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Titolo Tavola:
Emesso per:
LOCALITA' CERSUTA - COMUNE DI MARATEA
Ubicazione Intervento:
Progetto:
COMUNE DI MARATEAPROVINCIA DI POTENZAREGIONE BASILICATA
PIANO DI LOTTIZZAZIONEZona Residenziale 5 di PdF
PIANO DI LOTTIZZAZIONE
N. Rev: Data: Descrizione:
Committenti: Progettista:
Arch. Barbara MarianiDi Leo VincenzoCorso Papa Giovanni XXIII, n. 13285020 Atella (PZ)
Flagella FloraCorso Papa Giovanni XXIII, n. 13285020 Atella (PZ)
Di Leo GiuseppeCorso Papa Giovanni XXIII, n. 13285020 Atella (PZ)
Di Leo PasqualeViale A. Moro, n. 3185020 Atella (PZ)
Relazione di Compatibilità Ambientale per la Verifica diAssoggettabilità a Valutazione Ambientale Strategica (VAS)
(D.lgs n. 152/2006 -- D.lgs 4/2208 - Art. 12 D.lgs 4/2008)
Rapporto Preliminare di Verifica di assoggettabilità alla VAS
1 | P a g i n a
INDICE
PREMESSA ............................................................................................................................................................. 3
Scopo del Rapporto ................................................................................................................................................. 3
Riferimenti normativi e linee guida ........................................................................................................................... 3
Contenuti e struttura del documento ........................................................................................................................ 4
Definizione Autorità con Competenza Ambientale coinvolte e procedura di consultazione. ................................... 4
ANALISI PRELIMINARI, OBIETTIVI, STRATEGIE E AZIONI DEL PIANO ............................................................. 5
Individuazione dell’area dell’intervento .................................................................................................................... 5
Il territorio comunale e l’area del Piano di Lottizzazione .......................................................................................... 7
Il Piano di Fabbricazione e il Piano Territoriale Paesistico di Area Vasta ................................................................ 7
Gli Obiettivi del Piano di Lottizzazione ................................................................................................................... 10
La Proposta Progettuale: note generali ................................................................................................................. 11
L’intervento residenziale ........................................................................................................................................ 12
I parametri urbanistici del Piano di Lottizzazione e la verifica degli standard........................................................ 14
Le opere di urbanizzazione previste ...................................................................................................................... 16
Rete Idrica ............................................................................................................................................................. 17
Rete fognaria ......................................................................................................................................................... 17
Impianti elettrici: illuminazione pubblica interna ed esterna ................................................................................... 19
L’INTERVENTO ..................................................................................................................................................... 20
La Sostenibilità Ambientale dell’intervento............................................................................................................. 23
DESCRIZIONE DEI PRESUMIBILI IMPATTI DEL PIANO..................................................................................... 25
CARATTERISTICHE DEL PIANO E DEL PROGRAMMA ..................................................................................... 26
1. In quale misura il piano o il programma stabilisce un quadro di riferimento per progetti ed altre attività, o
per quanto riguarda l’ubicazione, la natura, le dimensioni e le condizioni operative o attraverso la ripartizione delle risorse;
26
2. In quale misura il piano o il programma influenza altri piani o programmi, inclusi quelli gerarchicamente ordinati;
............................................................................................................................................................................................ 26
3. Pertinenza del piano o del programma per l’integrazione delle considerazioni ambientali, in particolare al fine di
promuovere lo sviluppo sostenibile ..................................................................................................................................... 28
4. Problemi ambientali pertinenti al piano o al programma .................................................................................... 37
5. La rilevanza del piano o del programma per l’attuazione della normativa comunitaria nel settore dell’ambiente
(ad esempio piani e programmi connessi alla gestione dei rifiuti o della protezione delle acque) ....................................... 37
CARATTERISTICHE DEGLI IMPATTI E DELLE AREE CHE POSSONO ESSERE INTERESSATE. .................. 38
1. Probabilità, durata, frequenza e reversibilità degli impatti; ................................................................................. 38
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2. Carattere cumulativo degli impatti; ..................................................................................................................... 39
3. Natura transfrontaliera degli impatti; .................................................................................................................. 39
4. Rischi per la salute umana o per l’ambiente (ad esempio in caso di incidenti); ................................................. 39
5. Entità ed estensione nello spazio degli impatti (area geografica e popolazione potenzialmente interessate); .. 39
6. Valore e vulnerabilità dell’area che potrebbe essere interessata a causa: ........................................................ 40
7. Impatti su aree o paesaggi riconosciuti come protetti a livello nazionale, comunitario o internazionale. ........... 40
CONCLUSIONI ...................................................................................................................................................... 41
Allegati Cartografici ................................................................................................................................................ 42
Rapporto Preliminare di Verifica di assoggettabilità alla VAS
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PREMESSA
Il presente rapporto costituisce elaborato necessario per verificare se esiste o meno la
necessità di sottoporre a procedura di Valutazione Ambientale Strategica (VAS) il Piano di
Lottizzazione in Località Cersuta del Comune di Maratea.
La VAS, prevista a livello europeo, recepita a livello nazionale, riguarda quei programmi e
quei piani che possono avere un impatto significativo sull’ambiente, e deve garantire che siano presi
in considerazione gli effetti della loro attuazione.
Il decreto legislativo 16 gennaio 2008 n. 4, “Ulteriori disposizioni correttive ed integrative del
D.Lgs 3 aprile 2006 n. 152, recante norme in materia ambientale”, specifica all’art. 6 (oggetto della
disciplina) i piani da sottoporre a VAS, e all’art. 11 (Modalità di svolgimento) individua
nell’Autorità competente il soggetto che si esprime circa la necessità o meno di sottoporre il Piano a
VAS, prima della sua approvazione.
Il Comune di Maratea riveste il ruolo di Autorità procedente. L’Autorità competente è il
Dipartimento Ambiente e Territorio della Regione Basilicata
Scopo del Rapporto
Il presente documento ha quindi lo scopo di fornire all’Autorità competente, che deve
esprimere parere circa la necessità di sottoporre a VAS il Piano di Lottizzazione in Località Cersuta
del Comune di Maratea, le informazioni necessarie alla decisione.
Tali informazioni riguardano le caratteristiche del Piano di Lottizzazione e le caratteristiche
degli effetti attesi dalla sua attuazione sull’ambiente interessato.
Riferimenti normativi e linee guida
Riferimento per la stesura del presente elaborato sono state le indicazioni contenute nella
direttiva, nel decreto di recepimento e dei rispettivi allegati nello specifico:
• Dir. 2001/42/CE – Allegato II
• D. Lgs 4/2008 correttivo al D.Lgs 152/2006 – Allegati I e VI.
Per gli aspetti metodologici di analisi e valutazione, si è fatto riferimento alle principali linee guida
in materia di VAS emerse a livello nazionale ed europeo.
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In via indicativa e non esaustiva:
• Attuazione della Direttiva 2001/42/CE concernente la valutazione degli effetti di determinati Piani
e Programmi sull’ambiente. Studio DG Ambiente CE (2004);
• Progetto EnPlan: Linee guida (http://www.interreg-enplan.org/linee.htm) (2004);
• Linee guida per la Valutazione Ambientale Strategica (VAS): Fondi strutturali 2000-2006 ,
Allegato 2. Supplemento al mensile del Ministero dell’Ambiente “L’ambiente informa n. 9, 1999.
Contenuti e struttura del documento
Il presente Rapporto Ambientale Preliminare è redatto in riferimento a quanto richiesto
all’art. 12 del decreto 152/2006 e s.m.i..
Comprende una descrizione del Piano di Lottizzazione e le informazioni ed i dati necessari alla
verifica degli eventuali impatti significativi sull'ambiente attesi dall'attuazione dello stesso.
I contenuti sono sviluppati in riferimento ai criteri per la verifica di assoggettabilità
dell’Allegato 1 alla parte seconda del decreto (che ricalca l’Allegato II alla direttiva).
Definizione Autorità con Competenza Ambientale coin volte e procedura di consultazione .
Viene di seguito riportato l’elenco delle autorità con competenze ambientali da consultare,
che possono essere interessate dagli effetti ambientali potenzialmente indotti dall’attuazione del
Piano di Lottizzazione e la procedura che verrà utilizzata per le consultazioni.
Autorità con competenze ambientali nazionali:
Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare;
Ministero della salute;
Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali;
Ministeri per i Beni e le Attività Culturali (DG per i beni archeologici, DG per i Beni architettonici e paesaggistici, Area Beni Culturali e paesaggistici - Segretario Generale);
Corpo Forestale dello Stato;
Comando Carabinieri per la tutela ambientale;
Agenzia per la protezione dell'ambiente e per i servizi tecnici (APAT);
Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR);
Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia;
Ente per le Nuove tecnologie, l’Energia e l’Ambiente (ENEA).
Autorità con competenze ambientali regionali e locali - Per ciascuna delle regioni coinvolte nel Programma:
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Dipartimento Ambiente e Territorio della Regione Basilicata X
Altri Assessorati regionali competenti; ufficio di protezione civile
Assessorato provinciale all’Ambiente e al territorio;
ANCI (Associazione nazionale comuni italiani) - Sezioni delle regioni interessate;
UNCEM (Unione nazionale Comuni Comunità Enti Montani)- Delegazioni regionali interessate;
Autorità di Bacino;
Agenzie Regionali di Protezione Ambientale delle regioni interessate;
Autorità di Ambito Territoriale;
Agenzie regionali per lo sviluppo e l’innovazione dell’agricoltura.;
Enti Parco.
L’Autorità competente invia il presente rapporto alle autorità indicate che entro trenta giorni
trasmetteranno il loro parere.
ANALISI PRELIMINARI, OBIETTIVI, STRATEGIE E AZIONI DEL PIANO
L’analisi del contesto ambientale presentata in questo documento è basata essenzialmente sui
contenuti della Relazione Tecnica e delle Norme Tecniche di Attuazione del Piano di Lottizzazione
in Località Cersuta del Comune di Maratea PZ
Individuazione dell’area dell’intervento
L’area oggetto d’intervento è sita nel territorio del Comune di Maratea in località Cersuta,
lungo la Strada Statale n. 18; è delimitata a nord dalla predetta Strada Statale, a Ovest e ad Est dalla
viabilità esistente.
Dal punto di vista catastale l’area ricade interamente nel Foglio n. 21 del Comune di Maratea ;
le particelle interessate sono puntualmente riportate, in uno con i relativi proprietari, nelle allegate
tavole di Piano di Lottizzazione ( Quadro delle proprietà e delle superfici catastali)
L’allegato in questione riporta inoltre per ogni particella la superficie ricadente nel perimetro
della zona “5” e quindi la superficie totale interessata dal Piano di Lottizzazione in questione che
risulta essere pari a 6.418,00mq .
Tale dato è scaturito dalla sommatoria delle superfici delle particelle interessate così come
riportate in catasto, precisando che per quelle particelle ricadenti solo in parte nella delimitazione di
piano, la definizione della quota parte di esse rientrante nei predetti limiti è stata ottenuta mediante
misurazione grafica confermata anche dal Certificato di Destinazione Urbanistica rilasciato dal
Comune di Maratea in data 09.01.2014.
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Figura 1: Stralcio Catastale Foglio 21 con ubicazion e area di intervento
Si evince che la proprietà dei terreni interessati dal progetto di piano è poco frazionata,
essendo la quasi totalità dell’area in possesso di 2 ditte catastali che per ovvie ragioni saranno di
seguito riportate come unica ditta titolare della volumetria realizzabile:
Di Leo Vincenzo e Flagella Flora;
Di Leo Pasquale e Di Leo Giuseppe
L’orografia del luogo è caratterizzata da una modesta acclività in direzione Ovest-Est ed è
interessata dalla presenza di essenze arboree anche se una quota parte di esse si presenta di scarso
rilievo, come può agevolmente evincersi dal quadro fotografico di progetto allegato alle tavole del
Piano di Lottizzazione .
E’ da evidenziare la presenza di alcuni insediamenti abitativi riconducibili sostanzialmente a
due nuclei familiari, dei quali si è debitamente tenuto conto nella progettazione del piano .
L'accessibilità carrabile all’area oggetto dell’intervento risulta molto agevole data la vicinanza
alla S.S. n. 18, ed è assicurata da Strade Comunali che lambiscono l’intera area delimitandola sui lati
Ovest ed Est.
