Comune di Gardone Riviera - 2010 - Re3garda Project

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Ambrosini Stefano Comune di Gardone Riviera Piazza Scarpetta, 1 25079 Gardone Riviera (BS) Telefono: +39 320 3520092 Fax: +39 0365 22122 Indirizzo di posta elettronica: [email protected]

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Ambrosini Stefano Comune di Gardone Riviera Piazza Scarpetta, 1 25079 Gardone Riviera (BS)

Telefono: +39 320 3520092 Fax: +39 0365 22122 Indirizzo di posta elettronica: [email protected]

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RE(3) GARDA PROJECT Progetto sperimentale di coordinamento ambientale del Parco Alto

Garda Bresciano

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COS’È RE(3) GARDA E CHE OBIETTIVI SI PROPONE

Re(3) Garda è un progetto di cooperazione ambientale dei 9 comuni del Parco Alto Garda

Bresciano:

Salò

Gardone Riviera

Toscolano Maderno

Gargnano

Magasa

Valvestino

Tignale

Tremosine

Limone

CAPITOLO 1

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Il progetto consiste nella creazione di un gruppo di lavoro tra tutti gli Assessori all’Ambiente e/o

Ecologia oltreché per conoscenza ai Sindaci dei suddetti comuni.

L’obiettivo del gruppo di lavoro è quello di riuscire a rendere partecipi i singoli comuni di un

progetto partecipativo sui temi ambientali.

Attualmente il gruppo di lavoro si incontra con una frequenza mensile nella sala consiliare della

comunità montana Parco Alto Garda a Gargnano.

Il progetto RE(3)Garda si propone di attuare il concetto di ―Waste hierarchy‖ prevista dalla

direttiva 2008/98/EC del Parlamento Europeo.

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Il concetto legato alle 3RE ossia Reduce, Reuse, Recycle è nell’ottica della European Waste

hierarchy come un punto cardine della strategia che le amministrazioni locali devono compiere

per realizzare una riduzione netta del rifuto secco indifferenziato da mandare nelle fase di

Recovery (ossia l’incenerimento per ricavare energia) e la fase Disposal (ossia la discarica

controllata).

La novità del progetto RE(3)Garda sta nel fatto che non è un gestore a proporre le iniziative

ambientali per il miglioramento del ciclo integrato, ma le singole amministrazioni comunali, che,

in maniera coordinata, cercano di attuare soluzioni innovative per la risoluzione del problema

nell’ottica della direttiva comunitaria.

L’obiettivo dichiarato di una riduzione netta del rifiuto secco di minimo il 30% sarebbe un

risultato storico per una zona altamente turistica come il Garda Bresciano.

L’utilizzo inoltre di un’area così differente come periodicità (ossia il picco turistico estivo con

circa 2 milioni di presenze turistiche stagionali su 30.000 abitanti) potrebbe essere un bacino di

studio sperimentale esportabile in altri comuni e città italiane.

The 3Rs are categories at the top of our disposal options. They

include a variety of initiatives for disposing of discards. Generally,

options lowest on the list are least desirable.

Reduce - to buy less and use less. Incorporates common sense

ideas like turning off the lights, rain barrels, and taking shorter

showers, but also plays a part in Composting/Grasscycling

(transportation energy is reduced), low-flow toilets, and

programmable thermostats. Includes the terms Re-think, Precycle,

Carpool, Efficient, and Environmental Footprint.

Reuse - elements of the discarded item are used again. Initiatives

include Hand-Me-Downs, Garage Sales, Quilting, Travel Mugs, and

Composting (nutrients). Includes the terms Laundry, Repair,

Regift, and Upcycle.

Recycle - discards are separated into materials that may be

incorporated into new products. This is different from Reuse in

that energy is used to change the physical properties of the

material. Initiatives include Composting, Beverage Container

Deposits and buying products with a high content of post-

consumer material.

Generate - capturing useful material for waste to energy

programs. Includes Methane Collection, Gasification and Digestion,

and the term Recover.

Incinerate - high temperature destruction of material. Differs from

Gasification in that oxygen is used; differs from burning in that

high temperatures consume material efficiently and emissions are

controlled.

Devastate - to discard into the natural environment, or to "trash"

the planet. Includes Litter, Burn Barrels, Unnecessary Vehicle

Idling, and Dumping discards onto land or into water.

