Comune di Olbia progetto esecutivo - 2.45.149.43

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Comune di Olbia progetto esecutivoLavori di somma urgenza per il ripristino delle reti di smaltimento acque piovane – ID1502

Relazione idraulica

RELAZIONE IDRAULICA

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Comune di Olbia progetto esecutivoLavori di somma urgenza per il ripristino delle reti di smaltimento acque piovane – ID1502

Relazione idraulica

1. Premessa

La presente relazione idraulica è parte integrante del progetto esecutivo I lotto ID1502 cheprevede le seguenti opere:

posa di idrovora sommergibile con girante ad elica in vasca in c.a. prevista in altrointervento (ID 1505 III LOTTO)

tubazione di mandata DN1200 condotta di scarico DN1000 dello sviluppo di circa 14 m finoal Riu Seligheddu

installazione di paratie motorizzate nel canale di dreno proveniente dalla via Friuli e nelcanale di collegamento tra questo e la vasca dell'impianto

protezione in massi di un tratto di circa 10 m del Riu Seligheddu

quadri di comando elettrico idrovora e paratoie con relativi collegamenti elettrici fino allacabina di trasformazione prevista nel III lotto ID1505

La presente relazione idraulica descrive le metodologie ed i risultati conseguiti per laprogettazione delle canalizzazioni drenanti le acque meteoriche della zona oggetto di interventodel progetto definitivo denominato 'Lavori di somma urgenza per ilripristino/adeguamento/razionalizzazione delle reti di smaltimento delle acque bianche e nere delComune di Olbia nell'area denominata 'Baratta' – Lavori di somma urgenza per il ripristino dellereti di smaltimento acque piovane' che comprende gli interventi previsti anche nei lotti lotti IIe III ID1505.

Sinteticamente le opere previste negli altri due lotti ID1505 sono :

lotti II e III - ID15051. - canale derivatore verso vasca, in grado di convogliare le acque drenate dallo scatolare di

via Friuli e dalla canalizzazione in progetto via Val d’Aosta-via Amba Alagi 2. -rifacimento del canale di dreno esistente aperto a valle della via Friuli e Amba Alagi;3. - nuova canalizzazione in cls da via Val D'Aosta con scarico nel canale aperto a valle della

via Friuli di cui al punto 24. -caditoia e condotta DN 400 lungo la via Val D'aosta dall'incrocio con la via Lazio5. -risoluzione sottoservizi lungo i tracciati e parapetti di protezione

Poichè sussiste un'interazione idraulica dell'insieme di interventi dei tre lotti relativi alprogetto definitivo sopracitato, la presente relazione idraulica illustra le opere complessive,in quanto quelle relative a ciascun singolo lotto non costituiscono uno stralcio funzionale.

I riferimenti delle verifiche idrauliche sono relativi alle opere complessive valendo inogni caso la suddivisione indicata a tav 2 e soprasintetizzata.

1. Stato attuale

La particolare conformazione orografica dell'area afferente alla canalizzazione di acquebianche in progetto e le quote attuali del fondo del Riu Seligheddu determinano una elevatafrequenza, dell'ordine di 5-6 volte all'anno, di inefficacia degli scarichi a gravità.

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Pertanto si prevede un impianto di sollevamento con idrovore che è funzionale con l'attualeregime idrico del Riu Seligheddu, fino ad un evento con il tempo di ritorno di un anno.

Per eventi di piena del Riu Seligheddu con frequenza probabilistica superiori all'annoanche il sistema di sollevamento in progetto è inefficace con conseguente impossibilità diimmissione delle acque piovane. Tale è infatti la soglia oltre la quale inizierebbe l'esondazionedel Riu Seligheddu nel tratto prospiciente il quartiere Baratta, in particolare tra l'attuale canale didrenaggio di via Friuli e il ponte ferroviario.

L'obiettivo che si raggiungerebbe con il solo sistema di canalizzazioni e l'impianto di idrovore,senza modificare l'attuale assetto del Riu Seligheddu, è insufficiente per la situazione in cui versa ilquartiere di Baratta, soggetto a frequenti ed estesi allagamenti, come illustrato nelle tavole 1a e 1b.

Al fine di garantire una migliore funzionalità del sistema in progetto, attraverso unaumento del tempo di ritorno dell'evento sul Riu Seligheddu, che renderebbe inefficacianche le idrovore, si è addivenuti ad una ipotesi di intervento sul Riu Seligheddu, nonprevisto nel presente progetto per limiti dei finanziamenti disponibili (ID1502 - ID1505)

La proposta che consente di ottenere il miglior risultato in termini di efficacia del sistemaidrovoro è denominata 'Scenario 3'. Essa prevede l'aumento dell'officiosità idraulica dell'alveoattraverso l'abbassamento del fondo, mantenendo alla foce la medesima quota esistente edapprofondendo la livelletta nel tratto a valle del ponte di via Tre Venezie. Inoltre, nel trattosuddetto, compreso tra il salto di fondo ed il ponte ferroviario, si prevede la regolarizzazionetrasversale con sezioni trapezie di larghezza al fondo di 8 m, fondo e sponde in pietrame ciclopico,nonché sovralzo delle sommità spondali con arginelli in terra di altezza media pari ad 80 cm.

La soluzione 'Scenario 3' consente di elevare a 3 anni il tempo di ritorno critico oltre ilquale il sistema di sollevamento di idrovore risulta inefficace.

Sono stati valutati anche altri tre scenari del Riu Seligheddu, di cui uno lo 'Scenario 0' di statoattuale e gli altri due che prevedono interventi sull'alveo:

-scenario '0': conservazione dell'attuale situazione del Riu Seligheddu -scenario '1': approfondimento del fondo alveo dal salto di fondo fino a raccordarsi con l'attuale

quota alla foce, regolarizzazione delle sezione con forma trapezia larga al fondo 8 m e rivestimentodi fondo e sponde in pietrame ciclopico

-scenario '2': conservazione dell'attuale livelletta e sezione trasversale dell'alveo, erealizzazione di arginature di altezza un metro da ambo i lati nel tratto tra il ponte ferroviario e ilponte di via Tre Venezie

Lo scenario '0', corrispondente al mantenimento dello stato attuale nel Riu Seligheddu, ècaratterizzato dal limite di inefficacia del sistema di idrovore di UN ANNO come tempo di ritornodell'evento di piena del Riu Seligheddu.

Gli scenari '1' e '2' consentono di elevare il limite di non funzionamento del sistema diidrovore a DUE ANNI come tempo di ritorno dell'evento di piena dell'alveo.

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I quattro scenari sono stati esaminati al fine di fornire una valutazione dei possibili risultati infunzione dell'assetto del Riu Seligheddu, da cui dipende il grado di funzionamento del sistema dicanalizzazioni e dell'impianto di idrovore.

Si evidenzia, come dimostrato nella Relazione generale (allegato 1), che la scelta progettualedelle canalizzazioni delle acque piovane in progetto (unitamente al sistema di idrovore),rappresenta l'unica possibilità di drenare e convogliare nel canale le acque piovane del quartiere'Baratta' a causa della orografia e dell'assetto del Riu Seligheddu.

2. Metodologie di calcolo adottate

2.1 Moto permanente

Per verificare le condizioni idrauliche, e quindi valutare l’efficacia delle diverse opere,nonché del canale recettore, il Rio Seligheddu, è stato assunta l’ipotesi di moto permanente.

L’ipotesi di moto permanente assume che il fenomeno sia stazionario, pertanto consideratele equazioni di De Saint-Venant si ha che l’equazione differenziale risultante, scritta alle differenzefinite, vale:

dove,

indica la lunghezza di discretizzazione di un tratto infinitesimo di canale, dove l’energia della

corrente varia di ;

indica la variazione di energia specifica della corrente, calcolata come,

dove,

indica la differenza tra l’altezza del pelo libero misurata dal fondo tra la sezione i+1-esima e la

precedente, il valore di portata, l’accelerazione di gravità, l’area bagnata della sezione i-esima;

la pendenza del fondo;

la cadente media tra la sezione i+1-esima e la precedente, assunta approssimativamente parialla media aritmetica delle due cadenti calcolate nelle due sezioni.

La determinazione del profilo idrico è stata calcolata valutando l’equazione sopra riportataper successivi incrementi di h; al fine di avviare tale processo iterativo è necessario conoscere ilvalore del tirante idrico di partenza di monte e/o di valle, condizione al contorno.

Le condizioni al contorno utilizzate saranno illustrate caso per caso nei paragrafi cheseguono.

L’intero procedimento iterativo è stato svolto mediante l’utilizzo del software Hec-RAS inregime di moto monodimensionale (“steady flow”).

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2.2 Moto uniforme

Oltre all’ipotesi di moto permanente, ci si è avvalsi anche di un modello idraulico piùsemplice, con l’ipotesi del regime di moto uniforme.

La teoria del moto uniforme assume che il fenomeno sia stazionario, cioè le grandezzesiano costanti nel tempo, e la sezione idraulica sia cilindrica, ovvero non vi siano variazioni didimensioni, pendenza e materiale lungo l’asse del canale.

Al fine di valutare quale sia la portata massima transitabile all’interno di un canale confunzionamento a pelo libero, è stata adottata la ben nota formula di Chézy,

dove,

indica l’area bagnata della sezione idraulica

indica il coefficiente di scabrezza secondo Strickler;

indica il raggio idraulico, ovvero il rapporto tra l’area bagnata e il contorno bagnato della sezioneidraulica;

indica la pendenza del fondo del canale

Nel caso di una canalizzazione a sezione rettangolare il valore del raggio idraulico è pari a,

dove indica il contorno bagnato, il tirante idrico, altezza del pelo libero dal fondo del canale, la base della sezione rettangolare.

Pertanto, imposto il valore di portata, calcolato come esposto nella relazione idrologica (all.

1a) è possibile determinare il valore della larghezza imponendo l’altezza , e quindi il valore del

tirante :

dove con il fattore 0.7 si assume un franco idraulico pari al 30% dell’altezza netta della

canalizzazione.

Nel caso di una condotta circolare i valori di e , dipendono oltre che dal

diametro interno, DT, anche dal grado di riempimento che si vuole avere all’interno della

condotta, rapporto h/D. Di seguito sono riportate le relazioni che legano il valore di ,

legato al rapporto h/D, alle grandezze e .

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Imposto quindi il valore di h/DT e il diametro DT è possibile determinare la portata

transitante all’interno della condotta. Inoltre, è possibile determinare, imposto il valore di

portata e il diametro della condotta, il grado di riempimento. Volendo determinare la

massima portata transitabile all’interno di una condotta di assegnate caratteristiche, è

sufficiente imporre il valore h/D pari a 0.938; infatti, l ’andamento della portata Q al variare

del grado di riempimento presenta un massimo per h/D=0.938, come può osservarsi

anche nel grafico che segue, dove la portata è adimensionalizzata rispetto alla portata

transitabile a “bocca piena”, h/D=1.

3. Opere di drenaggio prioritarie delle acque piovane e valutazione della funzionalitàcon il recettore, il Riu Seligheddu

Dall’analisi dell’attuale sistema di smaltimento delle acque meteoriche, sono state

individuate le opere prioritarie finalizzate al miglioramento della rete di acque

piovane della zona maggiormente soggetta ad allagamento, che si individua nel

settore tra via Malta-via Lazio-via Val D'Aosta-via Friuli-via Emilia.

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L'insieme di interventi previsti nei TRE lotti prevede la realizzazione di (vedasi tavola 2):

canalizzazione scatolare in via Malta e via Val D'Aosta, prosegue a cielo aperto

parallela alla via Amba Alagi per immettersi nel canale di dreno a valle di via Friuli

canalizzazione scatolare lungo la via Emilia con origine all'incrocio di via Dei Salici

fino al limite sud di via Amba Alagi, e prosegue fino al Seligheddu a cielo aperto con

sezione aperta in CLS

rifacimento dell’attuale canalizzazione a cielo aperto proveniente dalla via Friuli, con

abbassamento del fondo e allargamento della sezione.

Inoltre, si è riscontrata la criticità dello scarico a gravità nel recettore, delle previste

canalizzazioni, pertanto è stato previsto un impianto di idrovore al fine di fornire una

soluzione funzionale anche per maggiori livelli idrici nel Riu Seligheddu, canale recettore.

L’impianto idrovoro necessario dovrà essere dotato di due elettropompe da 2 mc/s circa

l'una. Il collegamento con le opere previste, di cui sopra, dovrà essere realizzato con due

canali in CLS a cielo aperto. Inoltre, si prevedono, apparecchiature idrauliche,

elettromeccaniche ed elettriche a servizio dell'impianto, compresa una cabina di

trasformazione e un gruppo elettrogeno.

3.1 Canalizzazione via Emilia

Lungo la via Emilia, “tratto A”, è stato individuato come scelta progettuale di un futuro

intervento uno scatolare in CLS armato chiuso di dimensioni nette 1,80 m x 0,60 m, con

pendenza pari a 0,16% e riempimento al 70%, pre-dimensionamento in moto uniforme,

con una portata di calcolo di 0,937 mc/s, corrispondente al tempo di ritorno di 5 anni nello

stato di progetto così come previsto nel progetto di fattibilità tecnica ed economica 'Lavori

di somma urgenza per il ripristino/adeguamento/razionalizzazione delle reti di smaltimento

delle acque bianche e nere del Comune di Olbia nell'area denominata 'Baratta''.

Il secondo tratto di canalizzazione, “tratto B”, poco a valle della via Amba Alagi e fino

allo scarico nel Seligheddu, sarà in calcestruzzo armato a cielo aperto a sezione

rettangolare di dimensioni nette 2,80x0,90 m con pendenza del 0,05%, con una portata di

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1,343 mc/s al riempimento del 54% (verificato in moto permanente con condizione di

altezza critica a valle).

Le canalizzazioni in progetto sono in grado di convogliare, con un livello di

riempimento del 78% nel tratto di monte e del 54% a valle, le portate di piena con Tempo

di ritorno di 5 anni relative allo scenario del Progetto di fattibilità tecnica ed economica.

I bacini drenanti allo stato attuale, valutando un deflusso di ruscellamento

superficiale lungo le viabilità, e valutando il tempo di corrivazione con la formula di Viparelli

(V= 1 m/s) forniscono valori di portate di piena con il TR 1 anno di 1,64 mc/s

(considerando un unico bacino), mentre la somma della portate dei due bacini A (0,96

mc/s) e B (0,84 mc/s) fornisce un valore totale di 1,8 mc/s.

La portata relativa ai bacini di stato attuale, per TR 1 anno, è la massima in

grado di defluire con franco circa nullo all’interno del canale.

Nella tabella che segue sono riassunti i valori di portata per i diversi bacini

considerati e l’altezza idrica relativa, con scarico diretto nel Rio Seligheddu.

Tratto

Q – TR1 anno

(stato attuale)

[mc/s]

Q – TR 5 anni

(stato di progetto)

[mc/s]

hmax [m]

– stato attuale

hmax [m] –

stato di progetto

Tratto A 0.96 0.937 0.58 0.47

Tratto B 1.8 1.343 0.60 0.49

Nelle figure che seguono sono riportati rispettivamente, i profili idrici relativi al

canale di via Emilia con scarico nel Rio Seligheddu e con scarico nella vasca dell’impianto

idrovoro, mediante canale derivatore. Per entrambi i casi è stata imposta l’altezza critica a

valle.

I profili riportati denominati “Critica_TR1_att” o “Attuale – critic” e

“Critica_TR5_prog” o “Progetto – critic” si riferiscono rispettivamente alle portate dei bacini

attuali per TR 1 anno e ai bacini di progetto per TR 5 anni.

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3.2 Canale recettore: Riu Seligheddu

L'insieme delle opere atte al convogliamento delle acque piovane del quartiere 'Baratta', di cui alprecedente paragrafo, vedi tavola 3a1 del progetto ovvero il rifacimento del canale aperto della viaFriuli, la canalizzazione esistente proveniente della via Emilia, hanno quote di fondo allo scariconel Riu Seligheddu, rispettivamente pari a +0,63m s.l.m. e +0.75 m s.l.m.

La situazione esistente del Riu Seligheddu nel tratto in terra a monte del ponte è tale che alcunifattori concomitanti lo rendono insufficiente al deflusso per portate con bassi tempi di ritorno.

Durante l'elaborazione progettuale delle canalizzazioni finalizzate alla regimazione delle acquemeteoriche si è reso necessario valutare la funzionalità delle stesse in relazione alle variazioni deilivelli idrici nel Riu Seligheddu.

Obiettivo fondamentale del progetto è infatti quello di raggiungere la massima funzionalità delsistema di canalizzazioni proposte.

Prioritariamente è stato simulato in moto permanente il tratto del Riu Seligheddu, dello sviluppo dicirca 1,15 km, con origine poco a monte del ponte di via Tre Venezie fino alla foce.

Sono state quindi determinate per tentativi le portate corrispondenti al raggiungimento dei livelliidrici dell'alveo pari alle quote scorrimento delle canalizzazioni previste, di cui al paragrafo 3, nellasezione di immissione nel Riu Seligheddu. Ciò al fine di valutare la frequenza di accadimento delfenomeno di rigurgito dall'alveo verso monte e l'impossibilità di scaricare le acque piovane agravità.

Poichè la frequenza di inefficacia di entrambi gli scarichi a gravità è assai elevata, dell'ordine diqualche mese, si è ritenuto necessario progettare un impianto di sollevamento con idrovore peraumentare la funzionalità del sistema di drenaggio del quartiere 'Baratta'.

La particolare conformazione orografica dell'area oggetto di intervento e l'assetto altimetricodel'alveo, nel tratto funzionale a ricevere le acque meteoriche, evidenzia una situazione di elevatacriticità del quartiere, soprattutto nelle zone prossime alle vie: Baratta, Val D'aosta, Malta, Lazio,Friuli, Emilia, Salicornie e limitrofe.

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Fig. 3: estratto dalla tav 1b del presente progetto – elaborazioni dati altimetrici LIDAR curve livellopasso 1 m - le curve livello colore arancio sono a quota +2 mslm – le verdi a quota +3 mslm – lemagenta a quota +4 m slm

Come illustrato nella Fig. 3, le aree con quote prossime a +2 m s.l.m., non hanno altra possibilità dipoter drenare le acque piovane se non nel settore adiacente al canale in calcestruzzo provenienteda via Friuli e dalla scuola IPIA. Le zone che si sviluppano ad ovest del canale in calcestruzzoesistente infatti, superano quota +3 m s.l.m. rendendo non fattibile lo scarico a gravità dellecanalizzazioni.

La conformazione orografica esistente impone anche la scelta dell'ubicazione dell'impianto diidrovore, previsto nell'area tra il canale esistente in CLS e il confine dell'IPIA, che riceve a gravitàle acque convogliate dalle nuove canalizzazioni.

Le due condotte prementi, DN 1000, si immetteranno nella sponda sinistra del Riu Seligheddupoco a valle dell'immissione del canale esistente della via Friuli .

L'analisi progettuale comprende la valutazione dei livelli idrici del Riu Seligheddu, al fine dideterminare la portata 'soglia' o 'limite' oltre la quale il sistema di idrovore è inefficace in quantodeterminerebbe l'esondazione dell'alveo.

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Nota infatti la portata immessa dall'impianto di sollevamento, pari a circa 4 mc/s, è stata dapprimadeterminata la portata al limite dell'esondazione, ed il corrispondente tempo di ritorno, e da questa,detratta la portata immessa dalle idrovore, il limite di deflusso in alveo di funzionamentodell'impianto.

Sono stati valutati diversi scenari del Riu Seligheddu, compreso quello che considera invariatol'alveo, che hanno portato alla proposta progettuale di opere da realizzare nel Riu Seligheddu,affinchè sia raggiunto un livello di funzionalità del sistema di sollevamento per eventi di pienadell'alveo corrispondenti a tempi di ritorno maggiori.

Lo scenario '3', è quello che consente di raggiungere il tempo di ritorno maggiore per il bacino delRiu Seligheddu, corrispondente a 3 anni ed a una portata di piena di quasi 39 mc/s come limite diefficacia delle idrovore.

Occorre evidenziare che alcuni vincoli hanno determinato sia gli scenari 1-2, sia la soluzioneprogettuale, quali l'invarianza rispetto allo stato attuale, per l'intero tratto simulato fino alla foce:

assetto planimetrico dell'alveo

ponti stradali e ferroviari

geometria trasversale dell'alveo a valle del ponte ferroviario, fatta eccezionedell'approfondimento del fondo previsto nello scenario 1 e in quello di progetto

Inoltre, negli scenari di progetto e nello scenario 2, in cui si prevede il sovralzo, il limite massimo disovralzo è rappresentato dall'intradosso del ponte ferroviario.

3.2.1 Risultati idraulici

Son stati simulati quattro differenti scenari, i cui risultati sono contenuti nell'allegato 1c delprogetto definitivo approvato, che si sintetizzano di seguito.

“Scenario 0”: stato attuale dell'alveo

“Scenario 1”: rispetto allo stato attuale, è stato approfondito il fondo alveo, con origine dalsalto di fondo posto a valle di via Tre Venezie con raccordo fino alla foce in cui è statamantenuta la quota attuale; inoltre nel tratto in terra a monte del ponte ferroviario è stataregolarizzata la geometria trasversale, con sezione trapezia di larghezza al fondo pari a 8m rivestita in pietrame;

“Scenario 2”: conservando l'assetto longitudinale e trasversale dell'alveo si prevede larealizzazione di arginature in terra di altezza massima pari a 1 m lungo tutto il trattoattualmente in terra;

“Scenario 3”: in aggiunta alle modifiche dello 'scenario 1', si interviene anche sull’altezzadella sezione per il tratto compreso tra il salto di fondo a valle del ponte di via Tre Veneziee il ponte ferroviario, si regolarizzano e sovralzano, le sponde su entrambi i lati, così daottenere un’altezza netta costante.

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I riferimenti alle sezioni di calcolo riportate nelle descrizioni dei risultati sono riferite allenumerazioni delle verifiche indicate nei tabulati di calcolo nell'allegato 1C del progettoDEFINITIVO, in appendice alla presente relazione di riporta la tabella di corrispondenza tra lanumerazione delle sezioni del calcolo e quello delle tavole 2b, 2c, 2d e 2e del progetto definitivo(profili del Riu Seligheddu con i tiranti idrici nei diversi scenari).In Appendice alla presente relazione sono riportate le corrispondenze tra la numerazione dellesezioni Hec Ras e quella dei profili tavole 2b-2c-2d-2e del progetto definitivo.

3.2.1.1– Scenario '0'

Nello stato attuale, “Scenario 0”, il tratto di canale analizzato si estende per circa 1.15 km,misurati 60 metri a monte dell’attraversamento di Via Tre Venezie fino alla foce.

Nei primi 255 m l’alveo è caratterizzato da una sezione rivestita in CLS, di forma trapezia,di larghezza in sommità di 15 m e altezza media di 2.35 m, con una pendenza media del fondopari a 0.20 %.

Lungo il tratto considerato, oltre al manufatto di attraversamento di via Tre Venezie, siindividua un salto di fondo pari a 70 cm in prossimità della sezione di calcolo 1030 (vediplanimetria).

Alla fine del tratto rivestito in CLS, l’alveo riassume la forma naturale fino alla foce, conpendenza media di fondo scorrimento pari a 0.10%. Per quest’ultimo tratto è stato assunto uncoefficiente di scabrezza di Strickler, ks, pari a 30m1/3s-1. Lungo il tratto sono presenti dueimmissioni della rete di drenaggio delle acque bianche del quartiere Baratta. In corrispondenzadella sezione di calcolo 693.7946, si prevede l’immissione del canale proveniente dalla via Emilia,la cui quota fondo allo scarico è pari a +0.75 m s.l.m. Mentre, in corrispondenza della sezione dicalcolo 724.8032, si prevede lo scarico del canale di drenaggio di via Friuli a quota +0.50 m s.l.m.

La geometria di base per la modellizzazione del tratto di alveo in esame è stata estrapolatadal LIDAR fornito dal Comune di Olbia (volo anno 2015), dettagliata poi con ulteriori dati forniti darilievo topografico in situ e quote estrapolate dal rilievo del progetto definitivo “Quadro delle operedi mitigazione del rischio idraulico nel Comune di Olbia – II lotto”.

Lungo il tratto esaminato, si individuano quattro differenti attraversamenti, dei quali sidispone di ulteriori specifiche geometriche tratte dal medesimo progetto appena citato. Nellospecifico gli attraversamenti sono:

1. Ponte di via Tre Venezie, geometria dell’impalcato e quote sono state estrapolatedalla tavola “P-05-01_PONTE_N5_VIA_TRE_VENEZIE_SFATTO”;

2. Attraversamento ferroviario, in questo caso si è fatto riferimento alla tavola “P-03-01_PONTE_N3_FF-SS_SFATTO” per le specifiche geometriche del manufatto,mentre per il fondo alveo del ponte e di tutta la zona limitrofa, che si estende dalloscarico esistente di monte fino alla soglia di fondo a valle del ponte, si è fattoriferimetno a a quote da rilievo topografico effettuato nel gennaio 2017 e da quantoaccertato durante il sopralluogo del 12 aprile 2017;

3. Ponte di via Imperia, tavola di riferimento “P-02-01_PONTE_N2_SS127-VIA_IMPERIA_SFATTO”;

4. Ponte di via Roma, dati da tavola “P-01-01_PONTE_N1_SS127-VIA_ROMA_SFATTO”.

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Per il tratto di canale compreso tra la sezione iniziale e l’attraversamento ferroviario, equote fondo e delle sponde sono state verificate dalla cartografia di dettaglio 1:2000 ed in minimaparte dalle quote riportate nella tavola “C-11-00-Sezioni_trasversali-Tratto_Depuratore”.

Le condizioni al contorno adottate sono: MONTE: altezza critica;

VALLE: livello idrico pari a 0,00 m s.l.m. (seconda simulazione con +0,50 m s.l.m.)La portata, con livello idrico nella sezione di immissione del canale previsto proveniente

dalla via Emilia, posto uguale alla quota del fondo della suddetta canalizzazione è pari a 0.55 mc/scon tempo di ritorno inferiore ad 1 anno.

Inoltre, sono state determinate le seguenti portate:- Q1=16 mc/s, che rappresenta la portata massima smaltibile dal Riu Seligheddu prima che siverifichi l’esondazione dalla sponda sinistra;- Q2=12 mc/s, portata limite per il funzionamento dell’impianto idrovoro. Ricavata come differenzatra la portata Q1 e quella che deriva dal drenaggio delle acque meteoriche del quartiere Baratta, 2mc/s (una sola idrovora).

La portata Q1 corrisponde ad un tempo di ritorno di poco più di 1 anno per bacino del RiuSeligheddu sotteso immediatamente a monte della confluenza con il Riu Seligheddu.

La portata Q2 che rappresenta il limite del deflusso in alveo oltre il quale è inefficace ilfunzionamento delle idrovore, pari a 12 mc/s, corrisponde ad un tempo di circa un anno.

3.2.1.2 – Scenario '1'

Nello “Scenario 1” si prevede l'approfondimento del fondo alveo dal salto di fondo a valledi via Tre Venezie con raccordo alla foce esistente, nonché modifica delle sezioni tra il salto e ilponte ferroviario (ovvero per il tratto in terra, dello sviluppo di circa 250 m) con regolarizzazionidelle sezioni (larghezza al fondo di 8 m e inclinazione circa 3/2), raccordo con il ponte ferroviario,senza modificare le sommità spondali.

Nello specifico: A partire dalla sezione immediatamente a valle del salto di fondo, sez. 1030, fino alla

sez.542, individuabile a circa 85 m a valle del ponte ferroviario, è stata impostata unanuova livelletta caratterizzata da una pendenza pari a 0.00182 e un approfondimentomassimo del fondo alveo di circa 60 cm rispetto allo stato attuale. Dalla sezione 542 finoallo sbocco a mare (di cui si mantiene la quota dello stato attuale) si raccorda il fondo conun'unica pendenza di i = 0.00051.

Per tutto il tratto compreso tra l’ultima sez in cls (sez.889.63) e il ponte della ferrovia (sez630) si rendono omogenee le sezioni con il tratto di monte imponendo quindi una sezionetrapezia con larghezza al fondo pari a 8 m pendenza delle sponde (H/V) 3/2 senza peròmodificare l’altezza dello stato attuale della sezione ovvero preservando le attuali sommitàspondali.

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Relazione idraulica

Si precisa che a partire dalla sez. 693.79 si riduce linearmente la scarpa, procedendo verso valle,sino ad ottenere una sezione rettangolare in adiacenza all'imbocco del ponte ferroviario.

A seguito delle sopracitate modifiche il salto di fondo diventa di 1.87 m a fronte dei 0,70 m attuali, ela capacità di portata dell’alveo sale a Q=30.41 m3/s che corrisponde ad un tempo di ritorno di 2anni.Si riporta di seguito una sintesi dei livelli e delle relative portate analizzate nella simulazione

Q_limite d’esondazione = 30.41 m3/s che corrisponde alla portata relativa al TR=2 anni delbacino del Seligheddu – condizione a valle (C.V.) h = 0.5 m s.l.m.

Q_limite_funzionamento_idrovore = 26.41 m3/s – C.V. h = 0.5 m s.l.m.

Q_limite_Scarico gravità Via Friuli = 1.50 m3/s – C.V. h = 0.5 m s.l.m.

Q_limite_Scarico gravità Via Emilia = 3.5 m3/s – C.V. h = 0.5 m s.l.m.

Q_limite_Scarico gravità Via Friuli = 2.8 m3/s – C.V. h = 0.0 m s.l.m.

Q_limite_Scarico gravità Via Emilia = 4.7 m3/s – C.V. h = 0.0 m s.l.m.

La portata codificata 'Q_limite_funzionamento_idrovore' è ottenuta deducendo dalla portataQ_limite d’esondazione la portata immessa in alveo dalla idrovora pari a 4 mc/s. Il tempo di ritornolimite corrispondente alla Q= 26,41 mc/s è circa DUE anni, ogni evento di piena del RiuSeligheddu con frequenza statistica superiore renderebbe inefficaci le idrovore, con esondazionedel Riu Seligheddu.

3.2.1.3 Scenario 2In questa ipotesi, rispetto allo “Scenario 0” di stato attuale, si prevede nel tratto compreso tra lesez.889 e 630 (nella tavola 2d dalla sezione 21 alla sezione 41) delle arginature in terra di altezzamassima di 1 m su entrambe le sponde del Seligheddu.

Tale soluzione consentirebbe di aumentare la portata limite di esondazione dell’alveo rispetto allo“Scenario 0 - stato attuale” fino a 32 m3/s, portata corrispondente al tempo di ritorno TR= 2 anni.Si riporta di seguito il riepilogo delle portate relative ai diversi livelli idrici analizzati.

Q_limite d’esondazione = 32 m3/s che corrisponde alla portata relativa al TR=2 anni delbacino del Seligheddu – condizione a valle (C.V.) h = 0.5 m s.l.m.

Q_limite_funzionamento_idrovore = 28 m3/s – C.V. h = 0.5 m s.l.m.

Q_limite_Scarico gravità Via Friuli = 0.45 m3/s – C.V. h = 0.5 m s.l.m.

Q_limite_Scarico gravità Via Emilia = 0.55 m3/s – C.V. h = 0.5 m s.l.m.

Q_limite_Scarico gravità Via Friuli = 0.48 m3/s – C.V. h = 0.0 m s.l.m.

Q_limite_Scarico gravità Via Emilia = 0.55 m3/s – C.V. h = 0.0 m s.l.m.

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Relazione idraulica

La portata codificata 'Q_limite_funzionamento_idrovore' è ottenuta deducendo dalla portata‘Q_limite d’esondazione’ la portata immessa in alveo dalle idrovore pari a 4 mc/s. Il tempo diritorno limite corrispondente alla Q = 28 mc/s è di DUE anni, ogni evento di piena del RiuSeligheddu con frequenza statistica superiore renderebbe inefficaci le idrovore, con esondazionedel Riu Seligheddu.

3.2.1.4 Scenario '3'

Lo Scenario '3' prevede tutte le opere dello 'Scenario 1' e introduce i sovralzi arginali neltratto compreso tra le sez.889 (sezione 21 nella tavola 2e del progetto definitivo) e la sez.630(sezione dell'alveo all'imbocco del ponte RFI – sezione 41 nella tavola 3e del progetto definitivo).Nello specifico

A partire dalla sezione immediatamente a valle del salto di fondo, sez. 1030, fino allasez.542, individuabile a circa 85 m a valle del ponte ferroviario, è stata impostata unanuova livelletta caratterizzata da una pendenza pari a 0.00182 e un approfondimentomassimo del fondo alveo di circa 60 cm rispetto allo stato attuale. Dalla sezione 542 finoallo sbocco a mare (di cui si mantiene la quota dello stato attuale) si raccorda il fondo conun'unica pendenza di i = 0.00051.

Per tutto il tratto compreso tra l’ultima sez in cls (sez.889.63) e il ponte della ferrovia (sez630) si rendono omogenee le sezioni con il tratto di monte imponendo quindi una sezionetrapezia con larghezza al fondo pari a 8 m (larghezza della sezione esistente in cls a valledel salto di fondo) e pendenza delle sponde 3/2.

Si precisa che a partire dalla sez. 693.79 si riduce linearmente la scarpa, procedendo verso valle,sino ad ottenere una sezione rettangolare in adiacenza all'imbocco del ponte ferroviario.

Per l'intero tratto compreso tra la sezione 889.63 entrambe le sommità spondali sarannosovralzate con arginature un’altezza netta costante di 2.35 m. In questo modo l'alveo a valle delsalto di fondo ha geometria costante fino al raccordo con il ponte ferroviario.

Il sovralzo spondale consente di aumentare la capacità di deflusso dell’alveo a 42.81mc/s che corrisponde al tempo di ritorno di 3 anni per il bacino del Seligheddu.

Rispetto allo scenario 1, che non prevedeva il sovralzo spondale, l'aumento della portatache defluisce in alveo senza esondare passa da 30,41 mc/s a 42,81 mc/s (incremento del40%) mentre il tempo di ritorno corrispondente aumenta da 2 a 3 anni.

Si riporta di seguito una sintesi dei livelli e delle relative portate analizzate nella simulazione dello'Scenario di progetto':

- Q_limite d’esondazione = 42.81 mc/s che corrisponde alla portata relativa al TR=3 annidel bacino del Seligheddu (AU_B2_1) C.V. h = 0.5 m s.l.m.;

- Q_limite_funzionamento_idrovora = 38.81 m3/s – C.V. h = 0.5 m s.l.m.;

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Relazione idraulica

Entrambi i profili sono di corrente lenta in alveo a debole pendenza, con delle singolarità alsalto di fondo e al ponte ferroviario. Alla foce il profilo decresce fino al livello dell'alta mareaimposto a +0,50 m slm.

- Q_limite_Scarico gravità Via Friuli = 1,5 m3/s – C.V. h = 0.5 m s.l.m.;

- Q_limite_Scarico gravità Via Emilia = 3,5 m3/s – C.V. h = 0.5 m s.l.m.;

I due profili sono di corrente lenta, pressochè paralleli al fondo senza risentire diperturbazioni in corrispondenza degli attraversamenti. Al salto di fondo si determina unadisconnessione idraulica.

- Q_limite_Scarico gravità Via Friuli = 2,8 m3/s – C.V. h = 0.0 m s.l.m.;

- Q_limite_Scarico gravità Via Emilia = 4,7 m3/s – C.V. h = 0.0 m s.l.m.;

I due profili sono di corrente lenta, pressochè paralleli al fondo senza risentire diperturbazioni in corrispondenza degli attraversamenti. Al salto di fondo si determina unadisconnessione idraulica.

La portata codificata 'Q_limite_funzionamento_idrovore' è ottenuta deducendo dalla portataQ_limite d’esondazione la portata immessa in alveo dalle idrovore pari a 4 mc/s. Il tempo di ritornolimite corrispondente alla Q= 38,81 mc/s è di circa TRE anni, ogni evento di piena del RiuSeligheddu con frequenza statistica superiore renderebbe inefficaci le idrovore, con esondazionedel Riu Seligheddu.

3.2.2 'Riu Seligheddu nello Scenario 3' e 'Quadro delle opere di mitigazionedel rischio idraulico nel territorio comunale di Olbia'

Considerato che il 'Quadro delle opere di mitigazione del rischio idraulico del territorio comunale diOlbia' prevede l'approfondimento del fondo alveo, il suddetto intervento sulla livelletta previstonello Scenario di progetto, si inserisce nell'ambito del Quadro delle opere, limitatamente al tratto ilcui tracciato è mantenuto invariato fino alla foce.

Nel tratto dove si prevede una variazione di tracciato dell'alveo le condotte prementi dell'impiantodi idrovore dovranno essere adeguate al nuovo assetto del Riu Seligheddu.

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Relazione idraulica

Si rileva che le opere di drenaggio delle acque meteoriche e l'impianto di idrovore potrannoasservire il quartiere 'Baratta' anche successivamente alla realizzazione delle opere previste nelRiu Seligheddu nel 'Quadro delle opere di mitigazione del rischio idraulico del territorio comunaledi Olbia', con l'adeguamento delle condotte prementi che dovranno recapitare i deflussi nell'alveoprevisto con tracciato a sud di quello esistente.

L'intervento previsto nello 'Scenario 3', di regolarizzazione della sezione e sovralzo dellesommità spondali, consente il miglioramento del deflusso nel tratto che attualmente ècaratterizzato da una sezione idraulica inferiore rispetto a quello di monte (sezione regolare in CLScon altezza delle sponde di circa 2,30 m) con conseguente minore capacità di deflusso. Tale'scenario 3' è quello che consente di raggiungere il miglior risultati, un tempo di ritorno di 3 anni ,come limite di funzionamento dell'impianto idrovoro.

Nel tratto in terra a monte del ponte ferroviario dello sviluppo di 355 metri infatti la altezzadelle sponde è mediamente di 1,50 m, con irregolarità della luce e della livelletta del fondo.

Si evidenzia che lo stato di fatto dell'orografia del territorio del quartiere 'Baratta' implicanecessariamente delle canalizzazioni di convogliamento e scarico in alveo nella zona più depressarappresentata da quella compresa tra l'attuale canale di drenaggio di via Friuli e il ponte ferroviario,coincidente con il tratto di alveo con minore capacità di deflusso per le motivazioni sopra indicate.

Tracciati alternativi delle canalizzazioni non permettono lo scarico a gravità delle zone piùdepresse del quartiere, ed anche la posizione dell'impianto di idrovore prevista è quella chegarantisce l'arrivo a gravità dei suddetti deflussi.

A seguito delle opere di mitigazione del rischio idraulico del Riu Seligheddu il sistema didrenaggio delle acque meteoriche previsto nel presente progetto non potrà che migliorare la

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Illustrazione 1: Estratto dalla tavola 3a dello 'Studio di Variante al PAI e del Quadro delle opere dimitigazione del rischio idraulico nel territorio comunale di Olbia' -

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Relazione idraulica

situazione attuale e non costituirà interferenza negativa alla realizzazione delle suddette opere dimitigazione. Si rappresenta, come dettagliatamente illustrato nella relazione di compatiblitàidraulica che a seguito della realizzazione del 'Quadro delle opere di mitigazione del rischioidraulico ' l'impianto di idrovore costituirà un intervento necessario per poter convogliare alrecapito, il Riu Seligheddu , le acque piovane dell'area del quartiere Baratta, stante le quotetopografiche della zona e quelle delle arginature previste nel Quadro delle opere. Tale aspetto èillustrato nella Relazione generale allegato 1.

4 Opere previste nel presente progetto esecutivo: lotto ID1502

Le opere del presente progetto esecutivo I lotto ID1502, insieme a quelle previste neilotti II e III ID1505 costituiscono un primo stralcio funzionale individuate nei limiti dei finanziamentidisponibili:

- impianto di sollevamento con UNA idrovora sommergibile da circa 2 mc/s compresoquadro di comando e collegamenti elettrici fino alla cabina di trasformazione previste in un lottoID1505

opere di protezione del fondo e delle sponde del Riu Seligheddu nel trattointeressato dallo scarico

installazione di paratoie motorizzate compreso quadro di comando ecollegamenti elettrici nel nuovo canale di dreno proveniente da via Friuli e nel canale dicollegamento (opere previste nei due lotti ID1505)

I risultati delle verifiche idrauliche comprendono:

parte A - Risultati del dimensionamento idraulico delle opere previste in progetto nei TRE lottiID1502 e ID1505 (in Appendice alla presente relazione i tabulati di calcolo in moto permanente delcanale di via Friuli nella situazione di scarico diretto verso il Seligheddu e nella situazione diderivazione verso la vasca dell'impianto attraverso il nuovo canale di collegamento).

1.1. nuova canalizzazione da via Val D'Aosta verso il canale di via Friuli

1.2. rifacimento canale esistente a valle via Friuli - allargamento (scenario con scarico a gravitànell'alveo e scenario con canale derivatore alla vasca in progetto)

parte B - Risultati delle verifiche del Riu Seligheddu nei 4 scenari considerati (allegato 1c delprogetto definitivo) ma non oggetto di intervento le cui risultanze sono descritte nel successivoparagrafo 5:

“Scenario 0”: stato attuale dell'alveo

“Scenario 1”: approfondimento del fondo alveo, con origine dal salto di fondo posto a valledi via Tre Venezie con raccordo fino alla foce in cui è stata mantenuta la quota attuale;inoltre nel tratto in terra a monte del ponte ferroviario si prevede la regolarizzazione dellageometria trasversale;

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Relazione idraulica

“Scenario 2”: conservando l'assetto longitudinale e trasversale dell'alveo attuale siprevede la realizzazione di arginature in terra di altezza massima pari a 1 m lungo tutto iltratto attualmente in terra fino al ponte RFI:

“Scenario 3”: in aggiunta alle modifiche dello 'scenario 1', si interviene anche sull’altezzadella sezione per il tratto compreso tra il salto di fondo a valle del ponte di via Tre Veneziee il ponte ferroviario, con regolarizzazione e sovralzo delle sponde su entrambi i lati, cosìda ottenere un’altezza netta costante.

4.1 Canalizzazione da via Val d’Aosta a canale via Friuli – prevista nel lotto II ID1505

Il nuovo canale comprensivo dello scatolare nel tratto in cui interferisce con la via AmbaAlagi, è stato dimensionato considerando sia lo stato attuale (corrispondente alla solarealizzazione delle opere previste nel presente progetto), sia lo stato di progetto successivo allarealizzazione delle opere di drenaggio di cui al paragrafo 3 da cui sono state stralciate quelle inprogetto. L'insieme delle opere di drenaggio valutate al paragrafo 3 e illustrate nelle tavole delgruppo 2 del progetto definitivo (riportate come estratto nell'Appendice 2 alla presente relazione)consentono infatti di convogliare al recapito (o a gravità o con idrovore) le portate dei baciniafferenti alla via Val D'Aosta-via Malta, via Friuli, via Emilia e via Amba Alagi lato est. Comeargomentato nella relazione idrologica del presente progetto esecutivo, allegato 1a, i bacini nellediverse situazioni risultano differenti, pertanto son stati considerati i rispettivi differenti valori diportata.

Il vincolo principale che ha governato il dimensionamento è stata la quota di arrivo dellanuova canalizzazione nel canale di progetto della via Friuli, dettando un fissato valore di pendenzapari a 0.094%. Le dimensioni del canale son state verificate idraulicamente in regime di motouniforme.

Nella tabella che segue sono riassunte le principali caratteristiche geometriche e lerisultanze idrauliche del canale e della condotta dimensionati.

Tratto Pendenza Dimensioni Portata[mc/s]

Livello idrico[m]

Grado diriempimento

DN 400 -condotta in

progetto0.00162 1 x DN 400

0.059 0.263 h/D=0.70

0.082 0.375 h/D=0.938

Canale inprogetto 0.00094 2.10 x 0.86 m

1.430 0.602 h/H=0.702.352 0.86 h/H=1

È stata valutata, inoltre, l’altezza idrica, all’interno del canale in progetto, relativa ai valori diportata riferiti al bacino di stato attuale, A.1_bis e dello stato di progetto futuro, A.1. Nella tabellache segue sono riassunti i valori ottenuti,

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Relazione idraulica

TRA.1 A.1_bis

Q [mc/s] Altezzaidrica [m]

Q [mc/s] Altezzaidrica [m]

1 1.190 0.530 0.210 0.1692 1.680 0.675 0.300 0.2125 2.340 0.857 0.410 0.259

4.2 Rifacimento canale esistente a valle via Friuli - allargamento (scenario con scarico agravità nell'alveo e scenario con canale derivatore alla vasca dell'impianto idrovoro inprogetto)

La ridotta sezione del canale aperto di via Friuli, comportava un rigurgito idraulico nontrascurabile dal punto di immissione del nuovo canale di via Val d’Aosta, dovuto all’aumento diportata. Infatti, per evitare il funzionamento in pressione dello scatolare, mantenendo la sezionegeometrica attuale, si è reso necessario prevedere l'immissione del nuovo canale provenientedalla via Val D'Aosta circa 55 m a valle dello sbocco dello scatolare di via Friuli. Per ottenere unefficientamento del sistema, si è previsto l’allargamento canale aperto, previa demolizione dellacanalizzazione esistente, portandolo da una larghezza di 2,60 m a 3,30 m.

La connessione tra il canale attuale di via Friuli e quello in progetto ha reso necessariol’inserimento di un brusco allargamento. La verifica del canale in progetto (proseguimento dalla viaFriuli) è stata fatta in moto permanente così da valutare il regime di moto anche in funzionedell’immissione concentrata di portata proveniente dalla via Val d’Aosta. Inoltre, la verifica è statafatta sia nel caso di scarico diretto nel Rio Seligheddu, sia considerando l'attivazione del canalederivatore verso la vasca dell'impianto idrovoro.

Per il tracciamento dei profili si è assunto che alla sezione di monte e di valle si verificassel’altezza critica.

Nella figura che segue è riportato il profilo idraulico nel caso di scarico diretto nel RioSeligheddu. Il profilo indicato come “sez_5 TR1” si riferisce alle portate drenate dai bacini A.1 eA.2, mentre quello indicato come “sez_5 TR1_att”, fa riferimento alle portate dei bacini A.1_bis eA.2_bis.

Come può osservarsi dalla figura, entrambi i profili non generano il funzionamento inpressione, seppur il moto a gravità avvenga con franco idraulico esiguo. Il brusco allargamento,posto alla sezione 7, genera nel caso del profilo “sez_5 TR1_att”, una transizione per le condizionicritiche, tuttavia per entrambi i profili permane il regime di corrente lenta.

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Relazione idraulica

L’efficacia del canale derivatore è stata valutata considerando l’opera connessa al canaleaperto proveniente dalla via Friuli di cui se ne prevede l’allargamento.

Per la simulazione in moto permanente son state considerate le portate relative sia ai baciniA.1_bis e A.2_bis, sia ai bacini A.1 e A.2, così come meglio descritto nella relazione idrologica delpresente progetto esecutivo (All. 1a). Le condizioni al contorno sono le medesime di quelleassunte per la simulazione del canale con scarico sul Rio Seligheddu.

Nella figura che segue è riportato il profilo del canale derivatore, dalla sez. 2.15 a valle èconnesso al canale aperto della via Friuli. Si osserva un salto di circa 24 cm, dovuto alla differentequota tra il canale attuale e quello previsto nelle opere di cui al paragrafo 2.2. Infatti, per garantireun miglior funzionamento nel contesto attuale, è stato previsto un tratto di raccordo con pendenzauguale a quella del canale attuale. Oltre il salto, poiché il derivatore ha una pendenza costante, siinstaura un profilo di moto uniforme fino allo scarico in vasca dove il profilo transiterà per l’altezzacritica.

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Relazione idraulica

5 Valutazioni idrauliche di funzionamento delle opere in progetto nel Riu Seligheddu

Di seguito si illustra l'efficienza delle opere previste, sia nel presente I lotto ID1502 che

negli altri due lotti finanziati codice ID1505, in tutti e quattro gli scenari del Riu Seligheddu,

precedentemente esposti.

È stato valutato il TR dell’evento di piena relativo alla massima portata transitabile nel Rio

Seligheddu, tale da garantire l’immissione della portata, pari a 2 mc/s, che si intende scaricare,

mediante l'idrovora prevista nel presente progetto. Nella tabella che segue, sono riassunti i

valori di portata massima previsti negli scenari 0, 1, 2 e 3, e il relativo tempo di ritorno.

Per determinare i risultati riportati di seguito, si è proceduto secondo la metodologia, i criteri e le

ipotesi riportate nel precedente paragrafo 3, modificando esclusivamente i limiti di livello per lo

scarico a gravità nel recettore delle opere previste e di quelle esistenti, come meglio riassunto

nella tabella seguente.

Scenario Portata Q [mc/s] Tempo di Ritorno 0 14 Inferiore ad 1 anno1 28,41 Circa 2 anni2 30 2 anni3 40,81 Circa 3 anni

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Relazione idraulica

Nella tabella che segue, inoltre, sono riassunti i valori dell’altezza idrica corrispondenti allesezioni di immissione dei canali/condotte nello stato attuale e del canale di progetto della viaEmilia. Si riportano i risultati dei soli “scenario 0” e “scenario 1”, in quanto l’ipotetici interventiprevisti negli scenari 2 e 3, hanno la stessa influenza.

Canale Sez. calcolozf -

immissario[m s.l.m]

WS -recettore[m s.l.m.]

Scenario 0 Scenario 1

zf -recettore[m s.l.m.]

Altezzaidrica

[m s.l.m.]

zf -recettore[m s.l.m.]

Altezzaidrica

[m s.l.m.]

Friuli 724.8032 0.63 0.63 0.13 0.5 -0.05 0.68Emilia - DN 600 (1) 678.2743 0.5 0.5 0.08 0.42 -0.13 0.63Emilia - DN 600 (2) 639.1725 0.45 0.47 0.14 0.33 -0.2 0.67

I simboli indicati nella tabella sono specificati di seguito:

“zf”: indica la quota del fondo

“WS”: indica la quota della superficie del pelo libero

“Altezza idrica” è ottenuta come differenza tra WS e zf.

Lo scenario successivo alla realizzazione delle opere previste nel presente progetto ID1502 enegli altri due lotti finanziati codificati ID1505, è quello denominato “Scenario 0”. Il limite di portatain grado di defluire in alveo senza il verificarsi dell’esondazione, nel tratto a monte del ponteferroviario, come sopra riportato, è pari a 14 mc/s, considerando il funzionamento dell'idrovora inprogetto. Tale portata corrisponde ad un tempo di ritorno di poco superiore ad UN ANNO. Oltretale frequenza statistica, il sistema idrovoro previsto nei TRE lotti finanziati ID1502 e ID1505 risultainefficace.

6 Idrovora

Il presente progetto I lotto ID1502 prevede alcune opere inerenti la realizzazione di unimpianto idrovoro per lo scarico delle acque di pioggia nel caso si verifichi contemporaneamenteun innalzamento del livello idrico del rio Seligheddu tale da non consentire il deflusso a gravitàdella rete di dreno a servizio dell’area.

La portata di riferimento assunta a base del dimensionamento dell’impianto è di 2,35 mc/s checorrisponde ad un tempo di ritorno della pioggia critica di circa un anno ed è la massima capacitàdi deflusso della canalizzazione a valle di via Friuli successiva all'adeguamento previsto nelpresente progetto e nei due lotti ID 1505.

E’ stato assunto nel calcolo che l’impianto sia costituito da almeno due macchine delle stessecaratteristiche, ciascuna delle quali possa sollevare una portata di 2,35 mc/s.

Nel presente I lotto ID1502 è prevista la fornitura e posa di UNA sola idrovora. La soluzione, oggetto di verifica idraulica, è dettata dalla opportunità di avere una macchina in

riserva all’altra in condizioni di pioggia non critica ed in condizioni di pioggia critica il funzionamentoin contemporanea per l’allontanamento dell’intera portata.

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Relazione idraulica

Ciascuna macchina deve essere posizionata in apposito vano realizzato all’interno della vascadi accumulo, in posizione tale da non risentire delle turbolenze create dalla corrente in arrivo pernon inficiare il funzionamento idraulico.

La pompa idrovora è collocata all’interno di una tubazione in acciaio di supporto, in posizioneverticale ad una precisa quota di aspirazione minima di 60 cm dal fondo vasca.

Il sistema di mandata è costituito nel primo tratto verticale dalla stessa tubazione di supportodella macchina che ha diametro 1200 mm . Su di esso è innestata una derivazione orizzontale inacciaio DN 1000 mm di lunghezza tale da poter scaricare le acque in corrispondenza della spondadestra del rio Seligheddu ad una distanza di circa venti metri dalla vasca.

Il dimensionamento delle tubazioni di mandata è rapportato alle quote di scarico imposte, allaquota di aspirazione, alle dimensioni della idrovora scelta.

7 Conclusioni

Il presente progetto esecutivo I lotto ID1502 prevede le seguenti opere, illustrate nelle tavoleprogettuali, e che congiuntamente agli interventi previsti negli altri due lotti finanziati con codiceID1505, costituiscono uno stralcio funzionale atto al miglioramento del sistema di regimazione escarico delle acque piovane del quartiere 'BARATTA' nel Riu Seligheddu, recapito naturale deideflussi del bacino urbano come dimostrato negli elaborati del progetto.

