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Pag. 1 COMUNE DI POGGIBONSI (Provincia di Siena) VERBALE DEL CONSIGLIO COMUNALE DI DATA 11 MAGGIO 2016 Presidente del Consiglio Comunale Consigliere Enrica Borgianni Buonasera a tutti. Invito i Consiglieri a prendere posto e diamo inizio ai lavori di questo Consiglio, dando la parola al Segretario Generale Dottoressa Eleonora Coppola, per l'appello. Il Segretario generale Dott.ssa Eleonora Coppola procede con l'appello Presidente del Consiglio Comunale Consigliere Enrica Borgianni Passo alla nomina della Commissione scrutatori. Nomino Fornaro, Pianigiani Alessio e Mircoli. Presidente del Consiglio Comunale Consigliere Enrica Borgianni Non ci sono comunicazioni, passiamo alle proposte al Consiglio. Punto 3 all'ordine del giorno: abbiamo il rendiconto della gestione 2015 e relativi allegati - Approvazione. La parola all'Assessore Salvadori.

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COMUNE DI POGGIBONSI

(Provincia di Siena)

VERBALE DEL CONSIGLIO COMUNALE

DI DATA 11 MAGGIO 2016

Presidente del Consiglio Comunale Consigliere Enrica Borgianni Buonasera a tutti. Invito i Consiglieri a prendere posto e diamo inizio ai lavori di questo Consiglio, dando la parola al Segretario Generale Dottoressa Eleonora Coppola, per l'appello. Il Segretario generale Dott.ssa Eleonora Coppola procede con l'appello Presidente del Consiglio Comunale Consigliere Enrica Borgianni Passo alla nomina della Commissione scrutatori. Nomino Fornaro, Pianigiani Alessio e Mircoli. Presidente del Consiglio Comunale Consigliere Enrica Borgianni Non ci sono comunicazioni, passiamo alle proposte al Consiglio. Punto 3 all'ordine del giorno: abbiamo il rendiconto della gestione 2015 e relativi allegati - Approvazione. La parola all'Assessore Salvadori.

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PUNTO N.3 – RENDICONTO DELLA GESTIONE 2015 E RELATI VI ALLEGATI – APPROVAZIONE Prende la parola l’ Assessore Susanna Salvadori per illustrare il punto Allora, buonasera a tutti. Allora, siamo a chiudere - come già ieri sera abbiamo presentato in Commissione bilancio - siamo a chiudere il bilancio, quello del 2015, che rappresenta il primo anno effettivo di azione di questa Amministrazione. Proprio in questo anno, si sono poste le basi - come si legge bene anche nella relazione previsionale e programmatica e nel consuntivo della relazione previsionale e programmatica 2015 - si sono poste le basi per l'esplicazione del programma del Sindaco. Come abbiamo detto anche al momento dell'approvazione del bilancio preventivo 2016, con la discussione del DUP, il punto di partenza di ogni atto programmatorio - che discutiamo in questa sede - è la relazione di mandato del Sindaco. E' lì che viene costruita la visione su cui saremo giudicati poi dai cittadini alla chiusura del mandato amministrativo. Ed è sui valori di città inclusiva, della città che sa essere solidale, della città che sa guardare oltre sé stessa, che sa pensare, la città della qualità della vita, che cerca strumenti per stimolare l'economia - nonostante il contesto difficile in cui ci muoviamo - che abbiamo costruito il nostro programma di mandato. Sono questi i punti di riferimento. Sono i valori, questi, che si esplicano poi nelle attività programmatiche che troviamo descritte all'interno della relazione previsionale 2015 come dicevo, e quindi appunto all'interno della relazione a consuntivo 2015 - e che stasera andiamo ad approvare. Nonché, sono gli stessi valori che troviamo all'interno del Dup, come abbiamo detto quando abbiamo approvato il bilancio previsionale a marzo. Allora: azioni programmatiche che chiaramente, a loro volta, si trasformano in atti e singole azioni svolte coerentemente rispetto alla visione generale di cui ho detto, e di cui fa fede la relazione di mandato - discussa in avvio di mandato amministrativo, proprio in questa sede. Fatta questa dovuta introduzione, che riporta ad una visione generale, che è legata alla filosofia del mandato che il Sindaco vediamo come si è esplicitata l'azione amministrativa durante il 2015 e quali sono i risultati ottenuti. Vedremo anche, chiaramente, quali sono i risultati economico-finanziari e come si costituisce il risultato di bilancio. Allora, in primo luogo va detto che la relazione previsionale e programmatica 2015 si inserisce - cioè il consuntivo 2015 si inserisce - in un contesto che alla fine del 2015 ha presentato sostanziali elementi di novità, che influenzano positivamente la capacità di fare investimenti per gli anni a venire. Capacità che l'Amministrazione ha saputo cogliere, grazie alla gestione virtuosa del bilancio e grazie anche alla progettazione e alla corretta esecuzione delle gare entro il 31 dicembre 2015. Corretta esecuzione necessaria per stare all'interno del perimetro tracciato dalle indicazioni che sono emerse dalla Legge di Stabilità 2016, la quale supera il concetto di Patto di stabilità a favore dell'equilibrio di bilancio - ce lo siamo detti in più occasioni in questa sede, come ci siamo detti anche al momento dell'approvazione del bilancio preventivo 2016 (un mese fa, un mese e mezzo fa), è chiaro che il contesto generale tracciato dalla Legge di Stabilità 2016 resta critico, e resta caratterizzato da un quadro economico difficile, anche se ci sono timidi segnali di ripresa; c'è un peggioramento della finanza pubblica, e appunto una disponibilità di risorse che purtroppo non è crescente ma è decrescente. Però la Legge di Stabilità prova a tracciare una linea diversa, riesce a invertire una tendenza che è quella di dare possibilità agli Enti locali di fare investimenti; e questo ci ha permesso, a noi come ci siamo detti più volte, di mettere nel bilancio - già con l'assestamento al 30 novembre 2015 - tre milioni di investimento, quindi avviare i cantieri che sono per l'appunto aperti da poche settimane, e che tra l'altro fra poche settimane apriranno, perché fra poche settimane ne apriranno anche altri. Ad ora, la nuova regola sostitutiva del patto di stabilità vale soltanto per il 2016, e quindi chiaramente si pone il problema di introdurre il problema a livello generale - dico, si pone un problema di introdurre una soluzione strutturale permanente che possa correggere quelle complicazioni e quelle rigidità della Legge 243 del 2012, che è la legge che poi ha introdotto il Patto di Stabilità come l'abbiamo conosciuto negli ultimi anni. E noi speriamo che con con la stabilità del 2017, anzi la Legge di bilancio 2017, il Governo Renzi riesca - e in Parlamento riescano - a individuare una strada e a rimanere su questa strada, così come l'augurio è quello che vada messa attenzione sulla garanzia dei flussi finanziari per la parte corrente, legati alla restituzione delle imposte che corrispondono all'eliminazione e al

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superamento dell'Imu. Tutto questo, chiaramente, per sostenere spesa corrente, perché i Comuni come sapete fanno spesa in conto capitale e fanno investimenti, ed è fondamentale sostenere la riapertura di questa opportunità per i cittadini, ma anche per dare un sostegno all'economia, con la funzione moltiplicatrice che gli investimenti ricoprono. Ma è altrettanto importante - come dire - sostenere la spesa corrente per quanto riguarda l'evoluzione dei servizi che vengono resi ai cittadini; e quando si parla di servizi in genere si parla di sociale, scuole, attività dedicate ai bambini, ai minori, alle persone con difficoltà. Nel corso del 2015 l'Amministrazione Comunale di Poggibonsi ha attivato circa sette milioni di euro di investimenti. Ricordo che il Comune di Poggibonsi è risultato terzo tra tutta Italia in tutta la Toscana per il "Bando Scuole Innovative", con un finanziamento di circa 5,5 milioni di euro. Non solo. Il Comune di Poggibonsi ha ricevuto 1,5 milioni di euro come ristoro da parte della Regione Toscana per interventi PIUS già realizzati. Sette milioni che, quindi, sono arrivati alla città, grazie alla partecipazione ai bandi e grazie alla progettualità avviata, per una visione di città in cui la vivibilità e i valori di cui dicevamo in introduzione siano protagonisti. Va in questa direzione il progetto per la nuova scuola; vanno in questa direzione i progetti presentati per il P.I.U "Città di città"; e vanno in questa direzione anche i lavori in corso proprio in questi giorni, con la consapevolezza che moltissimo rimane ancora da fare, e con la consapevolezza di come i bisogni vadano gestiti nel quotidiano, ma sempre guardati in prospettiva. Rimandando ai singoli settori, per un'approfondita analisi anche dei risultati, preme qui segnalare alcuni interventi più puntuali di questo 2015, realizzati anche grazie alle nuove norme appunto del Patto di Stabilità annunciato per il 2016, e sono: - oltre all'apertura della fortezza, l'avvio dell'iter per fare della ex biblioteca (ovvero della Casa di Chesino) una start up house per imprese innovative. Anche per questo i lavori sono in corso, o se non in corso, stanno partendo; - la partecipazione, appunto, ai P.I.U "Città di Citta", che ricordavo; - l'approvazione in via preliminare di tutto il progetto di interventi che l'Amministrazione ha previsto; - i lavori sulla scuola di via Risorgimento, che sono conclusi a settembre 2015; - le asfaltature di una parte di viale Marconi e di via Borgo Marturi nell'estate del duemila... estate/settembre del 2015; - la progettazione dei lavori andati in gara entro il 31 dicembre 2015, per gli interventi di via Redipuglia, via Fiume, viale Marconi, e le sottofondazioni in via Vittorio Veneto, via del Pollaiolo, e lo Stadio Lotti (e appunto molti di questi sono in esecuzione); - l'ampliamento dell'orario della farmacia comunale, attraverso una riorganizzazione interna, per fornire ai cittadini un servizio importante e utile. Dunque si tratta, come si capisce, di interventi puntuali che prendo a simbolo di un'azione che deve dare risposta all'intera comunità in termini, appunto, di servizio, valorizzazione dei beni comuni e prospettive di sviluppo. Nel corso del 2015 abbiamo anche investito, chiaramente, sui servizi sociali, sui servizi educativi e socio-educativi, mantenendo inalterato il nostro impegno economico e sviluppando – anzi - azioni e progetti capaci di portare più in avanti le risposte che diamo ai cittadini. In campo sociale, vanno letti in questo senso l'impegno per il mantenimento delle risorse per il fabbisogno abitativo, nonché il percorso per la costruzione di nuove progettualità che poi sono confluite all'interno dell'Emporio della Solidarietà - che è nato sulla stregua di esperienze importanti sviluppate anche sul nostro territorio, e in questo caso la citazione è per il progetto "Poggibonsi con te". L'impegno verso la scuola e verso i servizi educativi si è sviluppato portando avanti la costante ricerca verso la qualità dei servizi, la formazione, nei progetti di restituzione alla comunità educativa, e faccio anche qui alcuni esempi: ricordo le attività laboratoriali con le lezioni/concerto al Teatro Politeama; ricordo il protocollo per la gestione degli eventi sismici, a livello di area; ricordo l'introduzione del nuovo sistema di calcolo per la retta degli asili nido, che va incontro alle esigenze delle famiglie, soprattutto quelle che hanno più bisogno; ricordo le storie in miniatura - ieri sera incontro partecipatissimo con Clemente il pesce salvagente; la riattivazione del tavolo di continuità, per un raccordo continuo tra le scuole dell'infanzia e la primaria; i progetti sull'arte contemporanea, con un altro progetto di area che si chiama "Fenice Contemporanea"; il teatro per i bambini, con il "Teatro a merenda", che ha fatto il sold-out in tutte e tre le sue date; e poi ancora