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GLI OBIETTIVI DEL PROGETTO RE(3)GARDA

I Progetti operativi che il gruppo di lavoro ha proposto nell’annualità 2010 sono i seguenti.

Compostaggio Locale

Analisi Proposta realizzazione progetto con Bigbelly Solar

Educazione Ambientale Comune Eco-Scools

Analisi bacino PAG per verificare fattibilità Raccolta Differenziata Spinta

Tutti i quattro progetti sono stati condivisi a livello comunitario e sarebbero, soprattutto i primi

due, delle sperimentazioni uniche a livello nazionale.

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COMPOSTAGGIO COLLETTIVO

COMPOSTAGGIO LOCALE: COS’È?

Nella pattumiera degli europei e degli italiani la frazione umida organica (scarti di cucina e di

giardino) rappresenta tra il 40 e il 50 per cento del totale: una particolare attenzione va quindi

posta nei confronti di questa frazione merceologica.

In diversi Paesi Europei, soprattutto in quelli scandinavi, al compostaggio domestico tipicamente

individuale è andato però affiancandosi il compostaggio fatto da più famiglie o da grandi utenze:

si parla così di compostaggio locale collettivo (di comunità, di quartiere o decentralizzato).

I rifiuti domestici organici e gli scarti di giardino devono essere introdotti nella compostiera

JK5100 tramite un apposito sportello, per venire poi automaticamente triturati insieme a pellet.

Sono quindi trasferiti nella cosiddetta ―camera di sviluppo‖, dotata di un impianto di aerazione,

dove il rifiuto ―fresco‖ viene mescolato con il materiale già presente. Dopo circa due settimane

viene trasferito nella ―camera di maturazione‖, dove viene completato il processo di

compostaggio.

La presenza di due sezioni separate all’interno del macchinario, ciascuna controllata in modo

autonomo, permette di assicurare i migliori risultati possibili, in condizioni di assoluta igiene.

QUESTE LE PRINCIPALI CARATTERISTICHE DELLA COMPOSTIERA AUTOMATICA JK5100:

Possiede una potente trinciatrice-macinatrice integrata, che sminuzza il materiale organico;

E’ dotato di una funzione miscelatrice, che garantisce la produzione di compost ben bilanciato;

Può essere equipaggiato con un dosatore automatico, che permette di inserire ogni volta la giusta quantità di

pellet;

Permette agli utenti di utilizzare sacchetti di carta per raccogliere i propri rifiuti umidi domestici.

E' dotato di un impianto di sicurezza che lo rende utilizzabile da chiunque senza correre alcun rischio

Il macchinario è di facile manutenzione ed è stato studiato per essere accessibile a tutti, anche a persone in

carrozzella.

La struttura della JK5100 è realizzata in acciaio inossidabile. Tutte le parti mobili, invece, sono

sostituibili, per garantire un’operatività prolungata nel tempo. Le operazioni di triturazione,

mescolamento e aerazione sono regolabili da un apposito pannello di controllo, al fine di

permettere alla macchina di adattarsi con facilità a differenti flussi di rifiuti organici e garantire

un compostaggio ottimale.

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E’ CONVENIENTE ADOTTARE LE COMPOSTIERE JORAFORM? IN QUANTO

TEMPO SI RIPAGA L’INVESTIMENTO?

L’utilizzo dei macchinari Joraform per il compostaggio locale collettivo consente di ridurre il

costo di raccolta, trasporto, trattamento e smaltimento dei rifiuti organici dal 30 al 70 per cento,

oltre ad abbattere l’inquinamento e le emissioni da traffico.

Comuni tra i cinquecento e i mille abitanti che hanno promosso il compostaggio domestico

individuale, raggiungendo percentuali di adesione a tale pratica del 50–70%, possono in questo

modo eliminare il circuito di raccolta della frazione umida con l’installazione di una sola

macchina compostatrice.

In proporzione, lo stesso risultato può essere ottenuto da Comuni tra i duemila e i cinquemila

abitanti, ma anche Comuni più grandi possono installare, o far installare, la macchina presso

condomini, mense aziendali, scuole, case di riposo, ristoranti e hotel, ovvero i ―grandi

produttori‖ di rifiuti umidi organici.

Considerando un’obsolescenza tecnica di 15 anni, una compostiera JK5100 si ripaga in un lasso

di tempo compreso tra i due e i quattro anni. Tali benefici economici aumentano ulteriormente

in situazioni geografiche particolari (come territori montani distanti dai centri abitati o isole),

dove una singola macchina consente risparmi fino a 4.000 euro/anno.