Poichè le sole opere previste nel presente I lotto ID1502 hanno interazioni idrauliche con gliinterventi degli altri due lotti ID1505, la presente relazione idraulica ha illustrato le verificheidrauliche anche di opere previsten negli altri due lotti ID 1505.

Le opere previste nel presente progetto esecutivo I lotto ID1502 sono:

posa di una idrovora sommergibile con girante a elica in vasca in c.a. prevista in altrointervento (ID 1505 III LOTTO)

tubazione di mandata DN1200 e condotta di scarico DN1000 dello sviluppo di circa 14 mfino al Riu Seligheddu

installazione di paratie motorizzate nel canale di dreno proveniente dalla via Friuli e nelcanale di collegamento tra questo e la vasca dell'impianto

protezione in massi in un tratto di circa 10 m del Riu Seligheddu

quadri di comando elettrico idrovora e paratoie con relativi collegamenti elettrici fino allacabina di trasformazione prevista nel III lotto ID1505

Lo stralcio funzionale costituito dai tre lotti finanziati, compreso il presente progetto ID1502,prevede la realizzazione di un impianto idrovoro a servizio della canalizzazione esistenteproveniente dalla via Friuli, oggetto di rifacimento affinchè sia in grado di far defluire anche leacque provenienti dalla nuova canalizzazione tratto via Val D'Aosta-via Friuli.

Come illustrato negli elaborati progettuali la funzionalità del sistema in progetto dei TRElotti è comunque condizionata da regime idraulico del Riu Seligheddu, canale recettore, chenel tratto prospiciente il quartiere Baratta ha una portata a piene rive al limitedell'esondazione nella sezione più critica di circa 1 anno come tempo di ritorno.

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Considerando le condizioni attuali del Riu Seligheddu il sistema con idrovore garantisce lafunzionalità fino ad un anno come tempo di ritorno, in quanto superando il deflusso in alveo di 14mc/s, a cui vanno sommati i circa 2 mc/s immessi dalle idrovore, si raggiunge il limite massimo diportata che defluisce in alveo prima che la sezione più critica inizi ad esondare.

Sono stati valutati alcuni scenari inerenti il Riu Seligheddu, di cui lo scenario 3 che prevedel'approfondimento del fondo fino alla foce e il sovralzo arginale su entrambe le sponde nel tratto amonte del ponte ferroviario, ha una portata limite per il funzionamento delle idrovore è di circa 40mc/s che corrisponde ad un tempo di ritorno di tre anni.

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Relazione idraulica

8 APPENDICE 1

Tabella con corrispondenza numerazione delle sezioni dei profili (tavole 2a, 2b, 2c, 2d, 2e, 2f del progettodefinitivo con le sezioni di calcolo Hec Ras del Riu Seligheddu)

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1 1144,631 42a 630a2 1129,631 42b 630b3 1099,631 43 627,56624 1084,631 44 616,80485 1082,36 45a 600a6 1081,86 45b 600b

7a 1070a 46 598,71667b 1070b 47 586,55578 1069,61 48 572,11349 1069,11 49 542,1085

10 1054,631 50 527,10811 1039,631 51 497,1081

11a 1030 52 482,10812 1024,631 53 467,10813 1009,631 54 452,108114 994,6313 55 422,108115 979,6315 56 392,108216 964,6314 57 377,108117 949,6315 58 347,10818 934,6315 59 332,108219 919,6315 60 317,108220 904,6313 61 287,10821 889,6314 62 227,107922 849,7386 63 197,108123 844,6313 64 167,108224 829,6314 65 145,945425 814,6313 66 122,108126 799,5997 67 107,108127 768,0952 68 77,1079728 751,809 69 71,2177929 740,3281 70 57,94830 733,4387 71 57,4514231 724,8032 72 47,1080932 705,1277 73 25,1302233 693,7946 74 24,6302834 681,8173 75 11a35 678,2743 76 3,55596536 674,2448 77 3,05585637 664,3765 78 038 655,788539 648,062640 639,172541 634,4735

Num. Sezioni Profili tav 3b-3c-3d-3e

Num. Sezione HEC-RAS

Num. Sezioni Profili tav 3b-3c-

3d-3e

Num. Sezione HEC-RAS

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8 APPENDICE 2

Estratti delle tavole 2a, 2b, 2c, 2d, 2e, 2f del progetto definitivo relativo ai tre lotti finanziati (ID 1502 e ID1505) ' Lavori di somma urgenza per il ripristino/adeguamento/razionalizzazione delle reti di smaltimentodelle acque bianche e nere del comune di Olbia nell'area denominata 'Baratta'Lavori di somma urgenza peril ripristino delle reti di smaltimento acque piovane – ID1502 - ID1505' , richiamate nella presente relazione,

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Illustrazione 2: Estratto dalla tav 2a del progetto definitivo

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Illustrazione 3: Estratto della tavola 2a del progetto definitivo - dettaglio

Illustrazione 4: Estratto tav 2b del progetto definitivo – scenario '0'

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Illustrazione 5: legenda della tav 2b del progetto definitivo – scenario'0'

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Illustrazione 6: Estratto di dettaglio della tavola 2b del progetto definitivo – scenario '0'

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Illustrazione 7: Estratto della tavola 2c del progetto definitivo - scenario '1'

Illustrazione 8: Estratto legenda della tavola 2c del progetto definitivo - scenario '1'

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Illustrazione 9: Estratto di dettaglio della tavola 2c del progetto definitivo -scenario '1'

Illustrazione 10: Estratto tavola 2d del progetto definitivo - scenario '2'

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Illustrazione 11: Estratto legenda tavola 2d del progetto definitivo -scenario '2'

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Illustrazione 12: Estratto di dettaglio tavola 2d - scenario '2'

Illustrazione 13: Estratto tavola 2 progetto definitivo - scenario '3'

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Illustrazione 14: Estratto legenda tavola 2e progetto definitivo -scenario '3'

Illustrazione 15: Estratto tavola 2e progetto definitivo scenario '3'

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Illustrazione 16: Estratto tavola 2f progetto definitivo-sezione tipo A

Illustrazione 17: Estratto tavola 2f progetto definitivo seizone tipo B

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Indice generale

1. Premessa.................................................................................................................................2

1. Stato attuale ...........................................................................................................................2

2. Metodologie di calcolo adottate...............................................................................................42.1 Moto permanente..............................................................................................................................42.2 Moto uniforme..................................................................................................................................5

3. Opere di drenaggio prioritarie delle acque piovane e valutazione della funzionalità con il recettore, il Riu Seligheddu..........................................................................................................6

3.1 Canalizzazione via Emilia....................................................................................................................73.2 Canale recettore: Riu Seligheddu.....................................................................................................10

3.2.1 Risultati idraulici.............................................................................................................................123.2.1.1– Scenario '0'................................................................................................................................................133.2.1.2 – Scenario '1'...............................................................................................................................................143.2.1.3 Scenario 2..................................................................................................................................................153.2.1.4 Scenario '3' .................................................................................................................................................16

3.2.2 'Riu Seligheddu nello Scenario 3' e 'Quadro delle opere di mitigazione del rischio idraulico nel territorio comunale di Olbia'...................................................................................................................17

4 Opere previste nel presente progetto esecutivo: lotto ID1502 ................................................194.1 Canalizzazione da via Val d’Aosta a canale via Friuli – prevista nel lotto II ID1505...........................204.2 Rifacimento canale esistente a valle via Friuli - allargamento (scenario con scarico a gravità nell'alveo e scenario con canale derivatore alla vasca dell'impianto idrovoro in progetto)...................21

5 Valutazioni idrauliche di funzionamento delle opere in progetto nel Riu Seligheddu...............23

6 Idrovora..................................................................................................................................24

7 Conclusioni..............................................................................................................................25

8 APPENDICE 1 ..........................................................................................................................27

8 APPENDICE 2...........................................................................................................................28

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