L’intervento di trasformazione viene richiesto nell’ambito della possibilità di realizzare un
insediamento residenziale secondo quanto previsto dal vigente strumento urbanistico del Comune di
Maratea.
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Il territorio comunale e l’area del Piano di Lottiz zazione
Il territorio comunale di Maratea, l’unico lembo di territorio lucano che si affaccia sul Mar
Tirreno tra la Campania e la Calabria, confina con il Comune di Sapri a Nord Ovest, con il Comune
di Trecchina a Nord e con quello di Tortora ad Est; si affaccia sul Mar Tirreno e si estende per 67,84
Kmq, con altitudine di 300 m s.l.m.. E’ attraversato dalla S.S. 18 .
I nuclei abitati del Comune, si riconoscono in nove “centri urbani” distinti ma collegati tra
loro.
La sua costa, incuneata tra la Campania a nord e la Calabria a sud, è alta e frastagliata, fregiata
da cale, scogli, grotte, insenature, spiagge e promontori ricoperti da una rigogliosa vegetazione di
pini, olivi, elci e querce.
L’entroterra appare caratterizzato perlopiù da rilievi: il Monte S. Biagio (m 644), il Monte
Crivo (m 1288), il Monte Coccovello (m 1505) e il Monte Cerreta (m. 1083). Dal punto di vista
urbanistico, il suo territorio, costituito da paesaggi e morfologie tra essi spesso contrastanti, appare
punteggiato da molti aggregati urbani. Lungo il litorale sono ubicate, da nord verso sud, le frazioni di
Acquafredda, Cersuta, Fiumicello, Porto, Marina e Castrocucco; all’interno, ad est del Monte s.
Biagio, su cui dominano i resti dell’antica Maratea, sono situate le frazioni montane ad economia
prevalentemente agricolo-pastorale di Massa, Brefaro e S. Caterina, mentre, sul lato sud della vallata,
è collocato il Centro Storico.
L’area oggetto del Piano di Lottizzazione è ubicata nella fascia costiera del Comune Maratea in
Località Cersuta.
Il Piano di Fabbricazione e il Piano Territoriale P aesistico di Area Vasta
Il Piano di Fabbricazione Vigente (approvato con D.P.OO.PP della Basilicata n. 671 del 30
settembre1971) classifica urbanisticamente l’intero territorio comunale.
Esso pone a fondamento di ogni progetto edilizio, che sia di ristrutturazione o di nuova
costruzione, la qualità storicizzata nei luoghi abitati antichi e tradizionali, e dunque regola gli
interventi in modo tale che essi non determinino un allontanamento dalla specificità culturale
tradizionale.
La lettura del Piano di Fabbricazione del Comune di Maratea, in particolare per gli aspetti che
interessano l’area regolamentata dal Piano di Lottizzazione, evidenzia come lo strumento urbanistico
abbia voluto pianificare lo sviluppo di alcune aree ricadenti nelle zone marine del comune, al fine di
innescare e rendere propulsivi i caratteri urbanistici delle aree stesse, sia attraverso una tipizzazione
cosciente delle peculiarità ambientali e precipue del sito e sia mediante la creazione di meccanismi
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economici di sviluppo, affinché gli interessi, siano essi pubblici e privati, possano integrare ed
ampliare l’offerta sulla costa tirrenica.
A questo scopo, si è cercato di coordinare e rendere operativa la dimensione e le
caratteristiche della trasformazione fisica, programmando lo sviluppo urbano della fascia marina di
Maratea e rimarcando l’esigenza di interfacciare la programmazione dello sviluppo urbano tra
l’Amministrazione e gli interlocutori privati, lottizzanti.
Si riporta un prospetto sintetico dei parametri urbanistici previsti dal Piano di Fabbricazione
per le zone omogenee “5” come da Piano di Fabbricazione. .
PARAMETRI URBANISTICI NELLA ZONA “ 5” di Piano di Fabbricazione
Zona “5” : Zone residenziali
Destinazioni ammesse
In tale zona sono ammesse la realizzazioni di case unifamiliari subordinate all’approvazione della
lottizzazione.
Il PdF si attua mediante lottizzazione di iniziativa pubblica o privata con:
• indice di fabbricabilità territoriale (I.T.) = 0,30 mc./mq.,
• altezza massima di mt. 6,00,
• lotto minimo 2.500mq.
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Figura 2: Stralcio Piano di Fabbricazione Zona “5” - Ubicazione dell’area di intervento su Stralcio del PdF Zona “5”
Di seguito le previsioni come da Piano Territoriale Pesistico di Area Vasta
Piano Territoriale Paesistico di Area Vasta
ART. 29
Qualità costitutive da medio interesse dei tematismi, in aree di trasformazione insediativa (V2.5)
(…..) NM Nuove morfologie urbane (….)
1. Usi insediativi a) con opere del tipo:
a.2 residenziale rado;
- densità fondiaria da 0,1 a 0,2 mc/mq
- altezza massima 7,5m
a.3 residenziale, terziario, turistico ricettivo semintensivo;
- densità fondiaria da 0,2 a 1,0 mc/mq
- altezza massima 9,0m
(….)
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Figura 3: Ubicazione dell’area di intervento su Stralcio del Piano Territoriale Paesistico di Area Vasta
Gli Obiettivi del Piano di Lottizzazione
Il Piano di Lottizzazione, oggetto della presente verifica di assoggettabilità a VAS,
osservando le indicazioni di Piano si pone i seguenti obiettivi:
• Realizzazione di un complesso edilizio con caratteristiche volumetriche, dimensionali, di
destinazioni d’uso in ossequio alle indicazioni del PdF.
• Individuazione delle aree destinate a standard urbanistici in conformità al DM 1444/68 (aree di
cessione), ovvero degli standard qualitativi a servizio dell’intero intervento.
• Studio delle tipologie delle relative pertinenze in ossequio del Regolamento Edilizio.
• Individuazione e verifica degli standard destinati a parcheggio (L. n. 122/90) a servizio della
residenza.
• Indicazioni progettuali per la realizzazione delle infrastrutture, ovvero delle urbanizzazioni primarie
(strade, impianti fognari, impianti illuminazione pubblica, gas, telefoniche ecc…) e secondarie
(verde pubblico, istruzione, parcheggi pubblici, aree di interesse generale).
• Verifica dei vincoli.
• Formulazione delle norme che regolano il processo realizzativo (N.T.A.)
• Formulazione di uno schema di convenzione che regoli i rapporti tra la P.A. ed il lottizzante.
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La Proposta Progettuale: note generali
Si può di buon conto affermare che la proposta progettuale adottata per il Piano di
Lottizzazione del Comune di Maratea sia stata costruita, tenendo conto dell’esigenza di rispettare i
principi affermati dal Piano, dal punto di vista disciplinare, ambientale ma anche gestionale.
La proposta è contenuta in un ambito nel quale è compatibile la coesistenza di più elementi:
• gli obiettivi strategici indicati dall’Amministrazione ed illustrati precedentemente;
• le valutazioni e le prescrizioni derivanti dallo studio geologico.
Il Piano di Lottizzazione è stato redatto adottando i seguenti criteri di base:
• posizionamento della viabilità pubblica e dei parcheggi sia pubblici (DM 1444/68) che privati
(L.122/89) lungo le fasce perimetrali del comparto;
• viabilità interna ad uso esclusivamente privato;
• tipologie edilizie distinte tra villette singole e villetta bifamiliare, in modo da soddisfare esigenze
abitative di natura diversa, oltre a garantire una migliore impostazione urbanistica del singolo
comparto;
• suddivisione della lottizzazione in comparti di attuazione, al fine di garantire una migliore
organizzazione delle fasi di cantierizzazione;
• nella zona di verde pubblico si procederà alla piantumazione di essenze arboree autoctone.
Nel rispetto di tali criteri sono stati dunque definiti alcuni caratteri che il Piano contiene:
• Tutte le lavorazioni previste per la sistemazione delle aree di pertinenza dei singoli corpi di fabbrica
e delle aree esterne non impegnate da altre costruzioni rientrano nella categoria delle opere di
sistemazione esterna.
• L’area destinata a verde, per la quale è prevista la realizzazione di impianti di irrigazione
automatici, sarà piantumata con essenze autoctone, in modo da poter costituire un parco pubblico al
cui interno e senza alcun impatto ambientale si inserisce un edificio di dimensioni molto ridotte da
destinare ai servizi.
• E’ prevista la collocazione di una struttura di servizio e spazi per il tempo libero per contribuire ad
una maggiore vivibilità del complesso residenziale, restando tuttavia disponibili anche ad altre
utenze; tali aree saranno posizionate nella parte a monte del comparto, al fine, appunto di consentirne
l’uso anche ad utenze esterne senza interferenze con le aree private.
• E’ prevista la realizzazione delle opere di urbanizzazione primaria (reti) e secondaria.
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12 | P a g i n a
L’intervento residenziale
La sfida di dover immaginare un nuovo insediamento residenziale si confronta con la
possibilità di poter cogliere gli elementi del contesto in cui si interviene e di poterli tradurre in
significati originali tali da renderli riconoscibili e consoni sia alle attese della committenza che alle
peculiarità che il contesto esprime.
Le direttrici lungo le quali ci si è mossi nella formulazione di un impianto urbanistico che
cogliesse questi aspetti sono state il frutto di molteplici considerazioni: in primo luogo si è tenuto
conto della particolare conformazione dell’area, successivamente si sono voluti cogliere i significati
del territorio sia sotto l’aspetto urbanistico-compositivo sia sotto l’aspetto formale delle residenze.
Per tali ragioni, gli edifici che si intendono realizzare sono stati concepiti in stretta relazione
con i motivi architettonici e formali che rimandano alle case rurali ed agli edifici circostanti. La
scelta è sintomatica dell’indirizzo e del taglio dato all’intervento non solo sotto l’aspetto urbanistico
ma anche compositivo dei corpi di fabbrica che ivi si andranno a realizzare.
L’intervento che sorgerà all’interno dell’area di che trattasi è finalizzato alla costruzione di un
insieme di strutture a destinazione abitativa .
In generale la progettazione architettonica è stata impostata tenendo conto di criteri di
omogeneità architettonica e tipologico formale in modo da creare un insieme aggregativo armonioso
per caratteri architettonici, soluzioni planivolumetriche d'insieme, sistemi delle finiture esterne, tipo e
materiale dei serramenti, meccanismi di schermatura ed attenuazione solare.
L’intervento architettonico è costituito da due ville monofamiliari e da tre bifamiliari che
grazie ai movimenti del terreno ed ai salti di livello mantengono una eccellente privacy, pur facendo
parte di un disegno unitario dei volumi costruiti e del verde.
Per ridurre al minimo l’impatto visivo sull’ambiente naturale, parte della copertura verrà
trattata a verde e diventerà un vero e proprio giardino piantumato.
Parte del volume fuori terra verrà rivestito in pietra naturale locale, mentre gli spazi di
soggiorno sono quasi interamente vetrati per enfatizzare la continuità con l’esterno e consentire di
godere del panorama e del giardino anche nei mesi più freddi.
Legno, pietre levigate e metalli bruniti nei colori della terra sono i materiali utilizzati per le
finiture e i rivestimenti.
L’intervento recepisce le indicazioni di piano laddove impone l’edificazione di ville
residenziali, con le altezze massime consentite. Le strutture avranno un solo piano fuori terra. Le
tipologie ricalcheranno quelle classiche delle ville di mare, e si differenzieranno tra monofamiliari,
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bifamiliari; esse saranno singole o accoppiate e formeranno dei micro quartieri (lotti edificatori) con
il verde di pertinenza, sia per le singole abitazioni che per il lotto stesso.
In sintesi il piano esecutivo prevede complessivamente l’insediamento di n. 5 lotti liberi
all’interno dei quali sono posizionate le volumetrie realizzabili .
Si è inteso proporre degli aggregati di piccoli volumi, di modeste altezze ed estremamente
articolati sia per dislocazione planimetrica che per posizionamento altimetrico, in modo da lasciare
quasi intatto il declivio naturale del suolo e le alberature esistenti; tutti i volumi attribuiti, le altezze
dei manufatti e le distanze sono conformi alla normativa del PdF e del Piano Territoriale Paesistico
di Area vasta; le altezze sono tenute volontariamente e sensibilmente al di sotto di quelle massime
ammesse.