SONO PREVISTE FORME DI GARANZIA?

I prodotti Joraform beneficiano di una garanzia da parte della casa madre svedese di due anni

su tutti i componenti; la manodopera non è inclusa.

QUALI SONO I CONSUMI ENERGETICI DI UNA COMPOSTIERA AUTOMATICA JK5100?

I macchinari Joraform sono stati studiati e progettati per ridurre al minimo le proprie necessità

energetiche. Questo un riassunto generale dei consumi medi in un anno.

Considerando un costo medio italiano di 0,21 €/kW, il costo complessivo per il funzionamento di

una compostiera automatica JK5100 è inferiore ai 250 euro annuali.

Si ottiene compost di qualità?

Il prodotto finale, che dipende ovviamente dalla qualità del materiale organico immesso, risulta

essere mediamente di ottima qualità.

Questi alcuni risultati di uno studio realizzato nel 2006 sul compost prodotto

dal Familjebostäder di Goteborg (Svezia), area in cui sono state installate sette compostiere

automatiche JK5100

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PROPOSTA DI PROGETTO

La proposta è quella di inserire un sistema sperimentale che inserisca nelle isole ecologiche:

1 Joraform JK5100 per i comuni sotto i 2500 abitanti

2 Joraform JK5100 per i comuni tra i 2500 e i 5000 abitanti

3 Joraform JK5100 per i comuni oltre i 5000 abitanti

L’inserimento di ogni Joraform JK5100 ha potenzialmente un risultato operativo di 20 ton/anno.

La riduzione quindi di FORSU genererebbe un risparmio potenziale di 3000€/macchina per anno.

Stimando una spesa della macchina sui 15.000€ e una vita della suddetta pari a 15-20 anni

possiamo affermare che:

Senza alcun contributo (UE-Statale-Regionale) la macchina ha una resa netta di 10-15 anni con

un risparmio effettivo sulla spesa di RSU pari a 30.000-45.000€

Riuscendo a sfruttare invece un contributo in merito al progetto (dato che sarebbe il primo

progetto sperimentale in italia) la resa del sistema sarebbe molto più elevata, riducendo di netto

il costo delle macchine.

L’ultimo passaggio del progetto sarebbe legato ad incentivi economici per l’acquisto da parte di

grandi utenze alberghiere di Joraform JK5100.

Esempio: Grand Hotel Gardone

L’hotel paga una TARSU oltre i 50.000€/anno e ovviamente la gran parte di rifiuto prodotto sarà

FORSU (ossia Frazione Umida). Proponendo all’utenza alberghiera l’acquisto della compostiera

comunitaria si avrebbe innanzitutto l’eliminazione del ritiro dell’umido presso l’utenza, oltreché

l’abbassamento della RSU complessiva.

Come controparte il comune potrebbe proporre un incentivo economico all’acquisto con una

riduzione in tarsu pari al massimo della FORSU gestibile dalla JK5100. Ossia: 20ton/anno =

3000€.

Avviando un progetto sperimentale simile potremmo quindi verificare la fattibilità di un

ampliamento al modello nordico, ossia una compostiera per ogni frazione (quindi permettendo il

conferimento di ―prossimità‖ da parte dell’utenza finale).

Il costo iniziale del progetto (15 Macchine – 225.000€)

sarebbe da affrontare cercando finanziamenti nel settore.

FASE2

Utilizzando il profilo medio di 3246 abitanti e una R.I. pari a 2318,755 ton/anno possiamo

affermare che:

Applicando un modello con 10 macchine posizionate nel territorio avremmo una riduzione potenziale di 200 ton/anno;

Il costo di un modello simile sarebbe di circa 150.000€

Il ROI avrebbe una tempistica media (come già affrontato nei calcoli precedenti) a 4-5 anni.

Dopo il 4°-5° anno tutto il mancato conferimento della FORSU nella RSU genererebbe un guadagno netto di circa 30.000€

annui.

Sulla base del ciclo di vita della macchina (20 anni), possiamo quindi affermare che il guadagno netto potenziale di un

progetto simile è pari a 450.000€.