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il gioco musicale, con la scuola di musica per i più piccini; il cinema per bambini e genitori; il centro estivo, che è stato potenziato nel corso del 2015 con la presenza di tre educatori, e che ha visto l'iscrizione e la partecipazione di 74 bambini nonché apprezzamenti riconosciuti dai genitori, che ci hanno scritto e che ringraziamo. L'attenzione in campo educativo si esplica anche mantenendo l'impegno sul fronte dell'edilizia scolastica, a cui abbiamo continuato a guardare, e a destinare in via prioritaria risorse disponibili: prova ne sono gli interventi portati avanti nel periodo di attività scolastica - in via Risorgimento in primis, i lavori sono iniziati a luglio e conclusi a fine agosto o inizio settembre (non a caso, lo scorso anno il Centro estivo che tradizionalmente si tiene nella scuola di via Risorgimento è stato svolto in via Sangallo); prova ne sono anche le azioni progettuali che abbiamo avviato sulla edilizia scolastica (ricordo appunto, come ho detto precedentemente, il progetto per la nuova scuola); ricordo, inoltre, che nell'estate 2016 avremo dei lavori importanti: le sottofondazioni in via Vittorio Veneto, il cui progetto è stato fatto grazie alla variazione di novembre 2015, e andato in gara entro il 31 di dicembre. E poi avremo anche quest'anno - fa parte del piano delle opere pubbliche del 2016, lo faremo quest'anno - il lavoro straordinario alla scuola di via Sangallo, un lavoro su cui tra l'altro abbiamo ottenuto dal Governo uno sconto sull'equilibrio di bilancio complessivo di 75.000 euro, che si traducono nella possibilità - nell'anno in corso - di aggiungere lavori per questa cifra (lavori equivalenti al valore di questa cifra). Non solo. Ho ricordato già l'impegno per l'attivazione di risorse, che nel 2015 ha portato sette milioni di euro; ma il 2015 è stato l'anno della progettualità PIU con i progetti di difesa del territorio, la mobilità ciclabile, la sicurezza stradale, il nuovo volto della Piazza della stazione, Piazza Berlinguer, la zona 30 in via Sangallo, tutti progetti che sono andati a caratterizzare quel pacchetto che poi abbiamo presentato nel mese di gennaio 2016. Allora, l'Amministrazione di Poggibonsi - in linea con quanto previsto - si è inoltre impegnata a portare avanti politiche di area, e in questo senso si sono confermate tutte le sinergie che abbiamo attivato nei vari settori, proseguendo con la costruzione di percorsi comuni insieme agli altri Comuni della Valdelsa, ma anche aprendo la possibilità di costruire esperienze con i Comuni della Valdelsa fiorentina. E anche qui vado a fare dell'esempio, perché l'azione governativa parte sempre dagli obiettivi generali (da un'analisi di obiettivi generali); in sostanzia poi in programmi, e poi si concretizza all'interno di azioni programmatiche e pragmatiche, e quindi è giusto fare degli esempi. In questo caso ne sono esempi: il protocollo per la gestione dei terremoti, di cui ho detto precedentemente; la collaborazione per gli eventi estivi, in modo particolare con San Gimignano; il progetto sull'arte contemporanea, Fenice, di cui ho detto precedentemente, con San Gimignano e Colle; il progetto "be tuscan for a day", che in questo caso vede insieme tutta l'area della Valdelsa e anche Volterra; la stagione teatrale, che da quest'anno ha incluso anche la stagione del nuovo teatro di Certaldo - quindi Colle, Poggibonsi, Certaldo. Inoltre, è proseguito il costante impegno da parte dell'Amministrazione a monitorare l'operato delle Società partecipate e dei Consorzi, nel contesto delle normative presenti - tra l'altro, in questo contesto questo pomeriggio daremo seguito ad una visione sulle partecipate, che appunto è presente nelle delibere che poi, appunto, verranno discusse proprio questo pomeriggio all'interno di questa sede. Allora, il 2015 è chiaramente stato l'anno della Fortezza, il giorno della Fortezza di Poggio Imperiale, questo era il titolo dell'inaugurazione del 6 giugno dello scorso anno. Inaugurazione effettuata con grandissimo entusiasmo, orgoglio e anche grandissima partecipazione di tutta la città, e non solo. Con questo restauro Poggibonsi si è riappropriata di uno spazio fondamentale, di una parte della propria storia e di un bene culturale che appartiene a tutti, a tutto il territorio, non soltanto a Poggibonsi, direi. Una tappa importante in un percorso che ha visto tutta la città poi riappropriarsi, passo dopo passo, di tutta l'area di Poggio Imperiale, con un progetto di lungo respiro, perché i progetti importanti, quelli veri, hanno davvero sempre un lungo respiro. In questo caso si parla di un progetto già avviato, l'abbiamo detto tante volte ma è importante ribadirlo, perché ci dà il senso anche di una visione lunga. Un progetto avviato alla fine degli anni Ottanta, e portato avanti con lungimiranza dai Sindaci e dalle Amministrazioni che si sono succedute, quindi il Cassero (dal 2003 l'inaugurazione del Cassero), i bastioni, le campagne scavi che sono precedenti, il Parco archeologico che è precedente, e l'apertura dell'Archeodromo, che è invece del 2014 (l'autunno 2014), e poi la Fortezza. Tra l'altro proprio l'apertura dell'Archeodromo ci ha dato anche un assaggio, in pochi mesi, delle potenzialità presenti - in termini di attività didattiche, culturali, ma anche in termini di circuiti turistici di qualità che si possono attivare; e anche in termini di

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visibilità e di racconto mediatico che l'Archeodromo è riuscito ad attivare, grazie chiaramente ai contenuti che vi sono presenti, perché le cose non accadono mai laddove non c'è un contenuto originale e con una sostanza poi scientifica, e di cui ringraziamo chiaramente l'Università di Siena e il Dipartimento di Archeologia, il Professor Valenti, che seguono tutto il progetto. In questo senso, rispetto ai circuiti turistici di qualità abbiamo svolto un'analisi sulle potenzialità culturali e turistiche, le cui linee guida - la sintesi, diciamo, di queste linee guida - sono bene riportate all'interno della relazione previsionale e programmatica. E proprio da quelle linee nascono le azioni che anche in altre occasioni, ho ricordato: i cartelli, che sono arrivati tra l'altro in questi giorni, e che li stanno collocando; la guida; i percorsi a piedi e in bicicletta; la promozione delle azioni di storytelling; la costruzione di pacchetti turistici, in primis per le gite scolastiche - e i risultati già si vedono, perché già solo ieri c'erano duecento ragazzi in Fortezza, in gita scolastica, a visitare l'Archeodromo. Chiaramente queste azioni non sono altro che tessere di un mosaico più grande le cui linee guida - ho ricordato - sono anche all'interno della relazione a consuntivo. No, relazione previsionale, ho sbagliato. Nel consuntivo quindi, si possono leggere. E che tra l'altro hanno nel progetto "be tuscan for a day" un punto riferimento progettuale più grande - un punto di riferimento, no? Un contenitore. Non solo. Noi ci muoviamo cercando di costruire sinergie territoriali in coordinamento con i nuovi indirizzi che emergono dalla Legge regionale (dalla nuova Legge regionale), e dalle azioni che conseguentemente vengono proposte. Anche qui, per esplicitare il senso di ciò che facciamo, è giusto fare degli esempi. Due esempi che mi vengono a mente: uno è il progetto sul wedding, di cui siamo parte insieme appunto al territorio; e un altro progetto è l'introduzione dell'Archeordomo nei meccanismi di story telling, che il sito In Toscana sta attivando e su cui stiamo lavorando proprio in questi giorni. In campo culturale, oltre all'inaugurazione della Fortezza ricordiamo che nel 2015 si sono poste le basi per patrimonializzare, e dunque sostenere e rilanciare, la Fondazione E.L.S.A, nei diversi ruoli che oggi questa interpreta e svolge a sostegno della funzione culturale e anche turistica e promozionale, e più in generale della città. Anche qui, ho ricordato l'estensione della stagione teatrale a Certaldo, ma mi fa piacere anche ricordare: il costante raccordo con il centro storico, e quindi l'Associazione Viamaestra, con il costante raccordo con le associazioni culturali del territorio, di cui Fondazione E.L.S.A. è diventato punto di riferimento anche operativo (anche e soprattutto operativo); il coordinamento con la Pro Loco; la realizzazione degli eventi estivi, di tutti gli eventi estivi; la realizzazione di percorsi culturali e educativi che incontrano le scuole - ne sono esempi il cinema per bambini, il cinema per ragazzi, le lezioni concerto, il seminario spettacolo che abbiamo fatto a settembre 2015 con Irene Grandi, ma anche lo stesso "teatro a merenda". Sono tutte azioni che svolgiamo con il teatro Politeama e che rientrano in una finalità e obiettivi più generali di cui ho detto precedentemente, e che fanno parte di quella visione che abbiamo presentato a inizio mandato, e che oggi siamo chiamati a mettere in pratica. Allora, altro tema centrale è quello della Sanità. Abbiamo seguito l'evoluzione del lavoro sulla terapia intensiva e sub intensiva, che sta andando a conclusione. Si è trattato di lavori strutturali e impiantistici per circa un milione di euro, e sono comunque, questi, interventi qualificanti - molto qualificanti - per il nostro presidio ospedaliero e per tutta la rete ospedaliera provinciale. Con analoga attenzione l'Amministrazione ha portato avanti il percorso per l'apertura della prima Casa della Salute nella nostra area, percorso che però ancora non si è concluso - almeno, non si è concluso nel 2015, e ancora non si è concluso. Ha trovato compimento nel 2015 anche il Regolamento dei beni comuni, un complesso di norme utili per definire il nuovo modello sociale: cittadini attivi, autonomi, solidali, responsabili, alleati dell'Amministrazione nel prendersi cura di beni comuni quindi, siano essi materiali o immateriali. Una prima esperienza, che si è realizzata alla Scuola di Cedda, in un percorso che è iniziato già a metà dicembre 2015, e che ha visto l'Amministrazione Comunale e il Comune mettere a disposizione materiali e anche la consulenza per le attività da svolgere. I genitori che ho avuto già modo di ringraziare, ma che appunto ho il piacere di ringraziare anche in questa sede istituzionale, hanno messo una parte del proprio tempo a disposizione. E i lavori - piccolissimi però preziosi anche lavori di piccola manutenzione, di pitturamento delle porte, alcune parti dei muri - si sono svolti durante la settimana delle vacanze di Natale, con un percorso condiviso con l'Amministrazione. Sono lavori preziosi, tanto più perché sono costruiti insieme, hanno una visione di collaborazione, di visione comune alla loro base, che

