COMUNE DI LOIRI PORTO SAN PAOLO

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COMUNE DI LOIRI PORTO SAN PAOLO PROVINCIA OLBIA TEMPIO 1 PROGETTO DEFINITIVO-ESECUTIVO Oggetto: PROGETTO DEI LAVORI DI “ISCOLA 2015-2017 -ASSE II - MANUTENZIONE STRAORDINARIA SCUOLE DI PORTO SAN PAOLO” CIG:Z3717F1C68. RELAZIONE TECNICA

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PROGETTO DEFINITIVO-ESECUTIVO

Oggetto: PROGETTO DEI LAVORI DI “ISCOLA 2015-2017 -ASSE II - MANUTENZIONE

STRAORDINARIA SCUOLE DI PORTO SAN PAOLO”

CIG:Z3717F1C68.

RELAZIONE TECNICA

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SOMMARIO 1. Premessa ............................................................................................................................................... 3

2. Descrizione del luogo di intervento ..................................................................................................... 5

3. Riferimenti Normativi ......................................................................................................................... 7

4. Descrizione degli interventi principali................................................................................................. 8

4.1. Sostituzione degli infissi esterni ................................................................................................ …. 5

4.2. Realizzazione di bagni e un bagno per persone diversamente abili……………………………….. 13

4.3 Sistemazione della palestra della scuola ............................................................................................. 11

4.4. Lavori edili………………………………………………………………………………………….. 19

4.5. Impianti tecnologici (illuminazione e climatizzazione) 19

4.6.Adeguamento dei locali alla Legge 13/89. Disposizioni per favorire il superamento delle barriere

architettoniche…………………………………………………………………………………………… 22

5. Criteri di scelta dei materiali ................................................................................................................. 22

6. Normativa in materia di sicurezza ........................................................................................................ 23

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1. Premessa

La presente relazione accompagna il progetto definitivo ed esecutivo per il completamento dei lavori di

manutenzione straordinaria delle Scuole di Porto San Paolo (Dell’infanzia, Primarie e Secondarie di I grado) ed

ha la funzione di illustrare i lavori da eseguire, analizzati nel dettaglio negli elaborati grafici e negli allegati di

progetto del quale, la stessa, fa parte integrante e sostanziale. L’opera, finanziata per un importo complessivo

pari a Euro 300.000,00 euro di cui euro 270.000,00 afferenti al Programma Operativo Nazionale “Progetto

Iscola 2015-2017”Asse II- Qualità degli ambienti scolastici- e i restanti 30.000,00 euro messi a disposizione

dall’Amministrazione Comunale di Loiri Porto San Paolo, prevede l’adeguamento delle scuole alle normative

vigenti al fine di renderle funzionali, idonee e confortevoli contribuendo al miglioramento dell’apprendimento

scolastico dei bambini e dei ragazzi.

Visto l’Incarico D.M. n° 45 del 03/02/2016 all’ Ing. Barrale Patrizia;

Vista l’Approvazione del progetto preliminare con Delibera n°8 del 24/02/2016 si procede alla definizione del

progetto definitivo ed esecutivo che consiste nella realizzazione delle seguenti lavorazioni:

PALESTRA

Rimozione ed impermeabilizzazione del terrazzo con guaina autoprotetta da lamina metallica

Rimozione e sostituzione infissi esterni con nuovi infissi in pvc a norma

Rimozione e sostituzione porte interne con porte in alluminio con adeguamento spallette

Rimozione pavimentazione in gomma esistente e smaltimento in discarica autorizzata

Nuova Pavimentazione in parquet sportivo in legno

Posa in opera di ghiere per campo di pallavolo e segnatura di campi pallavolo

Paraspigoli di protezione in gommapiuma per pilastri

Sistemazione zoccolo, esterno alla palestra, con nuova impermeabilizzazione

Realizzazione di marciapiede lato canale con impermeabilizzazione

Scavo e realizzazione di canale di raccolta acque piovane con griglia e pozzetto finale lato spogliatoi.

Messa in opera delle lampade negli spogliatoi e nei servizi igienici

Risanamento di cls e armature tegoli della copertura

Risanamento murature degradate da muffe, batteri e funghi

Revisione di alcune parti di intonaci degradati

Sigillatura di distacchi fra parete e pavimento con malta cementizia idonea

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SCUOLA PRIMARIA

Rimozione e sostituzione infissi esterni con nuovi infissi scorrevoli in pvc a norma.

Sostituzione delle due porte di emergenza e vetrata di ingresso

Rimozione e sostituzione porte interne

Installazione di n°3 pompe di calore

Rimozione e installazione di nuove lampade (linea comfort ottica speculare)

Campana centralizzata

Impermeabilizzazione e schermatura lucernaio

Adeguamento bagno disabili

SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO

Rimozione e sostituzione infissi esterni.

Rimozione della porta di ingresso e della parete con blocchi di vetro e nuova costruzione di un muro con

coibentazione e parete finestrata con finestra scorrevole apribile.

Nuova porta di ingresso di emergenza e maniglioni antipanico.

Sostituzione porta esterna laboratorio di informatica con nuova porta di emergenza e maniglioni

antipanico.

Sostituzione di tutte porte interne.

Demolizione e rifacimento dei bagni per alunni e disabili.

Rifacimento pavimentazione e rivestimento pareti bagno docenti con sistemazione dei tubi di adduzione

acqua.

Smontaggio e rimontaggio ringhiera rampa con rimozione cordolo e rifacimento cordolo in c.a. 10x20

cm.

Raccordi in ghisa dei pluviali da 2 m

Rimozione di parte delle fioriere e ripristino per realizzazione cavedio.

SCUOLA DELL’INFANZIA

Demolizione del canale grigliato esistente e costruzione di nuovo cavedio con muro in c.a.

impermeabilizzato sino alla quota fondazioni edificio.

Demolizione pavimento locale scuola dell’Infanzia con impermeabilizzazione e rifacimento

pavimentazione.

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Realizzazione impianto di raccolta acque meteoriche con 4 pozzetti 50 x 50 cm di raccolta acque

piovane e condotte Fi 110 e due condotte principali Fi 250 con n° 2 pozzetti 70x70 cm.

Cassetta da incasso per apparecchiature elettriche nel bagno dei docenti.

2. Descrizione del luogo di intervento

L’immobile scolastico di proprietà dell’Amministrazione Comunale di Loiri Porto San Paolo è ubicato in

via Giovanni Paolo II in Porto San Paolo.

Al piano terra si sviluppano la scuola Primaria e la scuola Secondaria di I grado collegate dal corpo della

Mensa scolastica costruita di recente. La scuola dell’Infanzia si sviluppa nel piano seminterrato sottostante la

scuola Superiore di I grado ed è stata ristrutturata di recente.

L’intero edificio, costituito da tre corpi collegati tra loro, è in struttura mista, muratura e c.a., consta di 1

piano fuori terra ed è interamente destinato ad aule, laboratori ed uffici e mensa scolastica. La palestra è un

immobile distinto adiacente alla scuola dell’Infanzia e Secondaria.

Nella cartografia ufficiale, la zona ricade all’interno del Foglio n. 444 della Carta Serie 50 dell’Istituto

Geografico Militare, all’interno del Foglio 444 sez. II, della Carta Topografica d’Italia (scala 1:25.000).

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Ortofoto

3. Riferimenti Normativi

Nella redazione del seguente progetto sono state prese in considerazione leggi, normative, decreti, Circolari e

Norme CEI, e regole di buona esecuzione; tra tutte, si ritiene opportuno citarne alcune fondamentali alle quali ci

si è attenuti e che sono le seguenti:

DM 18/12/75 “Norme tecniche aggiornate relative alla edilizia scolastica, ivi presi gli indici minimi di

funzionalità didattica, edilizia ed urbanistica, da osservarsi nella esecuzione di opere di edilizia

scolastica”;

D.M. n. 37/2008;

DM 26/08/92 “Norme di prevenzione incendi per l’edilizia scolastica”;

Legge 11/01/96 n°23 “Norme per l’edilizia scolastica”;

D.P.R. 1 agosto 2011, n. 151;

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D.M. 18 dicembre 1975: Norme tecniche relative all’edilizia scolastica, ivi compresi gli indici minimi

di funzionalità didattica, edilizia ed urbanistica, da osservarsi nella esecuzione di opere di edilizia

scolastica;

UNI EN ISO 10077‐1 “Prestazione termica di finestre, porte, chiusure. Calcolo della trasmittanza

termica. Metodo semplificato”;

UNI CEE 9182 “impianto idrico – sanitari”;

UNI EN 12056/1-2 “sistemi di scarico di acque usate”

Decreto Legislativo 19 Agosto 2005, n. 192, “Attuazione della direttiva 2002/91/CE relativa al

rendimento energetico nell’edilizia”;

D.P.R. 24 luglio 1996 n. 503;

D.P.R. 10 giugno 2009 n. 59;

D.M. 14 giugno 1989 n. 236;

D.Lgs. 311/2006;

D. Lgs 104/92;

D.Lgs. 81/2008 e s.m.i.

Circolare Min. LL. PP. 19.06.1968 n°4809 – Norme per assicurare l’utilizzazione degli edifici sociali

da parte dei minorati fisici e per migliorarne la godibilità generale.

D.P.R. n°384 del 27.04.1978 – Regolamento in materia di barriere architettoniche e trasporti pubblici.

Legge n°13 del 9.01.1989 – Disposizioni per favorire il superamento e l’eliminazione delle barriere

architettoniche negli edifici.

Legge n°62 del 27.02.1989 – Modifiche ed integrazioni alla Legge 13 del 9.01.1989, recanti

disposizioni per favorire il superamento e l’eliminazione delle barriere architettoniche.

Decreto Ministeriale 14.06.1989 n°236 – Prescrizioni tecniche necessarie a garantire l’accessibilità,

l’adattabilità e la visitabilità degli edifici privati e di edilizia residenziale pubblica sovvenzionata e

agevolata, ai fini del superamento e dell’eliminazione delle barriere architettoniche.

D.P.R. n°503 del 27.07.1996 – Regolamento recante norme per la eliminazione delle barriere

architettoniche negli edifici, spazi e servizi pubblici.

D.P.R. n°447 del 6.12.1991 – Regolamento di attuazione della legge 5.03.1990 n°46 (G.U .n°38 del

15.02.1992).

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4. Descrizione degli interventi principali

Di seguito vengono descritte le lavorazioni più significative che interesseranno gli immobili in oggetto.

4.1. Sostituzione degli infissi esterni (Scuola Primaria e Scuola Secondaria di I grado)

I serramenti attualmente esistenti sono caratterizzati da basse prestazioni energetiche, essendo del tipo in

alluminio non a taglio termico e con vetri (lastre da 4 mm) con proprietà termoacustiche inadeguate.

Si prevede pertanto sia per le finestre scorrevoli, a battente o wasistas tipo ragno, che per porte-finestre o pareti

finestrate l’installazione di infissi in PVC serie 8000: Profilo liscio dalle linee stondate a 5 camere di

isolamento, profondità telaio mm 74, profondità anta mm 74, profondità anta da mm 55, nodo valore

Uf=1,2 W/(m2k), con certificazione spessori classe "A" - Certificazione irraggiamento classe "S" clima

severo UNI EN 12608 con stabilizzanti ecologici. Include tecnologia "Easy Clean" e "Dust Free" per una

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facile pulizia e totale assenza di canalette. Rivestimento profilo: Bianco Liscio. Compresi i Rinforzi: in

acciaio zincato su anta e telaio secondo norma DIN EN 14713 e comprese le Guarnizioni: doppie in

EPDM a norma DIN7863. Complete di Ferramenta: Siegenia Aubi serie Titan a nastro di altissima

qualità ed a norma DIN 50941. I Vetri saranno di tipo Saint Gobain - Serie Planitherm basso emissivo e

vetri selettivi - camera con spessore da 24 mm a 28 mm con Vetri antinfortunistici 6/7-15-6/7, sigillatura a

doppia barriera in butile e hotmelt, disidratante a setaccio molecolare antiumidità. Certificazione CE.

I valori della trasmittanza termica, nei limiti previsti del D.Lgs. 311/2006, aumentano l’isolamento

termoacustico, garantendo al contempo, un miglioramento del comfort ambientale.

In merito alle prestazioni termiche dell’infisso è necessario che vengano rispettati i valori della trasmittanza

termica stabilita per la zona climatica C, pari a 2,1 W/m2K, di cui al D.lgs. 192/05 e corretto dal D.lgs 311/06.

Nel caso specifico verrà impiegato un infisso con trasmittanza termica che non supera i 2 W/m2K.

In ottemperanza al DM del 02/04/98 e dal D.L.vo 29 dicembre 2006 n. 311, all'atto della fornitura del prodotto il

serramentista dovrà documentare e certificare le prestazioni degli infissi (trasmittanza termica complessiva

(Uw), trasmissione luminosa, permeabilità all'aria) nonché i laboratori e le metodiche usate per le verifiche; le

prestazioni di permeabilità all'aria, di tenuta all'acqua e di resistenza al vento devono soddisfare le seguenti

richieste minime:

· Permeabilità all’aria: UNI EN 1026, UNI EN 12207: classe 4

· Tenuta all’acqua aria: UNI EN 12208 classe E1050;,

· Resistenza al vento: UNI EN 12210 classe C5

· Vetrata isolante a taglio termico a bassa emissività con funzione di risparmio di energia, abbattimento acustico

e protezione dai corpi contundenti dall'interno formata da una lastra interna di vetro di sicurezza 4 + 0,38 PVB +

4 mm.

LA TRASMITTANZA TERMICA DEL SERRAMENTO FINITO

La norma UNI EN 10077 - 1 definisce quali termini prendere in considerazione per caratterizzare la prestazione

termica del serramento:

- la trasmittanza termica del vetro, Ug [W/(m²K)], con valori ottenuti a test;

- la trasmittanza termica del profilo, Uf [W/(m²K)], con valori ottenuti a test;

- la trasmittanza termica lineare del bordo vetro, Ψg [W/(m²K)], con valori definiti dalla norma;

- la superficie opaca del serramento costituita dal profilo, Af [m²];

- la superficie della vetrata, Ag [m²]; - la lunghezza del bordo vetro, Lg [m];

Il valore della trasmittanza termica del serramento finito Uw è definito dalla norma stessa come: Uw = (Ag*Ug

+ Af*Uf + Lg*Ψg) / (Ag + Af)- Valori di trasmittanza termica teorica Uw di serramento in PVC può essere 1,41

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[W/(m²K)]. La verifica di questo valore, ottenuto col calcolo a norma sopra descritto, è dato dai test sul

serramento finito ottenuto con il metodo della camera calda secondo la norma EN ISO 12567 – 1.

Tabella dei valori di trasmittanza termica per serramenti e vetri di cui al DLGS n. 311 sopracitato.

Tabella dei valori di trasmittanza termica per serramenti e vetri di cui al DLGS n. 311 sopracitato.

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Le caratteristiche tecniche di ogni lavorazione sono specificate in dettaglio nel capitolato e quantificate nel

computo metrico allegati al progetto. Ogni elemento costituente il serramento finito contribuisce in maniera

sostanziale alla prestazione globale del sistema in termini di trasmittanza termica e tra questi i più importanti

risultano sicuramente il vetro ed i profili costituenti.

Nel vetro si ha cessione di calore per scambio di radiazione a lunghezza d’onda elevata tra superfici della stanza

e del vetro, nonché trasmissione per conduzione e convezione termica dell’aria che si muove a contatto con la

superficie del vetro.

L’utilizzo del vetrocamera porta al passaggio di calore tra due strati di vetro, che singolarmente avrebbero

scarse caratteristiche di isolamento termico, attraverso un intercapedine, solitamente aria, che funge da strato

resistenziale supplementare a bassa conducibilità. Questo valore è ulteriormente migliorabile con l’utilizzo di

gas più prestanti.

Oltre uno spessore d’intercapedine di 16 mm l’entrata in gioco di movimenti convettivi interni all’intercapedine

non permette più miglioramenti prestazionali.

E’ quindi necessario far leva su altri parametri, come ad esempio l’emissività del vetro, ovvero ridurre la

radiazione ad onde lunghe scambiata tra le lastre, tramite l’utilizzo di lastre rivestite a bassa emissività (Low E).

Infine si verifica la cessione di calore dalla superficie esterna del vetro con le stesse modalità che si avevano in

ingresso.

Si riportano di seguito i valori standard di U [W/(m2K)] per vetrocamere commerciali:

L’altro componente fondamentale alla prestazione del serramento finito è naturalmente il profilo, avendo

un’incidenza in termini di superficie esposta anche del 30% del totale. Il meccanismo di trasmissione del calore

per i profili è del tutto assimilabile a quello definito per il vetro.

Una prima determinazione prestazionale, che ha risvolti sul serramento finito, è proprio relativa all’abbinamento

dei profili con cui esso è costituito, poiché un serramento è, in generale, tanto più termicamente performante

quanto più performante è il nodo ottenuto dai profili costituenti.

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Le finestre e le porte finestre devono essere facilmente utilizzabili anche da persone con ridotte o impedite

capacità motorie o sensoriali. I meccanismi di apertura e chiusura devono essere facilmente manovrabili e

percepibili e le parti mobili devono poter essere usate esercitando una lieve pressione. Nelle scuole Primarie per

motivi di sicurezza e per evitare urti con gli spigoli degli infissi si è scelto di mettere finestre scorrevoli.

Ove possibile si deve dare preferenza a finestre e parapetti che consentono la visuale anche alla persona seduta.

Si devono comunque garantire i requisiti di sicurezza e protezione dalle cadute verso l’esterno.

Per quanto riguarda le prestazioni acustiche saranno rispettati i seguenti valori:

Rw(*) = potere fonoisolante elementi di separazione fra edifici

D2m,n,T,w = isolamento acustico standardizzato di facciata

Ln,w = livello di rumore da calpestio dei solai

LASmax = livello massimo di rumore per impianti continui (es. riscaldamento, condizionamento)

LaAeq = livello massimo di rumore per impianti discontinui (es. ascensori, scarichi)

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4.2. Realizzazione di bagni e di un bagno per persone diversamente abili (Scuola Secondaria di I grado)

Il progetto prevede l’adeguamento dei bagni per gli alunni e per il bagno riservato a utenti diversamente abili,

che verrà realizzato secondo i requisiti progettuali fissati dal D.M. 236/89.

Verrà garantito:

lo spazio necessario per l'accostamento laterale della sedia a ruote alla tazza;

lo spazio necessario per l'accostamento frontale della sedia a ruote al lavabo, che sarà del tipo a mensola;

la dotazione di opportuni corrimano e di un campanello di emergenza posto in prossimità della tazza;

verrà data preferenza a rubinetti con manovra a leva e a porte che aprono verso l'esterno.

Di seguito viene riportato l’elenco degli interventi che verranno eseguiti:

rimozione degli apparecchi igienico sanitari esistenti;

disfacimento di tutti i pavimenti e rivestimenti verticali;

demolizione dei massetti e rimozione delle tubazioni a vista;

realizzazione del nuovo massetto di sottofondo per pavimenti formato con conglomerato cementizio dosato

a 2,5 ql e cemento tipo 325;

realizzazione di impianto idrico interno con alimentazione a collettore per apparecchi con acqua fredda e

calda eseguito con tubazione in polietilene reticolato;

fornitura di nuovi apparecchi igienico sanitari quali vasi con cassette di scarico e lavabi;

pavimento in piastrelle monocottura di gres fine porcellanato 1^ scelta, ottenute per pressatura, a massa

omogenea, rispondenti alle norme UNI EN 176 gruppo B I, spessore non inferiore a 8,5 mm e tinta unita

naturale opaca;

rivestimento di pareti interne con piastrelle di gres porcellanato naturale rispondenti alle norme UNI 159

gruppo BIII, colori chiari posate in opera con colla su intonaco frattazzato (questo escluso) compresi tagli,

sfridi, la stuccatura dei giunti con cemento bianco o colorato e la pulitura anche con acidi con piastrelle

20x20.

Considerando che gli usi idrici del fabbricato sono limitati ai soli ambienti destinati a toilettes, si prevede

l’installazione di sifoni a doppio scarico da installare nelle vaschette alte degli sciacquoni e di rompigetto alle

bocche dei rubinetti. La prima soluzione consentirà di evitare di dover utilizzare necessariamente l’intero

quantitativo di acqua contenuto negli sciacquoni, pari a circa una decina di litri, dando la possibilità di

parzializzarlo a soli tre litri. Il secondo intervento consiste di un banale aeratore da applicare ai rubinetti dei

lavandini. Entrambe le soluzioni congiunte consentono un risparmio dei consumi idrici fino al 50%.

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4.3. Sistemazione Palestra e Nuova Pavimentazione in parquet

Attualmente in Palestra vi sono delle infiltrazioni d’acqua provenienti in parte dalla copertura e in parte dal

perimetro laterale a causa dell’impermeabilizzazione danneggiata.

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I principali interventi consistono:

nella rimozione di impermeabilizzazione ammalorata dalla copertura della palestra e smaltimento come

rifiuto speciale;

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nella fornitura e messa in opera di manto impermeabile autoprotetto con lamina metallica, costituito da due

membrane prefabbricate elastoplastomeriche, di cui la prima armata in tessuto non tessuto di poliestere da

filo continuo, spessore 4 mm, con flessibilità a freddo di - 10 c, la seconda in vetro velo rinforzato con

finitura della faccia superiore in lamina di alluminio goffrata, peso 3.4 kg/mq, applicate a fiamma, previa

spalmatura di un primer bituminoso, su idoneo piano di posa, già predisposto, dato in opera su superfici

piane, inclinate o curve, con giunti sovrapposti di 10 cm, compreso il primer, il consumo del combustibile,

l'onere dei tagli e delle sovrapposizioni, gli sfridi ed il tiro in alto colore alluminio naturale;

nel risanamento di calcestruzzo mediante le seguenti lavorazioni: demolizioni di tutte le parti friabili,

incoerenti o in fase di distacco; spazzolatura manuale o meccanica delle armature ossidate con rimozioni di

tutte le parti copriferro anche leggermente ammalorate e sfarinanti; pulizia del sottofondo per eliminare

polveri, tracce di olii grassi e disarmanti; applicazione di malta cementizia anticorrosiva per il trattamento

anticorrosivo e la protezione di ferri di armatura da applicare a pennello dopo accurata spazzolatura,

rispettando tutte le prescrizioni previste nelle schede tecniche allegate al prodotto; accurato lavaggio della

zona di intervento e successivo ripristino volumetrico e strutturale con malta cementizia pronta all'uso per

riprese e stuccature a spessore, fibrorinforzata con microfibre sintetiche priva di componenti metallici

tixotropica con elevate caratteristiche meccaniche idonea per ripristini di travi, pilastri, ecc. e per

ricostruzioni volumetriche su pareti verticali e su soffitti, posto in opera a cazzuola, rispettando tutte le

prescrizioni previste nelle schede tecniche allegate al prodotto. Per spessori fino a a 5 cm e trattamenti

isolati di superfici superiori a 3 dm2 ;

nella sigillatura di distacchi fra parete e pavimento con ripresa di malta. Compreso: la pulizia e la

preparazione delle pareti lesionate; la stuccatura eseguita con idonea malta rispondente, quando più

possibile, alle caratteristiche originarie, la rifinitura finale; il tutto eseguito secondo le indicazioni della

D.L.;

nel risanamento di superfici degradate da muffe, batteri e funghi, con due mani di impregnante trasparente,

a base di una miscela di fungicidi, previa spazzolatura delle parti da trattare al fine di rimuovere le muffe

superficiali, dato in opera, compreso il ponteggio, l’onere della accurata pulizia delle superfici trattate dopo

l’applicazione del prodotto di risanamento, lo sfrido e il tiro in alto;

nella revisione completa di intonaci con fenomeni di degrado diffuso riguardanti fino al 30% dell'intera

superficie, comprendente l'ispezione, la spicconatura delle zone pericolanti, con lo sgombero dei materiali

di risulta, la ripresa di queste zone con formazione di intonaco ed interposta rete stampata in materiale

sintetico, la preparazione delle superfici con semplice raschiatura, rasatura e carteggiatura dell'intera

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superficie; compreso ogni onere e magistero per ripresa dell'intonaco da misurarsi "vuoto per pieno" sulla

superficie complessiva fatta eccezione per le aperture di superficie superiore a 4 m2 .

Il progetto prevede:

lo smantellamento della pavimentazione in teli di gomma esistente e la realizzazione di un

parquet sportivo Playwood Rubber Wood , in legno massello, di alta qualità, elastico, che può essere

levigato con frequenza e risulta particolarmente indicato all’uso sportivo per le sue caratteristiche di

resistenza. Il parquet “dell’albero della gomma” (Rubber Wood), denominato “Hevea”, è tra i più

ecologici. La finitura è chiara, il durame di colore crema, con striature più scure. La scelta di tale

essenza è dovuta al fatto che la palestra si trova in un locale ad alto livello di umidità. Per questo prima

della posa della pavimentazione l'azienda vincitrice l'appalto avrà l'onere di verificare e controllare il

grado di umidità e la complanarità della pavimentazione esistente.

montaggio del battiscopa in legno per il completamento della pavimentazione;

ghiere sulla pavimentazione per il posizionamento dei pali di sostegno per la rete da pallavolo;

la tracciatura del campo da pallavolo;

la protezione degli spigoli vivi presenti a bordo campo con dei paraspigoli in gommapiuma ad alta

densità fino ad un’altezza di 2.00 metri;

la realizzazione di uno zoccolo antipioggia all’ingresso principale e negli ingressi secondari della

palestra, per evitare che le acque di origine meteoriche, infiltrandosi attraverso le porte espose ai venti,

possa danneggiare la pavimentazione in legno;

la fornitura di tappeti in sea-grass da posizionarsi nell’ingresso principale e negli ingressi secondari.

Tale pavimentazione dovrà essere realizzata con la seguente stratigrafia:

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una barriera al vapore realizzata mediante la stesura di un foglio di polietilene dello spessore di 0,15 mm

garantendo un perfetto isolamento dall'umidità che potrebbe provenire dalla pavimento in calcestruzzo;

un materassino elastico, spessore 15 mm, posato accostando i vari moduli nella direzione di posa del

parquet per annullare i vuoti d'aria sotto il pavimento garantendo un perfetto isolamento termico.

Successivamente alla stesura del materassino, dovrà essere realizzato un piano ripartitore, formato da

compensato multistrato di conifere spessore 12 mm. I pannelli dovranno essere semplicemente

appoggiati al materassino, perpendicolari alla linea del pavimento, adeguatamente accostati e graffati

per formare una piastra monolitica bilanciata in grado di garantire alla pavimentazione tutte le

caratteristiche sia di sicurezza sia sportive.

Infine dovranno essere installati i listoni prefiniti in essenza Hevea Rubber wood sport flooring

massiccio evaporato di spessore minimo 22 mm. Lo spessore dovrà essere minimo 22 mm per

consentire più levigature. I listoni dovranno essere intestati a maschio e femmina sia sulle coste lunghe

che sulle teste. I listoni dovranno essere fissate con chiodi di idonea lunghezza alla sottostruttura. I

listoni dovranno essere preverniciati a caldo con vernice poliuretanica bicomponente con 7 mani di

vernice, in modo che il film di vernice sia almeno di 45 micron e che la frizione della pavimentazione

sia di 0,41. Verrà lasciato uno spazio perimetrale adeguato alla dilatazione del parquet. Spessore

pavimento finito 49 mm. L'insieme degli strati che compongono la pavimentazione dovrà avere uno

spessore minimo non inferiore ai 49 millimetri. I listoni di pavimento in fase di posa dovranno essere

installati già fessurati per permettere la naturale dilatazione del legno. La pavimentazione dovrà avere le

seguenti certificazioni:

- F.I.B.A. di 1° livello;

- EN 13501 reazione al fuoco, test eseguito su pavimento e sottostruttura (intero pacchetto);

- EN 14904 superfici aree sportive, test eseguito su pavimento e sottostruttura (intero pacchetto) con

superamento di TUTTI e 7 i test: Assorbimento dello shock, Deformazione verticale, Rimbalzo

verticale della palla, Frizione, Resistenza all'usura,

Brillantezza speculare, Carico in rotolamento 1500N.

4.4. Lavori Edili

1. Intonaco rustico per interni e per esterni.

I locali interni ed esterni interessati dai ripristini, indicati nelle tavole progettuali, saranno rifiniti con intonaco

costituito da un primo strato di rinzaffo e da un secondo strato della stessa malta, tirato in piano con regolo e

fratazzo su predisposte guide, e con l’impiego dei paraspigoli, per uno spessore complessivo tra i 15÷25 mm.

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Per analogia, secondo la stessa tecnica esecutiva saranno realizzati gli intonaci sulle superfici esterne, con

funzione soprattutto protettiva dagli agenti atmosferici.

2. Tinteggiatura di pareti e soffitti interni ed esterni.

La tinteggiatura delle pareti sarà effettuata con due mani di idropittura lavabile traspirante, resistente

all’invecchiamento, agli agenti atmosferici ed alle muffe, a base di resine sintetiche, in tinte chiare con scelta a

discrezione della DD.LL.. Prima della tinteggiatura sarà preparato il fondo con una mano di fissativo ancorante.

3. Pavimentazione dei locali interni.

La pavimentazione dei locali interni, considerando la loro destinazione d’uso e il relativo traffico pedonale,

saranno realizzati con piastrelle in monocottura, poste in opera a giunti aderenti, per allineamenti ortogonali e

diagonali, con idonei collanti su sottofondo in malta cementizia dello spessore di cm. 3. le piastrelle avranno

forma quadrata, con lato di 30 cm e colori scelti dalla direzione lavori.