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PROPOSTA DEL GRUPPO

Applicazione di un modello sperimentale presso comune capofila

Analisi semestrale/annuale con progetto successivo a livello di comunità montana PAG

Presentazione progetto presso Ministero Ambiente come sistema sperimentale nazionale

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BIGBELLY SOLAR:

SPERIMENTAZIONE CESTINI

COS’È BIGBELLY SOLAR?

E’ alimentato con energia solare.

Facciamo però un veloce preambolo.

Sapete quanto consumano i camion della spazzatura per prelevare e rimuovere la spazzatura

dai cestini pubblici delle città americane?

Secondo alcune stime si parla di 2,5 Miles per Gallon (2 miglia e mezzo per gallone, che

trasformato in valori a noi comprensibili, si parla di 2,17 Km al litro). Se non ci credete, fatevi

voi i conti.

Trovate tutti i tools sulla barra di ICTblog.

Dunque sono sorte due domande.

Come possibile risparmiare e rendere ecologica la raccolta della spazzatura?

E mai possibile che per tenere le strade pulite si debba spendere cosi' tanto e sia cosi'

antiecologico?

La soluzione potrebbe essere trovata proprio in BigBelly Solar. Il suo costo di acquisto iniziale

è elevato, ma verrebbe ammortizzato in poco più di un anno.

Vediamo come funziona.

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L'idea sviluppata con BigBelly Solar è quello di ridurre la frequenza di prelievo dei rifiuti

depositati nei contenitori pubblici di raccolta.

Ma l'unico modo di farlo è quello di aumentare lo spazio disponibile. Ma non aumentando il

volume del raccoglitore, bensì riducendo quello della spazzatura.

Realizzato come un normale contenitore di tipo chiuso che si trova nelle strade americane (che

ha anche il vantaggio di non far entrare gli animali o di consentire alle persone di infilarci la

mano), BigBelly Solar funziona come un compattatore riducendo il volume complessivo dei

rifiuti. La sua capacità di ridurre il volume è pari a 5 volte.

E' come se il contenitore fosse 5 volte più grande.

Il motore interno è alimentato dal pannello solare situato al di sopra e protetto da un vetro

lenticolare che gli consente di catturare il più a lungo possibile l'energia del sole, producendo

fino a 50 watt di energia più che sufficienti per alimentare il motore interno.

Il primo modello presentato consente la raccolta non differenziata dei rifiuti, ma ora sono anche

usciti i modelli per la raccolta del vetro (fratuma e sbriciola) e della carta (sminuzza e

compatta).

Risultato? La spazzatura è stata ridotta di volume, le volte necessarie per il ritiro diminuiscono,

si risparmiano soldi e si inquina di meno.

Il costo? si parla di 4-5000€ per contenitore.

I materiali utilizzati per realizzare O pappòne americano sono: plastica riciclata e vernici

atossiche ed ecologiche.

Forse non è la soluzione definitiva, ma sono le piccole cose che trasformano gli obiettivi

ambiziosi in realtà.

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CASE STUDY

The City of Boston ―The solar trash receptacles have to go citywide. It will give us a more

productive work force because you don’t have to pick them up everyday.‖ – Mayor Thomas

Menino

The Town of Banff, AB, Canada ―It is not only an operational savings, but it’s also an

environmental savings from less fuel.‖ – Chad Townsend, Banff environmental services

coordinator

The City of Philadelphia ―This technology will save taxpayers money, introduce sidewalk

recycling and keep our streets clean. This is one more important step towards achieving our

sustainability goals.‖ – Mayor Michael Nutter, City of Philadelphia

Georgetown University ―The results have been nothing short of incredible, with waste collection

being reduced from seven times per week to two.‖ – Bill del Vecchio, Recycling Director,

Georgetown University

Arizona State University ―The machines are working great for the university. We only have to

empty them intermittently, and there’s no maintenance… I’m a believer now.‖ – Ted Woods,

Arizona State University

Oregon Zoo ―I’ve been doing waste services at the Oregon Zoo for 12 years, and the BigBelly

machines have changed my life for the better,‖ says Mark Newberg, Zoo Custodian. ―I have to

make less frequent trips, it’s easier on my back, and it even makes me take more pride in

keeping the area clean. They’ve been great.‖

Bergen County Zoo― Keeping up with the trash is a real challenge for time—we had to empty six

cans daily in the food court, and twice a day on nice weekends,‖ said Timothy Gunther, Zoo

