In ogni rifiuto,si nasconde un tesoro.

Comune di Muggia

OPUSCOLO INFORMATIVO

Con Mugy, un salto di qualità nella gestione

dei rifiuti e nella Raccolta Differenziata

Cari concittadini,l’attuale linea strategica dell’Unione Europea relativa alla Gestione dei Rifiuti, recepita mediante adeguata normativa anche a livello nazionale e regionale, lancia una chiara

sfida ai paesi membri, basata sul concetto della “Gerarchia dei rifiuti”, che indirizza gli interventi secondo le seguenti priorità: la riduzione della quantità di rifiuti prodotta, il riutilizzo, il riciclo ed il recupero dei rifiuti; la riduzione dello smaltimento dei rifiuti residui tramite termovalorizzatori, inceneritori e discariche controllate. Nell’ambito di tale strategia una particolare importanza viene data alle misure rivolte alla sensibilizzazione ed alla informazione della popolazione sul tema generale dei rifiuti, ed al contributo che i cittadini possono apportare alla risoluzione dei problemi ad essi collegati. Coerentemente con tali indirizzi, in questi ultimi anni, anche il Comune di Muggia sta sviluppando un Nuovo Progetto di trasformazione dell’attuale Sistema di Gestione dei Rifiuti Urbani sul proprio territorio, che si pone come obiettivi strategici: il miglioramento dei livelli di efficacia e di efficienza dell’attuale servizio; nonché il raggiungimento degli obiettivi imposti dalla normativa vigente per quanto riguarda i livelli di produzione dei rifiuti e quelli di differenziazione e di recupero degli stessi. In tale nuovo progetto l’informazione e la sensibilizzazione della cittadinanza riveste un ruolo di primaria importanza. Siamo infatti pienamente convinti che gli obiettivi che ci siamo dati potranno essere raggiunti basando l’intervento che stiamo sviluppando, non solo sulla trasformazione e sulla corretta regolamentazione del servizio, ma anche su una logica di “responsabilità condivisa” tra Pubblica Amministrazione e Cittadinanza, fornendo ai singoli utenti tutti gli elementi di conoscenza e gli strumenti necessari per operare in modo adeguato nell’ambito del nuovo servizio, nonché le giuste motivazioni per farlo. Con riferimento a tali logiche stiamo ora operando, ed il presente opuscolo informativo rappresenta uno degli strumenti di informazione previsti dalla Nuova Campagna Informativa rivolta alla cittadinanza che ci apprestiamo a sviluppare nel 2010. Ci auguriamo che esso possa fornire a tutti quegli elementi di conoscenza necessari per operare al meglio nell’ambito del Nuovo Sistema di Gestione dei Rifiuti e concorrere in tal modo al miglioramento della qualità della vita e dell’ambiente in cui viviamo.

In ogni rifiuto, si nasconde un tesoro!

L’Assessore Edmondo Bussani

CONun salto di qualità nella gestione deirifiuti e nella Raccolta Differenziata

yogurt

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I Rifiuti Solidi Urbani (RSU) possono essere definiti come tutte quelle sostanze, cose o oggetti che possediamo o produciamo, di cui vogliamo disfarci. Essi possono derivare:

• dalle nostre case;

• dalle attività commerciali e dalle attività di servizio (es. settore terziario);

• dai servizi di pulizia del territorio pubblici e privati (pulizia delle strade, pulizia dei giardini ecc.);

• dai locali addetti ad Uffici delle Industrie e degli Artigiani, con esclusione dei rifiuti speciali, ovvero quelli che derivano dalle attività produttive delle aziende.

I SOGGETTI IN CAMPO ED IL LORO RUOLO

I diversi soggetti che, con ruoli e competenze specifiche, operano nell’ambito del Sistema dei Rifuti sono:

L’ OGGETTO D’INTERESSE

Il Parlamento ed il Consiglio Europeo, che emana gli indirizzi le direttive comunitarie;

Il Parlamento ed il Governo Nazionale, che recepisce le direttive europee e legifera di conseguenza;

La Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, che attraverso il Piano Regionale dei RSU, recependo la normativa nazionale, definisce la programmazione sui rifiuti su scala regionale, individuando tra l’altro gli impianti di bacino e la capienza degli stessi;

La Provincia di Trieste, che pone in attuazione il Piano Regionale dei RSU sul proprio territorio (controlla le attività dei Comuni, autorizza l’attività degli impianti di smaltimento e verifica il raggiungimento delle percentuali di raccolta differenziata raggiunte, …. );