La superficie complessiva dell’area inclusa nella zona “5” è di 6.418,00 mq; si è considerato l’indice
territoriale assegnato dal PdF fissato in 0,30 mc/mq, e non quello del Piano Territoriale Paesistico di
area Vasta che per la suddetta zona prevede un indice fino a 1,0 mc/mq.
Di seguito le previsioni del Piano Territoriale Paesistico di Area Vasta (a.2 residenziale rado con
densità fondiaria da 0,1 a 0,2 mc/mq e a.3 residenziale, terziario, turistico ricettivo semintensivo con
densità fondiaria da 0,2 a 1,0 mc/mq), ciò detto si ipotizza la realizzazione di una volumetria pari a:
6.418,00 x 0,30 =1.925,40 mc.
Nel progetto delle unità edilizie si è voluto tendere alla semplificazione ed alla sobrietà, con
la consapevolezza che queste caratteristiche riescono comunque ad esprimere un significato
architettonico profondo legato alle radici.
L’idea di approcciarsi a soluzioni più concrete e meno astratte sicuramente riscopre un
linguaggio poetico di riscoperta dei connotati tradizionali in un periodo storico dove le tecnologie
tendono a sconvolgere il linguaggio stesso dell’architettura moderna. Lo sforzo profuso nella
composizione delle residenze è consistito soprattutto nel voler coniugare questi aspetti formali
semplici ed essenziali con le esigenze distributive ed aggregative di una concezione moderna del
vivere attuale.
Gli aspetti formali sono la cartina al tornasole di un modo di vivere in un determinato
contesto sociotemporale; l’obbiettivo di utilizzare delle forme decontestualizzate pone l’onere della
sfida in un piano sicuramente più difficile ma senza dubbio più accattivante dal punto di vista
professionale. I prospetti dei blocchi edilizi da un lato marcano il disegno della casa rurale, dall’altro
nascondono la complessità di dover assorbire le esigenze di praticità e fruibilità dell’utilizzatore
finale. Il disegno delle facciate si dipana anche attraverso la possibilità di offrire tagli degli alloggi
diversificati e blocchi edilizi congrui al disegno urbanistico impostato; tale scelta si traduce nel
Rapporto Preliminare di Verifica di assoggettabilità alla VAS
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riconoscere una diversità dei blocchi che riassumono in sostanza due connotati: il primo riguarda le
tipologie in quanto tali, ovvero il riconoscimento di complessi edilizi diversi ma complementari e
molto simili tra di loro; il secondo riguarda il taglio degli alloggi in essi contenuti, che nella sostanza
hanno la libertà di potersi comporre ed aggregare in contenitori diversi, senza che l’aspetto formale
delle facciate cambi.
In questo progetto sono state studiate tipologie aggregative, ovvero blocchi edilizi di formato
diverso che, disposti in modo opportuno, compongono la maglia edilizia.
L’accesso avverrà attraverso una strada già esistente che collega questo piano all’esterno.
Tutti gli ambienti saranno areati, illuminati e ventilati direttamente dall’esterno attraverso vani
finestrati opportunamente collocati e dimensionati. Le dimensioni dei vani finestrati, oltre alla
verifica delle NTA, saranno calibrate in funzione sia dell’orientamento dei fabbricati stessi, in
aderenza ai principi, allo stesso modo, si è voluto privilegiare, oltre agli spazi ed alle distribuzioni
interne degli appartamenti, anche gli affacci esterni, previsti ampi e confortevoli.
I vialetti saranno pavimentati in pietra naturale e corredati di siepi, nonché opportunamente
illuminati.
Particolare attenzione è stata rivolta ai giardini privati rimanendo strettamente al servizio
esclusivo delle famiglie.
Il rispetto dei requisiti di eco sostenibilità è stato mantenuto anche nella definizione
dell’aspetto esterno dei fabbricati, tanto più importante avendo scelto di rappresentare una idea
architettonica e volendo dare continuità alla lettura del paesaggio.
Le facciate delle strutture, come precedentemente detto, saranno dunque caratterizzate da materiali
costruttivi compatibili tali da rendere i manufatti edilizi gradevoli all’occhio umano e compatibili sul
piano paesaggistico rispetto al contorno, verranno utilizzati materiali naturali quali legno, pietra,
rame, ecc.,
I parametri urbanistici del Piano di Lottizzazione e la verifica degli standard
Il disegno del Piano di Lottizzazione ha tenuto conto della situazione attuale dei luoghi, ed ha
dunque assunto la soluzione già definita della rete viaria, procedendo ad individuare poi le aree da
destinare a parcheggi, verde pubblico, attrezzature etc.
La volumetria massima realizzabile è stata determinata sulla base della potenzialità
edificatoria come indicato dalle N.T.A. del PdF.
La destinazione d’uso degli edifici è di tipo residenziale.
Nella progettazione si tiene conto delle seguenti prescrizioni:
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PARAMETRI URBANISTICI
Indice di Fabbricabilità Territoriale per la zona
omogenea “5”
0,3 mc/ mq
Distanza minima dai confini 5,00 ml
Distanza minima pareti finestrate 10,00 ml
Altezza massima 6,00 ml
Gli spazi pubblici sono stati determinati in aderenza alle prescrizioni del DM. 2/4/1968 n. 1444, come recepite nelle N.T.A. diPdF nella misura di 18 mq./ab. da insediare ed alle prescrizioni della L.122/89 per l’ulteriore dotazione di parcheggi.
TABELLA DI VERIFICA DEGLI STANDARD (D.M. 1444/68)
Superficie Territoriale interessata sall’intervento 6.418 mq
Volumetria di progetto 1.925,40 mc
Volumetria massima (0,3 mc/mq) 1.925,40 mc
Abitanti corrispondenti (1ab/100mc calcolati sulla
massima volumetria realizzabile)
20 abitanti
In applicazione del D.M. 1444/68, come recepito dalle N.T.A. di P.R.G. (art.26), risulta la dotazione minima di standard pubblici indicata nel seguente prospetto:
PROGETTO DEGLI STANDARD (D.M. 1444/68)
ABITANTI 20 ABITANTI
Calcolo degli
standard
(mq * abitante)
Verde attrezzato 15,00 mq/ab 15,00 mq *20 ab 300,00 mq
Parcheggi 2,50 mq/ab 2,50 mq * 20 ab 50.00 mq
Istruzione 4,50 mq/ab 4,50 mq * 20 ab 90,00 mq
Interesse comune 2,00 mq/ab 2,00 mq * 20 ab 40,00 mq
Progetto degli
Standard
Verde attrezzato 465,00 mq
Parcheggi 155,00 mq
Istruzione 90,00 mq
Interesse comune 70,00 mq
Verifica degli
standard
STANDARD MQ RICHIESTI MQ DI PROGETTO
Verde attrezzato 300,00 mq < 465,00 mq
Parcheggi 50.00 mq < 155,00 mq
Istruzione 90,00 mq = 90,00 mq
Interesse comune 40,00 mq < 70,00 mq
Rapporto Preliminare di Verifica di assoggettabilità alla VAS
16 | P a g i n a
Come si evince dalle tabelle sopra riportate, le aree destinate a standard previste dal Piano di
Lottizzazione superano le aree minime necessarie all’adempimento del D.M. 1444/68 e della
L.122/89.
Le opere di urbanizzazione previste
Il Piano di Lottizzazione realtivo alla zona “5” del Comune di Maratea prevede la
realizzazione delle opere di urbanizzazione primaria, ed in particolare ne definisce le caratteristiche
principali; i seguenti punti indicano per ciascun tipo di opera le caratteristiche che dovrà assumere.
• Strade residenziali: saranno realizzate in prosecuzione delle strade esistenti, in modo da dare
accesso all’area del Piano.
• Parcheggi pubblici: ferme restando le superfici da realizzare, le aree a parcheggio saranno
localizzate a monte degli accessi ai lotti.
• Illuminazione: Si disporranno corpi illuminanti con armatura per lampade a luminescenza a
risparmio energetico, posizionando i quadri di controllo in corrispondenza delle cabine Enel previste
nella proposta progettuale.
• Rete idrica: Si realizzerà una condotta sotterranea con caratteristiche tecnologiche appropriate e
collegata alla rete primaria, derivandola dalla condotta posta in prossimità della S.S. 18.
• Fognatura bianca: Le reti, da realizzare secondo i principi della biocompatibilità ed in modo da
rispettare criteri di razionalizzazione e recupero delle acque reflue.
.
• Fognatura nera: La rete di fognatura nera, da realizzare secondo le norme in materia, consentirà di
convogliare i liquami alla rete pubblica.
• Linee metanizzazione: E’ prevista la realizzazione di adduttrici in media pressione, collegate alla
rete esistente, ed il posizionamento di una cabina di decompressione e misura, potenzialmente
ampliabile in funzione delle effettive esigenze.
• Linee adduzione F.e.m.: I soggetti lottizzanti dovranno realizzare la parte dei cavidotti relativa alle
linee interrate di F.e.m., mentre l’Enel dovrà realizzare la parte dei cavi. Si prevede anche il
posizionamento di cabine prefabbricate, il cui dimensionamento sarà concordato con Enel
Distribuzione.
Rapporto Preliminare di Verifica di assoggettabilità alla VAS
17 | P a g i n a
• Sistemazione del Verde Pubblico: si prevede la realizzazione di prati forniti di percorsi interni,
lungo i quali saranno allocate panchine con cestini portarifiuti, e saranno realizzate piccole aree di
sosta, per rispondere alla previsione di PdF.
Rete Idrica
I tronchi idrici sono stati previsti in PEAD :
I materiali delle tubazioni e dei pezzi speciali dovranno essere dotati di certificazione di
“conformità di prodotto” (con il corrispondente “marchio di conformità” apposto, ove possibile sui
prodotti stessi) rilasciato da un organismo terzo, accreditato secondo le norme UNI CEI 45011 e
45004, che attesti che i materiali sono conformi ai requisiti delle norme tecniche di riferimento di
ciascun prodotto.
Il piano di posa dei tronchi idrici dovrà essere posto ad una profondità tale che la generatrice
superiore del tronco sia a ml 1,00 dal piano stradale; il piano di posa del tronco idrico deve essere
sufficientemente al di sopra della generatrice superiore del tronco di fognatura e comunque non
inferiore a ml 0,40 ed a una distanza orizzontale non inferiore a ml 1,00. In caso di impossibilità, da
motivare adeguatamente, occorre prevedere idonee opere per la protezione delle condotte idriche, si
dovranno prevedere setti di separazione, con opportuna impermeabilizzazione delle trincee per
evitare rischi di inquinamento. Nel caso vi siano interferenze con le condotte fognarie occorre che le
condotte idriche vengano opportunamente protette realizzando un cunicolo in calcestruzzo armato
stagno, o un tubo protettore in acciaio, con adeguata pendenza ed un pozzetto di ispezione nel punto
più basso.
La parte finale dello scarico deve essere allocata in pozzetto in calcestruzzo armato dalle
dimensioni di 40x40 (40x60) con chiusino carrabile in ghisa, mentre la saracinesca di intercettazione
deve essere posta all’esterno in sede stradale e dotata di asta di manovra e chiusino del tipo B.
Lo sfiato, ove previsto, deve essere in ghisa sferoidale a doppio galleggiante (a triplice
funzione) ed allocato in un pozzetto in calcestruzzo armato opportunamente dimensionato con
chiusino carrabile in ghisa e dotato di saracinesca a monte e a valle dello stesso per favorire le
operazioni di manutenzione.
Rete fognaria
I tronchi di fognatura sono stati previsti: in PEAD corrugato classe SN 4 (ad eccezione dei
tronchi posati su strade ad elevato traffico dove si deve prevedere SN 8).
Rapporto Preliminare di Verifica di assoggettabilità alla VAS
18 | P a g i n a
Le prementi si potranno realizzare: in PEAD PN16 per fognature, conforme alle norme UNI EN
598; in acciaio classe L256 o L355 UNI EN 10224 con rivestimento esterno in polietilene e
rivestimento interno con vernice epossidica o malta cementizia con adeguata protezione catodica;
I materiali delle tubazioni e dei pezzi speciali dovranno essere dotati di certificazione di
“conformità di prodotto” (con il corrispondente “marchio di conformità” apposto, ove possibile sui
prodotti stessi) rilasciato da un organismo terzo, accreditato secondo le norme UNI CEI 45011 e
45004, che attesti che i materiali sono conformi ai requisiti delle norme tecniche di riferimento di
ciascun prodotto.
Le pendenze dei tronchi non dovranno sviluppare velocità inferiori allo 0,50 m/s, mentre le
pendenze massime ammissibili dovranno essere individuate in base al valore limite di velocità
superiore di 2 m/sec. Al fine di contenere i fenomeni di abrasione delle tubazioni, per ridurre le
velocità si dovranno ridurre le pendenze ed inserire i salti.
Il piano di posa dei tronchi di fognatura nera deve essere posto ad una profondità superiore a
quella delle condotte idriche (1,10 m dal p.s.). La generatrice superiore del tronco di fognatura deve
essere sufficientemente al di sotto del piano di posa del tronco idrico e comunque non inferiore a ml
0,40 e ad una distanza orizzontale non inferiore a 1,00 ml. Nel caso vi siano interferenze con le
condotte idriche occorre che queste vengano opportunamente protette realizzando un cunicolo in
calcestruzzo armato stagno, o un tubo protettore in acciaio, con adeguata pendenza ed un pozzetto di
ispezione nel punto più basso. Per i materiali plastici (PVC e PEAD), nei tratti in cui l’estradosso
della condotta risulti inferiore a 1,20 ml dal piano stradale, si dovrà realizzare una soletta in
calcestruzzo armato dello spessore minimo pari a 0,15 ml;
per gli altri materiali (ghisa e gres) tale profondità minima potrà essere valutata in funzione di
opportuno calcolo statico.
I pozzetti di ispezione, posti ad una distanza compresa tra i 30-35 m, dovranno essere
adeguatamente intonacati e sigillati a perfetta tenuta stagna, con particolare riferimento ai pozzetti ad
elementi prefabbricati.
I pozzetti di ispezione dovranno essere muniti di appositi scalini a norma di sicurezza, ad U
ad interasse verticale di 250 mm realizzati in acciaio con rivestimento in polipropilene antiscivolo,
muniti di idonei mezzi di protezione qualora ne ricorrano gli estremi disposti dalla legge (profondità
dei pozzetti superiori a 5 m). il sistema predisposto in fase progettuale è a scale a innesto fornite di
binario per ancoraggio degli operatori nel rispetto del D.P.R. 547/55.
I chiusini di copertura dei pozzetti dovranno essere in ghisa sferoidale classe D400.
Rapporto Preliminare di Verifica di assoggettabilità alla VAS
19 | P a g i n a
Impianti elettrici: illuminazione pubblica interna ed esterna
Le caratteristiche degli impianti stessi, nonché dei loro componenti, devono corrispondere
alle norme di legge e di regolamento vigenti alla data di presentazione del progetto-offerta ed in
particolare essere conformi:
- alle prescrizioni di Autorità Locali, comprese quelle dei VV.FF.;
- alle prescrizioni e indicazioni dell'ENEL o dell'Azienda Distributrice dell'energia elettrica;
- alle Norme CEI (Comitato Elettrotecnico Italiano).
Per l'interramento dei cavi elettrici, si dovrà procedere nel modo seguente:
- sul fondo dello scavo, sufficiente per la profondità di posa e privo di qualsiasi sporgenza o spigolo
di roccia o di sassi, si dovrà costituire, in primo luogo, un letto di sabbia di fiume, vagliata e lavata,
o di cava, vagliata, dello spessore di almeno 10 cm, sul quale si dovrà distendere poi il cavo (o dei
cavi) senza premere e senza fare affondare artificialmente nella sabbia; si dovrà quindi stendere un
altro strato di sabbia come sopra, dello spessore di almeno 5 cm, in corrispondenza della generatrice
superiore del cavo (o dei cavi); pertanto lo spessore finale complessivo della sabbia dovrà risultare di
almeno cm 15 più il diametro del cavo (quello maggiore, avendo più cavi); sulla sabbia così posta in
opera si dovrà infine disporre una fila continua di mattoni pieni, bene accostati fra loro e con il lato
maggiore secondo l'andamento del cavo (o dei cavi) se questo avrà il diametro (o questi
comporranno una striscia) non superiore a cm 5 od al contrario in senso trasversale (generalmente
con più cavi);
- sistemati i mattoni, si dovrà procedere al reinterro dello scavo pigiando sino al limite del possibile e
trasportando a rifiuto il materiale eccedente dall'iniziale scavo.
- l'asse del cavo (o quello centrale di più cavi) dovrà ovviamente trovarsi in uno stesso piano
verticale con l'asse della fila di mattoni.
- Per la profondità di posa sarà seguito il concetto di avere il cavo (o i cavi) posti sufficientemente al
sicuro da possibili scavi di superficie per riparazioni ai manti stradali o cunette eventualmente
soprastanti, o movimenti di terra nei tratti a prato o giardino.
- Di massima sarà però osservata la profondità di almeno cm 50 misurando sull'estradosso della
protezione di mattoni (rivestimento finale).
Rapporto Preliminare di Verifica di assoggettabilità alla VAS
20 | P a g i n a
L’INTERVENTO
L’intervento oggetto della presente relazione nasce con il preciso obiettivo di attuare una
pianificazione urbana e conseguentemente un intervento edilizio che si prefiggono orientamenti
attenti alla qualità ambientale del costruito. Riteniamo che tali aspetti siano diventati oggetto di
aspettative e di richieste sia da parte e di chi è preposto al controllo del territorio sia da parte del
cittadino sempre più attento alla qualità ambientale ed alla salubrità e comfort degli ambienti indoor.
Il rischio attuale è quello dell’approssimazione o quello di inseguire e/o proporre soluzioni
utopistiche e/o decontestualizzate e ciò non solo sotto il profilo urbanistico ed architettonico ma
anche della scelta dei materiali, delle tecnologie e degli impianti.
Numerosi sono gli interventi dichiarati come esempi della migliore esperienza di architettura
nei quali, però, le scelte più di carattere fideistico e teorico, che pratiche e convenienti, hanno
determinato la realizzazione di progetti avulsi dall’ambiente e dalle tradizioni, con l’utilizzo di
materiali con scarse qualità prestazionali e limitata durata, di impianti complessi che, pur
determinando risparmi nella gestione, non trovano alcuna adeguata giustificazione nei costi, non solo
economici, ma specialmente di carattere ambientale, necessari alla loro realizzazione.
L’utilizzo ideologico di materiali equo-solidali ha comportato, alle volte, la necessità di
approvvigionamenti a distanze enormemente superiori rispetto all’utilizzo di materiali tradizionali,
con impatti devastanti per l’ecosistema conseguenti allo spreco di risorse ed all’inquinamento
generato dal trasporto di queste, spesso ingenti, quantità.
Tanto dicasi anche la realizzazione di impianti di produzione di energia capaci di determinare
dei risparmi nella gestione degli stessi ma che non trovano alcuna giustificazione nello sperpero di
risorse economiche e nell’utilizzo di risorse ambientali necessari per la loro realizzazione.
Tali interventi hanno portato a considerare l’architettura eco sostenibile come una scienza
avulsa dalla realtà e dalla quotidianità.
La moderna scienza del vivere sostenibile, invece, indirizza sforzi e risorse nella
realizzazione di interventi contestualizzati con i tessuti urbani esistenti, con l’ambizione di riprendere
connotati architettonici ed urbani della tradizione locale, rivisitati secondo le nuove esigenze
abitative.
La sostenibilità di questo intervento consiste nel praticare scelte che siano rispettose delle
legittime aspirazioni degli utilizzatori finali i quali richiedono praticità, facilità d’uso, costanza nella
qualità e garanzie di curabilità, e allo stesso tempo risparmio energetico e gestione razionale delle
risorse.
Rapporto Preliminare di Verifica di assoggettabilità alla VAS
21 | P a g i n a
La presente relazione vuole disegnare e fissare i criteri sulla cui base saranno effettuate le
scelte progettuali dell’intervento, ovvero non ci pone l’obiettivo di individuare in modo preciso
tecnologie impiantistiche e soluzioni tecnologiche ma quello di fornire metodi e indicazioni.
Le dimensioni di questo intervento che coinvolge un territorio, porterà alla realizzazione di un vero
proprio quartiere rendendosi necessario considerare, all’interno dei seguenti elementi progettuali,
tutte le caratteristiche di sostenibilità del costruito a scala urbana:
• il sistema della mobilità
• il sistema del verde
• il sistema dell’acqua
• il sistema architettonico
• il sistema degli impianti
Si ritiene utile evidenziare che l’analisi del sito esprime e testimonia l’importanza che il luogo fisico
assume nell’ambito del processo di pianificazione urbanistica e di progettazione edilizia.
Questa fondamentale indagine conoscitiva preventiva comporta una necessaria attenzione che
il progettista deve assumere, nelle diverse fasi del suo lavoro, verso quegli elementi ambientali e
climatici condizionanti le scelte progettuali rivolte in direzione di un’edilizia eco-sostenibile.
Le necessità connesse con l’edilizia eco-sostenibile e bioclimatica sono infatti fortemente
influenzate dall’ambiente, nel senso che gli “agenti fisici caratteristici del sito” (clima igrotermico e
precipitazioni, disponibilità di risorse rinnovabili, disponibilità di luce naturale, clima acustico,
campi elettromagnetici) determinano le esigenze e condizionano le soluzioni progettuali da adottare
per il soddisfacimento dei corrispondenti requisiti.
Gli agenti fisici caratteristici del sito condizionano fortemente le scelte morfologiche del
progetto architettonico e comportano, nella fase della progettazione esecutiva, conseguenti
valutazioni tecniche e tecnologiche adeguate.
L’approfondimento di questi elementi specifici è necessario per consentire:
• l’uso razionale delle risorse climatiche ed energetiche al fine di realizzare il benessere ambientale
(igrotermico, visivo, acustico, ecc.);
• l’uso coscienzioso delle risorse idriche;
• il soddisfacimento delle esigenze di benessere, igiene e salute (disponibilità di luce naturale, clima
acustico, campi elettromagnetici, accesso al sole, riparo dal vento, ecc.). I fattori ambientali sono
invece elementi dell’ambiente che vengono influenzati dal progetto, non sono pertanto dati di
progetto, ma piuttosto elementi di attenzione o elementi facenti parte dello studio iniziale del
progetto.
Rapporto Preliminare di Verifica di assoggettabilità alla VAS
22 | P a g i n a
La conoscenza dei fattori ambientali interagisce con i requisiti di progetto legati alla salvaguardia
dell’ambiente durante tutto l’arco di vita dell’opera progettata e compiuta e possono sintetizzarsi in:
• salvaguardia della salubrità dell’aria;
• salvaguardia delle risorse idriche;
• salvaguardia del suolo e del sottosuolo;
• salvaguardia del verde e del sistema del verde;
• salvaguardia delle risorse storico culturali.
Saranno realizzati solo quegli impianti per i quali si dimostrerà una convenienza economica
ad effettuare un più elevato intervento iniziale a fronte di un risparmio concreto che giustifichi il
costo iniziale.
L’obbiettivo è quello di generare un intervento che per impostazione urbanistica ed edilizia,
per qualità insediativa e per prestazioni energetico – ambientali possa far si che il complesso sia
davvero un intervento sostenibile.
Il recupero delle acque meteoriche
Un intervento sostenibile prevede e integra la scelta di sistemi per il recupero delle acque
meteoriche dei tetti, mediante eventuale filtrazione in biofiltri vegetali e stoccaggio in depositi
interrati per gruppi di edifici e riutilizzo in loco.
Sistema alternativo alle tradizionali fognature per le acque meteoriche provenienti da tutte le
altre superfici impermeabilizzate, mediante trincee filtranti e aree di ritenzione vegetata per favorire
il lento deflusso delle acque, una maggiore infiltrazione delle acque a ricarica delle falde acquifere e
ridurre i lcarico inquinante per minimizzare l’impatto ambientale del runoff stradale.
Anche in questo caso sarà valutato il rapporto costo benefici.
Acque grigie (le acque di scarico dei lavandini e docce)
Si prevede il recupero di parte delle acque grigie dagli edifici e riutilizzo per irrigazione e wc.
Acque nere (wc, lavatrici, lavelli cucine e lavapiatti)
Le acque nere convergono con la fognatura urbana.
Il risparmio energetico
L’intervento considererà le prestazioni energetiche con riferimento alla normativa vigente
(L10/91 Dlgs. 192/2005 e s.m.i.) con indicazione delle caratteristiche degli impianti e degli edifici
per raggiungere classi energetiche dei sistemi edificio-impianto ad elevata efficienza, in particolare:
Rapporto Preliminare di Verifica di assoggettabilità alla VAS
23 | P a g i n a
- valutazione delle diverse soluzioni di produzione, distribuzione e contabilizzazione dei vettori
energetici per la climatizzazione per raggiungere l’ottimale compromesso fra prestazioni energetiche
e costi di realizzazione.
- integrazione delle fonti rinnovabili nella produzione di energia per la climatizzazione invernale ed
estiva degli edifici e per la produzione di acqua calda sanitaria.
Dalla definizione dei fabbisogni di energia del complesso saranno formulate proposte di produzione
e di distribuzione dell’energia per la climatizzazione con integrazione delle diverse fonti rinnovabili.
La fonte rinnovabile che sarà presa in considerazione sarà il sole, sede di approfondimento
successivo. L’integrazione di fotovoltaico e solare termico saranno inserite tra gli obbiettivi che
verranno rispettati per l’applicazione delle fonti rinnovabili.
La Sostenibilità Ambientale dell’intervento
L’intervento previsto dal Piano di Lottizzazione si prefigura come un intervento sostenibile,
nella misura in cui i criteri di progettazione tengono in forte considerazione il risparmio energetico e
la gestione razionale delle risorse, da una parte, e le richieste degli utilizzatori finali di praticità e
facilità d’uso, curabilità e costanza nella qualità, da inserire nel quadro delle caratteristiche di
sostenibilità di un’area urbana riferite ai sistema della mobilità, del verde, dell’acqua, degli impianti
ed al sistema architettonico, e legate in maniera imprescindibile alle caratteristiche fisiche del sito
stesso.
L’edilizia eco-sostenibile e bioclimatica, infatti, è fortemente influenzata dall’ambiente: il
clima igrotermico, le precipitazioni, la disponibilità di risorse rinnovabili, la presenza di campi
elettromagnetici, il clima acustico e la disponibilità di luce naturale devono caratterizzare le soluzioni
progettuali da adottare in termini di scelte morfologiche, tecniche e tecnologiche del progetto
architettonico.
La progettazione, in particolare, deve consentire il rispetto dei seguenti punti:
• Un uso razionale delle risorse climatiche ed energetiche al fine di realizzare il benessere ambientale
(igrotermico, visivo, acustico etc).
• L’uso coscienzioso delle risorse idriche.
• Il soddisfacimento delle esigenze di benessere, igiene e salute (disponibilità di luce naturale, clima
acustico, campi elettromagnetici, accesso al sole, riparo dal vento, etc.).
I requisiti di progetto, inoltre, devono essere tali che durante tutto l’arco di vita dell’opera
garantiscano:
• salvaguardia della salubrità dell’aria;
Rapporto Preliminare di Verifica di assoggettabilità alla VAS
24 | P a g i n a
• salvaguardia delle risorse idriche;
• salvaguardia del suolo e del sottosuolo;
• salvaguardia del verde e del sistema del verde;
• salvaguardia delle risorse storico culturali.
In particolare, per quanto attiene agli accorgimenti circa la sostenibilità ambientale, i fabbricati sono
stati pensati anche nella possibilità di poter adottare metodi e sistemi di contenimento dei consumi
energetici, in particolare le unità edilizie sono state progettate per:
• l’utilizzo di fonti energetiche rinnovabili (pannelli solari, fotovoltaici);
• garantire un corretto orientamento dell’edificio che, utilizzando anche metodi e tecnologie solari
passive, contribuirà a limitare la necessità di riscaldamento nel periodo invernale;
• il controllo del soleggiamento estivo (attraverso sistemi fissi, mobili e vegetali), per evitare il
surriscaldamento e la conseguente necessità di ventilare gli ambienti in maniera meccanica;
• l’utilizzo di impianti a bassa temperatura (pannelli radianti a pavimento o a parete);
• l’utilizzo di serramenti ad alta prestazione;
• l’utilizzo di materiali ecosostenibili.
Inoltre la copertura del tetto è piana e quota parte di essa è a giardino con piantumazione di
alberature resistenti all’inquinamento ed in grado di assorbire in tutto o in parte l’anidride carbonica
o comunque in grado di essere utilizzate come regolazione del microclima, isolamento acustico e
visivo.
I seguenti punti descrivono nello specifico le misure previste:
• Recupero delle acque meteoriche: si prevede l’installazione di sistemi per il recupero delle acque
meteoriche dai tetti, mediante eventuale filtrazione in biofiltri vegetali e stoccaggio in depositi
interrati per gruppi di edifici e riutilizzo in loco. Si prevede anche l’installazione di trincee filtranti e
aree di ritenzione vegetata al fine di favorire il lento deflusso delle acque, una maggiore infiltrazione
a ricarica delle falde acquifere ed una riduzione del carico inquinante per minimizzare l’impatto
ambientale del runoff stradale
• Recupero (parziale) delle acque grigie: si prevede che le acque di scarico dei lavandini e delle
docce possano essere recuperate e riutilizzate per l’irrigazione e per i wc;.
• Risparmio energetico: la progettazione dell’intervento curerà le caratteristiche degli impianti e degli
edifici in modo che si raggiungano classi energetiche dei sistemi edificio-impianto ad elevata
efficienza, in riferimento alla normativa vigente L.10/91 e D.lgs 192/2005 e s.m.i.. Le proposte di
produzione e distribuzione dell’energia per la climatizzazione terranno conto dell’integrazione di
diverse fonti rinnovabili, ed in particolare del sole, definendo peraltro la necessità di integrare solare
Rapporto Preliminare di Verifica di assoggettabilità alla VAS
25 | P a g i n a
fotovoltaico e solare termico. La produzione, distribuzione e contabilizzazione dei vettori energetici
per la climatizzazione saranno definite per raggiungere un compromesso ottimale tra prestazioni
energetiche e costi di realizzazione; si prevederà l’integrazione di fonti rinnovabili nella produzione
di energia per la climatizzazione invernale ed estiva e per la produzione di acqua calda sanitaria; si
valuterà anche la possibilità di accorpare l’esistente e funzionante area realizzata sotto gli aspetti di
produzione e distribuzione dei vettori energetici.
DESCRIZIONE DEI PRESUMIBILI IMPATTI DEL PIANO
Tenendo conto di quanto sopra riportato, in seguito si forniranno gli elementi per verificare se
il Piano di Lottizzazione, individuato dal Piano di fabbricazione del comune di Maratea, possa o
meno determinare impatti significativi sull'ambiente.
A tal fine si farà riferimento ai "criteri per la verifica di assoggettabilità di piani e programmi" così
come indicati nell'Allegato I del D.lgs. 16/01/2008 n.4
Abbiamo due diversi gruppi di criteri:
1. Caratteristiche del piano o del programma, tenendo conto in particolare, dei seguenti elementi:
• in quale misura il piano o il programma stabilisce un quadro di riferimento per progetti ed altre
attività, o per quanto riguarda l’ubicazione, la natura, le dimensioni e le condizioni operative o
attraverso la ripartizione delle risorse;
• in quale misura il piano o il programma influenza altri piani o programmi, inclusi quelli
gerarchicamente ordinati;
• la pertinenza del piano o del programma per l’integrazione delle considerazioni ambientali, in
particolare al fine di promuovere lo sviluppo sostenibile;
• problemi ambientali pertinenti al piano o al programma;
• la rilevanza del piano o del programma per l’attuazione della normativa comunitaria nel settore
dell’ambiente (ad esempio piani e programmi connessi alla gestione dei rifiuti o della protezione
delle acque);
2. Caratteristiche degli impatti e delle aree che possono essere interessate, tenendo conto in
particolare,dei seguenti elementi:
• Probabilità, durata, frequenza e reversibilità degli impatti;
• Carattere cumulativo degli impatti;
• Natura transfrontaliera degli impatti;
• Rischi per la salute umana o per l’ambiente (ad esempio in caso di incidenti);
Rapporto Preliminare di Verifica di assoggettabilità alla VAS
26 | P a g i n a
• Entità ed estensione nello spazio degli impatti (area geografica e popolazione potenzialmente
interessate);
• Valore e vulnerabilità dell’area che potrebbe essere interessata a causa:
o Delle speciali caratteristiche naturali o del patrimonio culturale;
o Del superamento dei livelli di qualità ambientale o dei valori limite dell’utilizzo intensivo del
suolo;
• Impatti su aree o paesaggi riconosciuti come protetti a livello nazionale, comunitario o
internazionale.
I criteri sopra riportati abbracciano una casistica molto ampia rispetto alla quale uno strumento come
il Piano di Lottizzazione istituito dalla Legge Urbanistica Nazionale n° 1150 del 1942 rappresenta un
caso molto particolare che, per questo, si rapporta ad essi in modo differenziato come verrà illustrato,
punto per punto, nel seguito.
CARATTERISTICHE DEL PIANO E DEL PROGRAMMA
1. In quale misura il piano o il programma stabilis ce un quadro di riferimento per progetti ed altre attività, o per quanto riguarda l ’ubicazione, la natura, le dimensioni e le condizioni operative o attraverso la ripartizion e delle risorse;
2. In quale misura il piano o il programma influenz a altri piani o programmi, inclusi quelli gerarchicamente ordinati;
Il primo Piano Regolatore fu introdotto dalla Legge 2359/1865 ed era costituito da due parti: un
Piano regolatore edilizio, il cui ambito d'intervento era il perimetro della città esistente, e un Piano
d'ampliamento, il cui ambito era il circondario esterno.
Le sue caratteristiche principali erano:
• È uno strumento facoltativo, i comuni che vogliono dotarsene devono fare precisa richiesta
giustificando con specifica esigenza;
• È esteso al solo territorio urbano, nella campagna non si ha pianificazione;
• È direttamente attuativo, non ha bisogno di un ulteriore livello di attuazione;
• Ha durata limitata nel tempo di 25 anni;
• La sua entrata in vigore ha dichiarazione di pubblica utilità;
• Ha veste di tipo iconico, dettaglio fino alla scala architettonica, con la sua morfologia
architettonica.
Rapporto Preliminare di Verifica di assoggettabilità alla VAS
27 | P a g i n a
La Legge Urbanistica Nazionale n.1150 del 17 agosto 1942 ha introdotto un nuovo tipo di Piano
Regolatore con una radicale trasformazione delle sue caratteristiche:
• è denominato P.R.G. (Piano Regolatore Generale) ed è esteso all'intero territorio comunale;
• È obbligatorio per comuni più importanti compresi in un elenco redatto dal ministero dei
lavori
pubblici (funzione che passerà alle Regioni con il D.P.R. n.8 del 1972);
• Non è direttamente attuativo, necessita di un ulteriore livello di attuazione;
• non ha scadenza, così facendo si escludono vuoti normativi;
• Ha veste simbolica, i simboli fanno riferimento alle diverse tipologie di fabbricazione
sull'area.
Il Piano di lottizzazione, in Italia, è uno strumento urbanistico che si realizza per urbanizzare nuove
aree e completare l'edificazione nelle zone di espansione; è approvato dal consiglio comunale, ove
conforme alle prescrizioni normative, su richiesta della parte interessata, proprietaria o superficiaria
dell'area da lottizzare.
Il piano di lottizzazione, come primo requisito, deve inserirsi nelle previsioni dello strumento
urbanistico generale (piano regolatore). L’attuale strumento urbanistico del Comune di Maratea, ha
voluto pianificare lo sviluppo di alcune aree ricadenti nelle zone marine del comune, al fine di
innescare e rendere propulsivi i caratteri urbanistici delle aree stesse, sia attraverso una tipizzazione
cosciente delle peculiarità ambientali e precipue del sito e sia mediante la creazione di meccanismi
economici di sviluppo, affinché gli interessi, siano essi pubblici e privati, possano integrare ed
ampliare l’offerta sulla costa.
Il presente piano, in sintesi, prevede la formulazione progettuale e lo studio al fine di
raggiungere i seguenti obbiettivi:
a) Realizzazione di un complesso edilizio con caratteristiche volumetriche, dimensionali, di
destinazioni d’uso in ossequio alle indicazioni del PdF
b) Individuazione delle aree destinate a standard urbanistici in conformità al DM 1444/68 (aree di
cessione), ovvero degli standard qualitativi a servizio dell’intero intervento.
c) Studio delle tipologie edilizie e dei manufatti destinati ai sevizi connessi, dei comparti edificatori
e delle relative pertinenze in ossequio del Regolamento Edilizio.
d) Individuazione e verifica degli standard destinati a parcheggio (L. n. 122/90) a servizio della
residenza.
Rapporto Preliminare di Verifica di assoggettabilità alla VAS
28 | P a g i n a
e) Indicazioni progettuali per la realizzazione delle infrastrutture, ovvero delle urbanizzazioni
primarie (strade, impianti fognari, impianti illuminazione pubblica, gas, telefoniche ecc…) e
secondarie (verde pubblico, istruzione, parcheggi pubblici, aree di interesse generale).
f) Verifica dei vincoli.
g) Formulazione delle norme che regolano il processo realizzativo (N.T.A.)
h) Formulazione di uno schema di convenzione che regoli i rapporti tra la P.A. ed il lottizzante.
Sulla base di questa sintetica descrizione si può affermare che il Piano di Lottizzazione
in questione stabilisce per la sua attuazione norme particolareggiate che permettono la
realizzazione di un complesso edilizio e standard urbanistici compatibili e coerenti con la
specifica realtà locale. Inoltre, possiamo definirlo come l'ultimo anello della catena
pianificatoria poiché attua le previsioni del Piano generale non influenzandone le scelte e le
prescrizioni, che devono essere, in ogni caso, rispettate.
Il PdL non crea scenari differenti da quelli proposti, in quanto l’ambito risulta già oggi
edificabile ed è conforme al Piano di Fabbricazione vigente.
3. Pertinenza del piano o del programma per l’integ razione delle considerazioni ambientali, in particolare al fine di promuovere lo sviluppo sostenibile .
Per quanto riguarda la pertinenza del Piano di Lottizzazione rispetto allo sviluppo sostenibile,
il documento di riferimento è la Strategia d’azione ambientale per lo sviluppo sostenibile in Italia
promossa dal Ministero dell’Ambiente e approvata dal CIPE il 2 agosto del 2002 con Deliberazione
n. 57. Il documento cerca di prendere in considerazione tutti gli aspetti della sostenibilità ambientale,
rispetto ai quali gli obiettivi e le azioni del Piano di Lottizzazione si correlano in modo differenziato.
La tabella che segue esprime il confronto tra gli obiettivi e le azioni del Piano e i temi e gli
obiettivi di sostenibilità indicati nella Strategia d’azione ambientale per lo sviluppo sostenibile in
Italia.
nazionali
Obiettivi Generali Obiettivi Specifici Confronto tra gli obbiettivi della
trategia d’azione ambientale per lo
viluppo sostenibile in Italia e quelli del PdL del comune di Maratea
Aumento di efficienza del parco
termoelettrico Vista la ridotta dimensione
dell'intervento, gli obbiettivi del PdL non
contemplano interventi finalizzati a
questo specifico obbiettivo Riduzione dei consumi energetici nel
settore dei trasporti Vista la ridotta dimensione
dell'intervento, gli obbiettivi del PdL non
Rapporto Preliminare di Verifica di assoggettabilità alla VAS
29 | P a g i n a
Riduzione delle emissioni
nazionali dei gas serra del 6,5%
rispetto al 1990, nel periodo tra il
2008 e il 2012
contemplano interventi finalizzati a questo specifico obbiettivo
Incremento produzione di energia da fonti rinnovabili;
Utilizzazione di biocarburanti nelle
benzine e nei gasoli;
Attuazione del recupero biogas nelle
discariche esistenti.
"L’intervento considererà le prestazioni
energetiche con riferimento alla
normativa vigente (L10/91 – Dlgs. 192/2005 e s.m.i.) con indicazione delle
caratteristiche degli impianti e degli
edifici per raggiungere classi energetiche
dei sistemi edificio-impianto ad elevata
efficienza .... integrazione delle fonti
rinnovabili nella produzione di energia
per la climatizzazione invernale ed
estiva degli edifici e per la produzione di acqua calda sanitaria ... La fonte
rinnovabilei che sarà presa in
considerazione sarà il sole.
Riduzione consumi energetici nei settori industriale/abitativo/terziario;
Riduzione perdite termiche dagli edifici
nuovi/esistenti.
I PdL cercherà di perseguire l’uso
razionale delle risorse climatiche ed
energetiche al fine di realizzare il
benessere ambientale (igrotermico,
visivo, acustico, ecc.); l’uso coscienzioso delle risorse idriche; il soddisfacimento
delle esigenze di benessere, igiene e salute (disponibilità di luce naturale,
clima acustico, campi elettromagnetici,
accesso al sole, riparo dal vento, ecc.). Riduzione delle emissioni nei settori non
energetici;
Aumento della penetrazione del gas
naturale negli usi civili e industriali;
Abbattimento delle emissioni di N2O da
processi industriali;
Abbattimento emissioni di CH4 dalle
discariche;
Riciclaggio e recupero energetico dai
rifiuti;
Abbattimento emissioni di CH4 dagli
allevamenti agricoli;
Riduzione emissioni di HFC, PFC, SF Da processi industriali e apparecchiature.
Gli obbiettivi del PdL non contemplano
interventi finalizzati a questo specifico obbiettivo
Assorbimento di CO2 dalle foreste e dai
suoli.
Obbiettivo che non rientra tra le
competenze del PdL Partecipazione a programmi di
cooperazione nell’ambito dei meccanismi
flessibili di Kyoto.
Formazione, informazione e
ricerca sul clima
informazione al pubblico e formazione.
Obbiettivo che non rientra tra le competenze del PdL
Approfondimento delle conoscenze sulle cause e gli effetti dei cambiamenti
climatici.
Riduzione delle emissioni globali
dei gas serra del 70% nel lungo
termine
Stabilizzazione emissioni di gas serra ad
un livello tale da prevenire effetti
pericolosi per il sistema climatico
Il PdL prevede la progettazione con le
tecniche di un intervento compatibile
con il paesaggio Adattamento ai cambiamenti
climatici
Riduzione della vulnerabilità agli effetti
dei cambiamenti climatici
Riduzione dell’emissione di tutti i
gas lesivi della fascia dell’ozono
Mantenimento del bando delle sostanze
per le quali l’obiettivo di eliminazione è
già stato raggiunto (CFC, CFC alogenati,
Rapporto Preliminare di Verifica di assoggettabilità alla VAS
30 | P a g i n a
stratosferico. halon, tetracloruro di carbonio,
metilcloroformio,
idrobromofluorocarburi).
Obbiettivo che non rientra tra le
competenze del PdL
Cessazione della produzione, immissione
sul mercato e uso di bromuro di metile e
di idroclorofluorocarburi.
Captazione di gas lesivi per l’ozono da
impianti e beni durevoli dismessi.
Conservazione della biodiversità
Conservazione, tutela ed uso sostenibile
delle risorse naturali biotiche ed
abiotiche;
Protezione e conservazione del
patrimonio culturale e sociale, in
particolare nella regione mediterranea;
Sviluppo delle tecniche tradizionali e/o
innovative di gestione del territorio per la
conservazione della biodiversità;
Promozione della biosicurezza;
Prevenzione e riduzione o eliminazione
dell’impatto sugli ecosistemi, gli habitat e
le specie autoctone derivante
dell’introduzione di specie aliene.
Il PdL prevede il recupero delle acque
meteoriche mediante eventuale filtrazione in biofiltri vegetali e
stoccaggio in depositi interrati per
gruppi di edifici e riutilizzo in loco, un
sistema alternativo alle tradizionali
fognature per le acque meteoriche
provenienti da tutte le altre superfici
impermeabilizzate, mediante trincee
iltranti e aree di ritenzione vegetata per
favorire il lento deflusso delle acque,
una maggiore infiltrazione delle acque a
ricarica delle falde acquifere e ridurre il carico inquinante per minimizzare
l’impatto ambientale del runoff stradale. Prevede il recupero di parte
delle acque grigie dagli edifici e riutilizzo per irrigazione e wc.
Completamento delle conoscenze
ecosistemiche e scientifiche, in
particolare delle pressioni sulla biosfera
(flora e fauna) e sull’integrità del
territorio;
Miglioramento dell’efficacia dei sistemi
di monitoraggio, vigilanza e protezione.
Il PdL non prevede nessuna azione per
attuare tali obbiettivi Estensione delle coltivazioni , adozione di
buone pratiche agricole, adozione di
pratiche biologiche o ecocompatibili,
gestione sostenibile delle foreste.
Recupero della funzionalità dei sistemi
naturali e agricoli nelle aree montane,
collinari, di pianura e marini;
Sviluppo dell’occupazione nei settori
dell’uso sostenibile delle risorse naturali.
Sviluppare norme e strumenti legislativi
per la gestione in sicurezza del territorio;
Rendere sicure le aree a più alto rischio;
Adeguare il patrimonio edilizio esistente;
Incrementare la sicurezza degli impianti
ad alto rischio;
Incrementare la sicurezza delle reti di
infrastrutture in aree a rischio e degli
edifici strategici;
Realizzare strumenti a supporto delle reti
decisionali;
Sviluppare la zonazione della pericolosità
e del rischio;
Incentivare la ricerca.
Obbiettivo che non rientra tra le competenze del PdL
Proteggere le coste dai fenomeni erosivi
e le aree costiere dai fenomeni di
subsidenza naturale ed antropica.
Obbiettivo che non rientra tra le
Recuperare la funzionalità dei sistemi
naturali e agricoli;
Curare la manutenzione delle opere di
Rapporto Preliminare di Verifica di assoggettabilità alla VAS
31 | P a g i n a
Protezione del territorio dai rischi
idrogeologici, sismici e vulcanici e dai fenomeni erosivi delle coste
mitigazione;
Assicurazioni;
Ridurre l’imposizione fiscale sulle attività
di risanamento del territorio;
Snellire le procedure.
competenze del PdL
Costruire una base-dati informativa;
Sviluppare procedure, strumenti e linee
guida per le Amministrazioni Locali;
Adozione di politiche di consenso verso
gli interventi di stabilizzazione e sulle
modalità di gestione del territorio;
Introdurre nuove normative per la
pianificazione del territorio;
Migliorare la capacità di intervento delle
comunità locali nelle calamità naturali.
Obbiettivo che non rientra tra le
competenze del PdL
Riduzione e prevenzione del
fenomeno della desertificazione
Aggiornamento dell’inventario forestale
nazionale e proposizione di una nuova
Legge Quadro e di un nuovo piano
forestale;
Sviluppo della produzione vivaistica;
Gestione del territorio che tenga conto
delle caratteristichee della vocazione dei
suoli;
Valorizzazione e coordinamento dei
Servizi regionali.
Obbiettivo che non rientra tra le
competenze del PdL
Aumento dell’efficacia dei sistemi di
prevenzione e lotta agli incendi.
Adozione di sistemi di produzione
agricola più compatibili con l’ambiente;
Incremento dell’impiego della frazione
organica di rifiuti solidi urbani derivata
dalla raccolta differenziata e di origine
agricola per la produzione di compost
di qualità;
Controllo della pressione delle attività
turistiche sulle aree vulnerabili.
Sistemazione idraulico-forestale dei
bacini montani
Riduzione dell’inquinamento nelle
acque interne, nell’ambiente
marino e nei suoli
Riduzione e prevenzione dei rischi
connessi al trasporto marittimo di
idrocarburi e altre sostanze pericolose.
Obbiettivo che non rientra tra le
competenze del PdL
Rispetto dei criteri di compatibilità
ambientale nello sfruttamento degli idrocarburi.
Riduzione dell’impatto degli inquinanti tellurici
Riduzione dell’impatto derivato dalla maricoltura.
Miglioramento della qualità delle acque di balneazione.
Riduzione della pressione
Riduzione del consumo del suolo, in
particolare nelle aree più sensibili e nella
fascia costiera, da parte di attività
produttive, infrastrutture e attività
edilizie;
Recupero dell’edificato residenziale ed
urbano;
Rivitalizzazione dei waterfront urbani;
Recupero/riuso di aree storiche portuali
a fini turistico/ ricreativi e per il terziario
Il PdF, ha individuato nelle aree di
Maratea, delle zone ove è previsto, mediante l’iniziativa privata,
la realizzazione di investimenti tesi anche ad integrare e rendere
omogeneo il nucleo urbano di
“Maratea”. Il Piano di Lottizzazione in
questione rientra tra questi interventi. Il
Piano di Lottizzazione prevede l'attenta
sistemazione delle aree non edificate a
Rapporto Preliminare di Verifica di assoggettabilità alla VAS
32 | P a g i n a
antropica
sui sistemi naturali, sul suolo a destinazione agricola
e forestale, sul mare e sulle coste
avanzato;
Utilizzo delle aree portuali dismesse;
Ottimizzazione della rete stradale
esistente;
Rinaturalizzazione degli spazi urbani non
edificati;
Bonifica e ripristino ambientale dei siti
inquinati.
verde privato o pubblico anche con
piantumazione di essenze arboree autoctone.
Redistribuzione e gestione dei flussi
turistici che esercitano impatti critici sui
sistemi e sulle risorse naturali;
Incentivazione delle buone pratiche di
uso delle risorse e di contenimento delle
pressioni sull’ambiente degli
insediamenti turistici.
Riduzione delle attività di prelievo delle
risorse e della pesca.
Obbiettivo che non rientra tra le
competenze del PdL
Riduzione dell’impatto di attività e
strutture portuali.
Obbiettivo che non rientra tra le
competenze del PdL
Riequilibrio territoriale ed
urbanistico
Integrazione dei Piani settoriali con i
processi di Agenda 21 locale;
Riequilibrio policentrico delle funzioni
territoriali (atto a ridurre la domanda di
mobilità).
Obbiettivo che non rientra tra le
competenze del PdL
Riqualificazione e riduzione della
pressione edilizia e delle altre cause di
impoverimento o degrado della qualità
naturale, storico-culturale e del costruito
in ambito urbano
I PdL cercherà di perseguire l’uso
coscienzioso delle risorse idriche; il soddisfacimento delle esigenze di
benessere, igiene e salute (disponibilità
di luce naturale, clima acustico, campi
elettromagnetici, accesso al sole, riparo
dal vento, ecc.), edificabilità ridotta mediante un basso indice di
fabbricabilità territoriale.
Estensione degli interventi di
rigenerazione ambientale e di riuso di
aree urbanizzate
Riqualificazione e maggiore accessibilità
per tutti del patrimonio ambientale e
storico-culturale
Migliorare la qualità del tessuto urbano
Migliore qualità dell’ambiente
urbano
Riduzione ed eliminazione tendenziale
dell’esposizione della popolazione all’inquinamento (atmosferico, acustico,
idrico, del suolo)
Obbiettivo che non rientra tra le competenze del PdL
Riduzione del rischio (idrogeologico o
tecnologico)
Il PdL riduce l’esposizione al rischio
idrogeologico attraverso la compatibilità degli interventi ammessi con il PAI.
Contenimento della mobilità a maggiore impatto ambientale;
Controllo del traffico nei centri urbani e
promozione di attività alternative alla
mobilità privata;
Sviluppo servizi telematici sostitutivi di
mobilità;
Infrastrutturazione urbana a favore della
modalità di trasporto ciclopedonale.
Il PdL prevede viabilità interne solo a
servizio delle abitazioni.
Uso sostenibile delle risorse
Minimizzazione della quantità e del
“costo ambientale” delle risorse
consumate (energia, acque, materiali) e
dei rifiuti prodotti
Il PdL prevede il recupero delle acque
meteoriche mediante eventuale
filtrazione in biofiltri vegetali e
stoccaggio in depositi interrati per
gruppi di edifici e riutilizzo in loco, un
sistema alternativo alle tradizionali
fognature per le acque meteoriche
provenienti da tutte le altre superfici
impermeabilizzate, mediante trincee
Aumento del riuso e del recupero delle
risorse ambientali utilizzate;
Diffusione di consumi e comportamenti
“ambientalmente corretti”.
Rapporto Preliminare di Verifica di assoggettabilità alla VAS
33 | P a g i n a
ambientali filtranti e aree di ritenzione vegetata per
favorire il lento deflusso delle acque,
una maggiore infiltrazione delle acque a
ricarica delle falde acquifere e ridurre il
carico inquinante per minimizzare l’impatto ambientale del runoff
stradale. Prevede il recupero di parte
delle acque grigie dagli edifici e riutilizzo per irrigazione e wc.
Valorizzazione delle risorse
socioeconomiche e loro equa distribuzione distribuzione
Aumento di occupazione, di capacità di
impresa e di produzione di reddito,
orientate alla sostenibilità
Obbiettivo che non rientra tra le
competenze del PdL
Miglioramento della qualità
sociale
e della partecipazione
democratica
Miglioramento dell’equità nella
distribuzione di risorse e servizi;
Rafforzamento della coesione e
integrazione sociale, del senso di
appartenenza, della convivenza e
vivibilità delle aree urbane.
La procedura di redazione del PdF e
conseguentemente del PdL ha incluso
incontri con i funzionari, i tecnici, gli
amministratori ed i cittadini, con l’obiettivo di condividere
preventivamente le scelte di piano.
Miglioramento e innovazione della
capacità di gestione ambientale integrata
e della partecipazione della comunità ai
processi decisionali;
Promozione dell’innovazione
amministrativa e gestionale orientata alla
sostenibilità nel sistema delle istituzioni
locali;
Miglioramento a livello locale della
capacità di governo ambientale e della
partecipazione ai processi decisionali.
Obbiettivo che non rientra tra le
competenze del PdL
Riduzione delle emissioni
inquinanti in atmosfera e
mantenimento delle
concentrazioni di inquinanti al di
sotto di limiti che escludano danni alla salute umana, agli ecosistemi
e al patrimonio monumentale
Adeguamento agli standard previsti dai
Protocolli Internazionali ed ai livelli
imposti dalle Direttive Comunitarie.
Riduzione delle emissioni di SO2.
Il PdL non prevede azioni in questo
senso.
Riduzione delle emissioni di NOx.
Riduzione delle emissioni di COVNM.
Riduzione delle emissioni di NH3.
Riduzione delle emissioni di CO2.
Riduzione emissioni di Benzene.
Riduzione delle emissioni di PM10.
Riduzione delle emissioni
inquinanti in atmosfera e
antenimento delle concentrazioni
di inquinanti al di sotto di limiti
che escludano danni alla salute
umana, agli ecosistemi e al
patrimonio monumentale
Riduzione delle concentrazioni di ozono
troposferico.
Prevenzione e riduzione
dell’inquinamento indoor e delle
esposizioni al radon.
Riduzione
dell’inquinamentoacustico e
riduzione della popolazione esposta.
Adeguamento ai limiti imposti dalla legge
nazionale.
PdL non prevede azioni in questo senso.
Riduzione della percentuale della
popolazione esposta a livelli eccessivi di
rumore.
Modifica degli atteggiamenti e dei modelli di consumo;
Nuove tecnologie di trasporto e
motorizzazioni a bassa emissione
acustica;
Nuove tecnologie nei sistemi attivi e
passivi di controllo del rumore.
Rapporto Preliminare di Verifica di assoggettabilità alla VAS
34 | P a g i n a
Riduzione dell’esposizione a
campi elettromagnetici in tutte le
situazioni a rischio per la salute
umana e l’ambiente naturale.
Miglioramento della conoscenza dei
rischi per la salute connessi ai livelli di
esposizione;
Acquisizione dei livelli di esposizione EM
in tutto il Paese;
Riduzione delle emissioni degli impianti e
delle apparecchiature.
Il PdL non prevede azioni in questo senso.
Uso sostenibile degli organismi
geneticamente modificati Crescita delle conoscenze e
diffusione dell’informazione in materia di biotecnologie e OGM.
Rafforzamento della normativa sui reati
ambientali e della sua applicazione.
Obbiettivo che non rientra tra le
competenze del PdL
Prevenzione e protezione della salute e
degli ecosistemi dai rischi derivanti dai
prodotti biotecnologici e OGM
Biosicurezza degli scambi internazionali.
Sicurezza e qualità degli alimenti
Sviluppo della ricerca nel campo della
sicurezza degli alimenti
Obbiettivo che non rientra tra le
competenze del PdL
Riduzione dell’uso di pesticidi attraverso
la promozione dell’agricoltura biologica e
della lotta integrata;
Costituzione di un sistema efficace di
monitoraggio e sorveglianza della
sicurezza degli alimenti.
Assicurazione di una corretta
informazione dei consumatori sulla
sicurezza degli alimenti.
Salvaguardare la tipicità dei prodotti
alimentari italiani e la dimensione
artigianale dell’industria alimentare.
Istituzione di un’Autorità alimentare
indipendente.
Organizzazione di un efficace sistema di
controllo.
Bonifica e recupero delle aree e
dei siti inquinati.
Completamento della mappatura e del
monitoraggio dei siti da bonificare;
Sperimentazione sulle tecnologie di
bonifica a basso impatto ambientale;
Obbiettivo che non rientra tra le
competenze del PdL in questione
Completamento degli interventi di
interesse nazionale.
Rafforzamento della normativa
sui reati ambientali e della sua
applicazione
Rendere più efficace la normativa di
carattere regionale o locale
Obbiettivo che non rientra tra le
competenze del PdL
Creare un efficace sistema di sicurezza
ambientale
Potenziamento degli strumenti di
individuazione dei reati ambientali
Promozione della consapevolezza
e della partecipazione
democratica al sistema di
sicurezza ambientale
Promuovere la cultura della legalità
ambientale
Obbiettivo che non rientra tra le
competenze del PrL
Far crescere una consapevole gravità dei
fenomeni di aggressione criminale
all’ambiente e delle conseguenze
negative che determinano
Adeguamento e potenziamento dei
sistemi di comunicazione e gestione dei
dati sui fenomeni di aggressione
criminale all’ambiente
Aumento dell’efficienza d’uso delle
risorse nel modello di produzione e
consumo (ecoefficienza);
Riforma della politica fiscale in senso
ecologico orientandola verso il prelievo
di risorse;
Introduzione dei costi esterni (ambientali
e non) nel costo delle materie prime e
dei prodotti dei principali sistemi di
Rapporto Preliminare di Verifica di assoggettabilità alla VAS
35 | P a g i n a
Riduzione del prelievo di risorse
senza pregiudicare gli attuali livelli
di qualità della vita
produzione e consumo e dei progetti di
infrastrutturazione;
Progressiva sostituzione della vendita di
beni di consumo con i servizi equivalenti;
Applicazione di indicatori di flussi
materiali e di input di materiale (MIPS)
alla valutazione delle politiche
economiche.
Obbiettivo che non rientra tra le
competenze del PdL
Orientamento dei modelli di consumo
dei cittadini e dotto consumo energetico
degli acquisti della Pubblica
Amministrazione verso beni e servizi con
minore utilizzo di materiali
Nuova politica urbanistica ed
infrastrutturale che privilegi la
manutenzione ed il riuso del patrimonio
edilizio e del territorio.
Obbiettivo che non rientra tra le
competenze del PdL
Conservazione o ripristino della
risorsa idrica
Riduzione delle perdite nel settore civile
e agricolo.
Obbiettivo che non rientra tra le
competenze del PdL
Riduzione dei consumi.
Riuso, sostituzione di quote di acqua naturale con reflui nel settore
industrialeed agricolo;
Migliore gestione in tempo reale dei
prelievi, accumulo, adduzione e
distribuzione;
Promozione di interventi di recupero
delle fasce riparie, siepi e filari, zone
umide.
Miglioramento della qualità della
risorsa idrica
Riduzione del carico recapitato ai corpi
idrici nel settore civile e nell’industria.
Il PdL prevede il recupero delle acque
meteoriche mediante eventuale
filtrazione in biofiltri vegetali e
stoccaggio in depositi interrati per
gruppi di edifici e riutilizzo in loco, un
sistema alternativo alle tradizionali
fognature per le acque meteoriche
provenienti da tutte le altre superfici impermeabilizzate, mediante trincee
filtranti e aree di ritenzione vegetata per
favorire il lento deflusso delle acque,
una maggiore infiltrazione delle acque a
ricarica delle falde acquifere e ridurre il carico inquinante per minimizzare
l’impatto ambientale del runoff stradale. Prevede il recupero di parte
delle acque grigie dagli edifici e riutilizzo per irrigazione e wc.
Aumento della capacità di depurazione
nel settore civile e industriale.
Miglioramento della affidabilità
delladepurazione nel settore civile e
industriale.
Miglioramento reti di collettamento
scarichi nel settorecivile
Miglioramento reti di collettamento
scarichi nel settore civile.
Riduzione dei fanghi recapitati in
discarica nel settore civile e industriale.
Riduzione dei carichi di fertilizzanti e
antiparassitari nell’agricoltura
Aumento della capacità di
autodepurazione del territorio;
Miglioramento della gestione di reti
fognarie e depuratori;
Riutilizzo dei fanghi di depurazione.
Protezione, miglioramento e ripristino di
tutti i corpi idrici
Protezione, miglioramento e ripristino di
tutti i corpi sotterranei assicurando un
equilibrio tra estrazione e ravvenamento
delle acque.
Riduzione dell’accumulazione di capitale fisso.
Copertura dei costi Istituzione di forme di perequazione anche indipendenti
rispetto alle dimensioni dell’ATO;
Rapporto Preliminare di Verifica di assoggettabilità alla VAS
36 | P a g i n a
Gestione sostenibile del sistema
produzione/consumo della risorsa
idrica
Promozione del risparmio idrico e
riciclo/riuso
Obbiettivo che non rientra tra le
competenze del PdL
Adozione di una tariffa basata sul costo
marginale nei settori civile, industriale e
agricolo.
Soddisfazione della domanda.
Accessibilità di una dotazione sufficiente a prezzo accettabile nel settore civile.
Affidabilità della fornitura nel settore civile.
Equità (riduzione della differenza tariffaria tra zone svantaggiate e non) nel
settore civile.
Federalismo fiscale.
Trasparenza dei meccanismi di perequazione nel settore civile e
industriale.
Riduzione della produzione,
recupero di materia e recupero
energetico dei rifiuti
Riduzione produzione rifiuti urbani. Il PdL prevede il recupero delle acque
meteoriche mediante eventuale
filtrazione in biofiltri vegetali e
stoccaggio in depositi interrati per
gruppi di edifici e riutilizzo in loco, un
sistema alternativo alle tradizionali
fognature per le acque meteoriche
provenienti da tutte le altre superfici
impermeabilizzate, mediante trincee filtranti e aree di ritenzione vegetata per
favorire il lento deflusso delle acque,
una maggiore infiltrazione delle acque a
ricarica delle falde acquifere e ridurre il
carico inquinante per minimizzare
l’impatto ambientale del runoff
stradale. Prevede il recupero di parte
delle acque grigie dagli edifici e riutilizzo per irrigazione e wc.
Non saranno prodotti rifiuti pericolosi o
speciali per cui lo smaltimento sarà effettuato mediante raccolta e
smaltimento in discarica
Riduzione produzione rifiuti speciali
Riduzione della rifiuti pericolosi.
Recupero di materia e riciclaggio dei RU.
Recupero di materia e riciclaggio dei rifiuti speciali non pericolosi e pericolosi
Recupero energetico dai rifiuti.
Sicurezza ambientale e sanitaria delle discariche e riduzione dei quantitativi di
rifiuto smaltiti
Anche in questo caso, considerate le esigue dimensioni dell'intervento in oggetto e le specificità
disciplinari del Piano di Lottizzazione, si può verosimilmente affermare che le previsioni
urbanistiche in oggetto, viste nel complesso, tendono a promuovere uno sviluppo coerente con
la salvaguardia ed il recupero delle caratteristiche locali e quindi sostenibile.
Rapporto Preliminare di Verifica di assoggettabilità alla VAS
37 | P a g i n a
4. Problemi ambientali pertinenti al piano o al pro gramma
Il Piano di Lottizzazione è un piano attuativo ad iniziativa privata su di un area ricadente nelle
zone marittime del comune. Il PdL deve rispettare le previsioni generali definite dal PdF del
Comunedi Maratea che sono quelle di dare impulso all'attività economica del comune in maniera non
intensiva ma rispettando lo stato dei luoghi e le peculiarità ambientali. Su questi territori il PdF tenta
di recuperare qualitativamente l’aspetto percettivo e di razionalizzare le potenzialità insediative. Così
il PdL esclude quegli usi del territorio e del costruito incompatibili con l’ambiente naturale esistente
e con la presenza antropica. Vengono invece premiati gli usi ed i comportamenti che tendono al
risparmio energetico e all’utilizzazione razionale delle risorse naturali.
Così mediante un basso indice di fabbricabilità, previsioni che favoriscono la fruibilità del
verde pubblico e privato, la piantumazione di essenze arboree autoctone, una progettazione
con tecniche di eco sostenibilità come ad esempio l'utilizzo di fonti energetiche rinnovabili,
corretto orientamento degli edifici per poter utilizzare metodi e tecnologie solari passive,
controllo del soleggiamento estivo, utilizzo di impanti a bassa temperatura e l'utilizzo di
materiali ecosostenibili (facilmente disassemblabili e smaltibili) i problemi ambientali derivanti
dalla realizzazione del nuovo PdL saranno decisamente moderati.
5. La rilevanza del piano o del programma per l’at tuazione della normativa comunitaria nel settore dell’ambiente (ad esempio piani e progr ammi connessi alla gestione dei rifiuti o della protezione delle acque)
Questo tema non è compreso nelle competenze disciplinari del PdL.
Rapporto Preliminare di Verifica di assoggettabilità alla VAS
38 | P a g i n a
CARATTERISTICHE DEGLI IMPATTI E DELLE AREE CHE POSS ONO ESSERE INTERESSATE.
Questo secondo gruppo di criteri fa riferimento alla tipologia di presumibili impatti
sull’ambiente che il PdL potrebbe produrre. Anche in questo caso non tutti i punti definiti
dall’Allegato I al D.lgs. 16/01/2008 n°4 potranno essere affrontati poiché non tutti direttamente
collegati al PdL.
1. Probabilità, durata, frequenza e reversibilità d egli impatti;
Se si esclude la possibilità che l'intervento previsto dal PdL possa determinare rischi di tipo
geologico (il PdL è coerente con le previsioni sovraordinate del Piano di Fabbricazione e del Piano
Stralcio dell'Autorità di Bacino), l’unico impatto che può determinarsi con l’attuazione delle
previsioni è quello percettivo. Va però detto che gli insediamenti previsti sono molto limitati, il piano
prevede una capacità di soli 20 abitanti da insediare, e serviranno a dare vitalità economica all' area
con un basso costo ambientale (ci soffermiamo ancora sul basso indice di fabbricabilità territoriale
dell'area, sulle tecniche di riciclaggio messe in piedi dal PdL, sul rispetto degli standard del D.M.
1444/1968 e, infine, sull'attenzione all’ubicazione delle strutture, queste saranno posizionate in modo
tale da evitare il taglio delle essenze arboree presenti, ai colori, ai materiali utilizzati e all'impatto
percettivo). Inoltre, si cercherà di incrementare le aree di verde del verde pubblico previsto dal PdF
in modo da garantire una maggiore unitarietà e fruibilità dello stesso. Quindi:
Per l’idrogeologia:
Le previsioni non interessano mai aree di rischio idrogeologico.
Per gli elementi di paesaggio e vegetazione:
Il progetto è compatibile con gli usi del suolo circostanti. Il progetto non avrà un’influenza visiva
significativa sull’area vasta.
Per la qualità dell’aria e dell’acqua:
Obiettivo della caratterizzazione dello stato fisico dell'atmosfera e cioè della qualità dell'aria e delle
condizioni meteoclimatiche è quello di stabilire la compatibilità ambientale sia di eventuali
emissioni, anche da sorgenti mobili, con le normative vigenti, sia di eventuali cause di perturbazione
meteoclimatiche con le condizioni naturali. La struttura in progetto non è tale da poter condizionare
in alcun modo le caratteristiche climatiche dell’area vasta. Le Fonti inquinanti in relazione
all’atmosfera saranno per questo tipo d’intervento, costituito da un nuovo insediamento a carattere
residenziale, essenzialmentericonducibili a tre casi:
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• Fattori di Pressione in Fase di Costruzione:
o Polveri che si creeranno in fase di costruzione delle opere o di cantiere;
• Fattori di Pressione in Fase di Esercizio:
o Emissioni di origine civile da processi di combustione;
o Emissioni da mezzi di trasporto, costituite essenzialmente dal normale traffico veicolare.
Il progetto produrrà, quindi, problemi solo temporanei e di livello non dannoso poiché il traffico
veicolare sarà molto limitato e mediante il riciclo delle acque meteoriche, e di quelle bianche e nere
si contribuirà a ridurre le emissioni dannose di origine civile.
Per i recettori antropici sensibili:
Il PdF ha previsto in quest'area il recupero e la valorizzazione, a fini residenziali, delle aree di pregio
naturalistico. Nessun intervento previsto penalizza o reca danno a componenti storiche e culturali.
2. Carattere cumulativo degli impatti;
Il progetto del Piano di Lottizzazione non si si cumula con altri piani le aree circostanti sono
interessate da sporadici insediamenti sparsi e con scarsa vocazione all’insediabilità.
3. Natura transfrontaliera degli impatti;
Nessun impatto di questo genere è imputabile al PdL
4. Rischi per la salute umana o per l’ambiente (ad esempio in caso di incidenti);
L’intervento in oggetto è costituito da un nuovo insediamento con caratteristiche di tipo residenziale
quindi non industriale.
5. Entità ed estensione nello spazio degli impatti (area geografica e popolazione potenzialmente interessate);
Dal punti di vista dell’estensione nello spazio degli impatti si fa riferimento agli ambiti urbani
così come definiti dal PdF. L’intervento, opere e loro esercizio, è compatibile sul piano delle
conseguenze dirette ed indirette con gli standards ed i criteri per la prevenzione dei rischi riguardanti
la salute umana a breve, medio e lungo periodo
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6. Valore e vulnerabilità dell’area che potrebbe es sere interessata a causa:
a. delle speciali caratteristiche naturali o del pa trimonio culturale; b. del superamento dei livelli di qualità ambiental e o dei del suolo;
Per quanto detto e dimostrato, non esiste la possibilità che le previsioni insediative del PdL
possano incidere negativamente sul valore complessivo del territorio di Maratea.
7. Impatti su aree o paesaggi riconosciuti come pro tetti a livello nazionale, comunitario o internazionale.
Le aree in oggetto non ricadono in aree SIC, ZPS o riserve naturali regionali e nazionali (vedi
tavole alla presente allegate).
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CONCLUSIONI
Dopo aver tenuto conto:
- del ruolo disciplinare che la legislazione nazionale affida al Piano di Lottizzazione come strumento
obbligatorio per attuare le scelte del piano generale e quindi in conformità con quest'ultimo;
- degli obiettivi adottati dal Comune di Maratea e dagli strumenti di Piano volti a
razionalizzare l'esistente area costiera, a ridurre l'impatto sull'ambiente mediante un basso
indice di edificabilità territoriale;
- della puntualità delle analisi, della valutazione dell’esistente e della qualità della proposta
progettuale che caratterizza il PdL;
- alla assoluta assenza di previsioni urbanistiche che possano compromettere le potenzialità
naturalistiche ed ambientali del territorio interessato;
- che gli effetti del PdL sono del tutto a scala sub - locale;
- che i cittadini interessati sono stati sufficientemente informati circa gli effetti dell’attuazione del
Piano; si può verosimilmente affermare che l’attuazione del PdL non produce impatti negativi
aggiuntivi sul sistema ambientale coinvolto. Al contrario cura la mitigazione degli impatti esistenti.
Pertanto si propone di non assoggettare a Valutazione Ambientale Strategica il Piano di
Lottizzazione in Località Cersuta del Comune di Maratea.
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Allegati Cartografici
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