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è la visione poi vera della nostra democrazia, secondo me. Abbiamo approvato, nel corso del 2015, anche la variante anticipatoria sulle aree industriali, in vista della fase formale di avvio del procedimento per la formazione del nuovo Piano operativo che ci vedrà impegnati, invece, durante il 2016. Detto questo, vediamo ora i risultati di questo bilancio. Come sapete, le variazioni si registrano entro novembre - le variazioni di bilancio sulla parte del bilancio di parte corrente, cioè, non della spesa corrente però, del bilancio relativo all'anno. Le variazioni in entrata e in un uscita (di spesa e entrata) si realizzano e si registrano entro novembre. Quindi, variazioni di entrata ed uscita le abbiamo già prese in considerazione. E le variazioni di entrata più importanti, di cui abbiamo preso atto già ad ottobre a dire la verità, sono da una parte il ristoro regionale sui fondi PIUS per un milione e mezzo circa, da parte della Regione; dall'altra, l'entrata straordinaria legata alla sentenza di cui vi ricorderete, la sentenza che ha dato ragione in terzo... all'ultimo livello della Giustizia, all'Amministrazione Comunale, e che ha comportato un'entrata straordinaria per circa 450.000 euro. Nell'assestamento del mese di novembre, al 30 di novembre, abbiamo destinato queste risorse e abbiamo applicato una parte di avanzo 2015 –esattamente, abbiamo applicato un milione di euro per i lavori pubblici e 470.000 euro per la patrimonializzazione della Fondazione E.L.S.A, e dunque per il superamento del mutuo della Fondazione E.L.S.A. Io parlo dell'avanzo eh, in questo momento. Cioè, abbiamo applicato un milione di euro per lavori pubblici e 470 per il superamento del mutuo, relativamente all'avanzo; poi, invece, abbiamo applicato la parte di entrata straordinaria per, appunto, svolgere i lavori, i tre milioni di euro che abbiamo citato, e che sono attualmente in esecuzione. Dunque, parlando invece di risultati contabili, l'avanzo registrato con il consuntivo duemilaquattordici, scusate, era di cinque milioni e cinquantanovemila euro circa. Al 31 dicembre 2015, vista l'applicazione per i lavori di cui ho ricordato (per le attività e i lavori di cui ho ricordato), è passato a tre milioni e cinquecentosettantanovemila circa, ed era composto da: un milione e nove... centomila e quattordici e rotti... vincolati alla realizzazione di crediti di dubbia esigibilità - il famoso fondo per i crediti di dubbia esigibilità, che per la buona gestione siamo tenuti a costituire (l'abbiamo già costituito nel 2014) a incrementare, all'interno del nostro bilancio di parte corrente, parte della spesa. Un milione e novantaseimila erano per il finanziamento di spese in conto capitale, e cinquecentosessantottomila euro non vincolati. Questa era la composizione dell'avanzo al 31 dicembre 2015, una volta applicato il milione e mezzo di cui abbiamo detto. Nella registrazione del risultato del 2015 è ovvio che ripartiamo da qui, cioè, ripartiamo dall'avanzo 2014 che non abbiamo applicato, e l'avanzo finale del 2015 risulta essere complessivamente di sei milioni e tre, e deriva: per due milioni e cento circa dalla parte in conto capitale e dall'avanzo che ci portiamo dietro; per circa ottocentosettantottomila euro dalla parte corrente e dalle partite di giro, che ci portiamo dietro e non solo, che abbiamo anche realizzato in parte quest'anno - circa duecentomila euro nella gestione 2015; e poi, per tre milioni e due e ottanta, tre milioni e tre quasi, per l'accantonamento a fondo crediti di dubbia esigibilità anno 2015, e precedenti - cioè, anche qui si sommano i milione e nove che viene dal 2014 etc, e poi i fondi che abbiamo immesso, e di cui abbiamo dato tra l'altro notizia in tutte le procedure di variazione e assestamento che abbiamo fatto, e che facciamo durante l'anno, come previsto normativo, dalle normative. A tutto questo va aggiunto un ragionamento, ovvero: il conto del bilancio - se poi voi guardate la delibera - dice che il 2015 si chiude contabilmente con un avanzo di amministrazione di dieci milioni e centodiciassettemila euro circa; ma di questi dieci milioni, tre milioni e otto (per la precisione tre milioni e ottocentododicimila euro e centosettantadue) rappresentano il fondo pluriennale vincolato, che contiene obbligazioni del 2015, che possono essere spesi nel 2016 – cioè, è una spesa che noi ci riportiamo al 2016. E' una spesa ma è anche un'entrata, sia di parte capitale che di parte corrente, perché ci sono anche delle spese relativamente agli incentivi sul personale, ad esempio. Ed è questo il meccanismo che ci permette, grazie alla Legge di Stabilità, di sviluppare i lavori, i famosi tre milioni di lavori che facciamo quest'anno, perché questa cifra - questo fondo pluriennale vincolato - quest'anno sostanzialmente costituisce un'entrata, e va quindi a incidere complessivamente sull'equilibrio di bilancio. Ci permette, di considerarlo come entrata, e quindi riusciamo a svolgere questi meccanismi. Ed è questo meccanismo, tra l'altro, che noi ci auguriamo possa venire portato avanti anche negli anni a seguire. Quando facevo riferimento, prima, all’auspicio invito al Governo di poter continuare su questa strada, tecnicamente poi il ragionamento, il meccanismo, è questo. Tra l'altro – ecco, questo

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va detto – che noi siamo in presenza, diciamo, di un meccanismo, che ci ha permesso di alleggerire profondamente il Patto di Stabilità. Il Patto di Stabilità, ad ogni modo, viene superato dalle norme presenti, perché oggi non si parla più di Patto di Stabilità ma si parla di equilibrio complessivo. E' chiaro che se io, nell'equilibrio complessivo, aggiungo la possibilità di considerare il fondo pluriennale vincolato come entrata, ho la possibilità di avere un margine maggiore per poter fare spesa. E’ questo che noi, auspichiamo. Quindi, preso atto della presenza del fondo pluriennale vincolato, l'avanzo netto che registriamo nel 2015 di sei milioni e tre - quindi non vi ho dato una cifra sbagliata all'inizio, ma l'avevo staccata e depurata da un ragionamento, per poterlo meglio specificare - che viene articolato per tre milioni e tre sostanzialmente in fondo crediti di dubbia esigibilità, e due milioni e cento per parti destinate agli investimenti, e ottocentocinquantottomila euro circa parti disponibili. Rispetto all'equilibrio complessivo di bilancio 2015, e rispetto all'equilibrio complessivo 2016, noi applichiamo (e qui siamo già oltre, siamo nella delibera successiva), una volta approvato il consuntivo 2015, noi procederemo a presentare al Consiglio una delibera di variazione al bilancio preventivo, che non fa altro che applicare una parte di avanzo al bilancio 2016. Infatti, se vi ricordate bene, una volta approvato il consuntivo 2016. Nel consuntivo 2016 l'allegato sulle opere pubbliche specificava come noi quest'anno (nel 2016) abbiamo la possibilità di fare un piano delle opere pubbliche, e quindi di andare a fare investimenti, per circa un milione di euro. Una parte di quel milione di euro, esattamente cinquecentomila euro, erano ipotizzati essere coperti con un mutuo; ma già in quella sede, quando abbiamo approvato il bilancio preventivo 2016 abbiamo detto che poi non avremmo attivato un mutuo, ma che avremmo applicato una parte di avanzo, ed eccoci qua. In questa fase, noi una volta registrato l'avanzo e approvato il consuntivo con le caratteristiche che ci siamo detti - noi proponiamo al Consiglio di fare una variazione al bilancio 2016, e di applicare un avanzo per realizzare quel milione di opere che ci siamo detti. Milione di opere che tra l'altro, sono già in esecuzione, l'ho detto prima: il tetto di via Sangallo, che ha una spesa circa di trecentomila euro, prenderà il via i lavori per la realizzazione del rinnovo (sono lavori straordinari chiaramente, non sono piccole tinteggiature). Per il Sangallo partiranno già dal mese di luglio, e infatti non è un caso che proprio in questi giorni l'Ufficio Istruzione sta contattando tutte le famiglie, tutti i genitori che hanno dato disponibilità, e hanno espresso interesse a proseguire le esperienze del nido anche le prime settimane di luglio, per avvertirli della necessità di spostare i bambini che sono presenti in via Sangallo, al Rodari, proprio perché lì sarà presente un'area di cantiere, e quindi per articolare l'area di cantiere è chiaro che è più facile, è più corretto, che le due settimane di nido si svolgano all'interno della Scuola Rodari, dove non ci sono lavori. E' chiaro che alla Scuola Rodari la possibilità di spazio c'è, perché abbiamo fatto prima una richiesta di disponibilità, e laddove le disponibilità presso Rodari non fossero state possibili avremmo operato diversamente. Ed è chiaro che sappiamo, che andiamo a creare una diversità di comportamenti e di abitudini nelle famiglie, che sempre creano difficoltà. Però sappiamo anche che questa difficoltà viene, come dire, alleggerita - diciamola così - da un obiettivo, perché in questo caso è quello di uscire da una scuola e poi ritrovarla a settembre migliorata. Presidente del Consiglio Comunale Consigliere Enrica Borgianni Grazie all'Assessore Salvadori, la parola al Consigliere Bardotti. Prego. Interviene il Consigliere Comunale Bardotti Michela – Gruppo Consiliare “Partito Democratico” Grazie Presidente, e grazie Assessore. Dopo l'ampia esposizione - molto esaustiva - dell'Assessore, mi preme sottolineare la portata politica di questo bilancio consuntivo. In un solo anno di amministrazione questo Sindaco e questa Giunta hanno lavorato in maniera assidua, e sono riusciti ad ottenere dei risultati a dir poco incredibili. Basta pensare a quanto è stato investito nelle scuole: abbiamo detto verranno fatti investimenti per la scuola in via Vittorio Vento e in via Sangallo, opere che partiranno quando le scuole sono chiuse, proprio perché almeno non vanno ad incidere sull'attività dei bambini. E non possiamo dimenticare anche dei progetti di riqualificazione della città: ricordiamo che è appena terminato l'intervento, il massiccio intervento,

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nella zona di via Sangallo per il potenziamento della rete idrica; l'intervento ha un impatto sia sui cittadini che sulle attività produttive che si trovano nella zona. Il passo, comunque, quello più importante, è stato fatto nei lavori pubblici: ne sono stati avviati moltissimi, il primo è la Casa di Chesino, dove troveranno allocazione poi le start-up; il rifacimento di via del Pollaiolo a Staggia, viale Marconi, e l'opera più importante per il 2015 è sicuramente via Redipuglia. Ovviamente non dobbiamo, poi, tralasciare, i lavori che dovranno ancora iniziare in via Fiume e allo stadio, dove verranno consolidate le strutture. E' comprensibile che si tratta di un grosso impegno; ma essere riusciti a progettare interamente, tramite gli Uffici dell'Amministrazione, permette di presidiare direttamente sui lavori ma anche di risparmiare. Credo che sia difficile trovare degli argomenti per contrastare un Sindaco che sta lavorando, e che ha lavorato, così bene, come poche altre Amministrazioni sanno fare. Questo Comune è riuscito a vincere gare, perché? Dove tanti hanno partecipato. Ma è riuscito a vincere perché ha avuto una progettazione precedente, perché abbiamo la fortuna di avere un Sindaco con idee lungimiranti per quanto riguarda la nostra città, e che con la Giunta è riuscito a non farsi trovare neppure impreparato nel momento in cui abbiamo avuto lo sblocco del Patto di Stabilità. Abbiamo avuto la possibilità di fare investimenti senza perdere tempo, perché i progetti erano già tutti pronti e preparati per poter poi essere presentati. E questo l'abbiamo potuto vedere anche quando sono stati presentati i progetti P.i.u, insieme al Comune di Colle, ma dove il Comune di Poggibonsi è comunque il Comune capofila. Abbiamo una progettazione, che viene presentato su un bando, dove vengono messe a disposizione risorse provenienti dal Fondo Europeo di Sviluppo Regionale. E' stato fatto un lavoro di gruppo, che ha cercato di valorizzare e ridare forza alle persone che lavorano all'interno dell'Amministrazione, rendendole così orgogliose di farne parte, e tutto questo permette loro di lavorare con maggiore serenità e tranquillità. Noi abbiamo creduto, ed appoggiato, questo Sindaco, che aveva idee importanti per quanto riguardava la nostra città, e siamo sicuri di aver fatto la scelta giusta - e questo ci rende orgogliosi e fieri di far parte di questa Amministrazione. Presidente del Consiglio Comunale Consigliere Enrica Borgianni Grazie al Consigliere Bardotti, la parola al Consigliere De Santi Interviene il Consigliere Comunale De Santi Simone – Gruppo Consiliare “Insieme Poggibonsi” Sì, grazie, grazie Presidente. Mah, noi... anche se è difficile ci proviamo, come dire, no? Abbiamo dato un giudizio negativo sul bilancio di previsione, e riferiamo un giudizio negativo sul bilancio consuntivo. Ma oggi non vorremmo - come dire - reiterare le critiche che abbiamo già avuto modo di esprimere in quest'aula, ma soffermarci piuttosto su alcuni punti che noi riteniamo essere di particolare interesse, sia per la città attuale sia per la città che verrà. E vorremmo iniziare proprio dall'area della Fortezza, l'area che definiremo in termini ampi "quella della Fortezza", su cui l'Assessore ha speso parole importanti, parole significative, e su cui è dedicata in due parti distinte anche la relazione, diciamo, la relazione al bilancio. E', diceva bene l'Assessore, finito un percorso, percorso che è iniziato tanti anni fa - all'inizio degli anni Ottanta - e che ha visto, grazie all'opera lungimirante dei Sindaci che si sono succeduti, oggi il compimento del recupero pieno di un'area che, finalmente, ritorna nelle piene disponibilità di questa città. E non posso non ricordare come uno degli attori protagonisti - e forse il più lungimirante dei Sindaci che hanno partecipato al recupero di quest'area del territorio - sia stato proprio Fabio Ceccherini, che è stato per primo colui che in maniera decisa ha puntato su questo progetto, che ha proposto a suo tempo a questo Consiglio Comunale un piano complessivo dove già si intravedeva (partendo dal Cassero e poi andando ad ampliare l'area di intervento) quello che sarebbe potuto diventare negli anni non solo un punto di orgoglio per la nostra città ma un qualche cosa che, se interpretato bene e se utilizzato bene, può cambiare addirittura il volto della nostra città, e cambiarne anche l'attitudine che fino ad oggi è stata prevalentemente - se non esclusivamente - quella manifatturiera. Cioè, il recupero di quell'area lì non rappresenta soltanto un luogo dove i poggibonsesi possono riconoscere la loro storia, la loro cultura, le loro tradizioni, ma può rappresentare - se bene interpretato - un motivo, uno strumento. Può rappresentare sicuramente un'occasione per far cambiare il volto alla nostra città, e portarla ad avere uno spazio anche per quanto riguarda il panorama del turismo. Certo che sono state fatte negli anni - alcuni le ha ricordate l'Assessore, altre ce le ricordavamo anche da

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soli - diversi interventi e molte iniziative per quanto riguarda quest'area, alcune più riuscite e altre meno riuscite, ma non importa. Comunque, tutte delle iniziative che hanno suscitato un enorme interesse su quest'area. Ed è, naturalmente, un motivo - come dire - di orgoglio per tutti i cittadini di questa città che molti studenti, non solo della provincia di Siena, vengano a visitare questi luoghi. Dopodiché, trasferire una parte dei flussi turistici - che per loro naturale predisposizione visitano Siena, Firenze, San Gimignano, Volterra… Trasferirne una parte nella nostra città è una cosa che a tutta prima può sembrare semplice, perché dice: i flussi passano da qui, si possono intercettare. In realtà, cambiare i flussi turistici e spostarli da alcune destinazioni, facendone aggiungere degli altri, è una cosa invece piuttosto complessa. E' sicuramente anche nella conformazione della struttura che noi abbiamo dei limiti intrinseci, perché: facciamo finta, per un momento, che Piazza Mazzini sia a posto, no? E che quindi Piazza Mazzini è la stazione ferroviaria, che poi è anche - di fatto - la stazione di San Gimignano, quindi è evidente che una buona parte dei turisti che arrivano in treno e devono recarsi a San Gimignano, a Poggibonsi ci si fermano. Detto questo, la configurazione anche, cioè la disunità del nostro centro storico, con quell'area invece di interesse archeologico e di interesse storico, sicuramente non aiuta il flusso del turismo, anche quello spontaneo. Sicuramente ha bisogno di essere maggiormente indotta, e quindi ha bisogno di tutta una serie di accorgimenti che evidentemente, in maniera spontanea, non conducano o non tendano a portare i turisti in quell'area lì. Ma al di là di questo, l'Assessore ha detto una cosa che condivido. Sono state fatte diverse cose, che sono parte della tessera di un mosaico. Adesso l'idea è quella che, comunque, la prima parte di quest'avventura si sia conclusa: cioè concluso il recupero, concluse tutte le iniziative che potevano essere messe in maniera spontanea in campo dall'Amministrazione, o dall'Università di Siena, e hanno formato un mosaico. Ma, come dire, dobbiamo avere la consapevolezza che - se lo vogliamo far diventare davvero un volano per lo sviluppo economico di questa città - occorre fare un salto di qualità. E nel fare questo salto di qualità, noi dobbiamo avere da una parte la consapevolezza e l'umiltà di capire che le Amministrazioni Comunali, da sole, non possono avere né tutte le risorse economiche, ma soprattutto non hanno tutte le risorse intellettuali che servono per un cambiamento così profondo e per un'azione così forte, che richiede un cambio radicale di approccio e di mentalità di una città intera. A che cosa mi riferisco? Mi riferisco al fatto che è evidente che al suo interno l'Amministrazione non ha, non può avere, e non deve avere neppure, tutte quelle competenze così formate sul turismo, e né in questo momento abbiamo neppure nella fondazione E.L.S.A. tutta una serie di figure che possano ricomporre quello che, ad oggi, è un puzzle che ha dei pezzi che sono di pregio, che ha dei pezzi che sono interessanti, in una politica sul turismo. Questo non lo dico come critica a questa Amministrazione. Lo dico perché i Comuni possono fare determinate cose, possono creare quelle che sono le infrastrutture anche intellettuali affinché una città si orienti in un determinato modo; dopodiché, perché tutte queste iniziative, tutto questo, tutte queste cose che noi possiamo mettere in campo, o che altre professionalità possono mettere in campo, si traducano in flussi di turisti e presenze turistiche significative - che cambino o che diano una svolta all'economia di questa città - noi dobbiamo capire che non possiamo fare tutto da soli. E quindi, dobbiamo cercare di diventare prima di tutto noi consapevoli del fatto che ci sono comunque, all'esterno, degli strumenti che possono aiutare la nostra città, e possono aiutare questa Amministrazione, affinché questo che oggi è un bene possa essere messo a regime per la ricchezza della città; e che in una certa misura si - anche - auto sostenti, affinché non diventi poi, nella parte della manutenzione piuttosto che nella parte dell'ordinaria amministrazione, un peso per le casse del Comune. E quindi, io non vedrei in maniera sbagliata se dedicassimo anche un approfondimento con l'Assessore allo Sviluppo economico, per cercare di capire se è possibile andare a individuare delle risorse anche attraverso bandi che ci consentano di fare un vero piano di marketing territoriale. Il marketing territoriale è una cosa che non si inventa, è una professionalità; è una professionalità che in Italia è anche molto poco diffusa - in Francia lo è molto di più- Ed è quella professionalità che consente a chi ha le risorse storiche, naturali, paesaggistiche, di tradurle in fatturato, lo dico in maniera molto semplice. Di tradurle in ricchezza per la città. E quindi noi, su questo, una riflessione la dobbiamo fare, perché quella fase del recupero è conclusa. Quella fase relativa a tutto quello che potevamo mettere in campo autonomamente, a mio avviso, è conclusa. Potremmo fare ancora cose fatte molto bene, sicuramente, perché l'Università di Siena - ma anche alcune professionalità che abbiamo - sicuramente qualche altra

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idea la hanno; ma su questa cosa qua occorre secondo me fare una riflessione per un cambio di passo, per capire che dobbiamo andare a cercare anche fuori dalle nostre risorse qualcuno che ci possa aiutare in questo senso. Un'altra parte che richiede, a mio avviso, una riflessione, è quella che riguarda la sanità e l'ospedale, perché è una parte del nostro futuro - e del futuro del benessere di questa comunità - che si manifesterà con delle tempistiche non così lontane. Qui ci sono dei fatti che succedono, al di là della nostra volontà e anche della nostra capacità immediata di intervento, dei quali dobbiamo prendere atto, perché la Provincia di Siena - e quindi il complesso del sistema sanitario senese - ha subìto - come tutta la Provincia di Siena - delle profonde modificazioni. Siena, nel panorama regionale, ha sempre avuto una considerazione sicuramente non strettamente attinente al suo peso demografico, o alla sua importanza geografica. Ha sempre avuto una considerazione e un peso politico, all'interno della regione Toscana, sicuramente maggiore di quello che poi era il peso specifico della più piccola Provincia della regione Toscana. E questo era dovuto, evidentemente - come tutti voi sapete - all'enormità di risorse che grazie alla Banca e alla Fondazione la Provincia di Siena riusciva a mettere in gioco. E questo ha comportato negli anni che tutta una serie di servizi e tutta una serie di, come dire, di cose molto positive per la nostra cittadinanza, avvenissero, anche se magari queste cose avrebbero geograficamente potuto avvenire da altre parti. Questo è un fatto fondamentale che evidentemente va a impattare sulla vita dei cittadini della nostra Provincia. E' avvenuto un cambiamento, perché adesso quella forza e quel potere economico che la Provincia di Siena aveva all'interno della Regione Toscana non ce l'ha più, e questo ha risvolto in tutto. E ha risvolto in tutto, e ha un risvolto fondamentale proprio sulla Sanità, che è il sevizio rispetto al quale la Regione Toscana impiega la maggioranza delle risorse; è il servizio che sta, che è più vicino poi, alla cittadinanza, e rispetto al quale è chiaro che anche tutte le altre Province hanno - e manifestano -tutta una serie di legittimi appetiti. Perché dico questo? Dico questo perché il venir meno degli assets strategico-finanziari che prima avevamo, congiunto con l'esigenza che viene manifestata - sia dai governi nazionali sia dai governi regionali - di andare verso una razionalizzazione dei costi. Che significa, da una parte andare a colpire gli sprechi, significa da una parte andare ad accorpare degli Enti cercando le maggiori funzionalità, ma che poi alla fine cerca di mettere a regime un sistema di risparmio complessivo delle spese sulla Sanità. Questo combinato disposto, evidentemente, penalizza in primis la Provincia di Siena, rispetto alla quale c'è anche un altro impatto che ha avuto più un effetto negativo - maggiormente negativo - rispetto ad altre Province, e che è il venir meno proprio dell'Amministrazione provinciale. Perché mentre da altre parti l'Ente del raccordo territoriale poteva avere meno senso rispetto alla Provincia di Siena (e penso a realtà dove ci sono degli aggregati metropolitani importanti, come può essere la provincia di Firenze, ma anche in parte come può essere Arezzo), per la provincia di Siena quest'Ente - che tutto sommato negli anni ha anche funzionato, e anche svolto le sue mansioni in maniera egregia. Oggi il venir meno anche di quest'Ente porta - nel quadro generale della Regione Toscana - Siena ad avere delle sofferenze. In questo, come si arriva al nostro monoblocco, e quindi a ciò che sta più vicino ai cittadini della nostra città? E' chiaro che lì noi abbiamo un problema di ordine geografico, perché i tre punti ospedalieri più importanti sono dislocati uno in Val di Chiana, uno a Siena città e l'altro a Poggibonsi, che se uno guarda la cartina, apre e guarda la cartina geografica, vede tranquillamente che Poggibonsi e Siena hanno una distanza chilometrica. Se uno facesse semplicemente questo ragionamento vede che c'è una distanza chilometrica, e quindi una fruibilità da parte dei cittadini e da parte di coloro che devono usufruire degli ospedali, molto più prossima rispetto a quella della Val di Chiana. Però c'è un fatto, invece, significativo: che la popolazione della Valdelsa equivale alla città di Siena, e che il nostro pronto soccorso credo faccia un qualche cosa come 30.000 accessi l'anno. E che, quindi, non è una struttura inutile; è una struttura che, quando è stata pensata, è stata pensata per un bacino di utenza che aveva un senso, perché Siena serve - oltre alla città di Siena - la parte che va verso sud e che non può arrivare alla Val di Chiana. Noi ci prendiamo, invece, come servizi, la parte della Valdelsa ma anche parte della Valdelsa fiorentina. In tutto questo, la difficoltà che noi vediamo e il campanello di allarme che vorremmo lanciare - ma di cui sicuramente i più avveduti di voi sono pienamente consapevoli - non è su un inutile allarmismo, che la Regione è impazzita e chiude l'ospedale domani, perché noi non pensiamo che questo avverrà. Però vediamo, e temiamo - e nell'arco e nel quadro che abbiamo delineato credo di averlo spiegato sufficientemente bene - che se si deve andare al ridimensionamento di alcuni costi