4. Rivestimento pareti interne.

Le pareti interne dei locali igienici, sia per il personale in servizio che per gli utenti, compreso un servizio per i

portatori di handicap saranno rivestite per un’altezza di due metri con piastrelle smaltate bicottura, a pasta

bianca, monocolore e colori scelti dalla direzione lavori.

5. Porte interne.

Saranno poste in opera porte interne in profilati estrusi di alluminio anodizzato serie 45 international a giunto

aperto o similari in alluminio elettrocolorato, ad uno o due battenti, completa di guarnizioni a tutto giro sull'anta

e di accessori di movimento e chiusura del tipo corrente commerciale; data in opera compreso il controtelaio

metallico da fissare alle murature con zanche in acciaio zincato, le opere murarie e la registrazione dell'infisso,

da computarsi con minimo di quadratura compatibile di 1,75 mq, con misurazione esterno telaio. Colore a scelta

della DD.LL.

4.5. Impianti

Impianto di illuminazione

Il progetto prevede la rimozione delle lampade dell’impianto di illuminazione esistente con la fornitura e la posa

in opera di plafoniera per lampade fluorescenti lineari a muro o a soffitto di tipo normale, cablata e rifasata, tipo

serie Comfort Disano, ottica speculare, grado di protezione IP 40, compresa l’installazione dell'apparecchio

illuminante e delle lampade, compreso il collegamento al punto luce già predisposto e la fornitura dei materiali

accessori e complementari di montaggio e collegamento, su canali portacavi. Da realizzarsi in ambienti del tipo

civile e per altezze non superiori a m 4 dal piano di calpestio. - Per due lampade da 58 W di cui una dotata di

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inverter in emergenza. Alcune delle plafoniere, dotate di schermo lamellare, saranno fornite di inverter e batteria

tampone per renderle del tipo in emergenza. L’alimentazione degli inverter delle lampade di emergenza e

sicurezza avverrà tramite un cavo dedicato, alloggiato nello stesso cavidotto che alimenta le utenze elettriche in

esercizio. I bagni saranno illuminati da portalampada a plafoniera, installati a parete o a soffitto.

Per la scelta degli apparecchi è stato attentamente valutato il tipo di ambiente in cui sarà effettuata

l’installazione, per scegliere correttamente anche grado di protezione, autonomia e relativi tempi di ricarica

(almeno 1 ora dopo 12 ore di ricarica, dove previsto), potenza della lampada e relativo flusso luminoso, resa in

emergenza, versatilità di installazione. Vedi calcoli illuminotecnici nella relazione specialistica.

Impianto di climatizzazione

A causa delle dispersioni termiche intrinseche dell’edificio e la scarsa efficienza dell’involucro sia in

termini energetici che di tenuta, le scuole hanno un rendimento energetico basso, dovuto principalmente alle

murature esterne non isolate e con altissimi valori di trasmittanza, agli ambienti alti che favoriscono la

migrazione del calore per naturale effetto convettivo nella parte alta dei locali (Scuola Superiore di I grado), agli

infissi fatiscenti di tipo tradizionale con vetro singolo, al lucernaio (scuola Primaria). Con riferimento al regime

estivo, si sottolinea il surriscaldamento proveniente dall’esterno dovuto all’irraggiamento solare diretto sul

lucernaio, in assenza di schermature solari. Per cui si prevede un tipo di intervento finalizzato all’installazione di

nuovi infissi e alla schermatura solare del lucernaio in grado di controllare la quantità di energia trasmessa dalla

radiazione solare attraverso le superfici vetrate dello stesso.

Allo stesso tempo si interviene con un nuovo impianto di climatizzazione aggiuntivo all’impianto di

riscaldamento esistente soprattutto per il raffrescamento estivo nell’atrio della scuola Primaria, in

configurazione a pompa di calore, al fine di garantire le migliori condizioni di comfort in qualunque periodo

dell’anno e regime di funzionamento e costituito da: n° 3 compressori esterni con 3 unità interne, tipologia:

monosplit con telecomando, con potenza btu: 15.000 btu e classe energetica: A++ tecnologia inverter, modo di

installazione: fisso. Garanzia 5 anni. Panasonic o DaiKin, similari o prodotti equivalenti, con filtrazione a tre

livelli, filtro trattato con argento, filtro alla catalina, filtro deodorante, purificazione e ionizzazione dell'aria,

controllo dell'umidità modalità Good Sleep, massima silenziosità 19 db, con programmazione.

L'impianto sarà da inserire in canalizzazioni, il compressore verrà posizionato sul tetto e verrà collegato

con apposite tubazioni frigorifere certificate alle unità interne, tramite foro nel solaio. Le tubazioni interne ed

esterne saranno occultate con apposite canalette in pvc. Comprese le zanche di fissaggio o basamenti per

l'appoggio ed ogni altro onere e magistero necessario per dare l'apparecchiatura perfettamente funzionante.

Verranno realizzati anche i relativi collegamenti elettrici al quadro esistente con interruttori magnetotermici, e

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l’impianto di scarico condensa con tubi in pvc. I compressori verranno ubicati sul tetto o nel retro del fabbricato,

allo scopo di ridurre al massimo l’impatto estetico e di rendere tale intervento tanto più compatibile e al contesto

architettonico quanto a quello paesaggistico.

Il dimensionamento è stato effettuato applicando la norma Uni/TS 11300 parti 1-2-3-4:2014 che permette di

calcolare il fabbisogno di energia termica dell’edificio per la climatizzazione estiva ed invernale, applicandola

limitatamente al locale Atrio della scuola Primaria.

Nella stesura del progetto si è provveduto ad effettuare una verifica ai sensi della legge vigente, quantificando le

dispersioni termiche del locale Atrio della scuola Primaria, determinando il fabbisogno di potenza termica del

singolo locale per il riscaldamento invernale e il calcolo dei carichi estivi, tenendo conto di tutti gli apporti

interni ed esterni, e in osservanza delle prescrizioni dettate dalla Legge stessa.

Impianto di raccolta acque meteoriche e cavedio

Al fine di ridurre le infiltrazioni nel seminterrato della Scuola dell’Infanzia si prevede lo smantellamento della

canaletta delle acque esistente e si realizzerà un cavedio che partendo dalle fondazioni dell’edificio arriverà al

piano della sistemazione del terreno. Inoltre verrà realizzato un impianto di raccolta delle acque meteoriche

raccordando i tratti finali dei pluviali della scuola Primaria e Secondaria di I grado nei pozzetti e attraverso delle

condotte di diametro 125 cm e 160 cm convogliandole verso il canale naturale presente nel retro della scuola.

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4.6. Adeguamento dei locali alla Legge 13/89. Disposizioni per favorire il superamento delle barriere

architettoniche.

Le opere di adeguamento in oggetto sono state progettate nel rispetto delle norme di cui alla Legge 9 gennaio

1989, n° 13, recante: “disposizioni per favorire il superamento e l’eliminazione delle barriere architettoniche

negli edifici privati”, come modificata dalla Legge 27 febbraio 1989 n° 62, e nel rispetto del D.M. 14 giugno

1989 n° 236, che detta prescrizioni tecniche necessarie a garantire l’accessibilità, la visitabilità e l’adattabilità

degli edifici privati e di edilizia residenziale pubblica sovvenzionata e agevolata, ai fini del superamento e

dell’eliminazione delle barriere architettoniche.

Nella realizzazione delle opere saranno adottate tutte le specifiche funzionali e dimensionali per il

superamento e l’eliminazione delle barriere architettoniche della circolare esplicativa della Legge in oggetto.

Nel caso si dovessero apportare durante il corso dei lavori, varianti o modifiche, le prescrizioni di Legge

verranno rispettate.

5. Criteri di scelta dei materiali

Per i materiali si adotterà, in linea di principio, il criterio di impiegare quelli attualmente in uso che più si

avvicinano agli esistenti o di caratteristiche e valore analogo. Tutto ciò per rispettare in pieno l’ottica

dell’intervento di manutenzione straordinaria, fermo restando che sarà possibile ammettere delle deroghe

quando si tratterà di sostituire materiali obsoleti, non più in produzione o non a norma.

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6. Normativa in materia di sicurezza

Essendo le lavorazioni appartenenti a categorie diverse, si può prevedere la presenza in cantiere di più imprese,

per cui è stato redatto il Piano di sicurezza e Coordinamento ai sensi del (D.Lgs 9 aprile 2008 n. 81, Art. 100 e

Allegato XV). L’impresa, appaltatrice dei lavori, cui spetta l’obbligo di rispettare le disposizioni in esso

contenuto, dovrà effettuare la valutazione dei rischi connessi all’esecuzione delle categorie di lavoro previste dal

progetto presentando prima dell’inizio dei lavori un piano operativo di sicurezza.

L’impresa esecutrice dei lavori, è obbligata al rispetto delle prescrizioni previste dal piano stesso ed è tenuta,

inoltre, ad osservare tutte le norme per la sicurezza sul luogo di lavoro in relazione ai rischi connessi con la

specifica attività e con le attrezzature utilizzate. In virtù di questo decreto rientra nelle responsabilità del datore

di lavoro della ditta appaltatrice provvedere all’informazione, formazione, scelta ed addestramento del personale

nell’uso di idonei dispositivi di protezione individuale e delle attrezzature utilizzate.

Si evidenzia, infine, che i costi della sicurezza sono contenuti nei prezzi di cui all’allegato elenco, è stato

calcolato pari al 2,5 % dei lavori.

L’importo relativo ai costi della sicurezza sarà corrisposto all’impresa ad ogni stato di avanzamento in

proporzione alle quantità di lavori eseguiti, previo parere favorevole da parte del Coordinatore della Sicurezza in

fase di esecuzione dei lavori.

Porto San Paolo, il 29/03/2016

Il tecnico

Si allegano alla presente relazione i seguenti elaborati di progetto:

Relazione tecnica specialistica

Quadro economico Elenco elaborati di progetto