Il Comune di Muggia, che norma, sul proprio territorio, la gestione dei rifiuti mediante specifico Regolamento Comunale, determinando il costo del servizio ed applicando l’imposta agli utenti;

Il Servizio Ambientale e Sviluppo Energetico del Comune di Muggia, che definisce - con riferimento alla normativa corrente, ed in base agli indirizzi espressi dalla Giunta e dal Consiglio Comunale, le caratteristiche del Servizio di raccolta e di trasporto per il recupero e lo smaltimento dei RSU, che - mediante gara pubblica - viene affidato all’Azienda vincitrice; verifica e controlla l’attività della Azienda affidataria del servizio sulla base del contratto in essere; cura i rapporti con il gestore del termovalorizzatore di Trieste e con gli Enti Territoriali di livello superiore; verifica il raggiungimento degli obiettivi; cura i rapporti con i cittadini e gli utenti;

I Cittadini e le Aziende del territorio, produttori dei rifiuti urbani ed assimilati;

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LA CLASSIFICAZIONE DEI RIFIUTI URBANI

• frazione organica;

• frazione secca recuperabile;

• frazione secca riciclabile;

• frazione dei rifiuti urbani pericolosi;

• frazione secca non riciclabile, ne recuperabile, ovvero dei rifiuti residui indifferenziati destinati allo smaltimento tramite termovalorizzatore, inceneritore o discariche controllate.

Rifiuti organici Sono i rifiuti alimentari e di cucina prodotti da nuclei domestici, ristoranti, servizi di ristorazione vari e da punti di vendita al dettaglio, nonché i rifiuti biodegradabili, quali il verde, derivante da operazioni di manutenzione di giardini e parchi urbani ( erba di sfalcio, ramaglie, …).

Direttive Comunitarie del Parlamento e del Consiglio Europeo (riduzione della produzione dei rifiuti, raccolta differenziata, rispetto dell’ambiente, riduzione della quantità di rifiuti destinata agli inceneritori, riduzione consumi di energia,produzione di energia da fonti alternative, …)

Decreto Legislativo N°152 dd.03.04.2006, che rappresenta la normativa di riferimento a livello nazionale in materia di rifiuti (classificazione dei rifiuti, modalità di smaltimento, definizione delle percentuali di raccolta differenziata, …)

Nuovo Piano Regionale dei RSU. Il nuovo Piano Regionale è attualmente in corso di definizione e sarà approvato e reso esecutivo entro l’anno 2010.

Programma Provinciale di attuazione del Piano Regionale dei RSU

Regolamento Comunale per la disciplina del servizio di gestione dei rifiuti urbani nel Comune di Muggia

L’ Azienda affidataria del servizio di raccolta e di trasporto a smaltimento ed a recupero dei rifiuti che, sulla base del contratto sottoscritto con il Comune di Muggia, effettua il servizio;

Le Aziende specializzate autorizzate dalla Provincia di Trieste ad effettuare operazioni di recupero e di riciclo dei rifiuti;

I Consorzi di Filiera, ovvero quei soggetti che, sulla base di accordi sottoscritti con l’ANCI (Associazione Nazionale dei Comuni Italiani), si occupano di agevolare e rendere efficace la filiera del recupero e del riciclo dei rifiuti, riconoscendo ai Comuni contributi economici in misura della quantità di rifiuti trattati (CONAI per carta e Cartone; COREPLA per la plastica; COREVE per il vetro; RILEGNO per il legno; CIAL per l’alluminio; ECOLAMP per le lampade al neon …).

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LE NORME DI RIFERIMENTO

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IL PROBLEMA RIFIUTI I RSU rappresentano un problema molto complesso, di grande attualità, poiché investe i seguenti aspetti:

ASPETTI TECNOLOGICI Connessi alla quantità ed all’eterogeneità dei rifiuti che vengono prodotti, nonché ai trattamenti a cui vengono sottoposti presso gli impianti di recupero o di smaltimento.ASPETTI TERRITORIALI E PAESAGGISTICI Connessi alla quantificazione e la localizzazione sul territorio egli impianti di trattamento dei rifiuti, dei termovalorizzatori o inceneritori e delle discariche.ASPETTI DI CARATTERE AMBIENTALE Connessi alla salvaguardia dell’ambiente, relativamente all’impatto ambientale degli impianti, le emissioni in atmosfera derivanti dai cicli di produzione, abbandono dei rifiuti sul territorio, ecc.ASPETTI DI CARATTERE SOCIALE Connessi all’atteggiamento di parte della popolazione che percepisce i rifiuti come materiali di cui liberarsi prima possibile dal proprio ambito, di cui “qualcun altro” si deve occupare, che si traducono spesso in:

• utilizzo improprio dei cassonetti del verde (conferimento di altri generi, alberi, pneumatici, ...); • conferimenti di generi impropri nei cassonetti stradali (altri generi, oggetti voluminosi)• abbandono rifiuti fuori dai cassonetti, anche in presenza di cassonetti vuoti;• abbandono di rifiuti, anche pericolosi, sul territorio (mobili, bombole del gas, eternit);• utilizzo improprio dei cestini stradali;• utilizzo improprio delle isole ecologiche dedicate al servizio porta a porta;• utilizzo improprio delle isole ecologiche dedicate alla raccolta dei cartoni.

I Rifiuti recuperabiliSono prodotti, che opportunamente trattati, possono svolgere un ruolo utile sostituendo altri materiali che sarebbero stati altrimenti utilizzati per assolvere ad una determinata funzione, quale ad esempio la produzione di energia.

I Rifiuti riciclabiliSono prodotti che, opportunamente separati e trattati, possono produrre nuovi materiali da utilizzare per la loro funzione originale (la carta, la plastica, il vetro, i metalli, il legno, ecc.). Con riferimento a tale tipologia di rifiuti, il riciclaggio può essere definito come quell’attività che permette di utilizzare un materiale raccolto più volte per ottenere un nuovo determinato prodotto, con la finalità ultima di diminuire la quantità di materia prima ed energia necessarie per produrlo (dalla plastica si ottiene altra plastica, dal vetro altro vetro ecc.).

I Rifiuti Urbani PericolosiSono rifiuti pericolosi ed altamente inquinanti per l’ambiente che vengono prodotti a livello domestico, che debbono essere raccolti in modo differenziato e trattati con processi particolari in centri specializzati. Essi sono ad esempio le apparecchiature elettriche ed elettroniche (RAEE), frigoriferi, condizionatori, medicinali, pile, ecc.

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IL CICLO DEI RIFIUTI: TRATTAMENTO E DESTINAZIONE

Con esclusione dei rifiuti pericolosi (che non vengono trattati nel presente opuscolo), per i quali esistono trattamenti particolari per singola tipologia di rifiuto, a ciascuna delle altre frazioni, dopo la raccolta, è riservato un “ciclo di vita” diverso, in relazione alla destinazione d’uso ed al trattamento riservato a ciascuna di esse.

ABBANDONO E DEGRADO NATURALE DEI RIFIUTI

Particolarmente nocivo per l’ambiente risulta essere l’abbandono improprio di rifiuti sul territorio, considerati i tempi di degrado naturale delle diverse tipologie di rifiuto. Di seguito alcuni esempi dei tempi di degrado di generi di uso comune:

Tratto da “Agenda 21”

1 Buccia di banana 4 settimane

2 Fazzoletto di carta 3 mesi

3 Filtro di sigaretta 10 anni

4 Contenitore di polistirolo 50 anni

5 Lattina di alluminio 50 anni

6 Bottiglia di vetro 400 anni

7 Bottiglia di plastica 500 anni

Tempi di degrado

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È la parte organica e biodegradabile del rifiuto, compresa la frazione del verde. Dopo la raccolta essa può essere inviata a due diversi tipi di impianto:

• Impianti a degradazione anaerobica (digestori), con stoccaggio del materiale in silos ove viene aggredito da batteri e produce gas (e da questo energia) e compost, un fertilizzante naturale usato per la produzione di terricci e concimi organici;

• Impianti a fermentazione aerobica (impianti di compostaggio), con prevalente produzione di compost.

Parte della frazione organica prodotta a livello domestico può essere trattata anche dai singoli

produttori mediante impianti di compostaggio domestico per la produzione di compost ad uso personale.

LA FRAZIONE UMIDA

LA FRAZIONE SECCA RICICLABILE O RECUPERABILE

È prodotta dalla raccolta differenziata di carta e cartoni, vetro, plastica, legno e metalli. Il materiale raccolto, opportunamente separato, viene destinato presso i centri di raccolta specializzati per tipologia di prodotto e, attraverso un processo di filiera, viene trattato e riutilizzato per produrre nuovi materiali d’uso per il mercato.La frazione residua di tali operazioni che, in taluni casi può ridursi all’ordine del 10% della quantità di rifiuti trattata, viene conferita a discariche o a impianti di termovalorizzazione.

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È la frazione dei rifiuti che genera le maggiori difficoltà poiché, non essendo riciclabile, può essere solo:

• stoccata in discariche controllate;• destinata ai termovalorizzatori o inceneritori.

Attualmente, gran parte dei rifiuti indifferenziati sono destinati allo smaltimento tramite stoccaggio nelle discariche controllate; la restante parte è destinata agli Inceneritori o Termovalorizzatori in cui il “sacco nero” viene bruciato a temperature elevate necessarie a non produrre diossina; le ceneri residue vengono poi portate in discarica o, in alcuni casi, usate nei cementifici e per manti stradali.I fumi derivanti dal processo, dopo essere stati depurati e lavati, vengono immessi nell’atmosfera. Le polveri che derivano da tale

attività di filtraggio sono tossiche e nocive e, pertanto, devono essere prima inertizzate, e successivamente eliminate in appositi depositi di stoccaggio presso discariche controllate.

LA FRAZIONE SECCA NON RICICLABILE

LA RACCOLTA DIFFERENZIATA

La raccolta differenziata dei rifiuti urbani è lo strumento principale per mezzo del quale il soggetto cittadino, può e deve responsabilizzarsi al

fine di perseguire gli obiettivi di riduzione della quantità di rifiuti indifferenziati destinati al termovalorizzatore o alle discariche, favorendo il riciclaggio ed il recupero degli stessi.

LA QUALITA’ DELLA RACCOLTA DIFFERENZIATA

Al fine di non compromettere le operazioni di trattamento delle diverse frazioni di rifiuti raccolti, è necessario che sia garantita la qualità della tipologia dei rifiuti, ovvero l’omogeneità della frazione interessata, evitando conferimenti impropri nei cassonetti di raccolta ad essi dedicati.La contaminazione di una tipologia di rifiuti con rifiuti di altro tipo può comportare la mancata accoglienza degli stessi nei centri di raccolta e di trattamento, piuttosto che la necessità di attivare operazioni di separazione in impianti di pre-trattamento, che comportano, in ogni caso, una maggiorazione dei costi del processo.

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ALCUNI DATI DI RIFERIMENTO

A LIVELLO NAZIONALE

Secondo il Rapporto sui Rifiuti pubblicato il 19 marzo 2009 da ISPRA (Istituto Superiore per la Protezione e Ricerca Ambientale), relativo all’anno 2007:

Seppur lontani dai livelli di produzione annua e di raccolta differenziata dei rifiuti previsti dai programmi comunitari e dalla normativa nazionale, i dati del rapporto ISPRA – relativi all’anno 2007 - evidenziano quanto segue:

Il trend positivo registrato nel 2007, sia pur ancora in assenza di dati ufficiali ISPRA,è confermato anche per anni 2008 e 2009, e, nel contesto nazionale si registrano sempre più regioni e comuni che hanno già raggiunto ed, in taluni casi, già superato i livelli di produzione dei rifiuti e di raccolta differenziata previsti per legge.

I TARGET DELLA RACCOLTA DIFFERENZIATA PREVISTI DALLA NORMATIVA

entro il 2008 entro il 2009 entro il 2010entro il 2006 entro il 2007 entro il 2012

35% 40% 45% 50% 60% 65%

la produzione annua pro capite dei rifiuti per abitante ha raggiunto valori pari a 546 kg/abitante, in relazione ad una produzione totale nazionale pari a 32,5 milioni di tonnellate;

per quanto lontana dal target del 40% fissato per il 2007 dalla legislazione, la raccolta differenziata a livello nazionale ha raggiunto il 27,5% della produzione totale di rifiuti, con un incremento del 1,7% rispetto al 2006.

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cala in Italia la produzione pro capite dei rifiuti;

migliora sul territorio nazionale la raccolta differenziata;

le discariche rimangono ancora il sistema di smaltimento più diffuso, pur riscontrando un incremento dello smaltimento mediante inceneritori o termovalorizzatori.

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Nota1: i dati di produzione pro capite del Comune di Muggia risentono dell’incremento della produzione generale dei rifiuti nella stagione turistica e dal fatto che essi vengono sempre rapportati allo stesso numero di abitanti.

Nota 2: includendo nel calcolo della percentuale di raccolta differenziata i rifiuti inerti, ovvero il materiale edilizio derivante da lavori domestici di manutenzione ordinaria effettuati dai cittadini (non dalla società), quali ad esempio intonaci, sanitari, mattonelle, etc ..., le percentuali aumentano al 19,69% nel 2007 e al 21,99% nel 2008.

PRODUZIONE RIFIUTI URBANI

Anno 2007 Anno 2008 Anno 2007

496,05 REGIONE FVG

Livello Amministrativo

PRODUZIONE ANNUA PROCAPITE (Kg./abitante)

RACCOLTA DIFFERENZIATA%

PROVINCIA DI TRIESTE

COMUNE DI MUGGIA

496,08 37,31 42,8

492,96 491,2 17,08 19,22

539,77 (1) 534,02 (1) 15,69 (2) 17,47 (2)

Anno 2008

A livello locale, regionale, provinciale e comunale, i dati di produzione annuale pro capite per abitante e le percentuali di

raccolta differenziata raggiunti negli anni 2007 e 2008 ed ufficializzati dall’ARPA – Agenzia regionale per l’ambiente della Regione Friuli Venezia Giulia - sono esposti nella tabella sottostante:

Relativamente all’anno 2009, al momento della pubblicazione del presente opuscolo informativo, non esistono ancora dati ufficiali dell’ARPA sulla produzione e sulla raccolta differenziata dei rifiuti. Tuttavia, pur non raggiungendo ancora i livelli previsti dalla normativa, dai registri comunali risulta che nel corso del 2009 la raccolta differenziata del Comune di Muggia ha registrato un’ulteriore incremento rispetto agli esercizi precedenti, raggiungendo valori del 30,21%, se si includono nel calcolo i rifiuti inerti, del 25,61% se invece tale tipologia di rifiuti non viene considerata.

A LIVELLO LOCALE

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Il NUOVO PROGETTO PER LA GESTIONE DEI RSU NEL COMUNE DI MUGGIA

GLI OBIETTIVI DEL PROGETTO

• Riduzione della quantità dei rifiuti prodotti;

• Il raggiungimento graduale delle percentuali di raccolta differenziata imposte dalla normativa vigente,

con un costante controllo e monitoraggio sui risultati raggiunti;

LE LINEE PROGRAMMATICHE DI SVILUPPO DEL PROGETTO

Avvio di una campagna di comunicazione e sensibilizzazione della cittadinanza, finalizzata alla riduzione dei rifiuti, alla presentazione del servizio di gestione dei RSU ed al miglioramento della raccolta differenziata sul territorio comunale;

Aggiornamento dei regolamenti comunali relativi ai rifiuti, e passaggio, nel medio termine, da una imposta sui rifiuti basata sull’attuale regime di Tassa (TARSU) ad un regime di Tariffa (TIA), in rapporto alla qualità ed alla quantità dei rifiuti prodotti dai singoli utenti;

Riduzione, mediante una corretta ed ampia differenziazione dei rifiuti, dei costi derivanti dal conferimento degli stessi al Termovalorizzatore di Trieste,utilizzando fondi non spesi per altri servizi alla cittadinanza;

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Mantenimento nel medio termine di cassonetti e campane stradali, con una loro graduale riduzione in funzione dello sviluppo del sistema della raccolta differenziata Porta a Porta e l’utilizzo di nuovi contenitori adeguati a tale tipologia di servizio;

Sviluppo graduale del sistema della raccolta differenziata Porta a Porta presso le diverse categorie di soggetti e per zone omogenee del territorio (esercizi commerciali e pubblici, aziende industriali ed artigianali) per passare poi - in fasi successive - alle utenze domestiche nelle diverse frazioni del territorio comunale, a partire dalla frazione Zindis, già avviata per le utenze condominiali nel corso del 2009;

Affidamento del nuovo servizio di raccolta e di trasporto dei RSU tramite una nuova gara a rilevanza europea, a conclusione del contratto sottoscritto con la società Italspurghi Ecologia (in scadenza il 28 febbraio 2010), attuale affidataria del servizio;

Risistemazione funzionale e strutturale del Centro di Raccolta di Vignano con la realizzazione del nuovo progetto già predisposto per l’area approvato dalla Provincia di Trieste;

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CONun salto di qualità nella gestione deirifiuti e nella Raccolta Differenziata

La raccolta differenziata è una storia a lieto fine. Se riciclati correttamente, i rifiuti si trasformano in risorse per ottenere nuovi prodotti, riducendone i costi di produzione. Differenzia anche tu la raccolta, e scopri che migliorare l’ambiente è facile. E conveniente.

Comune di Muggia, Servizio Ambiente e Sviluppo Energeticovia di Trieste 8, 34015 Muggia (TS) tel. 040 3360421www.comune.muggia.ts.it

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