Director. ―We replaced the six cans with two BigBellys and now only have to empty them every

other day. It’s been a tremendous time savings.‖

Patriot Place ―In addition to promoting recycling and reducing our waste volume and energy

consumption, we have realized significant operational efficiencies and cost savings for waste

removal.‖ – Brian Earley, General Manager, Patriot Place

The Boston Red Sox ―We have become big fans of BigBelly and are supportive of the continued

deployment of BigBelly compactors into the neighborhoods surrounding Fenway Park.‖ –

Jonathan Gilula, Senior Vice President of Business Affairs for the Red Sox

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TESTIMONIALS

Larry Prospect, White Plains Road BID, Bronx, NY:―The BigBellys are tremendous asset for

our Shopping streets. They require less attention from our sanitation people so they can place

more attention to other areas. There is no visible garbage and people do not bring their

household refuse to drop in the BigBellys.‖

Margaret McAustin, Councilwoman, City of Pasadena:―There’s a savings to be had because

they require less frequent pick-ups. They were very successful and they were very well

received, and because they can accommodate more trash they result in less garbage around the

trash cans.‖

Scott McGrath, Recycling Coordinator, City of Philadelphia Streets Dep’t:―The wireless

monitoring system has made it very easy to manage our inventory all across Center City. The

ability to sort through historical data by collection route and discover collection patterns gives us

valuable and actionable information.‖

Eric Baker, Special Projects Director for the Kitsap County Commissioners―With all 80

installed, we should save about $48,000 a year in truck expenses, such as fuel and maintenance

costs. On top of that, by not having to pick up the garbage as often, we will save $61,000 in

labor that can be diverted to the maintenance and operation of the parks.‖

Chad Townsend, Town of Banff Environmental Services Coordinator―It is not only an

operational savings, but it’s also an environmental savings from less fuel.‖

Amie Zander, Exec. Dir. of West Ridge Chamber of Commerce, Chicago, IL―We are

thrilled with our BigBelly units. We have been able to go from 2 trash pick-ups per day to once

every 3 days indicating that they hold 6 times as much as our regular trash receptacles. We are

ordering more BigBelly units for next year with a goal of replacing all our trash receptacles with

the BigBelly in the next few years.‖

Michael Lambert, Aide to Mayor Curtatone, City of Somerville, MA―Somerville is a densely

populated city with a tight budget – so we are always seeking ways to do more with less. We

had a number of constantly-overflowing trash cans in our squares that City staff were visiting

four times a day or more for collection. We did a several-month test trial with five BigBellys, and

they made a big difference. We’ve now dropped to one collection per day at our busiest spots,

saving valuable staff time. The BigBellys eliminated unsightly and unhealthy trashcan overflow

at each site they were placed, even at our Dunkin’ Donuts/Bus Stop location, and our residents

have noticed with approval. We decided without reservation to purchase the trial units, and we

plan to budget for more in the spring.‖

David Cohen, Mayor of Newton, MA―Utilizing these compactors, we have saved money by

reducing collections while at the same time eliminated unsightly overflowing trash cans, and

reducing pests and odor…The BigBelly trash compactors exemplify our willingness to find

innovative, environmentally friendly projects to enhance our community.‖

Mark Stodola, Mayor of Little Rock, AR―The BigBelly is an innovative, sustainable, cost-

effective product that appears perfectly suited for our River Market District and other downtown

areas. During hard economic times when the City is considering a budget with dwindling

revenues, it is encouraging to learn about a product that has already produced significant

tangible results in reducing costs in other cities.‖

Tim McCarthy, Principal Assistant to Commissioner of Public Works, City of Boston―It

has a ton of benefits – it will save the city time and money, keep litter from overflowing, and

discourage illegal dumping of trash. This will save us a lot of time for guys to fill potholes, fix

sidewalks, and do other things.‖

Marie Torniali, Exec. Dir., Steinway Street Improvement, NYC―The BigBelly has been

terrific for our beautification efforts: you can see all the trash with the other cans, which is quite

unsightly; but the BigBelly creates a much nicer look.‖

Thomas Menino, Mayor of Boston, MA―The solar trash receptacles have to go citywide. It will

give us a more productive work force because you don’t have to pick them up every day.‖