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e se si deve andare alla razionalizzazione di alcuni servizi. Il rischio che ci sia un progressivo - lento ma ineluttabile - svuotamento di alcune funzioni importanti per il nostro ospedale, noi questo rischio lo vediamo. Noi questo rischio lo vediamo. E siamo consapevoli del fatto che il Comune di Poggibonsi, con l'Amministrazione Comunale e il suo Sindaco, da soli poco possano rispetto a questo meccanismo; però siamo convinti anche che una collaborazione politica, non solo con la Valdelsa senese ma anche con una parte della Valdelsa fiorentina - in ambito regionale, in ambito della Regione Toscana - possa dare dei frutti in questo senso. Noi ci sentiamo di condividere questa preoccupazione con l'Amministrazione, e ci sentiamo di dire che se chiamati in causa saremo disposti tranquillamente anche a fare la nostra parte. Ci premeva sottolineare questi due aspetti. Ci premeva sottolineare questi due aspetti, perché uno riguarda lo sviluppo possibile di questa città anche in ambito imprenditoriale e quello del turismo, l'altro invece riguarda il servizio più essenziale per i cittadini - non che gli altri lo siano da meno, ma quello sicuramente più sentito è quello della salute, dove vediamo e dove ci premeva evidenziare possano esserci delle criticità. Poi ci sono altri punti che non ci convincono e che vediamo dove vedremmo volentieri delle soluzioni alternative. A cominciare dal campo dell'urbanistica, dove secondo noi le varianti che abbiamo approvato non sono sufficienti a rimettere in campo tutto quello che può essere messo in campo da parte sullo sviluppo economico. Perché quella è un'area che avrebbe bisogno invece di interventi diversi, magari anche di interpretazioni legislative differenti, che consentano comunque la possibilità ad alcune aziende importanti che ci sono e che vorrebbero espandersi, di rimanere lì e di non andare via. Ci sono criticità per esempio sulla polizia municipale, in termini di organico che - così come è stata delineata nella vostra relazione - ci sembra molto difficile da andare a colmare, perché se non facciamo, non possiamo fare un minimo di mobilità interna o non ci accingiamo a fare un minimo di mobilità interna, e aspettiamo che vengano riallocate le risorse della polizia provinciale. Credo che sia, che questo sia un problema per la sicurezza di questa città. E alla fine, giusto perché sennò sono andato troppo bene, mi stavo per dimenticare di una cosa importante: voi avrete appreso, all'ultimo Consiglio Comunale, che abbiamo un parcheggio che è quello del Vallone, che abbiamo pagato (i cittadini hanno pagato) un milione e ottocentomila euro, e che rimane chiuso perché ci sono degli atti vandalici, no? Queste sono le spiegazioni che ci ha dato l'altra volta il vice Sindaco. E sembra incredibile come, delle volte, a problemi complessi ci sia una soluzione semplice, e la soluzione semplice - se voi guardate bene - la troviamo a pagina 46 della relazione della Giunta, dove si dice che una novità assoluta per il 2015 è stato l'intervento artistico a un progetto di Street Art. La Street Art è una forma artistica riconosciuta a livello internazionale che ha una funzione importante anche in chiave di rigenerazione urbana, oltre ad essere una forma di contrasto a forme di vandalismo. Bene perché non ci è venuto in mente? Le telecamere non ci servono, mandiamoci quattro graffitari, magari fanno un graffito che impaurisce i vandali, scappano, e finalmente si può utilizzare quella struttura lì. Presidente del Consiglio Comunale Consigliere Enrica Borgianni Grazie al Consigliere De Santi, la parola al Capogruppo Mircoli. Prego. Interviene il Consigliere Comunale Mircoli Simone – Capogruppo Gruppo Consiliare “Poggibonsi 5Stelle” Sì, grazie Presidente. Io mi volevo collegare al discorso del collega De Santi sul turismo, perché da quanto è emerso - anche confrontandoci con i piani del settore - una cosa principale che manca è l'Ufficio Turistico. Quindi, non si capisce come ci si possa far belli per quanto riguarda la Fortezza e il Cassero quando mancano dei mezzi per raggiungerlo, vista la centralità e anche l'importanza che già a Poggibonsi spesso è ribadita - anche in altri Consigli Comunali - per quanto riguarda sia la stazione, sia l'arrivo dei pullman, e tutto il resto. Mancano dei mezzi per raggiungere il Cassero e, secondo noi, manca anche qualche cosa che possa portare i turisti nel centro storico, e questa qui è una cosa che è emersa anche confrontandosi con chi è nella categoria. Quindi, non si capisce come può essersi sottovalutato il discorso di un Ufficio Turistico, che a quanto pare è richiesto anche da chi investe con la (bene o male) tassa di soggiorno, e non venga presa in considerazione questa cosa che potrebbe essere fondamentale, e magari potrebbe essere un'idea anche per riportare la gente. C'è un'attività, bene o male gestita anche dai rioni di

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Poggibonsi, che è il Pigio. E perché non cercare di fare qualche cosa? Magari ingrandirla anche in limite di tempo, e con degli eventi e delle cose che possano cominciare a riavvicinare la gente anche nel centro di Poggibonsi; e poi, piano piano, sfruttare anche finalmente questa qui che viene detta, questa centralità ipotetica - per ora solo sulla carta. Però, per dire, a quanto pare fino al momento la gente a Poggibonsi ci arriva ma nessuno ci si ferma, e questa qui insomma è una realtà che è emersa - e lo ritorno a dire - confrontandosi con chi direttamente ci lavora col turismo, a Poggibonsi. Farsi belli, sì, con la Fortezza, tanto bene. Però alla fin fine, cioè nel concreto, dove si vuole arrivare? Cioè, ci vuole qualche cosa che qua ci rimanga. Grazie. Presidente del Consiglio Comunale Consigliere Enrica Borgianni Grazie al Capogruppo Mircoli, la parola al Consigliere Guma Interviene il Consigliere Comunale Guma Francesco – Gruppo Consiliare “Partito Democratico” Grazie Presidente. Mah, io volevo dire soltanto al Consigliere Mircoli: forse non ha fatto una passeggiata in centro, ma ci sono tutti i cartelli che portano fino su al Cassero; quindi i pseudo turisti che passano, che si dovrebbero fermare alla stazione di Poggibonsi, e poi generalmente non si fermano alla stazione di Poggibonsi, perché vengono direttamente con gli autobus. Gli autobus pagano ottanta euro a San Gimignano per portare i turisti, quindi soltanto di fermo autobus pagano questa quota, quindi da li ne arrivano pochi. Ma comunque, è vero forse che ci voglia qualche indicazione in più, o qualche Ufficio turistico, o qualcuno lì che possa dare qualche brochure; ma generalmente, ora con gli smartphone - e non con le cabine telefoniche - si riesce a ritrovare tutto quello che si deve ritrovare, e si riesce ad arrivare fino al Cassero. Ora, credo che via Maestra verrà riempita di fiori affinché possano essere accompagnanti i turisti fino su al Cassero. Se noi li facciamo passare da altre parti e mettiamo degli altri mezzi - che comunque già ci sono, perché Poggibonsi (ricordava sempre l'Assessore Becattelli) è l'unica città che ha il servizio urbano pubblico di trasporto col pubblico urbano, nei 36 Comuni oltre alla città di Siena. E evidentemente, in qualche misura, loro sanno come poter arrivare, forse meglio di noi che siamo di Poggibonsi, e forse meglio di noi che al Cassero ci siamo stati due o tre volte nella nostra vita. Vorrei ricordare che i cartelli ci sono. Ci sono da poco tempo, perché evidentemente con le esigenze di bilancio bisogna metterli nei momenti giusti ed opportuni, però guardi che a volte, capisco che è difficile provare a fare un po' di politica concreta, però capisco anche che la demagogia diventa anche più difficile, e fa più male delle dichiarazioni roboanti e corroborate dal nulla che tante forze politiche a Poggibonsi generalmente fanno. Prima si dice che il Cassero non era un'opera da fare; ora che il Cassero è finito, tutti che magnificano questa possibilità e questa opportunità. Però, e si rilancia la palla in avanti, però lì c'è il Cassero, ma nessuno sa come arrivarci. Dopodiché, ora manca l'Ufficio turistico, perché per arrivare al Cassero bisogna che ci sia l'Ufficio turistico, e naturalmente bisogna fare l'Ufficio turistico per poter arrivare al Cassero. Però facciamo anche un autobus che porti su e giù le persone che vanno al Cassero, perché alla stazione non si fa in tempo a far attraversare tutti i turisti che arrivano in stazione a Poggibonsi per portarli al Cassero. Io non lo so con chi abbiamo provato a confrontarci. Forse sarebbe bene fare una Commissione, e insieme all'Assessore accolgo e condivido quello che diceva il Consigliere De Santi. Però io credo che forse farebbe bene a Poggibonsi, e al centro di Poggibonsi, che le persone che arrivano in stazione, le persone che vogliono attraversare il nostro paese, lo facciano attraverso via Maestra, in modo che si fermino nel centro storico, che visitino e che guardino le nostre bellezze, e che si fermino anche in qualche negozio, che è anche più bello di quei negozi di Siena. E si possono formare qui. Forse più belli dei negozi che stanno aprendo, ora, non voglio parlar male dei Comuni vicinori, però dico: forse sarebbe meglio che si fermassero al centro, così potrebbero in qualche misura redistribuire il reddito che generalmente viene portato dai turisti. Questo è il nostro senso, e questa è la nostra volontà. I cartelli ci sono. Se facciamo una passeggiata per Poggibonsi - ogni tanto bisogna farla anche durante la settimana perché il fine settimana, da quanta gente grazie a Dio c'è che passeggia per le strade, non si riesce neanche a fare due passi per Poggibonsi. E' chiaro che bisogna fare qualcosa di più per lo sviluppo economico, è chiaro che bisogna fare meglio, è chiaro che bisogna fare tutto; naturalmente noi ci proviamo, e ci proviamo con concretezza, e lo dimostriamo, e lo attuiamo. Dopodiché, quando proviamo a fare

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qualcosa - ripeto - è tutto inutile: quando l'abbiamo finito è bello, è bene che ci sia, però ci vorrebbe qualcos'altro. Io capisco il gioco delle parti, però è bene ogni tanto che si faccia una riflessione seria, sincera, e si stia con i piedi per terra, perché il libro dei sogni e le bacchette magiche ce li avete soltanto voi quando siete all'opposizione. Presidente del Consiglio Comunale Consigliere Enrica Borgianni Grazie al consigliere Guma, la parola al Capogruppo Mircoli. Replica il Consigliere Comunale Mircoli Simone – Capogruppo Gruppo Consiliare “Poggibonsi 5Stelle” Allora, qui non è che si parla del libro dei sogni e di bacchette magiche in quanto, cioè, noi avevamo già proposto in precedenza - con il Consigliere Cifariello che mi ha preceduto - un'idea sull'Ufficio turistico. Tra l'altro abbiamo sentito anche le Ferrovie dello Stato, che avrebbero dato a disposizione anche la stanza, la biglietteria, che non era in funzione. Chiedevano solamente una piccola - diciamo - conservazione per quanto riguarda il sottoscala. Voi ci avete bocciato questa mozione, a suo tempo, quindi non è che noi s’è presa ora perché è stato fatto il Cassero, e vogliamo trovare il pelo nell'uovo. Anzi, assolutamente no! Questa era già una cosa che precedentemente ci abbiamo lavorato. Quindi, buttarsi sulla demagogia e andare a dire che noi cercassimo il pelo nell'uovo, questo è assolutamente falso, perché noi con le cose che vengono fatte a Poggibonsi siamo molto soddisfatti. E quindi, cioè, tanto di cappello. Però, se manca qualche cosa lo facciamo notare. Il discorso dell'Ufficio turistico è un'esigenza che per chi ci lavora è la cosa che è emersa di più, in quanto se gli vai a chiedere: "Come vorrebbe che fosse investita una parte della nostra tassa di soggiorno?", ti vanno a dire di questo qui. Non è che me le invento io. Io non ci lavoro, non sono né albergatore e nemmeno a ricezione per i turisti, quindi se non mi confronto con le persone non lo posso sapere. Quindi, qual è il compito di un'Amministrazione se non ascoltare le esigenze di chi ci lavora? Poi, se voi siete tutti bravi e capaci ognuno di poter trovare le soluzioni per quanto riguarda il turismo, ben per voi. Probabilmente riuscite a capire di mille argomenti senza confrontarvi coi diretti interessati. Presidente del Consiglio Comunale Consigliere Enrica Borgianni Grazie a Mircoli. Non ci sono altri interventi, quindi direi di passare alla votazione del punto all'ordine del giorno. Chi è d'accordo alzi la mano. Chi è contrario? Chi si astiene? Approvato con i voti favorevoli del gruppo del PD. Ha votato contrario Poggibonsi Cinque Stelle e Insieme Poggibonsi. Sul punto abbiamo anche l'immediata eseguibilità, chi è d'accordo alzi la mano. Chi è contrario? La votazione è come la precedente. Andiamo avanti, punto quattro all'ordine del giorno: bilancio di previsione 2016-2018 - Variazione di competenza e cassa, storni di fondi e applicazione avanzo. La parola all'Assessore Salvadori.

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PUNTO N. 4 BILANCIO DI PREVISIONE 2016-2018 – VARIAZIONI DI COMPETENZA E CASSA – STORNI DI FONDI E APPLICAZIONE AVANZO Prende la parola l’Assessore Salvadori Susanna per illustrare il punto Qui vado velocissimamente, perché ho già detto in precedenza. Una volta approvato appunto il consuntivo, il Consiglio Comunale è chiamato a esprimersi su una variazione di bilancio. Variazione che in questo caso riguarda diverse voci, ma la più importante è quella che vi dicevo precedentemente, cioè: noi andiamo a variare le previsioni legate alla copertura del piano delle opere pubbliche con l'accensione del mutuo, e applichiamo invece 500.000 euro di avanzo rispetto a quella che è la dimensione complessiva di spazio di investimenti che abbiamo a disposizione quest'anno, un milione di euro. Presidente del Consiglio Comunale Consigliere Enrica Borgianni Grazie all'Assessore Salvadori. Non ci sono interventi sul punto, quindi passerei alla votazione del punto quattro all'ordine del giorno. Chi è d'accordo alzi la mano. Chi è contrario? Chi si a... Contrario? Chi si astiene? Approvato con i voti favorevoli del gruppo del PD. Ha votato contrario Insieme Poggibonsi. Poggibonsi Cinque Stelle non ha... eh? Intervento non identificato Si astiene Presidente del Consiglio Comunale Consigliere Enrica Borgianni Astenuto, però non ha alzato la mano all'astensione. Va bene. Non ha votato. Sul punto abbiamo l'immediata eseguibilità, chi è d'accordo alzi la mano. Chi è contrario? Chi si astiene? Ha votato... La votazione sull'immediata eseguibilità è come la precedente. Punto cinque all'ordine del giorno: Agenzia Provinciale per l'Energia, l'Ambiente e lo Sviluppo Sostenibile S.r.l. in sigla A.P.E.A. S.r.l. - Scissione parziale mediante trasferimento di parte del patrimonio della Società Agenzia Provinciale per l'Energia, l'Ambiente e lo Sviluppo Sostenibile S.r.l. in sigla A.P.E.A. S.r.l. a Società a responsabilità limitata di nuova costituzione, denominata Terra di Siena LAB S.r.l. - Presa d'atto e determinazioni. La parola all'Assessore Salvadori.

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PUNTO N.5 AGENZIA PROVINCIALE PER L’ENERGIA, L’AMBI ENTE E LO SVILUPPO SOSTENIBILE SRL IN SIGLA A.P.E.A. SRL – SCISSIONE PARZIALE MEDIANTE TRASFERIMENTO DI PARTE DEL PATRIMONIO DELL A SOCIETA’ AGENZIA PROVINCIALE PER L’ENERGIA, L’AMBIENTE E LO SVILUPPO SOSTENIBILE SRL, IN SIGLA APEA SRL A SOCIETA’ A RES PONSABILITA’ LIMITATA DI NUOVA COSTITUZIONE Prende la parola l’Assessore Salvadori Susanna per illustrare il punto Allora, l'abbiamo illustrata già ieri sera in Commissione, e chiaramente la re-illustriamo questo pomeriggio. Questo è un atto complesso perché prevede alcuni passaggi logici per arrivare alla conclusione. E i passaggi poi sono contenuti, tutti all'interno delle stesso atto, e sono passaggi successivi, per questo è un atto complesso. E' un atto che, come dire, ha una sua storia che è legata alla riorganizzazione delle partecipate - che la Provincia ha portato avanti nel 2010, se non sbaglio. Allora, in quel periodo la Provincia di Siena tentò la riorganizzazione, cioè la costituzione di un'unica Società che raggruppasse più Società allora partecipate dalla stessa provincia di Siena. Tra queste due strutture: una, quella legata alla competenza ambientale, e l'altra legata alla competenza di attivazione su bandi, partecipazione a progetti di carattere europeo, attivazione di azioni legate allo sviluppo economico e, allora (nel 2010), anche azioni legate a contesti sociali - in modo particolare legati alle pari opportunità. Io sto citando, sostanzialmente, la Società che si occupava per la Provincia di energia; e poi cito Eurobic, che era già stata trasformata a dire la verità in Aps, e appunto la società Aps era partecipata credo a titolo completo, se non mi sbaglio - forse no. C'era una piccola partecipazione dei Comuni, comunque la stragrande maggioranza delle quote erano di proprietà della Provincia. Aps era la Società che deteneva le competenze in materia di sviluppo economico, bandi. Era la Società che aveva, per esempio, avuto un ruolo da protagonista nella costruzione e nell'attivazione dei percorsi del P.I.U.S "Città di città", quindi con Colle e Poggibonsi - percorso che ha portato in Valdelsa diversi svariati milioni di euro, percorso realizzato tra il 2008 e il 2009. E invece l'altra era la struttura che si occupava della gestione delle caldaie ma anche dei piani energetici provinciali. Ricordo che gli Enti - per legge questo - gli Enti che hanno una popolazione superiore ai 40.000 abitanti, per legge devono fare manutenzione delle caldaie; e quindi Poggibonsi, che ne ha 29.000, non ha la competenza specifica di dover tenere un Ente, o comunque una Società, una struttura. Non ha questa competenza diretta. Invece ce l'aveva la Provincia di Siena - ce l'aveva e ora vi dico perché – E ce l'aveva, e ce l'ha ancora, per esempio una città come Siena che ha più di 40.000 abitanti mi sembra (intorno ai 53.000/54.000 a oggi). Allora, nel 2010 la Provincia va a costituire questa Società e nasce APEA, che è la Società insieme alla quale viene ridefinito il piano energetico provinciale, mi sembra presentato intorno al 2011, con i suoi aggiornamenti. Fa parte di APEA anche la Aps, che è la parte legata alla competenza, dicevo, dei bandi e dello sviluppo economico. Succede che il decreto Delrio - recente decreto Delrio - riorganizza le competenze; e le competenze di carattere ambientale, legate anche alla gestione delle caldaie, che prima - precedentemente - erano di competenza provinciale, passano alla Regione. Allora, APEA - per dare alcuni dati - aveva un capitale sociale di 395.000 euro circa (395.006 euro, quindi 395.000 euro precisi sostanzialmente); aveva una partecipazione, una titolarità del capitale sociale, al 73% della Provincia - quindi la Provincia è il socio di larghissima maggioranza. Poi il capitale sociale era stato distribuito, tra i Comuni. Il Comune di Poggibonsi aveva il 2,61% - e ha ancora il 2,61% - per una cifra corrispondente di 10.300 euro, sostanzialmente. Sì, 10.000 nella vecchia APEA. Allora dicevo le competenze: il decreto Delrio rivisita le competenze in materia ambientale. A questo punto inizia un percorso, una valutazione, portata avanti prioritariamente dalla Provincia, che è l'Ente che detiene il 73% delle quote di APEA, insieme alla Regione, che arriva a costituire nel mese di novembre un atto in cui si definisce la scissione di APEA. La scissione di APEA e la cessione di APEA dalla Provincia alla Regione. Ma anche la scissione. Cioè: la Provincia assume un indirizzo, che è quello di cedere chiaramente la parte legata alle competenze ambientali, che non sono più in capo all'Ente provinciale, Ente di secondo livello etc; invece, decide di mantenere la titolarità della partecipazione all'interno di quella parte di APEA che si occupa di sviluppo economico. In questo senso viene costituito un atto che vede, la cessione -

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ripeto - alla Regione Toscana della quota parte legata alle competenze ambientali, invece la Provincia mantiene la parte societaria legata alle competenze di sviluppo economico, e così nasce Terre di Siena LAB. E’ vero che non si va in Consiglio Comunale. E’ vero che la Provincia di Siena in quella fase, come socio al 73% appunto - quindi in Assemblea dei soci ha chiaramente la maggioranza - assume questo indirizzo, e non solo: indirizzo che poi viene assunto, appunto, all'interno del Consiglio provinciale. Quindi, oggi noi sostanzialmente prendiamo atto di una decisione già presa dall'Ente provinciale. Abbiamo avuto la necessità di attendere anche del tempo, perché gli statuti dovevano essere rivisiti e doveva essere anche aggiornato lo Statuto di APEA, in modo tale che a noi ci permettesse di fare il secondo atto - il secondo passaggio, cioè quello di recedere da APEA. Quindi noi, riepilogando, oggi prendiamo atto dell'avvenuta cessione di APEA dalla Provincia alla Regione, ma prendiamo atto anche dell'avvenuta scissione di APEA, e quindi della nascita di Terre di Siena LAB. Ma, ai sensi dello Statuto, approviamo gli statuti di entrambe le società e nello stesso tempo - prendendo atto, approvando lo Statuto di APEA - ai sensi dello Statuto di APEA, recediamo - decidiamo il recesso di APEA. Il recesso di APEA è cosa, come dire, chiara, no, da capire? Non ci sono competenze in campo ambientale in capo alla Provincia, e passano alla Regione quindi, nel senso: viene a cadere la motivazione della partecipazione in questa Società. La partecipazione, invece, in Terre di Siena LAB - la nostra partecipazione in Terre di Siena LAB - viene sostenuta dalle stesse motivazioni per cui la Provincia ha deciso di mantenere e dare vita, a questa Società, che sono appunto quelle di una struttura che sul territorio - in house - fa sviluppo economico e partecipa, e sostiene gli Enti, nella partecipazione a diversi bandi. I bandi oggi sono la via prioritaria per poter accedere ai finanziamenti. Per poter accedere ai finanziamenti e avere la possibilità di fare investimenti, questa è la via prioritaria. La progettazione e la partecipazione a bandi è, per noi sicuramente ma per tutti gli Enti locali - e la Provincia, ne prende atto - la via prioritaria, la strada essenziale. Strada che porta, comunque, a risultati importanti. Ho già citato il P.I.U, ma per noi potremmo citare anche altri risultati. Noi manteniamo all'interno di Terre di Siena LAB la stessa percentuale di capitale che avevamo all'interno di APEA, quindi il 2,61%. E' chiaro che la quota di partecipazione al capitale sociale è minore, perché Terre di Siena LAB è sostanzialmente un terzo, o quasi, rispetto a quello che era la vecchia APEA, e quindi noi teniamo una quota di capitale sociale dentro Terre di Siena LAB di 2.900 euro, se non mi sbaglio – mentre ne avevamo 10.300 all'interno di APEA. La proprietà, ripeto, continua a essere in capo alla Provincia (73%). Presidente del Consiglio Comunale Consigliere Enrica Borgianni Grazie all'Assessore Salvadori. La parola al Capogruppo Mircoli. Interviene il Consigliere Comunale Mircoli Simone – Capogruppo Gruppo Consiliare “Poggibonsi 5 Stelle” Allora: io mi chiedo bene o male come possa essere vantaggioso, però, aderire a questa nuova, bene o male... che si chiama Terre di Siena LAB, quando secondo noi sarebbe più vantaggioso affidarsi al mercato libero e quindi di volta in volta, nel bisogno, affidarsi a una nuova partecipata. Non mi sembra il caso, ecco, di aderire. Cioè, tutte le volte che c'è bisogno di qualche cosa, sentire qualche... Voglio dire... privato del mercato libero, e affidarsi a loro. Cioè, penso sarebbe la cosa più logica. E poi volevo chiedere se, come Comune, siamo all'interno del C.E.T. (Consorzio Energia Toscana), che è creato dalla Regione Toscana e permette di avere gas e energia a prezzi più convenienti. Un obiettivo del C.E.T è quello dell'efficientamento energetico; quindi, noi si dice di adottare quei termini di efficienza, efficacia, economicità. Ora, se a questo punto siamo già dentro al C.E.T, mi chiedo se sia il caso se facessero anche attività di ricerca bandi per esempio, e quindi magari affidarlo a loro. Cioè, nel caso che... ma non siamo dentro al C.E.T, approfitto dell'occasione per segnalare che c'è questa opportunità. Presidente del Consiglio Comunale Consigliere Enrica Borgianni Grazie al Capogruppo Mircoli. Non ci sono interventi? Non ci sono altri interventi.

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Intervento non identificato Incomprensibile Presidente del Consiglio Comunale Consigliere Enrica Borgianni Se lo sanno possono rispondere, non è un problema. E' anche vero che magari può fare un'interrogazione e quindi, poi, approfondisce il punto, e si approfondisce anche noi come risposta, ecco. Credo sia più opportuno. Poi, se l'Assessore vuole dire due parole, non è un problema Presidente del Consiglio Comunale Consigliere Enrica Borgianni Assessore Salvadori. Replica l’Assessore Susanna Salvadori Allora: Terre di Siena Lab, così come era... Allora, innanzitutto sono competenze diverse. Noi usiamo il C.E.T, siamo tenuti a usare il C.E.T (il Consorzio Energia Toscano) per l'acquisizione di energia, che è cosa diversa dall'essere dentro. L'APEA aveva una funzione legata all'evoluzione e allo sviluppo dei piani energetici territoriali, ambientali, e al controllo delle caldaie - competenza passata alla Regione. A noi non ci è più di competenza. Per noi lo farà la Regione. Per quanto riguarda Terre di Siena è uno strumento ed è anche uno strumento dei Comuni. Non è soltanto un'opportunità per quello che ti dà, ma soprattutto uno strumento di utilizzazione in house. Se tu vai nel mercato libero, chiaramente devi fare delle gare. Devi fare delle gare. In questo caso, il che non esclude che noi dobbiamo costruire attività di convenzionamento etc, però è un soggetto che opera in house per i Comuni. Opera per i Comuni. Chiaramente, se si va nel mercato libero dobbiamo fare delle gare. Questo è chiaro. Presidente del Consiglio Comunale Consigliere Enrica Borgianni Grazie, grazie all'Assessore... Grazie all'Assessore Salvadori, la parola al Capogruppo Mircoli Controreplica il Consigliere Mircoli Simone – Capogruppo Gruppo Consiliare “Poggibonsi 5Stelle” Il discorso è di valutare quanto costa questo tipo di servizio e quanto può, invece, essere conveniente andare alla ricerca - volta volta insomma - nel libero mercato. Presidente del Consiglio Comunale Consigliere Enrica Borgianni Va bene. Bene, abbiamo capito. Grazie al Capogruppo Mircoli. Presidente del Consiglio Comunale Consigliere Enrica Borgianni Non ci sono altri interventi sul punto, quindi passerei alla votazione del punto cinque all'ordine del giorno. Chi è d'accordo alzi la mano. Chi è contrario? Chi si astiene? Approvato con i voti favorevoli del Gruppo del PD. Ha votato contrario Poggibonsi Cinque Stelle, e si è astenuto Insieme Poggibonsi. Abbiamo anche l'immediata eseguibilità. Chi è d'accordo alzi la mano. Chi è contrario? Chi si astiene? Votazione come la precedente. Passiamo al punto sei, è l'ultimo punto. Società ed Enti partecipati dal Comune - Indirizzi di Governance, aggiornamento, approvazione. La parola al Sindaco.

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PUNTO N.6 : SOCIETA’ ED ENTI PARTECIPATI DAL COMUNE INDIRIZZI DI GOVERNANCE – AGGIORNAMENTO - APPROVAZIONE Prende la parola il Sindaco Davi Bussagli per illustrare il punto. Sì, grazie Presidente. So che l'atto, la delibera oggetto di discussione poi in votazione, è già stata presa in considerazione e approfondita nella seduta della Commissione di ieri. Tuttavia, due considerazioni: la delibera è, sostanzialmente, un aggiornamento di un atto che quest'aula aveva già discusso nel 2012 - si tratta quindi di recuperare parte di quell'atto, aggiornandolo alle previsioni normative che nel frattempo si sono succedute. L'articolo 42 del decreto legislativo 267 del 2000, con particolare riferimento alla lettera g, conferisce al Consiglio Comunale l'approvazione degli indirizzi da osservare da parte delle aziende pubbliche e degli Enti dipendenti sovvenzionati o sottoposti a vicinanza. Pertanto, per quanto riguarda i suddetti organismi, per il nostro Comune sono quelli elencati nella prima parte della delibera, in modo particolare nella tabella riassuntiva, e che sono gli stessi tra l'altro indicati nella delibera sulla razionalizzazione delle partecipate approvata il 31 marzo ultimo scorso, a cui si aggiunge - in conseguenza della delibera poco fa approvata, che riguarda la scissione di A.P.E.A - nell'elenco compare chiaramente anche in aggiunta rispetto a quanto formalizzato il 31, la partecipazione in Terre di Siena LAB. Quindi quell'articolo a cui facevo riferimento, il decreto legislativo 267, quindi dà e riconosce al Consiglio Comunale la possibilità di formulare indirizzi precisi.In particolare, richiamiamo la normativa intervenuta applicabile, che riguarda: i temi dell'anti corruzione, della legge 190 del 2012, che si applica anche agli Enti in controllo pubblico; il piano nazionale anti corruzione; la trasparenza del decreto legislativo 33 del 2013, applicandone i principi in generale e imponendo l'adozione di un piano della trasparenza anche alle partecipate; l'inconferibilità e l'incompatibilità riguardanti gli incarichi; il decreto legislativo 39 del 2013, meglio conosciuto come Legge Severino; gli acquisti di beni e servizi, a cui si applica il recente decreto legislativo 50 del 2013 - tra l'altro, questo è anche oggetto di una correzione formale che l'atto riporta, come è stato correttamente argomentato ieri pomeriggio. La norma precedentemente in vigore… E’ questione degli ultimi giorni questo, questo sopravvenuto quadro normativo. E quindi correggiamo formalmente questo refuso, a cui poi si sommano le recenti norme dettate in tema di riduzione delle spese del personale, e il quadro di riferimento, la legge 112 del 2008, il decreto legge 112 del 2008, aggiornato e convertito con la legge 133 del 2008, oggetto di modifica con il decreto legge 90 del 2014, convertito con la legge 114 del 2014. Il suddetto decreto, poi convertito, prevede in generale che alle partecipate si applichi il principio di riduzione dei costi del personale. In particolare, per gli Enti che gestiscono servizi socio-assistenziali e educativi è prevista la riduzione mantenendo un livello dei costi del personale coerente rispetto alla quantità dei servizi erogati. Inoltre, tra gli indirizzi indicati, vi sono quelli del contenimento delle figure dirigenziali e di responsabilità, e che la parte variabile di compenso riferito ad incarichi di direzione o di responsabilità dirigenziale, o ad essi equiparati, dovrà essere parametrata e erogata attraverso sistemi di pesatura e valutazione analoghi a quelli normalmente utilizzati negli Enti locali. Inoltre, si prevede per tutti gli organismi di ridurre il rapporto percentuale tra spese del personale e spese correnti. E per la specificità della situazione locale, particolare attenzione è stata data alle due Fondazioni cittadine in cui partecipiamo, di cui sono stati comunque ribaditi i principi in tema di previsione e budget, e che dovrà assumere un rilievo strategico, e lo stesso assumerà valenza di strumento autorizzativo preventivo. Presidente del Consiglio Comunale Consigliere Enrica Borgianni Grazie al Sindaco. La parola al Capogruppo Michelotti Interviene il Consigliere Comunale Michelotti Francesco – Capogruppo Gruppo Consiliare “Insieme Poggibonsi” Grazie Presidente. Sì, dunque, per dire e sottolineare che sicuramente le partecipate rivestono un grande importanza, insieme all'Amministrazione - è un tema che più volte anche noi abbiamo sollevato in questo Consiglio. E credo che la discussione su questo indirizzo di Governance, sia una discussione che vada approfondita, e che non possa rimanere legata a un atto che - per quanto

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recepisca gli indirizzi legislativi a livello nazionale - presenta a nostro avviso di alcune lacune Perché quando lo decliniamo - anzi, quando lo declinate, perché poi fondamentalmente l'avete scritto voi, e come avviene ormai sempre, lo presentate all'approvazione del Consiglio, anche se questo è un atto che dovrebbe provenire dal Consiglio, perché è un atto consiliare. E’ comunque un atto che presenta alcune lacune, alcune incertezze, fondamentalmente una grande genericità nella sua lettura complessiva. Perché? Perché al di là di tutto quello che abbiamo e che avete recepito per quanto riguarda appunto il contenimento delle figure dirigenziali, il contenimento dei costi, degli incarichi (e poi andremo a verificare se questo è vero), rimane una clausola di salvezza quando viene detto (sia per quanto riguarda la Fondazione E.L.S.A, nello specifico, sia per quanto riguarda la Fondazione Territori sociali): “ulteriori indicazioni saranno oggetto di direttive della Giunta Comunale”. Quindi, fondamentalmente, in questa clausola di salvezza che voi avete introdotto di fatto la Giunta conserva - e si arroga - il diritto di intervenire arbitrariamente su questi Enti, e quindi di prendere le decisioni che più ritiene opportune, alla luce della particolare dinamicità della materia. Per cui, all'interno di questa - diciamo – clausola, così molto elastica secondo me, secondo noi, si inserisce invece una profonda diciamo discrezionalità dell'Amministrazione, della Giunta, che di fatto - qui viene detto - si ritaglia il ruolo di unico direttore di orchestra per quanto riguarda le partecipate. Quindi, da questo punto di vista non possiamo che dissentire, perché lontano da noi quello di andare a trovare un indirizzo di Governance che demandi totalmente e integralmente all'Amministrazione Comunale gli atti di indirizzo e anche gli atti contingenti, quindi gli atti che si ritengono opportuni in corso di opera. Anche perché, quello che abbiamo visto fino a oggi non è che ci è piaciuto e non ha il nostro voto favorevole: mi riferisco alla Fondazione Territori Sociali Alta Valdelsa, dove i problemi sono molti; mi riferisco anche alla Fondazione E.L.S.A, sulla quale dirà tra poco più approfonditamente il Consigliere De Santi, e rispetto alla quale ecco abbiamo - come dire - delle perplessità. Se non altro, ecco, mi limito soltanto a rilevare... Nell'excursus storico cronologico che è stato fatto in questa delibera viene citato, propriamente direi, l'Atto Consiliare numero 80 del 2008, nel quale la Società Politeama S.p.A contestualmente veniva trasformata in Fondazione di partecipazione denominata Fondazione E.L.S.A, con unico socio partecipante il Comune di Poggibonsi. Leggo questa cosa perché ero presente all'epoca, ma leggo questa cosa perché mi fa sorridere il fatto che si dia - come dire - atto di questo passaggio in due righe e mezzo, quando ci si guarda bene dallo spiegare le motivazioni per le quali sia avvenuto - è stato fatto - quel tipo di passaggio. Per cui, se veramente si vogliono fare le cose per bene, le cose come andrebbero fatte, per bene… E andrebbero fatte con quella trasparenza che anche in Costituzione è sancita e richiesta per l'Amministrazione, per la buona amministrazione. Detto questo, il nostro voto non potrà che essere negativo per il motivo appunto espresso, e perché riteniamo che questo indirizzo di Governance si rappresenti un atto di indirizzo, appannaggio esclusivamente dell'Amministrazione. Presidente del Consiglio Comunale Consigliere Enrica Borgianni Grazie Capogruppo Michelotti. Consigliere De Santi, prego. Interviene il Consigliere Comunale De Santi Simone – Capogruppo Gruppo Consiliare “Insieme Poggibonsi” Grazie, grazie Presidente. Sì, io intervengo per un approfondimento su una delle partecipate, che è la Fondazione E.L.S.A. E intervengo per due motivi: il primo è perché anche dalle parole dell'Assessore, prima, quando illustrava nella parte relativa al bilancio consuntivo l'opera della Fondazione E.L.S.A, e anche perché in più di un'occasione abbiamo discusso all'interno della Commissione Consiliare - una delle poche, a onor del vero, che si riunisce, quella dello Sviluppo Economico è come se non ci fosse ad esempio. E abbiamo discusso in più di una occasione di come la Fondazione E.L.S.A, negli anni, abbia cambiato e abbia integrato gli ambiti di intervento, e come oggi sostanzialmente sia un gestore della cultura diverso rispetto a quello che originariamente era stato pensato al momento della trasformazione in Fondazione - di partecipazione alla quale, ricordiamocelo. Fondazione di partecipazione alla quale non partecipa nessuno, se non il Comune di Poggibonsi. E che quindi abbisogna, di alcuni approfondimenti, e abbisogna a nostro avviso di un atto di indirizzo fatto da questo Consiglio. Lo abbiamo chiesto

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ripetutamente, in più di una occasione, in varie Commissioni, un atto di indirizzo della Fondazione E.L.S.A, in modo che il Consiglio si potesse esprimere su quella che doveva essere la nuova mission che implicitamente già sta svolgendo la Fondazione. Ma a tutt'oggi - per caparbietà credo dell'Assessore Salvadori, che non ha neanche più le competenze - lei si ostina a dire: "Ma l'abbiamo fatto nel 2012". Come se dal 2012 ad oggi non fosse cambiato niente. Quindi noi ritorniamo a chiederlo oggi. Ritorniamo a chiederlo perché credo sia utile alla città, nella prospettiva che dicevamo e che illustravamo prima, specialmente di un soggetto che possa interfacciarsi con tutta una serie di soggetti nella gestione dell'area anche non solo del Politeama ma anche del Cassero, dove ricordiamo è andato deserto il bando per l'assegnazione del ristorante, dove non riusciamo a mettere a regime tutta una serie di cose, dove insomma la Fondazione si sta facendo carico di tutta una serie di mansioni, di tutta una serie di prerogative che il Consiglio, ad oggi, in un atto di indirizzo vero e proprio, non glie l'ha dato. E non glielo dà di certo con questo documento che stiamo approvando oggi, perché questo è un documento generico, dove alcuni indirizzi sono raccontati in quattro righe; si spreca un po' più di tempo sulla Fondazione E.L.S.A, ma vorrei anche vedere, con tutti i soldi che ci mettiamo dentro. Ma non è propriamente quello che serve. Serve un atto di indirizzo vero e proprio da parte del Consiglio, dove vengano esplicate determinate cose. La prima cosa è: qual è il nuovo assett che questa Fondazione deve avere rispetto ai nuovi compiti che le sono stati affidati, incominciando da quello della gestione di parte importante delle strategie sul turismo, e di parte importante della gestione della zona del Cassero e della zona della Fortezza. E poi vorremmo riprendere alcuni passaggi della delibera che state approvando, e anche della legislazione nazionale che recepisce, dove si spiega bene - e vorremmo che rimanesse impressa questa cosa - dove si spiega bene: "la Fondazione E.L.S.A. opera come organo di diritto pubblico, in riferimento anche alle modalità di assunzione e spese di personale". Dove, per quanto riguarda le assunzioni del personale "deve garantire il rispetto delle norme vigenti per l'esame per l'Ente partecipante", cioè, come se fosse proprio un'Amministrazione Comunale. Dove si richiama una norma che è valida per tutte le partecipate - per tutti gli Enti partecipati - dove si dice che le Società "devono operare per il contenimento dei propri costi interni attraverso la riduzione degli incarichi e la riduzione, se serve anche, degli stipendi". Dove si parla della gestione del personale dicendo che "si deve perseguire anche la riduzione della spesa per il personale attraverso la riduzione" - proprio così - "la riduzione degli stipendi accessori". Poi vedrete dove voglio arrivare. In virtù di tutto questo, e visto che è previsto, noi chiediamo che l'atto di indirizzo venga dato proprio da questo Consiglio Comunale. Venga dato un atto di indirizzo preciso, puntuale - naturalmente non che ingessi l'operatività della Fondazione E.L.S.A., perché questo non lo vogliamo nella maniera più assoluta. Crediamo che, anche se è un Ente partecipato al 100% dal Comune di Poggibonsi, debba avere delle linee naturalmente di operatività che deve svolgere in piena autonomia. Ma all'interno del quale non diciamo esattamente quali sono i nuovi campi di intervento, e come si deve regolare per particolari cose, come quelle delle spese che riguardano il personale e che riguardano - tanto per capirci - assunzioni, che riguardano bandi, che riguardano sostanzialmente il core business del personale di quell'azienda, che è costituito dalle spese per il programmatore cinematografico. Vedete che piano piano ci arriviamo. E quindi vogliamo, vorremmo che nell'atto di indirizzo si stabilisse una volta per tutte dei criteri chiari proprio in materia di incarichi e di assunzioni, sia sulle modalità di selezione sia sul conflitto di interesse, rispetto al quale - ricordo a quest'aula - che noi abbiamo chiesto, e fatto mettere agli atti della Commissione a verbale, una richiesta (che è tutt'ora pendente) di un parere del Segretario del Comune di Poggibonsi, che s'è detto essere momentaneamente troppo impegnato per farcela avere, ma noi abbiamo pazienza Replica il Segretario Generale Dott. Eleonora Coppola Provvederò Controreplica il Consigliere Simone De Santi – Gruppo Consiliare “Insieme Poggibonsi” Provveda nei tempi che Lei ritiene essere congrui, ma noi abbiamo pazienza, perché su questo naturalmente aspettiamo una disponibilità dell'Amministrazione a fare un atto di indirizzo chiaro, e aspettiamo la scadenza per il nuovo bando, che avverrà (incomprensibile, registrazione disturbata)

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Presidente del Consiglio Comunale Consigliere Enrica Borgianni Grazie De Santi. Non ci sono altri interventi. Non mi pare, quindi andiamo a votare il punto sei all'ordine del giorno. Chi è d'accordo alzi la mano. Chi è contrario? Approvato con i voti favorevoli del Gruppo del PD, ha votato contrario Poggibonsi Cinque Stelle e Insieme Poggibonsi. Sul punto abbiamo l'immediata eseguibilità, chi è d'accordo alzi la mano. Chi è contrario? Come la precedente. Il Consiglio termina qui, buona sera a tutti, buona serata.