionale re­gionale uscente, quello cìoé di in­filare una serie di norme in una cosiddetta <<legge omnibus». Le misure, da diversi consiglieri de­finite semplici «mance» di fine le­gislatura da elargire qui e là, sa­rannoapprofondite in commissio- -ne lunedì prossimo.

In realtà nel ddl «Disposizioni urgenti in materia di lavoro, for­mazione professionale, sanità, po­litiche sociali, e sviluppo econo­mico e disposizioni diverse>>, co­siddetto Omuibus, non compaio­no i noti finanziamenti alle sagre · nei collegi eletloraii piuttosto èhe le regalie alle Fiere locali, che pu­re hanno contraddistinto i Bilanci passati. Tra le più rilevanti, la pro­roga al 31 dicembre 2015 per l'ac­creditamento di una decina diRsa (residenze sanitarie) e Rssa (re­sidenze socio-sanitarie) ancora non in regola con i criteri o la possibilità per le cliniche private accreditate di sforare il tetto di spesa ottenendo, però, il 40% dei rimborsi (in modo da ridurre le liste d'attesa). Tra gli emenda­menti, anche quello dell'assessore' all'Ambiente che propone di ge­stire le emergenze dei rifiuti in­differenziati urbani utilizzando una quota delle discariche riser­vate ai rifiuti speciali, dislocan­doli tra le diverse province. «Sono riuscito a fermare la legge "man­cetta" - tuona Roberto Ruocco (FI) - un regalo a quaicuno di fine legislatura. Ora, invece, il testo tornerà in Commissione e verrà spacchettato, come è giusto che sia». Critiche in linea con quelle espresse dal capogruppo Sel Mi­chele Losappio: «Da8articolia 70 pagine di emendamenti privi di scheda Atn e di parere della ra­gioneria. Così si è trasforìnato l'omnibus e questa situazione· di­ce - è stata·da noi considerata in· sostenibile. Il ritorno in Commis­sione ci consentirà un esame e anche la separazione fra le esi­genze realie le mance». Non ci sta, però, il capogruppo del Pd, Pino Romano. «Gli emendamenti che i

consiglieri regionali hanno pre­sentato all'Omnibus, un provve­dhnento partorito clalla giunta re­gionale, sono espressione di un diritto-dovere di èhi in Aula rap­presenta le ragioni dei cittadini.

, Per questo trovo demagogica la spiegazione di Losappio e sono stufo di vedere la figura del po­litico assimilata a quella del bot­tegaio». «Una settantina di norme su tutto lo scibile politico e am­ministrativo -attacca Franco Pa­store (Psi) - che nascondano né­cessità ed esigenze che di politica non hanno nulla». «Non si può

intervenire con l'aspirina per cu­rare lU1a pohnonite-dicePeppino Longo (Ude) - e mi auguro che prima in commissione e poi in Aula riusciremo a trovare le ri­sposte che i pugliesi aspettano)).

Approvata a maggioranza, in­vece) la proposta di legge di Gio­vanni Epifani e Filippo Carac­ciolo del Pd che modifica la nor­ma sulle emissioni odorigene. Le correzioni apportate, dopo che l'Arpa era intervenuta e lo stess9 leader Pd Emiliano aveva critica-, to i consiglieri, hanno rafforzato limiti e controlli sui sansilici.

CONSIGUO REGIDNA!f VIA UBERA ANCHE AL FONDO ANTl-USURA PER lf VITTIME DEI CRIMINAU

Comme~cio, stop carte ora basterà la «Scia»

O BARI. Per aprire un nuovo eser­cizio commerciale basterà la SCIA (Se­gnalazione certificata di inizio attività) e non più la complicata autorizzazione di prima. A prevederlo è il «Codice del Commercio» della Regione, una legge quadro che semplifica la normativa esistente. «Abbiamo

di ilùzio attività) come modalità nor­male di inizio delle attività, mentre l'autorizzazione rimane come eccezio­ne prevista per attività impattanti o che necessitano di particolari veri­fiche e controlli preventivi (strutture commerciali di dimensioni rilevanti,

esercizi che prevedo­reso un servizio ef­ficace ed efficiente al commercio - dice l'as­sessore Loredana Capone - che con po­co meno di 102mila imprese (il 31 % del totale) è un motore economico di primo

SEMPLIFICAZIONE no la vendita o la sornrnìnistrazione di alcolici, nuovi im­pianti di distribuzio­ne dei carburanti, at­tività che generano rumore o si svolgono su aree pubbliche);

Via libera alla legge quadro che unifica

procedure e autorizrazioni

piallo per la PugÌia, ma anche ai con­sumatori che negli anni l'hanno reso tale>>. Da un lato la liberalizzazione delle attività e la semplificazione degli oneri amministrativi a carico delle imprese, dall'altro l'integrazione di leggi differenti per semplificare il qua­dro degli adempimenti per operatori e amministrazioni.

In pàrticolare il nuovo Codice pre~ vede: la SCIA (Segnaiazione certificata

J'unjficazione di alcu­ne normative su pubblicità dei prezzi e sub ingressi; la razionalizzazione ed estensione a tutte le attività commer­ciali di centri di assistenza tecnica, l'Osservatorio del commercio, i Di­stretti urbani del, commercio; la re­golamentazione di tutte le attività di vendita al detiagllo; l'unificazione del­le sanzioni e delle modalità di so­.spensione e revoca delle autorizza~

zioni.

Via libera del consiglio anche aila legge anti-usura. Secondo le nuove norme i soggetti pubblici sono tenuti a costituirsi parte civile nei processi per i reati di estorsione ed usura per il recupero delle spese; è istituito il fondo regionale globale per la prevenzione, il contrasto e l'emersione dei fenomeni criminali, che concederà in favore de~ gli olfani delle vittime di estorsione e usura una borsa di studio fino a 5000 euro annui fino al termine del ciclo universitario e, per non più di cinque anni, per l'inserimento professionale e un 50.000 euro in favore del' nucleo familiare pugliese che abbia perso un componente ad opera della criminalità organizzata.

È istituita la Consulta regionale an­tiusura ed antiestorsione oltre all'Os­servatorio regionale sui fenomeni dell'usura e dell'estcirsione. Il presi­dente del Consiglio regionaie Onofrio Introna: «Una buona legge, che non solo prende campo a favore della le­galità ma cerca di contrastare i fe­nomeni criminali e di sostenere le vittime».

le altre notizie BENZINA, SCONTI Al DISABILI

Prezzo da self service • I disabili pugliesi, inlpossibi­

litatifisicamente a utilizzare da so lii e postazioni di self service, potranno usufruire del prezzo scontato sulcar~ burante anche se serviti dal personale addetto alla stazio­ne di rifornimento. Lo preve­de la proposta dilegge, ap­provata all'unanimità dal consìglio regionale, del capo­gruppo de «I Pugliesi», Davi­de Bellomo. La Puglia èpri­ma inltaiiaad applicarela misura.

BORSE DI STUDIO

Ora redditi più alti a Sonostatiinnalzatiirequi~

siti della condizione eco no· mica per ottenere le borse di studio per l'Università, i ConservatorieleAccademie di Belle Arti pugliesi. Po­tranno presentare domanda peril2015-2016coloro che hanno redditi da 19 mila euro (nonpiùl7mila)epatrimo­nio da 35mila euro (non più 31mila). Il bando sarà diffuso sul sito dell' Adisu-Puglia.

FERROVIE DA LECCE AL NORD

Trenitalia, ko 35 milioni m Addio ai35 milioni di euro,

previsti dal Piano industria­le Trenitalia2014-2017, sul polo Lecce-Surbo per la ma­nutenzione completa del ma­teriale rotabile «freccia bian­ca» che viaggia da Lecce ver­so Nord. Il finanziamento viene dirottato su Vene­zìa-Mestre. Una batosta, dice l'assessore Gianni Gianni, per «un territorio già pena­lizzato dalla decisione dita­gliarlo fuori dalle tratte delle frecce rosse. Chiederò un in­contro al Ministerm>.

rEMERGEN ÒECRÉTÒcfa.ufeLARE . . . -:;:-:: ~--,:-_;:.:_=::;:r:x-::r-:-.~·c:',Z~«:r:::-.:;:::cc:>·:;;;;;.:x'""-_:-:;:-:,.::_.,;.,.:;;_=-''-"

IA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO SABATO 28 MARZO 2015

Il PROWEDIMENTO Impugnati tutti gli atti del commissario Silletti, i verbali di accertamento e le ordinanze. Chieste altre verifiche

L'ACCUSA «C'era conoscenza dell'esistenza della patologia dal 2008, mentre la Regione ne sarebbe stata consapevole dal 2013>>

« T~gli<?:[§òspeso pergli ulivi a Oria» ,J{ylellg{gstiqio~, ,:1 ,zfgrdi Puglia accoglie un ricorso e blocca le ruspe

·:;~\ .. ,~--·, .DANIELA PASTOR('

''ti Moria degli ulivi: stop alle ruspe che d entrare in :izione lunedì ad Oria, Con lUl cautelare pubblicato ieri, la sezione di Lecce ~l' Tardi PuJilia, accogliendo il-ricorso dell' Giovanni Pesce, ha bloccato l'eradicazi ulivi contagiati da,J{ylella Fastidiosa nel di propfì~ti\ dello stesso avvocato. Il Tar Bl'llX\lllèi=.ébiede all'ltalìaJnterventi più

_,' ' , · di ·Ìrtisure cautelari mono-:>

s ffhc

mb' le P,ìan

'eradicazione», Oria- e residente e SUna richiesta di so$.P~Il~J

sirlfo, e epositato ieri dagli avvocàti Gio­v@nf e Guido Pesce, proprìetari di un Uliveto con u:ti:cehtinaio di piante a Oria. In particolare sono sfati impugnati tutti gli atti del commissario straordinario, Giuseppe Sfiletti, i verbali di ac­certamento, le ordinanze, e sono state chieste ve­rifiche più approfondite di tipo documentale e sulle piante,

Secondo quanto emerso dall'approfondimento fatto dai due legali, «c'era cono·scenza éiell'e.si~ stenza dèila Xylella dal 2008, mentre la Regione ne sarebbe stat.a consapevole dal 2013>>. In più Pesce chiede, in caso di abbattimento dei suoi alberi, che ver1ga quantificato il giusto indemlizzo. Come di­re, se proprio ci deve essere il danno, che non ci sia anche la beffa,

Intanto l'europarlamentare del Pd gruppo S&D, Nicola Caputo, nel corso della seduta plena­riasull' emergenzaXyleila in Puglia ha chiesto alla Commissione di ((intervenire immediatamente con la previsione di misure di compensazione per i danni agli agricoltori definendo un adeguato in-

per l'eventuale abbattimento delle piante maggiormente in ricerca, unico vero

grado di debellare definitivamente que­per l'agricoltura pngllese e non solo», E

-·-$é~Uta di ieri a Bruxelles i 28 Paesi europei ' trovato l'accordo sulle misure da adot­contenimento del batterio, Il varo della · sione, PreVisto a fine aprile, potrebbe a

slittare- Il braccio di ferro riguarda Jascia di protezione, che i P~esi a

Iivicola vorrebbero particolaiipente fozione di eventuali nuovi contagi., e il ·~ovimentazione vegetale. che la Lilt prepara un ricorso al Tar

etti ed in particolare contro i. Un'azione legale «a difesa

dello ,_stato di salute singola e collettiva volta a cogliere i fenomeni potenzialmente di rischio sul­la.base rigorosa delle oss~rvazioni, delle ricerche e -della documentazione scientifiche»1 sottolinea il presidente della Lilt leccese, Giuseppe SerraM vezza.

Sempre ieri, .il commissariq Giuseppe Sfiletti ha incontrato Al Bano Carrisi, Il cantante di Cellino San Marco, in qualità di ambasciatore di buona volontà dell'Organizzazione per l'alimentazione e l'agricoltura delle Nazioni Unite, Fao e dell'Onu, oltre che di olivicoltore, ha confermato la sua disponibilità a sostenere la campàgna informativa di comunicazione istituzionale, destinata a tutti gli agricoltori ea coloro che hanno olivi interessati dall'attacco del batterio letale,

Proprio la zona nord del leccese è quella più interessata, Tar pèrmettendo, dall'eradicazione immediata delle piante colpite dalla malattia, Una campagna di taglio selettivo delle piante a rischio che, secondo il piano Sfiletti, potrà evitare il con­tagio e la propagazione lliteriore della terribile epidemia, assieme all'attuazione delle buone pra­tiche agricole.

CONFAGRICOLTURA IL PUGLIESE ROSSI CONFERMATO ALLA PRESIDENZA DELLA SEZIONE OLIVICOLA·DLEABIA

«Colpita anche la Corsica la questione è europea»

MARCO MANGANO

• <iLaXylellàFastidiosaela tegola più pesante che potèsse cadere sull'olivicoltura italiana ed europea». Così Donato Rossi, produttore oleario di Canosa, appenarlconfermatoallapresidenzanazionaledella sezione olivìcola'Olearìa della Confagrìcoltura,

Perché ritiene che la questione abbia un re· spiro europeo? «Perché c'è il rischio che la batteriosi

si estenda a tutte le aree europee a vo­cazione olivicola».

Su còsa fonda questo timore? «Su elementi oggettivi». Quali? Ce ne indichi almeno uno. «In Corsica ci sono già i primi focolai

della batteriosi (in modo asintomatico, nfir)», -

positiva, potrebbe anche' prestare il fianco all'importazione di oli. «S~ potrebbe, Ma nulla si può fare per scongiurare

!'eventualità», _ Come definisce ques.t;'à'iilj.at~.~;t)learia per la Puglia? '~'', . «In termini Q:Uclntitativi, s~ sò?~ toccati liv_elli

molto inferioririspetto alle anrìate,preyedenti e alle pre\iisioni». - -;::'> · ~érchè? «Per le fJ

mo~c;i,olèar Qua'l è.

qualitati. - ' ,_, "' '' ' <ill prodotto, P!:~~y11ta, ~ ·buona

struttura: il profilò; organole,ttj~o dà tranquillità -ai cons~\a,t.~~~~!.'· ~~·.{>-~

Cosa ha originato la patologia nel Donato Rossi Salento?

Lei è stato appeì)~c):iC()jifermato nella sul!-~ari.çà~:~nfa,gricoltu· ra. Continùerà 'à. impegnarsi nella

(<Con grande probabilità un· carico di piante or­namentali, non riJ.eglio identificate, provenienti da RotterdanJJ>,

Quale ricaduta si avrà sull'olio? ((Una contrazione dei livelli produttivi». cosa accadrà ai prezzi? «Registreranno una tendenza al rialzo». Questa, però, se può apparire a primo acchito

battaglia contro le~ofisticazfo11i? «Senza dubbio. Su qllesto fronte profondeiò gran

parte delle mie energie». La Spagna si muove con disinvoltura nell'ac­_quisizione di industrie olearie. Cosa glielo permette? «La sua grande capacità produttiva, che legittima

determinate operazioni».

la Repubblica EDIZIONE DI BARI SABATO 28 MARZO 2015

Xylella, il Tar.bloccagliabbattimenti

!A LOMBARDIA Scatta rallanne Xylella in Lombardia, do~ . sono in.corso-analisi del servizio fitosanìtariodelfErsaf su alcune piante

L'EUROPA I paesi Ue,soprattutto i produttori di olio Spagna, Francia e. Grecia; vorrebbero vederemist.irepiù radicali ·

OllARASPAGNOLO

I PROPRIETARI degli ulivi colpiti daxylella fastidiosa hanno vintola prima battaglia: il Tardi Lecce habloccatoleeradicazioni

in programma per lunedi a Oria Nessun .. albero potrà essere toccato rl finoal9aprile,giomoin

coi sarà discussa la richiesta di sospenSiva presentata dagli avvocati Giovanni e Guido Pesce, proprietari di un fondo in cui un'ottantina di piarite

erano state segnate con laxrossache indicava il tagliò imminente. Il Piano Silletti, dunque, si ferma prima ancora di partire~E. soprattutto, potrebbe presto diventare vittima di una serie di ricorsi amministrativi, cheimiescherebberoun effetto domino di rinviieritardiNonchéunaseriedi approfondimenti giuridici sullo stesso Piano,

che potrebbero far venire alla luce più di una illegittimità.Moltisono,delresto,idubbi sollevati nei giorni scorsi dai proprietari di uliveti (quelli di Oria in primismaanche quelli della fascia di eradicazione nel nord della provincia di Lecce), i quali hanno puntato if dito contro i metodi poco trasparenti che sarebbero stati seguiti finora Gli avvocati Pesce, tra gli altri. hanno contestato-prima in una diffida alla forestale e poi nel ricorso al Tar-dinonesserestati avvisatidelleanalisiincorsosuglialberidi loro proprietà, chiedendo copia dei risultati dei campionamenti e la prova che siano state effettuate le cure necessarie a scongiurare il rischio eradicazione.Il Tribunale, inattesa che il commissario straordinario fornisca i chiarimenti del caso, ha sospeso i tagli previsti e innescato quel meccanismo dei ricorsi cheprobabilmentelibloccheràa lungo.

la rabbia dei contadini "Ades50 è giàtardi potevano.é:lgire prima"

·:o:SEGUEDALLÀPRIMAPAGINA . . c~~ÀFr. lisca~.:~munediOria,pro-.. " vincia iJi Brindisi: leggi cinquantachi­lometti a NoI'd dal Salenti>, dal puiito

esatto dovèlaxylellaha attaccé.tO gli uliveti cori una Violenza di cui ci si è accorti forse troppotardi, vistocheleprimé~accedelbat­teriokillersonostaterintracciaté·a Gallipoli nel ~008. P!:opriodacj:uipartiranno leo-a-

zioni di espianto, per impedire che il conta-· gio ~verso Nord", vuol dire che gli ulivi mal;lti ·saranno buttati giù quando il Tribu­nale~ativoregionaledarà~erispc>

la osta per rilasciare dichiarazioni ufficiali, fermare il pri>i)agarsi del <:ÒntagJo. ·1n li,ue-. loreÌ"epentfuosiportasSeviailverdedellefo­, .,l'Unico autorizzato è il oommissario Gi~ stoçampojoéi~nonatO"",i'acc.onta.Antonio, glieeµtlinf~ch~loUBn~invita.Èlalentaope­,seppe Slliètti~ pro_va~e a tii:ttratciarre lui". 56 anni "Io non ci:veilgo .. , Sc:rOna.'il capo, radierosionedelbatterio. suggeriscòno, nia.Silletti è l'uoriio inviSibile .,.quando li abbattono io npn voglio ~ .p.passa9gi.9dallè~orJ.i.di~reaquel­incaricato di affronuµ-e l'emeigenza senza Ma ci rendiamo conto?•. Guardala tr~etto-: le assai più pratiphe è repentino .. •nevono supel"P01:eri. ,.riadiXro.ssechesembranon~epi~ "ap- dirci~~ non sono ~tervenuti prima -

· ste.che deve, a partire da una domanda ci::u­ciale: davv.erononèpossibileadottareinisU­i-e ~tosanitari~ ~e ~ngiurino l'.aj:>~tti­mento? *Non abbatteremo tutto, solo gii a!­~.eri malati, quellis8nisaranno l~t:i,dove Sono*, maj.grado la prossimità.cqrila piahta fufetta. Chilo dice? Lo dicono, sottovocil, gli ageÌlti~lavoro.Nessunopu.O~ntaresulnul-

Icontadiniscùotonòlatesta.A t:ratti<jual- · partengono alla mia famiglia dii tre genera- sbotta llÌl filtro contadino-. Non scriva.il no­curi.o alzahi ~e: "Mille euro, almeno mille zioni,ioèivenivodahamb4iocomniononno me.nohcrèbisogno.Piuttostoscrivà.~eque­euro a<! albero dovrebbero darci,", dice uno; emioi;iadre•, tuttilegatisSimi a quel pSzzllt- sta è peste, cal!lmitàlJl!turale,cheigiu<\icici d'accorctoglialtri.L'atinosferanònècir~ · todi·terraaunpassodalc8stellodi0ria,una .pevofio dire dii dove viene. E poi devono matjca COJ.Ì1e.ci Si ~bbe,·rabbiOsa dellecelebti~ore~lutedall'i.rnperatore' - ~~carei<:).aruii~·~nOinonpÒssia­piutlosto. Quella tjfnl a ~zéìi a tratti sefil. Federico Il proprlo.~~no~ a c8so. "$Qn0 ~ , inopag~pertutti,comesémpre•. •Eildan­

. bra mettere aJlegrià, meglio che nient!!, lll!- . oon di ciollina di Nardò e Ogliaiola,cene"°' ·. ,ntj nloralè?", ~éalz<\ l'awQCllto. Gli altri so­che ·-chè la ten'.a 'reride poco, sempre di' ri.o di giovanimaanchecÌiiÌecÒlari, vedeque- · .. • nòd'act:ol:doanchestavolta;Pallaragioile'!l

·meno. La cOldii'e~ne~ ~o~ 120 .ad al- Sto?Hanon~em;ldi i:recento~·. ~ ~ta- ' sentiril8ntO~ri~o.ril~ntx'.Qsajèampiscot­bero ·ahbattut<>. Spit;l:ioli chenon bastano · gio è visil:lile a.ocehio nùdo, c:ome se d'iµ);- ·ta!''!I'IJeniae9liàlherjhiulnoleo'recontate.

: nenurieno~l'.'-incoraggiarelédeD.mice:utiliB.. :Pl'QVVisoÌap~téifoss8invecchiata.e~gifil. ·~, ·· 0~'11SERVATA

COBBIEBE DELLA SEBA

Primo piano I L'emergenza Xylella CORRIERE DEL MEZZOGIORNO SABATO 28 MARZO 2015

I mezzi del commìssarin smetti entreranno in azione lunedì prossimo a Oria, in provincia di Brindisi, dove sono state individuate alcune migliaia di ulivi infettati dalla Xylella fastidiosa

1 milione gli ulivi del Salento infettati dal batterio della Xylella

13,6 milioni di euro i soldi stanziati per l'attuazione del piano anti Xylella

40 ettari l'estensione degli uliveti in agro di Oria infettato dal batterio

Il Tar blocca il taglio degli ulivi infetti Accolta la richiesta dei proprietari di un uliveto a Oria. Lunedì nel Brindisino i primi interventi

LECCE Nessuno toccherà gli ulivi dei fratelli Giovanni e Guido Pesce. Ieri mattina, a sole 24 ore dalla presentazione del ri­corso, il Tardi Lecce ha accolto la richiesta dei due avvocati - e proprietari di un piccolo ulive­to in agro di Oria, nel Briodisi­no -, di sospend~;re l'attuazione del piano anti-Xylella.

Il ricorso dei fratelli Pesci è finora l'unico. Una corsa contro il tempo perché già lunedì mat­tina uomini e mezii dell'Ari!, l'Agenzia regionale per le atti­vità irrigue e forestali, e del Corpo forestale dello Stato di Bari, sarànno a Oria per esti:r­pare i primi ulivi contrassegna' ti nei giorni scorsi con una X rossa: Avrebbero dovuto co­minciare proprionell'uliveto di proprietà dei due avvocati, ma

di Francesca Mandese

LECCE Sarà Al Bano a parlare con gli agricoltori per c6nvincerli che sacrificare gli alberi infet­tati dalla Xylella seryirà a salva­re tutti gli altri.

Ieri mattina, il cantante di Cellinò San Marco ha incontra­to il comandante regionale Corpo forestale dello Stato e commissario per I'e1nergenza Xylella, Giuseppe Silletti. Al Ba­no, che è ambasciatore volon­tario della Fa'.o e dell'Onu, ha confermato la sna disponibilità a sostenere fa campagna infor­mativa di Comunicazione isti­tuzionale destinata a tutti gli agricoltori e a coloro che han­no ulivi interessati dall'attacco del batterio. Di contro, Silletti ha ripetuto che si tratterà di «una campagna di taglio selet­tivo delle piante a rischio per evitare il contagio e la propaga­zione che potrebbe compro­mettere seriamente la produ­zione futura di olio nella zo­na». I tagli Stimati «saranno decisamente inferiori - assicu­ra il commissario - al quantita­tivo annuale di espianti che normalmente viene effettuato su richiesta volontaria dei pro­prietari». Nel 2014, ad esem­pio, sono state estirpate 17 mlla piante nella provincia di Lecce e 12 mila in quella di Brindisi, su esplicita richiesta dei pro­prietari e per motivazioni diffe­renti da quelle causate della diffusion'e del batterio.

Sull'Italia, intanto, continua il pressing dei paesi membri dell'Unione Europea. Ieri mat­tina, a Bruxelles, si è riunito il Comitato permanente sulla sa­lute delle piante. Spagna, Fran­cia e Grecia- sp.Wgono per mi­sure preCauzionali più ì-adicali, mentre ntalia frena. Tra qneste misure, l'Ue indica l'eradicazio­ne delle piante infette e sinto­matiche («sacrifichiamo il 10%

di piante malate per poter sal­vare il 90% che sono ancora sa­ne»), con una -differenziazione degli interventi tra le zone a Nord cli Lecce, più radicali,- e a Sud, più leggeri .e selettivi. Poi, la creazione di una zona cusci­netto_ di contenimento, la cui estensione è oggett;ò di discus­sione. A questo si aggiunge !'ampliamento della lista delle specie ospiti suscettibili d'infe-

non sarà così. Ii de&eto caute­lare emessò dai giudici ammi­nistrativi, infatti, ha bloccato l'eradicazione e ·fissato per il prOssimo 9 aprile l'udienza per discutere sulla riçlP.ei?ta di so-,

spensiva avanzata dal legale. Il piarìo,_redatto su input

dell'Unione Europea dall'Os­servatorio fitosanitario della Regione Puglia, la cui applica­zione è stata demandata al

commissario straordinario Giuseppe Silletti, partirà da Oria perché è funica zona al di fuori della provincia di Lecce dove sono stati individuati al­beri contagiati dalla Xylella. Ma nella città del Brindisino sono pronti a difendere con ogni mezzo gli ulivi. Gli agricoltori accoglieraimo gli uomi:q.i commissario con presidi orga­nizzati e non si esclude che

,, possano anche verificarsi inci­denti. Sili etti ha già annunciato che seguirà personalmente le operazioni.

I fratelli Pesce hanno irivece scelto la via giudiziaria non avendo mai ricevuto alcuna co­municazione su quanto si vor­rebbe fare nell'uliveto di loro proprietà. Nel rkorso.s_i parla «di provvedimenti e verbali, di

Il ricorso

e Nella giornata di giovedì l'avvocato Giovanni Pesce di Oria ha presentato un ricorso al Ta:r di Lecce chiedendo con procedura di urgenza di bloccare il piano di eradicazione che sarebbe dovuto partire proprio nell'uliveto dl sua proprietà

estremi e .contenuto ignoti>>, di «e:Ì"adicazione totale senza di­sporre alcuna verifica tecnica Slùlo stato di infezione degli stessi e in assenza di contrad-' dittorio con la parte interessata e senZa disporre le misure di prevenzione fitosanitarie alter­native prescritte dalla Regio­ne». Nessuna-·predusione, pe­rò, «all'a~ivazione di altre mi­sure che anzi sono doverose e per le quali si attendouo chiari­menti», ma non prima però che siano state fornite <<le pro­ve di laboratori0>> .. L'avvocato ha anche evidenziato «le con­traddizioni nella scelta del commissariO di procedere allo sradicamento invece di seguire strade meno radicali».

F.M.

Al Bano testimonial del piano espianti Il pressing dell'Europa: <<Fate presto>>

I vescovi leccesi

Ai Bano Carrisi stringe la mano al commissario straordinario per l'emergenza Xylella Giuseppe Sii/etti dopo l'incontro di ieri

i.ione - altro punto controverso -, che pòtrebbe pàssare daile attuali nove a circa un centina­io sino .a prove scientifiche che dimostrino il contratio. E nelle zone ogg~tto di eradicazioni non potranno essere immedia­tamente ripiantate le specie sensibili alla Xylella. C'è poi, al­tro nodo, il divieto assoluto di movimento di piante vive tran-· ne su specifica autorizzazione delle autorità italiane e purché

Un flagello mortale, una ferita grave per l'intero territorio salentino

ne sia garantita la tracciabilltà, e un giro di vite anche nei con­fronti di quelle provenienti dal paesi terzi.AlmomeJ?.tO, non ci sarebbe una maggioranza qua­lificata necessaria tra'i 28 per il via libera alle misure, e servono ancora negoziati prima di arri­vare a una decisione. I test di patogenicità sono tuttòra in corso e Bruxelles aspetta i ri­sultati delle analisi italiane, nonché l'ulteriore parere del-

e per gli agricoltori

Da Terlizzi per la domenica delle Palme

i·ramoscelli in piazza San Pietro Certificata lassenza del batterio BARI Sono arrivati ieri mattina in piazza San Pietro gli ulivi e le pahne pugliesi, destinati ad adornare la celebrazione solenne delle Palme, tatti dotati della certificazione <<Xylella free». E' un rito che si ripete ormai da 15 -anni da Terlizzi e dintorni, dove la cooperativa Progetto 2000 raccoglie le più belle frasche e anche alcuni alberi per IJ?.andarli a Roma. Ma quest'anno alberi e rami sono stati sottoposti alle analisi dell'osservatorio fitosanitario regionale per accertare l'assenza del batterio della Xylella fastidiosa. Solo dopo le analisi, due giorni fa, quattro ulivi e circa 4oomila frasche sono ·partiti per Roma e ieri mattina sono arrivati a

Un ulivo di_Terlizzi ìnpiazza San Pietro

·destinazione in camion con celle frigorifere, opportunamente sigillate, e sono aperti alla presenza degli ispettori dell'osservatorio

fitosauitario del Lazio. «Prima di procedere ai prelievi dei rami dagli tùivi; i tecnici dell'osservatorio fitosauitario pugliese hanno canipionati i terreni», spiega Giuseppe De Palma, il presidente della cooperativa «Progetto 2000». <<Dopo aver effettuato le analisi, siamo stati autorizzati ad effettuare il taglio. Sono stati campionati e analizzati anche gli alberi, che sono ulivi non monumentali che saranno poi impiantati a Roma>>. Gli alberi provengono da Molfetta, i rami da Terlizzi, Bitonto e Cerignola e appartengono a pian!• delle cultivar tipiche dei territori coinvolti (Coratina, Cima di Bitonto e Bella di Cerignola). Al lavoro 12

componenti della cooperativa, altrettanti fiortsti provenienti da lotta la Puglia e gli operatori della logistica del Vaticano,

Carmen Carbonara ©RIPRODUZIONE RISERVATA

l'Elsa. «Si sa poco sulia Xylella -dicono a Bruxelles - siamo aperti a qualsiasi coritributo per trovare soluzioni e pronti a tenerne conto nelle nostre va­lutazioni, ma dobbiamo basare le nostre decisioni su fatti, cifre e scienza>>. Aµa luce cli queste diyisioni, non è escluso che pos-sa slittare la data di fine aprile, quando era attesa l'ema­nazione di nuove direttive per lltalia. , Sull'emergenza Xylella, ieri sono intervenuti i vescovi sa­lentini. <<li fascino d•l Salento -dicono - è reso ancora più at­traente dalla presenza dei suoi ulivi secolari. PurtrOpJ>O, un flagello mortale si è abbattuto su queste piante con il rischio che possa essere irrimediabil­mente alterato l'intero territo­rio con incalcolabili conse­guenze sul piano economico per intere famiglie e per nume­rose attivUà produttive. È la perdita di una pianta che rap­presenta la stessa identità della nostra cultura mediterranea ed è wtlversalmente riconosciuta come simbolo di pace e di be­nedizione».

W@fmandese ©RIPRODUZIONE RISERVATA

L'EMERGENZAXYLELI A Q~2.!!~~iiò SABATO 28 MARZO 2015

Ulivi, il Tar sospende l'eradicazione a Oria: decisione il 9 aprile I ricorrenti.· prove certe, poi per il bene comune si proceda cli Sonia GIOIA Le misure PJ Abbattere

previste subito e Tante le· e Il piano delc azioni previste commissario per contrasta~e Silletti prevede il batterio della -abbattimenti xyella nella zona di fastidiosa: eradiçazione a eradicazioni, ma Oria e a nord di soprattutto le Lecce, per buone pratiche evitare che ci agricole per sia una distruggere i propagazione terribili vettori del contagio

ri ad Oria sono malati e si ab­batte, ma vi pàre possibile?». I Pesce sostengonq dl non avere nessuna cognizionè uffi­ciale di piante infene nella lo­ro proprietà, nessuno li ha av­visati del!' arrivo delle gnardie forestali nei loro campi. «,NOn ci opponiamo a quello che si riterrà utile fare in nome del bene comune, chiediamo solO che si proceda per scienza e per legge, non indiscriminata­mente come si pensava· di fa­re».

Per il momento il Tar ha dato ragione ai Pesce. Poco meno di quindici giorni di at-

BJ Le buone · prat!che

91tondi . stanziati

4t Il piano • Fino a questo prevede le momento i fondi cosiddette sta~ziato per buone pratiche, remergenza ossia arature, xylella

ammontano a erpicature, , trinciature clie 13,6 milioni di 'servono per euro, che smuòvere il serviranno per terreno e · uccidere le Larve

dare esecuzione al piàno del. con}missario

• . I

tesa, nel corso dei quali i labo­ratori interpellatj dovrebbero restituire le risposte cercat.e su base certa. Il ricorso al Tar era. stato preceduto da una dif­fida alla Forestale, ùn alt inti­mato agli agen~ entrati in azione su ordine' del commis­sario straordinario Giuseppe Silletti, senza che i proprietari dei fondi fossero stati avvisa­ti. I giudici amministrativi di Lecce hanno ritenuto che ef­fettivamente le autorità proce­denti avrebbero dovuto comu­nicare ai proprietari dei tene­ni la presenza di ulivi malati e la decisione di eliminarli .

Stop ali' eradicazione,· al­meno per ora. Arriva la so­spensione del Tar cli Lecce al­i' abbattimento degli alberi cli ulivo in contrada Frascata ad Oria, nel Brindisino, il foco­laio più a Notd dove era stata programmata per la prossima settimana lapplicazione della misura più estrema prevista dal piano della Protezione ci­vile per combanere la xylella fastidiosa. Il Tribunale ammi­nistrativo regionale si è pro­nunciato a meqo di 24 ore dal deposito del ricorso urgente presentato dagli avvocati Gio­vanni e Guido Pesce, proprie­tari di un fondo sulla Otja-Ca­rosino, dove circa 90 alberi di Ogliarola e Cellina di Nardò sono stati segnati dalla "X" rossa dagli uomini della Fore­stale nei giorni scorsi. Quella "X" significa praticamente ab­battimento: dag!i alberi ingri' giti sono stati prelevàti dei campioni affinché analisi di laboratorio mirate dicano se davvero l'infezione è contrat­ta. I ricorrenti chledono di sa­pere se davvero gli alberi so­

. no malati, chledono certifica­zioni nero su bi3nco e se non vi siano misure fitosanitàrie che scongiurino 1' eradicazio­ne, estrema ratio da adottare dopo "interventi proporziona­li". «Lo dicono gli atti ufficia­li», cqmmentano gli avvocati a una voce, dopo avere iucas­sato la .vittoria-nella prima bat­taglia. La guerra, quella è an­cora tutta da combatter~. con­tro il nemico vero, una larva quasi invisibile a occhio· nudo che sfugge la lil)fa dagli albe­ri ammalandoli fino allo stre­mo.

lt CASO, , Trenta tenute agricole del biologico pronte a fare la guerra agli insetticidi

La sospensione del Tar al ricorso urgente è temporanea: toccherà all'udienza di meri­to, fissata per lunedl 9 aprile, dire il resto. Ma non è esclu­so che anche altri proprietari delle aree colpite dalla xylel­la, ricadenti nella fascia delle eradicazioni, ricorrano al Tar per bloccaie 1' attuazione del piano. Di sicuro, una raffica di ricorsi è annunciata anche a Lecce per l'utilizzo degli in­setticidi previsto dal piano del­la Protezione civile.

I ricorrenti hanno posto so­prattutto laccento sull_a im­provvisa accelerazione delle decisioni istituzionali anti-xy­lella a fronte della sottovaluta­zione e della lentezza negli in­terventi ·degli anni passati: «Si conosce il problema dal 2008, ad allora risale la prima traccia del focolaio a Gallipo­li. I primi documenti della Re­gione risalgono al 2013. Silen­zio per un altro anno e mez­zo.E-poi, in un mese e mez­w si scopre che i nostri albe-

e Ii rioorso di uno dei proprie­tari dei terreni di Oria· ha bloc­cato leradicazione degli alberi infetti, almeno fino al 9 aprile, giorno in cui il Tar si pronun­cerà nel merito della ·vicenda.

Nel frattempo, sono stati an-. nunciati anche altri ricorsi, che inevitabilmente bloccheranno il piano di intervento co~tro il batterio, messo a punto dal commissario straordinari~ per lemergenza, Giuseppe Silletti. Contestati, in particolare, i ca­pitoli. del piano dedicati all'uso degli insetticidi per combattere il vettore, causa prillcipale di propagazione della malattia.

Ci sono una trentina di aziende, biologiche e non, che in queste ore hanno dato man­dato nmlegale di Bari per for­malizzare un ricorso che chie­derà al Tribunale amministrati­vo di sospendere il piano di Silletti per quanto attiene alle misnre fitosanitarie da utilizza­re.

«Abbiamo deciso di impu­gnare il piano perché vorrem­mo si discutesse meglio la que­stione che rig.uarda 1 'uso di in-

Pioggia di ricorsi delle aziende il piano Sfiletti rischia lo stop

setticidi» sottolinea la presiden:. te della "Fondazione Le Co­stantine" (una tenuta che si estende pér oltre 33 ettari in agro di Uggiano la Chiesa), Maria Cristina Rizzo, confer­mando di aver già firmato per la presentazione del ricorso.

Nei giorni scorsi il commis­sario .Silletti, anche nel corso delle audizioni in Conunissio- ' ne agricoltura di Camera e Se­nato, ha ribadito che nel piano non è previsto l'uso di diser-~ banti, ma solo di insetticidi mi­rati, che saranno utilizzati lad­dove è necessario e non a pìog-

gia. Infatti, alla pagina 25 del piano del cotnmissario si legge letteralmente «i 'trattamenti non verranno utiliz'zati in nes­suna delle seguenti tipologie di

~ cha.pea.u

territorio: riserve naturali, mac­chleti, garighe, prati permanen­ti, seminativi, vigneti, agrume­ti, ecc. Il loro uso sarà esclusi­vo per gli oliveti e fruneti del generè ~ri.Inus. E anche in que­sti· casi verranno evitati tratta­menti sulle piante~ entomo­game dall'inizio alla fine della fioritura.». Il piano indica an­che due date in cui effettuare i tr&ttamenti, a carico dei pro­piietari o ·dei conduttori: il pri­mo entro il 30 maggio, il se­condo entro il 30 luglio.

Mà i proprietari delle azien­de1, soprattutto quelle biologi' che, chledono maggiore chla­rezza e, soprattutto, tutela per i loro prodotti. Da qui la richie­sta di bloccare le azioni, nel

AL BANG

Ulivi, per la comunicazione il commissario si affida alla voce di Al Bano.

Lotta alla xylella a colpi di onde d'urto.

tentativo di far almeno ascolta­re le proprie ragioni. _Nel caso in cui il Tribunale dovesse ac­cogliere i ricorsi, sarebbe inevi~ labile, sebbene per· ragioni di­verse, un nuovo stop al piano, oltre a quello già in atto a Oria.

«LO stop al piano darà, ine­vitabilmente, Uil vantaggio al batterio», questo il rammarico che circola nelle stanze della struttura com.rriissariale. La pre­occupazione deriva dal fatto che bloccare il piano significa fermare anche tutti gli altri in­terventi previsti, da quelli più drastici, come leradicazione, a quelli per il controllo sulle lar­ve degli insetti, che devono es­sere distrutte al massimo entro la fine del mese di aprile. Se Ciò non sarà fatto, il pericolo contagio crescerà a dismisura, con tutte le conseguenze annes­se e connesse in termini di pro­pagazione della malattia e di danni. Per questo si attende con ansia la decisione nel meri­to del prirrio ricorso che ha bloccato, da qui al 9 aprile, gli interventi di eradicazione.

M.C.M.

di Alessandra LUPO

«Sulla Xylella è fondamen­tale agire per tempo. Chi cerca un'altra strada mostri risultati attendibili». A Lecce_ per l'in­contro convocato giovedì dalla Cia nazionale, il direttote del Pav (Centro di ricerca per la patologia vegetale) del era di Roma, Marina Barba, condivi­de la visione del piano Silletti: «Eradicare oggi _potrà contene­re il batterio, aspettare sarebbe viceversa un'ecatombe».

Dottoressa Barba, una del­le preoccupazioni maggio­ri del territorio è che il piano sia troppo radicale, soprattutto a fronte di un numero di piant_e positive alla xylella ancora conte­nuto, cosa ne pensa? «lo comprendo le preoccu­

pazioni di questo momento, ma il ragionamento che si è fat­to è semplice: finché i focolai sono contenuti la diffusione del batterio è aggredibile. Aspettando, ci troveremmo nel­la condizione di dover eradica­re un numero maggiore di pjan-

Q~~!!~Iano SABATO 28 MARZO 2015

Misure contro il batterio i Paesi Ue si dividono di Maria Claudia MINERVA

I Paesi dell'Unione europea si dividono sulle misure da adottare contro Ia xylella fasti­diosa, il batterio killer degli uli­vi, che dopo la provincia di Lecce, si sta diffondendo anche nel Brindi.Sino. A spingere per interventi più radicali sono Spa­gna, Francia e Grecia, mentre · l'Italia frena, cercando di far valere le sue ragioni in difesa dei propri alberi La spaccatura in Ue, a questo punto, rischia di far slittare l'adozione delle nuove norme, che era stata già annunciata per la fine del mese di aprile. Questo è quanto è emerso dalla riunione del Comi­tato permanente sulla salute del­le piante, riunito ieri e giovedì a Bruxelles.

Tra i nodi in discussione, ci sono la dimensione della zona di contenimento, piante ospiti da eradicare, oltre agli ulivi, e limiti al movimento di piante vive. L'Europa, come si è deb to, preme per «Strette misure , precauzionali». Innazitutto, l'e-

Francia, Spagna e Grecia: azioni più radicali

radicazione delle piante infette e sintomatiche: «Sacrifichiamo il 10% di piante malate per po­ter salvare il 90% che sono an­cora sane» hanno ribadito, con una differenziazione degli inter­venti tra le zone a Nord di Lec­ce; dove lazione dovrà essere

La decisione La spaccatura europea rischia di far saltare la decisione di.fine aprile

Marina Barba, direttore del Pav (Centro ricerca patologia vegetale)

più incisiva per evitare la propa­gazione del contagio; e a Sud, che è l'area infetta, dove gli in­terventi potranno essere più leg­geri e selettivi. Poi, la creazio­ne di una zona cuscinetto di contenimento, la cui estensione è ancora oggetto di discussio­ne. A questo si aggiunge pure l'ampliamento della lista delle specie ospiti suscettibili d'infe­zmne, altro punto controverso, che potrebbe passare dalle at­tuali 9 a circa un centinaio fino a prnve scientifiche che dimo­strino il contrario. E nelle zone oggetto di eradicazioni, non po­tranno essere immediatamente ripiantate le specie sensibili al­la xylella. C'è anche un altro nQdo che i Paesi Ue dovranno sciogliere nei prossimi giorni: il divieto assoluto di movimen­to di piante vive tranne su spe­cifica autorizzazione delle auto­rità italiane e purché ne sia ga­rantita la tracciabilità, e un giro di vite anche nei confronti di quelle provenienti dai paesi ter­zi. In ogni caso, al momento, ri­feriscono le fonti comunitarie, «non c'è una maggioranza qua­lificata» necessru:ia tra i 28 per il via libera alle misure, e <~ser­vono ancora negoziati prima di arrivare a una decisione fina­le». Per la prossima settimana gli stati membri dovranno pre­sentare le loro osservazioni alle proposte di misure della Com­missione, e c'è ottimismo sul fatto che a fine aprile le misure saranno adottate e che «mTive­rà la solidarietà europea» anche da un punto di vista finanzia­rio. Finora l'Ue ha dato circa 1 milione di euro all'Italia, di cui 750mila per i controlli e 300 per il monitoraggio. Per i pro­duttori colpiti dagli eradicamen­ti, invece, con la nuova Pac non sono preViste - almeno per ora - compensazioni Ue.

Intanto, i test di

«Aspettare vuol dire ecatombe lnf ezione più di quanto si creda»

te che si trovano in un areale ormai del tutto infetto. Inoltre vorrei chiarire che le piante ri­sultate positive alla Xylella non sono le uniche ammalate, ma le positive tra quelle con­trollate a campione da più zo­ne, che presentassero o meno i sintomi».

Cosa risponde a chi'si bat­te per difendere le piante dalla condanna a morte? «Chiedo onestà: dopo un

po' di tempo la pianta infettata da Xylella dissecca. Nelle foto­grafie che abbiamo studiato si

Prevenzione prioritaria Chi pensa

a strade alternative porti dati scientifici

Marina Barba, direttore del Pav

vedono zone in cui il dissecca­mento è anivato prima a mac­chia di leopardo nel 2010 e do­po soli 3 anni l'intera area era stata colpita._ Senza un piano abbiamo_ consentito che quelle piante, che comunque sono morte, fungessero da serbatoio di inoculo e che la malattia si estendesse».

Sulla Xylella sono state fatte molte ipotesi, ma -come anche lei ha ricorda­to - chi la studia da molti anni non ha trovato una cura per il batterio.

Com'è possibile? «Al mondo sono note diver­

se specie della Xylella, per ]'e­sattezza quattro, il ceppo "Co­diro" è una· sottospecie della "Pauca", che di solito attacca gli agrumi, ma questa sottospe­cie arrivata in- Italia è distinta sia .geneticruhente che biologi­camente. Ha molte diverse spe­cie ospitanti e questo ci ha im-

e pedito di fare tesoro di quello che era accaduto altrove. L'oli­vo è un ospite nuovo per la Xylella, che è stata riscontrata solo sporadicamente su questo tipo di pianta e noll ad opera di questa sottospecie».

C'è chi è convinto che il Salento ci conviva da sem­pre e che il vero nemico sia il disseccamento degli uJivi, scatenato da altri fattori. Se fosse così, non sarebbe una inutile cacCia alle streghe? «Siamo certamente di fron­

~e a una sintomatologia com­plessa, a cui sono associati in­setti, funghi e Xylella. La co­munità scientifica si è concen­traÉa sulla Xylella perché è un

patogeno da quarantena che se­condo le regole europee deve essere eliminato anche a pre­scindere dal sintomo. La dram­maticità del discorso deriva dal fatto che questo patogeno, noto in altri continenti da circa 130 anni, in Europa non era mai ar­rivato e questo è un pericolo per tutti».

Cosa pensa delle sperimen­ta;t;ioni che da più parti si stanno tentando per salva~ re le piante? Alcune si so~ stiene che abbiano date ri~ sultati interessanti. «Chi lo dice deve p9rtare ri­

sutati scientifici: uno studio su­perficiale non può dare risultati che il resto delle persone che si sono confrontate con questa malattia non hanno trovato. Io non escludo che qualcosa di uti­le possa venire fuori, ma nel frattempo che facciamo? Un ri­sutato vero al momento non C'è. -Per questo _bisogna lavora­re sulla prevenzione, eliminan­do i vettori e isolando le aree · dove l'infezione è conclama­ta».

f::i~~~~~i\~ f:tt0c~:ii~';ri~~r~~ sono tuttora in corso e Bruxel­les aspetta i risultati delle anali­si italiane, nonché l'ulteriore pa­rere dell'Efsa (Autorità europea per la sicurezza alimentare). Se­condo i dati in possesso della Commissione Ue è stata la xy­lella ad aver causato l'rurivo di alcuni funghi e poi la m011e del­le piante e non il contrario, co­me sostenuto da alcune associa­zioni ambientaliste, alle quali, però, sono state chieste le pro­ve scientifiche. «Si sa poco sul­la xylella - riconoscono le fonti comunitarie - siamo aperti a qualsiasi contributo per trovare soluzioni e siamo·prontì a tener­ne conto nelle nostre valut:izio-: ni, ma dobbiamo basare le no­stre decisioni su fatti, cifre e scienza».

La ·situ::izione, nel frattem­po, è «decisamente peggiorata rispetto agli scorsi mesi» sotto­lineano i funzionari europei, che a conclusione hanno poi ag­giunto: «Siamo in costante con­tatto con le autorità italiane per prendere le decisioni migliori. La collaborazione con l'Italia è molto buona e decideremo as­sieme le nuove misure. Ma se

1aer~~1:1~~~fsi~n:u;~Ù:arJi~~~~ da prendere, l'Italia da sola non potrà bloccarle». Per verifi­care i danni della xylella, il cornrrùssario europeo alla Salu­te, Vytenis, Andriukaitis, verrà nel Salento la seconda, settima­na di giugno. Sulla questione interviene lonorevole di Forza Italia, Rocco Palese, che chiede a Renzi una battaglia più deci­sa in Europa per ottenere mag­giori risorse a ristoro dei danni.

L'EMERGENZAXYLELLA Q~~l~~iiò SABATO 28 MARZO 2015

Via Crucis, sit-in convegni e appelli per salvare gli ulivi Affollato workshop di Apro! a U gento: · «Bisogna dare subito eseçuzione al piano» • «Il piano del commissario' .la v~e ~olata dic~ propriQ straon!inario ·Giuseppe SiUetti questo " confenna il presidente sei:ve a scongiurare l'epidemia di Aprol, Pantaleo Greco - cioè e a salvare il salvabile». Una che l'Unione Ew:opea. sarebbe consapevolezza emersa ieri sera pronta ad anticip~ nel Psr re_­nel corso dell'inéontro promos- gionale le misure di ristoro per so da Aprol e intitolato "Oli- i contadini che devono sostene­vicoltura salentina: quale fu.tu- re le spese per le buone pratj:-roT'. Un workShop alla prese!\· ci)e agricole. -Speriami>-sia così, za del sindaco MasSimo I..ecci e ._i>ei'ché que~t~ aiuterebbe ~òlto dell'assessore ali' Agricoltun\, chi ha.già subito la l)effa di ve. Daniela Spe~olizzi, con inter- . clei,niorire j propri- uli\i» .. ,. -venti a cura di Frances.co Porcel- 'Là Sèconda novità inv~ è li, docente dell'Univeriiità di Ba- certa e riguarda l'istituzione, da ri, Fabio Lazzari, tecriico Apro! parte dell'Arif, dell'albo speda-Lecce, Giovanni Melcarne, co- le delle imprese agricole a -. mitato "Vòce dell'ùlivo", fanta- agromeccaniclie~ «Un- allxf ~he Iéo Greco, presidente Apro! Lec­ce. Grande partècipazione di pubblico e mo~ta attenzione alla spiegazion~ .del profe./!!SOr Por­celli, cattedratic.o di Agraria, '. sul meccanismo di azione del batterio e l'importanza dell'uti­IizZo di insettiCidi per contenere i vettori, cauSa priricipale di dif­fusione della malattia. Oltre, na­turalmente, ·all'invito a mettere in pratica le misure agronomi­che effipaci contro le larve.

Nel corso çiel workshop so­no arrivate anche due i,niportan­ti novità: !il. prima, ancora, uffi­ciosa, riguarderebbe nuove risor­se, .. da liberare subito nei· Psr; per i danni della xylella. «Non àbbiamo ancora 'la certezza, ma

L'arcivescovo ~i Lecce, D'Ambrosio

avevamo chiesto due mesi fa -sottolinea Gio~anni Melcame, tra i respm1sabili del Comitato 1 'Arif h · tit · 't I' lb spontaneo "Voce dell'Ulivo" - L. a IS UI O a O dando cosi atto ali~ ··necessità delle imprese incaricate nella gestione dell emergenza · d' . , I' , , . xy!ella di coi~voigere ~li (,pera'. ·- . I esegurre g I l~te.rventl tQn ec~no.tmct a vocazione agn- · ·· · ,

volèzza della necessità di attua­re in fretta il piano anti xylella, prosegµe la mobilitazione con-

, çQl~.:~9vC si ren~a nçcessario, quaµ. psecutori ma~~tjali degli inlerÌlèµti·di con!Onimento pi:evj­Sti neI:piano di Sfiletti». In qne-. sto ·modo si ·agevoleranno le pr~dure per contenere la fito­patia». ·

.. tro gli espianti. "Salviamo gli ulivi" è 10 slogan con cui citta­dini e associationi si ritroveran­no dòmahl, a partite dalle 15, a Lecce· in piazza Sant'Orònzo. UD.a manifestazione organizzata

Jato ·mvece. ieri Della 8$ c~nsi- da Csy Salento. associazione liare del Comnneo di· Trepuzzi. Spazi popolari, Forum Ambien-

· "Pall'affaire xylella all'allar­~ .~ori ;nel Salento", si è par-'.

Tra ìJ pubhlicc>' .ànèhe .una· rap- tè e salute, Lllt di Lecce, l>e!)Ce­~sentanza di· Oittiìdipi ili ·Qria .. link e associazione Casa delle :ché hannò éspr<;sso sbddisfazio- · AgriCultnre. Tullia e Gino. «In ne sullà Sentenza del Tar che ha Piazza cru;i citi~ni, enti ç asso..:. ~ì.Occato l'espianto degli Ulivi. ' . ciazioni, t.antissimi artisti salen-

~ -mentre cresce la con~ape- :Um:~~~h~ si a::~:~i:~

Cinque vescovi Uniti nella preghiera per sostenere e difendere ilSalento è.E prontò U messaggÌO: c~e· i .vesçovi_ sà)e~tim:ruf:fonçlerannçi do.: maili, ·nOmenica delle Pal11_1e, 4J.t~~~do ~aj probl~ sòéi~re4 ·ambientali del territorio salentinoc «Nella rièorrenzli della festa-di Pasqua, come pastori delle Chiese del· SalentÒ, con q~esto comune ~essaggio. vogliamO'espri~ere la nostra f:ratema vici~ a ògnu­no di voi - si legge òel messaggio-. L'oi?~f9Si~ della gente· sal~n­tina deve, ogni gio~o, fare i conti con U1)3; ~fficol~ ec~ilomica e sociale che g;e~era ~ar,ietà e :n;i.3;Ilcanz · · · una progettualità alta delle nostre .cl.Ssi. · ·z-zonti <!i positiva rin~çita. Prgblemi. tìguard3nQ-~~i·set-tori della. vita soci~~ ... 'e civile, ·non m~no ~vi sono' le queStiòni di carattere ambientale»). ,come la xylella che sta flagellando gli ulivi.

ziativi "";hanno confermato la loro presenza: i Negraniaro, i Sud Sonnd System, gli Après la Classe, Cesare Dell'Anna, Mi­no De Santis, Raffaele Casara­no, i Crifiu. Enza Pagliara. Mimmo Cavallo, Rubèns, Adria­tic Sound e i Bundamove».

, Dopodomani sera, invece, ·~'Via Crilcis",, che si snoderà da Gàgliano· del Capo al Santuario di Leuca. Una preghiera colletti­va alla quale parteciperanno i cinque vescovi· delle .province di Lecce e Brindisi, che si con­cluderà coll un app~llO ~ Papa Francesco. E proprio al Papa è indirizzata la le.ttera del ·Forum . Ambiente e Salute che chiede aiutQ al· PoJ?.téfice.

M.C.M.

L'INTERVISTA Al Bano è stato scelto dal commissario come "ambasciatore"

«Sto con Silletti, scienza e territorio uniti» e Cambio di rotta·per.Albano Carrisi: da sostenitore - inSieme ad altri artisti - del fronte del "no" alle eradicazioni degli Uli­vi infetti, ad ambasciatore del commissario. Giuseppe Silletti ha infatti. scelto, evidentemente in accordo col governo, il cele­bre cantante per sostenere la campagna informativa di comu-· nicazione iStituzionale. destina­ta a tutti. gli agricoltori e a colo­ro che hanno ulivi a rischio. cw; se non. r ambasciatore di buona volontà dell'Organizzazio: ne per l'alimentazione e r a­gricoltura delle Nazioni unite Fao? Se non bastasse, oltre che figlio di contadini, Albano è e resta imprenditore vitivinicolo e produttore di olio, nell'agro del­la "sua" Cellina San Marco. Proprio la zona nord del Lecce­se è quella più interessata dall'e­radicazione. Una campagna di taglio selettivo delle piante a ri­schio potrà evitare il contagio e la propagazione che ·potrebbe compromettere seriamente la produzione futura di olio nella zona.

Quale merito le ba guada: gnato · questa investitura da parte di Silletti?

«Sono un pugliese come àl­tri tre milioni di pugliesi, nes­sun merito speciale;. abbiamo tutti Io stesso tipo di interesse: .. sos ·ulivi. Tra questi tre milioni di persone c'è Pino Aprile, che partecipa insieme a noi a questa battaglia per trovare una chiave contro il mostro x)'lella».

Che effetto fa vedere quel­le ics rosse sugli ulivi? «Non bisogna demonizzare

nessuno, ma è certo che non è stata fatta ~ sana quarantena a questi· elementi patogeni che Ci stanno distruggendo' nn patri­monio di valore inestimabile. Chi riesce a immag_inare la Pu­glia senza alberi? E. !'Hiroshi­ma degli ulivi, ma il rischio va-· le -tutto anche per i vigneti, i frutteti, una pestilenza. Biso­gna, penso che lo stiano già fa­cendoj pressare gli uomini di scienza perché trovino una solu­zione. La natura ci insegna che c'è sempre un animale che man­gia un altro animale. L'insetto vettore della xylella, mi spiega• va un generale della- Forestale, lo chim;nano volgarmente "spu­tacchina" perché quando sta sul-1' erba dei prati incolti sotto gli ulivi, produce una specie di

schiuma, e so!O dopo !il meta­morfosi si' inserisce nell'albero e succhia la linfa, ma senza un vero e propriç> apparato digerell­te, producendo una forma di aci­do che fa morire la pianta. I Fo­restali stanno soffrendo quanto noi di quello che sta accadendo ai nostri alberi. Non c'è di ·certo

Occorre pressare gli uomini di scienza

perché trovino sùbito una soluzione

sadismo, questo . v.o~o dirlo .. chiaro· e forte». - ·

Ma secondo lei, eradicare è la soluzione? ' «Io chiamerei gli uomini di

scienza su questa storia, lo ripe­to ancora una volta. Si tratta di cancro, di ebola degli nlivi, è co:me vedere morire un parente. Una persona cara. Immaginare tutta la vita che portano addos­so e inunaginare che questa poe­sia, questa unicità debba essere distrutta. Bisogna distruggere il malato per debellare la malattia. Le dico, io non sarei capace nemmeno di tagliare un ramo. Ma è inevitabile ·che si debba procedere dando le rispostè giu­ste. Bisogna scegliere il male minore».

Ma di xylella si parla dal 2008. Poi ancora nel 2013. Le risulta che qual­cosa sia stato fatto? «Possibile che non si sia tro-

vato un metodo? Non ho idea ~cosa e da chi dipendano.i ri- . tardi. Abbiamo uÌl ministero del­!' Agricoltura, Ci spie ehi perché non si è fatto nulla. E più che rabbia, dolore. Tutti gli enti in­teressati, Regione compresa, de-

, vono dare una spiegazione Ieci­, ta a tutti noi i pugliesi. Sono al­

beri ·che ti parlano di storia, la nostra ma quella dell'umanità tutta, quando ci passi affianco sai che lì e' è passato tuo non­no. Non riesco a capire coìne non si possa trovare un aòti.doto

- a questo animalaccio?>. Quanti alberi di ulivo ci sono sulle sue terre? Li guarda con preoccupazio­ne? «lo ho 3.100 alberi. Secolari

pochi. non più di una decina, ma fra quelli ce ne sono alcuni che contano dai 1.000 ai 1.500 anni. Altri impianti li ha fatti mio padre, altri li ho fatti io. Miei padre, . don Carmelo, era un grande contadino. una razza in estinzione di cui non si vede seme simile al suo nelle nuove generazioni. I nostri contadini hanno curato talmente bene gli alberi che la xylella è rimasta dov'er~ avevano un rapporto_, con gli alberi come se fossero figli. Un rapporto straordinario, pianta-uomo. Pensare a una ge­nerazione con un paesaggio sen­za ulivi è l?rivido, raccapric-cio».

S.Gio.

• Green Philosophy

COBBIEBE DELLA SEBA CORRIERE DEL MEZZOGIORNO SABATO 28 MARZO 2015

Elogio dell'ulivo, albero dolce e «ospitale» La grande storia di una risorsa e di un simbolo

S irnramente è statoi! lupo ilprimo anlmale . . ad essere addomesticato dall'uomo e l'ulivo

il primo albero coltivato dal popoli mediterranei. Tutte le storie delle antiche civiltà, a cominciare da quelle sviluppatesi in Palestina, in-Siria e a Creta, mostrano, inf.a~, quanto forti siano stati i legami che esistono tra gli uomini e quesfalbero. Se il legno veniva usato per ere'!J'e utensili. e mobili, se il frutto pr~muto seiviVacom~ .co_mbustibile e alimenti, p~r ~eare Wlguenti e .cosmetici, le foglie invece erano pre_~iose :per av_ere tisane e farmaci e i rami per preparare corone per gli atleti vincitori di gare e per celebrare coloro che eccellevano nelle arti e nella.vita. Chi vuole rernperare queSta grande storia, può trovarne un'eloqUente dornmentazione nel bel libro di Horst Schaffer­Schurchardt (L'oliva. La grande storia di un

~··. Sì tratta di una pianta· di natura mite,clie aCl'ettadi convivere con le altre

piccolo frutto), e ve n.e sono molti altri, e tutti raccontano di una viCenda che non si è mai interrotti nei secoli e nei millenni. L'ulivo infatti ha continuato ad acèòmpagnare la storia umana che si svolge sulle terre intorno al mare Mediterraneo. Nei testi ~acri delle tre grandi religioni monoteistiche, i rjférimenti a quesfalbero sono innumerevoli, e Giulio Piacentini - volendo dar conto delle matrici religioso-culturali del pensiero filosofico ebraico, cristiano€ islamico - ha intitolato la sua ricerca 1 raccanti del mandorlo, .dell'ulivo e del melograno (Marcianum Press, 2015).' Anche la politica, quando ha ritenuto di avere bisogno di simboli e li ha cercati uel mondo vegetale, ha spesso rernperato quesfalbero, bello e dal buon carattere. Si tratta, infatti, di una pianta che accetta di convivere con le altre e che si adatta a

Migrazioni Il cambiamento climatico in atto nel Mediterraneo sta spingendo quest'albero a spostarsi verso le regiorii dell'Europa atlantk:a

di Franco Botta

1 tutte le tecrùche di coltivazione che l'uomo elabora .per massiniizzare i su_oi raccolti. In Pllglia i contadini che erano soliti avere terreni coil cdltivazioni miste, allestendo campi néi quali gli ulivi dividevano il terreno con altre colture, descrivono quest'albero come una «pianta dolce» e ospitale con le piante vicine. porse per questa natura mite, gli ulivi hanno co_né_iuistatò-spazio nei libri sacri alle tre grandi reµ_gi9ni monoteistiche nate nel Mediterraneo. Il cambiamento .climatico in atto nel Meçtiterraneo, sembra stia creando nuovi spazi idonei per la coltivazione di qùest'albero e lo spinge a spostarsi verso le regioni atlantiche del Portogallo, della Spagna e della Francia, a scapito soprattutto di quelle che sono suli1 riva Sud del mare Mediterraneo. Difficilmente .tuttavia il legame che esiste da sempre tra . l'ulivo e i popoli del Mediterraneo si attenuerà nel futurb, essendo non solo economico quanto culturale. L'ulivo, come sappiamo bene in Puglia, genera dipendenza e nostalgia.

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