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Michael Nutter, Mayor of Philadelphia, PA―This technology will save taxpayers money,

introduce sidewalk recycling and keep our streets clean. This is one more important step

towards achieving our sustainability goals.‖

Rob Gogan, Recycling & Waste Manager, Harvard University:―We like the BigBelly

[compactors] because they can hold four times more litter than a non-compacting barrel. That

means no unsightly, pest-friendly litter spilling out of the barrels. It also means that Harvard

produces 1/4th the greenhouse gas from vehicle trips to service the barrels, less vehicle noise

and air pollution, and fewer times that a truck has to disrupt pedestrian traffic. Most

gratifyingly, the new set-up will give Yard visitors the chance to recycle their cans, cups, bottles

and papers all across the Yard.‖

Michael Lyons, Senior Buyer, Boston University―During the 2009 fall semester the

University installed 33 BigBelly solar trash compactors and recycling receptacles. Beyond

reducing the frequency of trash pick-ups and expanding our recycling program, they provided a

meaningful step toward increasing visibility for the University’s new sustainability program.‖

Ted Woods, Refuse Coordinator, Arizona State University, Tempe, AZ―I was skeptical at

first, but to my amazement, the machines are working great for the university. They’re very

attractive and people really use them. We only have to empty them intermittently, and there’s

no maintenance – we don’t have to worry about them at all. I’m a believer now.‖

Bill del Vecchio, Recycling Director, Georgetown University―The results have been nothing

short of incredible, with waste collection being reduced from seven times per week to two.‖

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PROPOSTA COMUNITARIA

Sperimentazione sui lungolaghi con rimozione dei cestini tradizionali e sostituzione con i bigbelly.

Creazione di un progetto FINANZIATO con una partecipazione al max del 50% dell’investimento

Contrattazione con il gestore per un risparmio sui ritiri dei cestini

Calcolo del ROI in un periodo max di 4 anni.

Investimento iniziale pari a 40 pezzi (5 per i comuni a lago e 2-3 per i comuni montani).

Investimento di circa 160.000€ su 9 comuni (con una quotazione di 4000€ a pezzo – da trattare con l’importatore)

Se si riesce a trovare un finanziamento 80% il costo per comune medio di 3555€ per comune.

Bisogna valutare che si ridurrebbe di 5 volte il numero di ritiri

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EDUCAZIONE AMBIENTALE COMUNE Formazione ambientale coordinata nei plessi scolastici del PAG

Eco-Schools è un programma internazionale dedicato alle scuole per la gestione e certificazione

ambientale e per l'educazione allo sviluppo sostenibile.

L'approccio olistico del programma e la combinazione di teoria e azione rendono Eco-Schools

uno strumento ideale per la diminuzione dell'impatto ambientale della comunità scolastica e per

la diffusione delle buone pratiche ambientali tra i giovani, le famiglie, le autorità locali e i diversi

rappresentanti della società civile.

Il più grande programma al mondo di Gestione, Certificazione ed Educazione Ambientale per le scuole

Circa 30.000 scuole che partecipano ogni anno in 54 Paesi, più di 7 milioni di studenti coinvolti

7 Passi che vengono sviluppati dagli studenti e dagli insegnanti in maniera partecipativa

La scuola virtuosa ottiene il riconoscimento internazionale della BANDIERA VERDE

La scuola risparmia e migliora i suoi rapporti con il territorio acquisendo maggiori risorse

Accresce la consapevolezza ambientale degli studenti

Le famiglie vengono coinvolte nelle buone pratiche

Si aderisce ad una rete internazionale di scuole fonte di idee per creare nuove opportunità di crescita

Eco-Schools attivato in una rete locale di scuole permette di:

Massimizzare i risultati in termini di educazione alla sostenibilità ad un costo minimo (540 euro per edificio

scolastico);

Creare un percorso ambientale virtuoso che coinvolge tutta la comunità;

Ottenere il massimo della diffusione delle iniziative istituzionali in campo ambientale

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PROPOSTA COMUNITARIA

Adesione al Progetto Eco-Schools mediante una struttura comunitaria o consortile.

Ogni plesso scolastico ha un costo di 540€ Annui.

E’ possibile sviluppare anche un progetto che copra l’intera area Gardauno con un Budget di 15.000€/annui.

E’ possibile sviluppare un progetto su base PAG con un contributo provinciale da 4000 a 8000€ /annui. (contributi

straordinari finalizzati al finanziamento di iniziative di carattere promozionale, didattico e divulgativo delle

tematiche ambientali)

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OBIETTIVI PER IL FUTURO Per il raggiungimento di una completa politica rifiuti Zero

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OBIETTIVO 1: